Domeniche da gustare

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Domeniche da gustare
Domeniche da gustare
Appuntamento con l’Ottobrata Zafferanese, manifestazione per
la promozione turistica, sociale e culturale del piccolo
centro etneo. Giunta alla sua trentottesima edizione, mette in
vetrina le tipicità del territorio e le prelibatezze
dell’Associazione Provinciale Cuochi Etnei.
Nelle domeniche di ottobre si rinnova il rito della promozione
dei prodotti tipici dell’Etna, come da tradizione organizzata
lungo le vie del paese e ricca di prelibatezze gastronomiche.
Anche quest’anno i Cuochi Etnei, coordinati dal loro
presidente Seby Sorbello, con il segretario Vincenzo Mannino,
ogni domenica realizzeranno una ricetta a tema con la Sagra,
nello stand dedicato alla tradizione.
Domenica prossima, 16 ottobre, in prima linea ci saranno i
cuochi Carmelo Spoto e Nico Scalora con altri giovani
componenti dell’Associazione, che prepareranno risotto ai
mugnoli selvatici su salsa al sedano rapa, mela dell’Etna e
mentuccia, il tutto guarnito con lamelle di mela
cristallizzata, ciuffetti di mugnoli e gocce di peperoncino
rosso: “Il Pomo dell’Etna”, questo il nome suggestivo del
piatto.
Nelle scorse domeniche, invece, protagonisti sono stati
Santino Tripoli e Danilo De Feo. Tripoli ha realizzato un
risotto con uva, salsiccia e caciocavallo, coadiuvato dai
cuochi Alfio Cavallaro, Graziano Patanè, Melania Del Popolo e
Valentina Tradito.
Il secondo, De Feo, ha preparato un risotto con zucca e porro,
mantecato al miele, con granella di pancetta e scaglie di
provola dei Nebrodi. De Feo era accompagnato da Giuseppe
Favara, Michele Craparo e Santo Galatà.
Saranno invece
Orazio Torrisi e Mario Messina a coordinare le prossime
domeniche della Ottobrata Zafferanese per l’Associazione
Cuochi Etnei.
L’Ottobrata Zafferanese nata all’inizio degli anni ottanta
come sagra dell’uva, delle castagne, del miele, dei funghi e
delle mele dell’Etna, è diventata negli anni una festa per
tutti quelli che amano le antiche tradizioni e i sapori
intensi di Sicilia.
La manifestazione è anche un pretesto per visitare uno degli
angoli più interessanti della Sicilia e godere della cultura
dell’accoglienza che in queste zone è un valore da custodire
gelosamente.