approfondimento_l`io-arabo
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Via G. Milani 12, Milano • tel. 02.70.63.64.57 [email protected] • www.ilruoloterapeutico.it Mhd HousSam Mouazin l’Io Arabo L’11 settembre 2001 rappresenta decisamente lo spartiacque dal quale sono scaturite gran parte delle vicende che viviamo oggi, quella contrapposizione tra occidente e mondo arabo che ormai occupa le nostre cronache quotidiane di telegiornale e carta stampata. Da quel giorno niente è stato più uguale a prima, anche se molti dubbi restano ancora aperti nelle evidenti contraddizioni che si porta ancora dietro, compresa la misteriosa uscita di scena di Bin Laden. Il luogo comune che si è ormai diffuso sia in Italia che nel resto d’Europa è che gli Arabi e i musulmani appartengano ad una razza unica, e questo ha pesantemente aggravato la confusione nella distinzione delle differenze che caratterizzano le loro varie etnie e anche nel giudizio complessivo che l’opinione pubblica si è ormai fatta in merito. Nelle pagine del suo breve saggio Mhd Houssam Mouazin analizza, a volte in chiave sarcastica e altre in maniera molto diretta, l’incomprensione di fondo che rende a volte incompatibili tra loro l’Occidente e il mondo Arabo. Dice l’Autore: «Non mi sarei mai immaginato di scrivere con tale determinazione un testo come questo se non fosse stato per i ripetuti riflessi che ha avuto questa vicenda su me stesso durante il percorso della mia vita. Nello scriverlo ho avuto un unico obiettivo, quello di documentare questi riflessi. Le parole possono contare molto, come non contare nulla nel mondo del metalinguaggio usato dal razzismo “quello del pensare male che fa più male del fare stesso”. Allorché la parola si ribella contro se stessa per dire altro, la verità del mio libro risiede in quell’asse che separa il significante di ogni riga scritta dal significato presente tra di esse.» Il libro di Mouazin analizza le profonde e complesse dinamiche che sono alla base delle incomprensioni tra Occidente e Mondo Arabo ponendosi la domanda a cui tutti hanno provato a dare una risposta: «È possibile convivere?». Il registro del testo è una sorta di “Black Comedy” cruda e diretta che svela l’identità Araba e il contrasto culturale nato tra le due visioni del mondo, quella Araba e quella Occidentale, che convivono nell’Autore.