COMUNE DI SAN MARCELLO PISTOIESE

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COMUNE DI SAN MARCELLO PISTOIESE
COMUNE
DI SAN MARCELLO PISTOIESE
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(Provincia di Pistoia)
COPIA DELLA
DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE
NUMERO 63 DEL 29/11/2010
OGGETTO: ORDINE DEL GIORNO A SOSTEGNO DELLA POPOLAZIONE SAHARAWI DEI TERRITORI
OCCUPATI DEL SAHARA OCCIDENTALE APPROVAZIONE
L'anno DUEMILADIECI e questo giorno VENTINOVE del mese di NOVEMBRE alle ore 18.00 nell'aula consiliare del
civico palazzo, si e' riunito il Consiglio Comunale in sessione STRAORDINARIA ed in PRIMA convocazione, sotto la
presidenza del Sig. STRUFALDI CARLA nella sua qualita' di PRESIDENTE.
All'appello risultano presenti n. 14 consiglieri comunali ed assenti, sebbene debitamente convocati, n. 3, come segue:
Nominativo Consigliere
Stato
Nominativo Consigliere
Stato
STRUFALDI CARLA
SOLDATI LUISA
BUONOMINI LUCA
FERRARI DAVIDE LUCA
FILONI FRANCESCO
FILONI MAURO
GERI LUCIA
GIOVANNETTI PAOLA
MARCON MAURIZIO
Pres.
Pres.
Pres.
Pres.
Pres.
Pres.
Pres.
Pres.
Ass.
ULIVAGNOLI DAVID
GUALTIEROTTI MAURO
NESTI FABIO
FINI FABIANO
ARCANGELI CLAUDIO
CHELUCCI DINO
GAGGINI SILVIO
VIVARELLI PAOLO
Pres.
Ass.
Pres.
Pres.
Pres.
Ass.
Pres.
Pres.
Assiste il Vice Segretario Comunale DOTT. BERTINI ERINA il quale provvede alla redazione del presente verbale
IL PRESIDENTE
constatato il numero legale degli intervenuti ai fini della legittimità dell'adunanza, dichiara aperta la seduta e designa
quali scrutatori i Sigg. FINI FABIANO, FILONI MAURO, GIOVANNETTI PAOLA, ed il Consiglio passa alla discussione
degli oggetti posti all'ordine del giorno adottando la seguente deliberazione
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Ordine del giorno a sostegno della popolazione saharawi dei territori occupati del sahara occidentale (1.56.59)
IL CONSIGLIO COMUNALE
Ascoltati i seguenti interventi:
Sindaco
“ Non so se avete letto il testo dell'ordine del giorno che è stato proposto io ve lo leggo tanto si fa alla svelta:
"Ricordato che il Sahara Occidentale, ex colonia spagnola, fu invaso ed occupato dal Marocco nel 1975 con
la cosiddetta “marcia verde”; che parte della popolazione fu costretta a fuggire verso l’Algeria dove vive, da
allora, in campi di rifugiati e che un’altra parte della popolazione invece fu costretta a rimare nel Sahara
Occidentale subendo l’occupazione del Regno del Marocco; che la nostra città, il nostro comune è gemellato
con il comune di Bir Enzaran della repubblica saharawi democratica e che in Toscana sono 184 i comuni
gemellati con le tendopoli rappresentanti le città occupate nel sahara occidentale; fra l'altro fuori dal testo
dell'ordine del giorno vi ricordo anche l'attività legata all'ospitalità dei bambini che viene appunto svolta
d'estate da diversi anni. Preso atto che è in atto un'intensa attività di repressione e la violazione dei diritti
umani a danno della popolazione saharawi nei territori occupati del Sahara Occidentale da parte dell'esercito
marocchino, come risulta dalle numerose relazioni di Amnesty International e dall’Alto Commissariato delle
Nazioni Unite. Appreso che a 12 chilometri da El Aaiun, capitale amministrativa del Sahara Occidentale
occupato dal Marocco, il 10 ottobre scorso si sono accampati alcuni cittadini saharawi, soprattutto giovani, in
modo spontaneo per protestare contro le violazioni dei diritti umani perpetrati dai marocchini nelle zone
occupate del Sahara Occidentale; che il campo saharawi è cresciuto a dismisura fino a contenere 8.000
tende che hanno accolto i circa 20.000 saharawi provenienti da El Aaiun ma anche da molte zone del Sahara
Occidentale, che si sono aggiunti ai primi contestatori per rivendicare il rispetto dei più elementari diritti umani
e per protestare contro la condizione in cui essi sono tenuti dagli occupanti marocchini, senza diritti e senza
libertà. Giovani, donne, bambini ed anziani che rivendicano il diritto all’esistenza del loro popolo e alla loro
terra: il diritto all’autodeterminazione; che il campo è stato circondato ed assediato dai marocchini per
impedire l’accesso e l’uscita.Vista la brutale reazione marocchina che, alla protesta dei saharawi ha risposto
con la violenza, uccidendo, il 24 ottobre scorso, un ragazzo di 14 anni mentre si apprestava, insieme ad altri
ad entrare nel campo con un automezzo e ferendo altri passeggeri che viaggiavano sulla stessa auto.Visto
inoltre che all’alba dell’8 novembre l'esercito marocchino ha proceduto allo sgombero forzato
dell’accampamento, denominato Gdeim Izik, ed alla sua distruzione con una violenza inaudita provocando la
morte di almeno altri 13 cittadini saharawi ed il ferimento di decine di persone. Preso atto inoltre che, nella
notte l’esercito era intervenuto nella città di El Aaiun dove si stavano radunando centinaia di saharawi per
raggiungere l’accampamento sotto assedio fermando diversi militanti dei diritti umani e distruggendo le loro
case. Che le proteste sono continuate nella mattina, con numerosi feriti e l’assassinio di un saharawi, Babi
Mahmoud Gargar. Condanna con fermezza la repressione perpetrata dal Regno del Marocco nei confronti
dei dimostranti saharawi e gli atti di violenza che hanno portato alla morte di cittadini saharawi. Esprime
preoccupazione per la sorte dei cittadini saharawi che si trovano nei territori del Sahara Occidentale occupati
dal Regno del Marocco. Invia la Rappresentanza in Italia della Repubblica Araba Saharawi Democratica i
sentimenti della propria solidarietà, amicizia e vicinanza alle vittime e alle loro famiglie. Chiede alla Missione
Speciale delle Nazioni Unite per il Sahara Occidentale (MINURSO), all’Alto Rappresentante per la politica
estera e la difesa dell’Unione Europea, al Governo Italiano di farsi promotori verso il Regno del Marocco
manifestando loro la protesta e lo sdegno popolare affinché sia esigito il rispetto dei diritti umani, ma si dice
esigito? nei confronti dei cittadini saharawi dei territori occupati; alle autorità di cui sopra di fare tutto il
possibile per accelerare la soluzione della causa saharawi secondo quanto previsto dal Piano di Pace delle
Nazioni Unite del 1991 e mai attuato e di intervenire al fine di garantire la costanza dell’informazione e del
monitoraggio sul rispetto dei diritti umani, nonché il sostegno e il rispetto delle risoluzioni ONU per il Sahara
Occidentale". Questo è il contenuto dell'ordine del giorno che naturalmente è conseguenza della diciamo, di
questa ulteriore ondata di violenza ma che comunque sarebbe stato lo stesso probabilmente doveroso, ma è
effetto di questa ondata di violenza a cavallo tra i mesi di ottobre e novembre che ha colpito le tendopoli
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insomma e i cittadini saharawi. Noi, voi sapete insomma che per noi è stato sempre un impegno quello di
adempiere anche a quelle che sono state in questi anni i nostri, il nostro, diciamo rapporto ecco, di continuare
sempre in qualche modo esercitare anche una sorta di, lo dico tra virgolette, controllo, tra virgolette, perché
certo non è il comune di San Marcello che controlla, ma in qualche modo di sentirsi in questo modo sempre
vicini a questa popolazione che francamente nessuno mai rammenta, si sente parlare magari di altre guerre
dimenticate, ma questa francamente poco conosciuta anche o per lo meno poco divulgata ecco. Credo che
sia una manifestazione importante che il consiglio comunale deve fare in virtù proprio dei rapporti che noi
abbiamo, oltre al fatto che ripeto, è una situazione comunque tragica, ma anche in virtù di questo rapporto
che ci contraddistingue e contraddistingue molte realtà della Toscana ma anche dell’Italia rispetto al
gemellaggio, rapporti di amicizia comunque con il popolo saharawi per noi insomma credo debba essere
assolutamente votato questo ordine del giorno. Chiedo se ci sono osservazioni, se ci sono interventi.”
Consigliere Gaggini Silvio
“ Sì intanto mi dicono dalla Crusca che è esatto, non esigito anche se non è, diciamo, ho controllato con ciò.”
Sindaco
“ Affinchè, scusate, si mette sia preteso, preso atto che sicuramente è esatto.”
Consigliere Gaggini Silvio
“ Si, la discussione, posso aggiungere quella che ho appena visto tratta anche della differenza tra esigere e
pretendere, esigere è qualcosa a cui si ha diritto pretendere è qualcosa che si vuole e prevale il sentimento,
diciamo che non sia del tutto dovuto. Comunque va bene troveremo la forma giusta. A riguardo invece del
fattore non linguistico ma della, diciamo lamento essendo venuto in contatto con, diciamo con l'argomento
saharawi anche per le finalità proprio appunto della commissione gemellaggio, non nascondo che appunto un
livello di attenzione maggiore me lo suscita e lamento che la nostra stampa o comunque il nostro, diciamo, la
nostra attenzione a livello di paese sia spesso assente su questo argomento e anzi, non lo nascondo e
penso che di dire una cosa che in parte molti pensano in maniera forse anche errata, c'è una sorta di
accezione anche politica diciamo della questione saharawi, cosa che invece devo notare che altrove non
avviene, parlo in particolare della Spagna legata diciamo storicamente al territorio occupato saharawi o ex
Sahara che era colonia fino al ‘75 fino appunto alla marcia verde, alla ritirata delle truppe di Franco da quel
territorio comunque un territorio in cui per certi versi la popolazione è rimasta legata alla Spagna tant'è che
molti hanno la doppia cittadinanza uno di quei morti è un cittadino anche spagnolo quindi comunitario. Lì il
dibattito è molto trasversale e anzi direi che in questo momento come notazione politica è quasi più in
difficoltà diciamo il governo Zapatero perchè, diciamo per questioni di legami, con legami commerciali di
rapporti istituzionali insomma, con il regno del Marocco, non ha fatto la voce sufficientemente forte, come
invece gli viene richiesto sia dal Pepè che da altri partiti anche del, anche della sinistra, diciamo. Quindi
questo aspetto, qui ho seguito le fasi, diciamo sulla stampa spagnola, diciamo aspetti di forte repressione
anche dell'informazione, sono stati espulsi tutti i corrispondenti di tutte le testate, sono stati stanati quasi casa
casa gli attivisti umanitari, quindi pur non volendo scegliere con definitiva diciamo appoggio una o l'altra parte
oggettivamente credo che il comportamento tenuto tenda più a nascondere che non a chiarire e quindi
tendenzialmente ecco fa male, e insomma e non gioca a favore appunto del regno del Marocco. A
completezza dell'informazione, devo dire che chiaramente posso ben comprendere il livello di esasperazione
che c'era nel campo, però la polizia, le uniche informazioni che sono uscite ufficiali, da parte del Marocco
sono scene un pò brutali anche adottate dai saharawi, però queste sono le uniche cose che ha fatto uscire
diciamo il governo del Marocco, e credo che nel momento in cui un campo del genere, viene invaso da
diverse migliaia di poliziotti, forse qualcheduno avrà anche cercato diciamo di fronteggiarli, c'è di vero che
sono stati, il cittadino per esempio spagnolo doppio passaporto, è stato investito ripetutamente da una
camionetta avanti e indietro, questo per dare, diciamo testimonianza degli attimi brutali che si sono
sicuramente vissuti. La cosa non finisce, continuano manifestazioni e al di là di come uno poi la possa
interpretare politicamente comunque rimane una ferita, o comunque una situazione che l'Onu dovrà
affrontare e purtroppo lì, dico purtroppo non ci sono ricchezze da spartire e quindi l'attenzione è pressoché
zero. La Spagna che appunto ha per motivi storici di rapporti con il Marocco potrebbe vantare un certo canale
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in questo momento sta rimandando tutto alla comunità europea e così, ecco, questa era la situazione. Ripeto
mi diventa difficile perché cerco di analizzala in maniera oggettiva però oggettivamente insomma quel che si
vede non è che faccia proprio un gran bene così, non mi pare ecco, mi pare di poter sottoscrivere
quest’appello, queste posizioni.”
Sindaco
“ Ci sono interventi? Altri?”
Consigliere Filoni Francesco
“ Un paio di domande per capire quali sono gli altri comuni di questa provincia, suppongo che sia un ordine
del giorno che si fa girare come succede sempre per queste cose si fa girare per i comuni. E poi niente, mi
pare di, al di là come dire, delle vicende politiche nostre credo che il popolo saharawi sia un popolo in
sofferenza voglio dire, lo dimostrano le migliaia di persone che vivono nelle condizioni pessime pietose.
Abbiamo ospitato bambini, l'assessore Geri ovviamente se ne è fatta carico negli ultimi anni, abbiamo
ospitato bambini, abbiamo visto toccato con mano da vicino quali possono essere le sofferenze, le sofferenze
di un popolo. Credo che il Marocco non sia come dire la patria più cristallina della democrazia, quindi
probabilmente questa situazione si è verificata perché non ci sono in ballo interessi economici molto grossi
perché credo che se ci fossero stati interessi economici grossi probabilmente la cosa sarebbe stata sarebbe
stata risolta. Niente, credo che l'ordine del giorno sia un atto che in sé abbia poca forza purtroppo penso che
abbia poca forza, ma credo che comunque debba essere e sia un atto dovuto rispetto a quella che è la
condizione che vivono queste persone da tanto tempo, oltre tutto appunto ci abbiamo un patto di amicizia che
nel corso degli anni si è rafforzato con l'ospitalità che abbiamo dato a questi bambini e quindi credo che sia
assolutamente un atto dovuto il votare con convinzione questo documento ecco.”
Sindaco
“ Assessore Geri, poi volevo dire anche io qualcosa.”
Assessore Geri Lucia
“ Solo per chiarire, forse però sono io che non ho capito bene, quando si parla che non ci sono interessi
economici, ovviamente il Marocco c'è l’ha interessi economici cioè il Sahara occidentale è molto ricco, molto
ricco di fosfati e, soltanto proprio una cosa letta abbastanza in fretta quindi altrettanto superficiale, la tassa
concessione che, cioè i soldi che vengono ricavati dalle concessioni sulla pesca perchè il mare è molto molto
pescoso solo per i pescherecci europei ripaga abbondantemente quelli che sono, vorrei ricordarlo perchè a
volte non ci si fa abbastanza attenzione, i 2000 oltre 2500 km di muro di sabbia, che divide il Sahara
occidentale da questi nostri, diciamo nostri, perché sono loro che ospitiamo, profughi ci sono campi minati e
la spesa di pattugliamento e di manutenzione di questo muro di 2500 km è veramente la spesa è enorme,
ma ripeto soltanto le concessioni sulla pesca sono superiori a questo. Quindi l’interesse economico
chiaramente c'è, e credo probabilmente nessuno, nè Gaggini, nè Filoni voleva dire questo e quindi,
comunque colgo l’occasione per risottolinearlo, no no infatti dicevo è chiaro insomma che non ho capito io,
diciamo che forse il popolo non è abbastanza ricco infatti, è chiaro che motivi economici ci sono, questo è il
motivo per cui la questione non viene risolta e l'Onu ha fatto vari interventi è che sono stati e verranno
sistematicamente disattesi, credo che probabilmente si diceva comunque la stessa cosa ci sono interessi
economici troppo forti per pensare ai diritti di veramente di una manciata, personalmente sono molto molto
pessimista sul fatto che questi profughi poi possano ritornare a quel El Aaiun loro peraltro hanno fatto i campi
chiamando proprio i villaggi con i nomi delle città del Sahara occidentale stato occupato, El Aaiun c'è anche
in quei campi che io ho visitato però ecco adesso si sta parlando della capitale del Sahara occidentale, era
solo per lo so che si dice la stessa cosa insomma.”
Consigliere Filoni Francesco
“ Volevo dire all'assessore Geri che ho calibrato male le parole nel senso il popolo saharawi non è una
potenza economica che fa sì che poi ci siano un intervento duro forte per sistemare la situazione in atto
perché probabilmente ci sono interessi del governo marocchino molto più potenti di quelli che ha della
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potenza economica che possa essere il saharawi, ecco, perfetto.”
Sindaco
“ Premesso che dite la stessa cosa in tre, volevo rispondere brevemente, allora mi sembra che sia il comune
di Montecatini uno dei comuni che ha approvato nella provincia di Pistoia tanto per, però il 25 novembre,
quindi quando io l’ho appreso due giorni dopo ma insomma quando è stato convocato il consiglio comunale,
con all'ordine del giorno appunto questa raccomandazione, questo invito su questi fatti, avvenimenti, c'è una
risoluzione del Parlamento europeo, sulla situazione del Sahara occidentale per cui c'è stato, in qualche
modo anche una presa di posizione del Parlamento europeo, che vi invito, magari se volete a leggerla, che
comunque fa una serie di considerazioni appunto legate al, naturalmente mantenendo una posizione in
qualche modo diplomatica diciamo per quanto riguarda i rapporti anche con il Marocco, però ci sono anche
insomma riportati tutti gli avvenimenti di cui si fa riferimento anche nel nostro ordine del giorno, quindi con
quella ricostruzione vista la morte violenta di questo ragazzo, dopo oltre trent’anni il processo di
decolonizzazione del Sahara occidentale rimane incompleto; che l'unione europea continua a essere
preoccupata per il conflitto e che ultimamente si sono avute come dire delle, tra l'altro fa anche delle
descrizioni su quello che è avvenuto nei campi, quindi insomma è abbastanza dettagliata; sulla necessità di
invitare gli organismi delle Nazioni Unite a proporre l'istituzione di un meccanismo di monitoraggio dei diritti
umani nel Sahara occidentale; quindi ci sono una serie di raccomandazioni, che il Parlamento Europeo fa, si
fa, e in qualche modo rivolge a agli altri organismi; invita l'unione europea a richiedere da parte del Regno del
Marocco, il rispetto del diritto internazionale, anche in merito allo sfruttamento delle risorse naturali del
Sahara occidentale; per cui, non ve l’ho letto tutto, vi ho detto un po' di cose, ecco questa mi sembra
importante, spero che non rimanga lettera morta come molte volte avviene per quanto riguarda le risoluzioni
insomma, che sono scritte, sono votate ma poi insomma al di là dell'importanza, diciamo diplomatica o
strategica di un nostro ordine del giorno nel senso di un ordine del giorno del comune di San Marcello, molte
volte rimangono inascoltate anche le risoluzioni di organismi ben più, come dire sovraordinati rispetto a noi.
Però ritengo che anche noi si debba in qualche modo dire la nostra e quindi votare questo ordine del giorno.
Quindi lo metto in votazione Ordine del giorno a sostegno della popolazione del saharawi e dei territori
occupati del sahara occidentale Favorevoli? Contrari? Astenuti? Bene. Immediata eseguibilità. Favorevoli?”.
Visto l'ordine del giorno di cui sopra;
Con votazione favorevole unanime espressa nelle forme di legge
DELIBERA
Di approvare l'ordine del giorno di cui in narrativa, allegato "A" parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione
Di dichiarare il presente provvedimento, con ulteriore votazione unanime e palese, immediatamente
eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Dlgs 267/2000
IL PRESIDENTE
IL SEGRETARIO COMUNALE
F.to
F.to
STRUFALDI CARLA
DOTT. BERTINI ERINA
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CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Affissa all'Albo Pretorio, ai sensi e per gli effetti dell'art. 124 del D.Lgs 18/08/2000 n. 267, il _____________________
ove rimarrà per 15 giorni consecutivi e diventerà esecutiva decorsi 10 (dieci) giorni dall'affissione stessa.
E' copia conforme all'originale, rilasciata in carta libera e per uso amministrativo, composta di n. 6 pagine.
San Marcello Pistoiese, lì _______________________
Il Vice Segretario Comunale
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ATTESTAZIONE ESECUTIVITA' E TRASMISSIONE DELIBERA
[ ] Deliberazione divenuta esecutiva a seguito di pubblicazione all'albo pretorio in data _______________
[ ] Deliberazione dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi di Legge
[ ] Trasmessa ai Responsabili di Area
San Marcello Pistoiese, lì _______________________
Il Vice Segretario Comunale
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