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QUESTURA DI REGGIO CALABRIA
GUARDIA DI FINANZA
SQUADRA MOBILE
NUCLEO P.T. DI REGGIO CALABRIA
SEZIONE CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
GRUPPO INVESTIGAZIONE CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
COMUNICATO STAMPA
La Squadra Mobile di Reggio Calabria ed il G.i.c.o. del Nucleo di Polizia
Tributaria di Reggio Calabria, con il coordinamento del Procuratore della
Repubblica facente funzioni di Reggio Calabria, Dottor Ottavio SFERLAZZA,
del Procuratore della Repubblica Aggiunto Dott. Michele PRESTIPINO
GIARRITTA e dei Sostituti Procuratori D.D.A. Dr.ssa Sara OMBRA e Dr.
Giuseppe LOMBARDO, hanno effettuato una complessa attività di contrasto
all’associazione mafiosa denominata ‘ndrangheta ed, in particolare, nei confronti
di esponenti di spicco dell’articolazione territoriale denominata cosca
FONTANA, operante nel comprensorio di Archi (RC), ritenuti responsabili, a
vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, di intestazione fittizia di
beni, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente ed abuso d’ufficio,
aggravati dall’art. 7 l. 203/1991 per aver esercitato - attraverso le condotte dei
vertici decisionali della ‘ndrina e dei loro compiacenti prestanome - un pervasivo
potere di condizionamento e controllo di tipo mafioso sul “Comparto
Ambientale” o “Comparto rifiuti” di Reggio Calabria, con particolare riferimento
al controllo strutturale delle imprese impegnate nello specifico settore della
raccolta dei rifiuti, tra le quali la società mista “pubblico-privata” LEONIA
S.p.A., partecipata al 51% delle azioni dal Comune di Reggio Calabria.
Si riportano i nominativi dei soggetti tratti in arresto:
1.
FONTANA Giovanni, nato a Reggio Calabria il 13.05.1945, ivi residente
in C/da Corvo nr. 4 – Archi, “capo e vertice indiscusso dell’articolazione
operativa, punto di riferimento decisionale degli altri componenti della
cosca nonché interlocutore delle altre cosche mafiose operanti nel
medesimo ambito territoriale” ritenuto responsabile dei reati di
associazione di tipo mafioso ed intestazione fittizia di beni ai sensi
dell’art. 12 quinquies l. 356 del 1992, aggravata dall’art. 7 l. 203/1991;
2.
FONTANA Antonino, nato a Reggio Calabria il 10.09.1971, ivi residente
in C/da Corvo nr. 4 – Archi “organizzatore ed esecutore delle direttive del
padre, deputato a mantenere i rapporti con il direttore operativo della
LEONIA S.p.A. e ponendosi quale interlocutore privilegiato della “società
mista” in ordine alle commesse cui beneficiavano le ditte a lui
riconducibili, alle fatture gonfiate o emesse per lavori inesistenti ed in
1
ordine agli appalti aggiudicati” ritenuto responsabile dei reati di
associazione di tipo mafioso ed intestazione fittizia di beni ai sensi
dell’art. 12 quinquies l. 356 del 1992, aggravata dall’art. 7 l. 203/1991;
3.
FONTANA Francesco Carmelo, nato a Reggio Calabria il 19.04.1969,
ivi residente in via S.S. 18 II tr. Nr. 3, di fatto domiciliato in C/da Corvo
nr. 4 –Archi, ritenuto responsabile dei reati di associazione di tipo mafioso
ed intestazione fittizia di beni ai sensi dell’art. 12 quinquies l. 356 del
1992, aggravata dall’art. 7 l. 203/1991;
4.
FONTANA Giuseppe Carmelo, nato a Reggio Calabria il 11.09.1977, ivi
residente in via Calopinace Argine Dx nr. 34, di fatto domiciliato C/da
Corvo nr. 4 – Archi, ritenuto responsabile dei reati di associazione di tipo
mafioso ed intestazione fittizia di beni ai sensi dell’art. 12 quinquies l. 356
del 1992, aggravata dall’art. 7 l. 203/1991;
5.
FONTANA Giandomenico, nato a Reggio Calabria il 17.01.1974, ivi
residente in C/da Corvo nr. 4 – Archi ritenuto responsabile dei reati di
associazione di tipo mafioso ed intestazione fittizia di beni ai sensi
dell’art. 12 quinquies l. 356 del 1992, aggravata dall’art. 7 l. 203/1991;
6.
DE CARIA Bruno Maria, nato a Vallelonga (CZ) il 12.09.1950,
residente a Milano Via Fauché Giovanni Battista nr. 34, di fatto
domiciliato a Reggio Calabria Via dei Villini Svizzeri nr. 19 “quale
organizzatore, allacciando – nella veste prima di direttore operativo della
filiale di Reggio Calabria della ECOTHERM S.p.A. e poi di direttore
operativo della LEONIA S.p.A. con la piena consapevolezza del ruolo
degli interlocutori – rapporti duraturi con autorevoli esponenti della
cosca FONTANA, quale articolazione operativa della ‘ndrangheta
calabrese, ed assicurando a favore dei predetti, attraverso la propria
attività lavorativa, svariate e diffuse prestazioni, forniva uno stabile,
concreto, volontario ed apprezzabile contributo all’esistenza,
conservazione e rafforzamento dell’associazione criminale di tipo mafioso
nel suo complesso” ritenuto responsabile dei reati di associazione di tipo
mafioso, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (in
concorso con FONTANA Antionino) ed abuso d’ufficio, aggravati
dall’art. 7 l. 203/1991;
7.
SINICROPI Eufemia Maria, nato a Reggio Calabria il 14.09.1978, ivi
residente in C/da Corvo nr. 4 – Archi, coniuge di FONTANA Antonino,
ritenuta responsabile del reato di intestazione fittizia di beni ai sensi
dell’art. 12 quinquies l. 356 del 1992, aggravata dall’art. 7 l. 203/1991
quale titolare formale delle società SE.MAC. S.r.l., ITALSERVICE S.r.l.,
SI.CE. S.r.l.;
8.
SURACE Giuseppina Maria Grazia, nata a Reggio Calabria il
30.06.1977, ivi residente in via Calopinace Argine Dx nr. 34, di fatto
2
domiciliato C/da Corvo nr. 4 – Archi, coniuge di FONTANA Giuseppe
Carmelo, ritenuta responsabile del reato di intestazione fittizia di beni ai
sensi dell’art. 12 quinquies l. 356 del 1992, aggravata dall’art. 7 l.
203/1991 quale titolare formale della società SI.CE. S.r.l.;
L’odierna operazione di polizia giudiziaria è il risultato di due distinte
indagini svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria negli
anni 2000-2011 e, successivamente, dal G.i.c.o. della Guardia di Finanza di
Reggio Calabria, mirata, soprattutto, all’aggressione del patrimonio societario,
mobiliare ed immobiliare della ‘ndrina FONTANA di Archi documentando gli
attuali ed ulteriori tentativi di insinuarsi nello specifico settore produttivo e
redditizio del “Comparto rifiuti”.
In particolare le indagini, già dal lontano 2001, avevano documentato
l’inserimento della famiglia FONTANA, nel quadro delle “spartizioni” mafiose,
nel ricco e lucroso comparto ambientale, attraverso la SEMAC S.r.l., società alla
quale era ed è affidata la “manutenzione dei mezzi meccanici” della società mista
pubblico-privata LEONIA S.p.A.
Proprio il controllo del lucroso comparto della “manutenzione dei mezzi
meccanici” della società mista pubblico-privata LEONIA S.p.A. ha assicurato
alla ‘ndrina FONTANA un costante flusso di denaro pubblico che, per come
anche avvalorato dalle dichiarazioni dei collaboratori di Giustizia e come
confortato dalle attività d’indagine espletate, era diventato un “fondo cassa” a
disposizione delle più potenti cosche mafiose reggine.
Una “rimessa di denaro contante” proveniente dall’acquisto sovra stimato
di pezzi di ricambio e componenti meccanici dei mezzi utilizzati nel “Comparto
rifiuti” che, grazie ad un ben collaudato sistema di “fatture gonfiate”, venivano
sostituiti dalla SEMAC S.r.l. con assoluta facilità e senza una preventiva
autorizzazione del cliente, ovvero della LEONIA S.p.A., registrando altissimi
costi aziendali che, una volta sottratti all’erario statale, erano da destinare al
pagamento delle tangenti in favore delle ‘ndrine di Reggio Calabria, per il tramite
del “direttore operativo” DE CARIA Bruno.
Le intercettazioni hanno offerto, inoltre, pieno risconto a quanto riferito
dai collaboratori di Giustizia Nino LO GIUDICE, Roberto MOIO e Consolato
VILLANI che, in più occasioni nel corso degli interrogatori con magistrati della
D.D.A. reggina, hanno riferito di essere al corrente del sistema di “fatture
gonfiate” utilizzato dalle cosche di ndrangheta nella LEONIA S.p.A.
Gli stessi collaboratori di Giustizia riferiscono di ulteriori circostanze
secondo le quali, verso la fine del 2007 e gli inizi del 2008, la società LEONIA
S.p.A. è stata al centro di un passaggio storico di “consegne” che ha segnato la
fine del “governo” della cosca FONTANA con il subentro del “triumvirato”
formato dalle famiglie DE STEFANO, TEGANO e CONDELLO.
3
Secondo quanto riferito da Nino LO GIUDICE e da Consolato VILLANI,
per “volere” di Pasquale CONDELLO, Giovanni FONTANA e la sua cosca non
doveva “prendere niente” poiché aveva già avuto la “manutenzione della
LEONIA” e nonostante ciò “non dava conto a nessuno” motivo per cui, a seguito
di una riunione tra lo stesso Pasquale CONDELLO, Giuseppe DE STEFANO e
Giovanni TEGANO si era deciso di agire nei confronti di Giovanni FONTANA
ponendo in essere alcuni atti intimidatori ai danni degli auto compattatori della
società.
Anche quest’ulteriore narrato dei collaboratori di Giustizia veniva
compiutamente riscontrato negli atti intimidatori perpetrati, il 9, il 13 ed il 16
gennaio 2008, effettuati con colpi d’arma da fuoco e fucile ai danni di mezzi
della società LEONIA S.p.A. che hanno ricevuto, in tal modo, una nuova
“lettura”.
La presente attività d’indagine evidenzia, ancora una volta, che le “società
miste pubblico-private”, quali la LEONIA S.p.A.(come anche recentemente la
MULTISERVIZI S.p.A. per la cosca Tegano di Archi) hanno rappresentato la
“nuova frontiera” dei rapporti tra le cosche mafiose ed il tessuto economico e
sociale.
Val la pena di riportare, a tal proposito, le parole del del G.i.p. del
Tribunale di Reggio Calabria che testualmente commenta “si può ritenere, senza
tema di smentite, come le società miste hanno rappresentato uno dei poli di
attenzione della ‘ndrangheta, finendo con il rivelarsi strumento (l’ennesimo)
mediante il quale la criminalità organizzata ha infiltrato (sarebbe meglio,
forse, dire l’ha fatta propria) l’economia cittadina. Con la prima aggravante
che ciò è avvenuto in un settore, come quello dei servizi pubblici, destinato alla
collettività e con l’ulteriore rappresentata dall’incapacità (a voler essere
ottimisti) del socio di maggioranza (n.d.r. Comune di Reggio Calabria detentore
dl 51% delle azioni della LEONIA S,.p.A.) di controllare, nel corso degli anni,
cosa accadesse in seno alla società mista.
Per lumeggiare la caratura criminale degli arrestati ed il contesto di
riferimento non si può non far cenno alla storia giudiziaria del boss FONTANA
Giovanni cl. 45 che assurge a posizioni di vertice nel panorama ‘ndranghetistico
già negli anni ’70 con la militanza nello schieramento mafioso dei DE
STEFANO di Archi (RC) che al tempo accumunava, sotto il nome degli
“Arcoti”, diverse famiglie di ‘ndrangheta dirette dallo storico boss “Paolino” DE
STEFANO.
Questo almeno sino all’inizio della c.d. seconda guerra di mafia,
allorquando il FONTANA Giovanni si contrappone alla compagine dei DE
STEFANO-TEGANO-LIBRI, aggregandosi con la propria consorteria
FONTANA-SARACENO al gruppo "separatista" degli IMERTI-CONDELLO.
4
Organicità al cartello “condelliano” che, oltre ad essere desumibile dagli
atti del p.p. nr. 46/93 RGNR DDA, meglio conosciuto come “Olimpia”, trova
conferma nel vincolo familiare che lega il FONTANA Giovanni al noto
CONDELLO Pasquale cl. 50, inteso il “Supremo”, per il tramite della moglie
CONDELLO Maria1 nonché dalle propalazioni rese da collaboratori di giustizia,
quali LAURO Giacomo Ubaldo e IANNO’ Paolo che, in tempi diversi, hanno
dichiarato agli organi inquirenti come la famiglia FONTANA, pur mantenendo
una “propria autonomia” sia a tutti gli effetti federata alla consorteria
CONDELLO di Archi.
Tra i soggetti attinti dal provvedimento cautelare, per l’appunto, l’attuale
boss capostipite della cosca FONTANA Giovanni2 cl. 45, in atto libero vigilato
dal 9 febbraio u.s, e noto alle cronache giudiziarie per aver fondato - unitamente
a Nino IMERTI3 alias “Nano Feroce” e Pasquale CONDELLO4, alias “Il
Supremo” - lo schieramento cd. “condelliano” degli IMERTI-CONDELLOFONTANA già contrapposto ai DE STEFANO-TEGANO-LIBRI nella cd.
“guerra di mafia” di Reggio Calabria.
Oltre al FONTANA Giovanni, sono stati tratti in arresto i figli FONTANA
Antonino, FONTANA Francesco Carmelo, FONTANA Giandomenico,
FONTANA Giuseppe e le nuore SURACE Giuseppina Maria Grazia, coniugata
con FONTANA Giuseppe, e SINICROPI Eufemia Maria, moglie di FONTANA
Antonino.
Analogamente, è stato colpito da provvedimento restrittivo l’imprenditore
DE CARIA Bruno Maria5, già legale rappresentante della società ECOTHERM
S.p.A. di Roma, a carico del quale le attività investigative hanno evidenziato
l’esistenza di “solidi rapporti” personali e d’affari con elementi di vertice ed
affiliati alla cosca FONTANA finalizzati al raggiungimento di una posizione di
primazia nella gestione di uno dei rami di alto profitto del comparto in
argomento: la manutenzione degli auto compattatori, attività questa svolta, per
l’appunto, per il tramite della ditta SEMAC S.r.l. dei fratelli FONTANA.
Il successo di tale strategia imprenditoriale dipende, anche e soprattutto,
dall'apporto collusivo della cd. “area grigia” - nel caso di specie costituita da una
parte della struttura manageriale della società mista in stretto raccordo e sinergia
con i vertici del clan FONTANA.
1
di Antonio e di Diamante Teresa, nata a Reggio Calabria il 15.03.1950
Nato a Reggio Calabria il 13.05.1945, pregiudicato per associazione per delinquere di stampo mafioso,
tentato omicidio, omicidio, detenzione di esplosivo evasione ed altro, è strettamente collegato anche
per motivi familiari a CONDELLO Pasquale (il "supremo"), avendo sposato CONDELLO Maria, di
Antonino e di DIAMANTE Teresa, nata ad Archi di Reggio Calabria il 15.03.1950, figlia dello zio
paterno di CONDELLO Pasquale.
3
IMERTI Antonino fu Giuseppe nato a Fiumara RC il 01.10.1950
4
CONDELLO Pasquale nato a Reggio Calabria il 24.09.1950.
5
Nato a Vallelonga (Cz) il 12.09.1950
2
5
Contestualmente all’emissione delle misure cautelari è stato eseguito un
decreto di sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p. di beni mobili, immobili e
società facenti capo ai nominati in oggetto, tra le quali la parte privata (pari al
49% delle quote societarie) della LEONIA S.p.A., società mista “pubblicoprivata”, attiva nel “Comparto rifiuti”, di cui risulta detentore, per la quota
restante del 51% delle azioni, il Comune di Reggio Calabria ed i patrimoni
aziendali delle società facenti capo alla cosca FONTANA tra le quali:

49% del capitale sociale della LEONIA S.p.A.6 e relativo patrimonio
aziendale sedente in via B. Buozzi di Reggio Calabria con sede operativa a
in via discesa Stazione Archi intestato ad “AGENDA CALABRA
AMBIENTALE S.r.l.”7 di cui è rappresentante legale MANNUCCHI
Angelo8;

Capitale sociale, quote societarie ed intero patrimonio aziendale della ditta
Patrimonio aziendale della ditta individuale “FONTANA Giuseppe
Carmelo”9, esercente l’attività di commercio al dettaglio di carburante per
autotrazione ivi compresi i beni intestati al titolare firmatario FONTANA
Giuseppe Carmelo;

Capitale sociale, quote societarie ed intero patrimonio aziendale della ditta
“ITALSERVICE S.r.l.”10, esercente “l’attività di commercio al dettaglio
di carburante per autotrazione”, titolare di nr. 4 distributori stradali:
distributore Q8 ubicato in Piazza indipendenza di Reggio Calabria;
distributore Q8 ubicato in Pentimele s.n.c. di Reggio Calabria;
distributore Q8 ubicato in Via Italia di Reggio Calabria; distributore ENI
ubicato in Via De Nava di Reggio Calabria.

Capitale sociale, quote societarie ed intero patrimonio aziendale della ditta
S.I.C.E. Società immobiliare costruzioni edilizia S.r.l. 11, esercente
l’attività di compravendita di beni immobili;

Capitale sociale, quote societarie ed intero patrimonio aziendale della ditta
la ditta SEMAC S.r.l.12, esercente l’attività di riparazione dei mezzi
NISSAN e degli auto compattatori per conto della LEONIA S.p.A.;
Il valore complessivo dei sequestri (capitale sociale, quote societarie,
patrimoni aziendali, beni immobili, conti correnti, autoveicoli ecc..) ammonta a
circa 32 milioni di euro, testimonianza diretta, quest’ultima, dell’attività di
6
Partita IVA 0287710806 con sede legale in Via Bruno Buozzi di Reggio Calabria.
Partita IVA nr. 02246310805 sedente in via Filippini nr. 12/C di Reggio Calabria.
8
MANNUCCHI Angelo nato a Livorno il 05.10.1941
9
Partita IVA nr. 02554170809 sedente in via Calopinace Argine destro di Reggio Calabria e con esercizio
in via De Nava di Reggio Calabria
10
Partita IVA nr. 02554170808 sedente in via Calopinace Argine destro di Reggio Calabria.
11
Partita IVA nr. 02441210800 sedente in via nazionale II tr. nr. 3 località Archi di Reggio Calabria
12
Partita IVA nr. 02121919660802 sedente in via nazionale II tr. nr. 3 località Archi di Reggio Calabria
con sede secondaria in Gallico (RC) alla via Pietre della Zita snc.
7
6
contrasto posta in essere dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza di
Reggio Calabria, nell’ottica dei principi del coordinamento tra le Forze di
Polizia, finalizzate al contrasto delle infiltrazioni mafiose nella cd. “economia
legale”.
Si rappresenta, altresì, che sono stati notificati agli indagati nr. 15
informazioni sul diritto di difesa con contestuale esecuzione di decreti di
perquisizione locale e personale che avranno luogo a Reggio Calabria, Roma e
Livorno e presso tutte le sedi legali delle società sottoposte a sequestro
preventivo ai sensi dell’art. 321 c.p.p. ovvero LEONIA S.p.A., AGENDA
CALABRA AMBIENTALE S.r.l., SEMAC S.r.l. , S.I.C.E. Società immobiliare
costruzioni edilizia S.r.l. , ITALSERVICE S.r.l. (ivi compresi i distributori
stradali Q8 ed ENI ubicati in questo capoluogo) ditta individuale FONTANA
Giuseppe Carmelo.
In conclusione, l’indagine de qua denominata “49% - Athena”, coordinata
dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, rappresenta un
importante momento nelle attività di contrasto alla ‘ndrangheta calabrese ed alle
infiltrazioni mafiose nelle potenzialità economiche di questo territorio andando a
documentare come la cosca FONTANA, una delle più potenti ’ndrine di Reggio
Calabria, attraverso i suoi esponenti di spicco, si sia infiltrata in una delle società
miste partecipate dal Comune di Reggio Calabria, quali la LEONIA S.pA..
Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati associati presso la casa
circondariale di Reggio Calabria a disposizione dell’A.G. procedente.
7