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INDACO
Indomite Incursioni di Danza e Arte Contemporanea
in collaborazione con:
Com une di Mogliano Veneto – Assessorato alle Politiche Culturali
col sostegno di
Reteventi – Provincia di Treviso
Arteven
Opera Estate Festival Veneto
presenta:
A PIEDE LIBERO | Duemila15
i n c u r s i o n i
u r b a n e
n e i
l u o g h i
d e l l’
a t t e s a
a cura di LAURA BOATO
FLORILEGIUM
X EDIZIONE
dal 14 al 20 settembre 2015
Associazione INDACO – Incontri di Danza Contemporanea
Domicilio artistico e postale: Via Gorizia, 9/a – 31021 Mogliano Veneto (TV)
Sede Legale: S. Croce 1330/a - 30135 Venezia
C.F. 90105640271 - P.IVA 04150870279 - Matricola ENPALS 178165/001
Tel. 041.5902976 Cell. 333.3547435 e-mail: [email protected]
INDACO
CONCEPT
rivisitàre: 1. rivisitare un luogo già visto, per vederlo o conoscerlo meglio; 2. riportarsi con la
memoria o con la fantasia a fatti e tempi trascorsi, per rinnovare ricordi o impressioni; 3.
riesaminare, reinterpretare con atteggiamento critico nuovo, sulla base di un’ottica culturale
diversa e di gusti o interessi legati al momento attuale.
(Enciclopedia Treccani)
Dieci anni di danza in città: un compleanno importante, che per la prima volta ci ha
portati a volgere lo sguardo indietro, a comprendere il viaggio fatto, a riconoscere la
traccia che nel tempo si era disegnata.
Anno per anno, senza quasi rendercene conto, A PIEDE LIBERO ci ha permesso di
portare nella nostra città e incontrare, conoscere e far conoscere alcuni degli artisti
più importanti e rinomati della danza contemporanea italiana e internazionale: alcuni
già esponenti di grandi Compagnie internazionali, come Aida Vainieri (Tanztheater
Pina Bausch), Sara Simeoni (Carolyn Carlson Dance Company) o Giorgio Rossi (Sosta
Palmizi); altri che in questi dieci anni, partendo da zero o quasi, hanno costruito una
carriera internazionale, come Ambra Senatore o Alessandro Sciarroni, o sono entrati
di diritto tra le nuove ‘stelle’ della danza contemporanea italiana, come Silvia
Gribaudi, Chiara Frigo, Francesca Foscarini; e ancora, realtà allora giovani e nuove,
oggi stimate e consolidate della coreografia e della ricerca, come Aline Nari e Davide
Frangioni, i Jennifer rosa, Francesca Cinalli | Tecnologia Filosofica, Marta Bevilacqua
… e molti, molti altri.
Ci siamo detti che sarebbe stato bello festeggiare insieme, raccogliendo
come in un’antologia alcuni dei brani che hanno ‘fatto storia’ in città,
per
l’impatto
che
hanno
avuto,
per
le
forti
emozioni
che
hanno
risvegliato, per il segno che hanno lasciato.
Naturalmente non si tratta di un ‘museo’ a cielo aperto: le opere sono pur
sempre opere vive, e gli artisti scelti avranno il compito di rivisitarle, in
spazi e tempi diversi da quelli originali, liberi di farvi confluire la loro
storia, l’esperienza nel frattempo maturata, il proprio percorso artistico
e umano dipanatosi in questi anni.
Non si tratta cioè di un ‘riallestimento’, bensì di una rivisitazione, una reAssociazione INDACO – Incontri di Danza Contemporanea
INDACO
interpretazione che risulterà perciò un’opera originale per chi l’incontra
per la prima volta e insieme un’esperienza interessante e nuova anche
per coloro che, avendo assistito alla prim a versione, potranno cogliere
le differenze e gustarne le nuove sfumature di colore e sapore.
Questa ‘selezione’ ha dovuto naturalmente tener presente che il Festival negli anni
ha cambiato forma, optando per la scelta coraggiosa e innovativa di uscire dai teatri
e entrare i n u n a r e l a z i o n e n u o v a , a t r a t t i d e l i c a t a , i n t e n s a , i n t i m a o
spudorata, non solo con il pubblico ma con lo spazio circostante,
all’interno degli spazi dell’attesa: architetture nate e pensate per
essere ‘di servizio’, che all’improvviso divengono invece protagoniste
di un tempo altro, di comunicazione e di condivisione.
Per questo abbiamo dovuto purtroppo escludere a priori alcuni lavori,
pure
tappe
importanti
di
questo
viaggio,
come
ad
esempio
Pulsemotion, di Sara Simeoni o Yourgirl di Alessandro Sciarroni…
creazioni che per loro natura non sarebbe stato possibile allestire in
urbana.
Ma una festa non è una festa senza tutti gli invitati! Per questo
abbiamo
chiesto
includere
in
a
tutti
coloro
quest’antologia
di
che
non
inviarci
abbiamo
per
videomessaggio speciale della durata di 1
potuto
l’occasione
minuto
un
ciascuno:
parole, immagini, musica e movimento dedicati in esclusiva al Festival
e al suo pubblico.
Questa raccolta di ‘messaggi in bottiglia’ verrà allestita in forma di
videoinstallazione al Distretto Sanitario, e si alternerà a dei corti di
videodanza prodotti da INDACO e diretti e interpretati da giovani
artisti del territorio, a testimoniare il legame da sempre profondo tra
il Festival e la città.
Il nostro essere più profondo è, da sempre, un essere insieme.
INDACO
PROGRAMMA:
D a lu n 1 5 a v e n e r d ì 1 9 s e tte m b re 2 0 1 5 , p r e s s o il
Distretto Sanitario
L u n - m e r c - v e n h 7 :3 0 - 1 7
M a rt - G io v o r e 7 :3 0 - 1 3
LO SGUARDO ABITATO
Selezione di corti di videodanza a km 0
Alternati a
BUON COM PLEANNO… A PIEDE LIBERO !
Raccolta di videomessaggi degli artisti che in questi 10 anni hanno
partecipato al Festival: in rigoroso ordine alfabetico ci saluteranno
Marta Bevilacqua | Arearea
Silvia Bugno
Alberto Cacopardi
Francesca Cinalli | Tecnologia Filosofica
Martina Cortelazzo
Marco D’Agostin
Elisa dal Corso
Francesca Foscarini
Chiara Frigo
Alessia Garbo
Silvia Gribaudi
Jennifer rosa
Carla Marazzato
Ariadne Mikou | Future Mellon
Valentina Moar
Wanda Moretti | Il Posto – danza verticale
INDACO
Laura Moro | Arthemigra satellite
Aline Nari e Davide Frangioni
Giorgio Rossi | Sosta Palmizi
Domenico Santonicola
Emanuele Sciannamea | Zerogrammi
Alessandro Sciarroni
Ambra Senatore
Sara Simeoni
Teatro Invisibile
Giuliana Urciuoli
Aida Vainieri | Tanztheater Pina Bausch
Vertical Waves Project
I video si alterneranno, in loop, in un monitor di cm 60X90
posto
nella
sala
d’attesa
durante
l’orario
di
apertura
pubblico di sportelli e uffici del Distretto Sanitario.
al
INDACO
Lunedì 14 settembre 2015, ore 11
Puntocom une
Silvia Bugno / M im m o Santonicola (Treviso, Italia)
Spifferi | 2004>2015 |
la creazione che ha debuttato con noi
Coreografia, interpretazione e costumi:
Silvia Bugno e M im m o Santonicola
SILVIA BUGNO (Treviso, IT) | Si specializza nella danza contemporanea a
Parigi con Corinne Lancelle e nella scuola di Peter Goss approfondendo il
lavoro al suolo e quello di contact improvisation. Nel 2000 è selezionata e
frequenta l'Accademia Isola Danza diretta da Carolyn Carlson. Nel 2003
incontra la compagnia Sosta Palmizi (Giorgio Rossi e Raffaella Giordano) con
cui scopre un modo più intimo e personale di danzare, e studia con Malou
Airaudo, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, Ninke Reehorst (Vim
Wanderkeibust), Aida Vainieri (Tanz Theater Pina Bausch). Danza in alcune tra
le più note Compagnie nazionali, quali: Sosta Palmizi (regia di Giorgio Rossi e
Stefano Benni), Ersiliadanza (per la regia di L. Corradi), Ubidanza (con Aline
Nari e Davide Frangioni), Compagnia Segnale.it. Come autrice firma gli assoli
“La Sposa bianca” e “Graffio” (finalista al premio Giovane Danza d’Autore
2008), e collabora con Domenico Santonicola in “Spifferi “ e con Silvia Busato
in “Al Lupo”. Nel maggio 2008 partecipa al progetto “Dialogue” promosso da
Fabbrica Europa.
DOMENICO SANTONICOLA (Treviso, IT) | Si forma in danza e teatro con
Carolyn Carlson, Malou Airaudo, Larrio Ekson, Lindsay Kemp, Ninke Reehorst,
Alì Salmi, Aida Vainieri, Susanna Beltrami, Giorgio Rossi, Raffaella Giordano, e
in danza sensibile con Claude Coldy.
Lavora in com pagnia con Sosta Palmizi, Osmosis, Ersilia danza, Aline Nari,
Senza Piombo, Smam, Teacido, Aida Vainieri, Susanna Beltrami, Silvia Bugno,
INDACO
Vasco Mirandola e per Mediaset, Rai e BBC. Come mimo e performer
partecipa a vari eventi teatrali e sperimentali. Nel 2007 è in residenza
coreografica presso il Centre Choréographique National de Roubaix diretto
da Carolyn Carlson. Conduce da oltre vent’anni corsi di tatrodanza per utenti
disAbili e realizza Spettacoli di danzAbile. Svolge attività didattica e
coreografica.
S ilv ia B u g n o e D o m e n ic o S a n to n ic o la in Sp iffe ri
INDACO
M e rc o le d ì 1 6 s e tte m b r e 2 0 1 5 , o re 1 7 .3 0
Ufficio postale
Francesca Foscarini (Vicenza, Italia)
Kalsh | 2009>2015 |
l’inizio di una carriera entusiasmante, e il
nostro primo ‘tuffo’ in urbana
Presentato a:
La Biennale Danza di Venezia Grado Zero 2009, The Creative Forum for
Indipendent Theater Groups Europe Meditarranean 8th Edition Egypt 2010
Selezionato dai Visionari, Kilowatt Festival 2010
Creato ed interepretato da Francesca Foscarini
Costume di Federica Todesco
Prodotto e distribuito da Aldes
Inizia la sua esperienza professionale con Aldes di Roberto Castello (20002003), nelle creazioni Biosculture e Il migliore dei mondi possibili, Premio
Ubu 2003. Significativi per la sua formazione di danzatrice, sono stati i
progetti
promossi
da
Opera
Estate
Festival_Bassano
del
Grappa
(I),
nell’ambito dei quali studia con: Emio Greco/Accademia Mobile (NL),
Yasmeen Godder e Iris Erez (IL), Carlotta Sagna (F), Nigel Charnock (UK), Gitta
Wigro (UK), Lucy Cash (UK), Robert Clark (UK), Simona Bertozzi (I), Sharon
Fridman (IL), Ronit Ziv (IL), Elisabeth Lea (AUS/UK), Sara Wiktorowicz (NL),
Rachel Prische (UK).
Vince nel 2013 il Premio Equilibrio per il miglior interprete per Grandmother,
creazione nata dalla collaborazione con Sara Wiktorowicz. La giuria,
presieduta da Sidi Larbi Cherkaoui e composta da Guy Cools, Raimund
Hoghe, David Jays, Frédéric Mazelly, riconosce oltre alla sua qualità tecnica
fortemente sviluppata anche la sua grande sensibilità emozionale, la sua
forza scenica e la sua capacità di creare una personificazione unica e
originale. Nel 2014 Yasmeen Godder crea con lei Gut Gift. Recente anche il
premio della giuria Miglior Solo 17Masdanza International Dance Festival –
INDACO
Canarie 2012, per la coreografia Cantando sulle ossa (2011) assolo
sviluppato all'interno del progetto internazionale di ricerca coreografica
Choreoroam, selezionato dalla Rete Anticorpi XL 2011 e da Aerowaves –
dance across Europe 2012. Del 2011 anche Spic & Span, creazione realizzata
insieme a Marco D'Agostin e Giorgia Nardin, vincitrice della Segnalazione
Speciale al Premio Scenario 2011.
Kalsh è la sua prima coreografia, finalista al concorso GD’A Veneto (Giovane
danza d’autore).
Francesca Foscarini in Kalsh
INDACO
Venerdì 18 settembre 2015, ore 19
Stazione FFSS
Jennifer rosa (Vicenza, Italia)
Stato in luogo | 2012 > 2015 |
la performance diventata simbolo e icona del
festival
JENNIFER ROSA è un collettivo di ricerca in arte contemporanea attivo a
Vicenza dal 2005. A partire da un nucleo di performer e autori provenienti
essenzialmente dalla danza contemporanea – Chiara Bortoli, Francesca
Raineri, Francesca Contrino, Vasco Manea - la ricerca del collettivo è andata
via via espandendosi nella direzione della performing art e delle arti visive,
anche attraverso la collaborazione e gli apporti di Fiorenzo Zancan,
videoartista, e di Andrea Rosset, fotografo. Dal 2011 il collettivo ha un suo
studio a Vicenza, il VOLL. Il corpo, la figura umana, la presenza, il tempo
dell’esserci e dell’accadere sono i temi principali di un’esplorazione che si
articola attraverso la performance, il video, la videoinstallazione, la
fotografia. Lontano dal racconto, dai modi del rituale teatrale e della
rappresentazione, Jennifer rosa sceglie uno spazio estetico di confine, in
bilico tra quotidiano e artificio, corpo e immagine, trasporto emozionale e
lucido esercizio, caos e linguaggio. E’ uno spazio di tensioni opposte, un
luogo di esperienza soggettiva osservato da un punto di vista quanto più
possibile oggettivo, grazie alla costruzione di particolari setting o dispositivi.
I loro lavori sono stati presentati in festival, eventi ed esposizioni in Italia,
Francia, Germania e Stati Uniti. La mostra “Impersonal Solo Show” a Laconia
Gallery di Boston (settembre 2014) è stata recensita da Peter Kalb nella rivista
Art in America.
Per menzionare le esperienze più significative:
Impersonal Solo Show – a cura di James Hull / Laconia Gallery, Boston 2014
Cronache di un ritratto mancato – a cura di Carlo Sala – Festival F4 / un’idea
di fotografia / Pieve di Soligo 2014
Festival A piede libero – incursioni urbane nei luoghi dell’attesa, 2013 e 2012
Buongiorno/Arrivederci – a cura di Barbara Fragogna – Emerson Gallery /
INDACO
Berlino 2012
Serra dei giardini di Sant’Elena / Venezia 2012
Rassegna Costellazioni. Tracciati anticrisi / Teatrino Groggia, Venezia 2012
O’ / Milano 2011
Kunst Haus Tacheles / Berlino 2011
Festival Teatri di Vetro / Roma 2011
Abnormals Gallery / Berlino 2010
Festival Urbanica / Ferrara 2010
La Biennale Danza – Marathon of the Unexpected / Venezia 2010
1. Premio al Festival Il coreografo elettronico / Napoli 2010
Domaine de Tizé / Rennes 2009
Reiss Arti Performative / Torino 2009
Théatre Coté Cour / Mézin (FR) 2009
Centre Point Ephémère / Parigi 2008
Festival Lavori in pelle / Alfonsine 2006
Opera Estate Festival / Bassano del Grappa 2006
Jennifer rosa in Stato in luogo
INDACO
S a b a t o 1 9 s e tte m b re 2 0 1 5 a l l e h 1 8
Centro Commerciale COOP – Quartiere Ronzinella
Davide Simmia Crowley | Apta Parkour
Site
specific
Parkour
|
2014>2015
|
esplorando
nuovi
territori di confine
c o o r d in a m e n to e fo r m a z io n e d e l g r u p p o a c u r a d i D a v id e S im m ia
C r o w le y
r e g ia e s tru ttu r a c o r e o g ra fic a d ’in s ie m e a c u r a d i L a u r a B o a to
Il Parkour/Freerunning/Art du Deplacement è una disciplina fisica non
competitiva il cui obiettivo è di rendere il praticante in grado di muoversi
liberamente attraverso e oltre qualsiasi tipo di terreno utilizzando a tale
scopo solo le capacità del proprio corpo, principalmente attraverso la corsa, i
salti, l’arrampicata e i movimenti in quadrupedia. È uno sport che incoraggia
l’auto-miglioramento su tutti i livelli, rivelando i limiti mentali e fisici di
ciascuno e simultaneamente offrendo un modo per superarli: un sistema per
allenare la mente e il corpo al fine di essere il più possibile efficaci e liberi in
ogni ambiente, che mira a promuovere sicurezza, determinazione, autodisciplina e auto-stima, e l’assunzione di responsabilità delle proprie azioni.
Incoraggia l’umiltà, il rispetto per se stessi, per gli altri e per l’ambiente,
l’espressività, lo spirito di comunità e l’importanza del gioco, della scoperta e
della sicurezza. Offre inoltre la possibilità di aprirsi ad una nuova relazione
con l’ambiente urbano e naturale, ad un riappropriarsi pacifico degli spazi
pubblici, sviluppando un sentimento di appartenenza e cura reciproca.
DAVIDE VIANELLO è Presidente dell’Associazione APTA Parkour, nata allo
scopo di sviluppare e diffondere l’attività sportiva intesa come mezzo di
formazione psicofisica e morale dei soci mediante la gestione di ogni forma
di attività con particolare riferimento alla pratica del Parkour, Freerunning,
Art du Deplacement e Metodo naturale di educazione fisica. E’ istruttore
qualificato
A.D.A.P.T
(Art
du
Deplacement
And
Parkour
Teaching)
INDACO
direttamente da Parkour Generation, organizzazione leader a livello mondiale
nel Parkour. Insiem e a Laura Boato ha avviato un percorso di ricerca
sulle
possibili
interconnessioni
tra
parkour
e
tecniche
di
im provvisazione, danza urbana e coreografia.
LAURA BOATO è performer, coreografa e formatrice; ha trascorso lunghi
periodi di studio e lavoro all’estero, tra Francia, Germania e USA. Con l’Ass.
INDACO, che presiede dalla sua fondazione, ha collaborato con partner
d’eccezione quali La Biennale di Venezia, le Università Ca’ Foscari e IUAV, la
Comunità Ebraica di Venezia, Emergency, Opera Estate Festival, Oriente
Occidente Festival. Nel 2012 partecipa al Festival de La Biennale Danza di
Venezia – Sezione nuova danza di ricerca e vince il I° Premio al Festival
Internazionale Oriente Occidente. E’ selezionata su chiamata dal progetto
internazionale di ricerca Choreographic Collision 2015. E’ Direttrice Artistica
del Festival A PIEDE LIBERO – Mogliano Danza e co-fondatrice e dal 2011
Presidente di REV – Rete Veneta Arti Performative, il coordinamento dei
coreografi e delle Compagnie indipendenti del Veneto.
Davide Simmia Crowley in Site Specific Parkour
INDACO
D o m e n ic a 2 0 s e tte m b r e 2 0 1 5 , o re 1 8 .0 0
P ia z z a C a d u ti
Alberto Cacopardi (Mogliano Veneto / Bari, IT)
Il distributore | 2010>2015 |
la prima, memorabile standing
ovation
S e le z io n a to d a L a B ie n n a le D a n z a d i V e n e z ia – T h e M a r a th o n o f
U n e x p e c te d 2 0 1 0
c o r e o g r a fia , in te r p r e ta z io n e , s c e n e e c o s tu m i a c u r a d i
A lb e r to C a c o p a r d i
una produzione Tessuto corporeo
e a seguire:
Mogliano, danza! | 2013>2015 |
una città che balla
Jam session di improvvisazione e contact aperta a tutti, da 0 a 99 anni
a cura di Carla Marazzato / C.I. Venezia (v. pg segg)
ALBERTO
percorso
CACOPARDI
studiando
le
arti
Attore, danzatore, formatore, inizia il suo
circensi
per
poi
avvicinarsi
alla
danza
contemporanea e al teatro di movimento. Nel 2002 si diploma presso la
Scuola Internazionale di Creazione Teatrale "Kiklos" diretta da Giovanni
Fusetti, dove segue il percorso di formazione teatrale di Jaques Lecoq. Nella
sua formazione incontra Jean Daniel Fricker, Germana Giannini, Fabrizio
Paladin, Imke McMurtrie, Maja Stromarg. Nel 2005 Atsushi Takenouchi lo
conduce nella danza contemporanea Butoh, da cui rimane affascinato. Lo
interessa soprattutto l'esplorazione sensibile del mondo esterno e interno
INDACO
dell'interprete. Nel 2004-05 lavora nella compagnia il Balletto Civile diretta
da Michela Lucenti ne I topi e Kecuptroiane. Collabora con La Piccionaia - I
Carrara, il Teatro dell'Est (BR), il Teatro Sociale di Rovigo.
Nel 2005 fonda assieme ad Evarossella Biolo la compagnia Manonuda Teatro,
con la quale produce: Tutto per un paio di ali (2005), Ereminio (2005), Come
quando si cala la maschera (2005), Hic (2006), Et Nunc (2007), Minchiulanza
(2007), Ci vuole un fiore (2008 selezionato G.D.A.Veneto), L'ascensorista
(2009), Pesci fuor d'acqua (2009) ISAD e L'abito nudo (2011, finalista Festival
Voci Dell'Anima (RN), Il Distributore (2010).
Fra il 2011 e 2012 con lo spettacolo Et Nunc partecipa a vari festival
internazionali: Open Street (Fermo), Namur En Mai (NL), International
Streetartfestival Kempen (NL), Mirabilia (Fossano), La Luna Nel Pozzo (Caorle
VE), Amersfoorts Theater Terras (NL), Rochefort Fête L'Hermione (F), Autour
de Migné (F), Aurillac OFF (F), Les Nuits Romanes (F), Tra Terra e Mare
(Latisana,Udine), Artisti in Piazza (Pennabilli, Rimini), Ostuni Buskers Festival
(Ostuni, Brindisi).
Dal 2008 sviluppa diversi progetti nel sociale: Il Corpo in Primo piano presso
l'Hospice La Casa dei Gelsi, centro accoglienza per malati terminali (Treviso),
in collaborazione con la psicoterapeuta Stefania Carpene; Anelli che Danzano
all'interno dell'A.N.F.A.S. (VE), con Light Event e Anna Novello.
Nel 2012 fonda Tessuto Corporeo e da allora collabora con la Lou Production
(Rochefort, Francia), associazione che si occupa della promozione del teatro
di strada in europa, e con diverse realtà che lavorano sul territorio pugliese
attraverso il linguaggio del teatro danza urbano: Tatà (Residenza Teatri
Abitati, Taranto, compagnia Crest), Teatro Comunale di Ceglie Messapica (BR)
(Residenza Teatri Abitati, compagnia Armamaxa Teatro), Associazione
Casarmonica (Ceglie Messapica), Ass. Marvalang (Ostuni,BR).
INDACO
Alberto Cacopardi ne Il Distributore a Mogliano nel 2010
INDACO
a seguire:
Mogliano, danza! | 2013>2015 |
una città che balla
Jam session di improvvisazione e contact aperta a tutti, da 0 a 99 anni
a cura di Carla Marazzato / C.I. Venezia
C A R L A M A R A Z Z A T O Antropologa, laureata a Venezia con tesi di ricerca
sul campo a Salvador de Bahia (Brasile). Studia teatro e danza con: Gruppo
Lume (S.P., Brasile), Centro di Produzione Teatrale Via Rosse (Este, Pd),
Claudio Di Scanno (Drammateatro, Pe), Andre Casaca (Teatro C’art, Fi), Laura
Moro (I.C.P. IlCorpoPensante, Tv), Atsushi Takenouchi (Parigi, Francia), Gabi
Morales (Buenos Aires, Argentina), Company Blu (Sesto Fiorentino - FI). E’
interprete negli spettacoli: Ade di Sabine Uitz, Pierina e il lupo di Norberto
Presta, Pier(viol)ino e il lupo con la Fondazione Teatro La Fenice regia di
Laura Moro, Speck-ik e Sulla strada per Brema regia di Laura Moro, In alto i
seni co-autrice con Genny Venerando, semifinalista al Premio Gd’A Giovane
Danza d’Autore 2010, Wait di Silvia Gribaudi, E luce fu co-autrice con Olga
Manganotti creato in residenza artistica da Gruppo Lume Teatro (S.P.,
Brasile). Coreografa nella performance Family Dress in apertura della serata
ArtNight 2014 organizzata dall'Università Ca' Foscari di Venezia.
Si occupa di pedagogia per bambini insegnando teatro/movimento all'interno
di scuole e strutture pubbliche e private. È assistente a Virgilio Sieni per la
Biennale Danza 2014 nel progetto La casina dei biscotti e Il Vangelo secondo
Matteo.
Si occupa dell’organizzazione di eventi culturali, spettacoli, seminari
all’interno del C.T.R. (Centro Teatrale di Ricerca) di Venezia. In questo stesso
spazio crea e gestisce il gruppo di contact improvisation CI-VE insegnando
danza contact, creando incontri di scambio tra i gruppi italiani e stranieri,
organizzando performance all'aperto e in urbana.
INDACO
NB: Tutte le perform ance si configurano com e dei site-specific
com posti
espressam ente
per
il
Festival;
le
opere
perciò
non
verranno sem plicem ente riproposte m a ri-edite e rivisitate alla
luce del tem po trascorso, del differente form at del Festival, dei
diversi spazi e della strada com piuta dagli artisti: opere a tutti gli
effetti originali e vive, con una storia alle spalle.
Bilancio preventivo in allegato.
Per info e contatti:
[email protected]
Laura Boato, cell. 333.3547435
INDACO
NOTA SUI LUOGHI:
La nostra città non ha un teatro: gli unici due spazi coperti (il Cinema Teatro Busan e Il
teatrino Astori) sono spazi privati e non attrezzati concessi in affitto alle Associazioni e al
Comune a costi consistenti (cui va aggiunto il costo del service tecnico); resta il palcoscenico
di Piazzetta del Teatro, che però anch’esso - oltre ad essere a rischio meteo, come tutti gli
spazi all’aperto - è grande, per nulla attrezzato (non solo niente fari o impianto audio, ma
niente graticcio a cui potersi aggangiare, né pavimento adatto alla danza, e perciò
estremamamente costoso), e non protetto (non c’è modo di mettere sotto chiave le
attrezzature durante la notte, perciò i costi di un allestimento per più giornate si
moltiplicano).
Nel contempo, con l’avanzare della crisi, ogni giorno è più difficile per le persone concedersi il
lusso di un tempo da dedicare a sé: comprensibilmente, l’urgente non lascia più tempo né
energie per l’importante.
Ma la cura della propria vivacità, della curiosità, del risuonare assieme, del
creare, non sono cose che possono essere dimenticate in un angolo senza
condizioni – sono il perché del nostro vivere, fanno la qualità del nostro tempo…
sono un bisogno primario.
Il Festival sceglie perciò di offrire un'opportunità di incontro con la danza e
più in generale con l'arte performativa a un pubblico che probabilmente a
teatro non incontreremmo, in luoghi altri, quali sono i luoghi dell’attesa: gli
uffici comunali, la Stazione Ferroviaria, l’Ufficio Postale Centrale, il Distretto
Sanitario, il supermercato; scegliamo di farlo in un momento in cui le
persone non hanno nulla da fare, se non aspettare, perché crediamo che un
tempo vuoto possa diventare un tempo prezioso, un tempo in cui la frenesia e la pressione
degli impegni concedono tregua, e può forse aprirsi una finestra sull’inaspettato, su quel che
mai avremmo pensato potesse toccarci e che invece può diventare una scoperta feconda, un
impulso nuovo, che risvegli curiosità e possibilità sopite.
Scegliamo di portare l’arte, la creatività, l’innovazione, il coraggio, e la gioia
della danza contemporanea e d’innovazione laddove non è attesa, come un
regalo inaspettato, una sorpresa, una possibilità: per scoprire o riscoprire
insieme il piacere dell’arte partecipata, assistendo ad un’azione performativa
che si svolge a pochi metri, con tutta l’emozione e la forza d’impatto che essa
porta con sè - s o t t o l i n e a n d o n e l c o n t e m p o l a g r a v e m a n c a n z a d i u n o
spazio performativo attrezzato e pubblico in città.

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