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Griffe La Perla: oggi l'asta al Tribunale MODA. Tre in gara. Si è aggiunta la Delta Galil Veronesi ﴾Calzedonia﴿: «Sì, ci siamo» Piano di crescita e rilancio del marchio Paolo Dal Ben VERONA Gara a tre per acquistare La Perla, l'azienda di corsetteria e lingerie di alta gamma fondata a Diminuisci Bologna nel 1954 da Ada Masotti e ora in liquidazione. Stampa Anche il gruppo tessile scaligero Calzedonia ieri ha Invia depositato i 3 milioni per partecipare all'asta che si terrà oggialle 11 al Tribunale di Bologna, e che vede in corsa Commenti 0
anche Silvio Scaglia (ex patron di Fastweb) e si sono Tweet aggiunti gli israeliani di Delta Galil. «Sì partecipiamo», ha dichiarato ieri sera il presidente di Calzedonia, Sandro @Seguici Veronesi, che nei giorni scorsi aveva messo in dubbio la partecipazione all'asta, «andiamo con un profilo basso e stiamo a vedere cosa succederà, siamo aperti a tutto ma la nostra proposta nella sostanza rimane la stessa». Fino a pochi giorni fa unico pretendente era il gruppo tessile di Sandro Veronesi il quale, dopo mesi di lavoro, era riuscito ad ottenere una trattativa in esclusiva con il fondo americano Jh Partners ­ che dal 2008 controlla il 100% di La Perla ­ e aveva raggiunto un accordo con il sindacato sul fronte occupazionale. L'obiettivo era ed è quello di salvare un marchio storico del made in Italy: 700 dipendenti e un fatturato passato da circa 180 milioni del 2008 a 107 milioni nel 2012. Ma soprattutto a pesare sono gli oltre 70 milioni Aumenta Incidente frontale Sei feriti, uno è grave 1
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di debiti. La proposta di Calzedonia sembrava aver trovato la quadra tra le varie esigenze (proprietà, creditori, banche e fornitori) forte di 50 milioni più 120 milioni di investimenti in tre anni, rilancio del marchio all'estero e un piano occupazionale ritenuto sostenibile dai sindacati. L'idea era, dopo il via libera dei giudici, creare una newco nella quale assorbire 437 dipendenti sul totale dei 599 dello stabilimento bolognese, cassa integrazione e incentivi all'esodo per i 149 dipendenti in esubero. Sembrava tutto fatto e invece è arrivato Silvio Scaglia, ex patron di Fastweb, che dopo una prima proposta non accolta da La Perla ha rilanciato ottenendo dal giudice l'indizione dell'asta di oggi alle 11. Scaglia ­ con Pacific Capital (il fondo lussemburghese di sua proprietà che conta su 800 milioni di attivi) e tramite la Sms Finanza (cassaforte di famiglia) ­ ha offerto 110 milioni di investimenti più 45 milioni a copertura di parte del debito e il riassorbimento progressivo di tutti i 700 dipendenti italiani. I consulenti di Pacific Capital nella prima offerta, respinta da La Perla, erano i legali di Latham & Watkins, che assiste anche La Perla, quelli nella seconda proposta, quella accettata, sono Barbara Rovati di Rbc Lex e di Francesco Rotondi, dello studio LabLaw. 2/2
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