Peregrinatio Reliquie di Santa Bernadette

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Peregrinatio Reliquie di Santa Bernadette
Peregrinatio Reliquie di Santa Bernadette
Diocesi di Imola
2 giugno – 5 giugno 2014
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Le reliquie dei Santi
Il Concilio Vaticano II ricorda che «la Chiesa, secondo la tradizione, venera i Santi e tiene in onore le loro
reliquie autentiche e le loro immagini» (SC 111). L’espressione “reliquie dei Santi” indica anzitutto i corpi – o
parti notevoli di essi – di quanti, vivendo ormai nella patria celeste, furono su questa terra, per la santità eroica
della vita, membra insigni del Corpo mistico di Cristo e tempio vivo dello Spirito Santo (cf. 1 Cor 3, 16; 6, 19;
2 Cor 6, 16). Poi, oggetti che appartennero ai Santi, come suppellettili, vesti, e manoscritti, e oggetti che sono
stati messi a contatto con i loro corpi o i loro sepolcri, quali olï, panni di lino, ed anche con immagini venerate.
Il rinnovato Messale Romano ribadisce la validità dell’«uso di collocare sotto l’altare da dedicare le reliquie
dei Santi, anche se non martiri» (Institutio generalis Missalis Romani, 302). Poste sotto l’altare, le reliquie
indicano che il sacrificio delle membra trae origine e significato dal sacrificio del Capo, e sono espressione
simbolica della comunione nell’unico sacrificio di Cristo di tutta la Chiesa, chiamata a testimoniare, anche con
il sangue, la propria fedeltà al suo Sposo e Signore.
A questa espressione cultuale, eminentemente liturgica, se ne aggiungono molte altre di indole popolare. Le
varie forme di devozione popolare alle reliquie dei Santi, quali sono il bacio delle reliquie, l’ornamento con
luci e fiori, la benedizione impartita con esse, il portarle in processione, non esclusa la consuetudine di recarle
presso gli infermi per confortarli e avvalorarne la richiesta di guarigione, devono essere compiute con grande
dignità e per un genuino impulso di fede. Si eviterà in ogni caso di esporre le reliquie dei Santi sulla mensa
dell’altare: essa è riservata al Corpo e al Sangue del Re dei martiri.
(CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI, Direttorio
su Pietà Popolare e Liturgia, 2002, n. 236-237)
Veneriamo le Reliquie di santa Bernadette
al fine di adorare Colui di cui ella è stata testimone e
sposa: Gesù Cristo.
Onoriamo santa Bernadette
affinché sia esaltata la dolcezza e la bontà
dell'Immacolata Concezione.
Invochiamo santa Bernadette chiedendo la sua intercessione
per il nostro cammino di fede,
per la nostra diocesi, specialmente per tutti gli ammalati.
La vita di Bernadette Soubirous (1844-1879)
Quando, l'11 febbraio del 1858, la Vergine apparve per la prima volta a Bernadette presso la rupe di
Massabielle, sui Pirenei francesi, questa aveva compiuto 14 anni da poco più di un mese. Era nata, infatti, il 7
gennaio 1844. A lei, povera e analfabeta, ma dedita con il cuore al Rosario, appare più volte la «Signora».
Nell'apparizione del 25 marzo 1858, la Signora rivela il suo nome: «Io sono l'Immacolata Concezione».
Quattro anni prima, Papa Pio IX aveva dichiarato l'Immacolata Concezione di Maria un dogma, ma questo
Bernadette non poteva saperlo. La lettera pastorale firmata nel 1862 dal vescovo di Tarbes, dopo un'accurata
inchiesta, consacrava per sempre Lourdes alla sua vocazione di santuario mariano internazionale. La sera del 7
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Luglio 1866, Bernadette Soubirous decide di rifugiarsi dalla fama a Saint-Gildard, casa madre della
Congregazione delle Suore della Carità di Nevers. Ci rimarrà 13 anni. Costretta a letto da asma, tubercolosi,
tumore osseo al ginocchio, all'età di 35 anni, Bernadette si spegne il 16 aprile 1879, mercoledì di Pasqua.
Beatificata nel 1925, il Papa Pio XI l’ha proclamata santa l’8 dicembre 1933.
Le apparizioni della Madonna a Bernadette
I apparizione: giovedì 11 febbraio E' l'anno 1858, Bernadette ha 14 anni -era nata il 7 gennaio 1844 -e vive
nel cachot, luogo malsano e di miseria. Per aiutare la famiglia, con la sorella Antonietta ed un'amica va a
raccogliere legna a Massabielle, lungo il Gave. Qui sente un rumore che somiglia ad un colpo di vento, alza la
testa verso la Grotta e scorge una Signora vestita di bianco. Fa il segno della croce e con la Signora recita il
rosario.
II apparizione: domenica 14 febbraio Bernadette va alla Grotta e inizia a recitare il rosario; al secondo
mistero appare la Signora, che prega con lei e sorride quando la fanciulla Le getta dell'acqua benedetta.
III apparizione: giovedì 18 febbraio Bernadette va alla Grotta portando carta, penna e calamaio perché la
Signora scriva il suo nome. "Non è necessario" risponde la Signora. E aggiunge: "Volete farmi la gentilezza di
venire qui per quindici giorni? Io non vi prometto felicità in questo mondo, ma nell'altro".
IV apparizione: venerdì 19 febbraio Bernadette, accompagnata dalla mamma e dalla zia, di buon mattino va
alla Grotta e portando una candela accesa. È un gesto che ripeterà ogni volta che va all'incontro con “Aquerò”
(“quella là”).
V apparizione: sabato 20 febbraio L' apparizione avviene alle sei del mattino ed è silenziosa; la signora
insegna una preghiera a Bernadette che va alla Grotta accompagnata dalla mamma e da alcune persone.
VI apparizione: domenica 21 febbraio All'alba, la mamma Luisa e un centinaio di persone accompagnano
Bernadette alla Grotta; poi a sera la fanciulla ha il primo colloquio con il commissario di polizia Jacomet.
VII apparizione: martedì 23 febbraio. Insieme a Bernadette vanno alla Grotta molte persone, tra cui alcune
personalità militari e uomini di cultura. La Signora le affida alcuni "segreti" di cui non si saprà mai nulla.
VIII apparizione: mercoledì 24 febbraio Una folla sempre più numerosa accompagna Bernadette alla grotta.
Aquerò le rivolge questo messaggio: "Penitenza! Penitenza! Penitenza!" e la invita a "a baciare la terra e a
pregare Dio per la conversione dei peccatori".
IX apparizione: giovedì 25 febbraio è ancora notte quando Bernadette raggiunge la Grotta, seguita da alcune
centinaia di persone. La Signora la invita a scavare per terra e a bere: "Andate a bere alla fontana e lavatevi in
essa". E aggiunge: "Mangiate dell'erba che è là".
X apparizione: sabato 27 febbraio Bernadette va alla Grotta e ripete i gesti di penitenza che la Signora le ha
insegnato; sono presenti ottocento persone tra cui Clarens, l'estensore del primo racconto organico degli
avvenimenti di Massabielle.
XI apparizione: domenica 28 febbraio E' la seconda domenica di quaresima quando Bernadette, verso le sette,
raggiunge la Grotta per incontrarsi con la Signora: prega con Lei e compie anche gesti di penitenza. Nella tarda
mattinata, dopo la Messa solenne. Bernadette è invitata a comparire davanti al giudice istruttore Ribes.
XII apparizione: lunedì 1 marzo. Oltre milleduecento persone sono presenti, in quel primo mattino, alla
Grotta: con Bernadette ci sono anche il papà Francesco, la mamma Luisa e, per l'unica volta nel corso delle
apparizioni, un sacerdote, l'abbé Dezirat.
XIII apparizione: martedì 2 marzo Durante questa apparizione la Signora parla a Bernadette: "Andate a dire
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ai sacerdoti che si venga qui in processione e che si costruisca una cappella". La fanciulla, accompagnata da
due zie, riferisce il messaggio al parroco di Lourdes, l'abbé Peyramale.
XIV apparizione: mercoledì 3 marzo Bernadette si reca alla Grotta verso le sette, ma l'apparizione non si
verifica. Spinta da una mozione interiore vi ritorna nel pomeriggio, dopo la scuola, e s'intrattiene con la
Signora in preghiera.
XV apparizione: giovedì 4 marzo ' E' il giorno ultimo della "quindicina" che la Signora aveva richiesto.
Bernadette, seguita da una folla di circa ottomila persone, va alla Grotta dopo la Messa delle sei e Le rinnova
l'invito a rivelare il proprio nome. Ma Ella, come aveva fatto altre volte, sorride.
XVI apparizione: giovedì 25 marzo E' il giovedì di passione e insieme la festa dell'Annunciazione.
Bernadette, dopo venti giorni di assenza, si reca alla Grotta, molto presto, verso le cinque e trova la Signora
che l'attende e le rivela il nome: "Io sono l'Immacolata Concezione". La fanciulla, che non aveva compreso,
lascia in fretta la Grotta e corre verso la parrocchia, ripetendo quel che aveva udito per non dimenticarlo. E al
parroco, che ben conosceva la definizione dogmatica pronunciata in Roma quattro anni prima, l'8 dicembre
1854 dal papa beato Pio IX, riferisce l'identità dell'apparizione.
XVII apparizione: mercoledì 7 aprile. E' mercoledì di Pasqua e verso le sette del mattino Bernadette va alla
Grotta. Durante l'apparizione della Vergine Immacolata avviene il "miracolo della candela": mentre la fanciulla
è in estasi la sua mano va a finire sulla fiamma, senza bruciarsi. Il medico Dozous ne constaterà l'incolumità e
approderà alla fede.
XVIII apparizione: venerdì 16 luglio E' la festa della Madonna del Monte Carmelo. La Grotta è ancora
bloccata per il decreto prefettizio che ne impedisce l'accesso. Bernadette, mossa da un "irresistibile invito"
della Madonna, prende la strada per Pau e poi devia verso la prateria Ribere, di fronte alla Grotta, al di là del
Gave. S'inginocchia e recita il rosario. E' l'ultimo incontro con l'Immacolata di cui dirà: "Mai l'avevo vista così
bella!".
Riportiamo alcuni scritti da potersi leggere per la meditazione prima della recita delle decine del
santo Rosario, o in altri momenti opportuni.
Pensieri di S. Bernadette tratti dal “Quaderno delle note intime”
O Gesù e Maria, che la mia consolazione in questo mondo sia di amarvi e di soffrire per i peccatori.
O mio Gesù, Concedetemi di capire la santa Gelosia dell'Amore celeste! Liberate, attirate, elevate tutti i miei
affetti... Che il mio cuore crocifisso sprofondi per sempre nel vostro e sia sepolto nella ferita misteriosa che vi è
stata aperta dalla lancia. O Gesù, mille volte morire piuttosto che esserti infedele! O Vergine Immacolata! … O
glorioso San Giuseppe! ... Che possa finalmente prendere il mio slancio, che spicchi il volo per perdermi e
affrettarmi, unirmi e sprofondare con te nel cuore adorabile di Gesù, di Gesù crocifisso, centro divino della carità,
della purezza, dell'annientamento e della perfetta sottomissione.
Non passerò un solo istante senza amare. Colui che ama, fa tutto senza fatica, oppure ama la sua fatica. Oh
Gesù, io non sento più la mia croce quando penso alla vostra.
O mio Gesù, voglio seguirti e imitarti; preferisco essere crocifissa con te che gustare, senza di te, tutte le delizie
del secolo.
Voglio sacrificare tutto e soffrire senza lamentarmi, poiché il mio Gesù mi impedisce di avere paura.
Quale follia attaccarmi alle altre cose all'infuori di Lui.
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Unione, unione intima con Gesù, cuore a cuore con Gesù come San Giovanni, nella purezza e nell'amore.
Io ero nulla, e di questo nulla, Gesù ha fatto una gran cosa. Sì, perché in certo modo sono un Dio per mezzo
della santa comunione; Gesù mi dona il suo cuore, e quindi io sono cuore a cuore con Gesù, sposa di Gesù, amica
di Gesù, cioè un altro Gesù. Devo quindi vivere di Gesù, e avere come scopo, quello di Gesù stesso. Che scopo
sublime è il nostro.
La via cristiana non ha solamente le sue lotte e le sue prove, ha anche le sue consolazioni. E se dal Tabor si deve
passare al Calvario, dal Calvario si ritorna al Tabor con Gesù. Questo è l'anticamera del cielo. L'anima non fa che
un cammino, dal Golgota al Tabor. Lascia il Golgota per cercare forza e coraggio sul Tabor. La vita è questa scala.
O Maria, mia buona Madre, ti prego di imprimere nella mia anima i lineamenti del mio divino Sposo crocifisso;
concedi che ormai i suoi voleri siano i miei voleri, il suo amore sia il mio amore. (…) Madre, se il Signore vuole che
io resti sulla terra, fai che la mia vita sia un lungo atto di riconoscenza e di amore. Fiat... Se lui vuole richiamarmi a
sé, ottieni da lui che purifichi il mio cuore da ogni macchia. Fiat... per sempre. Fiat... per la sofferenza. Fiat... per la
morte. Fiat... sempre, o Madre, nel vostro dolce cuore.
O Maria, è nel culmine del dolore e della prova che tu diventi mia Madre, ecco perché devo avere una grande e
infinita fiducia in te; quando sarò sotto i colpi della prova da parte delle creature, ed esposta alla tentazione e allo
sconforto della mia anima, verrò a rifugiarmi nel tuo cuore, o mia buona Madre, pregandoti di non lasciarmi
soccombere, di accordarmi la grazia di essere obbediente e fiduciosa nella prova, come te, e di soffrire con amore;
che io rimanga, come te, in piedi sotto la croce e inchiodata sulla croce, se questo è il desiderio del tuo caro Figlio.
Mai una devota figlia di Maria perirà; mia buona Madre, abbi pietà di me; io mi consacro interamente a te, affinché
tu mi doni al tuo amato Figlio che anch'io voglio amare con tutto il cuore.
Perché Lui è così piccolo in me? È perché io non sono sufficientemente piccola, non abbastanza umile; che io
possa finalmente diventare umile, umiliarmi dunque, e Gesù crescerà.
Gesù, cresci in me, nel mio cuore, nella mia anima, nella mia fantasia, nei miei sensi, con la tua modestia, la tua
purezza, la tua umiltà, il tuo zelo, il tuo amore. Cresci con la tua grazia, la tua luce, la tua pace; cresci malgrado la
mia resistenza, il mio orgoglio; cresci fino alla pienezza dell'uomo perfetto; cresci come a Nazaret, davanti a Dio e
agli uomini, per la gloria di tuo Padre.
Oh, sì, mio Gesù! Sii tu solo ormai il mio tutto e la mia Vita; ti seguirò dovunque andrai... Coraggio, anima mia,
coraggio. Un giorno ancora al seguito di Gesù e di Maria, scalando il Calvario... E dopo, con Gesù e Maria, la
Felicità, il Godimento, l'Eternità!
O santa Croce... O preziose spine del cammino, le vostre ferite saranno presto gloriose.
O mio Dio, se a me non è chiesto di versare il mio sangue e donare la mia vita per te, voglio almeno morire a
quanto ti dispiace, al peccato, ai desideri della terra, alle brame dei sensi, al mondo e a me stessa. Croce del mio
Signore, croce santa, croce adorabile, in te solo ripongo la mia forza, la mia speranza e la mia gioia. Tu sei l'albero
della vita, la scala misteriosa che unisce la terra al cielo, e l'altare sopra il quale voglio sacrificarmi morendo con
Gesù.
Il cuore di Gesù, con tutti i suoi tesori, è la mia sorte; ci vivrò, ci morirò in pace pur in mezzo alle sofferenze.
Mio Gesù, infondi tanto amore nel mio cuore, che un bel giorno scoppi per arrivare fino a te. Tu lo sai, o mio
Gesù, io ti pongo sul mio cuore come un sigillo, restaci sempre.
O anima mia, siate la fedele imitatrice di Gesù, lui mite e umile di cuore. Una persona che sia stata solamente
umile di cuore deve essere glorificata; quale sarà la corona di coloro che, umili dentro e umiliati fuori, avranno
seguito l’umiltà del Salvatore in tutta la sua estensione?
Io farò tutto per il cielo, è là la mia patria, là, io troverò la mia Madre in tutto lo splendore della sua gloria, e con
Lei io godrò della felicità di Gesù stesso con una sicurezza perfetta. O Maria, mia buona Madre, fate che a vostro
esempio io sia generosa in tutti i sacrifici che Nostro Signore potrà domandarmi nel corso della mia vita.
O madre mia, offritemi a Gesù.
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Testimonianze su Santa Bernadette
conservate negli archivi delle suore della carità di Nevers.
Se avessimo fede, diceva, sapremmo vedere Dio in ogni cosa.
Il modo in cui si faceva il segno della croce mi colpiva profondamente; abbiamo cercato più volte di riprodurlo,
ma senza risultato. Allora dicevamo: “Si vede bene che glielo ha insegnato la Madonna stessa”
Sr Carla Ramillon
Entrando in Noviziato, non espresse che un desiderio: la vita nascosta. Le era cara sopra ogni cosa questa vita
umile, ritirata: “Sono venuta qui per nascondermi”, diceva.
Madre Eleonora Cassagne
Durante le sue crisi d'asma, aveva degli assalti di tosse che le dilaniavano il petto; benché vomitasse sangue e
soffocasse, non si lasciava mai sfuggire un lamento, un mormorio. La udivo soltanto pronunciare il nome di Gesù.
Dopo aver detto: “Gesù mio!”, guardava il Crocifisso, e nei suoi occhi c'era qualche cosa di inesprimibile, ma che
diceva tanto...
Pregava molto per i peccatori, e raccomandava di farlo. Diceva: “Si offende tanto Dio!”.
Parlando delle sue sofferenze diceva: “Tutto questo è buono per il cielo”.
Sr Emilia Marcillac
Non posso trovare bella nessuna Madonna, dopo aver visto l'originale.
Sr Joseph Caldairou
Più volte l'ho sorpresa con il volto inondato di lacrime. La interrogavo con lo sguardo: “Oh – mi sussurrava –
rivedere la grotta, una volta, una sola volta, di notte, quando nessuno lo verrebbe a sapere...”. Ma il pensiero del
cielo sopraggiungeva subito e la promessa della beatitudine eterna, fattale dalla Vergine sorridente, riportava il
sorriso sulle labbra della sua figliola.
Sr Bernarda Dalias
L'Abate chiese a Sr Bernarda se la Madonna tenesse le mani giunte. Rispose: “Sì, Padre, ma quando mi ha detto
«Sono l'Immacolata Concezione» ha fatto così”. E fece un gesto ti una bellezza, una nobiltà, una grazia tali che ne
fummo commossi fino alle lacrime. Ci sembrava di vedere una copia viva della Regina del Cielo, quando apparve
sulla roccia di Massabielle.
Una signora di Nevers le chiese un giorno: “Non avete mai più rivisto la Vergine dopo le diciotto apparizioni?”.
Due lacrimoni le imperlarono le palpebre: fu la suola risposta.
Conte Lafond
Il 15 agosto 1870, mi trovato con lei all'infermeria San Giuseppe; intanto parlavamo della festa del giorno e le
dissi: “Quanto deve essere bella la festa in cielo, e quanto bella deve essere anche la Madonna”.
“Oh, sì – disse –, quando la si è vista non si può più essere attaccati alla terra!”.
Sr Maddalena Bounaix
So che, tra i santi, Bernadette aveva una devozione particolare per S. Giuseppe. Ripeteva queste invocazione:
“Fatemi la grazia di amare Gesù e Maria come vogliono essere amati. S. Giuseppe, pregate per me. S. Giuseppe,
insegnatemi a pregare.
E a me diceva: “Quando non si riesce a pregare, ci si rivolge a S. Giuseppe”.
Sr Vincenza Garros
Una superiora le chiedeva un giorno se non avesse mai provato un sentimento di compiacenza per i favori che la
Vergine le aveva fatto.
“Che cosa pensate di me? Volete che non sappia che se la Madonna mi ha scelta, è perché ero la più ignorante?
Se ne avesse trovata una più ignorante di me, avrebbe preso lei.”.
Madre M. Teresa Bordenave
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Bernadette mi disse: “Per la Messa di mezzanotte, mettetevi vicino a me. C'è posto”.
Ne fui felice. Potei così constatare quanto fosse pia e raccolta. Nascosta dietro il suo velo, nulla poteva distrarla.
Dopo la comunione, entrò in un raccoglimento così profondo, che uscirono tutti, senza che lei sembrasse neppure
accorgersene. La contemplai a lungo, senza che se ne accorgesse. Il suo volto era radioso e celestiale, come durante
l'estasi delle apparizioni.
Sr Vittoria Cassou
Aveva una devozione speciale per S. Giuseppe, cosa che mi stupiva un po', dato che era la figlia privilegiata della
Madonna. Un giorno la udii dire: “Vado a fare una visitina a mio padre”. Era S. Giuseppe: andava spesso a pregarlo
in cappella.
Sr Eudoxie Chatelain
Ci mostrò anche un crocifisso che le aveva mandato il Santo Padre. Lo baciò con grande pietà, dicendoci: “Qui
attingo tutta la mia forza”.
Sr Veronica Crillon
Un giorno Suor Stanislas le disse, facendole vedere la corona: “Da che cosa può dipendere che il mio rosario si
arrugginisce?”. Suor Bernarda rispose sorridendo con una battuta: “Ma, cara, si arrugginisce perché non lo dite
abbastanza”.
Ho udito tante volte Bernadette dire nella sofferenza: “Mio Dio quanto vi amo...”.
In infermeria, quando qualche cosa ci costava, o non stavamo bene, ci diceva: “Offritelo per i peccatori”.
Sr Clara Bordes
Le crisi d'asma divennero più frequenti. Un tumore enorme invase il ginocchio destro, in fine la carie le divorava
le ossa. La violenza dei dolori le strappava qualche grido, che trasformava poi in preghiera: “Mio Dio, ve lo offro.
Mio Dio, vi amo”.
Sr Emilia Marcillac
La violenza del dolore le causava delle crisi che non poteva contenere, ma lei le mutava in ardente preghiera.
Diceva con energia: “Mio Dio, io ve lo offro ... Mio Dio, io vi amo ... Sì, mio Dio, io la voglio, la vostra croce”.
Sempé, 26 aprile 1879, dieci giorni dopo la sua morte
Il 15 aprile, Suor Maria Bernarda ebbe, come Gesù la vigilia della morte, un'agonia spirituale. Nella notte del
lunedì si udiva ripetere più volte le parole: “Vattene, Satana!”.
Martedì mattina mi disse che il demonio aveva cercato di spaventarla, ma che aveva invocato il santo nome di
Gesù e tutto era scomparso.
Abate Febvre
La sua morte fu la morte di una santa, la sua pazienza nella ultime sofferenze fu ammirevole, era felice di
lasciare questa vita. Diceva: “Sono felice di rivedere la mia Mamma del cielo”.
Sr Gonzaga Champy
Qualche ora prima di esalare l'ultimo respiro, avendo udito una consorella dirle: “Sorella cara, in questo
momento siete sulla croce”. Essa stese le braccia in croce e un momento dopo esclamò: “Gesù mio, oh! quanto lo
amo!”
Verso le 14.15
Un'ora prima della morte Bernadette ricevette la visita di una consorella che le disse: “Soffrite molto?”. La
risposta fu: “Tutto è buono per il cielo.”. “Chiederà all'Immacolata – riprese la consorella –, di darvi qualche
consolazione.”. “No – rispose l'ammalata – niente consolazioni, ma forza e pazienza.”. Bernardette chiese il foglio
su cui era la benedizione speciale che Papa Pio IX le accordava per l'ora della morte. Le risposero che bastava
dirigere l'intenzione, pronunciando con fervore il nome di Gesù. Lo fece.
Verso le 14.30
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Con un tono di voce indefinibile, che rivelava più la sorpresa che il dolore, uscì in questa triplice esclamazione:
“Oh! Oh! Oh!”. E tutto il corpo era scosso da un fremito. Lasciò cadere dolcemente la mano tremante sul cuore;
abbassò gli occhi e con voce ben chiara pronunciò affettuosamente queste parole: “Mio Dio, vi amo con tutto il
cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze”.
Abate Febvre
Verso le 15.15
Bernardette dice: “Ho sete!”. Le presentarono un bicchiere, vi posò le labbra, dopo aver fatto un segno di croce
in un modo meraviglioso. Chinò il capo e rese l'anima a Dio.
Madre Eleonora Cassagnes (Annali della Congregazione)
Testamento spirituale di Santa Bernadette
Per l’indigenza di mamma e papà
per la rovina del mulino, per il vino della stanchezza,
per le pecore rognose : grazie, mio Dio!
Bocca di troppo da sfamare che ero;
per i bambini accuditi, per le pecore custodite,grazie!
Grazie o mio Dio, per il Procuratore,
per il Commissario, per i Gendarmi,
per le dure parole di Peyremale.
Per i giorni in cui siete venuta, Vergine Maria,
per quelli in cui non siete venuta,
non vi saprò rendere grazie altro che in Paradiso.
Ma per lo schiaffo ricevuto, per le beffe, per gli oltraggi,
per coloro che mi hanno presa per pazza,
per coloro che mi hanno presa per bugiarda,
per coloro che mi hanno presa per interessata.
GRAZIE, MADONNA!
Per l’ortografia che non ho mai saputa,
per la memoria che non ho mai avuta,
per la mia ignoranza e per la mia stupidità, grazie!
Grazie, grazie, perché se ci fosse stata sulla terra
una bambina più stupida di me, avreste scelto quella!
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Per la mia madre morta lontano,
per la pena che ebbi quando mio padre,
invece di tendere le braccia alla sua piccola Bernadette,
mi chiamò Suor Maria Bernarde: grazie, Gesù!
Grazie per aver abbeverato di amarezza
Questo cuore troppo tenero che mi avete dato.
Per Madre Giuseppina che mi ha proclamata:
"Buona a nulla".
GRAZIE!
Per i sarcasmi della madre Maestra, la sua voce dura,
le sue ingiustizie, le sue ironie,
e per il pane della umiliazione, grazie!
Grazie per essere stata quella cui la Madre Teresa
Poteva dire :"Non me ne combinate mai abbastanza".
Grazie per essere stata quella privilegiata
dai rimproveri, di cui le mie sorelle dicevano:
"Che fortuna non essere come Bernadette".
Grazie di essere stata Bernadette,
minacciata di prigione perché vi avevo vista,
Vergine Santa!
Guardata dalla gente come bestia rara;
quella Bernadette così meschina che a vederla si diceva:
"Non è che questa?!".
Per questo corpo miserando che mi avete dato,
per questa malattia di fuoco e di fumo,
per le mie carni in putrefazione,
per le mie ossa cariate, per i miei sudori,
per la mia febbre, per i miei dolori sordi e acuti,
GRAZIE MIO DIO!
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Per quest’anima che mi avete data, per il deserto della aridità interiore,
per la vostra notte e per i vostri baleni,
per i vostri silenzi e i vostri fulmini;
per tutto,
per Voi assente e presente, grazie! Grazie o Gesù!
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