Esperienza sulla realizzazione di un circuito stampato tramite ECAD
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Esperienza sulla realizzazione di un circuito stampato tramite ECAD
A Anno scolasttico 2013‐2014 Procedura Reallizzare il circu d effettuarnee la simulazio one, relazionandone il funnzionamento o. Procederee per uito riportato in fig. 1 ed la re ealizzazione d del PCB segu uendo la spie egazione: staampare le layyers adeguatte per una coorretta realizzzazione non proffessionale. Dataa di consegna 27‐05‐2014 4 A Anno scolasttico 2013‐2014 Esercitaziione per la re ealizzazione di un circuitto stampato con program mma ECAD Ultib board è l’app plicazione PC CB della NationalInstrum ents che asssiste nella pro ogettazione di circuiti sta ampati per laa ricerrca accadem mica e la prod duzione. Prevvede la rapprresentazione e grafica plan nimetrica deello sbroglio ccircuitale e l’inserimento au utomatico di vari compon nenti elettro nici, offrendo un ben forrnito databasse, oltre alla possibilità d di ntegrazione completa in NI Multisim, Ultiboard p permette di oottimizzare la progettazio one creaarne di nuovii. Grazie all’in PCB facilitando iil processo di realizzazion ne del circuitto stampato a partire dalllo schema eelettrico, crea ato con ndo per lo sb broglio, fi no alla produzi one, permetttendo l’espo ortazione in fformati stan ndard industrriali Multisim, passan ber o DXF. L’’ambiente di progettazione include fuunzioni di au utorouting avvanzato integgrato e posizzionamento Gerb delle e tracce che assicurano u un preciso co ontrollo del ddisegno duraante la fase d di realizzazioone del proto otipo. In quessta proccedura è statta utilizzata lla versione 1 11, ma le istr uzioni sono ffacilmente applicabili an che nelle versioni succcessive. UN C CIRCUITO PA ANNING A DU UE CANALI Per ffare un esem mpio di progeetto di circuito stampatoo (PCB) viene e proposto un n apparato PPanning. Si trratta di un circu uito capace d di simulare ill movimento o di una fontee sonora: in pratica l’effe etto che si seentirebbe, ad d esempio, see uno cantasse camminando. Può essere u utile per introodurre effettti particolari durante unaa registrazione musicale.. In Fig. 1 è riportato o lo schema d del circuito in questione,, fig g. 1 realizzato con M Multisim. Il segnale di ingrresso vi può eessere inviatto, in relazio ne alla posizione del curssore di R4, soolo all’uscita a vo1, solo all’u uscita vo2 o aa entrambe le uscite in quote intermeedie, regolab bili a piacime ento. Quindi se queste uscite sono colle egate ai due ingressi di un impianto sstereofonicoo è possibile ffissare il segn nale nella poosizione volu uta del frontee sono oro (stabilitaa dalla posizio one dei due altoparlanti)) e anche cre eare l’effetto o movimentoo, cambiando o con graduaalità la po osizione del potenziomettro R4. Anno scolasttico 2013‐2014 A A Anno scolasttico 2013‐2014 fig. 2 figg. 3 Il cirrcuito utilizzaa due operazzionali in con nfigurazione invertente ccon guadagno o massimo inn centro ban nda di poco inferiore all’unittà, quando laa vi è inviata a una sola u scita. Il limite inferiore della banda ppassante è fisssato, nei sin ngoli R2// R4) e R55 + (R6//R4),, dove con R4 4 canaali, dalle capaacità Cl e C2 con in serie rispettivameente le resisttenze R1 + (R intendiamo la frazione di potenziometro o che fa capoo al singolo canale. Se si ccalcola la freqquenza di taglio con R4 aal valo ore massimo (segnale chee esce da un solo canale)) si ottiene un valore teorico di circa 113,5 Hz; con R4 minore, la frequenza di tagglio sale fi no o a un valore massimo teoorico di circaa 18,9 Hz. Alle alte frequeenze la band da è limitata dalle capaacità C7 e C88 al valore teorico di 26 kkHz. Nella Fig. 1 sono o state inserite delle sond de (“probe”)) per valutare e la tensione e in alcuni puunti significattivi e in Fig. 2 2 o riportati gli oscillogram mmi in uscita con il cursorre di R4 nellaa posizione in ndicata in Figg. 1. Infine in n Fig. 3 sono sono riportati i diagraammi di Bodee ottenuti co on Multisim ttramite simu ulazione in AC C (Simulate//Analyses/AC Analysis). I diaggrammi sono o relativi all’u uscita vo1 con il cursore ddi R4 posizionato per la m massima amppiezza del se egnale di uscita (e quindi vo2 nulla). Utilizzan ndo i cursori 1 e 2 è posssibile vedere che le frequenze di tagliio inferiore e e superiore (aa ‐3 dB) risultano rispettivame ente di circa dB rrispetto al vaalore in centrro banda e quindi nel nosstro caso a circa ‐3,256 d 13,5 5 Hz e 25,7 kH Hz. La frrequenza di ttaglio inferio ore coincide (come è giussto che sia) ccon quella teorica, mentrre quella di ttaglio superio ore risullta inferiore alla teorica p perché la sim mulazione di Multisim tie ene conto dei limiti in freqquenza dell’operazionalee sceltto (che evideentemente n non è ideale come suppoosto nel calco olo teorico di 26 kHz). A Anno scolasttico 2013‐2014 L’AM MBIENTE DI LLAVORO NI U ULTIBOARD Ultib board è un so oftware che assiste nella a progettazioone di circuitti stampati, p per prepararlli per la prod duzione, oltree ad offriire funzionalità automatiiche per velo ocizzare lo svviluppo di PC CB (Printed Circuit Board)) e tecniche manuali per conttrolli di preciisione. Questta flessibilità à, unita all’in tegrazione ccon Multisim, consente ddi ottimizzare e e facilitare il proccesso di proggettazione deel circuito stampato parttendo dallo sschema eletttrico, creato con Multisim m, fino alla prod duzione: Ultiboard permette di comp pletare il proocesso di layo out, dal posizzionamento dei componenti alla stessura delle e piste, con ffunzioni di au utorouting avanzato inteegrato e posiizionamento delle traccee che assicura ano un preciiso conttrollo del disegno durantte la fase di rrealizzazionee di un prototipo. fig. 7 In Fiig. 7 è visualiizzata una scchermata di NI Ultiboard versione Education: il fo oglio di lavorro nel quale vviene realizzato lo sb broglio del ciircuito elettrronico è affia ancato da varri menu e baarre degli strumenti che cconsentono l’accesso ai com mandi del softtware e perm mettono l’insserimento dii utili viste. La barra in alto o o barra dei m menu, ci perm mette di acc edere a tutte e le funzioni che il softwaare offre. I p primi due meenu pplicativi perr Windows), contengono pulsanti notti ai più, ai qu uali però si da sinistra, File ee Edit (preseenti in vari ap aggiungono com mandi specificci di Ultiboarrd che verrannno affrontaati nella nostra trattazionne. File riguarda la gestione e altri comanndi), mentre Edit è ineren nte alla gestiione del documento (Undo, dei ffile (New Dessign, Open, SSave, Close e Redo o, Cut, Copy,, Paste e altrri comandi). Il successivoo menu, View w, permette d di includere delle utili visste, tra cui: • De esign Toolbo ox nella modalità Project elenca tutti gli oggetti che fanno parte di un proogetto, menttre nella mod dalità Layers consente di mostrare, o oscurare o naascondere elementi della a progettazioone, oppure, facendo dop ppio clic, permette dii evidenziaree lo strato (layer) su cui s i vuol lavorare; • Birrds Eye mosttra il circuito o stampato in n un colpo d’’occhio e permette di rag ggiungere faacilmente i punti di lavoro o sceltti: per selezio onarli, tracciiate un’area sulla parte dda ingrandire e, usando il m mouse mentrre tenete pre emuto il pulssante sinistro o; • 3D preview mostra l’’anteprima ttridimensionale del circuito; • Sp preadsheet V View è un fogglio di lavoro o con varie seezioni, tra cu ui: o Pa arts permettee un’agevolee visualizzazione e la moddifi ca dei paarametri dei componenti utilizzati, co ompresi alcuni detttagli come la relativa imp pronta (footp print) con inddicata la pied dinatura, il co odice di desiignazione, gli attributi e ii vincoli di progettazione; A Anno scolasttico 2013‐2014 o DR RC segnala errori di diseggno (i quali vvengono indi cati con un ccerchio rosso o sul foglio d i progettazio one) ed è posssibile raggiun ngerli mediante un doppio clic sulla rrelativa descrizione, ottenendo un inggrandimento o della zona interessata del ccircuito; o Ne ets per lavorrare con la neetlist circuita ale, che perm mette di mod difi care vari attributi relaativi ai nodi, indicandonee anch he lo sviluppo della relativa traccia lu ungo il PCB. o De ensity bars sono due strisce colorate, poste sulla destra e sottto l’area di lavoro, che raaffi gurano la densità dei com mponenti sul master (andando da un vvalore minim mo indicato ccon colore ve erde, ad masssimo con co olore rosso). Si attivvano e disatttivano seguendo il percorso View > D Density bars.. L’opzione V View > Grid ppermette di iinserire o di togliere la grigliaa di riferimen nto sul foglio o del PCB. L’oopzione View w > Status Ba ar abilita la bbarra di stato o in basso, che visualizza importtanti informaazioni sul lavvoro in corsoo. Man n mano che ssvilupperemo o lo sbroglio del circuito panning, vedremo altri m menu che il ssoftware offre e le funzio oni che è possibile aattivare. CREA ARE UN CIRC CUITO STAMPATO PARTE ENDO DA UN NO SCHEMA DI MULTISIM M L’am mbiente di prrogettazionee di Ultiboard d è ben integgrato con il p pacchetto di ssimulazione elettronica M Multisim, conssentendo di ottimizzare iil processo d di progettazioone di un circuito stampa ato partendoo dallo schem ma elettrico e arrivvando fino allla produzion ne. Com munque Multtisim forniscee funzioni ch he possono eessere integrate con moltti altri prograammi di layo out PCB, usan ndo l’opzzione Transffer > Export tto other PCB B layout file e scegliendo o il formato d di esportazioone voluto. In n genere, e n nello speccifico per sco opi non profeessionali, si rrealizzano staampati a singgola faccia in n cui le piste vengono tra acciate su un na sola superficie, o o a doppia faaccia in cui, m mentre i com mponenti ven ngono monta ati su un soloo lato del circcuito, le piste mbe le facce d della basettaa. venggono dispostte su entram Per usi professio onali e produ uttivi vengon no anche costtruiti stampaati multistratto (multilayeer), con più strati di pistee che scorrrono all’inteerno della basetta, oltre a a quelle supeerficiali. Un ccircuito stam mpato multisttrato è forma ato da un nuumero pari di layer, tipica amente 4 o 66, ma per applicazioni o nece essità partico olari si può aandare oltre i sei livelli. È un metodo più costoso e difficile da produrre risspetto alla singola o doppiaa faccia, ma èè l’unica solu uzione per otttenere circu uiti stampati più compattti, permetten ndo di avvicinare al m massimo i com mponenti eleettronici In M Multisim è po ossibile defin nire il numero di strati (laayers) di PCB B da utilizzare e, e quindi foorzare Ultibo oard a instrad dare (rou uting) su tali sstrati le reti elettriche (nets), selezio nando Optio on > Sheet Prroperties e sscegliendo la a sezione PCB B (Fig.. 8a). fig. 8a fig. 8b A Anno scolasttico 2013‐2014 Qui, nel riquadro o Copper layyers è possib bile scegliere quante sono o le coppie d di strati desidderati (Layerr pairs), parteendo ncipale di pisste superficia ali, sviluppatee sia sulla faccia lato sald dature (Coppper Bottom) che su quella dallaa coppia prin lato componenti (Copper To op). Le successsive coppie di strati che e si vogliono aggiungere ssaranno tutte del tipo no. Nel nostro o caso è suffficiente abilittare una sola a coppia di sttrati. Successsivamente, Copper Inner, o rame intern nterno di Ulttiboard sarà possibile setttare ulteriorri opzioni di p progetto, ind dicare per le reti le speciffiche desiderate, all’in la m minima e la m massima amp piezza delle p piste (tracks),, la minima e e la massima a lunghezza ddelle piste, la a distanza minima (clearan nce) tra le pisste, le dimensioni e le carratteristiche di piazzole ((pads) e colleegamenti tra a layer (vias).. Com munque alcun ne di queste caratteristicche si possonno già impostare in Multiisim. Ad esem mpio, per qu uanto riguard da le piste e, aprendo laa relativa finestra di dialo ogo delle prooprietà Net SSettings (Fig.. 8b), fig.. 8b a cui si perviene cliccando du ue volte su cciascuna di essse nello sch hematico (op ppure selezioonandola, aprendo il men nu conttestuale con pulsante deestro del mou use e sceglie ndo Propertties). Nella se ezione PCB SSettings, tra le altre cose è posssibile forzaree anche lo strrato dove si troverà la pi sta, rimuove endo la spunta presente alla voce Un nspecified routting layers e poi anche aggli strati non n interessati. Nel trasferirre uno schem ma elettrico dda Multisim a Ultiboard per la re ealizzazione d della scheda (layout) PCB B, al simboloo circuitale dii ciascun com mponente veerrà sostituita la relativa impronta (footprint) per il circuito stamp pato e verrannno mantenu uti i riferimenti dei colleggamenti esisstenti tra i disp positivi in unaa tabella den nominata nettlist. Sarà pooi compito de el progettista a sbrogliare il circuito sulla scheda. Multisim tiene traccia dei no odi di alimentazione e di terra. Alcuni nomi di rete predefi nitti sono globa ali per un inteero bali sono: 0, GND, VCC, V VDD, VEE, e V VSS. Ogni volta che una rrete globale a qualsiasi livello disegno; le reti rriservate glob nellaa gerarchia o o su qualsiasi pagina di un progetto èè chiamata co on uno di tali nomi riservvati di rete, il progetto si unissce a tale rete. La rete 0 ccorrisponde alla terra an alogica, ed è è il riferimento per tutte le tensioni, d durante la simu ulazione, meentre GND è una terra diggitale (è freqquente, ai fin ni del layout PCB, voler is olare queste e due reti di terraa). Se si desidera manten nere la rete a analogica e qquella digitale distinte du urante il proccesso di layo out PCB, prim ma di espo ortare lo schema elettrico verso Ultib board, bisognna assicurarssi che nella finestra di diaalogo Option ns > Sheet Prop perties, nel rriquadro Gro ound option della sezionee PCB il checckbox Conne ect digital groound to analog ground n non vengga selezionatto (Fig. 8a). IIn ultimo, sempre nella ssezione PCB, nel riquadro o Unit settinggs (Fig. 8a) A Anno scolasttico 2013‐2014 fig. 8a è po ossibile impo ostare l’unità di misura pe er la progetttazione, che di default è iil mil, ma puòò essere con nvenientemeente cam mbiata in mm. Si riccorda che il m mil è un’unittà di misura d di lunghezza che non fa p parte del sisttema SI, ma che è tuttora ampiamen nte utilizzzata nei paeesi di culturaa anglosasson ne, oltre chee in molti settori tecnolog gici. È il milleesimo di pollice: 1 mil=0,0 001 polliici = 25,4 μm m = 0,0254 mm. A Anno scolasttico 2013‐2014 Prim ma di trasferire in Ultiboaard il circuito o panning di FFig. 1, utile p per la simulazione, si è sccelto di renderlo come neello sche ematico riportato in Fig. 9 , più adatto per il circuuito stampato o. fig. 9 9 Per quanto riguarda i colleggamenti esterni di alimenntazione, massa, segnali d di ingresso oo di uscita de ell’intero PCB B si o utilizzati co onnettori del tipo headerr strip (indicaati con HDR) a cui poi Ulttiboard assoccerà il relativvo footprint e il sono circu uito sarà pro onto per lo sb broglio. In allternativa si può decideree, momentaneamente, ddi non associiare alcun co onnettore ai ccollegamentti esterni, lasciiandoli virtuaali o non con nnessi e una volta effettuuato il trasferimento del circuito da M Multisim ad U Ultiboard, trovvare una solu uzione all’inteerno del database di queest’ultimo. In n tal caso si p procederà coon l’immissio one del com mponente direttamente d dall’archivio d di Ultiboard,, scegliendo Place > From m Database. Succcessivamentee sarà necessario aprire la netlist, meediante Tooll > Netlist Ed ditor, per agggiornare le re eti con i colle egamenti al n nuovo comp ponente appe ena inserito. Si è scelto, a queesto punto, d di nominare alcune reti inn modo da d distinguerle d durante lo sbbroglio, agen ndo, nella relattiva finestra di dialogo deelle propriettà Net Settinngs (Fig. 8b), che è raggiu ungibile cliccaando due vo olte su ciascuna di essse nello schema elettricco. Nella sezione Net nam me è possibille sostituire al nome preddefinito da M Multisim in man niera automaatica e progressiva (in genere un num mero) quello voluto da no oi. A Anno scolasttico 2013‐2014 Ad e esempio nella Fig. 8b fig. 8b si è rinominata la traccia 8 dandole il nom me vo2, tratttandosi del ssegnale di usscita sul canaale 2. Allo ste esso modo sii è procceduto rinom minando le trracce degli altri segnali coon vo1 e vi, q quelli delle a alimentazionni con Vcc+ e Vcc‐. Inolttre, dato chee la rete 0 co orrisponde alla terra anal ogica, si è lasciato nello schema elett ttrico un riferrimento di teerra, in m modo che Mu ultisim (e poi Ultiboard) la a indichi conn tale nome. CON NTROLLI PRIM MA DEL TRASSFERIMENTO OIN ULTIBOA ARD Prim ma di procedeere al trasferrimento di uno schema eelettrico in U Ultiboard è co omunque neecessario acccertarsi che i com mponenti utilizzati siano ““reali”. In efffetti, Multissim dispone d di componen nti sia reali c he virtuali ed d entrambe le categorie sono utilizza abili a livello di simu ulazione per studiare com me un certo circuito funzzionerà nellaa realtà. Tutttavia, dopo aavere conclusso un processso di progetttazione e sp perimentazione ed aver eeffettuato i ggiusti dime ensionamenti, è necessaario controlla are che i com mponenti reaali scelti abbiano non soloo le caratteriistiche elettrriche che derivano dalla loro sigla base, ma an nche il correttto contenito ore (ad esempio dual‐in‐lline o per mo ontaggio erficiale); inffatti in Multissim esistono o, per esemp io, più operaazionali del tipo LF355 chhe si distingu uono per alcu uni supe suffiissi, a ciascun no dei quali corrisponde uno specificco package caratterizzato o da una certta piedinatura. Nel caso siano p presenti integgrati virtuali, questi dovrranno essere sostituiti con integrati reeali, ognuno o con il packaage adattto. Inolttre, spesso d durante la sim mulazione in Multisim veengono utilizzzati compon nenti passivi oo comunque e discreti virttuali, più ccomodi percché ideali, maa privi di footprint e che vanno quind di aggiornati con la relati va piedinatu ura. Perttanto, anche se la scelta del package,, e quindi de l footprint, p può essere fa atta (attrave rso la definizzione dei paraametri) direttamente meentre si realizzza lo schem a elettrico in n Multisim, se sono preseenti compon nenti virtuali è nece essario effetttuarla dopo;; comunque è opportunoo verificare che tutte le scelte fatte siiano giuste. È È quindi com modo selezionare l’opzzione Reportts > Bill Of M Materials chee apre una lissta dei materiali (Fig. 10)) A Anno scolasttico 2013‐2014 fig. 10 dove e vengono elencati tutti i componentti utilizzati n el progetto, necessari allla produzionne del circuito o, con alcunee impo ortanti informazioni tra lle quali: • qu uantità; • de escrizione in merito al tip po di disposittivo (per ese mpio: resiste enza), al suo valore (per esempio: 1 kkΩ) e alla suaa tolle eranza; • no ome di riferim mento sullo sschema eletttrico (RefDess); • paackage o foottprint del disspositivo. Med diante la listaa dei materiaali, è quindi p possibile, usaando l’appossito pulsante e Vir, visualizzzare l’elenco o dei disposittivi virtu uali presenti nello schem ma elettrico e e in tal caso pprocedere asssociandogli una piedinattura. Per fare e ciò, bisogna torn nare allo scheema e fare doppio clic su ul componennte in oggetto o: si aprirà la a relativa fineestra di dialo ogo (Fig. 11a), fig. 11a nellaa quale bisoggna portarsi nella sezione e Value e all a voce Layou ut Settings selezionare EEdit Footprin nt. Nella successiva finestra chee si aprirà (Figg. 11b), A Anno scolasttico 2013‐2014 fig. 111b selezionare Seleect From Dattabase e cerccare l’impronnta adatta al dispositivo in oggetto (èè possibile ussufruire anch he di dataabase aziend dali, Corporatte Database, o personalii, User Datab base, caricatti sotto Multiisim). Si conttinuerà quessto proccedimento fino a che non n si avrà asso ociato a ognii dispositivo virtuale pressente sullo scchematico il relativo foottprint. TRASFERIRE UNO O SCHEMA D DI MULTISIM IN ULTIBOA ARD Dop po avere realizzato uno scchematico in n ambiente M Multisim, perr trasferirlo in Ultiboard èè necessario o scegliere l’opzzione Transffer > Transfe er to Ultiboarrd > Transfe r to Ultiboarrd 11, che in automatico chiede di sa alvare il circuito eletttronico in un n fi le di tipo netlist (con estensione **.ewnet) e su ubito dopo lo o apre all’intterno di Ultib board. Si apre quin ndi una finesttra Import N Netlist (Fig. 1 12) fig. 12 che riporta la neetlist importaata da Multissim e una vo lta dato l’OK K, viene cariccato il foglio ddi lavoro di U Ultiboard con i mponenti possti sul bordo della basetta a (Fig. 13). com A Anno scolasttico 2013‐2014 Inve ece, se nel passaggio da Multisim ad Ultiboard soono rimasti d dei componenti virtuali, pprivi di footp print, questi n non verrranno rappreesentati sul p piano di lavoro e si apriràà un ulteriore e pop‐up di a avviso. In taal caso, sarà opportuno aaccedere al d database e innserire i componenti man ncanti usanddo l’archivio d di Ultiboard o un even ntuale archivvio personalee, scegliendo o Place > Froom Database e. Succcessivamentee sarà necessario aprire la netlist, meediante Tooll > Netlist Ed ditor, per agggiornare le re eti e i colle egamenti maancanti. In oggni caso, prim ma di effettuuare lo sbrogglio circuitale e è utile aprirre la netlist p per fare un conttrollo e se neecessario mo odificare le proprietà dellle connessio oni e delle pisste, utilizzanddo l’editor ra aggiungibile med diante Tool >> Netlist Edittor, per verificare che tuttto sia a postto e che non ci siano coll egamenti mancanti. Al m momento con nsideriamo d di non ricevere alcun popp‐up di avviso o, come del rresto accadee se importiamo uno scheema da M Multisim in cui ogni dispo ositivo ha un footprint asssociato. A Anno scolasttico 2013‐2014 Una volta visualiizzati i comp ponenti sul bo ordo della baasetta (Fig. 1 13), per procedere allo sbroglio èè necessario spostarli all’’interno; ved diamo in detttaglio le opziioni di selezione. LE O OPZIONI DI SEELEZIONE È po ossibile selezionare e desselezionare singoli o multtipli elementti in un diseg gno (componnenti, piazzolle, piste, ecc.) per poterli sposttare, o per m modifi carne lle proprietà: • pe er selezionaree un singolo elemento è necessario ccliccare su dii esso con il p pulsante siniistro del mou use e questo o verrrà evidenziato con una lin nea tratteggiiata intorno; • è aanche possib bile selezionaare più elementi su un’arrea, tenendo o premuto il tasto sinistroo del mouse e includendoli nell’’area trattegggiata rettanggolare visibille durante il trascinamen nto del punta atore; • pe er selezionaree/deselezion nare singolarrmente più eelementi è ne ecessario ten nere premutto il tasto CTR RL mentre si cliccca su ciascuna selezione ccon il pulsante sinistro d el mouse; • pe er selezionaree tutti gli eleementi di un disegno, preemere CTRL+ +A; • pe er agire sulle proprietà dii uno o più elementi seleezionati, bastta fare doppio clic sulla seelezione con n il pulsante sinisstro del mouse (che ne aprirà direttamente la cassella delle prroprietà), o fa are un solo cclic con il pullsante destro o (in tal ccaso verrà vissualizzato il rrelativo men nu contestua le, con le voci delle azion ni che è posssibile compie ere, tra cui an nche l’opzzione di averre accesso allle proprietà della selezioone). Per effettuare co orrettamente una selezio one è comunnque necessaario sapere u usare i filtri ddi selezione cche consento ono di diistinguere i vvari elementi di disegno, permettenddo un controllo dettagliatto delle sceltte. La se elezione dei filtri è raggiu ungibile med diante Edit > Selection Fiilter o, sulla barra degli sstrumenti, atttraverso il m menu Sele ect. A Anno scolasttico 2013‐2014 È po ossibile scegliere una o più tipologie d di elementi, abilitandole con il rispettivo pulsantee: e di selezionaare i compon nenti circuita ali, ossia le reelative piedin nature Enable SSelecting Parrts permette (footprin nts); Enable SSelecting Traaces permettte di selezionnare le piste (traces); Enable SSelecting Polygons perm mette di selezzionare poliggoni di rame tracciati sul PCB; Enable SSelecting Viaas permette di selezionarre le vie di co omunicazion ne (vias) tra i vari layer di un circuito stampatto multistrato; Enable SSelecting Pad ds permette di selezionaare le piazzole (pads); Enable SSelecting SM MD Pads perm mette di seleezionare le piazzole per i dispositivi a montaggio superficiale (Surfacee Mount Deviice); Enable SSelecting Atttributes perm mette di seleezionare gli aattributi testuali dei vari ooggetti; Enable SSelecting oth her objects p permette di sselezionare aaltri oggetti ssul PCB (ad eesempio i po onticelli esterrni o il contorrno della bassetta). SBRO OGLIO IN MO ODALITÀ AUTOMATICA Dop po avere sposstato i componenti all’intterno della bbasetta (Fig. 14a) fig. 1 14a Disposizione dei com mponenti all’interno dellaa basetta e avverli disposti per lo sbroglio, è possibiile intrapren dere il tracciiamento dellle piste in maaniera manu uale oppure informa automaatica mediantte autorouting. A Anno scolasttico 2013‐2014 Com minciamo ved dendo come avviene lo sbroglio autoomatico (dello sbroglio m manuale e dellla netlist parleremo in segu uito). L’autorouting vieene attivato dal pulsante e Autoroute > Start/Resu ume Autorouter e offre la possibilità à di collegaree in man niera automaatica le piazzole mediante piste, sfrutttando l’algo oritmo di routing di Ultibooard. Il software iniziaa ad organizzzare le piste ssul PCB e vis ualizza il pro ogredire dell’’operazione nella barra d di stato. Quando il processo è compleeto i risultatii vengono vissualizzati nella scheda Re esults dello SSpreadsheett View. Il pu ulsante Autoroute > Stop p/Pause Auto orouter perm mette di ferm mare l’algorittmo di autorrouting, utile e nel caso in cui sia e entrato in un n ciclo senza riuscire a po ortare a term mine il tracciaamento di tutte le piste ddel circuito. C Ciò è ovviam mente imputabile alla ccomplessità ccircuitale, al modo in cui sono stati d disposti i com mponenti sul PCB, alla lim mitazione di usarre uno, piuttosto che più layer. Per aiutare il sofftware nello sbroglio automatico, puòò essere con nveniente, ad d esempio, s postare i com mponenti sul fogliio di lavoro, in modo da portare a terrmine anchee i collegamenti mancanti tra le reti; ooppure si può optare perr aum mentare il numero di layeer (ad esempio passando da un circuito a singola ffaccia ad unoo a doppia fa accia) o si pu uò provvare con disp posizioni alteernative dei ccomponenti:: ad esempio o, nel databa ase di Ultiboaard, in merito ai cond densatori eleettrolitici, è p possibile scegliere tra unn dispositivo con collocazione in verti cale o uno con disposizio one in orrizzontale lungo il piano, in modo che e sotto possaano passare più piste. Fatto ciò, bisogn na riattivare l’Autorouterr. È po ossibile averee informazioni sul processso di autorooute appena fermato nella scheda Reesults dello SSpreadsheet View w (comando: View > Spre eadsheet Vie ew), dove vi ene indicato o anche il num mero di connnessioni sul ttotale portatto a term mine dall’autorouter. Al m momento dell’importazione dello sche ema da Multtisim, vengono impostati in Ultiboardd valori pred definiti (in genere minimi) per vari elementi cirrcuitali (trace es, clearancee, vias, pads) adatti ad ag gevolare l’auttorouting ne ella rapida dificabili all’i nterno delle e varie schede riusccita dello sbrroglio circuitale automatico. Tali valoori sono verifficabili e mod dello o Spreadsheeet View, opp pure all’interrno delle varrie sezioni de ella finestra N Net Edit che permette dii lavorare con la netlist (comando o: Tool > Nettlist Editor). Allo stesso modo o, è possibilee modificare le caratterisstiche degli e elementi presenti nello scchema, selezzionandoli direttamente o iin gruppo co on doppio clicc o aprendo il menu conttestuale con il pulsante ddestro e sceggliendo Prop perties (quessta voce risulta evidenzia ata solo se tuutti gli eleme enti seleziona ati sono delloo stesso tipo o). Nella scheda Nets dello Spre eadsheet Vie ew sono ripoortate le impostazioni per le piste, ciaascuna delle quali ha unaa mazione è re eperibile per ogni Net neella sezione W Width della ffi Tracce width predefinita pari a 10 mil (la stessa inform nesttra Net Edit, alla voce De efault trace w width), menttre alla voce Trace cleara ance è riporttata la minim ma distanza amm messa tra le p piste, predeffinita in 10 m mil (la stessa informazion ne si trova ne ella fi nestra Net Edit). Tali valori possono essere modificati, ma a è bene con siderare che e per sfruttarre al meglio ll’autoroutingg di Ultiboard d è mil) e in Tracce clearance (consigliabille prefferibile non inserire valorri troppo alti in Trace widdth (consigliaabile 10÷30 m 10÷2 20 mil), altrim menti l’algorritmo di auto orouting potrrebbe non riuscire nello sbroglio. Sarrà sempre po ossibile in un n seco ondo momen nto, a sbroglio completatto in manieraa automaticaa, intervenire e ispessendoo le piste o riichiedendo u una A Anno scolasttico 2013‐2014 magggiore distanza tra esse, rriproponend do poi lo sbrooglio automaatico o proce edendo in maaniera manu uale. Per quanto riguarda il PCB fiinale del circcuito Panningg (riportato iin Fig. 15a), fig 15a ono tracciatee piste di speessore di 40 mil (circa 1 m mm) e clearaance di 20 mil. Prima delllo sbroglio è bene si so conttrollare e mo odificare le caratteristiche delle piazzzole di tutti i componenti, che potrebbbero avere dimensioni pred definite non adeguate allle specifiche desiderate. Si prrocede, dunq que, abilitando il pulsantte Enable Sellecting Pads (oppure usa ando il menuu Edit > Selecction Filter >> Enab ble Selectingg Pads) e seleezionando tu utte le piazzoole che si voggliono modifficare, quinddi facendo do oppio clic su una selezione (o con un clic del p pulsante desttro, sceglien do Propertie es nel relativvo menu conttestuale) si a accede alla h Hole Pin Prroperties e cci si porta ne lla sezione P Pad (Fig. 14b). finesstra Through Fig. 14b b Finestra Th hrough Hole Pin Properties. Qui è possibile aagire sulle caratteristiche e delle piazzoole, modificando, tra le altre cose, la forma (Shap pe) del coppeer onda ‐Roundd‐ e/o quadraa ‐Square‐) il diametro ddella piazzola a (Pad Diame eter) top o del copperr bottom (sceegliendola to Anno scolasttico 2013‐2014 A e de el relativo forro (Hole), po ortandoli ai vvalori desiderrati. Per lo sb broglio in corso si sono im mpostate le seguenti caraatteristiche p per tutte le piazzole (per selezionarle tutte usare la combinazione dei tastti CTRL+A): Pad Diam meter di 75 m mil (circa 1,9 9 mm) e Drill Diameter dii 39 mil (circa a 1 mm); nessunaa indicazione nel campo H Hole, lascian do le forme delle piazzole come da ffootprint origginari. A Anno scolasttico 2013‐2014 Si scceglie di realiizzare per il ccircuito Pann ning un mastter su singolaa faccia, per cui si passa aalla sezione Layer settinggs per rimuovere laa spunta sottto la voce Co opper Ring innerente al ch heckbox Copper Top, in m modo che lo sbroglio si svilu uppi dal lato copper bottom; questa sscelta non m modifica la ne etlist ma vale e solo per l’a utorouting. In allternativa è p possibile effeettuare la ste essa scelta n ella scheda C Copper layers dello Spreeadsheet Vie ew. È irrilevante lavo orare dal lato o rame (copp per bottom) o dal lato co omponenti (ccopper top); infatti, per sscambiare la supe erficie di sviluppo di una o più piste (o di tutte quuante) basta selezionarle, dopo averee abilitato il p pulsante Enaable Sele ecting Tracess (oppure usaando il menu u Edit > Selecction Filter > > Enable Sele ecting Tracess), cliccare p poi due volte su di essse con il pullsante sinistrro del mouse e per aprire lla finestra de elle proprietà à Trace Propperties e portarsi alla sezione Posiition per scambiare il Layyer con quello desideratoo. STAM MPARE UN C CIRCUITO STA AMPATO fig. 15aa Una volta disegn nato il circuitto stampato (Fig. 15a), sii può passare e alla realizza azione del PCCB, stampan ndolo su carta da (che servee a mascheraare la basetta ramata pree‐sensibilizzaata da porre nel bromogrrafo) con una stampantee, lucid megglio se laser, in grado di ggarantire un’ottima risoluuzione. Nella finestra di stampa che si ottiene mediante File > Print, nell’area Layer ssettings è poossibile selezzionare i layeer onibili nella li sta Available e layers, cliccando sulla ffreccia verso o destra per che si desidera sstampare traa quelli dispo overli all’inteerno della listta di stampa Layers to prrint o sull’alttra freccia pe er rimuoverlii. muo La sttampa su carrta lucida deel PCB del circcuito Panninng va preparaata seleziona ando il layer Copper Botttom, metten ndo una spunta su Prrint Reflectio on e su Leavve Drill Holess Open. In Figg. 15b è visu ualizzato il cirrcuito stamp pato proposto. A Anno scolasttico 2013‐2014 fig. 15b