antheo-200312-boll 07

Transcript

antheo-200312-boll 07
l
thè
Editoriale
Molti soci del GSAGS sono, da sempre,
che ha visto impegnati molti speleologi
promotori di attività di esplorazione
per un bel po' di tempo.
che travalicano il confine del gruppo.
Anche i nostri speleosub si danno da
Lavorare con speleologi di altri gruppi,
fare. Sono tornati oltre i sifoni di Sa
oltre ad arricchire notevolmente il
Ciedda (Su Palu), pur scoprendo ben
bagaglio culturale e umano delle perso­
poco di nuovo. Continuano le faticose
ne, ha anche portato a lisultati di asso­
esplorazioni nei fiabeschi ambienti,
luto valore, come dimostrano le grandi
stretti e fangosi, oltre il quarto sifone di
scoperte nei complessi carsici della
Sa Muragessa a Seui, in compagnia del
zona di Su Canale o quelle nella Rutta
vulcanico Marcello Moi.
'e s'Edera.
Con gli amici dello Speleo Club di
La redazione di Anthèo è quindi pronta
Domusnovas,
ad aplire le pagine della rivista a que­
esplorazioni delle
ste collaborazioni, e agli speleologi che
dalla miniera di San Giovanni (Iglesias)
vogliano condividere con noi le loro
di cui pubblichiamo soltanto un assag­
invece,
continuano le
grotte
intercettate
espelienze esplorative. Così in questo
gino.
numero pubblichiamo un articolo dei
Non poteva mancare una selie di arti­
francesi del Groupe U/ysse Spéléo di
coli su alcune cavità artificiali del sot­
Lyon, ormai da anni nostri assidui com­
tosuolo caglialitano: il pozzo parzial­
pagni di esplorazione in varie zone del
mente allagato della Villa Carboni, la
Supramonte.
anche voce ai
cui parte sommersa è stata esplorata
nuovi amici del "Plotone Flumineddu';
dai nostli speleosub, e il pozzo di La
Diamo
62 metri ma privo
speleo cagliaritani di varia provenienza
Vega, profondo ben
e di indubbia caparbietà e capacità,
di acqua. Concludono il capitolo spe­
che in pagine dense di contenuti ci
leologia urbana la Chiavica Maestra del
desclivono le incredibili scoperte fatte
portico di San Michele e le recenti sco­
nel Supramonte di Urzulei, lungo le
perte riguardanti l'acquedotto romano
sponde e sul letto del Riu Flumineddu.
di Cagliari.
Cambiando zona, sia come grotte che
Ai genitori apprensivi consigliamo la
come speleologi, i nostli cali amici del
lettura di un resoconto sulle esplorazio­
Gruppo Grotte Olbia ci parlano della
ni Baby effettuate nella Grotta di San
Grotta Francesco Branca, tra le più inte­
Giovanni di Domusnovas.
ressanti del Monte Albo, scoperta duran­
Ma la vita non è solo grotta e fango,
te il campo della Federazione nel
1999.
quando vi viene fame andate a vedere
76, chissà che non troviate la
E i nostri soci? non stanno di sicuro
pagina
con ·Ie mani in mano. Continuano le
ricetta che avete sempre cercato!
esplorazioni su Serra Azzaudeli (Urzu­
La redazione lingrazia, a nome di tutti i
lei) e nel terlitolio di Baunei. In que­
soci, la Presidenza della Provincia di
st'ultima area, da anni nostra meta
Cagliari e la Fondazione Banco di
prefelita, parliamo del Bacu Arala e del
Sardegna. Senza il loro sostegno finan­
Bosco di Monte Oili, mentre continua­
ziario questo numero di Anthèo non
no i lavoli di disostruzione alle Due
sarebbe mai stato stampato.
Lame (Su Canale) e si conclude l'esplo­
Auguriamo a tutti una buona e proficua
razione nella Grotta di Ludus Albus,
lettura.
N
ell'aprile
del
1 9 97
fu
organizzato un campo del
GUS di
Lione
per un
primo contatto con una bellissima
area carsica: il Supramonte di
Urzulei. Insieme a me partecipa­
rono quattro speleologi francesi
(Jacques Delore, David Lhomme,
Vincent Lignier e Eric Murino) e
un
socio
del
Gruppo
(10
Speleo­
Archeologico Giovanni Spano
De Waele), con l'obiettivo prima­
rio di esplorare la parte meridiona­
le di quest'area carsica, da Codula
Sa Mela - Codula Orbisi, fino alle
falesie orientali di Punta Is Gruttas
e Monte Su Nercone. In particola­
re furono battute in dettaglio il
polje di Planu Campu Oddeu, la
Codula Sa Mela (parte a monte), il
Riu Flurnineddu (parte a valle), la
Punta
Ispignadorgiu, oltreché la
zona tra il Flurnineddu e la Codula
Sa Mela. Il primo settore ( Planu
Campu Oddeu), era già stato esplo­
rato da speleologi di Brescia, ma
non risultavano pubblicati rilievi.
Sono stati da noi prodotti 1 2 rilie­
vi, tutti di grotte poco importanti,
ad eccezione di Su Fummigosu,
che,
vista
la
corrente
d'aria,
4 speleologi del GUS
potrebbe rivelarsi di grande inte­
la Sa Mela, dove trovammo diver­
soltanto
resse.
si ingressi. Il giorno seguente ci
parteciparono
dedicammo al Flumineddu senza
Anne
(io,
Martelat, e
Gilles
Eric
Bost,
Varrei).
Il 4 aprile installammo il campo
fare alcuna scoperta
ed iniziammo le ricerche
sulla
nota. I! lO aprile fu la volta del
ricerche nella parte sud-occiden­
piana di Campu Oddeu. I! giorno
settore di Su Mammucone e di
tale del Supramonte di Urzulei, in
seguente, continuando le ricerche
Punta Ispignadorgiu, dove esplo­
particolare in vari canyon presenti
in questo settore, rilevammo due
rammo e rilevammo due piccole
in zona e soprattutto nel contatto
degna
di
L'obiettivo era
quello
di
fare
piccole grotte, mentre il 6 aprile ci
cavità. Ci fu il tempo per una visi­
scisti-dolomie, che rappresenta la
si spostò a Gairo, alla risorgente
ta alla grotta di Su Mammucone 2.
zona di assorbimento delle ac que
di Cabudu Abba, dove avevamo
I!
appuntamento con due speleosub
Codula Sa
del
rilevando le grotte scoperte alcuni
in fatti, è caratterizzato da un'inte­
GSA GS
( Luisa
Rossino e
giorno
dopo
ritornammo
a
Mela, esplorando e
superficiali nel
meridionale
karst. I! bordo
del
Supramonte,
Luca Sgualdini), per continuare le
giorni prima, visitando inoltre la
ressante con figurazione di carso,
esplorazioni post-sifone in questa
grotta di Sa Mela, bella, grande e
alimentato da un notevole (diversi
bella ed interessante grotta. Tor­
con forte corrente d'aria.
nati in Supramonte il
esplorammo e rilevammo 6 grot­
te, sempre nella piana. L'indoma­
ni si decise di cambiare settore
iniziando l'esplorazione di Codu-
4
km q) bacino idrologico superfi­
7 aprile,
A n t h è o 7- 2003
ciale impostato sugli scisti, drena­
N
ell'autunno
del
1 99 8
to da due fiumi principali: il Riu
organizzammo un secon­
Flurnineddu e la
do
stesso
Mela, che diventa Codula Orbisi
massiccio carsico. Questa volta
più a valle. Questa con figurazione,
campo
sullo
Codula di Sa
molto favorevole alla formazione
di grandi sistemj carsici sotterra­
nei , è stata il principale motivo per
il quale scegliemmo di indagare
quest'area. In totale 13 grotte furo­
no scoperte e documentate , senza
però trovare un sistema carsico
importante.
Il 29 settembre , preparato il mate­
riale , partimmo per il Supramon­
te. Iniziammo le ricerche nella
zona del contatto scisti-dolomie
presso Su Mammucone , dove pre­
sto individuammo le due grotte
già conosciute (Su Mammucone 1
e 2) , riuscendo ad avere una breve
conversazione
con
un
pastore
della zona. Proseguendo le ricer­
che trovammo la grotta del Capro­
ne (o grotta di Badde Su Nuraghe) ,
mente Sa Funga 'e s'Abba) , con
della grotta Su Settile ed iniziam­
evidenti
mo a lavorare alla scoperta più
tracce di disostruzione
all'ingresso. Ancora più a valle
interessante
esplorammo la grotta n.l di Su
momento: l'inghiottitoio sotto la
Zippiri.
fino
Prima
a
quel
Zippiri. Questa si sviluppa lungo
Punta
la falesia sul bordo destro , a circa
dopo aver tolto alcuni blocchi per
lO metri d'altezza. Poco più lonta­
poter passare trovammo uno spit!
no scoprimmo un inghiottitoio
Sceso il pozzo e disostruita una
strettoia
in
sorpresa:
secco , sulla sponda sinistra del
seconda
fiume , esplorandolo per lO metri
calammo in un pozzo di belle
frana ,
ci
fino ad una strettoia (Su Settile).
dimensioni che ci
Dopo una curva nel fiume ed una
bene , ma alcuni metri dopo un
fece sperare
cascata su grossi blocchi , sulla
cunicolo infame in franse presto i
sinistra , qualche metro al di sopra
nostri sogni. Mentre finivamo il
del fondovalle , esplorammo una
rilievo di questo inghiottitoio , uno
(grotta Su
di noi scoprì un'altro ingresso una
Settile). Una delle gallerie che
trentina di metri più in alto , sem­
presentava
pre
grotta a più entrate
corrente
d'aria
fu
esplorata per una trentina di metri.
sulla
sponda
destra
del
Flumineddu ( Buco sotto la Punta
Poco più in là, sulla sponda destra
Zippiri). Il suo pozzo d'entrata ,
e sul livello del fiume , scoprimmo
lungo 8 metri , proseguiva in una
un
inghiottitoio
(inghiottitoio
che esplorammo e rilevammo.
fatta
sotto
temporaneo
la
Punta
faglia piena di massi che , dopo
diversi passaggi in frana , sbucava
Zippiri) , anch'esso con forte cor­
sorprendentemente in una grande
rente d'aria. Qui , tolti due grossi
sala ben concrezionata. La grotta
blocchi , riuscimmo ad accedere
sembrava conosciuta (segni all'in­
ed intravedere la partenza di un
gresso) , ma non risultò inserita nel
pozzo. Alla fine del giorno , tor­
catasto sardo.
nando attraverso l'altopiano verso
Il 7 ottobre riprendemmo le battu­
il campo , trovammo un piccolo
te esterne , questa volta Iungo l'a f­
buco (dell'Albero Morto) , coperto
fluente sinistro conosciuto come
da tronchi messi dai pastori , che
Badde s'Ospile , dove trovammo
sembrava
un
scendere
almeno
5
bell' ingresso
sulla
sponda
destra (grotta di Badde s'Ospile) ,
metri.
Poco più avanti trovammo un'altra
Il
nel
che ci consentì l'accesso ad una
grotta già conosciuta
(messa a
Flumineddu da un affluente di
grande galleria , lunga una trentina
catasto dal GASAU col numero
destra , scoprimmo un buco gran­
di metri , occlusa da concrezioni.
2 1 5 5) , con numerose disostruzioni
de come una nocciola... Dopo
Proseguimmo le ricerche lungo il
lungo la galleria.
una mezza giornata di lavoro , due
contatto scisti-dolomie , sul bordo
di Monte Nieddu , poi Monte Su
2
ottobre ,
scendendo
Il giorno seguente visitammo la
di noi esplorarono questa nuova
parte a monte del Riu Flumined­
piccola grotta (grotta n.3 sotto la
Biu. Soltanto due piccoli buchi ci
du , partendo dal contatto scisti­
Punta Zippiri).
restavano da vedere nella falesia
questo tempo gli
di quest'ultimo: il primo poteva
dolomie. Un buco soffiante ;venne
Durante tutto
presto scoperto sulla riva destra
altri due scoprirono la grotta n.2
essere
del fiume , circa 30 metri al di
sotto la Punta Zippiri , che venne
arrampicata , il secondo era abitato
sopra del
fondovalle , dove ini­
rilevata insieme alla grotta sco­
da piccioni che tappezzando la
ziammo una frenetica disostruzio­
perta precedentemente dagli altri.
parete di guano , rendevano diffi­
raggiunto
in
ne. Poco più a valle trovammo un
Finimmo la giornata con il rilievo
cile
altro buco soffiante , anch'esso da
della grotta Su Settile che termi­
verso il Flumineddu , seguendo il
disostruire , mentre ancora più giù
nava in una frana dopo un centi­
canyon di Badde Tureddu , molto
vedemmo
naio di metri.
largo e poco acclive , senza trova­
un inghiottitoio con
forte corrente d'aria
8
(probabil-
A n t h è o 7- 2003
Il
6 ottobre
finammo il rilievo
l'arrampicata.
soltanto
Tornammo
re inghiottitoi ma solo
qualche
piccolo buco privo di interesse.
da sinistra di Sa Mela. Un piccolo
Restavano da vedere i versanti di
pozzo di 8 metri fu esplorato e
questo affluente che , vista la sua
rilevato
(Pozzo
posizione , potevano dare belle
Unnoro).
Tornando
sorprese.
campo documentammo altri due
Rimontando il
F1umi­
(Grotta del
di
Monte
verso
neddu verso il nostro punto di par­
buchi
tenza , non scoprimmo più nulla di
Grotta di Genna Ortorgo).
il
Cespuglio e
nuovo , ma il paesaggio da solo
Il 9 ottobre tornammo alla grotta
meritava la lunga passeggiata.
sotto
Il giorno dopo iniziammo i lavori
eventuali prosecuzioni nella sala
con
grotta
principale , senza ottenere risultati ,
dell'Albero Morto , dopodiché ci
ma facendo comunque un bel ser­
avviammo verso
vizio fotografico a questa interes­
il
rilievo
della
Codula di Sa
Punta
Zippiri per cercare
Mela , dove trovammo sul bordo
sante grotta. Il rilievo verrà steso
destro un inghiottitoio fossile con
soltanto nel dicembre del 2000.
segni di disostruzione e segnato
con tinta color arancio , ostruito
dopo
1 5 metri. Proseguimmo le
nostre ricerche lungo i bordi della
Codula di Sa Mela , senza trovare
nulla di interessante ,
fino alla
curva verso' Est , da dove avevamo
DATI CATASTALI
2369 SA/NU Grolla n06 di Planu C ampu Oddeu
Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona
LaL 40°06"40" - Long.: 9°29'50"
Quota 955m s.l.m.
Svi l .sp.: 17m - Disl.: -9m
Piccolo inghiollitoio temporaneo, costituito da
una frattura beante nelle dolomie arenacee del
Dogger chiusa da detriti. L'esplorazione di que­
sta diaclasi, già descritta da Banti et al.,
(1983), è stata effettuata il 7 a prile 1997.
2370 SA/NU Grolla nOl O di Planu Campu Oddeu
Urzulei, IGM 5171V Funtana Bona
LaL 40°06"35" - Long.: 9°29'58"
Quota: 945m s.l.m.
Svil.sp.: 60m - Disl.: -17m
Questa grotta, esplorata e rilevata il 7 aprile
1997, benché conosciuta da tempo (Banti et al.,
1983), si apre a modo di pozzo, superabile
senza l'a iuto delle corde, nei calcari brunastri
oolitici del Ma lm. A 4 metri di profondità si
atterra in una galleri a che, verso Est, conduce in
una diaclasi discendente, e chiude poi in una
strettoia a -17m. Verso Nord una galleri a più
amp i a porta ad una sala, dopodiché un'altra si
dirige verso Sud-Est, terminando dopo circa 20
metri in un riempimento.
esplorato il fiume già l'anno pre­
cedente. Infine , salimmo sull'alto­
piano (Monte Unnoro) dalla spon-
A n t h è o 7- 2003
7
-0-
2393 SAIN U Grotta n03 di Planu C ampu Oddeu
Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona
La!.: 40°06"23" - Long.: 9°29'58"
Quota: 955m slm.
SviLsp.: 111m - DisL: -21m
Questo pozzo, sebbene noto già da tempo (Banti
et al., 1983),
è stato esplorato e rilevato il 5
o
aprile del 1997. Un primo pozzo lungo 8 metri
porta in una saletta ingombra di massi. Verso
Nord, un breve passaggio discendente porta pre­
sto in una bella sala concrezionata che sembra
chiudere subito. Dalla base del P8 verso Est,
parte un meandro/diaclasi che porta ad un altro
pozzo di 15 che sbuca nella sala finale. Qui un
2369 SAINU Grotta n06 di Planu Campu Oddeu
2397 SAINU Grotta n01 2 di Planu Campu Oddeu
ulteriore piccolo meandro scende ancora pochi
metri e chiude in detriti. In questa sala abbiamo
-o-
tentato qualche risalita e traverso, purtroppo
fis:�
-ç�
1/ (
senza risultati apprezzabili.
2394 SAINU Grotta n05 di Planu C ampu Oddeu
Urzulei, IGM 5171V Funtana Bona
La!.: 40°06"30" - Long.: 9°29'55"
2370 SAINU Grotta nOlO di Planu Campu Oddeu
P4
Quota: 945m slm.
-9
SviLsp.: 9m - DisL: -8,5m
Piccolo pozzo nelle dolomie arenacee del Dogger,
con ingresso assai stretto, che chiude sul fondo
con detriti. Questa grotta era probabilmente già
stata esplorata da Banti et al. (1983).
2396 SAIN U Grotta n08 di Planu C ampu Oddeu
Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona
La!.: 40°06"32" - Long.: 9°30'00"
Quota: 945m slm.
SviLsp.: 40m - DisL: -9,5m
Anche questo pozzo (esplorato e rilevato il 7 apri­
le 1997), che si apre nei calcari brunastri oolitici
del Malm, era già noto da tempo (Banti et al.,
1983). Un pozzo con ingresso stretto scende per
8 metri direttamente in una bella galleria concre­
zionata, occlusa da entrambe le parti rispettiva­
mente da detriti e da una grande colata.
2397 SAIN U Grotta n01 2 di Planu C ampu Oddeu
Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona
La!.: 40°06"33" - Long.: 9°29'55"
Quota: 940m slm.
SviLsp.: 12m - DisL: -6m
Diaclasi che si apre nelle dolomie del Dogger,
lunga 12 metri e profonda 6, il cui fondo è com­
pletamente ricoperto da carogne di animali
(maiali, pecore e capre). Esplorata e rilevata,
malgrado la situazione poco raccomandabile, il
7 aprile del 1997. Probabilmente era già stata
vista da Banti et al. (1983).
_
2398 SAINU Grotta n.l della Punta Ispignadorgiu
Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona
La!.: 40°06"29" - Long.: 9°27'41"
Quota 1050m slm.
SviLsp.: 11m - DisL: +lm
Breve galleria, esplorata e rilevata il lO aprile
1997, chiusa da una grande colata. L'ingresso
è
ben visibile dalla piana a metà altezza sul ver­
sante Ovest di Punta Ispignadorgiu, nei calcari
-
marroncini oolitici del Malm.
8
-0-
2396 SAINU Grotta n08 di Planu Campu Oddeu
A n t h è o 7- 2003
D
Nm 1997
0'-c==--=,..,5 m
2393 SAiN U G rolla n03 di Planu Campu Oddeu
2399 SAiNU Grotta n.2 della Punta Ispignadorgiu
Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona
LaL 40°06"13" - Long.: 9°27'40"
.
Quota: 1100m s.l.m.
Svil.sp.: 15m - Disl.: -5m
Piccola grolla fossile di non facile reperimento,
aperta dei calcari oolitici del Malm in mezzo al
z
3
bosco sul versante Ovest di Punta Ispignadorgiu;
è costituita da un'unica sala col fondo piallo e
cosparso di pietre cadute dalla volta. Esplorata e
rilevata iliO aprile del 1997.
-13.8
2400 SAiNU I nghiollitoio di Codula Sa Mela
Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona
La!.: 40°07"27" - Long.: 9°28'47"
Quota: 900m s.l.m.
5 m
...
==-=
....
Svil.sp.: 78m - Disl.: -13,5m/+10m
Interessante grolla, scoperta e rilevata1'11 apri­
le del 1997 (benché descrilla già da Banti et al.,
1985), che si trova sulla sinistra idrografica di
Codula Sa Mela, alcuni metri dal fondovalle,
sollo un grande leccio. Un saltino di 3 metri
porta in una bella galleria parzialmente colmata
da argilla. Sulla sinistra, una galleria sale per
alcuni metri ma
è chiusa da detriti. La galleria
principale, invece, porta ad un buco nel pavi­
mento, superabile sulla destra, e prosegue poi
sempre ampia, chiudendo su un riempimento di
ciottoli ed argilla parzialmente concrezionato.
Scendendo nel buco si perviene ad una galleria
inferiore, anch'essa riempita dopo una decina di
metri. Come la grolla di Su Fummigosu, questo
inghiottitoio potrebbe essere un ingresso al
sistema dell'Edera-Su Gologone, ma gli ingenti
depositi renderanno difficoltoso il proseguo.
z
3
2401 SAiNU G rotta di Su Fummigosu
Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona
La!.: 40°07"29" - Long.: 9°28'42"
Quota: 925m s.l.m.
-8.5
2400 SAiNU I nghiollitoio di Codula Sa Mela
2394 SAiNU Grolla n05
di Planu Campu Oddeu
Svil.sp.: 52m - Disl.: -3m/+6,5m
Questa grotta si apre una decina di metri sopra
il fondo della Codula di Sa Mela, sul lato sini­
stro. Una galleria iniziale, larga e bassa, si divi­
de in due rami dopo pochi metri. Il ramo Nord
+10
sale per alcuni metri e chiude in un riempimen­
to. Verso Est, invece, una bassa galleria conduce
ad una sala di 14x6 metri, dove la grolla ha ter­
+3
+3
corrente d'aria in uscita
//
� >.
�
.. ,
-
-
(Il
aprile 1997), e vista
la posizione della grolla questo fallo potrebbe
rivelarsi di grande importanza (ingresso alto
dell'Edera!?).
2506 SAiNU G rolla del C espuglio
Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona
La!.: 40°07"41" - Long : 9°27'48"
Quota: 1040m s.l.m.
Svil.sp.: 13m - Disl.: -3,5m
Piccola cavità sul pianoro di Unnoro, costituita
da una piccola galleria a due ingressi che si svi­
luppa vicino alla superficie nei calcari del Malm.
Scoperta e rilevata1'8 ollobre del 1998.
,.
·13.6
mine. A metà strada tra ingresso e questa sala,
una strella condolla convoglia un'importante
"
·0·
-13.6
Anthèo 7- 2003
Questa grotta si apre nell'affluente a destra del
canyon del Flumineddu, circa 600m dopo il con­
tatto scisti-dolomie, e l'ingresso è segnato da
resti di disostruzione. Esplorata e rilevata il 2
ottobre del 1998, consta di un ingresso stretto
cui seguono due pozzetti, una strettoia nelle con­
crezioni, un altro pozzetto ed una piccola galleria
chiusa da detriti. A metà strada, altri due cuni­
coli possono essere percorsi solo per pochi metri.
La grotta
è interamente formata dentro le dolo­
mie del Dogger ed ospita numerosi geotritoni.
2507 SAINU I nghiottitoio sollo la punta Zippiri
Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona
LaL 40°07"14" - Long., 9°26'34"
Quota, 870m s.l.m.
Svil.sp., 42m - Disl., -19m
Questo inghiottitoio si apre nel letto del
Flumineddu, sulla destra, sotto una piccola pare­
te dolomitica. Trovato il 30 settembre del 1998,
dopo una breve disostruzione, soltanto il 6 otto­
bre si riuscì ad entrare. Altri due sbancamenti
hanno portato al fondo chiuso da detriti.
L'ingresso, stretto, porta immediatamente su un
pozzo di 7 metri, impostato su diaclasi, nel fondo
del quale è stato necessario disostruire uno stret­
to budello. Dopo alcuni metri ed un'altra dis­
ostruzione, un secondo pozzo di 6 metri è stato
esplorato. Sul fondo una breve galleria discen­
dente chiude in detriti portati dal fiume.
E' comunque evidente una corrente d'aria in
uscita (ottobre 1998).
2508 SAINU G rotta N.l sotto la punta Zippiri
Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona
LaL 40°07"00" - Long., 9°26'41"
Quota, 900m s.l.m.
Svil.sp.: 51m - Disl., +6m
A circa 1 km a valle del contatto scisti-dolomie nel
Riu Flumineddu, sul versante destro ad una venti­
na di metri dal fondovalle, si aprono i due grandi
ingressi di questa grotta. Esplorata e rilevata il 30
settembre 1998, è caratterizzata da una grande
condotta che corre parallela alla falesia dolomitica
(Dogger) e chiusa da detriti da ambedue le parti.
2509 SAINU G rolla N.2 sollo la punta Zippiri
Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona
LaL 40°06"56" - Long., 9°26'46"
Quota, 960m s.l.m.
Svil.sp., 32m - Disl., -9,5m
Nel canyon del Flumineddu, circa 600 m dopo il
contatto scisti-dolomie, si risale a metà un
affluente a destra. A metà costa, a Nord di que­
sta valle, si trova con difficoltà l'ingresso di que­
sta grotta, nascosto dai ginepri ed impostato
nelle dolomie del Dogger. Un piccolo pozzo di 5
metri porta in una sala-galleria discendente che
è presto chiusa da detriti. La grotta è stata
esplorata e rilevata il 2 ottobre del 1998.
251 0 SAINU Grolla N.3 sollo la punta Zippiri
Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona
LaL 40°06"52" - Long., 9°26'46"
Quota, 950m s.l.m.
Svil.sp., 47m - Disl., -14m
10
A n t h è o 7- 2003
251 1 SAINU G rolla Su Selli le
Orgosolo, IGM 517 IV Funtana Bona
LaL 40°07"06" - Long., 9°26'32"
Quota, 880m s.l.m.
Svil.sp., 96m - Disl., -1,5/+7m
Questa interessante grotta si apre circa lkm a
valle del contatto scisti-dolomie, poco dopo la
prima cascata sul Flumineddu, ed è chiaramente
visibile sul versante sinistro, 3-4m sopra il fon­
dovalle. Consta di 4 ingressi, di cui solo il più
settentrionale porta in una galleria accessibile e
lunga 80 metri. Qui chiude in strettoia con forte
corrente d'aria in uscita (2 ottobre 1998).
251 2 SAINU I nghiollitoio Su Sellile
Orgosolo, IGM 517 IV Funtana Bona
LaL 40°07"01" - Long., 9°26'35"
Quota: 900m s.l.m.
Svil.sp., 15m - Disl.: -5m
Questo inghiottitoio, già conosciuto (segni all'in­
gresso), è stato esplorato e rilevato il 30 settem­
bre del 1998. Si apre sulla sinistra, nel letto del
Riu Flumineddu, circa 800 metri dopo il contatto
scisti-dolomie, 200m prima della prima cascata
sul Flumineddu. Si tratta di una semplice condot­
ta lunga 15 metri ed occlusa da detriti portati
dal fiume. Ciononostante si avverte una forte cor­
rente d'aria in uscita (settembre 1998).
251 3 SAINU Pozzo di Monte Unnoro
Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona
La!.: 40°07"42" - Long.: 9°28'01"
Quota: 1080 m s.l.m.
Svil.sp.: 8,5m - Disl.: -8,5m
Questo semplice pozzo largo 2 metri e profondo
8,5 si trova sul pianoro di Monte Unnoro nei cal­
cari del Malm.
251 4 SAINU G rolla di Genna O rtorgo
Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona
LaL 40°07"17" - Long., 9°27'12"
Quota: 1045m s.l.m.
Svil.sp.: 25m - Disl.: -19m
Questa cavità, scoperta, esplorata e rilevata1'8
ottobre 1998, si apre nei calcari del Dogger, sul­
l'altopiano che si estende tra il Flumineddu e
Codula Sa Mela, 500m a Sud della collina quota­
ta 1048 e conosciuta come Loddorrone. Dopo il
pozzo d'accesso, abbastanza largo e profondo 5
metri, una strettoia porta in una diaclasi discen­
dente che conduce al pozzo-diaclasi di 15 metri.
La grotta chiude in blocchi e detriti. Nel pozzo
d'entrata abbiamo trovato una biscia viva, cadu­
ta accidentalmente.
251 5 SAINU G rolla dell'Albero Morto
Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona
LaL 40°06"20" - Long.: 9°27'13"
Quota: 1035m s.l.m.
Svil.sp.: 9m - Disl., -7,5m
Questo pozzetto è accessibile da monte seguendo
la Codula Sa Mela, percorrendola fino a 500m
dopo il contatto scisti-calcari dove, sulla sinistra
idrografica, vicino al punto quotato 1037, nei
calcari del Dogger si apre l'ingresso. Si tratta di
un piccolo pozzo, esplorato e rilevato il 30 set­
tembre 1998, cui fa seguito una breve galleria
discendente ostruita da blocchi.
251 6 SAINU Grotta Badde e' s'Ospile
Orgosolo, IGM 517 IV Funtana Bona
LaL 40°07"12" - Long., 9°26'05"
Quota, 1010m s.l.m.
Svil.sp., 20m - Disl.: -8m
Questa grande galleria, purtroppo chiusa dopo
venti metri in concrezioni, si apre a 30 metri d'al­
tezza sul versante destro di Badde s'Ospile, circa
400 metri a monte del contatto scisti-dolomie. Si
è formata nei calcari del Dogger ed è stata esplo­
rata e rilevata il 7 ottobre 1998.
251 7 SAINU Grotta di Badde Su Nuraghe
o del Caprone
Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona
La!.: 40°06"01" - Long.: 9°26'57"
Quota: 990m s.l.m.
Svil.sp.: 15,5m - Disl., -1,5m
La grotta si trova circa 500 metri a Nord delle
grotte di Su Mammucone, sulla collina quotata
995, circa 20 metri al di sopra del livello del
fiume. Si tratta di una piccola e superficiale grot­
ta nelle dolomie del Dogger, senza alcun interes­
se. Potrebbe trattarsi della grotta preistorica ad
Est di Sa Conca Manna (Assorgia et al., 1973).
2649 SAINU Buco sollo la punta Zippiri
Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona
LaL 40°07"12" - Long., 9°26'36"
Quota, 900m s.l.m.
Svil.sp., 316m - Disl., -30m
La grotta si apre nei calcari dolomitici del Dogger
nel Riu Flumineddu, 500 metri prima della con­
fluenza con un torrente che arriva da sinistra.
L'entrata si trova sulla destra idrografica, 30-40
metri al di sopra del livello del fiume. La grotta
era già conosciuta (tracce di scritte all'ingresso),
mentre noi l'abbiamo esplorata tra il 6-9 ottobre
del 1998. Il rilievo è stato fatto soltanto nel
dicembre del 2000.
La grotta inizia con un pozzo di 8 metri, imposta­
to su una faglia di distacco. Dalla base del pozzo
si prosegue in una frana scendendo lungo la
parete Est della faglia, talvolta in passaggi
instabili in mezzo ai blocchi. Usciti dalla zona
franosa, verso Nord la faglia prosegue per alcune
decine di metri chiudendo in blocchi. Verso Sud,
invece, si sbuca in una grande sala parzialmente
occupata da un ingente riempimento detritico e
con la presenza di un laghetto d'acqua di stillici­
dio. Nella parte orientale della sala una condotta
ascendente si chiude rapidamente con un riempi­
mento, mentre verso Sud un'altra galleria si
restringe fino a diventare impraticabile (leggera
corrente d'aria in entrata).
�
I
.
2401 SAiNU G rolla di Su Fummlgosu
+6.5
+1
-0-
�':)/
::
,r
\
•
(ì '.
+1
O��_:5m
+6.5
�� �:... .>'
Z�O>E
,.
.
2506 SAiN U G rolla del C espugho
2399 SAiNU Grolla n.2 della Punta Ispignadorgiu
-
4.8
��m
o
__
...._-_..::.
..
�.: ��!��P
:
.
2509 SAiNU G rolla N.2 sollo I a punta Zlppiri
o
A
....5...:: m
c:::J__ _
_
A_
,!\
m
B
4
c
I,
- D
-7,4
D
·7,4
251 5 SAiNU G rolla dell'Alb ero Morto
-9.3
A n t h è o 7 - 2003
11
5m
"'"'=-=--
2507 SAiN U I nghiottitoio sotto la punta Zippiri
251 2 SAiNU I nghiottitoio Su Setti le
2508 SAiNU G rotta N.l sotto la punta Zippiri
..
251 6 SAiNU
Grotta Badde e' s'Ospile
251 4 SAiN U Grotta di Genna O rtorgo
� "'\'
_
P 15
A4
�.. P4,5
.
.()-
-19.1
251 7 SAiN U G rotta del Caprone
-14
�
Nml998
251 3 SAiN U Pozzo di Monte Unnoro
Entrée
251 0 SAiNU G rotta N.3 sotto la punta Zippiri
A n t h è o 7- 2003
·14
..t
2 5 1 1 SAINU G rotta Su Selli le
;»'.'.5
Entrée4
Ingresso
)
2649 SAINU Buco so Ilo la punta Zippiri
-o·
�(
10
20 m
o�_�=_
Nm 2000
A n t h"
e o 7 - 2003
13
LA MAG IA D I BACU ARALA
Me l'avete vista una capra tutta bianca
passando di qui?
di Lucio Mereu
12 Agosto 2002, . .fa troppo caldo!
.
Sono quasi le otto di sera ma il caldo, nonostante i quasi mille metri,
è ancora implacabile, e
come se non bastasse le pulci del posto, grosse come tarantole, stanno banchettando allegra­
mente con le nostre chiappe, per far da contorno alle ammaccature di una faticosa giornata di
disostruzioni a Ludus Albus.
iamo accampati alla solita
piana dei Ginepri, io,
Cario Onnis ed i francesi
del G.U.S. che, come ogni anno,
fanno il solito mesetto di spe­
leovacanze nella nostra isola.
I maiali ci girano attorno pen­
sierosi, chiedendosi, dopo aver
fatto fuori ieri notte metà prov­
viste della nostra cambusa, che
gusto delizioso potremmo avere
noi. Qualche pietra bene asse­
stata li fa desistere da idee culi­
narie più estreme.
Insomma, l'avrete capito, non se
ne poteva proprio più!
A qualcuno viene persino la
malaugurata idea di domanda­
re: Ma... domani, che grotta
faremo? Neanche a dirlo, che
è subito fulminato da sguardi
assassini. Mentre i più astio­
si già se la prendono con un
alberello di ginepro nel tentativo di farne randelli, lo
stesso "qualcuno" si salva
correggendo la domanda
in: ... 0 ce n'andiamo al
S
mare?
Gli intenti omicidi rien­
trano immediatamente.
La proposta è approvata all'unanimità.
In ogni caso, come al
solito, non riusciamo
a resistere al richia­
mo speleologico.
Tagliamo la testa al
toro, trovando un compromesso
che soddisfa tutte le nostre
aspirazioni: andremo a fare spe­
leologia vicino al mare; per la
precisione, al mare di Cala
Sisine.
La scelta della nostra scorriban­
da speleologica ricade sulla
grotta di Cuilecciu, una cavità
ubicata in una codula affluente
di quella di Sisine, chiamata
Bacu Arala.
L.:i ndomani mattina, di buon'o­
ra, confortati da un'abbondante
colazione, il quattro per quattro
di Gilles ci porta in codula, ad
un quarto d'ora dall'attacco di
Bacu Arala. Cammiamo per un
bel tratto, per un comodo sen­
tiero, finché non ci facciamo
una ragione del fatto di non
riuscire a trovare una deviazio­
ne convincente che ci porti
verso la nostra grotta. Una grot­
ta, tra l'altro, da me già visitata
insieme a Jo ed altri amici circa
due anni prima.
Gli sguardi dei miei compagni si
rivolgono speranzosi su di me,
ma inutilmente. Proprio non
riesco a ricordare nessun riferi­
mento certo che ci porti sulla
buona strada.
Ci guardiamo attorno, pensiero­
si, quando improvvisamente una
voce cavernosa alle nostre spal­
le ci fa sussultare: me l'avete
vista una capra tutta bianca
passando di qui?
Inghiottiamo un pezzetto di
cuore e rispondiamo al pastore,
appena materializzato dal sotto­
bosco, che: sì, c'è parso d'a ver
in con tra to una capretta corri­
spondente alla descrizione, che
se ne torn a va allegramen te
verso Cala Sisine, [arse deside­
rosa di [are un bel bagnetto.
Tranquillizzato
l' omaccione,
pensiamo subito di riscuotere il
credito accumulato nei suoi
confronti e gli chiediamo se per
caso non sia a conoscenza di
una grotta, nei dintorni, chia­
mata Cuilecciu.
Eh, a vvoglia! risponde subito
lui. È proprio là; e con un dito
grosso come un cetriolo, c'indi­
ca un punto alla base falesia
che ci sovrasta, oltre un fitto
bosco di lecci. Non mi sembra
per niente il punto in cui, vaga­
mente,
e s s ere
ricordo
Cuilecciu, ma sempre di grotta
si tratta; quindi, pensiamo vada
ugualmente bene al no stro
scopo. Salutiamo il pastore e
decidiamo di mangiare un boc­
cone, prima d'affrontare quella
ripida salita.
Questo vale per noi, ma sembra
non valere per GilIes, che, parti­
to come un razzo, rientra dopo
una mezz' o ra dicendo d' aver
trovato una grotta con un
ingresso enorme. Non resistia-
A n t h è o 7 - 2003
15
�
I
!.
1-
(
�
mo alla curiosità e partiamo
immediatamente anche noi.
Lavvicinamento dura circa una
ventina di minuti e quindi,
finalmente, troviamo la famosa
Cuilecciu indicataci dal pastore.
Non è propriamente quella che
ricordavo, ma tanto meglio così,
vuoI dire che si tratta di una
nuova cavità.
La grotta è dislocata proprio
nella falesia e si presenta inizial­
mente come un ampio rifugio
sottoroccia, in fondo al quale
s'apre !'ingresso vero e proprio.
Non c'è segno d'attività d'altri
speleologi; tanto meglio!
Iniziamo subito, in contempora­
nea, sia le operazioni di rilievo,
sia quelle d'esplorazione.
La grotta si presenta subito
piuttosto ampia e ben concre­
zionata, in alcuni punti anche
molto attiva, considerato il
periodo siccitoso.
Esploriamo la parte più aerea,
ma la progressione è momenta­
neamente interrotta da un poz­
zetto di sei metri, a cui segue
una discenderia molto ripida,
dalle pareti concrezionate, il
fondo terroso e pieno di ciotto­
li di varie dimensioni.
Armato il pozzetto, ci accorgia­
mo immediatamente che quella
non è la solita grotticella. Si
tratta di una grotta d'interesse
archeologico. Difatti, troviamo
in vari punti depositi osteologi­
ci di varia natura e dei cocci di
vasellame . Alcuni manufatti,
addirittura, appaiono ancora
integri.
L euforia è alle stelle; siamo
emozionantissimi.
Alla fine della discenderia un
altro pozzetto di dodici metri ci
rallenta giusto il tempo per un
armo al volo su una clessidretta
nella parete, e poi giù.
Il fondo si rivela come una stan­
za piuttosto pianeggiante, con
18
A n t h è o 7 - 2003
una piccola pozza d'acqua di
gocciolamento e, guarda guar­
da, anche lì depositi d ' o s s a
chiaramente u m a n e : teschi,
tibie ed amenità simili. A ben
guardare poi, s'intravedono vari
pezzi di manufatti metallici di
bronzo.
Sì, chiaramente stiamo frugan­
do nell'abitazione, o luogo di
riunione, di qualche comunità
cavernicola.
Sicuramente è un'interessante
ed emozionante scoperta.
Usciti all'esterno, siamo ancora
emozionati dal pensiero di chis­
sà quali tenere storie familiari, o
crudeli drammi, possono essersi
consumate al suo interno in
tempi così lontani dai nostri.
La grotta, risulterà poi avere
uno sviluppo spaziale di 112 m.
Niente male per una gita al
mare, no?
Decidiamo di continuare l'e­
splorazione alla base della fale­
sia.
Manco a dirlo, troviamo subito
un' altra grotta dall'ingre s s o
piuttosto piccolo, sollevato alla
base da un gradino di circa un
metro e mezzo. Entrare non è
per niente agevole, pensiamo
quindi che non possa mai esse­
re stata adibita ad uso abitativo.
Entriamo attraverso uno stretto
passaggio lungo circa sei, sette
metri e giungiamo immediata­
mente all'interno di una bella
sala ampia e concrezionata.
Esclamazioni di meraviglia e
stupore per lo scenario che si
offre ai nostri occhi, ed anche
qui operazioni concomitanti di
rilievo ed esplorazione.
Il livello della stanza sale piutto­
sto rapidamente e, non senza
qualche difficoltà, riusciamo a
raggiungere in libera una galle­
ria che s'intravede quasi all'al­
tezza della volta. È concreziona­
tissima, piena di stalattiti e sta1agmiti e di belle vaschette
colme d'acqua. Ed anche lì, sor­
presa, cocci e frammenti d'og­
getti in bronzo. Troviamo anche
del vasellame quasi integro e
segni di fuochi ormai freddi da
migliaia d'anni. Non vi sono
però frammenti o s s e i , né di
uomini, né di animali, come
invece nella precedente.
Lo sviluppo di quest'ultima
grotta, a conti fatti, sarà di 41 m.
10m
2732 SAIN U Grolla N.3 di Cuile lecciu
-o·
t,
Nm 2002
10m
Sezione
ii
Pianta
-o·
Nm 2002
2731 SAINU G rolla N.2 di Cuile lecciu
Antichi livelli d'acqua
- 44
Usciamo, siamo proprio soddi­
sfatti ed emozionati delle escur­
sioni compiute e dei ritrova­
menti veramente straordinari,
ma purtroppo, s'è fatto molto
tardi e dobbiamo rientrare ,
anche se l'esplorazione sistema-o
tica della falesia promette altre
cavità d'interesse archeologico
notevole.
Ci guardiamo intorno, e con
bramosia, i nostri occhi indu­
giano sui moltissimi buchi che
s'intravedono nelle pareti del­
l'altro versante. Sì, questo posto
è proprio magico, e deve esserlo
stato anche per i nostri conter­
ranei di tantissimi secoli or
sono.
Si ridiscende, e come spesso
capita, non ritroviamo la stessa
strada percorsa all'andata, quin­
di, ognuno alla fine prende stra­
de differenti.
I mprovvisamente sentiamo i
richiami concitati di Carlo.
Arriviamo immediatamente e,
anche qui, sorpresa, l'ingresso
di un'altra grotta. Questo si pre­
senta come un grosso buco sul
piano del sottobosco, ed anche
la sua esplorazione non lascia
tempo ad indugi. Subito, un sal­
tino di qualche metro , che
superiamo agevolmente in libe­
ra, e la grotta si presenta imme­
diatamente come una galleria
riccamente concrezionata di
��:�;f��
-o·
Nm2002�
2733 SAINU Grolla N.4 di Cuile lecciu
circa 3 0 m . Termina però,
ahimè, in un grosso deposito
argilloso. Non troviamo nessun
reperto. Chiaramente , non è
mai stata abitata, soprattutto
perché quella deve essere stata,
e magari lo è ancora, una risor­
gente. Anche questa, in ogni
caso, è una bella grotta di 31 m
di sviluppo.
Chiameremo in seguito le tre
grotte, considerando la prima,
già a catasto, che non abbiamo
ritrovato: "Grotta N°2, N° 3 e N°
4 di Cuilecciu".
Bella fantasia, direte voi! Ma,
quello che conta, non sono i
nomi, ma le emozioni che
hanno saputo regalarci.
È ormai molto tardi, il sole sta
quasi calando, dobbiamo pro­
prio rientrare. In lontananza, tra
gli alberi, il meraviglioso mare
di Cala Sisine, ci occhieggia
invitante; e non abbiamo pro­
prio nessuna intenzione di resi­
stergli.
2731 SAIN U G rolla N.2 di Cuile lecciu
Baunei, Bacu Arala, 517 I CanI. Genna Silana
La!.: 40°10'34,5" - Long.: 9°37'00"
Q.: 220 m s.l.m.
Svil.sp.: 112 m - Disl.: -44 m
Ril.: Anne Martelat, Yvan Robin del Groupe
Ulysse Spéléo, Carlo Onnis del Unione
Speleologica Cagliaritana e Lucio Mereu del
Gruppo Speleo-Archeologico Giovanni Spano.
Grotta molto interessante e di discreta bellezza
che inizia con una condotta discendente che
taglia una galleria diretta N-S. Quest'ulltima,
fortemente discendente verso Sud, si ferma a 44
metri di profondità ed è caratterizzata da belle
concrezioni e da segni di antichi livelli d'acqua.
La grotta ha interesse archeologico.
2732 SAIN U Grolla N.3 di Cuile lecciu
Baunei, Bacu Arala, 517 I CanI. Genna Silana
La!.: 40°10'35"
-
Long.: 9°37'01"
Q.: 220 m s.l.m.
Svil.sp.: 41 m - Disl.: -6 m
Ril.: Anne Martelat, Yvan Robin del Groupe
Ulysse Spéléo, Carlo Onnis del Unione
Speleologica Cagliaritana e Lucio Mereu del
Gruppo Speleo-Archeologico Giovanni Spano.
Vicina alla precedente ed anch'essa di interesse
archeologico, questa grotta ha andamento sub­
orizzontale,
è meno concrezionata e presenta
una bella successione di vasche stalagmitiche
sul fondo.
2733 SAINU G rolla N.4 di Cuile lecciu
Baunei, Bacu Arala, 517 I CanI. Genna Silana
Lal.: 40°10'33" - Long.: 9°37'02"
Q.: 150 m s.l.m.
Svil.sp.: 31 m - Disl.: -3 m
Ril.: Anne Martelat, Yvan Robin del Groupe
Ulysse Spéléo, Carlo Onnis del Unione
Speleologica Cagliaritana e Lucio Mereu del
Gruppo Speleo-Archeologico Giovanni Spano.
La più piccola delle quattro grotte di Cuile
Lecciu (o Coilecciu), ha ingresso molto piccolo
che immette dall'alto in una galleria orizzontale
concrezionata che risulta intasata da sedimenti
a poco più di 25 metri dall'ingresso. Uno scavo
potrebbe riservare qualche bella sorpresa.
A n t h è o 7- 2003
17
La zona di Su Canale si è già
rivelata molto promettente,
ed in molti sono del parere
che anche la grotta delle Due
Lame possa svelare grandi
ambienti e lunghe gallerie.
j
I
I
Lucio e Alessandro sono stati
I:,�
�
L-
I
54'
E.�
I
-,
I�
t
fra i protagonisti dei tentativi
di disostruzione effettuati in
questa cavità, e questa volta
ci sono pure io, prima uscita
post-corso.
S a b ato - 3 0 1 1 1/2 0 0 2
C i d i ri g i a m o v e r s o B a u n e i , p o i n e l
c u o re d e l S u pra m onte f i n o a q u ota
1000 m. Una volta term i n ata l a ricerca
i nfruttuosa d i G i a m p i etro C a rta per l a
forn i t u ra d i m a i a l etti e/o c a p retti i n
vi sta d i N ata l e , a rrivi a m o a l ca m po " i
g i n e p r i " (o " s u f i n i s c i " p e r l a gente d e l
l u ogo) i ntorno a l l e 1 3 . 0 0 . I l posto è
affa s c i n a nte, u n p i a n oro d o m i n ato d a
g i n e p r i e lecci seco l a ri sotto i q u a l i
p i azzi a m o s u b ito l e n ostre t e n d e , pri m a
��
c h e le c o n d i z i o n i d e l te m po pegg i o r i n o .
I n dos s i a m o l e t u t e e c i s p o st i a m o sotto
l ' i n gresso d e l l a c a v i t à i nt o r n o a l l e
1 4 . 3 0 . I l sacco c h e c i portere m o i n
grotta pesa t a n t i s s i m o , c o n t i e n e q u attro b atteri e , d u e tra p a n i d a a r m o e le
p u nte, d u e p i e d i di p o rco, d u e sca l p e l l i , u n a m a ssetta , 1 0 m a nzi i n a b ito d i
a l l u m i n i o , i l n ecessa rio per p i azza rl i e
�
95
�
i l cavo per l ' a l i m e ntazione.
L' i n gresso si trova a l d i s o p r a , e s p ostato verso l a s i n i stra , r i s p etto a l
seco n d o i n g h i ott itoio d i S u C a n a l e . La
fratt u ra n e l l a rocc i a m ostra d u e bocc h e strette , q u e l l o d i d estra dà l ' a ccesso a l l a cavità in cui l e due c o n c rez i o n i ,
d a c u i p re n d e i l n o m e , s o n o state s a c rif i cate p e r p e r m etterne l a p rogres s i o n e
È
a l l ' i ntern o .
u n a g i o rnata fred d a e d a l l e a p e rt u re
si perc e p i sce c h i a ra m e nte u n a grossa
p o rtata di aria c a l d a in usc ita .
E ntri a m o e p rogre d i a m o l u n go u n a d i a -
6
c l a s i fa n gosa n o n m o lto ri p i d a c h e
p e n d e verso s i n i stra . Peréors i c i rc a
m , e o ltre p a ssato u n c u m u l o d i c o n c rez i o n i " s a c rificate " , si a p re un p i ccolo
,
So
1>
1
18
A n t h è o 7- 2003
-- ----- -
--
a ntro c h e p rosegue i n d u e poss i b i l i vie
m e g l i o i l fo n d o d e l l ' a m b i e nte: s e m b ra
t i a m o c h e l ' u lt i m a carica n o n h a fatto
a d estra e a s i n i stra . D ec i d i a m o di
p ro p r i o u n a d i sc e n d e r i a c o m e q u e l l a
a l c u n d a n n o . Con ca l m a e con l ' espe­
l a s c i a re il sacco i n q u esto p u nto e
d e l l ' i n gresso. P e r verifi c a r n e l a p e n ­
rienza d e l giorno p recedente, l avori a m o
i m bocc h i a m o la v i a d i destra avvi c i ­
denza e l a p rofo n d ità gett i a m o a l c u n i
ra p i d a m e nte a d u n n u ovo foro proprio
n a n d o c i a l l a stretto i a s u c u i d o b b i a m o
s a s s i i n q u e l l a d i rezione e i l ru m o re c i
s o p ra
l avorare. L a d i a c l a s i s i stri nge e r i d u c e
d à confe r m a p ro l u n g a n d os i i n u n roto­
Uti l izzi a m o u n a ltro tra p a n o c o n a ltre
la
gobba
sul
pavi m ento.
q u a s i d e l tutto l a p e n d e nza verso i l
l a m ento ra p i d o e l u n g o c h e s e m b ra
batte rie e o pt i a m o per l ' i m p i ego di u n a
b a s s o , r i c o p e rta d a u n a grossa c o l a t a ,
tend ere a s i n i stra segu e n d o la p e n d e n ­
p u nta p i ù corta p e r crea re l a s e d e d e l
foro, p a s s a n d o p o i a q u e l l a p i ù l u nga
s i n o a d u n a ltro p u nto i n c u i g l i a m i c i
za d e l l a d i a c l a s i . I n o ltre l e u r l a d i L u c i o
fra n c e s i d e l G ro u p e U lysse S p é l é o
d a n n o l u ogo a d u n grosso ri m b o m b o
per a n d a re in p rofo n d it à .
h a n n o fatto c ro l l a re u n grosso l a stro n e
c h e c i fa s perare i n u n a m b i e nte gra n ­
Q u esta volta l ' i n c l i n a z i o n e è d e c i s a ­
d i soffitto e d a c u i s i p u ò d a re a s s i ­
d e , m a g a ri u n ' a p e rt u ra verso l ' a lto d e l
m e nte b u o n a è p i azzi a m o l a c a r i c a ,
ste nza a c h i o pera s u l l a stretto i a . Oltre
soffitto proprio d o p o l e c o n c rezi o n i .
m o lto f i d u c i o s i d e l l avoro c h e potrà
q u esta si d e l i n e a n o c h i a ra m ente a l c u ­
O r a i l l a vo ro p e r c rea re d e i fori uti l i a l
co m p i ere.
n e c o n c rez i o n i a l d i l à d e l l e q u a l i s i
p i azza m e nto d i a ltri m a nz i è p i ù c o m ­
U n a volta fuori c o l l e g h i a m o i cavi e
i ntravede u n a p a rete p e r t utta l a l u n ­
p l icato, l o s p a z i o è stretto ed è d iffi c i l e
q u i n d i c i m i n ut i d o p o s i a m o g i à d entro
g h ezza d e l l a fratt u r a . C h e c i s i a u n
d a re u n a b u o n a i n c l i n a z i o n e a l foro.
n u ova m e nte.
a m b i e nte d i etro?
I nfatti l a seco n d a c a ri c a non sca lfisce
A b b i a m o a pe rto ! Il p a s s a g g i o è ora
S i i n i z i a a l avora re sul soffitto d e l l a
più d i ta nto i l soffitto, anche se crea un
p ratica b i l e : l a carica h a sfa l d ato u n a
stretto i a perfora n d o i n u n forn e l l o g i à
po' d i spazio per l avora re meglio c o l
grossa fetta d i roc c i a s u l soffitto d e l l a
strett o i a e d o p o u n a a c c u rata p u l i z i a
creato. P i a zzato i l m a nzo rec u p e ri a m o
t ra p a n o . . . i l tra p a n o , proprio q u e l l o , c i
tra p a n o e batte rie r i p o n e n d o l i a l s i c u ro
tra d i sce a l l ' u lt i m o foro. P e r l ' es attezza
dai
da event u a l i sch egge e risa l i a m o verso
s o n o state le batte rie che h a n n o ced u ­
co m u n q u e m a n d a re a v a n t i i l casco,
d et r i t i ,
b e n c h é sia
necessario
l ' u sc i t a , p o rta n d oc i a p p resso il cavo
to p ri m a d i poter effett u a re u n foro
p a ss i a m o i n d i re z i o n e d e l l ' a m b i e nte
per l ' a l i m e nta z i o n e . Poi c'è il s u o n o
a b b a sta nza p rofo n d o d a c o n v i n ce rc i
c h e p ri m a poteva m o s o l o scorgere.
sordo . . .
c h e potesse d a re b u o n i r i s u ltati c o n
La strett o i a s i a p re in u n a p i c c o l a s a l a
N e l l a s peranza c h e i l m a nzo a b b i a
l ' u lt i m o m a nzo d e l Sa bato.
m o lto b a s s a i n c u i è poss i b i l e però
fatto effetto c i g u a rd i a m o attorno a l l a
R i s a l i a m o d u n q u e p e r d a re l ' u lti m a
g i ra rs i e c h e si affa c c i a , o ltre le p i cco­
ri cerca d i a ltri access i , e a p pe n a a
scarica . A l l ' u scita ri m a n i a m o a bocca
l e c o l o n n e che a veva m o già v i sto, su
destra d e l l ' i n gresso d e l l e D u e La m e
a pe rta p e r l o s p etta c o l o c h e c i s i p a ra
u n a ri p i d a d i sc e n d e r i a l u n go l a d i a c l a ­
trov i a m o u n b u c o c o n u n a forte p o rtata
d a v a n t i : i l s o l e è t ra m o ntato e i l c i e l o è
s i ricoperta d a u n a l a rga c o l ata .
di a r i a c a l d a . I n i z i a m o u n a fre n et i c a
tem pestato d i ste l l e s p l e n d e n t i .
S u l l a p a rte d estra d e l l a s a l a e l u ngo i l
d i s ostruz i o n e
f i a nco destro d e l l a c o l ata s i p u ò n ota re
c o n t ro
La p ri m a g i o rn ata s i è co n c l u s a . Lavati
fa n go e p i etre e l ' a d re n a l i n a prodotta
( c o m b atte n d o
a I l ' a b beverato i o ( b rrrrrr. . . . ) e sca I d ati
un c a n a l e in c u i scorre l ' a c q u a p rove­
i n eccesso d a l l a t i ro i d e di M a n d i s ! ! ! )
d a u n f u o c h e re l l o , facc i a m o ritorno a l
n i e nte da u n a p i c c o l a n i c c h i a c o n cre­
c h e ci p o rta ad i ntrave d e re u n p i ccolo
ca m po d ove u n bel f u oco c i t i e n e c a l d i
z i o n at a , che s i trova n e l l ' a n go l o a
a m b i e nte a lto c i rc a 1,5 m s u l l a verti­
d u ra nte i l b i vacco e f i n o a l rit i ro n e l l e
destra i n a lto r i s p etto a l p a v i m ento
cale d e l l ' a p e rt u ra . Dopo c i rca m ezz'ora
n ostre t e n d e , a l r i p a ro d a l fre d d o .
d e l l a s a l etta .
D o m e n i c a - 0 1 / 1 2/2002
t u ra n e l l ' a m b i e nte i n pen denza e sti m a
s i a m o d e ntro: c i sono molti detriti s u l
fo n d o m a è c h i a ra m ente u n ' a ltra d i a ­
S i a m o sta n c h i , s o l o u n o d i n o i si avve n ­
c l a s i ( s u u n l i ve l l o p i ù b a s s o r i s p etto
C i svegl i a m o d i b u o n a lena i ntorno a l l e
u n a m i s u ra a p p ross i m ativa d i 5 m d i
a l l e D u e L a m e ) c o n fratt u re a l l a destra
7 . 0 0 ; tem perat u ra estern a : 4 ° C ! ! !
l u n g h ezza p e r 3 , 5 m d i l a rgh ezza e 3 0
e a l l a s i n i stra d e l l ' i n gres s o . L' a m b i e nte
Cerch i a m o i l tepore d e l s o l e per fa re
c m c i rca d i a ltezza c h e v a n n o a c h i u ­
è a b b a sta nza gra n d e per l a vora re a d
c o l a z i o n e e ci risca l d i a m o c o n u n b e l
d e r s i i n fes s u re d a 5 - 1 0 c m i n d i rezione
u n a d i sostru z i o n e s u l f i a nco destro
po' d i caffè.
d e l fo n d o e a s i n i stra l u ngo l a p e n d e n ­
d e l l a fratt u r a , che però term i n a d o p o
Una volta s m o ntate l e te n d e c i d i ri g i a ­
za d e l l a frattura, m a n o n effett u i a m o
a p pe n a 2 m i n u n a stretto i a i m poss i b i ­
m o n u ova m e nte a l l ' i n gresso d e l l e D u e
u n ' a n a l i s i a p p rofo n d ita .
le.
La m e , n o n p ri m a d i aver p reso accordi
N o n a b b i a m o trovato l ' a m b i ente c h e
R i e ntri a m o a l l e D u e La m e p e r verifi c a ­
per due m a i a l i a l c u i l e di P i etro C a rt a ,
s p e rava m o , m a l a s c i a m o l a c a v ità
r e i l r i s u ltato d e l l a voro. I l soffitto h a
frate l l o d i G i a m p i etro. S u l l a stra d a
convi nti che vi s i d e b b a ritorna re per
ced uto l i b e ra n d o l a stretto i a d a u n a
s a l ut i a m o i l p a d re Vitto rio, pers o n a g ­
effett u a r n e a l m e n o un r i l i evo p rec i s o e
b u o n a sc a g l i a d i rocc i a s pessa a l m e n o
g i o vera m e nte u n i c o .
per verifi c a re c h e q u e l l e fes s u re s u l
l O c m , a p pe n a p r i m a d i u n a gobba s u l
A l l e 1 3 .4 5 s i a m o p ronti p e r e ntrare i n
fo n d o n o n n a scon d a n o q u a l c h e bel l a
p a v i m ento e d a n d o m o d o d i osserva re
grotta . R a g g i u nta l a stretto i a c o n sta-
sorpresa .
A n t h è o 7- 2003
MONTE O I L i - BAU N E I
uw
j
r
I
I
1-
54'
60S(O TUTTO �A S(Ofl\ll\l
d i L u c i o e R i e l e Mere u
U
na bellissima, soleggiata
giornata di marzo, voglia
di spazi liberi e inconta­
minati, e finalmente un giorno
libero dal lavoro per mio fratel­
lo. Sono stati gli ingredienti che
ci hanno convinto ad una leva­
taccia alle cinque del mattino
ed a sorbirci 1 70 chilometri di
SS. 125 . Lidea era quella di bat­
tere l'area di Stirsili, alla ricerca
di nuove cavità e valutarne la
potenzialità al fine di creare una
possibile nuova zona d'interesse
speleologico. Insomma, cambia­
re un po' aria. Lidea era quella,
ma, avendo sbagliato di brutto
la zona che c'eravamo prefissi
d'esplorare, ci siamo trovati in
una zona più a nord: quella del
Bosco di Monte Oili. Quando ci
siamo accorti dell'errore ormai
era troppo tardi per fare marcia
indietro. La zona era in ogni
caso molto bella, piena di costo­
ni strapiombanti e immersa in
un fitto bosco di lecci e ginepri.
Iniziammo subito la battuta,
anche se, lo so, è pretenzioso
chiamarla così, giacché eravamo
solo in due, armati di radio R.T.
e tanto entusiasmo.
La prima parte della mattinata
trascorse come una salutare
passeggiata senza però trovare
nessuna cavità. Stavamo quasi
per fermarci a fare uno s]Dunti­
no, quando a momenti cascava­
mo in un buco che s'apriva al
livello del terreno, seminascosto
dalla vegetazione. Grande ecci­
tazione, armo su naturale, e giù
senza perder troppo tempo. Si
trattava di un pozzetto di circa 8
m con una piccola apertura
d'ingresso che si allargava all'in-
20
A n t h è o 7- 2003
terno in una tipica forma ad
imbuto. Sul fondo, un altro pic­
colo ambientino concrezionato
e un punto d'assorbimento che
potrebbe valer la pena di rive­
dere. Bottino: 13 m di sviluppo.
Pochino, ma, tanto per iniziare!
Neanche dieci minuti dopo sen­
tii mio fratello che chiamava
eccitato alla radio: aveva trovato
un altro buco. Le caratteristiche
morfologiche erano simili a
quelle dell'altra cavità, solo che
questa era profonda circa una
decina di metri con delle belle
pareti riccamente concreziona­
te. Sul fondo, mediante un pic­
colo ingresso, si accedeva ad un
altro pozzetto laterale di un paio
di metri, con un punto d'assor­
bimento che la diceva lunga su
cosa poteva essere stata in altri
tempi questa cavità.
Ormai, di mangiare non se ne
parlava più, la ricerca si era fatta
concitata; quella zona sembrava
promettere bene.
Poco più avanti, infatti, trovam­
mo una cavernetta chiaramente
usata, tuttora, quale comodo
rifugio dalle intemperie per i
pastori della zona e che, proba­
bilmente, servì d'abitazione a
qualche nucleo di nostri proge­
nitori di molti secoli fa. Rapido
rilievo, e si continua.
Erano ormai le quattro di sera, e
ci rammaricavamo un po' per
non aver trovato quella zona sin
dalla mattina, quando trovam­
mo un'altra grotta.
Laccesso era un largo scivolo,
che sembrava ! 'ingresso di un
garage, ed era chiaramente il
relitto di una grotta ormai
smantellata dall'erosione. Sul
fondo s'intravedeva uno stretto
passaggio, ingombro da pietra­
me, che sembrava portare ad
una cavità sottostante. Provam­
mo a disostruire ma rinunciam­
mo quasi subito data l'ora tarda.
Stavamo per andar via, ripro­
mettendoci di ritornare, quando
notammo una stretta fessura
ostruita dalle concrezioni a
circa un metro e mezzo d'altez­
za. Guardammo dentro, e subito
notammo che la fessura sembra­
va proseguire ed addirittura
allargarsi dopo un paio di metri.
D ecidemmo a malincuore di
rompere qualche concrezione,
solo lo strettissimo necessario,
per provare a darle una veloce
occhiata. Riuscimmo finalmente
a passare, anche se a costo d'a­
troci contorsioni, e ci trovammo
in una stanzetta, molto concre­
zionata, di forma vagamente cir­
colare, con una volta a guglia
che si trovava circa sette metri
più in alto; sul fondo, un
buchetto portava ad un piccolo
ambiente sotto stante, che sem­
brava proseguire chi sa dove, ma
che al momento c'era precluso
per l'esiguità dell'ingresso. Si
decise, per il momento, di
soprassedere. Uno stretto pas­
s aggio sulla parete ci portò,
dopo un piccolo saltino, in
un' altra stanza dall'alta volta,
simile alla prima, sul cui fondo
un'altro ingresso portava in un
sotto stante ambiente anch' esso
ricchissimo di bianche concre­
zioni. Il solito punto d'assorbi­
mento, bisognoso di disostru­
zione, concludeva la nostra
esplorazione.
Uscimmo che era quasi buio. La
grotta non era grandissima ma
meriterebbe un'altra visita, che,
effettuata con mezzi adeguati e
più tempo a disposizione,
potrebbe riservare gradite sor­
prese.
DATI CATASTALI
Ingresso
2808 SNNU Cavernetta del Bosco d i Monte Diii
Svil.sp , 13 m - Disl., -lO m
Baunei, Bosco di Monte Diii, 517 Il Baunei
Ril., Lucio Mereu, Riele Mereu - GSAGS
La!.: 40'05'46" - Long , 9'37'13"
Piccolo pozzo profondo 6 metri al Quale segue un
Q. 751 m s.l.m.
altro piccolo salto di 3. Di difficile reperimento.
Svil.sp., 6 m - Disl., -2,5 m
Ril., Lucio Mereu, Riele Mereu - GSAGS
2811 SNNU Grotta delle Guglie
Piccola cavernetta a pianta circolare, larga 3
del Bosco di Monte Diii
metri circa, di scarso interesse.
Baunei, Bosco di Monte Diii, 517 Il Baunei
La!.: 40'05'44" - Long., 9'37'07"
2809 SNNU Pozzetto N.l del Bosco di Monte Diii
Q., 742 m s.l.m.
Baunei, Bosco di Monte Diii, 517 Il Baunei
Svil.sp., 23 m - Disl. -9 m
La!.: 40'05'45" - Long., 9'37'10"
Ril., Lucio Mereu, Riele Mereu - GSAGS
Q., 749 m s.l.m.
Piccola ma interessante grotta composta da una
Svil.sp., 13 m - Disl., -8 m
successione di alcune piccole salette collegate
Ril., Lucio Mereu, Riele Mereu - GSAGS
da stretti cunicoli ben concrezionati. La grotta
Piccolo pozzo profondo 8 metri con ingresso
doveva essere più grande in passato come testi­
stretto e di difficile reperimento.
moniano resti di concrezioni e pavimenti di grot­
T�
PIANTA
,==�==,...,2.5
ta vicino all'ingresso.
2810 SNNU Pozzetto N.2 del Bosco di Monte Diii
Baunei, Bosco di Monte Diii, 51711 Baunei
La!.: 40'05'45" - Long. , 9'37'10"
Q., 730 m s.l.m.
Metri
"., ". �NE
�
�,
Anche se le cavità scoperte sono
state tutte di piccole dimensio­
ni, il fatto che se ne siano trova­
te tante in così breve tempo,
così vicine le une alle altre, e
nonostante fossimo solo in due
a fare le ricerche, dimostra
ampiamente che quella è sicura­
mente una zona fortemente car­
sificata che, con una seria bat­
tuta esterna operata in modo
più sistematico, potrebbe por­
tare anche a scoperte ben più
consistenti.
Arrivammo alla macchina che
era ormai buio pesto, la tempe-
ratura stava scendendo in
maniera vertiginosa e un bron­
tolio allo stomaco ci ricordava
che non avevamo ancora tocca­
to cibo, tanto eravamo presi da
quell' emozionante avventura.
Un fuoco, una salsiccia cotta su
una pietra di calcare rovente,
nonché un buon bicchiere di
vino, misero a posto ogni cosa.
Una bella luna piena, che sorge­
va allora, in quel bel cielo stella­
to del supramonte, sembrava
chiedersi: Ma chini fun ti cussus
maccusu? Ci aspettavano anco­
ra 1 70 Km di 125 . . .
A n t h è o 7- 2003
21
Profi lo longitudinale del rio F l u m i neddu con relativa Sezione
geologica l u n go l'asse WSW-ENE che caral1erizza i l tral10 d a l l a
800 m s l m fino a l l ' a n s a a U (circa 740 m s l m ) .
I n c a r t a sono v i s u a l izzati, l u n go 1 500 m d i sezione, i punti i n
quota d i
wsw
c u i s i a p rono le cavità i n studio d i m a ggior interesse.
Sezione longitudinale d e l l a cavità di Su Eni 'e Istél1ai l u n go
l ' a sse NNW-SSE, s i evidenziano le varie stratificazioni dei sedi­
menti carbonatici attraversati dalla cavità. A l l a profondità d i
360 m s i incontrano i m ponenti a m m a s s i d i rocce meta m orfiche
erose dallo scorrimento e l a faglia presente disloca i l contatto
con i l b a s a mento i m permeabile a d u n a q u ota i nferiore, per­
mettendo lo sviluppo della cavità a ncora i n senso contrario
a l l ' i m mersione degli strati .
N e l l a foto i n a lto:
VPF. I l fiume precipita con grande forza nella s u g gestiva Sala
d e l l 'atollo. le piene fanno circolare cent i n a i a d i litri a l secondo
l u n go q u esta v i a d i drenaggio sem pre attiva, che s i a p p rofon­
disce sotto i l S u p r a m onte d i Orgosolo contribuendo a d a l imen­
t a re i l m i sterioso collettore.
Foto G. Melis
24
A n t h è o 7- 2003
•
Ritratto di gru p p o . . .
tra spera nza e mistero !
di Patrizia Soro
C i a o ragazzi . . . e n o n . . . s o n o Patri z i a
S o r a , m a q u i a [ F[ u m i n e d d u m i c o n o ­
scono tutti c o m e " b u s c a " , i [ m i o n o m i ­
g n o [ o , perc i ò a n c h e vo i , s e volete, c h i a ­
m ate m i così ! A b i to a Sestu ( C a ) m a [ a
d i m ora uffi c i a l e a d etta d e g l i a m i c i è i [
S u p ra m onte d ' U rz u l e i , p i ù p rec i s a m e n ­
t e , i n d i rizzo R i o F[ u m i n ed d u , i n u n a
c o m o d a res i denza " Ferri n o " c o n posto
a uto e sco n f i n ato g i a rd i n o .
Vi scrivo proprio d a q uesto l uogo so[ ita­
rio e selvaggio, costante d e l l e nostre
Millelire a Su Colostrargiu, di oltre 50 m, seppur terrazzato a causa
dell'erosione che ha provocato l'arretramento della parete, mentre
nella grotta VPF la verticale a campata unica più profonda è di sol­
tanto 45 m.
La differenza tra ambienti modellati in litologie diverse si evidenzia
soprattutto nella grotta di I stéttai, proprio lungo le verticali dove la
formazione mesozoica appare abbastanza varia, incontrando strati
di dolomie e di calcari nella seguente successione: dolomia-calcare­
dolomia-calcare-dolomia. All'ingresso (Dolomia) si osserva una
impostazione dei pozzi in frattura, poco lavorati, mentre al passaggio
con i calcari (-40 m) , si assiste ad un aumento notevole delle dimen­
sioni e alla preferenziale formazione di pozzi a sezione circolare,
spesso in associazione a forme ellittiche verso il fondo. La sequenza
mesozoica presenta inizialmente banchi calcarei dolomitici grigia­
stri, e, a diverse profondità, si notano conglomerati di arenarie e cal­
cari spessi circa 20-30 cm, mentre nella verticale che si apre a - 100
fanno notevole scena gli ammassi di macrofossili (coralli) , messi in
rilievo nella parete dall' erosione. Lultimo strato di calcari che si
interpone nelle dolomie basali è spesso circa 20 m, tra la profondi­
tà di - 185 e -205 m, e non è presente nelle verticali di VPF, pur attra­
versando la stessa formazione. Questo strato di calcare causa una
verticale particolarmente bella nella forma circolare, che restringe
leggermente la sezione incontrando la dolomia sottostante assu­
mendo l'aspetto di una larga frattura. La profondità complessiva del
pozzo è di circa 50 m, assai emozionante, ma spezzata lievemente dal
contatto tra le due litologie, in corrispondenza del quale si è forma­
to un piccolo terrazzo circolare con alcune lame rocciose sporgenti.
Una particolarità è la formazione di terrazzamenti in corrisponden­
za delle superfici di contatto tra strati di composizione diversa. I
sedimenti carbonatici attraversati, infatti, non sono omogenei, sia a
VPF che ad I stéttaÌ. Nei pozzi si vedono strati più dolomitici ricono­
scibili dal colore più scuro ma anche dalla minor attitudine all' ero­
sione che li portano in visibile rilievo.
Le rare morfologie freatiche si trovano in corrispondenza dei ban­
chi di calcare, come a - 140 m ad I stèttai. Qui alcune grosse gallerie
freatiche si sviluppano nel calcare, spesso circa venti metri, sul
ricerche e s p l orative, a c a c c i a d e l l e vie
d ' a ccesso a [ m i sterioso c o l l ettore sot­
te rra neo c h e u n isce [e a c q u e c h e da Sa
R utta e s ' Edera d ' U rz u l e i sfoc i a n o poi
È
a l l e risorgenti di S u Co[ogone a d O l i e n a .
proprio d a q u esti s i l e n z i c h e oggi
traggo s p u nto per scrivere, per p a r [ a rvi
u n po' d e l l a n ostra stori a . Una l e ggera
b rezza d i m a estra l e ri nfresca q u esta
[ u n g a giorn ata di Lu g [ i o m entre i[ c i n ­
g u etti o d e i p a s s e rott i , [ o stri d i o d e l l e
c i c a l e ed i [ gra c i d i o d e l l e ra n e s c a n d i ­
s c o n o [ ' ora c h e p a s s a !
Vittorio C ro b u , Si [ v i a Arrica e G i a n [ u ca
Me [ i s s o n o giù a I stètta i , oggi s i ri l eva
t utta [a p a rte a l l a gata e d io, fu rbetta ,
ho d e c i s o d i m o l l a re a [ oro [ ' i n grato
co m p ita i
G [ i a ltri co m p a g n i d ' avve n t u ra 7 ! N o n
s o n o p o i c o s ì t a n t i . . . C a r l a è a [ m a re
c h e stu d i a p e r [ ' u n ivers i t à , R i c ky ? Evi­
d e nte m e nte [ e regge i l i bri (e ntra n o
s e m p re i n c o p p i a l ) e M a x . . . q u esto
week-e n d si è d ato a l l a m a c c h i a I
S i a m o u n a b e l l a s q u a d ra 7 1
Ma s i ,
m o d estia a p a rte, i [ costante i m pegno
n e i nostri [ avori i n iz i a a rega l a re otti m i
frutt i .
[ [ c a p itolo F[ u m i n e d d u è i n izi ato n e l
1 9 9 8 d o p o c h e , per d a re p ri orità a l l a
crescita s p e [ e o [ o g i c a , i o e i [ m i o c o m ­
p a g n o Vitto f u g g i m m o d a l l e b e g h e
i nterne d e g l i otto a n n i trascorsi a l l o
S p e [ eo C l u b d i C a g l i a r i . D a q u i i n i z i ò u n
n u ovo p e rcorso e s p l orativo, ca ratte riz­
zato d a l l a ricerca cost a n te di a pe rt u re
esa l a nt i , d a l l a s c o p e rta d i b u c h etti
Anthèo 7- 2003
25
i n e s i stenti da "forzare" con le b u o n e o
le b rutte m a n i e re, d i conti n u i wee k-e n d
tra scorsi a l a vorare c o n i l s o l e , l a p i og­
gia e la n eve. Un a ltern a rs i di att i m i d i
g i o i a e d i sconforto, m a .
a l l a fine
eccoci q u a !
Anzi c re d o proprio c h e q u esto s i a stato
l ' i n iz i o di u n a n u ova era per l a s p e l eo­
1.i �
l o g i a i s o l a n a , sca n d ita d a p u nt i ferm i e
certezze c h e f i n a l m e nte contri b u i ra n ­
n o , se n o n a ltro, a s b ro g l i a re l ' i ntricata
m atassa d e l " gra n d e col l etto re" .
1991
S i a m o stati svezzati da Fra ncesco La i ,
che c i h a p resentato i l p a l a n c h i n o e per
primo c i h a i n segnato c h e l a Speleologia
è ricca d i fatiche e sog n i . . . e che l e grot­
te p ri m a di d iventa re "Speleotu ristiche"
s i devono cerca re, trovre o scava re, a
p i a c i mento, si devono rilevare e poi . . .
Si i ! ! Arriva no a nc h e le sodd i sfazion i ! ! . . .
1998
Visione aerea del Supramonte d i Orgosolo e Urzulei con i p r i n c i p a l i sistemi torrentizi, le cavità assorbenti princi p a l i , i m p o rtanti sotto
Trova m m o i l VPF (Vitto r i o , Patri z i a ,
l ' a s petto storico e idrologico. I n c h i a ro le m a ggiori elevazioni e relative Q u ote sul livello del m a re.
Fra ncesco) d e c i d e n d o d i d a re i n iz i o a l l e
o p e re d i d i sostruzi o n e . . . m e s i d i d u ro
l a voro, ma m a rtel l o e sca l pe l l o n o n
bastarono e , d o p o avere c a m b i ato i
c o n n otati i n i z i a l i a l l ' i n g res s o , d e c i ­
d e m m o d i m o l l a re l a p r e d a per torn a r­
vi p o i i n u n s u ccessivo m o m e nto, c a r i ­
c h i d i a ltro entu s i a s m o , m a s o p rattut­
to di q u e l l e " p e n n i n e " p a rt i c o l a r i c h e
n o n dovre b b e ro m a i m a n c a re a d u n o
s p e l e o l o go
che
si
r i s p ett i !
I n fatti
i n contra m m o i ragazzi d e l l ' eq u i pe di
D o m u s n ov a s , che, n e l l a l o ro b e l l a terra
1 9 l e s i e nte, ci h a n n o i n segn ato che l a
forza d e l l a rocc i a va c o m b attuta a d
a r m i p a r i , e così a b b i a m o a p p reso l ' a r­
te v i n cente d e l l a seria e veloce o pera d i
d i sostru z i o n e , senza l a q u a l e n o n s i
s a re b b e potuta rive l a re n e ss u n a d e l l e
p rofo n d e cavità d a n o i trovate n e l F l u ­
m i n ed d u . G r a z i e ragazz i ! Face m m o u n
po' d ' es p e r i e n za d i d i sostru z i o n e forza­
ta n e l l ' i n g h i ottito i o Ti n ny, a D o m u s n o­
v a s p o i . . . i n iz i ò la "cate n a d i produzio­
n e " e torna m m o n e l n o stro bel S u pra­
m o nte, c o n s c i d e l fatto c h e s i s a rebbe­
ro accorc i at i n otevo l m ente i tem p i d i
d i sostru z i o n e , n e i ca ntieri l a sc i at i i n
sospeso. Evviva I
,--
zs
l
A n t h è o 7- 2003
piano di contatto con la dolomia sottostante. La genesi di queste
forme è stata favorita dali' instaurarsi di un locale regime di pressio­
ne, dovuto al notevole restringimento di sezione in corrispondenza
della dolomia.
Presso il contatto con le rocce impermeabili si riscontra un'amplia­
mento degli ambienti per fenomeni gravitazionali. Lerosione dei
sedimenti marnosi più teneri lungo il contatto causa lo scalzamen­
to, da parte delle acque circolanti, ed il collasso delle dolomie sopra­
stanti, fortemente diaclasate. Il lungo ambiente di crollo di VPF,
denominato Frana Maomettana, trova correlazione con ambienti
simili in altre grotte. Così ad Istèttai, notiamo a -360 m, presso il
contatto ( Sala della Cascatella ) , un cedimento delle stratificazioni
che forma il classico profilo parabolico, determinato dal carico roc­
cioso sovrastante. Probabilmente la frana a valle di Colostrargiu
ricalca la stessa genesi, anche se non si evidenzia il contatto con le
rocce impermeabili, probabilmente poco distanti.
La principale discontinuità tettonica nella grotta di Su Eni 'e I stéttai,
regola la direzione degli scorrimenti idrici verso SSE, una direzione
preferenziale visibile già alle quote superiori. Alla profondità di -360
si osserva il contatto con gli scisti paleozoici messi in grande evi­
denza sul Iato ovest da una faglia di direzione SSE-NNW, sulla quale
è inizialmente impostata la galleria di Landmannalaugar. Poco più
avanti la probabile presenza di una faglia trasversale, non visibile
per i vari crolli che si susseguono in questa zona, porta il contatto
in profondità. In questo tratto l'acqua scorre in direzione contraria
�l
� I N G R ESSO
�
- 25
S' O ra l e 'e su M u d recu (VP F)
'
-80
-1 1 5
S EZ I ON E
�
1 50
�
!
- 20 5
, I
I
)"j
"��'�
'---\
-- "4
L' i m ponente scavo nei sedimenti a l l u v i onal i e l e successive disostruzioni negli a m b i enti d i a c l a s i c i sotloslanti hanno con­
sentito l ' a ccesso alla cavità situata n e l l ' a lveo del Rio F l u m i n e d d u . (foto Riccardo De Luca)
P IANTA
o
50
m
RAMO A VAllE D E L F I U M E
-340
R A M O A M O NTE D E l F I U M E
Sifo"e
A n t h è o 7- 2003
1999
Passò i l te m po , c o nt i n u a ro n o l e ricer­
c h e , poi fu la volta d i S' Edera. I n co n ­
tra m m o S a n d ro S u l i s c h e c i conta g i ò l a
)
I
!
1.; �
s u a p a s s i o n e per i segreti d e l l a " s u a
p referita " . G ra n d i e s p l o raz i o n i , a c u i s i
a s s o c i ò a n c h e M a rco M attu ( o rm a i
free-c l i m ber) , e d ecco c h e s i rive l a ro n o ,
c o m e i n u n sogno, l e g a l l e r i e d e i ra m i
n u ovi . L' e n t u s i a s m o c resceva e d i l
"ta rlo d e l col l ettore" d iventava se m p re
p i ù gra n d e .
Fu c o s ì c h e , i n u n a d i q u e l l e b attute
i nterne, d ec i d e m m o di acco m p a g n a re
d u e a m i c i d i M a rco, R i cc a rd o De Luca
(Zavor) e Carla Coro n g i u ( B i l ly) . Ci
conosce m m o proprio l u n g o l a v i a per i l
ca m po i nterno e d a q u e l l ' u s c ita n a q u e
El
u n a s i n cera a m i c i z i a ( a d i re i l vero, c o n
R i c ky l it i g o s pesso l ) .
Q u est' i n c o ntro h a segn ato l a f i n e d i u n
periodo d i s o l e fati c h e e l ' i n iz i o d e l l e
p r i m e sod d i sfazi o n i , " q u e i d u e " s o n o
co m p a rs i proprio s u l p i ù b e l l o l La s o l i ­
ta fort u n a d e i n ovel l i ! Pro p r i o i n u n a
d e l l e p r i m e esc u rs i o n i i n s i e m e trov a i i l
" b u c h i n o d i t r e c m " c h e poi d i ventò S u
Carta topografica con lo svi l u p p o p l a n i metrico in scala delle principali cavità i n esplorazione. Su Eni 'e Istéttai si distingue per u n
C o l ostra rg i u , scava m m o i n s i e m e e d i n
celtare le acque che provengono d a l l e zone d i a l i mentazione a s u d , senz'a ltro coincidenli con l e gal lerie del m isterioso colleltore.
m a ggiore sviluppo l u n g o u n a d i rezione p i ù d e f i n i t a d e l l e a ltre, penetra ndo sotto i l rilievo d i M.Unnoro. �ui rite n i a m o s i p o s s a n o inter­
d u e g i orn ate d i l a vo ro p i ù u n a " p en n i ­
na" . . . Buum e bingo!
Vitto ovv i a m e nte era g i à e ntrato p r i m a
a n cora c h e s i uti l izzasse q u est' u l t i m a
p e r a l l a rg a re u lteriorm ente i l p a s s a g­
gio, e noi che non c i passava m o
resta m m o fuori I
Dov'è Vitto ? D o p o u n ' o retta c i rc a l a
strett o i a l o p a rtorì , entu s i a st a , c i rac­
co ntò di aver p e rcorso vari a m b ienti
d i sc e n d e nt i e d i essersi b l occato s o p ra
un g ra n d e n e ro: u n pozzo ! L u n go i l F l u ­
m i neddu
r i ec h e g g i a ro n o
le
n o stre
all'inclinazione degli strati. Oltre il sifone, nei passaggi attualmente
in fase di disostruzione, la presenza di livelli marnosi ci indica che il
contatto è nuovamente vicino. AI VPF una faglia di direzione NE-SW
segna il ramo che permette l'accesso alla verticale sul salone del
campo (-270). Questa faglia approfondisce di diversi metri il contat­
to sul lato nord-ovest della sala, lato in cui trovano sfogo verso la
Frana Maomettana le acque originate dalle piene esterne. Questa
importante faglia, evidente in planimetria, pare delineare tutta la
cavità fino alla Sala della Cascata e potrebbe suggerire una proba­
bile prosecuzione presso una zona allagata da controllare forse più
attentamente!!
u r l a . . . M a p o i su, al c a m po , c i re n ­
d e m m o c onto d i n o n avere c o n n o i s uf­
Le c o l o razioni
f i c i e nte m ateri a l e e s p l orativo.
Il ritrovamento di un corso d'acqua di portata intorno ai 30 I/s,
come quello di Colostrargiu, in un periodo così secco come quello­
dopo l'autunno del 2000, mostra la necessità di nuove iniziative di
studio, nell'interpretazione di questi dati e soprattutto nelle dina­
miche delle acque. Si identifica l'origine del rio Crobu di Colostrar­
giu, attribuendone la provenienza alle zone di contatto presso le
vicine gole di Orgosolo, attraverso la semplice conoscenza del terri­
torio. Il comportamento del corso d'acqua, stabilito in un lungo
periodo di osservazioni e di misurazioni, rafforza questa ipotesi, ma
occorre preparare delle colorazioni, che, per il peggioramento delle
D ec i d e m m o con Vitto di a n d a rl o a
È
prend ere da u n c a ro a m i c o " s p e l eofa i ­
d ate" d i B a u n e i : M a rco M i l l e l i re .
stato i l n ostro s p o n s o r, forn e n d o c i
c o r d e , i m b ra c h i e s a c c a d ' a r m o . . .
R i entra m m o a l l e 2 3 . 4 5 .
AI c a m po b a s e c i a s pettava n o Z a v o r e
B i l ly, a n s i o s i d i s a p e re tutto s u l l ' eq u i ­
p a gg i a m ento d i fort u n a rec u perato.
L' i n d o m a n i entra m m o . . . Mentre Vitto
28
A n t h è o 7 - 2003
condizioni climatiche in tutto l'inverno 2000-2001 , sono rese
impraticabili. La direzione preferenziale verso NE del ramo attivo di
Colostrargiu pare legare direttamente questa cavità al misterioso
collettore che dovrebbe incrociare il nostro fiume proprio lungo
questa direzione. Nel maggio 2002 il ritrovamento di un secondo
torrente, che si sviluppa oltre i 300 m di profondità nella grotta VPF,
riaccende lo stimolo per le indagini colorimetriche. Infatti il nuovo
fiume presenta grossomodo le variazioni di portata del Rio Crobu di
Colostrargiu e non pare essere il collettore, stando ad un veloce cal­
colo delle portate. Finalmente, il 23 novembre 2002 rilasciamo l Kg
di Fluoresceina Sodica a Badde Tureddu. Riteniamo essere una suf­
ficiente quantità, calcolando la distanza delle due cavità da questa
zona, e soprattutto tenendo conto della bassa portata riscontrata nel
periodo. Si dispongono nella stessa giornata i captori a Colostrargiu
e al VPF, dove viene montato un campo interno, in modo da dispor­
re diverse reticelle con i carboni attivati in acido e proseguire con i
rilievi del ramo a monte del fiume. Dopo una settimana abbiamo l'e­
sito positivo, quasi scontato, di Su Colostrargiu, ma le piene che si
susseguono nelle settimane successive ostacolano !'ingresso al VPF.
Il fine settimana del 14 e 15 Dicembre 2002 si recuperano alcuni
preziosi contenitori anche in questa cavità. Ma non ne rileviamo la
positività neanche con la lampada di Wood, probabilmente a causa
della forte diluizione subita dalla fluoresceina dopo le piene. Si spe­
disce la soluzione di Potassa Alcolica al Prof. Bartolomeo Vigna del
Politecnico di Torino, che
riscontra con l'analisi stru­
mentale la presenza del
colorante. Si annuncia
un' affascinante
subito
contesto, provata l' esisten­
za del nuovo sistema carsi­
co sotto il Supramonte di
Urzulei. La situazione
strutturale favorisce il dre­
naggio di affluenti prove­
nienti dal Supramonte di
Orgosolo, comprese le per­
dite che si allineano lungo
il tratto del rio Flumined­
du interessato. Scaturisce una realtà dalle grandi potenzialità spe­
leologiche, che si esprimono già negli ambienti del VPF ma soprat­
tutto nella quantità di acqua che quest'ultima grotta raccoglie
durante le piene, non quantificabile ma che si aggira in parecchie
centinaia di litri al secondo, considerati i livelli raggiunti presso le
zone attive. Queste andranno a confluire verso il grande collettore,
probabilmente dopo un lungo tragitto sotto il Supramonte di Orgo­
solo, dove la condizione geostrutturale pare indirizzare le acque.
Ipote si idrogeologica
Pensando ad u n a immaginaria linea c h e unisca Sa Rutta ' e S 'Edera a
su Gologone, abbiamo rappresentato con buona approssimazione il
percorso del misterioso Collettore. Questo, oltrepassando il sistema
s i d i l ettava a d a r m a re io, che h o cost a n ­
te m e nte p a u ra d e l vuoto, e r o con l u i n e l
n e ro a farm i le s e g h e menta l i . . . Tutto
conte nto term i n ò l ' a rm o e volò g i ù . . . l o
segu i i dopo trenta m i n uti d i med itazio­
n e e di gra n d e strizza I lavar e B i l ly
a s p etta ron o a n s io s i d i sopra, p u rtroppo
m a ncava l ' u lt i m o i m braco e f u ro n o
costretti a f a r c i co m pa g n i a e a s s i stenza
d a l l ' a lto, era b e l l o sa pere di poter con­
tare s u q u a lc u n o . Ecco che dopo tre suc­
cessivi s a l t i , i n tutto c i rca setta nta
metri, tocc a m m o il fon d o s a b b i oso. I l
pozzo era a l l e n ostre s p a l l e e d a l l a
n ostra d estra s i a p riva u n o stretto
m e a n d ro e . . .
avevo perso Vitto ri o !
lavar e B i l ly c h i e d eva n o notizie e v i sto
che orm a i non avevo che poca l uce, m i
co n s i g l i av a n o d i scarbu rare. R i u s c i i a
fa re tutto a l b u i o , poi presi l ' a c q u a , i l
c a r b u ro, i nfi l a i tutto n e l l a sacca s pe l eo
e tenta i la traversata d e l m e a n d ro . . . col
ca volo, non riesco con lo zaino! orm a i
e r o i n f i b ri l lazion e ! . . . ecco c h e Vittorio
torn a , il b a stard o n o n d i ceva n u l l a , non
raccontava n u l l a .
parla I Dimmi che
continua, che ci consente di passa­
re. . . con un pozzo così la grotta non può
chiudere, dimmi che continua e che sei
arrivato al fiume! Dimmelooooo!! G l i
. .
a ltri n o n potev a n o sent i re c i ò c h e m i
s u s s u rrò Vitto, era n o tro p p o lonta n i ,
sentiro n o solo le m i e u r l a , l e n ostre urla
d i gioia: il fiuuumeeeell I
Vitto ti prego accompagnami al fiume,
voglio toccare quelle gelide acque! Men­
tre lavar e B i l ly gioivano n e l l ' a lto d e l l 'o­
b l i o , l a grotta i n go i ava m e e Vitto !
A n t h è o 7- 2003
S'iscra 0 1 l d a nesa, S u p ra monte di Urzu lei. Nonostante i l tempo
invernale si presenti rigido e avverso i l a vori d i d isostruzione
non conoscono soste. Foto G . Melis
1.) �
Stava m o f i n a l m e nte c a l p esta n d o c i ò
c h e p e r a n n i erava m o convi nti d i poter
trova re . . . ma farlo p e r p ri m i e così
veloce m e nte fu u n ' e m oz i o n e fort i s s i ­
m a , c re d o c h e l a v o c e d i q u e l f i u m e e l o
s g u a rd o e n t u s i a sta d i Vitto m i a c c o m ­
p a g n erà se m p re !
D i q u est' es p l o ra z i o n e c o n s e rvo u n c a ro
ricordo perc h é ha segn ato l ' i n iz i o d i u n
s u ssegu i rs i d i fort i e m o z i o n i e p e rc h é
ra p p resenta l a n a scita d e l l a s q u a d ra a
caccia del collettore.
Per c o n c retizza re i l n ostro s o g n o ? !
B a sta crederci ! ! . . . e l a s c i ate fa re a
n o i c h e (ogn i s a nto f i n e sett i m a n a )
a r m a t i d i p i c c h etta , p a l a n c h i n o , p a i o l i ,
cazzu o l e e c a zzate, . . . cazzuti segu i a ­
m o l e o r m e d e l col l ettore, r i c c h i d i
m o l t a b u o n a volontà e d i u n po' d i ott i ­
m ismo.
D o p o S u C o l ostra rgi u s o n o state trova ­
te n e l l ' ord i n e : N u rra C u p e rc u , N u rra
Arza n e , Su S a m m u c u , Su C a l avri c h e ,
Sa M e l a , VPF, I stett a i e ta nte a ltre d i
m i n o re i nteresse.
D u ra nte i l p e rcorso e s p l o rativo a b b i a ­
m o contagi ato a n c h e : S i l v i a , G i a n l u ca
e M a s s i m o Farris e forti d e l l o ro a p pog­
gio a b b i a m o c o n t i n u ato i l a vori d i
scavo n e l l e v a r i e cavità p e r p o i a rriva­
re a I stètt a i ( - 370 m ) . . . proprio l a
c i l i e g i n a s u l l a torta !
O ra s i a m o u n po' c o m e " i m a g n i f i c i 7"
e q u a n d o si e ntra i n grotta ci m a n c a
30
A n t h è o 7- 2003
di S'Iscra Olidanesa - Codula De Sa Mela, attraversa il M.te Unnoro
raggiungendo più a Nord la prepotente linea del Rio Flumineddu,
che incide fortemente le formazioni carbonatiche del mesozoico.
Stabilire i parametri di una ricerca efficace ha imposto, lungo il Rio
Flumineddu, !'individuazione di situazioni strutturali e stratigrafi­
che favorevoli al movimento sotterraneo del collettore verso questa
area, imponendo un limite estremo a sud, presso la grotta di Colo­
strargiu e a nord, poco oltre l'ansa a U, delimitando infine, una
fascia di quote relativamente bassa, dove esprimere la massima ener­
gia esplorativa. La premessa per una valutazione attenta riguarda la
profondità in cui scorre il collettore, regolata dalla quota del basa­
mento impermeabile. Infatti abbiamo chiarito che gli acquiferi car­
sici in tutta l'area raggiungono normalmente questo livello, grazie
alla forte diaclasatura delle dolomie basali e alla modesta copertura
dei sedimenti carbonatici. Più a monte di Colostrargiu ( 825 m ) , il
limitato spessore delle dolomie (poche decine di metri ) , non garan­
tisce neanche la quota adeguata del basamento impermeabile per il
passaggio del Collettore, configurando un ruolo marginale di questa
per le nostre ricerche. Questo fattore spiega come la grotta di Man­
dara 'e S 'Uru, esplorata dal GSAS e GASAU nel 1998, estendendosi
con il ramo vadoso attivo nella direzione di Serra Lodunu, attraver­
so il rilievo di Ortorgo, raggiunga una modesta profondità, pure
essendo impostata lungo il verso di immersione degli strati. La quota
raggiunta da Mandara 'e S'Uru è pressoché uguale a quella della ex
frana terminale di S 'Edera ma troppo distante da essa per poter cre­
dere ad una vicina giunzione con il collettore, implicando per la
grotta il profilo di remota tributaria. A Nord di Colostrargiu !'im­
mersione costante della serie carbonatica mesozoica dispone il con­
tatto a profondità sempre più crescenti, un livello di riferimento che
va diminuendo progressivamente verso nord-est fino a svilupparsi
sotto la quota di sfioro di Su Gologone 114 m.s.l.m, dove inizia il
livello freatico che alimenta la risorgenza. Il fatto che il sistema
Colostrargiu - VPF non incontra il collettore, fa attribuire un'impor-
s o l o l a c o l o n n a s o n o ra d i E n n i o Morri­
c o n e . Vivere q u este avve n t u re in poc h i
c i f a sent i re tutti p i ù v i c i n i , orm a i
s i a m o c o m e frate l l i n i , p i ù c h e c o m p a ­
g n i d ' a vve n t u ra . E d a n c h e se o g n i
t a n t o q u a l c u n o d i n o i n o n regge i l ritmo
e " getta l a s p u g n a " per conceders i u n a
sett i m a n a d i ri poso . . s i a m o s e m p re
molto affiatat i .
Vitto è
l ' e l e m e nt o tra i n a n te
della
nostra p i c c o l a s q u a d ra e n o i d e l l a c i u r­
ma concord i a m o n e l d overg l i a p p i e n o
l ' e s ito p o s i t i vo d e l l a n o stre scoperte,
d ata l a sua res i stenza ( d u ra ce l i ) , la
volontà e l a persevera nza n e l l ' affronta­
re s o p ratt utto i m o m e n t i neri e l e fati­
t a m a m a gg i o re a l l ' a re a p i LI a va l l e , i n c u i il c o l l e ttore p u ò segn a re i l
m a s s i m o avv i c i n a me n t o a l F l u m i n e d d u . G razi e a l l ' i m m e r s i o n e a
N o r d - e s t d e l b a s a m e n to e le i mp o r t a n t i d i s c o nt i n u i t à tetto n i c h e
trasvers a L i , evi d e n t i i n questo tratto fi n o a l l ' a n s a a U, s i p u ò i p o t i z ­
z a re u n a d e v i a z i o n e ve rso i l F l u m i n e d d u d e l l e a c qu e prove n i e n t i d a l
M.te U n no ro , c h e re n d e re b b e ragg i u n g i b i l e i l c o lletto re d a c a v i tà
c o m e Su S a m m u c u o l s tè t t a i . A nord d e l l ' a n s a a
U
l'anticlinale d i
Azza u d e l i a g i re b b e d a s p a r t i a c q u e a l b a c i n o d i G o r ro p p u , rac c h i u ­
s o a s u d d a l l a s i nc l i n a l e c h e a c c o g l i e l a v a L l e del r i o Orb i s i . A questo
p u nto il c o l l ettore, p rosegu e n d o verso n or d , s i a p p ro fo n d i s c e u lt e ­
r i o r m e n te a d o v e s t d e l l ' a n t i c l i n a l e d i Azzaude l i , ma l e p r o b a bi l i tà d i
i n te rce t t a rl o t roppo a va l l e d e l Fl u m i ne d d u s o n o b a s s e p ro p r i o a
che c h e acco m p a g n a n o i nostri p a s s i
a l l a r i c e r c a d e l c o l l ettore. O r a l u i
va nta , oltre v a r i e scoperte, a n c h e i l
m erito d ' aver s u p e rato l a fra n a term i ­
n a l e d i S ' Edera. B ravo, te l o sei m e rita­
t o l l A n c h e l ' e m i c ra n i a da c a rb u ro , ora
è solo un vago ricordo, ha tra m utato
l ' i m p i a nto d ' i l l u m i n a z i o n e acet i l e n ica
i n c o m o d i ss i m i l e d d a c o m pet i z i o n e I
L' e s p l o ra z i o n e rega l a atti m i u n i c i e i rri­
peti b i l i c h e s o l o i più te n a c i e s e n s i b i l i
riescono a c a tt u ra re . . . c re d o c h e senza
c a u s a d e l l o s p ro fo n d a m e n lo d e l l a formazione M e s o z o i c a verso l ' i m ­
q u este belle cose, l a s p e l e o l o g i a non
p o r t a n t e p i ega s i n c i i n a i e d i G o r ro p p u , c h e però a c c o g l i e i l b a c i n o
e s i stere b b e .
i droge o l o g i c o facente c a p o a l l a c o n n e s s a r i s o rgenza, m a i r i s u lt a t a
Le e s p l o razi o n i s o n o fatte d i p i c c o l i o
p o s i t i va a l l e c o l o razi o n i effettuate a S ' Ed e ra . I n accordo c o n l e q u o t e
gra n d i s a c r i f i c i ma s i c u ra m e nte d i fort i
d e l b a s a m e nto stab i l i te d a l l e p ro fo n d e c a v i t à d e l VPI:' e I slétt a i , s i
e m oz i o n i ! . . . Vo l e rà s o l o c h i o s e rà
p u ò c a l c o l a re l a potenza d e i sed i m e n t i m esozo i c i , l u n go va r i p u n t i
f a rl o l B u o n e g rotte a tutt i !
d e l Flu mi n ed d u , scoprendo u n' i n te re s s a n te risvolto, che segnerebbe
Un G rosso r i n g ra z i a m e nto a l S i g n . Pie­
l ' e s i s te n z a d e l b a c i n o s o m merso d i S u Gologo n e , g i à n e l l ' a rea a n or d
tro M u l a s ( p ro p rieta rio d e l loca l e San­
d e l l ' a n s a a U , q u i n d i n o n p i ù c o n fi n ato a l s o l o S u p ra m o n te d i O l i e ­
t'An g h e l u ) d i U rzu l e i , per averci rega l a ­
n a . La p o s s i b i l i t à c h e i l c o l letto re s i d i r ezi o n i verso o c c i d e n t e , qu i n ­
to p rez i o s i atti m i , e p e r averci fatto
d i trasvers a l m e n te a ll ' i m m e rs i o n e d e l b a s a m e n to , p u ò c o n s e n t i re u n
g u sta re le b u o n i s s i m e s p ec i a l ità t i p i ­
a pprofo n d i m e n to m i n o re d e l l e a c q u e c h e a l l o n t a n e re b b e l ' i po te s i d i
c h e d e l l a c u c i n a d e l l uogo !
A n t h è o 7- 2003
31
Foto i n a lto: grotta VPF. La "Sala dell 'atollo" posta a
320 m di
profondità costituisce l ' a m biente più suggestivo d e l l a cavità.
U n a copiosa cascata d'acqua perenne precipita dalle g a l lerie
sovrastanti a l i m entando i l lago smeraldino sottostante.
Sotto: Su eni ' e Istéttai. Caratteristico accesso i n d i a c l a s i ver­
ticale.
trovare la zona freatica, con ampie prospettive di esplorazioni spe­
leologiche aeree. Ma il miracolo dell' esplorazione è proprio quello
di ribaltare spesso le conoscenze e le ipotesi, e siamo convinti che
anche questa volta il Supramonte saprà stupirei!
Foto V. Crobu.
P r o s p ettive futu r e
Considerate le grandi potenzialità che tutta l'area in questione ha
dimostrato fino ad ora, l'esplorazione si potrebbe definire ancora in
una fase iniziale. Ci sono tuttavia i presupposti per violare il pro­
fondo collettore già in un imminente futuro, ma la vastità del siste­
ma carsico esistente non può che far pensare alle difficoltà tecniche,
che già ci hanno impegnato nelle prime fasi dell' esplorazione. Dei
due settori principali, quello direttamente adiacente a S 'Edera può
aprire altre connessioni, a valle delle gallerie esplorate recentemen­
te. Ma esiste un largo intervallo fino al Flumineddu, costituito dal
rilievo di M.te Unnoro e cime adiacenti, che portano l'altimetria
oltre quel livello stimolante per fruttuose ricerche. Si potrà sperare
di raggiungere questa parte del sistema carsico più interno soltanto
dai due fronti ma con grande complessità. Mentre l'ulteriore limite
è stabilito dagli altipiani di Orgosolo a nord dell'ansa a U, che si
innalzano dal solco del Flumineddu di oltre 200 m, cosa che porte­
rebbe la ricerca da queste aree ancora difficilmente proficua, si può
stimare una profondità per il raggiungimento del basamento imper­
meabile di oltre 600 m. Si riuscirebbe a fare una ricerca prometten­
te più a nord solo nel lontano Supramonte di Oliena . . . ma ancora i
tempi non sono abbastanza maturi per organizzarsi. I.:interesse può
invece rafforzarsi nel collegamento delle grotte di Colostrargiu e
VPF, cosa che potrebbe rivelarsi fattibile in breve, vista la relativa
32
A n t h è o 7- 2003
Linee di scorrimento che v i s u a l izza no l ' i potetico percorso del collettore e l a confluenza con il ramo affluente di Colostrargiu-VPF, che
trae origine nei terreni impermea b i l i del S u p ra m o nte d i Orgosolo a SW. La linea occidentale, che i n d i c a i l movimento profondo del
sistema carsico principale, denota u n a situazione strutturale che i m plica u n a m a ggiore profondità del b a s a m ento, u n a q u ota d i svi­
luppo che prevede l a presenza del bacino s o m m erso d i Su Gologone, già n e l l ' a rea p i ù settentrio n a l e i n carta. Le d u e situazioni sono
d istinte per ragioni d i s e m p l icità m a s i possono intuire realtà intermedie i n c u i i d u e percorsi possono i n c l udere punti i n comune.
facilità con cui si possono forzare rispettivamente la frana a valle di
Su Colostrargiu e il sifone del ramo a monte del VPF, non ancora vio­
lati per decisioni di impostazione della ricerca. I numerosi rami con­
fluenti che raccolgono gli assorbimenti lungo il Flumineddu e il ver­
sante di Orgosolo farebbero lievitare lo sviluppo di tutta questa por­
zione sconosciuta, prospettando risvolti forse sottovalutati. Di con­
seguenza ci si può dedicare al ramo terminale del VPF, dove abbia­
mo insistito veramente poco, per proseguire verso la confluenza con
il collettore principale. Si tratta di diversi chilometri sotto il
Supramonte di Urzulei. Il ramo a monte di Colostrargiu occluso
dalla frana è il punto di arrivo del fiume che alimenta questa impor­
tante ramificazione del collettore. Le possibilità speleologiche
anche qui tengono presenti i collegamenti con il vicino settore di
contatto, e, come tutte le aree periferiche, possono dimostrare
ancora le loro potenzialità, come a Ovest e a Sud del Flumineddu,
aree ancora poco esaminate, che non producono interconnessioni
dirette con il collettore ma che mostrano una speleologia senz'altro
feconda dal punto di vista dei ritrovamenti. Il nucleo principale dei
lavori è certamente quello del Flumineddu, l'ultimo fronte da dove
poter accedere alla parte centrale e vadosa del grosso sistema, un
progetto affascinante, che stimola forse più del settore iniziale di
S'iscra Olidanesa e Codula de sa Mela, nonostante anche qui ci sia
un grande potenziale speleologico.
Ringraziamenti
Quattro anni di continuo impegno suscitano ricordi e grandi emo­
zioni da poterne scrivere un libro, entusiasmanti fatiche vissute tra
pochi compagni con lo stesso desiderio in un ambiente grandioso
DATI CATASTALI
l
I
I�
2623 SAiNU SU C OLOSTRA R G I U
Urzulei, Colostrargiu, Funtana Bona 517 IV
LaL 40° 08' 12" - Long., 09° 27' 03"
Quota, 825 m slm
SviI. spaz., 478 m - Svil.plan., 385 m
Disl., - 108 m
Ril, Carla Corongiu, Vittorio Crobu,
Riccardo De Luca, Patrizia Soro.
2360 SAiNU N U RRA CUPERCU
Orgosolo, Serra Cupercu, Funtana Bona 517 IV
LaL 40° 08' 13" - Long., 09° 26' 59"
Quota, 875 m slm
Svil.spaz. 325 m - Svi l.plan., 197 m
Disl.,
-
113 m
Ril, Carla Corongiu, Vittorio Crobu,
Riccardo De Luca, Patrizia Soro, Alessandra Ardau.
271 8 SAiNU SA M ElA
Urzulei, Codula Sa Mela, Funtana Bona 517 IV
LaL 40° 07' 24" - Long., 09° 28' 03"
Quota, 925 m slm
Svil.spaz., 230 m - Svil.plan., 146 m
Disl., -114 m
Ril, Carla Corongiu, Vittorio Crobu.
2774 SAiNU SA C U N G IATURA DE SU CALAVR I C H E
Orgosolo, S u Calavriche, Funtana Bona 517 IV
LaL 40° 08' 58" - Long., 09° 28' 34"
Quota, 800 m slm
Svil.spaz., 342 m - Svil.plan., 150 m
Disl., - 114 m
RiI, Sergio Bangoni, Vittorio Crobu, Patrizia Soro.
271 7 SAiNU SU SAMMUCU
Urzulei, Su Sammucu, Funtana Bona 517 I V
LaL 40° 08' 4 9 " - Long., 09° 28' lO"
Quota, 775 m slm
Svil.spaz., 273 m - Svil.plan., 200 m
Disl., - 41 m
Ril. Carla Corongiu, Vittorio Crobu,
Riccardo De Luca, Massimo Farris, Patrizia Soro.
2 7 7 7 SAiNU S'O RALE 'E SU MUDRECU (VPFl
Urzulei, Funtana Bona 517 IV
La!., 40° 08' 43" - Long., 09° 27' 47"
Quota, 790m slm
Svil.spaz., 1570 m - Svil.plan., 1252 m
Disl., - 340 m
Ril, Carla Corongiu, Vittorio Crobu, Riccardo De
Luca, Jo De Waele, Massimo Farris, Gianluca Melis,
Antonio Saba, Patrizia Soro.
É
2778 SAiNU SU E N I 'E I ST TTAI
Urzulei, Funtana Bona 517 IV
LaL 40°08'52" - Long., 09°28'19"
Quota, 760m slm
SviI. spaz., 1600 m - SviI. pian., 1250 m
Disl., - 370 m
Ril, Silvia Arrica, Carla Corongiu, Vittorio Crobu,
Massimo Farris, Riccardo De Luca, Jo De Waele
Gianluca Melis, Lucio Mereu, Antonio Saba,
Patrizia Soro.
34
A n t h è o 7 - 2003
2778 SAINU
SU Eni ' e I stetta i
Imponenti lavori di disostruzione hanno consentito l'ingresso nella cavità. Foto R. De Luca
S EZ I ON E
STRETTO I E OEl SAC R I L E G I O
�AlI0NE OI OOMICILIO
CAMPO DA RUGBY
r
�i ===-===��
l'
�
�
�
-
1 00
o
m
.
- 300
--,
LANOMANNALAUGAR
-360
�-=_--"'<C:�,====<===:::=:0::==SIFO N E
-370
LANOMANNALAUGAR
SIFONE
-370
-300
A n t h è o 7- 2003
35
2623 SAINU
Su C o l ostra rgl U
•
FRANA A VALLE
I
50m
----;2�5-
PIANTA
I N GRESSO
r,�
.
-�
�
BOMBA TI CALERE
B
! \j
�� V'V, l...
SALA BILLY
�
_".
".., "':
�
SEZIONE
POZZO M ILlELlRE
L
---------
SA,LA VITTO
\.
RIO ZAVOR
j.].��,
- - ----:-:.�. - - ��D
o� < t>,;;�
FRANA A VALLE
_ _
RIU CROBU
FRANA A M O NTE
2 7 1 7 SAINU
38
S U Sa m m u c u
Ant h e
' o 7- 2003
_
� - 108
�
Su Colostra rgiu. 1 I ramo ' 'bo
'' _m
-- b'''a ti c a lere" presenta
�
b e l l e formazioni calcitjCh m a t rmina presto i n strett i passaggi di fra n a d a
��
ve p OVjene u n piccolo tor­
, ,
e le intense precipitaz i on I .
.
Nell'altra foto: Patmla VI' o l a p er pri ma l a N u rra
reotel l o d u ra
C u percu .
Foto V. Crobu
( - - -- -'.J � ING ESSG
R
2774 SA/NU
Sa C u ngia d u ra
d e su C a l avri c h e
-114
,- - - - - - �
T A.V,"''
) ".: R . ./'
..
.
�'l
"
0 , _ _
,
(-
)
,:
. ....
9i ",, @ "' ,
SEZIONE
2360 SA/N U
N u rra C u p e rc u
"�
I N G R ESSO
j ,
,,\?,� o ' . '
�g
�b
PI ANTA
S EZ I ON E
A n t h è o 7- 2003
37
, ���====�������======�======
rn
!
__==�_____________________
I
Countdown
in SUPRAMONTE
27 1 8 SAIN U
Sa M e l a
·116
come il Supramonte, amico e
severo nello stesso tempo. La
solitudine, condita da sacrifici
e timori, ha provato la determi­
nazione di ognuno di noi, così
lo sconforto nei lunghi inverni
grigi e freddi ma soprattutto
nelle belle giornate estive o pri­
maverili quando, è inutile
nascondere: a vrei voluto essere
altrove, piu ttosto che vivere la
monotonia dei weekend in una
buia, umida, fredda fessura da
sca vare. Questo dimostra che
può soprattutto la "testa" piut­
tosto che la forza fisica, e se
tutti questi ricordi danno una
grande soddisfazio n e . . . beh!
Allora vorremo ringraziare tutte
le persone che non avendo la
no stra testardaggine, hanno
offerto amichevolmente un loro
contributo, anche per breve
tempo. Non posso dimenticare
il primo compagno di scavi:
Francesco Lai, con cui abbiamo
"spaiolato" il VPF alla fine degli
anni 90; Alessandra Ardau dis-
38
A n t h è o 7 - 2003
ponibile e d efficiente operaia;
Antonio Pettosini feroce dis­
ostruttore. Gli amici di Baunei:
Marco Millelire (che ci prestò la
corda per armare Colostrargiu) ,
Salvatore Caredda, Benedetto
Maddanu e Sergio Bangoni che
quando p o s s o n o , vengono a
" sgrottare" nel nostro regno! I
ragazzi di Cagliari speleo e non,
che si avvicinano anche una
sola notte per farci trovare al
rientro dalla grotta un caldo
fuoco e tanta allegria. Saluto la
cricca delle "merdone" la "bale­
na" . . . e le altre bestie. Gli spe­
leo cagliaritani: Sandro Sulis, Jo
De Waele, Lucio Mereu, che
ultimamente ci danno forte
sostegno. Proseguo con gli spe­
leo del Nord Sardegna: Antonio
Saba e Salvatore Porcu, con cui
collaboriamo ultimamente ad
alcune disostruzioni; i ragazzi
del gruppo speleo di Urzulei
sempre cordiali ed affascinati
dalle nostre scoperte e così
tutte le persone amiche del
paese che incontriamo sulla
montagna, in particolare sig.
Pietro Mulas, caro amico che
improvvisa buoni pranzi a base
di porchetto, e riferimento per
tutti noi nel solitario Supra­
monte di Urzulei. Grazie anche
all'amico Aldo Puggioni . . .
anche lui ci vizia in "cucina" . . .
A pagu . . . o non passeremo più
nelle strettoie! Non possiamo
dimenticare il buon cuore degli
amici dell'Equipe Speleologica
di Domusnovas, ed in particolar
modo: Franco Fais e Massimilia­
no Gessa, per ]' offerta, anche se
sempre rifiutata, delle loro
attrezzature durante le nostre
prime esplorazioni. Ringrazia­
mo Nicola Sanfilippo per la pre­
parazione in laboratorio dei
fluocaptori, infine la disponibi­
lità dei responsabili catasto:
Mauro Villani e Mario Puddu e
senz'altro dimenticherò qualcu­
no . . . chiedo scusa a mio nome
e di tutto il "Plotone Flumined­
du"!
E
ra orm a i l o n t a n o l ' i nverno 2 0 0 3 ,
p i OVOSO e grigiO, c h e aveva gelo­
s a m ente avvolto il S u p ra m onte.
Era a rrivata l a p r i m avera , m a il b i a nco
e tenace m a nto d e l G e n n a rgentu conti­
n u ava a d a l i mentare il rio Fl u m i ne d d u .
P i ù i l s o l e s p l e n d eva e p i ù i l fi u m e s i
a n i m a v a . L a bel l a grotta d e l VPF era
a n cora i m pegnata d a conti n u e p i e n e e
ne aveva m o a p p rofittato per a ggred i re
g l i a n g o l i conosciuti d i q u e l torrente,
ascolta n d o con il corpo i s i l e nz i o s i
res p i ri c h e l a rocc i a i m p e n etra b i l e face­
va fi ltrare d a l l a m o nta g n a . Il 2 5 A p r i l e
festegg i a m m o l a " l i bera z i o n e " d i u n a
c a v i t à a pe rta acca nto a l l e ra d i c i d i u n
a ntico Taxus Baccata, n oto a l l a g e n t e d i
m o n t a g n a c o m e S u E n i ' e ' I stett a i . lo,
R i cc a rd o e Patri z i a l i be ra m m o u n a
creatu ra c h e s p rofo n d ava sotto i n ostri
p i e d i con d e c i s e vertica l i s u pera n d o le
nostre più ott i m i s t i c h e p revi s i o n i . I cal­
coli era n o p resto fatt i , l a c ifra poteva
essere a rroto n d ata a 400 . . . s i I Qu attro­
cento m etri di cord e l
Conoscendo l a stratigrafia d e l l a zon a ,
solta nto l e corde potev a n o risolvere l e
c u riosità c h e a s s i l l a v a n o l e n ostre n otti
i n son n i , ma o ltre le bel l i s s i m e verti c a l i
c h e faceva n o rivi vere a p p a s s i o n a nti
racconti d i una speleologia d ' oltre m a re,
s i presentava una rea ltà a m a r a , fatta
di l u n g h i corri d o i c h e si a p p rofo n d iva n o
i n m a n i e ra s e m p re p i ù a n g u sta , d i a c l a ­
s i vert i c a l i , d a p e rco rre re i n l i b e ra
d u ra nte la c a l d a fe b b re e s p l orativa m a
i n s i c u re d u ra nte l a n o rm a l e progressio­
n e . I l m a rtel l o h a ca ntato per ore l a g­
g i ù , in Bello Bellissimo, n e l l e Strettoie
del Sacrilegio e n e i m e a n d ri d i
Violazione di domicilio. Dopo q u a s i 3 0 0
m d i rocc i a attraversata, m i p a reva d i
avere term i n ato l e forze, fu l a strettoi a
c h e i n a s p rì i ra p p o rti t r a n o i e l a grotta !
Violazione di domicil io
l o e M a ss i m o , d u ra nte u n a m it i c a u s c i ­
t a , l a vo ra m m o o r e per tentare l ' estru­
sione d e l l a n ostra c a rc a s s a oltre q u el
l u n g o o s s e s s i vo a n d ito. R i cordo g l i
a b b ra c c i e l e u r l a d i g i o i a , s u sc itate
d a l l a v i sta dei g ra n d i a m b i e n t i d i
A n t h è o 7 - 2003
3 9'
" C a m po da ru gby" , u n affa n n o d i fe l i ­
fre d d o ci atta n a g l i a va i m u sco l i ma l a
potevo fa re a m e n o d i contro l l a re e
cità e sta n c h ezza f i s i c a c h e ri d u sse i l
vog l i a d i a n d a re ava nti e r a p i ù forte d e i
d i scesi a n cora p i ù g i ù p e r i m m ergere
n ostro corpo a d a v a n z a re roto l a n d o od
b r i v i d i . L u n g h i s s i m a . . . o g n i c u rv a , o g n i
n u ova m e nte le g a m b e n e l l e azzu rre
a q u attro za m p e tra il c i otto l a m e e l a
p i cc o l o a b b a s s a m e nto d e l l a v o l t a ,
v a s c h e d e l l a g a l l e r i a . Il contatto d ove­
s a b b i a c h e n o n a veva m a i conosci uto
p a reva d e c reta re la f i n e d i q u esto s p et­
va essere v i c i n o , l a grotta p ros e g u i va
i m p ronta u m a n a . U n a i nterm i n a b i l e
t a c o l o , ma i c h i a ri bord i di c a l c ite c h e
i n d i rezi o n e contra ria a l l ' i m m e r s i o n e
ca scata d i e m oz i o n i p e r u n a grotta c h e
e m e rgeva n o d e c i n e d i m etri p i ù avanti ,
d e g l i strati , m a u n ' a ltro sa lto con i l
fragore d i u n a cascate l l a sottostante
celava l a s u a vera i n d o l e d i etro fes s u ­
testi m o n i a n d o i l term i n e d e l p r i m o
r e se m p re p i ù severe. La p r o m e s s a c h e
l a go , ed a ltri p i ù cort i i n s u c c es s i o n e ,
mi fermò ... M a ss i m o non mi poteva p i ù
essa fece verso i p i c co l i i nvasori s i rea ­
c i p o rta ro n o a d u n a fess u ra o r n a t a d a
s e n t i re e p e n s a i c h e c i s a re b bero vo l u ­
t e ta nte ore p e r ra gg i u n gere l ' esterno,
l izzò p o c o p i ù avanti e , a p a rte l a
u n a p rofo n d a v a s c a sotto d i n o i . Era l ' i ­
s c h e g g i a d o l ora nte c h e a v e v a g i à
n iz i o d i u n a m b i e nte p i ù va sto c h e p ro­
q u i n d i torn a i verso i l mio co m p a g n o
preso posto n e l m i o i ri d e , a n c h e l ' a c ­
s e g u i va c o n n u ovi pozz i . I n c red i b i l e ! I n
c h e atten d eva i m p a z i e nte.
q u a s i sostituì a l l a m o rb i d a s a b b i a , ed
l i bera a ffro nta m m o i l p r i m o s a lto d i
i l s i l e n z i o calò s u l l e n ostre bocc h e ed i
p oc h i m etri , m a i l seco n d o p a reva
n o stri v i s i a l l entarono p resto la t e n s i o­
i m poss i b i l e . Attenti s g u a r d i verso l ' i m ­
La cavità c i i m p e g n ò i nta nto n e g l i a r m i
ne d e l l ' e ufori a . A n d a i avanti f i n c h è
p e n etra b i l e v u oto m i i n co ra g gi a ro n o
e s i ste m a z i o n i v a r i e , c h e s e m b rava n o
potevo, c 'è da bagnarsi seriamente
ora '. M a ss i m o mi ra ggi u n se per p rose­
n e l l ' i ntra p r e n d ere l a d i s a rra m p i c ata
n o n term i n a re m a i , p e r g a ra n t i re l a
tutt'a ltro che s e m p l i c e . Q u a s i venti
s i c u rezza a n c h e l u n g o l e strettoie dove
g u i re e p i e g a re il d e s i derio di q u esta
m etri di s i l e n z i o p e r M a s s i m o , c h e
sten d e m m o p u re una sca l etta , s i m bo l o
i nto l l era nte grott a . I nostri corpi si c h i ­
osservava i m i e i tentativi e i l e n t i
d i u n a s p e l e o l o g i a o rm a i sorpa ssata
n a ro n o , segu e n d o i l b a s s o p rof i l o d e l l e
m ov i m enti l u n g o l a p a rete d e l l ' a m p i o
ma
c o l ate c a l c i t i c h e c h e q u a s i occ l u d ev a ­
p re c i p i z i o . U n a g ra n d e fratt u ra m i
costretto a d a v a n z a re senza l ' i m b rago.
A l l o ra , ricordo . . . pozz i , stretto i e e fes­
L'ennes i m a ma ledizione
di u n ' ut i l ità u n i c a q u a n d o sei
n o q u esti s u ggestivi a m b i e n t i , a n c h e
atte n d eva o ltre i l f o n d o sospeso d e l
b ra c c i a e tora c e a b a g n o n e l ge l i d o e
pozzo e ru m ori c h e ricord a va n o q u a nto
s u re , a c q u a e n u ova m ente pozzi e a rri­
c a l m o l i q u i d o c h e d ivora l a g a l l e r i a , i l
è i m porta nte s e g u i re l ' a c q u a . . . n o n
va m m o a - 3 5 0 m, cosa a v re m m o trova-
40
A n t h è o 7- 2003
g i u sto. I n co m p a g n i a d i u n o za i n etto
to a n cora l a gg i ù ? Dopo i feste g g i a ­
a m i c i Jo De Wa e l e , L u c i o Mereu ed u n
m e nti per i l s u ccesso e s p l orativo, d e c i ­
ragazzo t a c i t u r n o d i n o m e Anto n i o p ro­
da m e a n d ro, con c i bo , un p i ccolo c a m ­
demmo
il
ve n i ente d a S a s s a r i , t utti co m p a g n i
b i o d i ro b a , b atterie, t ra p a n o , m a rte l l o ,
di
affro n t a re
il
fo n d o ,
" P l ot o n e F l u m i n e d d u " a l c o m p l eto l
c h e p a rtec i p a ro n o attiva m e nte a n c h e
sca l pe l l o , cord i n o , telo ter m i co , m uta
Q u a l c u n o d i n o i n o n era m a i sceso
a l r i l ievo. Porta i c o n m e d e l l e l u n g h e
c o m p l eta , c i rc a v e n t i i n gove rn a b i l i
ta nto l à d e ntro. Trova m m o f i n a l m e nte
p i n n e , m a ri m e d i a i s o l o u n a m uta d a 3
c h i l i , m i c a l a i per l u n g h e vert i ca l i , i n
il co ntatto, gra n d i b a ncate di s c i sto
m m s m a n i c a t a , ott i m a p e r i m a ri tro p i ­
p a s s a g g i i n c u i trovava d i ff i c o ltà
o c c u p a ro n o
e
ca l i , n o n certo p e r u n fred d o s i fo n e l
anche l ' i n go m b ro d e l casco. L u n g h e
M a s s i m o ci stacc a m m o d a l gru p p o
Attravers a i i l s i f o n e i n u n b a l e n o ,
o r e i n posizi o n i a s s u rd e p e r attraversa­
la
n o stra
v i sta ,
io
i nfred d o l ito e sta n c o , per trovare u n
r i e m erge n d o d o p o q u a l c h e m etro i n
re quel centi n a i o di m etri m a l e d etti
p a s s a g g i o n e l l a fra n a l u ngo l a g a l l e r i a
u n a g a l l e r i a c h e conti n u ava d e c i s a .
q u a nto la m i a determ i n a z i o n e , u n a
s o l i tu d i n e a n i m ata d a e s p res s i o n i i rri­
orizzonta l e i n d i rezi o n e s u d , c h e s e m ­
A n c o rata l a s a g o l a m i scate n a i i n
b r a v a i m bocc a re o rm a i l a v i a d e l c o l ­
e s p l orazi o n e p e r oltre u n ' o ra , f i n o a d
peti b i l i e l ' i n ce s s a nte ru m ore d e l l e
l ettore. Ad ogn i p a s s o l ' entu s i a s m o
u n a p i c c o l a fra n a c h e n o n perm etteva
f i b i e m eta l l i c h e d e l l o za i n o c h e s o l c a ­
s a l iva e s p o n e n zi a l m e nte, f i n o a l sifone
il m i o p a s s a g g i o . I p ro b l e m i tec n i c i
va n o l a roc c i a f i n o a tra n c i a re g l i s p a l ­
che c h i u d e v a i n e s o ra b i l m e nte o g n i
c o m i n c i ava n o a d essere c o n s i stenti.
l a c c i . Fi n a l m ente a - 3 0 0 . I nfi l a i l a
c a l d a m ut a , c h e m i avre b b e acco m p a ­
pos s i b i l ità , erava m o a - 3 7 0 m . Qu esta
fu l ' e n n es i m a m azzata ! In p o s i z i o n e d i
Esp lorazione solitaria
g n ato f i n o a l f o n d o d e l l ' i nferno, e tra­
c a stigo, cerc a i , i n c i n q u e m i n uti d i
Il d e s i d e r i o di fa re i conti u n a volta per
s c i n a i l o za i n o senza g ra n d i sforzi
s i l e nz i o e rifless i o n e , u n m o d o p e r
t utte con q u e l l a testa rd a , c h e a s s a l iva
l u n g o l a g a l l e r i a a l l agata del " C a m po
ra z i o n a l i zz a re c i ò c h e era a p p e n a
i m i e i p e n s ieri q u ot i d i a n a m ente, m i
da R u gby" . G i u nto a l s ifo n e , lega i l o
a c c a d uto: Non c i credo! Vorrei tentarlo
fece o pt a re per u n i ntervento u rgente,
z a i n o , i n d o s s a i l a m a s c h era e m i
ora. . .
una
d a svo lgersi in s o l ita r i a , ovvero in d u e ,
i m m ersi con g ra n d e tra n q u i l l it à . O rm a i
maschera! Vedremo chi sarà più coc­
ciuto!
i o e l e i . . . d a s o l i I A p p e n a p ri m a d e l l a
era d iventato u n p a s s a g g i o c o m e q u a l ­
p a rtenza p e r l e v a c a n ze d i a gosto i n
s i a s i a ltro. Arrivato n e l l a z o n a da d i s­
La volta s u ccessiva torn a i con i c a ri
te rra d i I s l a n d a , s i p rese ntò i l weeke n d
ostru i re mi res i conto che l a cosa era
così!
Senza
neanche
Anthèo 7- 2003
41
ben p i ù d iffi c i l e d i q u a nto n o n ricor­
ra p p re s e n t a v a u n a p a l l a a l p i e d e .
d a s s i . Fora i u n a grossa l a m a per o ltre
A n c h e u n a Sardaphaenops m i avre b b e
30 cm di p rofo n d it à , s i ste m a i la c a ri c a
b attuto i n velocità ! N e l l e p r i m e o re d e l
e m i n a scosi i n u n a p i c c o l a n i c c h i a
m att i n o affronta i l e i nterm i n a b i l i vert i ­
l atera l e , porta n d o c o n m e u n a b atte r i a
ca l i , l a staffa d e l l a m a n i g l i a m i perm i ­
e i l cavo e l ettrico. I l botto q u a s i m i
se d i ste n d e re l e ga m b e n e l v u oto e d i
stordì e l e o rec c h i e f i i . . . i i i s c h i a v a n o u n
a p p i so l a rm i o g n i t a n t o s u l l a cord a , c h e
m o m enti n o l U n q u i nta l etto d i roc c i a
ruotava l e nta m e nte c u l l a n d o m i i n u n
g i a ceva a terra sfi n ito, u n ' o ra d i l a voro
s u ggestivo s i l e n z i o .
con il m a rte l l o nei s u ccessivi p a s s a g g i
e m i trov a i a s g u azza re i n u n a b a s s a
L'ultima botta
s a l etta i nvestito d a u n b e l movi m e nto
L' u lt i m o tem i b i l e osta colo d e l l a grotta
d ' a r i a . Un sordo e c u po ru m ore si c o n ­
fece rifl ettere t utti i co m p a g n i d ' e s p l o­
fo n d eva c o n i l vivace scorri m e nto d ' a c ­
razi o n e . lo e G i a n l u ca M e l i s orga n iz­
q u a c h e p rose g u iva f i n o a d u n a fes s u ­
za m m o l ' i n iz i o di un l a vo ro s i stematico
ra i n access i b i l e . . . Sarà l'aria? Fra ntu­
d i d i sostruz i o n e oltre i l s i f o n e , p ro m uo­
mai a l c u n i strati rocc i o s i della volta
v e n d o d a soli l ' attacco al c o l l ettore.
per i nf i l a r m i l u ngo la fratt u ra orizzo n ­
U n a p u nta ricca di e p i s o d i d i verte n t i ,
t a l e c h e soffi ava a l l egra m ente e g i u n ­
c h e resero m e n o d u re l e o r e d i p rogres­
t o a d affacc i a rm i , ri a n a l i zza i l a i n s o l i ­
È u n rombo
s i o n e e l avoro. Il p a s s a g g i o del s i f o n e
t a t i m b ri c a d i q u e l r u m o re :
s i co m p l i c ò con l ' o rm a i s o l ito i n c a stro
d'acqua " Acqua ' ? Lo sento è lui '. M i
d e l l o za i n o , u n ' es p erienza che toccò
i n fi l a i c o n forza n e l l a fratt u ra f i n o a d
a n c h e a G i a n l u c a . Un i m p i cc i o di tro p ­
...
i n c a stra re tutto i l corpo, q u a s i n o n
po i n u n a s i t u a z i o n e g i à d e l i cata . . .
ri u s c e n d o p i ù a d i l at a re i l tora ce. P e r
G i a n l u c a d e n t ro i l s i f o n e s i trovò
m ezz'ora ri m a s i i n c a strato, i m poss i b i ­
i m p rovv i s a m ente di fronte il g i a l l o c u l o
l itato a ve n i rn e f u o r i . Era n o l e u n d i c i
d i PVC d e l sacco, e, n e l l ' a c q u a l att i g i ­
d e l l a n otte e, n e l l e m i g l iori i potes i ,
n o s a , d ovette fa re retro m a rc i a c o n l ' a ­
Patri z i a c h e m ' a s pettava i n " s o l i t a r i a
gitazione d i c h i n o n c o n o s c e l a stra d a e
c o n l a Ferri n o " s u l F l u m i n ed d u , avreb­
i l p e n s i e ro a l c o m p a g n o c h e atte n d eva
be d ato l ' a l l a rm e nel tardo p o m e r i g g i o
d a l l ' a ltra p a rte d e l s i fo n c i n o , senza
d e l l ' i n d o m a n i . . . due giorni incastrato
poter s e nt i re n u l l a . Fort u n a t a m ente
qui? Devo uscire maledizione! I n so m ­
s u p e ra m m o
m a d o p o l a b rutta e s p e r i e n za p roseguo
p rova ! R a g g i u n g e m m o l a zo n a d e l l e
c o n l a d i sostru z i o n e , orm a i c o n s c i o che
o peraz i o n i ed i n i z i a m o i l l avoro vero e
indenni
anche
q u esta
n o n potevo s b r i g a rm e l a i n una n otte .
proprio. La d i sostru z i o n e p roseguì s p e ­
Q u i n d i rientra i verso l o za i n o e i m pa c ­
d it a m ente, t r a ris ate e l e o recc h i e c h e
c h etta i t utta l ' attrezzat u ra p e r p o i
f i sc h i av a n o d a l l a p ri m a botta i I n fatti
affro ntare i l u n g h i p a s s a g g i n e l l ' a c ­
i o avevo l e m a n i occ u p ate, dove n d o
q u a , i l s i f o n e , l e strettoie e i p ozzi c h e
effett u a re i c o l l eg a m enti e l ettri c i , m e n ­
m i d iv i deva n o d a l m o n d o esterno. N e l
t r e G i a n l u c a e r a costretto a dover t a p ­
p a s s a g g i o s u b a c q u eo l o za i n o s i i n c a ­
p a re q u attro orecc h i e f i sc h i a nt i , i n
strò. U n a p rofo n d a i n s p i ra z i o n e e tor­
p o s i zi o n i "facc i a a facc i a " , o p i uttosto
n a i ad i m m e rgerm i n e l l a torb i d a a c q u a
" m a n i in facc i a " , il t utto c o n d ito da u n
p e r stratto n a re l o z a i n o , m a a n c h e i l
gra n m a l d i test a .
cord i n o s i e r a i n c e p pato. C o n u n a g i ra ­
Ora a s p ett i a m o c h e s i sta b i l izzi i l
v o l t a rec u p e ra i a n c h e q u esto. M i ve n n e
te m po, orga n izza n d o i l a vori , p reved e n ­
q u a s i d a r i d e re: Se m i vedesse qualcu­
d o c a m p i i ntern i e attrezzature n eces­
r i e m e rs i con la s a l m a a stra s c i co
s a r i e . I nta nto c i d i vert i a m o in a ltri
no
...
ed i n iz i a i i l tem i b i l e r i e ntro: le stretto i e
b u c h i , s e m pre c o n il p e n s i e ro rivolto a l
m i p reocc u pava n o p i ù d i t utto i l resto,
C o l l ettore n a t u ra l m ente.
p e rc h è l o za i n o , che non può p a s s a re
C
orreva l'anno 199 9 , era­
vamo al campo della
Federazione tenutosi in
aprile sul Monte Albo; durante
l'ultimo giorno di esplorazioni,
una folta marmaglia di speleo di
vari gruppi scorrazzava per gli
angusti pendii del suddetto
monte. Come spesso accade
dopo lunghe ed estenuanti ore
di perlustrazioni senza esiti gra­
tificanti (anche se i luoghi meri­
tano) ' io e Lello "jea", ormai
totalmente stufi di girare a
vuoto, decidemmo di rientrare,
ma neanche finito di dire ajò e
fatti giusto lO passi, ecco final­
mente aprirsi davanti a noi un
gran bel buco!
Dopo i primi salti, baci, e
abbracci, frasi del tipo e vvvaiii
e dammi il S, ci ricomponemmo
e ci guardammo attorno per
assicurarci che nessuno avesse
assistito ad una tale vergognosa
perdita di stile, non certo degna
dei più valorosi "speleo cazzuti"!
Così, ricordato chi fossimo e
perché eravamo li, ci armammo
di pietre ed iniziammo a bersa­
gliare il pozzo; dopo una fitta
sassaiola il nostro "orecchiome­
tro" ci dette finalmente la "esat­
ta" profondità della voragine:
lO, 15 metri, ma forse anche 30!
Siglammo il pozzo a nome della
Federazione e rientrammo a
casa, stanchi, ma soddisfatti.
Due settimane dopo i tempi
sono ormai maturi per tornare
alla carica, chiamiamo gli amici
dello S.C.N. ed insieme ci diri­
giamo verso l' altopiano di
Altudè. Lasciate le auto poco
prima dell'infernale maledetto
cancello (perennemente chiu­
so . . . ), proseguiamo, zaini in
spalla, sulla strada sterrata che
porta a Montrecu Nieddu. Dopo
qualche saliscendi eccoci di
nuovo all ' imboccatura del
pozzo.
l! clima è festoso, siamo conten­
ti come ragazzini, e in effetti tra
noi c ' è anche un bambino
"vero", ha 13 anni, si chiama
Wanaghi ed è figlio d'arte, suo
p adre è un noto speleologo
" continentale " trapiantato in
Sardegna. Quando iniziamo ad
armare, il morale è alle stelle ed
il piccolo pare davvero tranquil­
lo, (in effetti il bimbetto non si
scomporrà affatto neanche
durante la discesa e la risalita,
anzi volerà sicuro sulla corda
veloce come un proiettile!).
La grotta
Lingresso del pozzo non è di
facile localizzazione, si apre su
una placca di calcare semi
A n t h è o 7 - 2003
43
Dati catasta l i
2780 SA/N U G rotta d i Francesco Branca
Lula, M. Nieddu, IGM 482 Il (Irgoli)
La!.: 40° 29' 56" - Long.: 9°34'17"
Quota 600 m s.l.m.
Svi I. sp. 357 m - Disl. -92 m
Ril.: Andrea Gillono, Sergio Gillono, Marco
Manzoni e Roberto Olivieri della Federazione
Speleologica Sarda il 12/0312000.
\
c
<
nascosta dai ginepri. Laccesso è
subito verticale, fatto il primo
salto di 5 metri, si arriva ad una
piccola cengia ben visibile dal­
l'alto. Spostandoci leggermente
sulla sinistra troviamo un como­
do frazionamento su due spii.
totalmente nel vuoto, quindi giù
per 30 metri in una discesa
spetta colare.
La base della cavità è molto
ampia e colma di detriti, ma non
è molto concrezionata, (Punto
16 del rilievo). Da qui si prose­
gue per una piccola discenderia
che ci porta ad una galleria
molto bassa (Punto 14) ma ricca
di stalattiti,
stalagmiti e
vaschette colme di candidi cri­
stalli di calcite, mentre sul sof­
fitto sono ben visibili i segni di
un ricco scorrimento d'acqua.
Proseguendo in direzione del
Punto 13 , ci portiamo sull'orlo
di una colata calcitica la quale
si affaccia su un enorme salone
riccamente
concrezionato
(Punto 12). Potete ben immagi­
nare le sensazioni provate alla
vista dell'enorme sala.
Il camerone è abbastanza com­
plesso, ricco di massi di crollo
ormai totalmente concrezionati,
mentre il pavimento è ricoperto
da minuscoli cristalli di calcite.
Le dimensioni della sala sono
notevoli per questo settore del
Monte Albo: 40 metri di altezza
per 50 di larghezza. La prosecu-
44
A n t h è o 7- 2003
zione della grotta si trova nella
parte più bassa della c avità
(Punto lO), alla base di una stu­
penda colata si apre uno stretto
passaggio che porta in una zona
della grotta alquanto instabile,
piena di massi pronti a cadere al
minimo urto. Arriviamo (Punto
7) nella zona più profonda della
grotta, a -92 m, che chiude in
uno stretto passaggio che non
preannuncia purtroppo nulla di
buono. Per il resto, nei punti 3 e
4 , noi non abbiamo trovato
niente di interessante e, anche
se in questo settore della cavità
lo stillicidio è abbastanza pre­
sente, nulla fa pensare ad un
seppur minimo scorrimento
d'acqua. La parte più interes­
sante, secondo noi, per quanto
riguarda un'eventuale prosecu­
zione, si trova nel salone (punti
24 e 25 del rilievo): qui ci sono
alcuni passaggi molto stretti
che bisognerebbe allargare; in
base ad un primo esame si
potrebbe ipotizzare che portino
più o meno allo stesso livello dei
punti 7-4- 3 , e forse si potrebbe
by-passare quella frana.
Una nota curiosa: proprio al
punto 25 in una vaschetta
colma di fango, abbiamo trovato
delle impronte di animale che
dopo un attento esame del calco
in gesso, fatto da un veterinario,
risulta essere di un cane di
taglia media. Il fatto strano è
che non si riesce a capire da che
parte possa essere entrato, di
certo non da dove siamo arriva­
ti noi!
In direzione del Punto 21 si può
notare una stretta frattura con il
fondo ricco di ghiaia, forse un
piccolo inghiottitoio (Punto
21 C). Proseguendo verso i Punti
20 e 19 , contorcendosi in stret­
ti passaggi, arriviamo al termine
del nostro anello, che ci porta,
dopo una ripida salita, di nuovo
alla base del pozzo.
Che altro dire, per noi il ritro­
vamento di questa cavità è stato
il coronamento di un sogno:
finalmente una grotta che non
si esplora nel giro di 2 ore, ad
un passo da casa e su un monte
a noi molto caro, anche se trop­
pe volte non ha dato i risultati
sperati. Credo che questa cavi­
tà, insieme all'inghiottitoio tro­
vato dagli amici del C.S.S. di
Sassari, sia una delle grotte più
interessanti e promettenti sco­
perte sino ad oggi nella zona.
Speriamo in un prossimo futu­
ro , magari in collaborazione
con altri gruppi, di poter fare
nuove ed esaltanti scoperte. Un
particolare ringraziamento lo
dobbiamo al sempre più "proli­
fico" Jo De Waele per la sua col­
laborazione, ed al C.S.A.C.S.
che ci ha permesso di pubblica­
re questo articolo sulla rivista
Anthèo.
'
Th
'
�
:T
-."
'T­
.
, �f 8
I -
i
0 4 8 12 16
- -
2780 SAiNU G rotta di Francesco Branca
sez. B-B
sez. A-A
sez. D-D
SEZ I O N E
sez. D-D
La grotta
è stata dedicata ad un nostro amico,
scomparso tragicamente in un incidente stra­
dale. Era nato a Lula, non era uno speleologo,
ma era un ragazzo che amava il suo territorio,
e quando aveva saputo della scoperta ne era
rimasto affascinato, gli sarebbe piaciuto molto
vederla, purtroppo non ne ha avuto il tempo.
La cavità
è
stata scoperta durante il campo
della Federazione del
1999,
quindi l'abbiamo
messa a catasto non come Gruppo Grotte
Olbia, ma come F.S.S.
Hanno partecipato alle esplorazioni: Andrea
Gillono, Sergio Gillono, Marco Manzoni, Roberto
Olivieri,
Gianfranco Gh iani, Antone l l o
Di
Filippo, Camillo Di Filippo, Pietro Palermo
Giuseppe Lanteri, Enrico COlmegna, Patrizia
Pes, Nino Fancello, Antonello Carta del Gruppo
Grotte Olbia e Ciano Valnei, Wanaghi Valnei,
Giovanni Secchi, Massimo Chironi e Santina
Forense dello Speleo Club di Nuoro.
A n t h è o 7- 2003
45
L
a c h i u s u ra delle più importa n­
ti miniere dell' Isola verso la
fi ne degli a n n i ' 8 0 fece
nascere i n modo graduale l'idea di
riconverti re l ' i n d u stria m i nera ria in
quella tu ristica. La p roposta d i
costituzione del Pa rco Geomi ne­
ra rio, Storico ed Ambientale della
S a rdegna venne sostenuta d a l l ' U ­
N ESCO d a l 3 0 l u g l i o 1 9 9 8 , m e n ­
tre la Ca rta d i Cagl iari fi rmata il 3 0
settembre d e l l o stesso a n n o n e
chiedeva c o n forza l'istituzione.
M a è soltanto i l 16 ottobre del
2 0 01 , dopo ta nte p roteste più o
meno clamorose n e l l ' I sola ed a
Roma, che finalmente il Pa rco è
stato uffi c i a l mente i stitu ito d a l
M i n i stro d e l l 'Ambiente.
Il Pa rco è diviso in 8 a ree che con­
tengono da u n o a diverse centi­
naia di siti minera ri, e copre una
s u perficie tota le d i oltre 3 770
km2, interessa ndo 81 com u n i e
ra ppresentando q uasi il 1 6 '1'0 della
s u perficie isolana ( Fig. 1 ) .
Mentre sono ben conosci ute le
va lenze geoa m bienta l i epigee del
paesaggio m i n e ra rio, meno note
ne risulta n o le grotte e le crevas­
se. I n p a rticolare n e l l ' l glesiente
q u esti vuoti sotterranei natura l i
raggi u ngono d i m e n s i o n i a n c h e
notevol i e su scita n o grande inte­
resse, soprattutto d a l p u nto d i
vista scientifico ed in p a rtico l a re
n e l c a m p o d e l l e Scienze d e l l a
Terra, ta nto da collocare q uesto
paesaggio natura l e sotterra neo
tra i più inte ressa nti nel mondo.
È a nche per questo che scienziati
d e l l e U n ivers ità di M o d e n a ,
Bologna e Cagl iari h a n n o dato vita
ad un Progetto nazionale COFIN
2 0 0 2 - 2 0 0 4 d a l tito l o Studio
morfo/ogico e gene tico di speleo­
temi di particolari ambienti carsici
italiani e dell'America Cen tro ­
Meridionale,
che i nteressa in par­
ticolare i m i nera l i delle grotte d i
miniera in Sardegna.
Alcune delle più i m porta nti mi n ie-
D
D
o
Area carsica
Zona m i n eraria
Sito m i nerari o
Aree destinate a Parco Geom i nerario
1
4
6
8
•
Oristano
8
2 Oran i ; 3 FUllta na Ram i n osa;
5 N urra-Argentiera;
Guzzurra - Sos En attos; 7 Sarrabus-Gerrei .
Monte Arei ;
Gal l u ra (siri p u n t u a l i ) ;
S u l ci s-Igl esi ente-Gus p i n e s e
1
re della Sardegna sud-occidentale
( Iglesiente-Sulcis ) s i trova no in
zone carsiche e spesso i giaci men­
ti minerari sono ospitati in paleo­
ka rst, alcuni dei q u a l i si sono riat­
tivati varie volte nel corso degli
ultimi 2 0 0 m i l ioni d i anni ( Fig. 1 ) .
I n quest'a rea il grande svi luppo
delle ga llerie minerarie ha permes­
so d i interseca re fenomeni carsici
p rofondi, anche d i notevol i dimen­
sioni, che a ltrimenti non sarebbe­
ro stati in alcun modo visitabili
d a l l 'uomo, a ca usa della ma ncanza
d i una qualsiasi connessione con
l 'esterno. Queste cavità , generica­
m e nte c h i a m ate " G rotte di
Miniera", p resenta n o elementi di
eccezionale interesse speleogene­
tico e minerogenetico, anche se
sino ad oggi non sono state asso­
l uta mente stu d iate i n dettagl io.
Le prime citazioni sulle grotte in
miniera risalgono a molto p ri m a
d e l l a n a s cita d e l l a s p e l eo l ogia
n e l l ' I sola, ed in vari testi relativi a
stu d i minerari di varie concessioni
ve ngo n o descritte o d i segnate
grotte o crevasse natura l i i ntercet­
tate d a l l e ga l lerie m i n e ra rie. E'
facile trova re nei ra pporti degli
ispettori del Corpo delle Miniere
resoconti di grotte trovate d u rante
i lavori; si trova no ad esempio
notizie della Gra n Sorgente nella
miniera di Monteponi ad Iglesias
fi n dal 1 8 9 2 , a n a l oga mente la
grotta Rolfo d i Domusn ovas viene
descritta ( sia p u re succi ntamente )
in un ra pporto del 1 91 2 .
La ricerca speleologica, seppure
sporadica e non sistematica, negli
u ltimi trent' a n n i ha evidenziato
come le gallerie minerarie abbiano
incontrato una grande quantità di
grotte, che spesso non avevano
alcun collegamento diretto con l'e­
sterno. I n particolare nel distretto
minerario dell'lglesiente si conosco­
no ormai più di 1 0 0 grotte intercet­
tate dalle coltivazioni minerarie.
Quasi la tota lità delle grotte di
Anthèo 7- 2003
47
l
Salvaguardia delle Grotte di miniera
Molte grotte d i m i n i e r a , a s s i e m e a t utto
q u a nto in esse conten uto ( s p e l eote m i ,
m i n e ra l izza z i o n i seco n d a ri e , d e po s i t i
f i s i c i ecc.) r i s u l t a n o oggi m i n a c c i ate
d a l fatto che tutte l e gra n d i a ree m i ne­
ra rie d e l l a S a r d e g n a s o n o state recen­
t e m e nte
a b b a n d o n a te
d a l l ' att i v i t à
estratt i v a . I m m e d iata m e nte h a p reso
D o rn u s n o\8 S 2 0
q u i n d i vi gore l ' attività , spesso i l lega l e ,
d i raccogl itori d i m i n e ra l i senza scru­
po l i , a tt i v i t à c h e r i sc h i a , in b reve
te m po, di far sco m p a ri re per sem pre le
tracce di u n a evo l u z i o n e m a ga r i d u rata
2 0 0 o 300 m i l i o n i di a n n i e non a n cora
co m p i ut a m ente stu d i ata .
In a l c u n e zone p o i , q u a l i q u e l l a d i I g l e­
s i a s e d e l Mo nte S a n G i ova n n i , la ces­
sazione d e l l ' e d u z i o n e d e l l ' a c q u a d a l l e
ga l lerie m i nerarie p i ù p rofon d e , h a fatto
sì c h e m o l t i fen o m e n i c a rs i c i di ri l eva n ­
t e i nteresse s c i e ntifico, c o m e p e r esem­
p i o l e grotte " P h aff" nella m i n i e ra di
N e b i d a , s i a n o stati c o m p l et a m e nte
i nv a s i d a l l e a c q u e e conseguent e m e nte
persi per s e m p re per la scienza.
Infine l a c h i u s u ra d ef i n itiva d i m o lte
m i n i e re, c o n il s i g i l l a m e nto di t utti g l i
accessi a i sotterra n e i , seco n d o q u a nto
ri c h i esto d a l l e n o r m e v i g e n t i , risc h i a d i
i m pe d i re l ' a ccesso e q u i n d i l o st u d i o d i
tutte q u e l l e grotte d i m i n i era c h e fos­
s e ro s c a m pate ai va n d a l i p ri m a e
a l l ' ac q u a p o i ; è necessario q u i n d i
i nterve n i re a nc h e , e s o p ratt utto , s u l
p i a n o n o r m ativo, a l f i n e d i perm ettere
d a un l ato la s a l v a g u a rd i a d e l l e grotte
di m i n i e ra , e d a l l ' a ltro p reve d e re u n a
l o ro poss i b i l e fre q u e n t a z i o n e m i rata
a l l a l o ro e s p l orazione e stu d i o .
N o n poss i a m o i n o ltre d i m e n t i c a re c h e
l a c h i u s u ra d ef i n itiva c o n m u ra t u ra
d e l l e g a l l e r i e m i n e r a r i e m ette re b b e
a n c h e a ri s c h i o a l c u n e c o l o n i e d i p i p i ­
stre l l i , c h e v i trascorro n o i l l o ro t e m p o
s o p rattutto i n p r i m avera-estate. Per
q u esti m a m m i fe r i , p rotetti d a leggi
i nternazi o n a l i , è a u s p i c a b i l e l a c h i u s u ­
r a d e l l e g a l l e r i e m e d i a nte c a n c e l l i o
m u ri c o n ferit o i e d i accesso, a n c h e d i
p i ccole d i m e n s i o n i .
48
A n t h è o 7 - 2003
miniera oggi conosci ute si a p rono
nelle ga l l e rie minerarie dell' lgle­
siente ( nei d i ntorni d i Domusno­
vas, Iglesias, Gon nesa, F l u m i n i ­
maggiore, Carbonia e Buggerru )
( Fig.2 ) . Queste grotte d i miniera
sono state esplorate e stud iate
principa l mente d a l l o Speleo C l u b
d i Domusnovas, d a l G r u p p o Ricer­
che Speleologiche " E.A. M a rtel" di
Carbonia e dal Gruppo Speleolo­
gico Bolognese/Unione Speleolo­
gica Bolognese, s u bord i nata mente
d a l l 'Associazione S p e l e o l ogica
I g lesi e nte, dal G r u p p o G rotte
Cagli a ri c.A.I . , d a l Centro Iglesien­
te Stu d i Speleo-Archeologici, dal
G r u p p o G rotte F l u m i nese, d a l
Gruppo
S p e l eo-Arc h e o l ogico
Giova n n i Spano d i Cagli a ri, d a l l ' U ­
n i o n e Speleologica Cagli a ritana,
d a l l o S peleo C l u b Oristanese e
d a l l o Speleo C l u b di Cagliari.
Le esplorazioni sistematiche par­
tendo da ga l l e rie minera rie a l l ' i n ­
terno del Monte San Giova n n i a
Gonnesa ed Iglesias, in iziate d a l l o
S peleo C l u b Domusnovas a p pena
sei anni addietro ed ancora ben
l o nta n e d a l l 'essere c o m p l etate,
hanno portato a l l a scoperta d i
q u a s i 40 gra ndi cavità . Questi dati
di m ostrano la grande potenzia l ità
della ricerca speleologica nell'am­
bito delle miniere.
Tra le cavità d i m i n i e ra d i più gran­
d e interesse ricordiamo la G rotta
di Sa nta Ba rba ra nella miniera d i
San Giova n n i d i Iglesias oggi a per­
ta a l pu bblico e gestita d a l l ' I G EA,
la Grotta Rolfo nella ga l l e ria omo­
nima a Domusnovas, la G rotta di
Gutturu Pa la a F l u m i n i maggiore e
l ' A b i s s o d e l l a Ca n d e l a s u l
M a rga n a i ad Iglesias. I n Figu ra 3
sono graficamente ra ppresentate
le più l u nghe grotte di miniera
sarde.
Il M o n t e S a n G i ova n n i
I nizialmente l e esplorazioni sono
avven ute l u ngo i l Live l l o Albert
(+225 ) , ove è stata accertata la
presenza di grandi e profonde cavi­
tà. Le attenzioni degli speleologi si
sono quindi rivolte ai cantieri ricchi
argento:
qui una serie di prospezio­
ni fatte dalle antiche lavorazioni
dell'altopiano, fino ai livelli +300,
Peloggio (+220) ed altri ancora,
hanno di nuovo permesso l'accesso
ad una serie di grotte davvero note­
voli, che sono ancora in parte in fase
di esplorazione e di rilevamento.
Dal punto d i vista stretta mente
speleologico, bisogna a m mettere
che, più che di scoperta di nuove
cavità, si è trattato di una "risco­
perta ": infatti le tra cce u m a ne,
anche molto remote, erano eviden­
tissime ed inoltre alcune d i queste
grotte sono add irittura u b i cate
nelle vecchie mappe di miniera.
D u rante le esplorazioni dei l ivel l i d i
coltivazione p i ù a ntichi, d i età
pisana, è stato i nfatti particolar­
m e n te e m o z i o n a n te ed a n c h e
commovente per g l i speleologi
trova re tracce di freq uentazione
anche i n l u oghi d i difficile percor­
renza, che pensava no d i vedere
per primi; a q ueste emozioni si
aggi u ngeva la soddisfazione per
aver documentato e rilevato gra n ­
d i crovasse ( parola util izzata d a i
m inatori per ind icare i gra n d i vuoti
natura l i i ncontrati l u ngo le coltiva ­
z i o n i ) : tra q u este m e rita n o d i
essere citate l 'Abisso Albert, la
Crovassa de Trexentusu, la G rotta
della Colonna Egiziana, la G rotta
Pisani, Sa Crovassa 'e s'Azzu rra , Sa
Crovassa 'e su Caving, Sa Crovassa
'e Serpi.
Le esplorazioni ed i ri lievi in que­
ste cavità natura l i hanno permesso
d i verifica re la stretta i nterconnes­
sione esistente fra giacimento
minera rio e grotta. I l confine fra
q ueste d u e entità è infatti davvero
effi mero: i n d u e grotte ( G rotta
P i s a n i e G rotta d e l l a C o l o n n a
Egiziana ) s o n o p resenti comunica­
zioni vertica l i con l 'esterno ( pozzi )
alte sino ad una trentina metri, e
sicuramente scavate d a l l a mano
d e l l ' u o m o ; m a a d una atte n ta
osservazione è facile trova re s u l l e
loro pareti le forme t i p i c h e d e i
pozzi carsici. Si tratta d i veri e pro­
pri paleoka rst che sono stati suc­
cessivam ente rie m piti dalla mine­
ra lizzazione, e q u i n d i riportati alla
l u ce dalla mano dell'uomo nella
sua ricerca d i m i n e ra l izzazioni utili.
G ro t t a A l b e rt 7 e 8
I n questa nota vengono p resenta­
te due grotte d i miniera recente­
mente scoperte nel livello Albert.
La Grotta Albert 7 è raggi ungibile
50
A n t h è o 7 - 2003
dalla ga l l e ria minera ria nel Livello
Albert nella zona d i Massa Riccar­
d o . U n pi c c o l o p e rtugio s u l l a
destra d e l l a ga l l e ria d i m i n iera
consente di entra re in un a m bien­
te natu rale, caratterizzato da una
a m pia colata che viene d a l l ' a lto,
sotto la quale uno stretto passag­
gio immette i n una piccola saletta
sottosta nte adorna di crista l l i d i
calcite ricoperti da una patina d i
concrezione. Verso i l basso invece
la colata scende ri pida mente for­
mando un a m pio pozzo p rofondo
1 1 metri. l'armo iniziale si trova
sulla colata ( spit + clessidra natu­
rale ) , mentre una grande stalagmi­
te s u l bordo del pozzo consente d i
frazionare. Dalla corda si atterra
i m m e d i ata m ente in u n a gra n d e
s a l a dal fondo s u borizzontale, e
da subito si i ntuisce la ricchezza d i
concrezioni nella grotta, p u rtrop-
3500
3000
2500
Dati catasta l i
Tl
2789 SA/CA G rotta N ° 7 d i AlberI
Gonnesa, Miniera di San Giovanni,
IGM 555 III Portoscuso
La!.: 39°17'18" - Long , 8°29'01"
Q., 226 m slm.
SviL, 110 m - DisL, -34m/+16m
RiL, Jo De Waele, Alberto Munloni e Angelo
Naseddu della Federazione Speleologica Sarda
2000
1500
1 00 0
2790 SA/CA Grotta N°8 d i AlberI
Gonnesa, Miniera di San Giovanni,
IGM 555 III Portoscuso
La!.: 39°17'18"
-
Long., 8°29'01"
Q., 226 m slm.
SviL, 30 m
-
DisL, +6m
RiL, Jo De Waele e Alberto Munloni
della Federazione Speleologica S a rda
Miniera
PIAmA
"
2790 SA/CA
G rotta AlberI 8
po a bbasta nza dan neggiata dalle
coltivazioni minera rie e dai colle­
zionisti d i minera l i , come del resto
moltissime a ltre cavità nel M onte
San Giovanni. Il salone, che ricol­
lega in d iversi p u nti con i vari can­
tieri minera ri ( s u l soffitto si a p re
anche un fornel l o ) , è l u ngo 3 0
metri p e r una l a rghezza m e d i a d i
2 0 . Verso Nord una ripida d iscen­
deria con ricco sti l l icidio porta ad
a ltri cantieri d i coltivazione che, a
dista nza di una ventina di metri,
hanno intersecato un'a ltra piccola
grotticella (Albert 8). Quest'ulti­
ma consta d i u n camino ascenden­
te ed una piccola sala a ntistante le
cui pa reti sono ricoperte da gran­
d i crista l l i d i calcite. Le due grotte,
p u r non comunicando attraverso
passaggi a d i m e n s i o n e u m a n a ,
fa n n o q u a s i s i c u ra m e nte pa rte
della stessa grotta, attualmente
spezzata in d u e parti.
t:i nteresse della grotta N 7 sta
nella p resenza di u n a serie d i
m inera l i insoliti p e r l ' a m biente d i
grotta, tra i q u a l i v a ricordato
l ' l d rozincite, p resente sotto forma
d i pati ne e crosticine bianche ma
anche, i n u n piccolo ka rst ormai
quasi completa mente sma nte l lato
dall'attività mineraria, sotto forma
d i stalattiti l u nghe alcuni decimetri
e l a rghe 5 centimetri. Ta l i m inera l i
s o n o attu a l m ente oggetto d i stu­
dio nell'am bito del Progetto di
ricerca COFI N 2 0 0 2 - 04.
Co n c l u s i o n i
t:istituzione del Pa rco Geomi nera­
rio, Storico ed Ambienta le della
Sardegna ( con l'a utorevole rico­
n o s c i m e nto che l ' U nesco ha
dato ) , che com p re n d e a l c u n e
d e l l e più i m porta nti a ree carsiche
dell 'isola, può certa mente ra ppre­
senta re i l primo passo per la sa lva­
guardia prima, e lo studio sistema­
tico poi, dei fenomeni ca rsici i n
generale e d e l l e grotte d i miniera
in particolare, con tutto il loro
52
A n t h è o 7- 2003
patri monio di speleote m i p resenti
a l l ' i nterno dei d istretti m i n e ra ri
dell'isola, ma non è certo suffi­
ciente.
È sicuramente una grande occa­
sione, se i l legislatore ne tiene
conto, per poter l a n c i a re la
Sardegna nei p rogetti d i ricerca
carsica di va lenza i nternazionale;
ciò avrebbe ripercussioni anche d i
ca ratte re eco n o m ico ( t u r i s m o
s c i e n tifi co, congres s u a l e ecc. ) ,
occorre però identificare bene i
soggetti opera nti.
t:ambiente carsico i n generale, e
quello delle grotte che si a p rono
a l l ' i nterno d i m i n iere i n particola­
re, richiedono i nterventi m i rati alla
loro specificità. È q u i n d i necessa­
rio che una i n iziativa specifica
nasca d i retta mente da coloro che,
frequenta ndo assiduamente que­
sto mondo, ne sono i maggiori
esperti e i primi responsa bili: gli
speleologi.
Il Progetto CO F I N 2 0 02 - 2 0 0 4 ,
attualmente i n corso, è sicuramen­
te un passo i m porta nte verso una
m igliore conoscenza delle Grotte
di miniera, ma dovrebbe essere
segu ito da altre i n iziative n o n
meno i m porta nti. U n a d i q ueste
sarebbe senz'a ltro l ' i stituzione d i
u n Centro di Ricerca s u l l e "Grotte
di M i n i e ra ", gestito d a l l ' I stituto
Ita liano d i Speleologia e con sede
n e l l ' U n iversità del S u l cis- Iglesien­
te.
T
Ludus Albus, perché parlarne?
F o rse perché s i tratta d i una
grotta s c o p e rta da speleo logi
del nostro gru p p o e come ta le
è giusto c h e se ne sc riva s u l
b o l l etti no? C e rto, p u ò essere
u n motivo. In ogni caso non il
s o l o , e s i c u r a m e nte n o n Q u e l ­
l o p i ù i m p o rtante; a n c h e p e r­
c h é , per l e i , si sono sbucc iati
l e d ita con entusiasmo spe­
l e o l ogi d ' a ltri gru p p i e a d d i rit­
tura d'a ltra nazionalità.
on si tratta di un'altra Su
Palu o di un'altra
S'Edera, con decine di
chilometri di gallerie. No, asso­
lutamente! È solo una piccola
grotta di 653 m di sviluppo.
Ma è la grotta che mi ha consen­
tito di fare esperienza in quasi
tutte le tecniche, difficoltà,
oneri e soddisfazioni che si pos­
sono incontrare in speleologia:
la ricerca esterna, la disostruzio­
ne, l'esplorazione, il rilievo e,
adesso, la pubblicazione.
Abbiamo trovato questa cavità a
poca distanza dalla dolina di
Lovettecannas, nei pressi di
un'altra dolina, in località Genna
Ludalbu, conosciuta dai pastori
locali come 15 Ludu5 Albu5, che
vuoi dire "i fanghi bianchi", molto
presenti nel sito e, in grossi
cumuli plastici come creta, anche
in una bella saletta della grotta
stessa, che abbiamo chiamata per
questo, grotta Ludus Albus.
Si trova lungo il fianco del rilie­
vo che fa da confine alla dolina
e che delimita la valle di
Gorroppeddu, ad un'altezza di
970 m s.l.m.
Certo né io nè i miei compagni,
Mariagrazia, Samuele e Sandro,
avremmo mai immaginato che
quel piccolo buchetto, da cui
N
soffiava aria calda, e in cui li tra­
scinai a scavare in una freddissi­
ma giornata del gennaio 2002 ,
avrebbe potuto regalarci tante
emozioni.
La disostruzione che inizial­
mente era sembrata piuttosto
semplice, si rivelò invece molto
ardua a causa di un passaggio
troppo stretto su durissimo cal­
care cristallizzato.
Con buona lena e molto entu-
siasmo, dopo ore ed ormai quasi
al buio, riuscii a passare. A costo
di qualche escoriazione appro­
dai in una piccola stanzetta,
ottanta centimetri per ottanta,
in cui ci si poteva appena rigira­
re, ma che immetteva su una
diaclasi piuttosto ampia che
andava scendendo verso un
punto in cui la luce del mio
elettrico, ormai scarico, non
riusciva ad arrivare.
A n t h è o 7- 2003
53
Comunicai la notizia agli altri,
che essendo più corpulenti non
riuscivano ancora a passare, e,
data l'ora tarda, decidemmo di
rimandare l'esplorazione ad un
altro giorno.
Dopo due lunghe settimane di
pausa tecnica l'avventura poté
continuare.
Forse il meno convinto che la
grotta si s arebbe aperta per
bene ero proprio io, dato che i
buchi che iniziavano in diaclasi
ultimamente non m 'avevano
portato molta fortuna.
Tornammo la sera del 9 feb­
braio. Gozzovigliammo, com'era
ormai radicata abitudine, al
campo dei Ginepri dove incon­
trammo J o , ormai endemico
della zona, Silvestro Papinuto
(SC Domusnovas) e un gruppo
di "Uschini" assortiti.
La mattina seguente, di buon' o­
ra, io, Mariagrazia, Sandro e
Samuele ci apprestammo a rida­
re l'assalto alla nostra promet­
tente grottina. Allargatone ulte­
riormente l'ingresso, entrammo
io, Mariagrazia e Sandro, men­
tre Samuele, a causa di un gros­
so lastrone che finora non era­
vamo riusciti a togliere di
mezzo, ci fece da supporto tec­
nico dall'esterno.
Appena scesi i pochi metri della
diaclasi ci trovammo di fronte
ad uno spettacolo magnifico: la
magia era avvenuta . . . il buco si
era trasformato in grotta. La
saletta d'ingresso che ci diede il
benvenuto era lunga una dozzi­
na di metri e larga circa quattro,
piena di buchi agibili e ricca­
mente concrezionata; davvero
un buon inizio! E fu davvero
solo !'inizio di un'avventura che
si protrasse per quasi due anni
con oltre sedici escursioni, e
che coinvolse numerosi speleo­
logi che hanno condiviso con
me tutte le esperienze e sensa-
54
A n t h è o 7- 2003
zioni che la speleologia sa dis­
pensare a piene mani: gioia ed
euforia, fatiche, freddo e sudo­
re, delusioni e, poi, ancora spe­
ranze, a volte disattese, a volte
lautamente ricompensate.
Ludus Albus, infatti, non poteva
sicuramente considerarsi una
grotta semplice, specie durante il
periodo delle prime esplorazioni.
Non è stata semplice la progres­
sione a causa delle disostruzio­
ni necessarie e di notevole diffi­
coltà: Non è stato semplice fare
i rilievi a causa delle "tirate"
molto brevi, eseguite, talvolta, in
pertugi al limite dell'umana pra­
ticabilità. Non è stata nemmeno
molto semplice la restituzione
su carta, a causa della continua
sovrapposizione degli ambienti.
Tra i tanti episodi capitati
durante l'esplorazione di Ludus
Albus mi fa piacere ricordarne
alcuni in particolare: il sorriso
gioioso
e
soddisfatto
di
Gabriela quando ci comunicò
d'aver trovato un concreziona­
tissimo "by-pass" che, in segui­
to, ci fece risparmiare l'attraver­
samento di zone difficoltose e
bagnate , o l ' esultanza di
Valentina quando, esplorando
un cunicolo sul soffitto di una
saletta, ne trovò un'altra sopra­
stante, molto più ampia e con­
crezionata, che chiamammo
appunto La Mansarda di Zia
L e mozione d i quando, con
Sandro Sulis, trovammo, solo
spostando una pietra da un
buchetto da cui tirava aria, il
ramo principale a valle. Per non
parlare di mio fratello Riele,
che, "infrattandosi" in mezzo a
dei massi ricoperti da quell'on­
nipresente fango bianco, trovò
uno dei rami tra i più lunghi
della grotta.
Non posso nemmeno dimenti­
care episodi meno simpatici,
come quando, nel bel mezzo di
operazioni di rilievo protratte si
per molte ore, Fabrizio, proba­
bilmente al limite della soppor­
tazione, ritornò a casa, piantan­
do in asso me e Nicola, trasci­
nandosi appresso un'incavola­
tissima Valentina, con cui aveva
condiviso l' auto nel viaggio
d'andata, con la scusa d'essersi
ricordato di un'irrinunciabile
cena di lavoro, pretendendo
anche che gli credessimo.
Ci furono anche momenti quasi
drammatici,
come
quando
dovemmo accompagnare all'e­
sterno due nostri compagni
d'avventura, in due diverse occa­
sioni, perché presi da un princi­
pio di congestione mentre lavo­
ravano all'allargamento di un
bassissimo laminatoio, sdraiati
in mezzo all'acqua, in mezzo ad
una corrente d'aria fortissima.
. . .
SEZIONE
�'
i
J ..
... ".....
.
,
-
2 8 1 5 SAINU G rotta di ludus Albus
Baunei, Genna Ludalbu, 517 I Cantoniera Genna Silana
La!.: 40°08'57" - Long.: 9°34'29" - Q.: 970 m s.l.m.
Svil.sp.: 653 m - Disl.: -41 m
Ril.: Valenlina Arca, Fabrizio Atzeni, Mariagrazia Atzori, Gino Baldussu, Jo De Waele, Lucio Mereu,
Riele Mereu, Samuele Murgioni, Sandra Piga, Nicola Sitzia, Sandra Sulis del Gruppo Speleo­
Archeologico Giovanni Spano, Gilles Bost, Vincent Darras, Anne Martelal e Yvan Robin del Graupe
Ulysse Spéléo (Lyon)
E di quel bassissimo laminatoio,
che si trova nel tratto finale di
un ramo alto, che si diparte da
quello principale a valle, biso­
gna proprio ripari are. È proprio
da lì, infatti, che la storia di
Ludus Albus ha preso una svolta
inaspettata e, in un certo senso,
conclusiva, almeno per ora.
Fu là, data la notevole presenza
d'aria, che si concentrò lo sforzo
di diversi gruppi d'esplorazione.
Fu, infatti, col Groupe Speleo
Ulysse di Lione che, forti della
loro esperienza e dei loro "poten­
ti mezzi", iniziammo i lavori d'al­
largamento del laminato io.
Purtroppo, essi non poterono
godere appieno i frutti del loro
lavoro e delle loro speranze,
giacché ormai giunti alla fine
delle annuali vacanze speleolo­
giche in Sardegna.
In ogni caso, ci dettero un bel­
l'imput, e alla fine, fu un gruppo
formato da Robertino, Valentina
e me, che portò, inaspettatamen­
te, all'unione di due grotte: quel­
la di Ludus Albus con quella di
Genna Ludalbu, che si trova più
a valle, già precedente esplorata
con Jo e Carlo Onnis (USC).
Sapevamo dai rilievi che quella
grotta era vicinissima e poco più
in alto. Un piccolo errore di livel­
lo nel rilievo è bastato a far in
modo che non riuscissimo subito
a capire che, proseguendo in
quella direzione, le due grotte
fossero destinate ad incontrarsi.
Ma. . . allora, quest'esplorazione
finisce così? Nemmeno per
sogno! Ludus Albus è strapiena
di buchi e cunicoli ancora tutti
da esplorare, che potrebbero
portare altri esploratori chi sa
dove, solo se dotati di quella
famosa molla che ci ha sempre
spinto a cercare di raggiungere
quegli universi sotterranei dove,
solo l'acqua, vera regina di que­
sti luoghi, è mai giunta prima.
Anthèo 7- 2003
55
2804 SAINU G rolla N.4 di Serra Azza udeli
Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona
La!.: 40°09"48" - Long.: 9°29'10" - Quota: 819m s.l.m.
Svil.sp.: 46m - Disl.: -40m
Ril.: Roberto Mura, Pietro Masala e Luigi Setzu del Gruppo Speleo­
-+- Nm
o
o
Archeologico Giovanni Spano.
Metri
2805 SAINU G rolla N.5 di Serra Azzaudeli
Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona
La!.: 40°09"51" - Long : 9°29'08" - Quota: 833m s.l.m.
Svil.sp.: 36m - Disl.: -4m
RiI.: Roberto Mura, Pietro Masala e Luigi Setzu del Gruppo Speleo­
Archeologico Giovanni Spano.
o
2806 SAINU Grolla N . 6 di Serra Azzaudeli
Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona
La!.: 40°10"04" - Long.: 9°29'16" - Quota: 805m s.l.m.
Svil.sp : 27m - Disl.: -4m
Ril. Roberto Mura, Pietro Masala e Luigi Setzu del Gruppo Speleo­
Archeologico Giovanni Spano.
2804 SAINU
G rolla N.4 di Serra Azza udeli
2807 SAINU Grolla N . 7 di Serra Azzaudeli
Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona
La!.: 40°09"49" - Long.: 9°29'04" - Quota: 865m s.l.m.
Svil.sp.: 12m - Disl.: -5m
Ril.: Roberto Mura, Pietro Masala e Luigi Setzu del Gruppo Speleo­
Archeologico Giovanni Spano.
o
c:::Ji
''
. , ; - . . ... . ,." ._....
: ... . � .'
pesante fardello ed a ritrovare la
serenità eh eh eh . . .
Scherzi a parte, in tanti anni di
ricerche da parte di tutti i
gruppi speleo, le cavità trovate
finora sono come la punta di
un iceberg.
Ultimamente, con l ' a iuto di
nuove forze del GSAGS e di
Michela dello S PECUS, si sta
lavorando nella grotta N ° 6 .
Questa è molto interessante
perché, oltre al ritrovamento di
cocci di varia natura e forma,
ha l'ingresso che presenta le
pareti lisce e modellate come la
vicina grotta Luigi Donini,
segno inequivocabile del pas­
saggio di un abbondante flusso
d'acqua in pressione, lasciando
intuire buone p o s s ibilità di
prosecuzione. Gli scavi da for­
zati della domenica fin o ra
e ffettuati hanno c onfermato
quanto sopra: infatti, le pareti
Metri
�
. "'
•
Ingrasso
.'
-
• .
;, , '
./ {
.J
...
tng<'HK
, �
2805 SAINU G rolla N.5 di Serra Azzaudeli
2807 SAINU G rolla N . 7 di Serra Azza udeli
del pozzo in d i s o struzione
mantengono lo ste s s o anda­
mento sinuoso e levigato, men­
tre l'andamento dei forzati è
lento ma costante ed inesorabi­
le. Vogliamo arrivare al fondo,
mollare gli zaini e la fatica e
co rrere nelle gallerie verso
fiumi e laghi . . . almeno questa
è la nostra speranza!
,
,
==="-- -�
Metri
i
Ingrosso
2806 SAINU G rolla N.6 di Serra Azzaudeli
A n t h è o 7- 2003
57
I- I
S
o n o a rrivata i n cod u l a venerdì
d i S a n d ro Tuve ri ; u n i c a n ota p o s i t i v a :
Affronto i l p a s s a g g i o d e l traverso d e l l a
n otte dopo una p i zza d i vorata a
n i e nte za i n o f i n o a l sifone. P u rt ro p p o
ca scata , c h e m i h a s e m pre creato u n a
S a nta M a r i a Nava rrese tra u n o
n o n h o fatto i c o n t i c o n g l i s h e r p a d e l
sensazione d i d i sagio, c o n la massi m a
sta rn uto e d u n a soffiata d i n a s o , i n
C S C ( A l e s s a n d ra , M a s s i m o , A l e s s i o
d i s i nvolt u r a . Arrivo a l ca m po e m i u n i ­
co m p a g n i a d e l l e c a r i at i d i d e l l a s p e l eo­
ecc . , ecc . ) ; n e l ved e r l i a rrivare a l l ' i n ­
s c o a l l e c a ri a t i d i ; c o n l oro p roseguo
l o g i a s a rd a Mario P a p p a c od a , Stefa n o
gresso d e l l a grotta stra c a ri c h i d e l l e
fino a l sifone d i Sa Ciedda dove i n c o n ­
Ferc i a , Va leria Tuver i , S a n d ra Tu veri e
l o ro vettov a g l i e p e r i l pernotta m e nto,
tro D a p i , L u i g i , M a rce l l o , M a rco e
M a ss i m i l i a n o P i ra s .
vengo a s s a l ita d a un estre m o atto d i
Sergio.
D o p o a v e r m o ntato l a te n d a a l l e 0 0 , 3 0
gra n d e gen eros ità , e s e p p u r a m a l i n ­
Ebbene si, mi trovo d a v a nti al sifone
d e l sa bato m i s o n o prec i p itata d e ntro i l
c u o re, rec u pero i l m i o za i n o c a rico d i
con tutt i gli za i n i ( d e l CSC n e a n c h e
sacco a p e l o s p e ra n d o i n u n m i g l iora­
torce ed erogatori e tra u n a d i scesa i n
l ' o m b ra , g l i a v e s s i l a s c i ato a l m e n o l o
m e nto d e l l a mia c o m p ro m essa con d i ­
corda e d u n b i d è n e l f i u m e , v a d o i n c o n ­
za i n o con g l i erogatori ) , a s se m b l o l e
zione fisica.
t r o a l m i o dest i n o .
attrezzatu re e facc i o fi nta d i soffi a r m i
Sve g l i a previ sta a l l e o re 7 : 0 0 d e l s a b a ­
C o n S a n d ra r a g g i u n go p a rte d e g l i
i l n a s o , g u a rd o M a s s i m o , L u c a , D a p i ,
t o , trasform ata s i , p e r i l tro p po s o n n o e
usch i n i
Lu i g i s p e ra n d o i n
per i ranto l i nott u rn i , n e l l e 7 : 4 5 . Uscita
L u c a , S i m o n e , B a rb a r a , D a n n o ) , e con
Dolores, s e non te la senti rinuncia pure
a l l o s p o g l i at o i o ( M a s s i m o ,
u n a f ra s e t i p o :
d a l l a ten d a , n e l vedere gli u sc h i n i ed i
l o ro
ca scata .
i nvece m i se nto d i re q u a Icosa ti p o :
s a s s a re s i c o n i l sorriso sta m p ato s u l l e
D u ra nte i l percorso, v u o i p e r i l fred d o ,
l a b b r a , pronti a c a r i c a rs i c o m e m u l i , h o
v u o i per i l sifone s e m pre p i ù v i c i n o ,
vestiti in fretta e non uscire dal sifone
senza un rilievo.
c a p ito c h e , raffre d d ore o n o , l ' i m m e r­
vengo a s s a l ita d a u n attacco d i m a l d i
s i o n e era da fare.
p a n c i a : è p r o p r i o i l c a s o d i d i re c h e m e
se nto u n a l bero d i nata l e i n vers i o n e
Pre p a ro gli za i n i , d iv i d o e q u a m ente i
l a s o n o fatta a d dosso d a l l a p a u ra .
e g i zi a n a , se m i m u ovo tro p p o risc h i o d i
pes i , d i st ri b u i sco m i cro b i a destra e a
D a q u esto m o m e nto i n p o i trasferisco
perdere l e b e n d e per c u i m i tuffo i n
m a n c a s p e ra n d o i n m o lte d efez i o n i , m a
l a mia atte n z i o n e s u D a n n o ( p e r l ' a n a ­
a c q u a p e r p rovare l a pesata , d u e c h i l i
n o n ottengo ness u n r i s u ltato ( q uesti
grafe S i m o n e ) c h e n e l fratte m po h a
d i p i o m b i s o n o p i ù c h e s u ffi c i e n t i .
sherpa h a n n o l a p e l l a c c i a d u ra ) così
d i strutto l a s c a r p a s i n i stra e , p e r n o n
F i n a l m e nte è a rrivato i l m i o m o m e nto
a l l e 9 : 3 0 , o rm a i ra ssegnata, mi avv i o
fa re u n torto a l l a s c a r p a destra , d e c i d e
di glori a , vengo a b b a g l i ata d a i f l a s h
a l l ' i n gresso d e l l a grotta i n co m p a g n i a
d i sfa s c i a re a n c h e q u e l l a .
d e l l a sta m p a loca l e , tutti m i c h i e d o n o
58
A n t h è o 7- 2003
p ro s e g u o
verso
la
È fatta ,
s o n o vestita d i tutto p u nto, m i
fo n d o 8 , m o lto l i m p i d o e ben s a g o l ato.
m e l ' h a fatto fa re q u esto stra m a ledetto
Lo s u p e ro senza l a m i n i m a d iffi coltà , i l
sifone.
raffre d d ore n o n i nfl u isce s u l l a c o m ­
Fi n a l mente dopo d iversi m etri ritrovo i l
pensazione per cui, risoluta, decido di
contatto v i s ivo con l a s a b b i a per c u i
proseg u i re l a m i a avve n t u ra .
50
conce ntro i l m i o s g u a rd o s u l fon d o evi­
Percorri a m o a ltri
m etri c o n l e b o m ­
tando scru polos a m ente di g u a rd a re a
bole i n s p a l l a , i l posto è m e ra v i g l i os o ,
destra e a s i n i stra ; da lì in p o i , p i a no
l a roc c i a è ben l evi gata e i l l etto d e l
p i a no, mi re ndo co nto c h e , m etro dopo
f i u m e è s a b b i os o ; i n u n atti m o c i tro­
m etro, ri g u a d a g n o l e basse p rofo n d ità
v i a m o d a va nti al seco n d o sifone.
f i n o a d u s c i re fuori d a l sifone con la
I s o l i t i cava l i eri m i d a n n o l a p rec e d e n ­
stessa veloc ità di un ta p p o di s p u m a nte.
za per c u i i nforco l e p i n n e e v i a verso
Mi l evo l e b o m b o l e e a s p etto s u l l a riva
l ' i g n oto.
26,
I l secon d o sifone è l u n go
b i l i m etri , p rofon d o
230
5
del f i u m e S a n d ro e M a rce l l o che tarda­
i nterm i n a ­
l a rgo bah, i l
n o a d a rrivare. R i e m e rgo n o d o p o ben
m i n uti e la p ri m a cosa c h e m i d i co n o è
fon d o è com posto d a s a b b i a f i n e c h e
c h e ho sa ltato i c l a s s i c i tre m i n uti d i
d iventa sem pre p i ù grossa c o n l ' a u m e n ­
deco m p re s s i o n e a tre m etri .
tare d e l l a p rofo n d ità f i n o a d a s s u m ere l a
C a s p ita ! ! faccio i o , me l i sono proprio
form a d i c i otto l i . A l l a m a ss i m a p rofo n d i ­
d i m enticati m a e ro così a g itata c h e
tà g l i a m b i enti d iventa no i m m e n s i ed i n
l ' u n i co m i o p e n s i e ro e r a q u e l l o d i u s c i ­
a l c u n i tratti s e m b ra d i n u otare n e l b l u .
r e q u a nto p r i m a d a l l ' a c q u a .
Mentre l o percorro l a fre q u enza c a rd i aca
C i l i be ri a m o d i tutti g l i a d d o b b i e p ro­
del m i o c uore i n iz i a a d a u mentare, non
segu i a m o l u ngo il l etto del f i u m e .
300
La p r i m a p a rte d e l l a grotta è attiva , s i
percorro n o a l m e n o
m etri l u ngo i l
40
l etto d e l f i u m e, s i i n co ntra u n l a go d a
fa re a n u oto l u ngo a l m e n o
m etri e
d u e p a s s a g g i d ove ci si d eve i m m e rge­
re co m p l et a m ente.
I l f i u m e s p a risce s u una c o l ata che si
s u pera con una a rra m p i cata a gevol ata
da un cord i n o p o s i z i o n ato la volta p re­
c e d e nte da D i e g o V a c c a e S a n d ra
Tuveri , si p rosegue a n cora per q u a l c h e
d ec i n a d i m etri s u l f i u m e e d a q u i g l i
a m b ienti i n i z i a n o a d i ve n t a re m o lto
gra n d i e fra n os i .
Arriv i a m o n e l p u nto dove S a n d ro e
D i ego si era n o fer m a t i l ' u lt i m a volta
per via d i u n a a rra m p icata s u ca scata
che s p utava etto l itri d ' a c q u a .
d i sorri d e re per le foto da p u b b l i c a re s u
vedo l e l u c i dei m ie i cava l i eri e c o m i n c i o
C i p rova M a rc e l l o ; l ' a c q u a n o n è ta nta
M u s c h i o s e l v a g g i o e s o p rattutto m i
a d agita r m i , m i ren d o conto d i essere i n
per cui in p oc h i m i n ut i l a s u pera e va
i n c it a n o a leva r m i d a i c . . . n i perc h é i l
affa n n o e m a led ico i l m o m e nto i n c u i m i
in e s p l ora z i o n e .
fre d d o i n i z i a a farsi senti re e d i l tela
sono i m m ersa . O rm a i sono i n b a l l o e l ' u ­
Seg u e n d o l e s u e voc i , c o n S a n d ra c i
ter m i co l i atte n d e .
n i ca cosa c h e posso fa re è conti n u a re a
ren d i a m o co nto c h e c ' è l a poss i b i l ità d i
I m i e i co m p a g n i d ' avve n t u ra s p e l eo­
p i n negg i a re. Pre n d o i n m a n o la sagola
ra ggi u n gerlo p a s s a n d o attraverso u n a
s u b , S a n d ra Tu veri e M a rce l l o M a i ,
guida, c h e fino a q ue l m o m ento h o solo
c e n g i a c h e sta proprio s o p ra d i n o i ,
d e c i d o n o d i fa re i cava l i e r i , per c u i m i
g u a rdato, e mi a ncoro s a l d a m e nte, con­
m a n d a n o i n a v a n scoperta d e ntro i l
tinuo a p i n negg i a re , g u a rd o l a p rofo n d i ­
p r i m o sifone.
Q u esto s i p resenta l u n go
50
tà s u l co m p uter
m etri, p ro-
(26 m etri) e l ' u n i co p e n ­
s i ero c h e m i p a s s a p e r l a testa è: m a c h i
ra ggi u n g i b i l e c o n u n a p i c c o l a a rra m p i ­
cati n a i n u n p u nto u n po' fra noso.
Lo raggi u n g i a m o , e d a lì p roseg u i a m o
c o n l e n ostre e s p l o ra zi o n i . L' a m b i e nte
Anthèo 7- 2003
5 91
!
J
Il ,I
I
1- .
I
I�
:
dava nti a i n ostri occ h i è tutt ' a ltro c h e
a l l a b a s e . R i p e rcorri a m o i l s a l o n e i n
b e l l o : c i s o n o gra n d i m a s s i i n fra n a
fra n a , i l l etto d e l f i u m e , n u oti a m o n e l
a vere S a n d ro d a v a nti m i h a d ato u n a
t e n u t i m o lto s p e s s o i n s i e m e d a p i ccole
l a go ed a n cora attravers i a m o i l l etto
gra n d e s e n s a z i o n e d i tra n q u i l l it à .
ta d i fare l a deco m p re s s i o n e ; i l fatto d i
p i etre, a d o g n i p a s s o s i risc h i a d i far
d e l f i u m e f i n o a ritrovarci d av a n t i a l
R i e m ersi c i l ev i a m o l e p i n n e e c i f i o n ­
c a d ere q u a lcosa per cui c i m u ovi a m o
s i fo n e . M a rc e l l o s u p e ra se stesso n e l
d i a m o verso i l p r i m o s i f o n e p e r n o n
c o n m o lta c a u te l a .
p r e p a r a rs i , l e t a rta ru g h e e l e l u m a c h e
d a re a M a rce l l o i l p retesto d i ferm a rs i ,
I n q u esto a m b i e nte c ' è gra n d e c i rc o l a ­
i n co nfronto s o n o d e l l e c a m p i o nesse d i
c i i m m e rg i a m o e d o p o d u e m i n ut i
z i o n e d ' a ri a , m a tutto s i c h i u d e i n
velocità , m e n t re S a n d ro e d i o ven i a m o
f i n a l m e nte ricon q u i st i a m o l a c i v i l t à .
b u d e l l i t ro p p o st rett i e p e r i c o l os i .
attaccati d a l l a m uffa e r i s c h i a m o d i
M i l i bero veloc e m e nte d i t utta l ' i m p a l ­
M a rce l l o tenta p i ù volte d i s posta re
confo n d e rc i c o n l e sta l a g m it i , d o p o tre
c a t u r a , r i m p a c c h etto l ' attrezz a t u ra ,
m a s s i , ma si r i s c h i a tro p p o , per c u i
l u n g h i q u a rti d ' ora di attes a g l i u r l i a ­
d i v i d o e q u a m e nte i p e s i n e g l i za i n i e
d ec i d i a m o d i r i l ev a re l e d u e sta n ze tro­
m o d i d a rs i u n a m o s s a , l a d i s pera z i o n e
v i a verso l ' u s c ita c h e a vv i e n e , d o p o
vate e di m ette rc i d efi n itiva m e nte u n a
v i e n e rec e p ita d a M a rce l l o con l a fra s e :
p i etra s o p r a .
Se vai con la commerciale Mai sono
Proseg u i a m o i l n ostro g i ro t u r i st i c o
cazzi tuoi, m a , n o n osta nte q u esto ,
3:30
Arrivo a l c a m po verso l e
n e l l a zona foss i l e d o v e g l i a m b i e nti
d o p o poc h i m i n uti f i n a l m e nte r i u s c i a ­
b i o , facc i o u n a c e n a tete à tete c o n
s o n o d e c i s a m ente più a m p i ; i n contri a ­
m o a d e ntra re i n a c q u a .
S a n d ro , i ntorno a d u n fuoco fanta s m a ,
m o d e l l e b e l l e m a rm itte m a n i e nte d i
Q u esta volta m etto i n c h i a ro c h e d e l
a b a s e d i to n n o i n scato l a e c a r n e s i m ­
più.
r i p o s a re
bon t o n n o n m e n e frega n i e nte e c h e l a
m e n t h a l , e fi n a l m e nte a s s a p o ro i l
S a n d ro e M a rce l l o v i s ita n o u n a ga l l eria
form a z i o n e s a rà c o s i c o m posta : S a n d ro
m eritato ri poso dentro i l s a cco a p e l o .
l atera l e ra ggi u n g i b i l e attraverso u n ' a r­
d a v a n t i , io a l ce ntro , M a rcel l o d i etro.
M e ntre i o d e c i d o d i
ra m p icata u n po' e s p osta , c h e io m i
Il sifone, n o n ostante u n a leggere torb i ­
rifi uto d i fare, m a c h e term i n a poco
dezz a , m i è s e m b rato m o lto p i ù b e l l o ,
dopo. Per cui dopo s e i ore di perm a n e n ­
l ' h o affro ntato c o n u n o s p i rito c o m p l e ­
za post-s ifo n e d ec i d i a m o d i rito rn a re
ta m ente d iverso, m i s o n o p u re ricord a -
BO
A n t h è o 7- 2003
u n a serie d i s o r p a s s i strate g i c i , a l l e
d e l m att i n o .
3:45,
m i cam­
ono le 6,30 del mattino
del 13/12/2003 , la sveglia
suona, fa freddo e dico a
me stessa ancora cinque min u ti
poi mi alzo, guardo l'orologio
che segna le 6 ,40 e mi precipi­
to sotto la doccia.
Sandro passa a prendermi alle
7, 15 in punto e ci dirigiamo
verso casa di Luca a Settimo San
Pietro. Carichiamo la macchina
e seguiamo le indicazioni per
Seui. Dopo la colazione a
Senorbì ed una sosta per con­
sentire ai due baldi giovani di
cambiare l'acqua alle olive, arri­
viamo a Seui verso le lO.
Parcheggiamo la macchina
davanti alla Commerciale Moi,
salutiamo Marcello e ci dirigia­
mo tutti insieme a fare la
seconda colazione della giorna­
ta. Dopo aver fatto il pieno di
abbondanti zuccheri, Marcello
carica gli zaini nel furgone e
andiamo verso la grotta. La
nostra intenzione è quella di
andare a rilevare la grotta di Sa
Muragessa oltre il quarto sifone.
La giornata è spettacolare, ma
l'aria un po' pungente; infiliamo
le bombole nello zaino ed
abbozziamo u n accenno di
vestizione con muta e tuta spe­
leo. Con due zaini a testa affron­
tiamo la salita per la grotta,
sempre faticosa, ma in meno di
mezz'ora siamo all'ingre s s o .
Controlliamo l' orologio, c h e
segna le 12:30, e percorriamo
gli ottanta metri di strettoie che
ci separano dall' acqua.
Dopo una serie di collaudatissi­
mi passamano di zaini, ci ritro­
viamo belli, accaldati e sudati
davanti al primo sifone verso le
13 :00. Prepariamo l'attrezzatu­
ra, montiamo gli erogatori,
apriamo le bombole, controllia­
mo l'aria ed ecco la prima sor­
presa. Marcello ha una bombola
da 4 litri il cui manometro
S
MU RAG ESSA, S E U I
Acqua, fango e Stre ttoie
di Dolores Porcu - foto L. Sgualdini
segna 80 atm o s fere. Mentre
riflettiamo se far saltare l'im­
mersione, Sandro esclama:
Marcello, m ...... a mia a te, n on
potevi con trollarti le bombole
prima di en trare in grotta.
Marcello ci assicura che l'aria è
sufficiente e che al massimo, al
rientro, utilizzerà i nostri bo m­
bolini da due litri caricati a 250
bar. Dopo aver deciso tutti
insieme che l'immersione era
fattibile, continuiamo con la
nostra vestizione e, mentre mi
accingo ad entrare in acqua,
scopro di aver perso il cinghiolo
A n t h è o 7- 2003
81
di una pinna. Le disgrazie non
vengono mai da sole, ma riuscia­
mo a risolvere il problema con
un anello di camera d'aria.
Ci immergiamo io e Luca, segui­
ti a breve distanza da Marcello e
Sandro; la nostra intenzione è
quella di scattare delle foto, per
cui ci muoviamo con la massima
cautela per evitare di sollevare
sospensione.
Ad un certo punto, mentre
nuoto nel secondo sifone, mi
sento risucchiata all'indietro,
mi giro, e vedo Marcello che mi
afferra la pinna perché sta ten­
tando di farsi i 230 metri del
sifone in apnea. Lo lascio passa­
re e in meno di tre secondi spa­
risce dalla portata del mio faro.
Superati i tre sifoni più impe­
gnativi, abbandoniamo le bom­
bole da quattro litri, mettiamo
negli zainetti le bombole da
due, la maschera e il materiale
da rilievo e ci incamminiamo
per circa 45 minuti in stretti
meandri dalle rocce maledetta­
mente affilate e taglienti.
Ogni tanto incontriamo delle
belle cascate, attraversiamo un
passaggio con doccia carponi
obbligatoria e tra una serie di
strap e di sgrunt, arriviamo al
quarto sifone con qualche pezza
in meno sul fondo schiena della
tuta speleo.
Montiamo gli erogatori nei
bombolini e ci contendiamo
con le unghie e con i denti le
poche pietre a nostra disposi­
zione da utilizzare come zavorra.
Manco a farlo apposta l'erogato­
re di Marcello, appena aperta la
bombola, va in erogazione con­
tinua; il suo destino sembra
ormai segnato, la speleosubap­
nea sembra essere il suo futuro.
Si immerge Sandro, seguito da
Marcello, Luca e la sottoscritta e
in dieci secondi ci ritroviamo
tutti oltre il quarto sifone.
sz
A n t h è o 7 - 2003
Ci liberiamo di tutte le cose inu­
tili e ci dirigiamo verso la zona
da esplorare (la Triforcazione).
Qui ci dividiamo in due squa­
dre, Marcello e Luca vanno ad
esaminare il ramo di sinistra
(trovandone presto la fine) , io e
Sandro andiamo invece a rileva­
re il ramo di destra. Recuperia­
mo bussola, clinometro, metrel­
la e carta per il rilievo ed inizia­
mo a percorrere i bellissimi
meandri descritti dal fantasioso
ed entusiasta Marcello.
Rileviamo i primi 70 metri senza
apparenti difficoltà, però man
mano che andiamo avanti la
grotta si fa sempre più "interes­
sante": il soffitto si abbassa pian
piano fino a costringerci a cam­
minare carponi. Più andiamo
avanti con il rilievo più ci sembra
di stare in un parco giochi.
AI soffitto sempre più basso si
aggiungono il fango e l'acqua,
ovviamente gelida; raggiungiamo
l'apice del divertimento quando
per superare alcuni passaggi
siamo costretti a levarci il casco e
mettere, a nostra scelta, il viso o i
capelli nelle pozze di fango.
La carta del rilievo, dopo circa
150 metri di percorrenza, è un
tutt'uno con il paesaggio circo­
stante e dopo altri 50 metri
decide, con un colpo da mae­
stro, di scivolare in quelle mera­
vigliose acque dal colore tutt'al­
tro che cristallino.
Il rilievo ormai è andato; nel frat­
tempo veniamo raggiunti da Luca
e Marcello, e quest'ultimo ci con­
siglia caldamente di continuare il
nostro tour promettendoci ampi
saloni e visioni da capogiro.
Strisciamo fiduciosi verso i
meandri ed i saloni promessi, ma
l'unico punto degno di nota è
una piccola sala di 4/5 metri di
diametro con una cascatella che
arriva dal soffitto. lo Luca e
Sandro ci guardiamo sempre più
perplessi e chiediamo lumi a
Marcello sui parametri da lui
usati per definire le grandezze.
Ovviamente le spiegazioni non
ci soddisfano, pertanto prose­
guiamo ancora per alcune deci­
ne di metri fino ad arrivare in
un punto chiuso da un tappo di
sabbia; Marcello accenna ad un
tentativo di scavo, abbandonato
poco dopo, pena la soppressio­
ne dello stesso in loeo.
Ripercorriamo i meandrini al
contrario fino alla saletta e lì
decidiamo di fare un piccolo
break a base di prosciutto e
cioccolata, il tutto insaporito ed
amalgamato dal fango.
Finito lo spuntino, per aiutare la
digestione, riprendiamo a stri­
sciare nel fango e ne]]' acqua,
promettendo a noi stessi di sal­
vaguardare queste bellezze non
tornandoci mai più.
Ripercorriamo al contrario i
quattro sifoni, ormai torbidi,
rac contandoci tra un tratto
aereo e l'altro quante volte l'ab­
biamo fatta nella muta.
Usciamo incolumi dai sifoni,
smontiamo tutta l'attrezzatura,
recuperiamo le c o s e sparse
ovunque e nell'affrontare gli
ultimi 80 metri di strettoie che
ci separano dal bosco, io rime­
dio una piccola frattura al dito
medio della mano sinistra, cau­
sata dalla caduta di uno zaino
con all'interno le bombole.
Vuoi per la stanchezza, vuoi per il
dolore, ho dato vita ad un mono­
logo di imprecazioni e bestem­
mie, seguite dai commenti dei
miei compagni di viaggio, che
mettevano bene in chiaro che se
quella era una scusa per non
portare gli zaini alle macchine la
cosa non funzionava.
Arrivati alle auto, dopo esserci
cambiati in fretta e furia per il
freddo, con l'idea di andare in
pizzeria, andiamo a lavarci la
faccia a casa di Marcello; qui, in
men che non si dica, come d'in­
canto, attraverso un passaggio
segreto, si materializzano dei
fantastici ravioli al sugo accom­
pagnati da un ottimo vino e del­
l'ottimo formaggio.
Un po' ciuchi e stanchi, ad
eccezione dell'autista Sandro,
fatto di Coca Cola, riprendiamo
la strada verso casa, soddisfatti
ed appagati della bellissima
giornata trascorsa.
Note sulla fauna di SA MURAGESSA
di Giuseppe G rafitti
-
G r u p p o S p e l e o l o g i c o S a s s a rese
Una mia recente v i s ita d e l l a grotta Sa M u ragessa h a permesso di a cq u i s i re n u ovi dati s u l l a
fa u n a d i q u esta i nteress a nte cavità c a rs i c a .
Sono stati r i n v e n u t i G a stero p o d i P u l m o n a t i d e l l a fa m . Zonitidae a p p a rtenenti a l genere
Oxychi/us, D itteri Brachiceri, Tri cotte ri d e l l a fa m . Limnephilidae, I m e n otteri Proctotrupoidea
d e l l a fa m . Proctotrupidae, Col eotteri Cho/evidae d e l l a s pecie Catopomorphus orienta/is
(Aubé) (del. C a s a l e , 2004: c o m . pers.) e Staphy/inidae.
La fa u n a di Sa M u ra gessa è stata oggetto di p regresse ricerche b i os p e l e o l o g i c h e svolte n e l ­
l ' a p ri l e 1 982 d a G . B a rt o l o d e l l o S p e l e o C l u b d i C a g l i a ri , d u ra nte l ' e s p lorazione ed i r i l ievi c o n ­
d otti i n s i e m e a l G r u p p o R i cerche S p e l e o l o g i c h e " E . A. M a rt e l " d i C a rbon i a . I r i s u ltati d i t a l i
i n d a g i n i s o n o s t a t i p u b b l icati d a P u d d u ( 1 984), c h e r i p o rta i s e g u e n t i taxa : R a g n i d e i generi
Meta e Tegenaria; D itte ri della fa m . Tipu/idae; Le p i d otte ri della fa m . Noctuidae d e l genere
Hypena, d a attri b u i re cert a m ente a l l a specie Hypena obsita/is ( H O bner), l ' u n ica di q u esto
genere p resente n e l l ' I s o l a ; G a stero p o d i del g e n . Oxychi/us; C o l eotteri Cho/evidae d e l l a s p e c i e
Ovobathyscio/a gestroi ( Fa i r m a i re) ; D i p l o p o d i d e l l ' o rd i n e Po/ydesmida; e Anfi b i U rod e l i
Spe/eomantes imperia/is (Stefa n i ) .
D i a m o q u i u n s i ntetico c e n n o s u l l e entità p i ù i nteressanti sotto i l p rofi l o b i o s peleologico e b i o ­
geografico. Tra g l i I n setti v i sono i d u e C o l eotteri Cho/evidae ra p p resentati d a l l e s p e c i e
Ovobathyscio/a gestroi ( Fa i r m a i re ) , u n Leptod i r i n o trog l o b i o e n d e m ico d e l l a S a rd eg n a , sco­
perto nel 1 8 7 1 n e l l a G rotta di S u M a rm u ri e d iffuso i n m o lte g rotte d e l l a B a rb a g i a di S e u l o ,
d e l l ' O g l i a stra, d e l Gerrei e p a rte d e l S a lto d i Q u i rra; e d a l Cato p i n o Catopomorphus orienta/is
(Au bé ), troglofi l o segn a l ato i n n u m erose grotte s a rde, a m p i a m ente d iffu s o n e l l a reg i o n e
med iterra nea e c i t a t o p e r l ' Ita l i a d i v a ri e loca l it à , d e l l e i s o l e m a gg i o ri e d e l l ' I s o l a d e l G i g l i o ,
o v e s i r i n v i e n e p r i n c i p a l m e nte sotto l e p i etre, n e l l e v i c i n a nze o a l l ' i nterno d i form i c a i e talo­
ra a l l ' i nterno d i g rotte; d i u n certo i nteresse possono essere g l i I m e n otteri Proctotrupidae,
fa m i g l i a di per se n u ova n e l c o m p lesso d e l l a fa u n a cavern i c o l a s a r d a . Tra g l i Anfi b i è da met­
tere in evidenza l ' U ro d e l o d e l l a fa m . Plethodont i d a e Spe/eomantes imperia/is (Stefa n i ) , ovve­
ro il Geotrito n e o d o roso, eutroglofi l o , a n c h 'esso e n d e m ico d e l l ' I s o l a , e segn a l ato di d iverse
cavità d e l l ' Og l i a stra , del S a lto di Q u i rra , del S a rc i d a n o , d e l l a B a r b a g i a di S e u l o , del Gerre i ,
d e l l a B r a b a xi a n n a (As u n i , S a m u gheo), e p a rte d e l l a M a rm i l l a ( a l l ' estern o , n e l l a G i a ra d i
Gest u r i , Lanza e t a l . , 1 9 9 5 L a n z a , 1 9 9 9 ) . I nf i n e , tra i M o l l u s c h i , i l G a stero pode Zonitidae d e l
g e n . Oxychi/us, c h e a p p a rt i e n e a d u n a s p e c i e d e l g r u p p o d i Oxyc h i l u s o p p re s s u s ( F i s h . &
Stu d . ) , e n d e m i c a s a r d a , att u a l m ente in corso di stu d i o e d i rev i s i o n e s i stematica ( G i u sti e
M a n g a n e l l i , 200 1 : com . p e rs . ) .
Bibliografia
LANZA B., 1 9 9 9 . S p e l eo m a ntes i m pe ri a l i s (Stefa n i , 1 9 6 9 ) . D u fte n d e r H o h l e n s a l a m a n d e r,
p p . 1 5 5 - 1 6 3 . I n : G ross e n b a c h e r K. & T h i e s m e i e r B. (ed s . ) - H a n d b u c h d e r Repti l i e n u n d
A m p h i b i e n E u ro p a s . B a n d 4/1 : Schwa nzl u rc h e ( U rod e l a ) I (Hyn o b i i d a e , P rote i d a e ,
Plethodont i d a e , S a l a m a n d r i d a e I ) . AU LA-Ve r l a g , Wieb e l s h e i m : 407 p p .
LANZA B . , CAPUTO V. , NASCETII G . & B U LL I N I L . , 1 9 9 5 . M o r p h o l o g i c a n d g e n e t i c stu d i e s o n th e
E u ro p e a n p leth o d o n t i d s a l a m a n d e rs : taxo n o m i c i nferences ( ge n u s Hyd ro m a ntes ) .
Mo n ografie d e l M u seo R e g i o n a l e d i Scienze Natura l i , To r i n o , 1 6 , 3 6 5 p p .
P U D D U S . , 1 9 84. Note fa u n istiche, p p . 8 7 - 9 1 . I n : B a rtolo G . & Lec i s A. - Seu i e l e s u e g rotte.
A c u ra d e l l o S p e l e o C l u b di C a g l i a r i , G u i d o B a rtolo ed., C a g l i a r i , 1 1 0 p p .
N e l l a foto: H a bitus d i Catopomorphus orientalis (Aubè, 1850).
D a ZOla S., U n a caccia curiosa: Catopo morphus
i n www.socentom it.iUita J i a no/giovenUcato p.html
Anthèo 7- 2003
B3
G
bagni di Gio rgino , poi , t ra il 1 876
razie alla segnalazione di
in un ampio gia rdino. La villa in
Dolo res , ci rca la p resenza
o rigine e ra un convento , costruito
e il 1 8 97, ap rì il teatro Ca rboni ,
di un pozzo ed una cister­
nel Seicento , di p rop rietà dei pad ri
l'a rena Ca rboni ed infine la nuova
na all'inte rno della villa Ca rboni ,
Scolopi titolari della Chiesa del­
a rena Ca rboni. Fu anche un otti­
è stata effettuata una delle più
l'Annunziata. L'edificio fu ac qui­
mo imp renditore ag ricolo , realiz­
recenti campagne di studio della
stato dal nobile Michele Ca rboni
zando un'azienda vitivinicola che
sezione "Speleologia U rbana".
nel 1 870, assieme ai te rreni ci rco­
ottenne numerosi p remi in va ri
Un pa rticola re ring raziamento va
stanti ; in fatti , i possedimenti del
concorsi dell'epoca.
al Signo r Ca rboni , p rop rieta rio
Ca rboni a rrivavano fino alle pen­
La vita pubblica del Ca rboni fu
della villa , il quale ha reso possi­
dici del
Miali
ca ratterizzata dall'esse re giudice e
bile i nost ri studi.
(San Michele). Il Ca rboni int ra ­
poi p residente del T ribunale del
La villa Carboni è sita in Via San
p rese nei suoi te rreni diverse atti­
Comme rcio. Fu anche cavaliere
Michele 60, a sinist ra a rrivando
vità industriali , impiantando una
della Co rona d' Italia.
Monte di Santu
da Piazza S. Avendrace. Questa
delle p rime segherie a vapo re , con
villa si nota immediatamente g ra­
una fabb rica di mobili e CaITOZze.
La Cisterna
zie alla p resenza di un alto mu ro
Realizzò i p rimi stabilimenti bal­
Situata all'interno della villa , p re­
di cinta , so rmontato o rnato da
nea ri di Caglia ri a Sa Pe rdi xedda ,
senta
quattro me rli gotici. Una volta
da dove p roviene una statua in
ope ra dove sono ben visibili nella
olt repassato un po rtale , so rmonta­
ma rmo ra f figu rante Nettuno , o ra
ve ra i segni dello sco rre re delle
to dallo stemma nobiliare , si ent ra
collocata
co rde che se rvivano pe r cala re i
84
A n t h è o 7 - 2003
nel gia rdino. Ap rì i
anco ra
l'imboccatu ra
in
contenitori in cer amic a per l a r ac­
colt a delle ac que. Si present a con
l a tipic a form a a d amigi an a, con
fondo circol are ed
anness a un a
v aschett a per l a dec ant azione del­
l ' ac qu a.
Profond a poco meno di qu attro
metri , è ancor a in funzione poiché
è tuttor a colleg at a con i pluvi ali
dell ' antico convento. Si tr att a in
ogni c aso di un riutilizzo poiché,
come dimostr ato d all 'imperme a­
bilizz azione re alizz at a in coccio­
pesto , l 'origine dovrebbe essere
d 'epoc a Rom an a.
Pavimento in cocciopesto
Quest a struttur a è menzion at a poi­
ché è situ at a a pochi metri d al
pozzo , ed è sicur amente il resto di
si trov a a C agli ari , costruito pre­
som a l ' accesso al pi ano superiore
un a struttur a di pertinenz a idr auli­
sumibilmente nel Seicento , riuti­
per
c a d 'origine Rom an a.
lizz ando dei blocchi di qu alche
in f atti , sull a sommità, due fo ri di
edi ficio
form a qu adr at a che serviv ano per
d 'epoc a
Rom an a che
azion are l a nori a: vi sono ,
Il Pozzo Mulino
dovev a essere presente nell ' are a.
f ar c al are le c atene alle qu ali e rano
Si tr att a dell 'ultimo mulino in
Present a sull a b ase un a sc al a che
leg ati dei piccoli otri in terr acott a
ottimo st ato di conserv azione che
rendev a possibile agli anim ali d a
che
port av ano
su
A n t h è o 7- 2003
l ' ac qu a d al
85
j
Ii
I
1- I :
., 1
, .
PIANTA DEL POZZO
PlAN I M ETRIA
lewI
Iaepd
5 m
I m m e rs i o n e d e ntro i l p ozzo
D o p o aver a r m ato u n i m p i a nto di corde per
perm ettere i l movi m e nto degli u o m i n i e d e l
m ateri a l e f i n o a l p e l o l i bero d e l l ' a c q u a ( s ito 9
m etri p i ù i n b a s s o r i s p etto a l p i a n o d i c a l pe­
20 5
st i o ) , c i s i a m o i m m ersi f i n o a raggi u n ge re i l
fo n d o d e l p ozzo a
pozzo che si trova al suo in terno.
I! mulino ha una pian ta semi-cir­
colare e d è al to circa 3 me tri.
I! pozzo di forma rettangolare ha
dimensioni 2 , 8
-
,
m . L' a m b i ente s u bac­
q u eo s i è p rese ntato tutt' a ltro c h e ra s s i c u r a n ­
te p e r l a p resenza d i u n a vecc h i a sca l a d ive l ­
ta c h e , i n s i e m e a t ro n c h i s p ezzati e u n c u m u ­
l o d i detrit i , pogg i a v a n o i n sta b i l m ente s u i resti d i q u e l l o c h e d oveva essere
2,6 me tri ed una
u n p i a n e rottolo d i serv i z i o . F i n o a - 1 1 m etri d i p rofo n d ità i l pozzo segue u n
profon di tà to tale di 29 me tri , 20,5
a n d a m e nto rego l a re , d a q u e l l a q u ota i n p o i u n a p a rte p i ù i n sta b i l e ca ratte­
x
dei quali sommersi. L'accesso alla
rizza per c i rca d u e m etri l ' a n g o l o tra la p a rete s u d e ovest. R i p resa la s u a
s truttura è avvenu to trami te una
fo r m a rego l a re i l pozzo i n iz i a a s c a m p a n a re a c i rca sette m etri d a l l a b a s e .
finestrella , pos ta so tto una piccola
La b reve osserva z i o n e d e l fo n d o r i c c o d i d e t r i t i e sed i m e nto h a conse ntito
s tanza con vol ta a bo tte che si
poc h i ritrova m e nt i di m a n ufatt i . I nfatt i , v i ste l e con d i z i o n i di s c a rs a s i c u rez­
trova all'in terno del mulino.
za , si è p e n sato di non i n d u g i a re tro p p o n e l l ' i m m e rs i o n e .
(Filippo Aresu)
00
A n t h è o 7 - 2003
I
primi nuclei degli insedia­
menti abitativi in Sardegna
avevano la disponibilità di
acqua sufficiente ai bisogni
della popolazione. Fin dall' età
nuragica, gli insediamenti furo­
no fatti tenendo conto non solo
delle esigenze strategiche ma
anche della vicinanza di sorgen­
ti, pozzi o corsi d'acqua.
Il problema dell'acqua si pre­
sentò in età fenicia e ci si limitò
a risolverlo costruendo grandi
cisterne negli scali sardi. I Puni­
ci dotarono le loro città di gran­
di depositi di acqua, scavarono
cisterne nel fianco delle colline
e le collegarono tra loro.
I Romani ripresero il culto del­
l'acqua e dedicarono molte
fonti ai loro dei. Furono loro a
costruire grandi edifici termali
ed a dedicarsi alla realizzazione
di acquedotti, cisterne e pozzi
per l'approvvigionamento idri­
co. Si deve ai Romani anche la
costruzione del primo acque­
dotto di Cagliari, di Sassari, di
Nora, di Tharros e di Olbia.
Il Cristianesimo seguì la stessa
tradizione e costruì molte chie­
se in prossimità di sorgenti e
pozzi.
Le invasioni e le incursioni
arabe successive portarono
nuovamente alla rovina degli
acquedotti ed all'abbandono
delle Ville; i Cagliaritani furono
costretti a rifugiarsi nella zona
di Santa Gilla ( Santa Igia ) , che
disponeva di una sola fonte
d'acqua dolce.
Dal concetto romano dei grandi
acquedotti si torna così, in tutta
\'isola, ad un'economia chiusa,
anche per quanto riguarda la
disponibilità dell' acqua potabi­
le. L acqua ridiventa oggetto di
culto per le scarse riserve esi­
stenti ed un bene prezioso al
quale dedicare riti propiziatori
contro la siccità.
Pisani, distrutta Santa Igia,
dovettero attivare o riattivare i
pozzi in Castello; case private ed
edifici pubblici furono dotati di
cisterne per la raccolta delle
acque piovane.
Ma la Sardegna era sempre
afflitta dalla siccità. I nvece che
cercare di risolvere il problema
idrico in modo concreto, si
tentò di rimediare con le mani­
festazioni religiose.
Si ha notizia di una manifesta­
zione religiosa a Cagliari, avve­
nuta nel 1598 , durante la quale
si portò sulla spiaggia l'enorme
crocifisso di legno del Duomo,
Anthèo 7- 2003
67
ritenuto miracoloso, che venne
immerso nel mare.
In un altro documento del 12
maggio 1602 , in lingua spagno­
la, conservato all'Archivio della
Cattedrale di Cagliari, si legge
che in tale data, un antichissi­
mo crocifisso della chiesa di San
Giacomo fu portato in proces­
sione fino alla spiaggia di Su
Siccu para mojarlo en la mar,
para apla car la ira de Dios,
ovvero per porre fine alla siccità
e far venire la pioggia.
Nel Seicento nel quartiere di
Castello vi erano cinque pozzi,
altrettanti nel quartiere di
Stampace (nella valle di Pala­
banda, nella Casa del Noviziato
dei Gesuiti di San Michele, di
Juan Branda, del veedor (giudi­
ce di polizia) Silva, nel fosso di
San Guglielmo) , uno solo nel
quartiere dei Lapola o della
Marina (San Francesco del
Molo), ben 14 nel quartiere di
Villanova e nelle sue pendici (di
Servera, di Pedro Espa, di Tri­
stan, di Martis, di Joan Antonio
88
A n t h è o 7- 2003
Pirri, della Porta Cabagnas, di
Pinna, di Ambrosu Corda, di
Romero, del Dotto Cani già di
Castaneda, di D. Simon Casta­
neda) . Altri tre pozzi si trovava­
no nel convento di Santa Maria
de Jesus dei Frati Osservanti, ed
altri ancora negli altri conventi
della città.
Molti di questi pozzi prendono
il nome dai loro proprietari,
mentre due (della Porta Caba­
gnas, di Romero) devono il loro
nome alle vicine porte d'accesso
alle mura che cingevano allora il
quartiere di Villanova.
Nel 1717 vi erano in attività, a
Cagliari, oltre le fontane civi­
che, altri importanti pozzi o
cisterne (del Tristan, di La Vega,
del Breccador, di maestro Gaye­
tano, di maestro Porru e di Mae­
stro Manca) dai quali potevano
attingere i carradores (carretti
per il trasporto e distribuzione
dell'acqua potabile), purché ne
indicassero la provenienza.
Si può stimare che a Cagliari,
tra il XVI I I e la prima metà del
XIX secolo, vi fossero 26 risorse
idriche, comprese le grandi
cisterne dei bastioni utilizzate
per innaffiare.
Nei primi decenni dell'Ottocen­
to le lunghe carestie erano
dovute alla siccità. Lacqua in
Sardegna era presente, ma non
raccolta a sufficienza, e spesso
era distante dalle città, che rap­
presentavano i principali centri
di consumo.
A Cagliari, i pozzi in zone calca­
ree vicine al mare davano acque
non potabili (salmastre per
infiltrazioni marine), mentre
erano potabili quelle delle
cisterne private, come quella
dei Cappuccini e del Castello.
Fu pertanto necessario istituire
il doppio uso: l'acqua dei pozzi,
per usi igienici e quella piovana
delle cisterne per uso potabile.
Questo provvedimento, volto al
miglioramento economico delle
risorse idriche, è testimoniato
da una speciale autorizzazione
rilasciata dalla "Regia Segreteria
di Stato di Guerra" per l'utilizza-
zione dell'acqua proveniente
dalle fontane, per attivare le
fontane non più in uso, per
impedire l'uso di acqua dolce
per preparare la calcina e per la
formazione di canali allo scopo
di raccogliere l'acqua inservibi­
le delle stesse fontane.
Esistevano anche diversi pozzi
gestiti dagli Ordini Religiosi.
Le tre fontane civiche venivano
date in pubblico appalto, trami­
te un'asta, al miglior offerente;
l'appalto era reso noto mediante
manifesti affissi alle porte della
città.
Gli abitanti del quartiere di
Stampace si rifornivano alla
fontana di Palabanda e con l'ot­
tima acqua di Santu Lemu, cui
attingevano anche gli abitanti
del quartiere della Marina.
Il quartiere di Castello si
approvvigionava dalla fontana
di S. Pancrazio.
Il quartiere di Villanova soffriva
meno la siccità grazie alle
numerose fontane ed alla pre­
senza di pozzi-cisterna, di cui
ogni palazzo era dotato.
Per quanto riguarda il pozzo
oggetto del presente articolo,
impropriamente
chiamato
"Pozzo di S. Vincenzo", nome
attribuitogli recentemente solo
perché ubicato nei pressi del­
l'attuale via S. Vincenzo, viene
storicamente citato come Pozzo
di La Vega. Il nome trae origine
da quella appendice del quar­
tiere di Villanova che i Pisani
chiamarono Orti e gli Aragonesi
chiamarono la Vega ( giardini ed
orti ) . Non è improbabile che la
denominazione attuale di via La
Vega e di via Giardini sia deriva­
ta dai nomi delle antiche locali­
tà.
Molti pozzi vennero abbando­
nati a causa della scarsità d'ac­
qua, vennero sepolti, colmati di
detriti e dimenticati.
Pozzo di La Vega
Cagliari
Falda
"'"
Nm
Disegno d i Lucio Mereu
Verso la metà dell'ottocento si
tenterà di ritrovare il percorso
degli antichi acquedotti, ma
con scarsa convinzione e pochi
mezzi per il loro ripristino.
Cagliari avrà il suo nuovo
acquedotto solo nel 1867.
D e s crizione della cavità
Il pozzo fu probabilmente realiz­
zato nell' epoca della cristallizza­
zione spagnola e le sue acque
furono utilizzate per !'irrigazio­
ne di orti e giardini presenti
nella zona. È p o s s ibile che
venisse utilizzato anche succes­
sivamente, forse sino a metà
dell'ottocento, quando fu realiz-
zato nel 1828 l'edificio che ospi­
tava la vecchia polveriera
costruita secondo il disegno del
Colonnello Boyle, oggi attuale
Galleria Comunale d'arte.
Il progetto che interessa questa
area, in cui sono ubicati il pozzo
in oggetto e diverse cavità chia­
mate "Grottoni dei Giardini
Pubblici" ( antiche cave in sot­
terraneo) , è finalizzato alla rea­
lizzazione di un parcheggio e
nel contempo al recupero ed
alla valorizzazione delle struttu­
re sotterranee presenti nell'a­
rea, per renderle fruibili al pub­
blico ed aprire mostre tempora­
nee.
A n t h è o 7 - 2003
Ce n n i geomorfologici
Il colle del Buoncam mino, ai piedi del
q u a l e s o n o u b icate d i verse cavità a rtifi c i a ­
l i , tra c u i i l pozzo i n o ggetto, è geo l o g i c a ­
m e nte costitu ito d a l l a seq u e n za sed i m e n ­
t a r i a m a r i n a d e l M i oc e n e M e d i o - S u p e r i o re ,
a c a rattere d e c i s a m ente tra s g ressivo, c h e
c a ratterizza l ' a rea d i C a gl i a ri .
L a s u c c es s i o n e l it o l o g i c a , d a l p i ù a ntico i n
b a s s o a l p i ù recente verso l ' a lto, c o m i n c i a
c o n l a form a z i o n e d e l l e Argi l l e d i Fa n g a r i o
costitu ite i n p rev a l e n z a d a m a rn e g r i g i o ­
;
.
�I
�
g i a l l a stre. S e g u o n o l e c o s i d d ette A re n a ri e
I
d i P i rri c o m p o ste d a strati a re n a ceo-sa b ­
b i o s i c h e costitu i sc o n o l a p o rz i o n e p i ù p e r­
m e a b i l e d e l l a seq u e nz a c a rb o n a t i c a . Q u e ­
s t e a re n a ri e r a g g i u n go n o p o t e n z e a n c h e d i
1 5 0 m etri e ra p p resenta n o l ' a c q u ifero p i ù
'
i m p o rta nte d e l l ' i ntera a re a c itta d i n a . Tutte
le a n t i c h e o p e re di c a pta z i o n e d e l l ' a c q u a
p resenti i n C a g l i a r i , raggi u n go n o q u esta
form a z i o n e ; co m p leta la serie m i o c e n i c a d i
C a g l i a ri l a form a z i o n e roc c i o s a geo l o g i c a ­
m e nte d e no m i n ata P i etra C a nto n e , u n ità
l itostrati grafica m iocen i c a di n a t u ra s e d i ­
m e n t a r i a m a r i n a p reva l e nt e m e nte costi­
t u ita da c a l c a ri ed a re n a ri e m a rnose, tene­
r i , ricchi in foss i l i d i m o l l u s c h i o sse rva b i l i
l u n g o i p rofi l i d e l c o l l e d i B u o n c a m m i n o .
L' a tt i v i t à estratt i v a h a p ri n c i p a l m e n te
i nteressato q u esta form a z i o n e .
I l pozzo, i ntera m e nte s ca vato n e l l a roc c i a ,
attravers a , p e r q u a s i tutta l a s u a p rofo n d i ­
t à , l a form a z i o n e d e l l a P i etra C a ntone. L a
sez i o n e d e l l a c a n n a d e l p ozzo p resenta u n a
fo r m a a tronco d i p i ra m i de , r a gg i u n g e n d o
s u l fon d o l e d i m e n s i o n i d i 2 , 8 x 4 m et r i , e d
i ntercett a n d o l a for m a z i o n e d e l l e Are n a ri e
d i P i rr i , c h e n e costit u i sce l a b a s e .
A l l a p rofo n d ità d i c i rc a 3 0 m etri l a s ez i o n e
d e l pozzo r u o t a d i a l c u n i g ra d i i n s e n s o
o r a r i o , e p resenta l e p a reti rivestite d i
b l o c c h i regol a ri d i P i etra C a nto n e e P i etra ­
forte, p resenta n d o u na s ez i o n e crescente
s i n o a l l a base. S u l l ato ovest i l rivest i m e n ­
to è r i c o p e rto d a u n o s pe s s o re d i f a n g o e
m ateri a l e travert i n o s o p e r v i a di u n a c o n ­
s i stente i nf i ltra z i o n e d ' a c q u a d e l l a fa l d a
i ntercettata a 3 2 m et r i .
I l f o n d o è secco e r i c o p e rto d i rifiuti e m ate­
ri a l e di r i p o rto, eccetto che sul l ato o c c i ­
d e nta l e d e l p o z z o , d ove l a conti n u a c a d uta
e s c o rri m e nto d e l l ' a c q u a , p rove n i e nte d a l l a
fa l d a s u p e r i o re, h a scavato p e r q u a lc h e
m etro, f i n o a m ettere a n u d o i l l etto d i a re­
n a r i e e crea n d o un l i m itato a cc u m u l o d ' a c ­
q u a c rista l l i n a .
Daniela Pani
70
A n t h è o 7 - 2003
Il pozzo si trova alla base di una
scarpata di roccia che delimita
il quartiere di Castello verso
nord, dietro l'attuale edificio
della Galleria Comunale alla
fine dei giardini pubblici.
Il pozzo, in disuso, era nascosto
da una lastra di cemento armato
di 4 x 4 m ricoperta da uno stra­
to di coltre superficiale che una
volta asportato ha rivelato una
scritta ATTENZIONE POZZO ed
una data, probabilmente il
19 66. Ciò significa che questo
pozzo era già stato riscoperto e
sicuramente conosciuto dagli
abitanti della zona. AI centro di
questa lastra di cemento arma­
to, una botola di 0,6 x 0 , 7 m ne
permette l'accesso.
Il pozzo è completamente scava­
to nella roccia e presenta
dimensioni di 2 , 8 x 2,4 m sulla
sommità ( p . c . ) , mentre le
dimensioni sul fondo sono di
2 , 8 x 4 m, allargamento dovuto
ad una serie di crolli e spancia­
menti della roccia. Sino ad oggi
è stata rivelata una profondità
di 62 metri; rimane da stimare
la potenza del detrito presente
su una parte del fondo. Alla
base del lato ovest uno spancia­
mento nella roccia ospita un
cristallino laghetto con fondo
sabbioso, formato dalle acque
di percolazione di una falda
intercettata a metà pozzo, 32 m
dal p.c.
Le dimensioni ed i segni lasciati
dall' escavazione lungo le pareti
sono similari a quelle dei pozzi
di San Pancrazio e di Santa
Lucia, in passato già indagati
dalla nostra associazione.
La struttura si presenta di
dimensioni regolari sino ad una
profondità di circa 24 m, seguo­
no una serie di spanciamenti e
cedimenti che sicuramente in
parte si verificarono già all' epo­
ca della sua realizzazione. Infat­
ti, dall'altezza di 24 metri e sino
al fondo sono presenti, lungo
tutti i lati, una serie di rinforzi
delle pareti realizzati in conci
squadrati di calcare di dimen­
sioni regolari di 0,3 x 0,6 m ed
in alcuni tratti inframmezzati da
conci più piccoli. La p arete
ovest presenta, dal punto di
intercettazione della falda sino
al fondo, incrostazioni e piccoli
depositi di natura carbonatica.
O
O
O
O
TT
l:
r
r
a
i
i
i
AIi,r i
�ell R-acqua per�uta
R
M N
A
D I CAGL I AR I
testo e foto di Luchino C hessa
E
ra il lontano 1760 quando
un medico c agliaritano,
Gemiliano Deidda, cultore
di idraulica, intuisce che Cagliari
doveva essere attraversata da un
antico condotto idrico.
Da sempre la città ha sofferto la
sete ed, infatti, già nel periodo
di occupazione fenicia erano
sorte numerose cisterne per la
raccolta delle acque pluviali.
Anche i Romani inizialmente
avevano sfruttato le cisterne
puniche,
costruendone di
seguito anche di nuove e svilup­
pando una rete di comunicazio­
ne tra loro. Ma l'incremento
demografico della città di
Cagliari, con una popolazione
stimata di circa 25 mila anime,
richiedeva interventi urgenti
per soddisfare la sete degli abi­
tanti. Bisognava trovare una
soluzione radicale ed i Romani,
da buoni ingegneri idraulici,
avevano così progettato un
acquedotto che avrebbe portato
il prezioso liquido dalle sorgen­
ti di Cabbud Acquas, nei pressi
di Villamassargia, un condotto
in parte scavato nella roccia, ed
in parte costruito e sospeso su
archi, lungo ben 40 chilometri,
certo non all' altezza delle opere
idrauliche del continente, ma
certamente un manufatto di
notevole pregio, considerando
anche che la Sardegna era con­
siderata una provincia non
certo di prim'ordine.
Costruito nella metà del secon­
do secolo dopo Cristo, l'acque­
dotto ha così ben funzionato
fino a quando le orde barbari­
che non lo hanno in p arte
distrutto, in special modo nel
suo percorso extraurbano. Viene
persa così la memoria storica ed
i Cagliaritani riprendono l'uso
delle cisterne di cui è tappezza­
ta la città. Il ritrovamento di
uno sfiatatoio nella zona di
Stampace e la scoperta di un
condotto alla sua base, illumina
il dottor Deidda, che da tempo
desiderava risolvere l' annoso
problema della mancanza di
acqua. Convinto che, ad una
città come Cagliari un apporto
costante e cospicuo d'acqua
avrebbe risolto la piaga di
malattie infettive che a quel
tempo falcidiavano la popola­
zione, il dottore-idraulico già da
un po' di tempo stava racco­
gliendo testimonianze di ritro­
vamenti di tratti del condotto
fuori città ed era sempre più
convinto che Cagliari doveva
essere munita di un complesso
sistema idrico. Le sue ricerche
sul campo portano così al ritro-
A n t h è o 7- 2003
7l
!I I
I· .
I
I l
I
I
vamento di un lungo tratto del
condotto, che con i soldi giunti
dal governo centrale , viene
ripulito e topografato. Lentusia­
smo è enorme, ed anche i vari
rappresentati governativi sono
ampiamente soddisfatti del
lavoro che il Deidda sta portan­
do avanti. Ma . . . come al solito i
soldi finiscono e il Deidda deve,
suo malgrado, lasciare i lavori e
tutto va nel dimenticatoio. Altri
illustri studiosi si interessano al
condotto romano (Cima, Tocco,
Pascalet, ecc.), ma poi la memo­
ria storica si perde negli avveni­
menti del risorgimento, della
nuova Italia e delle successive
guerre mondiali, fino a quando
nel 1975 la Dott.ssa Maria Elena
Piredda pubblica la sua tesi sul­
l'Approvvigionamento idrico di
Cagliari in età punica e romana.
Un punto di partenza importan­
te per lavorare.
È il 1976 , nasce il GSAGS ed ini­
zia un lavoro sistematico di stu­
dio delle cavità artificiali della
città di Cagliari. Nelle frenetica
attività di ricerca e di rileva­
mento ecco occhieggiare pez­
zetti di quello che s arebbe
dovuto essere il sistema idrico
di Cagliari costruito dai Roma-
7Z
A n t h è o 7- 2003
ni. Ma sono sparsi in varie zone
della città ed il puzzle ha ancora
troppi pochi tasselli, perché si
riesca veramente ad avere una
visione di insieme. La prima
grande scoperta avviene a metà
degli anni ottanta, con il ritro­
vamento di un tratto di acque­
dotto intatto nell'Istituto Agra­
rio di Elmas. Altri ritrovamenti
vengono fatti successivamente
lungo il presunto percorso verso
Cagliari, ma in città le cose non
cambiavano. Lunica certezza
erano le particolareggiate
descrizioni del Deidda, confer­
mate in parte ed arricchite da
altri studiosi (Tocco, Pascalet,
ecc.), ed un rilievo topografico
che ci faceva immaginare un
percorso sotto le case di S.
Avendrace e Stampace.
Ma ecco la svolta! ! ! C'era una
volta una spianata di fianco
all'ex cinema Massimo, dalla
parte oppo sta della via De
Magistris. Un po' tutti noi, che
traffichiamo di speleologia
urbana, pensavamo che lì sotto
potesse esserci qualcosa . . . pen­
savamo! E così è stato. Nel mese
di ottobre 2003 sorge un can­
tiere. Sono previsti un edificio
abitativo, con garages e cantine
sotterranee, rampe per l'accesso
ai garages ed infine un parcheg­
gio esterno. Tutto ciò richiede
grossi lavori di sbancamento . . .
Alcune telefonate ci segnalano
che le ruspe hanno trovato
"vuoti". Nel giro di poche ore una
veloce perlustrazione fa capire
che siamo di fronte a qualcosa di
veramente grosso. Grazie all'in­
tervento della Soprintendenza di
Cagliari i lavori del cantiere ven­
gono momentaneamente blocca­
ti. Le ruspe hanno portato alla
luce quello che rimane di una
stanza rettangolare, da cui si
dipartono ben tre condotti. Ma
non basta! Dalla parte opposta
all'ingresso dei condotti un cor­
ridoio, o almeno quello che
rimane, porta ad una sorta di
altro corridoio posto perpendi­
colarmente al precedente. Una
profonda scanalatura ad anda­
mento curvilineo sui due lati ed
un'altra scanalatura verticale di
circa dieci metri di altezza alla
fine del corridoio, fanno presup­
porre che questo vano accoglies­
se una ruota per il sollevamento
delle acque.
Dei tre condotti venuti alla luce,
uno si dirige verso via Gorizia, il
secondo si apre di fronte al
primo e si sviluppo verso viale
Merello ed infine il terzo ha un
percorso perpendicolare agli
altri due, attraversando via
Trento. C'è ancora molto, anzi
moltissimo da fare. Infatti il
tratto di via Gorizia si interrom­
pe dopo circa 140 metri, ripieno
di terra fino al soffitto, mentre il
condotto di via Trento si inter­
rompe dopo 60 metri su un poz­
zetto franato. Anche il terzo trat­
to dopo circa una settantina di
metri terminava su un pozzetto
franato, ma un faticoso lavoro di
scavo ha permesso di superarlo
e . . . Ve lo racconto la prossima
volta.
S
a p p i a m o c h e le c ittà ro m a n e
c o m e N o ra e Tha rros era n o d otate
di u n a serie di struttu re a d u s o
pubbl ico
tra
cui
stra d e ,
l a tri n e ,
i m p i a nt i term a l i e i m p i a nt i fog n a ri
d etti a n c h e c l o a c h e . Ai ro m a n i , m i ra b i ­
l i cost ruttori e d i n gegneri i d ra u l i c i , s i
deve
la
costru z i o n e
della
Cloaca
Maxi m a c h e attraversa l a c ittà d i R o m a
600
e costitu iva u n e n o r m e sotte rra neo d i
m etri d i svi l u p po , a l l a c u i e ntrata
s o rgeva
il te m p i etto d e d i cato a l l a
Ve n e re C l o a c i n a ( p u rificatri c e ) . N e l l e
c ittà forn ite d i i m p i a nto fog n a ri o , l e
c a n a l i zza z i o n i s e g u i v a n o i t ra c c i a t i
d e l l e stra d e . Se i l ri l i evo d e l terre no l o
perm etteva , s i cercava d i cre a re u n a
rete d i c a n a l i zza z i o n i seco n d a ri e c h e
s boccava n o i n u n col l ettore p ri n c i p a l e ,
c h e c o n d u ceva l e a c q u e p utride fuori
100
c ittà . S i h a n n o e se m p i di fog n a t u re già
nel
a.C. Mentre l ' a c q u a d e i tetti
veniva fatta confl u i re n e l l e c i sterne, le
latri n e d e l l e c a s e e ra n o eva c u ate per
m ezzo di gro s s i tubi d i te rra cotta che
scaricava n o i rifiuti in una fos s a , d etta
pozzo n e ro o, d i retta m e nte s u l s e l c i ato
d e l l e stra d e .
N e l M e d i oevo, l e p rat i c h e d i i g i e n e
era n o i n n etto d ec l i n o. N e i c a ste l l i , n e i
p a l azzi s i gn o ri l i e n e i c o n v e n t i i r i f i u t i
era n o scaricati n e l
pozzo n e ro, attra ­
verso i l s i st e m a d i t u b i d i terra cotta .
A C a g l i a ri , d u ra nte l a vori d i scavi p u b­
b l i c i , s o n o ven ute a l l a l u ce cavità d i
d i verso t i p o e d i d i verse e p o c h e tra c u i
c a n a l izza z i o n i e c u n i col i , a l c u n i scava­
ti n e l l a rocc i a , a ltri rea l izzati i n m u ra ­
t u ra c o n p a reti i n c o n c i d i c a l c a re e
50
copert u ra a volta d i m atto n i aventi
u n ' a ltezza med i a di
centi m etri . Si
tratta di c a n a l izzazi o n i per l e a c q u e
refl u e p e r l o p i ù m e d i eva l i forse rea l iz­
zate r i a d atta n d o c u n i c o l i p rees i ste n t i .
N e l q u a rt i e re sto rico d e l l a M a ri n a , q u e­
sto tipo di c a n a l izza z i o n i è stato trova ­
to i n v i a S p a n o i n s i e m e ad a ltre strut­
t u re sotterra nee s i a p u n i c h e che ro m a ­
n e , d u ra nte l avori d i scavo p e r i l r i p r i ­
st i n o d e l m a nto stra d a l e e , n e l l a v i a
To ri n o , d u ra nte i l a vori per i l resta u ro
d e l l a Sca l a d i Ferro . Ancora d i etro i l
o
2 m
A
r---
I· .
I
[ID
�B
'I
I
'1
c
r--
•
f--
E-E
�
�
nell'altra figura la planimetria della chiesa a
convento di S. Michele, oggi Ospedale Militare,
con ubicazione della chiavica maestra.
B -B
Rilievo di Gabriela Pani.
C - c
n
D r--
Chiavica Maestra
del portico S . Michele
Planimetria e sezioni.
[ID
-----1 A
B r--
A - A
D - D
-
_ _
ti sc ritti d a l l 'Arc h itetto G a eta n o C i m a .
P a l azzo d e l l e S c i e n ze s o n o presenti u n a
u n a c h i av i c a m a e stra o c l o a c a p r i n c i ­
serie d i cavità u t i l i zzate i n periodo b e l ­
p a l e . D ivers i d oc u m enti a p a rt i re d a l l a
U n p rec i s o Elenco dei prezzi per unità
l i co, a l c u i i nterno s i accede con d iffi ­
m età d e l
coltà a d u n tratto d i a c q u e d otto ro m a ­
rizza z i o n i e conces s i o n i per la rea l izza­
di misura metrica delle opere da ese­
guirsi pel il riattamento ricostruzione e
spurgo delle chiaviche comuni, attual­
mente esistenti in qualunque parte
della città ed u n Capitoli d'appalto per
'700 c i
d a n n o notizia d i a uto­
n o sca vato n e l l a roc c i a i n c u i confl u i ­
zione e/o m a n ut e n z i o n e delle strutt u re
s c e u n tratto d i c a n a l i zza z i o n e fog n a ­
fog n a ri e . I n m e rito a l l a c h i av i c a ogget­
21
1839
ri a , a n c h ' es s a scavata n e l l a rocc i a , m a
to di q u esto a rt i c o l o , un d oc u m ento
d otata d i volta i n m atto n i p rove n i ente
d atato
dalla
q u a rt i ere d i
Il Consiglio degli Edili esamina la nota
C a ste l l o e tutt'ora u t i l i zzata c o m e
spese fatte per aggiustare e pulire la
chia vica maestra che dal Portico di
San Michele immette nella contrada
d'Yenne. I l Port i c o d i S a n M i c h e l e n o n è
p a rte
a lt a
del
fog n a .
N e l q u a rti ere d i Sta m p ace, a l l ' i nterno
del c o rt i l e d e l l ' att u a l e O s p e d a l e S.
1,2
G i ova n n i di Dio, è stato ritrovato u n
n ove m b re
c i d a n ot i z i a :
a ltro c h e i l port i c o c h e c o l l ega la v i a
m etri co m p l et a m ente
O s p e d a l e c o n l a v i a P o rt o Sca l a s p res­
scavato n e l l a rocc i a e con volta rea l iz­
so l ' attu a l e o s p ed a l e m i l it a re ; l a con­
zata con conci di c a l c a re .
tra d a Ve n n e non è a ltro c h e l ' attu a l e
c u n i c o l o a lto
I nf i n e , a l l ' i nterno d e l cort i l e d e l l ' attu a ­
corso Vittor i o E m a n u e l e c h e u n te m p o
l e o s p ed a l e m i l it a re , u n te m po Novizi a ­
ven iva c h i a m ato p e r i l p r i m o tratto
to d e l l a Co m p a g n i a d i G e s ù , è stato
Contra d a S . Fra ncesco ed il seco n d o
ritrovato un s i ste m a di c a n a l i zza z i o n i
tratto Contra d a Ve n n e .
rea l i zzate c o n p a reti i n c o n c i d i c a l c a re
A l t re n o t i z i e d etta g l i a te s u q u este
e volta d i m atto n i c h e confl u i scono i n
strutt u re s i trov a n o in a l c u n i d oc u m e n -
74
A n t h è o 7- 2003
le riparazioni, ricostruzioni e spurghi
delle chiaviche comuni entra m b i d at a ­
ti l O m a gg i o
1856
c i forn isce u n a
descri z i o n e d etta g l i ata d i q u este strut­
t u re : Non potendosi preventiva mente
determinare i guasti che possono
accadere nelle chiaviche comuni, la cui
manutenzione spetta al Municipio, per­
ciò l'impresa sarà data a misura,
secondo i prezzi per unità metrica fis­
sati dal qui unito Elenco di tutti quei
lavori occorrenti per il ristauro, rico­
struzione e spurgo delle medesime.
Ecco p a rte d e l l ' e l e n c o : . . . muratura con
cemento di calce e sabbia . . . e pietra­
me di tramezzaria forte, escluso il tufo
giallo decomponibile all'umido, per la
costruzione dei muri laterali e fondo
delle chia viche. . . . volta solida per
dette chiaviche in cantoni di tramezza­
ria forte. . . volta da eseguirsi in matto­
ni di campione ben cotti e messi di
punta . . .
Q u este strutt u re , s e p p u r poco p i a cevo­
li d a tratt a re , ci offro n o uno s p a ccato
d e l l e n ostra vera stori a .
Descrizione del le cavità
La c h i a v i c a in oggetto è stata ritrovata
d u ra nte dei l a vori per il ri p r i st i n o d e l
cort i l e d e l l ' attu a l e o s p ed a l e m i l itare l e
c u i m u ra t u re peri m etra l i era n o forte­
m ente degrad ate da u n a n otevo l e u m i ­
d ità a s c e n d e nte.
50
Attraverso una boto l a s i accede, d o p o
c i rca
c m , a l c u n i c o l o c h e s i i m m et­
1,5
1,5
te s u b ito in u n a sta n zetta (raccordo
d e l l a c h i av i c a )
una a ltezza d i
1,2
di
x
m etri ed
m etri l e cui p a reti
s o n o rea l izzate in c o n c i di c a l c a re e l a
volta i n m atto n i m e s s i d i t a g l i o c o n a l
c e ntro u n a a pe rt u ra c i rc o l a re, p ro b a b i ­
l e pozzetto d i i s p ez i o n e ; i n q u esto
a m b i e nte confl u i sc o n o tre c u n i c o l i c h e
s i a p ro n o s u t r e p a reti c o n d i rezi o n i
50 cent i m e­
d iverse e p e n d e nze d ivers e .
I c u n i c o l i , a lti m e d i a m e nte
t r i , i s pezionati p e r a l m e n o sette m etri
c i a sc u n o , d iventa n o i m percorri b i l i per
l a p resenza d i n otevo l e m ateri a l e d i
r i p o rto s u l fo n d o , m a v i s i b i l m e nte c o n ­
tinua no.
I nteressa nte l a p resenza , a l l ' i m bocca­
t u ra del c u n i co l o c o n l a p e n d e n z a
n egativa d i a c c e n t u a t a , d i u n p ro b a b i ­
l e s i ste m a d i c h i u s u ra a g h i g l iott i n a . I n
q u esto p u nto l e p a ret i s o n o costitu ite
da un u n i c o b l occo di c a l c a re d otato d i
sca n a l at u re atte a d o s p ita re u n a sorta
di c h i u s i n o a s a ra c i n esca p ro b a b i l ­
m ente a n c h 'esso rea l izzato i n p i etra .
G ra z i e a l fatto c h e q uesto s i ste m a d i
c a n a l izza z i o n i att u a l m e nte n o n è i n
u s o , è stata poss i b i l e l a l ett u ra d i q u e­
ste o p e re a rc h itetto n i c a m ente perfette.
A n t h è o 7- 2003
75
I
i
•
•
ragioni per
USCIRE dalla grotta
Due buone
RI C ETTE D O P O G ROTTA
di Marco Mattana
l!
,I
C h i ha fre q u e ntato un g r u p p o S p e l e o s i sa rà reso c o nto, d a una atte nta oss e rvaz i o n e d e i
p e rsonagg i o sem p l i c e m e nte d e l p ro p r i o ve ntre , c h e i l c i b o è ass o l uta m e nte fo n d a m e n ­
ta l e . Le scorte e n e rgeti c h e n o n devo n o m a i m a n ca re d u ra nte u n a e s c u rs i o n e , m e ntre
una sana a b b uffata , fi n ite le fati c h e , è ass o l uta m e nte m e ritata .
I p i atti p i ù o m e n o ori g i n a l i si s p reca­
n o , n o n potrei sta re qui a d e l e n c a re
,
l'
tutto c i ò c h e ho tra n g u g i ato n e l l ' u lt i m o
i
a n n o s p e l e o l o g i c o ; h o q u i n d i preso d u e
ese m p i m e ritevo l i d ' atte n z i o n e .
N e l post - g rotta frittate e sfo r m a t i
fa n n o c o m p a g n i a a K i l ate d i c a rn e
II
a rrosto, perc h é n o n a g g i u n gere u n b e l
contorno c a l d o ? Ecco a l l o ra c h e c i
v i e n e i n soccorso A n d rea C i n cotti con l e
s u e l e nt i c c h i e a p r e s a ra p i d a , c h e
d e l l a fol l a .
Lenticchie a presa rapida
Pappai Biancu
La defi n i z i o n e " a p resa ra p i d a " s i c o m ­
Ingredienti:
Ingredienti:
r i s c u ot o n o
s e m p re
l ' accl a m azione
m e nta d a s o l a legge n d o l a ricetta . . .
3 barattoli di lenticchie lesse
1 litro di Latte
l O m i n uti d i lavora z i o n e per un p i atto
200g pancetta affumicata a cubetti
La scorza di un limone
c h e , s p e c i e d ' i nvern o , t i fa godere l ' u ­
carote, sedano, cipolle
60 gr di amido di mais
scita
(l 'autore utilizza u n m isto surgela­
100 gr di zucchero
dalla
g rotta
a l m e n o q u a nto
tog l i ersi l a tuta b a g n at a .
to pretagliato)
E r o m o lto i n d ec i s o s u l l a scelta d e l l a
seco n d a ri cett a , m i s o n o c h i esto a l l o ra
cosa m a n c a s s e p i ù freq u e n t e m e nte n e i
ca m p i s p e l e o . I l d o l c i n o d i f i n e p a sto.
N o n h o fatto l a s c o p e rta del seco l o , ma
solo l a r i es u m az i o n e di un dolce d e l l a
t ra d iz i o n e s a rd a , u n poco d i m e nt i c ato.
S u Pa p p a i B i a n c u ( m a n g i a re b i a nco) è
u n d o l c e d i u n a s e m p l i c ità estre m a . H a
l a resa d i u n f l a n d i l a tte, m a estre m a ­
m e nte p i ù d e l i cato e legge ro per l ' a s­
senza di uova. S o n o i n fase d i stu d i o ,
d a p a rte d e l sottosc ritto, d e l l e v a r i a nti
p rofa n e , d a l l ' a r a n c i o a l c i occol ato ad
eve nt u a l i decorazi o n i d i c a ra m e l l o o
frutta secca .
V i ricordo c h e s u I s ito www.gsags.it
a l l a sezi o n e speleo roglio trovate i l
n ostro " n utrito" ri cetta rio.
76
A n t h è o 7 - 2003
Esecuzione:
Soffriggere, in una padella
ampia, la pancetta con 4 cuc­
chiai abbondanti d'olio d'oliva.
Aggiungere carote sedano e
cipolle tagliate fini e lasciare sof­
friggere sinché appaiono dorate.
Aggiungere a questo punto le
lenticchie e mescolare continua­
mente il tutto per qualche minu­
to, cuocendo a fuoco medio, sin­
ché le lenticchie "saltano" per
l'ebollizione ( se troppo asciutte
aggiungere 1 /2 bicchiere del­
l'acqua delle lenticchie ) . Non
dovrebbe esserci bisogno di sale
perché la pancetta è già salata di
suo. A questo punto la zuppa è
pronta, non più di dieci minuti
dopo l'accensione del fornello!
Esecuzione:
Sciogliere l'amido di mais setac. ciato (un colino è più che suffi­
ciente ) , nel latte a temperatura
ambiente; aggiungere quindi lo
zucchero e mettere dentro la
scorza del limone. Lasciare ripo­
sare per un ora, passata la quale
togliere la scorza e mettere sul
fuoco; senza smettere di girare
( occhio che non s'attacchi) far
bollire per 3 minuti, non di più.
Travasare nello stampo e, quan­
do intiepidito, mettere in frigo
per alcune ore. In Supramonte
non c'è il frigo, quindi ci si
accontenterà di far raffreddare
il dolce all' aria fresca.
PE tE O
di Ermanno Pusceddu - folo di Carlo Taccori
Porta re dei ba m b i n i i n
grotta è stato fatto d a tanti
gru p p i , ma noi s i a m o a n da­
ti o ltrte: li a b b i a m o fatti
sentire s p e l e o l og i per u n
giorno!
'
L
idea mi balenava in
mente da tanto tempo,
cosicché, quando Daniele
mi propose di organizzare una
speleo-passeggiata per il picco­
lo figlio ed i compagnetti dell'a­
silo, mi buttai con entusiasmo
nell'organizzazione di questa
gita domenicale.
Misi in moto la cosa assieme
all'amico Carlo, allargando l'in­
vito a vari soci GSAGS ed amici
non speleo.
La partenza era fissata per le ore
9 .00. Per i bambini era strano
svegliarsi presto anche la
Domenica, ed erano già in
fibrillazione per questa giornata
diversa dal solito.
Siamo giunti in quel di Domu­
snovas verso le lO, avendo come
meta la splendida Grotta di S.
Giovanni. Giove Pluvio sembra­
va poco benevolo nei nostri
confronti, ma alla fine Eolo ha
fatto il suo lavoro, regalandoci
un bel maestrale, che ha fatto
piazza pulita delle pericolose
nubi che incombevano sulle
nostre teste.
Con Carlo ci siamo dati da fare
per vestire di tutto punto i pic­
coli novelli speleologi con tanto
di casco, bombola e cintura.
Eravamo un po' preoccupati di
accendere le fiammelle in testa
a bimbi di 5/6 anni, ma siamo
riusciti a farci seguire in tutte le
nostre spiegazioni e raccomanA n t h è o 7- 2003
77
dazioni, sotto lo sguardo vigile
dei genitori presenti, a tratti più
preoccupati dei loro pargoli.
Coadiuvati da amici e genitori
abbiamo formato la fila indiana
dei piccoli esploratori, incomin­
ciando la gita all'interno della
bellissima grotta di S.Giovanni,
dove saltano all'occhio le opere
di manutenzione, effettuate in
previsione della fruizione turi­
stica, ma soprattutto la superba
opera di illuminazione degli
angoli più suggestivi che l'anti­
ca grotta regala, dove l'acqua ed
il calcare hanno realizzato i loro
giochi migliori.
La camminata si è svolta senza
intoppi, a p arte l'abbandono
con tanto di pianto da parte
della più piccola del gruppo.
Lentusiasmo dei genitori era
alle stelle, ed ai lati della fila era
un susseguirsi di flash e di zoo­
mate degne delle migliori passe­
relle di un prèt-à-porter.
Fra colate e vaschette, stalattiti e
stalagmiti, accompagnati dallo
scroscio del torrente che scorre
all'interno della grotta, i bimbi
erano affascinati dalla nuova
faccia della natura che stavano
scoprendo, un po' come nella
favola di Alice nel paese delle
Meraviglie, con noi nelle strane
78
A n t h è o 7- 2003
vesti di Speleo- Bianconigli.
Arrivati all'altro ingresso, a circa
900 metri di distanza, abbiamo
deciso di tornare indietro per
far percorrere ai piccoli un pic­
colo tratto di Su Stamp' e
Pireddu, un sistema d i cunicoli
che si apre ai bordi della vec­
chia carreggiata. L e mozione
degli speleobimbi a questo
punto era a mille, perché adesso
si aveva la possibilità di entrare
in una buia grotta con tanto di
strettoie e varie risalitine, senza
contare che ci si doveva sporca­
re! Meno euforici i genitori alla
vista di rocce, frane, spuntoni e
saliscendi, ma sotto l 'occhio
vigile di padri e madri, abbiamo
accompagnato le intere fami­
gliole negli ambienti che più ci
sono cari, ospitali come se fosse
casa nostra, ed un po' bambini
anche noi nel condividere i
nostri "giochi" che tanto ci
appassionano.
Dopo qualche scatto per
immortalare questi attimi,
abbiamo s orpreso ancora i
bimbi imbucando un cunicolo
che in realtà riportava all'in­
gresso, da dove abbiamo per­
corso a ritroso i nostri passi fino
a tornare "alla luce" con i nostri
nuovi piccoli amici.
D a bravi speleo p e rò, non
abbiamo voluto far mancare ai
nostri ospiti, grandi e piCCillI,
l'ebbrezza della tipica attività
post-grotta: IL CAMPO!
Sotto le fronde degli alberi
abbiamo acceso il nostro bel
fuoco ed abbiamo mangiato,
riso e scherzato alla nostra
maniera, magari evitando le
espressioni e gli atteggiamenti
più coloriti . . .
E poi canti, balli, danze e giro­
tondi con le sigle dei cartoni
animati a farla da padrone, fino
all'imbrunire.
Che dire, abbiamo dedicato una
domenica a far scoprire a dei
bambini le meraviglie della spe­
leologia, magari senza troppe
pretese vista l'età, lasciandoli
liberi di scatenarsi, senza beccar­
si il classico rimprovero dai geni­
tori per il troppo entusiasmo.
Sperando che questi piccoli
amici siano il bastone della
nostra "vecchiaia speleologica",
ricorderemo a lungo questa
giornata che ci ha fatto capire
quanto poco basti a far felici
questi bambini, che sono riusci­
ti a catturarci con la loro sem­
plicità e con qualcosa di cui noi
"grandi" a volte non capiamo
l'importanza: il sorriso.
03-04/02 U rz u l e i , Vora g i n e di S e d d a
Arbaccas
R o b e rto M u ra , Luigi Setz u , P i etro M a s a l a ,
Gabriela Pani
Esplorazione, d i sostruz i o n e e foto
04/02 N a rc a o , Vo ra g i n e di Mont'Ega
Nicola Sitz i a , Aless a n d ro Saba, Rosy
A n g i o n i , Fra ncesca M a s a l a , M a u ro P l a c i d o ,
B a rb a ra P l a c i d o , G i a n l uc a M e l i s , Stefa no
La l l a i , G i a n l uca G a i a s
Visita d i d attica
1 0/02 Baunei, G rotta d i S u Canale s u periore
L u c i o Mere u , Jo De Wae l e + USC
E s p l o ra z i o n e e ri l ievo
1 1102 U rzu l e i , G rotta d i S u P a l u
Jo De Wa e l e , L u c i o Mereu + U S C + GASAU
C a m p i o n a m e nto a c q u e
1 1102 Fl u m i n i m a gg i o re , G rotta s ' O g h ittu
Alfredo G o d e i , N i c o l a S i tz i a , Anto n i o Tro g u ,
G i a n c a r l o M a ri n i , Va l e ri a R itzu, M a r i n a
R u g g i u , Fra ncesco Fra d e l l o n i , Ovi d i o
Atze n i , P i etro M a s a l a , L u i g i Setz u , Ra ffaele
Attività
2001/2003
2001
G i u d i c i , B a rb a ra P l a c i d o , Rosy A n g i o n i ,
G i a n l uca G a i a s , M a u ro P l a c i d o , M a r i ro s a
Sp iga , R ita O ra n i
04/0 1 B a u n e i , G rotta d i O l coé
J o De Wa e l e , G a b ri e l a P a n i + USC + G U S
E s p l o ra z i o n e (tro p p a a c q u a )
Visita d i d atti c a
0 5/0 1 O rgos o l o , C a m p u S u D i sterru
2 7/0 1 Vi l l a p utzu , M o n t e C a r d i g a
J o D e Wae l e , G a b r i e l a P a n i + USC + G U S
B attuta esterna
Anto n i o Tro g u , Va le r ia R itzu , G i a n c a rl o
M a ri n i , O v i d i o Atze n i , Lavi n i a C o n g i u ,
Fra ncesco Fra d e l l o n i , M a rce l l o P i s a n u ,
I v a n a P itzi a nti
0 6/0 1 B a u ne i , G rotta d i Lovetteca n n a s
J o De Wa e l e , G a b r i e l a P a n i + USC + G U S
Scopert a d e l l a grotta
0 7/0 1 B a u n e i , G rotta di Lovettec a n n a s ,
G rotta d e l l a C a rogn a , G rotta d e i Serpenti
J o D e Wa e l e , G a b r i e l a Pani, D iego Va c c a ,
Luca Sgu a l d i n i , C i n z i a Farc i , Let i z i a
F i l i n d e u , C a n d i d a Pretti + U S C + G U S
Battuta ester n a
2 7/0 1 D o rga l i , G rotta d i Tod d e itto
P a o l o Atzo r i, Lore l l a Nettu n o , Roberta
Ta ccori , P a o l o La b i e n i
Visita d i d atti c a
Sch i rru
V i s ita d i d att ica
1 1/02 Iglesias, G rotta d i Pizzu ' e Crobis
C l a u d i o Cerusico, G i a n l u c a Gaias, Ti zi a n a
Cogo n i , Aless a n d ro S a b a , M a u ro P l a c i d o ,
Fra ncesca M a s a l a , Stefa n o La l l a i , C i nz i a
Giud ici
Vis ita d i d att ica
1 7 - 1 8/02 B a u n e i , G rotta d i S u C a n a l e
s u periore
G a b r i e l a Pa n i , D i ego Vacc a , C i n z i a F a rc i ,
Alessa n d ro M a n d i s , Fra ncesca U s a i , L u c i o
Mere u , Att i l i o Dessì, S a n d ro P i g a ,
Fra ncesca M i g h e l a , A l b e rto P i ra s , P a o l o
Atzori, Lore l l a Nettu n o , R o s y A n g i o n i ,
N a rc i s o Cocco, M a u ro D e i a n a + U S C +
GSAS
E s p l o ra z i o n e
1 8/02 I g l e s i a s , G rotta d e l L a g o
Alfredo G o d e i , Anto n i o Tro g u , M a r i n a
28/0 1 U rz u l e i , I n g h i ottito i o d i O r b i s i
Ruggiu
E s p lora z i o n e e r i l i evo d i d u e grotte, d i s ­
Lore l l a Nett u n o , P a o l o Atzori, Roberta
Visita e s p l o rativa
ostruz i o n e d e l l ' i n gresso d e i Serpenti .
Taccori, P a o l o La b i e n i , N a rc i s o Cocco,
1 3 - 1 4/0 1 B a u n e i , G rotta Lovetteca n n a s
V i s i t a sotto i l d i l uv i o
G i a n n i Nett u n o
J o D e Wa e l e , D iego Vacca, G a b r i e l a P a n i ,
23/02 Baunei, Grotta d i S u Canale s u periore
Jo De Wa e l e , Ta rc i s i o Atzori + USC
Esplorazione e r i l i evo
02-03/02 B a u n e i , Lovettec a n n a s
L u c i o Mere u , P i etro M a sa l a , L u i g i Setz u ,
Roberto M u ra , Ales s a n d ro S a b a , Alfre do
G o d e i , C a r l a M a r c i s , Aless a n d ro M a n d i s ,
L u c i o Mere u , S a n d ro P i g a , D i ego Vac c a ,
Alfredo Godei + U S C
25/02 D o m u s novas, Vora g i n e d e l l e Fe l c i
Lore l l a Nett u no, P a o l o Atzo r i , M a u ro
P l a c i d o , Fra ncesca M a s a l a , Rosy A n g i o n i ,
Oscar Dore , Tiz i a n a C u bed d u , G i a n l u c a
Gaias, Cinzia Giudici
Fra ncesca U s a i , Ovi d i o Atzen i + U S C
Battuta esterna
V i s ita e f u g a d a l l a p i oggia ( p o i soccorso a
Su Bentu)
03-04/02 Dorga l i , G rotta d e l Bue M a r i n o
1 4/0 1 Iglesias, G rotta d i To r p a d o
D iego Va c c a , C i n z i a Fa rc i , Luca S g u a l d i n i ,
C a n d i d a Prett i , Alfredo G o d e i , M a rc e l l o M o i
N i c o l a Sitz i a , Fra ncesca M a s a l a , C i n z i a
Vis ita s p e l eo s u b a c q uea a l R a m o Nord
Visita d i d att ica
A n t h è o 7 - 2003
1 0 - 1 1/03 B a u n e i , G rotta d e l l e D u e La m e
L u i g i Setz u , R o b e rto M u ra + U S C
D i sostruzione i n gresso
1 8/03 D o m u s novas, S u Fe n u Tra i n u
Lore l l a Nett u n o , P a o l o Atzo r i , M a u ro
P l a c i d o , Fra ncesca M a s a l a , Rosy Angi o n i ,
N a r c i s o Cocco, Osca r Dore, Robert a
Prosdoc i m i , Sergio Tocco
Visita d i d att i c a
1 8/03 Fl u m i n i m a g g i o re , Abisso
Fonta n a rosa
R a ffa e l e Sc h i rr u , Anto n i o Tro g u , Patri z i o
C a n ce d d a , C a r l o Ogg i a n u , G i a n l u ca M e l i s ,
M a r i n a R u g g i u , Stefa n o La l l a i
Vis ita d i d att ica
1 8/03 Baunei, G rotta d i S u Canale s u periore
C l a u d i o Cerusico, Ovi d i o Atze n i
E s p l o razione
3 1/03-0 1/04 B a u n e i , S'Eni P i d a rg i u
L u c i o Mereu
Battuta este r n a
0 1 /04 M a r a , S a Ucca d e S u Ti ntirri o l u
N i c o l a S itzi a , O v i d i o Atze n i , Sergio Tocco,
R o b e rta Prosdoc i m i , B a rb a ra P l a c i d o ,
G i a n l u ca G a i a s , Ti z i a n a C u b ed d u , M a u ro
P l a c i d o , Fra ncesca M a s a l a , N a rc i s o Cocco,
Rosy A n g i o n i , M a r i rosa S p i g a , G i u s e p p e
Atze n i , A m b ra O n n i s
Visita d i dattica
07/04 B a u n e i , G rotta d i S u C a n a l e s u peri ore
Ta rc i s i o Atzo r i , L u i g i Setzu
E s p l orazione
0 8/04 D o m u s n ovas, Vora g i n e d i Monte
Crabas
D i ego Vacca J r. , C l a u d i o Cerusico, Erm a n n o
Puscedd u , G i a n l u ca G a i a s , Grazi e l l a
C a n n ata
Visita d i d att i c a
1 4 - 1 5/04 B a u n e i , Lovetteca n n a s
M a s s i m o D e m o n t i s , Ve ruska I b b a ,
Alessa n d ro M a n d i s , Fra ncesca U s a i , Nora
La l l a i , La v i n i a C o n g i u , S a n d ro P i g a , L u c i o
Mere u , Roberto M u ra , L u i g i Setzu
D i sostruzione vari i n gres s i
2 1 /04 B a u n e i , G rotta d i S u C a n a l e s u periore
Jo De Wa ele + USC
Esp lorazione e r i l i evo
22/04 B a u n e i , G rotta di S u C a n a l e s u periore
L u c i a n o Pusced d u , R a ffa e l e Sc h i rr u , L u i g i
B a l d u s s u , Sergio G h i s u
Fotografia
2 5/04 O l i e n a , G rotta d i S u Bentu-Sa Oche
D i ego Va cca , Va lerio Tuve r i , S a n d ro Tuve r i ,
80
A n t h è o 7- 2003
D o l ores Porc u + GSVM Dorga l i
Eserc it az ione s p e l e os u ba c q u e a
1 6 - 1 7/05 U rzu l e i , G rotta G i u s e p p e S a r d u
Lucio Mere u , S a n d ro P i g a
Visita d i dattica
2 9/04 B a u ne i , G rotta d i Tes u l a l i
Ta rc i s i o Atzor i , L u c i o Mereu + USC
E s p l orazione
20/05 D o m u s novas, C o n c a M a rg i a n i
J o De Wa e l e , S a m u e l e M u rg i o n i , R affa e l e
2 9/04 U rz u l e i , G rotta d i L u i g i Don i n i
S c h i r r u , E rm a n n o Pusc ed d u , Stef a n o La l l a i ,
G i a n l uca G a i a s , D e l i a D e i d d a , M a r i a G ra z i a
Sergio G h i s u , P i n o Ard u , L u c i a n o P i sced d u ,
E n n i o Pu s ced d u , G i a n l u ca M e l i s , Germ a n a
Atzo ri
Esp lo ra zio n e e ri l ievo d i 4 grotte
Cuccu
V i s ita d i d attica
26-27105 O rgoso l o , Vo ra g i n e di F i l o s d ' O rtu
3 0/04 B a u ne i , G rotta d i Lovetteca n n a s
Raffa e l e Sc h i rr u , L u i g i B a l d u s s u
M a s s i m o D e m o n t i s , Alessa n d ro M a n d i s
Visita d i d atti c a
D i ego Va c c a , Pino Ard u , L u c i a n o P u sced d u ,
E s p l orazione
0 1105 Dorga l i , G rotta d el B u e M a r i n o
D i ego Va c c a , Va l e r i o Tuveri, F a b r i z i o Atze n i ,
G a b ri e l a P a n i
V i s ita s p e l e os u b a c q u e a
0 5/05 B a u n e i , G rotta d i Lovetteca n n a s
M a s s i m o D e m o n t i s , Veruska I b b a + USC
E s p l orazione (scoperta c o l l ettore)
0 6/05 B a u n e i , G rotta di Su C a n a l e s u periore
Jo De Wa e l e , D o l o res Porcu + USC
02/06 B a u n e i , G rotta d i Lovetteca n n a s
J o De Waele, M a s s i m o D e m o n t i s , Ve ruska
Ibba, Nora La l l a i , Stefa n i a C a m b a + U S C
Esp lo ra zio n e e ri l i evo
09/06 B a u n e i , G rotta di Lovetteca n n a s
Jo De Wa e l e , L u c i o Mere u , Alessa n d ro
M a n d i s + USC
R i l ievo
22/0 7 B u ggerru , Monte R o s m a r i n o
L u c i a n o P u sced d u , Ra ffaele S c h i r r u , L u i g i
R i l ievo
B a l d u s s u , E n n i o P u sced d u , L u c i o M e re u ,
R i e l e Mereu
06/05 I g l e s i a s , M a l a c a l zetta
L u c i o Mere u , S a n d ro P i g a , S i m o n e Mere u ,
Battuta esterna
Francesca Matta n a
B attuta estern a
1 2/08 B a u n e i , I n g h i ottitoio d i S u C l ovu
Luc i a n o P u sced d u , R a ffa e l e Sc h i rr u , Lu i g i
06/05 D o m u snova s , Su Fen u Tra i n u
V i s i t a d i d attica
B a l d u s s u , E n n i o Pu sced d u , Anto n i o M u rg i a
N i c o l a Sitzi a , G i a n l u c a G a i a s , B a r b a ra
P l a c i d o , G i u s e p p e Atzen i
V i s ita d i d attica
1 3/08 B a u n e i , G rotta d i Lovetteca n n a s ­
G rotta d i S u C a n a l e s u periore
Jo De Wa e l e + G U S
1 1/05 B a u n e i , G rotta d i S u C a n a l e s u periore
Visita e s p l orativa
Jo De Waele + USC
E s p l orazione e ri l ievo
1 2/05 Dorga l i , G rotta del Bue M a r i n o
D i ego Va c c a , Erm a n n o Pusced d u , S a n d ro
M o n n i , P a o l o La b i e n i , G i a n l u ca G a i a s ,
Fabrizio Atze n i , R o b e rta Taccori , Roberto
M u ra , L u i g i Setzu
E s p l o ra z i o n e s p e l e o s u b a c q u e a
1 3/05 Dorga l i , G rotta d e l B u e M a r i n o
L u c i a n o P u sced d u , N i c o l a Sitz i a ,
Aless a n d ro S a b a , C l a u d i o Cerusico, Sergio
Tocco, R o b e rta Prosdoc i m o , Paolo Atzo r i ,
Lore l l a Nett u n o , Grazi e l l a C a n n a t a ,
Pierl u i g i M e l i s , Fra ncesca M a s a l a , Rosy
A n g i o n i , N a rciso Cocco, C i n z i a G i u d ic i ,
L u c a G h i a n i + FSS
Tra s p o rto b o m b o l e
1 3/05 B a u n e i , G rotta d i Lovetteca n n a s
M a s s i m o D e m o n t i s , Ve ruska I b b a , G a b r i e l a
P a n i , L u c i o Mere u , R i e l e M e r e u + USC
E s p lorazione e r i l ievo
2 5/08 B a u n e i , G rotta d i Lovetteca n n a s
J o De Wa e l e , M a s s i m o D e m o n t i s , Veruska
Ibba, Ga b r i e l a Pani, L u c i o Mereu + USC +
GUS
E s p l o r a z i o n e e ri l i evo
26/08 B a u n e i , G e n n a L u d a l b u
J o De Wa e l e , M a s s i m o D e m o n t i s ,Veruska
Ibba, Gabriela Pa n i , L u c i o Mereu + USC +
GUS
D i sostruzione i n gres s i
0 1109 U rzu l e i , Vo a rg i n e d i Sed d a Arbaccas
Pietro M a s a l a , Luigi Setz u , R o b e rto M u r a ,
Alessa n d ro M a n d i s
D i sostruzione
0 1109 B a u n e i , G rotta d i Lovetteca n n a s
J o De Wa e l e , Aless a n d ro M a n d i s , L u c i o
Mere u , M a rce l l o P i sa n u + USC
E s p l o ra z i o n e
02/09 B a u n e i , G rotta d i Lovettec a n n a s
Jo De Wa e le , Luc i a n o P u sced d u , L u i g i
B a l d u s s u , Luca B a l d u s s u
Fotografia
Cerusico, M a r i o Conte n a , I s a Z u d d a s ,
M a r i n a R u ggi u , Fa b i o S c i a rett a , Betty
Lecc a , Corra d o Perra , M a rco Conti n i ,
Rosa l b a S u c c u
Visita d i d atti c a
02/09 B a u n e i , G rotta d i Genna C u c c u red d u
L u c i o Mereu
E s p l o ra z i o n e piccola grotta
02/09 Fl u m i n i m a gg i o re, Su M a n n a u
1 2/1 1 U rzu l e i , Cod u l a l I u n e
Roberto M u r a , L u i g i Setz u , Alessa n d ro
M a n d i s , Francesca U s a i , P i etro M a s a l a
D i sostru z i o n e i n gresso
R affa e l e Sc h i rr u , C i n z i a M a s sa g l i , Fabrizio
Atze n i , Daniele Casu, Va l e n t i n a Arc a ,
1 6 - 1 8/1 1 U rz u l e i , G rotta d i S u S p i r i a
G i u s e p p e Atze n i , N i c o l a Sitzi a , Att i l i o Dessi,
D i ego Vacca J r. , E rm a n n o P u s c ed d u ,
D i ego Va cca , S a n d ro Tuveri + FSS
E s p l o razione s peleos u ba c q u e a
Stef a n o La l l a i , L u c i a n o Atze n i , D a v i d e
Pitt u i , M i r i a m S e r r a , S a m u e l e M u rg i o n i ,
M a r i a G r a z i a Atzori
Isa Z u d d a s , S a n d ro P i g a
1 8/1 1 D o m u s novas,
Vora g i n e d i Monte Crabas
Stef a n o La l l a i , Erm a n n o P u sced d u , C l a u d i o
V i s i t a d i d atti c a
Cerusico, G i a n l uca G a i a s , Betty Lecc a , I s a
Z u d d a s , D a n i e l a P a n i , Lore l l a Nett u n o ,
1 5 - 1 6/09 B a u n e i ,
G rotta d i G e n n a C u cc u re d d u
Att i l i o Dessi, S a n d ro P i g a , L u c i o Mereu
N a rc i so Cocco, P a o l o Atzo ri , Rosy A n g i o n i ,
Corra d o Perra
Visita d i dattica
E s p l orazione e foto grafia
2 1/09 U rzu l e i , Vora g i n e di Sedda Arbaccas
P i etro M a s a l a , Luigi Setz u , R o b e rto M u ra
E s p l orazione
23-24/ 1 1 O l i e n a , G rotta d i E l i ghes Arta s
N a rc i s o Co c c o , M a u ro P l a c i d o , Corra d o
Perra , Rosy A n g i o n i , Fra ncesca M a s a l a ,
B a r b a ra P l a c i d o , M o n i c a U s a i
Visita d i dattica
22-2 3/09 U rz u l e i , G rotta d i S u S p i ri a
D iego Va c c a , E rm a n n o Pusced d u , G a b r i e l a
P a n i , Alessa n d ro M a n d i s , L u c i o Mere u ,
2 5/1 1 I g l es i a s , Serra de B a u e d d u
G i a n l uca M e l i s , Ra ffa e l e Sc h i rr u , Patrizio
Tra s p o rto b o m b o l e
C a n c e d d a , Carlo Oggi a n u , Luigi B a l d u s s u
E s p l o razione i n u n a g rotta - m i n iera
06-0711 0 B a u n e i , G rotta d i Lovettec a n n a s
J o De Wa e le , Va le rio Tuve ri , D o l o res Porc u ,
08/12 U rzu l e i , G rotta d i S u Pa l u
Jo D e Wa e l e , Alfredo G o d e i , Ovi d i o Atzen i ,
M a r i o P a p p a c o d a , Stef a n o Ferc i a , S a n d ro
L u c i o Mereu + U S C + GASAU
C a m p i o n a m e nto a c q u e di sti l l i c i d i o
Ra ffa e l e Sc h i rru
Arra s , Roberto R o m o l i + U S C
E s p l orazione e r i s a l ita
27-29/ 1 0 U rzu l e i , G rotta d i S u S p i ri a
S a n d ro Tuve r i , D iego Va c c a , N i c o l a Sitz i a ,
E rm a n n o P u sced d u , A l b e rto P i ra s , D o l o res
0 9/ 1 2 B a u n e i , Lovetteca n n a s
De Wae l e , Alfredo G o d e i , Ovi d i o Atze n i ,
L u c i o Mereu + U S C
D i sostruzi o n e i n gressi
Porc u , M a r i o P a p p a c o d a + FSS
Es p l o ra z i o n e s p e l e os u b a c q u e a
2002
28/ 1 0 Fl u m i n i m a g g i o re , G rotta d i s ' O g h ittu
L u c i o Mere u , M a r i a Grazia Atzo r i , S a m u e l e
D i ego Va cca J r. , D a n i e l a Corri a s , Erm a n n o
M u rg i o n i , S a n d ro P i g a
Pusced d u , I s a Z u d d a s , G i a n l uc a M a sa l a ,
D i sostru z i o n e i n g resso
20/0 1 B a u n e i , G rotta L u d u s a l b u s
N i c o l a S itzi a , Aless a n d ro S a b a , D a v i d e
Pitt u i , Rosa l b a S u c c u , Stefa n o La l l a i ,
02-03/02 B a u n e i , Genna C u c c u red d u
G i u se p p e Atzo r i , S u s a n n a Fo i s , G i a n l uc a
Jo De Wa e l e + USC
Scavo i n gres s i v a ri
G a i a s , Betty Lecc a , S a n d ro L o i
V i s i t a d i d attica
0 1/1 1 Iglesias, G rotta d e l Lago
Erm a n n o Pusce dd u , I s a Z u d d a s , G i a n l u c a
M a s a l a , L u i g i Setz u , Roberto M u ra ,
M a ri ro sa S p i g a , N i c o l a S i tz i a , L u c i o Mereu
0 9 - 1 0/02 B a u n e i , G e n n a C u c c u re d d u
Jo De Wa e l e , D e l i a D e i d d a + U S C + S C O
D i sostruzi o n e i n gress i v a r i
1 0 - 1 1/02 B a u n e i , G rotta d i L u d u s a l b u s
Visita d i d attica
L u c i o Mere u , M a r i a G r a z i a Atzo r i , S a m u e l e
M u rg i o n i , S a n d ro P i g a
1 111 1 D o m u snovas, Pozzo Med ros
D i sostruzione i n gresso
Ra ffa e l e Sch i rr u , Stef a n o La l l a i , C l a u d i o
1 5/02 U rz u l e i , G rotta di Su S p i r i a
D iego Va cca, Erm a n n o P u sced d u ,
Aless a n d ro M a n d i s + SC O r i sta n o
Tra s p o rto b o m b o l e
23/02 B a u n e i , G rotta d i S u C a n a l e s u periore
Jo De Wa e l e , S a n d ro S u l i s , L u c i o M e re u ,
Francesca M a s a l a , M a u ro P l a c i d o ,
Va lenti n a Arc a , R o s y A n g i o n i , Na rc iso
C occ o + S C N uo ro + USC
1 3 - 1 4/04 B a u n e i , G rotta d i L u d u s a l b u s
L u c i o Me re u , Va l e nt i n a Arca
E s p lorazione e ri l i evo
14/04 I g l e s i a s , G rotta di C u c c u ru li r i a
C l a u d i o Cerusico, G i a n l u ca G a i a s , D i ego
Va cca , Erm a n n o Pu sced d u , Fa b i o Scia retta ,
Ma rin a R u g g i u , Alfre do G o d e i , I s a Z u d d a s ,
Ro be rta M a rras
Visita d i d atti c a
Visita
24/02 B a u ne i , G rotta d i Lovettec a n n a s
J o De Wae l e , S a n d ro S u l i s + GSAS a s s a r i +
ragazzi B a u n e i
Vis ita d i v arie grotte
24/02 B a u ne i , G rotta di L u d u s a l b u s
L u c i o Mere u , L u c i a n o Pu sced d u
E s p lorazione e fotografia
24/02 Mara, Sa Ucca de s u Ti n t i rri o l u
F i l i p po Ares u , I s a Z u d d a s , Pierl u i g i M e l i s ,
S i m o n a Oggi a n a
V is ita d i d att ica
24/02 As u n i , C a ste l l o d i Medusa
G i a n l u ca Melis, Patrizio C a ncedda
E s p l o ra z i o n e este r n a
02/03 B a u n e i , G rotta d i L u d u s a l b u s
L u c i o Mere u , Va lenti n a Arca
E s p l orazi o n e
03/03 Fl u m i n i m a gg io re,
Pozzo d i P u nta P i l loca
R a ffaele S c h i rr u , G i a n l u c a Melis, L u i g i
Baldussu
E s p l o ra z i o n e d i u n n u ovo pozzo
1 4/04 U rzu l e i , G rotta d i S u Pa l u
J o D e Waele, G a b ri e l a P a n i + GASAU
C a m p i o n a m e nto a c q u e e v i s ita ra m i a lt i
14/04 U rz u l e i , G rotta d i S u Pa l u
J o De Wa e l e , G a b r i e l a P a n i + GASAU
C a m p i o n a m e nto a c q u e e fotografia
1 9-2 1/04 U rzu l e i , Sa R utta ' e s ' Edera
J o De Wa e l e , S a n d ro S u l i s
E s p l o ra z i o n e e r i l ievo
28/04 B a u n e i , G rotta di Lovettec a n n a s
L u c i a n o Pusced d u , N i c o l a Sitzi a , Alfredo
Godei, Lucio Mereu
Vis ita
05/05 D o m u s n ova s, Vora g i n e d e l l e Fe l c i
C l a u d i o Ceru s i c o , E l e o n o ra La l l a i ,
Alessa n d ro M a n d i s , E rm a n n o Pusced d u ,
N i c o l a Sitz i a , G i a n l u ca G a i a s
Visita d i d atti c a
1 0 - 1 2/05 U rz u l e i , Sa R utta ' e s ' Edera
J o De Wa e l e , S a n d ro S u l is , Lucio Mereu
E s p l o ra z i o n e e r i l ievo
1 9/05 Fl u m i n i m a gg i o re , P u nta P i l occa
03/03 D o m u s novas, G rotta di S a n Gio va n n i
Stefa n i a C a m b a , Eleonora C o n c a
Ra ffae l e S c h i r r u , L u i g i B a l d u s s u , Sergio
G h i s u , G i a n l u ca M e l i s
V i s ita d i d att ica
Battuta esterna
0 9/03 B a u n e i , G rotta delle D u e La m e
26/05 I g l e s i a s , G rotta di C u c c u ru Ti r i a
Erm a n n o Pusced d u , Alfredo G o d e i ,
Alessa n d ro M a n d i s , Ra ffa e l e Sc h i rr u , Fa b i o
R ob e rto M u ra , L u i g i Setz u , P i etro M a s a l a ,
Alessa n d ro M a n d i s , E rm a n n o P u sced d u ,
C l a u d i o Ceru s ico
S c i a rett a , M a r i n a R u ggi u , P i e rl u i g i Mel i s
D i sostru z i o n e i n gresso
Visita d i d atti c a
0 9/03 B a u ne i , G rotta di L u d u s a l b u s
2 6 / 0 5 B a u n e i , G rotta d i L u d u s a l b u s
E m a n u e l e Ares u , Fi l i p po Ares u , G a b r i e l a
L u c i o Mere u , R i e l e Mereu
P a n i , Alessa n d ro M a n d i s , S a n d ro P i g a ,
Esp lorazione e r i l i evo
E r m a n n o P u sced d u , N i c o l a Sitz i a , I s a
Zuddas
V i s ita e s p l orativa
3 0/05 C a g l i a r i , C a ste l l o
Ro be rto S a n n a , Fa b i o S c i a rett a , G a b r i e l a
P a n i , G i a n l uca M e l i s , M a r i n a R u g g i u
1 6 - 1 7103 B a u n e i , G rotta d i L u d u s a l b u s
Fabrizio Atze n i , Va l e n t i n a Arc a , N i c o l a
Vis ita e fotografia
Sitzi a , L u c i o Mere u , S a n d ro S u l i s
E s p l o razi o n i e r i l ievo
07-09/06 U rzu l e i , S a R utta ' e s ' Edera
Lucio Mere u , J o De Wa e le, S a n d ro S u l i s
Visita a i ra m i a lt i
1 7/03 Fl u m i n i m a gg i o re, G rotta s ' O g h ittu
Stefa n i a C a m b a , E l e o n o ra C o n c a , Gio va n n i
Piu
V i s ita d i d atti c a
09/06 U rzu l e i , Sa R utta 'e s ' Edera
Patrizio C a n ce d d a , L u c i a n o P u sced d u
Fotografie ra m i a lti
1 6/06 Fl u m i n i m a gg i ore,
Pozzo P u nta P i l occa-Monte Serrau
Raffa e l e S c h i rru , Luigi B a l d u s s u , Lucio
Mere u , C i n z i a M a s s a g l i
Battuta este rna
23/06 Fl u m i n i m a g g i o re,
Pozzo a P u nta Pi locca
Ra ffa e l e Sc h i rr u , Nicola S itzi a , Lucio Mereu
E s p l orazione e r i l i evo d i u n pozzo n u ovo
1 2 - 1 4/07 U rzu l e i , Sa R utta ' e s ' Edera
Jo De Wa e l e , S a n d ro S u l i s , L u c i o Mere u ,
Vittorio Cro b u , R i cc a rd o De L u c a + GASAU
3 0/06 B a u n e i , G rotta di L u d u s a l b u s
L u c i o Mere u , N i c o l a Sitzia
E s p l o razione e r i l ievo
1 7/07 B a u n e i , G rotta di Lovettec a n n a s
L u c i o Mere u , J o De Wa e l e
C o l o razione fi u m e i pogeo
0 1 -02/08 B a u n e i , G rotta d i L u d u s a l b u s
Va lenti n a Arc a , L u c i o Mereu
E s p l o ra z i o n i e r i l ievo
08/08 C a g l i a r i , Pozzo d i Vi l l a C a r b o n i
Roberto S a n n a , F i l i p p o Ares u ,
Pierl u i g i M e l i s
E s p l orazione e r i l i evo
1 1 - 1 3/08 B a u n e i ,
I n g h i ottitoio d i C a rc a ragone
Luciano P u s ce d d u , Ra ffaele Sch i rr u ,
Luigi Baldussu
Vis ita e s p l o rativa
1 6/08 B a u n e i , G rotta d i L u d u s a l b u s
L u c i o Mere u , R i e l e Mereu
E s p l o razione e r i l ievo
1 7/08 B a u n e i , P u nta S u Contu
Jo De Wa e l e
Battuta esterna
24/08 B a u n e i , G rotta d i L u d u s a l b u s
L u c i o Mere u , Jo De Wae l e + G U S
E s p l orazione e r i l i evo
25/08 B a u n e i , Pozzo di G e n n a C u c c u red d u
L u c i o Mere u , Jo De Wa e l e + GASAU + G U S
D i sostruzi o n e s u l fo n d o
30/08-0 1/09 U rzu l e i , S a R utta ' e s ' Edera
J o De Wae l e , S a n d ro S u l i s , Lucio Mere u , +
GASAU + USC + vari s p e l e o l o g i c a g l i a rita n i
E s p l orazione n e l l a fra n a term i n a l e
1 5/09 Arm u n g i a , Gos p u r u
A n g e l o P u d d u , M a rce l l o M a s a l a
Battuta este rna
22/09 I g l e s i a s , G rotta di Sa nta B a r b a ra
0 1 1 1 2 U rzu l e i , Cod u l a O r b i s i
27-2911 2 U rzu l e i , G rotta di S u P a l u
Jo De Wa e l e , D e l i a D e i d d a + SCD
Vis ita d i d att ica
Ra ffae l e S c h i rr u , L u c i a n o P u s ced d u ,
Jo De Wae l e , L u c i o Mereu, D a n i e l a Fa n ti ,
D a n i e l a S a n n a , Va l e r i a O n n i s , A n d rea Lo i ,
2 9/09 G a i ro, G rotta d i Ta q u i s a ra
Lu cio Mere u , Jo De Waele, C a r l o O n n i s (USC)
E s p l o ra z i o n e d i u n pozzo i nterno
23-2411 1 B a u n e i , G rotta delle D u e Lame
Lu cio Mere u , R o b e rto M u ra , G i u l i a n o
M a s c i a , Alessa n d ro M a n d i s
D i sostruzi o n e i n gresso
23 -2411 1 B a u n e i , s ' O r a l e ' e M u d recu
J o De Wae l e , Sergio B a n g o n i , Vittorio C ro b u ,
M a s s i m o Farris
E s p l o r a z i o n e e r i l ievo dei ra m i i nferiori
(-300 c i rc a )
30/1 1 - 0 1 1 1 2 B a u n e i ,
G rotta d e l l e D u e L a m e
L u c i o Mereu, Alessa n d ro M a n d i s , C a r l o
Ta ccori
D i sostru z i o n e i n gresso
Luigi Bald ussu
Battuta esterna
07-0811 2 B a u n e i , G rotta d i L u d u s a l b u s
L u c i o Mere u , R icca rd o D e n a c i ,
Va l e n t i n a Arca
Esplorazione e ri l i evo
Ales s a n d ro M a n d i s , R i ccardo D e n a c i ,
M a rce l l o P i ra s
V i s i t a d i d attica
2003
04/0 1 B a u n e i , G rolla d i L u d u s a l b u s
Jo De Wa e l e , L u c i o Mere u , S a n d ro S u l i s
1 3 1 1 2 U rzu l e i , Sed d a Arbaccas
Roberto M u ra , Luigi Setz u , P i etro M a s a l a ,
G i u l iano Mascia
D i sostruzione d i u n p ozzo
1 51 1 2 O l i e n a , G rotta di S u Bentu
L u c i o M e re u , Riele Mereu, M a rc e l l o M o i
V i s ita
2 1 -22/ 1 2 B a u n e i , G rotta di L u d u sa l b u s
L u c i o Mere u , Va lenti n a Arc a , R i cc a rd o
De n a c i, G i u l i a n o Ma sc ia
E s p l o ra z i o n e e r i l ievo
0 5/0 1 B a u n e i , G rolla di Lovellec a n n a s
Jo De Wa e l e , L u c i o Mere u , S a n d ro S u l i s ,
Ovi d i o Atze n i , Lore l l a Nett u n o , Erm a n n o
P u sced d u , Luca S gu a l d i n i , Stefa n o La l l a i
E s p l o ra z i o n e e ri l ievi ra m i l atera l i n e l col­
l ettore
0 5/0 1 U rzu l e i , G rolla L u i g i D o n i n i
Pierl u i g i M e l i s , C l a u d i o Cerusico ecc.
Visita d i d att ica
Esp lo ra zio n e e ri l i evo
A n t h è o 7 - 2003
85
04-06/0 1 B a u n e i , Pedra M o l i n a
Roberto M u ra , L u i g i Setz u , P i etro M a n c a
B att uta ester n a
l
l!
Il .
I· '
I
1 2/0 1 Fl u m i n i m a gg i o re, Are n a s
R a ffae l e Sc h i rr u , L u i g i B a l d u s s u ,
Luci a n o P u sced d u
E s p l o ra z i o n e n u ova cavità
25-26/0 1 B a u n e i , G rotta d i L u d u s a l b u s
Va l e nt i n a Arc a , R ic c a rd o D e n a c i , L u c i o
Mere u , R i e l e Mereu
E s p l o ra z i o n e e r i l ievo
1 6/02 S a nta d i , G rotta d i Monte Mea n a
A n n a l i s a Del P i n , L u c i o Mere u , Raffae l e
Sc h i rr u , D a n i e l a Fa nt i, M a rco Matta n a ,
A n d rea C i n cott i , G i u l i a n o M a s c i a , A n d rea
Lo i , L u c i a n o Pusced d u , Carlo Ta ccori, L u i g i
B a l d u s s u , D a n i e l a S a n n a , Erm a n n o
P u sced d u , O v i d i o Atze n i , Roberto S a n n a ,
Roberto S i m u l a
V i s ita d i d att i c a
1 6/02 G a i ro , G rotta d i Ta q u i s a ra
23/03 D o m u s novas, Su Fe n u Tra i n u
30104 G o n n e s a , M i n iera di S a n G i ova n n i
Jo De Wae l e + FSS
N i c o l a Sitz i a , R i ccardo D e n a c i , Sergio
G h i s u , Carlo Ta ccori, Lucio M e re u , R i e l e
Jo De Wae l e + SSI
R i leva menti m icrocl i m at i c i
C a m p i o n a m e nto m i ne ra l i i n g rotta
Mereu
V i s ita d i d atti c a
R a ffa ele Sc h i rr u , Patrizio C a n c e d d a , Ton i n o
B a ro n e
1 0105 S i n isco l a , G rotta di Loc o l i
D i ego Va c c a , Luca Sgu a l d i n i
29/03 B a u n e i , G rotta d i Lovetteca n n a s
R i p rese s u b a c q uee
Visita d i d att i c a
J o De Wa e le , L u c i o Mereu + U S C + GSVM
02/03 D o m u snovas, Vora gin e d i Perd ' e Cerbu
Dorga l i
0 8/03 O l i e n a , Vora g i n e d i Tisc a l i
J o De Wae l e , L u c i o Mereu + SC O l ie n a
V i s i t a a i n u ovi ra m i
D i sostru z i o n e i nterrotta a c a u s a d i p i e n a
0 9/03 C a g l i a r i , Acq uedotto ro m a n o
30103 B a u n e i , G rotta d i S u C a n a l e s u periore
Jo De Wa e l e + GSS + s p e l eo l o g i c a g l i a rita­
n i vari
Tuvixe d d u
V i s ita d i d atti c a
Roberto S a n n a , R o berta M a rras, M a rc o
Matta n a , A n d rea C i n cott i , M a rce l l o Pira a s,
Va leria Onnis , A n d rea Loi , Lore d a n a Sed d a ,
30103 B a u n e i , G rotta o v i l e M u rgo l a vò
Ton i n o B a ro n e , M a u ro D e i a n a
Visita
L u c i o M e re u + USC
D i sostruz i o n e i n gresso
1 1/05 I g l e s i a s , G rotta d i C u c c u ru li r i a
Va l e r i a R itzu , G i a n c a r l o M a ri n i , Stefa n i a
C a m b a , Eleon ora Conca
Visita d i d atti c a
1 6/05 C a g l i a r i , P i a zza C a r l o A l b e rto
Roberto S a n n a
S o p ra l l uogo
1 9/05 G o n n e s a , G rotta A l b e rt 7 e 8
Jo De Wa e l e + S S I
E s p l orazione e ri l i evo
05/04 C a g l i a r i , C i sterna e Pozzo
0 9/03 D o m u s novas, Vora g i n e delle Fe l c i
C l a u d i o C e r u s i c o , E rm a n n o Pusced d u ,
R i c c a rd o D e n a c i , Raffa e l e Sc h i rr u , To n i n o
B a ro n e , L u c i o Mere u , C a r l o Taccori
di Vi a l e Trento
Roberto S a n n a , Luc h i n o C h e s s a , Alfredo
G o d e i , Va le ria R itzu , To n i n o B a ro n e
E s p l orazione
24-25/05 U rzu l e i , Sa R utta ' e s ' Edera
J o De Wae l e , S a n d ro S u l i s + GSS
R i l i evo p o l i g o n a l e ed e s p l orazione fra n a
term i n a l e
V i s ita d i d att ica
0 9/03 O l i e n a , G rotta B i s e d d u
J o De Wa ele, L u c i o Mereu + SC O l i e n a
V i s ita e s p l o rativa
08/04 C a g l i a r i , Via P o l a
J o De Wa e le , M a rco Matta n a , Lored a n a
Sed d a , A n d rea Lo i , M a r i n a R u gg i u ,
C a m p i o n a mento a c q u e i n grotta e fotografia
Fa b i o S c i a rett a , To n i n o B a ro n e
Esercitazione topografia
04/06 Arm u n g i a , Pitt i o l u d e Gos p u ru ­
G rotta d i Gos p u ru
28/04 Gonnesa, M i n iera d i S a n G i ova n n i
Jo De Wae l e , N i c o l a C a b b o i
Visita d i d atti c a e c a m p i o n a mento fa u n a
2 2/03 U rzu l e i , Sa R utta ' e s ' Edera
J o De Wa ele, S a n d ro S u l i s + GASAU
R i l ievo p o l i go n a l e p r i n c i p a l e
26/05 G o n n e s a , M i n iera d i S a n Gi o va n n i
J o De Wa ele, G a b r i e l a P a n i + S S I
J o De Wa e le + SSI
C a m p i o n a me nto m i ne ra l i i n g rotta
23/03 U rzu l e i , I s e ra O l i d a nesa
J o De Wa ele, S a n d ro S u l i s + s p e l e o l o g i
c a g l i a rita n i vari
D i sostruzione i n gres s i
86
A n t h è o 7 - 2003
29/04 G o n n e s a , M i n iera di S a n G i ova n n i
J o De Wa e l e + SSI
C a m p i o n a me nto m i nera l i i n g rotta
09/06 I g l e s i a s , G rotta d i Santa B a rb a ra
Jo De Wa e l e + S S I
Fotografia e r i l i evo
T
1 1/06 I g l e s i a s , G rotta di Sa nta B a r b a ra
Jo De Wae l e + SSI
R i l ievo
1 4/06 U rz u l e i , G rotta d i S u S p i r i a
D i ego Va cca, Erm a n n o P u sced d u ,
L u c i o Mereu
Tra s p o rto b o m b o l e
1 6/06 G o n n e s a , M i n iera d i S a n Gio va n n i
J o D e Wa e l e + SSI
C a m p i o n a m e nto a c q u e i n grotta
20-22/06 U rzu l e i , S ' E n i ' e I stett a i
J o De Wa e l e , L u c i o Mereu , Vittorio C ro b u ,
M a ss i m o Farris, Anto n i o M a n c a
E s p l o ra z i o n e e r i l i evo s u l fondo (a - 3 7 0 m )
27-29/06 U rz u l e i , Sa R utta ' e s ' Edera
J o De Wa e l e , Lucio Mere u , S a n d ro S u l i s ,
Alessa n d ra I b b a , A n d rea P l a c i d o (GGCAI ) ,
Vittorio C rob u , R i c c a rd o D e L u c a , C a r l a
Coro n g i u , M a s s i m o Farris
E s p lorazione e r i l i evo nella fra n a term i n a l e
( p a s s a g g i o fra n a l i )
3 0/06 G o n n e s a , M i n i e ra di S a n G i ova n n i
G a b r i e l a P a n i , Jo D e Wae l e
C a m p i o n a m ento a c q u e e fotografia
04/07 U rz u l e i , G rotta d i S u S p i ri a
S a n d ro Tu veri, Va l e r i o Tuve r i , D o l o res Porc u ,
L u c i o Mere u , M a s s i m i l i a n o P i ra s (GGCAI)
Tra s p o rto b o m b o l e
0 6/07 Perd a s d efo g u ,
G rotta d i I s A n g u rti d o rg i u s
R a ffaele Sc h i rr u , M a rco Matta n a , C a r l o
Ta ccori , L u i g i B a l d u s s u , Robe rto M u ra
Visita d i d attica
1 0/07 G a i ro , G rotta di Ta q u i s a ra
Jo De Wae l e + SSI
R e c u p e ro dati m ic roc l i m at i c i
02/08 I g l e s i a s , G rotta d i C u c c u r u Ti r i a
N i c o l a S itzi a , F i l i p p o M a n i g a s , B a r b a ra
07/09 Iglesias, G rotta d i C u c c u ru Ti r i a
C a rta, L u c i a n o P u sced d u , R affa e l e Sc h i rr u ,
Donate l l a M o i , G i o rg i o S a n n a
Visita
Alessa n d ra O rt u , F r a n c e s c a R o s a , F a b r i z i o
Atze n i , M a n u e l a Va d i l o n g a , M a r i n a R u g g i u ,
Erm a n n o P u scedd u , Alfredo G o d e i ,
C l a u d i o Cerusico, D a n i e l a Etz i , D i e g a Vacca
J r. , D a n i e l a Corri a s , Ro b e rto M u ra , R o berto
1 1 - 1 3/07 U rz u l e i , S u E n i ' e I stett a i
J o De Wae l e , Vittorio C r o b u , M a s s i m o
F a r r i s , G i a n l u ca M e l i s
E s p l orazi o n e e r i l i evo
1 9-20/07 U rzu l e i , G rotta d i S u S p i ri a
D i ego Va cca, N i c o l a S itzi a , L u c i o Mereu,
Fi l i p p o Ares u , I s a Z u d d a s , D o l o res Porc u ,
Va lerio Tuveri, S a n d ro Arra s , Va lenti n a
Arc a , A n d rea L o i
E s p l orazione 5 ° sifone
2 5-27107 U rz u l e i , Sa R utta ' e s ' Edera
J o D e Wa e l e , Lucio Mereu, S a n d ro S u l i s ,
03/08 U rzu l e i , Fl u m i n e d d u
L u c i o Mere u , J o De Wa e l e
Perl u strazione i n gres s i g rotte
Ma rras, A n d rea Loi
Vis ita
1 3/08 B a u n e i , Pozzetto di Gen n a Arri v a i
J o De Wae l e + SSI
08/09 G o n n e s a , M i n iera di San G i ova n n i
J o De Wa e l e , L u c i o Mereu
E s p l orazione e r i l ievo 4 grotte
Esp lo ra zio n e e r i l i evo
2 7/09 B a u n e i , Sca l a Oggi a stru
1 4/08 U rz u l e i , Sa R utta ' e s ' Edera
J o De Wa e l e , L u c i o Mereu + G U S
Tra sp o rto b o m b o l e e r i l ievo p o l i g o n a l e
22/08 Perd a sdefo g u ,
G rotta d i I s A n g u rt i d o r g i u s
Ta rc i s i o Atzo r i , Alessa n d ra I b b a , A n d rea
P l a c i d o , A n d rea Scano, Mas s i m i l i a n o P i ra s
(GGCAI ) , S a lvatore C a b ra s , Anto n i o M u rru
(GASA U ) , Vittorio C ro b u , R i cc a rdo D é L u c a ,
G i o rg i o S a n n a , Anto n i o Trog u
Visita
C a r l a Coro n g i u , G i a n l u ca M e l i s ,
S i l v i a Arrica
E s p l o razi o n e oltre l a Fra n a Te rm i n a l e
G e n n a 'e Ua
J o De Wa e l e + SSI
Stu d i o geo m o rfo l ogico e m i c roc l i m atico
0 5/09 G a i ro , G rotta d i Ta q u i s a ra - G rotta
A l b e rto P i ra s , Fra ncesca M i g h e l a , D i ego
Vacca J r. , D a n i e l a Corri a s , R a ffaele S c h i rr u ,
C i n z i a M a s s a g l i , L u i g i B a l d u s s u , To n i n o
B a ro n e , Va lenti n a Arc a , Fabrizio Atzen i
Battuta esterna e trekk i n g
03-05/1 0 U rz u l e i , G rotta d i S u Pa l u
Va lerio Tuve r i , D o l o res Porc u , S a n d ro Tu veri ,
M a rce l l o M o i
E s p l o r a z i o n e Sa C i e d d a (s ifone)
A n t h è o 7- 2003
87
06/1 0 C a rbo n i a , G rotta dei Fiori
J o De Waele + G R S EAM
Visita d i d att ica
1 2 /1 0 Iglesias, G rotta d i C u c c u r u Ti ria
Corso s p e l eo
1 9/ 1 0 D o m u s novas, C rova ssa de Pra n u
P i rastu
Corso speleo
2 6/1 0 I g l e s i a s , G rotta Torpado-del Lago
Corso s peleo
3 1/1 0-02/1 1 O l i e n a , La n a ittu
C a m po post-corso (Su Bentu)
08/1 1 C a g l i a ri , Acq u e d otto ro m a n o
L u c h i n o C h e s s a , Anto n i o Tro g u , Lavi n i a
C o n g i u , R o b e rto S a n n a
E s p l o ra z i o n e
09/1 1 N u x i s , G rotta d e l l a Cava R o m a n a
Fra ncesca Farc i , Ales s a n d ro M u rr u ,
M a s s i m o Zonza, La ra Sa rritz u , F u l v i a
M a m e l i , Luca Attor i , Va l e r i a R itzu , M a u ro
D e ia n a , To n i n o B a ro n e , E rm a n n o P u sced d u ,
R i ccardo D e n a c i , Alfredo G o d e i , M a rco
Matta n a
V i s i t a d i d att ica
09/1 1 S a nta d i , G rotta d i Monte Mea n a
L u c i o Mere u , R affa e l e S c h i rru, M a r i n a
R u g g i i , F a b i o S c i a retta , G i u l i a n o M a s c i a ,
Va lenti n a P i s u , Anto n i o M a d ed d u , A n d rea
Ceri m e l e
V i s i t a d i d attica
1 1/ 1 1 I g l e s i a s , G rotta di Sa nta B a r b a ra
Jo De Wa e l e , G a b r i e l a Pa n i + SSI
Fotografia
1 2/1 1 I g l e s i a s , G rotta Sa nta B a rb a ra 2
Jo De Wae l e , G a b r i e l a P a n i + SSI
Ca rotaggi per stu d i m i n e r a l o g i c i e
p a l eoa m b ienta l i
1 3/1 1 G a i ro , G rotta d i Ta q u i s a ra
Jo De Wa e l e , G a b r i e l a Pa n i , Angelo
Nased d u , S i l vestro Pa p i n uto (SCD)
Fotografia
1 4/1 1 I g l e s i a s , G rotta d i Sa nta B a r b a ra
Loi, A n d rea C i n cott i , La ra Sa rritz u , G i o rg i o
S a n n a , M a u ro D e i a n a , F r a n c e s c a Farc i ,
04-05/ 1 2 C a g l i a ri , Acq uedotto rom a n o
Lu c h i n o C h e s s a , Alfredo Godei
G i u l i a n o M a s c i a , Stefa n i a C a m b a
E s p lorazione e scavo
Visita d i dattica
1 6/1 1 D o m u s n ova s, Pozzo Med ros
06-08/12 B a u n e i , S'Eni P i d a rg i u
R i cca rdo Denaci, Erm a n n o Pusced d u ,
R affa e l e Sch i rr u , Va le ria R itzu , M a u ro
D e i a n a , M a s s i m i l i a n o Zonza , F u l v i a
M a m e l i , Fra ncesca F a rc i , C i n z i a M a s s a g l i
Visita d i d atti c a
Rosy Angio n i , Piero M u re n u , M a n u e l a
Va d i longa, M a r i n a R u g g i u , M a u ro Placido,
Francesca Masa l a , Nicolas Vad i l o n g a , To n i n o
20/1 1 C a g l i a ri , Acq u e d otto rom a n o
Va lenti n a P i s u , C a r l o Ta ccori , To n i n o
Barone, E m a n u e l e Are s u , Alfredo G o d e i ,
Fra ncesca Farc i , M a u ro D e i a n a , Ro berta
Ma rra s , C a r l a P i r a s , Da ni e l e Arg i o l a s ,
F a b i o S c i a retta
E s p l o ra z i o n e
22/1 1 C a g l i a r i , Acquedotto rom a n o
Fi l i p po Are s u , L u c h i n o C h e s s a , M a rco
Matta n a , A n d rea C i n cott i , Carlo Ta ccori,
Roberto M u ra , Lore l l a Nettuno, P a o l o Atzori,
B a rone, N a rciso Cocco, Aless a n d ro M u rru,
Carla M u rru, Carlo Taccori
Va rie
1 3 / 1 2 C a g l i a ri , Acq u e d otto ro m a n o
Lu c h i n o Chessa
Scavo
14/12 I g l e s i a s , G rotta d e l l a R a d ice
M a rco Matta n a , Alfredo Godei, A n d rea
C i n cott i , Carlo Ta ccori, Lara S a rritz u ,
G i a nc a r l o M a ri n i
Vis ita d i d att ica
Jo De Wae l e , G a b ri e l a P a n i + SSI
C a rotaggi per st u d i m i n e r a l o g i c i e
p a l eoa m b ienta l i
Alfredo G o d e i , Lara Sa rritz u ,
1 6/ 1 1 G o n n e s a , M i n iera d i S a n G i o va n n i
J o D e Wae l e , G a b r i e l a P a n i + SSI
23/1 1 J e rz u , B recca 'e Pod d i n i
1 6/1 1 Fl u m i n i m a gg i o re, G rotta s ' O g h ittu
Anto n i o Tro g u , G i a n c a r l o M a ri n i , Alfredo
G o d e i , Lav i n i a C o n g i u , Erm a n n o Pusced d u ,
26-28/1 1 U rzu l e i , G rotta d i S u Pa l u
L u c i o Mere u , Va l e nti n a Arc a , Va l e n t i n a
P i s u , Fabrizio Atze n i
L u c i o Mereu, Va lenti n a P i s u ,
Fra ncesca Farci
M a n u e l a Va d i l o n g a , P i e ro M u re n u , A n d rea
V i s ita d i d attica
Visita d i d attica
Visita a l l ive l l o 220 e fotografia
88
Anthèo 7- 2003
Fa b i o S c i a retta
Esp lo ra zio n e
L u c i o M e re u , Va lenti n a P i s u , L u c i o Mereu
E s p l o ra z i o n e e r i l i evo d i due d i a c l a s i
25-27/1 2 U rzu l e i , G rotta d i S u P a l u
L u c i o Mere u , Va l e n t i n a P i s u
Visita d i d atti c a
2 8/ 1 2 D o m u snovas, G rotta d i Monte
Crabas