Banche e Uici in aiuto a ciechi e ipovedenti

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Banche e Uici in aiuto a ciechi e ipovedenti
COMUNICATO STAMPA
Banche: decalogo per migliorare relazioni
con clienti ciechi e ipovedenti
Al via Tavolo di confronto ABI-Uici Onlus per la realizzazione di iniziative e progetti
sperimentali per la massima accessibilità alle strutture e ai prodotti e servizi bancari
Favorire la massima accessibilità da parte di questa specifica tipologia di clienti a
strutture, prodotti e servizi bancari, anche con il supporto di strumentazioni tecnologiche
altamente evolute e sempre più diffuse. A questo mira, tra l’altro, il Tavolo di confronto
costituito con la sottoscrizione a Roma, di uno specifico Protocollo d’intesa tra il
Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, e il Presidente dell’Uici Onlus, Tommaso Daniele.
ABI e Uici hanno avviato i lavori del Tavolo di confronto con la messa a punto di un
apposito Decalogo, inviato a tutto il mondo bancario, con i suggerimenti utili per
migliorare la relazione con le persone cieche e ipovedenti: non un semplice annuncio,
ma un primo passo molto concreto nel più ampio impegno sull’accessibilità.
Il Tavolo di confronto rappresenta la cornice istituzionale in cui si svilupperà la
collaborazione tra le parti firmatarie, per:
-
favorire lo scambio di informazioni;
esaminare congiuntamente tematiche specifiche e normative di riferimento che
incidono nella relazione tra la clientela dei soggetti non vedenti/ipovedenti e le
banche;
condividere eventuali buone pratiche implementate dal settore bancario o
promosse direttamente dall’Uici, per favorire al massimo l’accessibilità a prodotti,
servizi e strutture bancarie per questo tipo di persone.
Nell’ambito del Tavolo le parti lavoreranno, tra l’altro, alla definizione di iniziative
sperimentali per promuovere un canale di confronto preferenziale tra le banche e le
persone non vedenti/ipovedenti attraverso momenti formativi, visite nelle filiali
finalizzate a fare esperienze concrete rispetto alle strutture esistenti (percorsi attrezzati,
parcheggi dedicati, ecc.), alle strumentazioni innovative (Token evoluti e parlanti,
bancomat evoluti, totem, meccanismi di prenotazione dell’appuntamento, ecc.), nonché
ai prodotti creati per specifiche esigenze.
Il decalogo degli accorgimenti utili nella relazione con un soggetto non
vedente, messi a punto dal Tavolo di Confronto ABI e UICI
I.
La puntualità negli appuntamenti per un non vedente è particolarmente
rilevante: è quindi importante rispettare gli orari precedentemente concordati e
avvertire per tempo in caso di ritardi.
II.
Anche quando il cieco è accompagnato, è comunque opportuno rivolgersi
direttamente a lui - e non all’accompagnatore - per avere le informazioni
necessarie allo svolgimento delle operazioni.
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III.
Quando ci si accosta ad un non vedente è indispensabile segnalare la propria
presenza e presentarsi in modo chiaro, fornendo tutte le informazioni necessarie
e da lui richieste.
IV.
Per comunicare la propria intenzione di iniziare un dialogo con il non vedente è
sufficiente rivolgergli la parola.
V.
E’ preferibile, ove la conformazione degli ambienti lo consenta, svolgere
l’incontro in un ufficio o comunque in un luogo che favorisca il dialogo senza
ulteriori eccessivi stimoli sonori.
VI.
Se c’è la possibilità di sedersi, va indicata al non vedente la sedia, ponendo la
sua mano sullo schienale.
VII.
Se si deve consegnare della documentazione, è opportuno metterla
direttamente nelle mani del non vedente, evitando di lasciarla su piani di
appoggio, dove potrebbe essere confusa con altro materiale e/o dimenticata dal
non vedente.
VIII.
Se si deve accompagnare un cieco, è sufficiente offrirgli il braccio, in modo che
egli cammini sempre leggermente più indietro di voi. Occorre avvertirlo se ci
sono gradini da scendere/salire o qualsiasi altro impedimento sul percorso.
IX.
Se è necessario indirizzare un cieco in qualche luogo e non lo si può
accompagnare, è opportuno descrivere con la massima precisione il percorso da
seguire, segnalandogli i punti di riferimento significativi.
X.
Quando ci si accomiata da un cieco, o anche semplicemente ci si allontana per
qualche tempo, lo si deve sempre avvertire. Prima di salutarsi è, inoltre,
importante ricapitolare sinteticamente quanto concordato/fatto nel corso
dell’incontro, per consentire al non vedente di memorizzare le informazioni e gli
eventuali step successivi.
Roma, 26 ottobre 2013
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