Birdman - Cinema Verdi
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Birdman - Cinema Verdi
Cineforum G. Verdi www.cineverdi.it Birdman o (L'imprevedibile virtù dell'ignoranza) CAST TECNICO ARTISTICO Regia Alejandro G. Iñárritu Sceneggiatura Alejandro G. Iñárritu, N. Giacobone, Alex Dinelaris, Armando Bo Scenografia Kevin Thompson Fotografia Emmanuel Lubezki Montaggio D. Crise, S. Mirrione Musiche Antonio Sánchez Distribuzione 20th Century Fox Paese USA 2014 Durata 119’ INTERPRETI E PERSONAGGI Michael Keaton Riggan Thomson Zach Galifianakis Jake Edward Norton Mike Shiner Emma Stone Sam Thomson Naomi Watts Lesley Andrea Riseborough Laura “Nessun uccello vola troppo in alto, se vola con le proprie ali.” William Blake La sequenza iniziale che mostra Riggan Thomson di spalle, mentre levita nel suo camerino di Broadway, ci avverte fin da subito che Birdman è una di quelle pellicole che si muovono sulla sottile linea di confine che separa la realtà dall’immaginazione. Se nella nostra esperienza di tutti i giorni questi due mondi rimangono sempre ben distinti, in Riggan Thomson si intrecciano di continuo, apparentemente senza ripercussioni, dando vita a una figura in cui i sogni e le ambizioni dell’uomo si trasformano nelle osses- 41° anno movie sunday sioni dell’artista in cerca di riscatto professionale. Birdman Birdman, in prima battuta, parla infatti del tentativo di una celebrità caduta nell’oblio di riabilitare la propria carriera adattando e interpretando per il teatro un racconto di Raymond Carver. Seguendo il ritmo sincopato e nervoso della batteria di Antonio Sánchez, lo spettatore si ritrova al centro della battaglia psicologica che l’attore ingaggia con il lato cinico della propria coscienza, incarnato dal supereroe alato che lo ha reso famoso anni prima; un vero e proprio viaggio nell’ego di Thomson, reso concreto mediante un collage di tanti long take magistralmente montati uno di seguito all’altro in post postproduzione, al fine di simulare un piano sequenza visivamente molto ssimile a quello (vero) girato da Aleksandr Sokurov per il suo Arca russa russa. Questa tecnica cinematografica si rivela particolarmente funzionale perché permette a chi guarda lo schermo di entrare nella dimensione soggettiva del protagonista e di percepire con maggiore tangibilità lo scorrere del tempo; gli consente cioè di immettersi nel flusso di coscienza del personaggio e di ascoltarne i pensieri nell’esatto momento in cui prendono forma nella sua mente. In aggiunta a questo, il regista Alejandro Iñárritu sceglie di collocare Thomson all’interno di un universo in cui, tramite Birdman un accorto gioco di specchi, il cinema riflette se stesso, diventando metacinema; un microcosmo dove la rappresentazione va in cortocircuito con la realtà e la finzione si mischia con la verità. Basti pensare alla parabola professionale di Michael Keaton - quasi identica a quella di Thomson - o prestare attenzione all’esecutore della colonna sonora - che diventa una delle comparse del film - e agli attori della compagnia teatrale - più autentici su un palcoscenico che nella vita quotidiana. Il cineasta messicano si spinge però oltre e lancia anche un’accusa contro quei critici “togati” che ritengono, per partito preso, che il teatro sia superiore al cinema, sempre e comunque; che stroncano un regista perché non ha mai “vissuto” la ribalta di un teatro con i corridoi ammuffiti dal tempo; che smontano un attore perché in passato ha recitato in opere di puro e semplice intrattenimento, come ad esempio i cinecomic; che sono, in sostanza, incapaci di riconoscere sin dal primo momento la latente e “imprevedibile virtù dell’ignoranza”. Ma non è finita. In Birdman troviamo pure una critica alla società contemporanea, sempre più invasa da cellulari polifunzionali e applicazioni sociali. Nel suo film, Iñárritu dileggia la moda di riprendere tutto con lo smartphone e mette in risalto il potere che hanno i social network di far brillare una star del cinema alla stregua di una meteora che solca il cielo, ma anche di farla sentire come una medusa spiaggiata. Lo stesso Keaton, dopo tanti anni passati nell’ombra, è rimasto “vittima” di questo grottesco meccanismo: la clip 18 ottobre 2015 della sua marcia in mutande attraverso Times Square è diventata in pochissimi giorni un video virale in rete. Sono abbastanza evidenti, infine, i molteplici richiami al cinema del compianto Robert Altman, che non a caso è uno dei cineasti di riferimento di Iñárritu. Si parte dall’idea del piano sequenza, per arrivare al rifiuto degli schemi tipici dello star system, passando per la stratificazione della trama. A tutto questo vanno ad aggiungersi una sceneggiatura intelligente e graffiante, in grado di tenere la pellicola perennemente in bilico tra dramma e commedia, e un cast in stato di grazia, capitanato dall’eccellente duo Keaton-Norton e dalla brava Emma Stone. Tutti questi elementi fanno di Birdman una brillante e tragica riflessione sulla vita e sull’arte. Un’opera davvero eccezionale, sia nei contenuti che sotto l’aspetto tecnico (i quattro Oscar vinti parlano da soli), ma proprio per questo di non immediata decifrabilità. Pertanto non preoccupatevi se alla fine del film uscirete dalla sala con la netta sensazione che vi sia “sfuggito” qualcosa… Matteo Chemello [email protected] Cineforum G. Verdi www.cineverdi.it Il regista Alejandro González Iñárritu nato il 15 agosto 1963 a Città del Messico 41° anno movie sunday L’attore Michael Keaton nato il 5 settembre 1951 Robinson, Pennsylvania (USA) alcuni tra i film più importanti alcuni tra i film più importanti (2010) Biutiful (2006) Babel (2003) 21 grammi (2000) Amores perros (2013) Sola ola nel buio (1998) Soluzione estrema (1997) Jackie Brown (1989) Batman Birdman La locandina 18 ottobre 2015 Il prossimo film 29/11 Premi e riconoscimenti Premi Oscar 2015 miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura e miglior fotografia, altre 5 nomination Golden Globe 2015 miglior attore a Micheal Keaton e miglior sceneggiatura, altre 5 nomin. + centinaia di altri prestigiosi premi di David Ayer USA – guerra – 134’ Aprile 1945. Mentre gli alleati sferrano l’attacco decisivo in Europa, il sergente dell'esercito USA Don Collier, da tutti chiamato “Wardaddy” guida un’unità di cinque soldati in una missione mortale dietro le linee nemiche a bordo di un carro armato (chiamato “Fury”). Una missione temeraria e drammatica ma fondamentale. Curiosità Colonna sonora Note del regista Voti film rassegna Le riprese del film sono durate solamente trenta giorni. Quasi tutte le scene al chiuso sono state girate all’interno del teatro St. James di Broadway, scelto fra i tanti per la particolare struttura del backstage. Gli assoli improvvisati di batteria che accompagnano gnano i vari personaggi nei loro spostamenti sono tutti eseguiti dal compositore Antonio Sánchez. Noto in ambito jazz per essere da lungo tempo uno dei collaboratori del grande Pat Metheny, il batterista messicano può vantare al suo attivo ben quattro Gra Grammy Award e una candidatura come miglior colonna sonora originale ai Golden Globe 2015 (ricevuta proprio grazie a Birdman). All’interno della colonna sonora è presente anche un estratto della Sinfonia No. 2 in Mi minore, Op. 27 di Sergej Rachmaninov. «Il piano sequenza unico è stato concepito nel momento in cui ho saputo che l’argomento del film era l’ego. Sapevo che dovevo racconraccon tarlo visivamente e che doveva essere un’esperienza più soggettiva possibile. Dovevamo osservare il mondo dal punto di vista del protagonista, entrando dentro la sua mente. E solo così facendo era possibile tradurre tutto questo in immagini.» «Noi siamo intrappolati in un tempo continuo, che va in una sola direzione, ecco perché diventiamo vecchi e moriamo. Fare film e ogni forma d’arte è un modo per uscire da questa nostra esistenza dimensionale» • • • Il legame tra gli attori di Birdman e il mondo dei cinecomic non riguarda solo Michael Keaton (ex interprete di Batman): Edward Norton è stato il protagonista de L’incredibile Hulk, mentre Emma Stone ha recitato nei due The Amazing Spider-Man. Il budget del film è stato di circa 16,5 milioni di dollari e ha incassato 103 milioni di dollari, di cui 42 milioni in patria. La famiglia Belier La teoria del tutto Nessuno si salva da solo 4,42 4,41 3,27 Sabato scorso per un problema tecnico imprevedibile la proiezione del film LA TEORIA DEL TUTTO è stata interrotta e non è stato possibile concluderla. Ci scusiamo con i soci presenti in sala, il film sarà riproposto LUNEDÌ 19 OTTOBRE alle 20.45 con ingresso libero per tutti i soci (con priorità per i tesserati del sabato)