francia - Unicredit

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francia - Unicredit
Political Risk & Country Analysis
Febbraio, 2015
FRANCIA – Guida Paese
FRANCIA
Superficie: 643.801 km²
Città principali: Parigi, Marsilia, Lione, Tolosa, Lilla
Popolazione ed età media: 65,2 mln; 40,9 anni
Lingue: francese
Forma di governo: Repubblica semipresidenziale
Agenzie di rating
Rating
Outlook
AA
Aa1
AA
0/7
Negativo
Negativo
Stabile
-
S&P’s
Moody’s
Fitch
SACE 1
Contesto operativo
Fare business 2
Competitività 2
Corruzione 2
Fonte: CIA, The World Factbook, 2015
Opportunità per il business internazionale 3
Classificazione
31° (su 189 paesi)
23° (su 144 paesi)
26° (su 175 paesi)
Punti di debolezza
Dati macroeconomici
2013
2014
2015S
2016S
PIL ($ mld)
2.809
2.842
2.636
2.588
PIL pro capite ($)
43.690
43.960
40.570
39.620
Variazione del PIL (%)
0,4
0,4
0,9
1,2
Consumi privati (% PIL)
55,3
55,0
55,0
55,0
Consumi privati (% )
0,3
0,3
1,0
1,1
Inflazione (%)
1,0
0,6
0,2
0,8
Disoccupazione (%)
9,9
9,7
9,5
9,3
Competitività in declino:
posizione commerciale
deteriorata negli ultimi 10
anni a causa del calo della
competitività.
Bilancio Pubblico (% PIL)
-4,1
-4,4
-4,3
-3,7
Alta disoccupazione.
Debito pubblico (% PIL)
92,2
95,7
99,0
101,0
Rischio terrorismo: la
minaccia di attentati
rimane elevata.
Fonte: The Economist Intelligence Unit, febbraio 2015
Interscambio € bn
2013
2014
Export Italia
42,2
35,1
Import Italia
30,5
25,5
Saldo Italia
11,7
10,0
Necessità di varare più
riforme strutturali.
Insoddisfazione
dell’elettorato: indice di
gradimento per il
Presidente Hollande al
20%.
Fonte: Istat, febbraio 2015
1.
Condizioni di assicurabilità: i Paesi sono classificati in 8 categorie di rischio da 0
a 7, dove 0 rappresenta il minimo rischio, mentre 7 il massimo.
2
Fare business: World Bank, Doing Business 2015
Competitività: World Economic Forum, Global Competitiveness Index 2015
Corruzione: Transparency International, Corruption Perceptions Index 2014
3
L’indicatore è una media delle valutazioni espresse nelle singole sezioni del
documento.
UniCredit – Political Studies
Deficit elevato ed
economia stagnante: stato
delle finanze pubbliche
ancora problematico e
ripresa lenta.
Pag. 1

Punti di forza
2 ° mercato di
destinazione export
italiano: 65 mln di
consumatori con un
reddito medio pro-capite
di circa €40mila ed indici
demografici dinamici.
Attrazione IDE: La
Francia continua ad
essere una delle
principali destinazioni
mondiali degli
investimenti diretti
esteri, ed accoglie il 10%
dei flussi di IDE in
entrata nell’Ue.
Infrastrutture e servizi
pubblici di qualità:
infrastrutture di alta
qualità che forniscono
connessioni veloci
soprattutto con i MENA.
Manodopera
qualificata: investe
molto nella formazione e
ha una forza lavoro ben
qualificata e altamente
produttiva.
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Febbraio, 2015
Political Risk and Country Analysis
FRANCIA– Guida Paese
QUADRO POLITICO
Contesto politico
Indicatori politico-sociali
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati The
Economist Intelligence Unit, 2015
QUADRO ECONOMICO
Contesto economico
Composizione del PIL 2013
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati CIA The
World Factbook, 2015
Political Studies
1) Scenario politico.
La Francia è governata dal 2012 da un governo socialista che grazie al sistema
semipresidenziale assicura al Paese una buona stabilità. Il secondo rimpasto di
governo del presidente Hollande, nel 2014, ha portato ad una maggiore coesione.
2) Tematiche attuali.
Durante il 2014, la Francia di Hollande si è impegnata nel Pacte de
Responsabilité, puntando su provvedimenti a sostegno dell’offerta, al fine di
alleggerire il carico fiscale e contributivo che grava sulle imprese e ridurre la
spesa pubblica in un'azione di rilancio del progetto riformista dell'Esecutivo,
imperniato su tre fronti:
a) riduzione del costo del lavoro;
b) stimolo agli investimenti, attraverso la riduzione del carico fiscale a favore
delle imprese;
c) aumento del potere di acquisto delle fasce più deboli. Parallelamente, è in
corso di definizione un ambizioso piano di riduzione di 50 miliardi della spesa
pubblica dal 2015 al 2017, così ripartiti: 18 miliardi di Euro dallo Stato centrale,
11 miliardi dalle collettività locali, 10 miliardi dalla sanità ed 11 miliardi dalla
previdenza ed assistenza sociale.
3) Scenari futuri.
Il clima politico è destinato a subire un deterioramento nel corso 2015-17
ma il Paese rimane stabile. Il presidente socialista Hollande risulta essere uno
dei Presidenti più impopolari nella storia del Paese. A tal proposito vi è una forte
probabilità che non venga riconfermato alle elezioni del 2017 e che il partito di
centro-destra Union pour un mouvement populaire (Ump) dell’ex Presidente
Sarakozy perda voti a favore dell’estrema destra del Front National (FN), che si
conferma in forte ascesa, anche a seguito dell’attentato jihadista alla redazione
della rivista satirica “Charlie Hebdo” nel gennaio 2015.
1) Elementi di forza.
 Fiducia mercati: la Francia continua a finanziarsi a tassi molto bassi perché
il suo modello che garantisce governabilità e rapidità decisionale, viene
premiato nonostante fondamentali economici non eccellenti.
 Modello statalista: il modello francese è sempre stato caratterizzato da una
forte presenza dello Stato nell’economia, attraverso un’attenta
programmazione economica a salvaguardia degli investimenti strutturali
interni. Questo ha permesso al Paese di essere tra le principali economie
industriali (nei settori automotive, aerospaziale, ferrovie, cosmetici, beni di lusso,
assicurazioni, farmaceutici, telecomunicazioni, energia, difesa e agricoltura) e ai
suoi grandi gruppi aziendali di competere sui mercati internazionali.
2) Elementi di debolezza.
 Scarsa competitività del settore produttivo e ripresa lenta.
 Deficit e debito ancora elevati: La strategia di finanza pubblica mira a
conseguire nel triennio 2015-2017 una riduzione della spesa per 50 miliardi €
(18 miliardi a carico dello Stato, 11 a carico degli Enti locali, 10 a carico
dell'assicurazione sanitaria, 11 a carico della sicurezza sociale), ed è coerente
con gli impegni assunti a livello europeo per il risanamento dei conti pubblici.
 Carico fiscale: la pressione fiscale ha raggiunto il 46% del PIL.
3) Scenari futuri.
 Le principali sfide di politica economica consisteranno nel ridurre il deficit di
bilancio, arginare l'aumento del debito pubblico, migliorare la competitività
delle aziende e soprattutto garantire un maggior grado di giustizia intragenerazionale. La riduzione strutturale di € 30 mld (pari all’1,5% del PIL) dei
contributi sociali a carico delle imprese (attualmente pari al 12% del PIL) mira a
ridurre il cuneo fiscale sul lavoro, dimezzando il gap rispetto alla media dei paesi
OCSE, e concentrando i benefici dal lato delle imprese, data l’elevata pressione
fiscale totale sulle imprese. Questi obiettivi implicano la necessità di ampie
riforme al sistema fiscale e previdenziale e alla pubblica amministrazione, e
una revisione del quadro giuridico per il mercato del lavoro. La resistenza
sociale a tutti questi cambiamenti sarà forte.
Pag. 2
Disclaimer nell’ultima pagina.
Febbraio, 2015
Political Risk and Country Analysis
FRANCIA– Guida Paese
INTERSCAMBIO COMMERCIALE - IDE
Import dall’Italia per settori (mld €,
2013)
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati ICE, 2015
Flussi dei principali Paesi investitori
(mln €, 2011)
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati ICE, 2015
QUADRO OPERATIVO
Contesto operativo
Principali indicatori DB 2015
1) Scambi con l’Italia.
L’Italia occupa il 3° posto sia nella classifica dei Paesi fornitori sia in quella dei
Paesi clienti. Nel 2013 l’interscambio è stato pari a € 72,7 mld in leggera
diminuzione rispetto al 2012 (€ 74,4 mld). Nel 2013, le esportazioni italiane
sono state pari a € 42,2 mld (in diminuzione rispetto ai € 43,1 mld nel 2012)
mentre le importazioni italiane hanno raggiunto i € 30,5 mld (in diminuzione
rispetto ai € 31,3 mld nel 2012).
2) Import settoriale dall’Italia.
I settori principali dell’export italiano includono: meccanica, auto, moda e agroalimentare.
3) Interscambio e Investimenti Diretti Esteri (IDE).
Nel 2013 le importazioni francesi globali sono state € 512,7 mld (+0,9% rispetto
al 2012) e le esportazioni € 436,6 mld (+1,7% rispetto al 2012). La bilancia
commerciale rimane fortemente deficitaria (€-76,1mld ), ma il saldo negativo
risulta in diminuzione per il secondo anno consecutivo con un miglioramento del
3,7% rispetto al 2012. La Francia è esportatrice netta di aeronautica, prodotti
farmaceutici e agro-alimentari, mentre risulta importatrice netta di energia e
della maggior parte dei prodotti industriali. Sesta potenza esportatrice
mondiale di beni e seconda a livello europeo, assiste ad una contrazione delle
proprie quote di mercato in valore dall’inizio degli anni 1990. Dal 2006 in poi la
quota di mercato a livello mondiale si è stabilizzata attorno al 3%, mentre nei
confronti dei Paesi OCSE è del 6,5%. I principali Paesi clienti della Francia sono
nell'ordine Germania, Belgio e Italia. Lo stesso ordine si ritrova nella classifica dei
principali Paesi fornitori. La Francia si colloca al 10° posto nella classifica
mondiale delle principali destinazioni degli IDE e al 2° posto in Europa dopo il
Regno Unito, davanti alla Germania ($32 mld) con $40 mld di flussi in entrata.
Accoglie il 10% dei flussi in entrata nell’UE. Nel 2011 ha mantenuto il 2° posto in
Europa per numero di progetti di investimento, con il 17% rivolto al mercato
Europeo. E’ inoltre destinataria di 698 nuovi progetti pari a 27.958 posti di
lavoro creati o salvaguardati.
1) Contesto operativo.
Il contesto operativo è eccellente (con una forza lavoro qualificata, ottime
infrastrutture di trasporto). Il Doing Business 2015 colloca il Paese al 31 ° posto
su 189 paesi in termini di facilità nel fare business. Registra ottimi risultati per
quanto riguarda: rispetto dei contratti, commercio transfrontaliero e avvio
d’impresa. Il Paese si piazza in posizioni meno competitive per la registrazione di
proprietà. L’Indice sulla Competitività 2015 colloca la Francia al 23° posto su
144 paesi. Il Paese eccelle per quanto riguarda educazione ed infrastrutture.
2) Pagamenti e riscossioni.
La carta di credito è lo strumento più utilizzato, a scapito dell’assegno, anche se è
ancora diffuso. Le procedure per la cause di insolvenza durano in media 1,9 anni.
Il tasso medio di recupero è di 48,4 centesimi per ogni dollaro. La Francia è al
22° posto nel Doing Business 2015 per quanto concerne la facilità nel risolvere
casi di insolvenze.
I 5 fattori maggiormente problematici per fare business
Fonte: Rielaborazione Unicredit su dati World Bank, Doing
Business 2014 (0 = migliore performance).
Political Studies
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati World Economic Forum, the Global
Competitiveness Report 2014-2015. *Classifica stilata in base alle risposte
ricevute dagli imprenditori operanti in loco intervistati.
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Political Risk and Country Analysis
FRANCIA– Guida Paese
Political Studies
Political Studies:
Francesca Nenci (Head of Political Studies)
Political Risk & Country Analysis*:
Angelica Attolico (Head of Political Risk and Country Analysis);
Luciano Mario Bencivinni (Political Analyst);
Andrea Bucolo (Political Analyst);
Valentino De Bernardis (Political Analyst);
Esra Gulfidan (Political Analyst);
Alessia Messina (Political Analyst).
* Political Risk & Country Analysis monitora regolarmente l’area dell’Europa Centro-orientale (AT, AZ, BA, BG, CZ, DE, HR,
HU, PL, RO, RU, SK, SLO, SRB, TR, UA), ed altre regioni del mondo tra cui l’Asia, il Medioriente e Nord Africa, l’Africa
subsahariana e l’America del Sud.
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Political Studies
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