tutorial sulla conversione di base in bianco e nero di una foto a

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tutorial sulla conversione di base in bianco e nero di una foto a
Testo ed immagini di Paolo Toniati
TUTORIAL SULLA CONVERSIONE DI BASE
IN BIANCO E NERO DI UNA FOTO A COLORI
di Paolo Toniati
Testo ed immagini di Paolo Toniati
Introduzione:
Lo scopo di questo tutorial è di fornire una breve guida per l'elaborazione di
base di una fotografia da colori a bianco e nero. In questa guida viene presentata
l'interfaccia fornita da CANON Digital Photo Professional, software fornito di serie
con le nuove reflex della Casa. Le impostazioni di base, però, si possono applicare
anche con diverse interfacce, ad esempio con Photoshop o Gimp. Quello che conta è
capire le funzioni da usare per poter convertire l'immagine.
Non verranno trattati argomenti più specifici come la gestione dei livelli o strumenti
avanzati, ma semplicemente l'uso base per realizzare un buon bianco / nero (da ora
b/n per brevità).
Quello che si consiglia di fare nel caso si scatti con una digitale, di qualunque tipo
sia, è di mantenere il colore attivo nella macchina, e casomai successivamente
convertire in b/n, così da non perdere le informazioni sul colore perchè LE FOTO SI
POSSONO CONVERTIRE DA COLORE A B/N MA NON È VALIDO IL
VICEVERSA.
La gestione del colore che viene qui riportata è quella personale dell'autore, che
predilige i contrasti forti e il b/n spinto con una netta divisione tra i bianchi ed i neri.
Naturalmente è una scelta arbitraria ed ognuno che abbia voglia di cimentarsi con la
conversione può liberamente provare a sperimentare l'uso di toni, contrasti e
regolazioni che più gli si addicono: non è una novità che ci siano differenze in questo
senso, considerando anche il fatto che per chi sviluppa le fotografie esistano anche
vari tipi di carte che vanno da quelle per i mezzi toni fino al contrasto più netto. Il
consiglio migliore però per lavorare con le fotografie e le loro elaborazioni è quello
di usare un MONITOR CALIBRATO, magari impostandone le caratteristiche tramite
i menù del pannello di controllo del sistema operativo usato.
Testo ed immagini di Paolo Toniati
PRIMO PASSO:
Familiarizzare con i programmi da usare per la conversione: ogni programma
ha la sua interfaccia utente e le sue funzioni peculiari, ma lo scopo di questa breve
guida è quella di evidenziare l'uso di alcune delle più semplici: i comandi che
interessano sono pochi: SATURAZIONE, CONTRASTO, LUMINOSITÁ sono i
principali comandi che si utilizzeranno nell'elaborazione dell'immagine.
Come prima operazione c'è la selezione della fotografia, che può esser aperta
usando il file system del computer per aprire la foto cliccandoci sopra e selezionando
il programma da usare, oppure aprire direttamente il nostro programma per
l'elaborazione e da li navigare tra le cartelle per aprire il file voluto. L'operazione è
più facile a farsi che a dirsi.
L'immagine riporta la selezione della fotografia con il software DPP. Si vede sulla
sinistra il file system espanso nelle varie cartelle, e poi l'elenco delle fotografie
scattate e salvate nella cartella evidenziata (in azzurro). In particolare quella con il
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puntatore del mouse sopra è la foto che si è scelta per l'elaborazione e la conversione
(da notare la parte grigia intorno che indica l'avvenuta selezione).
Una volta aperta (doppio click sulla foto), appare la schermata per l'elaborazione:
al centro si trova la fotografia selezionata nel passaggio precedente e sulla destra si
vede la finestra principale degli strumenti per la regolazione delle curve. In questa
fase stiamo lavorando su di un file RAW, il corrispondente del negativo per il
digitale; gli strumenti che appaiono a destra appartengono al pannello semplificato
che però in questo tutorial non useremo (si ottiene comunque lo stesso risultato con
questo pannello).
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SECONDO PASSO:
Posizionandosi con il mouse sulla parte superiore destra, notiamo delle voci:
RAW, RGB, N/R OBIETTIVO. La voce che ci serve è quella centrale:
dalla quale possiamo accedere alle voci di cui si accennava prima:
si possono vedere ora la curva dei toni, le regolazioni
per i singoli canali r, g, b e poco sotto al grafico le voci
più importanti in questo momento: LUMINOSITÁ,
CONTRASTO, TINTA, SATURAZIONE, NITIDEZZA
e la miniatura della fotografia.
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TERZO PASSO:
Per iniziare l'elaborazione: si procede a togliere la saturazione del colore
ottenendo il primo b/n “grezzo”:
Il puntatore del mouse ora indica che la voce “saturazione” cioè la densità del colore,
è stata del tutto azzerata così da trasformare la fotografia in b/n. La voce tinta da
questo momento non ci interessa più. Procedendo allo step successivo andiamo ad
aumentare (o lasciare invariata, a seconda dell'effetto e del gusto personale
dell'autore) la nitidezza dell'immagine:
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QUARTO PASSO:
Ora si va a lavorare sul contrasto e sulla luminosità: qui il lettore è libero di
decidere come meglio preferisce procedere a seconda del suo personale gusto visto
che si tratta di una scelta stilistica e sicuramente non obbligata.
Come si può vedere, il contrasto è stato alzato in modo da separare maggiormente le
zone d'ombra da quelle chiare. La luminosità, poi è stata abbassata per dare più enfasi
all'immagine:
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QUINTO PASSO:
Il salvataggio della fotografia realizzata: dalla apposita voce nel menù si
seleziona la conversione del file (ricordandoci che è un RAW in origine) per poi
salvare in TIFF o in JPG. Il primo formato conviene se abbiamo da fare forti
ingrandimenti, a costo però di un maggiore spazio in memoria, altrimenti il secondo
formato per avere comunque una buona resa e poter magari risparmiare un po di
memoria dal disco fisso:
Dopo occorre solo mettere il nome alla fotografia e scegliere il formato:
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SESTO PASSO:
Eseguito il salvataggio, non resta che condividere la fotografia con gli amici
nel web; per fare ciò conviene applicare la firma seguita dalla data, così da avere il
pieno copyright sull'immagine postata. In questo caso, basta aprire un programma
come Photoshop o simili, in modo da poter applicare una stringa di testo (la firma)
sulla fotografia:
da qui si entra in Photoshop, dove basta posizionarsi sull'icona per la scrittura del
testo e usare il livello per inserire il nome:
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il cursore indica, nella foto dello schermo, il nome inserito e collocato in un punto
dove arreca il minor disturbo, e che è anche difficile da nascondere con successive
elaborazioni, magari di qualche malintenzionato del web...
Infine non resta che salvare il lavoro:
Da questo punto si può decidere di selezionare la voce “salva per il web” (save for
web) , “salva” (save), come mostra l'immagine, oppure “salva con nome” (save as).
Scelta la voce, basterà dare il nome alla foto per avere pronta all'uso la versione b/n,
premere il tasto “ok” e la foto sarà salvata.