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Migranti, il giovane gambizzato: "Ho visto ferire tanti altri"
25 Luglio 2016 ore 19:34
Categoria:
Notizie / Cronaca
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Data scaricamento: 15 Marzo 2017 ore 22:38
Il giovane è stato sentito dagli investigatori della Squadra mobile e dai militari del Gruppo aeronavale della Guardia di finanza, al lavoro per individuare tra i 931
profughi sbarcati a Cagliari ieri mattina dalla nave mercantile norvegese
"Io stavo pregando, mi hanno colpito con due fucilate alle gambe, ho visto sparare altri migranti che
non ho più visto imbarcarsi". Sono le parole del ventenne del Gambia ferito alla gambe perché perdeva
tempo pregando prima di salire sul gommone che doveva portarlo in Italia.
Il giovane è stato sentito dagli investigatori della Squadra mobile, coordinati dal primo dirigente Alfredo
Fabbrocini, e dai militari del Gruppo aeronavale della Guardia di finanza, comandato dal tenente
colonnello Emilio Vitrone, al lavoro per individuare tra i 931 profughi sbarcati a Cagliari ieri mattina dalla
nave mercantile norvegese Siem Pilot, gli scafisti, poi arrestati. Il gambiano ha raccontato agli
investigatori la sua storia. Lui lavorava in patria come meccanico, era partito alcuni mesi fa con il
cugino, venditore di vestiti nei mercati, per cercare un futuro migliore in Europa.
I due hanno attraversato Gambia, Senegal, Niger e a maggio hanno raggiunto la Libia. Per due mesi
sono rimasti a Sabrata, rinchiusi in un capannone insieme a migliaia di altri profughi. Ogni tanto
arrivavano i libici che ordinavano a piccoli gruppi di lasciare immediatamente il rifugio per imbarcarsi sui
gommoni. Mercoledì della scorsa settimana, in piena notte, sono tornati per prelevare anche il suo
gruppo. Lui in quel momento stava pregando e ha perso tempo. Uno dei trafficanti-guardiani ha
premuto senza esitare il grilletto del suo kalashnikov. "Sono stato colpito alle gambe - ha ricostruito il
ventenne - altri sono stati colpiti, persone che non ho più visto imbarcarsi". Il giovane deve in qualche
modo la vita a un nigeriano che gli ha tamponato le ferite e aiutato a salire sul mezzo insieme al cugino.
Ieri mattina ha raggiunto Cagliari con gli altri 931 migranti ed è stato trasportato subito in ospedale, le
sue condizioni non sono gravi. Altri profughi hanno confermato agli investigatori le violenze subite
durante i mesi di attesa in Libia, altri ancora hanno indicato i presunti scafisti che oggi sono stati
arrestati.
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