Come gestire la paura Come gestire la paura
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Come gestire la paura Come gestire la paura
Come gestire la paura Canalizzazione di VYWAMUS Traduzione di Rosangela Meschi L’esperienza della paura per la maggior parte delle persone arriva nella forma di pensiero ed emozione. Il pensiero è spesso inconscio e così la prima coscienza che si ha della paura viene dall’emozione sia che si tratti di una sensazione fisica del corpo che nel petto o nella pancia. Quando una persona si rende conto di aver paura, di solito pensa che la paura sia un allarme riferito ad un potenziale evento che potrebbe coinvolgerla in futuro. In questa particolare logica la paura indica il bisogno di cambiare qualcosa nel presente per prevenire qualcos’altro nel futuro. Oppure è il risultato di qualcosa che viene dal passato, un qualche tipo di esperienza, che ha lasciato una specie di segno nella psiche della persona che vive pensando “Non lo farò di nuovo/ non ci andrò di nuovo”. Per esempio, “La mia paura di essere ferito mi impedisce di avvicinarmi troppo agli altri”. In questa situazione la paura è vista come una protezione per evitare che la persona stessa sperimenti proprio ciò che teme. E’ ironico che molte persone non si rendano conto che, quando sono controllate dalla paura, stanno già vivendo proprio quello che temono. Succede nel presente, non nel futuro. Qualcuno che teme di essere ferito, inconsciamente o no, sta già in uno stato di sofferenza proprio nel momento in cui vive la sua paura. Ed è lo stesso per tutte le paure. Molte persone credono che la paura sia una forma di protezione generata dal loro inconscio o dal loro Se Superiore, da guide angeliche o da altri guardiani delle dimensioni invisibili con lo scopo di modificare il percorso di ciascuno. Questo è molto distante dalla realtà. Più che essere una forma di protezione la paura è in effetti un inconscio atto di auto sabotaggio che vi porta via da quello che state realmente facendo in quel momento. Il fatto è che scegliete di pensare, sentire e credere in qualcosa che non esiste in effetti nel momento presente a meno che non decidiate di pensarlo, sentirlo e sperimentarlo. La paura non è una forma fisica di predizione del futuro. Non è una forma di protezione astrale o di comunicazione dai piani spirituali. Non vi dice che avete sbagliato una scelta. La paura è una manifestazione o una creazione di negazione inconscia. Questo significa che è la persona che sta vivendo la paura che la sta contemporaneamente creando. Questo è in accordo con il primo principio della manifestazione: tu sei il creatore di tutte le tue esperienze. Ciò porta all’interessante domanda sul perché uno decida di voler creare la paura. Naturalmente la maggior parte di noi non sceglierebbe questo coscientemente se sapesse cosa sta facendo. Ma molti rifiutano di accettare che loro scelgono di creare le loro esperienze di qualsiasi cosa, anche la paura, perciò continuiamo con un approccio che non richieda questa presa di coscienza della responsabilità. Quando una persona si rende conto di avere paura, reagisce in modi diversi a seconda della sua “programmazione” del momento. Un approccio alla paura è il tentativo di controllare gli eventi che si pensa creeranno la situazione che si è connessa alla paura. La logica è: “Se io controllo gli eventi posso impedire l’esperienza che la paura mi fa notare”. Un altro approccio è di abbandonare o uscire dalla situazione in toto. La logica qui è “ Se provo paura questo significa che io non dovrei fare quello che sto facendo”. E l’ultimo approccio è la negazione diretta e conscia nella forma della disconnessione: “Io non ho paura, questo non ha niente a che fare con me”. Indipendentemente da quale approccio si scelga nessuno di questi entra in vera relazione con la paura. In tutti gli approcci menzionati qui sopra la paura non scompare. Perciò qual è il vero scopo della paura e come si trasforma in qualcos’altro? La paura è molto facile da gestire se volete trattarla per quello che è e seguite questi pochi semplici passi. Per poter fare questo dovete ricordare cos’è la paura. LA PAURA E’ UN PENSIERO NEGATO Questo significa che quando sperimentate la paura state in effetti provando un’emozione che è lì per dimostrarvi che state effettivamente scegliendo qualcosa e state attivamente (seppur spesso in modo inconscio) negando la vostra scelta. In altre parole state facendo un’esperienza ma siete in qualche modo contrari a prendervi la responsabilità dell’averla scelta. E’ così semplice. Perciò se quello che desiderate è trasformare la vostra esperienza della paura in qualcosa d’altro, questo è quello che dovete fare. 1) Riconoscete il vostro rifiuto Provare paura, sia che sappiate di cosa oppure no, significa che vi state negando qualcosa. Ma che cosa? Cercare nella propria mente è un mezzo per giungere alla scelta alla base della paura. Ma prima che possiate iniziare ad identificare la vostra paura, dovete ammettere il vostro rifiuto. Perciò ammettetelo! Non è poi così difficile adesso, vero? Può aiutare anche dirlo a voce alta: “Ho paura, perciò devo star rifiutando di aver scelto quello che provo adesso”. 2) Identificate la scelta/pensiero Qualunque forma prenda la paura – per esempio: “Ho paura di essere rifiutato” – vi dice la scelta ed il pensiero che state negando. In questo esempio la scelta è: Decido di sperimentare il rifiuto. Notate che la forma del pensiero è al presente e nella forma di: Io scelgo di sperimentare….” Questo perché il processo di manifestazione delle scelte inconsce (ciò quello a cui fa riferimento il vostro pensiero) lavora sempre al presente. Se non sapete cosa temete potete semplicemente prendere coscienza che state scegliendo/pensando qualcosa che state negando a voi stessi e chiedete/cercate/desiderate sapere quale sia la scelta. Vi arriverà molto facilmente l’informazione. O forse potete chiedere ad un amico che vi aiuti ad identificare questa scelta. Qualche volta, quando non sapete cosa provochi la paura, potete usare l’Ignoto. Per esempio: se avete paura e non riuscite a capire di cosa, potete dire: “Io mi sto negando che ho deciso di sperimentare l’ignoto”. Così forse risulterà che la scelta è semplicemente: Io scelgo di sperimentare l’ignoto”. Anche questa scelta, quando negata, provoca paura! 3) Acquisite la consapevolezza che voi siete i creatori della scelta/pensiero Voi create tutte le vostre esperienze, e non c’è niente nella vostra mente – conscia od inconscia che voi non stiate pensando. Perciò per modificare la vostra esperienza della paura dovete pensare un altro pensiero o fare un’altra scelta – non quella che state facendo adesso e che scatena la paura. Per creare una diversa esperienza per voi stessi dovete per prima cosa prendervi la responsabilità di essere voi stessi i creatori della scelta/pensiero che state vivendo in questo momento. Se state discutendo con voi stessi se siate o meno quelli che scelgono o pensano ciò che sta creando la paura, allora non possedete questa consapevolezza. Non c’è niente di sbagliato in nessuna scelta o nel pensare un qualsiasi pensiero. Il pensiero è solo una delle forme della manifestazione attraverso la quale divenite consapevoli delle vostre scelte. Così come i sentimenti sono un’altra forma di manifestazione attraverso la quale vi rendete conto delle vostre scelte. Lo stesso dicasi per la realtà fisica. Voi avete il potere della creazione dentro di voi che è quello che chiamiamo libero arbitrio. La scelta crea. Perciò fatene uso. Voi pensate ed i vostri pensieri sono le vostre creazioni. E quando negate, anche quello è una vostra creazione. E una delle forme presa dalla vostra negazione è la paura. 4) Scegliete di cambiare il pensiero cambiando la vostra scelta A volte le persone arrivano a questo punto e scoprono di sapere che è il pensiero a creare la loro paura, ma sono talmente dipendenti da questo pensiero che rifiutano di cambiarlo. Perciò possono momentaneamente trasformare la loro paura facendo venire a galla la negazione circa il loro pensiero, ma se non cambiano il pensiero ricreeranno ancora quello che il pensiero dimostra che stanno scegliendo. Per cambiare la vostra esperienza dovete cambiare le vostre scelte. Quando trovate di essere attaccati a certe scelte/pensieri, è spesso perché questi sono intrappolati nel modo di pensare bipolare, cioè giusto o sbagliato. I pensieri a cui siete attaccati li mettete di solito nella categoria “giusto” e anche quando pensate che una cosa sia sbagliata c’è una parte di voi che pensa che sia giusto pensare a questa cosa sbagliata. Per esempio se passate del tempo pensando che “xyz è sbagliato” allora voi state pensando e scegliendo xyz e indovinate? Lo creerete. La scelta è un’energia davvero potente e più divenite consapevoli riguardo ai vostri pensieri come un’indicazione delle vostre scelte più iniziate ad usare quest’energia in modo più cosciente e cominciate a scegliere la vostra vita invece di rispondere o reagire agli eventi intorno a voi. 5) Agite per vostra scelta e sostenetevi durante l’azione Questo potrebbe essere per qualcuno la stessa cosa descritta al punto 4, ma noi lo trattiamo separatamente per farvi capire che potete pensare di aver scelto diversamente, ma non state agendo di conseguenza. Sostenervi significa darvi lo spazio per fare una scelta diversa, permettendo a voi stessi di sentirvi a vostro agio con questa decisione senza giudicarvi per questo. Perciò testate la vostra nuova scelta di creare il cambiamento che avete iniziato continuando a fare la medesima scelta quando la situazione si presenta di nuovo. La paura può essere paralizzante – di solito è questo il suo scopo, fermarvi dallo sperimentare un’espansione in alcune aree della vostra vita. Invece di guardare alla paura come al nemico, potete imparare ad usarla, allo scopo di aumentare la vostra consapevolezza, riconoscendo che decidete di giocare con lei negando certe cose. La cosa è molto interessante – noi scegliamo certe cose e poi facciamo finta di non averlo fatto. Questa è la ragione della paura. Non serve ad altro che a metterci in allarme circa il nostro stato di auto negazione. Né Dio né nessun altro può instillare la paura in voi, fate tutto da soli. Se volete evitarlo, adesso sapete come fare. Qui ci sono alcuni esempi di paure comuni e le scelte o pensieri negati che le hanno create PAURA Abbandono Essere ferito Essere visto Tradimento Cambiamento Scelta Impegno Morte Male Fallimento Felicità Gioia Perdita Manipolazione Apertura Rifiuto Responsabilità Spontaneità Successo Resa Verità Ignoto Vulnerabilità Errore FORMA DEL PENSIERO Scelgo di sperimentare l’abbandono di me stesso adesso Scelgo di sperimentare il dolore adesso Scelgo di vedere me stesso adesso Scelgo di sperimentare il tradimento adesso Scelgo di sperimentare il cambiamento adesso Scelgo di sperimentare la scelta adesso Scelgo di sperimentare l’impegno adesso Scelgo di sperimentare la morte adesso Scelgo di sperimentare il male adesso Scelgo di sperimentare il fallimento adesso Scelgo di sperimentare la felicità adesso Scelgo di sperimentare la gioia adesso Scelgo di sperimentare la perdita adesso Scelgo di sperimentare la manipolazione adesso Scelgo di sperimentare l’apertura adesso Scelgo di sperimentare il rifiuto adesso Scelgo di sperimentare la responsabilità adesso Scelgo di sperimentare la spontaneità adesso Scelgo di sperimentare il successo adesso Scelgo di sperimentare la resa adesso Scelgo di sperimentare la verità adesso Scelgo di sperimentare l’ignoto adesso Scelgo di essere vulnerabile adesso Scelgo di sbagliare adesso