novembre - Stampa Reggiana

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novembre - Stampa Reggiana
STAMPA REGGIANA
periodico di attualità > cultura > spettacolo > sport - anno XII numero 8 > OTTOBRE-NOVEMBRE 2014 € 2,00
Mauro Severi
Costruiamo insieme
un Sistema Mediopadano
Intervista al nuovo presidente
di Unindustria Reggio Emilia
POLITICA
L’autunno
caldo
del PD
EMERGENZA MALTEMPO
L’acqua
continua a fare
danni
VENE E ARTERIE
Una nuova struttura
all’ASMN, intervista
al Dott. Ghirarduzzi
SOMMARIO
RUBRICHE
p. 5 – PRIMO PIANO Il PD è vivo ma non si sente bene
di Dario Caselli
p. 7 – SOTTOSOPRA Renzi si sta facendo troppi nemici?
di Enrico Pirondini
SERVIZI - ATTUALITA’
p. 8-11 - NEWS DALL’ESAGONO e non solo
p. 12-15 – Costruiamo insieme un Sistema
Mediopadano. Intervista a Mauro Severi
di Isabella Trovato
p. 16 e 17 - Mafie di casa nostra,
c’è poco da ridere di Isabella Trovato
p. 19 – La nuova Provincia, una roccaforte del PD
di Isabella Trovato
p. 24 – L’acqua continua a far danni di Antonio Lecci
ECONOMIA
p. 20 e 21 – Formare i giovani per rilanciare le aziende
p. 23 – Economia montana. A trainare
è ancora l’agricoltura
REGGIO CITTA’: STORIE, EVENTI, COSTUME
p. 26 e 27 – REGGIANI ALL’ESTERO A Hong Kong,
tra gli studenti in rivolta di Simona Onniboni
p. 28 e 29 – REGGIANI ALL’ESTERO New York
“tutto e niente” di Riccardo Caselli
p. 30 – Dante Alighieri Un monumento
per le maestrine d’Italia
TERRITORIO
p. 31 – Quella strada “non s’ha da fare” di Antonio Lecci
p. 32 e 33 – Sgarbi lancia il “Museo della Follia”
di Enrico Pirondini
p. 34 e 35 - VEGGIA di Casalgrande di Danilo Morini
ARTE E CULTURA
p. 36 – La tela racconta di Emanuele Filini
p. 37 – Viaggio nella storia dell’arte di Monica Baldi
SPORT
p. 44-46 – A Reggio Emilia c’è sempre più fame
di basket di Lorenzo Marcacci
p.47 p. 48 e 49 – Mountain Bike.
Non è mai troppo tardi di Romano Pezzi
SALUTE, PASSIONI, BENESSERE
p. 25 – PREVENZIONE Un nastro rosa
per contrastare il tumore al seno
p. 38 e 39 – SALUTE E PREVENZIONE. Vene e arterie:
al Santa Maria una nuova struttura
di Simona Onniboni
p. 40 e 41 – LIBRI. Autunno in libreria di Giulia Misti
p. 42 e 43 – MUSICA. I Migliori anni con Radioerre
di Luigi Cocconcelli
p. 50 e 51 – L’INDIRIZZO DEL MESE. Da 25 anni
portiamo in tavola la tradizione reggiana
p. 52 – MODA. Gli oggetti del desiderio a cura
di Biancamaria Tirelli
p. 53 – LA RICETTA DEL MESE a cura di Paolo Braglia
p. 54 e 55 – VERDE E DINTORNI Garden Show
di Giuseppe Baldi
p. 56 e 57 – ESCURSIONISMO Autunno
sull’ Appennino Reggiano a cura del CAI
p. 58 e 59 – ROMANZO STORICO Anche i tedeschi
hanno i pidocchi di Isabella Trovato
p. 61 – IL RACCONTO DEL MESE Politically correct
di Franco Zanichelli
p. 62 e 63 – AGENDA Appuntamenti dedicati
ai più piccoli
p. 64-73 – AGENDA Appuntamenti in città,
a Teatro e nelle Galleria d’Arte
p. 74-82 – EVENTI IN CTTA’
STAMPA REGGIANA
Direttore responsabile: GIOVANNI MAZZONI
Proprietà: Editoriale Tricolore s.r.l. -Editore: Editoriale Tricolore srl, via Pasteur, 2 - 42122 Reggio Emilia
Direzione e Redazione: via Pasteur 2 - 42122 Reggio Emilia Tel. 0522.557893 Fax 0522.557825 e-mail: [email protected] ISSN 2239-5946
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Progetto grafico: Corbelli Tiziana - Foto: Stefano Rossi di Foto Artioli - Editoriale Tricolore srl - Stampa: BERTANI & C. - CAVRIAGO (RE)
Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilia n. 1157 del 14/02/2006
Poste italiane spa - spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art. 1 comma 1, DCB Reggio Emilia - Iscrizione ROC nr. 4492 del 4/4/1997
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CO.MAS Srl nasce più di trent’anni fa, occupandosi agli inizi principalmente di assistenza tecnica, manutenzioni e rifacimenti
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dalla fine degli anni ‘80 - la necessità di organizzarsi per lo studio, la progettazione e la realizzazione di impianti di sollevamento completi.
Ora CO.MAS è strutturata con un proprio Ufficio Tecnico che utilizza le più avanzate strumentazioni di calcolo e modellazione
ed i vari reparti produttivi interni sono dotati di attrezzature di ultima generazione e di personale altamente qualificato,
costantemente formato e aggiornato.
CO.MAS realizza impianti di sollevamento completi, di qualsiasi portata e tipologia costruttiva : dalle gru a ponte a quelle a cavalletto e a
bandiera, oltre a realizzare impianti speciali che soddisfino le specifiche esigenze del cliente e svariate tipologie di attrezzature sottogancio.
Ogni prodotto CO.MAS è progettato, costruito e certificato nel rispetto delle vigenti Direttive Comunitarie e l’azienda è in grado di fornire
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primo piano
Renzi “liberal”
n
Il PD è vivo
ma non si sente bene
Il partito è sempre più leggero e la figura del leader solitario sempre più pesante
di Dario
Caselli
I
l Pd è vivo e lotta con noi, anzi governa in ogni luogo: Comuni, Regioni, Stato, Province, ma non erano state abolite?
E’ così vivo che non solo governa, ma
fa anche l’opposizione, uno penserebbe
che Forza Italia sia una forza di contrasto, invece è la corrente renziana occulta, incappucciata (malignano), Verdini
ha sostituito Delrio come consigliere del
Principe, è il conte zio che sta uccidendo il centrodestra, per proteggere l’amico di famiglia. Gli oppositori veri sono
D’Alema, Bersanov e il Civatino. Eppure,
mentre scoppia di potere, il partito egemone non scoppia di salute. Alle primarie in Emilia, peraltro un po’ farlocche,
hanno votato in pochissimi, neppure
tutti gli iscritti, che erano 75000, ma a
leggere Repubblica gli iscritti se ne sono
andati, da mezzo milione diverranno la
metà, se va bene.
Il partito è sempre più leggero e la
figura del leader solitario, sempre
più pesante. Non è solo il problema
della berlusconizzazione ad agitare i
sonni degli oppositori, è il cambio di li-
nea politica.
Renzi si sta spostando sempre di più
verso inevitabili politiche “liberal”: jobs
act, ridimensionamento dei sindacati,
fine della concertazione, abbracci con
Marchionne, lotta alle rappresentanze,
non solo i confederali, ma anche imprenditoriali, con l’invito alle aziende di
Stato ad uscire da Confindustria, sottraendo 25 milioni di euro di contributi
ad una struttura molto pletorica e perciò molto costosa.
Renzi è furbo, ha capito che i partiti, con la diminuzione del finanziamento pubblico, rischiano un
eccesso di debolezza, rispetto ai
sindacati e pertanto vuole ridurre
le risorse anche a loro, vedi il taglio dei permessi e dei contributi ai
Caf, che oggi ricevono 400 milioni
di euro, non noccioline.
Forse il Tartarino di Firenze vuole salvare l’Italia, di sicuro vuole indebolire
i poteri alternativi, le sponde a cui si
appoggiano i suoi oppositori di destra
(pochi) e di sinistra.
Il tempo della manovra vera non è anco-
ra arrivato, ma il nostro sa che arriverà
e vuole avere un consenso plebiscitario,
fatto di concessioni e pochi tagli.
Il regime è dolce, ma prepara tagli corposi alle pensioni e allo Stato sociale,
peraltro attualmente insostenibili e iniqui, come le pensioni di reversibilità per
tutti o gli sprechi nella sanità, per non
parlare dei troppi privilegi e delle troppe
rendite di potere che ammorbano l’Italia.
Il percorso dell’austerità è obbligatorio,
noi non lo abbiamo neppure iniziato, se
non dal lato delle tasse, peraltro il lato
sbagliato.
Il debito pubblico si ripaga crescendo,
l’alternativa è il default, tradotto in italiano: fallimento.
Per crescere bisogna tagliare le tasse e quindi la spesa, il resto è fuffa.
Bene gli 80 euro, peccato che per darli
si vada al 3% di deficit, il governo distribuisce benefit, facendo nuovi debiti
a carico delle future generazioni.
Il Pd non si sente bene perché il tempo del tassa e spendi sta finendo e con
esso la ragione sociale della ditta. n
5
6
sottosopra
n
Frattura in casa PD
Renzi si sta facendo
troppi nemici?
Il premier di fatto sembra voler rottamare la vecchia guardia
per mancanza di risultati
di Enrico
Pirondini
M
atteo Renzi è uscito indenne
giorni fa dall’agguato che la minoranza gli ha teso in direzione
del partito che un tempo (lontano) fu di Togliatti. Avrebbero voluto sbranarlo ma non ci sono riusciti. La direzione
Pd ha approvato il documento sulla delega
lavoro che include l’abolizione dell’art.18.
Punto.
D’Alema e Bersani sono tornati a casa
con le pive nel sacco, più neri di un
prete del Gabon in una notte illune.
Baffino ha tentato l’assalto con un rosario
di “cattiverie” come quando ha consigliato
al Narciso di Firenze “meno spot e meno
slogan” ma non ha incantato nessuno.
Lo statista piacentino ha fatto ancor peggio. Ha detto: “Noi sull’orlo del baratro
non ci andiamo per l’art.18 ma per il metodo Boffo perché se uno dice la sua deve
poterla dire senza che gli venga tolta la
dignità”. Esagerato. Morale: la Direzione
del Pd non li ha seguiti.
I vecchi leoni cresciuti nel Pci - gli ultimi
due uomini simbolo della “ditta” - hanno
perso. E se ne sono andati con quell’aria
da martiri che ha stonato parecchio.
Ora è bene ricordare che lorsignori sono
stati al governo migliaia di giorni ed ancora pontificano nonostante i guai in cui
siamo finiti.
Il famoso “ventennio berlusconiano”
è un mito che va sfatato. Il 3 settembre scorso c’è stato anzi il “sorpasso” storico: tra il 1994 e oggi,
Prodi, D’Alema & Co. hanno passato
più giorni a Palazzo Chigi rispetto al
Cavaliere. Lo ha ricordato pure Roberto
Giachetti,vice presidente della Camera.
Il solo governo Bersani ha infilato 2.571
giorni, la Bindi 2.158, D’Alema 1.271 ma
ha fatto il premier per 552 giorni tra l’ottobre 1998 e l’aprile 2000. Voglio dire:
Ulivo, Unione e Pd hanno governato 3.366
giorni,una trentina in più di Pdl e Fi. Renzi di fatto vuole rottamare la vecchia
ditta proprio perché non ha combinato granchè. Non a caso pure le truppe di
Baffino e Bersani ora vacillano.
E questo, a mio avviso, vuol dire due cose:
che la scissione del Pd è solo questione di
tempo e che le elezioni non sono lontane.
La frattura in casa Pd è profonda, umana, rugginosa. Tra i vecchi e il nuovo c’è
una antipatia viscerale evidente. Direi insanabile. E senza sbocchi. D’Alema ha 65
anni, Bersani 63. I loro eserciti si stanno
squagliando. L’ala post-comunista, dopo
aver governato per vent’anni tutti i partiti
eredi del Pci (Pds-Ds-Pd) ha cominciato a
sgretolarsi con le Primarie (perse da Gianni Cuperlo). Poi sono arrivati Letta e Renzi.
Fine della storia.
Tutti ora si chiedono. Durerà Renzi? E
quanto durerà? Il premier ha nemici dappertutto a cominciare dai dissidenti. E pure
il fedelissimo Richetti ha preso le distanze
dal premier (“Non è così che si governa”).
Le botte da orbi scambiate in direzione
hanno lasciato pericolosi bernoccoli. Eppoi
ci sono i vecchi sindacati che, benché divisi, sono tignosi e non gradiscono il “labbro
di Firenze”. Cgil e Uil sono scettiche sulle
aperture del premier, la Cisl no.
E’ vero, il Paese non ha bisogno di
elezioni anticipate ma di riforme. Epperò è improbabile che passi una riforma
radicale del mercato del lavoro. Ergo è
notte fonda. Delle due l’una: o Matteo cerca una intesa con Berlusconi (pure su Lavoro e Giustizia) o si va al voto anticipato
nel 2015. Ovviamente con una nuova legge elettorale. La gente è stufa di bla-bla
(visto che flop i nuovi talk show?), chiede
occupazione, pace sociale, dignità, regole
condivise. E le chiede con urgenza. Prima
che sia troppo tardi. n
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NEWS dall’esagono e non solo
Fatti, storie, notizie
Mercato del Contadino
Rigenerazione urbana
Iter più snelli e semplificati
Diventano sempre più concrete
le opportunità di rigenerazione
urbana e le azioni per favorire il
recupero del patrimonio esistente, evitando il consumo di nuovo suolo. Grazie al pacchetto di
misure predisposto dall’Amministrazione comunale riqualificare
o trasformare edifici non più adeguati alle attuali esigenze produttive, residenziali o del terziario
sarà più semplice e veloce. Il Comune introduce infatti significative novità nell’ambito della semplificazione delle
procedure, dotandosi di strumenti che permetteranno ai privati - proprietari di
immobili, imprese e associazioni di categoria - di rispondere più velocemente
alle necessità poste dal nuovo contesto economico e sociale. Il tutto avverrà
all’insegna della legalità e di maggiori controlli sia sugli interventi convenzionati
per contrastare possibili infiltrazioni malavitose, sia rispetto alle compravendite
di immobili e alla loro regolarità urbanistica ed edilizia e all’iter delle autorizzazioni costruttive. Tra le novità introdotte, la possibilità di intervenire in maniera
più snella e semplificata in alcuni ambiti cosiddetti “speciali” del territorio cittadino che necessitano, più di altri, di riqualificazione a beneficio della complessiva qualità sociale e urbana cittadina, come la zona stazione, il quartiere
Santa Croce, la via Emilia fuori porta e l’area produttiva di Mancasale. Inoltre
misure più “stringenti” per la tutela della legalità nel settore dell’edilizia e nuove
condizioni per l’insediamento di strutture legate al gioco d’azzardo, il cui iter di
approvazione diventa più articolato con il passaggio in Consiglio comunale.
Ecobonus
Incentivi riconfermati per i prossimi tre anni
Grande soddisfazione ha espresso il
Presidente provinciale della CNA Nunzio Dallari all’annuncio del Vice Ministro dell’Economia, Enrico Morando,
di riconfermare per i prossimi tre anni
gli incentivi per le ristrutturazioni nelle
attuali proporzioni del 50 per cento per
le ristrutturazioni e del 65 per cento
per gli efficientamenti energetici.
“Siamo sicuri che efficientamento
energetico e rigenerazione urbana
siano gli strumenti principali in grado
di contribuire al riavvio della domanda
interna, allo sviluppo e all’occupazione, con effetti positivi sul fronte delle
entrate”. Queste le parole di Dallari in occasione della due giorni sul tema
“Riuso e rigenerazione urbana” che si è svolta al Tecnopolo con l’obiettivo
di affrontare uno dei temi strategici per il rilancio del settore edile, ovvero la
riqualificazione del patrimonio edilizio diffuso.
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Non si placano le polemiche dopo i sequestri
in Piazza Fontanesi
A seguito delle polemiche sui controlli di sabato 11 ottobre al Mercato
del Contadino di piazza
Fontanesi, il sindaco
Luca Vecchi sottolinea
che “il Mercato del Contadino è una bella realtà
e va sostenuta. Tant’è
vero che il Comune sta
favorendo la prossima
apertura di un ulteriore
mercato di questo tipo,
in un altro luogo della
città. La vicenda di sabato scorso, - prosegue il sindaco - pur spiacevole, impone una riflessione che coinvolge tutti i soggetti coinvolti
e non certamente il solo Comune di Reggio Emilia, che in questi anni
si è fatto parte attiva, quale facilitatore per favorire l’avvio del Mercato, divenuto anche occasione apprezzata di incontro e socialità. La
riflessione riguarda gli operatori del Mercato in primis, riguarda inoltre
le associazioni di categoria e naturalmente tutti gli organi di controllo”.
“Le regole – conclude il sindaco Vecchi - sono state condivise assieme
a tutti i soggetti, ivi compresa la Asl di Reggio Emilia, deputata ai controlli di legge sulla igiene pubblica. Convocheremo certo un tavolo con
tutti i soggetti coinvolti e non ho dubbi che ciò agevolerà il prosieguo
dell’attività del Mercatino in modo ottimale”.
Da parte sua Coldiretti, che nel 2009, un anno e mezzo dopo l’approvazione del decreto, è riuscita a convincere anche il Comune di Reggio
Emilia dell’importanza di questa forma di vendita sia per il mondo agricolo sia per l’intero bacino dei consumatori, replica che lo scopo di tutta la normativa che ha sostenuto l’avvio dei mercati contadini in Italia,
sia quello di valorizzare e promuovere i prodotti tipici del territorio.
Sulla stessa piazza insieme a Coldiretti è presente al contempo un
mercato del biologico che segue normative differenti ed ha modalità
di partecipazione differenti. Coldiretti ritiene indispensabili ed imprescindibili tutte le azioni a tutela della sicurezza del consumatore e le
valuta come un utile strumento per combattere la battaglia della “qualità” e della trasparenza e un valido aiuto per potersi fidare di ciò che
si compra. Tuttavia, alla luce del blitz dell’Ausl al mercato, Coldiretti si
chiede quanti consumatori, produttori, turisti, appassionati delle tradizioni, bambini, quante persone apprezzeranno fiere, sagre e mercati
senza poter vedere come si spacca una forma di Parmigiano Reggiano
e come avviene il delicato taglio di questo storico prodotto conosciuto
ed apprezzato in tutto il mondo. Per tutelare il consumatore e al contempo preservare il reddito degli agricoltori Coldiretti da tempo sollecita momenti di incontro con il settore veterinario dell’Ausl per capire
e definire dettagliatamente quali sono le condizioni igienico sanitarie
obbligatorie per ogni singolo prodotto posto in vendita al mercato. Il
consumatore apprezza il contatto diretto con l’agricoltore, scopo principale di questa formula di vendita, dal quale può ricevere indicazioni
sulle modalità di produzione, sulle caratteristiche del prodotto e sulla
sua origine. I produttori hanno fatto grandi investimenti per adeguare
i propri laboratori aziendali e le prassi di trasformazione degli alimenti
così come giustamente previsto dalle norme. A questo punto, senza
prescindere dalla sicurezza alimentare avanti ad ogni cosa, un
confronto chiaro diventa imprescindibile per garantire un futuro
a questa forma di vendita che ha prima di tutto un valore sociale
oltre ad un importante valore economico.
NEWS dall’esagono e non solo
Fatti, storie, notizie
Unindustria a FabLab
Fondazione Manodori
Con i bambini alla scoperta
del Tecnopolo
Volontari e cittadini insieme per il welfare
Opportunità per giovani, disabili, donne straniere, famiglie indigenti. Volontari
che collaborano, cittadini che si attivano.
Questi, in sintesi, i risultati del bando per
il welfare che la Fondazione Manodori ha
indetto lo scorso anno e che si sta concludendo in questi giorni. 200.000 euro
a disposizione di progetti per prevenire
il disagio e favorire la coesione sociale
realizzati da associazioni di volontariato,
promozione sociale e cooperative sociali. Il bando era finalizzato a stimolare
risposte innovative ai bisogni più urgenti segnalati dagli operatori del Terzo Settore del territorio reggiano, incentivando il lavoro in rete tra le organizzazioni e
gli enti pubblici e privati. Era la prima volta che la Fondazione Manodori avviava
un’esperienza di erogazione mirata e promossa in prima persona e il riscontro
positivo rilevato ha convinto gli amministratori ad indire un nuovo bando anche
per il 2014.
Stranieri
Reggio caso unico in Italia per Imprenditoria immigrata
L’Europa si è accorta del boom dell’imprenditoria
straniera a Reggio Emilia. Con la crescita del 20 per
cento delle imprese create da immigrati, registrata
dalla Camera di Commercio - mentre quelle italiane
calano del 7 per cento - il Consiglio d’Europa ha
deciso di verificare da vicino la situazione economica dell’area vasta reggiana, caso unico in Italia,
attraverso il progetto Deli (Diversity in the Economy
and Local Integration), che coinvolge anche le città
di Bucarest, Dublino, Lisbona, Londra Lewisham,
Monaco di Baviera, Rotterdam e Vienna, Cartagena
e Getxo.
A questo proposito, il 16 ottobre scorso il Comune
di Reggio, insieme al Centro studi sulla giustizia nelle organizzazioni (Giuno) dell’Università di
Modena e Reggio Emilia, ha invitato nella sede dell’ateneo reggiano di via Allegri aziende, enti
pubblici, associazioni di categoria e sindacali a una tavola rotonda tenuta dal Consiglio d’Europa
e dal Migration Policy Group per discutere del potenziale, spesso sottovalutato e poco studiato,
dell’imprenditoria degli immigrati e del valore della diversità nel sistema economico locale e nel
commercio in città.
Il progetto Deli, finanziato dall’Unione Europea per 885 mila euro, di cui 54 mila destinati a Reggio, “rappresenta un punto di partenza per analizzare, attraverso la lente del lavoro, il grado di
integrazione socio economica dei cittadini stranieri - ha detto l’assessore alla Città internazionale
Serena Foracchia - Inoltre è in linea con l’attenzione che l’assessorato intende avere nel leggere
l’immigrazione e le competenze dei cittadini di origine straniera come asset per lo sviluppo economico locale”.
“Nella nostra città i tempi sono maturi per superare lo stereotipo dell’immigrazione come problema; cambiare chiave di lettura, vedere come opportunità le differenze di cui i nuovi cittadini
sono portatori è presupposto di sviluppo economico - ha aggiunto Natalia Maramotti, assessora
al Commercio e alle attività produttive - Il progetti Deli può creare le condizioni per avviare un
nuovo percorso, a partire dalle strategie per l’integrazione degli imprenditori migranti nell’ambito
del commercio in centro storico”.
Nei giorni scorsi cinquanta bambini sono stati
ospitati nella suggestiva cornice del Tecnopolo,
alla scoperta dei segreti della stampa 3D. Un tuffo
nell’innovazione all’interno di un luogo della memoria, nel riqualificato Capannone 19 dell’Area Ex
Officine Reggiane, che rappresentano una forte
valenza sul piano storico, sociale ed urbano dell’industria locale. L’iniziativa è stata realizzata da
Unindustria Reggio Emilia e FabLab, in collaborazione con Reggio Emilia Innovazione. Francesco
Bombardi, Fondatore e Responsabile FabLab, ha
accolto e guidato i bambini delle classi quarta e
quinta della scuola primaria “Telesforo Righi” di
Brescello, che sono stati affascinati dalle potenzialità della struttura, un vero e proprio “luogo del
fare tecnologico”, un laboratorio di fabbricazione
digitale che, grazie ad una tecnologia ormai alla
portata di tutti permette a creativi, designer e artisti di creare oggetti e prototipi di ogni genere e
a prezzi contenuti, avvalendosi di macchine come
stampanti in 3D, laser cutter o plotter vinilici. Si è
trattato di una visita premio per aver vinto la prima
edizione reggiana del Concorso Eureka, promosso da Federmeccanica per le scuole primarie con
l’obiettivo di stimolare i bambini ad utilizzare “l’invenzione” come strumento per imparare.
“Se vi piace inventare e siete creativi, siete nel
posto giusto - questa la risposta di Claudio Lodi,
Vicepresidente Unindustria Reggio Emilia con delega all’Education e Rapporti con la Scuola, che
ha aggiunto - Oggi non è sufficiente saper fare,
è importante essere curiosi, saper aprire i propri
orizzonti alla multidisciplinarietà per afferrare le
tante opportunità di un mondo in rapida e continua evoluzione.
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NEWS dall’esagono e non solo
Fatti, storie, notizie
Salute
Inquinamento
Visite gratuite per anziani e disabili
nell’ambulatorio di Via Vecchi
Limitazioni della circolazione
Reggio Emilia aderisce al 10° Accordo di
Programma regionale
su Qualità aria 20122015. Dal 5 ottobre
2014 al 31 marzo 2015
sono in vigore i provvedimenti di limitazione alla circolazione per tutti i veicoli a motore
ad eccezione di quelli alimentati a gpl o metano e dei cittadini con
specifiche esenzioni.
Nelle giornate di giovedì dal 5 ottobre al 30 novembre 2014 e dal 7
gennaio al 31 marzo 2015 le limitazioni verrano estese ad ulteriori
categorie di veicoli. Con particolari condizioni metereologiche le
limitazioni previste per i giovedì potranno essere revocate.
In caso di revoca restano in vigore le limitazioni previste dal lunedì
al venerdì.
Rifiuti
Due punti mobili per la distribuzione di sacchi
e contenitori della differenziata
Cambia la modalità di distribuzione dei materiali - sacchetti e
bidoni - necessari per la raccolta
differenziata dei rifiuti nel comune
di Reggio Emilia.
Da lunedì 6 ottobre sono infatti
attivi due punti mobili, ovvero due
furgoni, che dal lunedì al sabato si sposteranno sull’intero territorio comunale
per offrire un servizio più vicino ai cittadini. I reggiani, esaurite le proprie dotazioni o in caso di danneggiamento dei propri contenitori, potranno ricevere le
nuove forniture recandosi in 12 nuovi punti che andranno a sostituire gli attuali.
Per rendere più agevole il servizio sono stati scelti parcheggi o zone raggiungibili comodamente anche con l’automobile ed è stato allungato il tempo di distribuzione, suddividendolo in due momenti: dalle 7.00 alle 13.00 e dalle 13.00
alle 19.00.
I due furgoni di Iren Ambiente sosteranno a Massenzatico, Biasola, Codemondo, Masone, Cella, Fogliano, Sesso e nei parcheggi delle ex circoscrizioni di via
Adua, via Gandhi, via Tamburini, via fratelli Cervi e via Wybicki.
Come in passato tutti i materiali che costituiscono la fornitura annua per ogni
nucleo familiare saranno distribuiti gratuitamente a fronte della presentazione di
un documento d’identità. Per informazioni e segnalazioni: numero verde 800
212607, [email protected] - www.irenambiente.it
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Dal 6 ottobre è aperto al pubblico un nuovo ambulatorio per prestazioni sanitarie volontarie in via
Vecchi, zona Stazione. In accordo con Comune e
Ausl, sono prodotte prestazioni sanitarie volontarie
sulla base di precise prescrizioni del medico curante. “E’ un esempio di come il sindacato può andare
incontro ai cittadini, in particolare alla fasce più fragili. Da una parte un bisogno espresso, in questo
caso di semplici prestazioni sanitarie, e dall’altra la
disponibilità di persone professionalmente competenti che decidono di mettere la propria capacità
ed il proprio tempo a disposizione degli altri. Piccole azioni, che in tempo di fragilità relazionali e di
povertà economica rendono accogliente la città,
in una zona che per la varietà dei cittadini è certamente complessa. Grazie a tutti gli uomini e le
donne che hanno concretizzato questo progetto
di ambulatorio”, è quanto ha affermato Margherita Salvioli Mariani, segretaria generale della Cisl di
Reggio Emilia commentando la nascita del nuovo
ambulatorio gestito da medici e infermieri volontari
in pensione, che produrrà prestazioni sanitarie totalmente gratuite per anziani e cittadini in difficoltà
della zona Reggio Est.
L’apertura dell’ambulatorio seguirà questi orari:
dalle ore 9 alle 10 nei giorni di lunedì, martedì e
mercoledì.
NEWS dall’esagono e non solo
Fatti, storie, notizie
“Reggio Film Festival”
Al via la tredicesima edizione
Biblioteca “Panizzi”
Una mostra celebra i 150 anni
di attività
“La Biblioteca Panizzi è
un’istituzione,
nel senso più
pieno del termine, cioè un
punto di riferimento per tutti,
perché credibile, autorevole e
vicina alle persone nel diffondere cultura, sapere
ed educazione”. Così il sindaco di Reggio Emilia,
Luca Vecchi, intervenuto l’11 ottobre scorso all’inaugurazione della mostra La Biblioteca la Città.
Palazzo San Giorgio: storia, cronaca, protagonisti.
La mostra, realizzata per i 150 anni dalla riapertura
della Biblioteca, è allestita nel salone espositivo Pianoterra interno al palazzo San Giorgio, sede della
Biblioteca di via Farini: un evento che celebra e soprattutto spiega e fa comprendere con una densa
sintesi di immagini, testi e cimeli, l’interessante percorso storico dell’istituzione e il suo legame aperto
con la città, dalla riapertura al pubblico del 1864
(uno dei primi e più salienti atti civili e democratici
dell’Italia unita a Reggio Emilia) ad oggi.
“La mostra - aveva affermato nei giorni scorsi il
direttore Gasparini, presentando l’esposizione in
anteprima alla stampa - è una bella sorpresa per i
reggiani che possono scoprire la storia straordinaria della Biblioteca e del palazzo che la ospita. La
biblioteca Panizzi oramai è riconosciuta come centro cittadino della cultura, e i numeri lo confermano: ogni giorno entrano dai 1500 ai 1800 visitatori,
nel 2013 sono stati registrati 730.000 prestiti per il
sistema bibliotecario e ogni anno vengono organizzate più di 800 attività per i più piccoli”. La mostra
è aperta fino al 4 aprile 2015, ad ingresso libero e
visitabile negli orari di apertura della Biblioteca.
Dal 23 al 27 ottobre torna a Reggio
Emilia il Reggio Film Festival, manifestazione internazionale dedicata
al cinema e ai cortometraggi. “Falso” è il tema di questa tredicesima
edizione. I filmmaker di tutto il mondo sono stati invitati a proporre opere legate a questo attualissimo argomento: 1200 le opere
iscritte, provenienti da tutta Europa, Brasile, Egitto, Cina, Canada,
Colombia, Australia, Israele, Palestina, Iran e tantissimi altri paesi.
La location principale di questa edizione sarà la Fonderia 39, sede
della Fondazione Nazionale della Danza Compagnia Aterballetto,
ma sono tanti i luoghi che ospiteranno gli eventi collaterali: lo Spazio Gerra, City-In, l’Atelier Bligny, Dinamo, ed altri.
Guastalla
Bagno di folla per la riapertura straordinaria
del Duomo
Tremila visitatori in due giorni - Già ripresi i lavori di restauro. Il vescovo
Camisasca: “La Cattedrale è il cuore da cui fluisce e cui rifluisce la storia
di un popolo”
Bagno di folla per la riapertura
straordinaria del Duomo/Concattedrale (27-28 settembre):
3mila visitatori in una dozzina di
turni di visite guidate. Il Duomo,
chiuso per restauri dal gennaio
2012 (l’ultima messa è stata
celebrata il 3 dicembre 2011), è
stato riaperto per consentire al
pubblico di verificare lo splendido lavoro fatto nei paramenti
murari, nelle volte; mezza navata è già agibile. Domenica 28 il vescovo Camisasca ha celebrato una messa tra i ponteggi esordendo così:
”Cari fratelli e sorelle,non ho voluto mancare a questa occasione. Non
si tratta della riapertura definitiva della nostra Cattedrale, ma di una tappa significativa verso di essa”. E poi, citando una omelia del 1975 del
cardinale Giovanni Colombo: “LaCattedrale è il luogo dell’appuntamento
tra il Padre che sta nei cieli e i suoi figli pellegrini sulla terra, dove questi
portano i loro bisogni e Dio reca i suoi misericordiosi esaudimenti”. Poi
ha rimarcato: “La Cattedrale è il cuore da cui fluisce e cui rifluisce la storia
di un popolo”.
I lavori di restauro sono già ripresi sotto la direzione del progettista arch.
Mauro Severi (coadiuvato dall’arch.Giancarlo Grassi). Saranno conclusi
entro Natale 2015 come hanno auspicato Arrigo Bonfanti presidente del
Comitato di restauro del Duomo con il segretario generale Luciano Alfieri
ed il parroco don Alberto Nicelli. (e.p.)
11
n l’intervista
Mauro Severi
Intervista al nuovo presidente
di Unindustria Reggio Emilia
Costruiamo insieme
un Sistema Mediopadano
‘Nel futuro del nostro territorio è necessaria una prospettiva che esca dai confini
geografici e si inserisca in un’ottica di Area Vasta
di Isabella
Trovato
Mauro Severi al Teatro Valli in occasione dell’Assemblea Generale del 4 luglio scorso
I
nnovazione, formazione, lavoro di
squadra, reti, infrastrutture e infine
un sogno: la costituzione degli Stati Uniti d’Europa con un biglietto da
visita per Reggio Emilia, inserita in una
grande Regione del Nord.
Pratico, concreto ed imprenditore, ma anche sognatore ed architetto.
Non c’è argomento di cui parlare con Mauro Severi, neoeletto Presidente di Unindu-
12
stria Reggio lo scorso 4 luglio, in cui non
emerga la sua doppia natura, da un lato
di persona legata ad obiettivi da raggiungere e risultati da analizzare, dall’altro di
uomo d’arte e persona spiccatamente appassionata e positiva.
Alla luce delle significative novità che interessano la nostra provincia - come la
fermata dell’Alta Velocità con la Stazione
Mediopadana - Severi vede nel futuro del
nostro territorio una prospettiva che travalica la realtà locale dettata dai confini
geografici e si inserisce in un’ottica di Area
Vasta. Mette quindi da parte il modello
emiliano, per parlare di Sistema Mediopadano. Così come parla di una Regione
del Nord, non con la presunzione di separare l’Italia, ma con l’idea di ridisegnare
i confini in base alle uguaglianze, guardando al Nord come al grande distretto
l’intervista
industriale dello Stivale. Il perno intorno
al quale costruisce il suo ragionamento è
la rivoluzione nel mondo dei collegamenti,
attraverso la nascita e il funzionamento di
nuove ed innovative infrastrutture.
Viene in mente ‘Il giro del mondo in 80
giorni’, il celebre romanzo scritto nella
seconda metà dell’800 da Jules Verne,
ispirato proprio da questo genere di tematiche.
Parlando di Sistema Mediopadano,
vede quindi nel futuro una sorta di trasformazione da modello emiliano a mediopadano?
“La stazione ha rivoluzionato i tempi di
collegamento tra le varie città d’Emilia e il
resto d’Italia. Di questo vedremo i risultati nel tempo, ma già ce ne accorgiamo dal
fatto che per prendere il treno arrivano
nella nostra città persone provenienti da
Mantova, Cremona, Modena e Parma.
Il solo fatto che abbia questo nome,
‘Mediopadana’, rappresenta una realtà
nuova. E’ in corso una rivoluzione e gli
imprenditori l’avevano preannunciata. Mi
ricordo che, come Consigliere Delegato di
Unindustria Reggio Emilia al Progetto di
Sviluppo Territoriale (prima ancora di diventarne Presidente, ndr), avevamo fatto
presente che, in tanti altri casi, il bacino d’utenza di un territorio cambia dopo
l’inaugurazione di infrastrutture come
queste. Il territorio ora si misura anche in
termini di percorrenza e raggiungimento
di una località”.
Quindi parliamo di due cose diverse, riferendoci a modello emiliano e Sistema
Mediopadano?
“Abbiamo visto modelli policentrici con
città che hanno servizi uguali o ruoli simili, qualcuno parla anche della centralità di
Bologna rispetto al territorio.
A mio parere le centralità, l’interesse e
l’importanza si determinano attraverso i
cittadini e la spinta che gli stessi danno
affinché si realizzino determinati programmi o progetti. Spesso si realizzano
anche senza un controllo diretto, come è
successo nel caso della Tav. Sicuramente
per ragionare e progettare infrastrutture
di ampio respiro serve che tutti i soggetti
coinvolti si mettano in rete e operino tramite un’unica cabina di regìa. Soprattutto
a fronte del fatto che purtroppo è ancora carente la viabilità in senso nord-sud
e, se da un lato il trasporto passeggeri
è diventato imbattibile, lo stesso non si
può dire per il traffico delle merci. Ora
dobbiamo concentraci su questo, visto
che ci sono zone che facciamo ancora
fatica a raggiungere. Le nostre imprese
ci chiedono di essere aiutate per essere
maggiormente competitive anche tramite
una riduzione dei costi e delle tempistiche
legate alla logistica”.
Qual è l’idea che ha elaborato?
“I perimetri ed i confini regionali dovreb-
bero essere ridisegnati in base alla realtà di oggi. Le nostre strade erano state
pensate in base ai vecchi stati regionali e
ad alcuni obiettivi politici. Non è possibile
oggi, per la nostra realtà economica, che
ogni Regione crei un piano di sviluppo per
sé, in una sterile ottica campanilistica.
Io penso al Nord
Italia come un’unica
grande realtà amministrativa che deve
progettare il futuro
di queste Regioni.
Auspico poi che vi
sia una maggiore
coesione a livello
europeo, magari arrivassimo agli Stati
Uniti d’Europa”.
n
Expo 2015?
“E’ una grande opportunità di sviluppo,
una vetrina internazionale unica anche
per le nostre piccole e medie imprese
che finora hanno faticato maggiormente
ad imporsi all’estero. L’Associazione ha
Quali
ricadute
hanno i vari conflitti internazionali
sull’economia del
nostro territorio?
“Molte delle nostre
imprese vivono di
export. E’ evidente
quindi che se chiudiamo i mercati dei
paesi dell’Est e della
Russia, ci saranno
ricadute pesanti in
termini di fatturato
e occupazione. Ma
non dimentichiamo
che anche la psicosi di attentati incide
sugli affari. C’è molta preoccupazione.
Ritengo comunque
che si debba in ogni
modo far ripartire
anche la domanda interna e che si
debbano riscoprire
i mercati europei,
oltre a quelli internazionali. E questo
non dipende solo
da noi, ma anche
dall’impatto delle Riforme su cui abbiamo
sensibilizzato il Governo ad agire”.
Il Tecnopolo sta funzionando?
“Speriamo che funzioni a pieno regime
quanto prima, anche Unindustria sta lavorando da tempo in questa direzione. In
Regione ci sono altre esperienze simili,
ma la nostra struttura può contare sulle
vere eccellenze che il territorio esprime.
Diverse attività si stanno già trasferendo
nei capannoni delle Ex Officine Reggiane,
penso a Reggio Emilia Innovazione e ad alcune aziende importanti. Il Tecnopolo non
è quindi solo un immobile, ma è soprattutto
un luogo da dove dovranno partire relazioni
di valore. L’Università poi ne occuperà una
parte per metterci i propri laboratori”.
q segue a pag. 15
“Io penso al Nord Italia
come a un’unica grande realtà
amministrativa che deve
progettare il futuro di queste
Regioni.
Auspico poi che vi sia
una maggiore coesione
a livello europeo.
Magari arrivassimo
agli Stati Uniti d’Europa!”
13
14
l’intervista
C’è stato un uso improprio
degli ammortizzatori sociali?
“Non nel nostro territorio.
Ricordiamo che la cassa integrazione è frutto dei soldi che
le aziende hanno versato negli
anni attraverso una contribuzione obbligatoria. Li dispensa l’Inps, ma è un costo che
viene sostenuto dalle imprese
proprio per tamponare situazioni di crisi come quella che
stiamo vivendo”.
Della Riforma del Lavoro voluta da Renzi, cosa pensa?
“Condivido soprattutto il tema
della flessibilità che è uno dei
capisaldi che Confindustria
chiede da tempo”.
Cosa pensa dell’azione svolta da Graziano Delrio come
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri?
messo in campo, insieme anche ad altri
soggetti, diversi progetti ed iniziative per
accompagnarle in questa avventura”.
Che immagine ha degli imprenditori
reggiani?
“Sono molto legati al loro territorio e lavorano a stretto contatto con i loro collaboratori. I nostri figli frequentano le stesse scuole dei nostri operai, e si curano
nelle stesse strutture sanitarie. E’ chiaro
che delle differenze ci sono, ma tra un industriale e un operaio non c’è un divario
sociale così forte come avviene in altre
realtà. E questa credo che sia anche la
nostra forza, perché contribuisce a creare
rispetto e stima reciproca”.
“Mi auguro che il suo impegno
a favore delle Riforme dia i
frutti sperati, soprattutto per
quanto riguarda la diminuzione del carico fiscale e della
burocrazia.
Delrio è un reggiano preparato, che a Roma ricopre un incarico operativo prestigioso: questa è la
dimostrazione che una città di provincia
come la nostra, può fornire competenze
di livello”.
Come giudica l’operato del Sindaco di
Reggio Emilia Luca Vecchi?
“Condivido parte dei suoi programmi, sicuramente conosce i problemi del nostro
territorio. Come sempre l’Associazione
dialogherà e collaborerà con l’Amministrazione Comunale per contribuire a
dare risposte alle esigenze delle imprese
che, con la loro attività, concorrono concretamente alla tenuta dell’occupazione e
quindi al benessere della comunità”. n
n
Mauro Severi
Dopo un’ampia consultazione della
base associativa, Mauro Severi è
stato nominato Presidente di Unindustria lo scorso 4 luglio, e ricoprirà
questo incarico per il quadriennio
2014-’18.
E’ consigliere delegato di Corghi
spa e Nexion spa Holding industriale, con sede a Correggio, organizzata attraverso cinque stabilimenti
in Italia, due all’estero, e filiali commerciali nelle principali regioni mondiali.
Nel 2013 il gruppo Nexion spa ha
prodotto 155 milioni di euro di fatturato consolidato con 990 addetti.
Il gruppo Nexion è leader mondiale
negli equipaggiamenti per l’assistenza agli pneumatici dei veicoli.
All’attività industriale affianca quella
di architetto. E’ attivo in tale ambito
con lo studio ‘Severi Architetti Associati’ attraverso il quale ha realizzato importanti interventi progettuali in Italia. Tra gli altri, il restauro
del Teatro Municipale Romolo Valli
e della Cattedrale, a Reggio Emilia,
e il restauro della Galleria Nazionale
dell’Umbria, a Perugia.
Nel corso degli anni ha ricoperto importanti incarichi nel sistema
confindustriale. E’ stato membro
del Consiglio Direttivo e della Giunta Unindustria Reggio Emilia, dove
per quattro anni è stato Consigliere
con Delega ai Progetti di Sviluppo
Territoriale.
A sin.: Stefano Landi e Mauro Severi. Sopra il pubblico presente al Teatro
Valli in occasione dell’Assemblea Generale del 4 luglio scorso
15
n attualità
Emergenza criminalità
Mafie di casa nostra,
c’è poco da ridere
I recenti fatti di cronaca devono far riflettere
sulla realtà delle infiltrazioni mafiose in terra reggiana
di Isabella
Trovato
C’
è poco da ridere quando si
parla di mafia. Ciò nonostante, i recenti fatti accaduti nella nostra provincia, suscitano
esplosioni di ilarità. Come il film di Pif
(Pierfrancesco Diliberto, ndr), ‘La mafia uccide solo d’estate’, una commedia
drammatica in cui, attraverso gli occhi
di un bambino, si ricostruiscono omicidi
e stragi di mafia a Palermo, rendendo ridicolo il fenomeno se non addirittura paradossale. Evidentemente Pif deve avere
lanciato una moda perchè il 18 settembre
scorso, quando nella sala civica del Teatro
De Andrè a Casalgrande è stata proiettata la videoinchiesta ‘La ‘ndrangheta di
casa nostra. Radici in terra emiliana’, in
più di un’occasione, durante la proiezione,
il pubblico non è riuscito a trattenersi dal
ridere. Amare risate, frutto di un magistrale lavoro di montaggio di immagini ed
interviste. Ma, soprattutto, suscitate dalle risposte degli intervistati alle schiette
domande dei giovani reporter della webtv
cortocircuito. Gli autori della videoinchiesta hanno elaborato una fotografia della presenza malavitosa nella
nostra provincia che, se non fosse
per la gravità del tema, continua a
fare ridere dalla sera della proiezione ad oggi per tutti i colpi di scena ai
quali ci stiamo abituando.
I due protagonisti per eccellenza sono
il sindaco di Brescello, Marcello Coffrini,
che ha rilasciato dichiarazioni benevole
nei confronti di Francesco Grande Aracri,
persona sulla quale pesa una condanna
per mafia che risale all’inchiesta Edilpiovra, e Paolo Colli, sindaco di Montecchio,
per l’atteggiamento assunto davanti all’obiettivo delle telecamere, nell’intervista
16
Sopra: incontro Sala del Tricolore con procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti
sull’appalto per la scuola media del paese,
affidato con un ribasso del 23% ad una
ditta di Caserta senza avere il certificato
antimafia. La stessa ditta ha poi lasciato il
cantiere a metà lavori.
Dalla sera di quella proiezione, è successo di tutto. Si è scatenata l’opinione pubblica, ed è intervenuta la
politica. Il sindaco di Brescello è stato
chiamato a rapporto dal Partito Democratico che ha indetto un’assemblea dei sindaci per affrontare il tema. Dopo quattro
ore di riunione a porte chiuse, è venuto
fuori che il primo cittadino di Brescello
appena processato, non è tesserato del
Pd. Però il processo, oltre che l’opinione
pubblica, glielo hanno fatto i colleghi del
Partito di maggioranza a Reggio.
Dopo di che a Brescello c’è stata una
manifestazione pro Coffrini. Ma prima
ancora, durante la processione del Cristo
Crocifisso e per la Benedizione del Po, il
parroco Evrandro Gherardi, ha ripetuto
per tre volte che Brescello non è mafio-
attualità
n
Da sin.: Questore Fusiello, Elia Minari, Presidente Caruso, Colonnello Zito durante la serata di presentazione della videoinchiesta “La ‘Ndrangheta di
casa nostra. Radici in terra emiliana” del 18 settembre scorso
sa, e ha espresso solidarietà al sindaco
pur riconoscendo la faciloneria con cui si
è pronunciato sulla presenza malavitosa
nel suo paese. Le processioni lo ricordiamo, quando si parla di mafia, hanno sempre un loro peso. A Oppido Mamertina il
Vescovo ha dovuto sospendere una processione perchè la statua della Madonna
si era fermata davanti alla casa del boss
del paese.
Dopo di che c’è stata la manifestazione
proCoffrini, che sarebbe stata organizzata da alcuni cittadini grandi sostenitori
del sindaco. Ma è diventato un giallo un
camioncino elettorale con lo slogan ‘Brescello contro le mafie e con il sindaco
Coffrini’. La domanda che la stampa si è
posta è: chi ha pagato per quella pubblicità?
Prima si è pensato alla Proloco, poi la Proloco ha smentito, poi si è scoperto che a
pagare sono stati dei cittadini che però
fanno parte della Proloco, e infine è venuta fuori una mail in base alla quale a
fornire la foto del sindaco con il tricolore,
e lo slogan per la cartellonistica, sarebbe
stato lo stesso Coffrini. E si è scoperto
che la curiosità non era venuta solo ai
giornalisti, ma pure ai carabinieri. E che
la Procura ha aperto un fascicolo. Il sospetto che aleggia nell’aria è che sia stato
Grande Aracri a finanziare la campagna
post terremoto Coffrini.
I figli di Francesco Grande Aracri erano
in piazza quella sera, è stato sottolineato.
Ma può bastare questo a pensare che per
fare un piacere alla mafia tante persone
abbiano messo venti euro a testa per
sponsorizzare un sindaco come Coffrini?
Tra un colpo di scena e l’altro, anche le
congetture fanno ridere.
Nel frattempo in diversi hanno chiesto le
dimissioni del sindaco di Brescello, i 5stelle in primis. La parlamentare Maria Edera
Spadoni ha definito vergognoso e imbarazzante il caso Brescello.
Poi a Reggio è arrivato il procuratore
nazionale antimafia Franco Roberti.
E si è riempita pure la Sala del Tricolore in un incontro molto partecipato. Soprattutto dai politici locali che
dopo questa inchiesta sulla ‘ndrangheta
di casa nostra, ridono molto meno quando parlano di mafie a Reggio. Espressioni
contrite quelle di chi ha rivolto domande o
fatto affermazioni davanti al procuratore
Roberti.
A Montecchio invece sono stati più furbi.
I riflettori sul caso della scuola si sono
spenti molto prima che a Brescello. Sono
bastate le minacce di querele del sindaco
e le querele avviate.
A margine di questa sorta di commedia,
restano le domande di sempre, senza risposta. Se le mafie, come dicono i rapporti degli esperti e degli inquirenti, sono
così radicate a Reggio, perchè se ne parla
solo negli ultimi anni e non dai tempi dei
soggiorni obbligati nella nostra provincia?
E quale sistema fertile hanno trovato per
infiltrarsi nell’economia locale e pubblica?
Con chi hanno fatto affari? Chi doveva
controllare?
La mafia di cui si parla infatti, non è
la mafia che al Sud spara, e uccide
solo d’estate come dice Pif. E’ un mix
esplosivo di commistione tra la criminalità organizzata e chi si offre per
favorirla. Allora forse, anche nei convegni antimafia, bisognerebbe approfondire
la differenza secolare tra criminalità organizzata e mafia di qualunque provenienza essa sia. La mafia è un sistema di
corruzione tra chi proviene dalle fila della
criminalità organizzata, e chi asseconda i
criminali ai danni della collettività.
La mafia è un sistema corrotto in
cui la criminalità organizzata trova
casa.
Il Procuratore nazionale antimafia ha
spiegato che non si può pretendere
che i cittadini siano eroi, e che sono
i rappresentanti delle istituzioni e
dello Stato a dover dare l’esempio di
rettitudine. A cominciare dalle piccole cose, le consulenze agli avvocati
amici per esempio, come accade anche nelle amministrazioni locali.
Questo aspetto del discorso di Roberti però non ha suscitato lo stato
interesse dal caso Coffrini, forse perchè rideremmo tutti meno se approfondissimo. n
Il folto pubblico presente durante la serata del 18 settembre scorso
17
Commercio e lavorazione
di materiali ferrosi e non ferrosi
Recupero e trasporto di legno,
carta, imballaggi, plastica,
batterie esauste
Possibilità di noleggio contenitori
per raccolta rottami
18
attualità
Politica
n
Giammaria Manghi è il nuovo Presidente di Palazzo Allende
La nuova Provincia,
una roccaforte del PD
Il Partito Democratico gestirà l’ente post riforma Delrio. All’opposizione
solo Giuseppe Pagliani e Daniele Erbanni, due contro dieci
G
iammaria Manghi, sindaco di Poviglio, è il nuovo Presidente della
Provincia di Reggio, cioè di Palazzo Allende, fino a pochi giorni fa
guidato da Sonia Masini e dalla sua giunta. Non solo. E’ anche il primo Presidente
della nuova Provincia cioè di un ente di
secondo grado, come prevede la riforma
Delrio per le Province. La sua elezione
infatti non è dipesa dal voto dei reggiani
quanto da quello dei sindaci dei comuni di
tutto il nostro territorio, e dai consiglieri.
Non sono mancate le polemiche, piccoli
ma anche attesi colpi di scena come la
mancata espressione di
Sel. Lucia Lusenti, consigliera comunale a Reggio
e in maggioranza, non si
è espressa a favore dei
democratici. Per Manghi
si tratta di mancanza di
coerenza da parte del
partito di Vendola. Ma
tutte queste scaramucce
sono nulla a confronto
con il risultato ottenuto
dal Partito Democratico.
La Provincia infatti è in
mano ai dem. Non che
prima non lo fosse sotto
l’egida della Masini. Ma la
riforma Delrio ha messo
subito in evidenza, alla
prima occasione di voto,
la sua più grande pecca.
L’ente finisce nelle mani
del Partito, sia esso di
centro sinistra sia esso di centro destra,
che detiene il maggior numero di Comuni. Perchè l’elezione del Presidente e del
Consiglio, si determina attraverso il voto
dei sindaci e dei consiglieri. Non solo.
Questi voti pesano in base all’importanza
del Comune. Reggio per esempio pesa di
più di un piccolo paese della provincia. Ed
ecco che in base al voto cosiddetto ‘ponderato’, si pondera quanto un Comune influisce sulla gestione dell’ente rispetto ad
un altro, determinando la scelta di chi lo
governa.
Insomma, tante parole per dire che l’elezione del 12 ottobre
è stata un risultato
scontato. Al massimo la partita sulla
scelta del Presidente
se l’è giocata in casa
il Pd che ha dovuto
scegliere appunto tra
Ilenia Malavasi, sindaco di Correggio e figlia del candidato
alle regionali sempre in quota Pd Ivan Malavasi, e il sindaco di Poviglio Giammaria
Manghi. Unico colpo di scena forse è stata
la nomina al consiglio di Giuseppe Pagliani per Terre Reggiane, centrodestra, ed
acerrimo nemico in assemblea della Masini. Pagliani ha ottenuto molte preferenze.
Cosa cambia per la Provincia come ente è
difficile dirlo al momento. L’unica certezza è che il Presidente non percepisce un
compenso. Gli organi di governo sono la
Presidenza, il consiglio formato da dodici
membri, e l’assemblea dei sindaci. Manghi ha nominato suo vicepresidente Ilenia
Malavasi e probabilmente opterà per un
consigliere delegato poiché non ci sono gli
assessori. Ma non si conoscono ancora le
deleghe che la Provincia manterrà rispetto al pre-riforma. In attesa che arrivino
decreti attuativi, Manghi ha riconfermato
i dirigenti. In consiglio siedono dieci consiglieri per il Pd, e due per il centrodestra.
I dieci dei dem sono Enrico Bini, super votato, e sindaco di Castelnovo Monti; Alessio Mammi, sindaco di Scandiano, Paola
Casali, sindaco di Bagnolo, Ilenia Malavasi
di Correggio, Andrea Tagliavini di Quattro Castella, Marcello Moretti di Sant’Ilario d’Enza e come consiglieri comunali ci
sono Pierluigi Saccardi, Mariachiara Morelli, Claudia Aguzzoli e Chiara Albanese.
Per il centrodestra ci sono Giuseppe Pagliani e Daniele Erbanni.
Fuori dai giochi il Movimento 5stelle.
Isabella Trovato
Al centro la proclamazione del nuovo Presidente. In primo piano Giammaria Manghi
19
n economia
Scuola e lavoro
Gli industriali di Reggio puntano sulla formazione
Formare i giovani
per rilanciare le aziende
Il progetto di scambio tra scuola e lavoro prepara tecnici specializzati capaci
di gestire i processi di innovazione
L
anciare al Paese una sfida sulla
formazione come strumento di sviluppo economico e sociale, di occupazione per i lavoratori e di competitività per le imprese. E’ l’obiettivo della
prima giornata dell’Educazione promossa
da Confindustria.
Le proposte degli industriali partono dall’analisi delle criticità della scuola e dell’università italiane cui manca un collegamento efficace con il mercato del lavoro
e un sufficiente livello di orientamento.
Prima di tutto occorre colmare il ritardo in
termini di capitale umano e di competenze funzionali del nostro Paese: l’Italia ha
il tasso di laureati tra i più bassi dei paesi
OCSE e un alto tasso di abbandono.
Le linee guida elaborate da Viale dell’Astronomia, oltre a premiare gli insegnanti,
propongono altre significative innovazioni
per il nostro sistema educativo: dall’inglese curriculare nelle scuole al rafforzamento dell’insegnamento dell’economia.
Dal potenziamento dei laboratori, a cui le
imprese potranno collaborare, alla mappatura delle competenze che migliorerà il
matching tra domanda di lavoro e offerta
formativa. Dal sostegno ai digital makers
alla sperimentazione dell’insegnamento
del code primario dalle elementari.
Per gli industriali sono quattro le grandi
leve del cambiamento: merito, valutazione, scuola-lavoro, innovazione. Le proposte di Confindustria puntano a collegare
l’istruzione alla formazione e al lavoro,
introducendo l’alternanza scuola-lavoro a
20
tutti i livelli, rendendola obbligatoria negli
ultimi 3 anni degli Istituti Tecnici ed estenderla di un anno negli Istituti Professionali innalzando il monte ore dedicato a 600
ore da distribuire nel triennio, mettere in
primo piano merito e valutazione, con una
riforma dei meccanismi per l’immissione
in ruolo degli insegnanti e l’abolizione
delle graduatorie per
anzianità.
Unindustria Reggio ha
fatto passi da gigante
in questo percorso di
avvicinamento delle
scuole al mondo del
lavoro,
nell’attività
svolta fino a luglio da
Maria Licia Ferrarini, ex Vicepresidente
Unindustria
Reggio
Emilia con delega al-
l’Education e Rapporti con la Scuola, e
con l’attuale Presidente Claudio Lodi.
Maria Licia Ferrarini, da cosa è nata, nel
tempo, l’esigenza dell’Associazione di
avvicinare il mondo del lavoro al mondo della scuola?
“Da molti anni Confindustria dedica costantemente attenzione e impegno all’education e alla formazione delle nuove
generazioni. Sono molti gli imprenditori
protagonisti della vita di scuole e università, che traducono il loro ruolo sociale in
una vera e propria responsabilità educativa.
Nell’attuale società, dove conoscenza e
capitale umano sono fattori chiave per lo
sviluppo del nostro paese, per la competitività dell’economia e per il miglioramento
della qualità della vita delle persone, le
imprese guardano con preoccupazione al
calo di interesse dei giovani verso la forAl centro immagine presa dal sito: www.itsmaker.it
economia
to delle iscrizioni sia agli Istituti tecnici e
professionali sia alla locale Facoltà di Ingegneria”.
Perché un giovane oggi dovrebbe scegliere di essere un ‘super diplomato’,
piuttosto che un laureato ‘basic’ (cioè
con laurea di primo livello, ndr)?
“Abbiamo sicuramente bisogno di più
laureati, ma anche di più tecnici specializzati. I percorsi ITS rappresentano una
grande opportunità per il nostro Paese e
rimandano a esperienze di successo già
sperimentate in Francia e Germania. Il
modello di sviluppo italiano è un sistema
industriale medium high tech e i tecnici
intermedi hanno avuto e continueranno
ad avere un peso rilevante. C’è un grado
di occupabilità molto alto per chi segue
questi percorsi, che si risolvono molto
spesso in una occupazione stabile nel
tempo con un ruolo forte all’interno delle
aziende”.
Maria Licia Ferrarini
mazione scientifica e tecnologica, confermata da un basso numero di iscrizioni alle
scuole tecniche e alle facoltà scientifiche.
Una formazione aperta e costruita su
competenze adeguate ai bisogni del sistema produttivo può contribuire all’occupabilità dei giovani, alla produttività
delle imprese, alla rinascita dell’economia
e della nostra società”.
Lei è stata responsabile della formazio-
ne per l’associazione per quattro anni,
prima di lasciare l’incarico a Claudio
Lodi. Quale è stato il vostro impegno
in questi anni di lavoro, come lo avete
organizzato e quali risultati avete prodotto?
“Le analisi realizzate da Confindustria per
iniziativa del Club dei 15, il network delle Associazioni provinciali dove è più alta
l’incidenza del manifatturiero nella formazione del Pil, e da McKinsey, fotografano un crescente divario tra la domanda professionale e la galassia giovani. I
ragazzi sembrano subire un mercato del
lavoro che non li cerca e non li attira. Uno
sforzo importante della nostra attività è
stato indirizzato a sostenere le attività
di orientamento svolte dalle scuole con
interventi volti a rimuovere i comportamenti culturali che distorcono le scelte di
studenti e famiglie, presentando lo stretto
collegamento tra scuola e sviluppo economico (sbocchi occupazionali, prospettive
professionali, competenze richieste), e
fornendo informazioni per la scelta dell’indirizzo di studi.
Devo riconoscere che lo sforzo congiunto di imprese, scuole e amministrazioni
locali ha portato i risultati. Da un paio
d’anni a questa parte abbiamo registrato una inversione di tendenza nelle scelte
dei percorsi formativi, con un incremen-
Claudio Lodi, Vicepresidente Unindustria Reggio Emilia con delega all’Education e Rapporti con la Scuola, che
eredità le ha lasciato il lavoro svolto
dallo staff di Maria Licia Ferrarini?
“Un’eredità preziosa che si fonda su rapporti sempre più stretti con numerose
scuole della nostra provincia, che spaziano dall’orientamento ai progetti di alternanza, dalla scuole primarie alle superiori.
L’avvio a Reggio del percorso ITS a indirizzo meccatronico è stato un importante
risultato per un territorio, quello reggiano, che grazie alla perseveranza di Unindustria Reggio Emilia, delle imprese coinvolte, dell’Amministrazione provinciale e
delle istituzioni scolastiche, è riuscito a
dar vita ad un Istituto Tecnico Superiore
che forma ragazzi con competenze subito spendibili nelle aziende del territorio.
È stata vinta una sfida grande, quella di
guardare al di là dei propri confini e quella
di mettere scuole, imprese, enti di formazione, università ed enti locali a lavorare
insieme.
Un percorso all’avanguardia che ha già dimostrato di dare dei frutti. La quasi totalità dei ragazzi diplomati è stata assunta
direttamente dalle aziende che li hanno
ospitati durante il biennio di formazione”.
n
voro e impresa nel vivo del loro processo
di formazione. Oggi, più che mai, occorre
promuovere la progettazione congiunta
a sostegno di tirocini e percorsi di alternanza scuola-lavoro, che costituiscono
strumenti efficaci sia per l’acquisizione di
competenze scientifiche e tecnologiche
spendibili nel mercato del lavoro, sia per
orientare i giovani alle successive scelte
di studio e di lavoro.
Parallelamente dovremo lavorare sulle
nostre aziende per creare quell’osmosi
strategica tra scuola ed impresa indispensabile per tornare a crescere”.
Ad oggi quali sono le figure che volete
formare e dunque quali figure professionali cerca il mondo dell’industria a
Reggio?
“L’industria oggi è profondamente diversa rispetto al passato: una grande incertezza, caratterizzata da cambiamenti
repentini, una accresciuta complessità,
l’utilizzo delle nuove tecnologie e relazioni
diventate ormai globali.
E se in passato la determinante per fare
industria era possedere i mezzi di produzione, oggi la differenza la fanno l’ideazione, l’informazione e la capacità di prevedere il futuro: ecco perché lavorare sulla
formazione è strategico. Noi dobbiamo
lavorare sulle persone che porteranno innovazione fra qualche anno e senza tecnici non ci sarà innovazione. Occorrono
competenze che saranno molto diverse
da quelle del passato. Sempre più avremo
bisogno di gente formata in modo diverso, più evoluto. E questa sfida si affronta
in due: mondo della scuola e mondo delle imprese. In questo contesto la cultura
tecnica ha un’opportunità di risorgere e
bisogna coglierla”. n I.T.
Cosa farà per i prossimi quattro anni?
Sono nate nuove esigenze su cui indirizzare il vostro lavoro rispetto a quando si è dato il via al progetto?
“Vorrei proseguire il lavoro portato avanti in questi anni da Maria Licia Ferrarini
promuovendo azioni volte a rafforzare i
rapporti tra Scuole e Imprese della nostra provincia. Il lavoro e l’impresa devono tornare centrali all’interno dei processi
formativi. L’idea che “prima si studia, poi
si lavora”, ha fatto il suo tempo, e oggi
si riconosce l’importanza di consentire
anche ai ragazzi italiani di incontrare laClaudio Lodi, Vicepresidente
Unindustria Reggio Emilia
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economia
n
Economia montana
Nel settore primario si colloca il 25% delle imprese dell’Appennino
A trainare è ancora l’agricoltura
Poche le aziende gestite da stranieri
E’
ancora l’agricoltura il settore trainante la presenza
imprenditoriale nella montagna reggiana. Nel settore primario, infatti, si colloca il 25% delle
imprese operanti in Appennino, mentre
al secondo posto, sempre per incidenza
sul totale, si piazzano quelle edili con il
21%. Forte anche la presenza di attività
economiche legate a servizi di alloggio
e ristorazione, la cui incidenza risulta di
due punti percentuali superiori alla media del territorio reggiano, attestandosi
al 7,8%. Modesta, invece, la presenza
di imprese gestite da stranieri: con il
6,8% sul totale, infatti, hanno un peso
percentuale quasi dimezzato rispetto
all’intero territorio provinciale.
Questi dati, che disegnano il profilo aggiornato dell’economia montana, emergono dalle analisi dell’Ufficio Studi della
Camera di Commercio di Reggio Emilia
sulle caratteristiche delle imprese dei
tredici comuni dell’Appennino reggiano.
Un territorio in cui, come si diceva, permane un fortissimo legame con l’agricoltura, mentre nell’industria manifatturiera (che pure proprio in montagna
ha registrato un aumento del fatturato
dell’1,6% nel primo semestre 2014,
mentre la crescita dell’intero territorio provinciale si è fermata allo 0,1%)
si registra la presenza del 10,5% delle
imprese, connotate da una dimensione
media pari a 6,3 addetti.
Nella montagna reggiana operano complessivamente 5.079 imprese (il 9% di
quelle dell’intero territorio provinciale):
quelle agricole sono 1.268 (con 177 ad
esclusivo allevamento di bovini da latte,
471 che associano la coltivazione all’allevamento, 237 cerealicole e 138 foraggere), seguite da quelle delle costruzioni (1.065 unità), dal commercio (938
aziende, con un peso sul totale inferiore
di circa 1,5 punti al dato provinciale) e
dai pubblici esercizi (bar, ristoranti, pizzerie, servizi di alloggio in generale),
che con 397 unità rappresentano una
quota di oltre due punti percentuali superiore al totale della provincia di Reggio Emilia (5,6%).
Fra le attività manifatturiere, il metalmeccanico è il settore che, per con-
Imprese dell’Appennino reggiano per settore
d’attività economica e comune - giugno 2014
Agricoltura
Baiso
Busana
Industria
s.s.
Costruzioni Commercio
Alloggio e
ristorazione
n.c.
Altri
servizi
Totale
113
47
35
66
20
64
6
351
11
18
40
25
20
32
2
148
Carpineti
156
71
91
60
29
79
2
488
Casina
137
54
130
86
38
59
10
514
Castelnovo ne’ Monti
236
101
269
294
83
221
16
1.220
Canossa
90
42
104
81
35
76
8
436
Collagna
18
10
21
18
23
24
1
115
Ligonchio
17
14
22
14
16
7
2
92
Ramiseto
71
10
30
22
17
19
3
172
Toano
137
50
101
94
22
71
6
481
Vetto
84
17
48
48
23
32
5
257
Viano
81
61
68
60
27
59
9
365
117
40
106
70
44
62
1
440
1.268
535
1.065
938
397
805
71
5.079
Villa Minozzo
Totale Appennino
reggiano
Resto della
provinicia
5.107
7.793 11.492 10.276
2.753 12.101
1.560 51.082
6.375
8.328 12.575 11.214
3.150 12.906
1.631 56.161
Provincia
di Reggio Emilia
sistenza e numero di addetti, ricopre il ruolo
principale: 170 aziende che occupano quasi
1.200 persone fra titolari e dipendenti. Numerose anche le imprese di trasformazione
alimentare (86 aziende con oltre 500 addetti), le industrie di lavorazione del legno (57 e
più di 200 addetti) e della ceramica (53 con
quasi 800 addetti).
Approfondendo le analisi sulle tipologie d’impresa, emerge che quelle femminili, cioè le
imprese la cui percentuale di partecipazione femminile è superiore al 50%, nell’area
montana sono 924 e rappresentano il 18,2%
delle attività locali, con punte che superano
il 20% nell’alto Appennino, come attestano i
dati di comuni come Collagna, Villa Minozzo
e Busana.
Le imprese giovanili – nelle quali la partecipazione di persone fino a 35 anni supera
il 50% - ammontano a 453 unità e rappresentano una quota di mezzo punto percentuale inferiore rispetto alla provincia di Reggio Emilia nel suo complesso: 8,9% contro il
9,6%. Castelnovo ne’ Monti è il comune con
il maggior numero di imprese giovanili (121
aziende), ma è Busana il comune con la maggior incidenza di giovani imprenditori.
Infine, le imprese nelle quali la partecipazione straniera risulta superiore al 50% sono
343 e rappresentano solo il 6,8% del totale contro il 13% del totale provinciale: Ligonchio è l’unico comune della provincia di
Reggio Emilia a non avere imprese straniere
insediate sul proprio territorio. n
23
n attualità
Maltempo
Violenti temporali hanno provocato allagamenti e disagi da Guastalla a Boretto
L’acqua continua a far danni
In tilt le comunicazioni per un guasto alla rete TIM di Parma
di Antonio Lecci
“S
e questo violento temporale
fosse capitato in estate, le
conseguenze sarebbero state
terribili...”. Il geometra Eber
Bianchi, tecnico del Comune di Guastalla,
è chiaro mentre attende di sapere l’esatta
quantità di pioggia - almeno 50 millimetri
- in poco più di mezz’ora sul centro storico
della cittadina sul Po. “Se fosse capitato
in estate - aggiunge il tecnico comunale
- ci sarebbero stato i canali di bonifica già
pieni d’acqua per le esigenze dell’irrigazione dei campi agricoli. Dunque, non ci
sarebbe stata possibilità di far defluire
una parte d’acqua in quei corsi. Trovandoli invece semivuoti, una parte della pioggia è confluita proprio nei canali, evitando
ulteriori problemi”.
A Guastalla, come negli altri paesi della
zona, il sistema di scolo della pioggia è in
grado di far fronte a una certa quantità
d’acqua, calcolato sulla media massima
delle precipitazioni degli ultimi dieci anni.
Ma quando capitano acquazzoni così violenti e persistenti, non c’è fognatura che
tenga. Qualcuno ha indicato i bocchettoni
delle fogne intasati dalle foglie secche ca-
Sopra immagini degli allagamenti a Guastalla
dute dagli alberi.
Ma va detto che anche
quando gli stessi tombini
sono stati completamente
liberati dalla grata in metallo, l’acqua non è defluita, se
non quando ha smesso di
piovere e il sistema di scolo
ha ripreso a “tirare”.
L’allagamento del pomeriggio del 13 ottobre, che ha
seguito di qualche giorno la
tragica alluvione di Genova, ha lasciato il segno, in
particolare in piazza della
Repubblica, dove proprio
pochi mesi fa sono stati
eseguiti lavori alle fogne,
con tanto di posa di tubazioni più capienti rispetto a
quelle che c’erano in precedenza.
Ma anche quest’opera non ha evitato che
l’acqua entrasse in abitazioni e negozi,
rendendo necessaria l’azione dei vigili del
fuoco per liberare alcune aree allagate.
Non sono rimasti indenni neppure alcuni negozi e abitazioni di via Gonzaga, via
Zaffanelle, via Palazzina, con interessamento pure della zona di Pieve, fra le corti
di San Cristoforo e via Sacco e Vanzetti,
dove alcuni edifici si sono allagati a causa
della pioggia infiltratasi dal tetto e dalle
pareti laterali.
Anche a Gualtieri e Boretto non sono
mancati gli allagamenti, mentre il vento,
fra Rolo e Reggiolo, ha fatto cadere un
albero sulla linea ferroviaria, con ritardi
sulla Modena-Mantova.
Tra i problemi provocati dall’acquazzone, anche il black out nelle comunicazioni.
L’allagamento della centrale Tim di Parma ha messo fuori uso il sistema della
telefonia mobile nelle province limitrofe,
fra cui quella Reggiana, con effetti pure
sui collegamenti internet e sulle telefonia fissa, in certe aree della Bassa, perfino in zone non particolarmente colpite
dall’acquazzone. Quando accaduto deve
comunque far riflettere una volta ancora
sui mutamenti del clima, sulle possibilità di sempre più frequenti violentissimi
acquazzoni e sulla necessità di adottare
gli adeguati provvedimenti tecnici per
evitare danni e disagi. n
Danni ingenti a Parma
e nel piacentino
Stalle allagate, bloccata la raccolta del mais, a
rischio le semine autunnali se non torna presto il bel tempo. E’ questo il primo bilancio di
Coldiretti Emilia Romagna sulle forti piogge
che hanno colpito l’Emilia Romagna, in particolare le province di Parma e Piacenza dove in
poche ore è caduta tanta pioggia quanto in tre
mesi di normale piovosità.
Nel parmense, nelle zone dell’alta Val Parma,
sono state colpite in modo particolare le zone
di Corniglio, dove è finito sott’acqua un prosciuttificio con trenta mila prosciutti, e Calestano, con problemi di allagamenti per stalle
e capannoni; in Val Taro, le zone con maggiori
frane sono Bedonia e Compiano. Nella bassa, in particolare nella zona di Colorno, sono
state allagate diverse stalle. Nei centri abitati
di Parma e di Colorno i danni sarebbero stati
ben maggiori se non ci fosse stata la cassa di
espansione del Consorzio della Bonifica Parmense della zona di Marano che ha attenuato
la velocità e la quantità d’acqua che ha allagato i centri abitati.
Nella montagna piacentina la pioggia torrenziale ha dilavato i terreni mandando il fumo le
semine, soprattutto nelle zone di Ottone e località Perino (comune di Coli). In Val Trebbia e
in Val d’Aveto le precipitazioni hanno raggiunto
il 170 millimetri in poche ore.
24
l’iniziativa del mese
n
Prevenzione
Un nastro rosa per contrastare
il tumore al seno
Per tutto il mese di ottobre, screening gratuito all’ospedale Santa Maria Nuova
per le donne sotto i 45 anni, grazie alla Lilt e l’iniziativa ‘Nastro Rosa’
O
ttobre è il
mese della
prevenzione del tumore al seno. Grazie alla Lega per la
lotta i tumori, tante
donne tra i 30 e i 45
anni si stanno sottoponendo a visite
gratuite in oncologia.
Giancarlo Bisagni responsabile Breast
Ermanno Rondini oncologo SMN
Corrado Boni Direttore
Nella nostra proUnit Oncologia SMN RE
e vicepresidente Lilt
Oncologia SMN - RE
vincia, si registrano circa 500 casi
insorgenza precoce di tumore mammario
buona alimentazione. E’ importante evitaall’anno, un numero in aumento rispetto
sotto i 35 anni, oppure con alto rischio di
re l’eccesso di zuccheri, ricorrere di più a
agli anni passati ma è diminuito il tasso
eredità familiare, c’è un servizio apposito
frutta e verdura. Questo è importante sin
di mortalità. La patologia dunque è ogper valutare il rischio di trasmissione gedai primi anni di vita.”
getto in questo mese della campagna di
netica. Per le donne sintomatiche, c’è la
prevenzione ‘nastro rosa’ simboleggiata
dagli zampilli rosa della fontana del TeaDottor Corrado Boni, lei è il direttore possibilità di una visita urgente in caso di
tro Valli. Una campagna organizzata dalla
del dipartimento di oncologia del San- noduli, attraverso la richiesta del mediLilt, la Lega Italiana per la lotta ai tumori
ta Maria Nuova, qual è dunque la foto- co della mutua. E’ molto importante fare
in collaborazione con Andos, l’associaziografia di questa patologia nella nostra l’auto palpazione al decimo giorno post
ciclo. E’ fondamentale farlo ogni mese.”
ne nazionale delle donne operate al seno,
provincia?
in particolare dal comitato reggiano, nato
“E’ un tumore molto frequente, c’è una
Erika Gallinari, Presidente di Andos onlus
appena un anno fa ma già molto operaincidenza in aumento ma cala il tasso
Reggio Emilia. La sua associazione è a litivo. Il mese di prevenzione è possibile
di mortalità, frutto dell’efficacia degli
ovviamente grazie alla disponibilità delvello nazionale. Ora è anche a Reggio.
interventi come prevenzione, diagnosi
l’ospedale Santa Maria Nuova e dei me“Il comitato reggiano si è costituito un
precoce,sia come trattamenti chirurgici o
dici e degli infermieri del dipartimento di
anno fa. Siamo tutte donne che dopo
di radioterapia. A Reggio esiste da tempo
oncologia.
avere incontrato il tumore al seno, abuna breast unit che permette di avere alte
Un lavoro di squadra in cui ciascuno fornibiamo deciso di fare qualcosa per le altre
professionalità nel trattamento di questa
sce la propria competenza. Anello di condonne. Questa iniziativa, Nastro Rosa, ci
malatti, nel lavoro di oncologi e chirurghi.
giunzione tra la struttura sanitaria e la Lilt
interessava particolarmente perchè riQuesta è una patologia il cui rischio auè il dottor Ermanno Rondini, oncologo del
guarda donne della nostra fascia di età,
menta con l’aumento dell’età. Nei pazienSanta Maria Nuova ma anche vicepresisotto i 45. Abbiamo diffuso la campagna
ti giovani è una rarità. Bisogna tuttavia
dente della Lega antitumori di Reggio.
anche nelle nostre mailing list e sui social
sempre tenere presente anche i casi di
network. Abbiamo incontrato tante donfamiliarità. A Reggio esiste un consultorio
ne in aziende ad alto tasso di percentuale
Dottor Rondini perchè fare queste iniziaper questo.”
femminile. E poi siamo riusciti col Comune
tive?
“E’ dall’89 che organizziamo un mese di
Dottor Giancarlo Bisagni lei è il respon- ad illuminare di rosa la fontana del Teatro
informazione, il Nastro Rosa appunto, per
sabile della Breast Unit. Cosa vuol dire? Valli di rosa. Tutto questo grazie alla Lilt
che ha accettato la nostra collaborazione
informare le donne sul tumore al seno
Cosa fate?
al loro fianco.”
e dunque fare prevenzione. Questo per
“Stiamo parlando del percorso di trattanoi è una campagna importante perchè
mento del carcinoma. In Emilia Romagna
Roberta Salsi, lei è una volontaria della
arriva a sensibilizzare anche le donne
e dunque anche a Reggio, è previsto lo
giovani che devono ancora entrare nello
Lilt. A capo di tutto ci siete voi.
screening gratuito per le donne tra i 45
screening al quale si accede d’ufficio dal
“La nostra associazione si preoccupa di
e i 75 anni. Dai 45 ai 50 è prevista una
45esimo anno di età. Sottolineamo l’iminformare la cittadinanza di eventi finalizmammografia annuale. Dai 50 ai 75 ogni
portanza della prevenzione primaria: stile
zati alla prevenzione. Raccogliamo fondi
biennio. E’ un percorso al quale le dondi vita corretto, attività fisica, consumo di
attraverso manifestazioni allestendo banne, a Reggio, aderiscono per l’80%. Oltre
alcol consapevole, evitare il fumo e una
chetti per informare e divulgare” n
a questo programma, per le donne con
25
n reggiani
all’estero
Barbara Nicoli
A Hong Kong,
tra gli studenti in rivolta
L’artista reggiana che esponeva all’Hong Kong Arts Center,
ha vissuto in diretta la manifestazione di piazza
I
di Simona
Onniboni
nvitata ad Hong Kong su invito istituzionale per presentare 45 delle sue
opere sulla natura, vede esplodere la
rivolta degli studenti e un giorno viene anche fatta evacuare dall’Hong Kong
Arts Center, il posto appunto in cui esponeva. Protagonista di questa avventura, è
l’artista reggiana Barbara Nicoli. Un’artista giovane e poliedrica che dipinge, incide, e studia, nel suo atelier immerso nel
verde ad Albinea.
Come ha vissuto quei momenti? Ci
sono state delle conseguenze per
l’esposizione?
“Gli studenti hanno manifestato in modo
pacifico, non abbiamo avuto paura. Erano
26
seduti in mezzo a una strada ed era tutto sotto controllo. Non ci sono mai state
sensazioni di pericolo in questo senso. Il
giorno dei lanci di lacrimogeni l’ho seguito
guardando la televisione. Manifestavano
nella zona dove eravamo anche noi quindi
un giorno, usciti dal museo, ci siamo trovati ad attraversare questo blocco di stu-
denti per strada. Non abbiamo mai avuto
paura e l’esposizione non ha avuto conseguenze negative. Anche perché abbiamo
inaugurato prima dello scoppio di queste
proteste. Se fosse avvenuto dopo ci sarebbero stati dei problemi perchè hanno
bloccato le strade e l’accesso alla mostra
sarebbe stato difficile”.
In alto alcune immagini della protesta di Hong Kong. Al centro Barbara Nicoli all’interno della sua mostra
reggiani all’estero
Quindi la mostra, nonostante tutto, ha
avuto una buona affluenza di visitatori.
“Si. Per fortuna la manifestazione si è sovrapposta all’esposizione solo negli ultimi
due giorni. In tanti sono venuti soprattutto nel week end e durante l’inaugurazione”.
Ha esposto 45 opere. Nei suoi lavori utilizza una tecnica antica di centinaia di
anni, da lei rivisitata. In cosa consiste?
“Utilizzo la tecnica dell’incisione calcografica che è una tecnica del 1500. La
uso esattamente come veniva usata dai
grandi maestri del tempo. Le metodiche
per arrivare alla stampa di una incisione
sono esattamente identiche ad allora. A
queste aggiungo una sperimentazione
di linguaggio successiva a questa prima
parte, come se facessi due fasi di lavoro: nella prima riprendo la tecnica nel suo
modo originale, poi applico interventi che
realizzo in modo sperimentale usando un
linguaggio nuovo, a volte anche usando
materiali aggiunti. Il tema della mostra di
Hong Kong era sulla natura. Quindi tutta
la mia ricerca era attorno a questo dialogo dell’uomo con la natura”.
Lei è un’artista poliedrica. Prende parte anche ad un progetto teatrale che
vede tra i protagonisti la compagnia
reggiana Statale 9 Teatro. Qual è il suo
ruolo?
“Sono anche attrice. Ad ottobre, con la
compagnia, abbiamo debuttato con uno
spettacolo al cimitero monumentale di
Milano, “Orfeo canta!”. E’ uno spettacolo
itinerante che dura due ore, snodandosi
proprio nei luoghi del cimitero con un cast
di oltre 70 persone. Siamo due attori, Orfeo e Euridice. E’ un viaggio nel regno
delle metamorfosi, ispirato a “I sonetti di
Orfeo” di Rilke, ideato e diretto da Franco
Brambilla”.
Quali sono i suoi progetti futuri?
“Vorrei continuare a percorrere entrambe
le strade. Ritengo che entrambe queste
espressioni artistiche siano semplicemente degli strumenti, delle vie diverse per
esprimere in un qualche modo quello che
è il mio pensiero, la mia poetica. Di volta in volta cerco di trovare il modo più
consono per esprimere quello in cui fondamentalmente credo a livello artistico,
intellettuale e poetico.
Diciamo che la mia idea è sempre quella
di tenere un livello molto alto, molto onesto. Non vado incontro alla cosa facile ma
vado incontro alla cosa che ritengo più
vera. All’origine c’è sempre una selezione
in quello che faccio data proprio dalla mia
onestà intellettuale”.
Sopra Barbara Nicoli all’interno della sua mostra e le opere esposte
n
Dunque una grande soddisfazione per
un’artista giovane come lei che ha però
già fatto tante cose.
“Direi di si. Devo anche dire che Hong
Kong era un grande punto interrogativo.
Il confronto con una cultura così diversa
dalla nostra poteva creare una reazione
imprevedibile. Per quanto il mio lavoro
sia molto delicato e raffinato, quindi in
un qualche modo incontra il gusto di quei
posti, c’era sempre questo punto interrogativo. Invece devo dire che ho raccolto
pareri favorevoli anche dalla stampa di
Hong Kong. Ho avuto più di una trentina
di articoli sulla mostra e tutti favorevoli.
Non me lo aspettavo nemmeno io. Posso
ritenermi davvero molto molto soddisfatta
perché questa per me è proprio stata una
sorpresa. Continuerò su questa strada”.
Lei ha uno studio ad Albinea, circondato dal verde. Anche questo l’aiuta nella
realizzazione delle sue opere?
“Si. Mi piace molto vivere nel verde perché
in qualche modo alimenta anche spiritualmente il mio lavoro. Il clima della mostra
di Hong Kong era sulla natura. Tuttavia
spazio anche attraverso altre tecniche,
dipingo, faccio fotografia ed altro ancora.
Mi muovo sempre alla ricerca del linguaggio più consono a tradurre quello che voglio esprimere. Credo che l’arte sia questo, che non ci siano delle vere distinzioni
fra le tecniche così come tra i linguaggi:
la recitazione piuttosto che la musica che
la poesia che l’arte visiva in sé. Credo che
sia un bacino nel quale si deve cercare lo
strumento migliore e il più adatto”. n
27
n reggiani
all’estero
Riflessioni dalla Grande Mela
New York “tutto e niente”
La città delle contraddizioni suscita sentimenti discordanti
di Riccardo Caselli
D
i New York i turisti (52 milioni
l’anno) pensano sia la meta delle mete, il luogo dove andare a
vivere per trasformare i propri
sogni in realtà.
Dopo pochi mesi di vita però ci si rende conto della competizione esasperata, dello stress che permea l’aria,
le storture grottesche del sistema
capitalistico consumista portato alle
estreme conseguenze, le dolorose
disparità sociali e spesso un taciuto
senso di solitudine.
L’amore si trasforma presto, anzi prestissimo, in amore-odio. A volte il secondo
prevale e viene voglia di dire ‘New York
è solo un grande inganno’, anche se ogni
volta c’è quello skyline, quelle luci che si
riflettono sul fiume a trattanerti dal giudizio. Però non riesci nemmeno ad amarla
del tutto, a dire con piena sincerità che a
New York hai realizzato il tuo sogno.
Poi dopo un anno, torni per un pò in
Europa e all’inizio tutto sembra così
rilassante, la gente più autentica,
gentile, le giornate che paiono più
lunghe, l’aria meno inquinata dal ru-
more dei pensieri e dei clacson. Però
anche questo dura poco. Dopo un pò
sorge come la sensazione di essere relegato in mezzo ai campi mentre nella
piazza del villaggio si svolge la festa. Non
sei più nel centro del mondo e ti manca
Al centro e sotto: Central Park
28
quell’adrenalina, quel clima rigido, quella
gente di corsa, quella competizione per
ogni aspetto della vita a partire dal trovare un affitto decente, che sono proprio
le cose che ti hanno spinto a tirare fuori il meglio di te stesso. Non hai più Wall
Street, l’ONU, il Madison Square Garden
e Park Avenue a due passi. Sei nella periferia dell’impero mentre prima rockstar,
capi di Stato, artisti, presidenti di aziende, attori di Hollywood ti passavano sotto
casa a decine ogni giorno.
Poi parli con altri che vi hanno vissuto e
scopri che anche loro provavano amoreodio. Magari erano arrivati al punto di non
poterne più eppure ora che sono lontani gli manca. E allora tutto si fa chiaro.
Accetti quel sentimento e capisci che
è impossibile amarla del tutto, così
come odiarla. Verso New York si può
provare solo un sentimento contraddittorio perchè la città è una grande
contraddizione!
La odi per quella superficialità consumista
che non lascia spazio a nulla di più pro-
reggiani all’estero
Vista aerea di Coney Islanda
fondo ma poi ti rendi conto che spuntano
più centri yoga che MacDonald’s.
Dici “basta è troppo costosa non ci posso
vivere” e poi se togli l’affitto scopri che
tutto il resto lo trovavi a meno che in molte citta’ europee.
Passi un anno a constatare la generale
mancanza di rapporti umani veri ma il
giorno in cui parti scopri che sarà pure
così in generale eppure nel tuo caso specifico stai lasciandoti alle spalle i più profondi che hai mai avuto.
New York è il centro della spietata finanza
eppure a due passi da Wall Street sorge
un tempio buddhista. Dittatori nel mondo,
ma liberi in casa propria.
Constati che tutto è improntato all’individualismo più sfrenato eppure nel momento del bisogno, centinaia di eroi si lanciarono dentro due torri in fiamme offrendo
la propria vita per quella dei concittadini.
La città sembra soffocarti con quei
grattacieli che ti inghiottono e chiudono la vista eppure hai a disposizione un polmone verde che si estende
per quaranta isolati proprio nel mezzo.
Ti sembra di vivere tra estranei indifferenti che mai si rivedranno eppure ti basta andare ad Astoria per assaporare la
vita di un paesino, e sedere in un beergarden per conversare con sconosciuti
come al bar della parrocchia, solo che qui
quegli sconosciuti sono di cento nazionalità diverse. New York è simbolo dell’americanità con le sue parate, la Statua della Libertà, le bandiere ovunque, eppure
Giardino botanico del Bronx
se vai a Little Odessa pure l’insegna di
McDonald’s è in cirillico.
Pensi che sei soffocato dal cemento, che
vorresti vivere sul mare, ma in cinquanta
minuti di metro da Manhattan, o anche
meno, ci sei. Hai Coney Island, Brighton
beach, la spiaggia al Bronx, senza contare
Long Island.
Vivi in una città e non vivi in nessuna città, stai a Manhattan dove con atteggiamento snob definiscono i cittadini degli
altri ‘borough’ “bridges and tunnels” e tu
invece quei ponti e tunnel li prendi volentieri per scappare un pò nelle altre ‘città.
E allora respiri l’aria pulita e ti disintossichi nel giardino botanico del Bronx dove
hai persino il secondo zoo più grande al
mondo, scappi a Williamsburg con la sua
movida intensa ma più rilassata, passi un
pomeriggio silenzioso a Prospect Park a
Brooklyn, te ne vai a Queens per vedere quanto è bello lo skyline di Manhattan
visto da fuori e senza turisti, perchè lì a
Gantry Plaza, pur essendo solo a tre fermate di linea viola da Grand Central, nessuno si avventura. E poi magari prosegui
per mangiare cinese nella Chinatown di
Queens e fino a Flushing Meadows a passeggiare, oppure ti fai un economico e abbondante pranzo domenicale ad Harlem,
mentre i fighetti newyorkesi fanno i Sunday brunch dalla
quattordicesima
in giù . Puoi andartene a Hoboken in New Jersey in tre quarti
d’ora,
trovarti
Wall Street
n
Flushing Meadows
in un paesino con il campanile e manco
mezzo grattacielo e poi scoprirvi una vita
notturna che dopo le undici si scatena al
punto da mettere in imbarazzo quella di
Manhattan, oppure guidare due o tre ore
in Upstate New York, dove quasi nessuno
sa che c’è il maggior numero di stazioni
sciistiche di tutti gli Stati Uniti ed il parco naturale più grande della nazione, nel
caso il mare non bastasse.
E quindi capisci che New York è tutto
e niente, è il centro del mondo perchè
è nel centro che gli opposti si fondono, o meglio la sorgente da cui nascono, luce e ombra, giusto e sbagliato,
bello e brutto, amore e odio, e quindi
New York non ha fatto altro che insegnarti l’essenza della vita. E poi ti
ricordi che per fortuna ci devi ritornare,
almeno per un altro pò. Metti in conto che
poi ti rifarà arrabbiare e la odierai di nuovo in certi giorni, ma soprattutto sei grato
perchè non sei ancora pronto a dirle addio
perchè probabilmente hai ancora qualcosa da compiere.
Perché in fondo sai anche che grande o
piccolo che sia il tuo sogno, se sai cadere e rialzarti mille volte pur di realizzarlo,
alla fine per quanto dura e fredda, New
York te lo permetterà. n
29
n costume
e società
Dante Alighieri
Un monumento
per le maestrine d’Italia
U
Nel ricco programma di iniziative culturali,
la società rende omaggio alle prime insegnanti di fine ottocento
n calendario ricco di iniziative culturali artistiche letterarie, ma tra
queste ce n’è una che spicca per
eccellenza e cioè la presentazione del monumento alle maestrine d’Italia
grazie alle quali tra l’Ottocento ed il Novecento si costruì il Paese nel segno della
lingua italiana. E’ con questo approccio
che la Società Dante Alighieri, sotto l’egida della sua vulcanica Presidente, Prof.
Edmea Sorrivi Guidetti, ha inaugurato il
nuovo anno sociale 2014 - 2015 nell’aula
magna dell’istituto Achille Peri a Reggio
lo scorso 3 ottobre. L’evento è in programma per l’8 marzo 2015 quando nel
giorno della festa della donna, al Parco
Tocci, sarà presentato al pubblico il monumento in bronzo realizzato dall’artista
Alessandro Romano, scultore che ha già
realizzato opere esposte al Quirinale, nel
Campidoglio e alla Basilica di San Pietro.
30
Una scultura che ricorda dunque il lavoro
di tutte quelle maestrine che lasciarono
le proprie case per insegnare l’idioma
di Dante in ogni parte dello stivale a un
popolo di italiani che parlava i dialetti locali.
Non manca la musica nel programma annuale con una serie di concerti ma anche
mostre ed esposizioni. Un incontro per
esempio con Elisabetta Farioli alla scoperta dei nuovi musei civici di Reggio. E
sono tanti gli appuntamenti al femminile.
Da un passaggio sulla letteratura, per
parlare della donna come modello e stile di femminilità a gennaio, alla figura di
Beatrice nella Divina Commedia, alla figura di Matilde di Canossa.
E poi anche quest’anno la Dante bandisce i nuovi concorsi riservati agli studenti
delle scuole reggiane, da quello di detta-
to ‘Lingua nostra’ per gli studenti degli
ultimi tre anni delle elementari, al concorso ‘Marta Spallanzani: una voce per
la poesia’ e il ‘Vanna Barbieri Tedeschi: il
tema più bello’ per le scuole superiori, il
‘Romeo Galaverni’ per il miglior studente
di ragioneria, il concorso ‘Le menti donate alle scienze’ per lo studente reggiano
che si classificherà primo alle prove di
selezione delle Olimpiadi di matematica,
fisica, chimica, e informatica.
E ancora l’hotel Astoria-Mercure’ al miglior studente dell’alberghiero Motti, il
Premio ‘Laerte Guidetti’ una giovane
penna dello sport, ‘ il ‘Neda Corradini
Zini’ per giovani pianisti ed infine il ‘Maria
Motti’ per giovani violinisti del Peri.
Fino alla giornata della Dante in programma per il 29 maggio in Sala del Tricolore
con la premiazione degli studenti eccellenti di tutta la nostra provincia. n
Prof. Edmea Sorrivi Guidetti
Fotografie di Sergio Volo
territorio
n
Bassa
Quella strada “non s’ha da fare”
Il lungo e sofferto progetto della “Cispadana”
dopo tanti anni ancora non è partito
di Antonio Lecci
S
embra che alla parola “Cispadana” sia
legata una... maledizione. Anni fa furono
necessari parecchi anni per
concludere il collegamento
viario tra Suzzara - Luzzara
- Guastalla - Gualtieri - Boretto - Brescello, necessario
per togliere traffico (soprattutto pesante) dai centri abitati e dagli argini del
Po. E quella strada, a parecchi anni di
distanza dal suo avvio, non è ancora
conclusa, perché originariamente doveva arrivare fino a Parma e non fermarsi
nel paese di don Camillo. Ora c’è un’altra Cispadana che sta vivendo un parto
lungo e tortuoso. E’ il progetto dell’autostrada regionale prevista dal casello
dell’A22 di Reggiolo-Rolo per raggiungere Ferrara sud e il collegamento per
Porto Garibaldi, come alternativa all’Autosole.
Un progetto, questo, che divide da
sempre: dal lontano 1986, quando
la Regione Emilia-Romagna elaborò
un percorso preliminare.
Un progetto che ha diviso le autorità
comunali di paesi confinanti, gruppi di
cittadini, partiti politici... E nel dibattito di questi giorni perfino i candidati
alla presidenza della Regione, Stefano
Bonaccini si dice favorevole alla realizzazione della strada, mentre Roberto
Il progetto prevede un’autostrada regionale
che dal casello dell’A22 di Reggiolo-Rolo raggiunga Ferrara
sud con il collegamento per Porto Garibaldi,
come alternativa all’Autosole
Balzani è convinto che quel piano non
sia più attuale e che manchino le necessarie risorse finanziarie.
E i Grillini, alla recente notizia che il progetto è stato provvisoriamente tolto dal
decreto “Sblocca Italia”, in cui sembrava blindato, avevano esultato, augurandosi la cancellazione di quell’operazione, suggerendo invece investimenti in
interventi di sicurezza, miglioramento
stradale e strutturale del territorio. Ma
l’esclusione dal decreto sembra avere
effetti temporanei, in attesa del reperimento dei fondi necessari per un’opera
che doveva inizialmente costare 1,1 miliardi, somma lievitata nel tempo di altri
200 milioni. Intanto, chi dovrà costruire
l’autostrada regionale, ovvero un gruppo di società di cui fa parte pure Auto-
brennero, non sembra preoccupato del
rinvio, visto che si è ancora in attesa
della valutazione di impatto ambientale
e di altre procedure legate non solo alla
salvaguardia del territorio, ma anche ad
aspetti legati alle condizioni cambiate
con il terremoto del 2012, che ha colpito proprio gran parte delle zone del
tracciato della Cispadana.
Sta di fatto che il cantiere non sarà
aperto prima della fine dell’anno
prossimo. E sarà necessario prevedere pure quelle opere - come tangenziali,
aree di rispetto ambientale, nuovi collegamenti viari e mitigatori ambientali fortemente richieste anche dalle amministrazioni comunali per compensare gli
effetti negativi di una simile strada. n
31
n territorio
Personaggi della bassa reggiana
L’omaggio itinerante alla pazzia con le opere di Ligabue e Ghizzardi
Sgarbi lancia il
“Museo della Follia”
Già fissate le tappe: Expo, Mantova e probabilmente Gualtieri
di Enrico
Pirondini
Augusto Agosta Tota (organizzatore) e Vittorio Sgarbi
(ideatore Museo della follia)
“S
ì, nascerà in Italia il Museo
della Follia e sarà itinerante.
L’idea è stata lanciata domenica 28 settembre da Vittorio
Sgarbi al Palazzo della Ragione di Mantova
durante la conferenza tenuta da Roberto
Maroni, governatore della Lombardia. Maroni ha detto sì. I grandi maestri reggiani
faranno presto il...giro d’Italia”.
Augusto Agosta Tota, guastallese doc,
presidente del “Centro studi & Archivio
Antonio Ligabue di Parma”, annuncia a
Stampa Reggiana il varo ufficiale di un
progetto corposo e ambizioso.
Presidente Tota,il tour di Ligabue e
Ghizzardi quali tappe farà?
“Debutto in due padiglioni ad Expo 2015,
cioè i padiglioni Emilia e Eataly di Oscar
Farinetti. Poi tappa a Mantova e, probabilmente Gualtieri; quest’ultima tappa è
in via di definizione. Seguirà Fontanellato,
nel labirinto verde di Franco Maria Ricci.
32
Augusto Tota:
“Abbiamo messo a disposizione cento opere di Toni e Pietro.
E tutti i loro capolavori”
Abbiamo messo a disposizione cento opere e tutti i capolavori”.
Ci può spiegare il progetto della Fondazione Sgarbi?
Volentieri. Oltretutto Sgarbi è un consigliere del nostro Centro studi nato nel
1983 anche con il contributo di Cesare
Zavattini che ne è stato un solerte fondatore.
Ecco, il Museo della Follia nasce da una
idea vera e propria di regia e punta ad
una evocazione poetica di tutti coloro che
hanno lavorato nei manicomi”.
Come si articola ?
In quattro sezioni. La prima si chiama
“Tutti i Santi”, vi campeggiano le sculture
di Inzerillo; una installazione dove si ritrovano pazienti, dottori e infermieri, distinguibili solo dai dettagli dell’abbigliamento,
ridotti a mummie, uniti dalla improba lotta contro la sofferenza e la morte.
Le altre sezioni?
La seconda è fotografica e presenta novanta ritratti di pazienti. La terza sezione
è la “Sala dei ricordi” con decine e decine
di teche contenenti libri di letteratura in
territorio
I maestri della Bassa
lingua originale che hanno trattato il tema
della follia nel corso dei secoli, farmaci ritrovati nei manicomi, effetti personali dei
pazienti, giocattoli e disegni dal passato
inquietante”.
Toni Ligabue
(Zurigo 1899-Gualtieri 1965) è nato
in Svizzera,figlio di emigrati italiani. E’
arrivato in Italia nel 1919, ha iniziato
la sua vita di selvaggio nel boschi e
nelle golene del Po nel 1927. Scoperto
da Marino Mazzacurati,internato più
volte nell’ospedale psichiatrico di Reggio Emilia, ha realizzato la sua prima
mostra nel 1955. Poi l’esploit di Roma
(1961). Augusto Tota ha poi fatto conoscere il pittore a Parigi, Montreal,
Zurigo, persino al Parlamento europeo. I Nomadi nel 1991 gli hanno dedicato una canzone.
Celebre lo sceneggiato Rai (1977), film scritto da Zavattini e
Arnaldo Bagnasco, interpretato da Flavio Bucci.
E la quarta sezione?
E’ uno spazio intitolato a Franco Basaglia
ed ospita la proiezione del video “X-day”
dove Basaglia parla della futura legge
180. Grazie al contributo del senatore
Francesco Marini sarà proiettato un video-denuncia sugli ospedali psichiatrici
italiani”.
E Ligabue e Ghizzardi?
“Sono le grandi firme di questo tour. A
pieno titolo. Ligabue (1899-1965) ha conosciuto per la prima volta il S.Lazzaro di
Reggio nel 1937 con l’accusa di “carattere
violento e irascibile”. Poi è stato internato
altre due volte, nel 1940 e 1945. Ghizzardi, morto a Boretto nel 1986, ha avuto
una vita difficile specie quando è rimasto
solo con la madre riducendosi ai margini
di un mondo contadino nel quale del resto
non si era mai integrato intuendone la disgregazione culturale che lo stava colpendo e l’avrebbe profondamente mutato. Sì,
con questo museo itinerante gli italiani
conosceranno ancor meglio due straordinari figli della nostra Bassa reggiana”. n
n
Pietro Ghizzardi (Viadana 1906-Boretto 1986),ol-
Sopra: Pietro Ghizzardi (19061986) - A destra: Toni Ligabue
sulla sua moto Guzzi
treché pittore naif e contadino, è stato incisore, scultore
e scrittore. Invecchiando aveva fatto di sé una icona:
impettito, alto, magro. “Si presentava avvolto nel tabarro che ricadeva sul petto senza pieghe, liscio e morbido come un paramento di liturgia” (Marzio Dall’Acqua).
A Guastalla nel 1961 il primo riconoscimento della sua
arte. Nel 1977 ha vinto il prestigioso Premio letterario
Viareggio con l’opera “Mi richordo anchora” edito da Einaudi. Nel 1968 alla mostra nazionale di Luzzara ha ricevuto la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica.
Cesare Zavattini ha scritto molto su di lui. (e.p.)
33
n territorio
Storia e storie di paesi reggiani
VEGGIA di Casalgrande
Sulla pedecollina reggiana
di Danilo Morini
N
ei miei primi ricordi giovanili,
abitando a pochi chilometri da
Veggia, sentivo ricordare dagli
anziani due eventi eccezionali:
una disastrosa piena del fiume Secchia
avvenuta nel novembre del 1911 che
aveva portato l’acqua del fiume ad invadere l’abitato di Veggia e poi il fatto che i
Sindaci dei due comuni confinanti, e cioè
Castellarano e Casalgrande, si erano
giocati a carte l’appartenza di Veggia, ed
avendo il Sindaco di Castellarano perso
la partita la frazione di Veggia era così
passata sotto la favorevole a Casalgrande.
La piena del Secchia del 1911 fu di una
portata eccezionale mai più verificatasi a
tutt’oggi: invase tutto l’abitato di Veggia
ma anche sulla sponda destra il territorio di Sassuolo, allagando le borgata più
vicine al fiume come L’Ancora e Borgo
Venezia e spazzando via dal piano terra delle abitazioni tutto quanto in esse
contenuto. Nell’osteria di Veggia, detta
dei “Montagnola”, le botti della cantina
galleggiavano.
34
Sdraiandosi sul selciato del ponte sul
Secchia con un braccio si poteva toccare
l’acqua del fiume.
Quanto poi al passagio della frazione di
Veggia sotto la competenza del Comune di Casalgrande, la verità storica al
riguardo è però ovviamente diversa dalla diceria della partita a carte tra i due
Sindaci.
Infatti il Comune di Casalgrande nel
1891, invocando la puntuale applicazione
del Decreto del 1859 con il quale Carlo
Luigi Farini determinò la nuova divisione
della provincia in 45 comuni, e alcuni dei
quali come Casalgrande erano stati creati ex-novo, ottenne dal Consiglio Provinciale la propria competenza su Veggia.
Il comune di Castellarano si oppose a
questa decisione ed avviò una lunga vertenza giudiziaria che si concluse nel 1913
con una sentenza inappellabile del Consiglio di Stato favorevole a Casalgrande. attorno all’antico mulino che sfruttava un rilevante dislivello dell’antico,
ma tuttora attivo, Canale di Reggio che
preleva l’acqua dal Secchia a nord di Castellarano per giungere sino a Reggio facendo funzionare in passato lungo il suo
percorso tanti mulini ed anche i folli per
le seterie e favorendo oggi l’irrigazione
dei campi.
Con la costruzione a fine Ottocento del
ponte sul Secchia al servizio sia della
strada provinciale del Passo delle Radici sia della ferrovia Reggio-Sassuolo è
nato l’abitato di Veggia collocato lungo
detta strada con nuove abitazioni ed
anche esercizi commerciali e artigianali.
Ha invece una storia più antica la Chiesa e l’abitato di Sant’Antonino, che oggi
è un tutt’uno con Veggia; esiste infatti
un documento del 1327 tra il reggiano
Guido da Fogliano ed il milanese Barnabò
Visconti riguardante proprio la Chiesa e
l’abitato di Sant’Antonino.
La parte più antica dell’abitato di
Veggia, tuttora esistente, si trovava
Nel censimento del 1951 Veggia
comprendendo anche Sant’Anto-
territorio
nino, ove tuttora si trova la Chiesa
Parrocchiale, e Villalunga contava
2189 residenti ma attualmente ne
conta oltre 6000. Si tratta di un aumento parallelo a quello verificatosi per
l’intero comune di Casalgrande che è
passato dagli 8.148 del 1951 agli attuali
oltre 15.000. Nella classifica per popolazione residente Casalgrande ora si colloca sui 45 comuni della provincia al 5°
posto e superato solo dalla città capoluogo e da Guastalla, Correggio e Scandiano. Questo dato è dovuto al successo
del distretto industriale della ceramica
con centro a Sassuolo ma che riguarda
anche i comuni reggiani di Casalgrande,
Castellarano, Scandiano e Rubiera.
Nel 1926 si installò a Veggia lo stabilimemto ceramico Carani-Giglioli, il
primo in territorio reggiano, che nel
dopoguerra raggiunse come Ceramica Veggia una rilevante occupazione di manodopera e grandi successi
commerciali grazie ad un prodotto
del tutto innovativo chiamato Ker.Vit
brevettato e messo a punto dal direttore
della ceramica, il faentino Antonino Dal
Borgo che come direttore viveva con la
famiglia nella palazzina direzionale sita
all’interno dello stabilimento stesso. Ora
i capannoni dello stabilimento non sono
più adibiti alla ceramica ma ospitano tante
altre attività artigianali e commerciali tra
le quali anche un’importante concessionaria di auto per l’intero distretto di Sassuolo. Attualmente
Veggia comprende tante altre industrie
ceramiche tutte felicememente produttive.
Per produrre le mattonelle inizialmente si
usava l’argilla estratta da cave in loco ed
a Veggia ne furono aperte più di una: è
infatti tuttora ben visibile e inattiva quella già usata dall’allora Ceramica Veggia
sita sul confine tra Tressano e Veggia. ;
un’altra per decenni utilizzata dalla storica prima ceramica di Sassuolo, la “Marca
Corona”, era sita a ridosso del centro di
Veggia e l’entità degli scavi ha cancellato
parte della collina sovrastante Veggia ricavandone un ampio spazio pianeggiante, in parte ora adibito a parcheggio.
Il territorio di Veggia è quasi del tutto
utilizzato dall’abitato e dagli stabilimemti
produttivi, rimanendo così all’agricoltura
il terreno sito sul declivio verso il Secchia
e la parte più a nord del pianoro di Farneto dove esiste tuttota l’antico caseggiato denominato Le Vigne che prende
appunto il nome dall’antica “Vigna Duca-
n
le di Monte Armone in località La Vezza”,
come si ricava da una mappa del 1697.
Da questa posizione dominante durante
l’ultimo anno di guerra l’artigliera contraerea tedesca contrastava gli aerei
anglo-americani che bombardavano il
ponte sul Secchia che venne però ugualmemte parzialmente distrutto e poi ricostruito nel dopoguerra.
Il ricordato Monte Armone è una collinetta franosa che incombe sulla strada
delle Radici e che durante l’ultima guerra
segnava il confine tra il territorio di pianura controllato dalle truppe tedesche
e quello collinare e montano controllato
dalle brigate partigiane ed ivi era stato
installato un cartello molto evidente con
la scritta “ACHTUNG BANDITEN ! “.
Un nuovo ponte sul Secchia ed una nuova viabilità esterna agli abitati, il tutto
realizzato alla fine dei passati anni “70
a valle di Veggia, ne ha liberato il centro dal traffico pesante degli autocarri,
rimanendo però Veggia ugualmemte un
trivio importante per la viabilità da e per
Sassuolo e Scandiano. n
35
n arte
e cultura
Luigi Galeotti
La tela racconta
Formatosi alla scuola di Ottorino Davoli,
Galeotti seppe mettere in pratica i preziosi insegnamenti del maestro
di Emanuele
Filini
U
n giorno incontrai Remo Tamagnini, nel solito bar di via Naborre Campanini, che si dichiarò
incuriosito dalla mia collezione di
pittori reggiani, e aggiunse che l’avrebbe vista volentieri. Detto fatto, in dieci
minuti raggiungemmo casa mia e, posate le biciclette iniziammo a guardare e
commentare quadri. Dopo aver controllato come erano sistemati quelli di sua
produzione, spaziò tra tutte le pareti
commentando le opere che gli stimolavano la memoria.
Ad un certo punto, si fermò davanti ad
un quadretto, ad olio su tavola, che rappresentava il ponte del Crostolo a S.
Pellegrino. Mi avvicinai a lui e vidi che
aveva gli occhi lucidi. Non lasciò che gli
chiedessi ragione di quell’emozione, che
esordì: “poverino, era stato il mio compagno di banco, alla scuola di Ottorino
Davoli, poi ci siamo persi di vista, e imparai più tardi, che morì il 25 aprile 1945,
il giorno della Liberazione, ucciso da una
fucilata che lo colpì alla schiena”.
Tanto bastò per incuriosirmi sia del personaggio che dell’artista e iniziai a fare
qualche ricerca. Oltre alla tavoletta in
mio possesso, in perfetto stile Davoliano, non ne trovai altri eseguiti ad olio
, nelle diverse collezioni reggiane. Solo
qualche anno dopo un amico mi sottopose una serie di disegni acquerellati,
firmati Galeotti Luigi e datati tra il 1936
e 1938, localizzati in diverse località africane. Rappresentavano momenti di vita
militare, vissuti durante la conquista del
“posto al sole” in Africa Orientale, negli
anni in cui l’Italia iniziava a costruire le
basi dell’Impero.
La tavoletta col Ponte del Crostolo, era
un dono di nozze che ricevette mia madre
quando si sposò nel ‘36. Il donatore, era
Rodolfo Magnani, valente storico, teologo
Luigi Galeotti “il Crostolo a San Pellegrino”
e uomo di cultura, che aveva lasciato l’abito talare, per sposare Lucia,
la migliore amica di mia madre (ma
questa è un’altra storia). Voglio solo
far rilevare che una semplice veduta della periferia di Reggio, senza
pretese , è stata giudicata degna di
diventare un dono di nozze, da un
così valente uomo di cultura della
prima metà del XX secolo, l’artefice perciò non doveva certo essere
considerato, modesto.
D’altra parte, da quel poco materiale che mi è stato dato di analizzare,
appare la robusta formazione di un
pittore che, formatosi sotto la guida
di un grande maestro, ha cercato
di non dimenticarne gli insegnamenti, dall’analisi del chiaro-scuro
alla pennellata materica del colore
ad olio, alla spazialità africana così
piena di luce. E’ chiaro che la morte
prematura ha fatto si che non siano
rimaste più opere di mano di Luigi
Galeotti, sparse tra amici e parenti,
tutto ciò perché la sua buona fede
non lo ha mai fatto rinnegare la divisa della G.N.R. (Guardia Nazionale
Repubblicana), che rappresentava
gli ideali nei quali aveva creduto,
ai quali aveva obbedito, e per cui,
volontario in Africa, aveva combattuto. n
L.Galeotti in Africa orientale
36
arte e cultura
n
Agostino Salsedo e Fabrizio Bussotti
Viaggio
nella storia dell’arte
Dall’arte classica all’Espressionismo astratto
di Monica Baldi
U
na mostra. Un viaggio nella storia
dell’arte. Dall’arte greco-romana
fino all’Espressionismo astratto
dei primi decenni del ‘900. Questa è la mostra degli artisti Agostino Salsedo e Fabrizio Bussotti, rispettivamente scultore e pittore, seguono due filoni
artistici completamente diversi. Trovarsi
davanti alle sculture di Salsedo è un
po’ come fare un viaggio nell’antica
Roma. La ceramica incontra il legno e
insieme danno vita a sculture che rappresentano i volti, ma soprattutto le acconciature delle antiche dame romane. Dalla
matrona Cornelia all’imperatrice Giustina,
donne etrusche, romane, pompeiane,
forse non vi erano delle grandi differenze
nei loro lineamenti, mentre ciò che balza
subito all’occhio è la grande differenza e
particolarità delle loro acconciature. Quei
volti che solitamente rivivono attraverso
mezzi busti marmorei, l’artista invece li
ripropone rivisitati, in una versione in ceramica, materia tuttavia non sconosciuta
agli antichi romani ed etruschi che già la
utilizzavano nel VIII secolo a.C. Le sue
sculture sono caratterizzate dal craquelè,
effetto tipico della ceramica e soprattutto
di quella antica tecnica giapponese che è
il Raku. Ma altra particolarità sono le forme tondeggianti dei volti, gli antichi
scultori ci hanno abituato a figure longilinee e volti magri, invece Salsedo ci
presenta forme che ci portano subito
a pensare a quelle ampie e morbide di
Botero. Fil rouge infatti che accomuna le sue opere sono proprio queste
forme tra l’ironico e il divertito. Oltre
all’arte antica romana, Salsedo trae
ispirazione anche dal Rinascimento
italiano. In particolare i suoi putti musicanti nelle pose scanzonate e “dionisiache” ci ricordano gli angeli di Luca
Della Robbia e di Donatello realizzati per il Duomo di Firenze. L’artista
In alto: Putti, sculture tecniche Raku - Sotto:
Pillow, cm 31x25, installazioni multimateriche
rompe volutamente i canoni classici per
un’interpretazione più moderna e disinvolta stravolgendo la fisionomia di angeli,
Madonne e dame romane.
E dall’arte classica si fa un salto in avanti, per arrivare ai primi decenni del ‘900
quando nasce quella corrente che prende il nome di Espressionismo astratto.
Forme, linee e colori che si intrecciano
perfettamente sulla tela, questa è l’arte
del pittore modenese ma fiorentino di
nascita, Fabrizio Bussotti. Pittore estremamente contemporaneo, nei suoi dipinti si intravede un certo astrattismo della
prima metà del ‘900 fino ad arrivare al
concetto di spazialismo teorizzato da
Lucio Fontana e Mario Deluigi. Nelle sue
opere si nota perfettamente un nuovo
rapporto tra luce, spazio e tela. L’artista,
fin dalle sue prime opere, ha sempre gio-
cato molto con i colori ma ad un tratto
inizia a giocare anche con la materia,
quella matericità tipica della pittura contemporanea, così unisce tra loro stucchi,
sabbia, olio, acrilici, acidi e acquerelli e li
dispone sulla tela e il risultato che ne esce
è una materia ruvida e grezza. L’artista
sceglie quei rossi che ci riportano a Burri
o colori decisi che ci riconducono a quelle tele di Kandinsky, artista ossessionato
dal colore. Ed era proprio l’artista russo
che diceva “il colore è un mezzo per esercitare sull’anima un’influenza diretta. Il
colore è un tasto, l’occhio il martelletto
che lo colpisce, l’anima lo strumento dalle
mille corde.” Dalla tela alla pura materia, blocchi di colore, quei blocchi che in
pittura ci ricordano Mark Rothko. Ma per
Bussotti non è più pittura, qui si sconfina
nell’installazione. Poliuretano, corde,
colori, insomma elementi vari che
si uniscono per dare forma a delle
piccole sculture dalla tecnica mista.
Quindi dall’espressionismo astratto,
con queste sculture arriviamo in pieno clima Bauhaus. Sono gli anni ‘30
quando gli artisti sentono una nuova
necessità di rinnovamento dell’arte e
sarà proprio il Bauhaus a dare inizio
ad un movimento d’innovazione. n
In mostra
alla Galleria Zannoni
dall’11 ottobre al 2 novembre 2014
37
n salute
e prevenzione
Il medico risponde
Fusione all’ospedale di Reggio tra Medicina II e Angiologia
Vene e arterie: al Santa Maria
una nuova struttura
A capo del nuovo dipartimento il dottor Angelo Ghirarduzzi
di Simona
Onniboni
Sopra il Dottor Angelo Ghirarduzzi
I
l dottor Angelo Ghirarduzzi è il
nuovo direttore della Struttura
Complessa di Medicina Seconda Angiologia dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova, oggi Istituto di
Ricovero e Cura a Carattere Scientifico.
Il dottor Ghirarduzzi svolge la sua professione medica nel nosocomio locale
da venticinque anni, prima è stato in
Medicina Prima, poi è diventato direttore della struttura semplice di Angiologia
fino all’incarico attuale.
E’ laureato in Cardiologia e Medicina
interna e vanta un curriculum di tutto
rispetto. Lo incontriamo nel suo studio
al primo piano della nuova ala ospedaliera.
38
Dottor Ghirarduzzi che struttura è quella
che dirige?
“La Struttura Complessa di Medicina II°Angiologia è nata a settembre di quest’anno col fine di unificare in una struttura unica all’interno del Dipartimento di
Medicina Interna e delle specialità mediche l’attività di gestione delle patologie
vascolari. Dalla Medicina II° possiamo
dire di raccogliere l’esperienza in tema di
ipertensione arteriosa mentre l’angiologia porta in eredità i tre grossi capitoli
di cui si è sempre occupata: la gestione
della malattia trombo embolica venosa,
quella delle arteriopatie degli arti inferiori e delle complicanze croniche. La struttura complessa che dirigo si avvale di tre
livelli di attività. Un’attività di reparto con
42 posti letto, una intensa attività ambulatoriale che comprende tutta l’attività
di eco color doppler e la medicazioni delle ulcere trofiche. Abbiamo in dotazione
strumentazioni notevolissime: quattro
ecografi, un pletismografo, un capillaroscopio. Abbiamo la possibilità di effettuare il monitoraggio delle 24 ore con cinque
apparecchi per tale funzione. Abbiamo
anche la possibilità di monitorare l’ossimetria e la valutazione simmetrica degli
arti inferiori fondamentale nella terapia
delle lesioni trofiche.
Il terzo livello è il Day Hospital. Un’ attività quest’ultima che ci permette di trattare in maniera molto intensa ed efficace
salute e prevenzione
pazienti che hanno un
livello di gravità intermedia”.
Chi sono i vostri pazienti?
“Si tratta soprattutto di fumatori, diabetici. E’ fondamentale la diagnosi precoce
che si avvale di tutta una
serie di strumenti, in particolare della valutazione
della circolazione periferica
mediante un apparecchio
che è un pocket doppler con
cui possiamo misurare la
cosiddetta caviglia-braccio,
il famoso Abi. Questo ci permette di distinguere i pazienti a rischio di avere patologie da arti inferiori, dai
pazienti che non lo sono”.
Dunque quali sono le
patologie che trattate?
“Abbiamo quattro importanti capitoli specialistici più una quinta
mission. Prima di tutto la malattia trombo
embolica venosa degli
arti inferiori. E’ una patologia cronica che ha
un’alta incidenza nella
popolazione,
potenzialmente letale perché la sua complicanza
più grave è l’embolia
polmonare e perché è
difficile da diagnosticare. I sintomi d’esordio,
l’edema ed il dolore
di gamba, sono sintomi molto specifici che
possono ricorrere, soprattutto negli anziani,
in svariatissime condizioni. Questo rende
necessario tutta una
organizzazione
per
arrivare alla diagnosi
precoce. L’ apertura,
nel nostro caso, di un ambulatorio di urgenze aperto dalle 8 di mattina alle 19, e
al quale tutti possono accedere, rappresenta un importante riferimento. Occorre
tenere presente che la trombosi venosa
profonda non diagnosticata e quindi non
trattata, nel 50% dei casi evolve rapidamente. Tra l’altro la terapia immediata
consente di gestire a domicilio questi
pazienti.
Adesso abbiamo a disposizione terapie
che già dopo un paio d’ore mettono il paziente in condizioni di sicurezza. Un tempo questo tipo di patologia prevedeva il
ricovero dai 10 ai 14 giorni, e così per
l’embolia polmonare. Adesso, nell’80%
dei pazienti, la trombosi venosa profonda viene gestita a domicilio. Abbiamo un
ambulatorio “dedicato” per questi pazienti perché li dobbiamo vedere nella
fase acuta per tre o quattro giorni per
verificare che le condizioni di salute siano
buone per potere già eseguire gli esami
di laboratorio di controllo che necessitano, caso per caso e che un tempo venivano gestiti in ospedale durante la fase
di ricovero.
Quindi accanto all’ambulatorio urgenze
abbiamo l’ambulatorio del trombo embolismo venoso che ci permette di seguire
questi pazienti. Le visite sono molto ravvicinate nelle prime due o tre settimane
poi questi pazienti vengono controllati
una volta al mese. In questo stesso ambulatorio decidiamo nel tempo la durata
ottimale della terapia coagulante di questi pazienti. In questo stesso ambulato-
n
Come si sviluppano le cure?
“Eseguiamo anche eco color
doppler degli arti inferiori
e da qui parte tutta la diagnostica. Alle volte occorre
abbinare la terapia medica
con quella chirurgica. L’importante è che i pazienti
seguano la terapia farmacologica”.
Arteriosclerosi
rio seguiamo i pazienti con neoplasia,
particolarmente fragili perché hanno un
rischio abbastanza alto di non rispondere bene alle cure e di avere complicanze emorragiche per via della patologia,
di conseguenza è molto importante seguirli in maniera continuativa. L’80% dei
pazienti con trombosi venosa è seguita
ambulatorialmente. Il 20% dei pazienti
che ricoveriamo spesso sono neoplastici
critici.
Il secondo campo d’azione è l’arteropatia
degli arti inferiori. Sono malattie arterosclerotiche. L’arterosclerosi è una malattia molto diffusa nella popolazione: si
stima che in una provincia come Reggio
Emilia almeno ventimila persone abbiano
un problema clinicamente rilevante di arterosclerosi.
Le forme principali sono l’arterosclerosi
delle coronarie perché determina infarto
miocardico e l’arterosclerosi del distretto
cerebro vascolare perché ad essa è collegato, per fare un esempio, il fenomeno
dell’ictus. Ma non dobbiamo dimenticare
che anche l’arterosclerosi delle arterie
dell’aorta addominale e degli arti inferiori possono avere conseguenze molto
importanti. Bisogna ricordare che l’’infarto miocardico rappresenta la complicanza più grave della patologia coronarica mentre in quella degli arti inferiori è
l’amputazione di gamba a rappresentare
l’elemento finale di una forma aggressiva
non trattata o non riconosciuta ed è comunque un evento molto grave nella vita
e nella storia di questi pazienti”.
L’interdisciplinarità è un
elemento centrale in tutta la
medicina. Quanto è importante anche nel vostro settore?
“La malattia emotrombotica vede rapporti molto stretti con altri specialisti: ad
esempio con la neurochirurgia ma anche
con gli specialisti degli altri distretti. In
particolare nel nostro campo, con il cardiologo, perché l’associazione fra arteropatia ischemica e arteropatia degli arti
inferiori è strettissima e molti dei nostri
pazienti sono cogestiti con un continuo
scambio di informazioni proprio con l’unità di cardiologia. Una collaborazione davvero indispensabile”.
Come prevenire queste patologie?
“La prevenzione è fondamentale. Prevenire significa agire su quegli stili di vita che
sappiamo essere pericolosi nella progressione della malattia trombotica. Il controllo
precoce delle alterazioni ciclo metaboliche,
quello precoce degli squilibri alimentari , in
particolare la tendenza all’obesità e ovviamente più di ogni altro, nel nostro campo,
il controllo del fumo di sigaretta perché
nella patologia arterotrombotica degli arti
inferiori il fumo è il determinante. Insistiamo sulla importanza di non fumare, in
modo particolare nei pazienti che hanno
sviluppato la prima fase della malattia,
la claudicazione, che è il dolore durante il
movimento o durante la marcia e che fa si
che questi pazienti dopo qualche centinaio
di metri debbano fermarsi un attimo per
riprendere l’attività muscolare. Per queste
persone l’attività fisica è molto importante, anche trenta minuti al giorno di cyclette sono sufficienti”. n
39
Autunno in libreria
Dalla saggistica alla narrativa
numerosi sono i titoli in uscita tra ottobre e novembre
di Giulia Misti
“
Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della
vita, e questo comporta notevoli
rischi”, ha scritto Michel Houellebecq e, grazie ad un autunno foriero di novità, abbracciare l’accezione più positiva
di tale messaggio, risulta assai più facile.
Dalla saggistica alla narrativa, numerosi sono i generi e i titoli, inediti e non,
italiani e stranieri, in uscita tra ottobre e
novembre, preservando, così, l’importanza “di quegli oggetti irriducibili alle merci,
capaci di fare esistere nuovi mondi”, come
è stato recentemente ricordato.
L’impegno di Umberto Veronesi, medico,
scienziato, ma ancor prima, uomo, che,
in quanto agnostico in perenne ricerca di
risposte, viene ripercorso in “Ai confini
dell’uomo” (Einaudi). Confini tracciati
da volti, ricordi e storie, qui rievocati, e
toccati dall’essere umano, talvolta trascendendo la scelta della via percorribile.
Profondamente compulsati da Umberto
Veronesi i tanti temi che hanno generato
annose e controverse lotte di pensiero: il
tramonto della fede, l’inutilità del dolore,
la libertà e il diritto di autodeterminazione
e di procreazione, i diritti degli animali - il
vegetarianesimo e il consumo sostenibile
-, lo sradicamento di ogni genere di superstizione.
40
Considerato il più importante romanziere
storico vivente italiano, Valerio Massimo
Manfredi riporta in vita “Le meraviglie
del mondo antico” (Mondadori): le sette meraviglie costruite più di 2000 anni
fa, contemporaneamente visibili soltanto
tra il 250 a.C. e il 226 a.C. e poi andate distrutte. Unica eccezione, la piramide
di Cheope, la “meraviglia” più antica che
ancora sopravvive. Sono illustrati, quindi,
con imperiosa magnificenza mitopoiesi e
leggende di questi maestosi monumenti:
dai giardini pensili di Babilonia, dal colosso di Rodi e dal mausoleo di Alicarnasso
al tempio di Artemide a Efeso, al faro di
Alessandria in Egitto, alla statua di Zeus
a Olimpia sino alla piramide di Cheope a
Giza.
L’arte del Novecento, difficilmente inquadrabile entro un sistema museale chiuso
e immutabile, bensì espressione di molteplicità e contaminazioni continue, è protagonista di un programma di mostre temporanee tematiche. Curatore d’eccezione
di queste “esposizioni immaginate” è Philippe Daverio, depositario di quel singolare “passepartout”, abile chiave artistica
della reinterpretazione, che ne “Il secolo
spezzato delle Avanguardie” (Rizzoli)
prosegue la sua operazione di capovolgimento delle categorie storicizzate tessendo connessioni, rimandi e affinità tra
artisti anche apparentemente distanti.
Ispirato al provvedimento di legge omonimo, approvato dal Parlamento Inglese
nel 1989, che sancisce “il benessere del
bambino come considerazione preminente di cui ogni tribunale deve tener conto”,
“The Children Act” (Einaudi) segna il ritorno di Ian McEwan al tema del conflitto tra scienza e religione. La vicenda, che
narra di una coppia di genitori saldamente fedele al proprio credo religioso sino
alla negazione delle cure al figlio malato,
è nuovamente occasione per lo scrittore
inglese di ratificare la propria convinzione secondo cui “la mente laica appaia di
gran lunga superiore nel formulare giudizi
ragionevoli”. Le ripercussioni giudiziarie
- nel romanzo - saranno immediate e gli
esiti catastrofici altrettanto.
Sei ragazzini giocano nella piazza di San
Michele calciando la testa mozzata del
rampollo della famiglia loro avversaria,
trofeo di guerra conquistato a colpi di
mitra durante l’ultimo atto della faida tra
i due clan di un piccolo borgo nei pressi dell’Aspromonte. Sono “quei bravi ragazzi” “destinati a conquistare presto il
mondo a suon di coca e denaro sporco”
che Giovanni Tizian, giornalista dell’
“Espresso”, sotto scorta dal 2011 e da
sempre impegnato nelle inchieste legate
alla criminalità organizzata, tra finzione
e cronaca ne “Il clan degli invisibili”
(Mondadori) identifica essere le nuove
generazioni della ‘ndrangheta, cancro
esiziale che surrettiziamente professa il
suo verbo esercitando fascinazione sui
giovani.
Bravo ragazzo lungi dallo spirito scorsesiano è, invece, il protagonista di “Io
sono il messaggero” (Frassinelli), nuovo romanzo dell’australiano Markus Zusak, reduce dal successo di “La bambina
che salvava i libri” e vincitore del Premio
Margaret Edwards nel 2014 per i suoi contributi alla letteratura per ragazzi negli
Stati Uniti. Dall’indole placida e impacciata, un giovane tassista, insignito di notorietà per aver coraggiosamente sventato
una rapina, si trova a compiere salvifiche
missioni indicate su misteriose missive a
lui indirizzate e scritte su carte da gioco.
Nata come strumento d’elezione per comunicare, torna la scrittura di Andrea
Vitali che con “Biglietto, signorina”
(Garzanti), reinterpreta la storia apparsa in una prima versione nel 2001 titolata L’aria del lago. “Quel ramo del lago di
libri
Como”, consueta ambientazione delle sue
narrazioni, definite “campioni dell’antica
arte del racconto italiano”, è, ora, il luogo
prescelto da una forestiera squattrinata
alla ricerca di una nuova esistenza. È il
1949 e sullo sfondo di un Paese impegnato a risollevarsi dalle macerie della guerra, il futuro è l’obiettivo da tutti anelato.
“I segreti abitano dappertutto, perché
nascono e vivono dentro di noi” sostiene
Mauro Corona, terzo al Premio Campiello 2014 con “La voce degli uomini freddi” e presto nelle librerie con “I misteri
della montagna” (Mondadori). Allegorie
e metafore dell’esistenza umana. Segreti
sopiti nei boschi, dentro l’alba, nel mare
verticale, sulle cime innevate, sino al pulsante abete bianco.
E se il buio, per lo scrittore-alpinista
“scolpisce” e veicola le presenze nascoste avvertite dall’uomo, nella solitudine,
per approdare alla consapevolezza che i
segreti della montagna consistono nella
ricerca di se stessi andando alle origini
delle proprie paure, il buio per l’acclamato
scrittore giapponese Haruki Murakami,
nel suo inedito romanzo “Sonno” (Einaudi), traghetta verso un piano superiore
del sentimento.
Cosa accadrebbe se si smettesse di dormire? Secondo lo scrittore illusionista e
onirico per eccellenza, cantore di universi
paralleli, che in queste pagine incontra
l’illustratrice visionaria Kat Menschik sul
crinale tra il sonno e la veglia, la stanchezza si trasformerebbe in una sensazione sconosciuta e lontana, e il non sonno sospingerebbe verso una dimensione
parallela alla realtà, trascendente ogni
logica convenzionale. Evocativo e suggestivo, come sempre, nel suo perpetuo
allontanarsi dalla vita pur rimanendovi
profondamente ancorato.
La riflessione sul tempo del metaforico
“Non so niente di te” di Paola Mastracola cede il testimone a quella sul valore
dell’”inutilità” de “L’esercito delle cose
inutili” (Einaudi), ultima fatica della
scrittrice torinese. Una storia epica e al
contempo lirica interpretata da un vecchio asino greco, un timido ragazzino e da
un libro reso, e una sorta di apologo teso
ad un prezioso insegnamento: un’energia
misteriosa può animare anche ciò che
è vecchio, desueto,
marginale,
eccentrico,
assurgendo
quasi ad “agalma”,
intraprendendo percorsi inaspettati, e
l’inversione di ruoli
dell’utile e dell’inutile approdare ad una
rinnovata essenza.
Ispirato ad un fatto realmente accaduto, la rivolta del
1987 nel distretto
di Cangshan in Cina, “Le canzoni dell’aglio” (Einaudi) di Mo Yan, Premio Nobel per la letteratura nel 2012, è un grido
di vendetta contro la ferocia e l’ottusità
del potere.
Le promesse da parte del governo comunista, poi disattese, di successi commerciali legati alla coltivazione intensiva
dell’aglio degenera in una profonda crisi
cui segue una cruenta repressione delle
sommosse contadine.
In differenti piani temporali Mo Yan mostra come nello squallore della vita quotidiana dominata dalla crudeltà della lotta
per la sopravvivenza di una classe contadina cieca e calcolatrice, brillino soltanto
storie d’amore e di amicizia.
Conclude questo elenco, non esaustivo
bensì rappresentante una selezione dei
molti appuntamenti dedicati non solo ai
bibliofili ma anche ai più sediziosi alla lettura, “Il Grande Romanzo Americano”
- sinora pressoché introvabile - di Philip
Roth rieditato e nuovamente tradotto
(Einaudi). Un romanzo nel romanzo, grazie all’abilità diegetica di colui che è considerato il più grande scrittore vivente (ma
che, purtroppo, nel 2012 ha annunciato
l’uscita di scena, come il “suo fantasma”),
narrato dal verboso, “allitterante”, “romanziere postumo inedito”, giornalista
sportivo Smith Word il quale, nutrendo
velleità letterarie, dall’Ospizio “Valhalla”
celebra il suo di grande romanzo americano, forse perché esso “non è estinto
come lo pterodattilo, bensì mitico, come
l’Ippogrifo”, recita, infatti, Frank Norris in
esergo dell’opera.
Sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale, la storia del campionato di baseball
della squadra dei Ruppert Mundys della
Patriot League, dell’annichilimento di questa squadra pervicacemente cancellata
dalla memoria nazionale e relegata ad un
destino itinerante, si concreta in un’impietosa, caustica, grottesca e dissacrante
satira della società americana con la sua
pruderie, il suo bigottismo borghese, il
suo mito del successo e della conquista,
le storture del suo capitalismo, preconizzando quegli spasmi agonici, quel crollo
dei sogni e delle speranze, quella caduta di utopia che nella Pastorale, sempre
americana, saranno memorabili. n
n
I libri più venduti
nell’estate 2014
a Reggio Emilia
A cura della Libreria all’Arco
1 “I giorni dell’eternità”
di Ken Follett Mondadori, 25 euro
2 “Colpa delle stelle”
di John Green Rizzoli, 16 euro
3 “L’ora di lezione”
di Massimo Recalcati Einaudi, 14 euro
4 “Il telefono senza fili”
di Marco Malvaldi Sellerio, 14 euro
5 “Il capitale nel XXI secolo”
di Thomas Piketty Bompiani, 22 euro
6 “Eia Eia Alalà”
di Giampaolo Pansa Rizzoli, 19,90 euro
7 “La musica provata” di
Erri De Luca - Feltrinelli, 9 euro
8 “Il bacio di Giuda”
di Sveva Casati Modignani
- Mondadori, 14,90 euro
9 “I diabolici” di Pierre Boileau
e Thomas Narcejac Adelphi, 16 euro
10 “Lo strano caso
dell’apprendista libraia”
di Deborah Meyler Garzanti, 16,40 euro)
41
n musica
I migliori anni con...
2005
La classifica
di Radioerre
1) I bambini fanno “ooh” - Povia
2) Semplicemente Zero Assoluto
3) Lascia che io sia - Nek
4) La nostra vita Eros Ramazzotti
5) Angelo - Francesco Renga
6) L’amore che non c’e’ Gigi D’Alessio
7) (Tanto)3 - Jovanotti
8) Non capiva che l’amavo Paolo Meneguzzi
9) Una poesia anche per te Elisa
10) Cleptomania - Sugarfree
A destra: da sin. Antonella
Clerici, Paolo Bonolis,
Federica Felini.
Sopra la copertina di
Francesco Renga “Angelo”
42
20
2005
Festival
di Sanremo
Presenta Paolo Bonolis
con Antonella Clerici
e Federica Felini
1) “Angelo” - Francesco Renga
2) “Come noi nessuno
al mondo” - Toto Cutugno
e Annalisa Minetti
3) “Echi d’infinito” Antonella Ruggiero
Premio della critica:
“Colpevole” - Nicola Arigliano
F
di Luigi
Cocconcelli
u in un certo qual modo rivoluzionario il festival di Sanremo diretto
e condotto da Paolo Bonolis nell’anno 2005.
E del resto Paolino se lo poteva permettere...
Reduce dal grande successo di “Affari
tuoi” (che per la prima volta era riuscito
a battere in ascolti la corazzata “Striscia
la notizia”su Canale5), Bonolis provò per
la prima volta a modificare il regolamento
del festival e lo fece dividendo i cantanti
partecipanti in categorie (Uomini, Donne,
Gruppi, Classic e Giovani) e ripristinando
dopo tanti anni le crudeli eliminazioni.
Il risultato fu un festival innovativo che
venne premiato dal pubblico con percentuali di ascolto sempre superiori al 50%
di share.
Vincitore assoluto risultò Francesco Renga
con il brano “Angelo” ma radiofonicamente parlando ando’bene anche per Marcella
(“Uomo bastardo”), Alexia (“Da grande”),
Gigi D’Alessio (“L’amore che non c’e’”),
Anna Tatangelo (“Ragazza di periferia”),
Le Vibrazioni (“Ovunque andrò”) e i Negramaro (“Mentre tutto scorre”).
In realtà il motivo uscito da questo festival
che ebbe il maggior successo in assoluto
fu un brano non in gara (eliminato poiché
già eseguito in precedenza e le regole del
festival, lo si sa, non lo permettono).
Stiamo parlando di “I bambini fanno ooh”
di Povia che durante le serate festivaliere fu scelto come colonna sonora per la
campagna di solidarietà a favore dei bambini del Darfur.
La canzone ebbe un tale successo da ve-
musica
05
nire poi definita “il singolo piu’gettonato del nuovo millennio in Italia (periodo
2000-2010)”.
Il Sanremo di Bonolis verrà ricordato
anche per l’incursione della cronaca nel
festival.
Nella prima serata fu annunciata in diretta
la morte del conduttore e giornalista Alberto Castagna, annuncio a cui segui’una
standing ovation da parte di tutto il pubblico dell’Ariston.
Non dimentichiamo poi che la serata finale fu interrotta per dare la linea al Tg1
che mandò in onda l’arrivo della salma di
Nicola Calipari, il funzionario del Sismi ucciso in Irak mentre faceva da scudo col
suo corpo alla giornalista del “Manifesto”
Giuliana Sgrena che era appena stata rilasciata dai rapitori dopo lunga trattativa
condotta dallo stesso Calipari.
Tragicità a parte, il Sanremo di Bonolis
verrà ricordato a livello musicale anche
per aver riportato sul palco un grande artista come Nicola Arigliano che con la sua
“Colpevole”si aggiudicherà il premio della
critica; inoltre per la prima volta nella storia del festival, l’orchestra fu spostata ai
piedi del palco a seguito delle innovative
scelte dello scenografo Gaetano Castelli.
Da segnalare infine che Bonolis volle ad
affiancarlo all’Ariston la giovanissima Federica Felini insieme alla regina dei fornelli Antonella Clerici, la cui popolarità
crebbe a tal punto che la Rai poi le affidò
tutti i principali programmi di punta della rete tra cui il collaudatissimo “Ti lascio
una canzone”.
Dopo cinque anni la Clerici avrà poi la sua
consacrazione ufficiale all’Ariston quando
la Rai le affidò la conduzione del festival
di Sanremo da sola.
A dispetto di tutte le malelingue, il festival della Clerici ebbe inaspettatamente
un grandissimo successo di audience e
di gradimento. Insomma Paolo Bonolis
cinque anni prima aveva davvero visto
giusto... n
n
2005 cosa succedeva...
in Italia
Gennaio: n il motociclista italiano Fabrizio Meoni
muore in un incidente durante la Dakar
2 Aprile: n dopo due giorni di agonia, muore
Papa Giovanni Paolo II - Si svolgono i funerali davanti
a quasi tutti i capi di Stato del mondo e ad una folla
di 600.000 fedeli presenti in Piazza San Pietro
19 Aprile: n viene eletto Papa il cardinale tedesco Joseph Ratzinger, sara’Benedetto XVI
Luglio: n 13 condanne e 3 assoluzioni nel processo
sul disastro avvenuto nel tunnell del Monte Bianco il
24 giugno 1999 in cui morirono 39 persone.
Ottobre: n omicidio da parte della ‘Ndrangheta di
Francesco Fortugno, vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria
Novembre: n Valentino Rossi vince a Valencia il
campionato del mondo di motociclismo classe motoGP con la Yamaha, è il suo settimo titolo mondiale
Dicembre: n Mario Draghi è il nuovo governatore
della Banca d’Italia
nel mondo
Gennaio: n l’Europarlamento di Strasburgo approva la Costituzione europea
4 Febbraio: n viene rapita la giornalista
Giuliana Sgrena dall’Organizzazione della
Jihad islamica mentre si trovava a Baghdad (Iraq)
per realizzare una serie di reportage per il suo giornale
15 Febbraio: n in California viene fondato YouTube
4 Marzo: n dopo aver liberato Giuliana Sgrena, viene
ucciso a Baghdad da “fuoco amico”statunitense il funzionario del Sismi
Nicola Calipari
28 Marzo: n un potente sisma al largo di Sumatra provoca la morte di
centinaia di persone
Giugno: n Michael Jackson viene dichiarato innocente
dalle accuse di molestie sessuali su minore
Luglio: n quattro esplosioni avvenute su diversi mezzi
pubblici sconvolgono Londra. 5 i morti e 700 i feriti
Agosto: n Rogo in un palazzo nel Marais a Parigi. 7 morti
di cui 4 bambini
31 Agosto: n in Iraq 648 morti e 322 feriti per ressa in una
moschea sciita di Baghdad
Novembre: n Alberto II viene ufficialmente incoronato a
capo del Principato di Monaco
43
n sport
Dalla parte dei tifosi
Riapre il PalaBigi per ospitare la sfida con la Cremona degli ex Pancotto e Campani
A Reggio Emilia
c’è sempre più fame di basket
Dopo il positivo esordio a Trento la truppa di Menetti esordisce nel catino di via Guasco,
dovendo fare i conti con i ravvicinati impegni di coppa e l’infermeria ancora affollata
di Lorenzo
Marcacci
É
la prima è andata. Dopo
un’estate fatta di grandi colpi
di mercato, di sogni ad occhi
aperti, di infortuni, di amichevoli e tornei; domenica scorsa, nella
stupenda cornice del PalaTrento, capitan
Cinciarini e compagni hanno disputato
una buona gara e conquistato i primi due
punti di questa lunga stagione ai danni
della neo promossa Dolomiti Energia alla
quale auguriamo un ottimo campionato
di massima serie, il primo della propria
storia.
La Grissin Bon salita in Trentino ha dovuto fare i conti con i diversi infortuni
che ancora costringono ai box Giovanni Pini (strappo muscolare), Ojars Silins
(ricaduta di un altro strappo muscolare)
44
Polonara e Cinciarini esultano e carican il pubblico accorso a Trento
RISULTATI - Andata - Giornata 1
Vanoli Cremona - EA7 Emporio Armani Milano 61-68
Sidigas Avellino - Umana Reyer Venezia 71-76
Upea Capo d’Orlando - Giorgio Tesi Group Pistoia 71-74
Enel Brindisi - Consultinvest Pesaro 92-56
Dolomiti Energia Trento - Grissin Bon Reggio Emilia 69-78
Acea Roma - Pasta Reggia Caserta 75-62
Banco di Sardegna Sassari - Granarolo Bologna 89-76
Openjobmetis Varese - Acqua Vitasnella Cantù 93-84
sport
n
LEADER STATISTICI Andata - Giornata 1
PUNTI
Yakhouba Diawara (Varese)
Tony Mitchell (Trento)
Samardo Samuels (Milano)
Darius Johnson-Odom (Cantù)
David Logan (Sassari)
28
26
22
22
22
RIMBALZI
e Darjus Lavrinovic (operato al pollice
della mano sinistra dopo il ritorno dal
campionati Mondiali iberici); ma l’esperienza e la classe degli “arruolabili” ha
permesso di condurre in porto una gara
iniziata maluccio in difesa e così così in
attacco.
Reggio ha cambiato ritmo quando sul
parquet ha fatto il suo ingresso il gigante lituano ex Siena Ksistof Lavrinovic,
ultimo arrivo in casa PR, che con la sua
immensa sapienza cestistica ha predicato pallacanestro per tutto il tempo in cui
è stato in campo: 13 punti, 8 rimbalzi,
2 assist e un’intesa coi compagni sicuramente da affinare, ma che grazie al
tasso elevato di talento ha aiutato e non
poco i compagni a conquistare questi
primi due punti stagionali.
La gara con l’Aquila Trento è stato anche
l’esordio ufficiale in maglia biancorossa
per l’MVP della passata stagione regolare, Drake Diener, che ha prodotto una di
quelle gare da fuoriclasse vero: mai una
forzatura (7/11 totale dal campo per 17
punti totali), tanti minuti da playmaker
(con i ringraziamenti di capitan Cinciarini) e la continua sensazione che quando
la palla scotti le sue mani non attendano
altro che poterla stringere tra i polpastrelli.
Molto bene anche la linea verde: per un
Cervi che all’inizio ha faticato e subito il
notevole atletismo dei lunghi avversari,
q segue a pag.
O.D. Anosike (Avellino)
James Mays (Brindisi)
Dario Hunt (Capo d’Orlando)
Samardo Samuels (Milano)
Linton Johnson (Pistoia)
13
11
11
10
10
ASSIST
Jerome Dyson (Sassari)
Phil Goss (Venezia)
Dawan Robinson (Varese)
Andrea Cinciarini (Reggio Emilia)
Ronald Moore (Caserta)
CLASSIFICA
Enel Brindisi
Banco di Sardegna Sassari
Acea Roma
Openjobmetis Varese
Grissin Bon Reggio Emilia
EA7 Emporio Armani Milano
Umana Reyer Venezia
Giorgio Tesi Group Pistoia
Upea Capo d’Orlando
Sidigas Avellino
Vanoli Cremona
Acqua Vitasnella Cantù
Dolomiti Energia Trento
Pasta Reggia Caserta
Consultinvest Pesaro
Granarolo Bologna
7
6
6
6
6
2
2
2
2
2
2
2
2
2
0
0
0
0
0
0
-2
45
n sport
si è potuta apprezzare la faccia tosta e il
talento di un Amedeo Della Valle sempre
meno oggetto misterioso; molto positiva
nel complesso la gara di Achille Polonara
che, seppur con diversi cali di tensione a
volte inspiegabili, ha regalato al pubblico
reggiano un ultimo quarto di intensità e
agonismo feroci.
Ottima la prova di Kaukenas, miglior
marcatore dei suoi con 21 punti e diverse giocate da professore dei canestri;
molto bene anche capitan Cinciarini che,
seppur non ancora in pieno controllo di
questa nuova Ferrari fiammante che è la
Grissin Bon, ha trovato il modo di servire
6 assist e concedersi un paio di canestri
di pregevole fattura.
Ma il tempo per festeggiare è davvero
poco in quanto all’orizzonte già si staglia
il profilo minaccioso del Brose Baskets
Bamberg, quotata squadra tedesca allenata dal “nostro” Andrea Trinchieri, che
mercoledì (mentre scriviamo, n.d.r.) al
pala Dozza di Bologna terrà a europeo
battesimo la truppa di coach Menetti.
Un esordio da brividi per i reggiani contro la squadra che forse più di tutte, nel
girone A, possiede il profilo di compagine da Eurolega: agli ordini del coach
ex Cantù scenderanno in campo vecchie
conoscenze del basket di casa nostra
come Dalibor Bagaric (centro, 215 cm,
indimenticato ex Fortitudo Bologna) e
Mindaugas Katelynas (ala, 206 cm, per
un paio d’anni all’Olimpia Milano con alterne fortune) fino ai freschi ex Brad Wa-
46
namaker (play, 193 cm, l’anno passato
guida della rivelazione Pistoia) e Trevor
Mbakwe (centro, 207 cm, una delle tante
scommesse vinte dal DS di Roma Nicola
Alberani).
Roster di tutto rispetto, profondo e ricco
di talento che mai come in questa occasione potrà dirci a che punto è realmente
la Pallacanestro Reggiana: certo si tratta
solo della prima gara del girone, nonché
dell’esordio in una prestigiosa coppa europea, ma le risposte da cercare in questo match potrebbero essere tante.
Chiusa la parentesi europea, si dovrà
subito tornare ad immergersi nel clima
campionato: questa sera (palla a due alle
20.30 con diretta streaming su gazzetta.
it) il PalaBigi riaprirà le porte al pubblico
reggiano e ospiterà la rinnovata Vanoli
Cremona dei grandi ex Cesare Pancotto
e Luca Campani.
La squadra lombarda, dopo l’esordio casalingo con i campioni d’Italia dell’EA7
Milano, giunge a Reggio Emilia con la
consapevolezza che dovrà lottare per
ogni minuto di ogni gara se vorrà centrare l’ennesima salvezza che da anni ormai
è il leit motiv della squadra gialloblu.
Agli ordini di coach Pancotto, ancora orfani del figliol prodigo Luca Vitali (ai box
per infortunio), scenderanno in campo
Kenny Hayes in cabina di regia; Jazzmarr
Ferguson sarà la guardia titolare, Cameron Clarck e James Bell le ali; il già citato
Luca Campani agirà da centro.
A disposizione dalla panchina le guardie
Nicola Mei e Fabio Mian, l’ala
Giulio Gazzotti e il nuovo arrivato, nel ruolo di centro,
Matija Poscic.
Come detto i ritmi sono serratissimi e il tempo per rifiatare davvero poco; l’esordio
al Bigi sarà la terza partita
in sei giorni per la compagine reggiana e il passo falso
può nascondersi dietro ad
ogni angolo.
La grande esperienza dei
propri uomini di punta unita
alla faccia tosta e alla freschezza dei prorpi talentuosi
giovani sono le armi con cui
la Grissin Bon incerottata
di questo avvio di stagione
proverà ad onore al massimo tutti i propri impegni.
Con la speranza che l’infermeria si svuoti e che il
pubblico reggiano, mai affamato di pallacanestro come
quest’anno, possa gustarsi
anche il “nuovo” Ojars Silins in definitiva versione ala
piccola. n
Drake Diener in penetrazione
Federico Mussini posa con la nuova maglia dedicata ai 40 anni della società
PROSSIMO TURNO Andata Giornata 2 (19/10/2014)
m
Grissin Bon Reggio Emilia Vanoli Cremona
(18/10, ore 20.30, diretta streaming
su gazzetta.it)
m
m
m
m
m
Pasta Reggia Caserta Enel Brindisi
Consultinvest Pesaro Openjobmetis Varese
Granarolo Bologna Upea Capo d’Orlando
Acqua Vitasnella Cantù Sidigas Avellino
Umana Reyer Venezia Acea Roma
(ore 20.30, diretta su RaiSport 1)
m
EA7 Emporio Armani Milano
- Dolomiti Energia Trento
(20/10, ore 20.30)
m
Giorgio Tesi Group Pistoia
- Banco di Sardegna Sassari
(20/10, ore 20.30)
sport
n
Triathlon
“Con Alex un’esperienza unica”
E’
Parla Giovanni Cimurri che ha accompagnato il campione Zanardi
nell’eroica impresa alle Hawaii
rientrato martedì dalle Hawaii,
dopo l’esaltante esperienza
come accompagnatore del campione Alex Zanardi, il giovane
Giovanni Cimurri, nipote di due grandi
nomi dello sport reggiano e non solo: gli
indimenticati Giannetto e Chiarino.
Come è nata l’idea di partire per questa
“avventura” con Alex Zanardi?
Prima di tutto devo dire che mi ritengo
molto fortunato ad aver accompagnato
Alex Zanardi alle Hawaii per questa nuova avventura. Seguendo gli atleti come
marketing manager di Enervit mi è capitato spesso di partecipare a grandi eventi
con i nostri campioni, ma questa di Kona
è stata certamente un’occasione unica e
molto emozionante. Alex è stato invitato
alla finale dell’Ironman dagli organizzatori ed ha deciso insieme al suo allenatore Francesco Chiappero di partecipare.
Il tempo per prepararsi non era molto - i
professionisti si allenano tutto un anno
per questo evento - quindi Giorgio Cimurri ha messo Alex in contatto con Enervit.
Sono state studiate le migliori soluzioni di
integrazione per affrontare una competizione unica come questa, sia da un punto di vista tecnico che di prodotto. Tutto
ciò su cui ha lavorato l’Equipe Enervit era
personalizzato sulle necessità di Alex per
questa particolare gara. Sono cosi nate
molte nuove soluzioni specifiche, a partire
dai metodi di assunzione degli integratori,
fino allo sviluppo di veri e propri prodotti
nuovi, studiati apposta per l’occasione e
che diventeranno poi probabilmente dei
veri e propri prodotti per il mercato. È stata una settimana intensa e concitata, che
mi ha permesso di vivere quotidianamente l’avvicinamento alla gara con questo
campione. Alex non ha tralasciato nulla ed
i giorni precedenti ha sistemato HandBike
e carrozzina olimpica, studiato il percorso,
provato la nuova muta prodotta
ad hoc dal suo partner Castelli,
oltre a molti altri dettagli. Dalla teoria alla pratica, una volta
arrivati sul posto Alex ed il preparatore Francesco Chiappero
hanno dovuto modificare ed
adattare molte cose, sia da un
punto di vista alimentare che
tecnico e tecnologico. Hanno
anche potuto contare sul supporto delle aziende partner di
Alex, presenti sul posto.
Giovanni Cimurri ed Alex Zanardi dopo aver tagliato il traguardo 
Il pensiero non può non andare al ricordo di tuo nonno, il Sig. Giannetto, che
per tanti anni abbiamo visto accanto a
nomi illustri dello sport. Si può dire che
tu abbia raccolto la sua eredità nella
professione che hai scelto?
Il nonno è stato il precursore nella nostra famiglia, ma il DNA è stato trasferito
a tutti: dall’indimenticabile zio Chiarino
al papà Giorgio che sono nati in mezzo
alle imprese dei vari campioni della Coppa Davis, della Valanga Azzurra e della
Grande atletica italiana sole per citarne
alcuni. Mi sento fortunato ad essere nato
in questo ambiente sportivo che trasmette oggi giorno dei valori importanti per i
ragazzi più giovani. Sono orgoglioso oggi
di essere un “Cimurri”; il papà mi ha insegnato tanto portandomi sempre con lui
a conoscere e a vivere a stretto contatto
con campioni di tutte le discipline ma oggi
sono pronto a raccogliere il testimone
senza tirarmi indietro. D’altronde in questi ultimi 4 anni in Enervit ho già potuto
assaggiare le Olimpiadi di Londra seguendo i campioni olimpici Clemente Russo, Di
Francisca e Molmenti.
Cosa ha significato per te condividere
questa esperienza con un campione conosciuto per la sua forza esemplare?
Ha significato moltissimo! Non solo per
l’incredibile spettacolo a cui si assiste a
Kona, e nemmeno soltanto per il sorprendente risultato ottenuto da Alex. La cosa
certamente più significativa è stata quella
di poter vivere vicino a lui un momento
così importante da un punto di vista sportivo e umano, e poter godere della sua
forza psicologica, della sua determinazione, del suo entusiasmo inarrestabile.
Sono stati giorni di grande concentrazione
e lavoro, ma anche vissuti con tranquillità
e leggerezza, senza l’incubo del risultato, senza la paura di fallire. Alex e’ tutto questo,
in ogni attività sportiva a
cui si dedica: riesce sempre a trasmettere a chi
gli sta vicino entusiasmo,
passione, voglia di divertirsi e stare bene. Certo,
anche un po’ di voglia di
vincere! n
A sin.: Giovanni, Alex e il coach
Francesco Chiappero i giorni prima
della gara per una ricognizione
47
n sport
Mountain Bike
Non è mai troppo tardi
Ernesto Pedroni, ultrasessantenne,
ha vinto il titolo mondiale nel Downhill, categoria Master
di Romano Pezzi
N
on è mai troppo tardi, anche
per diventare campioni del
mondo di Mountain Bike. Ernesto Pedroni, sessant’anni
e passa, di Rivalta, ha vinto infatti il
titolo mondiale nella categoria “Master” nel Downhill, ovvero nelle gare
di discesa in bici, una specialità diventata
olimpica a Sidney. Una vittoria completa;
la forza di spingere sui pedali, l’abilità nei
condurre il mezzo, il coraggio di affrontare ostacoli, nonché l’organizzazione che
ruota attorno all’atleta e soprattutto, la
tecnologica, perché la speciale bike usata
da Pedroni per questo tipo di gare, è una
sua creazione, costruita dal proprio team,
dopo anni di ricerche e prove.
I campionati mondiali di Mountain Bike
UCI, 2014, si sono disputati nel settembre
scorso a Lillehammer, la cittadina norvegese, di 26.000 abitanti, sul lago Miosa,
già sede delle Olimpiadi invernali del 1994.
Per le gare Downhill infatti, sono state
usate proprio le piste di Hafjell, le stesse
ove furono disputate le prove di sci alpino.
Sul luogo delle gare è intervenuto anche
il campione ciclista locale, Lars Nordhang,
già professionista alla Sky, al via tra l’altro
ai mondiali di Varese, al Giro D’Italia e alla
Milano-Sanremo.
Pedroni in occasione di questi mondiali, ha battuto in due manche, lo
svizzero Claude Sex, un ostico avversario, incontrato anche in passato
nel corso dei campionati europei, ma
sempre battuto. Questa volta più nettamente. Il biker reggiano dal canto suo,
è impegnato nel Downhill da una ventina
d’anni e come in ogni cosa, del quale si
occupa, anche in questa occasione lo fa
a 380 gradi. Senza rubare tempo però, al
suo lavoro di fotografo pubblicitario. Pedroni si prepara infatti intensamente, ha
48
La speciale bike usata da Pedroni per questo tipo di gare,
è una sua creazione, costruita dal proprio team,
dopo anni di ricerche e prove
sport
n
Sopra e sotto: Pedroni durante una gara
sporgenti e grosse radici
di alberi. Poi gli ostacoli
artificiali, consistenti in
ponti e trampolini, sono
affrontati dal reggiano
con estrema lucidità,
confidando soprattutto
della stabilità della sua
bici. Infine l’ultima parPedroni, a sinistra, riceve un premio dal Presidente Fci
te, un tratto di discesa
pura, mentre il Lago
fondato un proprio team, registrato alla
Miosa in fondo, si fa sempre più vicino e
Unione Ciclistica Internazionale, il Team
poi piombare sul traguardo, tra due ali di
Pedroni Cicles e partecipa a tutte le manifolla. Un’occhiata al cronometro ed un grifestazione del genere, in ogni parte.
do di gioia. Il suo tempo di 6’29”, risulta il migliore: è campione del mondo.
In questo progetto l’uomo, ha coinInfine il podio, gli applausi di una marea
volto tra l’altro, i propri figli Marcello
di sportivi provenienti da tutto il mondo,
di 38 anni e Michele di 34, entrambi
la commozione per l’inno nazionale e le
campioni di bike e con loro, ha iniziapremiazioni. Si è trattato di un’emozione
to il progetto Pedroni Bike, ovvero
indescrivibile per Pedroni. Unico italiano
la progettazione e la costruzione di
tra l’altro, a vincere un campionato del
queste speciali mountain bike per il
mondo di mountain bike nel torneo iridadownhill.
to del 2014. Nelle altre categorie master,
A Lillehammer, Ernesto Pedroni ha gareghanno vinto svizzeri, inglesi, svedesi e un
giato con estrema sicurezza. Il tracciato di
francese. Per un anno il biker di casa noHafjell era ostico ma tecnico, soprattutstra, nel corso delle gare future, vestirà
to quando, dopo il via, dato a oltre mille
metri di quota, lasciata la pista da sci,
si entra nel bosco a velocità vertiginosa, passando, in sella alla bici tra sassi
quindi la maglia iridata.
Un titolo che completa la bacheca di questo non più giovanissimo funambolo della
bicicletta. L’anno scorso Pedroni ha vinto
il campionato europeo, in Slovenia ed in
passato, ha vestito per ben otto volte la
maglia tricolore di campione d’Italia.
Questo titolo mondiale, conquistato da
Pedroni, proietta d’altro canto il Downhill
verso i vertici nelle specialità ciclistiche.
Praticare queste gare in discesa, infatti
non è facile.
Occorrono località montane attrezzate
per praticarlo, quindi sostenere impegnative trasferte. Soprattutto occorrono
conoscenza e amore del brivido. Sono
pochi minuti di gara, ma che diventano
un’eternità. In questo periodo, un atleta
si trova a superare innumerevoli ostacoli
e improvvisare ogni sua azione, in frazioni
di secondo. In pratica è sport per chi ama
le emozioni forti.
Pedroni dal canto suo, è uno dei pochi a
Reggio, che pratica queste gare, anche se
aumentano gli appassionati. Si tratta di un
precursore in questo contesto, nonché di
un promotore. Nel proprio Team infatti gareggiano con successo, alcuni giovani tra i
quali Simone Medici, di Montecchio, diventato azzurro tra gli juniores e under 23.
In passato appartenevano nel suo team
anche Giorgio Beggin e Davide Don, due
friulani già campioni italiani e ancora sulla
cresta dell’onda. n
Al centro Pedroni sul podio
49
n indirizzo
del mese
Ristorante Il Pozzo
Da 25 anni portiamo in tavola
la tradizione reggiana
“L
a nostra storia di ristoratori affonda le sue radici nel
1800. Il bisnonno Giovanni
Davoli, nell’atto di battesimo
di suo figlio Domenico, indicò come professione “oste”. Era il 1888, il bambino
in questione era mio nonno a cui seguì
Amedeo, mio padre. Con me siamo alla
quarta generazione”.
A parlare è Marco Davoli, gestore del
ristorante Il Pozzo, locale storico della
città, che sorge a lato dei giardini pubblici.
Scendendo le scale che conducono al
ristorante, l’occhio cade su una mattonella decorata che riporta l’emblematica frase “Chi di vin non s’intenda la scala non discenda”. E’ sufficiente questa
iscrizione per suggerire agli avventori
l’atmosfera da antica osteria, carica di
profumi e di storia, che si ritrova nel
locale.
Le volte in pietra sovrastano i tavoli
mentre tutto intorno dalle nicchie nel
muro si scorgono le etichette di vini
pregiati.
La cucina propone un trionfo di sapori
tradizionali e specialità gastronomiche
reggiane per chi è alla ricerca di tradizione e genuinità. Salumi tagliati a
coltello, erbazzone, pasta fatta in casa
e gustose pietanze tipiche, fino ai dolci
della tradizione reggiana rigorosamente fatti in casa.
50
E’ una lunga tradizione la vostra, passata per locali che hanno fatto la storia
della città.
“Negli anni ‘60 mio padre aveva il Bar
dei Mille, luogo di ritrovo immancabile di tanti amici e clienti, poi negli anni
‘70 è stata la volta della Tavernetta, lo
storico bar che è rimasto nel cuore dei
reggiani”.
La Tavernetta è stata il punto di incontro di una generazione, irrinunciabile
una sosta ad assaggiare i vostri leggendari panini.
“Erano famosi il Tartufato, il panino Ortega e il Sottomarino. A volte ancora
oggi su richiesta lo preparo al ristorante.
Il Sottomarino era farcito con una base
di salsa tartara, lingua salmistrata o
arrosto, verdurine sott’olio, carciofini,
peperoni e cetriolo e poi olive e acciughe. Il Tartufato invece veniva preparato con un concentrato di tartufo bianco
fatto da mio padre”.
Quando avete aperto il Pozzo?
“L’avventura al Pozzo è iniziata nel
1989. Dopo l’esperienza all’Aquila d’oro
dove ho conosciuto mia moglie, abbiamo deciso di venire qui, con l’aiuto dei
miei genitori. Quest’anno festeggiamo i
25 anni in questo locale che ci ha regalato tante soddisfazioni”.
Cos’è cambiato in questo quarto di secolo?
La ristorazione sta cambiando per una
serie di fattori, sociali ed economici. La
crisi in primis, che costringe la gente
a tagliare le spese, ma anche le nuove
Indirizzo del mese
abitudini che hanno creato nuove forme
di ristorazione e di aggregazione, con i
cosiddetti ‘aperi-cena’ ai tavolini del bar
che spesso precludono la possibilità di
concludere la serata al ristorante. Ci
sono poi le nuove catene per non parlare di tutta l’offerta “orientale”, dai cinesi alle cucine straniere come i kebab,
i sushi bar, ecc. Questa realtà indubbiamente fa sì che la ristorazione tradizionale viva un momento di difficoltà.
Tuttavia noi puntiamo su una proposta
legata alla filosofia del piacere della tavola. I nostri punti di forza sono la qualità delle materie prime, la filiera tradizionale con cui da sempre qui vengono
preparati piatti e pietanze, e non ultima
l’attenta e ricercata selezione che è alla
base della nostra cantina. Ogni mattina
qui da noi le patate migliori diventano
gnocchi e gli spinaci si trasformano in
tortelli. La pasta frolla della crostata
rigorosamente fatta a mano viene
accostata alla marmellata brusca che
ne esalti il sapore secondo la migliore tradizione reggiana. Il prosciutto
nella morsa viene tagliato a coltello
in sala mentre nell’erbazzone si ritrovano ancora tutti i sapori della nostra
storia locale. E’ su questa gestualità,
sul rispetto delle tradizioni e su una
catena controllata di preparazioni e
cibi che si fonda il nostro lavoro.
A questo si affianca la costante ricerca sul vino. Per decenni abbiamo visitato le migliori cantine in Italia e all’estero alla ricerca di etichette e vini
di grande qualità. E devo confessare
che la curiosità e la voglia di continuare a cercare non si esauriscono
mai. La sfida ora è quella di proporre
la qualità a prezzi contenuti. Lo impone il momento di crisi che stiamo
vivendo. La bravura dell’oste sta nel
trovare bottiglie di qualità a prezzi
accessibili.
Come è cambiata la vostra clientela?
Durante la settimana abbiamo una
clientela legata al turismo d’affari, con
pranzi e cene aziendali, mentre nel
week end il locale si riempie di reggiani. C’è stato un tempo in cui il nostro
locale era un riferimento per il dopo
teatro, anche per la sua posizione a
poche decine di metri dall’Ariosto e dal
Municipale. Per anni si attendeva l’uscita degli attori e del pubblico al termine
delle rappresentazioni teatrali. Ricordo
serate in cui abbiamo servito la cena a
notte inoltrata, come quella volta in cui
Raf Vallone arrivò a ristorante all’una e
un quarto di notte!
Oggi non è più così, un po’ perché su
consiglio di Abbado gli spettacoli sono
stati anticipati, come succede nel Nord
Europa, e un po’ perché con il cantiere
per il parcheggio sotterraneo raggiungere il nostro locale dal teatro è diventato più complicato.
A proposito del cantiere, che ha suscitato infinite polemiche da parte dei
cittadini, ha creato disagi anche alla
vostra attività?
E’ innegabile che il locale abbia risentito della chiusura al traffico e dell’ingombro delle strutture del cantiere, per
non parlare del rumore che ne deriva.
Tuttavia i responsabili della costruzione
ci hanno rassicurato sui tempi e sulla
velocità con cui stanno procedendo i
lavori, che dovrebbero essere ultimati
a inizio 2016.
Ristorante il Pozzo
Viale Antonio Allegri, 7, Reggio Emilia
0522.451300 - www.ristoranteilpozzo.com
e-mail: [email protected]
51
n moda
Stili e tendenze
a cura di Biancamaria Tirelli
A
Gli oggetti
del desiderio
ccessori, borse, scarpe, occhiali, sono la passione
di tutte noi donne, fondamentali per definire e completare i nostri look.
Possono renderci romantiche, old Style, sportive,
trendy, casual, dure o sexy, riescono a renderci originali.
Quali colori? Quali materiali? Quali forme troveremo?
Quali saranno gli oggetti del desiderio delle fashion victims?
Il maculato come fantasia sarà presente oltre che per
capi per occhiali, décolleté e tronchetti appuntiti.
L’argento, brillante e metallico, per borse scarpe e
bijoux.
Il nero, intramontabile, lo vedremo proposto
per tronchetti, stivali, anfibi, décolleté e stringate maschili.
Il tartan sia per accessori che per capi d’abbigliamento anche da mixare a contrasto.
Cromie accese per gli accessori, rosso, giallo, zucca
(ormai siamo anche in novembre !!) che in alcuni
casi sono anche giocosi come nella linea di Moschino dedicata a Spogibop e a Mc Donalds.
Guanti, calze e cappelli impreziositi da pietre ed applicazioni da indossare come gioielli.
Andando incontro ad una stagione piovosa anche
le grandi case di moda come ad esempio Givency
e Prada ci propongono stivali in gomma e
cuciù.
Oltre a tacchi vertiginosi nelle boutiques vedremo stringate maschili ed anfibi. La moda
in questo momento predilige lo stile casual i
pezzi quindi che una vera fashion victim non può
non avere ora nel proprio guardaroba sono un
chiodo in pelle nera, una felpa (se ne trovano di
ogni tipo e fattezza proposte da varie collezioni)
un jeans, meglio ancora se una salopette ed una
Church stringata all’inglese da indossare su una
calza gioiello. n
52
ricetta
n
Apericena
A cura di Paolo Braglia
La voglia di.... bocconcini di pollo fritto allo zenzero
Preparazione :
Pulite bene il pollo dal grasso, tagliatelo a
cubetti di circa 2cm.
Pelate lo zenzero e grattugiatelo in una
ciotola fino ad avere 4 cucchiaini.
Aggiungete la farina di mais e mescolate
bene.
Unite i cubetti di pollo al composto e
amalgamate in modo uniforme.
Scaldate l’olio In una pentola dal fondo alto, quando e’ ben caldo immergete
i bocconcini e friggeteli fino a doratura.
Una volta cotti, scolateli con una schiumarola e riponeteli su un foglio di carta
assorbente.
Disponete i bocconcini di pollo in una ciotola o piatto di portata e servite caldi accompagnati da maionese e mostarda.
Foto di Lodovica Delpiano
Ingredienti per 2 persone
m Olio extravergine d’oliva
m 200gr di petto di
m
m
m
m
m
pollo senza grasso
Mostarda di Digione
50gr di farina di mais
Maionese
1 radice di zenzero fresco
Sale
I turbanti conturbanti....
involtini di peperoni e sedano in salsa guacamole
Preparazione : Scaldate il forno in modalità
ventilata a 200° e, a temperatura raggiunta, disponete i peperoni interi su una pirofila e infornate per circa 15 minuti o fino a quando la pelle
si puo staccare senza difficoltà.
Per la salsa guacamole: pelate gli avocados e levate il nocciolo, tagliate metteteli in una ciotola,
tagliandoli a pezzi grossi; tagliate i pomodorini a
dadini, aggiungeteli agli avocados con un pizzico
di sale, il succo di lime, il peperoncino e il cipollotto tritato e schiacciate gli ingredienti con una
forchetta fino a ottenere un composto omogeneo. Fate riposare in frigo per dieci minuti.
Sfornate i peperoni, metteteli in un sacchetto
di plastica, chiudeteli e lasciateli dentro per 20
Foto di Lodovica Delpiano
minuti. Poi aprite e rimuovete la pelle, i semi, il
picciolo e tagliateli a strisce larghe circa 3cm e
1/2 . dovreste ottenere circa 5 o 6 strisce per
peperone.Prendete il cuore del sedano, pulitelo dai filamenti e tagliatelo a bastoncini per il lungo alti circa 4cm.
Stendete le strisce di peperoni su un piano di lavoro, spalmate una po’ di salsa guacamole sulla parte interna di ogni striscia, mettete 3 bastoncini di sedano per striscia e arrotolate in modo da formare il turbante. Infilzate ciascun turbante su uno
spiedini lungo. Disponete i turbanti su un piatto da portata come da immagine.
Il consiglio dello chef: il piatto puo’ essere preparato utilizzando melanzane lunghe
grigliate al posto dei peperoni
Ingredienti per 4 persone
m 2 peperoni
m olio extravergine
d’oliva
m 2 Avocados, piccoli
a pelle scura, maturi
m succo di mezzo lime
m 4 pomodorini datterini
m 1 peperoncino
rosso fresco
m 1/4 cipollotto
di tropea
Paolo Braglia... Cuoco a domicilio
Cucina regionale, etnica e creativa - APERITIVI - BUFFET - CENE A TEMA
Per contatti: 348.9108002
53
n
verde e dintorni
... i saggi stanno nel giardino
Garden Show
Alle mostre mercato di floro vivaistica la realtà
propria e immutabile del giardino è palpabile e immediata
di Giuseppe Baldi
Collezione di garofanini
N
on sono solito adottare inglesismi, se non veramente necessario, ma in questo caso non esiste
un’espressione analoga in italiano. I Garden Show sono mostre mercato, dove la realtà propria e immutabile del
giardino è palpabile, limpida ed immediata: piante particolari, collezioni vegetali,
arredo per giardino, editoria e soprattutto
la possibilità di incontrare persone appassionate, sicuramente esperte, ognuna per
il suo argomento preferito, spesso per un
gruppo di piante a cui ha dedicato anni di
vita. Sono appuntamenti nati in Inghilterra e Francia, nel XIX sec., sull’onda del
piacere di esporre, e vendere, una nuova
scoperta botanica, seme o piantina che
sia, semmai proveniente da paesi lontani,
o per diffondere notizie botaniche e scientifiche.
Noi italiani, maestri dell’arte del giardino
dal ‘500, nell’ultimo secolo di tempo ci
54
siamo persi la passione, le formule giuste, ma direi proprio il gusto di vivere un
giardino, e quindi anche un po’ il gusto
della ricerca, del chiacchierare con passione sul tema.
A differenza, gli inglesi non contenti di
coltivare il loro giardino inglese, si sono
presto accorti delle enormi potenzialità
del nostro paesaggio e sono scesi a colonizzare pacificamente, e spesso magnificamente, angoli incantevoli, trasformandoli in autentiche meraviglie: il giardino di
Villa Hambury, il Giardino della Landriana,
La Mortella, pochi esempi per definire l’incredibile passione per il giardino e ancora
oggi inglesi, francesi e tedeschi giustamente ci criticano, perchè non capiscono
come non riusciamo a fare cultura con i
nostri patrimoni storici tra cui i magnifici
giardini, tanto da darsi da fare in tal senso. E’ il caso, per esempio, dell’amica Judith Wade Bernardi, scozzese e profonda
Esposizione a Giardini d’Autore
verde e dintorni
n
Collezione di erbacee perenni
conoscitrice della gestione dei patrimoni
storici in Gran Bretagna: quando venne
in Italia negli anni ‘90, vide quanto spazio
c’era nell’affrontare il tema del marketing del giardino e fondò GRANDI GIARDINI ITALIANI, una iniziativa privata con
lo scopo di affiancare ed illuminare i proprietari nella gestione di patrimoni altrimenti destinati al degrado, tanto che oggi
è divenuta un’insostituibile supporto a chi
volesse proporre e promuovere giardini e
soprattutto preservali tra le sempre più
rilevanti costi di mantenimento.
Gli italiani oltre ad avere difficoltà ad organizzare le visite nei propri luoghi di
pregio architettonico e paesaggistico, non
sono riusciti a mantenere la conoscenza
nel fare giardino e la cultura del viverlo:
questo è percepibile vivendo questi eventi. I garden show italiani si sono ispirati
al Chelsea Flower Show in Inghilterra o
al Le Journées des Plantes di Courson
in Francia, dando vita a I Tre Giorni per
il Giardino di Masino, Orticola e Orticolaria tra Milano e Cernobbio, la Primavera alla Landriana o Frutti Antichi a
Paderna, eventi nati per offrire al visitatore quando di più specialistico e vero ci sia
intorno al giardino, in un contesto spesso
suggestivo.
Quest’anno mi sono concesso una visita
ad alcune di queste manifestazioni e tranne qualche eccezione, mi sono accorto
dell’incipiente generale e sostanziale decadenza della qualità: presenza di articoli
estranei, al giardino, una spudorata tendenza al commercio di articoli da Garden
Center provenienti a carrelli dall’Olanda,
la frequente incapacità e disinteresse degli espositori alla collezione e produzione
di esemplari speciali, per non parlare
della fastidiosa enfasi di alcuni protagonisti nell’apparire esperti giardinieri con
tanto d’immagine english style. Fenomeni in parte causati da visioni stilistiche
contorte, ma anche da errori, a mio modo
di vedere, delle Direzioni degli eventi, che
per affollare la piazza espositiva accolgono un po’ tutti. Ciò lo vivo con dispiacere
perchè sono occasioni uniche per sollecitare e stimolare il mantenimento di una
sana cultura del giardino, o se volete di
uno stile autentico, appassionato, perchè
no, irresistibile.
Detto ciò, sollecito chiunque appassionato di giardino a continuare a cercare le
persone autentiche ed a esigere la qualità
in favore del giusto sapere, perchè, per
fortuna, ci sono. n
Giuseppe Baldi
www.giuseppebaldi.com
[email protected]
Collezione di garofanini
55
n escursionismo
CON IL CAI ALLA SCOPERTA DELL’APPENNINO
Autunno
sull’ Appennino Reggiano
L’
Appennino Reggiano è bello in
tutte le stagioni, ma è particolarmente d’autunno che riesce
a dare il meglio di sè.
Le faggete, i castagneti, i boschi misti
che ricoprono le nostre montagne tra ottobre e novembre si infiammano di colori,
e percorrere i tanti sentieri ben segnati
dal Cai diventa una emozione forte.
Fra le tantissime escursioni che si possono fare in autunno ne proviamo a indicare qualcuna: si tratta di una piccola
selezione, perchè sia l’alto crinale che le
zone di media montagna e collinari sono
praticamente tutte ottime soluzioni per
una escursione autunnale.
Una escursione molto semplice, praticamente senza salite, è quella che
dal Passo di Pratizzano (dove poco distante sorge l’omonimo rifugio, tel. 348
3060240) porta con il sentiero Cai 667
al Passo della Scalucchia, seguendo in
buona parte la tranquilla e poco frequentata strada asfaltata. Il panorama, maestoso, si estende dai sottostanti pascoli
di Valbona a buona parte dell’Appennino
Reggiano. Dal Passo della Scalucchia, la-
Sotto immagini del sentiero di Succiso
56
sciata la strada, si prosegue o sul sentiero il sentiero 667 o sul parallelo 667 B,
che si congiungono nei pressi del rifugio
(incustodito) di Pra Po, tra boschi e belle
radure. Si prosegue poi sul 667 fino alla
splendida conca delle Fonti di Capiola,
proprio sotto l’imponente versante est
del Casarola. L’ambiente è magico, tra
la severità del Casarola e la tranquillità
dei pascoli e dei torrentelli delle Fonti di
Capiola. Si ritorna al Passo di Pratizzano
per lo stesso itinerario. E’ una escursione che fatta con tranquillità può riempire
una giornata autunnale.
Un viaggio nei boschi dell’alto Appennino lo si può fare poco distante,
partendo da Succiso. Un comodo sentiero, il 673, che parte dall’Agriturismo
Valle dei Cavalieri (tel. 0522.892346) ,
risale verso sud senza eccessivi dislivelli
i bellissimi boschi della valle della Liocca,
che scendono dai ripidi fianchi dell’Alpe di
Succiso. Con una comoda camminata si
arriva nella spettacolare conca dei Ghiaccioni, dove ci si può immergere completamente nel sapore dell’alta montagna.
Nella conca immerso tra i faggi, si trova
anche il piccolo Bivacco dei Ghiaccioni.
Chi vuole percorrere un bel sentiero in
salita può proseguire, tra immense distese di boschi, lungo il sentiero 659 fino al
Lago di Monte Acuto, una delle perle del
Parco Nazionale, sulle cui rive sorge il Rifugio Città di Sarzana (tel. 339.2245117,
www.rifugiosarzana.it). Si ritorna a Succiso per il medesimo itinerario.
Uno dei più bei panorami sull’Appennino Reggiano lo si può godere dal
Monte Barazzone, in Comune di Casina. Per arrivare in cima al Barazzone
(736 m) si può partire da Cerredolo de’
Coppi (poco distante dalla provinciale
Ciano-Casina), borgo molto interessante
affacciato sulla valle del rio Cerezzola.
Dal bivio della Provinciale per Cerredolo si prende il sentiero Cai 650 (che in
questo tratto coincide con il Sentiero dei
Ducati) che segue per un breve tratto la
Provinciale per poi seguire a destra una
comoda mulattiera che porta al borgo di
Vercallo, tra i più belli del nostro Appennino. Attraverso prati e boschi, sempre
sul 650, si arriva alla Sella di Monte Barazzone, da dove in breve si sale sulla
cima, coperta in parte da boschi. Ritornati alla Sella si riprende il sentiero 650
che dopo aver attraversato la provinciale
per Casina sale a Faieto. Si attraversa il
escursionismo
n
Sopra a sin. Escursione a Barazzone. A destra: Vercallo - Sotto a
sin.: Vercallo - a destra: Succiso
paese lungo la strada asfaltata che riporta alla Provinciale. Prima della Latteria di
S. Lucia si imbocca a sinistra il sentiero
654, che con un interessante percorso in
quota riporta sulla Provinciale nei pressi
di Cerredolo de’ Coppi. Escursione che si
può fare anche in mezza giornata.
Un’altra zona bellissima del medio
Appennino reggiano è quella che si
distende nei dintorni di Villaberza,
dietro Felina. Un percorso breve ma
di grande interesse ce lo consiglia
Elio Pelli, vicepresidente del Cai e attivissimo nella Commissione Sentieri
del Cai. E’ recente il sentiero ad anello
(segnavia 674) tracciato intorno al suggestivo borgo di Montecastagneto, nei
pressi di Villaberza. “Il percorso - spiega
Pelli - parte dalla chiesa di S. Ambrogio di
Villaberza - e si snoda su antiche mulattiere che collegavano la chiesa alle borgate vicine. La prima tappa è Predolo, dove
inizia la breve salita al Monte Battuta; qui
ci imbattiamo in un binario che, attraversando il sentiero, si perde in una piccola
valletta dove un tempo venivano scavate
le pietre da costruzione, caricate su dei
vagoncini e poi scaricate al ciglio della
scarpata, dove, in fondo, altri le caricavano sui birocci. Continuando la salita,
dopo pochi minuti, si arriva al monumento commemorativo dell’eccidio dell’aprile
del ‘44, quando furono fucilati tre abitanti
di Gombio creduti partigiani dai nazifascisti. Il percorso continua scendendo a
Montecastagneto. Qui, nei pressi di una
vecchia fontana si sale a destra su per
una carraia e si giunge al prato sommita-
Le faggete, i castagneti, i boschi misti che ricoprono
le nostre montagne tra ottobre e novembre si infiammano
di colori, e percorrere i tanti sentieri ben segnati dal Cai
diventa una emozione forte
le, a forma di tacco, detto delle Mandrie.
In questo prato l’uomo ha vissuto dall’età
della pietra all’età del Bronzo, poi del Ferro, fino ai Liguri, agli Etruschi, ai Romani,
ai Longobardi, per arrivare al Medioevo
come testimoniano i ruderi del castello
sulla collinetta adiacente. Si scende per
una ripida carraia, si ritorna sulla strada comunale, dove, girando a sinistra, si
entra in Montecastagneto, piccolo borgo
ricco di sorprese. Continuiamo la discesa sulla strada comunale. Oltrepassato il
primo e il secondo incrocio, si arriva dove
la strada fa una curva a gomito, lì i segni
del Cai indicano di entrare in una suggestiva vallecola, ricca di acqua sorgiva. La
vegetazione è molto variegata e in alto
si intravedono tra le chiome degli alberi
ripide pareti di arenaria con nidi di uccelli
rapaci, qua e là, tane di tassi e volpi. Ancora pochi metri e si arriva sulla strada
comunale che sale a Predolo; si gira a
destra e in un attimo si arriva al punto
di partenza, nei pressi della chiesa di Villaberza”.
Sono diverse le escursioni sull’Appennino reggiano programmata in
autunno dal Cai. Il 26 ottobre la Sezione reggiana e la Sottosezione di Scandiano hanno in programma una uscita nella
bellissima Val Tassaro, uno degli angoli
più belli dell’Appennino emiliano, particolarmente affascinante in autunno.
Una escursione organizzata per le famiglie e i bambini è quella proposta dal Geb
di Bibbiano il 19 ottobre nei castagneti
di Marola. Sempre il Geb ha in programma il 9 novembre una escursione sulle
colline matildiche.
Il 19 ottobre la Sottosezione Cani Sciolti
di Cavriago e il gruppo Gatti Randagi, organizzano una escursione con grigliata al
ponte di Cadignano sul Dolo e alle terme
di Quara.
Sempre i Cani Sciolti hanno in programma il 26 ottobre una escursione tra
Ciano, Rossena, Cerredolo de’ Coppi e
Canossa. n
Per informazion: CAI
viale dei Mille 32 - Reggio Emilia
Orari: merc., giov., ven. 18-19,30
- sab. 17,30-19,00
Tel. 0522.436685
[email protected]
[email protected]
www.caireggioemilia.it
57
n
romanzo storico
Anche i Tedeschi hanno i pidocchi
di Rino Cavalchi, scritto da Isabella Trovato
di Isabella
Trovato
Rino Cavalchi
XVI CAPITOLO
Ultimo capitolo
Anche i Tedeschi
hanno i pidocchi
D
iventare vecchi è bello, anzi di
più, è bellissimo. E’ un dono. E’ la
vecchiaia che fa paura. Mi è arrivata addosso tutta d’un colpo.
Ho novant’anni e non dovrei lamentarmi.
E infatti non lo faccio e non intendo farlo.
Ma fino a pochi giorni fa, a parte il dolore alla schiena che me lo porto dietro dai
tempi delle frustate durante i lavori forzati nei campi, non sentivo la vecchiaia. Ora
invece si. E non è perché sono entrato ed
uscito dall’ospedale. Prima un intervento agli occhi, poi un altro, poi la perdita
dell’udito. No. Non è per questo. Non ho
avuto paura mai nella vita perché ho imparato a non averne sotto i tedeschi. Nei
campi, se avevi paura non sopravvivevi.
Anche quando ho fatto un intervento al
cuore con l’anestesia locale e dunque
58
“Eppure adesso ho paura. La vecchiaia mi fa paura perché
all’improvviso, da un giorno all’altro, ho imparato a riconoscerla. Mi cammina vicino. Le ripeto in continuazione che io
sto bene in questo mondo, che sono contento. Ma soprattutto,
che sono fortunato. Così da qualche notte, parlo alla mia vecchiaia. E le racconto perché posso dire a gran voce di essere
un uomo tanto tanto fortunato”
sono rimasto sveglio, anche allora non ho
avuto paura. E ho chiesto ai medici di poter guardare e di spiegarmi il viaggio che
la sonda stava facendo nelle mie arterie.
Niente mi ha mai più impressionato dopo
avere visto uomini con parti del corpo devastate sui lettini dell’ospedale da campo
durante la prigionia. Una macelleria umana. Corpi che i medici provavano a salvare
poi quando la vita spirava, venivano presi
e accatastati in terra ancora sanguinanti.
“Sotto a chi tocca, avanti il prossimo” su
quei lettini. Queste sono le immagini che
la mia memoria non cancella.
Eppure adesso ho paura. La vecchiaia mi
fa paura perché all’improvviso, da un gior-
no all’altro, ho imparato a riconoscerla. Mi
cammina vicino. Le ripeto in continuazione che io sto bene in questo mondo, che
sono contento. Ma soprattutto, che sono
fortunato. Così da qualche notte, parlo
alla mia vecchiaia. E le racconto perché
posso dire a gran voce di essere un uomo
tanto tanto fortunato.
Quando sono tornato dalla Germania, eravamo ormai poveri. A casa c’erano solo
mia madre e mia sorella. Avevo perso mio
padre nel ‘35. E non avevo un soldo. Avevo una famiglia ma non un soldo. Ho trovato una persona che mi ha fatto mettere
in piedi una gelateria senza che avessi
mai mangiato un gelato. E ho fatto il gela-
romanzo storico
taio. Ho avuto la fortuna di aprire un bar,
e il negoziante di generi alimentari vicino
a me mi chiese se volevo acquistare la
tabaccheria. E la comprai. La comprai a
parole, perché non avevo un soldo e mi è
stata data l’opportunità di renderglieli nel
tempo. E’ stata una fortuna. Anche nella
vita privata sono stato un uomo fortunato, per la famiglia che ho avuto. Mia moglie. Una vita trascorsa insieme. E i miei
figli e i miei nipoti.
Ma sono stato fortunato anche durante
la prigionia. Eravamo a Rottweil Neckar.
Nella foresta nera. Nel campo io lavoravo
alla mensa degli ufficiali tedeschi. Lavavo le loro gamelle. C’era un tedesco che
parlava francese. Non era un nazista. E
mi voleva bene. Iscrisse il mio nome su
una lista per il trasferimento in un altro
campo. Un posto dove si stava meglio. Io
a mia volta iscrissi Vanillo, il mio amico di
Cadelbosco Sopra. Ma Vanillo si era ammalato di itterizia e dissenteria. Non riusciva a reggersi in piedi. Quando gli dissi
del trasferimento si mise a piangere. Non
ce la faceva a seguirmi. Così mi feci cancellare dalla lista. Ed io e lui rimanemmo
sempre prigionieri insieme fino al rimpatrio in Italia. Sarei stato altrettanto fortunato a tornare a casa se avessi cambiato
campo? Chi può dirlo. In troppo pochi siamo tornati alle nostre famiglie.
Né mai avrei immaginato in tutti gli anni,
poi i decenni trascorsi dal mio rientro a
casa, che a distanza di 70 anni da allora
avrei incontrato una giornalista alla quale
raccontare la mia storia. Tante volte mi
sono chiesto chi sono io per godere di
questa fortuna. Perché proprio a me? E
raccontando, rileggendo queste pagine,
incontrando le persone, i vicini di casa,
o uomini e donne che non conosco ma
mi riconoscono perché leggono la storia
degli IMI attraverso le pagine di questi
capitoli, ancora di più mi ritengo un uomo
fortunato.
Tempo fa in un bar, e sono tanti i locali
dove volentieri mi intrattengo in conversazioni, mi è capitato di parlare con un
ex ufficiale catturato come me dopo l’armistizio. Ad un certo punto, parlando, lui
mi ha detto: “io sono scappato dal campo
e sono riuscito a salvarmi”. L’ho guardato fisso negli occhi e gli ho detto: “tu sei
un traditore dell’Italia. Nessun internato
militare italiano è riuscito a scappare dai
campi. Chi lo ha fatto è perché ha firmato per il nazismo”. Abbiamo minacciato di
denunciarci reciprocamente poi lui si è allontanato. E mi ha lasciato solo coi ricordi
di quando, nei campi, provavano a reclutarci nuovamente. A chiederci di firmare
per il nazismo. E noi non accettavamo. Ci
promettevano una paga qualora avessimo
firmato, ci promettevano lo stato di civile
e anche di pagarci i contributi. Ma furono
in pochissimi a scendere a compromessi. I più disperati. Per capire chi rifiutò e
chi accettò, basta andare all’Inps. Chi ha
i contributi versati dalla Germania, è stato
n
La medaglia d’oro assegnata a Rino Cavalchi nel 2012
“Tante volte mi sono chiesto chi sono io per godere di questa
fortuna. Perché proprio a me? E raccontando, rileggendo
queste pagine, incontrando le persone, i vicini di casa,
o uomini e donne che non conosco ma mi riconoscono perché
leggono la storia degli IMI attraverso le pagine di questi
capitoli, ancora di più mi ritengo un uomo fortunato”
un traditore dell’Italia. Noi Imi abbiamo
davvero amato l’Italia.
La storia di questo mio diario è iniziata
quando nel 2012 il Prefetto di Reggio Emilia, Sua Eccellenza Antonella De Miro, mi
ha consegnato la medaglia d’oro. Qualche settimana dopo, sul mensile Stampa
Reggiana, trovai un articolo che riportava quell’evento. E provai a contattare la
redazione. Mi dissero che dovevo sentire
la giornalista che se ne era occupata. Lo
feci. Ebbi il suo numero e la chiamai. Mi
presentai dicendo che ero uno degli Imi
che avevano avuto il riconoscimento e
che mi sarebbe piaciuto avere la foto di
quel momento. Ma la giornalista sembrava perplessa. Mi fece ripetere il mio nome
e come mi ero qualificato. Le dissi nuovamente che mi chiamavo Rino Cavalchi e
che ero un Imi. E lei insistette dicendomi: “Signor Cavalchi, che vuol dire Imi?”,
sembrava non capire bene quella parola.
Tradussi il termine, le dissi che avevo fatto causa alla Germania perché volevo anche il riconoscimento degli anni di lavoro
nei campi e lei annuì. Mi fece avere la foto
dalla Prefettura, ma qualcosa di quella telefonata evidentemente non l’aveva convinta fino in fondo. Mi chiese il numero di
casa e mi domandò se poteva disturbarmi
per farmi un’intervista per la televisione
per cui lavorava. Accettai e la incontrai in
un bar di un centro commerciale. Le offrii
un caffè. Era arrivata di corsa con una telecamera e un microfono. Faceva tutto da
sola. E le rilasciai l’intervista sulla causa
alla Germania mettendola anche in contatto con l’avvocato che aveva curato la
pratica. Ma soprattutto le spiegai chi erano gli immigrati militari italiani. Le parlai
dei pidocchi e le dissi che ce li avevano
avuti anche i tedeschi, le accennai alla
vita nei campi, e le confessai che in tutti
quegli anni non avevo voluto raccontare
tante cose della mia drammatica esperienza. Come tutti gli Imi, aveva voluto
rimuovere.
Vidi il servizio in tv e qualche giorno dopo
la richiamai per ringraziarla. Volevo offrirle un altro caffè. Accettò. Non ci credevo
perché tra me e me pensavo che era un
peccato che una donna così giovane perdesse del tempo ad ascoltare un anziano
come me. E invece tornò con la sua telecamera. E di nuovo sedemmo in quel bar.
E appena si fu seduta mi disse che aveva
voluto rivedermi perché le era rimasta
una curiosità. Mi chiese semplicemente
perché ‘anche i tedeschi hanno i pidocchi?’. E cominciammo a scrivere questo
diario. n
Fine
59
60
REGGIO EMILIA - Via Farini, 1/N - Piazza Scapinell, 7/A-B - www.lauranocco.com
il racconto del mese
n
Politically correct
di Franco
Zanichelli
“Per essere politically correct,
le donne piatte si chiameranno
portatrici sane di capezzoli”
Luciana Littizzetto
N
el bioparco della città un
gruppo di diversamente
abili stava osservando il lavoro dell’operatore ecologico alle prese con la ramazza.
«Guarda quell’addetto alla nettezza
urbana che spinta che ha a lavorare»
disse il non udente al non vedente
e al parzialmente non vedente «Si
trascina come un alcoldipendente ed
è vestito come un clochard. Sembra
uno da personalità borderline. Guarda che faccia! ».
«Magari potessi vedere» rispose il
non vedente.
«Io son troppo piccolo e non riesco a
vedere, ma l’immagino», intervenne
il verticalmente svantaggiato.
«Io un po’ ci vedo e quel po’ mi basta» convenne l’ipovedente «Mi viene in mente un operatore scolastico
della mia scuola, anche lui non lavorava di certo come un diversamente
bianco».
«Neanche l’operatrice domestica che
avevo un po’ di tempo fa» intervenne
l’audioleso.
«Se per questo, penso che anche la
mia colf non lavorasse certo come
un uomo di colore» concluse il diversamente abile a mettere a fuoco gli
oggetti. Il non udente fece segno che
sul comportamento in genere delle
colf era perfettamente d’accordo con
tutti.
«E pensare che ci sono tante persone senza lavoro che sarebbero felici
di poter lavorare, anche di fare un
mestiere considerato umile come il
netturbino o il paramedico o l’operatore dell’ultima dimora» continuò
il diversamente abile a catturare i
suoni.
«A proposito di addetto cimiteriale,
lo sapete che Giovanni si è spento
pochi giorni fa? » disse il disabile
motorio.
«Chi? Giovanni, il coadiutore di pratiche agricole? Se n’è andato? Difficile
da credere. Non era più giovanissimo
ma era in gamba».
«Si, se l’è portato via un brutto male:
aveva sofferto moltissimo per quella
donnina allegra di sua moglie, una
vera e propria rovinafamiglie, ma non
dimostrava sicuramente gli anni che
aveva, anche se uno diversamente
pettinato come lui tende a dimostra-
re più anni di quelli che ha».
«Diversamente pettinato? Ma se era
completamente calvo!» intervenne il
parzialmente non vedente.
«Certo che era calvo, l’ho solo detto
in termini più politically correct».
«Hai sempre voglia di scherzare. Stai
attento piuttosto che c’è un ausiliare del traffico che ti sta facendo una
multa».
«Quel figlio di peripatetica...Stanno
nascosti dietro le siepi e poi saltano fuori e ti fregano; bisognerebbe
mandarli a quel paese».
«Ragazzi, vado se no mi frega davvero!».
Il gruppo si sciolse e ognuno se ne
andò per i cavoli suoi.
Rileggendo quanto scritto mi sono
reso conto che la storiella è molto
povera, non ha senso e non è utile al
mondo.In poche parole è una solenne cazzata.
Però è molto politically correct. n
Il racconto è tratto dal libro:
“Così è la vita, più o meno”.
In tutte le librerie - euro 12
61
APPUNTAMENTI
dedicati ai più piccoli
18 ottobre
Laboratorio creativo: Arriva Halloween:
facciamo un grosso spaventoso ragno
Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11
B/C. - Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo 16 euro. Info: Tel. 0522.1535270
- 348.2603539 - e-mail: lagiraffablu@
gmail.com
19 ottobre
Giocagiocattolo - Quando i bambini
dormono ... i giocattoli giocano
Con la magia del teatro su nero e teatro
d’attore, orsacchiotti e bambole prendono
vita sul palco. Ore 16,00 presso il Teatro
della Rocca di Novellare (RE)
22 ottobre
Il francobollo e la sua storia
Presso Biblioteca San Pellegrino-Marco
Gerra. Ore 16,30 - da 6 a 10 anni - Incontro con proiezione di interessanti immagini sulla filatelia a cura di Poste italiane
- A seguire laboratorio creativo e piccolo
dono ad ogni bambino - Info: panizzi.comune.re.it/ - tel. 0522.585616
25 ottobre
Laboratorio creativo: È Halloween: testa di scheletro con cartapesta
Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11 B/C.
- Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo 17 euro.
Info: Tel. 0522.1535270 - 348.2603539 - email: [email protected]
26 ottobre
Il sogno di Matilde a Canossa
Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. Ore
11,00 - Testi di Federica Soncini e illustrazioni di Daria Manenti. Presentazione del
libro alla presenza dell’autrice. Dal progetto Slow Book nell’ambito de “I Reggiani per esempio” a cura di AR/S Archeosistemi Soc. Coop. Info: Tel. 0522.456084
62
27 ottobre
Che paura! Piccoli brividi in biblioteca
Presso Biblioteca Santa Croce, via Adua,
57. - ore 16.30 da 18 a 36 mesi - ore 17.30
dai 4 ai 7 anni - a cura dei lettori volontari
NatiperLeggere e NatiperlaMusica - Tel.
0522.585600
29, 30 e 31 ottobre
Libriamoci. Giornate di lettura nelle
scuole di ogni ordine e grado
Le biblioteche partecipano mettendo a disposizione delle scuole i libri, gli spazi, le
competenze. Info: Biblioteca Panizzi Tel.
0522.456084
29 ottobre
Che paura! Piccoli brividi in biblioteca
Presso Biblioteca San Pellegrino-Marco Gerra.
Ore 17,00 - da 3 a 6 anni - Su prenotazione - A
cura dei lettori volontari NatiperLeggere - Info:
panizzi.comune.re.it/ - tel. 0522.585616
31 ottobre
La Notte di Halloween
Presso Biblioteca Ospizio, via Emilia Ospizio,
30/B. Ore 20,30 e 22,30. Storie per bambini e
genitori - Con Alice Franchi per AR/S Archeosistemi Soc. Coop Info: Tel. 0522.585639
31 ottobre
Che paura! Piccoli brividi in biblioteca
Presso Biblioteca Rosta Nuova - ore 16,45
- dai 3 ai 6 anni - a cura dei lettori volontari
NatiperLeggere - Info: Tel. 0522.585636
31 ottobre
Le streghe si raccontano
Presso Biblioteca San Pellegrino-Marco
Gerra. Ore 17,00 - da 3 a 10 anni - Narrazione a cura della biblioteca - A seguire
una sorpresa per tutti offerta da Cavalcart - Info: panizzi.comune.re.it/ - tel.
0522.585616
1 novembre
Laboratorio creativo:
Una casetta
di feltro salvadanaio
Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11
B/C. - Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo 17 euro. Info: Tel. 0522.1535270
- 348.2603539 - e-mail: lagiraffablu@
gmail.com
2 novembre
Storie di paura
e di coraggio
Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. ore
10,45 bambini 18-36 mesi - ore 11,30 dai
4 ai 7 anni - sezione Bambini e ragazzi - A
cura dei lettori volontari Natiperleggere e
NatiperlaMusica - Info: Tel. 0522.456077
- www.bibliotecapanizzi.it
5 novembre
Il gufo acchiappa sogni
Presso Biblioteca San Pellegrino-Marco
Gerra. Ore 16,45 - da 3 a 7 anni - laboratorio a cura di libreria C’era una volta - su
prenotazione - Info: panizzi.comune.re.it/
- tel. 0522.585616
6 novembre
Girotondo di foglie
Presso il Parco Biblioteca Rosta Nuova ore 16,45 - dai 3 ai 7 anni - laboratorio a
cura di libreria C’era una volta - su prenotazione - Info: Tel. 0522.585636
8 novembre
Laboratorio creativo:
Costruiamo una macchina
che funziona a palloncini
Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11
B/C. - Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo 6 euro. Info: Tel. 0522.1535270
- 348.2603539 - e-mail: lagiraffablu@
gmail.com
9 novembre
20 novembre
22 novembre
Ore 16,00 - Pinocchio esce dal racconto per
cantare le sue gesta come i cantastorie e
per narrare le sue avventure. Una grande
prova d’attore di Giovanna Digito, premiata
come miglior Pinocchio 2003 dalla Fondazione Collodi, che sa intrattenere un pubblico
di ogni età. Presso Teatro De Andrè, piazza
Ruffilli 1 - Casalgrande (RE) - Info: Teatro
De Andrè tel. 0522.1880040; 334.2555352
Presso Biblioteca Orologio - ore 16,45 per
bambini da 3 anni e gli adulti che li accompagnano - su prenotazione - Assaggi di cioccolato Venchi a cura Paolo Cucchi - lettura a
cura dei lettori volontari NatiperLeggere e
NatiperlaMusica - A cura dei lettori volontari
Nati per Leggere - Info: Tel. 0522.585636
Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11
B/C. - Orario: sab. 10,30 e 16,30.
Costo 17 euro.
Info: Tel. 0522.1535270 - 348.2603539 e-mail: [email protected]
Teatro ragazzi: Pinocchio cantastorie
10 novembre
Quella meraviglia dell’acqua
Presso Biblioteca Santa Croce, via Adua, 57- ore
16,30 dai 3 ai 7 anni - laboratorio a cura della libreria C’era una volta - Info: Tel. 0522.585636
12 novembre
Laboratorio
Presso Biblioteca Ospizio, via Emilia Ospizio,
30/B. Ore 16,30 - bambini dai 3 ai 7 anni - su
prenotazione - Laboratorio a cura della libreria C’era una volta - Info: Tel. 0522.585639
15 novembre
Laboratorio creativo: Cuciamo un cuscino decorativo
Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11 B/C.
- Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo18 euro.
Info: Tel. 0522.1535270 - 348.2603539 e-mail: [email protected]
15 novembre
Biblioteca al cioccolato - Diritti alle storie! In occasione della Settimana Naz. Nati per Leggere
Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. ore
10,45 bambini 18-36 mesi - ore 11,30 dai
4 ai 7 anni - Assaggi di cioccolato - A cura
dei lettori volontari Natiperleggere e NatiperlaMusica - Info: Tel. 0522.456077
17 novembre
Biblioteca al cioccolato - Diritti alle storie! In occasione della Settimana Naz. Nati per Leggere
Presso Biblioteca Santa Croce, via Adua,
57- ore 16,30 bambini 18-36 mesi - ore
17,30 dai 4 ai 7 anni - su prenotazione
- Assaggi di cioccolato - lettura a cura dei
lettori volontari NatiperLeggere e NatiperlaMusica - A cura dei lettori volontari Nati
per Leggere - Info: Tel. 0522.585636
Biblioteca al cioccolato - Diritti alle storie! In occasione della Settimana Naz. Nati per Leggere
18 novembre
Biblioteca al cioccolato - Diritti alle storie! In occasione della Settimana Naz. Nati per Leggere
Presso Biblioteca Ospizio, via Emilia Ospizio,
30/B.- ore 16,35 - dai 3 anni - Assaggi di
cioccolato Venchi a cura Paolo Cucchi - lettura a cura dei lettori volontari NatiperLeggere
e NatiperlaMusica - A cura dei lettori volontari Nati per Leggere - Info: Tel. 0522.585636
19 novembre
Biblioteca al cioccolato - Diritti alle storie! In occasione della Settimana Naz. Nati per Leggere
Presso il Parco Biblioteca Rosta Nuova ore 16,45 - dai 3 anni - lettura a cura dei
lettori volontari NatiperLeggere e NatiperlaMusica - A cura dei lettori volontari Nati
per Leggere - Info: Tel. 0522.585636
21 novembre
Biblioteca al cioccolato - Diritti alle storie! In occasione della Settimana Naz. Nati per Leggere
Presso Biblioteca San Pellegrino-Marco Gerra. Ore 16,45 da 18 a 36 mesi / ore 17,00 da
4 a 7 anni - su prenotazione A seguire golosa merenda offerta da cioccolato Venchi
- lettura a cura dei lettori volontari NatiperLeggere e NatiperlaMusica - Info: panizzi.
comune.re.it/ - tel. 0522.585616
21 novembre
Abracadabra. La magia delle parole se
diventano disegno
Presso Biblioteca Santa Croce, via Adua,
57- ore 15 per bambini - ore 16,30 per
adulti - una raccolta di poesie visive di autori di differenti Paesi ed epoche storiche,
organizzata in forma di alfabetiere, rivolta
a bambini, ragazzi, adulti - Inaugurazione
e visita guidata a cura di Giuseppe Caliceti - Info: Tel. 0522.585636
Laboratorio creativo:
Facciamo un cattura sogni
23 novembre
“Sssssh! Non svegliate il drago
di San Giorgio. Storie di draghi,
cavalieri e figlie di re”
Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3.
Ore 11,00 - per bambini e famiglie - letture e narrazioni con Alice Franchi AR/S
Archeosistemi Soc. Coop e visita guidata
alla mostra “La Biblioteca e la città: Palazzo San Giorgio: storia, cronaca, protagonisti” con Renza Grossi - Info: Tel.
0522.456077 - www.bibliotecapanizzi.it
26 novembre
Caccia al tesoro
tra libri e storie
Presso Biblioteca San Pellegrino-Marco
Gerra. Ore 16,45 da 3 a 10 anni - su prenotazione - Narrazioni, giochi e laboratorio per portare il Natale in biblioteca!
A cura del gruppo Galline Volanti. - Info:
panizzi.comune.re.it/ - tel. 0522.585616
28 novembre
La bibliotechina
di Natale
Presso Biblioteca San Pellegrino-Marco
Gerra. Ore 16,45 da 3 a 10 anni - su prenotazione - Costruzione di un originale
calendario dell’avvento a cura del personale della biblioteca - Info: panizzi.comune.re.it/ - tel. 0522.585616
29 novembre
Laboratorio creativo: Si avvicina
il Natale: il calendario dell’Avvento
Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11
B/C. - Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo 16 euro. Info: Tel. 0522.1535270
- 348.2603539 - e-mail: lagiraffablu@
gmail.com
63
n l’agenda
da ottobre a novembre
Gli APPUNTAMENTI a Reggio Emilia e Provincia
18 ottobre - REGGIO EMILIA
Soli Deo Gloria - Seminario L’organo storico
e il suo ruolo nella società del ventunesimo
secolo: anacronismo o attualità?
Interverranno: Mons. Tiziano Ghirelli Direttore Ufficio Beni Culturali della Diocesi di
RE-Guastalla - Pier Paolo Donati Università
di Firenze, Direttore di “Informazione Organistica” - Luigi Swich Ispettore onorario
per gli organi storici delle province di PR
e PC - Carlo Giovannini Ispettore onorario
per gli organi storici delle province di MO e
RE - Sauro Rodolfi Musicista e storico della
musica - Giuliana Montanari Ricercatrice e
insegnante di organologia - Pierpaolo e Federico Bigi Maestri d’organo e restauratori,
Castellazzo RE - Ore 11,00 - Presso Auditorium “G. Masini” - Istituto Superiore di Studi
Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’
Monti “A. Peri - C. Merulo” - Sede “A. Peri”,
via Dante Alighieri 11 - Ingresso libero e limitato ai posti disponibili. - Info: Ass. Cultura 0522.456249 - [email protected]
18 ottobre - CARPINETI (RE)
Il nostro appennino - “Escursione con l’artista”
Presentazione zona Collagna-Cerreto Alpi
e incontro con lo scultore Remo Belletti.
Con Giuliano Cervi (architetto del territorio) e Remo Belletti. Presso Palazzo Cortina, ore 17,30. Info: Associazione Stana
Tel.: 3387378038 (Prampolini). Email:
[email protected]
18 e 19 ottobre - REGGIO EMILIA
L’Oasi di Marmirolo
Attività di educazione ambientale e visite
guidate all’interno dell’Oasi a cura del Centro di Educazione Ambientale WWF di Reggio
Emilia - Orario: sab. 14.00 - 19.00; dom. e
festivi 09.00 - 19.00. Presso Oasi di Marmirolo, via Della Pace - Info. Tel. 0522.957291
- e-mail: [email protected]
18 e 19 ottobre - CORREGGIO (RE)
Gli ori dell’Autunno - Fiera di San Luca
Mercato con bancarelle, antiquariato,
esposizione di prodotti gastronomici tipici
e di prodotti artigianali, mostre, spettacoli, laboratori del gusto, lavorazione casalinga del maiale. 19 ottobre - ore 11,30:
Concorso “Raccontavino” con gara tra i
produttori di vino fatto secondo le antiche usanze. Centro cittadino. Info.: tel.
0522.631770; Pro Loco tel. 0522.641817
18 ottobre - REGGIO EMILIA
Coderdojo | Workshop
di programmazione per bambini
Un’occasione per iniziare ad acquisire dimestichezza con le nuove tecnologie, dove
giovani potranno approcciarsi al mondo
del computer, imparando a scrivere programmi videogiochi, a creare applicazioni e molto altro. Presso Spazio Gerra,
piazza Venticinque Aprile 2 - Ore 15,00
- Costo: gratuito Requisiti: 7 - 13 anni. Ad
ogni partecipante è richiesto un computer
portatile. Info: tel. 0522 585654/585653
64
19 ottobre - CARPINETI (RE)
XXX Festa dei contadini
Presso Velucciana Piazzetta dei contadini
ore 12.30 - Per prenotazioni e informazioni Circolo Ricreativo ACLI Velucciana Tel.
339/1324775
19 ottobre - SAN POLO D’ENZA (RE)
Festa della Castagna
Esposizione e vendita di caldarroste,
castagnaccio, castagnole e vin brulè. In
Piazza Matteotti dalle 9,30 alle 19. Organizzato da: Comune tel. 0522.241771
19 ottobre - REGGIO EMILIA
Soli Deo Gloria
Alessandro Buffone organo - Chiara Giroldini soprano - Coro e Schola Cantorum
Canossa - Gian Pietro Capacchi direttore
- Musiche di J. S. Bach, B. Marcello, W. A.
Mozart, C. Gounod, C. Franck - Ore 17,00
- Presso la Chiesa di Santa Teresa, via
Campo Marzio 13 - Ingresso libero e limitato ai posti disponibili. - Info: Ass. Cultura 0522.456249 - [email protected]
19 e 26 ottobre - MAROLA di CARPINETI (RE)
Festa della Castagna, il cinquantenario
E’ l’anno delle nozze d’oro per la storica
Festa della Castagna di Marola, la prima
tra quelle dell’Appennino Tosco-Emiliano
e pioniera in tutta Italia. L’anniversario
della Festa che ha nobilitato il “pane dei
poveri” in tutte le sue forme. Rievocazione storica dell’incontro tra Matilde di Canossa e l’abate Giovanni da Marola. Info:
tel. e fax 0522/813253, [email protected],
www.marola.it
19 ottobre - CARPINETI (RE)
Il nostro appennino - “Escursione con l’artista”
Escursione in territorio zona Collagna
Escursione con l’artista Remo Belletti.
In collaboraz. col CAI di Reggio Emilia.
Con Patrizio Prampolini, Angela Pietranera e Carlo Possa (giornalista). Ritrovo in
Piazza ore 9,00. Info: Associazione Stana Tel.: 3387378038 (Prampolini). Email:
[email protected]
19 ottobre - REGGIO EMILIA
La Madolena
39ª Camminata. Ore 9,15. Presso Circolo
Arci di pieve, Via F.lli Cervi 216 - Organizzato da: UISP - Circolo Arci Pieve Modolena
19 ottobre - Loc. CORTOGNO di CASINA
Festa del Marrone del Faieto
Musica, stands gastronomici, caldarroste, vin brulè, prodotti tipici e pranzo
rustico. Presso il Centro Polivalente dalle
10 alle 18. Organizzato da: Pro Loco tel.
0522.607150-607419
19 ottobre - Loc. FELINA
di CASTELNOVO NE’ MONTI (RE)
Festa del Marrone
Mostra mercato di prodotti tipici e artigianato artistico, degustazione di castagne.
In Piazza della Resistenza dalle 9 alle 20.
Org.: Pro Loco tel. 339.7739744
19 ottobre - GUALTIERI (RE)
Sagra di Ottobre
Degustazione e vendita di prodotti gastronomici tipici, luna park, mercato, cottura del formaggio Parmigiano-Reggiano.
In Piazza Bentivoglio. Organizzato da: Comune tel. 0522.221811-221869
19 ottobre - QUATTRO CASTELLA (RE)
Fiera di Ottobre
Mercato artigianale, artisti di strada, contrade locali, punti ristoro, spettacoli per
bambini e adulti, luna park. Organizzato
da: Comune tel. 0522.249211-249267
19 ottobre - SAN MARTINO IN RIO (RE)
Mercatino dell’usato
80 banchi intorno alla Rocca Estense. Dalle 10 alle 19. Info: 342.7797299
19 ottobre - FABBRICO (RE)
Mercato del Riuso
Centro cittadino - In collaborazione con
l’associazione Gruppo volontari per Fabbrico. Org.: Comune tel. 0522.751935
19 ottobre - REGGIO EMILIA
Presentazione del libro Dreaming America
- Un viaggio di sei mesi attraverso gli Stati
Uniti d’America con il mio camper e il gatto
Interverranno l’autrice Silvia Basenghi e
Angelo Mascolo - ore 11 - Sala Reggio.
Biblioteca Panizzi - Sala Reggio - Via Farini 3 - 42121 Reggio Emilia Tel.: 0522
456084 www.bibliotecapanizzi.it
19 ottobre - REGGIO EMILIA
Divertiti con lo sport .. aiutati con la prevenzione
Una giornata di sport, divertimento e balli. Durante tutta la giornata esercitazioni
gratuite per tutti di rianimazione bls con il
personale del 118 e la sera presentazione
delle attività di Casina dei bimbi L’intero
ricavato sarà finalizzato al progetto 2014
di Orgoglio Reggiano Onlus a sostegno
dei 100 anni di Croce Verde per la nuova
auto medica. Prenotazioni 393.3329100 [email protected]
19 ottobre - Loc. RONCAGLIO di CANOSSA (RE)
Festa della Castagna
Mostra mercato con marroni crudi, caldarroste, vin brulé, gnocco fritto, Parmigiano-Reggiano, salumi, aceto balsamico,
pane casereccio, miele e derivati; cottura dei ciccioli, artigianato ed espositori
vari, animazione musicale dal vivo, animazione per bambini, produzione ciccioli
in diretta da parte del “gruppo cicciolai”.
Comune tel. 0522.248426 - Pro Loco tel.
338.4950574; 339.6043502
l’agenda da ottobre a novembre
19 ottobre - Loc. Cinquecerri di LIGONCHIO (RE)
Festa della Castagna
Stands enogastronomici, degustazione di prodotti a base di castagne, intrattenimento musicale. Comune tel.
0522.891110
19 ottobre - REGGIO EMILIA
Workshop Business Model Canvas
Un’esperienza tesa a sviluppare un modello di Business innovativo, capace di
visualizzare le basi del modello di generazione del valore, all’interno di una start
up o di un’ azienda che necessita di innovarsi. Docente: Stefano Guerrieri Ore
11,00 - Durata: 8 ore Costo: 35 euro Requisiti: Entrepreneur, Startupper, Creativi
- Presso Spazio Gerra, piazza Venticinque
Aprile 2 - Info: tel. 0522 585654/585653
- e-mail: [email protected]
19 ottobre - REGGIO EMILIA
Festa d’Autunno
Gastronomia e opere dell’ingegno - Si
svolge in via Emilia San Pietro - tutto il
giorno - Info: Comune tel. 0522.456316
20 ottobre - REGGIO EMILIA
La Grande Guerra il conflitto che ha cambiato l’Europa
Ciclo di incontri sulla prima Guerra Mondiale: Simonetta Giglioli “La patria da
icona letteraria a scenario di guerra. Ore
15,30-17,30. Presso Istituto Regionale
G. Garibaldi per i ciechi di Reggio Emilia.
Organizzato dal Circolo Il Crostolo Universita’ dell’Eta’ Libera Corso Garibaldi, 42 - 42121 Reggio Emilia Info: Tel.:
0522/452182 - www.circolocrostolo.it
22 ottobre - CAMPEGINE (RE)
Astronomia per tutti: “Tradizione ermetica e
rivoluzione astronomica”
Ciclo di conferenze dedicate all’astronomia. Ore 21,15 presso Sala della Associazione Archeosofica in Via Fermi n.34/1.
Info: 0522 673700 oppure 339 4360071
23 ottobre - REGGIO EMILIA
Planisfero 2014: Nuvole. Casa di Elfriede Jelinek
Incontri con l’autore, concerti, performance e presentazioni di libri. Tre repliche:
ore 16.00, ore 17.20, ore 18.40 - Chiara Guidi A cura di Festival Focus Jelinek
- Nell’ambito di Festival Aperto Informazioni: www.iteatri.re.it - Presso Biblioteca
Panizzi, via Farini, 3 - Tel.: 0522 456084
Email: [email protected]
dal 23 al 26 ottobre - REGGIO EMILIA
XIII Reggio Film Festival
Concorso internazionale per cortometraggi - Presso: Atelier Bligny, via Bligny 52;
City- In, via Ariosto 6/B; Dinamo, viale
Monte San Michele 4; Fonderia 39 - Fondazione Nazionale della Danza, via della
Costituzione 39; Spazio Gerra, piazza
XXV Aprile 2 - Info: Reggio Film Festival
tel. 370.3037904
25 ottobre - REGGIO EMILIA
Soli Deo Gloria - ...Tra i prodigi del nuovo Organo Hauptwerk di Reggio Emilia: lo
charme ritrovato degli antichi organi francesi...
Conferenza di Paolo Terni
musicista e scrittore Nell’ambito di L’Orecchio del
Sabato - Ore 17,30 - Presso Auditorium “G. Masini”
- Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia
e Castelnovo ne’ Monti “A.
Peri - C. Merulo” - Sede “A.
Peri”, via Dante Alighieri 11
- Ingresso libero e limitato
ai posti disponibili. - Info:
Ass. Cultura 0522.456249
- [email protected]
25 e 26 ottobre - REGGIO EMILIA
L’Oasi di Marmirolo
Attività di educazione ambientale e visite guidate all’interno dell’Oasi a cura del
Centro di Educazione Ambientale WWF di
Reggio Emilia - Orario: sab. 14.00 - 19.00;
dom. e festivi 09.00 - 19.00. Presso Oasi
di Marmirolo, via Della Pace - Info. Tel.
0522.957291 - e-mail: [email protected]
25 e 26 ottobre - ROLO (RE)
Fiera di San Simone
Rassegna Agroalimentare e Folkloristica.
La via dei sapori, artisti di strada, mestieri antichi, mercatino e curiosità, antiquariato, stands gastronomici, spettacoli. Organizzato da: Comune tel. 0522.658011
- Roloinfesta tel. 339.3237126
25 e 26 ottobre - SCANDIANO (RE)
Fiera Regionale dell’Elettronica
Prodotti d’elettronica ed elettricità, telefonia, componentistica, computer, hi-fi car,
radiantismo CB e OM, videoregistrazione,
mercatino delle pulci radioamatoriali. Presso il Centro Fieristico, Piazza Prampolini, 1
- Orario: sab. 9-18,30 e dom. 9-18. Dalle
ore 21,00 presso la Rocca del Boiardo, viale della Rocca - Org.: Comune/Ufficio Fiere
tel. 0522.764302-857436
25 ottobre - BRESCELLO (RE)
Presentazione del volume:
Sancta Maria de Lentesoni
Di Giovanni Santelli e Giuseppe Ligabue La storia di Lentigione e della sua chiesa,
dalle origini fino ai giorni nostri Presso il
Centro Sociale di Lentigione, ore 16.30.
Con il patrocinio del Comune di Brescello
- Assessorato alla Cultura
25, 26 e 27 ottobre - MONTECCHIO EMILIA (RE)
Fiera di San Simone
Bancarelle, produttori e commercianti del
mondo agricolo, artigianale e commerciale. Mercatino di antiquariato, mostre, luna
park, intrattenimento, sport. Info: Comune tel. 0522.861864
n
Fiera di San Simone - 25, 26 e 27 ottobre MONTECCHIO EMILIA (RE)
dal 25 ottobre al 2 novembre MONTECCHIO EMILIA (RE)
Rassegna di Antiquariato
“San Simone”
Mostra-mercato di antiquariato. Esposizione di dipinti, sculture, miniature, libri
antichi, mobili, tappeti. Si svolge in occasione della 885° Fiera di San Simone.
Presso Casa Cavezzi, via Veneto, 29 Info: Comune tel. 0522.861863-861864
25 ottobre REGGIO EMILIA
Falso Movimento |
Workshop sul film d’animazione
Workshop per la realizzazione di un film
animato ispirato al tema del “FAKE” e
delle aspettative tradite, con proiezione
finale nella serata conclusiva del Reggio
Film Festival 2014. A cura di: OTTOmani
in collaborazione con Reggio Film Festival
- Ore 10-17,30 - Durata: 6 ore - Costo:
25 euro - Requisiti: aperto a tutti gli studenti, artisti e appassionati di cinema Presso Spazio Gerra, piazza Venticinque
Aprile 2 - Info: tel. 0522 585654/585653
- e-mail: [email protected]
25 e 26 ottobre REGGIO EMILIA
Immagina - Mostra Mercato
Con la partecipazione di gallerie di arte
moderna e contemporanea - Presso il
Centro Esposizioni, via Filangieri 15 Info: FieREmilia tel. 0522.503511; SGPeventi tel. 059.643664
26 ottobre REGGIO EMILIA
Soli Deo Gloria
Elena Cattini, Elisa Lubrano, Rodney Francis Akuffo, Giovanni Basile, Renato - Negri, Leonardo Renzi organo - Musiche di J.
S. Bach - Concerto in memoria dei coniugi
Marte e Antonietta Magnani - Ore 17,00
- Presso Basilica di San Prospero, piazza
San Prospero - Ingresso libero e limitato ai posti disponibili. - Info: Ass. Cultura
0522.456249 - [email protected]
65
n l’agenda
da ottobre a novembre
26 ottobre - ALBINEA (RE)
Festa d’Autunno - Ciccioli Balsamici
Degustazioni, tradizioni; mostra mercato
dei prodotti agricoli e alimentari, antichi
mestieri, sbandieratori, musici, falconieri,
castagnata, cottura della forma di Parmigiano Reggiano, cottura dei ciccioli da
parte dei norcini per il VI Palio del Cicciolo
e Concorso Balsamica Bonissima. Info:
0522/590211-590244 - www.comune.albinea.re.it
26 ottobre Loc. FEBBIO di VILLA MINOZZO (RE)
Festa della patata
Centro cittadino.
Info: IAT 0522.810430
26 ottobre - REGGIO EMILIA
Il sogno di Matilde a Canossa
Testi di Federica Soncini ed illustrazioni
di Daria Manenti - Presentazione del libro
alla presenza dell’autrice - Dal progetto
Slow Book nell’ambito de “I Reggiani per
esempio” a cura di AR/S Archeosistemi
Soc. Coop. - ore 11 - Saletta Primo Piano - Biblioteca Panizzi - Sala Reggio - Via
Farini 3 - 42121 Reggio Emilia Tel.: 0522
456084 www.bibliotecapanizzi.it
26 ottobre REGGIO EMILIA
Art ciack! Crea la tua pellicola |
Workshop per bambini
Un laboratorio per scoprire il fascino delle vecchie pellicole e avere l’occasione di
manipolarle e rielaborarle creativamente
con materiali di uso comune. Per imprimere sulla pellicola il proprio film e diventare
per un giorno...registi-artisti! A cura di:
ICS Associazione Culturale / Giulia Sassi, Elisa Svignano - Ore 10,30 - Durata:
1.30 ore - Costo: 4 euro - Requisiti: dai
6 ai 10 anni - Presso Spazio Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 - Info: tel. 0522
585654/585653 - e-mail: spaziogerra@
municipio.re.it
26 ottobre - BRESCELLO (RE)
Musica intorno al Fiume
Coro Città di Parma - Simone Campanini
direzione e organo - musiche di Pasquini, Bach, da Victoria, Palestrina e Poulenc
- Presso la Chiesa della Concezione, via
Roma - ore 21 - Info: Associazione culturale Giorgio Serassi tel. 340.6349601
26 ottobre - Loc. PRATICELLO DI GATTATICO (RE)
Mercatino del riuso
Esposizione e vendita di materiale usato
- in centro storico - dalle 8 alle 18 - Info:
Comune tel. 0522.477919; 348.3983290
27 ottobre - REGGIO EMILIA
La Grande Guerra
il conflitto che ha cambiato l’Europa
Ciclo di incontri sulla prima Guerra Mondiale: Carlo Perucchetti, Antonio Bonfrisco “Musica dai fronti della Grande
Guerra” Ore 15,30-17,30. Presso I’aula
multimediale del Liceo Scientifico L. Spallanzani. Organizzato dal Circolo Il Crostolo Universita’ dell’Eta’ Libera Corso Garibaldi, 42 - 42121 Reggio Emilia Info: Tel.:
0522/452182 - www.circolocrostolo.it
27 ottobre - REGGIO EMILIA
Premiazione del Reggio Film Festival
Premiazione con proiezione dei cortometraggi vincitori del Reggio Film Festival,
e presentazione degli esiti del workshop
Falso Movimento - Ore 21,00 Presso Spazio Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 Info: tel. 0522 585654/585653
29 ottobre - CAMPEGINE (RE)
Astronomia per tutti: “il linguaggio degli astri:
destino o libero arbitrio?”
Ciclo di conferenze dedicate all’astronomia. Ore 21,15 presso Sala della Associazione Archeosofica in Via Fermi n.34/1.
Info: 0522 673700 oppure 339 4360071
30 ottobre - SAN BARTOLOMEO (RE)
Seminario: “Eden - Wellness Way”
Ore 20,45 presso
Circolo Golf Matilde
di Canossa - San
Bartolomeo. Seminario di approfondimento - Nuovo programma “Wellness
Way”
Metetadolismo, Alimentazione,
Attività fisica - Relatori: Dott.Gb Camurri, Dott.ssa Camilla
Rota, Prof. Stefano
Fontanesi,
Tecnico Fitness Claudio
Paganelli - Seguirà
Buffet - Prenotazione obbligatoria,
posti limitati - Info e
Regium antiquaria prenotazioni: Cendall’ 1 al 9 novembre - REGGIO EMILIA tro Benessere Eden
Tel.0522.944244
66
dal 31 ottobre al 2 novembre VILLA MINOZZO (RE)
18ª Festa del Cinghiale
Centro cittadino. Info: IAT 0522.810430
1 e 2 novembre - REGGIO EMILIA
L’Oasi di Marmirolo
Attività di educazione ambientale e visite guidate all’interno dell’Oasi a cura del
Centro di Educazione Ambientale WWF di
Reggio Emilia - Orario: sab. 14.00 - 19.00;
dom. e festivi 09.00 - 19.00. Presso Oasi
di Marmirolo, via Della Pace - Info. Tel.
0522.957291 - e-mail: [email protected]
1 novembre - COLLAGNA (RE)
Festa della Castagna e del Cinghiale
Vendita ed esposizione di prodotti tipici, degustazione di piatti tipici a base di castagne
preparati artigianalmente dagli abitanti del
luogo, stands gastronomici. Pranzo con prodotti tipici. Al pomeriggio festa in piazza (in
caso di maltempo la festa si terrà c/o la palestra comunale). Pro Loco tel. 333.9631009
- Info: Comune tel. 0522.897120
dall’ 1 al 9 novembre - REGGIO EMILIA
Regium antiquaria
Mostra Mercato Nazionale di Antiquariato.
Una selezione esclusiva di sessanta gallerie d’arte d’antiquariato e del Novecento
storico con opere d’arte che vanno dall’alta
epoca e fino appunto al Novecento storico.
Orari: 1-2 e 8- 9 novembre: 10-20; 3-7 novembre: 15-20. Presso il Centro Esposizioni,
Via Filangieri 15. Info: Tel. 0522.503511 Tel. 059.643664 - www.regium.it/
1 novembre - REGGIO EMILIA
Workshop Frequentazioni Sonore
Workshop + Frequenze by Cambusa
Wave. A cura di MICRO CLUB Arci Tunnel
Ore 14,00 - Durata: 4 ore - Presso Spazio
Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 - Info:
tel. 0522 585654/585653
2 novembre Loc. CARNIANA di VILLA MINOZZO (RE)
Mondinata e Brulè
Centro cittadino. Info: IAT 0522.810430
2 novembre - REGGIO EMILIA
Presentazione del libro: La donna, il mondo
Con la partecipazione di poeti che hanno
scritto poesie sulla condizione della donna
nel mondo d’oggi. L’iniziativa ha il patrocinio dell’Unesco. Presenta Carlo Pellacani
- ore 11 - Sala Reggio - Biblioteca Panizzi
- Sala Reggio - Via Farini 3 - 42121 Reggio
Emilia Tel.: 0522 456084
2 novembre - Loc. CERVAREZZA di BUSANA (RE)
Festa della Castagna
Mercato di prodotti tipici di stagione e artigianali, pranzo con piatti a base di castagna tipici della cucina montanara. Per
tutta la giornata divertimento per grandi e piccini con giochi e musica dal vivo,
quintali di caldarroste, vin brulè. Pro Loco
tel. 338.3948889 Info: tel. 0522.897120
l’agenda da ottobre a novembre
n
2 novembre - REGGIO EMILIA
Musica Riciclata | Workshop per bambini
Come creare ottima musica...dai materiali di scarto! Con questo workshop si potrà diventare ingegneri del suono per un
giorno, parlando di musica, rumore, ritmo
e...costruendo il proprio strumento riciclato! A cura di: Miatralvia - letteralmente
“non buttarlo via” è una band che suona
solo rigorosamente con strumenti prodotti da materiali di riciclo. Miatralvia è un
progetto di Cooperativa Sociale Lunezia
- Ore 14,00 - Durata: 4 ore - Costo: 10
euro - Requisiti: dai 7 ai 10 anni - Presso
Spazio Gerra, piazza Venticinque Aprile 2
- Info: tel. 0522 585654/585653 - e-mail:
[email protected]
8 e 9 novembre REGGIO EMILIA
L’Oasi di Marmirolo
Attività di educazione
ambientale e visite
guidate
all’interno
dell’Oasi a cura del
Centro di Educazione Ambientale WWF
di Reggio Emilia Orario: sab. 14.00 19.00; dom. e festivi
09.00 - 19.00. Presso
Oasi di Marmirolo, via
Della Pace - Info. Tel.
0522.957291 - e-mail:
[email protected]
3 novembre REGGIO EMILIA
Soli Deo Gloria - Nei Campi delle Fiandre,
Musica dalla Grande Guerra
Lorna Windsor soprano - Peppe Servillo
canto e voce recitante - Antonio Ballista
pianoforte - A cura di Carlo Perucchetti - Musiche di C. Arona, C. Debussy, E.
De Curtis, I. Gurney, F. Poulenc, J. Ibert
- Letture da lettere di soldati reggiani e di
E. Lussu, E. M. Remarque, M. Ravel - Concerto in memoria dei caduti reggiani - In
collaborazione con Struttura di missione
per la Commemorazione del centenario
della Prima Guerra Mondiale, Presidenza
del Consiglio dei Ministri; Centro Studi
Musica Grande Guerra; Istoreco - Serata
benefica per il restauro dell’organo della
Cattedrale di Reggio Emilia - Ore 21,00 Presso Teatro Cavallerizza, viale Allegri 8
- Info: Ass. Cultura 0522.456249 - info@
solideogloria.eu
Festa ed San Martein - 9 novembre - SAN MARTINO IN RIO (RE)
9 novembre - VEZZANO
SUL CROSTOLO (RE)
Fiera di San Martino
9 novembre - REGGIO EMILIA
Mercato straordinario, mostre, artigianaCucinare e vendere le nuvole |
to, intrattenimento musicale, luna park.
Workshop per bambini
Info: tel. Comune 0522/601933
Meteorologia, Arti Culinarie & Management: un laboratorio creativo che par9 novembre - SAN MARTINO IN RIO (RE)
tendo dallo studio delle nuvole, porterà
Soli Deo Gloria
alla creazione e alla “vendita” di biscotti
Ensemble Adorno - Luigi Pagliarini diretispirati ad esse. A cura di: Minimess, una
tore - F. Liszt: Via Crucis - Concerto in
mini fabbrica digitale che cataloga le più
memoria di Claudio Fabianelli - Ore 17,00
strampalate idee dei bambini ed insegna
- Presso Chiesa di San Martino Vescovo,
ai piccoli creativi come trasformarle in
piazza Martiri - Ingresso libero e limitainvenzioni e imprese nascenti. Ore 10.30
to ai posti disponibili. - Info: Ass. Cultura
- Durata: 1 ora circa - Costo: 10 euro 0522.456249 - [email protected]
Requisiti: 3 - 9 anni - Presso Spazio Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 - Info: tel.
9 novembre - VIANO (RE)
0522 585654/585653 - e-mail: [email protected]
Festa del tartufo “Valle del Tresinaro”
La festa propone spazi per l’esposizione e
la vendita di tartufo “Valle del Tresinaro”,
9 novembre - REGGIO EMILIA
Parmigiano-Reggiano, Aceto Balsamico TraUna stanza tutta per sé | Workshop con Anna
dizionale di Reggio Emilia, miele e altri proBaldi
dotti gastronomici locali, mostra del fungo
Un’occasione per esplorare i propri mondi
e lo spazio dell’artigianato artistico. Stands
interiori e dar loro una casa, trasformangastronomici con polenta e casagai, panetti
do, con materiali di legatoria e origine
e frittelle di castagne, vin brulè e intrattenaturale, una semplice scatola di cartonimenti artistici e musicali per bambini ed
ne in un contenitore che sia specchio dei
adulti. Info: tel. 0522/988321
propri sogni e della propria identità. Un
laboratorio per riscoprire la bellezza del9 e 16 novembre - CAVOLA di TOANO (RE)
le piccole cose, della calma, dell’ascolto,
Festa del tartufo
del fare artigianale e creativo - A cura di:
Attrazione principale della festa è il tartuAnna Baldi e ICS Associazione Culturale
fo e tutti i prodotti di origine locale come
- Costo: 15 euro - Ore 15,30 - Durata:
il Parmigiano-Reggiano, i funghi porcini
3 ore - Requisiti: è richiesta la fotocopia
freschi ed essiccati, il pecorino tosco-emiuna foto personale, possibilmente in più
liano, i formaggi di latte vaccino, il saladimensioni - Presso Spazio Gerra, piazme, le coppe, i prosciutti, il miele, gli aceti
za Venticinque Aprile 2 - Info: tel. 0522
balsamici e il lambrusco reggiano. Risto585654/585653 - e-mail: spaziogerra@
ranti e stands gastronomici con piatti a
municipio.re.it
base di tartufo. Info: tel. 335/7012434
10 novembre - REGGIO EMILIA
La Grande Guerra il conflitto che ha cambiato
9 novembre - SAN MARTINO IN RIO (RE)
l’Europa
Festa ed San Martein
Ciclo di incontri sulla prima Guerra MonRievocazione storica di San martino a cadiale: Claudia Correggi “La memoria della
vallo che dona metà del proprio mantello
Grande Guerra”. Ore 15,30-17,30. Presso
al povero. Fanno da cornice bancarelle di
Istituto Regionale G. Garibaldi per i ciechi
artigianato artistico e di hobbistica. Sono
di Reggio Emilia. Organizzato dal Circolo Il
inoltre presenti diversi stand e ambulanCrostolo Universita’ dell’Eta’ Libera Corso
ti del settore eno-gastronomico. Info:
Garibaldi, 42 - 42121 Reggio Emilia Info:
0522/636736 - prolocosanmartinoinrio@
Tel.: 0522/452182 - www.circolocrostolo.it
gmail.com
3 novembre - REGGIO EMILIA
La Grande Guerra il conflitto
che ha cambiato l’Europa
Ciclo di incontri sulla prima Guerra Mondiale: Beatrice Spallanzani “Dal mito
al disincanto. La Grande Guerra nella
letteratura europea”. Ore 15,30-17,30.
Presso Istituto Regionale G. Garibaldi
per i ciechi di Reggio Emilia. Organizzato dal Circolo Il Crostolo Universita’ dell’Eta’ Libera Corso Garibaldi, 42 - 42121
Reggio Emilia Info: Tel.: 0522/452182
Email: [email protected] - www.
circolocrostolo.it
7 novembre - REGGIO EMILIA
Planisfero 2014: Presentazione del libro
“I minimi sistemi e altre storie”
Incontri con l’autore, concerti, performance e presentazioni di libri. Ore 17,30
- di Corrado Costa a cura di Eugenio Gazzola - Partecipano insieme al curatore:
Giuseppe Caliceti, scrittore, Daniela Rossi, organizzatrice culturale, Auro Franzoni, regista teatrale, Davide Carnevali,
attore. Filmato di scena del Teatro d’Arte
e Studio diretto da Auro Franzoni. Presso
Biblioteca Panizzi, via Farini, 3 - Tel.: 0522
456084 Email: [email protected]
67
n l’agenda
da ottobre a novembre
13 novembre - REGGIO EMILIA
Presentazione del libro: “Il male non dimentica”
Roberto Costantini, diventato in pochi
anni una delle voci più amate della narrativa italiana, presenterà la conclusione della Trilogia del Male, capitolo finale
dell’affresco dedicato al commissario
Balistreri - Ore 18,00 - Presso la Libreria
All’Arco - via Emilia Santo Stefano, 3 - Tel.
0522 440065 - www.libreriallarco.it
14 novembre - REGGIO EMILIA
Planisfero 2014: Reggio all’Avanguardia
Incontri con l’autore, concerti, performance e presentazioni di libri. Ore 17,30
- Cinquant’anni dopo la riunione reggiana
del Gruppo 63 - Nanni Balestrini e Renato
Barilli in dialogo con Ivanna Rossi - Presso
Biblioteca Panizzi, via Farini, 3 - Tel.: 0522
456084 Email: [email protected]
15 e 16 novembre - REGGIO EMILIA
L’Oasi di Marmirolo
Attività di educazione ambientale e visite guidate all’interno dell’Oasi a cura del
Centro di Educazione Ambientale WWF di
Reggio Emilia - Orario: sab. 14.00 - 19.00;
dom. e festivi 09.00 - 19.00. Presso Oasi
di Marmirolo, via Della Pace - Info. Tel.
0522.957291 - e-mail: [email protected]
15 novembre - REGGIO EMILIA
Research Lab | Workshop di ricerca sul movimento con musica dal vivo
Laboratorio nell’ambito della contaminazione degli stili in cui la tecnica delle
danze urbane e la gestualità della danza
contemporanea si fondono con esercizi di
teatro fisico e improvvisazioni, in stretto
rapporto con la musica dal vivo. A cura di:
Elisa Balugani Ballerina e coreografa, direttrice artistica della compagnia di danze
urbane BlakSoulz di Modena | Gaia Diavolio Attrice, si occupa di teatro pedagogia e
ricerca | Enrico Pasini Musicista diplomato
presso il conservatorio di Parma, compositore di musica elettronica. Ore 15.00
- 17.30 Durata: 2 ore e mezzo - Costo:
15 euro Aperto a tutti fino a esaurimento
posti (15 posti disponibili) - Presso Spazio
Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 - Info:
tel. 0522 585654/585653 - e-mail: [email protected]
16 novembre - REGGIO EMILIA
Soli Deo Gloria
Istvan Batori organo - Coro della Cappella Musicale San Francesco da Paola - Silvia Perucchetti direttore - Musiche di J.
U. Steigleder, J. S. Bach, J. Brahms, O.
di Lasso, canto gregoriano - Ore 17,00 Presso Chiesa di Santo Stefano, via Emilia
Santo Stefano 32 - Ingresso libero e limitato ai posti disponibili. - Info: Ass. Cultura 0522.456249 - [email protected]
16 novembre - SAN MARTINO IN RIO (RE)
Mercatino dell’usato
80 banchi intorno alla Rocca Estense. Dalle 10 alle 19. Per informazioni:
342.7797299
68
16 novembre - REGGIO EMILIA
‘La biblioteca la città. P
alazzo San Giorgio: storia, cronaca,
protagonisti’
Visita guidata alla mostra - ore 11 - Sala
mostre. Biblioteca Panizzi - Sala Reggio
- Via Farini 3 - 42121 Reggio Emilia Tel.:
0522 456084 www.bibliotecapanizzi.it
16 novembre - REGGIO EMILIA
Presentazione del libro:
La bellezza è per tutti
di Marisa Bertani - In dialogo con l’autrice
lo psichiatra e scrittore Veniero Galvagni
di Reggio Emilia - ore 11 - Sala Reggio.
Biblioteca Panizzi - Sala Reggio - Via Farini 3 - 42121 Reggio Emilia Tel.: 0522
456084 www.bibliotecapanizzi.it
16 novembre - REGGIO EMILIA
Fotografando l’Incanto |
Workshop per famiglie
sul rapporto tra genitori e figli
Per sperimentare, indagare ed esplorare
il legame familiare mediante il movimento
e l’immaginifico. Ore 15-16 età 6/10 anni
- condotto da Anna Albertarelli (coreografa) Ore 16-16,45 età 3/5 anni - condotto
da Laura Matano (coreografa) Ore 17-19
età 8/9 anni - Il linguaggio segreto delle immagini condotto da Samuela Faccin
(illustratrice) Costo: 25 euro a nucleo familiare - Aperto a tutti fino a esaurimento
posti (15 posti disponibili) - Presso Spazio
Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 - Info:
tel. 0522 585654/585653 - e-mail: [email protected]
16 novembre REGGIO EMILIA
Il Prosperino
Vendita ed esposizione di materiali e attrezzature del mondo agricolo in piazza
San Prospero. Vendita di oggetti artigianali e prodotti gastronomici del mondo
agricolo in Piazza Prampolini e Piazza San
Prospero. “Giornata del ringraziamento”,
a cura di Coldiretti. Partecipazione di
CNA, Confederazione Italiana Agricoltori,
Confagricoltura, Confesercenti. Informazioni: Comune tel. 0522.456316
16 novembre - CASTELLARANO (RE)
Sagra del Cicciolo
Esibizione di esperti norcini nella cottura dei ciccioli nei tradizionali paioli, mercato contadino e prodotti gastronomici.
Info: tel. Pro Loco 339/3947299; Comune
0536/850114
18 novembre - REGGIO EMILIA
Presentazione del libro:
“Cacciatore del buio”
Donato Carrisi condurrà fra le tenebre
del suo “Cacciatore del buio” - Ore 18,00
- Presso la Libreria All’Arco - via Emilia
Santo Stefano, 3 - Tel. 0522 440065 Email: [email protected] - www.libreriallarco.it
21, 22 e 23 novembre - REGGIO EMILIA
75º Esposizione Ornitologica Internazionale
“Città del Tricolore”
Esposizione di colombi da hobby: razze
nazionali ed estere selezionate dagli allevatori italiani - Esposizione nazionale
avicoli-amatoriali - Presso il Centro Esposizioni, via Filangieri 15 - Info: FieREmilia
tel. 0522.503511
22 e 23 novembre - REGGIO EMILIA
L’Oasi di Marmirolo
Attività di educazione ambientale e visite guidate all’interno dell’Oasi a cura del
Centro di Educazione Ambientale WWF di
Reggio Emilia - Orario: sab. 14.00 - 19.00;
dom. e festivi 09.00 - 19.00. Presso Oasi
di Marmirolo, via Della Pace - Info. Tel.
0522.957291 - e-mail: [email protected]
22, 23 e 25 novembre - GUASTALLA (RE)
Fiera di Santa Caterina
Mostra-mercato, stands commerciali,
luna park, spettacoli, animazione, mostre, esposizione di macchine agricole,
attrazioni ludiche per i bambini, dibattiti
e convegni, mostre d’arte. 559° Edizione.
In centro storico. Info: Tel. 0522.839711
- 0522.839763
22, 23 e 25 novembre - SCANDIANO (RE)
“Fotovoltaico, Eolico, Idroelettrico, Energie
Alternative e Fonti Rinnovabili”
Presso il Centro Fieristico, Piazza Prampolini, 1 - Orario: sab. 9-18,30 e dom. 918. Dalle ore 21,00 presso la Rocca del
Boiardo, viale della Rocca - Org.: Comune/Ufficio Fiere tel. 0522.764302-857436
23 novembre - REGGIO EMILIA
Ritratto di un insegnante - parole, immagini,
suoni ed esperienze dalla scuola di tutti
Alla presenza dell’autore Marco Cosentina - narrazioni di Graziella Ferraccù, accompagnamento musicale di Ovidio Bigi.
Introduzione a cura di Paola Terranova e
intervento di Barbara Bertani - ore 11 Sala Reggio. Biblioteca Panizzi - Sala Reggio - Via Farini 3 - 42121 Reggio Emilia
Tel.: 0522 456084
24 novembre - REGGIO EMILIA
Soli Deo Gloria
Fabio Biondi violino - G. P. Telemann: Integrale delle 12 Fantasie per violino solo Concerto in memoria di Adriana Cavallini
- Ore 21,00 - Presso Chiesa Cattedrale di
Santa Maria Assunta - coro ligneo, piazza Prampolini - Ingresso libero e limitato
ai posti disponibili. - Info: Ass. Cultura
0522.456249 - [email protected]
24 novembre - REGGIO EMILIA
Festa del Patrono San Prospero
Solenni cerimonie religiose dedicate al
Vescovo Prospero, Santo Patrono di Reggio Emilia. In Piazza San Prospero e vie
del centro storico. Info: IAT Comune Tel.
0522.451152
l’agenda da ottobre a novembre n
Mostre, arte e gallerie a Reggio Emilia e Provincia
ROCCA ESTENSE di S.MARTINO IN RIO
- fino 8 marzo 2015
Gli scarti preziosi
Mostra di gioielli realizzati con rame, ottone e alluminio. Più di cinquanta realizzazioni, collane, bracciali, orecchini, anelli e
sculture gioiello in esposizione. Orario: sab.
10-12,30, dom. e festivi 10-12,30 e 15,3018,30 - giorni feriali su appuntamento.
Presso la Rocca Estense, Corso Umberto I,
1. Info.: Tel. 0522636709 - e-mail: [email protected]
GALLERIA BONIONI ARTE dal 18 ottobre al 30 novembre
Giacomo Cossio, “L’ultima ruota del
carro”
Mostra che aderisce all’iniziativa “In Contemporanea”. A cura di Chiara Canali e
Niccolò Bonechi Orari: mart.-dom. 1013 e 16-20, chiuso il lunedì. Info: Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia - Corso
Garibaldi, 43 - tel. 0522 435765 - www.
bonioniarte.it - [email protected]
GALLERIA SAN FRANCESCO - fino al
19 ottobre
Sul far della sera
Mostra personale di Sara Giuberti, pittrice
acquerellista. L’esposizione, intitolata “Sul
fare della sera”, propone dipinti di paesaggio molto vicini alle sperimentazioni a cui
la tecnica dell’acquerello va soggetta nel
panorama dell’arte contemporanea. L’artista lavora bagnando abbondantemente
il supporto cartaceo e lasciando i colori
liberi di vagare sulla superficie screziata
del foglio. Il risultato finale non è mai una
composizione astratta, ma un paesaggio
fatto di elementi riconoscibili, anche se
generati da procedimenti presi a prestito
dalla pittura informale.. Orario tutti i pomeriggi dalle 16 alle 19,30 escluso lun. e
giov. Presso Galleria San Francesco via
Bardi 4/B - Reggio Emilia Tel. 0522/440458
- [email protected] - www.
galleriasanfrancesco.com
PALAZZO DEI PRINCIPI di CORREGGIO
(RE) - fino al 19 ottobre
SPAZIO GERRA dal 24 ottobre al 2 novembre
Personale di pittura di Pier Domenico
Magri. Orario: sab. 15,30-18,30, dom. e
festivi 10-12,30 e 15,30-18,30. Presso
Palazzo dei Principi Corso Camillo Benso
Conte Di Cavour 7 Tel. 0522693296
Una suggestiva immersione nell’atmosfera delle sale cinematografiche reggiane di
una volta, attraverso scatti fotografici che
fermano il tempo e permettono, proprio
nell’era dei multisala, di rivivere l’autentico valore del cinema. Gli Improbabili Attori di Maurizio Rinaldi invitano lo sguardo
a riscoprire le poltrone, le luci soffuse, i
piccoli gesti e le vite che hanno animato i
cinema del nostro territorio. Orario: sab.
10-23, dom. 10-21 - Presso Spazio Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 - Info: tel.
0522 585654/585653 -
Nessundove
CHIOSTRI DI SAN DOMENICO fino al 19 ottobre
Riflessi
Opere fotografiche pittoriche realizzate
su tela, trattate con resine e vernici. Protagonista delle opere è la figura femminile ed i riflessi creati dall’acqua, dall’aria
e dalle ombre. Artisti della mostra Francesca Aristarchi - Enrico Rossi - Federica
Oppi. Orario: sab. e dom. 17-19. Info: [email protected]
PUB “LA GALERA” - di CORREGGIO
(RE) - fino al 20 ottobre
Colpi d’occhio
Personale fotografica di Marco Venghi. In
esposizione tra gli altri, scorci di Correggio e di Mantova e volti di familiari. Orari:
tutti i giorni 19-01. Presso Pub “La Galera” - corso Cavour 19/a - Info: tel. 338
6071314
GALLERIA 8,75 ARTECONTEMPORANEA
- fino al 22 ottobre
Collettiva “Because I’m Happy!” 8,75:
vent’anni di attività
Mostra che aderisce all’iniziativa “In Contemporanea”. Orari: mart., merc., ven.,
sab. 17,30-19,30, oppure su appuntamento. Info.: Galleria 8,75 Artecontemporanea, Corso Garibaldi, 4 - Tel. 3403545183;
0522556806
Mostra fotografica Maurizio Rinaldi
CENTRO D’ARTE MEDARDO ROSSO Montecavolo (RE) fino al 25 ottobre
La Pietra è una fonte dove i sogni gemono
Mostra di scultura degli insegnanti della
Scuola di Scultura su Pietra di Canossa.
Espongono gli scultori Annalisa Fanfoni,
Marco Montepietra, Luca Prandini, Michele Sassi, Alessandro Toni, Stefano Vignali.
Orario: 16,00-19,30. Presso Centro d’Arte
Medardo Rosso, via Firenze n° 3 loc. Montecavolo (RE). Info: tel. 0522.880365 - Info:
e-mail: [email protected]
CASTELLO DI BIANELLO - fino al 26 ottobre
Il mistero di Monte Lucio
Mostra archeologica, che nasce dopo un
progetto biennale di scavi archeologici
per valorizzare i quattro colli Monte Vetro, Monte Zane, Monte Lucio e Bianello.
Lo studio si è focalizzato su Monte Lucio e
sui suoi aspetti storici. Orari: dom. e festivi 15-19, altri su prenotazione. Presso
il Castello di Bianello - Strada Provinciale,
23 - Quattro Castella (RE) Info: tel. 0522
249267
GALLERIA PARMEGGIANI fino al 19 ottobre
Assenze - Riccardo Varini
Il titolo del progetto espositivo - “Assenze” - fa riferimento da una ricerca portata
avanti negli ultimi dieci anni e mai presentata nella sua interezza. Lasciati momentaneamente da parte i paesaggi chiari del
passato, l’autore si concentra sugli spazi,
ricostruendo l’idea di assenza a partire da
eventi non eccezionali, solitudini, misteri
e luci che arrivano comunque a portare
colore e meraviglia. Orari: mart.-ven.
9-12; sab.-dom. e festivi 10.00-13.00 e
16.00-19.00, lun. chiuso. Ingresso libero.
Info:: tel. 0522 456477, www.musei.re.it.
Assenze - Riccardo Varini - fino al 19 ottobre
- GALLERIA PARMEGGIANI
69
n l’agenda
da ottobre a novembre
GALLERIA DE’ BONIS fino al 1 novembre
Sonia Maria Luce Possentini
“L’innocenza delle cose”
Mostra che aderisce all’iniziativa
“In Contemporanea”. Orari: lun..sab. 10-13 e 16-19, giov. 10-13,
chiuso lunedì, giovedì pomeriggio e
domenica. Per info: GALLERIA DE’
BONIS Viale dei Mille ,44/B - tel.
0522/580605 / 338/3731881 - email [email protected]
PALAZZO DUCALE di Castelnovo
ne’ monti - fino al 2 novembre
Antichissima Bismantova
I reperti archeologici del sito preprotostorico di Campo Pianelli 150
anni di ricerche - Orari di apertura: fino al 4 maggio tutti i gg.
15.30/18.30 - dal 5 maggio al 29
giugno sabato, domenica e festivi
16/19 - Presso Palazzo Ducale - Via
Roma, 12/b - Castelnovo ne’ Monti
- Info: Biblioteca 0522/610204
L’Orlando Furioso: Incantamenti,
Passioni e Follie - fino all’11 novembre PALAZZO MAGNANI
CORTE OSPITALE di RUBIERA (RE) fino al 26 ottobre
Tissue
Collettiva sul tema intrigante del tessuto
interpretato e analizzato nelle sue varie
peculiarità, da elemento puramente estetico e suggestivo dietro a cui si celano storie, a una ricerca che va oltre diventando
espressione di una identità personale e
di un pensiero. In esposizione, opere di
Giorgia Beltrami, Barbara Bonfilio, Mimmo Iacopino, Cristina Iotti, Florencia Martinez, Elisa Rossi e Ketty Tagliatti. Orari:
sab.-dom. 10/13 e 16/19 e su richiesta.
Presso Corte Ospitale, via Fontana , 2 Rubiera - Tel. 0522 629392; 339 4953893
PALAZZO DEI PRINCIPI di CORREGGIO
(RE) - fino al 26 ottobre
Giuseppe Andreoli La camera di San Paolo
Omaggio di un capolavoro del Correggio. Bassorilievi in terracotta. Orario: mart-dom. 1012,30 e 15,30-18,30, lun. chiuso. Presso Palazzo dei Principi Corso Camillo Benso Conte Di
Cavour 7 - Correggio (RE) Tel. 0522693296
L’OTTAGONO di BIBBIANO (RE) fino al 26 ottobre
Matteo Pantano
Personale del pittore veneto Matteo Pantano. Orari: sab. e dom. 10-12,30 e 1618,30. Info.: L’Ottagono Piazza Damiano
Chiesa, 2 - Bibbiano (RE) Tel. 348 5306266.
Info: [email protected]
70
GALLERIA 13 - ARTE MODERNA
E CONTEMPORANEA fino al 2 novembre
“Habitat”personale di Jonathan
Guaitamacchi
Jonathan Guaitamacchi nasce a
Londra nel 1961, vive e lavora tra Milano,
Londra e Cape Town. Guaitamacchi dipinge
paesaggi la cui essenza e sintesi formale
nascono dalla memoria, dal ricordo che
lega l’artista al territorio inglese e alla cultura anglosassone dalla quale proviene. Le
imponenti scogliere di Dover o la M25 (tangenziale londinese), diventano veri e propri
varchi, luoghi che stimolano continuamente
l’immaginario dell’artista. Orari: giov. ven.
sab. e dom. 9,30-13 e 15,30-19,30 Presso
Galleria 13 - Arte Moderna e Contemporanea Via Roma 34/b, 42100 Reggio Emilia.
Info: www.galleria13.com
VV8artecontemporanea fino al 2 novembre
Vasco Ascolini, “Low Tone”
Mostra che aderisce all’iniziativa “In Contemporanea”. Orari: mart-sab. 10,3013,00 e 16,30-19,30, lun. e dom. chiuso.
Info.: VV8artecontemporanea - Cortile di
Palazzo Borzacchi, via Emilia S. Stefano,
14 - Reggio Emilia Tel. 0522 432103 - email: [email protected]
MAX CAFE’ - fino al 6 novembre
Galline 3.5
Personale di Karim Sabbagh, nato a Firenze nel 1973 e residente da anni a Rubiera (RE). In esposizione, opere che rappresentano un innovativo approccio alla
Pop Art. Sabato 18 ottobre: incontro con
l’artista alle ore 18,00 - Orari: 7,30-19,30,
dom. chiuso. Info: Max Cafè via Guidelli
1/F - Reggio Emilia Tel. 0522/432712
SPAZIO GERRA dall’8 al 17 novembre
Ode - Mostra di Anna Baldi
Un’esposizione evocativa e silenziosa dell’illustratrice Anna Baldi, un suggestivo
percorso intessuto fra carta e fili di cotone, dove la poetica del fare artistico si
lascia ispirare dalla natura. Con le sue
opere, pezzi unici nati dal dialogo fra molteplici linguaggi e materiali, Anna Baldi
offre un invito a ricercare la preziosità e
la bellezza delle piccole cose, essenziali
solo come le cose vere sanno essere, e
un ritmo più rispettoso dei delicati equilibri tra uomo e natura. Orario: sab. 10-23,
dom. 10-21 - Presso Spazio Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 - Info: tel. 0522
585654/585653 - e-mail: spaziogerra@
municipio.re.it
MUSEO DEI CAPPUCCINI fino al 9 novembre
Dalla Terra ai Frati
alla Luna di Astolfo
L’esposizione comprende due sezioni: la
prima legata all’aspetto storico documentario con l’esposizione delle cinquecentine delle opere di Ariosto e dei documenti
relativi alla donazione del terreno su cui
sorge il convento da parte di Orazio Malaguzzi; la seconda legata alla presenza dei
Cappuccini nell’ex ospedale psichiatrico
San Lazzaro con l’esposizione di disegni
provenienti dall’archivio storico dell’ospedale psichiatrico San Lazzaro e di opere a
tema create per l’anno ariostesco su suggestioni del Furioso negli atelier del Dipartimento di salute mentale e dipendenze patologiche dell’Ausl di Reggio Emilia e
della Bethlem Gallery di Londra. Presso il
Museo dei Cappuccini, via Ferrari Bonini,
6. Info: 0522.580720 www.museocappuccini.it
PALAZZO MAGNANI fino all’11 novembre
L’Orlando Furioso: Incantamenti, Passioni e Follie
A Reggio Emilia una grande mostra con
oltre cinquanta tra i più grandi artisti contemporanei : pittori, scultori, fumettisti,
illustratori e fotografi. Per celebrare il
genio visionario di Ludovico Ariosto - Mostra a cura di Sandro Parmiggiani. Presso
Palazzo Magnani, Corso G. Garibaldi, 29.
Info. Tel. 0522/454437 - [email protected]
SPAZIO GERRA - 15 e 16 novembre
Fotografando l’incanto
Arte creata con l’infanzia: video/istallazioni/fotografia/illustrazioni a cura di
Anna Albertarelli. Orario: sab. 10-23,
dom. 10-21 - Presso Spazio Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 - Info: tel. 0522
585654/585653 - e-mail: spaziogerra@
municipio.re.it
l’agenda da ottobre a novembre n
REZARTE CONTEMPORANEA fino al 16 novembre
“Passione e sentimento.
Angela Bergomi Mario Pini”
Mostra che aderisce all’iniziativa “In
Contemporanea”. Orari: mart., ven.
e sab. 9-12,30 e 16-19,30, merc. e
giov. 9-12,30, dom. 16-19,30, lun.
chiuso. Info: RezArte Contemporanea Via Emilia Ospizio, 34/D - Reggio Emilia Tel. 0522/333351 - [email protected]
STUDIO BFMR
& PARTNERS DOTTORI
COMMERCIALISTI fino al 21 novembre
Bonjour, Monsieur Calatrava Stanislao Farri incontra
Santiago Calatrava
In mostra, quarantadue fotografie in
bianco e nero che catturano le linee
e i volumi dei tre ponti di Calatrava
e della Stazione Mediopadana che ormai caratterizzano l’area nord della
città. Una ricognizione appassionata,
avviata da Farri nel 2006, quando i
ponti erano in fase avanzata di costruzione, ed ultimata nel 2014, che
ci restituisce la visione d’insieme, e i
dettagli segreti, delle opere, e la loro
interazione con lo spazio, segnato
dalla presenza ineludibile degli alberi sulla terra e delle nuvole nel cielo.
Orari: lun.-ven. 10-12 e 16-18. Info.:
Studio BFMR & Partners Dottori Commercialisti, Piazza Vallisneri, 4 - Tel.
0522 455000
Bonjour, Monsieur Calatrava - Stanislao Farri
incontra Santiago Calatrava - fino al 21 novembre STUDIO BFMR & PARTNERS DOTTORI COMMERCIALISTI
2000 & NOVECENTO GALLERIA
D’ARTE - fino al 4 dicembre
Collettiva “Dialoghi d’Arte. Tra realismo e astrattismo”
Mostra che aderisce all’iniziativa “In Contemporanea”. Un’esposizione che ha l’intento di individuare costanti comunicative attraverso diversi
linguaggi artistici, al fine di documentare l’equilibrio tra novità e tradizione su cui si basa e si
regge la creatività moderna. Orari: tutti i giorni 10-12,30 e 16-19,30 (aperto dom. e festivi).
Presso 2000 & NOVECENTO GALLERIA D’ARTE,
Via Emilia San Pietro, 21 - tel. 0522 580143
SPAZIO GERRA fino al 23 novembre
GALLERIA D’ARTE RADIUM ARTIS di SAN
MARTINO IN RIO - fino al 28 dicembre
Fotografia, danza, cinema, design,
green,nuove tecnologie, musica, DIY
sono gli ambiti tematici degli otto
weekend in cui si articola il programma
di Kraftwerk. Ogni fine settimana alterna momenti di formazione, riflessione e
confronto a intrattenimento ed eventi
culturali, in modo da permettere la più
ampia partecipazione alle diverse attività. Una sezione particolare è dedicata
ai bambini e alle famiglie, che hanno
la possibilità di cimentarsi insieme nei
laboratori più bizzarri, dalla costruzione di strumenti musicali con materiali
riciclati, alla scoperta di come vendere
le nuvole, passando per la programmazione informatica, la manipolazione di
fotografie e pellicole cinematografiche,
fino alla scoperta dei legami attraverso
il movimento. Orari: giornate inaugurali
2/05 ore 18,30-24 - 3 e 4/05 ore 10-24;
dal 6 maggio al 15 giugno: sab. 10-23,
dom. e festivi 10-21, chiuso lun. Info.
Tel. 0522/456249 www.fotografiaeuropea.it
Personale di pittura di Gianfranco Asveri
(Fiorenzuola d’Arda, 1948). L’esposizione presenta un ciclo inedito di dipinti, al
quale l’artista ha lavorato negli ultimi due
anni su un motivo a lui particolarmente
caro: il ricordo della madre. Orari: sab. e
dom. 10-12,30 e16-19,30. Presso Galleria
d’Arte Radium Artis - via Don Pasquino
Borghi, 1/A - Info: Galleria d’Arte Radium
Artis tel. 349/4958166
Kraftwerk_Energy Station
Memorie “Il tesoro nascosto”
COLLEZIONE MARAMOTTI fino al 31 gennaio 2015
Il corpo figurato
Una piccola selezione di opere, un open
storage del proprio patrimonio iconografico, che hanno come elemento comune la
raffigurazione del corpo concepito e realizzato utilizzando soluzioni tecniche e formali
molto variegate. Giov. e ven. 14.30 - 18.30
Sab.e dom. 10.30 - 18.30 (chiuso: 25-26 dicembre, 1 e 6 gennaio) Info: Collezione Maramotti via F.lli Cervi 66 - Tel. 0522.382484
- [email protected]
BIBLIOTECA PANIZZI fino al 4 aprile 2015
La Biblioteca e la città Palazzo San Giorgio:
storia, cronaca, protagonisti
Via Farini, 3. Sala mostre Piano Terra
- mostra ad ingresso libero, visitabile
negli orari di apertura. Quest’anno la
Biblioteca festeggia i 150 anni dalla riapertura al pubblico dopo l’Unità d’Italia
(1864-2014): un’occasione preziosa per
presentare alla città la storia e il patrimonio della biblioteca e di Palazzo San
Giorgio, la sede che la accoglie fin dalla
sua formazione.
COLLEZIONE MARAMOTTI fino al 14 aprile 2015
Ariatti - Joffe Ritratto di donne
Alessandra Ariatti e Chantal Joffe hanno concentrato la loro ricerca artistica
nel ritratto, una tradizione figurale che
ha percorso ininterrottamente l’arte
occidentale (ma non solo) dal Quattrocento a oggi. Il ritratto, come investigazione dell’interiorità, oltre che delle
fattezze, di una persona o personaggio,
risale, ancor prima dell’epoca moderna,
ai ritratti in marmo greci e romani; pur
adattandosi all’evoluzione degli stili e
delle forme, ha sempre mantenuto la
necessità storica di testimoniare istanze di coesione o dissociazione sociale.
La mostra, a ingresso libero, è visitabile negli orari di apertura della collezione
permanente. Giov. e ven. 14.30 - 18.30
Sab.e dom. 10.30 - 18.30 (chiuso: 2526 dicembre, 1 e 6 gennaio) Info: Collezione Maramotti via F.lli Cervi 66 - Tel.
0522.382484 - [email protected]
71
n l’agenda
da ottobre a novembre
TEATRI a Reggio Emilia e Provincia
18 ottobre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Sogni capovolti
Audiovideoinstallazione per il 40° della
strage di Piazza della Loggia a Brescia. Il
progetto (legato all’opera Il sogno di una
cosa) è stato realizzato come tesi di laurea presso l’Istituto Europeo di Design dai
due studenti/autori. Il percorso di lavoro
che ha portato verso l’installazione è partito da una ricerca iniziale su libri, articoli, immagini, documentari e, soprattutto,
dall’incontro con la Casa della Memoria.
Ore 18,00 inaugurazione, apertura fino al
2 novembre - Presso Chiesa di S. Carlo
18 ottobre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Mike Stern Band
Featuring Bob Franceschini, Chris Minh
Doky, Keith Carlock. Mike Stern è un protagonista della storia chitarristica moderna. Salito alla fama internazionale per la
sua partecipazione alla band di Miles Davis negli anni Ottanta. Ore 20,30 presso il
Teatro Ariosto
18 ottobre - BRESCELLO (RE)
“Chi ha incastrato Charley Grant”
TeatroBarrique - Compagnia Zimmer FreiRegia di Paolo Guatteri - Presso Teatro Gino
Cervi, Via F.lli Rosselli (dietro Scuola Media).
Info: Biblioteca Comunale 0522/482520
18 e 19 ottobre - REGGIO EMILIA
Dialettale: “35 anni di teatro dialettale
da Belica ad Adelmo Adelmo”
Teatro San Prospero, via Guidelli, 5 - Sab.
ore 21,00, dom. ore 16,00 - Di e con Antonio Guidetti
19 ottobre - REGGIO EMILIA
Finalmente domenica: Senza sapere.
Il costo dell’ignoranza in Italia
Di Giovanni Solimine, con l’autore dialoga Massimiliano Panarari. Presso il Teatro
Valli, Sala degli Specchi, ore 11,00. Appuntamento della domenica mattina con
scrittori, filosofi, giornalisti e musicisti. .
Dalle 10 alle 13 sono aperte le terrazze e
le sale del Ridotto del Teatro Municipale
Valli con caffetteria, bookshop e mostre.
Info: 0522.58811, 0522.45885
19 ottobre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Voci vicine. Concerto-passione
Per musica, video e giornalista di Fabio Cifariello Ciardi - prima assoluta - Un lavoro
che lega inestricabilmente l’arte compositiva, l’indagine sociale, una riflessione sui
linguaggi, l’impiego di tecnologie audio e
video in un’inventiva forma di concerto
rappresentato, in cui frammenti video diventano solisti di un’opera sui generis, o
meglio, di una Passione. Ore 18,00 presso
il Teatro Cavallerizza
72
21 ottobre - CASALGRANDE (RE)
Dialettale: Teresianum:
“Me, an so gnan chi te!”
Teatro De Andrè - piazza Roberto Ruffilli,
1 - ore 21,00. Brillante commedia dialettale, a cura della compagnia amatoriale
Teresianum di Scandiano
22 ottobre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Fondazione
Nazionale della Danza Aterballetto
Nuove coreografie: Di Stefano - Longo Kratz - La seconda presenza di Aterballetto nel programma di Aperto è una serata
composita, con tre coreografie di altrettanti autori diversi: “Upper East Side” - prima
assoluta, coreografia Michele Di Stefano
- “Nude Anime”, coreografia Valerio Longo
- “SENTieri” new creation by Philippe Kratz
- Ore 20,30 presso il Teatro Cavallerizza
23 ottobre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Nuvole.
Casa di Elfriede Jelinek
Di e con Chiara Guidi - Orari: tre repliche
ore 16.00, ore 17.20, ore 18.40 presso la
Biblioteca Panizzi
24 ottobre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Virgilio Sieni
Quadri della Passione - prima assoluta - Progetto Cerbiatti del nostro futuro - Partendo
dalla collaborazione con la Fondazione I Teatri
di Reggio Emilia, il coreografo Virgilio Sieni con
la sua Accademia sull’arte del gesto ha ideato
il Progetto Cerbiatti del nostro futuro_Reggio
Emilia allo scopo di creare e sviluppare un repertorio di danza contemporanea destinato e
interpretato da giovani danzatori del territorio emiliano. Orari: ven. 20,30 e sab. 18,00 e
19,30 presso il Palcoscenico del Teatro Valli
25 ottobre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Rob Mazurek
Una delle più recenti avventure di Rob Mazurek nell’universo del suono è il Pulsar Quartet:
un’incredibile miscela esplosiva tra la magia e
la potenza di una delle pianiste del momento,
Angelica Sanchez; le curve melodiche di Matthew Lux, basso; le galassie poliritmiche del
batterista, John Herndon; l’arco solare di Rob
Mazurek alla cornetta. Ore 20,30 presso il Teatro Cavallerizza
26 ottobre - REGGIO EMILIA
Finalmente domenica: Marguerite
Di Sandra Petrignani con l’autrice dialoga
Laura Artioli. Presso il Teatro Valli, Sala degli
Specchi, ore 11,00. Appuntamento della domenica mattina con scrittori, filosofi, giornalisti e musicisti. Dalle 10 alle 13 sono aperte
le terrazze e le sale del Ridotto del Teatro
Municipale Valli con caffetteria, bookshop e
mostre. Info: 0522.58811, 0522.45885
26 ottobre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Sincronie spettrali
Simone Beneventi, percussioni - Flavio
Virzì, chitarra elettrica - Sincronie spettrali racchiude in un’unica fantascientifica
espressione le dimensioni microscopiche
del ritmo e del timbro: particelle infinitesimali di tempo e infinitesima costituzione
spettrale del suono. È su queste linee di
lavoro che l’ultima generazione di compositori italiani ha spinto le proprie ricerche.
Ore 18,00 presso il Palcoscenico del Teatro Ariosto
26 ottobre - BRESCELLO (RE)
Concerto: Coro Città di Parma
Ore 21,00 presso la Chiesa della Concezione,
via Roma - Simone Campanini, direzione e organo - Musiche di Pasquini, Bach, da Victoria,
Palestrina, Poulenc - Promosso da Associazione
Serassi - “Musiche intorno al fiume”
28 ottobre - CASALGRANDE (RE)
Dialettale: Ridere per vivere
“Una sera con le barze”
Teatro De Andrè - piazza Roberto Ruffilli, 1 ore 21,00. Serata di beneficenza al De Andrè di
Casalgrande, il ricavato andrà a favore dell’associazione RIDERE PER VIVERE che opera con i
suoi clown presso l’ospedale di Sassuolo.
29 ottobre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Jesus
Babilonia Teatri - produzione 2014 - Jesus
è uno spettacolo sulla figura di Gesù. A
partire dalla sua storia, dalle sue parole,
dalle sue azioni. A partire dai Vangeli. Ore
20,30 presso il Teatro Cavallerizza
29 ottobre - CASALGRANDE (RE)
Prosa: Othello, la H è muta
Teatro De Andrè - piazza Roberto Ruffilli, 1
- ore 21,00. Anno Domini 2013. Verdi compie
200 anni. Wagner compie 200 anni. Gli Oblivion
compiono 10 anni. 200+200+10 = 410 anni in
totale. 2013 - 410 = 1603 Nel 1603 Shakespeare scrive Othello. Othello è la prima opera di
Verdi in cui si avverte chiaramente l’influsso di
Wagner. L’inevitabile si è compiuto. Gli Oblivion
accolgono la sfida lanciata dalla numerologia
dando vita ad un evento eccezionale
31 ottobre e 2 novembre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Il sogno di una cosa
Opera per il 40° della strage di Piazza della
Loggia a Brescia - Una commemorazione non
può che fondarsi su un atto forte di memoria,
l’imperativo resta quello di non dimenticare
ciò che di terribile accadde il 28 maggio 1974.
Essere oggi testimoni vuol dire che quei fatti,
quelle vicende, sono diventate racconto di un
passaggio generazionale che diviene monito e
civile appuntamento. Orari: ven. 20,30, dom.
15,30 presso il Teatro Valli
l’agenda da ottobre a novembre n
1 novembre - REGGIO EMILIA
12 novembre - CASALGRANDE (RE)
18 e 19 novembre - REGGIO EMILIA
Carlo Boccadoro, direttore - Davvero selvaggio
è il sentiero tracciato in questo concerto, o forse meglio: “selvatico”. Nel senso di un cammino che conduce in luoghi bellissimi e disparati,
paesaggi accidentati in cui dominano varietà e
rigoglio, e lo scarto inatteso che tuttavia lascia
il tempo del raccoglimento, o della concitazione, prima di passare a una nuova sorpresa. Ore
20,30 presso il Teatro Cavallerizza
Teatro De Andrè - piazza Roberto Ruffilli, 1 ore 21,00. Anna Galiena, Sergio Muniz, Amanda Sandrelli, Marina Massironi per una brillante
commedia di Juan Carlos Rubio. Regia Chiara
Noschese - Rincontrarsi dopo tanti anni riserva sempre grandi sorprese: ognuno intraprende i propri percorsi, vive le proprie esperienze,
costruisce la propria realtà..., ma a volte c’è
qualcosa che può comunque accomunare persone anche molto diverse tra loro.
Fondazione Teatro S.Torino-E.R.T. - da Enrico
IV/Enrico V di William Shakespeare - adattamento e regia Andrea De Rosa - con Giuseppe
Battiston e con Giovanni Franzoni Elisabetta
Valgoi, Martina Polla, Annamaria Troisi e cast
in via di definizione. Orari:mart. e merc. 20,30
presso il Teatro Valli
Festival Aperto: Sentieri Selvaggi
2 novembre - REGGIO EMILIA
Finalmente domenica: Il sorriso
rivoluzionario di Mozart
Con Giovanni Bietti. Presso il Teatro Valli, Sala
degli Specchi, ore 11,00. Appuntamento della
domenica mattina con scrittori, filosofi, giornalisti e musicisti. Letture, musica dal vivo e attività per ragazzi. Dalle 10 alle 13 sono aperte le
terrazze e le sale del Ridotto del Teatro Municipale Valli con caffetteria, bookshop e mostre.
Info: 0522.58811, 0522.45885
4 novembre - CASALGRANDE (RE)
Dialettale: Qui’d Cadross “Amor A mor”
Teatro De Andrè - piazza Roberto Ruffilli,
1 - ore 21,00. Serata di beneficenza al De
Andrè di Casalgrande, il ricavato andrà a
favore dell’associazione RIDERE PER VIVERE che opera con i suoi clown presso
l’ospedale di Sassuolo.
6 novembre - REGGIO EMILIA
Concerto: Orchestra da Camera di
Mantova
Umberto Benedetti Michelangeli, direttore - Maria Joao Pires, pianoforte - Lilit Grigoryan, Pianoforte - Programma: Mozart,
Concerto in mi bem. magg. per pianoforte
e orch. K. 271 (Jeunehomme-Konzert) Mozart, Concerto in mi bem. magg. per
2 pianoforti e orch. K. 365 - Mozart, Sinfonia in si bem magg. K 319. Ore 20,30
presso il Teatro Valli
Prosa: Tres
14, 15 e 16 novembre - REGGIO EMILIA
Operetta/musical:
Sette spose per sette fratelli
Con Flavio Montrucchio, Roberta Lanfranchi Una delle commedie più divertenti e longeve
del grande schermo torna in scena a teatro
nel 60esimo anniversario del celebre film, con
uno straordinario cast di 25 cantanti-ballerini-acrobati. Roberta Lanfranchi è Milly, dolce
e inflessibile moglie di Adamo Pontipee, rude
e intrepido boscaiolo dal cuore tenere, interpretato da Flavio Montrucchio. Una colonna
sonora indimenticabile, che valse il Premio
Oscar 1955. Orari: ven. e sab. 20,30, dom.
15,30 presso il Teatro Valli
Prosa: Falstaff
21 novembre - REGGIO EMILIA
Concerto: Martin Fröst e Roland Pöntinen
Martin Fröst (clarinetto) e Roland Pöntinen (pianoforte).Programma: Schumann, 3 Stücke im
Volkston Bartók, Dalle Danze popolari rumene
- Chopin, Mazurka in la minore op. 17 n. 4 per
pianoforte - Chopin, Mazurka in re maggiore
op. 33 n. 3 per pianoforte - Chopin, Mazurka in
do diesis minore op. 63 n. 3 per pianoforte Brahms, 4 Danze ungheresi (arr. per clarinetto
e pianoforte) - Schumann, Fantasiestücke op.
73 - De Falla, Dalle 7 Canzoni popolari spagnole (arr. Pöntinen/Fröst) - Alfven, The Herd Maiden’s Dance (arr. Fröst /Pöntinen) - Fröst, Tre
danze Klezmer. Ore 20,30 presso il Teatro Valli
22 e 23 novembre - REGGIO EMILIA
Prosa: Spettacolo di farse di Dario Fo
15 e 16 novembre - REGGIO EMILIA
Teatro San Prospero, via Guidelli, 5 - Sab.
ore 21,00, dom. ore 16,00. Compagnia “Della
Chiocciola” RE - Regia di Auro Franzoni
Teatro San Prospero, via Guidelli, 5 - Sab.
ore 21,00, dom. ore 16,00. Di Damiano Scalbrini. Commedia dialettele - compagni “Fnil
Bus Theater” - Regia Damiano Scalabrini
23 novembre - REGGIO EMILIA
Dialettale: “Al cow boy d’la basa”
16 novembre - REGGIO EMILIA
Finalmente domenica: Renzo Piano
di Francesco Dal Co - Lectio magistralis. Presso il Teatro Valli, Sala degli Specchi, ore 11,00.
Appuntamento della domenica mattina con
scrittori, filosofi, giornalisti e musicisti. Letture, musica dal vivo e attività per ragazzi. Info:
0522.58811, 0522.45885
Finalmente domenica: Stoner
Di John E. Williams - reading di Sergio
Rubini. Presso il Teatro Valli, Sala degli
Specchi, ore 11,00. Appuntamento della
domenica mattina con scrittori, filosofi,
giornalisti e musicisti. Letture, musica dal
vivo e attività per ragazzi. Dalle 10 alle
13 sono aperte le terrazze e le sale del
Ridotto del Teatro Municipale Valli con
caffetteria, bookshop e mostre. Info:
0522.58811, 0522.45885
7, 8 e 9 novembre - REGGIO EMILIA
Prosa: La leggenda del Grande Inquisitore
Compagnia Umberto Orsini s.r.l. dai Fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij - regia
Pietro Babina - con Umberto Orsini e Leonardo Capuano. Orari: ven. e sab. 20,30;
dom. 15,30 presso il Teatro Ariosto
9 novembre - REGGIO EMILIA
Finalmente domenica: Ci siamo persi i
bambini. Perché l’infanzia scompare
Di Marina D’Amato con l’autrice dialoga
Piergiuseppina Fagandini. Presso il Teatro Valli, Sala degli Specchi, ore 11,00.
Appuntamento della domenica mattina
con scrittori, filosofi, giornalisti e musicisti. Letture, musica dal vivo e attività
per ragazzi. Dalle 10 alle 13 sono aperte
le terrazze e le sale del Ridotto del Teatro Municipale Valli. Info: 0522.58811,
0522.45885
Concerto: Orchestra da Camera di Mantova
6 novembre Teatro Valli
73
EVE NTI
Croce Verde
Un concerto
per i 100 anni
Marcello Mazzoni con il Pathos Ensemble nell’impervio Totentanz di Liszt
Domenica 12 ottobre presso il Teatro Valli si è tenuto il concerto
conclusivo delle celebrazioni del centenario della Croce Verde,
volto alla raccolta di fondi per la Pubblica Assistenza.
La serata, presentata da Stefania Bondavalli, ha visto in primis
l’intervento del presidente della Croce Verde, Livio Vacondio e
del presidente di BUS74 (organizzatore dell’evento), Ivan Spelti.
Protagonisti della serata sono stati musicisti di livello internazionale: la divina Sonia Ganassi, finalmente di nuovo presente sul
palco del nostro teatro, Renato Negri, organista notissimo e di
eccelso valore che si è esibito sull’organo di scena recentemente
restaurato dalla famiglia Terrachini, Glauco Bertagnin, strepitoso virtuoso del violino, Marcello Mazzoni, pianista di caratura
internazionale e il Pathos Ensemble, formazione composta da
Glauco Bertagnin (1º violino), Matteo Marzaro (2º violino), Alessandro Pandolfi (viola), Giordano Pegoraro (violoncello), Luigi
Fontana (clavicembalo).
Va registrato lo strepitoso successo di tutti i musicisti e l’ottima
affluenza di pubblico in una serata che resterà nella memoria di
tutti per anni.
Il Pathos Ensemble con il clavicembalista Luigi Fontana
La divina Sonia Ganassi sul palco del nostro teatro accompagnato
dal Maestro Mazzoni
Ancora il Pathos Ensamble nei Tango di Piazzolla
La platea gremita del Teatro Valli
74
A destra:
Il funambolico
Glauco Bertagnin
nel concerto
di Vivaldi
EVE NTI
Basilica di San Pietro
A
Monsignor Ghirelli
è il nuovo parroco
ccompagnato dal Vescovo di Reggio Emilia – Guastalla, ha
fatto ingresso nella maestosa chiesa di s. Pietro in città il
nuovo parroco, mons. Tiziano Ghirelli.
Ad accoglierlo, oltre una chiesa gremita di semplici fedeli, amici e parenti, le massime autorità cittadine: il Prefetto Vicario
dott. Cocode; le Autorità militari; la prof.ssa Emanuela Caselli, in
rappresentanza dell’Amministrazione Comunale; la Soprintendente
ai beni architettonici, arch. Paola Grifoni, con l’arch. Elisabetta Pepe;
i funzionari della Soprintendenza Archeologica dell’Emilia Romagna,
dott.ssa Renata Curina e dott. Marco Podini; molti sindaci della Provincia.
Insieme a diversi confratelli sacerdoti, presente anche il vescovo
emerito di Reggio Emilia – Guastalla, S. E. mons. Giovanni Paolo
Gibertini, del quale da oltre 25 anni mons. Ghirelli è segretario particolare.
Il suggestivo rito di consegna simbolica degli “strumenti di lavoro”
al neo parroco da parte del Vescovo Camisasca è stato sottolineato
dagli splendidi canti della corale parrocchiale.
Nelle immagini di questa pagina alcuni momenti della Cerimonia con
Mons. Ghirelli, Mons. Camisasca Vescovo di Reggio, Mons. Gibertini
vescovo emerito e alcune autorità
75
EVE NTI
Museo Diocesano
Arte e gourmet
al gala benefico
E
leganza, lusso e beneficenza.
Nell’esclusiva location delle
sale del Museo Diocesano, si
è svolto il gala organizzato da
Casimiro Eventi per lanciare il loro
nuovo servizio di organizzazione e catering.
L’occasione (rigorosamente a invito e
per sole cento persone) è stata anche
quella di aprire le meravigliose stanze
di proprietà della Diocesi, che contengono opere d’arte antica, ai più inedite. Così, tra le note di un violino, lumi
di candela, bicchieri di bollicine, la
rarissima acqua nera, cocktail detox,
assaggi di tartare, bottarga e salmone
al mohito, i partecipanti hanno avuto
il piacere di ammirare anche un nuovo
scorcio su piazza San Prospero e sulla
facciata della chiesa illuminata.
Erano presenti, tra gli altri, l’assessore al commercio Natalia Maramotti, la
direttrice dei Musei Elisabetta Farioli,
il sostituto procuratore Maria
Rita Pantani, l’avvocato Federica Padovani, il notaio Valentina Rubertelli,
l’avvocato Maria Stella Mescoli e la sorella Maria Cristina Mescoli.
Buffet nella Sala Museo Diocesano
76
da sin.: Notaio Di Girolamo Teresita
e De Bonis Lao
Buffet nella Sala Museo Diocesano
da sin.: Prof. Sido Bonfatti e Gigliola Iotti
da sin.: Dott. Fulvio Curti, Raffaella Bondi
e Bianchi Giovanni (La Perla)
EVE NTI
da sin.: Giovanni Bianchi (La Perla), Dott Fulvio Curti e Cesare Schiarea
Buffet nella Sala Museo Diocesano
da sin.: Dott Valentina Rubertelli
e Dott Antonio Caranci
da sin.: Avv. Maria Stella Mescoli e Fernando
Murueta Aldrete
da sin.: Dott.sa Mariarita Pantani
e Avv. Federica Padovani
da sin.: Assessore Natalia Maramotti e consorte
da sin.: Dott Claudio Vincetti e consorte
da sin.: Veronica Barbato e (Basco)
77
EVE NTI
A.C. Reggiana
Buon Compleanno Regia !
L
a Reggiana ha spento le 95 candeline insieme ai
propri tifosi in Piazza Prampolini, nel cuore del centro della città, davanti alla targa di Severino Taddei.. Un incontro simbolico, in cui tutti insieme si
è voluto brindare alle 95 candeline spente dalla soceità
granata ed anche un modo per creare ancora più sinergia
tra la società e la piazza, dopo il ritrovato entusiasmo di
questo inizio di stagione. I tifosi, come sempre, hanno
fatto sentire il proprio attaccamento alla maglia granata,
intonando cori di sostegno alla Reggiana. Piazza Prampolini è stata tutta colorata di granata grazie anche alla
presenza di tutto il settore giovanile della Reggiana, con
più di duecento atleti, tra bambini e ragazzi che non sono voluti mancare
all’appuntamento, fancendo così capire quello che è il loro attaccamento alla
maglia granata. La serata, tra i cori dei tifosi, ha visto l’onorevole Mauro Del
Bue, ex assessore allo sport raccontare ai presenti quella che è stata la storia
della Reggiana, con la speranza di festeggiare il centenario della società in
una categoria superiore rispetto alla Lega Pro. Va ricordato che fu proprio
Mauro Del Bue uno dei principale sostenitori dell’installazione della targa in
onore di Severino Taddei che è oggi visibile proprio in Piazza Prampolini.
Alla conclusione della festa con i tifosi la Reggiana, nelle figure del capitano
Beppe Alessi e Andrea Parola ha consegnato ai ragazzi della Curva Sud una
maglia granata autografata da tutti i giocatori per Ioda, in un invito simbolico
per continuare a lottare dopo l’incidente avuto. La prima squadra granata
e i suoi tifosi hanno poi brindato insieme all’interno del Caffè Europa ai 95
anni della società, consolidando ancora di più questo entusiasmo ritrovato e
questa coesione tra la società e la piazza che già si respira all’interno dello
stadio”Città del Tricolore” durante le sfide casalinghe della Reggiana.
78
immagini prese dal sito:
www.reggianacalcio.it
Foto di Gianni Santandrea
EVE NTI
Pallacanestro Reggiana
Serata di Gala al Teatro
Valli per i 40 anni
I
l Teatro Valli ha aperto il sipario per la serata di Gala in onore
dei 40 anni della Pallacanestro Reggiana. Ospiti da tutto il
mondo sono accorsi alla grande festa che ha fatto accendere
i riflettori su Reggio Emilia, non solo del mondo del basket,
ma anche istituzioni locali come il primo cittadino Luca Vecchi. Tra
i giocatori più noti erano presenti Montecchi, Codeluppi, Ragazzi, Slanina, Fus, Basile, Zappi, Grisanti, Chiacic, Bouie, Robinson,
Young, Infante, oltre a tutti i giocatori della squadra odierna. Il
palco del Teatro Valli è stato domato egregiamente dal vice direttore di Sky Sport, il reggiano Lorenzo Dallari, che ha contribuito
in modo insostituibile a far diventare la serata davvero indimenticabile e che era affiancato dalla showgirl Federica Fontana. Tra
i presenti anche l’ex presidente di Lega Basket Valentino Renzi,
l’attuale presidente Fernando Marino, il commissario tecnico della
nazionale italiana Simone Pianigiani e Gianni Petrucci presidente
della Federazione Italiana Basket, mentre a rappresentare il maggiore sponsor, il responsabile marketing della Grissin Bon Callisto
Scanarini. Sulla lista anche il primo presidente Enrico Prandi, mentre a rappresentare l’ex presidente Chiarino Cimurri, scomparso
nel 2004, il fratello Giorgio e la figlia Veronica. Presente il coach
Max Menetti e tra il pubblico anche Carnevali dell’U.S. Sassuolo,
l’ex allenatore Fabrizio Frates, Mario Ghiacci, Sandro Crovetti. Nel
corso della serata è stato proiettato il video storico realizzato appositamente per l’occasione: gioie e dolori di una vera famiglia che
oggi compie 40 anni e che ha affrontato tutto sempre a testa alta
fino ad arrivare ai successi di oggi.
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EVE NTI
Società La Torre
Il S.Ilario vince il primo Memorial Francesco Vallery
V
Luciano Vallery premia i vincitori (2° posto Planet)
Luciano Vallery premia i vincitori
(1° posto Sant’Ilario)
MVP Dotti Sant’Ilario
Luciano Vallery premia i vincitori (3° posto La Torre)
Luciano Vallery premia i vincitori (4° posto Albinea)
A destra il Poster realizzato con le tante immagini,
sportive e non, di Francesco Vallery
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a in archivio con soddisfazione la prima edizione del Memorial Francesco
Vallery di pallacanestro, organizzato
dalla Torre per ricordare il suo giocatore, allenatore e dirigente, prematuramente
scomparso il 21 luglio scorso. Nella due giorni di sabato 4 e domenica 5 ottobre, presso la palestra Scaruffi, sono stati tantissimi
gli amici di ‘Cesco’ che hanno assistito alle
quattro partite di Promozione, passando per
un saluto, o fermandosi a lungo. Il torneo è
stato conquistato dal Sant’Ilario, che ha superato in finale 61-58 il Planet Parma, dopo
aver battuto 66-69 La Torre. I ducali, invece,
nella propria semifinale avevano piegato 4449 l’Iwons Albinea. La finale 3° posto è stata
appannaggio dei padroni di casa, che si sono
imposti 60-44 sulla truppa di coach Brevini,
mentre a vincere il premio di miglior giocatore
è stata la guardia santilariese Giovanni Dotti.
Inoltre, ai famigliari di Vallery - genitori, sorella e nipoti – La Torre ha voluto consegnare
una targa ricordo, ritirata dal padre Luciano,
per il grande contributo offerto da Francesco
alla società grigiorossa in tanti anni.
“Vogliamo ringraziare tutti quanti sono intervenuti a questa iniziativa – commenta il presidente della Torre Raul Siligardi –, partendo
dalle società partecipanti e dalla FIP, ma anche i media che hanno dato risalto alla manifestazione, contribuendo a renderla ancora
più partecipata. I tanti amici presenti sugli
spalti in questi due giorni sono stati l’ennesima dimostrazione di quanto Francesco fosse
apprezzato e stimato”.
EVE NTI
Cicloturistica lungo le strade del Po
Grande successo
dell’ “Impavida d’Emilia”
Circa duecento i partecipanti a Guastalla (RE), insieme a
vecchie glorie del ciclismo e a costruttori storici di biciclette
194
partecipanti, fra cui molti giovanissimi, alcuni
non ancora maggiorenni, e ben 73 biciclette
d’epoca. L’evento ha condotto lungo gli argini di
bonifica e le golene del Po a Guastalla, Gualtieri, Boretto, Novellara, Reggiolo e Luzzara duecento appassionati delle
due ruote che hanno pedalato sui due percorsi proposti (di 45 km e di
72 km). A dar ulteriore colore alla manifestazione ci hanno pensato poi
i “ciclisti d’epoca” con le loro antiche biciclette e l’abbigliamento vintage
che hanno reso omaggio alla storia del ciclismo eroico del secolo passato. Fra le chicche della kermesse, anche la presenza di una replica di
biciclo inglese del 1875, condotto da Mario Labadessa, direttore di “Bici
D’Epoca”, che si è aggiudicato un premio speciale. Nata da un’idea di
Vitaliano Biondi, Giuseppe Alai, Ivan Pavesi e Armando Nocco, e organizzata dal Comune di Guastalla, con l’adesione dei Comuni di Gualtieri,
Boretto, Novellara, Reggiolo, Luzzara e del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, L’impavida d’Emilia intende preservare un patrimonio
di strade sterrate, elemento imprescindibile del paesaggio del Po.
A tutti i ciclisti è stato offerto, all’arrivo in piazza Mazzini, Epò Basta,
un portentoso elisir contenente qualche goccia di Lambrusco delle terre
reggiane. Una provocazione, nata dalla fantasia di Mauro Del Bue, per
dire no all’uso delle sostanze dopanti in ambito sportivo. Poi, per rifocillare i corridori, è stata offerta una buona pastasciutta preparata dalla
Pro Loco di Guastalla, insieme a fragrante gnocco fritto.
Nella classifica finale sono risultati vincitori per gli uomini: al primo
posto Paolo Cavazzuti di Modena (con bicicletta Gladiator a cardano
1875), al secondo Lorenzo Borelli sempre di Modena (su una Labor del
1910) e al terzo un altro modenese, Ermes Leonardi (su una Durchopp).
Tra le donne ha ottenuto il primo premio la modenese Denis Bavutti
(Hirondelle retropedal del 1907), Giulia Rocca di Reggio Emilia con una
Marastoni del 1957 e Antonella Guerci con una Marastoni del 1968.
Sono stati attribuiti anche tre premi speciali: il primo ad Alessandro
Lombardi (Peugeot 1908), il secondo a Giuseppe Zombardi (Dei 1920) e
a Simone Lamacchi (Cilles Ludovic Morin Rennes 1905).
L’impavida è stata anche l’occasione per incontrare vecchie glorie del
ciclismo reggiano come Danilo Barozzi professionista alla Cimatti (dieci
anni e nove vittorie, dal 1949 al 1958, gli anni di Bartali e Coppi), Pietro
Partesotti, ottimo ciclista, che partecipò a cinque edizioni del Giro, dal
1962 al ‘66, al Tour del ‘65 e a due mondiali; Lauro Grazioli, lo scandianese, classe 1943, professionista verso la fine della stagione 1966,
giusto in tempo per partecipare al Giro di Lombardia, e arrivare 17°, e
Licinio Marastoni, storico produttore di telai per tanti campioni, fra cui
Moser che con la bicicletta di Marastoni vinse il Giro nel 1984.
“L’Impavida d’Emilia”, forte del successo di questa seconda edizione,
dà appuntamento a tutti gli appassionati per il prossimo anno. www.
impavida.info
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EVE NTI
Ascmad Prora
“I
Stefano Baldini testimonial di “Io mi impegno”
O MI IMPEGNO” è lo slogan della campagna pubblicitaria
di Ascmad Prora onlus, di cui il campione olimpico Stefano Baldini è uno dei testimonial e l’impegno, il grande
sportivo, ce lo mette davvero con la sua costante presenza, la sua generosità e solidarietà!
Come promesso, Baldini, ha destinato una quota del ricavato delle
iscrizioni per “Atene 2004+10”, la grande manifestazione del 29
agosto scorso a Rubiera per la ricorrenza del decimo anniversario del suo oro olimpico ad Atene 2004, alla onlus reggiana e ha
consegnato personalmente alla associazione un assegno di 1500
euro.
Presenti alla cerimonia il Presidente di Ascmad Prora, dott. Giovanni Fornaciari, il dott. Romano Sassatelli, la dott.ssa Maria Paola Ruggieri, i volontari dell’associazione ed il Direttore Generale
ASMN Dott. Ivan Trenti, che ha espresso al campione maratoneta
tutta la sua ammirazione e gratitudine per la collaborazione così
assidua a favore della onlus ospedaliera.
I ringraziamenti a Baldini sono stati tanti da parte di Ascmad Prora, non solo per il sostegno economico importante ma anche per
l’affetto che ormai lega il grande campione a coloro che lavorano per la onlus con la stessa tenacia, impegno,
professionalità e cuore tipica di uno sportivo come lui. Le grandi sfide di Ascmad Prora sono state vinte proprio come una maratona ... correre avanti senza fermarsi mai, credendo in ciò che si fa ed impegnandosi fino
al raggiungimento della meta, dell’obiettivo prefissato. Stefano Baldini, oggi direttore tecnico della nazionale
giovanile , non è solo un grande campione con le ali ai piedi ma è anche una persona che sa che cosa significa
la vera solidarietà.
La donazione di Stefano Baldini e della sua società sportiva è a favore del progetto di Ascmad Prora per la nuova
Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, sostenuta da “IO MI IMPEGNO”.
A Sant’Ilario serata da record
U
n vero record di solidarietà, ottimismo e sana
voglia di stare insieme con la consapevolezza
anche di fare qualche cosa di molto buono. In
360 hanno partecipato alla consueta cena al
Parco S. Rocco , organizzata dal gruppo Cacciatori Val
d’Enza e coordinata da sig. Ernesto Grossi, a favore di
Ascmad Prora Onlus.
“Eventi di questa portata sono possibili solo con persone speciali, che sanno trascinare con entusiasmo e
da persone come i presenti che sanno che cosa significa solidarietà.” Questo il primo ringraziamento della
Onlus reggiana dinanzi alle lunghe tavolate di commensali che hanno gremito l’ampio salone del Centro
al S. Rocco.
L’evento, appuntamento fedele ed annuale a favore
della Onlus, è stato dedicato alla campagna di raccolta fondi “IO MI IMPEGNO” e anche a S.Ilario l’impegno
è stato forte. Una collaborazione che ha coinvolto alla
grande la provincia di Reggio e anche quella di Parma,
ed il Sindaco Moretti ha ringraziato i presenti, sentendosi onorato di rappresentare una comunità che sa
riconoscere il vero senso di stare insieme.
Sono stati tanti anche i volontari che hanno prestato
la loro opera per l’ evento di beneficenza, persone
sempre pronte a mettersi in gioco senza risparmiarsi
.... Una vera serata di primati : record anche nel numero dei tortelli, ne sono stati fatti 4500! e record per
la somma devoluta ad Ascmad Prora: Undicimila Euro
per “IO MI IMPEGNO”!
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