gennaio 2014 - Comune di Pianoro

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gennaio 2014 - Comune di Pianoro
NOVITA’ GENNAIO 2014
Golda ha dormito qui
di: Suad Amiry
SEDE: RA
Di cosa è fatta la bellezza di una casa, se non della vita di chi la abita? Ma
quando accade che un intero popolo si trovi all'improvviso espropriato delle sue
dimore, la domanda che passa, amara, di bocca in bocca è soltanto una: che fine
fa quella bellezza, e che fine fa l'anima di chi in quelle case, in quei palazzi, in
quei giardini, ci ha vissuto, ci ha pianto e ci ha gioito, per una vita intera? Questa
storia ha inizio nel 1948, quando gli inglesi, partendo da Israele, lasciarono due
popoli in lotta: l'uno con tutto, l'altro con niente. Suad Amiry, palestinese,
racconta quella perdita inestimabile, quella dei muri con dentro le anime, la
memoria, i gesti, gli affetti. Muri a cui oggi, ai vecchi proprietari di sempre, è
addirittura proibito avvicinarsi, è preclusa la vista, la memoria delle sensazioni.
Come all'architetto Andoni, che vorrebbe tornare nell'abitazione che ha progettato e costruito, il "suo
gioiello", e scopre in tribunale di non poterlo fare in quanto "proprietario assente"; o come a Huda, che
preferisce testardamente la cella alla condanna di non poter rientrare nella casa dei genitori. Insieme agli
effetti di un conflitto storico che dura da allora, Suad Amiry, con profonda grazia e humour dissacrante, si
confronta con un tema universale e potente com'è quello della casa, che finisce per coincidere con la
nostra stessa identità, con la nostra stessa, comune, storia.
Il bacio del pane
di: Carmine Abate
SEDE: PI+RA
Il mare che si allontana, scintillante nella calura. La fiumara da risalire, gonfia di
pietre luminose, i ruderi dei mulini, il bosco di lecci chiazzato del giallo delle
ginestre e infine lo scroscio sempre più intenso: è così che Francesco e i suoi
amici scoprono un'oasi di pace presso la cascata refrigerante del Giglietto, sopra il
paese di Spillace, in Calabria. Il luglio è afoso, e i bagni nel laghetto, seguiti dai
saporitissimi pranzi, sono il diversivo ideale per la piccola comitiva di ragazzi e
ragazze nemmeno diciottenni, affamati di vita e di emozioni. Ma quel luogo
incantevole cela un mistero: in uno dei mulini abbandonati Francesco e Marta
incrociano gli occhi atterriti e insieme fieri di un vagabondo, che si comporta come un uomo braccato,
cerca di allontanarli ed è addirittura armato. Ma la curiosità buona dei due ragazzi, gli sguardi leali
scambiati nell'ombra, hanno la meglio: e presto l'uomo misterioso rivela qualcosa di sé, della ferita che lo
ha condotto a nascondersi... Luglio, agosto, giorni in cui la vampa dell'estate si accompagna ai sapori dei
fichi maturi, delle olive in salamoia, del pane preparato in casa con un rito affascinante, sul far del
mattino. E poi settembre, l'estate che si va spegnendo, il ritorno alla scuola e alla vita usata, la maggiore
età che si avvicina: e con essa la consapevolezza che l'incanto non è nulla senza il coraggio, senza
l'impegno che ogni vita adulta richiede.
Lionel Asbo. Lo stato dell'Inghilterra
di: Martin Amis
SEDE: PI
Ecco Lionel Asbo. Visto da certe angolazioni potrebbe ricordarvi l'attaccante Wayne
Rooney, il fenomeno della nazionale inglese e del Manchester United: lo stesso
sorriso a denti larghi, la stessa corporatura non molto alta, non molto grassa, ma
molto ben piazzata. Di diverso ha una propensione alla violenza in tutte le sue
forme e dolorose varietà e un dottorato guadagnato sulla strada in Volgarità e
Diritto penale (e se di questa scienza è diventato esperto entrando e uscendo di
prigione, per le più creative sconcezze ha proprio un talento naturale). E poi c'è
Desmond, l'amato nipotino di "zio Li", un quindicenne che solo perché in grado di
scrivere - ma senza pretendere correttezza grammaticale (il più grande mistero: il punto e virgola) viene considerato dal resto della famiglia un estenuato poeta decadente e a cui Lionel ama dispensare
consigli ricchi di saggezza e matura responsabilità per riportarlo sulla retta via: "Perché non te ne vai in
giro a sfasciare qualche vetrina? Oppure vattene a casa e guardati un porno come si deve". Des forse
verrebbe visto in un'altra luce se sapessero che ha una relazione sessuale con sua nonna, una vecchia
di... 39 anni. Insomma: questa è solo la situazione iniziale, il contesto in cui si innesca - complice anche
una lotteria - una storia di incredibile, grottesco umorismo che farà del rozzo, violento, omicida Lionel
Asbo l'uomo più ricco, paparazzato, chiacchierato, inseguito, desiderato della nazione.
Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno
di: Ella Berthoud - Susan Elderkin
SEDE: PI
Si può curare il cuore spezzato con Emily Brontë e il mal d'amore con Fenoglio,
l'arroganza con Jane Austen e il mal di testa con Hemingway, l'impotenza con "Il
bell'Antonio" di Vitaliano Brancati, i reumatismi con il "Marcovaldo" di Italo Calvino,
o invece ci si può concedere un massaggio con Murakami e scoprire il romanzo
perfetto per alleviare la solitudine o un forte tonico letterario per rinvigorire lo
spirito. Questo suggeriscono le ricette di un libro di medicina molto speciale, un vero
e proprio breviario di terapie romanzesche, antibiotici narrativi, medicamenti di carta
e inchiostro, ideato e scritto da due argute e coltissime autrici inglesi e adattato per
l'Italia da Fabio Stassi, autore de "L'ultimo ballo di Charlot". Se letto nel momento giusto un romanzo può
davvero cambiarci la vita, e questo prontuario è una celebrazione del potere curativo della letteratura di
ogni tempo e paese, dai classici ai contemporanei, dai romanzi famosissimi ai libri più rari e di culto, di
ogni genere e ambizione. Queste ricette per l'anima e il corpo, scritte con passione propongono un libro e
un autore a rimedio di ogni nostro malanno, che si tratti di raffreddore o influenza, di un dito del piede
annerito da un calcio maldestro o di un severo caso di malinconia. Le prescrizioni raccontano le vicende e
i personaggi di innumerevoli opere, svelano aneddoti, tratteggiano biografie di scrittori illustri e
misconosciuti in un invito ad amare la letteratura.
L'ombrello di Noè. Come si diventa scrittori a teatro
di: Andrea Camilleri
SEDE: RA
Il diario di bordo di una grande passione: tra racconti e intime conversazioni, Andrea
Camilleri ci guida nel mare della memoria, tra le storie della sua lunga e ricchissima
carriera teatrale. Il padre di Montalbano entrò giovanissimo all'Accademia di Silvio
D'Amico, e da allora il suo percorso personale e professionale è stato segnato
dall'incontro con i grandi, da Pirandello a Shakespeare, da Beckett a Eduardo De
Filippo. Una formidabile serie di riflessioni sui grandi maestri che animano da sempre
il buio della scena si intreccia con l'esperienza individuale d'eccezione di Camilleri, in
un'avvincente indagine sulla misteriosa magia della narrazione. Perché "il viaggio dentro il teatro di un
uomo che ha fatto teatro è, inevitabilmente, la storia della sua vita".
Storia di Irene
di: Erri De Luca
SEDE: PI+RA
Una bambina salvata in mare dai delfini cresce orfana su un'isola greca. Si chiama
Irene, di giorno vive in terraferma, di notte si unisce in mare alla sua vera famiglia. A
quattordici anni è incinta e consegna a uno straniero di passaggio la sua storia.
Storia di chi fugge e di chi resta. L'amica geniale
di: Elena Ferrante
SEDE: RA
Elena e Lila, le due amiche la cui storia i lettori hanno imparato a conoscere
attraverso "L'amica geniale" e "Storia del nuovo cognome", sono diventate donne. Lo
sono diventate molto presto: Lila si è sposata a sedici anni, ha un figlio piccolo, ha
lasciato il marito e l'agiatezza, lavora come operaia in condizioni durissime; Elena è
andata via dal rione, ha studiato alla Normale di Pisa e ha pubblicato un romanzo di
successo che le ha aperto le porte di un mondo benestante e colto. Ambedue hanno
provato a forzare le barriere che le volevano chiuse in un destino di miseria,
ignoranza e sottomissione. Ora navigano, con i ritmi travolgenti a cui Elena Ferrante ci ha abituati, nel
grande mare aperto degli anni Settanta, uno scenario di speranze e incertezze, di tensioni e sfide fino ad
allora impensabili, sempre unite da un legame fortissimo, ambivalente, a volte sotterraneo a volte
riemergente in esplosioni violente o in incontri che aprono prospettive inattese.
L'importanza dei luoghi comuni
di: Marcello Fois
SEDE: RA
Esiste un luogo in cui convergono le teorie più inaccessibili, i fenomeni e le ipotesi
più difformi. È lì che - secondo quella che la fisica teorica chiama "teoria generale del
tutto" - risiederebbe la spiegazione dell'universo. Per Alessandra e Marinella, gemelle
di cinquant'anni cui la vita ha riservato strade molto diverse, quel luogo è la casa del
padre che le ha abbandonate quando avevano otto anni, senza voler più sapere nulla
di loro. Ora che lui è morto si ritrovano entrambe lì, circondate da quelle pareti a loro
sconosciute che sembrano sussurrare ricordi e rievocare rancori mai sopiti. Per le sorelle quella vicinanza
forzata si rivelerà una tortura col sorriso sulle labbra, una resa dei conti dagli esiti imprevedibili. Una
storia universale sulla ferocia e sulla dolcezza dei legami familiari.
La battaglia della vendetta. La saga degli invincibili
di: Andrea Frediani
SEDE: RA
È giovane, Ottaviano, ma è già console. Eppure il suo ruolo non basta per portare a
termine la vendetta contro gli assassini dell'amato padre adottivo, Giulio Cesare. La
sua sete di giustizia non può essere placata nelle aule di tribunale. Gli servono alleati
potenti, e con Marco Antonio e Lepido forma il triumvirato. Poi, con le proscrizioni
semina un clima di terrore per le strade di Roma: amici o nemici, con o contro di lui.
E non è ancora abbastanza: ormai è una lotta senza quartiere, che può risolversi solo
su un campo di battaglia. Due eserciti, quattro grandi condottieri si scontrano a viso
aperto in Macedonia, lontano dalle vie dell'Urbe e dalla sua corruzione: Bruto e Cassio da una parte,
Ottaviano e Marco Antonio dall'altra. È la battaglia di Filippi, la battaglia per l'impero: una delle più
famose della storia romana.
Splendore
di: Margaret Mazzantini
SEDE: RA
"Avremo mai il coraggio di essere noi stessi?" si chiedono i protagonisti di questo
romanzo. Due ragazzi, due uomini, due destini. Uno eclettico e inquieto, l'altro
sofferto e carnale. Una identità frammentata da ricomporre, come le tessere di un
mosaico lanciato nel vuoto. Un legame assoluto che s'impone, violento e creativo,
insieme al sollevarsi della propria natura. Un filo d'acciaio teso sul precipizio di una
intera esistenza. I due protagonisti si allontanano, crescono geograficamente
distanti, stabiliscono nuovi legami, ma il bisogno dell'altro resiste in quel primitivo
abbandono che li riporta a se stessi. Nel luogo dove hanno imparato l'amore. Un luogo fragile e virile,
tragico come il rifiuto, ambizioso come il desiderio. L'iniziazione sentimentale di Guido e Costantino
attraversa le stagioni della vita l'infanzia, l'adolescenza, il ratto dell'età adulta. Mettono a repentaglio
tutto, ogni altro affetto, ogni sicurezza conquistata, la stessa incolumità personale. Ogni fase della vita
rende più struggente la nostalgia per l'età dello splendore che i due protagonisti, guerrieri con la lancia
spezzata, attraversano insieme. Un romanzo che cambia forma come cambia forma l'amore, un viaggio
attraverso i molti modi della letteratura, un caleidoscopio di suggestioni che attraversa l'archeologia e la
contemporaneità. E alla fine sappiamo che ognuno di noi può essere soltanto quello che è. E che il vero
splendore è la nostra singola, sofferta, diversità.
L'arte perduta della gratitudine
di: Alexander McCall Smith
SEDE: PI
La vita scorre piena di soddisfazioni e di gioia per Isabel Dalhousie, filosofa e direttrice della "Rivista di Etica Applicata": suo figlio Charlie ha ormai diciotto mesi, gode
di ottima salute e ogni giorno è motivo d'orgoglio per lei e Jamie, padre amorevole e
compagno innamorato, che tra l'altro le ha chiesto di sposarla; la nipote Cat ha un
nuovo fidanzato e il timido commesso della sua gastronomia sembra finalmente aver
trovato un po' di serenità... Insomma, a parte le solite discussioni con la fidata go-
vernante Grace, qualche grana sul lavoro e l'invidia che la sua relazione con Jamie ancora suscita in
qualcuno, per Isabel è un periodo particolarmente felice e nulla sembra poter turbare un perfetto
equilibrio tra famiglia e lavoro. Ma naturalmente non è da Isabel ignorare una richiesta d'aiuto, anche se
proviene da quella Minty Auchterlonie con cui già in passato aveva avuto dei dissapori. E così Isabel si
lascia coinvolgere in una faccenda molto privata e non del tutto chiara, che la trascina in un vortice di
accuse, ricatti e bugie. E per una volta, nonostante la sua infallibile bussola morale, Isabel sente che
potrebbe sbandare e cedere al richiamo della vendetta...
Lettere alla cugina. Testo originale a fronte
di: Wolfgang A. Mozart
SEDE: RA
Le vicissitudini della pubblicazione di queste lettere di Mozart sono state illustrate
dalla moglie Constanze: "Le lettere alla cugina, di gusto certo discutibile, ma
molto spiritose, meritano una menzione, ma non devono essere pubblicate".
Anche molti biografi e studiosi di Mozart rinunciarono a una pubblicazione delle
"Lettere" per ragioni di decoro. Per la "pruderie" dell'Ottocento le "audaci
espressioni" di Mozart non erano ammissibili. Ancora nel 1914 la "prima completa
edizione critica" delle lettere di Mozart e dei suoi familiari espunge le parti
incriminate per "ragioni estetiche". Dietro il sorriso del genio Mozart, l'eterno
fanciullino, si celava l'animo di un giocherellone che non smetteva di inventare
scherzi e facezie, con cui intratteneva l'amata cuginetta. Le "Lettere alla cugina"
sono forse uno dei testi più emblematici e intimi per penetrare nella personalità del compositore
austriaco, un vero e proprio cavallo di Troia nella sua psicologia, e rappresentano il lato più intimo, folle e
trasgressivo della personalità del grande genio salisburghese.
Il massaggiatore mistico
di: Vidiadhar S. Naipaul
SEDE: PI
"Il massaggiatore mistico" è un romanzo di formazione e insieme un trattato
etnografico carico di ironia, dove la confusa identità di Trinidad non merita mai uno
sguardo benevolo. Traspare tuttavia, in filigrana, l'amore malcelato per un Paese
ibrido e fantastico. Membro - suo malgrado - della comunità indù dell'isola di
Trinidad, Ganesh Ramsumair è estraneo e insofferente, oltre che alla cultura delle
sue origini, all'enclave degli invasori inglesi così come ai nativi afrocaraibici e alle
loro convinzioni "primitive". Vive immerso nei libri e coltiva una vaga vocazione alla
scrittura, ma nella sua goffaggine sembra incapace di sfuggire a un destino tanto tirannico quanto
prevedibile: dapprima viene forzato a sposare un'adolescente della sua etnia e poi quasi costretto a
ereditare il mestiere del padre appena defunto - ovvero a diventare uno dei tanti (troppi) massaggiatori
dell'isola. Ma gli eventi prenderanno una piega inattesa e paradossale: protetto da due bizzarri mentori,
Ganesh continuerà a scrivere con ostinazione, e soprattutto scoprirà di possedere poteri taumaturgici e
aura carismatica, fino a trasformarsi nel primo massaggiatore pandit ("dotto") nella storia di Trinidad. Da
quel momento, la sua ascesa è inarrestabile: i suoi libri diventano best seller, Fuente Grove - dove
trasferisce la sua base operativa- finisce sotto l'ala protettiva del Governo, e il "massaggiatore mistico"
assume il ruolo di leader politico sotto l'enfatico eteronimo di G. Ramsay Muir.
Polizia
di: Jo Nesbø
SEDE: PI
Il corpo massacrato di un poliziotto è ritrovato alle porte della capitale norvegese,
sulla scena di un crimine rimasto irrisolto e su cui lui stesso aveva indagato. Qualche
tempo dopo viene scoperto il cadavere di un suo collega: stesse modalità di
esecuzione, stesse coincidenze. A questo punto non può essere un caso. I delitti sono
tanto feroci quanto perfetti, ed è chiaro a tutti che l'assassino ha appena cominciato.
Fermarlo è un lavoro per Harry Hole. Ma di Harry Hole non c'è traccia.
La fattoria dei malfattori
di: Arto Paasilinna
SEDE: PI
Jalmari Jyllänketo, ispettore capo dei servizi segreti finlandesi, è inviato nel cuore della
Lapponia con una missione speciale: scoprire cosa si nasconde dietro la Palude delle
Renne, un vecchio kolchoz ora trasformato in una fiorente azienda agricola biologica.
Corre voce che la proprietaria Ilona Kärmeskallio, eroica paladina dell'ecosostenibile,
abbia ucciso il marito con le proprie mani e commesso le peggiori atrocità. Vestiti i
panni di ispettore bio, l'agente segreto s'infiltra con piacere in questo paradiso
salutista, che con funamboliche tecniche agrarie ricava dalla terra artica le migliori erbe
aromatiche d'Europa e dove perfino la vecchia miniera di ferro scavata nelle viscere
della montagna è stata convertita in un'avanguardistica fungaia. Non c'è che dire, la
Palude delle Renne merita il più esclusivo bollino bio. Ma proprio nella fungaia c'è
qualcosa che non torna: perché è sormontata da una torretta di guardia, avvolta da un silenzio spettrale
e chiusa da un portone di acciaio? Da dove vengono le urla che Jalmari ha sentito nel suo labirinto di
gallerie sotterranee? E cosa ci fanno a zappare la terra del kolchoz un noto parlamentare, un teppista
nazi e il vescovo Röpelinen? Con la sua fantasia senza confini e il suo humour senza filtri, Arto Paasilinna
torna a puntare la lente sulle più scomode domande aperte della società.
Una luna magica a New York
di: Suzanne Palmieri
SEDE: PI
New York, fiocchi di neve si posano leggeri sul tetto e i due comignoli fumanti si
intravedono appena. Eleonor è davanti alla vecchia casa. L'ultima volta che è stata lì
da bambina la luce della luna colorava d'argento le foglie dell'acero in giardino.
Eppure i ricordi di quella lontana estate sono avvolti in una fitta nebbia. L'unico
particolare rimasto impresso nella sua memoria è l'intenso aroma di caffè che
avvolgeva le stanze. Eleonor ha dimenticato ogni altra cosa. E sa che da allora tutto
è cambiato. La madre l'ha portata via da quel luogo, dalle donne della sua famiglia e
dal loro dono speciale: prevedere il futuro. Un dono che è anche una pericolosa
maledizione. Ma adesso è qui che Eleonor ha deciso di trovare rifugio. Ha scoperto di essere incinta e il
suo solo desiderio è fuggire. Fuggire dalle sue paure. Dalla madre e dal fidanzato per proteggere il suo
bambino. Un misterioso richiamo la spinge verso il suo passato. Verso il posto da cui provengono le sue
radici. Eleonor sente che la nonna e le prozie possono darle il sostegno di cui ha bisogno. Perché,
nonostante il passare degli anni, le anziane donne non hanno mai smesso di volerle bene. Giorno dopo
giorno tra quelle mura, nel silenzio di una buia soffitta, la nebbia intorno ai ricordi di Eleonor a poco a
poco si rischiara e ciò che è rimasto celato per tanto tempo aspetta solo di essere svelato...
Regalo di Natale
di: AA.VV.
SEDE: PI
Il famoso ultimo momento è il tempo giusto per i regali di Natale. Lo sanno anche
gli eroi dei gialli pubblicati dalla casa editrice Sellerio, noti ai nostri lettori per
averli già incontrati nei romanzi. Costoro, però, siano (a seconda dei loro autori)
poliziotti professionisti o investigatori capitati per avventura, per senso di giustizia
o per carattere intrigante, incappano nell'ultima indagine festiva, proprio mentre
sono in corsa per gli acquisti dei regali. Le complicazioni, le considerazioni amare
e gli umori neri insiti nella vistosa contraddizione esistenziale: caccia al
criminale/caccia al regalo, finiscono con l'accentuare, stilizzare, potenziare ancor
di più i tratti caratteriali che li hanno resi più familiari ai lettori che li amano. In questa raccolta,
affrontano l'indagine del regalo di Natale gli investigatori: Petra Delicado e il vice Fermín Garzón (autrice:
Alicia Giménez-Bartlett); Gelsomina Settembre, assistente sociale (che Maurizio de Giovanni ha
appositamente immaginato per questa antologia); la Casa di Ringhiera (il caso e la necessità in versione
mistero guidati da Francesco Recami); Rocco Schiavone (sempre più arruffato da Antonio Manzini);
Harpur & Isles (la coppia angeli-demoni del gallese Bill James); e i vecchietti del Bar Lume (gli artisti del
pettegolezzo investigativo inventati da Marco Malvaldi).
Felici i felici
di: Yasmina Reza
SEDE: PI
"Felici gli amati e gli amanti e coloro che possono fare a meno dell'amore. Felici i
felici": le due ultime "beatitudini" di Borges, che Yasmina Reza inscrive sulla soglia di
questo romanzo, ci indicano la via per penetrare nel fitto intreccio delle vite che lo
popolano. Perché la felicità - nell'amore o nell'assenza di amore, all'interno di una
coppia o al di fuori di ogni legame - è un talento: e di tutti i personaggi che a turno
consegnano al lettore confessioni a volte patetiche, a volte grottesche, a volte
atrocemente comiche, si direbbe che quasi nessuno lo possegga. In un sottile gioco
di echi, di risonanze, di contrappunti - tra amori inaciditi e rancori mai sopiti, illusioni
spezzate e fughe nel delirio -, le voci che si avvicendano, quasi incalzandosi, tessono un ordito i cui fili
(tenui in alcuni casi, in altri pesanti come catene) collegano molteplici destini, tutti segnati dall'impervia
difficoltà dell'incontro con l'altro. Con una scrittura di chirurgica precisione, capace di muoversi tra i
registri più vari, in un susseguirsi di scene in cui sempre lampeggia il genio della donna di teatro,
Yasmina Reza è abilissima nel far affiorare, appena sotto la superficie smaltata delle apparenze,
solitudine e violenza, disperazione e risentimento; e riesce a condurre la ronde dei suoi personaggi mogli inquiete e mariti perplessi, amanti insoddisfatte e libertini mediocri, giovani in fuga dalla vita e
vecchi abitati dalla morte.
Gli sdraiati
di: Michele Serra
SEDE: PI+RA
Forse sono di là, forse sono altrove. In genere dormono quando il resto del
mondo è sveglio, e vegliano quando il resto del mondo sta dormendo. Sono gli
sdraiati. I figli adolescenti, i figli già ragazzi. Michele Serra si inoltra in quel
mondo misterioso. Non risparmia niente ai figli, niente ai padri. Racconta
l'estraneità, i conflitti, le occasioni perdute, il montare del senso di colpa, il
formicolare di un'ostilità che nessuna saggezza riesce a placare. Quando è
successo? Come è successo? Dove ci siamo persi? E basterà, per ritrovarci, il
disperato, patetico invito che il padre reitera al figlio per una passeggiata in
montagna? Fra burrasche psichiche, satira sociale, orgogliose impennate di
relativismo etico, il racconto affonda nel mondo ignoto dei figli e in quello almeno altrettanto ignoto dei
"dopopadri". "Gli sdraiati" è un romanzo comico, un romanzo di avventure, una storia di rabbia, amore e
malinconia. Ed è anche il piccolo monumento a una generazione che si è allungata orizzontalmente nel
mondo, e forse da quella posizione riesce a vedere cose che gli "eretti" non vedono più, non vedono
ancora, hanno smesso di vedere.
Luis Roldán né vivo né morto
di: Manuel Vázquez Montalbán
SEDE: PI
Un giorno si presentano nell'ufficio di Pepe Carvalho tre individui che lo incaricano
di ritrovare Luis Roldán, ex capo della Guardia Civil e delegato del governo in
Navarra del PSOE. I tre dichiarano di essere di Saragozza, di essere appassionati
cacciatori e di avere affidato a Roldán i loro averi, accumulati in modo non
propriamente legale, per acquistare una tenuta di caccia in Kenya. Affiancato dal
fido Biscuter, Carvalho cercherà il fuggiasco fin nelle viscere della città, in quel
fiume sotterraneo e putrido che alimenta politica ed economia.
Di Ilde ce n'è una sola
di: Andrea Vitali
SEDE: PI
In luglio a Bellano fa un caldo della malora. L'aria è densa di umidità e il cielo una
cappa di afa. Eppure l'acqua che scorre rombando tra le rocce dell'Orrido è capace
di tagliare in due il respiro, perché è fredda gelata, certo, ma anche perché nelle
viscere della roccia il fiume cattura da sempre i segreti, le passioni, gli imbrogli, le
bugie e le verità che poi vorrebbe correre a disperdere nel lago, sempre che
qualcuno non ne trovi prima gli indizi. Come una carta d'identità finita nell'acqua
chissà come e chissà perché. Brutta faccenda. Questione da sbrigare negli uffici
del comune o c'è sotto qualcosa che compete invece ai carabinieri? A sbrogliare la
matassa ci pensa Oscar, operaio generico, capace di fare tutto ma niente di preciso, che da sei mesi è in
cassa integrazione e snocciola le giornate sul divano con addosso le scarpe da lavoro. In quel luglio del
1970, offuscato dal caldo e dalle ombre tetre della crisi economica, armato della sua curiosità ottusa
Oscar fa luce sui movimenti un po' sospetti di Ilde, la giovane moglie dal caratterino per niente facile, che
forse sta solo cercando il modo di tirare la fine del mese come può. Vitali torna ai fatidici anni Settanta,
alle ristrettezze che seguono il boom economico, alle fatiche di far quadrare il bilancio di casa, all'irridente
spavalderia di chi ce l'ha fatta e crede di aver domato il mondo e l'avvenire. E ci regala un'altra pagina
del suo interminabile romanzo lacustre specchio di vite semplici e reali.
Le lacrime del lago Tai
di: Xiaolong Qiu
SEDE: PI
L'ispettore capo Chen Cao è finalmente in vacanza, ospitato in una residenza di
lusso sulle rive dell'idilliaco lago Tai. Spento il cellulare, per una settimana vuole
solo godersi la natura, passeggiare e dedicarsi al buon cibo. Ma l'incanto che
avvolge il paesaggio è un'illusione: le acque del lago, da sempre rinomate per la
loro purezza, sono devastate da alghe tossiche e fetide. L'economia intorno
fiorisce, e le fabbriche scaricano da decenni veleni senza curarsi delle
conseguenze. Quando il direttore di una delle più importanti industrie chimiche
della zona viene assassinato, i sospetti convergono su Shanshan, giovane donna
attiva in un movimento ambientalista, pronta a denunciare lo scempio che si nasconde dietro a quel
miracolo economico. Affascinato dalla determinazione e dalla bellezza di Shanshan, e spinto dal suo
caparbio senso del dovere, a Chen non resta che prendere in mano le indagini e avventurarsi nella
giungla di un vero e proprio scandalo ecologico. In una realtà dove il denaro sembra essere l'unico
parametro per misurare il successo, ognuno cerca di sopravvivere come può: adattandosi, oppure
inseguendo sogni di un mondo migliore, a proprio rischio e pericolo. Ripercorrendo mutamenti e traumi di
un paese in cui molti credono che la cupidigia sia un male necessario per lo sviluppo, il poliziesco di Qiu è
una critica implacabile al malfunzionamento della nuova Cina, e un omaggio a chi è ancora capace di
opporvisi con fermezza, in nome della giustizia.