Sbarchi, sarà pressione sul confine?

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Sbarchi, sarà pressione sul confine?
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08
20 febbraio 2015
Anno LXXXIII
Numero 8
Fondato nel 1932
da Ernesto Stucchi
Settimanale del Mendrisiotto e Basso Ceresio
• (red.) Lo vediamo ogni sera
nel piccolo schermo: migliaia e
migliaia di migranti stipati nei
gommoni stanno approdando in
questi giorni sulla costa di Lampedusa. L’Italia è sotto pressione,
anche perché questi disperati
vanno controllati dalla testa ai
piedi e nell’identità. Fra loro
potrebbero celarsi le cosiddette
cellule impazzite dell’Isis. Isis che
minaccia esplicitamente l’Italia
dopo aver assediato alcune realtà della Libia. Di fronte a questo
scenario viene da chiedersi cosa
si prevede a Chiasso cioè alla porta sud della Svizzera. Una nuova
ondata di profughi in fuga dalla
Libia? Quali sono le indicazioni
della Confederazione? Lo abbiamo chiesto a Carmela Fiorini
a capo del Servizio cantonale
richiedenti l’asilo. “Stiamo assistendo ad un fenomeno abbastanza strano: i flussi migratori che
sbarcano in Italia, prima prediligevano la Svizzera. Ora invece la
tendenza è a spingersi più a nord.
I rifugiati puntano alla Germania,
la Svezia, la Danimarca. La Svizzera è passata al terzo posto come
meta nel viaggio della speranza.
Sappiamo tuttavia che sono ammassati su punti nevralgici quali
Milano e Como”. Alla porta sud
della Svizzera per ora dunque... la questione molto seriamente e
“Non viviamo in un clima di allar- siamo in costante contatto con
mismo. D’altra parte prendiamo l’Ufficio federale della migrazione.
G.A. 6900 Lugano 3
Pagina 2
I Verdi
e la copertura
del Turconi
Sbarchi,
sarà pressione
sul confi
confine?
ne?
Il mondo
delle api
a Stabio
Pagina 3
Elezioni:
liste
numerate
Pagina 9
Il Ticino
di ieri e di oggi
nelle immagini
Pagina 12
Ufficio che ci ha comunicato quelle
che sono le previsioni: per il 2015
ci si aspetta un forte aumento delle
Oro svizzero
per la vigorina
Giovanna Demo
10 anni da Primo Ministro,
Musso si congeda con una lettera
dopo un Corteo di gran successo
• A San Gallo,
dove lo scorso
weekend si sono
svolti i Campionati svizzeri indoor di atletica
leggera, la neo
Vigorina
Giovanna Demo, è
riuscita a salire
sul gradino più
alto del podio nel salto
in alto. Con un balzo di
m 1.82, ha infatti sbaragliato l’agguerrita concorrenza, dopo una gara
non priva di “suspence”
e a portare nel Mendrisiotto un prestigioso oro
nazionale.
• Grande successo per il Corteo mascherato di martedì grasso a
Chiasso. Una folla ha seguito la sfilata che si è svolta in un clima
primaverile e baciato dal sole. E mentre sta per essere archiviata
quest’edizione del Nebiopoli, il Primo Ministro, in carica da 10 anni,
Mariano Musso, si congeda dal suo ruolo con una lettera aperta che
suona così:
“Care Amiche e cari Amici, 10 anni vissuti da Primo Ministro, 10 anni
stupendi vissuti assieme a voi, come avete già appreso dalla stampa,
quello appena trascorso è stato il mio ultimo carnevale vissuto con questo ruolo. Voglio ringraziare chi mi ha supportato e anche “sopportato”
in questo affascinante ruolo. Al mio successore auguro tanta passione e
splendidi momenti da vivere nei vari carnevali ma soprattutto a Chiasso con il nostro splendido Carnevale Nebiopoli. Al Comitato che gestisce
questa importante e tradizionale manifestazione auguro di poter continuare a lavorare per mantenere viva la passione della “trasgressione”
nel segno del puro divertimento.Grazie a chi dieci anni fa mi diede
questa bella opportunità che ho vissuto con il cuore”.
Mariano Musso
Servizio a pagina 11
Pagina 3
domande d’asilo in Svizzera. Se ne
attendono 29mila contro le 23mila
registrate nel 2014”. Ma vediamo
in Ticino come si pensa di far
fronte e con quali centri.
Continua a pagina 2
Mendrisio d’Oro
martedì
la premiazione
Nella foto, i Canottieri Faloppia di Chiasso vincitori nella categoria
“Carri”.
• Il Carnevale nella regione a pagina 4
• Immagini e classifiche del corteo a pagina 5
Sciopero alla Exten,
ore di trattativa
• (red.) “Stamattina il turno delle 6 si è fermato, così come non sono andati dietro la scrivania gli amministrativi. In pratica, l’azienda è completamente ferma”. Questa la situazione alla Exten SA di
Mendrisio, descritta ieri, prima di mezzogiorno, da Rolando Lepori,
responsabile del sindacato Unia per il settore industria. La ditta è
entrata in sciopero per chiedere alla direzione di ritornare sulla
propria decisione di ridurre i salari dei residenti del 16% e dei
frontalieri del 26%. Una riduzione motivata dalla ditta col recente
rafforzamento del franco svizzero sull’euro. “Salari che sono già in
partenza bassi - chiarisce Lepori - siamo sui 3’200 franchi lordi”.
Busta-paga che dal 1 marzo diverrebbe di 2’688 fr lordi. Come è al
momento la situazione? “Da 3 ore sono in corso le trattative con la
direzione ma per ora la situazione non si è sbloccata. Siamo fiduciosi che si possa giungere a un accordo. Se vi fosse stato il muro totale
da parte della direzione, non saremmo ancora in trattativa”, ci
dicono al momento di andare in stampa. Continuerete lo sciopero
fino a quando otterrete garanzie di “retromarcia”? “Di principio si
va ad oltranza”. La Exten, di proprietà della famiglia Carlini, iniziò
la sua attività nel 1981. Produce, lavora e commercializza materie
plastiche e affini. Forza lavoro: 100 unità.
Il Consiglio federale ha adottato la cosiddetta “Lex FoxTown”
La legalità della domenica
• Non è più un’eccezione “tollerata”. La cosiddetta “Lex FoxTown” è diventata una realtà.
Mercoledì il Consiglio federale
ha approvato una revisione
dell’Ordinanza della Legge sul
lavoro che consente, a partire
dal prossimo 1° aprile, il lavoro
domenicale all’interno di centri
acquisti votati al turismo. Il
Governo ha accolto la mozione presentata dal consigliere
agli Stati ticinese Fabio Abate
(PLR). L’accento è stato posto
su precisi criteri: condizioni
che, al momento, si conformano alle specificità dell’outlet di Mendrisio, così come a
quello attivo a Landquart nei
Grigioni. Lo shopping center
deve trovarsi, in effetti, a una
distanza di non oltre 15 chilometri dal confine; i negozi devono vendere articoli di lusso in
una misura che superi il 50 per
cento dell’offerta a una clientela perlopiù internazionale. Per
quanto riguarda le condizioni,
i dipendenti devono ricevere
compensazioni, per il lavoro
domenicale, che superino quanto previsto dalle disposizioni di
legge. Si tratta di vincoli che,
come ha tenuto a sottolineare il
Governo, tutelano ampiamente
il valore del divieto del lavoro
domenicale in Svizzera. In altre
parole, la generalizzazione del
lavoro festivo rimane ancora
lontana. Non vi è possibilità di
presentare ricorso contro l’Ordinanza approvata dal Consiglio
federale.
Al largo fronte dei soddisfatti
si contrappone il coro di coloro che non hanno applaudito
questa misura. Secondo Unia
e Alleanza per la domenica, in
particolare, il Governo si situa
nell’illegalità. A livello ticinese,
il Movimento per il socialismo
- che aveva già in passato sollecitato a più riprese il Ministero
pubblico - è dell’opinione che
l’Ordinanza debba essere combattuta.
Elezioni Cantonali
19 aprile 2015
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