Un ragazzo su tre vittima del bullismo

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Un ragazzo su tre vittima del bullismo
press LJf1E
L'INFORMAZIONE
27/09/2007
di Modena
LA RICERCA Indagine sulla violenza nelle scuole delle Terre d'Argine : convolti quasi 1300 student i
Un ragazzo su tre vittima del bullism o
Quasi sempre l'aggressore è un compagno di classe . Stranieri più colpiti
di Benedetta Bellocchio
na ricerca,realinata su 124 2
U alunni tra gli 11 e i 14 anni
delle sette scuole secondarie di
primo grado del Distretto Terre
d'Argine,finalmentepermette di
quantificare il fenomeno del bui lismo sul territorio . Se i bulli sono
sempre di meno - un 10% contro
il 20% nazionale - emerge che il
29% degli intervistati - cioè circa
uno su tre - è stata vittime di un
episodio di bullismo "molte volte"o "quasi sempre"in un arco di
15 giorni,da una persona che ne l
70% dei casi è un compagno d i
classe ; tre volte più bulli i maschi delle femmine e più vittime
straniere (39,5%) rispetto agli italiani (26,7%) . Sono numeri che
potrebbero allarmare,anche se la
situazione è «in linea conidati na zionali - commenta Marco Maggi ,
consulente scientifico del pro getto, che aggiunge che il fenomeno non nasce oggi,poiché gi à
negli anni' 90 toccava un 26% della popolazione giovanile» .
Al di là di facili sensazionalismi,
Maggi interpella nel concreto la
"comunità educante", affinché
aiuti a «vivere le relazioni in mo do più propositivo e meno competitivo»."Usciamo dai luoghi comuni e costruiamo un senso comune",lo slogan proposto da
Edo Patriarca, Consigliere della
Fondazione Cassa di Risparmio
di Carpi che ha finanziato il progetto - la ricerca e una serie d i
azioni volte a "fronteggiare e
prevenire le prepotenze" - con
100 .000 euro . Spesi affinché famiglie, istituzioni e territorio siano coinvolti in "un patto educativo condiviso nei confronti delle nuove generazioni" . Sono loro,
a detta di Patriarca, «una infrastrutturapreziosissima,vera risorsa di innovazione e competitività» . Se il territorio coni suoi giova ni sta bene, anche l'economia
carpigiana starà ben, sembra essere la speranza .
La parola ora agli esperti, attraverso un convegno previsto per
il prossimo 5 e 6 ottobre nell'ambito del Settembre pedagogico.Qui relatori di grande qi alitàfra tutti Gustavo Pietropolli Charmet,luminare di psicologia - costruiranno una base scientifica s u
cui lavorare . "Il convegno è la
punta di uniceberg per dare al tema la caratura che merita", spiega l'assessore ai servizi educativi
e scolastici dell'Unione Giuseppe Schena, che sottolinea come il
processo sia stato "condiviso" e
nasca da "un' esigenza del territorio" .
Territorio che però, pur d i
fronte a questi dati, sembra no n
essere stato interpellato com e
protagonista attivo e competente in nessuno degli appuntamenti inseriti nella due giorni . Se di
questa fase di elaborazione metodologica è visto come semplic e
destinatario,c'è da auspicare che
il coinvolgimento della vera comunità educante venga dopo, come osserva Schena : «Il lavoro vero ci aspetta dal 7 in poi» .
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CRONACA) CARPI
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L'indagine è stata condotta su un campione di 1242 ragazzi delle scuole dell'Unione delle Terre d'Argine