Stazione di Milano Centrale

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Stazione di Milano Centrale
La stazione di Milano Centrale è la principale stazione ferroviaria del capoluogo lombardo,
la seconda d'Italia per flusso di passeggeri dopo Roma Termini e prima di Torino Porta Nuova,
nonché una delle principali stazioni ferroviarie d'Europa.
Fu inaugurata nel 1931 per sostituire la vecchia stazione centrale che sorgeva in piazza della
Repubblica, divenuta insufficiente a causa dell'aumento del traffico ferroviario. La gestione degli
impianti è affidata a Rete Ferroviaria Italiana (RFI), mentre quella delle aree commerciali del
monumentale fabbricato viaggiatori sono di competenza di Grandi Stazioni. Nel novembre 2010 lo
scalo è stato dedicato a Santa Francesca Cabrini, patrona dei migranti.
La prima stazione centrale a Milano fu inaugurata nel 1864, sul luogo dove è ora Piazza della
Repubblica. Il progetto era dell'architetto francese Louis-Jules Bouchot (1817-1907) ed il suo stile
architettonico ricordava quello degli edifici parigini del medesimo periodo. Questa stazione andava a
sostituire quella di Milano Porta Tosa e di Milano Porta Nuova ed era interconnessa con tutte le linee,
sia esistenti sia in via di costruzione, gravitanti sulla città ambrosiana. La prima centrale restò in
esercizio fino al 30 giugno 1931, quando subentrò quella nuova, tutt'oggi esistente. Della
stazione storica non resta alcuna traccia.
Il Re Vittorio Emanuele III pose la prima pietra della seconda stazione centrale il 28 aprile 1906,
prima ancora che venisse scelto un progetto. Questo verrà ufficializzato soltanto sei anni più tardi,
quando nel 1912 l'architetto Ulisse Stacchini vinse l'ultima gara per l'erezione della nuova stazione
centrale cittadina. Il progetto era stato modellato sulla Union Station di Washington.
A causa della crisi economica in Italia, durante la prima guerra mondiale, la progettazione
procedette a rilento, e il progetto, piuttosto semplice all'inizio, continuò a cambiare divenendo
sempre più complesso e maestoso con l'inizio della costruzione della grande struttura metallica di
copertura dei binari da parte della Società Nazionale Officine di Savigliano. Questo avvenne
specialmente a partire dagli anni '20, quando Benito Mussolini, divenuto presidente del Consiglio,
volle che la stazione rappresentasse la potenza del regime fascista. Le principali modifiche inclusero
il nuovo disegno delle piattaforme ferroviarie e l'introduzione delle grandi arcate in acciaio, opera di
Alberto Fava; lunghe 341 metri, ricoprono un'area di 66.500 metri quadri.
La costruzione riprese a pieno ritmo nel 1925 e il 1º luglio 1931 la stazione venne inaugurata
ufficialmente alla presenza del ministro delle poste e delle comunicazioni Costanzo Ciano.
Durante la seconda guerra mondiale, negli anni della Repubblica Sociale Italiana, il binario 21
(all'epoca binario 1) venne utilizzato per l'avvio dei treni che deportavano gli ebrei italiani verso i
campi di concentramento e sterminio. Un primo convoglio di 250 deportati partì il 6 dicembre 1943.
Il 30 gennaio 1944 più di 600 ebrei del nord Italia, già rinchiusi nel carcere di San Vittore, furono
avviati al lager. Dopo 7 giorni di viaggio in condizioni disumane, all'arrivo ad Auschwitz, 500 di loro
vennero selezionati per le camere a gas. Ulteriori treni carichi di deportati presero la via di
Auschwitz, dal binario 21, fino al maggio 1944.
La stazione è stata oggetto di importanti lavori di restauro e riqualificazione, iniziati ad
agosto 2005, da parte di Grandi Stazioni, una società di Ferrovie dello Stato. Il progetto del 1912 di
Ulisse Stacchini era stato modellato sulla Union Station di Washington. La facciata è larga 200
metri e la volta è alta 72, un record quando venne costruita. Dietro alla facciata, parallelamente
ad essa corre la "Galleria delle Carrozze". La stazione non ha uno stile architettonico definito, ma è
una miscela di diversi stili, in particolare Liberty e Art Deco uniti alla monumentalità dell'architettura
fascista. Talvolta il suo stile viene definito ironicamente Assiro-Milanese.
Al binario 21 si trova la "Sala Reale", sala d'attesa della famiglia Savoia e della corte, divisa in sala
reale e sala delle armi.
Milano Centrale accoglie circa 600 treni al giorno, due linee della metropolitana, il vicino Passante
Ferroviario, il terminal di diverse linee di autobus e tram urbani, le navette per gli aeroporti ed è
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utilizzata ogni giorno da più di 320mila persone, per un totale di 120 milioni l’anno. Si trova in
piazza Duca d'Aosta, tra piazza Luigi di Savoia e piazza IV Novembre, in pieno centro città.
Come raggiungere l'Hotel Florence dalla Stazione Centrale:
Dalla Stazione Centrale potete prendere la linea verde della metropolitana (direzione Cologno Nord
o Gessate) e scendere a Loreto (uscita di Viale Abruzzi). Quando sarete in Viale Abruzzi, avanzate di
circa 70 metri e poi girate a sinistra per Via Pecchio. Andate avanti fino a Piazza Aspromonte, dove al
n° 22 si trova l'Hotel Florence. Il tempo di percorrenza a piedi dalla fermata di metropolitana è di
circa 4 minuti.
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