laboratorio di affresco
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laboratorio di affresco
RELAZIONE ESPLICATIVA SU COME VIENE REALIZZATO UN LABORATORIO DI AFFRESCO PER GIUNGERE AL LABORATORIO DI AFFRESCO BISOGNA PROCEDERE CON PIU’ UNITA’ DIDATTICHE A/1, A/2, A/3; B/1, B/2, B/3, B/4, B/5, B/6;C/1. A COMPOSIZIONE 1. Il corpo umano. 2. Il ritratto. 3. La composizione puramente decorativa. CONTENUTI 1. Studio della figura umana nelle proporzioni, nel movimento, nelle sue interpretazioni naturalistiche 2. Studio della figura umana dal ritratto naturalistico a quello d’introspezione psicologico; 3. Le composizioni puramente estetiche e decorative, gli allievi partiranno dallo studio realistico-analitico di forme naturali per giungere a stilizzazioni personali. Linee e schemi saranno ricavati dalla natura o da forme elaborate dall’uomo cercate anche su internet. CONOSCENZE 1. 2. 3. 4. 5. Conoscere il concetto di composizione. Conoscere alcune delle regole compositive. La rappresentazione della realtà nelle opere d’arte. Conoscere le proporzioni del corpo umano. Conoscere le proporzioni del volto. ABILITA’ 1. Saper realizzare messaggi personali e creativi attraverso l’utilizzo dei vari messaggi visivi. 2. Valorizzazione della fantasia e della creatività. Esempi di ritratti dal vero con la tecnica del carboncino B TECNICHE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Tempera Pastelli. Carboncino e sanguigna. Acquerello. Affresco. Foglia d’oro CONTENUTI 1. Acquisire un’adeguata manualità grafica, pittorica. 2. Saper utilizzare il linguaggio grafico, pittorico per esprimere se stessi. CONOSCENZE 1. Conoscere gli strumenti e i materiali delle tecniche grafico- pittoriche sopra menzionate.. 2. Conoscere gli strumenti, i materiali e le metodologie di tali tecniche grafico- pittoriche 3. Conoscere le caratteristiche tecniche ed espressive dei materiali via via utilizzate materiali. ABILITA’ 1. Saper utilizzare un adeguato metodo di lavoro. 2. Saper utilizzare correttamente, in modo personale ed espressivo, le tecniche proposte. 3. Saper riconoscere e descrivere le tecniche usate C - STORIA DELL’ARTE 1. .il Liberty CONTENUTI 1 Saper riconoscere l’importanza dei nuovi prodotti e dei nuovi materiali arrivati con la rivoluzione industriale. 2. Il concetto del bello da applicare anche nella produzione seriale. 3. Peculiarità espressive degli artisti liberty. CONOSCENZE 1. Conoscere i movimenti artistici più importanti della seconda metà dell’800 e le opere e gli artisti più significativi. 2. Conoscere le avanguardie storiche e le opere più significative dell’inizio del ‘900 e i suoi artisti più rappresentativi. ABILITA’ 1. Saper leggere le opere d’arte e saper cogliere il significato culturale del messaggio visivo. 2. Saper vedere l’opera e l’artista come testimonianza culturale di un’epoca. 3. Saper leggere l’opera d’arte e collocarla nel tempo. METODO DI LAVORO Per le unità di apprendimento A-1 Ripresa di unità didattiche sulle proporzioni del corpo umano attraverso questa volta una tavola con copia dal vero di ragazzo seduto. Esempi di ritratti dal vero con la tecnica del carboncino Per le unità di apprendimento B-3 Esemplificazione pratica da parte dell’insenante Applicazione immediata da parte degli allievi Correzioni durante l’esecuzione attraverso l’analisi di eventuali errori e strategie opportune di miglioramento. Per le unità di apprendimento A-2 spiegazione frontale teorica delle proporzioni delle varie parti del viso, Esemplificazione pratica da parte dell’insegnante alla lavagna su come creare schemi utili in fase d’opera. applicazione pratica successiva da parte degli alunni con un disegno a matita e pastelli. Tavola successiva con cui si studieranno le ombre e il volume di un volto con relativa esecuzione di un ritratto di persona reale a pastelli. Per le unità di apprendimento B-3 Rispresa e miglioramento della tecnica già conosciuta dai ragazzi e resa personale del risultato. Per le unità di apprendimento C-1 Spiegazione del nuovo argomento in una prima fase con lezione frontale. appunti relativi agli argomenti affrontati. Osservazione anche attraverso la LIM di opere Liberty prodotti nei vari paesi europei sia di pittura che di architettura che produzione artigianale e in serie di oggetti, gioielli, mobili, carte da parati, ecc. Lettura di alcune opere d’arte scelte dai ragazzi. Per le unità di apprendimento A-3 1. Partendo dall’analisi di opere d’arte liberty inventare 6 diversi superfici decorative per stoffe o carte da parati. (vedi esempi sotto) 2. Preparazione di bozzetti preparatori per il futuro lavoro ad Affresco; soggetti suggeriti: a) donna che dorme, b) donna dietro la tenda. (vedi esempi sottostanti). 3. Stesura del lavoro definitivo. Per le unità di apprendimento B1- B4 Ripresa e miglioramento delle due tecniche espressive già apprese gli scorsi anni e loro miglioramento. Per le unità di apprendimento B5- B6 Preparazione dello spolvero su carta specifica e successivo suo bucherellamento con chiodo secondo l’antica tecnica in uso dal 1400 d.C. Esempi di spolveri e un particolare. INTERVENTO IN CLASSE DI UN ESPERTO ARTIGIANO PER PROSEGUIRE IL LAVORO GRAZIE ANCHE ALL’ATTREZZATURA SPECIALISTICA DA LUI FORNITA AI RAGAZZI. Preparazione con colori specifici in polvere ed acqua dei colori base in fase iniziale così che gli stessi sedimentino. Preparazione della tavola di legno attraverso opportune incisioni sulla stessa così da renderla recettiva ai successi materiali. Stesura a pennello di una resina “aggrappante” Stesura, lavorando a coppie, dello strato di malta fine specifica per affresco, attraverso l’utilizzo di frattazzo e cazzuola. Attesa del momento della “giusta tiratura del materiale” per poter procedere, sempre in coppia, a riportare lo spolvero sull’intonaco attraverso un tampone con polveri di ossido colorato. Distacco dello spolvero fase molto delicata perché un eventuale movimento di tremore della mano potrebbe provocare punti doppi così da rendere difficilmente comprensibile il disegno Unione con piccolo pennello dei punti dello spolvero per ricostruire sulla tavola il disegno. Stesura della prima velatura del colore. Stesura della seconda mano di colore. Applicazione della foglia d’oro attraverso resina nei punti prescelti dall’alunno in base al suo progetto ispirato al liberty, il docente in fase d’opera spiga praticamente come si fa. Stesura dell’ultima mano di colore e ritocchi finali. Esempi di affreschi completati. Fase teorica finale sul perché la tecnica ha dovuto necessariamente seguire quelle fasi e quali sono state le reazioni chimiche che si sono create durante la realizzazione dell’affresco fra i vari elementi. (si allegherà alla fine una relazione degli stessi). MODALITA’ DI VERIFICA Ogni elaborato potrà essere considerato una verifica per accertare i progressi e le eventuali difficoltà individuali. Questionari e/o interrogazioni orali sugli argomenti di arte. VALUTAZIONE E CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione delle singole produzioni dell’allievo avverrà in base agli apprendimenti e ai miglioramenti personali conseguiti rispetto ai livelli di partenza. La valutazione in decimi seguirà le indicazioni approntate dal PTOF d’Istituto per l’anno scolastico 2015-‘16. LEZIONE TEORICA SULL’AFFRESCO AD INTEGRAZIONE DEL LAVORO PRATICO PER VALORIZZARE SOPRATTUTTO LE ECCELLENZE. L’affresco è una tecnica pittorica che consiste nel dipingere con pigmenti stemperati in acqua, con la quale danno vita ad una sospensione. Questi colori vengono quindi stesi su un supporto costituito da intonaco ancora “fresco” in cui cioè l’idrato di calcio, che costituisce il legante, non è ancora “carbonato”. Il momento ideale per dipingere è quello dell’iniziale asciugatura dell’intonaco pittorico, ma non deve mai farsi nel momento successivo alla stesura dell’intonaco perché si verificherebbe un antiestetico impasto del pigmento con la malta. Contemporaneamente alla asciugatura della malta ha inizio il fondamentale processo di presa del legante contenuto nell’impasto l’idrato di calcio che permette alla malta stessa d’indurire e diventare un materiale compatto e resistente, cioè di seccare: l’intonaco così da “fresco” diviene col tempo “secco”. Tale processo chiamato processo di carbonatazione consiste nella reazione della calce con l’anidride carbonica che formerà il carbonato di calce Ca(OH)2 +CO2 =CaCO3 + H2O La calce presente sulla superficie dell’intonaco pittorico, ma soprattutto quella che vi ha trascinato l’acqua durante la fase di evaporazione che si verifica in pratica dopo aver dipinto, ingloba e copre i pigmenti di colore e carbonando li fissa rendendoli così resistenti a tutti gli agenti esterni e contemporaneamente molto belli. La trasformazione chimica di tutta la calce è piuttosto lenta e questo permette la stesura di più velature e rifiniture sempre in affresco. Tutte le varie stesure e finiture si fissano grazie a quelle minime quantità di carbonato che fino alla fine continua a prodursi. I cristalli di carbonato di calcio CaCO3 che si formano in superficie costituiscono inoltre una barriera che impedisce l’ulteriore penetrazione in profondità dell’anidride carbonica e l’evaporazione, già lenta, dell’acqua contenuta all’interno. Vi sarà poi un terzo periodo in cui si ha un’accentuata e progressiva carbonizzazione del supporto intonacato fino ad avere l’intonaco secco cioè completamente carbonato sul quale non si verificherà più alcuna fissione dei pigmenti, a meno che non usiamo per stemperare i pigmenti non più acqua ma un legante. STRATI DI PREPARAZIONE PER L’AFFRESCO Il muro, spazzato e bagnato, viene coperto con l’arriccio: un intonaco ruvido costituito da una parte di calce e due di sabbia setaccia. La sabbia serve ad aumentare la massa di malta e rende la stessa più coesiva. I granuli di sabbia impastaati con la calce favoriscono l’interazione tra calce e anidride carbonica e di conseguenza la presa del legante. Successivamente si stende l’intonaco pittorico cioè il velo, una malta più raffinata dell’arriccio, che viene steso bagnando prima l’arriccio sottostante. La superficie da dipingere deve essere molto liscia perché più resistente di una ruvida e questo lo si ottiene con l’uso sapiente della cazzzuola. Se la superficie sarà liscia non vi si depositerà la polvere e se l’affresco è in ambiente esterno l’acqua piovana vi scivolerà facilmente. In origine i pigmenti erano tutti di origine minerale, per questo la gamma cromatica era limitata. I marroni, i rossi e i gialli, le cosiddette terre, sono tutti costituiti da ossidi di ferro di vario colore; gli azzurri da vari silicati (es. lapislazzuli) e dall’azzurrite; i verdi dalla malachite e da ossidi di metalli; il bianco in genere è carbonato di calcio ottenuto da calce spenta essiccata all’aria; vi era anche un bianco di piombo (biascca) che si altera facilmente per la reazione con i solfuri presenti nell’aria che tende ad annerire il colore, in presenza di ossigeno invece il bianco di piombo si trasforma in marrone (biossido di piombo). Il nero può essere di diversa origine: grafite, pirulite, elementi vegetali carbonizzati (es. noccioli di mandorle o pesche), oppure nero fumo….. La pittura ad affresco fatta come sopra descritto è la più resistente rispetto a quella a tempera o ad olio perché i colori subiscono nel tempo un degrado modesto perché sono tutti di natura completamente inorganica e priva di legante organico.