JSP: Java Server Pages

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JSP: Java Server Pages
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Facoltà di Ingegneria – Reggio Emilia
JSP: Java Server Pages
Ing. Marco Mamei
M. Mamei – Java Server Pages (JSP)
1
JSP: Pagine come Servizi
Nelle Servlet
• si scrive codice che alla fine produce output in
linguaggio HTML
Difetti:
• è lungo e noiso produrre l’output in HTML, e si devono
scrivere un sacco di cose (p.e., head, html, body)
sempre tutte uguali
• si devono riscrivere un sacco di cose (tutti gli import, le
varie dichiarazioni standard) sempre uguali
• è difficile dal codice servlet “vedere” quello che la
servlet produrrà.
• è difficile dividere la parte di business-logic dalla
presentazione (look-and-feel del sito).
Soluzione: invertire completamente il concetto
• Si scrivono pagine HTML che producano il codice
dei servizi e vadano a includere direttamente
l’output di questi servizi
In pratica, si mette il codice con appositi tag nelle pagine
HTML che andranno in output.
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Primo Esempio JSP
Un file Hello.jsp JSP Che stampa i quadrati dei primo
dieci numeri:
<html>
<head>
<title> Primo Esempio JSP </title>
</head>
<body>
<%@ page language="java"%>
<h1> I quadrati dei numeri </h1>
<% for (int i=0;i<11;i++) { %>
<br>
<%=i%> Al quadrato fa <%=i*i%>
<% } %>
</body>
</html>
NOTIAMO <% e %> sono i TAG SPECIFICI che
definiscono quando inizia il codice. Per il resto è codice
Java normale….
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Primo Esempio: Risultato e Codice
HTML Prodotto
<html>
<head>
<title> Primo Esempio JSP
</title>
</head>
<body>
<h1> I quadrati dei numeri
</h1>
<br>
0 Al quadrato fa 0<br>
1 Al quadrato fa 1<br>
2 Al quadrato fa 4<br>
3 Al quadrato fa 9<br>
4 Al quadrato fa 16<br>
5 Al quadrato fa 25<br>
6 Al quadrato fa 36<br>
7 Al quadrato fa 49<br>
8 Al quadrato fa 64<br>
9 Al quadrato fa 81<br>
10 Al quadrato fa 100
</body>
</html>
Come funziona? Concettualmente semplice: nel server
esiste un servizio che traduce automaticamente il file JSP
nella corrispondente servlet.
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Sintassi JSP - Direttive
Le direttive sono istruzioni inviate al JSP container
(Tomcat) e che, pur potendo influenzare l’esito finale, non
creano di per sé alcuna pagina.
<%@ direttiva {attributo=”valore”} %>
<%@ page language=”java” %> indca al container JSP
che il linguaggio usato per specificare il contenuto
dinamico è java.
<%@ page import = “java.sql.*” %> importa il package
specificato.
<%@ include file=”header.txt” %> inserisce il file di testo
header.txt al posto della direttiva. Usato, ad esempio, per
definire intestazioni o chiusure HTML. Inoltre il file inserito
può contenre codice JSP. Le direttive include possono
essere innestate; cioè un file oggetto di una direttiva include
può a sua volta avere una direttiva include.
Un esempio particolarmente significativo della direttiva
include riguarda l’includere un foglio di stile CSS all’interno
di una JSP.
<head>
...
<jsp:include page="mio_stile.css" />
...
</head>
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Sintassi JSP – Azioni
Tutto ciò che si trova in una JSP e che non è una direttiva è
un’azione; le azioni dipendono dal linguaggio di scripting
utilizzato dalla JSP (nel nostro caso Java).
SCRIPTLET:
<% codice linguaggio JSP (java) %>
ESPRESSIONI:
<%= codice linguaggio JSP (java) %>
la differenza tra le due verisioni è che il codice prodotto da
un’ espressione viene automaticamente incapsulato dentro
a un out.println(). Questo ha due conseguenze:
• Il risultato di quello che è messo in un’ espressione
viene mandato in output nel punto corrispondente al
tag jsp.
• In un’ espressione non si possono usare istruzioni
multiple o ; alla fine di un istruzione
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Due Semplici Esempi
<html>
<body>
<%@ page language="java"%>
<p> The date and time: <%= new java.util.Date() %></p>
<body>
<html>
<html>
<body>
<%@ page language="java"%>
<%@ page import="java.util.*" %>
<%@ include file="header.txt" %>
<p> The date and time: <% out.println(new Date()); %></p>
<body>
<html>
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Oggetti Impliciti (1)
Nel definire il codice di pagine JSP, possiamo usare tutta
una serie di oggetti che non dobbiamo creare o definire
noi, ma che sono già implicitamente creati e definiti.
Poiché a basso livello una JSP è tradotta
automaticamente in una Servlet. In quesa parte useremo
il termine servlet per intendere quella generata a partire
dalla JSP.
request
Sottotipo di javax.servlet.ServletRequest
Rappresenta la richiesta del client
response
Sottotipo di javax.servlet.ServletResponse
Rappresenta la risposta del server
Poco utilizzato (la risposta è il contenuto della pagina)
application
Oggetto di classe javax.servlet.ServletContext
Rappresenta il contesto della servlet derivata dalla
pagina JSP e di tutti i componenti Web della stessa
pplicazione
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Oggetti Impliciti(2)
config
Oggetto di classe javax.servlet.ServletConfig
Rappresenta le informazioni di inizializzazione per la
Servlet derivata dalla pagina JSP
exception
Oggetto di classe java.lan.Throwable
È accessibile solo da una pagina di errore
out
Oggetto di classe javax.servlet.jsp.JspWriter
Rappresenta lo stream di output
page
Oggetto di classe java.lang.Object
Rappresenta l’istanza della pagina
processando la richiesta corrente
Di solito, non è utilizzata
JSP
che
sta
pageContext
Oggetto di classe javax.servlet.jsp.PageContext
Rappresenta il contesto della pagina JSP
Fornisce una API per gestire vari attributi
Usato soprattutto dai tag handler
session
Oggetto di classe javax.servlet.http.HttpSession
Rappresenta la sessione
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Alcuni Esempi
Form HTML di login che comunica con una JSP
<HTML>
<BODY>
<H1> Login Form </H1>
<FORM action="prova3.jsp">
Username: <INPUT TYPE="text" NAME="username" /><BR>
Password: <INPUT TYPE="text" NAME="password" /><BR>
<BR>
<INPUT TYPE="submit" VALUE="Login"/>
<FORM>
</BODY>
</HTML>
JSP che riceve i parametri
<html>
<body>
<%@ page language="java"%>
<%
String username = request.getParameter("username");
String password = request.getParameter("password");
%>
<p> You are logging in with:<br/>
username: <%=username%><br/>
password: <%=password%><br/>
</p>
<body>
<html>
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Form HTML e JSP tutto insieme !!!
<html>
<body>
<%@ page language="java"%>
<%
String name = null;
name = request.getParameter("name");
%>
<% if(name != null ) { %>
<p> You entered:<br/>
<%=name%>
</p>
<% } %>
<% if(name == null ) { %>
<form method=get>
<input type="text" name="name">
<input type="submit" value="submit">
</form>
<% } %>
<body>
<html>
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Sintassi JSP – Dichiarazioni
Le dichiarazioni sono istruzioni usate per definire variabili
di stato e metodi della JSP.
<%!
dichiarazione %>
Per gli scriptlet, il codice Java generato viene inserito
come codice del metodo service della corrispondente
servlet.
Con le dichiarazioni, invece, il codice che si va a scrivere
viene messo fuori dal metodo service. Questo può
quindi servire per:
- definire dei metodi da usarsi con la servlet
- dichiarare attibuti (variabili di oggetto) della servlet
Esempi:
<html>
<body>
<%@ page language="java"%>
<%! int counter = 0; %>
<%! public void inc()
{
counter ++;
}
%>
This page has been accessed <%= counter %> times.
<% inc(); %>
<body>
<html>
Cosa sarebbe successo se avessimo scritto:
<%int counter = 0; %>
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Problemi
A forza di complicare le cose abbiamo ottento una pagina
HTML (JSP) incompresibile….
Dove è finita la separazione tra business logic e lookand-feel???
Dobbiamo studiare altre soluzioni per separare il codice
dai tag. A questo proposito, nelle pagine JSP si possono:
Usare i Bean: sono oggetti con caratteristiche speciali.
Sono degli oggetti auto-contenuti che possono essere
usati come “componenti”. I bean possono essere
incapsulati dentro una pagina JSP e contenere codice.
Definire e Usare Tag Personalizzati: si possono definire
nuovi tag JSP per racchiudere all’interno di poche righe
anche operazioni complesse, e per poter riusare quester
operazioni a piacere (come, se volete, quando di
definiscono procedure e funzioni in un linguaggio di
programmazione).
Noi vedremo la prima soluzione.
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Verso i Java Bean
Una possibilità interessante per risolvere il problema
precedente è:
1. spostare tutto il codice java fuori dalla JSP.
2. lasciare nelle JSP solo le chiamate ai metodi java
esterni
In questo modo:
1. chi crea la pagina JSP può in effetti concentrasi solo
sulla presentazione del sito.
2. chi crea la parte dinamica produce un file separato
java di cui pubblica solo la specifica (prototipo) dei
metodi. Il file java può inoltre essere “redatto” tramite
un IDE congeniale.
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Esempio
Prova.jsp
<html>
<head>
<%@ page language= "java" %>
<% MethodBean bean = new MethodBean(); %>
</head>
<body>
<h1>This page accesses the Javabean that is created as a normal
class</h1>
<%= bean.getName() %>
</body>
</html>
MethodBean.java
public class MethodBean
{
public MethodBean()
{
}
public String getName()
{
return new String("MethodBean");
}
}
Nota:
1. Nonostante il nome (MethodBean) ancora non
stiamo usando le funzionalità dei java bean.
2. Per le specifiche di Tomcat, il file MethodBean.class
deve essere messo sotto la cartella WEBINF/classes. Com’era per le servlet.
3. L’esempio è molto semplice, ma dentro ai metodi di
MethodBean posso mettere quello che voglio:
accesso a un db, etc.
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Esempio Login
Ese2.html
<html>
<head>
<script type="text/javascript" src="ese2.js"></script>
</head>
<body>
<H1> Login Form </H1>
<FORM action="ese2.jsp">
Username: <INPUT TYPE="text" NAME="username" id='user' /><BR>
Password: <INPUT TYPE="text" NAME="password" id='password'/><BR>
<BR>
<INPUT TYPE="submit" VALUE="Login" id='submit'"/>
<FORM>
</body>
</html>
Ese2.js
function check(e) {
var user = document.getElementById('user');
var password = document.getElementById('password');
if(user.value == "" || password.value == "") {
alert("Errore");
return false;
// return true; // in this case the submit will happen anyway
}
}
function addListeners(e) {
var sbutton = document.getElementById('submit');
addEvent(sbutton,'click',check);
}
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Ese2.jsp
<html>
<head>
<%@ page language= "java" %>
<% jspbeans.Bean1 bean = new jspbeans.Bean1(); %>
<%
String username = request.getParameter("username");
String password = request.getParameter("password");
%>
</head>
<body>
<h1>This page accesses the Javabean that is created as a normal
class</h1>
<%
if(bean.authenticate(username, password))
out.println("You have been authenticated");
else
out.println("Insterted usrname and/or password are wrong");
%>
</body>
</html>
Bean1.java
package jspbeans;
public class Bean1 {
private String[] names;
private String[] passwords;
public Bean1() {
names = new String[]{"marco",
"matteo"};
passwords = new String[]{"marco76",
"matteo80"};
}
public boolean authenticate(String n, String p) {
for(int i=0; i<names.length;i++) {
if(n.equals(names[i])) {
if(p.equals(passwords[i]))
return true;
}
}
return false;
}
public static void main(String[] args) {
Bean1 b = new Bean1();
System.out.println(b.authenticate("pippo","pluto"));
System.out.println(b.authenticate("marco","matteo80"));
System.out.println(b.authenticate("matteo","matteo80"));
}
}
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Esempio Accesso File
<html>
<head>
<%@ page language= "java" %>
<% jspbeans.Bean2 bean = new jspbeans.Bean2("c:/pippo.txt"); %>
<script type="text/javascript" src="ese3.js"></script>
<link href="ese3.css" rel="stylesheet" type="text/css"/>
</head>
<body>
<h1>This page accesses the Javabean that is created as a normal
class</h1>
<h2>The bean accesses a file</h2>
<p id="para">
<%=bean.showData()%>
</p>
</body>
</html>
package jspbeans;
import java.io.*;
public class Bean2 {
private String file;
public Bean2(String file) {
this.file = file;
}
public String showData() {
String data = "";
try{
BufferedReader f = new BufferedReader(new FileReader(file));
String s;
while((s=f.readLine())!=null) {
data = data + s;
}
}catch(Exception e) {e.printStackTrace(); data="File not found";
}
return data;
}
public static void main(String[] args) {
Bean2 bean = new Bean2("C:/pippo.txt");
System.out.println(bean.showData());
}}
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È Tutto Risolto?
Sicuramente, l’idea di spostare il codice java fuori dalla
JSP è un ottimo punto di partenza.
Ci sono però ancora alcune difficoltà:
1. l’approccio presentato tende a produrre metodi con
molti parametri scambiati avanti e indietro (e.g.
oggetti request, response, etc.)
2. gestire le sessioni (vedi dopo) è abbastanza
scomodo
Per ovviare a queste problematiche le JSP forniscono tag
specifici per trattare classi java esterne come
MethodBean.java.
Queste classi devono però rispettare la specifica dei
JavaBeans.
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Java Beans
Un Java Bean è una normalissima classe java che
rispetta qualche piccola convenzione relativa al suo
contenuto.
In particolare, ogni bean deve avere:
1. un costruttore vuoto
2. solo variabili di stato private o protected
3. metodi di get e set per tali variabili. In particolare, se
la variabile si chiama name, questi metodi devono
chiamarsi: getName e setName.
Tutte queste convenzioni servono per permettere alle
JSP di generare automaticamente il codice per creare
una classe (bean) ed accedere in modo controllato allo
stato di tale classe.
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Esempio
Prova1.jsp
<html>
<head>
<%@ page language= "java" %>
<jsp:useBean id="jb" scope="session" class="UserPrefBean" />
<jsp:setProperty name="jb" property="color" param="newColor" />
</head>
<body>
<h1>This page accesses the Javabean</h1>
<jsp:getProperty name="jb" property="color"/>
</body>
</html>
UserPrefBean.java
public class UserPrefBean
{
private String color;
public UserPrefBean()
{
}
public String getColor()
{
return color;
}
public void setColor(String newColor)
{
this.color = newColor;
}
}
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Tag JSP per JavaBeans 1/3
Vediamo la sintassi completa dei tag che accedono ai
beans.
Caricamento di un java bean:
<jsp:useBean id=”name” scope=”page|session|application”
typeSpec />
1.
id è un nome simbolico assegnatao al bean
all’interno dell’applicazione.
2.
scope definisce l’area di visibilità prevista per il
bean: page è la singola invocazione, session per la
sessione, application per tutta la webapplication
indipendentemente dalle sessioni – viene messo
nell’application context. Se nell’area di visibilità
prevista il bean non c’è la JSP ne crea un’istanza,
altrimenti viene recuperata l’isatnza già esistente.
3.
typeSpec specifica come viene caricato il bean. Il
modo di gran’lunga più usato è class=”MyBean” dove
MyBean.class è in WEB-INF/classes.
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Tag JSP per JavaBeans 2/3
Impostazione di una proprietà Java Bean:
<jsp:setProperty name=”beanName” property=”propertyName”
param=”parameterName” />
Questo tag imposta la varaibile del bean “propertyName”
al valore di “parameterName” passato dalla richiesta http.
<jsp:setProperty name=”beanName” property=”*”/>
Questo tag imposta tutte le variabili del bean ai rispettivi
valori passati dalla richiesta http.
<jsp:setProperty name=”beanName” property=”propertyName”
param=”parameterName” />
Questo tag imposta la varaibile del bean “propertyName”
al valore statico “parameterName”.
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Tag JSP per JavaBeans 3/3
recuperare una proprietà da un Java Bean:
<jsp:getProperty name=”name” property=”propertyName” />
Questo tag recupera la varaibile del bean “propertyName”
e la inserisce nella JSP (pagina HTML).
Inoltre….
Una volta creato un bean possiamo accedervi come
fosse una classe normale.
<html>
<head>
<%@ page language= "java" %>
<jsp:useBean id="jb" scope="session" class="MethodBean"/>
</head>
<body>
<h1>This page accesses the Javabean</h1>
<%= jb.getName() %>
</body>
</html>
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Esempio 1
Questa pagina gestisce una form tramite la quale un
utente può registrarsi a un sito.
<html>
<head>
<%@ page language= "java" %>
<jsp:useBean id="regbean" scope="session" class="RegBean"
/>
</head>
<body>
<jsp:setProperty name="regbean" property="*" />
<H1> Registration Page: </H1>
<BR>
<FORM>
Name: <INPUT TYPE="text" NAME="name" /><BR>
Surname: <INPUT TYPE="text" NAME="surname" /><BR>
Username: <INPUT TYPE="text" NAME="username" /><BR>
Password: <INPUT TYPE="text" NAME="password" /><BR>
Color: <INPUT TYPE="text" NAME="color" /><BR><BR>
<INPUT TYPE="submit" VALUE="Submit"/>
<FORM>
<hr>
<hr>
<h1> You have selected </h1>
Name: <jsp:getProperty name="regbean"
property="name"/><br>
Surname: <jsp:getProperty name="regbean"
property="surname"/><br>
Username: <jsp:getProperty name="regbean"
property="username"/><br>
Password: <jsp:getProperty name="regbean"
property="password"/><br>
Color: <jsp:getProperty name="regbean"
property="color"/><br><br>
</body>
</html>
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25
Questa pagina estrae le informazioni inserite
precedentmente. Poiché il bean è stato definito come
avente uno scope=session. La pagina precedente crea
automaticamente una sessione a cui questa altra JSP
può accedere.
<html>
<head>
<%@ page language= "java" %>
<jsp:useBean id="regbean" scope="session" class="RegBean"
/>
</head>
<body>
<h1>You've been registered!</h1><br>
Name: <jsp:getProperty name="regbean"
property="name"/><br>
Surname: <jsp:getProperty name="regbean"
property="surname"/><br>
Username: <jsp:getProperty name="regbean"
property="username"/><br>
Password: <jsp:getProperty name="regbean"
property="password"/><br>
Color: <jsp:getProperty name="regbean"
property="color"/><br><br>
</body>
</html>
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26
...E infine il bean vero e proprio.
public class RegBean
{
private String name;
private String surname;
private String username;
private String password;
private String color;
public RegBean()
{
}
public
public
public
public
public
String
String
String
String
String
getName() {return name;}
getSurname() {return surname;}
getUsername() {return username;}
getPassword() {return password;}
getColor() {return color;}
public void setName(String newName) {name = newName;}
public void setSurname(String newSurame)
{surname = newSurame;}
public void setUsername(String newUsername)
{username = newUsername;}
public void setPassword(String newPassword)
{password = newPassword;}
public void setColor(String newColor)
{color = newColor;}
}
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Session e Cookie
I server http rispondono ad ogni richiesta del client senza
collegare quella richiesta alle richieste precedenti: si dice
quindi che le interazioni sono stateless, ossia senza
memoria di stato.
Creare un meccanismo di gestione dello stato
permetterebbe ai client e ai server si scambiare
informazioni all’interno di un contesto più ambio che
possiamo denominare sessione.
Questo contesto sarebbe molto utile, per esempio, in
applicazioni di shopping-on-line, dove è necessario
raccogliere le selezioni effettuate dall’utente, i dati degli
acquirenti, carte di credito,…
Un Cookie è una piccola quantità di informazione
trasmessa da una servelt, verso un client. Tale
informazione viene conservata dal browser e, in un
secondo tempo, trasmessa di nuovo al server.
Il server può mantenere una sessione sulla base delle
informaizioni ricevute tramite cookie.
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Esempio 2 (Session)
Questa pagina gestisce una form tramite la quale un
utente può effettuare il login a un sito.
Ese4.html
<html>
<head>
<script type="text/javascript" src="ese2.js"></script>
</head>
<body>
<H1> Login Form </H1>
<FORM action="ese4.jsp">
Username: <INPUT TYPE="text" NAME="username"
id='user'/><BR>
Password: <INPUT TYPE="text" NAME="password"
id='password'/><BR>
<BR>
<INPUT TYPE="submit" VALUE="Login" id='submit'"/>
<FORM>
</body>
</html>
Ese4.jsp
<html>
<head>
<%@ page language= "java" %>
<jsp:useBean id="loginbean" scope="session"
class="jspbeans.Bean3" />
<jsp:setProperty name="loginbean" property="n"
param="username"/>
<jsp:setProperty name="loginbean" property="p"
param="password"/>
</head>
<body>
<h1>
<%= loginbean.authenticate() %>
</h1>
</body>
</html>
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29
Secure Page.jsp
<html>
<head>
<%@ page language= "java" %>
<jsp:useBean id="loginbean" scope="session"
class="jspbeans.Bean3" />
</head>
<body>
<% if (loginbean.getAuth() == true) { %>
<h1>You've been registered!</h1><br>
Username: <jsp:getProperty name="loginbean"
property="n"/><br>
Password: <jsp:getProperty name="loginbean"
property="p"/>
<% } else { %>
<h1>You're not allowed to access this content!</h1>
<% } %>
</body>
</html>
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Bean.java
package jspbeans;
public class Bean3 {
private String[] names;
private String[] passwords;
private String n;
private String p;
private boolean auth;
public Bean3() {
names = new String[]{"marco",
"matteo"};
passwords = new String[]{"marco76",
"matteo80"};
auth = false;
}
public
public
public
public
public
public
void setN(String n) {this.n=n;}
void setP(String p) {this.p=p;}
void setAuth(boolean a) {this.auth=a;}
String getN(){return n;}
String getP(){return p;}
boolean getAuth(){return auth;}
public String authenticate() {
for(int i=0; i<names.length;i++) {
if(n.equals(names[i])) {
if(p.equals(passwords[i])){
auth=true;
return new String("You have been authenticated");
}
}
}
return new String("You are NOT authenticated");
}
public static void main(String[] args) {
Bean3 b = new Bean3();
b.setN("marco");b.setP("matteo80");
System.out.println(b.authenticate());
b.setN("marco");b.setP("marco76");
System.out.println(b.authenticate());
}
}
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Una seconda versione della pagina
sicura
Attraverso la direttiva include possiamo nascondere
l’implementzione della logica applicativa.
<html>
<body>
<%@ page language= "java" %>
<%@ include file="startAllowed.jsp" %>
<h1>You've been registered!</h1><br>
Username: <jsp:getProperty name="loginbean"
property="username"/><br>
Password: <jsp:getProperty name="loginbean"
property="password"/>
<%@ include file="endAllowed.jsp" %>
<%@ include file="startNotAllowed.jsp" %>
<h1>You're not allowed to access this content!</h1>
<%@ include file="endNotAllowed.jsp" %>
</body>
</html>
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Esercizi
Esercizio 1:
Realizzare un servizio di registrazione + login + pagina
autenticata utilizzando solo le classi java (senza sfruttare le
funzionalità dei java beans)
Esercizio 2:
Realizzare lo stesso servizio con i java beans (sfruttare lo
scope=session).
Esercizio 3:
Utilizzando il risultato dell’esercizio 2, realizzare un servizio di
carrello della spesa tramite java beans. In particolare, questo
esercizio consiste in:
1. un db (Access o file) con una serie di articoli identificati da
un codice e una descrizione.
2. una pagina che accede al db e visualizza gli articoli in una
tabella html. La pagina ha anche una form tramite la quale
un utente può effettuare un ordine.
3. Gli ordini vengono memorizzati in un carrello della spesa
(bean) associato ad una sessione tra quell’utente e il
server. Per semplicità considerate che un ordine
consiste in un solo articolo.
4. un’altra pagina permette di fare il check-out del carrello.
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