ANICA SCENARIO
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ANICA SCENARIO 16 gennaio 2015 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE ANICA SCENARIO 16/01/2015 Corriere della Sera - Nazionale Hollywood e la corsa agli Oscar Favorite le commedie surreali 5 16/01/2015 Corriere della Sera - Nazionale Scelta l'originalità: schiaffo al sistema del cinema Usa 7 16/01/2015 La Repubblica - Nazionale Fumo, Lorenzin risponde ai registi "Nessun divieto siate responsabili" 8 16/01/2015 La Repubblica - Nazionale Oscar, Birdman e Budapest Hotel fanno il pieno di nomination 10 16/01/2015 La Repubblica - Nazionale Il cinema perde 6 milioni di spettatori ma cresce la quota dei film europei 11 16/01/2015 La Repubblica - Firenze Film francesi online parte il quinto festival per gli internauti 12 16/01/2015 La Repubblica - Firenze Formula Colonna 13 16/01/2015 La Stampa - Nazionale Birdman e Budapest Hotel guidano la corsa all'Oscar 14 16/01/2015 La Stampa - Nazionale 2014, l'anno nero degli incassi 15 16/01/2015 Il Messaggero - Nazionale Oscar, la sfida è cominciata 16 16/01/2015 Il Messaggero - Nazionale Ma Hollywood dimentica gli afro 18 16/01/2015 Il Fatto Quotidiano Bianco e uomo: identikit da Oscar 19 16/01/2015 Avvenire - Nazionale Oscar, è sfida di nomination tra Anderson e Iñárritu 20 16/01/2015 Il Gazzettino Birdman e l'Hotel alla prova del nove 21 16/01/2015 Il Mattino - Nazionale Oscar, anche la Canonero nella sfida Anderson-Inarritu 23 16/01/2015 Libero - Nazionale CLINT EASTWOOD Il cecchino mette nel mirino sei Oscar 25 16/01/2015 Il Secolo XIX - Nazionale PER GLI OSCAR UNA CORSA A DUE 26 16/01/2015 Brescia Oggi Oscar, corre l´italiana Canonero Favoriti Anderson e Inarritu 28 16/01/2015 Il Giornale di Vicenza Oscar, corre l´italiana Canonero Favoriti Anderson e Inarritu 29 16/01/2015 Il Mattino di Padova - Nazionale Da Venezia agli Oscar Per "Birdman" pioggia di nomination 30 16/01/2015 Il Piccolo di Trieste - Nazionale Oscar, boom per Grand Budapest Hotel e Birdman 31 16/01/2015 Il Tirreno - Nazionale Milena candidata all'Oscar salva l'onore del nostro cinema 33 16/01/2015 L'Arena di Verona Oscar, corre l'italiana Canonero Favoriti Anderson e Inarritu 34 15/01/2015 Il Sole 24 Ore Online L'effetto Zalone "gela" l'affluenza nei cinema nel 2014 35 ANICA SCENARIO 24 articoli 16/01/2015 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 50 (diffusione:619980, tiratura:779916) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato In lizza Al film su Turing 8 candidature, 6 per Eastwood e «Boyhood». L'italiana Canonero in gara Hollywood e la corsa agli Oscar Favorite le commedie surreali Giovanna Grassi LOS ANGELES Una sfida variegata, anche insolita. È quella a cui si assisterà quest'anno per l'assegnazione degli Oscar. Con due commedie anomale, a tratti surreali, in prima fila. Nove nomination al mondo colorato da Belle Époque di Grand Budapest Hotel . Altrettante a Birdman , storia di un attore in declino con un passato da supereroe. A seguire biografie, storie vere, ritratti di famiglia. Come The Imitation Game (8 candidature) sul matematico inglese Alan Turing perseguitato per la sua omosessualità. O il cecchino di American Sniper diretto da Eastwood (6 volte in gara per la statuetta), Boyhood (ancora 6) sulla crescita per 12 anni di un bambino con genitori separati. Ieri l'annuncio a Beverly Hills. E se a Jennifer Aniston, esclusa dalla competizione come miglior attrice, si sarà di sicuro spento il sorriso, le cinque attrici in lizza, Marion Cotillard ( Due giorni, una notte ), Julianne Moore (la favorita per Still Alice ), Felicity Jones ( La teoria del tutto ), Rosamund Pike ( Gone Girl ) e Reese Witherspoon ( Wild ), da ieri hanno cominciato a incrociare le dita. Lo stesso discorso vale per i cinque attori Bradley Cooper ( American Sniper ), Benedict Cumberbatch ( The Imitation Game ), Michael Keaton (il favorito per Birdman ), Steve Carell ( Foxcatcher ) e Eddie Redmayne, nei panni di Hawking in La teoria del tutto. Escluso, con parecchi dissensi, Timothy Spall per Mr.Turner di Mike Leigh. Le candidature soddisfano gli studios e le produzioni indipendenti. La corsa agli Oscar premia il ramo qualità della Fox, la Fox Searchlight, che vanta Birdman e The Grand Budapest Hotel , ma la Weinstein Company sta spendendo somme enormi per sostenere The Imitation Game mentre la Warner Bros spalleggia Clint Eastwood che, per molti a sorpresa, ha conquistato 6 nomination. Interstellar , il kolossal di Nolan, si deve accontentare di partecipare ai premi più tecnici (sono 5 le candidature). La statuetta per il miglior film straniero potrebbe essere una partita a due tra il russo Leviathan e il polacco Ida. E l'Italia? Virzì era già stato escluso dalla rosa dei finalisti, per il nostro Paese corre solo Milena Canonero, che ha realizzato i costumi per Grand Budapest Hotel . Tra i veterani Clint Eastwood (in lizza con il film ma non per la regia) spiega: «Sono il più vecchio, nominato agli Oscar e a 84 anni sono di nuovo in gara. La cosa mi lusinga, anche se cinematograficamente mi sento giovane». Meryl Streep invece batte se stessa e i suoi record di nomination: è arrivata a quota 19 (stavolta come non protagonista). Keira Knightley in corsa per The Imitation Game commenta: «È trascorso quasi un decennio da quando fui candidata per Orgoglio e pregiudizio . Non credo che i premi definiscano una carriera, ma in questi anni sono cresciuta come artista». © RIPRODUZIONE RISERVATA Classifica 9 nomination «Grand Budapest Hotel» e «Birdman» 8 «The Imitation Game» 6 «American Sniper» di Eastwood e «Boyhood» 5 «Interstellar», «Foxcatcher», «Whiplash» e «La teoria del tutto» Interpreti Miglior attore Steve Carell; Bradley Cooper; Benedict Cumberbatch; ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 5 16/01/2015 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 50 (diffusione:619980, tiratura:779916) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Michael Keaton; Eddie Redmayne Miglior attrice Marion Cotillard; Felicity Jones; Julianne Moore; Rosamund Pike; Reese Witherspoon Foto: L'annuncio Da sinistra, Chris Pine (34) e Cheryl Boone (66), presidente dell'Academy, annunciano le candidature come miglior attrice protagonista: Marion Cotillard (39), Felicity Jones (31), Julianne Moore (54), Rosamund Pike (35) e Reese Whiterspoon (38) Foto: Ralph Fiennes in albergo L'attore in «Gran Budapest Hotel» Foto: I sogni di un ex supereroe Michael Keaton in «Birdman» ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 6 16/01/2015 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 50 (diffusione:619980, tiratura:779916) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il commento Scelta l'originalità: schiaffo al sistema del cinema Usa Paolo Mereghetti Quasi un «doppione» dei Golden Globes. Le nomination agli Oscar si discostano poco da quelle della stampa estera: entra American Sniper (oltre alle categorie tecniche, corre per il miglior film e il miglior attore ma non per il regista), esce Tim Burton (zero nomination), ai margini Paul Thomas Anderson ( Inherent Vice , in Italia Vizio di forma , è candidato solo per i costumi e la sceneggiatura) ma a far la parte del leone sono ancora Boyhood , Grand Budapest Hotel e Birdman , tutti e tre in corsa per il titolo di miglior film e miglior regista e con i rispettivi attori nominati nelle varie categorie. È in qualche modo il riflesso di una stagione che ha visto il cinema americano perdere spettatori a casa propria, con i blockbuster che hanno dovuto lasciare spazio a opere meno ricche ma più originali. Un ribaltamento che se portasse proprio il più sorprendente dei titoli in gara - cioè Boyhood - a vincere come miglior film consacrerebbe anche dal punto di vista dell'opinione pubblica (di quella che contano nell'industria del cinema) la crisi delle major, convincendo magari qualche boss a non mettere in cantiere solo remake e sequel. Sorprende che The Look of Silence di Joshua Oppenheimer non abbia nomination per i documentari e che Timothy Spall non ci sia come migliore attore per Mr. Turner ma fa piacere che Marion Cotillard sia in lizza tra le attrici con Due giorni, una notte . Applausi a Meryl Streep per la sua 19ma nomination (non protagonista per Into the Woods ). © RIPRODUZIONE RISERVATA ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 7 16/01/2015 La Repubblica - Ed. nazionale Pag. 1 (diffusione:556325, tiratura:710716) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato INTERVISTA Fumo, Lorenzin risponde ai registi "Nessun divieto siate responsabili" MICHELE BOCCI A PAGINA 22 Fumo, Lorenzin risponde ai registi "Nessun divieto siate responsabili" MICHELE BOCCI ROMA. «Non ho mai proposto una legge per vietare il fumo nei film e nelle serie tv. Chiedo però a registi e scrittori di incontrarsi con noi per trovare insieme il modo di dare messaggi positivi ai giovani». Il ministro alla Salute Beatrice Lorenzin risponde alla lettera aperta di Paolo Sorrentino, Gabriele Salvatores, Niccolò Ammanniti, Francesca Archibugi e tanti altri pubblicata ieri da Repubblica . Insiste sulla necessità di diffondere modelli che allontanino in particolare i giovani da alcol, droga e fumo, ma sottolinea anche la libertà dell'arte di esprimersi come vuole. Non è ammessa alcuna censura in questo campo, dice. La proposta di ridurre le "scene fumo" in film e sceneggiati ha agitato il mondo della cultura e dello spettacolo italiani. Cosa risponde alle critiche? «Che io non ho mai pensato ad alcuna forma di divieto, anche se ricordo che in Italia non si può fare pubblicità occulta. Non faccio lo sceneggiatore ma il ministro. Da anni è dimostrato come cinema e fiction televisiva siano in grado di promuovere immagini forti, positive e negative, che vengono assorbite dalle nuove generazioni. Senza alcuna intenzione di limitare la creatività degli artisti, perché ognuno fa come vuole, mi chiedo se c'è una strada per veicolare anche messaggi che producano un effetto positivo. Del resto le campagne istituzionali non vengono recepite dai giovanissimi». Ma questo non rischia di essere un modo per dare una "linea" a chi gira film e serie tv? «Assolutamente no. Piuttosto mi piacerebbe, se vogliono, incontrare gli artisti, confrontarmi con loro e poi coinvolgerli in attività per sensibilizzare i giovani. L'arte è un potente motore di informazione. E non sempre è necessario usare modelli positivi. Penso a Cristiane F. Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino , una pellicola che ha rotto un muro e per una generazione è valsa più di 100mila campagne contro la droga». Cosa pensa del ritorno del fumo in prima pagina? «Il decennale di una legge rivoluzionaria come quella del ministro Sirchia rischiava di rimanere nascosto. E invece in questo modo parliamo di nuovo di guerra alle sigarette, e il dibattitoè di alto profilo. Questoè importante perché il vizio del fumo costa 70mila morti l'anno e 11 miliardi di spesa sanitaria e coinvolge sempre più giovanissimi. Molti accendono la prima sigaretta a 11 anni». Cambiando argomento, in questi giorni alcune associazioni si sono lamentate perché il nuovo farmaco contro l'epatite C è ancora poco diffuso. Qual è la situazione? «Le associazioni hanno ragione, la distribuzione è troppo lenta. Ad oggi sono stati fatti solo 24 trattamenti in appena 6 regioni. Se consideriamo che dobbiamo curare 50 mila persone in un anno e mezzo, praticamente dobbiamo ancora partire. Se le Regioni hanno problemi siamo disposti ad aiutarle, possiamo incontrarci. Comunque le inviteremo a velocizzare le procedure perché questo medicinale salva la vita ai malatie noi abbiamo dato tutti gli strumenti necessari per acquistarlo e distribuirlo». In questi giorni tanti pronto soccorso italiani sono pieni. Come mai? «Dipende dall'organizzazione della rete di emergenza. Le Regioni che la hanno buona,e in particolare dispongono di servizi territoriali che funzionano, non hanno problemi di affollamento. Penso invece al Cardarelli di Napoli, dove i codici meno gravi al pronto soccorso sono altissimi perché i servizi fuori dall'ospedale non rispondono. E poi in tanti vanno a farsi vedere per una febbriciattola». I sindacati parlano anche di carenza di personale. Inoltre c'è il problema della vaccinazione. Dopo il falso allarme sul Fluad molte persone a rischio non l'hanno fatta «La mancanza di medici e infermieri in certi casi sta diventando cronicaa causa del blocco del turn over. E non riguarda solo i pronto soccorso, che in questo periodo sono messi molto sotto pressione. Sul versante dell'influenza, le Regioni hanno chiesto una proroga della vaccinazione proprio per aumentare il numero dei cittadini protetti. Speriamo che questo riduca i casi». ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 8 16/01/2015 La Repubblica - Ed. nazionale Pag. 1 (diffusione:556325, tiratura:710716) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'Europa ha detto che la pillola dei 5 giorni dopo può essere venduta senza ricetta. L'Italia farà sua questa decisione? «Ho chiesto un parere al Consiglio superiore di sanità. Poi valuteremo, anche con Aifa, come procedere. È un tema tecnico sul quale non ho alcun pregiudizio. L'approccio deve essere scientifico e medico, nell'interesse delle pazienti». PER SAPERNE DI PIÙ www.salute.gov.it IL CASO EPATITE "ALLA GUIDA Il ministro Lorenzin, e Humphrey Bogart Finora il farmaco salvavita è stato somministrato in 24 casi su 50 mila Ho detto alle Regioni di fare in fretta Ma davvero vogliamo vietare che i personaggi dei film fumino? Nelle sceneggiature niente sigarette? E gli omicidi? Gli stupri, le tangenti? E il whisky, i grassi fritti? E le aspirine a stomaco vuoto...? COMPOSITORE E PREMIO OSCAR NICOLA PIOVANI LA LETTERA L'APPELLO DEL CINEMA Su Repubblica di ieri, la lettera di un gruppo di registi, dalla Archibugi a Virzì, contro l'ipotesi del divieto di fumo nei film SU REPUBBLICA ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 9 16/01/2015 La Repubblica - Ed. nazionale Pag. 1 (diffusione:556325, tiratura:710716) Oscar, Birdman e Budapest Hotel fanno il pieno di nomination SILVIA BIZIO Oscar, Birdman e Budapest Hotel fanno il pieno di nomination LOS ANGELES SARÀ l'anno più "bianco" dell'Oscar dal 1998, nel senso della totale mancanza di candidati di colore fra gli attori. Forse questa è la sorpresa maggiore uscita dalle candidature annunciate ieri mattina dai registi J.J. Abrams e Alfonso Cuaron dalla sede dell'Academy a Beverly Hills. Birdman di Alejandro Iñarritu e la commedia Grand Budapest Hotel di Wes Anderson dominano con nove candidature ciascuno, seguiti da The Imitation Game , la storia del matematico inglese Alan Turing, con otto, compresa quella di miglior attore per Benedict Cumberbatch. L'italiana Milena Canonero, tre volte premio Oscar (l'ultima nel 2007 per Marie Antoinette di Sofia Coppola), conquista la sua nona candidatura per i costumi di Grand Budapest Hotel . Meryl Streep da record con la 19ma nomination personale per Into the woods . Nonostante la forza di Grand Budapest Hotel , a detta di tutti Birdman (con Michael Keaton e Ed Norton candidati come attori protagonisti e non) e Boyhood di Richard Linklater, nominato anche per regia, sceneggiatura e attrice non protagonista (Patricia Arquette, che ha appena vinto il Golden Globe) sono tuttaviai film che si contenderanno la statuetta il 22 febbraio. I votanti all'Oscar hanno scelto 8 titoli per il miglior film: fra questi American Sniper di Clint Eastwood (con la terza candidatura consecutiva per Bradley Cooper), Selma di Ava DuVernay (persa l'occasione di candidare la prima regista donna afroamericana), La teoria del tutto , sullo scienziato Stephen Hawking (si parla di sicura vittoria per il protagonista Eddie Redmayne), e Whiplash , debutto alla regia del giovanissimo Damien Chazelle, che aveva solo 26 anni quando il film ha sbancato lo scorso anno il Sundance. Nessun afroamericano candidato, si diceva, ma anche nessuna donna regista, sceneggiatrice né direttore della fotografia, dimostrando così che a Hollywood c'è ancora tanta strada da percorrere prima che si possa parlare veramente di progresso. Solo il regista messicano Iñarritu porta la bandiera della "diversità" nella sua categoria. La francese Marion Cotillard è tuttavia una sorpresa nella categoria miglior attrice protagonista per il ruolo nel film Due giorni, una notte dei fratelli Dardenne. «Sono molto felice di questa nomination che mi colma di orgoglio, ma il cui valore però va diviso con tutti gli altri che hanno lavorato al filme soprattutto con Wes Anderson» dice a caldo Milena Canonero «Ma la nazionalità in questi casi è relativa, anche se il mio essere italiana porta con sé un bagaglio culturale, sociale, di sensibilità artistica speciale:è la mia eredità,e la porto sempre con me ed è nei miei lavori, ma non siamo superiori né inferiori agli altri in quanto italiani e di questo dovremmo essere coscienti tutti». Milena Canonero, in questi giorni al lavoro a Roma, aveva già collaborato con Wes Anderson per altri due film. «Quest'ultimo è veramente libero nel modo in cui interpreta il tempo e il periodo» dice «Creativamenteè stato molto interessante per me. Poter fare i costumi anche delle comparse minori è stato molto importante». BIRDMAN Le nomination 9candidature GRAND BUDAPEST HOTEL 9candidature THE IMITATION GAME 8candidature La corsa per il miglior film American Sniper Birdman Boyhood Grand Budapest Hotel The imitation game Selma La teoria del tutto Wishplash IN CORSA TRE OSCAR La costumista italiana Milena Canonero è alla nona nomination all'Oscar che ha vinto tre volte: con "Barry Lyndon" (1975), "Momenti di gloria" (1981) e "Marie Antoinette" (2006) Foto: DOMINATORE Ralph Fiennes in "Grand Budapest Hotel" di Wes Anderson: nove candidature ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 10 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato R2 / GLI SPETTACOLI 16/01/2015 La Repubblica - Ed. nazionale Pag. 45 (diffusione:556325, tiratura:710716) Il cinema perde 6 milioni di spettatori ma cresce la quota dei film europei FRANCO MONTINI ROMA. Il 2014 è stato un anno difficile per il box office italiano: nelle sale monitorate da Cinetel, una sorta di Auditel del cinema, che controlla giornalmente il 93% dell'intero mercato, si sono staccati 91,4 milioni di biglietti, 6 in meno dell'anno precedente. Un risultato determinato dalla mancanza di un film fenomeno come Sole a catinelle con Zalone, che nel 2013, richiamò in sala oltre8 milioni di spettatori, ma anche da una demenziale politica distributiva per ciò che riguarda in particolare la produzione italiana. Da aprile a settembre non è arrivato in sala nessun titolo di un certo rilievo, in compenso fra ottobre e novembre sono state distribuite una decina di commedie popolari, molto simili, spesso con gli stessi attori, che si sono cannibalizzate fra loro, impedendo ad ogni titolo di essere sfruttato come avrebbe potuto. Adesso distributori e produttori, presenti ieri, insieme agli esercenti, alla conferenza stampa di presentazione dei dati di mercato 2014, promettono novità, ma il rischio è che, come in passato, alle parole non seguono i fatti. La cosa è tanto più clamorosa se si pensa che il film di maggiore incasso in assoluto del 2014, Maleficent , capace di rastrellare oltre 14 milioni di euro, è approdato in sala a fine maggio. Per la prima volta nella storia del cinema italiano il film più visto dell'anno è un'uscita estiva, a dimostrazione che se il prodotto è valido si possono realizzare exploit sorprendenti anche nei mesi caldi, come del resto avviene in tutto il mondo. Un altro elemento che merita attenzione, soprattutto in relazione al calo di interesse sia nei confronti dei film italiani, sia di quelli Usa, è la grande crescita della produzione europea. Lo scorso anno i film prodotti nel vecchio continente totalizzarono complessivamente 10 milioni di spettatori, quest'anno sono diventati 15 milioni, con un aumento percentuale di oltre il 50%. Sono numeri che segnalano un desiderio di novità. ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 11 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL BILANCIO DEL 2014 R2 Spettacoli & TELEVISIONE 16/01/2015 La Repubblica - Firenze Pag. 17 (diffusione:556325, tiratura:710716) Film francesi online parte il quinto festival per gli internauti MYFRENCHFILMFESTIVAL .com è un concetto inedito che ha lo scopo di far scoprire i giovani registi francesi e che permette agli internauti di tutto il mondo di condividere il loro amore per il cinema francese. Dal oggi al 16 febbraio 2015 i cinefili avranno accesso a tutti i film proposti dalla quinta edizione del festival del cinema francese in linea sulla piattaforma myFrenchFilmFestival.com. Sono in concorso dieci lungometraggi e dieci cortometraggi francesi. Gli internauti sono invitati a votare tutti i film e a lasciare i loro commenti sul sito. La selezione conta due film belgi in concorso, uno del patrimonio storico e, fuori concorso due film francofoni canadesi. Al termine del festival saranno consegnati cinque premi: tre per i lungometraggi, due per i cortometraggi. All'evento collabora anche l'Istituto Francese di Firenze. Foto: www.myfrenchfestival.com Da oggi al 16 febbraio ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 12 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LA RASSEGNA 16/01/2015 La Repubblica - Firenze Pag. 17 (diffusione:556325, tiratura:710716) Formula Colonna Riapre la sala di lungarno Ferrucci con conferenze film a richiesta biglietti ridotti e altre idee originali FULVIO PALOSCIA IL CINEMA Colonna ricomincia dalla gestione di un società di comunicazionee marketing, la pratese Headline, che fa capo all'imprenditore Alessandro Baccani, nato proprio nella zona di piazza Gavinana e deciso a rilanciare la sala dopo l'ennesima chiusura «per affetto, visto che la frequentavo da piccolo, e perché volevo creare un contenitore in cui l'aspetto cinema sia preponderante, ma non l'unico. C'è un progetto di conferenze il sabato su vari temi della cultura e della scienza, quello di un centro didattico sul cinema, con l'obiettivo di tenere il Colonna aperto tutto il giorno: un luogo di esperienze diverse, non solo di fruizione ma anche di scambio, perché questo è il futuro delle sale cinematografiche che non sono multiplex». La programmazione è firmata da Massimo Smuraglia, regista, critico, direttore di Spaziouno dal 1987 al 1994. Ne è nato un primo stralcio di proiezioni attento non solo alla vocazione "d'essai" della sala, ma anche all'ubicazione, «in un quartiere popolare e popoloso» dice Smuraglia,i cui abitanti avranno voce in capitolo con film a richiesta (tra le prime arrivate, Berlinguer ti voglio bene ), con programmazione mattutina per le mamme (ancora in fase di allestimento) e biglietto gratis per chi, il sabato, si siede ai tavoli del ristorante della Rari Nantes. Lo schermo della sala di lungarno Ferrucci ospiterà non solo film del circuito "ufficiale" («impresa difficilissima, visto che siamo una sala fuori da ogni network» spiega Smuraglia) ma anche opere transitate come meteore nelle sale, ma che qui avranno una tenitura di più giorni, a cominciare da Perfidia di Bonifacio Angius, dal 22 (alle 21 incontro con il regista e l'attore Stefano Deffenu) al 25 gennaio. La prima rassegna in cartellone è firmata da Riccardo Pangallo, dal 19 gennaio al 23 febbraio: in Road moviese derive esistenziali l'attore fiorentino ha raccolto film in cui «la strada è la metafora di un viaggio interiore, di una ricerca di se stessi e dell'avventura tra luci ed ombre dell'esistenza»: si va dalla paura con Duel di Spielberg (il 19/1) ai rapporti sentimentali ( L'amante di Sautet, 26/1), dal vuoto ( Stradaa doppia corsia di Hellmann, 16/2) all'inquietudine (Cinque pezzi facili di Rafelson, 23/2). Dopo il successo che Mommy ha ottenuto al Colonna nei giorni di Natale, dal 10 al 18 febbraio retrospettiva dedicata al regista Xavier Dolan, enfant prodige del cinema canadese; in programmazione, a febbraio una rassegna dedicata alla Prima guerra in mondiale. Mentre il 27 si celebrerà la Giornata della Memoria: tra i film in programma Anita B di Faenza e Hannah Arendt della von Trotta. Prezzi accessibili: durante la settimana, 5.50 euro. Foto: MEMORABILE Il manifesto di "Duel" primo film di Steven Spielberg che inaugura il ciclo di film affidato a Riccardo Pangallo (19 gennaio) ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La svolta 16/01/2015 La Stampa - Ed. nazionale Pag. 27 (diffusione:309253, tiratura:418328) Birdman e Budapest Hotel guidano la corsa all'Oscar Nove nomination ciascuno, tra cui miglior film e regia Segue The Imitation Game. Le statuette il 22 febbraio CLAUDIA FERRERO Dopo un 2014 segnato dalla Statuetta alla Grande Bellezza di Sorrentino, dopo l'esclusione già nelle preselezioni del Capitale Umano di Virzì tra i film stranieri, l'Italia non scompare dalla prossima notte degli Oscar: sono gli sfarzosi abiti del Grand Budapest Hotel a riaccendere speranze di vittoria grazie alla candidatura di Milena Canonero per i costumi del film di Wes Anderson. Una bella sorpresa. Come invece sorpresa non è la pioggia di nomination per lo stesso film, ben nove, che la storia di questo raffinatissimo Grand Hotel Budapest dagli anni Trenta fino al 1968 si gioca a pari merito con Birdman di Alejandro González Iñárritu, commedia su un ex divo supereroe da blockbuster in cerca di rilancio a Broadway. La delusione Fincher Hanno fatto il pieno di candidature anche The Imitation Game di Morten Tyldum, sulla vita di Alan Turing (otto), Boyhood di Richard Linklater (sei) e altrettante American Sniper di Clint Eastwood. A cinque nomination si sono fermati La Teoria del Tutto di James Marsh, Interstellar di Christopher Nolan e Whiplash di Damien Chazelle, mentre Foxcatcher di Bennett Miller è a quota 4. Delusione, invece, per il thriller Gone Girl L'Amore bugiardo di David Fincher, candidato solo per la notevole prova d'attrice di Rosamund Pike. Grand Budaperst Hotel e Birdman sono nella lista per il miglior film assieme ad American Sniper , a Boyhood , a The Imitation Game , a Selma , alla Teoria del tutto e a Whiplash . Attori in cerca di conferme In cerca della consacrazione definitiva è Bradley Cooper, (alla terza candidatura consecutiva), per il ruolo del cecchino Chris Kyle nel dramma sulla guerra in Iraq American Sniper diretto da Eastwood, che però non è in lizza fra i registi. Cooper deve vedersela nella categoria miglior attore con Michael Keaton per Birdman - fresco vincitore del Golden Globe -, Steve Carell per il dramma sportivo Foxcatcher e gli inglesi Benedict Cumberbatch, che interpreta il matematico Alan Turing in The Imitation Game , e Eddie Redmayne, anche lui nel ruolo di uno scienziato, Stephen Hawking, in La teoria del tutto. Julianne Moore è tra le favorite alla vittoria per il dramma sull'Alzhaimer Still Alice : la sfidano Rosamund Pike spietata in L'amore bugiardo , Reese Witherspoon per Wild , Felicity Jones per La teoria del tutto e l'attrice francese Marion Cotillard protagonista di Due giorni, una notte dei Dardenne. Nella cinquina dei registi, Alejandro G. Iñàrritu, Richard Linklater, Bennett Miller, Wes Anderson e Morten Tyldum. Tra le grandi delusioni, quella di The Lego Movie per l'animazione (il regista Philip Lord ha twittato una statuetta di Lego e la frase «Tutto ok, l'Oscar me lo sono fatto io»), categoria dove ci sono Song Of The Sea, Big Hero 6, The Boxtrolls, Dragon Trainer 2, The Tale of the Princess Kaguya . Tra i migliori film stranieri resta fuori uno dei favoriti, lo svedese Turist, ed entrano Storie Pazzesche e il drammatico Timbuktu . Invece Citizenfour , su Edward Snowden, si conferma il favorito tra i documentari. Attrice da record Meryl Streep, nominata come attrice non protagonista per «Into the Woods»: con questa 19a candidatura è l'attrice ad aver ricevuto più nomination La favorita «Still Alice» è già valso a Julianne Moore un Golden Globe, ora è la favorita anche per l'Oscar: Moore è una professoressa di linguistica malata di Alzheimer Grandi sconfitte Ex rivali in amore, unite ora nella delusione: niente nomination per Jennifer Aniston («Cake») e Angelina Jolie per «Unbroken» Grand Budapest Hotel Tra le nomination per il raffinato film di Wes Anderson: miglior film, regia, sceneggiatura originale, fotografia, colonna sonora originale, costumi, make up Birdman Miglior film, regia, attore (Keaton), attore non protagonista (Norton), attrice non protagonista (Emma Stone) tra le candidature del lavoro di Iñárritu ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 14 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato il caso 16/01/2015 La Stampa - Ed. nazionale Pag. 27 (diffusione:309253, tiratura:418328) 2014, l'anno nero degli incassi FULVIA CAPRARA ROMA Nel 2014, forse l'anno più nero della crisi, le presenze nelle sale e gli incassi cinematografici calano visibilmente. Secondo i dati Cinetel presentati ieri (riferiti al 93% dell'intero mercato) i biglietti venduti sono stati 91.465.559, con una diminuzione del 6,13% rispetto al 2013, e gli introiti si fermano a quota 574.839.395 euro, con una flessione del 7,09%. Le presenze sono praticamente le stesse del 2012, la quota di mercato del cinema italiano dell'anno appena concluso è del 27, 76%, mentre nel 2013 si viaggiava sul 31,16%, merito, in gran parte, del Sole a catinelle di Checco Zalone che, da solo, aveva raccolto circa l'8%. Sul futuro però c'è ottimismo, i primi sei giorni del 2015 hanno ottenuto il miglior risultato degli ultimi 20 anni, con 4,8% di presenze in sala. Anche dal 1° al 13 gennaio i biglietti staccati, rispetto allo stesso periodo del 2014, sono aumentati del 10,35%, e gli incassi del 10,71%. Insomma, il periodo natalizio si conferma fondamentale per la sopravvivenza dell'industria cinematografica. I risultati Cinetel premiano anche la scelta di far uscire, nella prima settimana dell'anno, una seconda sventagliata di titoli di massimo appeal, a iniziare da Si accettano miracoli di Alessandro Siani, gran trionfatore, al terzo posto nell'arco di tempo che va dall'11 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015, dopo Lo Hobbit e Il ricco, il povero e il maggiordomo . In testa alla classifica dei top 100 c'è la Jolie, perfida strega di Maleficent , seguita dalla commedia Un boss in salotto e dall'adrenalinico Lupo di Wall Street firmato Scorsese. I gusti degli italiani continuano tradizionalmente a dividersi nei due grossi filoni della commedia e del blockbuster americano. Il primo titolo di un autore europeo non italiano (posto 17) è Lucy , di Luc Besson, protagonista Scarlett Johansson, mentre la bandiera dell'Italia torna a sventolare al numero 21, con Il giovane favoloso di Martone. Nella gara tra case di distribuzione cinematografica vince la Warner Bros Italia, seguita da Universal (che comprende anche Filmauro e «The Space movies»), e da O1 Distribution. I buoni propositi per il 2015 sono di far arrivare nelle sale titoli di richiamo tutto l'anno, non solo in autunno e in inverno. Quello che ci aspetta sarà anche l'anno del ritorno del grande cinema italiano. Saranno pronti, uno dopo l'altro, il nuovo film dei fratelli Taviani e quello di Nanni Moretti, e poi Tale of Tales di Matteo Garrone e La giovinezza del premio Oscar Paolo Sorrentino. Per questi ultimi tre titoli si prevede la presenza contemporanea al Festival di Cannes e, di conseguenza, la possibilità di riconoscimenti che dovrebbero stimolare l'interesse del pubblico. 91.465.559 biglietti venduti Questi gli ingressi totali per i dodici mesi del 2014, con una diminuzione del 6,13% sul 2013; curiosità: il dato è simile a quello del mercato Usa 574.839.395 euro incassati La flessione, per quanto riguarda gli introiti, è pari al 7,09%; la quota di mercato del cinema italiano è passata dal 31,16% al 27, 76% del totale Maleficent Il film con Angelina Jolie perfida strega è in testa alla classifica dei top 100 Un boss in salotto Al secondo posto la commedia di Miniero con Paola Cortellesi e Rocco Papaleo ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Arrivano i dati ufficiali: il 2015 parte con numeri molto positivi 16/01/2015 Il Messaggero - Ed. nazionale Pag. 27 (diffusione:210842, tiratura:295190) Oscar, la sfida è cominciata «LA NAZIONALITÀ È RELATIVA MA PORTO SEMPRE CON ME LA MIA CULTURA OVUNQUE IO LAVORI» Gloria Satta I CANDIDATI All'Oscar, il 22 febbraio prossimo, sarà testa a testa tra Grand Budapest Hotel di Wes Anderson e Birdman di Alejandro G. Iñárritu. Hanno ottenuto 9 nomination ciascuno e sfideranno altri sei film: American Sniper, Boyhood (girato nell'arco di 12 anni), The Imitation Game, Selma, La teoria del tutto e l'outsider di questa 87ma edizione del premio, Whiplash, diretto dal men che trentenne Damien Chazelle. È un "caso" di cui si parla in tutto il mondo e in Italia lo vedremo il 12 febbraio. Tra gli attori combatteranno fino all'ultimo voto Steve Carrell, Bradley Cooper, Benedicht Cumberbacht, Michael Keaton, Eddie Radmayne. Come migliore attrice sono in gara Marion Cotillard, Felicity Jones, Julianne Moore, Rosamund Pike, la moglie di L'amore bugiardo , Reese Whiterspoon. L'ITALIANA E anche se l'esclusione del Capitale umano dalla "shortlist" aveva tagliato il nostro cinema fuori dall'Oscar, in finale ci sarà un'eccellenza italiana: Milena Canonero, la costumista che ha già vinto tre statuette, ora candidata (è l'ottava volta) per i coloratissimi abiti di Grand Budapest Hotel. «Sono sorpresa, non mi aspettavo la nomination», reagisce a caldo Canonero, classe 1946, eleganza innata. «Non si sa mai come vanno queste cose ma sono felicissima. È un grande onore. Devo riconoscere però che il merito non è solo mio: noi costumisti siamo nelle mani del regista, dello scenografo, del montatore e di tutti quelli che lavorano a un film. Poi, quando si arriva in zona Oscar, a decidere sono i votanti dell'Academy». Da molti anni residente in America, contesa dai massimi registi del mondo, in questi giorni Milena è a Roma: assisterà domani a Palazzo Braschi all'apertura della spettacolare mostra "I vestiti dei sogni" sui grandi costumisti italiani. Un'intera sala è dedicata alle fastose "mises" create per Marie Antoinette , il film di Sofia Coppola per il quale Canonero vinse nel 2006 il terzo Oscar. Gli altri due li aveva avuti rispettivamente nel 1976 per Barry Lyndon e nel 1982 per Momenti di gloria . E che effetto le fa essere l'unica italiana in finale alla notte delle stelle? «La nazionalità è relativa», risponde la costumista, «ma il mio essere italiana comporta un bagaglio culturale, sociale e una sensibilità artistica speciale. È la mia eredità e la porto sempre con me, ovunque vada a lavorare». LE USCITE Quanto agli altri finalisti, il controverso American Sniper è ora campione d'incassi sia in Italia sia negli Usa. Birdman , già applaudito a Venezia (era il vincitore morale della Mostra) uscirà il 5 febbraio. Il 12 dello stesso mese si vedranno Selma , sulla famosa marcia di protesta guidata nel 1965 da Martin Luther King, e Whiplash . Quest'ultimo film, opera seconda del giovanissimo Chazelle, lanciato al Sundance, passato al festival di Torino e premiato un po' dappertutto, si è aggiudicato anche la candidatura per l'attore non protagonista. E' J. K. Simmons che interpreta il sadico direttore d'orchestra con cui dovrà vedersela un giovane batterista jazz nel conservatorio più competitivo di New York. Un confronto feroce a base di musica, lacrime, sangue. I favoriti GRAND BUDAPEST HOTEL Ralph Fiennes nel film di Wes Anderson: 9 nomination BIRDMAN Michael Keaton nel film di Iñarritu: 9 candidature ma niente a Venezia AMERICAN SNIPER Bradley Cooper nel film di Eastwood, sei candidature tra cui film e attore BOYHOOD Ellar Coltrane nel film di Linklater, 12 anni di riprese e 6 candidature un po' a sorpresa Le nomination 2015FILM ANSA REGISTA FILM STRANIERO ATTORE PROTAGONISTA ATTRICE PROTAGONISTA FILM D'ANIMAZIONE Rober t Duvall (The Judge) Ethan Hawke (Boyhood) Edward Norton (Birdman) Mark Ruffalo (Foxcatcher) J.K Simmons (Whiplash) ATTORE NON PROTAGONISTA ATTRICE NON PROTAGONISTA Big Hero 6 The Boxtrolls Dragontrainer 2 Song of the Sea The Tale of the Princess Kaguya American Sniper (Clint Eastwood) Birdman (Alejandro Gonzales Inarritu) Boyhood (Richard Linklater) Grand Budapest Hotel (Wes Anderson) The Imitation Game (Mor ten Tydlum) Selma (Ava DuVernay) La ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 16 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Con 9 nomination a testa, "Grand Budapest Hotel" e "Birdman" dominano la classifica. Otto invece quelle collezionate da "The Imitation Game", sei per "Boyhood" e "American Sniper", a quota cinque "Interstellar", "Whiplash" e "Foxcatcher" Unica italiana in gara la costumista Milena Canonero, 3 volte vincitrice, all'ottava candidatura con il film di Wes Anderson 16/01/2015 Il Messaggero - Ed. nazionale Pag. 27 (diffusione:210842, tiratura:295190) ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 17 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato teoria del tutto (James Marsh) Whiplash (Damien Chazelle) Alejandro G. Inarritu (Birdman) Richard Linklater (Boyhood) Bennett Miller (Foxcatcher) Wes Anderson (Grand Budapest Hotel) Mor ten Tydlum (The Imitation Game) Marion Cotillard (Due giorni, una notte) Felicit y Jones (La teoria del tutto) Julianne Moore (Still Alice) Rosamund Pike (Gone girl) Reese Witherspoon (Wild) Steve Carell (Foxcatcher) Bradley Cooper (American Sniper) Benedict Cumberbatch (The Imitation Game) Michael Keaton (Birdman) Eddie Redmayne (La teoria del tutto) Ida (Pawel Pawlikowski - Polonia) Leviathan (Andrei Zvyagintsev - Russia) Tangerines (Zaza Urushadze - Estonia) Timbuktu (Abderrahmane Sissako - Mauritania) Storie Pazzesche (Damián Szifrón Argentina) Patricia Arquette (Boyhood) Laura Dern (Wild) Keira Knightley (The Imitation Game) Emma Stone (Birdman) Mer yl Streep (Into the Woods) "TORNERANNO I PRATI" DI OLMI NELLA SEZIONE GALA DI BERLINO Foto: Milena Canonero Foto: The Imitation Game 16/01/2015 Il Messaggero - Ed. nazionale Pag. 27 (diffusione:210842, tiratura:295190) DOPO I TRIONFI DI "12 ANNI SCHIAVO" RESTA AI MARGINI L'APPASSIONATO "SELMA" SU MARTIN LUTHER KING Fabio Ferzetti IL COMMENTO Sarà un Oscar tutto bianco: fra i tanti candidati agli Academy Award non c'è nemmeno un afroamericano. A un anno dal trionfo perfino eccessivo di 12 anni schiavo , il film sullo schiavismo dell'inglese Steve McQueen, l'Academy sembra dire «abbiamo già dato» e ignora quasi completamente Selma , il film di Ava Du Vernay su Martin Luther King e la lotta per i diritti civili negli anni 60 che molti consideravano tra i favoriti. E negli Usa c'è già chi legge questa scelta alla luce della sconfitta di Obama alle elezioni di midterm , che ha indebolito non poco il presidente. La Du Vernay tra l'altro sarebbe stata la prima regista afro a conquistare una candidatura alla statuetta. Un'occasione storica che i votanti dell'Academy non hanno colto. Selma figura tra gli otto titoli candidati a miglior film, ma né la regista né il protagonista David Oyelowo sono stati presi in considerazione. Non abbiamo ancora visto Selma , ma riesce difficile credere che la regia sia ancora più anonima di quella di Morten Tyldum per The Imitation Game , che invece è candidato. OTTO TITOLI Curioso anche essersi fermati a 8 titoli per la categoria maggiore, quando le nuove regole ne prevedono fino a 10. Strana avarizia. Ma se nell'insieme la lista delle nominations non è troppo sorprendente, a scavare un po' spuntano fuori esclusioni e inclusioni bizzarre. Possiamo considerare una buona notizia il drastico ridimensionamento di Gone Girl - L'amore bugiardo , che consideriamo il film più sopravvalutato dell'anno, anche se nessuno avrebbe scommesso su una performance così disastrosa: solo Rosamund Pike strappa una candidatura. Se era abbastanza scontata la pioggia di candidature su American Sniper e The Imitation Game , è bello trovare fra i candidati un outsider come Boyhood , piccolo gioiello che è l'esatto opposto del cinema americano roboante a cui siamo abituati. Ed è importante l'affermazione del notevole Foxcatcher , anche se stavolta Bennett Miller, già regista di Capote , si candida per la regia ma non per il film , anche se c'erano ancora due osti liberi. Altro piccolo mistero hollywoodita. Fa piacere pure che Wes Anderson riceva finalmente una consacrazione e che Birdman si prenda la rivincita dopo esser tornato da Venezia a mani vuote (anche quello, che errore...). Ma fra le scelte inspiegabili ci sono l'esclusione del geniale T he Lego Movie dalla cinquina del film d'animazione, ed è un delitto aver negato la sua grande occasione al sublime Timothy Spall (Mr. Turner di Mike Leigh), attore già maturo e non proprio abbonato ai ruoli da protagonista, per preferirgli il Cumberbatch di The Imitation Game , che invece avrà altre occasioni. Così come è curioso aver ignorato un Jake Gyllenhaal al suo massimo storico ne Lo sciacallo , Ma gli Oscar non sono un pranzo di gala e tra le esclusioni che bruciano di più c'è anchequella toccata al coraggioso, impassibile e insieme straziante documentario sui boia indonesiani di Joshua Oppenheimer, The Look of Silence . Non sarà perché il film ricorda con pacata fermezza il ruolo avuto dagli Stati Uniti in quel genocidio? Pensarlo non sarà elegante, ma è del tutto inevitabile. ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 18 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Ma Hollywood dimentica gli afro 16/01/2015 Il Fatto Quotidiano Pag. 19 (tiratura:100000) Bianco e uomo: identikit da Oscar Federico Pontiggia Oscar nominations, prima i vincitori: Birdman di Alejandro González Iñárritu e The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, che conducono appaiati con 9 candidature. Eppure, fanno più rumore gli sconfitti, anzi, il grande perdente: l'Academy of Motion Picture Arts and Sciences. 6.028 sono i membri che votano per i premi e, ha scoperto il Los Angeles Times nel 2012, sono per il 76 per cento uomini, per il 94 per cento bianchi, per l'86 per cento maggiori di 50 anni: non ci si può stupire troppo che privilegino la propria immagine riflessa sul grande schermo, ma stavolta hanno fatto peggio del solito, peggio degli ultimi 17 anni. Su 20 attori e attrici, tra protagonisti e non protagonisti, non c'è nessun afroamericano o ispanico: 20 bianchi, anglosassoni, ovvero yankee o inglesi (Eddie Redmayne, Benedict Cumberbatch, Keira Knightley). Non finisce qui: nessuna sceneggiatrice e nessuna regista donna, su 15 caselle disponibili. EMBLEMATICO il caso della regista di Selma Ava DuVernay: avrebbe potuto essere la prima donna nera dietro la macchina da presa candidata, niente da fare. Ma Selma, sulla marcia per i diritti civili del 1966, prende un'altra mazzata: David Oyelowo, ottimo protagonista nei panni di Martin Luther King, non entra in cinquina. Accanto alla canzone Glory, l'altra nomination di Selma è per miglior film: categoria allargata a 8. La pena del contrappasso dopo le tre statuette a 12 anni schiavo l'anno scorso? A bocca asciutta anche Angelina Jolie regista di Unbroken , per trovare un po' di "diversità" bisogna rifarsi al messicano Iñárritu, che corre per la regia con Richard Linklater (Boyhood , 6 candidature), Bennett Miller (Foxcatcher , 5), Wes Anderson e Morten Tyldum (The Imitation Game, 8). Tra gli 8 in lizza per la statuetta al miglior film da questi va sottratto Foxcatcher e, oltre a Selma (2), aggiunto Whiplash (5), The Theory of Everything (5) eAmerican Sniper (6) di Clint Eastwood, che manda in nomination anche il cecchino Bradley Cooper. Con lui, tra i protagonisti, Steve Carell (Foxcatcher ), Cumberbatch (The Imitation Game), Michael Keaton (Birdman ) e Redmayne (La teoria del tutto), mentre la favorita Julianne Moore (Still Alice ) se la vedrà con Reese Whiterspoon (Wild ), Felicity Jones (The Theory...), Marion Cotillard (Due giorni, una notte dei Dardenne) e Rosamund Pike, unica presenza del dimenticato Gone Girl di David Fincher. E l'Italia? Già eliminato Il capitale umano di Paolo Virzì, punta tutto sulla costumista Milena Canonero: già due volte premio Oscar per Barry Lyndon e Momenti di gloria, cerca il terzo per The Grand Budapest Hotel. In bocca al lupo, e appuntamento al 22 febbraio per la Notte degli Oscar. Foto: BIRDMAN Foto: Il film di Iñárritu ha ricevuto ben 9 candidature, così come " The grand Budapest hotel " ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 19 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato NOMINATIONS 16/01/2015 Avvenire - Ed. nazionale Pag. 15 (diffusione:105812, tiratura:151233) Oscar, è sfida di nomination tra Anderson e Iñárritu Ieri a Los Angeles le candidature: 9 per "Grand Budapest Hotel" e "Birdman", 8 per "The Imitation game". Unica italiana Milena Canonero per i costumi ALESSANDRA DE LUCA Birdman di Alejandro Iñárritu e The Gran Budapest Hotel di Wes Anderson, nove nomination ciascuno, sono i film più apprezzati dall'Academy Awards, che consegnerà i prossimi premi Oscar domenica 22 febbraio. Subito dopo si piazzano The Imitation Game (8) di Mortensen Tyldum, American Sniper (6) di Clint Eastwood e Boyhood (6) di Richard Linklater. Ottimo risultato anche per Foxcatcher di Bennett Miller, La teoria del tutto di James Marsh e Whiplash di Damien Chazelle, tutti con cinque nomination, che si candidano per le principali categorie, mentre Interstellar di Christopher Nolan entra solo nelle cinquine tecniche, così come Unbroken di Angelina Jolie e Vizio di forma di Paul Thomas Anderson. Tutto più o meno secondo le previsioni, senza troppe sorprese, eppure qualcosa di stonato salta all'occhio. Se Birdman , commedia amara su un attore hollywoodiano in crisi, fa giustamente il pieno di candidature, quelle che hanno premiato The Imitation Game , storia dell'uomo che inventò il computer, ci sembrano francamente troppe, decisamente ingiustificate quelle alla regia e alla modesta interpretazione della sempre sopravvalutata Keira Knightley. Ottima la decisione di candidare tra i migliori film stranieri il polacco Ida , su una suora che scopre le proprie origini ebraiche, ma la presenza nella stessa cinquina dell'argentino Strane Storie sugli eccessi a cui può arrivare il comportamento umano ci sembra fuori luogo. Così come è incomprensibile la decisione di candidare due volte Alexandre Desplat, per le musiche sia di Grand Budapest Hotel che di The Imitation Game . Inammissibile poi l'esclusione di The Look of Silence , sul genocidio in Indonesia, dalla cinquina dei migliori documentari, tra cui campeggia il bellissimo Il sale della terra di Wim Wenders. Curioso poi il panorama dei migliori attori, che in molti casi hanno ottenuto l'unica candidatura destinata al film. Come Robert Duval per The Judge , Reese Witherspoon e Laura Dern per Wild , storia di un lungo viaggio in solitaria attraverso l'America, ma è soprattutto il caso di Marion Cotillard, protagonista di Due giorni, una notte dei fratelli Dardenne, film grazie al quale l'attrice si prende la sua bella rivincita sulla giuria di Cannes che le aveva preferito Julianne Moore, nuovamente sua rivale, ma questa volta nei panni di una malata di Alzheimer nel toccante Still Alice , snobbato dalle altre cinquine. Dimenticati anche L'amore bugiardo , candidato solo per l'interpretazione di Rosamund Pike, Into The Woods , che vede però nominata l'onnipresente Meryl Streep e Big Eyes di Tim Burton, rimasto a bocca asciutta. Strano anche il caso di Selma - La strada per la libertà sulla storica marcia di Martin Luther King, che figura solo nel gruppo dei miglior film e nella cinquina per la canzone. Quasi che l'Academy se la sia cavata con un gesto "dovuto", ma tutto sommato svogliato per un film nobile nelle intenzioni, ma piuttosto deludente del risultato. Tra i migliori film di animazione ci sono Big Hero 6 della Disney, Dragon Trainer 2 della Dreamworks e The Boxtrolls della Universal, mente tra i film stranieri vanno segnalati anche Timbuctu del maliano Sissako sull'integralismo islamicoe il pluripremiato Leviathan , che ha però suscitato lo sdegno dell'Associazione degli Esperti ortodossi, pronti a un appello al ministro della Cultura Vladimir Medinskij con la richiesta di vietare in Russia la proiezione del film. La Chiesa russa, però, che nella pellicola viene ritratta come complice del potere, colpevole di abusi e ingiustizie, è rimasta neutrale rispetto alla proposta degli ortodossi. Inorgoglisce, infine, la candidatura della nostra Milena Canonero, autrice dei magnifici costumi di The Grand Budapest Hotel . Foto: MESSICO. Il regista Alejandro Iñárritu Foto: USA. Wes Anderson con Ralph Fiennes ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 20 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Cinema . / AGORA' SETTE spettacoli 16/01/2015 Il Gazzettino Pag. 20 (diffusione:86966, tiratura:114104) Birdman e l'Hotel alla prova del nove Ma l'opera che meriterebbe di sbancare rimane "Boyhood" L'Italia in gara con la costumista Canonero, al possibile poker Mettiamola così. Adesso l'Academy ha solo una possibilità per salvarsi da questa accozzaglia di nomination per il miglior film, con quest'elenco di opere in gran parte deludenti: dare il 22 febbraio l'Oscar a "Boyhood" (e non certo per copiare i Golden Globes), che rimane l'unico film, tra quelli proposti per il premio, che abbia veramente scosso la palude del già visto, già sentito, già tutto. Semmai nelle 7 candidature assegnate al film di Linklater, spicca la distrazione per il protagonista assoluto (Ellar Coltrane), passato da bambino a oltre l'adolescenza, mostrando la trasformazione vera del proprio corpo, che è lo stesso "corpo" in evoluzione del film. Cioè: anche se non nominavano Ethan Hawke era lo stesso. Volendo scegliere un'alternativa, faticosa ma ci si prova, eccone una del tutto improbabile: "Whiplash", sorta di lotta interiore per diventare un percussionista di talento, dal ritmo indiavolato e con un assolo di batteria strepitoso (la musica è il personaggio principale): miglior film è dura, ma assolutamente meritatissimi sarebbero montaggio e montaggio sonoro, oltre all'attore non protagonista (J.K. Simmons). Man bassa (9 nominations a testa) hanno fatto "Birdman" del messicano Iñarritu e "Grand Budapest Hotel" di Wes Anderson. Il primo conferma l'invidiabile fiuto del direttore della Mostra Alberto Barbera, che già l'anno scorso aveva poi trionfato agli Oscar con "Gravity" (entrambi sono stati film d'apertura nel 2013 e 14). Ma tra i due film non c'è paragone: "Birdman", già detto all'indomani della prima veneziana, resta un film sopravvalutato di un regista altrettanto sopravvalutato: certo non è a livelli bassi come con "Biutiful", ma se si toglie un po' di forma, il film non presenta tanti motivi di interesse così come si vorrebbe far credere. Su Wes Anderson è detto tutto: quando dimostrerà di saper fare anche qualcos'altro, rispetto al suo incrollabile cliché (divenne famoso con "I Tenenbaum"), forse troverà un fan in più (ne ha tanti, comunque); curioso che tutta questa attenzione arrivi con un film nemmeno tra i suoi migliori (ma Ralph Fiennes è rimasto fuori). Che poi un'opera convenzionale come "The imitation game" porti a casa 8 nominations è davvero sbalorditivo; in rapporto più comprensibili le 6 a "American sniper" (forse l'unico film di Eastwood difficile da amare, ma la frattura tra i pro e i contro è feroce), ma non c'è quella al regista. "Interstellar" va alla finale con 5 candidature (tutte "minori") e qui ci siamo. Detto che sono 8 i film in gara (il numero più basso da quando possono arrivare a 10), ormai è più che una tendenza l'attenzione a film più da festival che prettamente commerciali e questo è ovviamente più che positivo. Ma spiace che film come il portentoso "Gone girl" di Fincher siano rimasti quasi fuori (una sola nomination: a Rosamund Pike per la quale si fa il tifo), ma anche "Inherent vice", "Apes revolution", "Lo sciacallo" e anche "The lego movie", solo per fare qualche nome. Detto che Venezia si nota anche con la doppia nomination per il musicista Desplat ("Grand Budapest Hotel" e "The imitation game"), ultimo presidente di giuria, per il film straniero resta in corsa soprattutto il polacco "Ida" (distribuisce la padovana Parthénos), anche se troppi film meritevoli erano già usciti. L'Italia non c'è (Virzì subito fuori), così evitiamo nuove furibonde polemiche. Di italiano resiste solo la costumista Milena Canonero ("Grand Budapest Hotel"), ne ha già vinti tre ("Barry Lindon", "Momenti di gloria" e "Marie Antoinette"), il quarto è in agguato. Le nomination 2015FILM ANSA REGISTA FILM STRANIERO ATTORE PROTAGONISTA ATTRICE PROTAGONISTA Robert Duvall (The Judge) Ethan Hawke (Boyhood) Edward Norton (Birdman) Mark Ruffalo (Foxcatcher) J.K Simmons (Whiplash) FILM D'ANIMAZIONE Big Hero 6 The Boxtrolls Dragontrainer 2 Song of the Sea The Tale of the Princess Kaguya ATTORE NON PROTAGONISTA ATTRICE NON PROTAGONISTA Alejandro G. Inarritu (Birdman) Richard Linklater (Boyhood) Bennett Miller (Foxcatcher) Wes Anderson (Grand Budapest Hotel) Morten Tydlum (The Imitation Game) American Sniper (Clint Eastwood) Birdman (Alejandro Gonzales Inarritu) Boyhood (Richard Linklater) Grand Budapest Hotel (Wes Anderson) The Imitation Game (Morten Tydlum) Selma (Ava DuVernay) La teoria del tutto (James Marsh) Whiplash (Damien Chazelle) Marion Cotillard (Due giorni, una notte) Felicity Jones (La teoria del tutto) ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 21 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CORSA AGLI OSCAR Pioggia di nomination per i film di Iñarritu e Wes Anderson Finale il 22 febbraio 16/01/2015 Il Gazzettino Pag. 20 (diffusione:86966, tiratura:114104) ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 22 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Julianne Moore (Still Alice) Rosamund Pike (L'amore bugiardo) Reese Witherspoon (Wild) Patricia Arquette (Boyhood) Laura Dern (Wild) Keira Knightley (The Imitation Game) Emma Stone (Birdman) Meryl Streep (Into the Woods) Steve Carell (Foxcatcher) Bradley Cooper (American Sniper) Benedict Cumberbatch (The Imitation Game) Michael Keaton (Birdman) Eddie Redmayne (La teoria del tutto) Ida (Pawel Pawlikowski Polonia) Leviathan (Andrei Zvyagintsev - Russia) Tangerines (Zaza Urushadze - Estonia) Timbuktu (Abderrahmane Sissako - Mauritania) Storie Pazzesche (Damián Szifrón - Argentina) PORTAFORTUNA Dopo "Gravity" ancora in lizza l'apertura di Venezia COMMEDIA POP Il regista Usa dei Tenenbaum a caccia della consacrazione 16/01/2015 Il Mattino - Ed. nazionale Pag. 21 (diffusione:79573, tiratura:108314) Oscar, anche la Canonero nella sfida Anderson-Inarritu Francesca Scorcucchi «Non me lo aspettavo, non me lo aspetto mai, non ci si abitua mai a certe emozioni»: Milena Canonero, raggiunta al telefono mentre è impegnata come regista sul set di un cortometraggio, non nasconde la sua emozione di fronte alla candidatura numero 9 per i costumi di «Grand Budapest Hotel», il film di Wes Anderson che ha ottenuto il record di nomination, annunciate ieri a Los Angeles. «Non si sa mai cosa aspettarsi in queste occasioni o come verrà percepito il tuo lavoro o come uscirà il film per cui hai realizzato i costumi», dice l'artista che ha già ottenuto tre Oscar in carriera, per «Barry Lyndon» di Stanley Kubrick, per «Momenti di gloria» di Hugh Hudson e per il più recente «Maria Antonietta» di Sofia Coppola. A lei spetta il compito di portare la bandiera dell'Italia dopo l'esclusione dalla gara de «Il capitale umano» di Paolo Virzì, a dicembre. La favola di Monsier Gustave di cui la Canonero ha curato i costumi ha ottenuto nove candidature, fra queste miglior film, miglior regista, sceneggiatura originale, fotografia. Altrettanto bene ha fatto «Birdman», il film di Alejandro G. Iñárritu che aveva aperto la Mostra di Venezia, a settembre. Nove candidature anche per lui, molte di peso: film, regista, attore protagonista Michael Keaton, attore non protagonista Edward Norton, attrice non protagonista, Emma Stone, fotografia e sceneggiatura originale. Otto i film candidati nella categoria più importante: il miglior film del 2014, oltre a «Birdman» e «Gran Budapest Hotel», sarà scelto fra «Boyhood», il lungo progetto di Richard Linklater che segue la crescita di un ragazzo per tutta la sua infanzia e che ha appena vinto un Golden Globe, il dramma della guerra in Iraq diretto da Clint Eastwood «American Sniper», «The Imitation Game» sulla storia del matematico Alan Turing, «La teoria del tutto», sulla vita dello scienziato affetto da SLA Stephen Hawking, «Selma», dramma sull'integrazione razziale nell'America degli anni Sessanta e «Whiplash», sull'umiliante rapporto fra uno studente di musica e il suo terribile insegnante. È su questi titoli che si giocheranno tutte le altre statuette più pesanti. «Boyhood» vede fra i candidati anche Richard Linklater, nelle categorie miglior regista e migliore sceneggiatura originale, e Ethan Hawke e Patricia Arquette fra migliori attori non protagonisti. «American Sniper» vede Bradley Cooper candidato per la terza volta consecutiva per il suo ruolo del micidiale cecchino Chris Kyle (ma Clint Eastwood manca l'obiettivo di una nomination alla regia). «The Imitation Game» vede candidati Benedict Cumberbatch e Keira Knightley, migliore attore protagonista e migliore attrice non protagonista, in gara anche per regia e sceneggiatura non originale. «La teoria del tutto» vanta fra i nominati Eddie Redmayne e Felicity Jones, attore e attrice protagonisti. Il 2014 è stato un anno di bei film, molti dei quali realizzati senza i capitali delle grandi major e forse per questa ragione si è di fronte a una gara meno prevedibile del solito e con un grande numero di delusi. «Unbroken» di Angelina Jolie è uno di questi, dato per favorito appena uscito, ha perso forza nella sua strada verso gli Oscar e non è da escludere che il commento rivolto alla Jolie in una mail resa pubblica con violazione informatica di Sony - «è una mocciosa senza talento» - abbia giocato un ruolo in questa esclusione. Non ha fatto bene neppure il musical «Into the wood» che però vede il fenomeno Meryl Streep raggiungere il record di 19 candidature, con la sua interpretazione di una strega canterina. Altra delusione per «Selma», pellicola sulla segregazione razziale dell'America degli anni Sessanta prodotta da Oprah Winfrey: è sì fra gli otto candidati al miglior film e ha ottenuto anche una candidatura per la canzone originale, ma i membri dell'Academy hanno snobbato la regista Ava DuVernay. Peccato, avrebbero potuto fare la storia nominando la prima donna regista afroamericana. Tutti bianchi e tutti uomini i registi candidati, così come sono bianchi i venti attori in lizza. ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 23 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Le candidature 16/01/2015 Il Mattino - Ed. nazionale Pag. 21 (diffusione:79573, tiratura:108314) ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 24 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Delusione anche per Jennifer Aniston che in molti volevano fra le migliori attrici protagoniste per la sua drammatica interpretazione in «Cake», che le è valsa la candidatura ai SAG, i premi del sindacato degli attori . Non ci devono essere rimasti bene neppure Jessica Chastain che aveva buone chances con «A Most Violent Year» e Jake Gyllenhaal snobbato per il bel film «Lo sciacallo». Nulla di fatto neppure per Ralph Fiennes, impeccabile maître Gustave di «Gran Budapest Hotel» e per un film di animazione di successo come «The LEGO movie», amato dal pubblico ma non apprezzato abbastanza dagli animatori che votano per la categoria e che evidentemente preferiscono tecniche più tradizionali. © RIPRODUZIONE RISERVATA 16/01/2015 Libero - Ed. nazionale Pag. 26 (diffusione:125215, tiratura:224026) Dopo gli attacchi islamici, «American Sniper» risale clamorosamente nella corsa agli Academy GIORGIO CARBONE L'America va alla guerra. Ci va abbastanza a sorpresa. Fino alla scorsa settimana (quando furono nnunciati i Golden Globe) sembrava che due film d'ambientazione bellica (l'americano AmericanSniper e l'inglese Imitation game ) fossero distanziati nel rush finale della corsa all'Oscar. E invece stanno rinvenendo forte. Terzo e quarto nella graduatoria per numero di nomination è probabile che rimontino da qui al 22 febbraio. Ieri hanno annunciato i finalisti e ci aspettavamo la replica dei Globe. Favoriti Birdman di Inarritu Grand Budapest Hotel di Anderson e Boyhood di Linklater. Le briciole agli altri. In qualche caso le briciole erano offensive: il Benedict Cumberbatch di Imitation per noi era il migliore dell'anno. E il film certo tra i migliori (è in programmazione in Italia da due settimane e non ha ancora trovato uno spettatore che ne dica male, e nemmeno così così). American Sniper (storia del più famoso cecchino americano in Iraq) è di pari altezza, ma si capiva abbastanza bene perché lo tenevano indietro. «È un film fascista», così è stato definito da qualche anima bella. «Clint Eastwood è un mascalzone che fa di un delinquente un eroe». E noi a spiegare che lo Sniper non è fascista e che Clint, da gran regista, non manca di prendere le distanze dal suo tiratore (i momenti di paranoia sono parecchio rimarcati). Certo, ci voleva un grosso avvenimento per togliere all' American l'etichetta fascista (le etichette, com'è noto sono più difficili a staccarsi delle opinioni vere). Beh, l'avvenimento c'è stato. I terroristi hanno dimezzato la redazione del Charlie Hebdo e la reazione nel mondo occidentale è stata immediata. Anche a Los Angeles (città degli Oscar) che s'è improvvisamente scoperta sul piede di guerra. Altro che eroe delinquente. Avercene mille diecimila come Chris Kyle (il nome dello sniper in American interpretato da Bradley Cooper, naturalmente in lizza come miglior attore). Con diecimila come Chris, l'Isis la rimandiamo dove è venuta. Molto più indirettamente la strage di Parigi ha rilanciato anche Imitation game dove la guerra non si vede, ma si vince (la tesi del film è che lo sbarco in Normandia e altri avvenimenti chiave della seconda guerra mondiale non sarebbero avvenuti se un genio psicotico dalle retrovie non avesse decifrato i codici nazisti). A questo punto sembrano meno «in» gli eroi degli altri film in corsa: il bambino che diventa uomo in Boyhood (molto amato dai giornalistidella stampa estera delGolden Globe). Il genio dell'astrofisica malato terminale in La teoria del tutto , un'altra malata terminale impersonata da Julianne Moore Still Alice (anzi è possibile che coi tempi eroici che corrono la povera Julianne venga bruciata da un'eroina più viva e solare la Keira Knightley di Imitation game . I venti di guerra possono anche influire negativamente sulla corsa di Grand Budapest , numero uno dei Golden, ma pervaso di una nostalgia della Mitteleuropa perduta,improvvisamente diventata del tutto incongrua. Solo un punto interrogativo a questo punto. Nella cinquina dei candidati alla miglior regia manca il nome di Clint Eastwood. Ma come? American Sniper rischia di vincere e non includi il regista? Negli oltre ottant'anni della storia della statuetta non s'è quasi mai visto. A mia memoria, solo nel 1957, quando «doveva» vincere per ragioni di politica mercantile il kolossal Il giro del mondo in 80 giorni che però aveva una regia talmente ovvia (di Michael Anderson) da non poter essere presa in considerazione. In American Sniper la mano di Clint è presente in ogni inquadratura. D'accordo, Eastwood ha vinto già due volte l'Oscar, uno in più non significa granché. A meno che qualcuno non gli rimproveri a mo' di peccato mortale di aver fatto un film di destra,dopo almeno dieci anni da cocco dei cinefili di sinistra. Foto: I VOLTI Foto: Sopra, Clint Eastwood. A fianco, dall'alto: Benedict Cumberbatch, Michael Keaton e Eddie Redmayne, candidati come migliori attori [LaP] ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 25 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CLINT EASTWOOD Il cecchino mette nel mirino sei Oscar 16/01/2015 Il Secolo XIX - Ed. nazionale Pag. 29 (diffusione:103223, tiratura:127026) PER GLI OSCAR UNA CORSA A DUE Nove candidature a testa per "Grand Budapest Hotel" e "Birdman" E la costumista italiana Milena Canonero tenta il poker FRANCESCA SCORCUCCHI LOS ANGELES . «Non me lo aspettavo, non me lo aspetto mai, non ci si abitua mai a certe emozioni». Reagisce così Milena Canonero, raggiunta al telefono mentre è impegnata come regista sul set di un cortometraggio, alla candidatura per i costumi di "Grand Budapest Hotel", il film di Wes Anderson che ha ottenuto il record di nomination agli Oscar, ex aequo con "Birdman" di Alejandro González Iñárritu che aveva aperto il festival di Venezia. «Non si sa mai cosa aspettarsi in queste occasioni o come verrà percepito il tuo lavoro...», dice la costumista che ha già ottenuto tre Oscar per "Barry Lyndon" di Stanley Kubrick, per"Momenti di gloria" di Hugh Hudson e per il più recente "Maria Antonietta" di Sofia Coppola. A lei il compito di portare la bandiera dell'Italia dopo l'esclusione, il mese scorso, di "Il Capitale Umano" di Paolo Virzì dalla corsa per il miglior film straniero. "Grand Budapest Hotel" correrà, oltre che per i costumi, per il miglior film, miglior regista, sceneggiatura originale, fotografia. "Birdman" per miglior film, miglior regista, migliore attore protagonista (Michael Keaton), migliore attore non protagonista (Edward Norton), migliore attrice non protagonista (Emma Stone), fotografia e sceneggiatura originale. Otto i film candidati nella categoria più importante: il miglior film del 2014, oltre a "Birdman" e "Grand Budapest Hotel", sarà scelto fra "Boyhood", il lungo progetto di Richard Linklater che segue la crescita di un ragazzo per tutta la sua infanzia e che ha appena vinto un Golden Globe, il dramma della guerra in Iraq diretto da Clint Eastwood, "American Sniper", "The Imitation Game" sulla storia del matematico Alan Turing, "La teoria del tutto", sulla vita dello scienziato Stephen Hawking, "Selma", dramma sull'integrazione razziale nell'America degli anni Sessanta e "Whiplash", sull'umiliante rapporto fra uno studente di musica e il suo terribile insegnante. "Boyhood" vede frai candidati anche Richard Linklater, nelle categorie miglior regista e migliore sceneggiatura originale, e Ethan Hawke e Patricia Arquette come migliori attori non protagonisti. "American Sniper" vede Bradley Cooper candidato per la terza volta consecutiva come miglior attore protagonista (ma Clint Eastwood manca l'obiettivo di una nomination alla regia). "The Imitation Game" vede candidati Benedict Cumberbatch e Keira Knightley, migliore attore protagonista e migliore attrice non protagonista, migliore regista e sceneggiatura non originale. "La teoria del tutto" conta fra i nominati Eddie Redmayne e Felicity Jones, in corsa come attore e attrice protagonisti. Non mancano i delusi. "Unbroken di Angelina Jolie, dato per favorito appena uscito, ha perso forza nella sua strada verso gli Oscar e non è da escludere che il commento sulla Jolie in una mail resa pubblica con la violazione informatica subita dalla Sony -"È una mocciosa senza talento" - abbia giocato un ruolo. È andata male anche al musical "Into the wood" che però vede Meryl Streep raggiungere il record totale di 19 candidature, questa volta da non protagonista. Altra delusione per "Selma", che è sì fra i candidati al miglior film e ha ottenuto anche una nomination per la canzone originale, ma i membri dell'Academy hanno snobbato la regista Ava DuVernay. Peccato, avrebbero potuto fare la storia nominando la prima donna regista afroamericana. Tutti bianchi e tutti uomini i registi candidati, così come sono bianchi i venti attori in lizza. Delusione anche per Jennifer Aniston che in molti volevano fra le migliori attrici protagoniste per la sua drammatica interpretazione in "Cake". Nulla di fatto anche per Ralph Fiennes, impeccabile maître Gustave di "Grand Budapest Hotel" e per un film di animazione di grande successo come "The LEGO movie", amato dal pubblico ma non apprezzato abbastanza dai giurati che votano per la categoria. Miglior film Sono solo 8 i candidati a "miglior film", il numero più basso da quando il limite massimo di nomination è salito a 10. A guidare la rosa, "Grand Budapest Hotel" e "Birdman" con 9 candidature. Come prevedibile si piazza bene "Boyhood", candidato in sei categorie, reduce dal successo ai Golden Globe American Sniper Un cecchino dei Navy Seals è l'eroe del film di Eastwood candidature 6 Birdman Una commedia nera sullo scontro tra l'ego di due attori candidature 9 Selma L'integrazione razziale nell'America ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 26 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LE NOMINATION DEL 2015 16/01/2015 Il Secolo XIX - Ed. nazionale Pag. 29 (diffusione:103223, tiratura:127026) ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 27 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato degli anni '60 candidature 2 Boyhood La crescita in tempo reale di un ragazzo fino ai 12 anni candidature 6 Grand Budapest Hotel Film onirico ambientato in un bizzarro universo fiabesco candidature 9 La teoria del tutto Vita dello scienziato affetto da SLA Stephen Hawking candidature 4 Whiplash Uno studente di musica e il suo terribile insegnante candidature 3 The Imitation Game La vicenda del matematico Alan Turing, fino al suicidio candidature 8 Miglior attore Steve Carell Il comico nel dramma "Foxcatcher" Bradley Cooper Cecchino sullo sfondo della guerra in Iraq Benedict Cumberbatch È lo scienziato Turing Michael Keaton Attore in declino nonché exsupereroe Eddie Redmayne Nel ruolo di Hawking di fronte alla malattia Migliore attrice Marion Cotillard Vittima della crisi nel film dei Dardenne Felicity Jones È Jane, la risoluta moglie di Hawking Julianne Moore Una donna in lotta contro l'Alzheimer Rosamund Pike Moglie inquietante in "Gone Girl" Reese Witherspoon Una donna cerca se stessa in viaggio Miglior regista V olti nuovi a sorpresa nella cinquina dei registi, come il norvegese Tyldum e l'outsider Miller. Tra gli esclusi eccellenti, Clint Eastwood e Tim Burton Alejandro G. Inarritu Messicano, vince nel 2006 , con "Babel", come miglior regista a Cannes. "Birdman" gli è valso il Golden Globe per la sceneggiatura. È dato per favorito Richard Linklater Regista interessato soprattutto a film indipendenti e minimali. Con "Boyhood" ha già trionfato ai Golden Globe. Anche lui in pole position per la vittoria Bennett Miller Già candidato nel 2005 per "Truman Capote: A sangue freddo", ci riprova ora con il dramma sportivo Foxcatcher" sul lottatore David Schultz Wes Anderson R egista visionario e raffinato, per "Grand Budapest Hotel" ha già ottenuto il Golden Globe come miglior commedia. Prevedibile il record di nomination dell'Academy Morten Tyldum Norvegese, debutta in lingua inglese dirigendo nel 2014 il dramma storico "The Imitation Game", biopic sul matematico Alan Turing Foto: Milena Canonero 16/01/2015 Brescia Oggi Pag. 40 (diffusione:16000) Oscar, corre l´italiana Canonero Favoriti Anderson e Inarritu Una scena dal film Birdman, che ha nove candidature|Milena Canonero È Milena Canonero l´unica candidata italiana agli Oscar 2015. Il film del quale ha curato la realizzazione dei costumi è l´onirico Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, che ha ottenuto il record di candidature, nove, a parimerito con Birdman, pur essendo uscito a marzo, in periodo lontano dagli Oscar: e ora è fra i candidati nella lista più importante insieme al film di Alejandro G. Inarritu, a American Sniper di Clint Eastwood, a Boyhood di Richard Linklater, a The Imitation Game, Selma, La teoria del tutto e Whiplash. Poche le sorprese. Per numero di candidature dopo Birdman e Grand Budapest Hotel, si piazzano The Imitation Game con 8, American Sniper e Boyhood con 6 ciascuno, mentre a quota 5 ci sono Whiplash, Interstellar e Foxcatcher. Meryl Streep, c´era da aspettarselo, è ancora una volta in lista, grazie alla sua interpretazione della strega-matrigna di Raperonzolo nel musical di Bob Marshall Into the Woods e ha raggiunto il ragguardevole primato delle 19 candidature, mentre Bradley Cooper è alla sua terza candidatura consecutiva grazie alla sua interpretazione del cecchino Chris Kyle nel dramma sulla guerra in Iraq American Sniper diretto da Clint Eastwood (che però non è in lizza fra i registi). Insieme a Cooper sono stati candidati Michael Keaton per Birdman, fresco vincitore del Golden Globe per la stessa categoria, Steve Carell per il dramma sportivo Foxcatcher e gli inglesi Benedict Cumberbatch, che interpreta il matematico Alan Turing in The Imitation Game, e Eddie Redmayne, anche lui nei panni di uno scienziato, Stephen Hawking, in La teoria del tutto. La Streep è candidata nella categoria migliore attrice non protagonista insieme a Patricia Arquette, che per Boyhood ha appena ottenuto un Golden Globe, Laura Dern per Wild, Keira Knightley che interpreta la matematica Joan Clarke in The Imitation Game e Emma Stone problematica figlia del protagonista Riggan, in Birdman film che mescola il genere fumettistico al cinema d´autore e che a settembre aveva aperto il festival di Venezia. La lista delle migliori attrici protagoniste è composta da Julianne Moore, già data fra i favoriti alla vittoria per il dramma sull´Alzhaimer Still Alice, Rosamund Pike cattivissima protagonista di Gone Girl - L´amore bugiardo, Reese Witherspoon per Wild, Felicity Jones per La teoria del tutto e Marion Cotillard per Two Days, One Night. Per gli attori non protagonisti in lizza Robert Duvall per The Judge, Ethan Hawke per Boyhood, Edward Norton per Birdman, Mark Ruffalo per Foxcatcher e J.K. Simmons per Whiplash. Sempre gli stessi titoli si ripetono anche nella categoria best director: Bennett Miller (Foxcatcher), Alejandro G. Iarritu (Birdman), Richard Linklater fresco di Golden Globe per Boyhood, l´ambizioso progetto che segue la vita di un ragazzo dai 6 ai 18 anni, Wes Anderson (The Grand Budapest Hotel) e Morten Tyldum (The Imitation Game). Come sempre, insieme a coloro che festeggiano le candidature ci sono gli snobbati. Primo fra tutti il dramma razziale Selma, prodotto da Oprah Winfrey che, sì, ha ottenuto una candidatura a miglior film ed un´altra come migliore canzone originale, ma i cui attori e la regista Ava DuVernay, sono rimasti fuori. E Angelina Jolie, regista di Unbroken, che ha ottenuto solo candidature minori (miglior sound editing, sound fixing e fotografia). Delusione anche per Jennifer Aniston per la sua drammatica interpretazione in Cake, per Jessica Chastain per A Most Violent Year e Jake Gyllenhaal snobbato per il bel film Lo Sciacallo. Nulla di fatto neppure per Ralph Fiennes, impeccabile maitre Gustave di Gran Budapest Hotel. Per i film stranieri, sono in gara il polacco Ida, Leviathan (Russia), Tangerines (Estonia), Timbuktu (Mauritania) e Wild Tales (Argentina). La cerimonia si terrà il 22 febbraio, dal Dolby Theater di Hollywood. ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 28 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CINEMA . Nessuna sorpresa tra le cinquine. Meryl Streep in gara per «Boyhood», Cooper per «American Sniper» 16/01/2015 Il Giornale di Vicenza Pag. 49 (diffusione:41821, tiratura:51628) Oscar, corre l´italiana Canonero Favoriti Anderson e Inarritu Una scena dal film Birdman, che ha nove candidature|Milena Canonero È Milena Canonero l´unica candidata italiana agli Oscar 2015. Il film del quale ha curato la realizzazione dei costumi è l´onirico Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, che ha ottenuto il record di candidature, nove, a parimerito con Birdman, pur essendo uscito a marzo, in periodo lontano dagli Oscar: e ora è fra i candidati nella lista più importante insieme al film di Alejandro G. Inarritu, a American Sniper di Clint Eastwood, a Boyhood di Richard Linklater, a The Imitation Game, Selma, La teoria del tutto e Whiplash. Poche le sorprese. Per numero di candidature dopo Birdman e Grand Budapest Hotel, si piazzano The Imitation Game con 8, American Sniper e Boyhood con 6 ciascuno, mentre a quota 5 ci sono Whiplash, Interstellar e Foxcatcher. Meryl Streep, c´era da aspettarselo, è ancora una volta in lista, grazie alla sua interpretazione della strega-matrigna di Raperonzolo nel musical di Bob Marshall Into the Woods e ha raggiunto il ragguardevole primato delle 19 candidature, mentre Bradley Cooper è alla sua terza candidatura consecutiva grazie alla sua interpretazione del cecchino Chris Kyle nel dramma sulla guerra in Iraq American Sniper diretto da Clint Eastwood (che però non è in lizza fra i registi). Insieme a Cooper sono stati candidati Michael Keaton per Birdman, fresco vincitore del Golden Globe per la stessa categoria, Steve Carell per il dramma sportivo Foxcatcher e gli inglesi Benedict Cumberbatch, che interpreta il matematico Alan Turing in The Imitation Game, e Eddie Redmayne, anche lui nei panni di uno scienziato, Stephen Hawking, in La teoria del tutto. La Streep è candidata nella categoria migliore attrice non protagonista insieme a Patricia Arquette, che per Boyhood ha appena ottenuto un Golden Globe, Laura Dern per Wild, Keira Knightley che interpreta la matematica Joan Clarke in The Imitation Game e Emma Stone problematica figlia del protagonista Riggan, in Birdman film che mescola il genere fumettistico al cinema d´autore e che a settembre aveva aperto il festival di Venezia. La lista delle migliori attrici protagoniste è composta da Julianne Moore, già data fra i favoriti alla vittoria per il dramma sull´Alzhaimer Still Alice, Rosamund Pike cattivissima protagonista di Gone Girl - L´amore bugiardo, Reese Witherspoon per Wild, Felicity Jones per La teoria del tutto e Marion Cotillard per Two Days, One Night. Per gli attori non protagonisti in lizza Robert Duvall per The Judge, Ethan Hawke per Boyhood, Edward Norton per Birdman, Mark Ruffalo per Foxcatcher e J.K. Simmons per Whiplash. Sempre gli stessi titoli si ripetono anche nella categoria best director: Bennett Miller (Foxcatcher), Alejandro G. Iarritu (Birdman), Richard Linklater fresco di Golden Globe per Boyhood, l´ambizioso progetto che segue la vita di un ragazzo dai 6 ai 18 anni, Wes Anderson (The Grand Budapest Hotel) e Morten Tyldum (The Imitation Game). Come sempre, insieme a coloro che festeggiano le candidature ci sono gli snobbati. Primo fra tutti il dramma razziale Selma, prodotto da Oprah Winfrey che, sì, ha ottenuto una candidatura a miglior film ed un´altra come migliore canzone originale, ma i cui attori e la regista Ava DuVernay, sono rimasti fuori. E Angelina Jolie, regista di Unbroken, che ha ottenuto solo candidature minori (miglior sound editing, sound fixing e fotografia). Delusione anche per Jennifer Aniston per la sua drammatica interpretazione in Cake, per Jessica Chastain per A Most Violent Year e Jake Gyllenhaal snobbato per il bel film Lo Sciacallo. Nulla di fatto neppure per Ralph Fiennes, impeccabile maitre Gustave di Gran Budapest Hotel. Per i film stranieri, sono in gara il polacco Ida, Leviathan (Russia), Tangerines (Estonia), Timbuktu (Mauritania) e Wild Tales (Argentina). La cerimonia si terrà il 22 febbraio, dal Dolby Theater di Hollywood. ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 29 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CINEMA . Nessuna sorpresa tra le cinquine. Meryl Streep in gara per «Boyhood», Cooper per «American Sniper» 16/01/2015 Il Mattino di Padova - Ed. nazionale Pag. 36 (diffusione:30823, tiratura:37705) Da Venezia agli Oscar Per "Birdman" pioggia di nomination Da Venezia agli Oscar Per "Birdman" pioggia di nomination Tra i favoriti c'è anche "Grand Budapest Hotel" L'Italia fa il tifo per la costumista Milena Canonero "Torneranno i prati" di Ermanno Olmi sarà nella sezione Gala della 65esima edizione del Festival di Berlino (5-15 febbraio). Nel cast del film, dedicato alla Prima guerra mondiale, Claudio Santamaria, Alessandro Sperduti, Francesco Formichetti e Andrea Di Maria. È il primo film italiano ad approdare alla Berlinale. Uscito in sala in Italia a novembre, distribuito da 01, è dedicato «al mio papà, che quando ero bambino mi raccontava della guerra dove era stato soldato», ha spiegato il regista. Un film forte, sul tradimento della guerra, sulle vittime di un'ingiusta morte senza vera ragione. E ambientato negli ultimi mesi della Prima Guerra mondiale sull'Altopiano dei Sette comuni di Asiago.di Marco Contino Che l'Italia non ci fosse, già lo si sapeva. Dopo il trionfo, un anno fa, di "La grande bellezza", l'annuncio delle candidature ai premi Oscar diventa "affare" di altri: il prossimo 22 febbraio nessuna emozione patriottica ma solo tanta curiosità per i nomi dei vincitori della statuetta secondo un rituale giunto alla sua 87esima edizione. Scandite ieri dal palco del Samuel Goldwyn Theatre di Beverly Hills, le nomination agli Oscar confermano molti dei pronostici della vigilia. Pioggia di candidature (9) per "Birdman" (in concorso all'ultimo Festival di Venezia, e film di apertura) e "Grand Budapest Hotel", bizzarro affresco umano firmato da Wes Anderson": entrambi concorreranno nella categoria "regina", quella del miglior film, insieme ad altre sei pellicole: "American Sniper" (storia vera di un cecchino diretta da Clint Eastwwod), "Selma" (ispirato alle famose marce per i diritti civili promosse da Martin Luther King),"La teoria del tutto" (biografia dell'astrofisico Stephen Hawking), "The imitation game" (altro biopic sul matematico Alan Turing, forte di 8 nomination), "Whiplash" (opera prima di Damien Chazelle) e "Boyhood", il film di Richard Linklater che pur raccogliendo solo 6 candidature sembra essere il favorito per i premi principali. Soprattutto per la miglior regia: solo il fatto di aver concepito e diretto un film lungo 12 anni, dovrebbe consentire a Richard Linklater di battere la concorrenza di Alejandro Inárritu (Birdman), Bennet Miller (Foxcather), Wes Anderson (The Grand Budapest Hotel) e Morten Tydlum (The imitation game). Nella categoria del miglior attore protagonista, si profila una avvincente lotta a tre tra Benedict Cumberbatch (The imitation game) Eddie Redmayne (fresco di Golden Globe nel ruolo di Stephen Hawking) e Michael Keaton ("Birdman" segna la sua grande rentrée): poche le chance per Steve Carell (Foxcatcher) e Bradley Cooper (American sniper). Tra le donne, Julianne Moore, che in "Still Alice" interpreta una insegnante colpita dal morbo di Alzehimer, è il cavallo da battere: Rosamunde Pike (odiosa femme fatale in "Gone girl"), Marion Cotillard (Due giorni, una notte), Felicity Jones (nei panni della moglie di Stephen Hawking) e Reese Whiterspoon (Wild) non dovrebbero minacciare la sua vittoria. Qualche sorpresa potrebbe riservarla la categoria dei migliori attori non protagonisti. Tra il veterano Robert Duvall (The judge), Ethan Hawke (Boyhood), Mark Ruffalo (Foxcatcher), Edward Norton e J.K. Simmons (Whiplash) potrebbe spuntarla quest'ultimo dopo anni di ruoli da semplice caratterista. Sul fronte femminile, Meryl Streep incrementa il suo record di candidature agli Oscar (con "Into the woods" sono 19) ma Patricia Arquette (Boyhood) sembra avere una marcia in più, anche sulle altre candidate: Laura Dern (Wild), Keira Knightley (The mitation game) ed Emma Stone (Birdman). Infine, nella categoria del miglior film straniero, l'Italia (che fa il tifo per Milena Canonero, costumista di "Grand Budapest Hotel", alla sua nona nomination dopo tre Oscar vinti) cederà il suo scettro a uno tra "Leviathan" (Russia), "Ida" (Polonia), "Timbuktu" (Mauritania), "Tangerines" (Estonia) e "Storie pazzesche" (Argentina). ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 30 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Da Venezia agli Oscar Per "Birdman" pioggia di nomination Tra i favoriti c'è anche "Grand Budapest Hotel" L'Italia fa il tifo per la costumista Milena Canonero 16/01/2015 Il Piccolo di Trieste - Ed. nazionale Pag. 38 (diffusione:44247, tiratura:212000) Oscar, boom per Grand Budapest Hotel e Birdman Oscar, boom per Grand Budapest Hotel e Birdman I film di Wes Anderson e Inàrritu a pari merito con nove candidature, unica italiana in gara Milena Canonero per i costumi di Laura Strano È Milena Canonero l'unica candidata italiana agli Oscar 2015. Il film del quale ha curato la realizzazione dei costumi è l'onirico Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, che ha ottenuto il record di candidature, nove a pari merito con Birdman. Uscito a marzo, in periodo lontano dalla stagione degli Oscar, il film di Anderson ha dimostrato di saper rimanere saldo nella memoria dei membri dell'Academy e ora è fra i candidati nella lista più importante insieme a Birdman di Alejandro G. Inàrritu, a American Sniper di Clint Eastwood, a Boyhood di Richard Linklater, a The Imitation Game, Selma, La teoria del tutto e Whiplash: otto film in tutto, il numero più basso di nomination da quando all'Accademy si è deciso che il massimo di candidature possibile salisse da cinque a dieci. L'annuncio è arrivato ieri mattina all'alba di Los Angeles, dal teatro della sede della Academy of Motion Picture Artes and Sciences. Poche le sorprese emerse dall'annuncio dell'attore Chris Pine e della presidente dell'Academy Cheryl Boone Isaacs. Per numero di candidature dopo Birdman e Grand Budapest Hotel, si piazzano The Imitation Game, che ne ha ottenute otto, American Sniper e Boyhood sei ciascuno, mentre a quota cinque ci sono Whiplash, Interstellar e Foxcatcher. Meryl Streep è ancora una volta in lista, grazie alla sua interpretazione della strega-matrigna di Raperonzolo nel musical di Bob Marshall Into the Woods e ha raggiunto il ragguardevole primato delle 19 candidature, mentre Bradley Cooper è alla sua terza consecutiva (le prime due però erano fra i non protagonisti) grazie alla sua interpretazione del cecchino Chris Kyle nel dramma sulla guerra in Iraq American Sniper diretto dall'inossidabile Clint Eastwood (che però non è in lizza fra i registi). Insieme a Cooper sono stati candidati Michael Keaton per Birdman, fresco vincitore del Golden Globe per la stessa categoria, Steve Carell per il dramma sportivo Foxcatcher e gli inglesi Benedict Cumberbatch, che interpreta il matematico Alan Turing in The Imitation Game, e Eddie Redmayne, anche lui nei panni di uno scienziato, Stephen Hawking, in La teoria del tutto. La Streep invece è candidata nella categoria migliore attrice non protagonista insieme a Patricia Arquette, che per Boyhood ha appena ottenuto un Golden Globe, Laura Dern per Wild, Keira Knightley che interpreta la matematica Joan Clarke in The Imitation Game e Emma Stone problematica figlia del protagonista Riggan, in Birdman film che sfida ogni genere cinematografico e mescola il genere fumettistico al cinema d'autore e che a settembre aveva aperto il festival di Venezia. La lista delle migliori attrici protagoniste è composta da Julianne Moore, già data fra i favoriti alla vittoria per il dramma sull'Alzheimer Still Alice, Rosamund Pike cattivissima protagonista di Gone Girl-L'amore bugiardo, Reese Witherspoon per Wild, Felicity Jones per La teoria del tutto e l'attrice francese Marion Cotillard protagonista di Two Days, One Night. uella degli attori non protagonisti vede in lizza Robert Duvall per The Judge, Ethan Hawke per Boyhood, Edward Norton per Birdman, Mark Ruffalo per Foxcatcher e J.K. Simmons per Whiplash. Sempre gli stessi titoli si ripetono anche nella categoria best director: Bennett Miller che ha diretto Foxcatcher, Alejandro G. Iàrritu per Birdman, Richard Linklater fresco di Golden Globe per Boyhood, l'ambizioso progetto che segue la vita di un ragazzo dai 6 ai 18 anni, Wes Anderson per The Grand Budapest Hotel e Morten Tyldum regista di The Imitation Game. Come sempre, insieme a coloro che festeggiano le candidature ci sono gli snobbati. Primo fra tutti il dramma razziale Selma, prodotto da Oprah Winfrey che, sì, ha ottenuto una candidatura a miglior film ed un'altra come migliore canzone originale, ma i cui attori e regista, Ava DuVernay, sono rimasti fuori dalla competizione. Angelina Jolie, regista di Unbroken non deve esserci rimasta bene per essere stata esclusa da tutte le principali categorie, ottenendo solo candidature minori. Delusione anche per Jennifer Aniston che in molti volevano fra le migliori attrici protagoniste per la sua drammatica interpretazione in Cake che le è valsa la candidatura ai Sag, i premi del sindacato degli attori. Non ci devono essere rimasti bene ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 31 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Oscar, boom per Grand Budapest Hotel e Birdman I film di Wes Anderson e Inàrritu a pari merito con nove candidature, unica italiana in gara Milena Canonero per i costumi 16/01/2015 Il Piccolo di Trieste - Ed. nazionale Pag. 38 (diffusione:44247, tiratura:212000) ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 32 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato neppure Jessica Chastain che aveva buone chances con A Most Violent Year e Jake Gyllenhaal snobbato per il bel film Lo Sciacallo. Nulla di fatto neppure per Ralph Fiennes, impeccabile maitre Gustave di Gran Budapest Hotel. Fra i film stranieri, escluso l'italiano Il capitale Umano di Paolo Virzì già a dicembre, sono i gara il polacco Ida, Leviathan candidato dalla Russia, Tangerines dall'Estonia, Timbuktu, Mauritania e dall'Argentina Wild Tales. La cerimonia degli Oscar si terrà il 22 febbraio, dal Dolby Theater di Hollywood. «Inaspettato, non si sa mai come vanno queste cose, e io per natura non mi aspetto mai niente quindi mi ha sorpreso molto essere stata nominata. Sono molto felice di questa nomination che mi colma di orgoglio, ma il cui valore però va diviso con tutti gli altri che hanno lavorato al film e soprattutto con Wes Anderson», ha commentato Milena Canonero, già vincitrice di tre Oscar per i costumi di Barry Lyndon, Momenti di gloria e il più recente Maria Antonietta. Unica italiana in gara: «Non bisognerebbe differenziare in questo senso, con la nazionalità, che è relativa, anche se il mio essere italiana porta con sè un bagaglio culturale, sociale, di sensibilità artistica speciale: è la mia eredità, e la porto sempre con me ed è nei miei lavori, ma non siamo superiori agli altri così come non siamo nemmeno inferiori agli altri in quanto italiani e di questo dovremmo essere coscienti tutti». ©RIPRODUZIONE RISERVATA 16/01/2015 Il Tirreno - Ed. nazionale Pag. 45 (diffusione:80832, tiratura:102004) Milena candidata all'Oscar salva l'onore del nostro cinema Milena candidata all'Oscar salva l'onore del nostro cinema La Canonero in lizza per i costumi di "Grand Hotel Budapest" Per il film 9 nomination come Birdman. E fra le attrici c'è ancora Meryl Streep LOS ANGELES Una sola candidatura italiana agli Oscar 2015, che saranno consegnati il 22 febbraio. Svanita quella per il miglior film straniero "Il capitale umano" del regista livornese Paolo Virzì, che ha concluso la sua corsa di avvicinamento già da un paio di settimane, il testimone passa a Milena Canonero, 68 anni, costumista, con già due premi Oscar all'attivo (Barry Lindon negli anni '70 e Marie Antoinette nel 2007): è entrata nella cinquina finale grazie alla realizzazione dei costumi per l'onirica pellicola "Grand Hotel Budapest" di Wes Anderson, che che ha ottenuto il record di candidature, nove a pari merito con "Birdman"di Alejandro G. Inàrritu. Gli altri film nominati nella sezione "migliore pellicola" sono "American Sniper" di Clint Eastwood, "Boyhood" di Richard Linklater, " The Imitation Game", "Selma", "La teoria del tutto" e "Whiplash". Per numero di candidature dopo "Birdman" e "Grand Budapest Hotel", si piazzano "The Imitation Game", che ne ha ottenute otto, "American Sniper" e "Boyhood" sei ciascuno, mentre a quota cinque ci sono "Whiplash", "Interstellar" e "Foxcatcher". Il caso Meryl Streep. C'era da aspettarselo, Meryl Streepè ancora una volta in lista, grazie alla sua interpretazione della strega-matrigna di Raperonzolo nel musical di Bob Marshall "Into the Woods" e ha raggiunto il primato delle 19 candidature, mentre Bradley Cooper è alla sua terza candidatura grazie al cecchino Chris Kyle nel dramma sulla guerra in Iraq "American Sniper". Miglior attore. Insieme a Cooper - per il miglior attore - sono stati candidati Michael Keaton per "Birdman," fresco vincitore del Golden Globe; Steve Carell per il dramma sportivo "Foxcatcher" e gli inglesi Benedict Cumberbatch, che interpreta il matematico Alan Turing in "The Imitation Game", e Eddie Redmayne, anche lui nei panni di uno scienziato, Stephen Hawking, in "La teoria del tutto". Attrici non protagoniste. La Streep invece è candidata nella categoria migliore attrice non protagonista insieme a Patricia Arquette, che per "Boyhood" ha appena ottenuto un Golden Globe, Laura Dern per "Wild", Keira Knightley che interpreta la matematica Joan Clarke in "The Imitation Game" e Emma Stone problematica figlia del protagonista Riggan, in "Birdman" film che sfida ogni genere cinematografico e mescola il genere fumettistico al cinema d'autore e che a settembre aveva aperto il festival di Venezia. Attrici protagoniste. La lista delle migliori attrici protagoniste è composta da Julianne Moore, già data fra i favoriti alla vittoria per il dramma sull'Alzhaimer "Still Alice", Rosamund Pike cattivissima protagonista di "Gone Girl - L'amore bugiardo", Reese Witherspoon per "Wild", Felicity Jones per "La teoria del tutto" e la francese Marion Cotillard protagonista di "Two Days, One Night". Attori non protagonisti. Quella degli attori non protagonisti vede in lizza Robert Duvall per "The Judge", Ethan Hawke per "Boyhood", Edward Norton per "Birdman", Mark Ruffalo per "Foxcatcher" e J.K. Simmons per "Whiplash". Miglior regista. Nella categoria best director ecco poi Bennett Miller per "Foxcatcher", Alejandro G. Iàrritu per "Birdman", Richard Linklater per "Boyhood", Wes Anderson per "The Grand Budapest Hotel" e Morten Tyldum per " The Imitation Game". I grandi esclusi. Come sempre, insieme a coloro che festeggiano le candidature ci sono gli snobbati. Primo fra tutti il dramma razziale Selma, prodotto da Oprah Winfrey che ha ottenuto solo una candidatura a miglior film ed un'altra come migliore canzone originale. ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 33 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Milena candidata all'Oscar salva l'onore del nostro cinema La Canonero in lizza per i costumi di "Grand Hotel Budapest" Per il film 9 nomination come Birdman. E fra le attrici c'è ancora Meryl Streep 16/01/2015 L'Arena di Verona Pag. 45 (diffusione:49862, tiratura:383000) Oscar, corre l'italiana Canonero Favoriti Anderson e Inarritu Una scena dal film Birdman, che ha nove candidature|Milena Canonero È Milena Canonero l'unica candidata italiana agli Oscar 2015. Il film del quale ha curato la realizzazione dei costumi è l'onirico Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, che ha ottenuto il record di candidature, nove, a parimerito con Birdman, pur essendo uscito a marzo, in periodo lontano dagli Oscar: e ora è fra i candidati nella lista più importante insieme al film di Alejandro G. Inarritu, a American Sniper di Clint Eastwood, a Boyhood di Richard Linklater, a The Imitation Game, Selma, La teoria del tutto e Whiplash. Poche le sorprese. Per numero di candidature dopo Birdman e Grand Budapest Hotel, si piazzano The Imitation Game con 8, American Sniper e Boyhood con 6 ciascuno, mentre a quota 5 ci sono Whiplash, Interstellar e Foxcatcher. Meryl Streep, c'era da aspettarselo, è ancora una volta in lista, grazie alla sua interpretazione della strega-matrigna di Raperonzolo nel musical di Bob Marshall Into the Woods e ha raggiunto il ragguardevole primato delle 19 candidature, mentre Bradley Cooper è alla sua terza candidatura consecutiva grazie alla sua interpretazione del cecchino Chris Kyle nel dramma sulla guerra in Iraq American Sniper diretto da Clint Eastwood (che però non è in lizza fra i registi). Insieme a Cooper sono stati candidati Michael Keaton per Birdman, fresco vincitore del Golden Globe per la stessa categoria, Steve Carell per il dramma sportivo Foxcatcher e gli inglesi Benedict Cumberbatch, che interpreta il matematico Alan Turing in The Imitation Game, e Eddie Redmayne, anche lui nei panni di uno scienziato, Stephen Hawking, in La teoria del tutto. La Streep è candidata nella categoria migliore attrice non protagonista insieme a Patricia Arquette, che per Boyhood ha appena ottenuto un Golden Globe, Laura Dern per Wild, Keira Knightley che interpreta la matematica Joan Clarke in The Imitation Game e Emma Stone problematica figlia del protagonista Riggan, in Birdman film che mescola il genere fumettistico al cinema d'autore e che a settembre aveva aperto il festival di Venezia. La lista delle migliori attrici protagoniste è composta da Julianne Moore, già data fra i favoriti alla vittoria per il dramma sull'Alzhaimer Still Alice, Rosamund Pike cattivissima protagonista di Gone Girl - L'amore bugiardo, Reese Witherspoon per Wild, Felicity Jones per La teoria del tutto e Marion Cotillard per Two Days, One Night. Per gli attori non protagonisti in lizza Robert Duvall per The Judge, Ethan Hawke per Boyhood, Edward Norton per Birdman, Mark Ruffalo per Foxcatcher e J.K. Simmons per Whiplash. Sempre gli stessi titoli si ripetono anche nella categoria best director: Bennett Miller (Foxcatcher), Alejandro G. Iarritu (Birdman), Richard Linklater fresco di Golden Globe per Boyhood, l'ambizioso progetto che segue la vita di un ragazzo dai 6 ai 18 anni, Wes Anderson (The Grand Budapest Hotel) e Morten Tyldum (The Imitation Game). Come sempre, insieme a coloro che festeggiano le candidature ci sono gli snobbati. Primo fra tutti il dramma razziale Selma, prodotto da Oprah Winfrey che, sì, ha ottenuto una candidatura a miglior film ed un'altra come migliore canzone originale, ma i cui attori e la regista Ava DuVernay, sono rimasti fuori. E Angelina Jolie, regista di Unbroken, che ha ottenuto solo candidature minori (miglior sound editing, sound fixing e fotografia). Delusione anche per Jennifer Aniston per la sua drammatica interpretazione in Cake, per Jessica Chastain per A Most Violent Year e Jake Gyllenhaal snobbato per il bel film Lo Sciacallo. Nulla di fatto neppure per Ralph Fiennes, impeccabile maitre Gustave di Gran Budapest Hotel. Per i film stranieri, sono in gara il polacco Ida, Leviathan (Russia), Tangerines (Estonia), Timbuktu (Mauritania) e Wild Tales (Argentina). La cerimonia si terrà il 22 febbraio, dal Dolby Theater di Hollywood. ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 34 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CINEMA . Nessuna sorpresa tra le cinquine. Meryl Streep in gara per «Boyhood», Cooper per «American Sniper» 15/01/2015 Il Sole 24 Ore Online Sito Web (tiratura:405061) L'effetto Zalone "gela" l'affluenza nei cinema nel 2014 L'effetto Zalone "gela" l'affluenza nei cinema nel 2014. Secondo i dati Cinetel, che riguardano quasi il 93% del mercato sale italiano, lo scorso anno si sono venduti 91,4 milioni di biglietti, il 6,13% in meno rispetto al 2013, mentre gli incassi sono calati del 7%. Il box office è tornato agli stessi livelli del 2012 (+0,1%), anno in cui, appunto, non era uscito un film di Zalone. "Sole a catinelle" ha raccolto da solo l'8% degli incassi totali e una cifra pari ai primi quattro film campioni d'incasso del 2014. Fra le sorprese positive Maleficient Cala la quota sia del cinema italiano sia di quello made in Usa. Mentre, però, il calo dei film italiani e di coproduzione è effettivo, sempre tenendo presente l'effetto Zalone - ma non mancano positive sorprese - va considerato che diversi film inglesi, a cominciare da Maleficent,il campione d'incassi nel 2014, sono in realtà film finanziati da Hollywood, in questo caso dalla Disney, ma realizzati a Londra, quindi americani più che europei. Significativo è anche il fatto che Maleficent abbia realizzato il maggior incasso uscendo a maggio, quando, ancora durante la presentazione dei dati,è continuato il pianto greco, che va avanti dagli anni Ottanta, sull'estate "morta" per il cinema in Italia. Prezzo medio del biglietto sceso a 6,02 euro Cala il prezzo medio del biglietto (i film in 3D, che hanno il prezzo maggiorato, "tirano" meno), sceso a 6,02 euro. Uno squillo di tromba arriva dai primi tredici giorni del 2015: +10% d'incasso e di spettatori sull'analogo periodo del 2013 e maggiore incasso degli ultimi venticinque anni. Il problema è non calare nel corso dei mesi (nel 2014 vi è stato un tracollo a giugno, poi la discesa è proseguita sino a dicembre). Anche il primo trimestre del 2014, del resto, aveva segnato un +12% sul 2013. Primi due distributori di cinema italiano controllati dal duopolio televisivo Tra i distributori, dopo la "ritirata" di Medusa, sono le americane Warner e Universal ai primi due posti mentre buona la performance di 01, la società controllata dalla Rai, terza in classifica con il 13,5% dei biglietti venduti. Nessuno si è chiesto, come sempre, quanto sia "sano" che i primi due distributori di cinema italiano siano controllati dal duopolio televisivo, nè quanto sia favorevole allo sviluppo del mercato la concentrazione degli schermi in due grandi circuiti. Incasso medio di una monosala cittadina a 85mila euro l'anno I risultati sono quelli denunciati dall'Anec, l'associazione degli esercenti: l'incasso medio di una monosala cittadina è di 85mila euro annui, da dividere tra il gestore della sala e i distributori dei film. Certi esercenti sono davvero degli eroi, come si è detto. E quanti dei 157 film italiani (troppi) immessi sul mercato lo è stato in più di 100 schermi? Non è diminuito il numero delle sale Due elementi positivi ci sono: il numero delle sale non è diminuito e alcuni film italiani hanno realizzato incassi significativi, dagli oltre 12 milioni di "Un boss in salotto" (sino a pochissimi anni fa, il maggior incassi italiano era sempre un cinepanettone di scarsa qualità), uscito il primo gennaio come quest'anno "Si accettano miracoli" di Siani, agli oltre 10 milioni di "Sotto una buona stella", ma soprattutto va data attenzione ai 7,9 milioni di "Tutta colpa di Freud" e ai 6,2 milioni de "Il giovane favoloso", sulla giovinezza di Leopardi, di Mario Martone. Un terzo elemento positivo, in prospettiva, è il risultato dei contenuti complementari diffusi nelle sale grazie alla digitalizzazione: hanno incassato quasi 10 milioni rispetto ai 7,2 del 2013. Si va al cinema, insomma, non solo per vedere il cinema .©RIPRODUZIONE RISERVATA ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 16/01/2015 - 16/01/2015 35 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ITALIA & MONDO