1 N° 4/2016 - Rugby Reggio
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1 N° 4/2016 - Rugby Reggio
DIAVOLI IN META IN CAMPO GUARDANDO AVANTI L’avversario della settimana F&M CUS Verona A pagina 4 Willie Vaki in campo per vincere la SLA A pagina 7 Le regole del gioco La mischia A pagina 12 e 13 1 PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA RUGBY REGGIO YOUNG N° 4/2016 gennaio 2 CHI SOSTIENE I DIAVOLI DEL RUGBY REGGIO SI MERITA IL PARADISO Proprietario ed editore: Rugby Reggio Young, via Assalini nr. 7 - 42123 Reggio Emilia P.Iva 0244650351 Cod. Fisc. 9115320351 Legale Rappresentante: Corrado Catellani Direttore Responsabile: Antonella Gualandri Editor: Michele Del Bene Errico Sede del periodico e redazione del periodico: c/o Rugby Reggio Young, via Assalini nr. 7 - 42123 Reggio Emilia Tipografia: Glamsuite di Angelo Savazzi – Via Salimbene da Parma 85, Reggio Emilia Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilia n. 6/2015 del 15 ottobre 2015. LA SFIDA ULTIMO ATTO DELLA PRIMA FASE Eccoci ritrovati nel 2016, un anno speciale per i Diavoli ed i suoi tifosi, perché ricorrono i 70 anni dalla fondazione del club. Ci ritroviamo sulle tribune della Canalina per assistere all’ultimo atto della prima fase della stagione. E proprio i risultati di questa ultima giornata saranno decisivi per definire chi sarà la squadra che si confermerà al terzo posto della classifica ed accederà insieme ai nostri Diavoli e al Colorno alla pool promozione. Una sfida a due tra CUS Verona e Lumezzane, che vede però favoriti proprio gli avversari odierni dei rossoneri. I giochi sono invece già definiti nel girone 3, quello veneto contro cui dalla prossima domenica inizieranno le sfide che contano per centrare l’obiettivo play off; le squadre che accedono alla pool promozione sono il Tarvisium, il Vicenza ed il Casale. La compagine veronese arriva a questa ultima giornata galvanizzata dalla fondamentale vittoria per 29 a 14 nello scontro diretto contro il Lumezzane, e da un girone di ritorno decisamente migliore per i verdeblu, in quanto sono riusciti a vincere tre delle quattro sfide disputate (sfiorando per un solo punto il successo anche contro Colorno). Masini e Mannato fanno avanzare il pallone 3 Caminati in meta nell’incontro con Valpolicella I Diavoli si lasciano alle spalle un 2015 splendido, dove hanno dominato il girone macinando punti e vittorie. Su di loro sono puntati gli occhi di tutto lo stivale, risultando infatti tra le ventiquattro formazioni della Serie A quella che sta fornendo le migliori prestazioni. Le statistiche dei rossoneri evidenziano nella prima fase la superiorità della compagine reggiana e danno la giusta fiducia per iniziare il 2016 con la volontà di lasciare il segno per festeggiare l’importante compleanno dei 70 anni della Società. Non sarà certo facile perché Manghi e Signorini dovranno fare i conti con le due brutte tegole cadute sulla squadra in meno di un mese, ovvero gli infortuni al ginocchio di Tommaso Bricoli e Giacomo Torri. Due pesanti assenze per la seconda fase, che influenzeranno sicuramente le dinamiche attuali della squadra, ma che non variano gli obiettivi ambiziosi per cui i nostri Diavoli stanno lottando con grinta e determinazione domenica dopo domenica. Così con un occhio già rivolto alla prossima fase anche oggi scaldiamo la voce per sostenere i nostri ragazzi …come sempre FORZA DIAVOLI !!! 4 gli avversari IL CUS VERONA La storia del Rugby Verona inizia alla fine degli anni ’50, prima con una formazione dedita al gioco a tredici. Solo alcuni anni dopo, nel 1962, il Verona vira nella direzione del rugby a quindici, partecipando al campionato di serie C. L’anno seguente la squadra entra a far parte del CUS dell’epoca (denominato Circolo Universitario Sportivo) dando così l’avvio ufficiale al CUS Verona Rugby nel ’63. Verso la metà degli anni ’60 arriva la prima promozione in serie B, ma alcuni anni dopo il sodalizio si interrompe, il Rugby Verona si stacca dal CUS e prosegue il suo cammino in modo autonomo fino al 1983, quando la squadra ritorna nella famiglia del CUS cittadino. Oltre vent’anni in cui si alternano periodi di grandi soddisfazioni e momenti di flessione, con tre soggiorni -frutto di tre promozioni- in serie B ed altrettante permanenze in C1. La retrocessione in serie C1 nella stagione 1986/87 apre una fase discendente del club verdeblU che porta a dibattersi tra C1 e C2 senza trovare la strada della risalita fino al 2001 quando, dopo un combattuto spareggio nei play-off contro il CUS Catania, arriva la promozione in serie B. Nel 2004/05 il CUS Verona raggiunge la storica promozione in Serie A, i verdeblu vi rimangono per due stagioni, poi ritornano per una breve parentesi in B riconquistando la promozione in A nel 2009. Da allora il CUS Verona milita in questa serie, ed ha raggiunto lo scorso anno anche i play off promozione per l’Eccellenza (persi poi entrambi contro il Recco). Questa stagione la compagine cussina è stata spostata come Colorno nello stesso girone dei Diavoli, ma ha avuto un avvio tra luci ed ombre, con solo cinque vittorie al proprio attivo e quattro sconfitte, che attualmente l’hanno portata ad essere sull’ultimo gradino del podio, ma senza la certezza dell’accesso alla pool promozione, che resta legato all’esito delle sfide di questa ultima giornata. La maul veronese mentre impegna i nostri ragazzi Girone 1 Junior Rugby Brescia U.R. Prato Sesto Acc. Naz. I. Francescato Pro Recco Rugby CUS Genova AS Rugby Milano Girone 3 Volteco Rugger Tarvisium Rugby Casale Rangers Rugby Vicenza ASD Rugby Udine 1928 Valsugana Rugby Padova Rugby Paese PUNTI GIOCATE VINTE PAREG- PERSE DIFF GIATE 29 28 26 25 15 6 9 9 9 9 9 9 6 6 5 5 2 1 1 0 0 1 2 0 2 25 3 -22 4 103 3 45 5 -47 8 -104 PUNTI GIOCATE VINTE PAREG- PERSE DIFF GIATE 31 27 27 21 16 9 9 9 9 9 9 9 6 6 5 4 2 1 2 1 1 0 2 0 1 66 2 41 3 19 5 17 5 -10 8 -133 Girone 2 Conad Reggio HBS Colorno F&M CUS Verona Patarò Rugby Lumezzane Valpolicella R. 1974 ASD CUS Torino R. asd Girone 4 Unione R. Capitolina Tosc. Aeroporti i Medicei Gran Sasso Rugby Primavera Rugby CUS Perugia CUS Roma PUNTI GIOCATE VINTE PAREG- PERSE DIFF GIATE 40 39 23 19 10 1 9 9 9 9 9 9 8 8 5 4 2 0 0 0 0 0 0 0 1 1 4 5 7 9 279 206 -11 -40 -102 9 9 9 9 9 9 6 6 5 5 2 1 1 0 0 1 1 1 SQUADRA DI CASA VS SQUADRA DI VISITA Patarò Rugby Lumezzane HBS Colorno Valpolicella R. 1974 ASDV CUS Torino R. asd Conad Reggio F&M CUS Verona -332 PUNTI GIOCATE VINTE PAREG- PERSE DIFF GIATE 32 31 26 26 11 7 LE PARTITE DEL FINE SETTIMANA 2 63 3 79 4 64 3 6 6 -90 7 -122 IL PROSSIMO TURNO (24/01/16) SQUADRA DI CASA VS SQUADRA DI VISITA da definire da definire da definire da definire da definire da definire LA PAROLA ALL’ALLENATORE SPAZIO AI GIOVANI 5 Il campionato sta per entrare nel vivo. La prima fase che ci lasciamo alle spalle ci ha visti protagonisti. Buoni risultati, leadership nel campionato, un ambiente che cresce ogni giorno con tante famiglie e realtà del territorio che ci sostengono. Oggi dobbiamo fare i conti con due infortuni importanti (Bricoli e Torri) che vanno ad aggiungersi a quello di Lorenzo Negri occorso nella fase pre campionato ma il rugby è soprattutto gruppo e questi incidenti non cambiano di una virgola gli obiettivi della squadra per questa stagione. I ragazzi sono pronti a ritornare in campo contro il CUS Verona, per poi cominciare la seconda fase del campionato, quella che ci dovrà condurre ai play off. C’è dispiacere per i ragazzi infortunati ma anche la consapevolezza che il gruppo ha diversi giocatori intercambiabili e tanti giovani desiderosi di avere spazio e di giocare. Contiamo su tutti ma in particolare su questi nostri giovani perché la filosofia del club è dichiarata: far crescere giovani di valore! Roberto Manghi LA PAROLA AL PRESIDENTE 70 ANNI E NON SENTIRLI Ancora una volta ci ritroviamo alla Canalina. Contiamo sul calore del nostro pubblico che non ci ha mai fatto mancare il proprio affetto. I Diavoli sono attesi da un match che ha valore solo per l’avversario dato che la nostra qualificazione nella pool promozione è cosa fatta, ma so per certo che i nostri ragazzi faranno onore alla partita combattendo pallone su pallone e cercando di conquistare la vittoria come sono soliti fare. Una vittoria sarebbe il modo migliore per riprendere il campionato e avvicinarci così a una seconda fase dove l’impegno dovrà essere massimo perché il club non ha mai nascosto le proprie ambizioni. Reggio si merita di provare a fare il salto di categoria. Con questo intento è stata costruita la squadra: la crescita è la parola d’ordine per tutti i progetti della società, tanto più quest’anno nel quale ricorrono i 70 anni di vita del club. Un compleanno speciale da celebrare degnamente! Giorgio Bergonzi 6 STORIE OVALI VAKI NELLA J9 RUGBY LEGENDS Dal 1999 in diverse parti del mondo si disputano le World Rugby Seven Series, ovvero una serie di tornei internazionali di rugby a 7. Vi partecipano le Nazionali di diversi paesi. Dubai, Sudafrica, Nuova Zelanda, Australia, USA, Canada, Hong Kong, Singapore, Francia ed Inghilterra sono i luoghi in cui quest’anno verranno disputate le World Rugby Seven Series. Attorno a questo importantissimo movimento sportivo ci sono tanti eventi legati allo sport ma non solo. Uno dei più importanti, a cui ha partecipato come testimonial la nostra terza linea Viliami Vaki, ex nazionale tongano ma ormai Diavolo e reggiano d’adozione, è sicuramente il J9 World Rugby Legends, organizzato il 4 e 5 dicembre dalla J9 Foundation, la fondazione di Joost van der Westhuizen che da anni raccoglie fondi per combattere le disabilità del neurone motore (MND, gruppo di malattie a cui appartiene anche la SLA). “Joost van der Westhuizen, atleta sudafricano, era uno dei migliori mediani di mischia al mondo quando si è ammalato di MND - spiega Viliami Vaki - Per questo motivo Joost ha creato questa fondazione chiamandola J9 Foundation, con l’iniziale del suo nome e il numero del suo ruolo, e ha deciso di raccogliere delle donazioni per combattere questa malattia. Ogni anno quindi per la J9, in occasione del primo torneo di World Rugby Seven Series, viene formata una squadra di ex giocatori di livello internazionale che partecipano al torneo con la maglia dei J9 World Rugby Legends di cui io ho fatto parte”. Avete quindi disputato il torneo di Dubai? “Siamo andati fino a Dubai al World Rugby Seven Series e abbiamo disputato il torneo - racconta Viliami Vaki - Io e Paul Griffen eravamo gli atleti italiani nel team internazionale J9 World Rugby Legends. Abbiamo disputato sei partite di altissimo livello e ci siamo divertiti molto”. J9 World Rugby Legends... Che cosa vuol dire essere una leggenda del rugby? 7 Viliami insieme ai compagni del team J9 “No World Rugby Legends in realtà è solo il nome della squadra formata da ex giocatori internazionali, ma non siamo delle leggende. Io sono solo un giocatore che ha avuto l’opportunità di partecipare a questa bellissima manifestazione e di fare qualcosa di buono>>. Perché è importante legare il rugby alla beneficenza? “Il principio cardine del rugby è il sostegno, nel nostro sport si passa sempre la palla indietro al compagno. Noi giocatori di rugby applichiamo questo principio in tutto, così per noi diventa fondamentale restituire qualcosa alla comunità che ci circonda, sostenere chi è meno fortunato di noi. Un grande giocatore, all’apice della sua carriera è stato fermato da una malattia che non gli permette di muoversi, per quanto il cervello sia in grado di capire al 100%. Con la sua fondazione vuole fare qualcosa di utile per favorire la ricerca e aiutare moltissimi altri nella sua condizione. Quello che noi possiamo fare quindi è sostegno, sostenerlo come se fossimo i suoi compagni di squadra in questa partita durissima, ma di gran lunga la più importante”. A CONFRONTO PALOMBA MAGHENZANI 8 Nome Francesco Nome Filippo Soprannome Palo Soprannome Rubens Una frase celebre che ti descrive La pazienza è la virtù dei forti Una frase celebre che ti descrive Vivi e lascia vivere Il tuo cartone animato preferito Dragonball Il tuo cartone animato preferito Toy Story Il tuo piatto forte Spaghetti al pomodoro Il tuo piatto forte Amatriciana La canzone che ascolti prima della partita Lights out La canzone che ascolti prima della partita Sacrilegius, ScHoolboy Q Un pregio e un difetto di Filippo Maghenzani Fa molto ridere, ma è troppo festaiolo Un pregio e un difetto di Francesco Palomba E’ un Don Giovanni, ma spesso dorme in piedi A CONFRONTO BERGONZINI RIMPELLI 9 Nome Tomaso Nome Davide Soprannome Tommy Soprannome Rimpo Una frase celebre che ti descrive Lavorare duro a testa bassa porta lontano Una frase celebre che ti descrive Vivi ogni giorno con il sorriso Il tuo cartone animato preferito Ken il guerriero Il tuo cartone animato preferito Griffin Il tuo piatto forte Filetto allo zenzero e arancia Il tuo piatto forte Amatriciana La canzone che ascolti prima della partita Hit hit hit one more, Hilltop Hoods La canzone che ascolti prima della partita Numb Ancore, Linkin’ Park Un pregio e un difetto di Davide Rimpelli E’ altruista, ma è magro Un pregio e un difetto di Tomaso Bergonzini E’ durissimo, ma ha i polpacci piccolissimi 10 Progettiamo e realizziamo la struttura che desiderate senza vincoli dimensionali e architettonici. La nostra versatilità, adattabilità ed esperienza ci permettono di rendere realtà i vostri sogni... Idee nuove per arredare terrazzi e giardini Strada Provinciale 486 - Roteglia di CaStellaRano (Re) tel. 0536 853230 I NOSTRI PROGETTI ALLENARSI A MANGIARE BENE Da anni il Rugby Reggio svolge attività educative nelle scuole elementari e medie della nostra città. Lo fa con istruttori qualificati che affiancano per alcune ore all’anno le maestre e i docenti di scienze motorie di diversi istituti cittadini e della provincia. Quest’anno il progetto educativo si allarga e alla tradizione attività sportiva tesa a far conoscere il rugby a sempre più bambini e ragazzi si affianca un programma di educazione alimentare per abituare i più giovani a mangiare bene, elemento importante che contribuisce alla loro crescita sana, grazie alle competenze di diversi esperti, tra cui il vice presidente del club Castagnetti, professore universitario specializzato nell’agroalimentare . Secondo un recente studio condotto sulla popolazione infantile dell’Emilia Romagna è risultato che il 25,4% dei bambini di 9 anni è in eccesso ponderale. Reggio Emilia ha il dato peggiore a livello regionale ed è sotto agli occhi tutti il forte legame che esiste tra situazioni di sovrappeso nell’infanzia e una cattiva alimentazione. Anche per questa ragione Rugby Reggio ha deciso di allargare il proprio raggio di azione dalla pratica sportiva, che resta fondamentale, alle buone abitudini alimentari. Con il sostegno di due partner importanti come il Consorzio del Parmigiano Reggiano e il laboratorio Castagnetti consegna il Parmigiano al presidente del Saint Raphael 11 La Dott.ssa Giusti insieme ad alcuni atleti reggiani medico Spire, il nostro club sta avviando questa attività che si costituirà di due step: il primo, informativo, vedrà incontri tra la biologa nutrizionista Jessica Giusti di Spire e le famiglie dei tesserati, in particolare quelle dei bambini del minirugby, sugli accorgimenti utili a un’alimentazione sana che favorisce uno sviluppo psicofisico positivo. Al contempo, l’educazione alimentare entrerà anche nel tradizionale “Terzo Tempo” dei mini atleti che sarà a base di parmigiano reggiano grazie al allo snack MITO, utile per recuperare le energie che si consumano in campo. LE REGOLE DEL GIOCO BASSI, LEGA E VIA... Aiutare la comprensione del rugby. Con questo intento iniziamo a trattare alcuni “fondamenti” del nostro sport. Partiamo dalla mischia, che è sicuramente un’esclusiva della palla ovale, cuore dello sport di squadra per eccellenza. Ce la spiega Luca Vezzani, allenatore specializzato nel reparto degli avanti. “Tecnicamente la mischia è la fase di conquista del pallone. Avviene su decisione dell’arbitro dopo una infrazione non grave come ad esempio un avanti o quando la palla non è più giocabile all’interno di una maul. È l’espressione del gioco del rugby perché è un insieme di forza, tecnica e coesione da parte di tutti gli 8 giocatori coinvolti che lavorano come un solo corpo”. Come funziona una mischia? “Prima ci sono le legature: più sono unite e più è salda la mischia che spingerà in modo più forte e omogeneo. Quando il mediano inserisce la palla nella mischia, il tallonatore della squadra che ha la palla in mezzo ai piedi deve cercare di spingerla con i piedi indietro, verso le seconde linee evitando che l’avversario lo anticipi. La mischia sembra una lotta degli avanti, in realtà la prima linea è un ammortizzatore per le seconde e terze linee. Non è tutta una questione di forza, c’è anche molta tecnica e tanta psicologia perché quando riesci a dominare il confronto fisico hai già messo le basi per vincere la partita. Infine ci sono le terze linee, formate da due flanker laterali e il numero 8 che chiude la mischia, colui che insieme al numero 9 fa ripartire il gioco, ripartendo con la palla in mano o lasciandola al mediano”. Qual è la differenza tra avere il possesso del pallone e non averlo? “Quando la mischia è tua, materialmente hai un giocatore in meno che spinge visto che il tallonatore deve tallonare, ma hai il controllo del pallone grazie al mediano di mischia. Le fasi della mischia sono tre: bassi, lega e via, fase dove si va a contatto, 12 Un esempio di “mischia efficace” partendo da una distanza di appena 15 o 20 cm. Non si può introdurre subito, ma bisogna aspettare il cenno o il tocco dell’arbitro quando la mischia è stabile”. Cosa pensa della nuova mischia? “La nuova mischia è molto buona, richiede tempo per apprendere bene la tecnica. Un pilone arriva ad essere completo intorno ai 25 o 28 anni di età. Per questo ruolo si lavora molto sulla pesistica, ecco perché bisogna aver compiuto 18 anni per poter giocare in una squadra seniores”. Come fanno gli avanti ad essere sempre coordinati? “Comunicano continuamente. Nella mischia ogni ruolo è differente. Il pilone sinistro e destro per esempio sono fisicamente e tecnicamente diversi. A livello internazionale addirittura sono distinti anche in lista gara. Il tallonatore deve avere una buonissima manualità e rapidità, quasi come una terza linea. Il numero 8 invece è una via di mezzo tra i flanker, veloci e reattivi, e le seconde linee, forti e grandi placcatori”. LE REGOLE DEL GIOCO MENO FORZA, PIU’ TECNICA Negli ultimi anni la mischia è stata al centro di numerosi cambiamenti del regolamento che l’hanno modificata profondamente. Abbiamo voluto capire da chi è in prima linea in ogni partita come le modifiche di questo fondamentale del rugby hanno cambiato il modo di viverla in campo. “Innanzi tutto si è deciso apportare un cambiamento nelle regole per aumentare la longevità in termini di età del pilone, evitando i forti impatti che prima andavano a gravare sulla schiena delle prime linee - spiega Luca Redolfini, pilone rossonero che ha militato anche in Celtic League con le Zebre - Prima c’era più distanza tra le spalle degli avversari e l’impatto era molto più incisivo sulla schiena. Poi c’è l’elemento mediatico: così le mischie durano di più e sono molto più combattute; c’è un contest maggiore tra le due parti che lottano per il possesso”. Questi cambiamenti come si traducono nell’atto della spinta? “Avendo meno spazio per la spinta, la posizione di partenza permette meno facilmente di ritrovare quegli angoli di spinta che servono a equilibrare o squilibrare l’avversario. Prima determinanti affinché la mischia fosse vincente potevano essere la spinta e il peso, un ingaggio fatto bene poteva già fare la Il tallonatore ed i due piloni compongono la prima linea 13 differenza, ora invece conta molto di più la tecnica. Fisicamente inoltre l’impegno è aumentato. Il pilone ha una caratteristica fisica molto pronunciata, inoltre anni fa la metamorfosi di questi ruoli portava gli atleti ad essere più grossi ed alti. Ora i giocatori più piccoli sono più avvantaggiati per un basso baricentro e un maggior equilibrio”. E per quanto riguarda il gruppo degli avanti cosa cambia? “Fa più la differenza la completa unione della mischia. Tutti devono dare la spinta insieme. Se la mischia è giocata solo dalle prime e seconde linee, si sente che mancano le terze, quindi è fondamentale che tutti agiscano in modo coordinato. Ora l’atto della mischia ha inizio con dei movimenti di assestamento, si aspetta l’introduzione che avviene solo quando le due fazioni sono stabili, mentre prima i tempi erano più brevi ed era più semplice riuscire a vincere. Un’altra grande differenza è che la palla non viene più tallonata poiché diventa difficile spostare gli appoggi per il tallonatore che altrimenti perderebbe la pressione. C’è quindi una maggior coordinazione tra tutti gli avanti e una particolare cura del dettaglio. La mischia è più tecnica, maliziosa, bisogna avere la giusta sensibilità per capire cosa fare per mantenere la stabilità dell’azione e tutti devono essere sincronizzati in questo, come un unico movimento nella stessa direzione. È fondamentale essere ricettivi ed essere efficaci in prima linea nell’uno contro uno”. VITA DA CLUB TUTTI IN PISTA AL CORALLO La sera dell’antivigilia alla discoteca Corallo di Scandiano si è svolta la tradizionale Festa di Auguri del club, che ha coinvolto tutte le squadre della società rossonera, dall’under 6 alla formazione seniores della Conad Reggio e gli Old Beck’s. Un Terzo Tempo in stile natalizio aperto a tutte le famiglie dei tesserati per salutarsi prima del Natale insieme agli allenatori, i dirigenti ed ai tanti atleti, che ha lasciato spazio anche ai brindisi, a tanta musica con il dj Moreno Bazzinotti e al patron di Valorugby, l’imprenditore Enrico Grassi. Un grazie sincero per il successo di questa bella serata va a tutte le famiglie dei nostri tesserati sempre impegnate a sostenere le varie attività del club. 14 IL NOSTRO ORGOGLIO 15 CIAO SAMU! La scorsa settimana è scomparso a soli 14 anni Samuele Colacino, un ex Diavoletto che si avvicinò al rugby con il nostro club, frequentando per diversi anni il centro di avviamento di Taneto di Gattatico prima di trasferirsi, per comodità, a Parma. Il Rugby Reggio tutto si stringe in un grande abbraccio alla famiglia in questo terribile momento. Noi vogliamo ricordare Samuele così, con la sua divisa rossonera e con la sua squadra di allora, per il suo entusiasmo e per la passione che metteva in campo. 16 FACCE DA DIAVOLETTI