Pacemaker Leadless Nanostim™
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Pacemaker Leadless Nanostim™
Manuale per il paziente Pacemaker Leadless Nanostim™ Così piccolo che troverà posto nel Suo cuore. E nella Sua vita. Impariamo a conoscere il pacemaker leadless Nanostim I pacemaker tradizionali Un cuore sano e in condizioni normali è in grado di regolare automaticamente la frequenza cardiaca. Purtroppo, in alcune persone il cuore batte troppo lentamente o con un ritmo irregolare. Se viene diagnosticato questo disturbo, il medico potrebbe consigliare l’ impianto di un pacemaker. Per impiantare un pacemaker monocamerale tradizionale, il medico esegue un’ incisione sul torace per realizzare una tasca sotto la pelle nella quale il pacemaker viene inserito in modo permanente. La procedura prevede inoltre l’ impianto di sottili cavi elettrici isolati, chiamati elettrocateteri, che collegano il pacemaker al cuore passando attraverso le vene. Questi elettrocateteri conducono gli impulsi elettrici che stimolano il cuore a battere ad una frequenza normale. Il pacemaker leadless Nanostim™ Sebbene i pacemaker tradizionali contribuiscano a migliorare la qualità di vita del paziente e possano anche prolungarla, da tempo medici e pazienti sperano che si renda disponibile un pacemaker che non richieda un’ antiestetica tasca chirurgica che può limitare i movimenti del paziente e che può essere soggetta ad infezioni. Medici e pazienti sono interessati ad una soluzione che elimini gli elettrocateteri, soggetti, in rari casi, a malfunzionamenti o dislocazione. St. Jude Medical, l’ azienda che nel 1958 ha inventato il primo pacemaker impiantabile al mondo, presenta ora il pacemaker leadless Nanostim™, il primo dispositivo disponibile sul mercato senza elettrocateteri e con batteria incorporata. Di forma cilindrica e più piccolo di una batteria AAA, questo pacemaker percepisce l’ attività elettrica del cuore, eroga le stimolazioni quando necessario e comunica con un sistema di programmazione, proprio come un pacemaker tradizionale. Ma, a differenza di quest’ultimo, risiede interamente nel ventricolo destro del cuore, non richiede elettrocateteri né alcuna incisione toracica e non comporta cicatrici né alcun rigonfiamento permanente sotto la pelle in corrispondenza della tasca per il pacemaker. 1 IMPARIAMO A CONOSCERE IL PACEMAKER LEADLESS NANOSTIM Rischi di un pacemaker tradizionale Sono più di 4 milioni i portatori di pacemaker o di altri dispositivi impiantabili per il controllo del ritmo cardiaco e più di 700.000 pazienti ricevono questo tipo di dispositivo ogni anno. Sebbene l’ incidenza di complicanze da pacemaker sia relativamente bassa (circa il 4%1,2,3), il più delle volte interessano la tasca in cui è inserito il dispositivo, oppure gli elettrocateteri. In circa l’1%4,5 dei casi, si tratta di infezione della tasca, e nel 3%1,6 di dislocazione degli elettrocateteri, con conseguenti complicanze. Benché rare, queste complicanze possono avere gravi effetti sulla qualità di vita del paziente e comportare costi significativi. A prescindere dalle eventuali complicanze, tutti i pazienti portatori di pacemaker hanno una cicatrice e un rigonfiamento nel punto in cui il dispositivo è inserito nel torace. Inoltre, le ricerche hanno dimostrato che ben 6 pazienti su 10 lamentano una riduzione della mobilità della spalla dal lato in cui è impiantato il pacemaker.7 Con il pacemaker leadless Nanostim si eliminano gli elettrocateteri e la tasca chirurgica, con conseguente riduzione dei rischi associati a queste complicanze. Rischi del pacemaker leadless Nanostim I rischi generici associati alla procedura di impianto del pacemaker leadless comprendono: emorragia o ematoma grave; infezioni, anche a carico del cuore o dei tessuti circostanti; infezioni o altre complicanze che interessano il sangue o le ferite; allergie e reazioni di intolleranza; vertigini; affanno; dolore al torace o problemi cardiaci; infarto; irritabilità o danno cardiaco; alterazione del ritmo cardiaco; rottura di un vaso sanguigno; formazione di coaguli; aria o residui nel circolo ematico che raggiungono il cervello, il cuore o i polmoni; chirurgia d’ urgenza; eccessivo accumulo di liquidi nei vasi o nei polmoni con effetti sui reni; insufficienza renale; complicazioni dovute all’ anestesia o ad altri farmaci; problemi di pressione; dolore; ictus lieve o grave; decesso; danno alla cute, ai vasi sanguigni, ai tessuti molli o a i nervi; formazione eccessiva di tessuto cicatriziale; danno da compressione dei nervi e dei tessuti molli. Non esiti a parlare con il medico per conoscere meglio i potenziali rischi e benefici di questa terapia. 2 IMPARIAMO A CONOSCERE IL PACEMAKER LEADLESS NANOSTIM Confronto tra il pacemaker leadless Nanostim e un pacemaker tradizionale Il pacemaker leadless Nanostim è progettato per conseguire gli stessi risultati di stimolazione di un pacemaker tradizionale, ma la procedura di impianto è notevolmente diversa. Nel caso del pacemaker tradizionale, il medico crea una tasca chirurgica in cui inserire il dispositivo a cui saranno collegati gli elettrocateteri che, attraverso i vasi sanguigni, raggiungono il cuore nel punto in cui erogano la stimolazione. Il pacemaker leadless Nanostim è saldamente fissato all’ interno del cuore ed invia i piccoli impulsi elettrici necessari per stimolarlo a battere normalmente. Questo tipo di pacemaker non richiede tasca chirurgica (nessuna cicatrice o rigonfiamento), né elettrocateteri. La durata della batteria è paragonabile a quella dei pacemaker monocamerali tradizionali. Pacemaker tradizionale Pacemaker leadless Nanostim 3 Informazioni sull’ impianto e la cura post-operatoria In cosa consiste l’ impianto del pacemaker leadless Nanostim? L’ impianto di questo pacemaker avviene mediante una procedura minimamente invasiva, sotto la guida di immagini fluoroscopiche (raggi X). Il catetere di introduzione contenente il pacemaker viene inserito attraverso una piccola puntura a livello inguinale e quindi avanzato fino al cuore. Una volta nel cuore, il medico fissa il pacemaker leadless Nanostim alla parete cardiaca, vicino all’ apice del ventricolo destro, quindi estrae delicatamente il catetere di introduzione dalla vena. Se necessario, è possibile riposizionare il pacemaker e persino rimuoverlo in un secondo tempo. Quando si rende necessario sostituire il pacemaker (in genere dopo otto anni o più), il nuovo impianto viene eseguito con le stesse modalità. Nella maggior parte dei casi, la procedura viene eseguita con un’ anestesia locale: vengono somministrati un sedativo e un farmaco per anestetizzare la regione inguinale. Complessivamente, la procedura dura un’ ora circa, talvolta meno. Al termine dell’ intervento, viene applicato uno speciale bendaggio sull’ inguine, quindi il paziente viene trasferito in una sala risveglio fino a quando l’ équipe medica ritiene che possa essere dimesso. Quanto tempo dura la fase di recupero? La durata del recupero è variabile e dipende dallo stato di salute generale e da altri fattori che dovranno essere valutati insieme al medico. Spesso il paziente può fare ritorno a casa il giorno stesso dell’ intervento e riprendere le normali attività non appena se ne sente in grado, in genere dopo pochi giorni. A volte si avverte un indolenzimento nel punto in cui è stata eseguita la puntura a livello inguinale. Il pacemaker, invece, non viene percepito affatto e il paziente dovrebbe cominciare a sentirsi decisamente meglio. 4 INFORMAZIONI SULL’ IMPIANTO E LA CURA POST-OPERATORIA Perché devo tornare dal medico per le visite di controllo? Dopo la procedura di impianto del pacemaker leadless Nanostim, il paziente dovrà tornare alcune volte dal medico. Durante queste visite, il medico controllerà il progredire del recupero e si accerterà che il pacemaker funzioni correttamente. Inoltre il medico potrà regolare le impostazioni del pacemaker mediante un programmatore che comunica con il dispositivo impiantato. La regolazione è assolutamente indolore, dura solo pochi minuti e consente di impostare il dispositivo perché stimoli il cuore a battere più rapidamente o più lentamente, oppure perché eroghi impulsi più o meno intensi. Queste regolazioni si ripeteranno nel corso del tempo per offrire la terapia ottimale in funzione delle condizioni del paziente. Come si svolgono le visite di controllo? La visita di controllo ha luogo presso l’ ospedale o lo studio del medico. Dopo un breve esame generale, il medico collega degli elettrodi per ECG al torace, quindi visualizza sul programmatore (un computer in grado di comunicare con il generatore di impulsi nel pacemaker) le informazioni sul cuore e sul pacemaker, che possono anche essere stampate. Per mezzo di questi dati, il medico può verificare le impostazioni del pacemaker e, se necessario, modificarle immediatamente. Inoltre controlla le condizioni della batteria. Durante queste visite il paziente potrà fare domande al medico riguardo al dispositivo, oppure riguardo al suo cuore o allo stato di salute. 5 INFORMAZIONI SULL’ IMPIANTO E LA CURA POST-OPERATORIA Come faccio a capire quando il pacemaker leadless Nanostim deve essere sostituito? Tutti i pacemaker sono alimentati da batteria: quando, dopo diversi anni di utilizzo, questa si scarica, è necessario impiantare un nuovo dispositivo. Il pacemaker leadless invia al medico un segnale, durante una delle visite di controllo, per avvisarlo, con alcuni mesi di anticipo, che deve essere sostituito. Questo è un ulteriore motivo per cui è importante rispettare il programma delle visite di controllo. Quando sarà il momento, verrà eseguita un’ altra procedura minimamente invasiva, della durata di un’ ora circa, per impiantare il nuovo pacemaker. Il pacemaker leadless è frutto della tecnologia di St. Jude Medical, un’ azienda leader mondiale nel settore dei dispositivi medici, che garantisce controlli rigorosi e il rispetto di standard elevati, in stabilimenti altamente controllati per la produzione di dispositivi medici. Cosa succede quando la batteria si sta per scaricare? Il pacemaker leadless Nanostim dura generalmente più di nove anni, all’ incirca quanto un pacemaker tradizionale. La durata della batteria dipende tuttavia dalla frequenza con cui vengono erogati gli impulsi di stimolazione, dalle condizioni di salute e da altri fattori. La batteria non smette di funzionare improvvisamente ma inizia a segnalare con mesi di anticipo quando comincia a scaricarsi. Lo stato della batteria fa parte dei controlli di routine durante le visite di follow-up. Quando la batteria è scarica, è necessario sostituire il pacemaker con un dispositivo nuovo. 6 INFORMAZIONI SULL’ IMPIANTO E LA CURA POST-OPERATORIA Come fa il pacemaker leadless Nanostim a sapere quando erogare un impulso? Il pacemaker leadless Nanostim è in grado di rilevare il ritmo cardiaco e può essere programmato per inviare un impulso per stimolare il cuore a battere, oppure in una modalità di attesa per rilevare che il battito cardiaco avvenga spontaneamente. Una volta impiantato il pacemaker nel cuore, il medico potrà modificarne le impostazioni mediante un programmatore che “parla” con il dispositivo. Questo computer invia segnali attraverso il corpo fino al pacemaker, utilizzando gli elettrodi dell’ ECG di superficie, in modo del tutto indolore. Inoltre il programmatore mostra le informazioni raccolte dal pacemaker sulle condizioni del cuore. È possibile avvertire la presenza del pacemaker nel cuore? Probabilmente non avvertirà la presenza di questo pacemaker e dovrebbe cominciare a sentirsi meglio, ad avere più energia e meno stanchezza. Miglioreranno anche gli altri sintomi, come le vertigini. Informi il medico qualora non osservi un miglioramento dopo le prime settimane o mesi dall’ impianto. Cosa si sente quando il pacemaker eroga un impulso? Nella maggior parte dei casi, l’ impulso del pacemaker leadless Nanostim non viene percepito affatto. La stimolazione avviene ad un’ energia così bassa da non essere avvertita. Tuttavia, se dovesse percepire un impulso, il medico potrà modificare le impostazioni per prevenire questo eventuale fastidio. 7 Vivere con il pacemaker leadless Nanostim Perché ho bisogno di un pacemaker? L’ impianto del pacemaker viene consigliato dal medico perché il paziente soffre di frequenza cardiaca lenta o irregolare, con sintomi come svenimenti, vertigini, affaticamento, affanno, palpitazioni o perdita di conoscenza. In cosa consiste la terapia erogata da un pacemaker Tutti i pacemaker, incluso il dispositivo Nanostim, non rappresentano una cura per le malattie cardiache, poiché non possono risolvere la causa dei battiti irregolari o rallentati. Tuttavia, la terapia consente al cuore di continuare a pompare per anni, migliorando così la qualità di vita delle persone affette da aritmia. Quali sono i benefici offerti da un pacemaker? I pacemaker, incluso Nanostim, migliorano la capacità del cuore di pompare il sangue con regolarità e precisione. Per alcune persone, il pacemaker è indispensabile per far battere il cuore correttamente. Molti pazienti riscontrano un sollievo dai sintomi come capogiri, vertigini e svenimenti. Alcuni hanno constatato di avere maggiore energia. Spesso il pacemaker aiuta i pazienti a sentirsi più tranquilli sapendo che il dispositivo aiuta il loro cuore a battere. I pacemaker, come il nuovo dispositivo leadless Nanostim, stimolano il ventricolo destro e offrono una funzione definita “modulazione della frequenza”. Si tratta di una funzione basata su un sensore, che consente al pacemaker di sapere quando è necessario stimolare il cuore a battere più velocemente (ad esempio quando si corre) e quando la stimolazione deve invece essere ad frequenza più lenta (ad esempio quando si è seduti e rilassati). 8 VIVERE CON IL PACEMAKER LEADLESS NANOSTIM Quali rischi comporta l’ uso del pacemaker? Il pacemaker leadless Nanostim è dotato di diverse funzioni di sicurezza. A volte, può accadere che un pacemaker non funzioni correttamente a causa delle interferenze generate da una sorgente elettromagnetica esterna. Come con qualsiasi apparecchio, è importante monitorarne regolarmente il funzionamento con visite di controllo secondo il programma consigliato dal medico. Si rivolga al medico nelle seguenti circostanze Si sente stanco, respira con difficoltà oppure avverte una variazione nella frequenza cardiaca. n Le sembra che i sintomi che accusava prima dell’ impianto del pacemaker siano ricomparsi. n Alcuni consigli Rispettare il programma delle visite di controllo. Portare sempre con sé la tessera identificativa del pacemaker. n Se i sintomi non migliorano, contattare il medico senza attendere la visita di controllo successiva. n n Che cosa è la tessera identificativa del pacemaker? Questa tessera informa che Lei è portatore di un pacemaker leadless Nanostim. Inoltre, contiene alcuni dati sul tipo di pacemaker impiantato e altre informazioni importanti. Nel caso di un’ emergenza medica, la tessera fornirà al personale sanitario informazioni che potrebbero salvarle la vita; per questo, le consigliamo di portarla sempre con sé. 9 VIVERE CON IL PACEMAKER LEADLESS NANOSTIM Devo informare qualcuno del fatto che porto un pacemaker senza elettrocateteri? In linea di massima, la decisione di divulgare o meno questa informazione spetta solo a Lei. È invece importante comunicare a qualsiasi operatore sanitario che si prende cura della Sua salute, come il dentista, il fisioterapista, gli infermieri o altri professionisti sanitari, che è portatore di un pacemaker senza elettrocateteri. È consigliabile informare i propri familiari e/o le persone che si prendono cura di Lei del fatto che ha impiantato un pacemaker, in modo che possano avvisare il personale medico nel caso in cui abbia bisogno di assistenza e non possa spiegare la situazione da solo. Il pacemaker leadless Nanostim limita le mie attività? Tutti i pacemaker, incluso il dispositivo descritto in questo opuscolo, sono concepiti per aiutare le persone a condurre una vita più completa. La maggior parte dei portatori non hanno limiti alle attività che svolgono a casa. Informi il medico nel caso in cui il suo lavoro comporti l’ uso di apparecchiature elettriche che potrebbero causare interferenze elettromagnetiche (EMI). Cosa succederà ai controlli di sicurezza? Molte persone si domandano se possono passare attraverso i controlli di sicurezza con il pacemaker cardiaco leadless. La risposta è: dipende. Questo pacemaker non contiene una grande quantità di metallo, quindi spesso non viene rilevato dagli apparecchi. Tuttavia, è possibile che il pacemaker venga rilevato se il metal detector è particolarmente sensibile e il paziente è di corporatura molto snella. È importante portare sempre con sé la tessera identificativa del pacemaker ogni volta che si deve passare attraverso controlli di sicurezza o metal detector. Le consigliamo di passare attraverso il metal detector muovendosi rapidamente e senza sostare sotto di esso. Qualora inizi ad avvertire sintomi inusuali (affaticamento, vertigini), sarà bene allontanarsi dal raggio di azione del metal detector e avvisare il personale di sicurezza. Gli addetti esperti sanno come controllare i portatori di pacemaker. Nel caso in cui non sia possibile passare attraverso il metal detector, sarà necessario sottoporsi a una perquisizione. 10 VIVERE CON IL PACEMAKER LEADLESS NANOSTIM Cos’è la EMI? Questa sigla significa interferenza elettromagnetica (dall’ inglese ElectroMagnetic Interference). Alcuni tipi di energia elettrica o magnetica potrebbero interferire con il funzionamento del pacemaker, quindi è bene evitare, per quanto possibile, le maggiori sorgenti di EMI. Quali oggetti generano una EMI? L’ interferenza elettromagnetica può essere causata dai seguenti dispositivi: elettrodomestici in cattive condizioni o non provvisti di adeguata messa a terra n apparecchiature elettriche che producono una grande quantità di energia, come i generatori per uso industriale n saldatrici ad arco n dispositivi medici, quali apparecchi per RMN (risonanza magnetica), radioterapia (ad esempio la radioterapia antitumorale) e TENS (stimolazione nervosa transcutanea) n metal detector e sistemi di sicurezza antifurto impiegati nei negozi e negli aeroporti n Quali apparecchi elettrici possono essere utilizzati con sicurezza? La maggior parte degli elettrodomestici in buone condizioni possono essere usati senza pericolo, ad esempio forni a microonde, frullatori, tostapane, coltelli elettrici, televisori, videoregistratori, termocoperte elettriche, fornelli elettrici e apriporta per garage. Anche le attrezzature per ufficio e molti dispositivi medici sono sicuri. Il pacemaker funziona correttamente anche durante radiografie dentali e toraciche, ecografie, scansioni TC, mammografie e fluoroscopie per scopi diagnostici. Cosa devo fare se mi trovo in prossimità di una sorgente di EMI? Generalmente, è sufficiente allontanarsi dalla sorgente di EMI o spegnerla. Se si avvertono sintomi dopo essersi avvicinati ad una sorgente di EMI, è consigliabile contattare il medico. 11 VIVERE CON IL PACEMAKER LEADLESS NANOSTIM Come mi devo comportare riguardo ad altri sistemi di sicurezza? Anche i sistemi di sicurezza utilizzati ad esempio agli ingressi o uscite di ambienti pubblici o alle casse dei negozi emettono radiazioni elettromagnetiche. Quando si entra o si esce da luoghi protetti da questi sistemi di sicurezza è sufficiente attraversarli a passo normale, senza soffermarsi. Cosa devo fare nel caso debba entrare in un ospedale o in uno studio medico? Prima di sottoporsi a qualsiasi procedura o esame medico o dentale, informi il personale sanitario riguardo al pacemaker leadless Nanostim. Non entri nelle zone contrassegnate dal simbolo di divieto di accesso per i portatori di pacemaker. Informi il medico qualora debba sottoporsi a procedure mediche come: elettrochirurgia elettrocauterizazzione n defibrillazione esterna nlitotripsia nradioterapia n n I telefoni cellulari interferiscono con il pacemaker leadless Nanostim? Secondo alcuni studi, esiste il rischio di un’ interazione tra telefoni cellulari e pacemaker. Si tratta di un fenomeno temporaneo ed è sufficiente allontanare il telefono dal dispositivo perché questo riprenda a funzionare normalmente. 12 VIVERE CON IL PACEMAKER LEADLESS NANOSTIM A casa devo seguire delle precauzioni specifiche? Mantenere le apparecchiature elettriche e gli elettrodomestici in buono stato. n Non utilizzare apparecchi con cavi di alimentazione danneggiati (tenere presente, se si eseguono riparazioni, che l’ impianto elettrico delle automobili può costituire una sorgente di EMI). n Alcuni altoparlanti contengono magneti di grandi dimensioni che potrebbero interferire con il generatore di impulsi del pacemaker. n Posso praticare sport o attività ricreative? Nella maggior parte dei casi, il pacemaker leadless Nanostim non limita lo svolgimento delle attività preferite. Prima di iniziare una pratica sportiva o un programma di esercizi, è bene chiedere consiglio al medico. Uno dei vantaggi del pacemaker Nanostim rispetto ai pacemaker tradizionali è l’ assenza della tasca chirurgica per il generatore. Alcuni pazienti portatori di pacemaker tradizionali riscontrano un certo fastidio e una limitazione dei movimenti nella regione della spalla in cui è impiantato il dispositivo. Questo tipo di limitazione non si pone per i portatori del pacemaker leadless Nanostim, che è alloggiato completamente all’ interno del cuore. Che precauzioni devo osservare sul lavoro? Se lavora in prossimità di grandi sorgenti di EMI, è necessario parlarne con il medico e il datore di lavoro per trovare il modo di limitare l’ esposizione. Tenga presente che anche i magneti, gli impianti di riscaldamento di grandi dimensioni e i radiotrasmettitori possono generare interferenze elettromagnetiche. 13 VIVERE CON IL PACEMAKER LEADLESS NANOSTIM Dove posso reperire ulteriori informazioni? Parli innanzitutto con il medico, in quanto è la persona più competente e informata riguardo al suo caso. Ogni paziente ha caratteristiche differenti e potrebbero esserci degli aspetti del Suo caso che non si applicano ad altre persone. Inoltre, visiti il sito web di St. Jude Medical www.leadlesspacing.com. Altre domande? Per qualsiasi altra domanda, oppure se desidera ricevere altre informazioni sul pacemaker leadless Nanostim, contatti la nostra Assistenza tecnica: Veddesta, Svezia +46 8 474 41 47 14 Come funziona il cuore Perché si dice che il cuore funziona come una pompa? Il cuore ha il compito di portare l’ ossigeno e le sostanze nutritive a tutti gli organi e ai tessuti del corpo. Per fare ciò, pompa il sangue dai polmoni (dove si arricchisce di ossigeno) a tutte le regioni del corpo (dove cede l’ ossigeno). Quindi il cuore spinge nuovamente il sangue fino ai polmoni, completando il circolo che ci consente di vivere, giorno e notte, anno dopo anno. Un cuore sano e in condizioni normali è in grado di regolare automaticamente la frequenza cardiaca. Come è fatto il cuore? Il cuore è diviso in quattro camere collegate fra loro, ognuna delle quali svolge una funzione nell’ ambito del lavoro di pompaggio del sangue. Il sangue povero di ossigeno proveniente da tutto il corpo entra nell’ atrio destro del cuore. Quando l’ atrio è pieno, il cuore pompa questo sangue nella camera sottostante, il ventricolo destro. Questa grande camera spinge il sangue fuori dal cuore nell’ arteria polmonare e quindi verso i polmoni. Qui il sangue si arricchisce di ossigeno per poi ritornare al cuore attraverso le vene polmonari, che entrano nell’ atrio sinistro. Quando questo è pieno, il sangue viene pompato nella grande camera sottostante, il ventricolo sinistro, le cui potenti fibre muscolari pompano il sangue nel resto del corpo. 15 COME FUNZIONA IL CUORE Come batte il cuore? Il cuore è composto da milioni di cellule che rispondono a piccoli impulsi elettrici. Il cuore genera in maniera autonoma degli impulsi in una regione specifica nella parte superiore, il nodo senoatriale o nodo SA. Con che frequenza batte il cuore? La frequenza cardiaca normale è compresa tra 60 e 100 battiti al minuto, regolari e ritmati, in modo che l’ intervallo tra ogni battito sia sempre all’ incirca identico. La frequenza però può aumentare o diminuire in funzione della necessità di ossigeno da parte dell’ organismo. Il corpo fa sapere al cuore di quanto ossigeno ha bisogno. Che cos’ è il nodo senoatriale (SA)? Si tratta di un gruppo di cellule collocate nell’ atrio e dedicate a produrre in maniera auntonoma piccoli segnali elettrici che vengono inviati al resto del cuore. Il nodo SA rileva quando l’ atrio è pieno di sangue e invia un impulso elettrico che causa la contrazione dei muscoli attorno a questa camera. Questa contrazione spinge il sangue dall’ atrio al ventricolo sottostante. Nodo SA Nodo AV 16 COME FUNZIONA IL CUORE Che cos’ è il nodo atrioventricolare (AV)? Il nodo atrioventricolare (AV) è un altro gruppo di cellule specializzate posto tra l’ atrio e il ventricolo. Il suo compito è trattenere l’ impulso elettrico per alcuni centesimi di secondo prima di condurlo al ventricolo. In questo modo l’ atrio si contrae per primo e spinge il sangue nel ventricolo; quindi, quando questo si è riempito di sangue, si contrae a sua volta. Che cos’ è l’ aritmia? Purtroppo in alcune persone il cuore batte troppo lentamente o con un ritmo irregolare. Per aritmia si intende qualsiasi anomalia nel ritmo cardiaco che potrebbe essere irregolare, troppo rapido o troppo lento. Che cos’ è l’ aritmia nota come bradicardia? Bradicardia significa “cuore lento”. Un cuore che batte sempre troppo lentamente può causare sintomi di stanchezza, vertigini e capogiro, in quanto non riesce a pompare abbastanza sangue per garantire il corretto apporto di ossigeno al corpo. Il pacemaker leadless Nanostim può essere di aiuto in queste situazioni, stimolando il cuore a battere normalmente. 17 Bibliografia 1.Pakarinen S, Oikarinen L, Toivonen L. Short-term implantation-related complications of cardiac rhythm management device therapy: a retrospective single-centre 1-year survey. Europace 2010;12(1):103-108. 2.Borek PP, Wilkoff BL. Pacemaker and ICD leads: strategies for long-term management. J Interv Card Electrophysiol 2008;23(1):59-72. 3.Gul EE and Kayrak M. Common pacemaker problems: lead and pocket complications. In: Modern PacemakersPresent and Future, ed. Das MK. Disponibile all’ indirizzo: http://www.intechopen.com/books/modern-pacemakerspresent-and-future/common-pacemaker-problems-lead-and-pocket-complications. Data ultima consultazione: 23 agosto 2013. 4.Hercé et al. Risk factors for infection of implantable cardiac devices: data from a registry of 2496 patients. Europace (2013) 15, 66-70. 5.Klug et al Risk factors related to infections of implanted pacemakers and cardioverter-defibrillators Circulation 2007;116:1349-1355. 6.Kirkfeldt et al. Risk Factors for Lead Complications in Cardiac Pacing. 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