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15 LA VOCE DEI DONATORI DEL FRIULI OCCIDENTALE PERIODICO DELL’AFDS - Associazione Friulana Donatori Sangue - Provincia di Pordenone FEDERAZIONE ITALIANA ASSOCIAZIONI DONATORI DI SANGUE Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Pordenone Taxe percue NUOVA EDIZIONE - ANNO VI SETTEMBRE 2010 Pordenone SOMMARIO IL DONO PORDENONE Nuova Edizione Anno VI Numero 15 Settembre 2010 Periodico quadrimestrale di informazione, educazione sanitaria e cronache di carattere associativo. Edito a cura dell’AFDS Pordenone. Associazione Friulana Donatori Sangue. Sede Provinciale Via Marconi, 16 33097 Spilimbergo Telefono e Fax 0427.51472 Comitato di redazione: Paolo Anselmi, Maria Pia Arpioni, Ivo Baita, Andrea Ferrarin, Quirino Messina, Dani Pagnucco, Anna Maria Papais, Antonio Piffaretti, Mauro Strasorier e Bruno Zavagno. Direttore responsabile: Donatella Schettini Hanno collaborato a questo numero: Marta Chiaradia, Gianni Colomberotto, Pietro Polito, Laura Pessot, Eleonora Pradolin Registrazione: Tribunale di Pordenone n. 528 del 3.1.2005 SOMMARIO 1 Congresso Provinciale 2010 a Brugnera 2 Comitato di Redazione - Collaboratori - Sommario 3 Il saluto del Presidente Provinciale 4 Il saluto del Presidente di Sezione 5 Il saluto del Sindaco di Brugnera 6-9 10 11-17 Brugnera e la sua storia I Benemeriti al Congresso AFDS 2010 Premiandi al Congresso del 3 ottobre 2010 17 Donazione di sangue e giovani 18 Indagine CENSIS - FIDAS 18 “Sportincittà” a Spilimbergo 1d-3d 4d 19-20 21 Diritti e doveri del Donatore Il Virus, la Zanzara e il Donatore Assemblea Provinciale AFDS a Fanna Anselmi riconfermato Presidente Provinciale 22-23 Il Congresso Nazionale FIDAS a Feltre 24-34 Cronache Sezionali 35 Da Lestans a Santiago de Compostela 36 Ciclo della vita - Fotocronaca NOTA Le cronache delle Sezioni di Arzene, Budoia e San Michele-Ronche, ed altri articoli non pubblicati su questo numero, lo saranno sul prossimo “Dono”. Stampa: Lithostampa - Pasian di Prato (UD) Spedizione: Donatori AFDS, Associazioni, Enti, Istituzioni pubbliche. Tiratura: copie 9.800 Questo numero 15 è stato chiuso il 15 settembre 2010. Via Marconi, 16 33097 SPILIMBERGO (PN) Tel. 0427/51472 Internet: www.afdspn.it - e-mail: [email protected] Per disguidi postali, indirizzi errati, doppio invio, si prega cortesemente di scrivere allegando la corretta destinazione. 2 settembre 2010 / il dono Orario di segreteria: martedì dalle ore 16.30 alle ore 19.30 sabato dalle ore 09.00 alle ore 12.00 EDITORIALE A BRUGNERA CONGRESSO PROVINCIALE Il Saluto del Presidente Provinciale Arriva l’autunno e, puntuale come sempre, arriva il nostro congresso annuale. Pur replicandosi da molti anni con la medesima formula, esso reca sempre con sé qualcosa di nuovo, di particolare. Il fatto stesso di spostarsi nei vari centri della provincia aggiunge novità alla manifestazione, perché porta alla ribalta realtà associative diverse e dà modo alle Sezioni ospitanti di mettere in evidenza la loro voglia di esserci, di partecipare da protagoniste alla vita dell’associazione. Quest’anno faremo tappa a Brugnera per ricordare un anniversario importante: 50 di vita della Sezione, la prima nata nella Destra Tagliamento dopo la fondazione dell’Associazione Friulana Donatori Sangue. 50 anni di solidarietà, dedizione, attivismo, capacità di aggregazione. Qualità che i donatori di sangue di Brugnera hanno saputo mettere in campo nel corso degli anni condividendole, in tempi più recenti, con le Sezioni di Tamai e Maron, nate successivamente per meglio presidiare il territorio comunale. Per tutto questo rivolgiamo fi n d’ora il nostro più sentito ringraziamento ai donatori di Brugnera ed a tutti i responsabili che in questi 50 anni si sono succeduti alla guida della Sezione. Se diamo uno sguardo ai dodici mesi appena trascorsi, ci accorgiamo che il mondo “trasfusionale” è in continuo movimento: aumenta il fabbisogno di trasfusioni, ci troviamo a volte in situazione di carenza di sangue (cosa a cui non eravamo più abituati); fanno la loro comparsa rischi infettivi che, a titolo precauzionale, mettono temporaneamente fuori gioco parecchi donatori. Di nuovo, però, c’è anche una accresciuta consapevolezza del ruolo delle associazioni all’interno del “sistema sangue”, il loro maggior coinvolgimento nella programmazione dell’autosufficienza ematica, una discreta attrattiva dell’associazione verso le giovani generazioni. Quindi una situazione di estremo interesse, in cui è di fondamentale importanza la partecipazione dei donatori. E quale miglior esempio dei “fedelissimi”, 609 per la precisione, che proprio a Brugnera riceveranno il simbolico riconoscimento per le numerose donazioni accumulate nel corso degli anni? La solidarietà non si fa a parole, ma con i fatti. I gesti concreti di questi nostri amici sono la miglior affermazione degli ideali di solidarietà che l’Afds si sforza quotidianamente di diffondere. Assieme a loro partecipiamo quindi numerosi all’incontro di Brugnera, che sarà così una vera festa dei valori ed espressione diretta del senso di comunanza che anima l’Afds. Paolo Anselmi Presidente provinciale Afds Pordenone il dono / settembre 2010 3 CONGRESSO PROVINCIALE Il saluto del Presidente di sezione Nell’Ottobre del 1980 la Sezione A.F.D.S. Di Brugnera e San Cassiano festeggiava i suoi primi vent’anni di vita e fu proprio allora che ospitò il primo Congresso Provinciale dei Donatori. Proprio in quell’occasione fu inaugurato il monumento simbolo della nostra associazione, una fontana che apporta una scritta per noi molto importante “Sangue fonte di vita”. È con grande onore ed impegno che quest’anno in occasione dei 50 anni dalla nascita della nostra Sezione, ci prepariamo a ricevere ed ospitare il secondo Congresso Provinciale. Sarà per noi motivo di orgoglio avere come ospiti tutte le altre Associazioni di Donatori, il Presidente Nazionale Fidas, dott. Aldo Ozino Caligaris che con i suoi collaboratori ha promesso d’esser presente, le autorità politiche Regionali, Provinciali e Comunali e le rappresentanze religiose con le consorelle accompagnate dai loro donatori benemeriti. Quale migliore occasione dunque per ringraziare tutti i donatori, le associazioni, gli enti ed i privati del nostro comune che hanno permesso la crescita esponenziale della Sezione,nel bene di chi ne ha bisogno. Un ringraziamento particolare inoltre lo voglio rivolgere ai giovani dell’A.C.R., alla Pro Loco di Brugnera ed alla manifestazione “Festa del Vino” di San Cassiano per la grande collaborazione che ogni qualvolta ne abbiamo bisogno non esitano a darci. Mi auguro infine che questo evento Il Consiglio Direttivo della Sezione di Brugnera. 4 settembre 2010 / il dono porti ulteriori stimoli alle nuove generazioni, che sensibilizzi quante più persone sia possibile per far sì che un giorno possano anche loro far parte di questa grande famiglia perchè sono certo che i valori della Generosità, dell’Altruismo e della Solidarietà siano elementi fondanti per una buona società. Concludo ringraziando anticipatamente tutti coloro i quali hanno lavorato,lavorano e lavoreranno alla buona riuscita del Congresso Provinciale A.F.D.S. che sarà per la nostra comunità una giornata molto importante e di festa. Graziano Montagner Presidente di Sezione CONGRESSO PROVINCIALE Il saluto del Sindaco di Brugnera Ivo Moras Il Comune di Brugnera è lieto di ospitare il congresso provinciale dell’AFDS. Un evento importante nella vita di un’organizzazione, che diventa per noi ancora più solenne nel 50° anniversario della sezione donatori sangue di Brugnera. È sempre motivo di soddisfazione poter ospitare questo Congresso; è un’occasione per incontrarsi, informarsi, riflettere e contribuire alla divulgazione del messaggio che invita al dono. L’Amministrazione Comunale dà il benvenuto alle Autorità, civili e religiose, che sono da sempre vicine all’Associazione ed a quello spirito di solidarietà di cui l’AFDS è promotrice. Un caloroso saluto va a coloro che sono l’anima dell’Associazione, in particolare a quelli benemeriti, che in questa giornata riceveranno i giusti riconoscimenti per la loro costante ed altruistica opera di solidarietà. Il sangue fin dall’antichità è considerato l’essenza della vita, fino a diventarne il simbolo: da qui il divieto biblico di cibarsene. Il dono del sangue è un gesto volontario e consapevole, è un impegno di grande valore civile e morale che alimenta il patrimonio collettivo di solidarietà da cui ognuno può attingere nei momenti di bisogno. Nel linguaggio comune espressioni come svenarsi, dare il sangue equivalgono a donarsi senza riserve. È questa la filosofia del volontario, che mette a disposizione tutto se stesso per rispondere qui e subito ai bisogni del prossimo. Concludo ringraziando a nome della Comunità di Brugnera i Fondatori della sezione e tutti i componenti dei Consigli Direttivi che si sono succeduti in questi lunghi e proficui 50 anni. La sezione di Brugnera si è sempre distinta per la collaborazione instaurata con l’Amministrazione Comunale, nell’organizzare serate mediche, eventi rivolti alla popolazione su tematiche mediche e di sensibilizzazione sociale. È questo il segno di una comunità generosa, aperta ai bisogni degli altri, non rinchiusa nei propri interessi: elementi che la rendono forte, capace di affrontare nel segno della solidarietà tutti i problemi con cui è chiamata a confrontarsi. Nel comune di Brugnera i donatori di sangue sono molto numerosi: si contano oltre 1300 iscritti alle tre sezioni di Brugnera-San Cassiano, Maron e Tamai. Una compagine di donatori vastissima, alla quali mi onoro anch’io di appartenere. Il dono del sangue e le associazioni dei donatori sono segni di speranza per tutta la comunità: ed è con questo spirito che, a nome di tutta l’amministrazione comunale, auguro buon lavoro all’attuale Presidente Graziano Montagner ed al suo direttivo. Il Sindaco Ivo Moras il dono / settembre 2010 5 CONGRESSO PROVINCIALE Brugnera: la sua storia i suoi paesi Il 3 ottobre 2010: data importante per la Sezione AFDS di Brugnera / S. Cassiano di Livenza. Per questa domenica, infatti, il Paese di Brugnera (assieme alla frazione di San Cassiano di Livenza) è pronto per ospitare il Congresso Provinciale AFDS. Mentre i preparativi per questo grande giorno continuano, è desiderio della Sezione far conoscere un po’ il proprio territorio a coloro che fra poco verranno a visitarlo. La Storia del Comune di Brugnera La storia del territorio comunale risale nelle sue linee principali al medioevo, anche se forse affonda le lontane radici in epoche precedenti. Maron infatti porta un nome con base linguistica celtica MARRA (“palude’’), mentre San Cassiano ricorda i primi influssi cristiani di probabile propagazione dalla romana Oderzo. Brugnera, da PRUNARIA “luogo con molti pruni’’ e Tamai, da una parola di diffusione regionale significante “recinto in mezzo al bosco, trappola per animali’’ hanno una denominazione più recente, legata alla colonizzazione medioevale delle aree silvestri e incolte. Trovandosi in uno dei passaggi sul Livenza che permettevano l’entrata in Friuli, su un’isola del fiume fu edificato un castello forse già prima del 1000. Verso il XII-XIII secolo, quando la documentazione si fa più ampia e sicura, Brugnera e le località contermini appartenevano ai Signori di Prata e Porcia, che estendevano i loro domini in una vasta zona del Friuli occidentale e del Trevisano orientale. Avvocati delle Chiese di Concordia e Ceneda, membri di prim’ordine del Parlamento della Patria del Friuli, nobili fra i più potenti dell’epoca, poco prima del 1214 si divisero in due rami, spartendo il grande territorio in due distinte giuri- sdizioni che facevano capo ai castelli di Prata e Porcia. Tamai rimase al primo, Brugnera, Maron e San Cassiano passarono al secondo, rimanendo questo ordinamento amministrativo fino alla fine del XVIII secolo (soppressione della Repubblica di Venezia e a livello locale inizio delle moderne municipalità sul modello rivoluzionario francese). Dal punto di vista ecclesiale, Tamai e Maron appartenevano alla concordiese pieve di San Vigilio di Palse, cominciando a erigersi in parrocchia autonoma tra XV e XVI secolo. Brugnera e S. Cassiano facevano parte della pieve cenedese di S. Tiziano di Francenigo; la prima divenne autonoma nel tardo ’500, mentre S. Cassiano lo fu già nel medioevo. Nel XIV secolo i signori di Porcia concessero alla comunità di Brugnera propri Statuti, da cui risulta che la zona, oltre che caratterizzata da un’agricoltura che tendeva a svilupparsi fuori dai vincoli feudali, con la liberazione dalla servitù di masnada, era inserita nell’economia del tempo con altre attività. Il commercio trovava scalo nel porto sul Livenza protetto dal castello, mentre un’industria tessile locale era protetta 6 settembre 2010 / il dono CONGRESSO PROVINCIALE dai nobili purliliesi. All’interno delle mura che cingevano il centro di Brugnera (le cui porte furono definitivamente abbattute solo nel 1918), oltre al castello, trovavano spazio le abitazioni dei servi, dei notai, degli artigiani, dei pescatori (alla fine del ’400 si aggiunsero gli ebrei, che esercitavano la professione di banchieri). L’originaria ubicazione del paese era stata cambiata dopo il 1220, spostando maniero e abitatori sulla sinistra del fiume Livenza. Trovandosi in una zona di confine, Brugnera fu infatti spesso al centro di cruenti fatti d’arme, saccheggi e devastazioni; i signori di Prata, che in relazione alla loro appartenenza al Patriarcato di Aquileia, dovettero lottare a lungo contro le mire espansionistiche del Comune di Treviso e di altri, che pretendevano di avere il castello sul Livenza e la zona di Francenigo e Gaiarine dipendenti dai Porcia. Dopo una devastazione subita nel 1192, i trevisani distrussero Brugnera nel 1220. Il paese con le fortificazioni e la residenza signorile, fu ricostruito nell’attuale localizzazione, trovandosi coinvolto in altre azioni belliche: nel 1386 fu assediato da truppe udinesi, nell’ambito delle continue guerre civili che stavano insanguinando il Friuli. Nel 1419-21 la Repubblica di Venezia conquistò militarmente lo Stato dei patriarchi di Aquileia, facendone un proprio dominio: ma nel 1418 i signori di Porcia, precedendo le azioni belliche, s’erano dati pacificamente ai veneziani, mantenendo così diritti e prerogative che conservarono fino all’età napoleonica. Nei secoli dell’età moderna, segnati dalla sovranità del leone di San Marco, Brugnera conobbe le vicende che interessarono il resto del Friuli e il Veneto. Nella prima metà del ’500 i nuovi fermenti religiosi trovarono un’eco clamorosa a Maron dove fu parroco Paolo Rosello, uno dei maggiori esponenti della Riforma in Italia. In campo sociale, si sviluppò notevolmente la proprietà terriera veneziana, con il formarsi di sontuose abitazioni, di cui la Villa Varda (ancorché rimaneggiata nello scorso secolo) è l’esempio meglio noto e conservato. La cronaca registra invece fatti dirompenti come la rapida ma devastante incursione turca del 1499, quando la cavalleria al servizio dell’Impero ottomano si riversò nei villaggi che componevano la giurisdizione purliliese e brugnerese, razziando, bruciando, deportando e ammazzando. Fu un colpo anche all’economia rurale, perché andarono distrutti non solo i raccolti, ma le vigne e gli attrezzi agricoli. Fu invece risparmiato il centro di Brugnera, chiuso dalle turrite mura castellane e cuore pulsante non solo dell’amministrazione locale (ospitava la cancelleria, i notai, i servizi civili e religiosi) ma anche dell’economia artigianale e commerciale. Villa Varda: un tuffo nella natura Villa Varda. Il nome Villa Varda deriva dal toponimo di origine germanica warda, di una certa formazione medievale. Warda è stato tradotto in italiano in “Guarda” o “Guardia” ed è stato associato a diversi significati: • “luogo d’osservazione”; • “postazione di guardia”; • “luogo di vedetta”. Questi significati sarebbero pienamente giustificati dalla posizione privilegiata del luogo, posto nei pressi del fiume il dono / settembre 2010 7 CONGRESSO PROVINCIALE Livenza. La tesi della presenza di una qualche opera a guardia dell’abitato o delle strade o del vicino fiume (con tutta probabilità di tipo militare) è infatti, senza dubbio credibile, considerato il ruolo strategico che questa località ha assunto nei secoli scorsi. Nella seconda metà del ‘400 i nobili Mazzoleni acquistarono dai Conti Principi di Collalto e dai Conti di Porcia le proprietà agricole del borgo di Guarda (o Varda) e vi costruirono la villa patronale: da quel momento, si cominciò a parlare di “Villa Varda”. L’identificazione del villaggio con il complesso economico del palazzo si completò definitivamente nel ‘700 quando la consuetudine decretò che l’edificio era per ormai tutti “Villa Varda”, eliminando dal nome qualsiasi riferimento ai proprietari della stessa. Il parco di Villa Varda assunse l’attuale configurazione nella seconda metà dell’Ottocento, quando Carlo Marco Morpurgo, appartenente ad una facoltosa famiglia di Trieste, acquistò La Livenza. la tenuta ed avviò gli interventi di ristrutturazione degli edifici e di sistemazione paesaggistica secondo gli stilemi del parco all’inglese. Così sistemato e come si presenta oggi, il parco era ed è considerato uno dei migliori esempi del gusto dell’epoca, tanto che in una esposizione dei giardini italiani tenutisi a palazzo Vecchio di Firenze nel 1931, quello di Villa Varda è presente con alcuni pannelli. Il parco si estende su 18 ettari lungo il corso del Livenza e non presenta una disposizione regolare bensì del genere pittoresco-informale con l’eccezione delle aiuole a ricami di piante e fiori presso l’edificio che dovevano essere stilisticamente in sintonia con la veste rinascimentale della villa, come voleva la precettistica di fine Ottocento. Attorno ai giardinetti vi sono alberi ad alto fusto (rigogliosi cedri), che digradano verso boschetti con piante tipiche della bassa pianura friulana, permettendo all’occhio del visitatore di spaziare a cogliere i piacevoli effetti paesaggistici. Chi progettò questa incantevole oasi non mancò di sfruttare le qualità intrinseche del luogo per valorizzare gli incantevoli effetti già naturalmente presenti. Sul retro della villa, 8 settembre 2010 / il dono infatti, la visuale abbraccia in primo piano il piccolo giardino a parterre, e poi oltre la balaustra in pietra spazia libera verso il fondale di ombrosa fitta vegetazione, interrotto da un varco da cui penetra la luce, riflessa e modulata grazie alla corrente del fiume. Il parco è il risultato, quindi, dell’unione del gusto classicistico dell’edificio e di una disposizione informale ricca di memorie storiche, in cui parti di diversa origine temporale riescono a fondersi organicamente, offrendoci un’immagine complessiva di grande fascino. Elemento dominante del parco sono i viali di tigli (alberi dai fusti esili e slanciati) che strutturano geometricamente l’intera area, facilitando gli usi agricoli e incorniciando i prati secondo una configurazione geometrica. Tale impostazione compositiva, dalla semplicità nitida e luminosa, era diffusa e comune ad altri parchi della Regione costruiti sul finire del secolo scorso come il parco Policreti a Castel d’Aviano e quello di proprietà Marchi a Pordenone. Questa scelta sottolinea il carattere autenticamente agreste, lontano da intenti retorici dei nostri giardini. Si tratta quindi di una peculiarità del parco ottocentesco veneto-friulano, che interpretava a suo modo i canoni del giardino romantico inglese, adeguandoli alle disponibilità e alle tradizioni locali. Il parco è un susseguirsi e un rincorrersi di rigogliosa vegetazione. Le specie di piante appartenenti alle Gymnospermae (l’albero dei 40 scudi, alcuni gruppi di cedri, alcuni tipi di pino, il cipresso, il tasso ecc.) sono 15, mentre quelle che appartengono alle Angiospermae, (alcuni tipi di pioppi, il salice, l’ontano, la farnia, il nocciolo, il faggio, il gelso, il ciliegio, l’albero di Giuda, la robinia, l’acero e molti altri) sono 51. Il bosco, che riveste diffusamente gran parte del parco, è inoltre ricco di piante autoctone (originarie della zona) quali carpini, olmi, aceri, salici e pioppi. Purtroppo dell’impianto originario del parco rimangono pochi esemplari. L’atmosfera romantica e pittoresca del luogo è esaltata soprattutto dalla presenza del fiume Livenza che forma una piccola insenatura, un’ansa naturale che nel suo lato settentrionale forma il fiume Livenza ed è protetta da un isolotto, dove un tempo attraccavano le imbarcazioni per i collegamenti con Venezia. Nel parco di Villa Varda la riva dolcemente declinante che arriva al fiume Livenza forma un suggestivo scenario dove ogni anno, al riproporsi della nuova stagione, pare prendano corpo anche antichi fantasmi, quasi a significare che l’anima popolare non è mai morta e che sa aspettare il rinnovarsi dei colori che compaiono e scompaiono nel riverbero con l’acqua e pare, anche, che da un momento all’altro compaia la musa Siringa che fece innamorare di sé Pan per poi perdersi nelle acque e far crescere al suo posto quelle canne che diedero vita al flauto che poi prese il suo nome. Per una buona parte del suo percorso, il fi ume Livenza segna il confine tra il Veneto e il Friuli bagnando numerosi comuni tra i quali Brugnera, Caneva, Sacile, Motta di Livenza e Santo Stino di Livenza. CONGRESSO PROVINCIALE San Cassiano di Livenza Sesta festa del vino a San Cassiano - 1952. Il parco di Villa Varda presenta, inoltre, significativi elementi architettonici; elementi che sono garanzia della suggestione che il connubio fra natura ed intervento dell’uomo riesce talvolta a dare. Questi edifici, avvolti in un unico spazio connettivo costituito dal verde del parco, sono stati costruiti in epoche diverse e consentono, lungo il percorso di visita alla Villa, soste e riflessioni sulla storia e sulla natura. • l’aranciera a cinque arcate, con soprastante terrazza e balaustra in pietra, situata a breve distanza dal corpo centrale della villa. Si tratta di una serra costruita nel primo Novecento e restaurata dall’architetto Rupolo, nata come serra fredda per la protezione invernale delle piante esotiche (stando alla documentazione fotografica), e per essere utilizzata come salotto all’aperto nella stagione estiva. • la cappella seicentesca che contiene le spoglie del suo edificatore, Fabio Mazzoleni. Già esistente al tempo del riassetto definitivo del parco, restaurata dall’architetto Rupolo e affrescata dal pittore T. Donadon all’inizio del secolo in forme neogotiche su un edificio preesistente fatto erigere nel 1670 dai proprietari di allora, i Mazzoleni. • la ghiacciaia (la jassera, come veniva chiamata), nella cui parte interrata venivano accumulati neve e ghiaccio per la conservazione degli alimenti. Nel 1932 vi fu costruita una torre merlata, contenente un serbatoio dove veniva accumulata l’acqua per l’irrigazione del giardino e l’alimentazione delle due fontane. • un piccolo mausoleo che raccoglie le spoglie dei Morpurgo, proprietari di Villa Varda fino al 1943. • una serie di edifici destinati alle attività agricole (fra le quali anche quello destinato all’essicatura dei bozzoli, coltivazione sviluppata anche a Villa Varda), che completano il complesso. Tra questi, merita di essere nominato il Canevon. Edificato all’inizio dell’Ottocento (è assente da una mappa militare napoleonica del 1798-1805, mentre è presente nel catasto austriaco del 1830-1850), in origine doveva essere una cantina (da cui il nome). Successivamente fu invece destinato a stalla, con l’aggiunta di alcuni corpi. Attualmente l’edificio è stato restaurato ed è stato riportato alle linee originali, ripristinando l’annesso “giardino delle rose”. Il Comune di Brugnera comprende fra le altre la frazione di San Cassiano di Livenza, la quale fa parte anche della Sezione dei Donatori di Sangue. Pur essendo un piccolo paese, San Cassiano ogni anno vivacizza l’attività del Comune con la ormai storica manifestazione denominata “Festa del Vino”. Questa manifestazione nasce nel lontano 1947. Le risorse economiche degli abitanti di San Cassiano, ancora riuniti in grandi famiglie, erano basate esclusivamente sull’attività agricola. Solo successivamente cominciarono a nascere i piccoli laboratori artigianali della lavorazione del legno, che, crescendo nel tempo, hanno creato la realtà industriale di oggi. Finita la seconda guerra mondiale, i capofamiglia di questo piccolo paese della provincia di Pordenone, allora sotto la Provincia di Udine, sentono la necessità di pubblicizzare il loro migliore prodotto agricolo, il vino, che già allora, con la sua vendita, costituiva una sostanziosa entrata per la famiglia. La manifestazione ebbe luogo presso il sagrato della chiesa ed il vino era portato in piazza all’interno di botti caricate su carri e carretti, o meglio sul “saraban”, un caratteristico carro agricolo trainato da robusti buoi. L’anno successivo l’Associazione decise di non effettuare la festa in ottobre in quanto il vino nuovo si poteva definire effettivamente mosto. Vi era quindi la necessità di trovare un’altra data possibile per effettuare la manifestazione, molte furono le proposte, ma alla fine si decise di svolgere la Festa il giorno di Pasqua. La decisione cadde su tale data per approfittare delle giornate festive celebrate da tutti per far giungere a San Cassiano più gente possibile. È giusto ricordare che in quel periodo molto del vino prodotto in questa zona, specialmente il lambrusco, veniva venduto a commercianti Triestini, i quali piazzavano il nostro prodotto persino nella vicina Istria. Monumento al donatore di sangue a Brugnera. il dono / settembre 2010 9 CONGRESSO PROVINCIALE I Benemeriti al Congresso AFDS 2010 Riconoscimenti individuali conferiti al Congresso Afds del 3 ottobre 2010 Goccia d’oro con rubino Fabris Fulvio di Brugnera per 150 donazioni Diana Edda di Brugnera per 120 donazioni Goccia d’oro Verardo Maurizio di Tamai per 100 donazioni Pellicano d’oro Bressan Egidio di Caneva per 80 donazioni Pellicano d’argento D´Andrea Milena di Aziendale Vivai Rauscedo per 50 donazioni Baita Marco di Brugnera per 65 donazioni Zanussi Gian Battista di Brugnera per 65 donazioni Truccolo Morena di Brugnera per 50 donazioni Zanet Maurizio di Lestans per 65 donazioni Magnan Roberto di Meduno per 65 donazioni Rossi Roberto di Meduno per 65 donazioni Spinato Artemio di Nave per 65 donazioni Chiesurin Silvana di Nave per 50 donazioni Baldassare Silvano di Sacile per 65 donazioni Gava Donatella di S.Giorgio D. Richinvelda per 50 donazioni Piasentin Edi di S.Odorico per 65 donazioni Zannier Dino di Spilimbergo per 65 donazioni Bressan Renato di Spilimbergo per 65 donazioni Diana Adriano di San Quirino per 65 donazioni Valerio Valeriano di San Quirino per 65 donazioni Bertolo Bruno di Tamai per 65 donazioni Vendrasco Anna di Valvasone per 50 donazioni Tonelli Daniela di Valvasone per 50 donazioni Distintivo d’oro Del Net Angelo di Arzene per 50 donazioni Riservato Ennio di Arzene per 50 donazioni Fabbro Alex Giovanni di Aviano per 50 donazioni Basso Moro Carlo di Aviano per 50 donazioni Tomasini Fabiana di Aviano per 40 donazioni Candotto Mis Lorena di Aviano per 40 donazioni Del Savio Marisa di Aviano per 40 donazioni Brun Mario di Brugnera per 50 donazioni Buttignol Roberto di Brugnera per 50 donazioni Da Re Gianfranco di Brugnera per 50 donazioni Montagner Graziano di Brugnera per 50 donazioni 10 settembre 2010 / il dono Sartor Adriano di Campagna Di Maniago per 50 donazioni Feltrin P.Giorgio di Caneva per 50 donazioni Ceschel Agnese di Caneva per 40 donazioni Giacomini Paola di Fanna per 40 donazioni Beltrame Corrado di Lestans per 50 donazioni Liva Dario di Lestans per 50 donazioni Dreon Sergio di Maniago per 50 donazioni Polesello Lino di Maron per 50 donazioni Polesello Walter di Maron per 50 donazioni Marson Bruno di Maron per 50 donazioni Pivetta Marina di Maron per 40 donazioni De Biasio Mario di Montereale Valcellina per 50 donazioni Francescon Chiara di Montereale Valcellina per 40 donazioni Da Re Ruggero di Sacile per 50 donazioni Fasan Lucio di Sacile per 50 donazioni Santinato Gabriele di Sacile per 50 donazioni Mason Adriano di S.Giorgio D. Richinvelda per 50 donazioni Zanette Gianpietro di S.Giorgio D. Richinvelda per 50 donazioni Della Rossa Adriano di S.Giorgio D. Richinvelda per 50 donazioni Chiarotto Gianfranco di San Lorenzo per 50 donazioni De Paoli Daniele di San Lorenzo per 50 donazioni Lenarduzzi Italmary di S.Martino Al Tagliamento per 40 donazioni Poletto Lorenzo di S.Michele - Ronche per 50 donazioni Ascone Maurizio di Spilimbergo per 50 donazioni De Bellis Mariano di Spilimbergo per 50 donazioni Martina Fabio di Spilimbergo per 50 donazioni Carminati Luigi di Spilimbergo per 50 donazioni De Martin Giacomina di Spilimbergo per 40 donazioni Perissinotti Laura di San Quirino per 40 donazioni Santarossa Luca di Tamai per 50 donazioni Breda Tomaso di Tamai per 50 donazioni Verardo Claudio di Tamai per 50 donazioni Zanardo Franco di Tamai per 50 donazioni Ferroli Maurizio di Val Tramontina per 50 donazioni Battel Roberto di Valvasone per 50 donazioni Diamante Michela di Valvasone per 40 donazioni Bortolussi Gianna di Valvasone per 40 donazioni Milan Stefania di Valvasone per 40 Criteri di assegnazione delle benemerenze A.F.D.S. Goccia d’oro con rubino Donatrici con 120 donazioni Donatori con 150 donazioni Goccia d’oro con smeraldo Donatrici con 100 donazioni Donatori con 125 donazioni Goccia d’oro Donatrici con 80 donazioni Donatori con 100 donazioni Pellicano d’oro Donatrici con 65 donazioni Donatori con 80 donazioni Pellicano d’argento Donatrici con 50 donazioni Donatori con 65 donazioni Distintivo d’oro Donatrici con 40 donazioni Donatori con 50 donazioni Distintivo d’argento Donatrici con 25 donazioni Donatori con 35 donazioni Distintivo di bronzo Donatrici con 15 donazioni Donatori con 20 donazioni Diploma di benemerenza Donatrici con 8 donazioni Donatori con 10 donazioni Sono stati premiati 609 Donatori 2 con la Goccia d’Oro con Rubino 1 con la Goccia d’Oro 1 con il Pellicano d’Oro 19 con il Pellicano d’Argento 49 con il Distintivo d’Oro 112 con il Distintivo d’Argento 166 con il Distintivo di Bronzo 259 con il Diploma di Benemerenza CONGRESSO PROVINCIALE PREMIANDI AL CONGRESSO DEL 3 OTTOBRE 2010 Donazioni maturate entro il 31 dicembre 2009 ANDREIS Riservato Luca Travani Alberto Distintivo d’argento Ossena Anna Romanin Roberta Distintivo d’argento Fornasier Pietro Giacomello Elena AVIANO Distintivo di Bronzo Alzetta Maurizio Bonafede Domenico Bottin Giulio Mauro Capovilla Christian Cattaruzza Nicoletta Cipolat Alessandro Cremon Renato Ellero Walter Gobbato Emanuele Mazzocut Carlo Tomasini Patrizia Zanot Laura Zanus Michiei Oscar Diploma di Benemerenza Bisutti Miriam D’Andrea Federico D’Andrea Filippo Fornasier Luca Distintivo di bronzo Rosa Tiziano ARBA Distintivo d’oro Distintivo di Bronzo Ferrarin Rudi Piloni Virgilio Abele Diploma di benemerenza Centazzo Yuri D’Acunto Cristina Mucciolo Luigi Mucciolo Paolo Rigutto Ivan Rigutto Silvano Basso Moro Carlo ARZENE Distintivo d’oro Candotto Mis Lorena Del Net Angelo Del Savio Marisa Riservato Ennio Distintivo d’argento Dorigo Sabrina Gaspardo Luigino Diploma di Benemerenza Biasutti Daniele Boschian Manas Igor Buso Carlo Cigolot Renato Cover Irene Cremon Carla Danin Antonella Del Corso David Del Puppo Silvia Fabbro Patrizia Faion Marco Gava Viviana Martinuzzi Battan Tania Mazzega Adriana Mellina Gottardo Flavia Pivetta Nadia Polo Friz Daniela Prizzon Sergio Strasorier Ivana Tarli Maurizio Tassan Got Matteo Tassan Gurle Andrea Turchet Vanessa Zanot Angelo AZ. VIVAI RAUSCEDO Fabbro Alex Giovanni BRUGNERA Goccia d’oro con rubino Diana Edda Fabris Fulvio Pellicano d’argento Baita Marco Pellicano d’argento Distintivo di bronzo Salvador Alessandra Diploma di benemerenza Dal Tin Daniele Del Colle Michele Forte Luca Francescut Daniela Pagnucco Francesca Pagnucco Luca D’Andrea Milena Truccolo Morena Tomasini Fabiana il dono / settembre 2010 11 CONGRESSO PROVINCIALE Polesel Gianpaolo Spanò Giuseppe Tonon Bruno Zanussi Alec Zanussi Gian Battista Distintivo d’oro Brun Mario Diploma di benemerenza Bucciol Alessandra Buttignol Manuel Da Ros Mirko Dotta Dario Favret Paola Fornasier Daniele Giro Sabina Marchesin Luca Papes Loris Parro Fabio Pessotto Omar Polita Fabio Rosada Giuliano Sandrin Massimo Sbaiz Francesco Verardo Luca CANEVA CASTELNOVO DEL FRIULI Pellicano d’oro Distintivo d’argento Cesca Maurizio Cozzi Marino Diploma di benemerenza De Michiel Rosanna Rossi Arianna Rossi Daniel Simonutti Monica Bressan Egidio Distintivo d’oro Distintivo di bronzo De Michiel Roberto Fantin Alessio Zambon Luigi Ceschel Agnese Distintivo d’argento Del Zotto Viviana Diploma di benemerenza Bigatton Diego Distintivo di bronzo Carlon Oscar Gaspardo Pierluigi Zuliani Giuliano DARDAGO Feltrin P. Giorgio CAMPAGNA DI MANIAGO Distintivo d’oro Da Re Gianfranco Sartor Adriano Distintivo d’argento Crovatto Milva MassaRo Graziella Ospici Pietro Montagner Graziano Distintivo d’argento Addondi Fabrizio Da Ros Tiziano De Pin Denis Fusari Orfea Modolo Roberto Pivetta Pierluigi Turchet Mario Distintivo di Bronzo Poles Ornella 12 settembre 2010 / il dono Distintivo di Bronzo Amoriello Biagio De Cecco Diana Massaro Vincenzo Diploma di benemerenza Brussatto Nicola Di Bortolo Cristina Frisan Enver Picchietti Marco Polesel Sonia Tessaro Donatello Urban Andrea DANDOLO DI MANIAGO Distintivo di bronzo TommaSini Flavio BUDOIA - SANTA LUCIA Buttignol Roberto CAVASSO NUOVO Distintivo d’argento Arpioni Tarcisio Colombera Giacomo Comuzzi Mirko Covre Basilio Del Col Raffaele Dorigo Donatella Frara Alessandro Frara Francesco Scalon Fulvio Distintivo di bronzo Battistuzzi Sandro Grillo Luca Martin Luca Pizzol Daniele Spessotto Vittorio Zaia Tiziano Zandonà Rosanna Zanusso Gian Luigi Diploma di benemerenza Bravin Eugenio Coradazzi Juri Dinallo Carmen Fincato Wilma Negri Erika Poletto Silva Distintivo d’argento Bozzer Alessandro Zambon Alessia Zambon Fabio Distintivo di bronzo Calderan Donato Zambon Roberto Diploma di benemerenza De Nobili Valentino Zambon Gianni Zambon Riccardo DOMANINS Distintivo d’argento Chiandotto Gian Paolo Lenarduzzi Franco Distintivo di bronzo Candido Claudio Conte Roberto De Paoli Marco Sacilotto Roberto Spanio Enrico T. Venier Loretta Diploma di benemerenza De Candido Gioia Pellegrin Stefano CONGRESSO PROVINCIALE FANNA Distintivo d’oro MARON Distintivo d’oro Distintivo d’oro Diploma di benemerenza Corazza Lorena Doro Roberto Gava Fabio Grotto Maurizio Sandrin Ernesto MEDUNO Beltrame Corrado Pellicano d’argento Marson Bruno Giacomini Paola Distintivo d’argento Mion Franco Narduzzo Francesca Nicolardi Armando Sala Sonia Distintivo di bronzo Bacco Verusca Cassan Luciano Fort Paolo Kadziolka Teresa Livotti Michele Petozzi Fabrizio Toffolo Renato Diploma di benemerenza Cassan Samantha Lovisa Monica Maka Stanislaw Martino Walter Stellon Laura FRISANCO - VAL COLVERA Distintivo d’argento Rovedo Laura Diploma di benemerenza Centazzo Daniele LESTANS Pellicano d’argento Zanet Maurizio Magnan Roberto Liva Dario Pivetta Marina Distintivo d’argento Facca Alessio Distintivo di bronzo Avon Deborah De Franceschi Barbara Rossi Roberto MANIAGO Distintivo d’oro Dreon Sergio Polesello Lino Distintivo d’argento Colussi Angelo Guiotto Lara Maserin Luciano Siega Vignut Christian Sigalotti Ilde Distintivo di bronzo Bedin Caterina Brandolisio Flavio Fanni Maria Chiara Diploma di benemerenza Acampora Maurizio Bruna Luca Bruna Nevio Carli Andrea Crozzoli Roberto Del Tin Carla Durat Oscar Ferroli Norma Filippi Chiella Serena Ghersinich Simone Magris Donatella Missoni Paolo Stracuzzi Mario Toffolo Riccardo Distintivo di bronzo Campardo Gabriella Diploma di benemerenza Azzariti Carla Centa Marin Domenico El Taher Amin Tomasini Eugenio MONTEREALE VALCELLINA Polesello Walter Distintivo d’oro De Biasio Mario Distintivo d’argento Bellotto Paola Fadelli Nadia Meneghin Lidia Mortati Angelo Tomi Fulvio Distintivo di bronzo Barazza Armando Ciot Dosolina Copat Ezio Da Ros Renato Fossaluzza Stefano Revoli Monia Sian Andrea Tomi Roberto Truccolo Sante Vicenzutto Giuliano Francescon Chiara Distintivo d’argento Alzetta Romero Belgrado Franco Del Col Luciano Gargan Loana il dono / settembre 2010 13 CONGRESSO PROVINCIALE Distintivo di bronzo Canciani Nevia Cardi Bruno Lissoni Maria Maddalena Magris Roberto Rossi Cristian Sciuca Riccardo Toppan Roberto Torresin Luca Venier Roberta Diploma di benemerenza Aliotta Maria Alzetta Giorgio Arnoldo Giorgio Moreno De Biasio Alan De Biasio Angela Giacomello Marco Mezzarobba Mauro Santarossa Sabrina Scotti Adriano NAVE Pellicano d’argento Chiesurin Silvana Spinato Artemio Distintivo di bronzo De Riz Luca S. MICHELE - RONCHE Diploma di benemerenza Moro Mirko Zanette Gianpietro PORDENONE Distintivo d’argento Cecchin Daniela Stival Stefano Distintivo di bronzo Truccolo Eugenio Diploma di benemerenza Pollastri Alberto Santarossa Claudio S. GIORGIO D. RICHINVELDA Pellicano d’argento Distintivo d’argento Cimitan Franco Distintivo di bronzo Favretti Denis Giust Vittorio Pessot Diego Pessotto Omar Ros Enrica Pittaro Marco Salvadego Domiziano Tolusso Fabien POLCENIGO Gava Donatella Distintivo d’argento Bisaro Giovanni Gasparotto Virginio Gottardo Laura Gressin Giuseppe Rota Patrick Distintivo di bronzo Amadio Isabella Bortolussi Any Cominotto Livio Dal Bello Elide Gasparotto Federica Laurentz Patrick Tubello Armando Volpatti Simone Diploma di benemerenza Bagnarol Daniele Battiston Roberto Bortolussi Cesare Chemello Ivan Della Rossa Tiziana Adele Feltrin Massimo Tavagnacco Tiziana Distintivo d’oro Poletto Lorenzo Distintivo d’argento Fragnoli Domenico Manarin Antonio Polesello Enrico Squin Dino Distintivo di bronzo Borsoi Elio Colombera Aristide Modolo Stefano Ros Cinzia Serratore Francesco Diploma di benemerenza Aruta Maurizio Battistella Angela Buffolo Moris Carlet Luca De Re Giovanni Battista Del Puppo Tamara Franco Valentina Giacomini Loris Giovetti Tiziana Ragagnin Mara S. ODORICO Distintivo d’oro S. MARTINO AL TAGLIAMENTO Pellicano d’argento Distintivo d’oro Diploma di benemerenza Baviera Maria Dario Francesco Pessotto Manuela Ros Lucia Varnier Loris Della Rossa Adriano Piasentin Edi PINZANO - VALERIANO Lenarduzzi Italmary Distintivo d’argento Lucco Roberto Diploma di benemerenza Battistella Sara Canciani Daniela Cesca Anna Maura Chieu Marco Lanfrit Carlo Nobile Marco Savorgnani Stefano Mason Adriano Distintivo d’argento Campaner Renato Tolusso Lucia Distintivo d’argento Polese Pietro Zanchetta Luciano Distintivo di bronzo Coronica Renato Innocente Evan Leoni EnricO Rossi Helen Tesan Rosanna Vantusso Catherine Distintivo di bronzo Bortolin Mauro Vendrame Antonia in Toffoli Diploma di benemerenza Bazzana Cristina Milocco Ivana Morelli Alice 14 settembre 2010 / il dono Diploma di benemerenza Bazzo Virna Lucchese Augusto Martinuzzo Amedeo Rivagli Anna Roman Davide Scepi Orazio Segatto Mara CONGRESSO PROVINCIALE SACILE Pellicano d’argento Baldassare Silvano Distintivo d’oro Diploma di benemerenza Bresin Livio Corradi Mistral Dardengo Laura Gava Alessandra Gava Torsten Masut Maurizio Mazzon Andrea Pasca Vincenzo Piovesana Stefania Poletto Laura Saccon Ilario Scattolin Bruno Zaghet Simone Zanin Antonietta Nadalin Nevio Piccolo Gian Andrea Tramontin Sara Zamparo Marina SPILIMBERGO Valerio Valeriano Pellicano d’argento Distintivo d’oro Bressan Renato SAN LORENZO Distintivo d’oro Perissinotti Laura Distintivo d’argento Bidese Flavio Pietrobon Silvano Rosin Nelide Senesi Alessandro Da Re Ruggero Chiarotto Gianfranco Fasan Lucio Diploma di benemerenza Stabile Vinicia Diploma di benemerenza Basso Fin Alessio Tiziano Ciman Ruggero Franceschin Mirko Guarany Cristina Pasotti Fabio Pilan Valentina Toffoli Daniela Tonon Massimo SAN QUIRINO SEQUALS - SOLIMBERGO Pellicano d’argento Distintivo d’argento Perfetti Chiara Zuliani Anna Teresa De Paoli Daniele Distintivo di bronzo Colussi Domenico Santinato Gabriele Distintivo d’argento Baccin Loris Besa Chiara Cordazzo Marilena Gasparotto Tito Martinuzzi Gianfranco Rumiatto Dea Salvador Pierina Tomarchio Maria Grazia Distintivo di bronzo Brescacin Graziano Cadel Massimo Carlet Antonio Crestan Ennio Da Re Dino De Nardi Ivan Dorigo Katia Gasparotto Egidio Distintivo di bronzo De Nobili Paolo De Nobili Roberto Fantin Cristian Neri Daniele Nicodemo Alberto Romanin Alessandro Tocchet Giuliano Zannier Dino Distintivo d’oro Ascone Maurizio Carminati Luigi Distintivo di bronzo Beltrame Dino Brovedani Marisa Folador Manuel Diana Adriano Diploma di benemerenza Ballarin Gianfranco Capozzolo Maria Rosa Crovatto Katia De Martin Claudia Mian Monica De Bellis Mariano il dono / settembre 2010 15 CONGRESSO PROVINCIALE De Martin Giacomina Madricardo Loris Montella Anna Origoni Alessandro Panzarin Simone Pasquin Luca Peressini Luisa Alda Sala Renato Zadro Fabrizio Zavagno Enrico Distintivo di bronzo De Martin Mauro Furlan Marco Verardo Claudio TAMAI Diploma di benemerenza Baradel Alex Bertoli Franz Francesco Cesca Patrick Cristofoli Giglio Marcuzzi Marcoluca Mazzarolli Gabriele Tonello Raffaele Goccia d’oro VAJONT P.G. Zanardo Franco Martina Fabio Distintivo d’argento Battistella Laura Biasetti Mauro Cedolin Serena Gosparini Luca Marcuzzi Mauro Palamin Pierfrancesco Sovran Stefano Distintivo di bronzo Agnolet Patrizia Borgo Bertilla Cimarosti Lorella Cominotto Dario Copat Walter De Marchi Gianni Antonio Dei Negri Michele Di Meo Veronica Giacomello Celestina Pasutto Giorgio Peressini Gianpietro Sabatino Concetta Sias Luca Sovran Claudio Toniutti Antonella Venier Cristina Tanja Diploma di benemerenza Battiston Elisa Bortolussi Alessandro Brunello Zanitti Cristian Castellarin Emma Cesaratto Silvia Cividin Lorena Cividin Miriam Cividin Roberto Concina Mario Dei Negri Walter Dreon Fabio Foscarini Graziella Gabrielli Gabriella Gaudino Raffaele Georgescu Laura Macuz Roberto 16 settembre 2010 / il dono Verardo Maurizio Pellicano d’argento Bertolo Bruno Distintivo d’oro Breda Tomaso Distintivo d’argento Celotto Franco Moras Lucio Verardo Cesare Vettoretto Andrea Ziroldo Lucia Distintivo di bronzo Babuin Santo Bortolussi Gianfranco Bral Steven Gerard Carnelos Simone Iride Luciana Santarossa Eugenio Santarossa Maurizio Verardo Fabio Verardo Francesco Zoccolan Maria Laura Diploma di benemerenza Bortolin Mauro Camol Roberto Cancellier Ettore Carbonera Graziano Celotto Catia Corazza Luigina Dario Valeria Hatipi Krenar Lucchese Anna Maria Maccan Roberto Moras David Pujatti Fabrizio Turchet Bruno Zanette Luca Zanette Massimo TRAVESIO Santarossa Luca Distintivo d’argento Bertolini Giuseppe Cicutto Edo Nassutti Federica Distintivo d’argento Caccamo Roberto Corona Luca Corona Mauro Fabbro Maria Cristina Distintivo di bronzo De Lorenzi Marco Galante Enza Ibba Michele Diploma di benemerenza Brandolisio Franco Della Putta Antonella Martini Angela Sanzone Gianfranco VAL TRAMONTINA Distintivo d’oro Ferroli Maurizio Distintivo d’argento Masutti Marco Distintivo di bronzo Belloni Giovanna Durat Fortunato Diploma di benemerenza Cozzi Christian Miniutti Catia Nevodini Ester Sandra CONGRESSO PROVINCIALE VALVASONE Distintivo d’oro VIVARO Pellicano d’argento Distintivo d’argento Cesaratto Silvio Pizzuto Walter Rovere Michele Milan Stefania Battel Roberto Tonelli Daniela Bortolussi Gianna Vendrasco Anna Diamante Michela Distintivo d’argento Casonato Pierino Moretto Carla Nocente Stefano Rovere Patrizia Salvemini Domenico Distintivo di bronzo Salvadori Cinzia Diploma di benemerenza Angeli Davide Cesaratto Maria Grazia De Zorzi Danilo Distintivo di bronzo Blasutto Diego Casonato Mauro Leschiutta Giovanni Marchi Gianluigi Diploma di benemerenza Benvenuto Chiara Brusca Giovanni Pietro Iacuzzi Matteo La Iacona Alessandro Paron Luca Peres Fabiola Donazione di sangue e giovani: è crisi Facendo seguito all’articolo del luglio scorso, pubblicato nel Gazzettino e nel Messaggero Veneto, in cui si é scritto in sintesi dell’emergenza sangue nella nostra provincia ed anche in regione, sottolineando il calo delle donazioni sia a livello provinciale (circa 100 in meno), sia a livello regionale (circa 300 in meno) nel primo semestre del 2010, desideriamo focalizzare la crisi delle donazioni nei giovani compresi tra i 18 e i 28 anni. L’Italia é un paese che invecchia sempre più, quindi un paese che avrà una maggiore richiesta di sangue e soprattutto un paese con meno giovani. La fotografia attuale in Italia: 1) lieve aumento del numero dei donatori dal 2003 (24,3 x 1.000 abitanti) ad oggi (nel 2006 erano 26,3 x 1.000 abitanti); 2) fabbisogno stimato in 40 unità di sangue intero x 1.000 abitanti; 3) l’Italia é autosufficiente (40,9 unità x 1.000 abitanti), ma é un equilibrio fragile; 4) forti differenze di donatori nelle varie zone del Paese (maggiori nel Nord-Est=31,8%, minori nel Sud=28,3%), 5) il sistema trasfusionale si fonda sui donatori del Nord Italia. I dati recenti del Censis indicano che nel 2008 i donatori italiani sono stati in totale 1.619.143, pari circa a 27,2 ogni 1.000 abitanti. I più prolifici sono stati quelli compresi tra i 30 e i 55 anni, intorno al 47%, mentre i giovani donatori sono in sensibile calo. Alcuni dati rilevanti raccolti dalla FIDAS(Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue) hanno evidenziato un calo dei giovani donatori tra il 2005 e il 2009 di circa il 17% in tutto il territorio nazionale. Altri dati statistici, sempre pubblicati dalla FIDAS prevedono il calo dei giovani donatori tra il 2009 e il 2010 del 4,5% e del 2,9% di tutti i donatori se non verranno fatti gli sforzi e gli investimenti necessari. Come avvicinare i giovani alla donazione? Nella nostra provincia esiste ormai da anni un gruppo affiatato che opera nelle scuole superiori, abbiamo iniziato da un anno la sensibilizzazione nelle scuole medie inferiori (vedi progetto CHOICE a Sacile) e nelle scuole elementari della provincia. Esistono altri modi, alcuni già in vigore, altri in via di sperimentazione, per comunicare con i giovani, quali lo sport, la musica ed internet. Rivolgiamo infine, come Associazione AFDS provinciale, un ulteriore invito a tutti i donatori, giovani e adulti a donare, affinché si possa far fronte all’emergenza sangue, che ormai si potrebbe definire cronica. Un grazie di cuore e “di sangue” in anticipo a tutti i fratelli donatori, fiduciosi nella vostra solidarietà per riuscire a recuperare le “donazioni perdute”. Dott. Quirino Messina Consigliere Provinciale AFDS Pordenone Presidente AFDS Sezione di Sacile Specialista in Ematologia e Cardiologia Direttore U.O.C. di Medicina Generale Presidio Ospedaliero di Portogruaro (VE) ASSL 10 “Veneto Orientale” il dono / settembre 2010 17 NOTIZIE DALL’ITALIA E DALLA PROVINCIA Indagine CENSIS - FIDAS: rischio crollo numero donatori e donazioni Se non saranno fatti tutti gli sforzi e gli investimenti necessari nella promozione e nella sensibilizzazione alla donazione del sangue, continueranno a diminuire i donatori giovani in età compresa tra 18 e 28 anni, cioè una componente molto importante della popolazione perché si tratta dei donatori periodici destinati a sostenere il sistema trasfusionale dei prossimi anni. Secondo le proiezioni sulla donazione del sangue in rapporto all’andamento demografico è, infatti, stimabile nell’8,4% la riduzione complessiva di donatori ed unità di sangue intero raccolte nel prossimo decennio. È questo uno dei principali risultati emersi dall’indagine condotta dal CENSIS sui dati forniti dalla FIDAS, e presentata oggi alla vigilia del 49° Con- gresso nazionale della federazione. La fascia d’età dalla quale proviene la grande maggioranza dei donatori è rappresentata dalle persone in età compresa tra i 30 ed i 55 anni, e le proiezioni dei dati demografici evidenziano come si tratti di una componente del corpo sociale destinata a ridursi in modo significativo nei prossimi decenni. Secondo le elaborazioni condotte dal Censis anche sui dati Istat, i 18-55enni, che nel 2009 sono 23.343.655, pari al 46,8% della popolazione, saranno nel 2020 quasi un milione in meno, 22.514.962, il 43,8% del totale, e nel 2030 si ridurranno a 19.765.468, pari al 37,7% “Allo scopo di affrontare quella che si profila, a breve, come una vera e propria emergenza, la FIDAS discuterà in questo congresso nazionale le possibili strategie da mettere in atto per invertire questo trend negativo – spiega Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale della federazione -. Ed in particolare su come avvicinare alla donazione del sangue le fasce più giovani della popolazione, alle quali destinare specifiche iniziative di sensibilizzazione”. La FIDAS è una federazione alla quale aderiscono 69 associazioni autonome presenti in 16 regioni italiane. I donatori iscritti sono 438.520, quelli sotto i 28 anni 52.444. Nel corso del 2009 ha raccolto 410.252 donazioni, di cui 334.477 di sangue intero e 75.555 in aferesi. Le donazioni di plasma sono state, invece, 55.665 Andrea Ferrarin FIDAS nazionale “Sportincittà” - Grande manifestazione sportiva e sociale a Spilimbergo L’8 e 9 maggio 2010 si è tenuta a Spilimbergo una grande manifestazione denominata “Sportincittà” giunta alla sua seconda edizione, dove sono stati coinvolti tutti i sodalizi sportivi e non solo, della città. L’intento dell’Amministrazione Comunale, in stretta collaborazione con la Pro Loco, era quello di organizzare uno speciale evento nel segno dello sport e della aggregazione. Una manifestazione realizzata secondo un articolato programma che prevedeva un intervento sportivo-dimostrativo per ogni disciplina all’interno del centro storico di Spilimbergo allo scopo di creare occasioni di incontro, di reciproca conoscenza e di confronto. Si è notata una cospicua presenza di sportivi a vari livelli di coinvolgimento, dai ragazzi, ai giovani e agli adulti quantificabili in circa duemila persone oltre al numeroso pubblico, realizzando con ciò una grande vetrina dello sport e offrendo un saggio delle rispettive discipline attraverso tornei, dimostrazioni e attività divulgative. 18 settembre 2010 / il dono Gazebo di informazione e propaganda delle sezioni AFDS e ADO nella foto i due presidenti. Nell’occasione le porte della città si sono aperte anche ad altri sodalizi sociali operanti in ambito comunale come i DONATORI DI SANGUE E DI ORGANI che con un loro fornito gazebo hanno offerto ai passanti, ed erano numerosi, informazioni utili, materiale divulgativo e di propaganda, occasione impor- tante anche dal punto di vista culturale e pedagogico. Uno speciale sito internet ha fornito poi l’occasione, anche per presentare e far conoscere le diverse realtà sportive e sociali, veri protagonisti della giornata. Gianni Colomberotto INSERTO DI MEDICINA Diritti e doveri del Donatore Tutte le relazioni umane, fin dai primordi, sono guidate e organizzate da regole e procedure che si evolvono con il tempo; si è passati pertanto dalla regola dei colpi di clava sul cranio (aveva sempre ragione chi resisteva in piedi più a lungo!), alle tavole delle leggi, per finire agli accordi che mutuamente si danno le parti in causa accettandole insieme. A questo schema non si sottrae ovviamente la relazione tra il donatore e chi raccoglie il suo sangue e per saltare a piè pari dalle clave agli accordi, si è pensato di compilare un elenco di diritti e di doveri del donatore che possa rendere più semplice, chiaro e fruttuoso il rapporto tra il donatore e le strutture trasfusionali. Questa proposta è stata presentata in occasione di due precedenti incontri nel corso di formazione per “comunicatori” delle associazioni, ovvero volontari che dovranno accogliere nelle strutture trasfusionali della provincia di Pordenone gli aspiranti donatori per fornire loro informazioni e indicazioni. Come anticipato prima oltre ai diritti e doveri del donatore sono state aggiunte alcune clausole che, pur non rientrando a pieno titolo nelle precedenti classificazioni, consentono di valorizzare il sano spirito del volontariato. Bene, dopo tante parole, sarà utile entrare nel merito e cominciare ad illustrare punto per punto le nostre osservazioni cominciando con i diritti e tra questi abbiamo proposto: 1. essere trattato con educazione Questo ci sembra un punto che dovrebbe sempre accompagnare le prestazioni di chiunque, in particolare chi offre un servizio pubblico e di solito già è sufficiente a rendere le relazioni più cordiali 2. essere assicurato per eventuali danni derivanti dalla donazione Le reazioni avverse alla donazione anche se rare sono possibili per cui è giusto che il donatore sia assicurato da eventuali danni. Su questo punto hanno insistito molto i fondatori delle associazioni di donatori volontari nei primi anni sessanta. A questo punto si ricollega il rifiuto del medico trasfusionista ai donatori che si presentano a donare prima della scadenza dei canonici 90 giorni, infatti se non è trascorso per intero l’intervallo donazionale il donatore non è assicurato per eventuali danni che dovesse subire. 3. ricevere tutte le informazioni sulla donazione e sugli esami in maniera chiara e comprensibile ed in tempi ragionevoli Un punto che impegna il personale sanitario ad una comunicazione non tecnica, ma non per questo meno precisa, adeguando il linguaggio ed le informazioni a colui che deve riceverli. Inoltre in caso di incomprensioni la struttura deve sempre essere disponibile a fornire ulteriori chiarimenti e spiegazioni. 4. ricevere un adeguato ristoro Questo ci consente di iniziare a ripristinare i liquidi donati, “ritemprare le forze” e così facendo si riducono gli effetti indesiderati, quali “mancamenti” e cali di pressione. 5. non attendere, in circostanze normali, troppo tempo Ciò vuol dire che le strutture trasfusionali devono organizzare percorsi razionali di accesso alla donazione e dotarsi di personale sufficiente considerando però l’accesso medio dei donatori per giornata. In queste condizioni l’attesa del donatore non sarà lunga, ma risulterà ovvio che in giornate di elevato afflusso (spesso, anzi quasi sempre, non prevedibili) l’attesa si allungherà proporzionalmente. 6. riposo post-donazione Un dato importante che garantisce la salute del donatore; infatti alcuni effetti spiacevoli, come cali di pressione o svenimenti, potrebbero manifestarsi anche dopo alcune ore dalla donazione, favoriti anche da lavori pesanti o da temperature elevate. Una giornata di riposo dal lavoro (giustificata) e dalle attività sportive deve essere una prerogativa irrinunciabile per il donatore. 7. Privacy Qui c’è veramente poco da commentare perché ormai il diritto alla privacy è ben documentato a livello legislativo sia in ambito sanitario sia civile. il dono / settembre 2010 1/D INSERTO DI MEDICINA E dopo i diritti ecco ciò che proponiamo come doveri del donatore 1. Onestà e sincerità nel colloquio con il medico Dati sicuramente più importanti e fondamentali tra i doveri del donatore. Sono alla base del rapporto di fiducia che lega i nostri attori e deve essere sentito non solo come un dovere morale ma anche come dovere civico e, in casi estremi, un dovere penalmente rilevante. Il donatore, infatti, deve sapere che le informazioni sono più importanti di qualsiasi test di laboratorio in quanto, seppur remota, esiste la possibilità che gli esami di laboratorio non siano sufficienti a rilevare l’infezione virale o batterica in fase precoce o una patologia emergente. 2. Corretta e completa compilazione del questionario La compilazione del questionario non deve essere vista come una pura formalità burocratica che infastidisce, perché il questionario rappresenta la traccia che guida il giudizio del medico ed è indispensabile ai fini della valutazione. Inoltre su di esso sono riportate informazioni utili da ricordare ad ogni donazione e soprattutto viene ribadito l’impegno da parte del donatore di dichiarare il vero. 3. Accettare le decisioni del medico in caso di “non idoneità” alla donazione Le decisioni prese dal medico selezionatore rispondono a precise norme di legge, che hanno lo scopo di proteggere sia la salute del donatore sia quella del ricevente. Il medico agisce sempre nell’interesse comune, spiegando al donatore i motivi del divieto; pertanto vanno evitate le “donazioni compulsive” ovvero il “voglio donare ad ogni costo”! 4. Non pretendere prestazioni sanitarie non connesse alla donazione La donazione di sangue è un atto importante e meritorio ma non deve essere intesa come la possibilità di effettuare tutti gli esami che ci servono in maniera gratuita. Il presupposto per poter donare è di essere in buona salute per cui se il medico curante ritiene di dover effettuare alcuni approfondimenti diagnostici, viene a mancare il presupposto di buona salute e pertanto non si deve donare fino alla fine delle indagini richieste dal curante. Gli esami che si effettuano, pertanto, sono necessari a verificare che la donazione non rechi danno né a chi dona, né a chi riceve; una volta all’anno controllano lo stato di salute generale. Altre prestazioni dovranno essere eseguite solo se il medico selezionatore le prescriverà per valutare eventuali parametri di “non idoneità” alla donazione. 5. Attenersi alle indicazioni riguardo al tipo di donazione da effettuare o non effettuare In questo caso il giudizio e l’indicazione del medico trasfusionista tengono conto non solo della costituzione fisica del donatore (vedi l’impossibilità a donare sangue intero con valori non ottimali di emoglobina) ma anche delle esigenze e delle richieste di emocomponenti che sono in arrivo alla struttura trasfusionale. Tra queste vi é anche al necessità di indirizzare alcuni gruppi sanguigni alla donazione di emocomponenti diversi. Pensiamo per esempio al gruppo AB che rischia in più del 90% dei casi di non essere utilizzato se si dona sangue intero mentre è una risorsa importantissima se si dona plasma. 6. Attenersi alle indicazioni post-donazione per non creare rischi a sé o ad altri Un preciso dovere del donatore é ovviamente quello di non creare per sua incuria o imprudenza danni alla salute. Le indicazioni al riposo e alla condotta nelle 24 ore successive alla donazione, deve essere pertanto rigorosamente rispettate. Le indicazioni sono leggibili perché affisse sulle pareti di tutti i Centri trasfusionali e i nuovi donatori le ricevono anche in forma cartacea subito dopo la donazione. È importante quindi rileggere queste informazioni, soprattutto per chi dona raramente, proprio per non ritrovarsi in situazioni spiacevoli quando ormai “ la frittata è fatta”! 7. Rispondere alle chiamate dei Centri Trasfusionali in caso di esami da confermare o ripetere Questo dovere riguarda gli obblighi non solo verso chi dovrebbe ricevere il sangue donato ma verso tutta la collettività. Infatti un esame non confermato o una infezione non diagnosticata correttamente non consentiranno di mettere in atto tutte quelle azioni di profilassi e cura rivolte, sia al donatore qualora dovesse risultare realmente malato, sia anche a tutte le persone che con lui possono avere contatti e che potrebbero subire un contagio in caso di malattia infettiva. 2/D settembre 2010 / il dono INSERTO DI MEDICINA Infine, al di fuori degli stretti diritti e doveri, abbiamo inserito tre punti che sono l’espressione di un sano spirito di volontariato aperto alla comunità e solidale. Eccoli: 1. Disponibilità, in caso di elevato afflusso, al prolungamento dell’attesa Esercizio di pazienza, ma anche di comprensione. Infatti se molti donatori arrivano contemporaneamente e magari all’orario di apertura, é evidente che qualcuno aspetterà più degli altri. In questi momenti é opportuno ricordare che l’atto della donazione servirà sicuramente ad aiutare una persona in difficoltà e pertanto bisogna attendere pazientemente il nostro turno, sapendo che i tempi tecnici tra un donatore ed il successivo, proprio per garantire la loro sicurezza, non possono essere ridotti. 2. Rispondere alle chiamate da parte delle associazioni Non è un dovere in senso stretto soprattutto in questi tempi di crisi e difficoltà lavorativa. Riconoscere il lavoro dei volontari che in tutte le sezioni si prodigano per far funzionare la complessa macchina delle donazioni é un atto di cortesia, anche in caso di risposta negativa perché consente di programmare un’altra chiamata e facilita l’organizzazione. 3. Far eliminare entro 24 ore la sacca donata La legge offre una prova d’appello al donatore che ha dimenticato “volontariamente” o involontariamente di fornire dati rilevanti al medico selezionatore; ovvero il donatore ha la possibilità di far eliminare, senza doverne specificare il motivo, il proprio sangue raccolto entro 24 ore dalla donazione avvenuta. Questo, in sintesi, potrebbe essere secondo noi uno schema di base su cui iniziare a confrontarsi per migliorare e valorizzare il rapporto tra il donatore ed il medico selezionatore che, insieme al personale dei Centri Trasfusionali, deve non solo raccogliere il sangue ma anche garantirne la sicurezza. Dr. Pietro Polito Responsabile Struttura Semplice Trasfusionale San Vito-Sacile Dipartimento Trasfusionale di Area Vasta di Pordenon il dono / settembre 2010 3/D INSERTO DI MEDICINA Il Virus, la Zanzara e il Donatore Il titolo qui sopra potrebbe far pensare ad una nuova favola dei fratelli Grimm da raccontare ai bambini la sera prima di addormentarsi, ma purtroppo così non è, anche se la storia si ripete ormai uguale da circa tre anni. A questo punto qualcuno si starà chiedendo di cosa parliamo: è presto detto! Sicuramente molti donatori avranno incontrato di questi tempi nelle sale di attesa dei centri trasfusionali avvisi vari riguardanti soggiorni anche di poche ore in alcune province italiane e a qualcuno sarà anche stata impedita la donazione per il soggiorno anche di una sola notte nei territori delle province di Bologna, Mantova, Reggio Emilia, Rovigo, Ferrara e Venezia. Tutto questo è dovuto ad un piccolo ospite il Virus del Nilo Occidentale, in inglese West Nile Virus (WNV). Il WNV è un virus a RNA a singolo filamento appartenente alla famiglia dei Flaviviride, ovvero suoi parenti sono il virus della febbre gialla, dell’epatite C, della dengue ed altri. Fu isolato nel 1937 in Uganda dal sangue di una donna febbricitante, ma a dispetto del nome non è presente solo nella zona dal Nilo occidentale, ma attualmente è endemico (ovvero sta sempre lì) in Africa, Asia, Europa, Australia e Nord America. Normalmente è trasmesso dalla puntura della zanzara e non come potrebbe pensare qualcuno da una di quelle esotiche, ma dalla Culex (quella per intenderci che fa zzzzzzzzzz e punge solo di sera- notte). Normalmente l’obiettivo del virus sono varie specie di uccelli selvatici nei quali può provocare una significativa mortalità. I mammiferi lo prendono per caso e gli unici che possono sviluppare manifestazioni cliniche sono l’uomo ed il cavallo. La trasmissione avviene tramite la puntura di una zanzara infetta che ha presente il virus nelle sue ghiandole salivari e il ciclo di amplificazione del virus avviene negli uccelli selvatici. Questo punto è importante perché sia nell’uomo sia nel cavallo i livelli di viremia (concentrazione del virus nel sangue) sono bassi per cui non ci si può infettare da persona a persona, né da cavallo a persona tramite la puntura della zanzara, mentre è documentata la trasmissione interumana mediante trasfusioni di sangue o trapianto di organi o tessuti. Ma che malattia provoca questo virus? Normalmente la maggior parte delle infezioni decorre in maniera asintomatica (senza alcun sintomo), il virus entra dentro di noi attraverso la pelle, passa per il sistema linfatico ed arriva nel sangue, dove si producono gli anticorpi neutralizzanti 4/D settembre 2010 / il dono e con successo eliminiamo l’indesiderato ospite senza neanche rendercene conto. In circa il 20% dei casi siamo meno fortunati e possiamo sviluppare una malattia sistemica febbrile chiamata febbre del Nilo Occidentale che si presenta, dopo una incubazione di 2-14 giorni che possono arrivare fino a 21, con febbre, mal di testa, dolori muscolari e possibili eruzioni cutanee con linfoadenopatie. Generalmente il tutto si risolve in circa una settimana. Quando siamo proprio molto sfortunati, in meno dell’1% dei casi l’infezione si manifesta come malattia neuroinvasiva (di solito come una encefalite, meningoencefalite o paralisi flaccida) che può avere decorso fatale. Il rischio di contrarre la forma neurologica aumenta con l’età ed è particolarmente elevato nei soggetti di età superiore ai 60 anni. È più facile contrarre la forma neurologica se si è immunodepressi (ovvero se il sistema immunitario non ci funzione bene come avviene nei bambini molto piccoli o nelle persone molto malate). In Italia la prima apparizione di questo virus si ebbe nel 1998 in Toscana nella palude del Fucecchio, dove il virus infettò diversi cavalli, alcuni dei quali morirono, nessun caso umano segnalato. Per 10 anni ci fu il silenzio. Nel 2008 nei territori di Bologna, Ferrara, Modena, Rovigo, Padova e Mantova ecco riapparire la malattia clinicamente evidente nei cavalli. Nello stesso anno cominciarono ad apparire in queste zone i primi casi cinici di malattia negli umani in un primo tempo solo la forma lieve, tipo sindrome simil-influenzale, in seguito nelle regioni dell’Emilia-Romagna e Veneto si manifestarono un totale di 8 casi di malattia neuroinvasiva nel corso di tutto l’anno. Nel 2009 la storia si ripeté ed alla fine dell’anno si contarono nelle regioni Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia un totale di 18 casi di malattia neuroinvasiva umana, alcuni mortali. Da allora sono in funzione in queste regioni piani di sorveglianza attiva integrati medico-veterinari per il monitoraggio delle forme cliniche nell’uomo e negli animali. Da quanto abbiamo detto finora si comprende bene perché in questo momento e fino al 15 novembre chi ha soggiornato anche solo una notte nelle province ricordate all’inizio dell’articolo deve astenersi dalla donazione di sangue ed emocomponenti per 28 giorni dal rientro. Infatti in questi 28 giorni si avrà il tempo, nella maggioranza dei casi,di “far fuori” il virus eliminandolo dal nostro corpo o nei casi più sfortunati di manifestare la sindrome clinica, evitando così il rischio di trasmettere il virus con i potenziali rischi a chi riceve il sangue donato. Dr. Pietro Polito Responsabile Struttura Semplice Trasfusionale San Vito-Sacile Dipartimento Trasfusionale di Area Vasta di Pordenone Come avvicinare i giovani alla donazione? Nella nostra provincia esiste ormai da anni un gruppo affiatato che opera nelle scuole superiori, abbiamo iniziato da un anno la sensibilizzazione nelle scuole medie inferiori (vedi progetto CHOICE a Sacile) e nelle scuole elementari della provincia. Rivolgiamo infine, come Associazione AFDS provinciale, un ulteriore invito a tutti i donatori, giovani e adulti a donare, affinché si possa far fronte all’emergenza sangue, che ormai si potrebbe definire cronica. Un grazie di cuore e “di sangue” in anticipo a tutti i fratelli donatori, fiduciosi nella vostra solidarietà per riuscire a recuperare le “donazioni perdute”. Dott. Quirino Messina Consigliere Provinciale AFDS Pordenone; Presidente Progetto CHOICE, scuola media Balliana di AFDS Sezione di Sacile Sacile. CONGRESSO PROVINCIALE Assemblea provinciale Le cinque “w” di un’assemblea mentari, fatto nella zona del Saciconoscere i nominativi dei non assolese e lancia un appello per trovare ciati, per una questione di privacy – nuovi volontari all’interno del perso“verrà intensificata l’attività di infornale medico. mazione con l’installazione di totem ricchi di materiale informativo presso f) Conclude gli interventi Fornasier Pietro comunicando la possibilità che il i centri trasfusionali” – (ad oggi già “Dono” venga consegnato alle sezioni presenti) risponde Anselmi per la distribuzione ai donatori dato all’intervento di Orlando Cercherò di non elencarvi il rilevante impegno economico che Chi? Ivan. troppi numeri, nomi, dati… comporta. Cosa? b) L’organizzazione di eventi sono alquanto noiosi, no? Ma Insomma, tutti interventi pacati e Quando? nei quali i donatori di sanalmeno le 5 “W” – in pieno Dove? gue hanno uno sconto sul diplomatici… un po’ di colore in più stile giornalistico anglosassone Perché? non avrebbe guastato… anzi… ma noi biglietto d’entrata è lecito – non possono mancare: ma può essere condivisi- donatori siamo gente “tranquilla” non 1) WHO – chi → tutte le abbiamo bisogno di accenderci gli animi bile o meno. sezioni dell’Associazione friua vicenda, lo facciamo già abbastanza lana donatori di sangue della provincia c) Viene chiarita la posizione dei donatori sospesi ingiustificati definen- nella vita di tutti i giorni; di Pordenone, o quasi, infatti presenti Bando alle ciance, arriviamo doli come coloro che non n. 38 assenti n. 2 sezioni; ora all’intervento della nostra donano da oltre due anni 2) WHAT – cosa → Assemblea Provincoordinatrice giovani: Valentina e non hanno manifestato ciale Ordinaria; non Bratti. alcun impedimento quale 3) WHEN – quando → sabato 29 magobblighiamo La Bratti ricorda che non malattia, assenze ecc, in gio 2010; nessuno a ancora tutte le sezioni hanno questo caso si potrebbe 4) WHERE – dove → in quel di Fanna far niente designato ufficialmente un rapcontattarli per capire se (PN) precisamente sala “Eldorado”; presentante giovane come, a suo c’è una motivazione pre5) WHY – perché → per le varie lettempo, richiesto. Ci sono giovani cisa o quali sono le motiture ed approvazioni di verbali sedute vazioni che hanno portato il dona- che, in compenso, rivestono precedenti, relazioni morali ed organizl’incarico ufficiosamente e tore a interrompere la donazione di zative, rendiconti economici e finansangue, per cercare, magari, di farlo si assumono il “compito” (o ziari, bilanci di previsione; per il rin...la Bratti riprendere…ma insomma noi non piacere) di partecipare agli novo degli organi associativi quadriene il gruppo obblighiamo nessuno a far niente, eventi-manifestazioni, riunio 2010-2014 ecc giovani... nioni e mantenere i contatti. deve partire dal cuore!! Tutto si è svolto senza intoppi. Dopo la Valentina riporta i nomina del Presidente dell’Assemblea, d) Un’altra cosa emersa dal nomi di alcune sezioni che si dibattito che mi limiterò a Adriano Sartor – Presidente Sezione sono distinte per una costante citare, lasciando a voi una Campagna –, e degli scrutatori quali lavoratori partecipazione alle varie attilibera riflessione è la queGabriele Caula, Giovanni Cerrato e SerAutonomi? vità, quali: Arzene, Brugnera, stione dei lavoratori autogio Tolusso, è intervenuto il Sindaco di lavoratori Dardago, Maron, Pordenone, nomi, sollevata da Dotta Fanna, Demis Bottecchia, per il saluto Dipendenti? San Giorgio, San Lorenzo, Renzo, i quali non usufrudi benvenuto. Ma non è l’unica autorità Tamai, Valvasone e Valtramoniscono delle agevolazioni presente… infatti abbiamo avuto l’onore tina. Sostanzialmente non siamo della giornata libera predi ospitare, anche il Presidente della vista, invece, per i lavoratori dipen- messi proprio male, soprattutto paragoProvincia, Alessandro Ciriani, che dopo denti nel giorno in cui si recano a nati ad altre realtà regionali, anzi, sepessersi complimentato con le associapur in un numero esiguo, alcuni nuovi donare. Anselmi infatti prende atto zioni per il buon lavoro fatto fin d’ora, della richiesta, da parte di Dotta, di giovani si sono avvicinati alle attività ci ha augurato di poter fare sempre di istituire una corsia preferenziale sot- dell’associazione…ma ci auspichiamo più e nel miglior modo possibile. tolineando che sarebbe di difficile siano sempre di più. Chiaramente noi lo ringraziamo per il Interviene Gabriele Caula per il gruppo attuazione. A questo proposito Perestempo che ha saputo trovare e dedicare sinotti Laura ha risolto il problema scuola: attività iniziata all’Istituto Tecai donatori di sangue. dei lavoratori autonomi chiamando nico Mattiussi nel novembre 2009 e Il Presidente Provinciale Afds, Paolo terminata all’Istil’autoemoteca due volte l’anno. Anselmi, procede alla lettura della relatuto Torricelli il 3 e) Quirino Messina interviene riporzione morale ed organizzativa riguartando i risultati positivi maggio 2010. L’atdante l’attività svolta nel ...Caula e ottenuti con il progetto tività si è svolta nel 2009, una volta aperto il il gruppo ...iniziano i lavori... migliore dei modi propaganda nelle scuole, dibattito, emerge: scuola... a partire dalle scuole ele- senza grosse novità a) non sarebbe possibile Al centro dei lavori la relazione di fine mandato del Presidente Paolo Anselmi. Eletto il nuovo Consiglio Direttivo Provinciale tra conferme e new entry. di Eleonora Pradolin il dono / settembre 2010 19 CONGRESSO PROVINCIALE rispetto agli anni precedenti, anche se ragazze del Friends MusicBar di Fanna, sono state rilevate alcune difficoltà per che ringraziamo.. Ricomposte le file, Sartor comunica reperire i medici trasfusionisti disponibili ad intervenire nelle date proposte i risultati: dagli istituti. Nel corso dell’iniziativa è stato realizzato un quadernone “Il Tempo - Consiglio Provinciale del Dono” da regalare ai ragazzi conte- Anselmi Paolo Infine nente proverbi, storielle e suggerimenti Baita Ivo nomi.. Messina Quirino sull’impiego del tempo libero. nomi... Piffaretti Antonio Anche per questo gruppo di lavoro nomi lo scoglio maggiore è riuscire a trovare Pradolin Eleonora Savorgnani Stefano volontari disposti a dar loro una mano al fine di poter garantire una maggior pre- Siega Vignut Christian senza dell’Afds nelle scuole e una miglior Starsorier Mauro Truant Michela ripartizione dei compiti. Conclusi anche questi interCifre... - Collaboratori: venti il Presidente Provinciale, costi... Carminati Luigi Anselmi Paolo, riparte; sta volta voti... Florean Valentino dai numeri… via allora alla letAIUTO!! Orsini Natascia tura, e chiaramente successiva Peressinotti Laura votazione unanime per l’approRagogna Willy vazione, del rendiconto economico-finanziario consuntivo anno 2009! Santarossa Manuel Stabile Giuseppe I numeri che a mio parere vi servono Tolusso Sergio sapere sono: Zanchetta Emanuela – costi: 176.183,56 €; – ricavi: 160.305,72 €; - Collegio Revisori dei Conti: – con un disavanzo di € 15.877,84!!! Si procede poi, come sopra, alla let- Biancat Armando - membro effettivo Sartor Adriano - membro effettivo tura del bilancio di previsione 2010 per il quale si prevede una situazione Viel Sandra - membro effettivo Corona Giovanni - membro supplente a pareggio di € 161.000,00. E dopo tutte queste letture ed approva- Polesello Orlando - membro supplente zioni a voti unanimi è giunta l’ora dell’intervento di Ivo Baita con la proposta di - Collegio dei probiviri: un nuovo criterio di assegnazione dei Genovese Gildo - membro effettivo Rugo Giuseppe - membro effettivo riconoscimenti individuali ai donatori: Premio Donatori Donatrici Diploma di benemerenza 10 8 Distintivo di bronzo 20 15 Distintivo d’argento 35 25 Distintivo d’oro 50 40 Pellicano d’argento 65 50 Pellicano d’oro 80 65 Goggia d’oro 100 80 Goccia d’oro con smeraldo 125 100 Goccia d’oro con rubino 150 120 Incredibilmente la proposta non viene approvata a voti unanimi ma a larga maggioranza con 5 voti contrari e 1 astenuto ☺ Si è proceduto poi con la votazione dei candidati al Consiglio Direttivo Provinciale. Concluse le votazioni sono iniziate le operazioni di scrutinio e mentre alcuni erano impegnati in questo importante compito…altri si stavano deliziando delle squisite pietanze a buffet preparate dalle 20 settembre 2010 / il dono Zavagno Bruno - membro effettivo Celant Renato - membro supplente Prendin Gianni - membro supplente Alla fine tutti si sono congratulati con tutti e cosa si può dire…buon lavoro!!!! CONGRESSO PROVINCIALE Anselmi riconfermato presidente provinciale Per la prima volta eletti anche i Collaboratori del Consiglio provinciale La prima riunione del nuovo Consiglio Direttivo Provinciale dell’Associazione Friulana Donatori Sangue di Pordenone si è tenuta a Spilimbergo venerdì 25 giugno. All’ordine del giorno c’era l’elezione del presidente e dei due vice presidenti. All’unanimità è stato riconfermato alla presidenza Paolo Anselmi, come pure alla vice presidenza Ivo Baita e Mauro Strasorier. Collaboratori Consiglio Provinciale Luigi Carminati Valentino Florean Laura Perissinotti Willy Ragogna Silvano Roman Giuseppe Stabile Sergio Tolusso Emanuela Zanette Daniele Zanette A.F.D.S. PROVINCIA DI PORDENONE ORGANI PROVINCIALI PER IL QUADRIENNIO 2010-2014 Consiglio provinciale Giunta esecutiva Paolo Anselmi Ivo Baita Mauro Strasorier Presidente Vice Presidente vicario Vice Presidente Consiglieri Quirino Messina Antonio Piffaretti Eleonora Pradolin Stefano Savorgnani Christian Siega Vignut Michela Truant L’intervento del Presidente della Provincia di Pordenone Alessandro Ciriani. Collegio dei Revisori dei Conti Armando Biancat Membro effettivo Adriano Sartor Membro effettivo Sandra Viel Membro effettivo Giovanni Corona Membro supplente Orlando Polesello Membro supplente Collegio dei Probiviri Gildo Genovese Giuseppe Rugo Bruno Zavagno Renato Celant Gianni Prendin Membro Membro Membro Membro Membro effettivo effettivo effettivo supplente supplente Segretaria Anna Maria Papais I partecipanti all’Assemblea Provinciale a Fanna. il dono / settembre 2010 21 CONGRESSO FIDAS Il Congresso Nazionale Fidas a Feltre e Fiera di Primiero Due città, due provincie, due regioni, una sola famiglia: quella della Fidas che ha tenuto il suo annuale congresso dal 30 aprile al 2 maggio in terra veneta e trentina. Due ali di folla, lungo tutto il percorso della sfilata nel centro storico di Feltre, hanno fatto da degna cornice alla “Giornata del Donatore di Sangue”, che, come tradizione, chiude il congresso nazionale della FIDAS. Per la sua conclusione, il 49° congresso nazionale della Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue, si è, infatti, trasferito dal Trentino in Veneto, in una sorta di staffetta della solidarietà e ha portato a Feltre circa 10 mila donatori di sangue da tutta Italia per la 29° Giornata del Donatore. Domenica 2 maggio, i rappresentanti delle 69 associazioni che compongono la federazione sono giunti a Feltre con treni, pullman e mezzi privati. Al mattino, man mano che la gente arrivava, era inevitabile alzare il naso all’insù per guardare il cielo che minacciava pioggia, ma con grande sollievo di tutti, questa ha iniziato a cadere solo nel pomeriggio al termine dell’evento. Gli organizzatori hanno tirato un sospiro di sollievo perché non hanno visto svanire il duro lavoro organizzativo di un anno. Feltre, Congresso FIDAS - I Labari delle Sezioni AFDS di Pordenone. 22 settembre 2010 / il dono Qui, dopo l’arrivo della fiaccolata dal Tempio del Donatore di Valdobbiadene, hanno partecipato ad una celebrazione eucaristica in piazza “Pra del Moro”, presieduta da mons. Giuseppe Andrich, vescovo della Diocesi di Belluno – Feltre. Quindi il corteo con le autorità civili ed i rappresentanti delle associazioni. La macchina organizzativa messa in piedi dall’Associazione Feltrina Donatori Volontari di Sangue (AFDVS), coadiuvata dai volontari alpini del “Gruppo Nuvola” e dalla protezione civile, aveva dislocato oltre 500 volontari lungo il tragitto, ma tutta la popolazione si è resa partecipe dell’evento. Le con- CONGRESSO FIDAS trade del paese erano state addobbate a festa e i figuranti del Palio di Feltre hanno animato tutto il percorso della sfilata. Ciò che ha veramente contraddistinto la giornata è stata la viva partecipazione dei feltrini che hanno invaso tutto il tragitto che si sviluppava nel centro storico della città. Una partecipazione mai vista prima. I lavori congressuali di venerdì 30 aprile e sabato 1° maggio sono stati ospitati in terra trentina, a Fiera di Primiero e vi hanno partecipato 150 delegati in rappresentanza di 50 associazioni. Nella due giorni si è dibattuto sulla responsabilità dei soggetti coinvolti nel gesto solidale della donazione del sangue: dai volontari agli operatori sanitari, dai centri trasfusionali alle istituzioni preposte al governo del sistema in termini legislativi e di emovigilanza, dall’industria farmaceutica alle società scientifiche. Fra gli altri temi al centro del dibattito: l’invecchiamento dei donatori di sangue; il federalismo e la tutela della salute; l’impresa sociale e il volontariato. È stata, inoltre, presentata un’importante indagine del CENSIS sui donatori di sangue. L’assemblea ha scelto Parma come sede del congresso 2011. Andrea Ferrarin FIDAS nazionale Feltre, Congresso FIDAS. Congresso FIDAS. Feltre, Congresso FIDAS. il dono / settembre 2010 23 CRONACHE SEZIONALI PINZANO - VALERIANO FESTEGGIATO IL 40° DI FONDAZIONE DELLA SEZIONE A.F.D.S. Nella frazione di Valeriano si sono ricordati quarant’anni di storia della donazione di sangue del comune di Pinzano al Tagliamento Il 15 e 16 maggio sono stati giorni di festa per i cittadini del comune di Pinzano al Tagliamento, ma soprattutto per l’Associazione Friulana Donatori di Sangue che, con due giornate dedicate interamente al dono, ha voluto festeggiare i suoi quarant’anni di fondazione. La cerimonia si è svolta nella frazione di Valeriano ed ha accolto i rappresentanti delle associazioni donatori più vicine al nostro Comune per condividere il clima di festa. La prima giornata è stata dedicata come da consuetudine alla Lucciolata, che ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso. Anche in questa occasione la generosità dei concittadini di Pinzano non si è fatta attendere: infatti, sono stati raccolti e consegnati all’Associazione VIA DI NATALE di Pordenone € 1.686,50. La mattinata della seconda giornata, domenica 16 maggio, è stata invece caratterizzata dalla Santa Messa, celebrata da Padre Gianni Pitton, al quale rivolgiamo un sentito ringraziamento. La cerimonia quest’anno ha avuto una funzione particolare: ricordare e ringra- Interventi degli alunni della Scuola Elementare di Pinzano. 24 settembre 2010 / il dono Raccoglimento davanti al Monumento ai Caduti. ziare i ventidue soci che diedero vita 40 anni fa alla sezione AFDS Pinzano-Valeriano, benché alcuni, compreso il presidente Giovanni Cicuto, avessero iniziato a donare qualche anno prima. N COGNOME NOME 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 Belgrava Candon Candon Chieu Cicuto Dell’asin De Maso De Maso Del Fabbro Girardi Martin Mirolo Mizzaro Pinter Pellis Sabbadini Sorgon Scatton Toffolutti Truant Saccomano Mizzaro Marino Luigi Ermanno Gianfranco Giovanni Fortunato Giovanni Franco Daniele Bruno Emilio Milena Pietro Lino Giampietro Camillo Antonio Marino Stefano Vittorio Tarcisio Bruno Un debito di riconoscenza ci lega al passato, a questi donatori ed in modo particolare a coloro che ci hanno lasciato. Ciò non deve comunque rattristare poi- ché, grazie al loro ricordo, possiamo rivivere e gioire delle molte occasioni liete e di soddisfazione che ci hanno dato. L’entusiasmo ed il lavoro profuso dal primo presidente della Sezione Giovanni Cicuto, ora Presidente Onorario, e dai primi donatori ha permesso oggi, a distanza di 40 anni dall’atto costitutivo della sezione, di veder decuplicato il numero dei donatori iscritti. Esclusi i donatori defunti, la sezione conta circa 180 soci di cui 110 donatori attuali. Nell’anno appena trascorso è stato raggiunto un obiettivo importante: ciascun donatore disponibile ha compiuto due donazioni annuali permettendo alla sezione di superare in numero le donazioni del precedente anno 2008. A questo risultato hanno contribuito, in maniera determinante, non solo la disponibilità e la generosità degli abituali donatori ed il piano predisposto dall’AFDS FIDAS per le emergenze estive, ma anche l’apporto di donazioni dei nuovi donatori che nel corso del 2009 e nei primi mesi del 2010 sono entrati a far parte di questa grande famiglia: Chieu Marco (già donatore) Chieu Ulderica, Costantini Kis, Fior Franca, Furlanetto Chiara, Matta Gianluca, Molinaro Elia, Molinaro Elisa, Montagner Mattia, Pittana Alberto e Rossi Mauro, da tutti applauditi durante la manifestazione e considerati un esempio da seguire. Molti sono stati i ringraziamenti che il presidente in carica della sezione Pinzano-Valeriano, Raffaele Millin, si è sentito di fare. Al primo posto ai protagonisti CRONACHE SEZIONALI SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA UN’OFFERTA MUSICALE CHE INCONTRA LA CULTURA Pinzano-Valeriano - La testa del corteo con la corona d’alloro ed i labari. della festa, tutti i donatori, per il buon cuore che li spinge ad aiutare gli altri con il loro sangue, all’Amministrazione Comunale di Pinzano, a tutti i Consigli Direttivi, che si sono succeduti dall’anno di Fondazione sino ai giorni nostri, ed in primis al presidente Onorario Giovanni Cicuto, alla dottoressa Patrizia Valeri, a tutti gli sponsor, a tutte le Associazioni del Comune cha partecipano alle iniziative proposte e al gruppo di persone, per lo più donne, che solitamente stanno dietro alle quinte ma che sono il vero motore trainante per la realizzazione di queste manifestazioni. Alla consegna delle benemerenze è succeduto un piccolo spazio occupato dai bambini della scuola elementare di Pinzano che hanno mostrato a tutti un lavoro da loro realizzato sul Dono del Sangue, con l’aiuto di Anna e Chiara, anche presentatrici della manifestazione, e dalla maestra, nonché madrina del Labaro, la Sig.ra Cristina Macanin. A Provesano la “Giornata del Donatore” della Sezione di S. Giorgio della Richinvelda. Una proposta per una serata diversa, a cavallo tra cultura e musica: questo è il pensiero che ha mosso il consiglio direttivo della sezione Afds di San Giorgio della Richinvelda ad allestire il concerto “Il fascino del folclore” a opera del quartetto d’archi “Vidolèe”, composto da quattro giovani musicisti formati nei conservatori della nostra regione. L’esecuzione di spartiti classici, ma mai pubblicati, di Boccherini, inframmezzati da melodie contemporanee come i tanghi di Gardel e i musical di Gershwin, contornata da diapositive che si susseguivano alle spalle degli interpreti, ha affascinato il pubblico presente nella nuova struttura polifunzionale della frazione di Provesano. I convinti applausi finali e gli attestati di stima avuti dopo il concerto hanno soddisfatto a pieno gli organizzatori, consci della particolarità della proposta; un chiaro segno per dimostrare che anche le associazioni come i Donatori di sangue possono dare una mano alla diffusione della cultura nelle sue varie forme espressive. LA SEZIONE DI SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA FESTEGGIA IL 47° DI FONDAZIONE In una giornata non prettamente estiva, ma che ha permesso un regolare svolgimento della “Giornata del Donatore”, la nostra sezione ha festeggiato il suo compleanno nella frazione di Provesano. Dopo il ritrovo di tutti i partecipanti di primo mattino presso la locale piazza, un breve corteo ha condotto autorità, consorelle, soci e simpatizzanti nella chiesa affrescata da Gianfrancesco da Tolmezzo, ove don Siro Pasquin ha celebrato la Santa Messa esaltando i valori della donazione di sangue. Il doveroso omaggio al monumento ai Caduti è stato seguito dai discorsi del Presidente provinciale Paolo Anselmi e del Presidente della sezione Ivan Orlando che ha citato i traguardi raggiunti nel 2009, portando ad esempio le 278 Donazioni, gli oltre 300 soci e i 12 nuovi Donatori di giovane età, dati che ci fanno sorridere per il presente e ci fanno ben sperare per il futuro. il dono / settembre 2010 25 CRONACHE SEZIONALI segue SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA Evento speciale della giornata è stato l’inaugurazione della nuova struttura funzionale che l’amministrazione comunale ha dato in gestione all’Associazione Provesano Unita, coorganizzatrice della giornata, e che già ora è adibita a usi ludico-culturali. A tagliare il nastro tricolore, il Sindaco di San Giorgio della Richinvelda Anna Maria Papais e il consigliere regionale Salvador, che nei discorsi di rito hanno sottolineato il connubio tra cultura e volontariato. Tale struttura, da oltre un anno, acclude anche la nostra nuova sede cosicché l’occasione è stata propizia per una seconda inaugurazione ad opera delle autorità e del Presidente Orlando. La manifestazione è proseguita col buffet, sostituto del pranzo sociale, che, oltre a soci e simpatizzanti, era aperto a tutta la popolazione della frazione rendendo la giornata gioviale e allegra; la festa si è conclusa con una rappresentazione della locale compagnia teatrale. EDIZIONE NUMERO ZERO DELLA MARCIA DEL DONATORE Esame passato a pieni voti. Questo è stato il principale commento all’edizione numero zero della Marcia del Donatore, organizzata dalle sezioni Afds Aziendale Vivai Rauscedo, Domanins e San Giorgio della Richinvelda. La marcia a passo libero, non competitiva e rivolta a tutti gli intenzionati a passare una mattinata diversa tra le verdi zone campestri del comune sangiorgino, era inserita nella Festa dello sport, manifestazione promozionale delle associazioni sportive e non solo del comune, promossa dalla municipalità presso la palestra e il campo sportivo del plesso scolastico. Il via dato alle 9, per permettere ai partecipanti di assistere alle esibizioni sportive, è stato dato dai tre presidenti delle sezioni organizzatrici che hanno voluto dare, così, un segno per sottolineare l’importanza dell’attività fisica e del movimento in generale, ai fini di mantenere un adeguato stato di salute. Apprezzati dagli oltre 60 partecipanti i tracciati, di 6 e 9 kilometri, che si sono snodati lungo strade sterrate in mezzo a boschetti e campi ove la natura ha dato sfoggio della propria bellezza in una giornata in cui il sole non ha voluto mancare. Arrivederci alla prossima edizione, per la quale gli organizzatori hanno promesso novità di tracciato e non solo. 26 settembre 2010 / il dono BRUGNERA AFDS BRUGNERA/SAN CASSIANO DI LIVENZA I paesi di Brugnera e San Cassiano dal 1960 sono uniti anche dalla preziosa ideologia dell’aiuto del prossimo con la Sezione dei donatori di sangue, la cui sede si trova a Brugnera. La Sezione è riuscita a sfruttare le risorse del proprio paese sia in termini di luoghi che di persone. Soprattutto negli ultimi anni, infatti, si sono create preziose collaborazioni fra le varie associazioni e realtà che operano nel Comune, quali la Pro Loco, l’Associazione Cattolica Ragazzi, l’associazione Genitori Insieme, Ambiente Servizi, le scuole elementari e superiori. Questa fitta collaborazione ha permesso la nascita di nuove attività (la più importante, la Giornata dell’ambiente) e di arricchire esperienze già consolidate nel tempo, come la Festa del donatore. Celebrazione della Santa Messa presso “Il Canevon”. I ragazzi dell’A.C.R. impegnati. 8ª GIORNATA DELL’AMBIENTE Quella dell’11.10.2009 è ormai l’ottava edizione della “Giornata dell’ambiente”, che la nostra sezione organizza in collaborazione con i gruppi di Brugnera: maestre delle scuole elementari, ACR, associazione Genitori Insieme, Pro Loco, Società Ambiente Servizi. Questo grande lavoro di squadra ci permette non solo di entrare in contatto con persone adulte, ma soprattutto di regalare ai ragazzi delle scuole elementari un percorso educativo, mirato alla cura dell’ambiente in cui vivono, e che li vede operare in prima linea. I ragazzi sono stati coinvolti prima di tutto come operatori, con la pulizia del Parco di Villa Varda di Brugnera (durante la domenica della “Giornata dell’ambiente”, l’11 ottobre 2009), e poi come spettatori, nelle visite guidate da responsabili della Società Ambiente Servizi presso i centri di raccolta e smaltimento rifiuti collocati nell’ambito della nostra Regione. Procediamo con ordine. Domenica 11 ottobre 2009 si è svolta la vera e propria “Giornata dell’ambiente”, che ha visto la partecipazione degli alunni della Scuola elementare di Brugnera, accompagnati dai loro genitori e familiari, per un totale di circa 200 persone. La manifestazione è iniziata di buon La raccolta dei rifiuti. mattino con la S. Messa alle nove presso il locale “Il Canevon”, situato all’interno del parco di Villa Varda. La celebrazione è stata animata con vivacità dagli animatori e dai ragazzi dell’A.C.R. di Brugnera. Durante l’offertorio è stata portata all’altare la mascotte, simbolo della giornata: un riccio, privo però degli aculei, in quanto caduti a causa delle sporcizie presenti nel parco in cui vive. Lezione dei tecnici della Società Ambienti Servizi. CRONACHE SEZIONALI Il riccio portato all’altare, mascotte della giornata. Preparativi per il pranzo. Durante la S. Messa è stato quindi affidato il compito ai partecipanti di “rivestire” il riccio: attraverso la pulizia del parco (dove i ragazzi durante la settimana, ma soprattutto la domenica, si recano con i loro genitori), il riccio e tutto il suo habitat ritrovano splendore e vita. Subito dopo la Santa Messa i ragazzi ed i genitori sono stati suddivisi in gruppi ai quali sono stati distribuiti guanti, magliette, scope e sacchi per la raccolta della spazzatura. Prima della partenza dei lavori, un responsabile di Ambiente Servizi ha illustrato le varie modalità di raccolta differenziata che sono state introdotte recentemente nel nostro Comune, in modo tale che la suddivisione delle “sporcizie” possa avvenire nel migliore dei modi. Terminata la raccolta, tutti si sono spostati verso i capannoni della CiCo. Qui una sorpresa ha solleticato la curiosità di tutti i bambini. La Società Il pranzo sociale. Ambiente Servizi ha gentilmente messo a disposizione due camion della raccolta delle spazzature. Alcuni responsabili li hanno messi in funzione e hanno mostrato ai ragazzi tutti i meccanismi che si nascondono dietro l’operazione di svuotamento dei cassoni dei rifiuti. Finita la dimostrazione, prima di gustare insieme il pranzo preparato dalla Pro Loco di Brugnera, tutti i bambini ed i genitori hanno ritrovato il riccio ancora “spoglio”. Accanto alla mascotte c’erano però i suoi aculei, sui quali tutti i nostri piccoli e grandi lavoratori hanno posto la firma e .... mettine al suo posto uno, mettine due, mettine tre…… il nostro riccio è diventato veramente un gran bel riccio dalla “folta chioma”!… ….e poi…. tutti a lavarsi le mani e a tavola. A conclusione della giornata, gli animatori dell’ACR hanno preparato una divertente caccia al tesoro con giochi, ai quali hanno partecipato attivamente grandi e piccini. Questo grande lavoro si è concluso nel mese di novembre. In questo periodo sono state organizzate delle uscite per le scuole elementari presso dei centri di raccolta e smaltimento dei rifiuti di Maniago e San Vito al Tagliamento. I giovani sono stati molto incuriositi ed hanno ascoltato con attenzione il responsabile della Società Ambiente Servizi, il quale ha ben spiegato i cicli di lavorazione eseguiti per trattare i rifiuti che gli stessi ragazzi producono. FESTA DEL DONATORE 2010 Domenica 16 maggio 2010 i Soci donatori della Sezione di Brugnera/S. Cassiano si sono dati appuntamento a Brugnera per la Festa del Donatore durante la quale si sono festeggiati i ben 50 anni di vita della Sezione. Il ritrovo di tutti i convenuti è avvenuto presso il piazzale delle Scuole elementari di Brugnera, dove la banda ed il gruppo di majorettes di Prata di Pordenone ha dato il benvenuto a tutti. Una volta riuniti in corteo, i labari, seguiti dalle autorità, dai Soci Donatori e dai Simpatizzanti, si sono portati davanti al monumento dei donatori di sangue per la deposizione di un omaggio floreale, quale simbolico ringraziamento per la preziosa attività prestata dai donatori e ricordo verso coloro che non ci sono più. Il percorso è proseguito poi fino alla chiesa parrocchiale, dove è stata celebrata la Santa Messa, durante la quale il celebrante ha ricordato come il miglior modo che una persona ha per dimostrare l’amore di Dio è farsi dono per gli altri attraverso gesti umili e silenziosi, proprio come quello della donazione del sangue. Conclusa la S. Messa, fatta la rituale foto di gruppo, la banda e le majorettes hanno riaccompagnato i partecipanti verso il nuovo asilo Immacolata per le premiazioni dei donatori benemeriti e per un momento di condivisione con il pranzo. Prima delle premiazioni, il Presidente della Sezione, Montagner Graziano, ha ripercorso brevemente i momenti più importanti della vita associativa, alcuni dei quali in salita, ma superati grazie alla buona volontà ed alla grandiosa collaborazione che si è formata fra i membri del Consiglio direttivo, i Soci Donatori e le varie realtà associative che sempre più comprendono l’importanza di sostenere un gruppo importante come quello dei donatori di sangue. Ha poi illustrato brevemente i risultati ottenuti nell’anno appena trascorso, soffermandosi soprattutto su due importanti aspetti. Il primo è il considerevole lavoro compiuto da Marianna Da Frè – responsabile del La sfilata delle Majorettes. Fotografia di gruppo. gruppo giovani della Sezione – la quale, con il costante appoggio del Consiglio Direttivo, sta cercando di creare un gruppo di ragazzi che hanno scelto di condividere il concetto del “sano divertimento”, sfruttando diversi momenti di incontro che permettano di accomunare esperienze e nuove idee (in poco più di un anno il gruppo ha già raggiunto una trentina di persone); il secondo è la continua cooperazione con le scuole presenti nel nostro Comune. Quest’anno, oltre che la consueta collaborazione con le il dono / settembre 2010 27 CRONACHE SEZIONALI segue BRUGNERA scuole elementari nella Giornata dell’ambiente, la Sezione è riuscita a sensibilizzare anche le scuole superiori. Per gli studenti dell’IPSIA, infatti, è stato indetto un concorso ai fini di realizzare un oggetto da produrre come omaggioricordo per i partecipanti al Congresso Provinciale del 3 ottobre. L’insegnate che ha seguito gli studenti, insieme ai ragazzi premiati, ha illustrato durante la festa del donatore gli oggetti che sono stati realizzati, spiegando il grande impegno che i ragazzi hanno messo per la partecipazione al concorso. Dopo l’intervento delle autorità sono stati premiati i Soci donatori benemeriti. Un’osservazione importante da fare è che quest’anno vari riconoscimenti sono andati a diversi “gruppi famiglia” (ovvero genitori con i livelli “più anziani” ed i figli con i primi step di premiazioni). Questo significa che il miglior modo per creare nuovi donatori è l’esempio che i genitori possono dare ai loro figli con un corretto stile di vita. Fra il pranzo e le premiazioni il Consiglio Direttivo, a nome di tutti i donatori, ad una festa così importante, ha voluto dire un particolare grazie al Presidente Montagner Graziano per tutto quello che CANEVA IL DONO UN VALORE SEMPRE ATTUALE La frazione di Fiaschetti ha ospitato l’annuale Giornata del dono Come ogni anno i donatori di sangue della locale sezione Associazione Friulana Donatori Sangue si ritrovano per la tradizionale giornata del dono, insieme ai “colleghi” dell’ Associazione Donatori Organi di Caneva e Nave, sodalizi entrambi presieduti da Claudio Cusin. Quest’anno l’appuntamento si è tenuto domenica 21 marzo, nella frazione di Fiaschetti. Tante le persone presenti in questa giornata di festa e allegria, durante la quale sono stati premiati i donatori benemeriti; un ricordo particolare è andato a coloro che ci hanno lasciati. La mattinata è iniziata con la Santa Messa celebrata da don Luca Modolo ed animata dal coro delle parrocchie di Fratta, Fiaschetti. Al termine del rito eucaristico il presidente Cusin ha salutato i convenuti e le numerose delegazioni con-sorelle provenienti dalla provincia di Pordenone, dalla regione Friuli 28 settembre 2010 / il dono ha fatto e sta ancora facendo, donandogli un orologio completamente realizzato a mano da un consigliere (Brun Mario). Alla fine della festa, a tutti i donatori ed ai soci simpatizzanti è stato donato il libro “50 anni di solidarietà” come ricordo della giornata trascorsa assieme, durante la quale si sono appunto festeggiati i cinquant’anni di attività della Sezione di Brugnera/S. Cassiano. PARTY ON THE BEACH!!! Sabato 17 luglio 2010, capitanati da Marianna Da Frè (responsabile gruppo giovani AFDS Brugnera/S. Cassiano di L.), una quarantina di baldi giovani fra ragazzi e ragazze dai 18 ai 30 anni si sono trovati davanti alla sede dei donatori alle ore 16.00 (come da programma), tutti pronti per caricare in pullman asciugamani, creme abbronzanti, chitarre, bonghi, canzoniere e cibarie varie per andare nella mitica Brussa!!!!!!! Arrivati a destinazione hanno attraversato la pineta per raggiungere la spiaggia. Una volta arrivati, dopo aver steso gli asciugamani e indossato il costume, è partita la rincorsa per un tuffo in mare! Terminata la fase di Venezia Giulia e dal vicino Veneto. Nel suo intervento Cusin ha relazionato sull’attività svolta nel 2009 elencando i risultati ottenuti, 488 donazioni e 15 nuovi iscritti. Ha invitato a non far venire meno il gesto del dono esortando coloro che da tempo non si recano a donare, di riprendere a farlo, perché il sangue non si crea in laboratorio e l’unico laboratorio che lo produce è il corpo umano e serve sempre più per trapianti, nei servizi di primo soccorso, durante gli interventi e nei servizi di medicina che curano varie forme di anemia. La donazione del sangue e degli organi, ha proseguito il presidente, è un atto che testimonia ed esprime i più alti valori della civiltà e di comune solidarietà. Tutti sono chiamati a questo comune impegno affinché nella coscienza civile possa crescere il senso del valore di questi atti di generosità e attiva partecipazione. Il messaggio forte che ha voluto far partire il Presidente in quel giorno di festa è: LA VITA NON HA PREZZO, DONARE IL SANGUE NON COSTA NULLA ……… Aiutaci a dirlo anche a chi vuoi tu! Invito fatto anche dal rappresentante della sede provinciale il Vice Presidente libero sfogo dei giochi e del “rinfresco” in acqua, le pance dei nostri ragazzi hanno iniziato a reclamare. I cuochi non si sono fatti pregare più di tanto ed hanno sfoderato i loro arnesi, pronti a cucinare würstel e hamburger alla piastra da inserire nei panini caldi farciti con pomodoro e lattuga; per non parlare poi della pancetta abbrustolita fra due fette di pane croccante, il tutto accompagnato con bibite e birra fresche….. e nel frattempo la sera è calata; dopo essersi cosparsi di varie creme anti-zanzare, la componente artistica del gruppo si è armata di chitarre, bonghi, cembali, canzonieri e, accompagnata dai restanti sono ritornati in spiaggia. Sotto la luna hanno cantato in compagnia i vari Baglioni, Battisti, 883, Ligabue e chi più ne ha più ne metta, hanno chiacchierato e, i più temerari, hanno fatto anche il bagno di mezzanotte. Poco dopo l’una hanno alzato le tende e sono ritornati alla corriera, dove li aspettava un’altra abbuffata, stavolta di anguria…. Giustamente per rinfrescare le ugole d’oro che si sono esibite al chiaror di luna. Dopo aver messo tutto in ordine sono risaliti in pullman e, poco dopo le due, sono arrivati a Brugnera e si sono dati l’arrivederci al prossimo appuntamento. Mauro Strasorier il quale ha esortato tutti a divulgare il valore della solidarietà, rappresentata dalla donazione di sangue, con il mondo giovanile. Il saluto dell’Amministrazione Comunale è stato portato dall’assessore Ernesto Giacomin, il quale ha voluto sottolineare l’importanza dell’operato che l’associazione promuove nel tessuto sociale. Terminiamo ringraziando la parrocchia di Fiaschetti per l’ospitalità che ci ha concesso e tutti i volontari (Maggio Fiaschettano) che si sono adoperati per la riuscita della giornata. Ancora grazie e arrivederci nel 2011 a Fratta. I consigli direttivi AFDS e AD CRONACHE SEZIONALI segue CANEVA ALLA SCOPERTA DELLE BELLEZZE DI MERANO La città altoatesina è stata la meta dell’annuale gita organizzata insieme alla Società Operaia di Mutuo Soccorso Domenica 13 giugno la comitiva dell’Afds e della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Caneva è partita alla volta di Merano, una delle più rinomate città dell’Alto Adige/Sud Tirolo. La giornata è stata interamente dedicata alla visita del centro storico cittadino e dei suoi più importanti monumenti e luoghi caratteristici. Come in altre località della provincia di Bolzano, dalla tipica tipologia di terre di confine, le persone si sono imbattute in una realtà dove convivono diverse culture, in questo caso quella germanica e quella italiana. La bellezza del luogo, i colori delle montagne e dei fiori sui balconi delle case, i sapori della cucina e dei vini hanno fatto passare delle ore in allegria ed amicizia ai gitanti partiti in mattinata da Caneva, malgrado la pioggia scesa nel pomeriggio. Prima del rientro tradizionale, la tappa in un’azienda agricola ci ha permesso di assaporare anche i nostri prodotti tipici. Caneva - Giornata del donatore - Autorità, Donatori e Labari sezionali. TANTI AUGURI A GUIDO E SABRINA Sabato 10 luglio si sono uniti in matrimonio nella chiesa di San Benedetto di Orsago Guido Dal Cin e Sabrina Galet. Sabrina da tanti anni donatrice della sezione di Caneva è stata componente del consiglio direttivo e rappresentante dei donatori. Ad accompagnare all’altare Guido e Sabrina la piccola Gaia. Ai novelli sposi gli auguri di tutta l’Afds di Caneva. Guido, Sabrina e Gaia. il dono / settembre 2010 29 CRONACHE SEZIONALI MANIAGO LA FESTA DI INIZIO ANNO La frazione di Fratta ha ospitato l’importante manifestazione sezionale Per incominciare l’anno con entusiasmo, la sezione di Maniago ha celebrato l’annuale festa del donatore nella giornata di domenica 24 gennaio, in occasione delle celebrazioni di Sant’Antonio Abate, patrono di Fratta, la frazione di Maniago che tanto calorosamente ha ospitato l’evento. La grande partecipazione delle sezioni consorelle è stata, come di consueto, ornata dagli storici labari, spiegati sia in processione verso la chiesa, sia durante la funzione per la benedizione di rito. Nella piccola chiesa parrocchiale gremita di amici e fedeli, dopo la messa intima e familiare celebrata da Don Gualtiero Bertolo, sono seguiti i discorsi delle autorità intervenute, quali il sin- daco Alessio Belgrado, il presidente provinciale Paolo Anselmi e il presidente di Sezione Christian Siega Vignut. Nel corso del suo intervento, il nuovo presidente di Maniago ha descritto, con cifre alla mano, la condizione contrastante in cui versa la sezione: l’esempio evidente è il numero di unità donate che contraddittoriamente può essere valutato ottimo, se si esamina il numero di donatori che hanno partecipato attivamente per raggiungerlo, o scarso, se si considerano i numerosi donatori iscritti che da tempo non aderiscono all’attività dell’associazione. Il primo discorso del presidente ha voluto comunque essere uno sprone per tutti i volontari e un punto di partenza da cui iniziare con passione a costruire un gruppo unito e costante negli impegni. La congrega, alla fine delle orazioni, si è trasferita al centro parrocchiale dove i volontari del circolo Rosa Brustolo, professionali e amichevoli come sempre, avevano preparato il pranzo, addolcito La testa del corteo con i labari sezionali. dai tradizionali e rinomati crostoli gentilmente offerti dalle signore di Fratta, e condiviso, poi, con tutti i convenuti in un clima di allegra informalità. CAMPAGNA DI MANIAGO “Un’estate fa”, anche questo potrebbe essere il titolo del prossimo articolo. La gita in Olanda della sezione di Campagna è stata organizzata a luglio …..2009 e non 2010. Tutto era pronto per la pubblicazione nel precedente numero del Dono, ma a stampa ultimata, anzi spedita, ci siamo accorti che mancavano le pagine riservate alle cronache delle sezioni del maniaghese. Ci scusiamo per l’inconveniente con gli amici di Maniago, Campagna e Vajont. Anche se in ritardo (notevole ritardo) pubblichiamo ugualmente “gli appunti di viaggio” della gita in Olanda e Germania, inaugurando idealmente una nuova rubrica …………. “L’angolo dei ricordi”. GRAN TOUR DELL’OLANDA… ATTRAVERSO LA GERMANIA PIÙ ROMANTICA Germania e Paesi Bassi le mete del tradizionale viaggio organizzato dalla locale sezione dei donatori di sangue Quest’anno, nei giorni dal 18 al 24 luglio, la sezione AFDS di Campagna ha organizzato l’annuale gita sociale; come meta si è scelta l’Olanda attraversando alcune località della Germania. 30 settembre 2010 / il dono Foto di gruppo: Piazza del Municipio a Delft (Olanda). La prima tappa è stata la visita del campo di concentramento di Dachau dove durante la seconda Guerra Mondiale furono sterminate 50.000 persone. Successivamente il gruppo si è imbarcato su un confortevole battello per una mini crociera sul Reno, in un tratto caratteristico in cui il fiume scorre serpeggiando tra scoscese rupi e piccole isole, castelli e rovine sulle pendici coperte da vigne, villaggi di viticultori e cittadine medievali. Finalmente arrivati ad Amsterdam, è iniziata la visita della città, sorta nel 1275 su un centinaio di isole, che conserva nel centro storico l’antica struttura a canali che ne fa una delle città più affascinanti d’Europa. La visita è iniziata con il mercato dei fiori, l’unico mercato galleggiante al mondo, dove abbiamo trovato ogni sorta di tulipani, narcisi e altre splendide specie floreali; proseguendo si è visitata la zona del porto con il quartiere Ebraico e la casa di Rembrand, la piazza del Dam e la Chiesa Nova. Un particolare apprezzamento lo ha avuto la visita del museo Van Gogh dove si è potuto ammirare una CRONACHE SEZIONALI collezione molto vasta dei capolavori dell’artista, dai primordi fino alle opere più mature. Nella serata poi ci siamo imbarcati sul battello, navigando attraverso i canali di Amsterdam in una atmosfera affascinante. Non poteva mancare la visita della Grande Diga, la prima colossale opera di alta ingegneria costruita per strappare la terra al mare impedendo le inondazioni: lunga 32 km e larga 90 metri, ha trasformato le acque salate dell’antico mare interno Zuidezee nelle acque dolci e lagunari dell’Ijsselmee. Proseguendo l’itinerario si è raggiunto Volen- dam, il villaggio che sembra una cartolina vivente con i mulini a vento, le casette di pescatori dal tetto a punta e i personaggi in costume tipico. Fra le tappe significative dell’Olanda non sono da dimenticare l’Aja con la spiaggia sul mare del Nord, il palazzo del Governo Binnenhof e l’Alta Corte di Giustizia, Delft, famosa per le porcellane dipinte di blu, e l’alto campanile (109 m.). Durante il viaggio di rientro si è fatto tappa con visita alla città di Colonia: il Dom, grandiosa costruzione gotica, patrimonio dell’Unesco, il municipio e i resti FANNA I DONATORI IN FESTA Durante la cena sociale è stato presentato il nuovo Consiglio Direttivo che ha premiato Gianni Prendin, guida della sezione per ventiquattro anni Sabato 17 aprile 2010 si è svolta l’annuale cena sociale dei donatori della sezione di Fanna, durante la quale sono state assegnate delle benemerenze ai donatori premiati al Congresso Provinciale svoltosi nell’ottobre 2009 a Tramonti. Quest’anno per la prima volta è stata consegnata la Goccia d’Oro per le 100 donazioni di sangue effettuate (già superate) a Gianni Prendin, colui che ha guidato la sezione per 24 anni, dal 1982 al 2006. Il Consiglio lo ha inoltre omaggiato di una targa speciale, per sottolineare l’importanza della figura di Prendin all’interno della sezione, esempio di altruismo e punto di riferimento per tutti i donatori di Fanna. L’incontro ha dato l’opportunità di informare i presenti del nuovo Consiglio Direttivo, eletto venerdì 26 febbraio in occasione dell’Assemblea per il rinnovo delle cariche sociali e composto dal confermato Presidente Willy Ragogna, affiancato dal Vice Presidente Gianni Prendin e dalla Rappresentante dei donatori Graziana Piccinato, da Sandro Toffolo, Marco Cassan, Luisa Mazzoli, Marco Bottecchia e Stefano Mattiuz. Anche per quest’anno sono state messe in calendario alcune iniziative, come la distribuzione di bonsai per raccogliere i fondi a favore dell’Associazione Nazionale per la Lotta contro l’AIDS, svoltasi sabato 3 aprile, le consuete gite sociali e Fanna: la premiazione di Gianni Prendin, Presidente della Sezione dal 1982 al 2006. romani. Ultima città prima del rientro in Italia è stata Wurzburg, bellissimo centro storico e luogo da cui ha inizio la “Strada Romantica”. Due sono senz’altro i particolari che sono rimasti impressi fra i partecipanti del tour: il primo è la quantità delle biciclette e ciclisti che circolano in Olanda, soprattutto ad Amsterdam, un fatto senz’altro di carattere culturale lontano da quello che possiamo vedere nelle nostre grandi città. Il secondo è l’incontro (casuale) in Olanda con la guida locale, il cui nonno era originario del vicino comune di Fanna. l’organizzazione della Lucciolata della Via di Natale alla fine di ottobre. Una piccola rappresentanza di donatori ha anche partecipato alla sfilata di chiusura del 49° Congresso Nazionale FIDAS a Feltre domenica 2 maggio, un’opportunità per incontrare donatori provenienti da tutta Italia che condividono l’impegno verso il prossimo. Con la speranza che sempre più giovani si avvicinino al dono, si ringraziano coloro che in questi anni, con un nobile gesto, hanno contribuito a raggiungere traguardi importanti. A FANNA L’ANNUALE ASSEMBLEA PROVINCIALE In questa occasione, rinnovato il Consiglio Direttivo provinciale Il 29 maggio 2010 la nostra Sezione ha ospitato l’annuale Assemblea dei Presidenti delle sezioni AFDS della provincia di Pordenone, che ha visto la partecipazione della quasi totalità dei delegati. Ai lavori sono intervenuti anche il Sindaco di Fanna Demis Bottecchia e il Presidente della Provincia Ciriani, che hanno portato il saluto delle rispettive amministrazioni. Oltre ai consueti resoconti sulle attività associative, si sono svolte anche le elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale per il quadriennio 2010/2014. Il Consiglio Direttivo della Sezione di Fanna ringrazia gli organi provinciali per aver scelto la nostra comunità per questo evento. Fanna: cena sociale. il dono / settembre 2010 31 CRONACHE SEZIONALI NAVE UNA SEZIONE IN OTTIMA SALUTE Ricordate le tante iniziative svolte durante tutto il 2009 “Mi sento gioioso e con piacere porgo a tutti gli amici donatori e alle sezioni presenti il mio saluto e quello del direttivo dell’Afds di Nave”. Queste sono le parole con le quali domenica 14 marzo il Presidente della sezione di Nave di Fontanafredda, Renzo Dotta, ha accolto le tante persone che hanno partecipato all’annuale giornata del dono. La manifestazione è iniziata con la celebrazione della Santa Messa officiata da don Adel Nasr, durante la quale è stato ricordato il parroco di Nave, don Valter Costantin, scomparso pochi giorni prima della festa. Il Presidente, nella sua relazione, ha ripercorso un anno di attività del sodalizio: dodici nuovi iscritti, l’aumento delle donazioni rispetto ai dodici mesi precedenti, le manifestazioni organizzate VAJONT LUTTO NELLA SEZIONE Autorità, donatori e labari sezionali al termine della Santa Messa, davanti alla chiesa di Nave. in collaborazione con altre associazioni (la gita a San Marino, la Lucciolata, la partecipazione con tanto di gazebo alla sagra paesana). Prima della premiazione dei donatori benemeriti sono intervenuti, per portare i loro saluti, il rappresentante dell’Afds provinciale il Vice Presidente Ivo Baita e il sindaco di Fonta- nafredda Giovanni Baviera, che è stato personalmente ringraziato da Dotta per la concessione da parte dell’Amministrazione Comunale dei locali della nuova sede. Presente alla giornata anche il Presidente Onorario della sezione Luigi Casagrande. Sabato 23 gennaio 2010 è venuto a mancare improvvisamente ONELIO MAZZUCCO, 65 anni, donatore della sezione di Vajont, di cui è stato più volte consigliere. Alla famiglia Mazzucco e alla sezione di Vajont le nostre più sentite condoglianze. AVIANO A CASTELLO D’AVIANO LA GIORNATA DEL DONATORE Tanti donatori, premiati e simpatizzanti all’annuale giornata del dono di domenica 25 aprile La giornata è iniziata con il raduno dei donatori, delle autorità e dei rappresentanti delle varie sezioni all’interno dell’Hotel Villa Policreti. Il gruppo folkloristico “F.Angelica - Danzerini di Aviano” ha allietato la mattinata con i balli che ricordano le nostre tradizioni e le nostre radici; alle ore 10.30 il corteo ha percorso la via principale del paese per raggiungere le vecchie mura cinquecentesche ed entrare nella chiesa parrocchiale di S. Maria, dove si è svolta la Santa Messa, cantata dalla corale “La Betulla”. 32 settembre 2010 / il dono Autorità, donatori e labari sezionali davanti alla chiesa parrocchiale di S. Maria. CRONACHE SEZIONALI Al termine della cerimonia sono intervenute le autorità presenti per illustrare l’attività dell’associazione: a partire dal presidente Mauro Strasorier che ha riportato i dati riguardanti la sezione di Aviano. «Con un aumento del 7,3%, le donazioni dello scorso anno sono salite a 588, suddivise in 429 di sangue intero, 91 di plasma e 68 plasmapiastrine; - ha spiegato Strasorier - 412 le donazioni fatte dagli uomini e 176 quelle delle donne. 30 sono i nuovi donatori che si sono iscritti nel 2009 e già 15 quelli che hanno firmato l’iscrizione nei primi tre mesi del 2010. Tutti giovani. L’incremento di donazioni raggiunto ha riguardato praticamente le sole donazioni di sangue intero: risultato delle numerose chiamate (quasi 90), che la sezione ha effettuato nel periodo giugno-settembre per soddisfare le continue esigenze del dipartimento trasfusionale pordenonese. Nono sono mancate però le difficoltà, non tanto nelle chiamate in se stesse, quanto nel programmare con il donatore il prelievo entro 3 giorni; cosa non facile considerando gli impegni lavorativi di ogni persona contattata. Prosegue inoltre, da diversi anni, l’attività di propaganda nelle nostre scuole elementari con la presenza dell’auto- emoteca regionale per la raccolta del plasma; immancabile inoltre la partecipazione alla Festa delle associazioni e del volontariato del 23 maggio alla zona sportiva Visinai. Permettetemi di ricordare però – ha concluso il presidente - che la giornata di oggi è l’unico momento pubblico e di partecipazione di tutti quanti i donatori di sangue, che ringraziamo consegnando loro diploma e vari distintivi con l’unico scopo di sensibilizzare tutti quelli che ancora non lo sono. Concludo ringraziando tutti i donatori che, oltre a donare con puntualità e costanza, sono riusciti a trasmettere alle nuove generazioni gli autentici valori di solidarietà umana». Successivamente è intervenuto il Dott. Moreno Mazzucato, direttore dell’Unità di Raccolta delle Cellule Emopoietiche del C.R.O. di Aviano, ricordando il difficile avvio, nel 1991, del centro trasfusionale che allora contava pochissimi donatori e molti ammalati da curare; Mazzucato ha per questo voluto complimentarsi per l’operato dei donatori avianesi, che in quegli anni sono stati di fondamentale importanza per l’avvio del centro. Ha proseguito poi, portando il saluto della sede provinciale, il vicepresidente Ivo Baita che ha voluto fare un plauso all’attività della sezione ricordando che nel 2009, rispetto la media provinciale, essa ha incrementato notevolmente le donazioni. A chiudere gli interventi il sindaco Stefano Del Cont Bernard che ha ricordato come la nostra associazione sia portatrice di solidarietà e in modo diverso dalla altre: si tratta infatti di solidarietà in forma anonima; non si conoscono benefattore e beneficiario, non si misura l’entità della donazione. La giornata si è conclusa con la premiazione dei donatori benemeriti: in 45 erano presenti a ritirare i diplomi. Immancabili poi i ringraziamenti al parroco Don Lorenzo Barro, a tutte le sezioni dell’Afds, alle Associazioni di Cordignano e Fidas Treviso, alla sezione Avis di Fontanafredda, alla sez. Aido di Aviano, alle altre associazioni locali come la Corale la Betulla, la Brentella, il gruppo Alpini sez. di Aviano, la Pro Loco, la Croce Rossa di Aviano e i Danzerini di Aviano, all’Amministrazione comunale. Ultimo ma non ultimo il ringraziamento al consiglio direttivo della sezione, sempre attivo, e al gruppo di donatori e amici di Marsure che ha preparato il pranzo conclusivo nella sala della Madonna del Monte. I donatori della Sezione AFDS di Aviano in gita. il dono / settembre 2010 33 CRONACHE SEZIONALI SPILIMBERGO POSITIVO IL BILANCIO PER LA SEZIONE COMUNALE AFDS, DONAZIONI IN CRESCITA NEL 2009 La sezione dei donatori di sangue di Spilimbergo, aderente all’Afds, una delle prime e più fiorenti della provincia, si è riunita recentemente in una sala dell’edificio ex SAUB di Spilimbergo per l’assemblea annuale. A presiedere la riunione è stato chiamato il donatore Fabio Martina, assistito dal segretario della sezione Gianni Colomberotto. Dopo i preliminari di rito, il presidente della sezione Sergio Bisaro ha svolto la relazione morale ed organizzativa riferita al 2009, con dati che hanno segnato un ulteriore passo avanti del benemerito sodalizio. Gli 868 soci iscritti (di cui attualmente 460 donatori attivi), si sono sottoposti, lo scorso anno, a 653 donazioni di sangue, di cui 171 col metodo in “aferesi” per la produzione di emoderivati, contro i 641 dell’anno precedente. Ha sottolineato, inoltre, con soddisfazione l’affluire di altri 48 giovani, che si sono iscritti nel 2009 e che fanno ben sperare per la continuità del sodalizio. Il Presidente dell’assemblea Martina, il presidente della Sezione Bisaro, il vice presidente Tonus, il segretario Colomberotto, il consigliere provinciale Carminati. zazione sociale. Oltre agli impegni istituzionali, si sono tenute numerose riunioni organizzative per programmare i prelievi e collaborato ai vari “progetti” elaborati dalla sede provinciale dell’associazione, la sezione ha presenziato con una delegazione nelle varie manifestazioni promosse dalle consorelle sezioni Afds in provincia e al Congresso Afds svoltosi in Val Tramontina dove 44 nostri donatori hanno ricevuto benemerenze di vario livello per meriti donazionali, di cui tre distintivi d’oro per 50 donazioni: Enzo De Stefano, Giuseppe Giacomello e Sergio Rui. Tutto ciò ha richiesto, ovviamente, una gran mole di lavoro, a con- Parte dei partecipanti all’assemblea. Il presidente Bisaro ha poi accennato alle numerose iniziative di propaganda, allestito uno stand di informazione e sensibilizzazione durante la manifestazione “Sportincittà”; si è poi organizzato una “Giornata del Donatore” pubblica arricchita dall’inaugurazione di una “stele” in mosaico, collocata nel parco cittadino di Villa Businello, da noi realizzata, dedicata ai donatori di sangue e inneggiante al “dono” quale opera promozionale di grnde visibilità e sensibiliz34 settembre 2010 / il dono ferma del grande spirito di dedizione e sacrificio dei donatori, dei componenti la Giunta, del segretario Colomberotto e del direttivo per la gestione e animazione del sodalizio. I risultati sono lusinghieri e i dati eloquenti, anche nel 2009, la sezione si è classificata al primo posto per attività donazionale, tra le sezioni Afds della provincia. Avviandosi alla conclusione Bisaro ha rivolto un ringraziamento ai collaboratori, ai sostenitori e in modo particolare a tutti i donatori, sottolineando i valori e i principi che, in ogni caso, devono guidare il nostro operato: “massima solidarietà con chi ha bisogno, completa dedizione al compito educativo e promozionale che ci siamo assunti e grande senso di responsabilità nell’espletamento dei nostri compiti con tenacia e perseveranza”. Il segretario Colomberotto dopo aver illustrato e commentato la situazione finanziaria del sodalizio specie riferita al grande impegno economico sostenuto per la realizzazione della “stele”, ha informato i partecipanti all’assemblea che il prossimo anno scadranno le cariche sociali e tutti ci dobbiamo impegnare ad allargare il numero dei volontari occupati nelle attività associative, formando e coinvolgendo forze nuove, possibilmente giovani, in grado di assumersi più ampi impegni e di garantire un futuro alla sezione. Ha poi riferito che la prossima “Giornata del Donatore” si terrà nella frazione di Vacile il prossimo 10 ottobre. L’assemblea annuale era cominciata con un momento di raccoglimento in ricordo dei donatori e sostenitori scomparsi. Gianni Colomberotto Segretario CRONACA Due giovani Donatori da Lestans a Santiago de Compostela Un mese in cammino… Camminare, camminare e ancora camminare. Non è un motto, è semplicemente quello che ti aspetta per un mese di fila. Zaino in spalla, centellinando quanto metterci dentro, sveglia presto, quando il sole comincia appena a fare capolino dietro le montagne o le colline o ai campi di frumento, dipende da dove ti trovi. Ogni mattina la sfera dorata diventa una compagna fedele, dapprima per il desiderio che giunga presto ad illuminare la strada che ti sta davanti, più tardi, invece, speri che la sua discesa acceleri repentinamente, perché la senti verticale sopra la tua testa: è allora che il caldo comincia ad attanagliare tutto il tuo corpo. Ma tu continui a camminare, non pensandoci, rinfrescandoti ad ogni fontana che trovi lungo la via, godendo con tutti i sensi dei paesaggi che ti circondano, fatti di montagne piene di felci, di fiori dai colori sgargianti, di verdi vallate sterminate, di paesi antichissimi sorti proprio lungo la via, di mucche ancora libere al pascolo, di cieli azzurri senza l’ombra di una nuvola, di centinaia di persone che stanno vedendo e vivendo le tue stesse sensazioni. E se poi hai la fortuna di arrivare nelle feste cittadine in onore di San Firmino, puoi imbatterti in spartane corride organizzate in un’arena provvisoria creata nel centro del paese, con giovani vestiti di bianco e rosso che tentano di infilare anelli nelle corna degli animali che, a loro volta, cercano di restituire il favore provando invece a piantarle al primo malcapitato colto in un momento di distrazione. Puoi camminare lungo le mesetas, attraversando sterminati campi di frumento che, guardando verso l’orizzonte, sembrano essere l’unico anello di con- Stefano e Alberto davanti alla Cattedrale di Santiago. tatto tra la terra e il cielo, oppure lasciarti avvolgere da foreste la cui immensità e silenzio ti fanno capire quanto misterioso possa essere il creato che ci circonda e in cui gli alberi, se potessero parlare, racconterebbero un’infinità di storie fatte di persone, di emozioni, di fatiche ma anche di soddisfazioni. Puoi ammirare immense cattedrali sorte in quelle che una volta erano le capitali della regione in cui si trovavano, costruite in centinaia di anni e sintesi di stili e architetture che passano dal gotico al barocco, movimenti diversi e lontani ma che facevano e fanno ancora sognare e soprattutto vibrare le corde del gusto per la bellezza. Puoi arrivare nel punto più alto di tutto il percorso e trovare una croce di ferro che si staglia verso l’infinità del cielo, con tutt’attorno centinaia di sassi portati nei secoli da tutte le persone che sono passate di lì. Puoi camminare lungo una via ed accorgerti che al tuo fianco, lungo una rete lunga chilometri, sono intrecciate croci fatte con rami, pezzi di carta, paglia. Un sasso o una croce, un ricordo o una preghiera. Fino a giungere nello spazio antistante la cattedrale di Santiago de Compostela, simbolo e meta di tutto il viaggio: è lì che è stata trovata la tomba dell’Apostolo Giacomo. Protagonisti di questa impegnativa avventura, due giovani donatori di Lestans, Silveri Stefano e Romanzin Alberto. Armati di fede e buona volontà. Partiti da Saint Jean Pied de Port per Santiago de Compostela, il 26 luglio rapportando vesciche ai piedi e per Silveri pure una tendinite. Dormendo e mangiando dove capitava camminando per 800 km per complessivi 30 giorni. Raggiungendo il 25 agosto l’agognata meta! il dono / settembre 2010 35 Ciclo della vita A causa di un disguido non è stato possibile pubblicare queste fotografie che dovevano corredare l’interessante articolo dal titolo: Ciclo della vita apparso sul precedente numero del “Dono” n. 13/14, a firma di Adriana Cesselli. Riteniamo pertanto di dover pubblicare queste belle fotografie d’epoca, scusandoci con la brava articolista per la precedente omissione. La Redazione Fine anni ’50: i fratelli Baruzzo hanno ricevuto il regalo per la cresima (proprietà privata). Famiglie numerose: tanti bambini. 1ª Comunione 1919 a Taiedo (proprietà privata). 1933 famiglia Gri di Casamatta (foto proprietà privata). Bambini e animali. Nessuna allergia (foto proprietà privata). Anni 30. Il corteo del matrimonio va verso la chiesa (coll. privata). Giochi semplici, economici ma creativi.