Pacemaker Leadless Nanostim™

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Pacemaker Leadless Nanostim™
Manuale per il paziente
Pacemaker Leadless
Nanostim™
Così piccolo che troverà posto nel Suo cuore.
E nella Sua vita.
Impariamo a conoscere il
pacemaker leadless Nanostim
I pacemaker tradizionali
Un cuore sano e in condizioni normali è in grado di regolare automaticamente la frequenza
cardiaca. Purtroppo, in alcune persone il cuore batte troppo lentamente o con un ritmo irregolare.
Se viene diagnosticato questo disturbo, il medico potrebbe consigliare l’ impianto di un pacemaker.
Per impiantare un pacemaker monocamerale tradizionale,
il medico esegue un’ incisione sul torace per realizzare una tasca sotto
la pelle nella quale il pacemaker viene inserito in modo permanente.
La procedura prevede inoltre l’ impianto di sottili cavi elettrici isolati,
chiamati elettrocateteri, che collegano il pacemaker al cuore passando
attraverso le vene. Questi elettrocateteri conducono gli impulsi elettrici
che stimolano il cuore a battere ad una frequenza normale.
Il pacemaker leadless Nanostim™
Sebbene i pacemaker tradizionali contribuiscano a migliorare la qualità di vita del paziente
e possano anche prolungarla, da tempo medici e pazienti sperano che si renda disponibile
un pacemaker che non richieda un’ antiestetica tasca chirurgica che può limitare i movimenti
del paziente e che può essere soggetta ad infezioni. Medici e pazienti sono interessati ad una
soluzione che elimini gli elettrocateteri, soggetti, in rari casi, a malfunzionamenti o dislocazione.
St. Jude Medical, l’ azienda che nel 1958 ha inventato il primo pacemaker impiantabile al mondo,
presenta ora il pacemaker leadless Nanostim™, il primo dispositivo disponibile sul mercato senza
elettrocateteri e con batteria incorporata. Di forma cilindrica e più piccolo di una batteria AAA,
questo pacemaker percepisce l’ attività elettrica del cuore, eroga le stimolazioni quando necessario
e comunica con un sistema di programmazione, proprio come un pacemaker tradizionale. Ma,
a differenza di quest’ultimo, risiede interamente nel ventricolo destro del cuore, non richiede
elettrocateteri né alcuna incisione toracica e non comporta cicatrici né alcun rigonfiamento
permanente sotto la pelle in corrispondenza della tasca per il pacemaker.
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IMPARIAMO A CONOSCERE IL PACEMAKER LEADLESS NANOSTIM
Rischi di un pacemaker tradizionale
Sono più di 4 milioni i portatori di pacemaker o di altri dispositivi impiantabili per il controllo
del ritmo cardiaco e più di 700.000 pazienti ricevono questo tipo di dispositivo ogni anno.
Sebbene l’ incidenza di complicanze da pacemaker sia relativamente bassa (circa il 4%1,2,3),
il più delle volte interessano la tasca in cui è inserito il dispositivo, oppure gli elettrocateteri.
In circa l’1%4,5 dei casi, si tratta di infezione della tasca, e nel 3%1,6 di dislocazione degli
elettrocateteri, con conseguenti complicanze.
Benché rare, queste complicanze possono avere gravi effetti sulla qualità di vita del paziente
e comportare costi significativi. A prescindere dalle eventuali complicanze, tutti i pazienti
portatori di pacemaker hanno una cicatrice e un rigonfiamento nel punto in cui il dispositivo è
inserito nel torace. Inoltre, le ricerche hanno dimostrato che ben 6 pazienti su 10 lamentano
una riduzione della mobilità della spalla dal lato in cui è impiantato il pacemaker.7 Con il
pacemaker leadless Nanostim si eliminano gli elettrocateteri e la tasca chirurgica, con
conseguente riduzione dei rischi associati a queste complicanze.
Rischi del pacemaker leadless Nanostim
I rischi generici associati alla procedura di impianto del pacemaker leadless comprendono:
emorragia o ematoma grave; infezioni, anche a carico del cuore o dei tessuti circostanti;
infezioni o altre complicanze che interessano il sangue o le ferite; allergie e reazioni di
intolleranza; vertigini; affanno; dolore al torace o problemi cardiaci; infarto; irritabilità o danno
cardiaco; alterazione del ritmo cardiaco; rottura di un vaso sanguigno; formazione di coaguli;
aria o residui nel circolo ematico che raggiungono il cervello, il cuore o i polmoni; chirurgia
d’ urgenza; eccessivo accumulo di liquidi nei vasi o nei polmoni con effetti sui reni; insufficienza
renale; complicazioni dovute all’ anestesia o ad altri farmaci; problemi di pressione; dolore; ictus
lieve o grave; decesso; danno alla cute, ai vasi sanguigni, ai tessuti molli o a i nervi; formazione
eccessiva di tessuto cicatriziale; danno da compressione dei nervi e dei tessuti molli. Non esiti
a parlare con il medico per conoscere meglio i potenziali rischi e benefici di questa terapia.
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IMPARIAMO A CONOSCERE IL PACEMAKER LEADLESS NANOSTIM
Confronto tra il pacemaker leadless Nanostim
e un pacemaker tradizionale
Il pacemaker leadless Nanostim è progettato per conseguire gli stessi risultati di stimolazione
di un pacemaker tradizionale, ma la procedura di impianto è notevolmente diversa. Nel caso
del pacemaker tradizionale, il medico crea una tasca chirurgica in cui inserire il dispositivo
a cui saranno collegati gli elettrocateteri che, attraverso i vasi sanguigni, raggiungono il cuore
nel punto in cui erogano la stimolazione.
Il pacemaker leadless Nanostim è saldamente fissato all’ interno del cuore ed invia i piccoli
impulsi elettrici necessari per stimolarlo a battere normalmente. Questo tipo di pacemaker
non richiede tasca chirurgica (nessuna cicatrice o rigonfiamento), né elettrocateteri. La durata
della batteria è paragonabile a quella dei pacemaker monocamerali tradizionali.
Pacemaker tradizionale
Pacemaker leadless Nanostim
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Informazioni sull’ impianto
e la cura post-operatoria
In cosa consiste l’ impianto del pacemaker leadless Nanostim?
L’ impianto di questo pacemaker avviene mediante una procedura minimamente invasiva,
sotto la guida di immagini fluoroscopiche (raggi X). Il catetere di introduzione contenente il
pacemaker viene inserito attraverso una piccola puntura a livello inguinale e quindi avanzato
fino al cuore. Una volta nel cuore, il medico fissa il pacemaker leadless Nanostim alla parete
cardiaca, vicino all’ apice del ventricolo destro, quindi estrae delicatamente il catetere di
introduzione dalla vena. Se necessario, è possibile riposizionare il pacemaker e persino
rimuoverlo in un secondo tempo. Quando si rende necessario sostituire il pacemaker
(in genere dopo otto anni o più), il nuovo impianto viene eseguito con le stesse modalità.
Nella maggior parte dei casi, la procedura viene eseguita con un’ anestesia locale: vengono
somministrati un sedativo e un farmaco per anestetizzare la regione inguinale.
Complessivamente, la procedura dura un’ ora circa, talvolta meno. Al termine dell’ intervento,
viene applicato uno speciale bendaggio sull’ inguine, quindi il paziente viene trasferito in una
sala risveglio fino a quando l’ équipe medica ritiene che possa essere dimesso.
Quanto tempo dura la fase di recupero?
La durata del recupero è variabile e dipende dallo stato di salute generale e da altri fattori
che dovranno essere valutati insieme al medico. Spesso il paziente può fare ritorno a casa il
giorno stesso dell’ intervento e riprendere le normali attività non appena se ne sente in grado,
in genere dopo pochi giorni. A volte si avverte un indolenzimento nel punto in cui è stata
eseguita la puntura a livello inguinale. Il pacemaker, invece, non viene percepito affatto
e il paziente dovrebbe cominciare a sentirsi decisamente meglio.
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INFORMAZIONI SULL’ IMPIANTO E LA CURA POST-OPERATORIA
Perché devo tornare dal medico per le visite di controllo?
Dopo la procedura di impianto del pacemaker leadless Nanostim, il paziente dovrà tornare
alcune volte dal medico. Durante queste visite, il medico controllerà il progredire del recupero
e si accerterà che il pacemaker funzioni correttamente. Inoltre il medico potrà regolare le
impostazioni del pacemaker mediante un programmatore che comunica con il dispositivo
impiantato. La regolazione è assolutamente indolore, dura solo pochi minuti e consente di
impostare il dispositivo perché stimoli il cuore a battere più rapidamente o più lentamente,
oppure perché eroghi impulsi più o meno intensi. Queste regolazioni si ripeteranno nel corso
del tempo per offrire la terapia ottimale in funzione delle condizioni del paziente.
Come si svolgono le visite di controllo?
La visita di controllo ha luogo presso l’ ospedale o lo studio del medico. Dopo un breve
esame generale, il medico collega degli elettrodi per ECG al torace, quindi visualizza sul
programmatore (un computer in grado di comunicare con il generatore di impulsi nel
pacemaker) le informazioni sul cuore e sul pacemaker, che possono anche essere stampate.
Per mezzo di questi dati, il medico può verificare le impostazioni
del pacemaker e, se necessario, modificarle immediatamente.
Inoltre controlla le condizioni della batteria. Durante queste visite
il paziente potrà fare domande al medico riguardo al dispositivo,
oppure riguardo al suo cuore o allo stato di salute.
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INFORMAZIONI SULL’ IMPIANTO E LA CURA POST-OPERATORIA
Come faccio a capire quando il pacemaker leadless Nanostim
deve essere sostituito?
Tutti i pacemaker sono alimentati da batteria: quando, dopo diversi anni di utilizzo, questa si
scarica, è necessario impiantare un nuovo dispositivo. Il pacemaker leadless invia al medico
un segnale, durante una delle visite di controllo, per avvisarlo, con alcuni mesi di anticipo,
che deve essere sostituito. Questo è un ulteriore motivo per cui è importante rispettare il
programma delle visite di controllo.
Quando sarà il momento, verrà eseguita un’ altra procedura minimamente invasiva, della
durata di un’ ora circa, per impiantare il nuovo pacemaker.
Il pacemaker leadless è frutto della tecnologia di St. Jude Medical, un’ azienda leader
mondiale nel settore dei dispositivi medici, che garantisce controlli rigorosi e il rispetto di
standard elevati, in stabilimenti altamente controllati per la produzione di dispositivi medici.
Cosa succede quando la batteria si sta per scaricare?
Il pacemaker leadless Nanostim dura generalmente più di nove anni, all’ incirca quanto
un pacemaker tradizionale. La durata della batteria dipende tuttavia dalla frequenza con
cui vengono erogati gli impulsi di stimolazione, dalle condizioni di salute e da altri fattori.
La batteria non smette di funzionare improvvisamente ma inizia a segnalare con mesi di
anticipo quando comincia a scaricarsi. Lo stato della batteria fa parte dei controlli di routine
durante le visite di follow-up. Quando la batteria è scarica, è necessario sostituire il
pacemaker con un dispositivo nuovo.
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INFORMAZIONI SULL’ IMPIANTO E LA CURA POST-OPERATORIA
Come fa il pacemaker leadless Nanostim a sapere
quando erogare un impulso?
Il pacemaker leadless Nanostim è in grado di rilevare il ritmo cardiaco e può essere
programmato per inviare un impulso per stimolare il cuore a battere, oppure in una modalità
di attesa per rilevare che il battito cardiaco avvenga spontaneamente. Una volta impiantato il
pacemaker nel cuore, il medico potrà modificarne le impostazioni mediante un programmatore
che “parla” con il dispositivo. Questo computer invia segnali attraverso il corpo fino al
pacemaker, utilizzando gli elettrodi dell’ ECG di superficie, in modo del tutto indolore. Inoltre
il programmatore mostra le informazioni raccolte dal pacemaker sulle condizioni del cuore.
È possibile avvertire la presenza del pacemaker nel cuore?
Probabilmente non avvertirà la presenza di questo pacemaker e dovrebbe cominciare a sentirsi
meglio, ad avere più energia e meno stanchezza. Miglioreranno anche gli altri sintomi, come
le vertigini. Informi il medico qualora non osservi un miglioramento dopo le prime settimane
o mesi dall’ impianto.
Cosa si sente quando il pacemaker eroga un impulso?
Nella maggior parte dei casi, l’ impulso del pacemaker leadless Nanostim non viene percepito
affatto. La stimolazione avviene ad un’ energia così bassa da non essere avvertita. Tuttavia, se
dovesse percepire un impulso, il medico potrà modificare le impostazioni per prevenire questo
eventuale fastidio.
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Vivere con il pacemaker
leadless Nanostim
Perché ho bisogno di un pacemaker?
L’ impianto del pacemaker viene consigliato dal medico perché il paziente soffre di frequenza
cardiaca lenta o irregolare, con sintomi come svenimenti, vertigini, affaticamento, affanno,
palpitazioni o perdita di conoscenza.
In cosa consiste la terapia erogata da un pacemaker
Tutti i pacemaker, incluso il dispositivo Nanostim, non rappresentano una cura per le malattie
cardiache, poiché non possono risolvere la causa dei battiti irregolari o rallentati. Tuttavia, la
terapia consente al cuore di continuare a pompare per anni, migliorando così la qualità di vita
delle persone affette da aritmia.
Quali sono i benefici offerti da un pacemaker?
I pacemaker, incluso Nanostim, migliorano la capacità del cuore di pompare il sangue con
regolarità e precisione. Per alcune persone, il pacemaker è indispensabile per far battere il
cuore correttamente. Molti pazienti riscontrano un sollievo dai sintomi come capogiri, vertigini
e svenimenti. Alcuni hanno constatato di avere maggiore energia. Spesso il pacemaker aiuta
i pazienti a sentirsi più tranquilli sapendo che il dispositivo aiuta il loro cuore a battere.
I pacemaker, come il nuovo dispositivo leadless Nanostim, stimolano il ventricolo destro e
offrono una funzione definita “modulazione della frequenza”. Si tratta di una funzione basata
su un sensore, che consente al pacemaker di sapere quando è necessario stimolare il cuore
a battere più velocemente (ad esempio quando si corre) e quando la stimolazione deve invece
essere ad frequenza più lenta (ad esempio quando si è seduti e rilassati).
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VIVERE CON IL PACEMAKER LEADLESS NANOSTIM
Quali rischi comporta l’ uso del pacemaker?
Il pacemaker leadless Nanostim è dotato di diverse funzioni di sicurezza. A volte, può
accadere che un pacemaker non funzioni correttamente a causa delle interferenze generate
da una sorgente elettromagnetica esterna. Come con qualsiasi apparecchio, è importante
monitorarne regolarmente il funzionamento con visite di controllo secondo il programma
consigliato dal medico.
Si rivolga al medico nelle seguenti circostanze
Si sente stanco, respira con difficoltà oppure avverte una variazione
nella frequenza cardiaca.
n Le sembra che i sintomi che accusava prima dell’ impianto del pacemaker
siano ricomparsi.
n
Alcuni consigli
Rispettare il programma delle visite di controllo.
Portare sempre con sé la tessera identificativa del pacemaker.
n Se i sintomi non migliorano, contattare il medico senza attendere la visita
di controllo successiva.
n
n
Che cosa è la tessera identificativa del pacemaker?
Questa tessera informa che Lei è portatore di un pacemaker leadless Nanostim. Inoltre,
contiene alcuni dati sul tipo di pacemaker impiantato e altre informazioni importanti.
Nel caso di un’ emergenza medica, la tessera fornirà al personale sanitario informazioni
che potrebbero salvarle la vita; per questo, le consigliamo di portarla sempre con sé.
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VIVERE CON IL PACEMAKER LEADLESS NANOSTIM
Devo informare qualcuno del fatto che porto un pacemaker
senza elettrocateteri?
In linea di massima, la decisione di divulgare o meno questa informazione spetta solo a Lei.
È invece importante comunicare a qualsiasi operatore sanitario che si prende cura della Sua
salute, come il dentista, il fisioterapista, gli infermieri o altri professionisti sanitari, che è
portatore di un pacemaker senza elettrocateteri. È consigliabile informare i propri familiari
e/o le persone che si prendono cura di Lei del fatto che ha impiantato un pacemaker, in modo
che possano avvisare il personale medico nel caso in cui abbia bisogno di assistenza e non
possa spiegare la situazione da solo.
Il pacemaker leadless Nanostim limita le mie attività?
Tutti i pacemaker, incluso il dispositivo descritto in questo opuscolo, sono concepiti per
aiutare le persone a condurre una vita più completa. La maggior parte dei portatori non
hanno limiti alle attività che svolgono a casa. Informi il medico nel caso in cui il suo lavoro
comporti l’ uso di apparecchiature elettriche che potrebbero causare interferenze
elettromagnetiche (EMI).
Cosa succederà ai controlli di sicurezza?
Molte persone si domandano se possono passare attraverso i controlli di sicurezza con
il pacemaker cardiaco leadless. La risposta è: dipende. Questo pacemaker non contiene
una grande quantità di metallo, quindi spesso non viene rilevato dagli apparecchi. Tuttavia,
è possibile che il pacemaker venga rilevato se il metal detector è particolarmente sensibile
e il paziente è di corporatura molto snella.
È importante portare sempre con sé la tessera identificativa del pacemaker ogni volta che
si deve passare attraverso controlli di sicurezza o metal detector. Le consigliamo di passare
attraverso il metal detector muovendosi rapidamente e senza sostare sotto di esso. Qualora
inizi ad avvertire sintomi inusuali (affaticamento, vertigini), sarà bene allontanarsi dal raggio
di azione del metal detector e avvisare il personale di sicurezza. Gli addetti esperti sanno
come controllare i portatori di pacemaker. Nel caso in cui non sia possibile passare attraverso
il metal detector, sarà necessario sottoporsi a una perquisizione.
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VIVERE CON IL PACEMAKER LEADLESS NANOSTIM
Cos’è la EMI?
Questa sigla significa interferenza elettromagnetica (dall’ inglese ElectroMagnetic Interference).
Alcuni tipi di energia elettrica o magnetica potrebbero interferire con il funzionamento del
pacemaker, quindi è bene evitare, per quanto possibile, le maggiori sorgenti di EMI.
Quali oggetti generano una EMI?
L’ interferenza elettromagnetica può essere causata dai seguenti dispositivi:
elettrodomestici in cattive condizioni o non provvisti di adeguata messa a terra
n apparecchiature elettriche che producono una grande quantità di energia,
come i generatori per uso industriale
n saldatrici ad arco
n dispositivi medici, quali apparecchi per RMN (risonanza magnetica), radioterapia
(ad esempio la radioterapia antitumorale) e TENS (stimolazione nervosa transcutanea)
n metal detector e sistemi di sicurezza antifurto impiegati nei negozi e negli aeroporti
n
Quali apparecchi elettrici possono essere utilizzati con sicurezza?
La maggior parte degli elettrodomestici in buone condizioni possono essere usati senza
pericolo, ad esempio forni a microonde, frullatori, tostapane, coltelli elettrici, televisori,
videoregistratori, termocoperte elettriche, fornelli elettrici e apriporta per garage. Anche
le attrezzature per ufficio e molti dispositivi medici sono sicuri. Il pacemaker funziona
correttamente anche durante radiografie dentali e toraciche, ecografie, scansioni TC,
mammografie e fluoroscopie per scopi diagnostici.
Cosa devo fare se mi trovo in prossimità di una sorgente di EMI?
Generalmente, è sufficiente allontanarsi dalla sorgente di EMI o spegnerla. Se si avvertono
sintomi dopo essersi avvicinati ad una sorgente di EMI, è consigliabile contattare il medico.
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VIVERE CON IL PACEMAKER LEADLESS NANOSTIM
Come mi devo comportare riguardo ad altri sistemi di sicurezza?
Anche i sistemi di sicurezza utilizzati ad esempio agli ingressi o uscite di ambienti pubblici
o alle casse dei negozi emettono radiazioni elettromagnetiche. Quando si entra o si esce da
luoghi protetti da questi sistemi di sicurezza è sufficiente attraversarli a passo normale,
senza soffermarsi.
Cosa devo fare nel caso debba entrare
in un ospedale o in uno studio medico?
Prima di sottoporsi a qualsiasi procedura o esame medico o dentale,
informi il personale sanitario riguardo al pacemaker leadless Nanostim.
Non entri nelle zone contrassegnate dal simbolo di divieto di accesso
per i portatori di pacemaker.
Informi il medico qualora debba sottoporsi a procedure mediche come:
elettrochirurgia
elettrocauterizazzione
n defibrillazione esterna
nlitotripsia
nradioterapia
n
n
I telefoni cellulari interferiscono con il pacemaker leadless Nanostim?
Secondo alcuni studi, esiste il rischio di un’ interazione tra telefoni cellulari e pacemaker.
Si tratta di un fenomeno temporaneo ed è sufficiente allontanare il telefono dal dispositivo
perché questo riprenda a funzionare normalmente.
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VIVERE CON IL PACEMAKER LEADLESS NANOSTIM
A casa devo seguire delle precauzioni specifiche?
Mantenere le apparecchiature elettriche e gli elettrodomestici in buono stato.
n
Non utilizzare apparecchi con cavi di alimentazione danneggiati (tenere presente, se si eseguono
riparazioni, che l’ impianto elettrico delle automobili può costituire una sorgente di EMI).
n
Alcuni altoparlanti contengono magneti di grandi dimensioni che potrebbero interferire con il
generatore di impulsi del pacemaker.
n
Posso praticare sport o attività ricreative?
Nella maggior parte dei casi, il pacemaker leadless Nanostim non limita lo svolgimento delle
attività preferite. Prima di iniziare una pratica sportiva o un programma di esercizi, è bene
chiedere consiglio al medico.
Uno dei vantaggi del pacemaker Nanostim rispetto ai pacemaker tradizionali è l’ assenza della
tasca chirurgica per il generatore. Alcuni pazienti portatori di pacemaker tradizionali riscontrano
un certo fastidio e una limitazione dei movimenti nella regione della spalla in cui è impiantato
il dispositivo. Questo tipo di limitazione non si pone per i portatori del pacemaker leadless
Nanostim, che è alloggiato completamente all’ interno del cuore.
Che precauzioni devo osservare sul lavoro?
Se lavora in prossimità di grandi sorgenti di EMI, è necessario parlarne con il medico e il datore
di lavoro per trovare il modo di limitare l’ esposizione. Tenga presente che anche i magneti,
gli impianti di riscaldamento di grandi dimensioni e i radiotrasmettitori possono generare
interferenze elettromagnetiche.
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VIVERE CON IL PACEMAKER LEADLESS NANOSTIM
Dove posso reperire ulteriori informazioni?
Parli innanzitutto con il medico, in quanto è la persona più competente e informata riguardo
al suo caso. Ogni paziente ha caratteristiche differenti e potrebbero esserci degli aspetti del
Suo caso che non si applicano ad altre persone.
Inoltre, visiti il sito web di St. Jude Medical www.leadlesspacing.com.
Altre domande?
Per qualsiasi altra domanda, oppure se desidera ricevere altre informazioni sul pacemaker
leadless Nanostim, contatti la nostra Assistenza tecnica:
Veddesta, Svezia
+46 8 474 41 47
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Come funziona il cuore
Perché si dice che il cuore funziona come una pompa?
Il cuore ha il compito di portare l’ ossigeno e le sostanze nutritive a tutti gli organi e ai tessuti
del corpo. Per fare ciò, pompa il sangue dai polmoni (dove si arricchisce di ossigeno) a tutte
le regioni del corpo (dove cede l’ ossigeno). Quindi il cuore spinge nuovamente il sangue fino
ai polmoni, completando il circolo che ci consente di vivere, giorno e notte, anno dopo anno.
Un cuore sano e in condizioni normali è in grado di regolare automaticamente la frequenza
cardiaca.
Come è fatto il cuore?
Il cuore è diviso in quattro camere collegate fra loro,
ognuna delle quali svolge una funzione nell’ ambito del
lavoro di pompaggio del sangue. Il sangue povero di
ossigeno proveniente da tutto il corpo entra nell’ atrio
destro del cuore.
Quando l’ atrio è pieno, il cuore pompa questo sangue
nella camera sottostante, il ventricolo destro. Questa
grande camera spinge il sangue fuori dal cuore nell’ arteria
polmonare e quindi verso i polmoni. Qui il sangue si
arricchisce di ossigeno per poi ritornare al cuore attraverso
le vene polmonari, che entrano nell’ atrio sinistro. Quando
questo è pieno, il sangue viene pompato nella grande
camera sottostante, il ventricolo sinistro, le cui potenti
fibre muscolari pompano il sangue nel resto del corpo.
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COME FUNZIONA IL CUORE
Come batte il cuore?
Il cuore è composto da milioni di cellule che rispondono a piccoli impulsi elettrici. Il cuore
genera in maniera autonoma degli impulsi in una regione specifica nella parte superiore,
il nodo senoatriale o nodo SA.
Con che frequenza batte il cuore?
La frequenza cardiaca normale è compresa tra 60 e 100 battiti al minuto, regolari e ritmati,
in modo che l’ intervallo tra ogni battito sia sempre all’ incirca identico. La frequenza però
può aumentare o diminuire in funzione della necessità di ossigeno da parte dell’ organismo.
Il corpo fa sapere al cuore di quanto ossigeno ha
bisogno.
Che cos’ è il nodo senoatriale (SA)?
Si tratta di un gruppo di cellule collocate nell’ atrio
e dedicate a produrre in maniera auntonoma piccoli
segnali elettrici che vengono inviati al resto del cuore.
Il nodo SA rileva quando l’ atrio è pieno di sangue e
invia un impulso elettrico che causa la contrazione dei
muscoli attorno a questa camera. Questa contrazione
spinge il sangue dall’ atrio al ventricolo sottostante.
Nodo SA
Nodo AV
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COME FUNZIONA IL CUORE
Che cos’ è il nodo atrioventricolare (AV)?
Il nodo atrioventricolare (AV) è un altro gruppo di cellule specializzate posto tra l’ atrio e
il ventricolo. Il suo compito è trattenere l’ impulso elettrico per alcuni centesimi di secondo
prima di condurlo al ventricolo. In questo modo l’ atrio si contrae per primo e spinge il sangue
nel ventricolo; quindi, quando questo si è riempito di sangue, si contrae a sua volta.
Che cos’ è l’ aritmia?
Purtroppo in alcune persone il cuore batte troppo lentamente o con un ritmo irregolare.
Per aritmia si intende qualsiasi anomalia nel ritmo cardiaco che potrebbe essere irregolare,
troppo rapido o troppo lento.
Che cos’ è l’ aritmia nota come bradicardia?
Bradicardia significa “cuore lento”. Un cuore che batte sempre troppo lentamente può causare
sintomi di stanchezza, vertigini e capogiro, in quanto non riesce a pompare abbastanza sangue
per garantire il corretto apporto di ossigeno al corpo. Il pacemaker leadless Nanostim può
essere di aiuto in queste situazioni, stimolando il cuore a battere normalmente.
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