Sulle antiche tracce dei contrabbandieri
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Sulle antiche tracce dei contrabbandieri
12. APRILE 2016 Sulle antiche tracce dei contrabbandieri Quando alla fine della Prima Guerra Mondiale l'Alto Adige divenne parte d'Italia, fiorì il contrabbando su cammini segreti a cavallo della nuova linea di confine con l'Austria. Un'impresa ardita e temeraria. Oggi, gli antichi sentieri dei contrabbandieri in Val Pusteria sono lo scenario di splendide escursioni. Ci si metteva in viaggio di notte o con la nebbia, si battevano cammini altrimenti deserti e si tirava un sospiro di sollievo ogniqualvolta si arrivava alla meta incolumi. Da quando il Tirolo era stato tagliato in due, nel 1919, giovanotti imberbi e uomini esperti attraversavano la frontiera tra Austria e Italia portando con sé merci che, di qua come di là, scarseggiavano o costavano un occhio della testa: vino, acquavite, farina di granturco, olio, pasta, riso e ciabatte di gomma per il lavoro nelle stalle entravano di nascosto in suolo austriaco; sigarette, tabacco da pipa e da masticare, pietre focaie, sale, zucchero e saccarina facevano il percorso inverso. La merce proibita era stipata in gerle, ceste o bidoni del latte, che venivano chiusi con tavole e chiodi e caricati in spalla come fossero vuoti. Non di rado si avanzava sotto il peso di 50 kg di zucchero o 25 l di vino. Persino buoi e cavalli, pecore e capre o carichi ingombranti come le biciclette austriache Steyr Puch, robuste e molto amate in Alto Adige, venivano portati furtivamente nel paese. Durante il fascismo, negli anni dell'italianizzazione forzata, dai monti arrivavano i libri e i materiali didattici con cui nelle Katakombenschulen (le "scuole catacombe") si insegnava in tedesco in barba ai divieti. I contrabbandieri avevano alle calcagna guardie di finanza e tutori dell'ordine, italiani da una parte e austriaci dall'altra. Li si trovava in agguato presso la frontiera, pronti a controllare i tipi sospetti e intenti a inseguire i fuggiaschi. Alle volte, ricorrevano alle armi. Altre, andavano a ingrossare le fila dei compratori. Negli anni '60, con l'inasprimento della situazione politica in Alto Adige e l'aumentato benessere, che faceva del contrabbando una pratica non più essenziale e poco redditizia, l'import-export clandestino imboccò il viale del tramonto. Di recente, gli antichi sentieri dei contrabbandieri in Val Pusteria sono stati riscoperti in chiave escursionistica. In Valle Aurina, una rete di cammini scavalca le Alpi della Zillertal e le Vedrette di Ries spingendosi fino alla Zillertal e al Pinzgau. Si esplorano con un nuovo spirito gli itinerari un tempo più battuti, passando per l’Hörndle, il Giogo di Mezzo, il Passo del Cane, la Forcella di Campo e il Passo dei Tauri. Addentrandosi nella Valle di Anterselva e nella Val Casies e attraversando le Alpi del Defereggen, si raggiungono le valli Defereggental e Villgratental. Man mano che si avanza, si intuisce quale grande avventura dovesse essere percorrere questi sentieri avvolti nell'oscurità e, in inverno, con gli sci ai piedi. Oggi, l'escursionista si immerge in un paesaggio di prati in fiore, frondosi boschi, tradizionali masi di montagna e accoglienti baite in cui trova ristoro. Escursione consigliata: lungo gli antichi sentieri dei contrabbandieri Sentieri di confine Valle Aurina • Da Casere – Rifugio Tridentina – Warnsdorfer Hütte – Krimmler Tauernhaus Itinerario, caratteristiche Da Casere (1580 m) sul sentiero n. 13 fino alla Malga Lana (Lahneralm, 1986 m), poi in salita per serpentine fino al Rifugio Tridentina (2441 m) e ancora alla Forcella del Picco (2667 m). Discesa ripida per Grasleiten nella valle Krimmler Achental fino al Rifugio Krimmler Tauernhaus (1662 m). Rientro a Krimml a piedi o con il taxi. Tempo di percorrenza: 6 – 7 ore Excursus: 8.000 ebrei in fuga Nell'estate del '47, il sentiero che attraverso il Passo dei Tauri porta in Valle Aurina fu per molti ebrei l'unica strada per la libertà. Poiché ogni altro passaggio a sud era bloccato, i sopravvissuti all'Olocausto non avevano altra opzione che partire da Saalfelden, in Austria, e raggiungere a piedi il valico altoatesino, per poi spingersi fino a Genova e imbarcarsi alla volta della Palestina. La colonna dei profughi era coordinata dall'organizzazione ebraica Bricha ("fuga"), che tra il giugno e il settembre del 1947 aiutò tra i 3.000 e gli 8.000 ebrei ad attraversare il confine. Viktor Knopf, uno degli organizzatori, ricorda: "Tutto avveniva di notte. Verso le 2 si arrivava a Krimml. La parola d'ordine era invisibilità. Si scendeva dai furgoni in silenzio, non si lasciavano tracce, ci si dileguava come se non si fosse mai passati di lì. Il comandante Kraut, a capo della gendarmeria di Krimml, era al corrente. Mentre succedeva il tutto, dormiva. Come il resto del paese. Si formavano gruppi di 150-200 persone. Non tutti procedevano a passo spedito. La colonna era accompagnata da due guide della Bricha, una in testa, l'altra in coda... Così, verso le 7 del mattino, anche gli ultimi raggiungevano il rifugio Krimmler Tauern. ...Verso le 4 del pomeriggio iniziava la traversata del Passo dei Tauri. Era una marcia durissima. Ci si faceva strada fino alla testata della valle, poi, costeggiando una cascata, si risaliva la montagna su un sentiero ripido e sassoso. Il cammino attraverso la valle Windbachtal durava varie ore, fino alle 8 o 9 di sera. Senza sosta, si continuava verso il confine, che si superava in corrispondenza del Passo dei Tauri. Cominciava, dunque, la discesa verso Casere, ma non si poteva ancora cantar vittoria: da lì, la meta distava tre o quattro ore. In questa marcia notturna, i profughi non avevano torce. Camminavano nella più totale oscurità. Come noi della Bricha, del resto. In genere, si entrava a Casere tra l'1 e le 2 di notte. Qui, la gente trovava ospitalità presso la pensione Kasern e nei locali di una fattoria (la Fischer am Knappeneck di Predoi, affittata dall'Ente delle Tre Venezie) presa in affitto come casa di riposo dalla Joint, la Bricha di Merano". • Escursione al Passo del Cane (e alla Forcella di Campo) Casere (1600 m) – Passo del Cane (2561 m) e Forcella di Campo (2662 m) – segnavia: 15 + 15A + 13 Da Casere sul sentiero n. 15 verso la Malga di Prato Alto (Hochwieseralm), poi sul sentiero n. 15A in direzione Lago di Selva e ancora n. 15 + 16B su per il Passo del Cane (Hundskehljoch, 2561 m) e, più avanti, sull’Alta Via della Vetta d’Italia (Lausitzer Höhenweg n. 13) fino alla Forcella di Campo (Hl.-Geist-Jöchl, 2662 m). Per il rientro a Casere si scende sul sentiero n. 15. Tempo di percorrenza: ben 8 ore Sentieri di confine Valle di Anterselva • Da Anterselva di Mezzo sul Sentiero Franzosensteig al Passo Stalle Anterselva di Mezzo (1258 m) – Lago di Anterselva – Passo Stalle (2052 m) Da Anterselva di Mezzo, passando per la zona sportiva, in direzione dei masi Egger. Poco prima dei masi svoltare a destra per proseguire sul sentiero n. 11 (Franzosensteig) che conduce al Lago di Anterselva. Da qui si sale al Passo Stalle (2052 m). Varcato il confine, si può seguire il sentiero n. 113 per Maria Hilf e proseguire fino al paesino di St. Jakob nella valle Defereggental. Tempo di percorrenza da Anterselva di Mezzo al Passo Stalle: ben 3 ore e mezza, livello di difficoltà: facile Sentieri di confine Val Casies Sulle antiche vie dei contrabbandieri dalla Val Casies alla valle di Villgraten: tre itinerari didattici oltre il confine • Sentiero dei Contrabbandieri: Dal Rifugio Fondovalle (Talschlusshütte) a S. Maddalena di Casies si segue il sentiero n. 48 fino alla Malga Tscharniet (1976 m), proseguendo poi fino alla Forcella di Ciarnil (Kalksteinjöchl, 2349 m). A questo punto si scende lungo il Sentiero dei Contrabbandieri (13a) verso la valle Rosstal, passando per la malga Oberlipper Alm fino a Kalkstein. Da luglio a settembre, due volte a settimana (il mercoledì e il venerdì), circola un autobus che collega la valle di Villgraten alla Val Casies. Rientro in Val Casies con partenza nella valle di Villgraten alle ore 17 – 17.15. È richiesta la prenotazione il giorno precedente all’ufficio turistico Val Casies-Monguelfo-Tesido; Tel.: +39 0474 978436; tempo di percorrenza 4 – 5 ore • Sentiero commerciale (gestire gli alpeggi oggi e allora): Da S. Maddalena di Casies si attraversa la Valle Pfoital fino alla Gsieser Lenke, proseguendo poi fino al Lago Schwarzsee e alla malga Unterstalleralm. Caratteristiche: usanze e tradizioni contadine, alpeggi, fienagione in montagna, trasporto del fieno, bestiame, malgare e pastori. Tempo di percorrenza: ben 6 ore • Sentiero delle usanze e tradizioni: Da S. Martino in Val Casies attraverso la valle Verselltal fino alla Gruber Lenke e ancora fino alla malga Alfenalm e infine a Kalkstein. Caratteristiche: i tornitori della Val Casies, erbe officinali, maltempo, burro e formaggio. Tempo di percorrenza: 4 – 5 ore Contatto: Kronplatz Holiday Region PR Michael Pacher Str. 11 A 39031 Bruneck-Brunico Telefono: +39 0474 553348 E-Mail: [email protected] Sentiero dei Contrabbandieri Sentiero dei Contrabbandieri - Val Casies Sentiero dei Contrabbandieri - Val Casies © Horst Oberrauch © Horst Oberrauch © Tourismusverband Kronplatz