1 MALATTIE PROFESSIONALI DA AGENTI CHIMICI

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1 MALATTIE PROFESSIONALI DA AGENTI CHIMICI
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MALATTIE PROFESSIONALI DA AGENTI CHIMICI - MERCURIO
INTOSSICAZIONE DA MERCURIO
IDRARGIRISMO o mercurialismo, è una malattia a decorso cronico, causata da
assorbimento di mercurio (Hg), o di suoi composti.
L'intossicazione acuta, da ingestione accidentale o volontaria, non è una tecnopatia.
Il mercurio, metallo liquido a temperatura ambiente, splendente, bianco argenteo, molto
mobile, è assai tossico (più del Pb). Evapora anche a temperatura ordinaria.
I Greci lo chiamavano υδραργυροσ - argento liquido - e Plinio il Vecchio ricavò dal
termine greco la parola latina Hydrargyrum, da cui deriva il simbolo chimico Hg.
Gli alchimisti lo indicavano col simbolo del pianeta Mercurio.
Raramente si trova in natura allo stato puro. Si estrae essenzialmente da minerali
contenenti cinabro. Viene estratto in:
 Spagna (Almadena)
 USA
 Italia (Monte Amiata, in Toscana)
Dà origine a molti composti:
ORGANICI:
• fulminato di Hg: Hg (CNO)2
• sali di Hg (ioduro di Metil-mercurio, Etil-mercurio, Fenil-mercurio), usati in
agricoltura come insetticidi, parassiticidi e fungicidi, diedero luogo ad intossicazioni
di massa di cui una in Iran provocò più di 6000 morti.
INORGANICI:
• nitrato di Hg : Hg (NO3)2 = feltro, fabbricazione cappelli
• cloruro mercurico: Hg2Cl2 = sublimato corrosivo
• cloruro mercuroso: HgCl2 = calomelano, lassativo
• solfuro di Hg: HgS = cinabro, di colore rosso, presente in natura
E' stato calcolato che Hg e composti hanno più di 3000 usi.
LAVORAZIONI CHE PIU' FREQUENTEMENTE. IMPLICANO IL RISCHIO
DI INTOSSICAZIONE DA MERCURIO:
 ESTRAZIONE di Hg dalle miniere. Il rischio è basso: infatti Hg, generalmente, non
si trova libero, ma sotto forma di HgS mescolato ad argilla, per cui non si
sviluppano polveri in quantità significativa. Inoltre, la bassa temperatura che c'è
nelle miniere (max 28°C) impedisce la formazione di vapori di Hg. Naturalmente, in
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caso di incendio, l'alta temperatura può liberare Hg, aumentando il rischio di
intossicazione.
 SEPARAZIONE di Hg dai minerali che lo contengono: è una operazione piuttosto
rischiosa. Il carico, la sorveglianza, la periodica pulizia dei forni, etc. sono
operazioni rischiose: gli operai ad esse preposti (e le popolazioni che vivono in
vicinanza delle fabbriche) sono esposti al rischio di intossicazione.
 FABBRICAZIONE DEI CAPPELLI DI FELTRO è la forma di intossicazione
“storica” descritta dal Ramazzini. Lavorazione tipica in molti paesi italiani
(Toscana, Piemonte: Borsalino):. Il feltro è formato da peli di roditori (generalmente
conigli), che non possono essere tessuti come la lana, ma acquistano la capacità di
essere "feltrati", cioè strettamente uniti e compressi, se sottoposti al
SECRETAGGIO (da "secreto", perché la formula di lavorazione era mantenuta
segreta dagli artigiani), cioè a trattamento con soluzione di Hg in Ac. Nitrico =
Hg(NO3)2: nitrato acido di Hg. L'azione del "secreto" sui peli si spiegherebbe con la
capacità di Hg di legarsi ai gruppi S-S. della cistina, aminoacido componente della
cheratina. La fase di "secretaggio" è pericolosa, e, ancora più pericolosa è la
successiva fase di LAVAGGIO del feltro in acqua calda: in questa fase, infatti, gli
operai vengono ad un contatto ancora più diretto con Hg.
 FABBRICAZIONE ED USO DI STRUMENTI CHE CONTENGONO Hg: Sono
numerosi:
termometri (sono descritte gengitivi, da rottura di termometri buccali)
barometri
manometri ad Hg
pompe a vuoto
lampade elettriche a vapori di Hg
lampade termoioniche
commutatori elettrici
parafulmini
 IMPIANTI DI CLOROSODA, per l'idrolisi del cloruro sodico (per ottenere Cl) = gli
elettrodi sono di Hg (Montedison, ENI, Larderello). La diffusione del Hg anche
nell'ambiente esterno ha dato luogo ad una delle più famose intossicazioni della
popolazione civile, nella baia di Minamata in Giappone.
 FARMACI A BASE DI Hg: calomelano, sublimato corrosivo, unguento mercuriale,
etc.
 COLORANTI: che contengono spesso anche Pb, As, etc.
 COMPOSTI ORGANICI, usati in agricoltura, come disinfestanti e miceticidi,
soprattutto per i cereali conservati in silos (rischio per addetti alla fabbricazione,
contadini, consumatori)
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 FULMINATO di Hg, usato come detonatore
 ESTRAZIONE di oro ed argento: Il Hg ha la proprietà di sciogliere alcuni metalli,
formando amalgame. Tecnica:
1. si mescola Hg coi metalli contenenti Ag e Au
2. Hg si combina con Ag o con Au
3. si riscalda l'amalgama
4. Hg evapora
5. restano Ag e Au.
 OTTURAZIONI DENTARIE: con amalgama di Ag, Hg e Sn. Con il deterioramento
delle otturazioni, Hg passa nella saliva e quindi nel sangue e nelle sedi di deposito.
 ARGENTATURA DEGLI SPECCHI: con amalgama di Ag e Hg, attualmente
sostituita con nitrato d'argento.
 RILIEVO DELLE IMPRONTE
(intossicazioni nella polizia).
DIGITALI:
con
polveri
contenenti
Hg
 INDUSTRIA DELLA CARTA
PENETRAZIONE ED ELIMINAZIONE DI Hg:
Le principali vie di penetrazione di Hg, nelle intossicazioni professionali, sono:
- app.to digerente (ingestione)
- app.to respiratorio (inalazione)
Trascurabile sembra, invece, l'assorbimento attraverso cute e mucosa.
I vapori di Hg inspirati:
1) se arrivano al naso a temperatura superiore a quella corporea, si condensano, e le
gocce di Hg vengono ingerite passando poi allo stomaco. Qui in presenza di HCl = si ha
la separazione del Hg e la formazione di corpi albuminoidei, composti proteici che
passano nel sangue, dove si ritrovano ripartiti tra plasma ed emazie.
2) se arrivano al naso a temperatura inferiore a quella corporea, passano nell'albero
respiratorio e, nel giro di 7-8 ore, si ritrovano nel sangue così ripartiti:
- sciolti nel plasma (50%)
- come composti Hg-lipidi nelle emazie (50%)
I composti di Hg ingeriti vengono tutti assorbiti attraverso l'apparato digerente e si
ritrovano nel sangue come composti Hg-proteici.
Dal sangue, in cui è quasi equamente ripartito tra plasma 50% e emazie 50%, Hg tende
a depositarsi nei tessuti, soprattutto a livello di:
 fegato, preposto a meccanismi di detossicazione
 rene, che filtra il plasma contenente Hg.
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Hg si deposita anche a livello di:
 SNC: cervello, cervelletto, nuclei della base
 App. digerente: gh. salivari, bocca, intestino (soprattutto intestino crasso)
 ossa
 muscoli
 tiroide
 surrene
Nei soggetti intossicati, concentrazioni elevate di Hg si trovano non solo nel sangue e
nelle urine, ma anche nella saliva, nel sudore, nel latte, nelle feci. Hg può passare
attraverso il filtro placentare e, intossicando il feto, indurre aborto.
Il mercurio depositato nei tessuti può essere mobilizzato di tanto in tanto, in misura
variabile, forse in rapporto a variazioni di fattori tessutali (pH, concentrazioni ioniche,
attività enzimatiche, etc.). Per questo l'eliminazione di Hg può durare anche molto
tempo (da settimane ad anni) dopo la fine dell'esposizione al tossico, ed essere del tutto
irregolare ed imprevedibile.
L'eliminazione di Hg può essere influenzata da vari fattori:
- cibo abbondante
- alcool
- malattie intercorrenti (es. influenza)
Essa avviene:
1) attraverso le URINE - Hg ultrafiltrato dal plasma
2) attraverso le FECI - (circa metà) e comprende l'Hg non assorbito. Esiste un circolo
entero-epatico per Hg, simile a quello dei pigmenti biliari.
ANATOMIA PATOLOGICA: Non vi sono sicure lesioni anatomo e isto-patologiche
nell'intossicazione da Hg. Si sono riscontrate spesso lesioni dubbie o attribuibili ad età,
altre malattie, etc. (questo discorso, del resto, è valido per tutte le malattie
professionali), in particolare ai seguenti livelli:
 SNC:
- degenerazione cellulare a livello di cervello, cervelletto, nuclei base (soprattutto c.
striato), colonne posteriori midollo spinale,
- con nevralgia e atrofia corticale, a livello di cervello e cervelletto
 DIGERENTE:
- gengiviti, stomatiti (con iperplasia epiteliale, edema, etc.)
- enterocoliti.
 RENE:
- degenerazione dell'epitelio. tubulare
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- deposizioni calcaree nella corticale.
 FEGATO:
- degenerazione cellulare.
LIMITI DI ESPOSIZIONE
Negli ultimi anni, l’esposizione a Hg negli ambienti di lavoro si è fortemente ridotta.
Limiti di Hg nell'aria degli ambienti di lavoro (TLV) sono:
0.05 mg/m3 vapori di Hg
0.01 mg/m3 composti organici
Risulta particolarmente utile il dosaggio di Hg nei liquidi biologici.
Nelle urine la concentrazione del Hg, corretta per creatinina, viene impiegata per
valutare l’esposizione a Hg inorganico. Piccole quantità (5-25 µg/g creat.) di Hg sono
sempre presenti nelle urine. Il mercurio deriva dagli alimenti, dall'acqua, dalle
otturazioni dei denti etc.
Negli intossicati si ha un notevole aumento dell'eliminazione di Hg. Precisamente:
- Al TLV (0.05 mg/m3) corrisponde un'escrezione di 100 µg/g creat.; il livello di 50
µg/g creat. può essere ritenuto di sicurezza.
- 200-300 µg/g creat.: intossicazione nelle fabbriche in cui si usa Hg.
- 2000 µg/g creat.: intossicazione nelle fabbriche di clorosoda.
N.B.: La presenza di Hg nelle urine dimostra solo un abnorme assorbimento di Hg. Per
stabilire l'intossicazione non basta un dosaggio singolo, su un solo campione di urina:
l'escrezione di Hg, infatti, può variare ampiamente da un giorno all'altro. Vanno
analizzati, perciò, campioni ripetuti, per un certo tempo.
Inoltre bisogna tenere conto del tempo trascorso tra la raccolta delle urine per il
dosaggio e la cessazione - anche se temporanea - dell'esposizione al tossico: infatti,
entro 5-7 giorni dalla fine dell'esposizione., la (Hg) urinaria. si riduce del 50%.
L’esposizione a mercurio organico viene studiata meglio sulla base del Hg ematico. I
dati sono d'incerta interpretazione
- nel normale 0,5-1,25 g/100 cc.
- nell'intossicato: concentrazioni molto più alte
Nel giro di 2 giorni, tutto il Hg presente nel sangue scompare (Hg ha un t 1/2 di 24-48 h).
Poiché sangue ed urine sono influenzati soprattutto dall’esposizione avvenuta
nell’ultima settimana, per valutare una esposizione riferita al passato si può ricorrere
all’esame dei capelli o delle unghie.
SINTOMATOLOGIA
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nelle forme di intossicazione conclamata, distinguiamo la sintomatologia prodotta da
composti inorganici di Hg, dalla "sindrome di Minamata", o intossicazione da composti
organici.
Intossicazione da comp. inorganici o da vapori di Hg:

Psiche: iperemotività, irritabilità, insonnia, agitazione psicomotoria, periodi di
depressione e d'apatia, indebolimento della memoria, allucinazioni e sogni
terrificanti (sintomatologia difficilmente oggettivabile, forse dipende da alterazioni
corticali).
 Tremore mercuriale (dovuto soprattutto all'interessamento dei nuclei della base):
non sempre presente, ma assai caratteristico: scosse piccole e rapide (4-8/sec)
intervallate da scosse più ampie, o da soste, o da scosse cloniche. Interessa ambedue
gli arti, ma soprattutto quello più usato. Poi si estende alle palpebre, agli arti inf.,
etc. E' un tremore statico, perché insorge "anche" in condizioni di riposo, ma ha una
netta componente intenzionale, perché si accentua quando il paziente esegue dei
movimenti (soprattutto all'inizio di questi): es. "prova dito-naso", prova "indiceindice", etc., si aggrava in seguito ad emozioni. Scompare nel sonno e nel riposo.
Rende difficoltoso il cammino, il linguaggio e, soprattutto le attività manuali, ad es.
lo scrivere (la grafia dei pazienti affetti da idrargirismo è caratteristicamente
tremolante e deformata).
 Riflessi tendinei - generalmente accentuati
 Ipertonia muscolare: con amimia parziale (inespressività)
- troclea omerale ("ruota dentata", cioè rigidità, movimento a scatti)
- ipermetria (nella prova dito-naso non tocca il naso, ma lo supera)
- adiadoco-cinesia (incapacità nei movimenti alternati) etc.
Tutte queste alterazioni suggeriscono l'interessamento del sistema extrapiramidale, del
cervelletto e delle vie piramidali.
 Nevralgie
 Emicranie
 Le vie sensitive sono integre; eventuali parestesie sono dovute a disvitaminosi
associata.
 Di valore storico le manifestazioni coreiformi ("ballarella" dei minatori del M.
Amiata) i sussulti durante il sonno ("stolzi") e certe contrazioni tetaniche ("mano da
ostetrico") assai comuni un tempo.
SINTOMATOLOGIA
Intossicazione da comp. organici (metil- ed etil- Hg).
L'insieme dei sintomi descritti venne detto "sindrome di Minamata" dal nome della baia
giapponese in cui si verificò una clamorosa intossicazione di massa nella popolazione.
La vera causa della sindrome, inizialmente attribuita a virus, fu intuita da Hunter, un
medico della Marina inglese di stanza nella zona, che aveva una precedente esperienza
come medico di fabbrica.
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Un impianto di clorosoda scaricava scorie contenenti Hg nel fiume; da qui il metallo
entrava nella baia e veniva introdotto nella catena alimentare (plancton-molluschipesci). Gli abitanti contrassero l'intossicazione da Hg mangiando il pesce contaminato.

SISTEMA NERVOSO CENTRALE
La sintomatologia a carico del SNC decorre talvolta in modo subacuto.
• Prevalgono disturbi della sensibilità: parestesie, per degenerazione e
demielienizzazione dei n. periferici e dei cordoni posteriori del midollo spinale.
• Atassia cerebellare: con dismetria e asinergia, andatura da ubriaco, per atrofia
irreversibile delle cellule della corteccia cerebellare.
• Atrofia (irreversibile) delle cellule della corteccia cerebrale
• Disartria (parola scandita)
• Alterazioni uditive
• Diminuzione della vista (bilaterale, con restringimento del campo visivo, fino a
completa cecità).
• nei casi più gravi può comparire incontinenza sfinterica.

APPARATO DIGERENTE: sintomi frequenti e precoci sono: gengivite e stomatite.
- Le gengive appaiono arrossate, tumefatte, dolenti, e sanguinano facilmente
(soprattutto nei giovani)
- l'alito è sgradevole
- i pazienti lamentano "sapore metallico" e scialorrea.
- Si osserva progressiva demineralizzazione dei denti che si estende verso la radice,
e che può evolvere verso la piorrea alveolare.
Gengivite e stomatite sarebbero causate da Hg depositatosi nelle gh. salivari, e riversato
in bocca con la saliva (ciò spiegherebbe perché le lesioni comincerebbero più
frequentemente a livelli del 2° molare sup., zona di sbocco del dotto di Stenone).
Il cosiddetto orletto gengivale non è sempre dimostrabile: grigio-bluastro, soprattutto
evidente alla base d'incisivi e canini, sarebbe dovuto a deposito di HgS, formatosi per
azione. dell'idrogeno solforato, che si sviluppa - se l'igiene non è perfetta - a partire da
Hg, che viene dalle gh. salivari, con zolfo che viene dagli alimenti.
Disturbi digestivi rari e, comunque, "atipici" (non così accentuati e caratteristici, ad es.,
come nell'intossicazione da Pb) sono:
- dolorosi addominali
- gastriti ipercloridriche
- enterocoliti (stitichezza e diarrea)

OCCHIO: Hg può ledere la vista provocando essenzialmente:
- atrofia del n. ottico
- neurite ottica retrobulbare
- alterazione bilaterale del cristallino ("mercuria lentis" o lente mercuriale) Questa
lesione, osservabile con la lampada a fessura, è un riflesso brunastro della capsula
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anteriore che sarebbe dovuto ad assorbimento di Hg dall'ambiente esterno,
attraverso la cornea. Tale alterazione, che non interferisce con la capacità visiva,
sarebbe uno dei primi sintomi a comparire, nell'intossicazione da Hg, pertanto la sua
ricerca sarebbe utile, per una diagnosi precoce.

CUTE:
- dermatiti di vario tipo, in seguito a contatto con Hg (soprattutto a carattere
eritemato- papulare, con lieve ipercheratosi)
- callosità giallo-brunastre e ragadi alle mani.

FEGATO:
- alterazioni funzionali, evidenziabili con le prove usuali (es.: riduzione proteine
seriche tot., riduzione albumine, aumento β e γ-globuline, aum. fosfatasi alcalina).

RENE: a differenza di quanto si osserva nell'intossicazione da Pb, il rene non
sembra gravemente compromesso dal Hg. Si possono osservare modeste
albuminuria ed ematuria.

ALTRI SEGNI più raramente osservabili e comunque non attribuibili con certezza
all'intossicazione da Hg.: compromissione dei surreni, ipertiroidismo, ipertensione.
DIAGNOSI: è clinica e richiede:
a) dimostrazione d'avvenuta esposizione a concentrazioni pericolose di Hg, per motivi
di lavoro. Si considerano:
- Anamnesi del paziente: es. operaio di fabbriche di clorosoda
- Condizioni ambiente di lavoro, con dosaggi opportuni.
b) presenza della sintomatologia descritta sopra.
Un tempo si riteneva utile, per la diagnosi clinica di idrargirismo considerare la
cosiddetta triade:
1) eretismo psichico (simulabile)
2) gengivite (può avere altre cause)
3) tremore caratteristico - ancora valido, anche si deve operare una diagnosi
differenziale rispetto al tremore prodotto da:
- alcoolismo (solo arti sup.)
- tremore senile (gen. non statico)
- parkinsonismo (statico)
- ipertiroidismo (con altri sintomi)
- sclerosi a placche (non statico)
TERAPIA:
Possono essere utili sostanze chelanti, che si legano con Hg allontanandolo. Tra queste:
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
B.A.L. (British Anti-Lewisite), vantaggiosa nell'intossicazione acuta ma non in
quella cronica.

PENICILLAMINA, aminoacido derivato dalla penicillina, ma privo d'attività
antibiotica. E' utile nell'intossicazione cronica, ed è impiegata anche nel trattamento
del morbo di Wilson, caratterizzato da abnorme deposito di Cu a livello di cervello e
fegato.

DMPS, DMSA, EDTA
La terapia chelante pone diverse questioni. Si è dimostrato che essa riduce i livelli di
metallo circolante, ma non che attenua i sintomi. Inoltre la ridistribuzione del metallo
dai siti di legame può determinare ulteriori danni. In considerazione di questi dati, e
della tossicità dei chelanti, la terapia chelante si raccomanda solo nelle fasi precoci di
intossicazioni acute e severe.
Le sostanze chelanti sono usate anche a scopo diagnostico, per dimostrare una pregressa
esposizione a Hg; anche in questo caso è controverso il beneficio per il paziente.
A seconda del quadro sintomatologico individuale, potranno essere consigliati anche:
- rimedi sintomatici
- alimentazione adeguata (con vit. B e C ed epatoprotettori)
- allontanamento dall'ambiente pericoloso.