Il Canal du Midi

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Il Canal du Midi
Il Canal du Midi,
20 anni nel Patrimonio Unesco
La straordinaria opera d’ingegneria fluviale è anche
una delle principali attrazioni turistiche nel sud della Francia
a cura della Redazione di Travel Carnet
N
el 1996, l’Unesco
inseriva il Canal du
Midi nel prestigioso
elenco del Patrimonio Mondiale
dell’Umanità, spiegando che
“con i suoi 360 km di vie
navigabili che collegano il
Mediterraneo e l’Atlantico
attraverso 328 strutture (chiuse,
acquedotti, ponti, gallerie, etc.) il
Canal du Midi, realizzato tra il
1667 e il 1694, rappresenta una
delle opere di ingegneria più
straordinarie dell'era moderna,
che ha aperto la strada alla
rivoluzione industriale”. Merito
soprattutto del suo geniale
ideatore, Pierre-Paul Riquet, il
cui impegno sia per il lato
estetico degli elementi
architettonici sia per l’estetica del
paesaggio ha permesso che quel
suo capolavoro si rivelasse non
soltanto un prodigio tecnico, ma
anche un’opera d’arte.
Concepito come via fluviale per il
trasporto di merci, soprattutto di
frumento, da alcuni decenni il
Canal du Midi si è trasformato in
un fiore all’occhiello del turismo
fluviale. È il corso d’acqua
artificiale navigabile più lungo di
Francia: 241 chilometri, da
Tolosa all’Etang de Thau, nei
pressi di Sète. Ai tempi della sua
costruzione, Riquet riuscì a
determinare il punto esatto della
linea spartiacque tra i versanti
dell'Atlantico e il bacino del
Mediterraneo e poi deviò i corsi
La statua del Barone Pierre-Paul Riquet a
Béziers. (foto Canal du Midi)
Sopra il titolo, un tratto del Canal du Midi
a Ventenac-en-Minervois. (foto Ville de Ventenac)
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Il Ca na l du Mi d i , 2 0 a nni nel Pa tr i moni o Unesco
A destra, il ponte-canale sul fiume Orb a
Béziers (foto Philippe Calas/Canal du
Midi). Sotto, a sinistra, passeggiata in
bicicletta lungo il Canal du Midi (foto
Canal du Midi); a destra, la scala di chiuse
di Fonsérannes (foto Compagnie des
Bateaux du Midi).
In basso, a sinistra, il tunnel di Malpas
scavato sotto la collina d'Ensérune
nell'Hérault (foto Canal du Midi); a destra,
la chiatta-hotel Clair de Lune della
Compagnie des Bateaux du Midi (foto
Compagnie des Bateaux du Midi).
dacqua circostanti facendoli
confluire in un lago artificiale
appositamente creato. Tra i siti
più spettacolari, le nove chiuse di
Fonsérannes: una meravigliosa
“scalinata” d’acqua che permette
di attraversare quasi 25 metri di
dislivello, su poco più di 300
metri di percorso.
Da tre secoli e mezzo ai nostri
giorni, il Canal du Midi scorre
calmo e maestoso, permettendo
oggi non soltanto la navigazione
in house boat, ma anche lo
spunto ideale per passeggiate a
piedi, in bici e a cavallo, sotto
l’ombra di pini e platani. Non
solo: facendo brevi deviazioni, ci
s’imbatte in villaggi con tutto il
fascino del sud della Francia, in
trattorie e cantine dove la sosta
può essere anche di parecchie
ore, all’insegna del dolce far
niente…
Se si sceglie una vacanza in
battello, oltre a poter ormeggiare
nelle cittadine portuali di Trèbes,
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A sinistra, dall’alto verso il basso, les
Ouvrages sur le Libron a Vias nell’Hérault
Mediterranée, particolare chiusa con
copertura a portico; al centro, la foce di
Argentdouble nel Minervois; in basso, la
chiusa di Trèbes nel dipartimento
dell'Aude (fotografie Canal du Midi).
Homps, Ventenac e Capestang, si
ha l’occasione di ammirare
alcune tra le più belle opere
d’arte attualmente conservate in
Francia, come la roccaforte
medievale di Carcassonne o la
cattedrale gotica di Narbonne,
senza dimenticare i vigneti che si
estendono a profusione e danno
vita a vini pregiati.
Una piccola curiosità storica:
quando venne inaugurato
ufficialmente il 15 maggio 1681
con il nome di Canal Royal de
Languedoc (che venne poi
cambiato in Canal du Midi
all’epoca della Rivoluzione
francese), Pierre-Paul Riquet era
già morto, dopo essere finito in
bancarotta per gli ingenti costi da
lui sostenuti in prima persona: le
casse di Luigi XIV, infatti, da
molto tempo non erano più
riuscite a finanziare l’eccezionale,
ma costosissima opera.
www.canalmidi.com
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Ja i pur , m e ra vi gli a d ’oriente
In alto, il porticciolo di Homps (foto Tourisme Haut Minervois). Al centro, il Pont de Pigasse a Capestang (foto Hérault Tourisme).
Sopra a sinistra, la Cattedrale Saint Just et Saint Pasteur a Narbonne (foto Tourisme Narbonne), a destra, la cittadella medievale di
Carcassonne e i vigneti circostanti (foto Tourisme Carcassonne).
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