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LA VOCE DEI DONATORI DEL FRIULI OCCIDENTALE
PERIODICO DELL’AFDS - Associazione Friulana Donatori Sangue - Provincia di Pordenone
FEDERAZIONE ITALIANA ASSOCIAZIONI
DONATORI DI SANGUE
Poste Italiane s.p.a.
Spedizione in Abbonamento
Postale - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004
n° 46) art. 1, comma 2,
DCB Pordenone
Taxe percue
NUOVA EDIZIONE - ANNO VI
SETTEMBRE 2010
Pordenone
SOMMARIO
IL DONO
PORDENONE
Nuova Edizione
Anno VI
Numero 15
Settembre 2010
Periodico quadrimestrale
di informazione, educazione
sanitaria e cronache di
carattere associativo.
Edito a cura dell’AFDS Pordenone.
Associazione Friulana
Donatori Sangue.
Sede Provinciale
Via Marconi, 16
33097 Spilimbergo
Telefono e Fax 0427.51472
Comitato di redazione:
Paolo Anselmi, Maria Pia Arpioni,
Ivo Baita, Andrea Ferrarin,
Quirino Messina, Dani Pagnucco,
Anna Maria Papais, Antonio Piffaretti,
Mauro Strasorier e Bruno Zavagno.
Direttore responsabile:
Donatella Schettini
Hanno collaborato a questo numero:
Marta Chiaradia, Gianni Colomberotto,
Pietro Polito, Laura Pessot,
Eleonora Pradolin
Registrazione:
Tribunale di Pordenone
n. 528 del 3.1.2005
SOMMARIO
1
Congresso Provinciale 2010 a Brugnera
2
Comitato di Redazione - Collaboratori - Sommario
3
Il saluto del Presidente Provinciale
4
Il saluto del Presidente di Sezione
5
Il saluto del Sindaco di Brugnera
6-9
10
11-17
Brugnera e la sua storia
I Benemeriti al Congresso AFDS 2010
Premiandi al Congresso del 3 ottobre 2010
17
Donazione di sangue e giovani
18
Indagine CENSIS - FIDAS
18
“Sportincittà” a Spilimbergo
1d-3d
4d
19-20
21
Diritti e doveri del Donatore
Il Virus, la Zanzara e il Donatore
Assemblea Provinciale AFDS a Fanna
Anselmi riconfermato Presidente Provinciale
22-23
Il Congresso Nazionale FIDAS a Feltre
24-34
Cronache Sezionali
35
Da Lestans a Santiago de Compostela
36
Ciclo della vita - Fotocronaca
NOTA
Le cronache delle Sezioni di Arzene, Budoia e San Michele-Ronche,
ed altri articoli non pubblicati su questo numero, lo saranno sul
prossimo “Dono”.
Stampa:
Lithostampa - Pasian di Prato (UD)
Spedizione:
Donatori AFDS, Associazioni,
Enti, Istituzioni pubbliche.
Tiratura: copie 9.800
Questo numero 15
è stato chiuso il 15 settembre 2010.
Via Marconi, 16
33097 SPILIMBERGO (PN)
Tel. 0427/51472
Internet: www.afdspn.it - e-mail: [email protected]
Per disguidi postali, indirizzi errati,
doppio invio, si prega cortesemente di
scrivere allegando la corretta destinazione.
2 settembre 2010 / il dono
Orario di segreteria:
martedì dalle ore 16.30 alle ore 19.30
sabato dalle ore 09.00 alle ore 12.00
EDITORIALE
A BRUGNERA
CONGRESSO PROVINCIALE
Il Saluto del
Presidente Provinciale
Arriva l’autunno e, puntuale come sempre, arriva il nostro congresso annuale. Pur replicandosi da molti anni con la medesima formula, esso reca sempre con sé qualcosa di nuovo,
di particolare. Il fatto stesso di spostarsi nei vari centri della provincia aggiunge novità alla
manifestazione, perché porta alla ribalta realtà associative diverse e dà modo alle Sezioni
ospitanti di mettere in evidenza la loro voglia di esserci, di partecipare da protagoniste alla
vita dell’associazione.
Quest’anno faremo tappa a Brugnera per ricordare un anniversario importante: 50 di vita
della Sezione, la prima nata nella Destra Tagliamento dopo la fondazione dell’Associazione
Friulana Donatori Sangue. 50 anni di solidarietà, dedizione, attivismo, capacità di aggregazione. Qualità che i donatori di sangue di Brugnera hanno saputo mettere in campo nel
corso degli anni condividendole, in tempi più recenti, con le Sezioni di Tamai e Maron, nate
successivamente per meglio presidiare il territorio comunale. Per tutto questo rivolgiamo fi n
d’ora il nostro più sentito ringraziamento ai donatori di Brugnera ed a tutti i responsabili che
in questi 50 anni si sono succeduti alla guida della Sezione.
Se diamo uno sguardo ai dodici mesi appena trascorsi, ci accorgiamo che il mondo “trasfusionale” è in continuo movimento: aumenta il fabbisogno di trasfusioni, ci troviamo a
volte in situazione di carenza di sangue (cosa a cui non eravamo più abituati); fanno la loro
comparsa rischi infettivi che, a titolo precauzionale, mettono temporaneamente fuori gioco
parecchi donatori. Di nuovo, però, c’è anche una accresciuta consapevolezza del ruolo delle
associazioni all’interno del “sistema sangue”, il loro maggior coinvolgimento nella programmazione dell’autosufficienza ematica, una discreta attrattiva dell’associazione verso le giovani generazioni.
Quindi una situazione di estremo interesse, in cui è di fondamentale importanza la partecipazione dei donatori. E quale miglior esempio dei “fedelissimi”, 609 per la precisione,
che proprio a Brugnera riceveranno il simbolico riconoscimento per le numerose donazioni
accumulate nel corso degli anni? La solidarietà non si fa a parole, ma con i fatti. I gesti concreti di questi nostri amici sono la miglior affermazione degli ideali di solidarietà che l’Afds
si sforza quotidianamente di diffondere.
Assieme a loro partecipiamo quindi numerosi all’incontro di Brugnera, che sarà così una
vera festa dei valori ed espressione diretta del senso di comunanza che anima l’Afds.
Paolo Anselmi
Presidente provinciale Afds Pordenone
il dono / settembre 2010
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CONGRESSO PROVINCIALE
Il saluto del Presidente di sezione
Nell’Ottobre del 1980 la Sezione
A.F.D.S. Di Brugnera e San Cassiano
festeggiava i suoi primi vent’anni di vita
e fu proprio allora che ospitò il primo
Congresso Provinciale dei Donatori.
Proprio in quell’occasione fu inaugurato il monumento simbolo della nostra
associazione, una fontana che apporta
una scritta per noi molto importante
“Sangue fonte di vita”.
È con grande onore ed impegno che
quest’anno in occasione dei 50 anni
dalla nascita della nostra Sezione, ci
prepariamo a ricevere ed ospitare il
secondo Congresso Provinciale.
Sarà per noi motivo di orgoglio avere
come ospiti tutte le altre Associazioni
di Donatori, il Presidente Nazionale
Fidas, dott. Aldo Ozino Caligaris che con
i suoi collaboratori ha promesso d’esser
presente, le autorità politiche Regionali,
Provinciali e Comunali e le rappresentanze religiose con le consorelle accompagnate dai loro donatori benemeriti.
Quale migliore occasione dunque per
ringraziare tutti i donatori, le associazioni, gli enti ed i privati del nostro
comune che hanno permesso la crescita
esponenziale della Sezione,nel bene di
chi ne ha bisogno.
Un ringraziamento particolare inoltre
lo voglio rivolgere ai giovani dell’A.C.R.,
alla Pro Loco di Brugnera ed alla manifestazione “Festa del Vino” di San Cassiano per la grande collaborazione che
ogni qualvolta ne abbiamo bisogno non
esitano a darci.
Mi auguro infine che questo evento
Il Consiglio Direttivo della Sezione di Brugnera.
4 settembre 2010 / il dono
porti ulteriori stimoli alle nuove generazioni, che sensibilizzi quante più persone sia possibile per far sì che un giorno
possano anche loro far parte di questa
grande famiglia perchè sono certo che
i valori della Generosità, dell’Altruismo
e della Solidarietà siano elementi fondanti per una buona società.
Concludo ringraziando anticipatamente
tutti coloro i quali hanno lavorato,lavorano
e lavoreranno alla buona riuscita del
Congresso Provinciale A.F.D.S. che sarà
per la nostra comunità una giornata
molto importante e di festa.
Graziano Montagner
Presidente di Sezione
CONGRESSO PROVINCIALE
Il saluto del Sindaco
di Brugnera
Ivo Moras
Il Comune di Brugnera è lieto di ospitare il congresso provinciale
dell’AFDS.
Un evento importante nella vita di un’organizzazione, che diventa per
noi ancora più solenne nel 50° anniversario della sezione donatori sangue
di Brugnera.
È sempre motivo di soddisfazione poter ospitare questo Congresso; è
un’occasione per incontrarsi, informarsi, riflettere e contribuire alla divulgazione del messaggio che invita al dono.
L’Amministrazione Comunale dà il benvenuto alle Autorità, civili e religiose, che sono da sempre vicine all’Associazione ed a quello spirito di
solidarietà di cui l’AFDS è promotrice.
Un caloroso saluto va a coloro che sono l’anima dell’Associazione, in
particolare a quelli benemeriti, che in questa giornata riceveranno i giusti
riconoscimenti per la loro costante ed altruistica opera di solidarietà.
Il sangue fin dall’antichità è considerato l’essenza della vita, fino a diventarne il simbolo: da qui il divieto biblico di cibarsene.
Il dono del sangue è un gesto volontario e consapevole, è un impegno
di grande valore civile e morale che alimenta il patrimonio collettivo di
solidarietà da cui ognuno può attingere nei momenti di bisogno.
Nel linguaggio comune espressioni come svenarsi, dare il sangue equivalgono a donarsi senza riserve. È questa la filosofia del volontario, che
mette a disposizione tutto se stesso per rispondere qui e subito ai bisogni
del prossimo.
Concludo ringraziando a nome della Comunità di Brugnera i Fondatori
della sezione e tutti i componenti dei Consigli Direttivi che si sono succeduti in questi lunghi e proficui 50 anni.
La sezione di Brugnera si è sempre distinta per la collaborazione instaurata con l’Amministrazione Comunale, nell’organizzare serate mediche, eventi rivolti alla popolazione su tematiche mediche e di sensibilizzazione sociale. È questo il segno di una comunità generosa, aperta ai
bisogni degli altri, non rinchiusa nei propri interessi: elementi che la rendono forte, capace di affrontare nel segno della solidarietà tutti i problemi con cui è chiamata a confrontarsi.
Nel comune di Brugnera i donatori di sangue sono molto numerosi: si
contano oltre 1300 iscritti alle tre sezioni di Brugnera-San Cassiano,
Maron e Tamai. Una compagine di donatori vastissima, alla quali mi onoro
anch’io di appartenere.
Il dono del sangue e le associazioni dei donatori sono segni di speranza
per tutta la comunità: ed è con questo spirito che, a nome di tutta
l’amministrazione comunale, auguro buon lavoro all’attuale Presidente
Graziano Montagner ed al suo direttivo.
Il Sindaco
Ivo Moras
il dono / settembre 2010
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CONGRESSO PROVINCIALE
Brugnera: la sua storia i suoi paesi
Il 3 ottobre 2010: data importante per la Sezione AFDS di Brugnera / S. Cassiano di Livenza.
Per questa domenica, infatti, il Paese di Brugnera (assieme alla frazione di San Cassiano di Livenza) è pronto per ospitare il Congresso Provinciale AFDS. Mentre i preparativi per questo grande giorno continuano, è desiderio della Sezione
far conoscere un po’ il proprio territorio a coloro che fra poco verranno a visitarlo.
La Storia del Comune
di Brugnera
La storia del territorio comunale risale nelle sue linee principali al medioevo, anche se forse affonda le lontane radici
in epoche precedenti. Maron infatti porta un nome con base
linguistica celtica MARRA (“palude’’), mentre San Cassiano
ricorda i primi influssi cristiani di probabile propagazione
dalla romana Oderzo. Brugnera, da PRUNARIA “luogo con
molti pruni’’ e Tamai, da una parola di diffusione regionale
significante “recinto in mezzo al bosco, trappola per animali’’
hanno una denominazione più recente, legata alla colonizzazione medioevale delle aree silvestri e incolte.
Trovandosi in uno dei passaggi sul Livenza che permettevano l’entrata in Friuli, su un’isola del fiume fu edificato un
castello forse già prima del 1000. Verso il XII-XIII secolo,
quando la documentazione si fa più ampia e sicura, Brugnera
e le località contermini appartenevano ai Signori di Prata e
Porcia, che estendevano i loro domini in una vasta zona del
Friuli occidentale e del Trevisano orientale.
Avvocati delle Chiese di Concordia e Ceneda, membri di
prim’ordine del Parlamento della Patria del Friuli, nobili fra
i più potenti dell’epoca, poco prima del 1214 si divisero in
due rami, spartendo il grande territorio in due distinte giuri-
sdizioni che facevano capo ai castelli di Prata e Porcia.
Tamai rimase al primo, Brugnera, Maron e San Cassiano
passarono al secondo, rimanendo questo ordinamento amministrativo fino alla fine del XVIII secolo (soppressione della
Repubblica di Venezia e a livello locale inizio delle moderne
municipalità sul modello rivoluzionario francese).
Dal punto di vista ecclesiale, Tamai e Maron appartenevano
alla concordiese pieve di San Vigilio di Palse, cominciando
a erigersi in parrocchia autonoma tra XV e XVI secolo. Brugnera e S. Cassiano facevano parte della pieve cenedese di S.
Tiziano di Francenigo; la prima divenne autonoma nel tardo
’500, mentre S. Cassiano lo fu già nel medioevo.
Nel XIV secolo i signori di Porcia concessero alla comunità
di Brugnera propri Statuti, da cui risulta che la zona, oltre che
caratterizzata da un’agricoltura che tendeva a svilupparsi fuori
dai vincoli feudali, con la liberazione dalla servitù di masnada,
era inserita nell’economia del tempo con altre attività.
Il commercio trovava scalo nel porto sul Livenza protetto
dal castello, mentre un’industria tessile locale era protetta
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CONGRESSO PROVINCIALE
dai nobili purliliesi. All’interno delle mura che cingevano il
centro di Brugnera (le cui porte furono definitivamente abbattute solo nel 1918), oltre al castello, trovavano spazio le abitazioni dei servi, dei notai, degli artigiani, dei pescatori (alla
fine del ’400 si aggiunsero gli ebrei, che esercitavano la professione di banchieri).
L’originaria ubicazione del paese era stata cambiata dopo il
1220, spostando maniero e abitatori sulla sinistra del fiume
Livenza. Trovandosi in una zona di confine, Brugnera fu infatti
spesso al centro di cruenti fatti d’arme, saccheggi e devastazioni; i signori di Prata, che in relazione alla loro appartenenza
al Patriarcato di Aquileia, dovettero lottare a lungo contro le
mire espansionistiche del Comune di Treviso e di altri, che
pretendevano di avere il castello sul Livenza e la zona di
Francenigo e Gaiarine dipendenti dai Porcia.
Dopo una devastazione subita nel 1192, i trevisani distrussero Brugnera nel 1220. Il paese con le fortificazioni e la
residenza signorile, fu ricostruito nell’attuale localizzazione,
trovandosi coinvolto in altre azioni belliche: nel 1386 fu
assediato da truppe udinesi, nell’ambito delle continue guerre
civili che stavano insanguinando il Friuli.
Nel 1419-21 la Repubblica di Venezia conquistò militarmente lo Stato dei patriarchi di Aquileia, facendone un proprio dominio: ma nel 1418 i signori di Porcia, precedendo
le azioni belliche, s’erano dati pacificamente ai veneziani,
mantenendo così diritti e prerogative che conservarono fino
all’età napoleonica.
Nei secoli dell’età moderna, segnati dalla sovranità del
leone di San Marco, Brugnera conobbe le vicende che interessarono il resto del Friuli e il Veneto. Nella prima metà del
’500 i nuovi fermenti religiosi trovarono un’eco clamorosa a
Maron dove fu parroco Paolo Rosello, uno dei maggiori esponenti della Riforma in Italia. In campo sociale, si sviluppò
notevolmente la proprietà terriera veneziana, con il formarsi
di sontuose abitazioni, di cui la Villa Varda (ancorché rimaneggiata nello scorso secolo) è l’esempio meglio noto e conservato.
La cronaca registra invece fatti dirompenti come la rapida
ma devastante incursione turca del 1499, quando la cavalleria al servizio dell’Impero ottomano si riversò nei villaggi che
componevano la giurisdizione purliliese e brugnerese, razziando, bruciando, deportando e ammazzando.
Fu un colpo anche all’economia rurale, perché andarono
distrutti non solo i raccolti, ma le vigne e gli attrezzi agricoli.
Fu invece risparmiato il centro di Brugnera, chiuso dalle turrite mura castellane e cuore pulsante non solo dell’amministrazione locale (ospitava la cancelleria, i notai, i servizi
civili e religiosi) ma anche dell’economia artigianale e commerciale.
Villa Varda: un tuffo
nella natura
Villa Varda.
Il nome Villa Varda deriva dal toponimo di origine germanica
warda, di una certa formazione medievale. Warda è stato tradotto in italiano in “Guarda” o “Guardia” ed è stato associato
a diversi significati:
• “luogo d’osservazione”;
• “postazione di guardia”;
• “luogo di vedetta”.
Questi significati sarebbero pienamente giustificati dalla
posizione privilegiata del luogo, posto nei pressi del fiume
il dono / settembre 2010
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CONGRESSO PROVINCIALE
Livenza. La tesi della presenza di una qualche opera a guardia dell’abitato o delle strade o del vicino fiume (con tutta
probabilità di tipo militare) è infatti, senza dubbio credibile,
considerato il ruolo strategico che questa località ha assunto
nei secoli scorsi.
Nella seconda metà del ‘400 i nobili Mazzoleni acquistarono dai Conti Principi di Collalto e dai Conti di Porcia le proprietà agricole del borgo di Guarda (o Varda) e vi costruirono
la villa patronale: da quel momento, si cominciò a parlare di
“Villa Varda”. L’identificazione del villaggio con il complesso
economico del palazzo si completò definitivamente nel ‘700
quando la consuetudine decretò che l’edificio era per ormai
tutti “Villa Varda”, eliminando dal nome qualsiasi riferimento
ai proprietari della stessa.
Il parco di Villa Varda assunse l’attuale configurazione nella
seconda metà dell’Ottocento, quando Carlo Marco Morpurgo,
appartenente ad una facoltosa famiglia di Trieste, acquistò
La Livenza.
la tenuta ed avviò gli interventi di ristrutturazione degli edifici e di sistemazione paesaggistica secondo gli stilemi del
parco all’inglese. Così sistemato e come si presenta oggi, il
parco era ed è considerato uno dei migliori esempi del gusto
dell’epoca, tanto che in una esposizione dei giardini italiani
tenutisi a palazzo Vecchio di Firenze nel 1931, quello di Villa
Varda è presente con alcuni pannelli.
Il parco si estende su 18 ettari lungo il corso del Livenza
e non presenta una disposizione regolare bensì del genere
pittoresco-informale con l’eccezione delle aiuole a ricami di
piante e fiori presso l’edificio che dovevano essere stilisticamente in sintonia con la veste rinascimentale della villa, come
voleva la precettistica di fine Ottocento. Attorno ai giardinetti
vi sono alberi ad alto fusto (rigogliosi cedri), che digradano
verso boschetti con piante tipiche della bassa pianura friulana,
permettendo all’occhio del visitatore di spaziare a cogliere i
piacevoli effetti paesaggistici.
Chi progettò questa incantevole oasi non mancò di sfruttare le qualità intrinseche del luogo per valorizzare gli incantevoli effetti già naturalmente presenti. Sul retro della villa,
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infatti, la visuale abbraccia in primo piano il piccolo giardino
a parterre, e poi oltre la balaustra in pietra spazia libera verso
il fondale di ombrosa fitta vegetazione, interrotto da un varco
da cui penetra la luce, riflessa e modulata grazie alla corrente
del fiume. Il parco è il risultato, quindi, dell’unione del gusto
classicistico dell’edificio e di una disposizione informale ricca
di memorie storiche, in cui parti di diversa origine temporale
riescono a fondersi organicamente, offrendoci un’immagine
complessiva di grande fascino.
Elemento dominante del parco sono i viali di tigli (alberi
dai fusti esili e slanciati) che strutturano geometricamente
l’intera area, facilitando gli usi agricoli e incorniciando i prati
secondo una configurazione geometrica. Tale impostazione
compositiva, dalla semplicità nitida e luminosa, era diffusa
e comune ad altri parchi della Regione costruiti sul finire
del secolo scorso come il parco Policreti a Castel d’Aviano e
quello di proprietà Marchi a Pordenone. Questa scelta sottolinea il carattere autenticamente
agreste, lontano da intenti retorici
dei nostri giardini. Si tratta quindi
di una peculiarità del parco ottocentesco veneto-friulano, che interpretava a suo modo i canoni del giardino romantico inglese, adeguandoli alle disponibilità e alle tradizioni locali.
Il parco è un susseguirsi e un rincorrersi di rigogliosa vegetazione.
Le specie di piante appartenenti
alle Gymnospermae (l’albero dei
40 scudi, alcuni gruppi di cedri,
alcuni tipi di pino, il cipresso, il
tasso ecc.) sono 15, mentre quelle
che appartengono alle Angiospermae, (alcuni tipi di pioppi, il salice,
l’ontano, la farnia, il nocciolo, il faggio, il gelso, il ciliegio, l’albero di
Giuda, la robinia, l’acero e molti
altri) sono 51.
Il bosco, che riveste diffusamente
gran parte del parco, è inoltre ricco
di piante autoctone (originarie della
zona) quali carpini, olmi, aceri,
salici e pioppi. Purtroppo dell’impianto originario del parco rimangono pochi esemplari.
L’atmosfera romantica e pittoresca del luogo è esaltata
soprattutto dalla presenza del fiume Livenza che forma una
piccola insenatura, un’ansa naturale che nel suo lato settentrionale forma il fiume Livenza ed è protetta da un isolotto,
dove un tempo attraccavano le imbarcazioni per i collegamenti con Venezia.
Nel parco di Villa Varda la riva dolcemente declinante che
arriva al fiume Livenza forma un suggestivo scenario dove
ogni anno, al riproporsi della nuova stagione, pare prendano
corpo anche antichi fantasmi, quasi a significare che l’anima
popolare non è mai morta e che sa aspettare il rinnovarsi dei
colori che compaiono e scompaiono nel riverbero con l’acqua e pare, anche, che da un momento all’altro compaia la
musa Siringa che fece innamorare di sé Pan per poi perdersi
nelle acque e far crescere al suo posto quelle canne che diedero vita al flauto che poi prese il suo nome.
Per una buona parte del suo percorso, il fi ume Livenza
segna il confine tra il Veneto e il Friuli bagnando numerosi
comuni tra i quali Brugnera, Caneva, Sacile, Motta di Livenza
e Santo Stino di Livenza.
CONGRESSO PROVINCIALE
San Cassiano
di Livenza
Sesta festa del vino a San Cassiano - 1952.
Il parco di Villa Varda presenta, inoltre, significativi elementi
architettonici; elementi che sono garanzia della suggestione
che il connubio fra natura ed intervento dell’uomo riesce talvolta a dare. Questi edifici, avvolti in un unico spazio connettivo costituito dal verde del parco, sono stati costruiti in
epoche diverse e consentono, lungo il percorso di visita alla
Villa, soste e riflessioni sulla storia e sulla natura.
• l’aranciera a cinque arcate, con soprastante terrazza e balaustra in pietra, situata a breve distanza dal corpo centrale
della villa. Si tratta di una serra costruita nel primo Novecento e restaurata dall’architetto Rupolo, nata come serra
fredda per la protezione invernale delle piante esotiche
(stando alla documentazione fotografica), e per essere utilizzata come salotto all’aperto nella stagione estiva.
• la cappella seicentesca che contiene le spoglie del suo edificatore, Fabio Mazzoleni. Già esistente al tempo del riassetto definitivo del parco, restaurata dall’architetto Rupolo
e affrescata dal pittore T. Donadon all’inizio del secolo in
forme neogotiche su un edificio preesistente fatto erigere
nel 1670 dai proprietari di allora, i Mazzoleni.
• la ghiacciaia (la jassera, come veniva chiamata), nella cui
parte interrata venivano accumulati neve e ghiaccio per la
conservazione degli alimenti. Nel 1932 vi fu costruita una
torre merlata, contenente un serbatoio dove veniva accumulata l’acqua per l’irrigazione del giardino e l’alimentazione delle due fontane.
• un piccolo mausoleo che raccoglie le spoglie dei Morpurgo,
proprietari di Villa Varda fino al 1943.
• una serie di edifici destinati alle attività agricole (fra le quali
anche quello destinato all’essicatura dei bozzoli, coltivazione
sviluppata anche a Villa Varda), che completano il complesso.
Tra questi, merita di essere nominato il Canevon.
Edificato all’inizio dell’Ottocento (è assente da una mappa
militare napoleonica del 1798-1805, mentre è presente nel
catasto austriaco del 1830-1850), in origine doveva essere
una cantina (da cui il nome).
Successivamente fu invece destinato a stalla, con l’aggiunta
di alcuni corpi. Attualmente l’edificio è stato restaurato ed
è stato riportato alle linee originali, ripristinando l’annesso
“giardino delle rose”.
Il Comune di Brugnera comprende fra le
altre la frazione di San Cassiano di Livenza,
la quale fa parte anche della Sezione dei
Donatori di Sangue.
Pur essendo un piccolo paese, San Cassiano ogni anno vivacizza l’attività del
Comune con la ormai storica manifestazione denominata “Festa del Vino”.
Questa manifestazione nasce nel lontano 1947. Le risorse economiche degli
abitanti di San Cassiano, ancora riuniti in
grandi famiglie, erano basate esclusivamente
sull’attività agricola. Solo successivamente
cominciarono a nascere i piccoli laboratori artigianali della lavorazione del legno,
che, crescendo nel tempo, hanno creato la
realtà industriale di oggi. Finita la seconda
guerra mondiale, i capofamiglia di questo
piccolo paese della provincia di Pordenone,
allora sotto la Provincia di Udine, sentono
la necessità di pubblicizzare il loro migliore
prodotto agricolo, il vino, che già allora, con la sua vendita,
costituiva una sostanziosa entrata per la famiglia.
La manifestazione ebbe luogo presso il sagrato della chiesa
ed il vino era portato in piazza all’interno di botti caricate su
carri e carretti, o meglio sul “saraban”, un caratteristico carro
agricolo trainato da robusti buoi.
L’anno successivo l’Associazione decise di non effettuare
la festa in ottobre in quanto il vino nuovo si poteva definire
effettivamente mosto. Vi era quindi la necessità di trovare
un’altra data possibile per effettuare la manifestazione, molte
furono le proposte, ma alla fine si decise di svolgere la Festa il
giorno di Pasqua. La decisione cadde su tale data per approfittare delle giornate festive celebrate da tutti per far giungere a San Cassiano più gente possibile.
È giusto ricordare che in quel periodo molto del vino prodotto in questa zona, specialmente il lambrusco, veniva venduto a commercianti Triestini, i quali piazzavano il nostro prodotto persino nella vicina Istria.
Monumento al donatore di sangue a Brugnera.
il dono / settembre 2010
9
CONGRESSO PROVINCIALE
I Benemeriti al Congresso AFDS 2010
Riconoscimenti individuali conferiti
al Congresso Afds del 3 ottobre 2010
Goccia d’oro con rubino
Fabris Fulvio di Brugnera per 150 donazioni
Diana Edda di Brugnera per 120 donazioni
Goccia d’oro
Verardo Maurizio di Tamai per 100 donazioni
Pellicano d’oro
Bressan Egidio di Caneva per 80 donazioni
Pellicano d’argento
D´Andrea Milena di Aziendale Vivai Rauscedo
per 50 donazioni
Baita Marco di Brugnera per 65 donazioni
Zanussi Gian Battista di Brugnera per 65
donazioni
Truccolo Morena di Brugnera per 50 donazioni
Zanet Maurizio di Lestans per 65 donazioni
Magnan Roberto di Meduno per 65 donazioni
Rossi Roberto di Meduno per 65 donazioni
Spinato Artemio di Nave per 65 donazioni
Chiesurin Silvana di Nave per 50 donazioni
Baldassare Silvano di Sacile per 65 donazioni
Gava Donatella di S.Giorgio D. Richinvelda
per 50 donazioni
Piasentin Edi di S.Odorico per 65 donazioni
Zannier Dino di Spilimbergo per 65 donazioni
Bressan Renato di Spilimbergo per 65 donazioni
Diana Adriano di San Quirino per 65 donazioni
Valerio Valeriano di San Quirino per 65 donazioni
Bertolo Bruno di Tamai per 65 donazioni
Vendrasco Anna di Valvasone per 50 donazioni
Tonelli Daniela di Valvasone per 50 donazioni
Distintivo d’oro
Del Net Angelo di Arzene per 50 donazioni
Riservato Ennio di Arzene per 50 donazioni
Fabbro Alex Giovanni di Aviano per 50 donazioni
Basso Moro Carlo di Aviano per 50 donazioni
Tomasini Fabiana di Aviano per 40 donazioni
Candotto Mis Lorena di Aviano per 40 donazioni
Del Savio Marisa di Aviano per 40 donazioni
Brun Mario di Brugnera per 50 donazioni
Buttignol Roberto di Brugnera per 50 donazioni
Da Re Gianfranco di Brugnera per 50 donazioni
Montagner Graziano di Brugnera per 50 donazioni
10 settembre 2010 / il dono
Sartor Adriano di Campagna Di Maniago per
50 donazioni
Feltrin P.Giorgio di Caneva per 50 donazioni
Ceschel Agnese di Caneva per 40 donazioni
Giacomini Paola di Fanna per 40 donazioni
Beltrame Corrado di Lestans per 50 donazioni
Liva Dario di Lestans per 50 donazioni
Dreon Sergio di Maniago per 50 donazioni
Polesello Lino di Maron per 50 donazioni
Polesello Walter di Maron per 50 donazioni
Marson Bruno di Maron per 50 donazioni
Pivetta Marina di Maron per 40 donazioni
De Biasio Mario di Montereale Valcellina per
50 donazioni
Francescon Chiara di Montereale Valcellina
per 40 donazioni
Da Re Ruggero di Sacile per 50 donazioni
Fasan Lucio di Sacile per 50 donazioni
Santinato Gabriele di Sacile per 50 donazioni
Mason Adriano di S.Giorgio D. Richinvelda
per 50 donazioni
Zanette Gianpietro di S.Giorgio D. Richinvelda
per 50 donazioni
Della Rossa Adriano di S.Giorgio D. Richinvelda per 50 donazioni
Chiarotto Gianfranco di San Lorenzo per 50
donazioni
De Paoli Daniele di San Lorenzo per 50 donazioni
Lenarduzzi Italmary di S.Martino Al Tagliamento per 40 donazioni
Poletto Lorenzo di S.Michele - Ronche per
50 donazioni
Ascone Maurizio di Spilimbergo per 50 donazioni
De Bellis Mariano di Spilimbergo per 50
donazioni
Martina Fabio di Spilimbergo per 50 donazioni
Carminati Luigi di Spilimbergo per 50 donazioni
De Martin Giacomina di Spilimbergo per 40
donazioni
Perissinotti Laura di San Quirino per 40 donazioni
Santarossa Luca di Tamai per 50 donazioni
Breda Tomaso di Tamai per 50 donazioni
Verardo Claudio di Tamai per 50 donazioni
Zanardo Franco di Tamai per 50 donazioni
Ferroli Maurizio di Val Tramontina per 50
donazioni
Battel Roberto di Valvasone per 50 donazioni
Diamante Michela di Valvasone per 40 donazioni
Bortolussi Gianna di Valvasone per 40 donazioni
Milan Stefania di Valvasone per 40
Criteri di assegnazione
delle benemerenze
A.F.D.S.
Goccia d’oro con rubino
Donatrici con 120 donazioni
Donatori con 150 donazioni
Goccia d’oro con smeraldo
Donatrici con 100 donazioni
Donatori con 125 donazioni
Goccia d’oro
Donatrici con 80 donazioni
Donatori con 100 donazioni
Pellicano d’oro
Donatrici con 65 donazioni
Donatori con 80 donazioni
Pellicano d’argento
Donatrici con 50 donazioni
Donatori con 65 donazioni
Distintivo d’oro
Donatrici con 40 donazioni
Donatori con 50 donazioni
Distintivo d’argento
Donatrici con 25 donazioni
Donatori con 35 donazioni
Distintivo di bronzo
Donatrici con 15 donazioni
Donatori con 20 donazioni
Diploma di benemerenza
Donatrici con 8 donazioni
Donatori con 10 donazioni
Sono stati premiati
609 Donatori
2 con la Goccia d’Oro
con Rubino
1 con la Goccia d’Oro
1 con il Pellicano d’Oro
19 con il Pellicano d’Argento
49 con il Distintivo d’Oro
112 con il Distintivo d’Argento
166 con il Distintivo di Bronzo
259 con il Diploma di
Benemerenza
CONGRESSO PROVINCIALE
PREMIANDI AL CONGRESSO DEL 3 OTTOBRE 2010
Donazioni maturate entro il 31 dicembre 2009
ANDREIS
Riservato Luca
Travani Alberto
Distintivo d’argento
Ossena Anna
Romanin Roberta
Distintivo d’argento
Fornasier Pietro
Giacomello Elena
AVIANO
Distintivo di Bronzo
Alzetta Maurizio
Bonafede Domenico
Bottin Giulio Mauro
Capovilla Christian
Cattaruzza Nicoletta
Cipolat Alessandro
Cremon Renato
Ellero Walter
Gobbato Emanuele
Mazzocut Carlo
Tomasini Patrizia
Zanot Laura
Zanus Michiei Oscar
Diploma di Benemerenza
Bisutti Miriam
D’Andrea Federico
D’Andrea Filippo
Fornasier Luca
Distintivo di bronzo
Rosa Tiziano
ARBA
Distintivo d’oro
Distintivo di Bronzo
Ferrarin Rudi
Piloni Virgilio Abele
Diploma di benemerenza
Centazzo Yuri
D’Acunto Cristina
Mucciolo Luigi
Mucciolo Paolo
Rigutto Ivan
Rigutto Silvano
Basso Moro Carlo
ARZENE
Distintivo d’oro
Candotto Mis Lorena
Del Net Angelo
Del Savio Marisa
Riservato Ennio
Distintivo d’argento
Dorigo Sabrina
Gaspardo Luigino
Diploma di Benemerenza
Biasutti Daniele
Boschian Manas Igor
Buso Carlo
Cigolot Renato
Cover Irene
Cremon Carla
Danin Antonella
Del Corso David
Del Puppo Silvia
Fabbro Patrizia
Faion Marco
Gava Viviana
Martinuzzi Battan Tania
Mazzega Adriana
Mellina Gottardo Flavia
Pivetta Nadia
Polo Friz Daniela
Prizzon Sergio
Strasorier Ivana
Tarli Maurizio
Tassan Got Matteo
Tassan Gurle Andrea
Turchet Vanessa
Zanot Angelo
AZ. VIVAI RAUSCEDO
Fabbro Alex Giovanni
BRUGNERA
Goccia d’oro con rubino
Diana Edda
Fabris Fulvio
Pellicano d’argento
Baita Marco
Pellicano d’argento
Distintivo di bronzo
Salvador Alessandra
Diploma di benemerenza
Dal Tin Daniele
Del Colle Michele
Forte Luca
Francescut Daniela
Pagnucco Francesca
Pagnucco Luca
D’Andrea Milena
Truccolo Morena
Tomasini Fabiana
il dono / settembre 2010
11
CONGRESSO PROVINCIALE
Polesel Gianpaolo
Spanò Giuseppe
Tonon Bruno
Zanussi Alec
Zanussi Gian Battista
Distintivo d’oro
Brun Mario
Diploma di benemerenza
Bucciol Alessandra
Buttignol Manuel
Da Ros Mirko
Dotta Dario
Favret Paola
Fornasier Daniele
Giro Sabina
Marchesin Luca
Papes Loris
Parro Fabio
Pessotto Omar
Polita Fabio
Rosada Giuliano
Sandrin Massimo
Sbaiz Francesco
Verardo Luca
CANEVA
CASTELNOVO DEL FRIULI
Pellicano d’oro
Distintivo d’argento
Cesca Maurizio
Cozzi Marino
Diploma di benemerenza
De Michiel Rosanna
Rossi Arianna
Rossi Daniel
Simonutti Monica
Bressan Egidio
Distintivo d’oro
Distintivo di bronzo
De Michiel Roberto
Fantin Alessio
Zambon Luigi
Ceschel Agnese
Distintivo d’argento
Del Zotto Viviana
Diploma di benemerenza
Bigatton Diego
Distintivo di bronzo
Carlon Oscar
Gaspardo Pierluigi
Zuliani Giuliano
DARDAGO
Feltrin P. Giorgio
CAMPAGNA DI MANIAGO
Distintivo d’oro
Da Re Gianfranco
Sartor Adriano
Distintivo d’argento
Crovatto Milva
MassaRo Graziella
Ospici Pietro
Montagner Graziano
Distintivo d’argento
Addondi Fabrizio
Da Ros Tiziano
De Pin Denis
Fusari Orfea
Modolo Roberto
Pivetta Pierluigi
Turchet Mario
Distintivo di Bronzo
Poles Ornella
12 settembre 2010 / il dono
Distintivo di Bronzo
Amoriello Biagio
De Cecco Diana
Massaro Vincenzo
Diploma di benemerenza
Brussatto Nicola
Di Bortolo Cristina
Frisan Enver
Picchietti Marco
Polesel Sonia
Tessaro Donatello
Urban Andrea
DANDOLO DI MANIAGO
Distintivo di bronzo
TommaSini Flavio
BUDOIA - SANTA LUCIA
Buttignol Roberto
CAVASSO NUOVO
Distintivo d’argento
Arpioni Tarcisio
Colombera Giacomo
Comuzzi Mirko
Covre Basilio
Del Col Raffaele
Dorigo Donatella
Frara Alessandro
Frara Francesco
Scalon Fulvio
Distintivo di bronzo
Battistuzzi Sandro
Grillo Luca
Martin Luca
Pizzol Daniele
Spessotto Vittorio
Zaia Tiziano
Zandonà Rosanna
Zanusso Gian Luigi
Diploma di benemerenza
Bravin Eugenio
Coradazzi Juri
Dinallo Carmen
Fincato Wilma
Negri Erika
Poletto Silva
Distintivo d’argento
Bozzer Alessandro
Zambon Alessia
Zambon Fabio
Distintivo di bronzo
Calderan Donato
Zambon Roberto
Diploma di benemerenza
De Nobili Valentino
Zambon Gianni
Zambon Riccardo
DOMANINS
Distintivo d’argento
Chiandotto Gian Paolo
Lenarduzzi Franco
Distintivo di bronzo
Candido Claudio
Conte Roberto
De Paoli Marco
Sacilotto Roberto
Spanio Enrico T.
Venier Loretta
Diploma di benemerenza
De Candido Gioia
Pellegrin Stefano
CONGRESSO PROVINCIALE
FANNA
Distintivo d’oro
MARON
Distintivo d’oro
Distintivo d’oro
Diploma di benemerenza
Corazza Lorena
Doro Roberto
Gava Fabio
Grotto Maurizio
Sandrin Ernesto
MEDUNO
Beltrame Corrado
Pellicano d’argento
Marson Bruno
Giacomini Paola
Distintivo d’argento
Mion Franco
Narduzzo Francesca
Nicolardi Armando
Sala Sonia
Distintivo di bronzo
Bacco Verusca
Cassan Luciano
Fort Paolo
Kadziolka Teresa
Livotti Michele
Petozzi Fabrizio
Toffolo Renato
Diploma di benemerenza
Cassan Samantha
Lovisa Monica
Maka Stanislaw
Martino Walter
Stellon Laura
FRISANCO - VAL COLVERA
Distintivo d’argento
Rovedo Laura
Diploma di benemerenza
Centazzo Daniele
LESTANS
Pellicano d’argento
Zanet Maurizio
Magnan Roberto
Liva Dario
Pivetta Marina
Distintivo d’argento
Facca Alessio
Distintivo di bronzo
Avon Deborah
De Franceschi Barbara
Rossi Roberto
MANIAGO
Distintivo d’oro
Dreon Sergio
Polesello Lino
Distintivo d’argento
Colussi Angelo
Guiotto Lara
Maserin Luciano
Siega Vignut Christian
Sigalotti Ilde
Distintivo di bronzo
Bedin Caterina
Brandolisio Flavio
Fanni Maria Chiara
Diploma di benemerenza
Acampora Maurizio
Bruna Luca
Bruna Nevio
Carli Andrea
Crozzoli Roberto
Del Tin Carla
Durat Oscar
Ferroli Norma
Filippi Chiella Serena
Ghersinich Simone
Magris Donatella
Missoni Paolo
Stracuzzi Mario
Toffolo Riccardo
Distintivo di bronzo
Campardo Gabriella
Diploma di benemerenza
Azzariti Carla
Centa Marin Domenico
El Taher Amin
Tomasini Eugenio
MONTEREALE VALCELLINA
Polesello Walter
Distintivo d’oro
De Biasio Mario
Distintivo d’argento
Bellotto Paola
Fadelli Nadia
Meneghin Lidia
Mortati Angelo
Tomi Fulvio
Distintivo di bronzo
Barazza Armando
Ciot Dosolina
Copat Ezio
Da Ros Renato
Fossaluzza Stefano
Revoli Monia
Sian Andrea
Tomi Roberto
Truccolo Sante
Vicenzutto Giuliano
Francescon Chiara
Distintivo d’argento
Alzetta Romero
Belgrado Franco
Del Col Luciano
Gargan Loana
il dono / settembre 2010
13
CONGRESSO PROVINCIALE
Distintivo di bronzo
Canciani Nevia
Cardi Bruno
Lissoni Maria Maddalena
Magris Roberto
Rossi Cristian
Sciuca Riccardo
Toppan Roberto
Torresin Luca
Venier Roberta
Diploma di benemerenza
Aliotta Maria
Alzetta Giorgio
Arnoldo Giorgio Moreno
De Biasio Alan
De Biasio Angela
Giacomello Marco
Mezzarobba Mauro
Santarossa Sabrina
Scotti Adriano
NAVE
Pellicano d’argento
Chiesurin Silvana
Spinato Artemio
Distintivo di bronzo
De Riz Luca
S. MICHELE - RONCHE
Diploma di benemerenza
Moro Mirko
Zanette Gianpietro
PORDENONE
Distintivo d’argento
Cecchin Daniela
Stival Stefano
Distintivo di bronzo
Truccolo Eugenio
Diploma di benemerenza
Pollastri Alberto
Santarossa Claudio
S. GIORGIO D. RICHINVELDA
Pellicano d’argento
Distintivo d’argento
Cimitan Franco
Distintivo di bronzo
Favretti Denis
Giust Vittorio
Pessot Diego
Pessotto Omar
Ros Enrica
Pittaro Marco
Salvadego Domiziano
Tolusso Fabien
POLCENIGO
Gava Donatella
Distintivo d’argento
Bisaro Giovanni
Gasparotto Virginio
Gottardo Laura
Gressin Giuseppe
Rota Patrick
Distintivo di bronzo
Amadio Isabella
Bortolussi Any
Cominotto Livio
Dal Bello Elide
Gasparotto Federica
Laurentz Patrick
Tubello Armando
Volpatti Simone
Diploma di benemerenza
Bagnarol Daniele
Battiston Roberto
Bortolussi Cesare
Chemello Ivan
Della Rossa Tiziana Adele
Feltrin Massimo
Tavagnacco Tiziana
Distintivo d’oro
Poletto Lorenzo
Distintivo d’argento
Fragnoli Domenico
Manarin Antonio
Polesello Enrico
Squin Dino
Distintivo di bronzo
Borsoi Elio
Colombera Aristide
Modolo Stefano
Ros Cinzia
Serratore Francesco
Diploma di benemerenza
Aruta Maurizio
Battistella Angela
Buffolo Moris
Carlet Luca
De Re Giovanni Battista
Del Puppo Tamara
Franco Valentina
Giacomini Loris
Giovetti Tiziana
Ragagnin Mara
S. ODORICO
Distintivo d’oro
S. MARTINO AL TAGLIAMENTO
Pellicano d’argento
Distintivo d’oro
Diploma di benemerenza
Baviera Maria
Dario Francesco
Pessotto Manuela
Ros Lucia
Varnier Loris
Della Rossa Adriano
Piasentin Edi
PINZANO - VALERIANO
Lenarduzzi Italmary
Distintivo d’argento
Lucco Roberto
Diploma di benemerenza
Battistella Sara
Canciani Daniela
Cesca Anna Maura
Chieu Marco
Lanfrit Carlo
Nobile Marco
Savorgnani Stefano
Mason Adriano
Distintivo d’argento
Campaner Renato
Tolusso Lucia
Distintivo d’argento
Polese Pietro
Zanchetta Luciano
Distintivo di bronzo
Coronica Renato
Innocente Evan
Leoni EnricO
Rossi Helen
Tesan Rosanna
Vantusso Catherine
Distintivo di bronzo
Bortolin Mauro
Vendrame Antonia in Toffoli
Diploma di benemerenza
Bazzana Cristina
Milocco Ivana
Morelli Alice
14 settembre 2010 / il dono
Diploma di benemerenza
Bazzo Virna
Lucchese Augusto
Martinuzzo Amedeo
Rivagli Anna
Roman Davide
Scepi Orazio
Segatto Mara
CONGRESSO PROVINCIALE
SACILE
Pellicano d’argento
Baldassare Silvano
Distintivo d’oro
Diploma di benemerenza
Bresin Livio
Corradi Mistral
Dardengo Laura
Gava Alessandra
Gava Torsten
Masut Maurizio
Mazzon Andrea
Pasca Vincenzo
Piovesana Stefania
Poletto Laura
Saccon Ilario
Scattolin Bruno
Zaghet Simone
Zanin Antonietta
Nadalin Nevio
Piccolo Gian Andrea
Tramontin Sara
Zamparo Marina
SPILIMBERGO
Valerio Valeriano
Pellicano d’argento
Distintivo d’oro
Bressan Renato
SAN LORENZO
Distintivo d’oro
Perissinotti Laura
Distintivo d’argento
Bidese Flavio
Pietrobon Silvano
Rosin Nelide
Senesi Alessandro
Da Re Ruggero
Chiarotto Gianfranco
Fasan Lucio
Diploma di benemerenza
Stabile Vinicia
Diploma di benemerenza
Basso Fin Alessio Tiziano
Ciman Ruggero
Franceschin Mirko
Guarany Cristina
Pasotti Fabio
Pilan Valentina
Toffoli Daniela
Tonon Massimo
SAN QUIRINO
SEQUALS - SOLIMBERGO
Pellicano d’argento
Distintivo d’argento
Perfetti Chiara
Zuliani Anna Teresa
De Paoli Daniele
Distintivo di bronzo
Colussi Domenico
Santinato Gabriele
Distintivo d’argento
Baccin Loris
Besa Chiara
Cordazzo Marilena
Gasparotto Tito
Martinuzzi Gianfranco
Rumiatto Dea
Salvador Pierina
Tomarchio Maria Grazia
Distintivo di bronzo
Brescacin Graziano
Cadel Massimo
Carlet Antonio
Crestan Ennio
Da Re Dino
De Nardi Ivan
Dorigo Katia
Gasparotto Egidio
Distintivo di bronzo
De Nobili Paolo
De Nobili Roberto
Fantin Cristian
Neri Daniele
Nicodemo Alberto
Romanin Alessandro
Tocchet Giuliano
Zannier Dino
Distintivo d’oro
Ascone Maurizio
Carminati Luigi
Distintivo di bronzo
Beltrame Dino
Brovedani Marisa
Folador Manuel
Diana Adriano
Diploma di benemerenza
Ballarin Gianfranco
Capozzolo Maria Rosa
Crovatto Katia
De Martin Claudia
Mian Monica
De Bellis Mariano
il dono / settembre 2010
15
CONGRESSO PROVINCIALE
De Martin Giacomina
Madricardo Loris
Montella Anna
Origoni Alessandro
Panzarin Simone
Pasquin Luca
Peressini Luisa Alda
Sala Renato
Zadro Fabrizio
Zavagno Enrico
Distintivo di bronzo
De Martin Mauro
Furlan Marco
Verardo Claudio
TAMAI
Diploma di benemerenza
Baradel Alex
Bertoli Franz Francesco
Cesca Patrick
Cristofoli Giglio
Marcuzzi Marcoluca
Mazzarolli Gabriele
Tonello Raffaele
Goccia d’oro
VAJONT P.G.
Zanardo Franco
Martina Fabio
Distintivo d’argento
Battistella Laura
Biasetti Mauro
Cedolin Serena
Gosparini Luca
Marcuzzi Mauro
Palamin Pierfrancesco
Sovran Stefano
Distintivo di bronzo
Agnolet Patrizia
Borgo Bertilla
Cimarosti Lorella
Cominotto Dario
Copat Walter
De Marchi Gianni Antonio
Dei Negri Michele
Di Meo Veronica
Giacomello Celestina
Pasutto Giorgio
Peressini Gianpietro
Sabatino Concetta
Sias Luca
Sovran Claudio
Toniutti Antonella
Venier Cristina Tanja
Diploma di benemerenza
Battiston Elisa
Bortolussi Alessandro
Brunello Zanitti Cristian
Castellarin Emma
Cesaratto Silvia
Cividin Lorena
Cividin Miriam
Cividin Roberto
Concina Mario
Dei Negri Walter
Dreon Fabio
Foscarini Graziella
Gabrielli Gabriella
Gaudino Raffaele
Georgescu Laura
Macuz Roberto
16 settembre 2010 / il dono
Verardo Maurizio
Pellicano d’argento
Bertolo Bruno
Distintivo d’oro
Breda Tomaso
Distintivo d’argento
Celotto Franco
Moras Lucio
Verardo Cesare
Vettoretto Andrea
Ziroldo Lucia
Distintivo di bronzo
Babuin Santo
Bortolussi Gianfranco
Bral Steven Gerard
Carnelos Simone
Iride Luciana
Santarossa Eugenio
Santarossa Maurizio
Verardo Fabio
Verardo Francesco
Zoccolan Maria Laura
Diploma di benemerenza
Bortolin Mauro
Camol Roberto
Cancellier Ettore
Carbonera Graziano
Celotto Catia
Corazza Luigina
Dario Valeria
Hatipi Krenar
Lucchese Anna Maria
Maccan Roberto
Moras David
Pujatti Fabrizio
Turchet Bruno
Zanette Luca
Zanette Massimo
TRAVESIO
Santarossa Luca
Distintivo d’argento
Bertolini Giuseppe
Cicutto Edo
Nassutti Federica
Distintivo d’argento
Caccamo Roberto
Corona Luca
Corona Mauro
Fabbro Maria Cristina
Distintivo di bronzo
De Lorenzi Marco
Galante Enza
Ibba Michele
Diploma di benemerenza
Brandolisio Franco
Della Putta Antonella
Martini Angela
Sanzone Gianfranco
VAL TRAMONTINA
Distintivo d’oro
Ferroli Maurizio
Distintivo d’argento
Masutti Marco
Distintivo di bronzo
Belloni Giovanna
Durat Fortunato
Diploma di benemerenza
Cozzi Christian
Miniutti Catia
Nevodini Ester Sandra
CONGRESSO PROVINCIALE
VALVASONE
Distintivo d’oro
VIVARO
Pellicano d’argento
Distintivo d’argento
Cesaratto Silvio
Pizzuto Walter
Rovere Michele
Milan Stefania
Battel Roberto
Tonelli Daniela
Bortolussi Gianna
Vendrasco Anna
Diamante Michela
Distintivo d’argento
Casonato Pierino
Moretto Carla
Nocente Stefano
Rovere Patrizia
Salvemini Domenico
Distintivo di bronzo
Salvadori Cinzia
Diploma di benemerenza
Angeli Davide
Cesaratto Maria Grazia
De Zorzi Danilo
Distintivo di bronzo
Blasutto Diego
Casonato Mauro
Leschiutta Giovanni
Marchi Gianluigi
Diploma di benemerenza
Benvenuto Chiara
Brusca Giovanni Pietro
Iacuzzi Matteo
La Iacona Alessandro
Paron Luca
Peres Fabiola
Donazione di sangue e giovani: è crisi
Facendo seguito all’articolo del luglio scorso,
pubblicato nel Gazzettino e nel Messaggero Veneto,
in cui si é scritto in sintesi dell’emergenza sangue
nella nostra provincia ed anche in regione, sottolineando il calo delle donazioni sia a livello provinciale (circa 100 in meno), sia a livello regionale
(circa 300 in meno) nel primo semestre del 2010,
desideriamo focalizzare la crisi delle donazioni nei
giovani compresi tra i 18 e i 28 anni.
L’Italia é un paese che invecchia sempre più,
quindi un paese che avrà una maggiore richiesta di sangue e soprattutto un paese con meno
giovani.
La fotografia attuale in Italia: 1) lieve aumento del numero dei
donatori dal 2003 (24,3 x 1.000 abitanti) ad oggi (nel 2006
erano 26,3 x 1.000 abitanti);
2) fabbisogno stimato in 40 unità di sangue intero x 1.000
abitanti; 3) l’Italia é autosufficiente (40,9 unità x 1.000 abitanti), ma é un equilibrio fragile; 4) forti differenze di donatori nelle varie zone del Paese (maggiori nel Nord-Est=31,8%,
minori nel Sud=28,3%), 5) il sistema trasfusionale si fonda
sui donatori del Nord Italia.
I dati recenti del Censis indicano che nel 2008 i donatori
italiani sono stati in totale 1.619.143, pari circa a 27,2 ogni
1.000 abitanti. I più prolifici sono stati quelli compresi tra i
30 e i 55 anni, intorno al 47%, mentre i giovani donatori sono
in sensibile calo.
Alcuni dati rilevanti raccolti dalla FIDAS(Federazione Italiana
Associazioni Donatori di Sangue) hanno evidenziato un calo dei
giovani donatori tra il 2005 e il 2009 di circa il
17% in tutto il territorio nazionale. Altri dati statistici, sempre pubblicati dalla FIDAS prevedono il
calo dei giovani donatori tra il 2009 e il 2010 del
4,5% e del 2,9% di tutti i donatori se non verranno
fatti gli sforzi e gli investimenti necessari.
Come avvicinare i giovani alla donazione? Nella
nostra provincia esiste ormai da anni un gruppo
affiatato che opera nelle scuole superiori, abbiamo
iniziato da un anno la sensibilizzazione nelle scuole
medie inferiori (vedi progetto CHOICE a Sacile) e
nelle scuole elementari della provincia.
Esistono altri modi, alcuni già in vigore, altri in via di sperimentazione, per comunicare con i giovani, quali lo sport, la
musica ed internet.
Rivolgiamo infine, come Associazione AFDS provinciale,
un ulteriore invito a tutti i donatori, giovani e adulti a donare,
affinché si possa far fronte all’emergenza sangue, che ormai si
potrebbe definire cronica.
Un grazie di cuore e “di sangue” in anticipo a tutti i fratelli
donatori, fiduciosi nella vostra solidarietà per riuscire a recuperare le “donazioni perdute”.
Dott. Quirino Messina
Consigliere Provinciale AFDS Pordenone
Presidente AFDS Sezione di Sacile
Specialista in Ematologia e Cardiologia
Direttore U.O.C. di Medicina Generale
Presidio Ospedaliero di Portogruaro (VE)
ASSL 10 “Veneto Orientale”
il dono / settembre 2010
17
NOTIZIE DALL’ITALIA E DALLA PROVINCIA
Indagine CENSIS - FIDAS: rischio
crollo numero donatori e donazioni
Se non saranno fatti tutti gli sforzi e
gli investimenti necessari nella promozione e nella sensibilizzazione alla donazione del sangue, continueranno a diminuire i donatori giovani in età compresa
tra 18 e 28 anni, cioè una componente
molto importante della popolazione perché si tratta dei donatori periodici destinati a sostenere il sistema trasfusionale
dei prossimi anni.
Secondo le proiezioni sulla donazione del sangue in rapporto all’andamento demografico è, infatti, stimabile
nell’8,4% la riduzione complessiva di
donatori ed unità di sangue intero raccolte nel prossimo decennio.
È questo uno dei principali risultati
emersi dall’indagine condotta dal CENSIS sui dati forniti dalla FIDAS, e presentata oggi alla vigilia del 49° Con-
gresso nazionale della federazione.
La fascia d’età dalla quale proviene la
grande maggioranza dei donatori è rappresentata dalle persone in età compresa
tra i 30 ed i 55 anni, e le proiezioni
dei dati demografici evidenziano come
si tratti di una componente del corpo
sociale destinata a ridursi in modo significativo nei prossimi decenni. Secondo le
elaborazioni condotte dal Censis anche
sui dati Istat, i 18-55enni, che nel 2009
sono 23.343.655, pari al 46,8% della
popolazione, saranno nel 2020 quasi un
milione in meno, 22.514.962, il 43,8%
del totale, e nel 2030 si ridurranno a
19.765.468, pari al 37,7%
“Allo scopo di affrontare quella che si
profila, a breve, come una vera e propria
emergenza, la FIDAS discuterà in questo
congresso nazionale le possibili strategie
da mettere in atto per invertire questo
trend negativo – spiega Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale della federazione -. Ed in particolare su come avvicinare alla donazione del sangue le fasce
più giovani della popolazione, alle quali
destinare specifiche iniziative di sensibilizzazione”.
La FIDAS è una federazione alla quale
aderiscono 69 associazioni autonome
presenti in 16 regioni italiane. I donatori iscritti sono 438.520, quelli sotto i
28 anni 52.444.
Nel corso del 2009 ha raccolto
410.252 donazioni, di cui 334.477 di
sangue intero e 75.555 in aferesi. Le
donazioni di plasma sono state, invece,
55.665
Andrea Ferrarin
FIDAS nazionale
“Sportincittà” - Grande manifestazione
sportiva e sociale a Spilimbergo
L’8 e 9 maggio 2010 si è tenuta a
Spilimbergo una grande manifestazione
denominata “Sportincittà” giunta alla
sua seconda edizione, dove sono stati
coinvolti tutti i sodalizi sportivi e non
solo, della città.
L’intento dell’Amministrazione Comunale, in stretta collaborazione con la Pro
Loco, era quello di organizzare uno speciale evento nel segno dello sport e della
aggregazione.
Una manifestazione realizzata secondo
un articolato programma che prevedeva
un intervento sportivo-dimostrativo per
ogni disciplina all’interno del centro storico di Spilimbergo allo scopo di creare
occasioni di incontro, di reciproca conoscenza e di confronto.
Si è notata una cospicua presenza di
sportivi a vari livelli di coinvolgimento,
dai ragazzi, ai giovani e agli adulti quantificabili in circa duemila persone oltre
al numeroso pubblico, realizzando con
ciò una grande vetrina dello sport e
offrendo un saggio delle rispettive discipline attraverso tornei, dimostrazioni e
attività divulgative.
18 settembre 2010 / il dono
Gazebo di informazione e propaganda delle sezioni AFDS e ADO nella foto i due
presidenti.
Nell’occasione le porte della città si
sono aperte anche ad altri sodalizi sociali
operanti in ambito comunale come i
DONATORI DI SANGUE E DI ORGANI
che con un loro fornito gazebo hanno
offerto ai passanti, ed erano numerosi,
informazioni utili, materiale divulgativo e di propaganda, occasione impor-
tante anche dal punto di vista culturale
e pedagogico.
Uno speciale sito internet ha fornito
poi l’occasione, anche per presentare e
far conoscere le diverse realtà sportive e
sociali, veri protagonisti della giornata.
Gianni Colomberotto
INSERTO DI MEDICINA
Diritti e doveri del Donatore
Tutte le relazioni umane, fin
dai primordi, sono guidate e
organizzate da regole e procedure
che si evolvono con il tempo; si è
passati pertanto dalla regola dei
colpi di clava sul cranio (aveva
sempre ragione chi resisteva in
piedi più a lungo!), alle tavole
delle leggi, per finire agli accordi
che mutuamente si danno le parti
in causa accettandole insieme.
A questo schema non si sottrae
ovviamente la relazione tra il
donatore e chi raccoglie il suo
sangue e per saltare a piè pari
dalle clave agli accordi, si è
pensato di compilare un elenco
di diritti e di doveri del donatore
che possa rendere più semplice,
chiaro e fruttuoso il rapporto
tra il donatore e le strutture
trasfusionali.
Questa proposta è stata presentata
in occasione di due precedenti
incontri nel corso di formazione
per “comunicatori” delle
associazioni, ovvero volontari
che dovranno accogliere nelle
strutture trasfusionali della
provincia di Pordenone gli
aspiranti donatori per fornire loro
informazioni e indicazioni. Come
anticipato prima oltre ai diritti
e doveri del donatore sono state
aggiunte alcune clausole che,
pur non rientrando a pieno titolo
nelle precedenti classificazioni,
consentono di valorizzare il sano
spirito del volontariato. Bene,
dopo tante parole, sarà utile
entrare nel merito e cominciare
ad illustrare punto per punto le
nostre osservazioni cominciando
con i diritti e tra questi abbiamo
proposto:
1. essere trattato con educazione
Questo ci sembra un punto che dovrebbe sempre accompagnare le
prestazioni di chiunque, in particolare chi offre un servizio pubblico
e di solito già è sufficiente a rendere le relazioni più cordiali
2. essere assicurato per eventuali danni derivanti dalla donazione
Le reazioni avverse alla donazione anche se rare sono possibili per cui
è giusto che il donatore sia assicurato da eventuali danni. Su questo
punto hanno insistito molto i fondatori delle associazioni di donatori
volontari nei primi anni sessanta. A questo punto si ricollega il rifiuto
del medico trasfusionista ai donatori che si presentano a donare prima
della scadenza dei canonici 90 giorni, infatti se non è trascorso per
intero l’intervallo donazionale il donatore non è assicurato per eventuali danni che dovesse subire.
3. ricevere tutte le informazioni sulla donazione e sugli esami in maniera
chiara e comprensibile ed in tempi ragionevoli
Un punto che impegna il personale sanitario ad una comunicazione
non tecnica, ma non per questo meno precisa, adeguando il linguaggio
ed le informazioni a colui che deve riceverli. Inoltre in caso di incomprensioni la struttura deve sempre essere disponibile a fornire ulteriori chiarimenti e spiegazioni.
4. ricevere un adeguato ristoro
Questo ci consente di iniziare a ripristinare i liquidi donati, “ritemprare le forze” e così facendo si riducono gli effetti indesiderati, quali
“mancamenti” e cali di pressione.
5. non attendere, in circostanze normali, troppo tempo
Ciò vuol dire che le strutture trasfusionali devono organizzare percorsi
razionali di accesso alla donazione e dotarsi di personale sufficiente
considerando però l’accesso medio dei donatori per giornata. In queste condizioni l’attesa del donatore non sarà lunga, ma risulterà ovvio
che in giornate di elevato afflusso (spesso, anzi quasi sempre, non prevedibili) l’attesa si allungherà proporzionalmente.
6. riposo post-donazione
Un dato importante che garantisce la salute del donatore; infatti alcuni
effetti spiacevoli, come cali di pressione o svenimenti, potrebbero
manifestarsi anche dopo alcune ore dalla donazione, favoriti anche
da lavori pesanti o da temperature elevate. Una giornata di riposo dal
lavoro (giustificata) e dalle attività sportive deve essere una prerogativa irrinunciabile per il donatore.
7. Privacy
Qui c’è veramente poco da commentare perché ormai il diritto alla
privacy è ben documentato a livello legislativo sia in ambito sanitario
sia civile.
il dono / settembre 2010
1/D
INSERTO DI MEDICINA
E dopo i diritti ecco ciò che proponiamo come doveri del donatore
1. Onestà e sincerità nel colloquio con il medico
Dati sicuramente più importanti e fondamentali tra i doveri del donatore. Sono alla base del rapporto di fiducia
che lega i nostri attori e deve essere sentito non solo come un dovere morale ma anche come dovere civico e, in
casi estremi, un dovere penalmente rilevante.
Il donatore, infatti, deve sapere che le informazioni sono più importanti di qualsiasi test di laboratorio in quanto,
seppur remota, esiste la possibilità che gli esami di laboratorio non siano sufficienti a rilevare l’infezione virale
o batterica in fase precoce o una patologia emergente.
2. Corretta e completa compilazione del questionario
La compilazione del questionario non deve essere vista come una pura formalità burocratica che infastidisce,
perché il questionario rappresenta la traccia che guida il giudizio del medico ed è indispensabile ai fini della
valutazione. Inoltre su di esso sono riportate informazioni utili da ricordare ad ogni donazione e soprattutto viene
ribadito l’impegno da parte del donatore di dichiarare il vero.
3. Accettare le decisioni del medico in caso di “non idoneità” alla donazione
Le decisioni prese dal medico selezionatore rispondono a precise norme di legge, che hanno lo scopo di proteggere sia la salute del donatore sia quella del ricevente. Il medico agisce sempre nell’interesse comune, spiegando al donatore i motivi del divieto; pertanto vanno evitate le “donazioni compulsive” ovvero il “voglio donare
ad ogni costo”!
4. Non pretendere prestazioni sanitarie non connesse alla donazione
La donazione di sangue è un atto importante e meritorio ma non deve essere intesa come la possibilità di effettuare tutti gli esami che ci servono in maniera gratuita. Il presupposto per poter donare è di essere in buona salute
per cui se il medico curante ritiene di dover effettuare alcuni approfondimenti diagnostici, viene a mancare il
presupposto di buona salute e pertanto non si deve donare fino alla fine delle indagini richieste dal curante.
Gli esami che si effettuano, pertanto, sono necessari a verificare che la donazione non rechi danno né a chi dona,
né a chi riceve; una volta all’anno controllano lo stato di salute generale. Altre prestazioni dovranno essere eseguite solo se il medico selezionatore le prescriverà per valutare eventuali parametri di “non idoneità” alla donazione.
5. Attenersi alle indicazioni riguardo al tipo di donazione da effettuare o non effettuare
In questo caso il giudizio e l’indicazione del medico trasfusionista tengono conto non solo della costituzione
fisica del donatore (vedi l’impossibilità a donare sangue intero con valori non ottimali di emoglobina) ma anche
delle esigenze e delle richieste di emocomponenti che sono in arrivo alla struttura trasfusionale. Tra queste vi
é anche al necessità di indirizzare alcuni gruppi sanguigni alla donazione di emocomponenti diversi. Pensiamo
per esempio al gruppo AB che rischia in più del 90% dei casi di non essere utilizzato se si dona sangue intero
mentre è una risorsa importantissima se si dona plasma.
6. Attenersi alle indicazioni post-donazione per non creare rischi a sé o ad altri
Un preciso dovere del donatore é ovviamente quello di non creare per sua incuria o imprudenza danni alla salute.
Le indicazioni al riposo e alla condotta nelle 24 ore successive alla donazione, deve essere pertanto rigorosamente rispettate. Le indicazioni sono leggibili perché affisse sulle pareti di tutti i Centri trasfusionali e i nuovi
donatori le ricevono anche in forma cartacea subito dopo la donazione. È importante quindi rileggere queste
informazioni, soprattutto per chi dona raramente, proprio per non ritrovarsi in situazioni spiacevoli quando ormai
“ la frittata è fatta”!
7. Rispondere alle chiamate dei Centri Trasfusionali in caso di esami da confermare o ripetere
Questo dovere riguarda gli obblighi non solo verso chi dovrebbe ricevere il sangue donato ma verso tutta la collettività. Infatti un esame non confermato o una infezione non diagnosticata correttamente non consentiranno di
mettere in atto tutte quelle azioni di profilassi e cura rivolte, sia al donatore qualora dovesse risultare realmente
malato, sia anche a tutte le persone che con lui possono avere contatti e che potrebbero subire un contagio in
caso di malattia infettiva.
2/D settembre 2010 / il dono
INSERTO DI MEDICINA
Infine, al di fuori degli stretti diritti e doveri, abbiamo inserito tre punti che sono l’espressione di un sano spirito di volontariato aperto alla comunità e solidale. Eccoli:
1. Disponibilità, in caso di elevato afflusso, al prolungamento dell’attesa
Esercizio di pazienza, ma anche di comprensione. Infatti se molti donatori arrivano contemporaneamente e magari
all’orario di apertura, é evidente che qualcuno aspetterà più degli altri. In questi momenti é opportuno ricordare
che l’atto della donazione servirà sicuramente ad aiutare una persona in difficoltà e pertanto bisogna attendere
pazientemente il nostro turno, sapendo che i tempi tecnici tra un donatore ed il successivo, proprio per garantire la loro sicurezza, non possono essere ridotti.
2. Rispondere alle chiamate da parte delle associazioni
Non è un dovere in senso stretto soprattutto in questi tempi di crisi e difficoltà lavorativa. Riconoscere il lavoro
dei volontari che in tutte le sezioni si prodigano per far funzionare la complessa macchina delle donazioni é un
atto di cortesia, anche in caso di risposta negativa perché consente di programmare un’altra chiamata e facilita
l’organizzazione.
3. Far eliminare entro 24 ore la sacca donata
La legge offre una prova d’appello al donatore che ha dimenticato “volontariamente” o involontariamente di fornire dati rilevanti al medico selezionatore; ovvero il donatore ha la possibilità di far eliminare, senza doverne specificare il motivo, il proprio sangue raccolto entro 24 ore dalla donazione avvenuta.
Questo, in sintesi, potrebbe essere secondo noi uno schema di base su cui iniziare a confrontarsi per migliorare
e valorizzare il rapporto tra il donatore ed il medico selezionatore che, insieme al personale dei Centri Trasfusionali, deve non solo raccogliere il sangue ma anche garantirne la sicurezza.
Dr. Pietro Polito
Responsabile Struttura Semplice Trasfusionale San Vito-Sacile
Dipartimento Trasfusionale di Area Vasta di Pordenon
il dono / settembre 2010
3/D
INSERTO DI MEDICINA
Il Virus, la Zanzara e il Donatore
Il titolo qui sopra potrebbe far pensare
ad una nuova favola dei fratelli Grimm
da raccontare ai bambini la sera prima di
addormentarsi, ma purtroppo così non è,
anche se la storia si ripete ormai uguale
da circa tre anni. A questo punto qualcuno si starà chiedendo di cosa parliamo:
è presto detto! Sicuramente molti donatori
avranno incontrato di questi tempi nelle
sale di attesa dei centri trasfusionali avvisi
vari riguardanti soggiorni anche di poche
ore in alcune province italiane e a qualcuno sarà anche stata impedita la donazione per il soggiorno anche di una sola
notte nei territori delle province di Bologna,
Mantova, Reggio Emilia, Rovigo, Ferrara e
Venezia. Tutto questo è dovuto ad un piccolo ospite il Virus del Nilo Occidentale,
in inglese West Nile Virus (WNV).
Il WNV è un virus a RNA a singolo filamento appartenente alla famiglia dei Flaviviride, ovvero suoi parenti sono il virus
della febbre gialla, dell’epatite C, della
dengue ed altri. Fu isolato nel 1937 in
Uganda dal sangue di una donna febbricitante, ma a dispetto del nome non è presente solo nella zona dal Nilo occidentale,
ma attualmente è endemico (ovvero sta
sempre lì) in Africa, Asia, Europa, Australia e Nord America. Normalmente è trasmesso dalla puntura della zanzara e non
come potrebbe pensare qualcuno da una
di quelle esotiche, ma dalla Culex (quella
per intenderci che fa zzzzzzzzzz e punge
solo di sera- notte). Normalmente l’obiettivo del virus sono varie specie di uccelli
selvatici nei quali può provocare una significativa mortalità. I mammiferi lo prendono
per caso e gli unici che possono sviluppare manifestazioni cliniche sono l’uomo
ed il cavallo.
La trasmissione avviene tramite la puntura di una zanzara infetta che ha presente
il virus nelle sue ghiandole salivari e il ciclo
di amplificazione del virus avviene negli
uccelli selvatici. Questo punto è importante perché sia nell’uomo sia nel cavallo
i livelli di viremia (concentrazione del virus
nel sangue) sono bassi per cui non ci si
può infettare da persona a persona, né
da cavallo a persona tramite la puntura
della zanzara, mentre è documentata la
trasmissione interumana mediante trasfusioni di sangue o trapianto di organi o
tessuti. Ma che malattia provoca questo
virus? Normalmente la maggior parte delle
infezioni decorre in maniera asintomatica
(senza alcun sintomo), il virus entra dentro di noi attraverso la pelle, passa per il
sistema linfatico ed arriva nel sangue, dove
si producono gli anticorpi neutralizzanti
4/D settembre 2010 / il dono
e con successo eliminiamo l’indesiderato
ospite senza neanche rendercene conto.
In circa il 20% dei casi siamo meno fortunati e possiamo sviluppare una malattia sistemica febbrile chiamata febbre del
Nilo Occidentale che si presenta, dopo
una incubazione di 2-14 giorni che possono arrivare fino a 21, con febbre, mal
di testa, dolori muscolari e possibili eruzioni cutanee con linfoadenopatie. Generalmente il tutto si risolve in circa una settimana. Quando siamo proprio molto sfortunati, in meno dell’1% dei casi l’infezione
si manifesta come malattia neuroinvasiva
(di solito come una encefalite, meningoencefalite o paralisi flaccida) che può avere
decorso fatale. Il rischio di contrarre la
forma neurologica aumenta con l’età ed
è particolarmente elevato nei soggetti di
età superiore ai 60 anni. È più facile contrarre la forma neurologica se si è immunodepressi (ovvero se il sistema immunitario non ci funzione bene come avviene
nei bambini molto piccoli o nelle persone
molto malate).
In Italia la prima apparizione di questo
virus si ebbe nel 1998 in Toscana nella
palude del Fucecchio, dove il virus infettò
diversi cavalli, alcuni dei quali morirono,
nessun caso umano segnalato. Per 10 anni
ci fu il silenzio. Nel 2008 nei territori di
Bologna, Ferrara, Modena, Rovigo, Padova
e Mantova ecco riapparire la malattia clinicamente evidente nei cavalli. Nello stesso
anno cominciarono ad apparire in queste
zone i primi casi cinici di malattia negli
umani in un primo tempo solo la forma
lieve, tipo sindrome simil-influenzale, in
seguito nelle regioni dell’Emilia-Romagna
e Veneto si manifestarono un totale di 8
casi di malattia neuroinvasiva nel corso
di tutto l’anno.
Nel 2009 la storia si ripeté ed alla fine
dell’anno si contarono nelle regioni Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia un
totale di 18 casi di malattia neuroinvasiva umana, alcuni mortali. Da allora sono
in funzione in queste regioni piani di sorveglianza attiva integrati medico-veterinari per il monitoraggio delle forme cliniche nell’uomo e negli animali.
Da quanto abbiamo detto finora si comprende bene perché in questo momento
e fino al 15 novembre chi ha soggiornato
anche solo una notte nelle province ricordate all’inizio dell’articolo deve astenersi
dalla donazione di sangue ed emocomponenti per 28 giorni dal rientro. Infatti
in questi 28 giorni si avrà il tempo, nella
maggioranza dei casi,di “far fuori” il virus
eliminandolo dal nostro corpo o nei casi
più sfortunati di manifestare la sindrome
clinica, evitando così il rischio di trasmettere il virus con i potenziali rischi a chi
riceve il sangue donato.
Dr. Pietro Polito
Responsabile Struttura Semplice
Trasfusionale San Vito-Sacile
Dipartimento Trasfusionale
di Area Vasta di Pordenone
Come avvicinare i giovani alla donazione? Nella nostra provincia esiste ormai
da anni un gruppo affiatato che opera nelle scuole superiori, abbiamo iniziato
da un anno la sensibilizzazione nelle scuole medie inferiori (vedi progetto
CHOICE a Sacile) e nelle scuole elementari della provincia.
Rivolgiamo infine, come
Associazione AFDS provinciale, un ulteriore invito a tutti
i donatori, giovani e adulti a
donare, affinché si possa far
fronte all’emergenza sangue,
che ormai si potrebbe definire
cronica.
Un grazie di cuore e “di sangue” in anticipo a tutti i fratelli donatori, fiduciosi nella
vostra solidarietà per riuscire
a recuperare le “donazioni perdute”.
Dott. Quirino Messina
Consigliere Provinciale
AFDS Pordenone; Presidente
Progetto CHOICE, scuola media Balliana di
AFDS Sezione di Sacile
Sacile.
CONGRESSO PROVINCIALE
Assemblea provinciale
Le cinque “w” di un’assemblea
mentari, fatto nella zona del Saciconoscere i nominativi dei non assolese e lancia un appello per trovare
ciati, per una questione di privacy –
nuovi volontari all’interno del perso“verrà intensificata l’attività di infornale medico.
mazione con l’installazione di totem
ricchi di materiale informativo presso f) Conclude gli interventi Fornasier Pietro comunicando la possibilità che il
i centri trasfusionali” – (ad oggi già
“Dono” venga consegnato alle sezioni
presenti) risponde Anselmi
per la distribuzione ai donatori dato
all’intervento di Orlando
Cercherò di non elencarvi
il rilevante impegno economico che
Chi?
Ivan.
troppi numeri, nomi, dati…
comporta.
Cosa?
b) L’organizzazione di eventi
sono alquanto noiosi, no? Ma
Insomma, tutti interventi pacati e
Quando?
nei quali i donatori di sanalmeno le 5 “W” – in pieno
Dove?
gue hanno uno sconto sul diplomatici… un po’ di colore in più
stile giornalistico anglosassone
Perché?
non avrebbe guastato… anzi… ma noi
biglietto d’entrata è lecito
– non possono mancare:
ma può essere condivisi- donatori siamo gente “tranquilla” non
1) WHO – chi → tutte le
abbiamo bisogno di accenderci gli animi
bile o meno.
sezioni dell’Associazione friua vicenda, lo facciamo già abbastanza
lana donatori di sangue della provincia c) Viene chiarita la posizione dei donatori sospesi ingiustificati definen- nella vita di tutti i giorni;
di Pordenone, o quasi, infatti presenti
Bando alle ciance, arriviamo
doli come coloro che non
n. 38 assenti n. 2 sezioni;
ora all’intervento della nostra
donano da oltre due anni
2) WHAT – cosa → Assemblea Provincoordinatrice giovani: Valentina
e non hanno manifestato
ciale Ordinaria;
non
Bratti.
alcun impedimento quale
3) WHEN – quando → sabato 29 magobblighiamo
La Bratti ricorda che non
malattia, assenze ecc, in
gio 2010;
nessuno a
ancora tutte le sezioni hanno
questo caso si potrebbe
4) WHERE – dove → in quel di Fanna
far niente
designato ufficialmente un rapcontattarli per capire se
(PN) precisamente sala “Eldorado”;
presentante giovane come, a suo
c’è una motivazione pre5) WHY – perché → per le varie lettempo, richiesto. Ci sono giovani
cisa o quali sono le motiture ed approvazioni di verbali sedute
vazioni che hanno portato il dona- che, in compenso, rivestono
precedenti, relazioni morali ed organizl’incarico ufficiosamente e
tore a interrompere la donazione di
zative, rendiconti economici e finansangue, per cercare, magari, di farlo si assumono il “compito” (o
ziari, bilanci di previsione; per il rin...la Bratti
riprendere…ma insomma noi non piacere) di partecipare agli
novo degli organi associativi quadriene il gruppo
obblighiamo nessuno a far niente, eventi-manifestazioni, riunio 2010-2014 ecc
giovani...
nioni e mantenere i contatti.
deve partire dal cuore!!
Tutto si è svolto senza intoppi. Dopo la
Valentina riporta i
nomina del Presidente dell’Assemblea, d) Un’altra cosa emersa dal
nomi di alcune sezioni che si
dibattito che mi limiterò a
Adriano Sartor – Presidente Sezione
sono distinte per una costante
citare, lasciando a voi una
Campagna –, e degli scrutatori quali
lavoratori
partecipazione alle varie attilibera riflessione è la queGabriele Caula, Giovanni Cerrato e SerAutonomi?
vità, quali: Arzene, Brugnera,
stione dei lavoratori autogio Tolusso, è intervenuto il Sindaco di
lavoratori
Dardago, Maron, Pordenone,
nomi, sollevata da Dotta
Fanna, Demis Bottecchia, per il saluto
Dipendenti?
San Giorgio, San Lorenzo,
Renzo, i quali non usufrudi benvenuto. Ma non è l’unica autorità
Tamai, Valvasone e Valtramoniscono delle agevolazioni
presente… infatti abbiamo avuto l’onore
tina. Sostanzialmente non siamo
della giornata libera predi ospitare, anche il Presidente della
vista, invece, per i lavoratori dipen- messi proprio male, soprattutto paragoProvincia, Alessandro Ciriani, che dopo
denti nel giorno in cui si recano a nati ad altre realtà regionali, anzi, sepessersi complimentato con le associapur in un numero esiguo, alcuni nuovi
donare. Anselmi infatti prende atto
zioni per il buon lavoro fatto fin d’ora,
della richiesta, da parte di Dotta, di giovani si sono avvicinati alle attività
ci ha augurato di poter fare sempre di
istituire una corsia preferenziale sot- dell’associazione…ma ci auspichiamo
più e nel miglior modo possibile.
tolineando che sarebbe di difficile siano sempre di più.
Chiaramente noi lo ringraziamo per il
Interviene Gabriele Caula per il gruppo
attuazione. A questo proposito Perestempo che ha saputo trovare e dedicare
sinotti Laura ha risolto il problema scuola: attività iniziata all’Istituto Tecai donatori di sangue.
dei lavoratori autonomi chiamando nico Mattiussi nel novembre 2009 e
Il Presidente Provinciale Afds, Paolo
terminata all’Istil’autoemoteca due volte l’anno.
Anselmi, procede alla lettura della relatuto Torricelli il 3
e) Quirino Messina interviene riporzione morale ed organizzativa riguartando i risultati positivi maggio 2010. L’atdante l’attività svolta nel
...Caula e
ottenuti con il progetto tività si è svolta nel
2009, una volta aperto il
il gruppo
...iniziano i lavori...
migliore dei modi
propaganda nelle scuole,
dibattito, emerge:
scuola...
a partire dalle scuole ele- senza grosse novità
a) non sarebbe possibile
Al centro dei lavori la relazione di
fine mandato del Presidente Paolo
Anselmi.
Eletto il nuovo Consiglio Direttivo
Provinciale tra conferme e new entry.
di Eleonora Pradolin
il dono / settembre 2010
19
CONGRESSO PROVINCIALE
rispetto agli anni precedenti, anche se ragazze del Friends MusicBar di Fanna,
sono state rilevate alcune difficoltà per che ringraziamo..
Ricomposte le file, Sartor comunica
reperire i medici trasfusionisti disponibili ad intervenire nelle date proposte i risultati:
dagli istituti. Nel corso dell’iniziativa è
stato realizzato un quadernone “Il Tempo - Consiglio Provinciale
del Dono” da regalare ai ragazzi conte- Anselmi Paolo
Infine
nente proverbi, storielle e suggerimenti Baita Ivo
nomi..
Messina Quirino
sull’impiego del tempo libero.
nomi...
Piffaretti Antonio
Anche per questo gruppo di lavoro
nomi
lo scoglio maggiore è riuscire a trovare Pradolin Eleonora
Savorgnani Stefano
volontari disposti a dar loro una mano al
fine di poter garantire una maggior pre- Siega Vignut Christian
senza dell’Afds nelle scuole e una miglior Starsorier Mauro
Truant Michela
ripartizione dei compiti.
Conclusi anche questi interCifre...
- Collaboratori:
venti il Presidente Provinciale,
costi...
Carminati Luigi
Anselmi Paolo, riparte; sta volta
voti...
Florean Valentino
dai numeri… via allora alla letAIUTO!!
Orsini Natascia
tura, e chiaramente successiva
Peressinotti Laura
votazione unanime per l’approRagogna Willy
vazione, del rendiconto economico-finanziario consuntivo anno 2009! Santarossa Manuel
Stabile Giuseppe
I numeri che a mio parere vi servono
Tolusso Sergio
sapere sono:
Zanchetta Emanuela
– costi: 176.183,56 €;
– ricavi: 160.305,72 €;
- Collegio Revisori dei Conti:
– con un disavanzo di € 15.877,84!!!
Si procede poi, come sopra, alla let- Biancat Armando - membro effettivo
Sartor Adriano - membro effettivo
tura del bilancio di previsione 2010
per il quale si prevede una situazione Viel Sandra - membro effettivo
Corona Giovanni - membro supplente
a pareggio di € 161.000,00.
E dopo tutte queste letture ed approva- Polesello Orlando - membro supplente
zioni a voti unanimi è giunta l’ora dell’intervento di Ivo Baita con la proposta di - Collegio dei probiviri:
un nuovo criterio di assegnazione dei Genovese Gildo - membro effettivo
Rugo Giuseppe - membro effettivo
riconoscimenti individuali ai donatori:
Premio
Donatori
Donatrici
Diploma di benemerenza
10
8
Distintivo di bronzo
20
15
Distintivo d’argento
35
25
Distintivo d’oro
50
40
Pellicano d’argento
65
50
Pellicano d’oro
80
65
Goggia d’oro
100
80
Goccia d’oro con smeraldo
125
100
Goccia d’oro con rubino
150
120
Incredibilmente la proposta non viene
approvata a voti unanimi ma a larga maggioranza con 5 voti contrari e 1 astenuto ☺
Si è proceduto poi con la votazione dei
candidati al Consiglio Direttivo Provinciale. Concluse le votazioni sono iniziate
le operazioni di scrutinio e mentre alcuni
erano impegnati in questo importante
compito…altri si stavano deliziando delle
squisite pietanze a buffet preparate dalle
20 settembre 2010 / il dono
Zavagno Bruno - membro effettivo
Celant Renato - membro supplente
Prendin Gianni - membro supplente
Alla fine tutti si sono congratulati
con tutti e cosa si può dire…buon
lavoro!!!!
CONGRESSO PROVINCIALE
Anselmi riconfermato
presidente provinciale
Per la prima volta eletti anche i Collaboratori del Consiglio provinciale
La prima riunione del nuovo Consiglio Direttivo Provinciale
dell’Associazione Friulana Donatori Sangue di Pordenone si è
tenuta a Spilimbergo venerdì 25 giugno. All’ordine del giorno
c’era l’elezione del presidente e dei due vice presidenti.
All’unanimità è stato riconfermato alla presidenza Paolo
Anselmi, come pure alla vice presidenza Ivo Baita e Mauro
Strasorier.
Collaboratori Consiglio Provinciale
Luigi Carminati
Valentino Florean
Laura Perissinotti
Willy Ragogna
Silvano Roman
Giuseppe Stabile
Sergio Tolusso
Emanuela Zanette
Daniele Zanette
A.F.D.S. PROVINCIA DI PORDENONE
ORGANI PROVINCIALI
PER IL QUADRIENNIO 2010-2014
Consiglio provinciale
Giunta esecutiva
Paolo Anselmi
Ivo Baita
Mauro Strasorier
Presidente
Vice Presidente vicario
Vice Presidente
Consiglieri
Quirino Messina
Antonio Piffaretti
Eleonora Pradolin
Stefano Savorgnani
Christian Siega Vignut
Michela Truant
L’intervento del Presidente della Provincia di Pordenone
Alessandro Ciriani.
Collegio dei Revisori dei Conti
Armando Biancat
Membro effettivo
Adriano Sartor
Membro effettivo
Sandra Viel
Membro effettivo
Giovanni Corona
Membro supplente
Orlando Polesello
Membro supplente
Collegio dei Probiviri
Gildo Genovese
Giuseppe Rugo
Bruno Zavagno
Renato Celant
Gianni Prendin
Membro
Membro
Membro
Membro
Membro
effettivo
effettivo
effettivo
supplente
supplente
Segretaria
Anna Maria Papais
I partecipanti all’Assemblea Provinciale a Fanna.
il dono / settembre 2010
21
CONGRESSO FIDAS
Il Congresso Nazionale Fidas
a Feltre e Fiera di Primiero
Due città, due provincie, due regioni,
una sola famiglia: quella della Fidas
che ha tenuto il suo annuale congresso dal 30 aprile al 2 maggio in
terra veneta e trentina.
Due ali di folla, lungo tutto il percorso della sfilata nel centro storico di
Feltre, hanno fatto da degna cornice
alla “Giornata del Donatore di Sangue”, che, come tradizione, chiude il
congresso nazionale della FIDAS.
Per la sua conclusione, il 49° congresso nazionale della Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue, si è, infatti, trasferito dal Trentino in Veneto, in una sorta di staffetta della solidarietà e ha portato a
Feltre circa 10 mila donatori di sangue da tutta Italia per la 29° Giornata
del Donatore.
Domenica 2 maggio, i rappresentanti delle 69 associazioni che compongono la federazione sono giunti
a Feltre con treni, pullman e mezzi
privati. Al mattino, man mano che la
gente arrivava, era inevitabile alzare il
naso all’insù per guardare il cielo che
minacciava pioggia, ma con grande
sollievo di tutti, questa ha iniziato a
cadere solo nel pomeriggio al termine
dell’evento. Gli organizzatori hanno
tirato un sospiro di sollievo perché non
hanno visto svanire il duro lavoro organizzativo di un anno.
Feltre, Congresso FIDAS - I Labari delle Sezioni AFDS di Pordenone.
22 settembre 2010 / il dono
Qui, dopo l’arrivo della fiaccolata
dal Tempio del Donatore di Valdobbiadene, hanno partecipato ad una celebrazione eucaristica in piazza “Pra del
Moro”, presieduta da mons. Giuseppe
Andrich, vescovo della Diocesi di Belluno – Feltre. Quindi il corteo con le
autorità civili ed i rappresentanti delle
associazioni.
La macchina organizzativa messa in
piedi dall’Associazione Feltrina Donatori Volontari di Sangue (AFDVS), coadiuvata dai volontari alpini del “Gruppo
Nuvola” e dalla protezione civile, aveva
dislocato oltre 500 volontari lungo il
tragitto, ma tutta la popolazione si è
resa partecipe dell’evento. Le con-
CONGRESSO FIDAS
trade del paese erano state addobbate
a festa e i figuranti del Palio di Feltre
hanno animato tutto il percorso della
sfilata. Ciò che ha veramente contraddistinto la giornata è stata la viva
partecipazione dei feltrini che hanno
invaso tutto il tragitto che si sviluppava
nel centro storico della città. Una partecipazione mai vista prima.
I lavori congressuali di venerdì 30
aprile e sabato 1° maggio sono stati
ospitati in terra trentina, a Fiera di Primiero e vi hanno partecipato 150 delegati in rappresentanza di 50 associazioni. Nella due giorni si è dibattuto
sulla responsabilità dei soggetti coinvolti nel gesto solidale della donazione
del sangue: dai volontari agli operatori sanitari, dai centri trasfusionali
alle istituzioni preposte al governo del
sistema in termini legislativi e di emovigilanza, dall’industria farmaceutica
alle società scientifiche.
Fra gli altri temi al centro del dibattito: l’invecchiamento dei donatori di
sangue; il federalismo e la tutela della
salute; l’impresa sociale e il volontariato. È stata, inoltre, presentata
un’importante indagine del CENSIS
sui donatori di sangue.
L’assemblea ha scelto Parma come
sede del congresso 2011.
Andrea Ferrarin
FIDAS nazionale
Feltre, Congresso FIDAS.
Congresso FIDAS.
Feltre, Congresso FIDAS.
il dono / settembre 2010
23
CRONACHE SEZIONALI
PINZANO - VALERIANO
FESTEGGIATO IL 40°
DI FONDAZIONE
DELLA SEZIONE A.F.D.S.
Nella frazione di Valeriano si sono
ricordati quarant’anni di storia della
donazione di sangue del comune di
Pinzano al Tagliamento
Il 15 e 16 maggio sono stati giorni
di festa per i cittadini del comune di
Pinzano al Tagliamento, ma soprattutto
per l’Associazione Friulana Donatori di
Sangue che, con due giornate dedicate
interamente al dono, ha voluto festeggiare i suoi quarant’anni di fondazione.
La cerimonia si è svolta nella frazione di
Valeriano ed ha accolto i rappresentanti
delle associazioni donatori più vicine al
nostro Comune per condividere il clima
di festa.
La prima giornata è stata dedicata
come da consuetudine alla Lucciolata,
che ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso. Anche in questa occasione la generosità dei concittadini di
Pinzano non si è fatta attendere: infatti,
sono stati raccolti e consegnati all’Associazione VIA DI NATALE di Pordenone
€ 1.686,50.
La mattinata della seconda giornata,
domenica 16 maggio, è stata invece
caratterizzata dalla Santa Messa, celebrata da Padre Gianni Pitton, al quale
rivolgiamo un sentito ringraziamento.
La cerimonia quest’anno ha avuto una
funzione particolare: ricordare e ringra-
Interventi degli alunni della Scuola
Elementare di Pinzano.
24 settembre 2010 / il dono
Raccoglimento davanti al Monumento ai Caduti.
ziare i ventidue soci che diedero vita 40
anni fa alla sezione AFDS Pinzano-Valeriano, benché alcuni, compreso il presidente Giovanni Cicuto, avessero iniziato
a donare qualche anno prima.
N
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Belgrava
Candon
Candon
Chieu
Cicuto
Dell’asin
De Maso
De Maso
Del Fabbro
Girardi
Martin
Mirolo
Mizzaro
Pinter
Pellis
Sabbadini
Sorgon
Scatton
Toffolutti
Truant
Saccomano
Mizzaro
Marino
Luigi
Ermanno
Gianfranco
Giovanni
Fortunato
Giovanni
Franco
Daniele
Bruno
Emilio
Milena
Pietro
Lino
Giampietro
Camillo
Antonio
Marino
Stefano
Vittorio
Tarcisio
Bruno
Un debito di riconoscenza ci lega al
passato, a questi donatori ed in modo
particolare a coloro che ci hanno lasciato.
Ciò non deve comunque rattristare poi-
ché, grazie al loro ricordo, possiamo rivivere e gioire delle molte occasioni liete e
di soddisfazione che ci hanno dato.
L’entusiasmo ed il lavoro profuso dal
primo presidente della Sezione Giovanni Cicuto, ora Presidente Onorario,
e dai primi donatori ha permesso oggi,
a distanza di 40 anni dall’atto costitutivo della sezione, di veder decuplicato
il numero dei donatori iscritti. Esclusi i
donatori defunti, la sezione conta circa
180 soci di cui 110 donatori attuali.
Nell’anno appena trascorso è stato
raggiunto un obiettivo importante: ciascun donatore disponibile ha compiuto
due donazioni annuali permettendo alla
sezione di superare in numero le donazioni del precedente anno 2008. A questo risultato hanno contribuito, in maniera
determinante, non solo la disponibilità e
la generosità degli abituali donatori ed il
piano predisposto dall’AFDS FIDAS per le
emergenze estive, ma anche l’apporto di
donazioni dei nuovi donatori che nel corso
del 2009 e nei primi mesi del 2010 sono
entrati a far parte di questa grande famiglia: Chieu Marco (già donatore) Chieu
Ulderica, Costantini Kis, Fior Franca, Furlanetto Chiara, Matta Gianluca, Molinaro
Elia, Molinaro Elisa, Montagner Mattia,
Pittana Alberto e Rossi Mauro, da tutti
applauditi durante la manifestazione e
considerati un esempio da seguire.
Molti sono stati i ringraziamenti che il
presidente in carica della sezione Pinzano-Valeriano, Raffaele Millin, si è sentito di fare. Al primo posto ai protagonisti
CRONACHE SEZIONALI
SAN GIORGIO
DELLA RICHINVELDA
UN’OFFERTA MUSICALE
CHE INCONTRA
LA CULTURA
Pinzano-Valeriano - La testa del corteo con la corona d’alloro ed i labari.
della festa, tutti i donatori, per il buon
cuore che li spinge ad aiutare gli altri
con il loro sangue, all’Amministrazione
Comunale di Pinzano, a tutti i Consigli
Direttivi, che si sono succeduti dall’anno
di Fondazione sino ai giorni nostri, ed in
primis al presidente Onorario Giovanni
Cicuto, alla dottoressa Patrizia Valeri, a
tutti gli sponsor, a tutte le Associazioni
del Comune cha partecipano alle iniziative proposte e al gruppo di persone, per
lo più donne, che solitamente stanno
dietro alle quinte ma che sono il vero
motore trainante per la realizzazione di
queste manifestazioni.
Alla consegna delle benemerenze è
succeduto un piccolo spazio occupato
dai bambini della scuola elementare di
Pinzano che hanno mostrato a tutti un
lavoro da loro realizzato sul Dono del
Sangue, con l’aiuto di Anna e Chiara,
anche presentatrici della manifestazione,
e dalla maestra, nonché madrina del
Labaro, la Sig.ra Cristina Macanin.
A Provesano la “Giornata del Donatore” della Sezione di S. Giorgio della Richinvelda.
Una proposta per una serata diversa, a
cavallo tra cultura e musica: questo è il
pensiero che ha mosso il consiglio direttivo della sezione Afds di San Giorgio
della Richinvelda ad allestire il concerto
“Il fascino del folclore” a opera del quartetto d’archi “Vidolèe”, composto da quattro giovani musicisti formati nei conservatori della nostra regione.
L’esecuzione di spartiti classici, ma mai
pubblicati, di Boccherini, inframmezzati
da melodie contemporanee come i tanghi
di Gardel e i musical di Gershwin, contornata da diapositive che si susseguivano alle
spalle degli interpreti, ha affascinato il pubblico presente nella nuova struttura polifunzionale della frazione di Provesano. I convinti applausi finali e gli attestati di stima
avuti dopo il concerto hanno soddisfatto a
pieno gli organizzatori, consci della particolarità della proposta; un chiaro segno per
dimostrare che anche le associazioni come i
Donatori di sangue possono dare una mano
alla diffusione della cultura nelle sue varie
forme espressive.
LA SEZIONE DI SAN GIORGIO
DELLA RICHINVELDA
FESTEGGIA IL 47°
DI FONDAZIONE
In una giornata non prettamente estiva,
ma che ha permesso un regolare svolgimento della “Giornata del Donatore”, la
nostra sezione ha festeggiato il suo compleanno nella frazione di Provesano.
Dopo il ritrovo di tutti i partecipanti di
primo mattino presso la locale piazza, un
breve corteo ha condotto autorità, consorelle, soci e simpatizzanti nella chiesa affrescata da Gianfrancesco da Tolmezzo, ove
don Siro Pasquin ha celebrato la Santa
Messa esaltando i valori della donazione
di sangue.
Il doveroso omaggio al monumento ai
Caduti è stato seguito dai discorsi del Presidente provinciale Paolo Anselmi e del Presidente della sezione Ivan Orlando che ha
citato i traguardi raggiunti nel 2009, portando ad esempio le 278 Donazioni, gli oltre
300 soci e i 12 nuovi Donatori di giovane
età, dati che ci fanno sorridere per il presente e ci fanno ben sperare per il futuro.
il dono / settembre 2010
25
CRONACHE SEZIONALI
segue SAN GIORGIO
DELLA RICHINVELDA
Evento speciale della giornata è stato
l’inaugurazione della nuova struttura funzionale che l’amministrazione comunale ha
dato in gestione all’Associazione Provesano
Unita, coorganizzatrice della giornata, e
che già ora è adibita a usi ludico-culturali.
A tagliare il nastro tricolore, il Sindaco di
San Giorgio della Richinvelda Anna Maria
Papais e il consigliere regionale Salvador,
che nei discorsi di rito hanno sottolineato
il connubio tra cultura e volontariato. Tale
struttura, da oltre un anno, acclude anche
la nostra nuova sede cosicché l’occasione
è stata propizia per una seconda inaugurazione ad opera delle autorità e del Presidente Orlando. La manifestazione è proseguita col buffet, sostituto del pranzo sociale,
che, oltre a soci e simpatizzanti, era aperto
a tutta la popolazione della frazione rendendo la giornata gioviale e allegra; la festa
si è conclusa con una rappresentazione
della locale compagnia teatrale.
EDIZIONE NUMERO ZERO DELLA
MARCIA DEL DONATORE
Esame passato a pieni voti. Questo è
stato il principale commento all’edizione
numero zero della Marcia del Donatore,
organizzata dalle sezioni Afds Aziendale
Vivai Rauscedo, Domanins e San Giorgio
della Richinvelda.
La marcia a passo libero, non competitiva e rivolta a tutti gli intenzionati a passare una mattinata diversa tra le verdi zone
campestri del comune sangiorgino, era
inserita nella Festa dello sport, manifestazione promozionale delle associazioni
sportive e non solo del comune, promossa
dalla municipalità presso la palestra e il
campo sportivo del plesso scolastico.
Il via dato alle 9, per permettere ai partecipanti di assistere alle esibizioni sportive, è stato dato dai tre presidenti delle
sezioni organizzatrici che hanno voluto
dare, così, un segno per sottolineare l’importanza dell’attività fisica e del movimento
in generale, ai fini di mantenere un adeguato stato di salute.
Apprezzati dagli oltre 60 partecipanti i
tracciati, di 6 e 9 kilometri, che si sono
snodati lungo strade sterrate in mezzo a
boschetti e campi ove la natura ha dato
sfoggio della propria bellezza in una giornata in cui il sole non ha voluto mancare.
Arrivederci alla prossima edizione, per
la quale gli organizzatori hanno promesso
novità di tracciato e non solo.
26 settembre 2010 / il dono
BRUGNERA
AFDS BRUGNERA/SAN
CASSIANO DI LIVENZA
I paesi di Brugnera e San Cassiano
dal 1960 sono uniti anche dalla preziosa ideologia dell’aiuto del prossimo
con la Sezione dei donatori di sangue,
la cui sede si trova a Brugnera.
La Sezione è riuscita a sfruttare le
risorse del proprio paese sia in termini
di luoghi che di persone. Soprattutto
negli ultimi anni, infatti, si sono create preziose collaborazioni fra le varie
associazioni e realtà che operano nel
Comune, quali la Pro Loco, l’Associazione Cattolica Ragazzi, l’associazione
Genitori Insieme, Ambiente Servizi, le
scuole elementari e superiori.
Questa fitta collaborazione ha permesso la nascita di nuove attività (la
più importante, la Giornata dell’ambiente) e di arricchire esperienze già
consolidate nel tempo, come la Festa
del donatore.
Celebrazione della Santa Messa presso “Il
Canevon”.
I ragazzi dell’A.C.R. impegnati.
8ª GIORNATA
DELL’AMBIENTE
Quella dell’11.10.2009 è ormai l’ottava edizione della “Giornata dell’ambiente”, che la nostra sezione organizza
in collaborazione con i gruppi di Brugnera: maestre delle scuole elementari,
ACR, associazione Genitori Insieme, Pro
Loco, Società Ambiente Servizi.
Questo grande lavoro di squadra ci
permette non solo di entrare in contatto
con persone adulte, ma soprattutto di
regalare ai ragazzi delle scuole elementari un percorso educativo, mirato alla
cura dell’ambiente in cui vivono, e che
li vede operare in prima linea.
I ragazzi sono stati coinvolti prima di
tutto come operatori, con la pulizia del
Parco di Villa Varda di Brugnera (durante
la domenica della “Giornata dell’ambiente”, l’11 ottobre 2009), e poi come
spettatori, nelle visite guidate da responsabili della Società Ambiente Servizi
presso i centri di raccolta e smaltimento
rifiuti collocati nell’ambito della nostra
Regione.
Procediamo con ordine. Domenica 11
ottobre 2009 si è svolta la vera e propria “Giornata dell’ambiente”, che ha
visto la partecipazione degli alunni della
Scuola elementare di Brugnera, accompagnati dai loro genitori e familiari, per
un totale di circa 200 persone.
La manifestazione è iniziata di buon
La raccolta dei rifiuti.
mattino con la S. Messa alle nove presso
il locale “Il Canevon”, situato all’interno
del parco di Villa Varda. La celebrazione
è stata animata con vivacità dagli animatori e dai ragazzi dell’A.C.R. di Brugnera. Durante l’offertorio è stata portata
all’altare la mascotte, simbolo della giornata: un riccio, privo però degli aculei,
in quanto caduti a causa delle sporcizie
presenti nel parco in cui vive.
Lezione dei tecnici della Società Ambienti
Servizi.
CRONACHE SEZIONALI
Il riccio portato all’altare, mascotte della
giornata.
Preparativi per il pranzo.
Durante la S. Messa è stato quindi affidato il compito ai partecipanti di “rivestire” il riccio: attraverso la pulizia del
parco (dove i ragazzi durante la settimana, ma soprattutto la domenica, si
recano con i loro genitori), il riccio e
tutto il suo habitat ritrovano splendore
e vita.
Subito dopo la Santa Messa i ragazzi
ed i genitori sono stati suddivisi in
gruppi ai quali sono stati distribuiti
guanti, magliette, scope e sacchi per la
raccolta della spazzatura. Prima della
partenza dei lavori, un responsabile di
Ambiente Servizi ha illustrato le varie
modalità di raccolta differenziata che
sono state introdotte recentemente
nel nostro Comune, in modo tale che
la suddivisione delle “sporcizie” possa
avvenire nel migliore dei modi. Terminata
la raccolta, tutti si sono spostati verso i
capannoni della CiCo.
Qui una sorpresa ha solleticato la
curiosità di tutti i bambini. La Società
Il pranzo sociale.
Ambiente Servizi ha gentilmente messo
a disposizione due camion della raccolta
delle spazzature. Alcuni responsabili
li hanno messi in funzione e hanno
mostrato ai ragazzi tutti i meccanismi
che si nascondono dietro l’operazione di
svuotamento dei cassoni dei rifiuti.
Finita la dimostrazione, prima di
gustare insieme il pranzo preparato dalla
Pro Loco di Brugnera, tutti i bambini ed
i genitori hanno ritrovato il riccio ancora
“spoglio”. Accanto alla mascotte c’erano
però i suoi aculei, sui quali tutti i nostri
piccoli e grandi lavoratori hanno posto
la firma e .... mettine al suo posto uno,
mettine due, mettine tre…… il nostro
riccio è diventato veramente un gran bel
riccio dalla “folta chioma”!…
….e poi…. tutti a lavarsi le mani e a
tavola. A conclusione della giornata, gli
animatori dell’ACR hanno preparato una
divertente caccia al tesoro con giochi,
ai quali hanno partecipato attivamente
grandi e piccini.
Questo grande lavoro si è concluso nel
mese di novembre. In questo periodo
sono state organizzate delle uscite per
le scuole elementari presso dei centri
di raccolta e smaltimento dei rifiuti di
Maniago e San Vito al Tagliamento. I
giovani sono stati molto incuriositi ed
hanno ascoltato con attenzione il responsabile della Società Ambiente Servizi, il
quale ha ben spiegato i cicli di lavorazione eseguiti per trattare i rifiuti che gli
stessi ragazzi producono.
FESTA DEL DONATORE 2010
Domenica 16 maggio 2010 i Soci
donatori della Sezione di Brugnera/S.
Cassiano si sono dati appuntamento
a Brugnera per la Festa del Donatore
durante la quale si sono festeggiati i ben
50 anni di vita della Sezione.
Il ritrovo di tutti i convenuti è avvenuto
presso il piazzale delle Scuole elementari
di Brugnera, dove la banda ed il gruppo
di majorettes di Prata di Pordenone ha
dato il benvenuto a tutti.
Una volta riuniti in corteo, i labari,
seguiti dalle autorità, dai Soci Donatori e
dai Simpatizzanti, si sono portati davanti
al monumento dei donatori di sangue per
la deposizione di un omaggio floreale,
quale simbolico ringraziamento per la
preziosa attività prestata dai donatori
e ricordo verso coloro che non ci sono
più.
Il percorso è proseguito poi fino alla
chiesa parrocchiale, dove è stata celebrata la Santa Messa, durante la quale
il celebrante ha ricordato come il miglior
modo che una persona ha per dimostrare
l’amore di Dio è farsi dono per gli altri
attraverso gesti umili e silenziosi, proprio
come quello della donazione del sangue.
Conclusa la S. Messa, fatta la rituale
foto di gruppo, la banda e le majorettes hanno riaccompagnato i partecipanti
verso il nuovo asilo Immacolata per le
premiazioni dei donatori benemeriti e
per un momento di condivisione con
il pranzo.
Prima delle premiazioni, il Presidente
della Sezione, Montagner Graziano, ha
ripercorso brevemente i momenti più
importanti della vita associativa, alcuni
dei quali in salita, ma superati grazie alla
buona volontà ed alla grandiosa collaborazione che si è formata fra i membri
del Consiglio direttivo, i Soci Donatori
e le varie realtà associative che sempre
più comprendono l’importanza di sostenere un gruppo importante come quello
dei donatori di sangue. Ha poi illustrato
brevemente i risultati ottenuti nell’anno
appena trascorso, soffermandosi soprattutto su due importanti aspetti. Il primo
è il considerevole lavoro compiuto da
Marianna Da Frè – responsabile del
La sfilata delle Majorettes.
Fotografia di gruppo.
gruppo giovani della Sezione – la quale,
con il costante appoggio del Consiglio
Direttivo, sta cercando di creare un
gruppo di ragazzi che hanno scelto di
condividere il concetto del “sano divertimento”, sfruttando diversi momenti di
incontro che permettano di accomunare
esperienze e nuove idee (in poco più di
un anno il gruppo ha già raggiunto una
trentina di persone); il secondo è la continua cooperazione con le scuole presenti
nel nostro Comune. Quest’anno, oltre
che la consueta collaborazione con le
il dono / settembre 2010
27
CRONACHE SEZIONALI
segue BRUGNERA
scuole elementari nella Giornata dell’ambiente, la Sezione è riuscita a sensibilizzare anche le scuole superiori. Per
gli studenti dell’IPSIA, infatti, è stato
indetto un concorso ai fini di realizzare
un oggetto da produrre come omaggioricordo per i partecipanti al Congresso
Provinciale del 3 ottobre. L’insegnate
che ha seguito gli studenti, insieme ai
ragazzi premiati, ha illustrato durante la
festa del donatore gli oggetti che sono
stati realizzati, spiegando il grande impegno che i ragazzi hanno messo per la
partecipazione al concorso.
Dopo l’intervento delle autorità sono
stati premiati i Soci donatori benemeriti. Un’osservazione importante da fare
è che quest’anno vari riconoscimenti
sono andati a diversi “gruppi famiglia”
(ovvero genitori con i livelli “più anziani”
ed i figli con i primi step di premiazioni).
Questo significa che il miglior modo per
creare nuovi donatori è l’esempio che i
genitori possono dare ai loro figli con un
corretto stile di vita.
Fra il pranzo e le premiazioni il Consiglio Direttivo, a nome di tutti i donatori,
ad una festa così importante, ha voluto
dire un particolare grazie al Presidente
Montagner Graziano per tutto quello che
CANEVA
IL DONO UN VALORE
SEMPRE ATTUALE
La frazione di Fiaschetti ha ospitato
l’annuale Giornata del dono
Come ogni anno i donatori di sangue
della locale sezione Associazione Friulana Donatori Sangue si ritrovano per la
tradizionale giornata del dono, insieme
ai “colleghi” dell’ Associazione Donatori Organi di Caneva e Nave, sodalizi
entrambi presieduti da Claudio Cusin.
Quest’anno l’appuntamento si è tenuto
domenica 21 marzo, nella frazione di
Fiaschetti. Tante le persone presenti
in questa giornata di festa e allegria,
durante la quale sono stati premiati i
donatori benemeriti; un ricordo particolare è andato a coloro che ci hanno
lasciati. La mattinata è iniziata con la
Santa Messa celebrata da don Luca
Modolo ed animata dal coro delle parrocchie di Fratta, Fiaschetti. Al termine
del rito eucaristico il presidente Cusin ha
salutato i convenuti e le numerose delegazioni con-sorelle provenienti dalla provincia di Pordenone, dalla regione Friuli
28 settembre 2010 / il dono
ha fatto e sta ancora facendo, donandogli un orologio completamente realizzato a mano da un consigliere (Brun
Mario).
Alla fine della festa, a tutti i donatori
ed ai soci simpatizzanti è stato donato
il libro “50 anni di solidarietà” come
ricordo della giornata trascorsa assieme,
durante la quale si sono appunto festeggiati i cinquant’anni di attività della
Sezione di Brugnera/S. Cassiano.
PARTY ON THE BEACH!!!
Sabato 17 luglio 2010, capitanati da
Marianna Da Frè (responsabile gruppo giovani AFDS Brugnera/S. Cassiano di L.),
una quarantina di baldi giovani fra ragazzi
e ragazze dai 18 ai 30 anni si sono trovati davanti alla sede dei donatori alle
ore 16.00 (come da programma), tutti
pronti per caricare in pullman asciugamani, creme abbronzanti, chitarre, bonghi, canzoniere e cibarie varie per andare
nella mitica Brussa!!!!!!! Arrivati a destinazione hanno attraversato la pineta per
raggiungere la spiaggia. Una volta arrivati, dopo aver steso gli asciugamani e
indossato il costume, è partita la rincorsa
per un tuffo in mare! Terminata la fase di
Venezia Giulia e dal vicino Veneto.
Nel suo intervento Cusin ha relazionato
sull’attività svolta nel 2009 elencando
i risultati ottenuti, 488 donazioni e 15
nuovi iscritti. Ha invitato a non far venire
meno il gesto del dono esortando coloro
che da tempo non si recano a donare,
di riprendere a farlo, perché il sangue
non si crea in laboratorio e l’unico laboratorio che lo produce è il corpo umano
e serve sempre più per trapianti, nei
servizi di primo soccorso, durante gli
interventi e nei servizi di medicina che
curano varie forme di anemia.
La donazione del sangue e degli organi,
ha proseguito il presidente, è un atto che
testimonia ed esprime i più alti valori
della civiltà e di comune solidarietà.
Tutti sono chiamati a questo comune
impegno affinché nella coscienza civile
possa crescere il senso del valore di questi atti di generosità e attiva partecipazione.
Il messaggio forte che ha voluto far
partire il Presidente in quel giorno di
festa è:
LA VITA NON HA PREZZO, DONARE
IL SANGUE NON COSTA NULLA ………
Aiutaci a dirlo anche a chi vuoi tu!
Invito fatto anche dal rappresentante
della sede provinciale il Vice Presidente
libero sfogo dei giochi e del “rinfresco” in
acqua, le pance dei nostri ragazzi hanno
iniziato a reclamare.
I cuochi non si sono fatti pregare più
di tanto ed hanno sfoderato i loro arnesi,
pronti a cucinare würstel e hamburger alla
piastra da inserire nei panini caldi farciti
con pomodoro e lattuga; per non parlare poi
della pancetta abbrustolita fra due fette di
pane croccante, il tutto accompagnato con
bibite e birra fresche….. e nel frattempo
la sera è calata; dopo essersi cosparsi di
varie creme anti-zanzare, la componente
artistica del gruppo si è armata di chitarre,
bonghi, cembali, canzonieri e, accompagnata dai restanti sono ritornati in spiaggia. Sotto la luna hanno cantato in compagnia i vari Baglioni, Battisti, 883, Ligabue e chi più ne ha più ne metta, hanno
chiacchierato e, i più temerari, hanno fatto
anche il bagno di mezzanotte. Poco dopo
l’una hanno alzato le tende e sono ritornati alla corriera, dove li aspettava un’altra
abbuffata, stavolta di anguria…. Giustamente per rinfrescare le ugole d’oro che si
sono esibite al chiaror di luna. Dopo aver
messo tutto in ordine sono risaliti in pullman e, poco dopo le due, sono arrivati
a Brugnera e si sono dati l’arrivederci al
prossimo appuntamento.
Mauro Strasorier il quale ha esortato
tutti a divulgare il valore della solidarietà, rappresentata dalla donazione di
sangue, con il mondo giovanile.
Il saluto dell’Amministrazione Comunale è stato portato dall’assessore Ernesto Giacomin, il quale ha voluto sottolineare l’importanza dell’operato che
l’associazione promuove nel tessuto
sociale.
Terminiamo ringraziando la parrocchia di Fiaschetti per l’ospitalità che ci
ha concesso e tutti i volontari (Maggio
Fiaschettano) che si sono adoperati per
la riuscita della giornata.
Ancora grazie e arrivederci nel 2011
a Fratta.
I consigli direttivi
AFDS e AD
CRONACHE SEZIONALI
segue CANEVA
ALLA SCOPERTA
DELLE BELLEZZE
DI MERANO
La città altoatesina è stata la meta
dell’annuale gita organizzata insieme alla
Società Operaia di Mutuo Soccorso
Domenica 13 giugno la comitiva
dell’Afds e della Società Operaia di
Mutuo Soccorso di Caneva è partita alla
volta di Merano, una delle più rinomate
città dell’Alto Adige/Sud Tirolo.
La giornata è stata interamente dedicata alla visita del centro storico cittadino e dei suoi più importanti monumenti e luoghi caratteristici. Come in
altre località della provincia di Bolzano, dalla tipica tipologia di terre di
confine, le persone si sono imbattute in
una realtà dove convivono diverse culture, in questo caso quella germanica e
quella italiana. La bellezza del luogo, i
colori delle montagne e dei fiori sui balconi delle case, i sapori della cucina e
dei vini hanno fatto passare delle ore in
allegria ed amicizia ai gitanti partiti in
mattinata da Caneva, malgrado la pioggia scesa nel pomeriggio.
Prima del rientro tradizionale, la tappa
in un’azienda agricola ci ha permesso
di assaporare anche i nostri prodotti
tipici.
Caneva - Giornata del donatore - Autorità, Donatori e Labari sezionali.
TANTI AUGURI A GUIDO
E SABRINA
Sabato 10 luglio si sono uniti in matrimonio nella chiesa di San Benedetto di
Orsago Guido Dal Cin e Sabrina Galet.
Sabrina da tanti anni donatrice della
sezione di Caneva è stata componente
del consiglio direttivo e rappresentante
dei donatori. Ad accompagnare all’altare Guido e Sabrina la piccola Gaia. Ai
novelli sposi gli auguri di tutta l’Afds
di Caneva.
Guido, Sabrina e Gaia.
il dono / settembre 2010
29
CRONACHE SEZIONALI
MANIAGO
LA FESTA DI INIZIO ANNO
La frazione di Fratta ha ospitato
l’importante manifestazione sezionale
Per incominciare l’anno con entusiasmo, la sezione di Maniago ha celebrato
l’annuale festa del donatore nella giornata di domenica 24 gennaio, in occasione delle celebrazioni di Sant’Antonio Abate, patrono di Fratta, la frazione
di Maniago che tanto calorosamente ha
ospitato l’evento.
La grande partecipazione delle sezioni
consorelle è stata, come di consueto,
ornata dagli storici labari, spiegati sia in
processione verso la chiesa, sia durante
la funzione per la benedizione di rito.
Nella piccola chiesa parrocchiale gremita di amici e fedeli, dopo la messa
intima e familiare celebrata da Don
Gualtiero Bertolo, sono seguiti i discorsi
delle autorità intervenute, quali il sin-
daco Alessio Belgrado, il presidente provinciale Paolo Anselmi e il presidente di
Sezione Christian Siega Vignut.
Nel corso del suo intervento, il nuovo
presidente di Maniago ha descritto, con
cifre alla mano, la condizione contrastante in cui versa la sezione: l’esempio
evidente è il numero di unità donate che
contraddittoriamente può essere valutato
ottimo, se si esamina il numero di donatori che hanno partecipato attivamente
per raggiungerlo, o scarso, se si considerano i numerosi donatori iscritti che da
tempo non aderiscono all’attività dell’associazione. Il primo discorso del presidente ha voluto comunque essere uno
sprone per tutti i volontari e un punto
di partenza da cui iniziare con passione
a costruire un gruppo unito e costante
negli impegni.
La congrega, alla fine delle orazioni, si
è trasferita al centro parrocchiale dove i
volontari del circolo Rosa Brustolo, professionali e amichevoli come sempre,
avevano preparato il pranzo, addolcito
La testa del corteo con i labari sezionali.
dai tradizionali e rinomati crostoli gentilmente offerti dalle signore di Fratta,
e condiviso, poi, con tutti i convenuti in
un clima di allegra informalità.
CAMPAGNA DI MANIAGO
“Un’estate fa”, anche questo potrebbe
essere il titolo del prossimo articolo. La
gita in Olanda della sezione di Campagna
è stata organizzata a luglio …..2009 e
non 2010. Tutto era pronto per la pubblicazione nel precedente numero del
Dono, ma a stampa ultimata, anzi spedita, ci siamo accorti che mancavano
le pagine riservate alle cronache delle
sezioni del maniaghese. Ci scusiamo per
l’inconveniente con gli amici di Maniago,
Campagna e Vajont. Anche se in ritardo
(notevole ritardo) pubblichiamo ugualmente “gli appunti di viaggio” della gita
in Olanda e Germania, inaugurando idealmente una nuova rubrica ………….
“L’angolo dei ricordi”.
GRAN TOUR
DELL’OLANDA…
ATTRAVERSO LA GERMANIA
PIÙ ROMANTICA
Germania e Paesi Bassi le mete del
tradizionale viaggio organizzato dalla
locale sezione dei donatori di sangue
Quest’anno, nei giorni dal 18 al 24
luglio, la sezione AFDS di Campagna ha
organizzato l’annuale gita sociale; come
meta si è scelta l’Olanda attraversando
alcune località della Germania.
30 settembre 2010 / il dono
Foto di gruppo: Piazza del Municipio a Delft (Olanda).
La prima tappa è stata la visita del
campo di concentramento di Dachau
dove durante la seconda Guerra Mondiale furono sterminate 50.000 persone. Successivamente il gruppo si è
imbarcato su un confortevole battello
per una mini crociera sul Reno, in un
tratto caratteristico in cui il fiume scorre
serpeggiando tra scoscese rupi e piccole isole, castelli e rovine sulle pendici
coperte da vigne, villaggi di viticultori e
cittadine medievali.
Finalmente arrivati ad Amsterdam,
è iniziata la visita della città, sorta nel
1275 su un centinaio di isole, che conserva nel centro storico l’antica struttura a canali che ne fa una delle città
più affascinanti d’Europa. La visita è
iniziata con il mercato dei fiori, l’unico
mercato galleggiante al mondo, dove
abbiamo trovato ogni sorta di tulipani,
narcisi e altre splendide specie floreali; proseguendo si è visitata la zona
del porto con il quartiere Ebraico e la
casa di Rembrand, la piazza del Dam e
la Chiesa Nova. Un particolare apprezzamento lo ha avuto la visita del museo
Van Gogh dove si è potuto ammirare una
CRONACHE SEZIONALI
collezione molto vasta dei capolavori
dell’artista, dai primordi fino alle opere
più mature. Nella serata poi ci siamo
imbarcati sul battello, navigando attraverso i canali di Amsterdam in una atmosfera affascinante.
Non poteva mancare la visita della
Grande Diga, la prima colossale opera
di alta ingegneria costruita per strappare la terra al mare impedendo le inondazioni: lunga 32 km e larga 90 metri,
ha trasformato le acque salate dell’antico mare interno Zuidezee nelle acque
dolci e lagunari dell’Ijsselmee. Proseguendo l’itinerario si è raggiunto Volen-
dam, il villaggio che sembra una cartolina vivente con i mulini a vento, le
casette di pescatori dal tetto a punta e
i personaggi in costume tipico.
Fra le tappe significative dell’Olanda
non sono da dimenticare l’Aja con la
spiaggia sul mare del Nord, il palazzo
del Governo Binnenhof e l’Alta Corte
di Giustizia, Delft, famosa per le porcellane dipinte di blu, e l’alto campanile (109 m.).
Durante il viaggio di rientro si è fatto
tappa con visita alla città di Colonia: il
Dom, grandiosa costruzione gotica, patrimonio dell’Unesco, il municipio e i resti
FANNA
I DONATORI IN FESTA
Durante la cena sociale è stato presentato il nuovo Consiglio
Direttivo che ha premiato Gianni Prendin, guida della sezione per
ventiquattro anni
Sabato 17 aprile 2010 si è svolta l’annuale cena sociale dei
donatori della sezione di Fanna, durante la quale sono state
assegnate delle benemerenze ai donatori premiati al Congresso
Provinciale svoltosi nell’ottobre 2009 a Tramonti.
Quest’anno per la prima volta è stata consegnata la Goccia
d’Oro per le 100 donazioni di sangue effettuate (già superate) a Gianni Prendin, colui che ha guidato la sezione per 24
anni, dal 1982 al 2006. Il Consiglio lo ha inoltre omaggiato di
una targa speciale, per sottolineare l’importanza della figura
di Prendin all’interno della sezione, esempio di altruismo e
punto di riferimento per tutti i donatori di Fanna.
L’incontro ha dato l’opportunità di informare i presenti del
nuovo Consiglio Direttivo, eletto venerdì 26 febbraio in occasione dell’Assemblea per il rinnovo delle cariche sociali e composto dal confermato Presidente Willy Ragogna, affiancato dal
Vice Presidente Gianni Prendin e dalla Rappresentante dei
donatori Graziana Piccinato, da Sandro Toffolo, Marco Cassan,
Luisa Mazzoli, Marco Bottecchia e Stefano Mattiuz.
Anche per quest’anno sono state messe in calendario alcune
iniziative, come la distribuzione di bonsai per raccogliere i
fondi a favore dell’Associazione Nazionale per la Lotta contro l’AIDS, svoltasi sabato 3 aprile, le consuete gite sociali e
Fanna: la premiazione di Gianni Prendin, Presidente della Sezione
dal 1982 al 2006.
romani. Ultima città prima del rientro in
Italia è stata Wurzburg, bellissimo centro storico e luogo da cui ha inizio la
“Strada Romantica”.
Due sono senz’altro i particolari che
sono rimasti impressi fra i partecipanti
del tour: il primo è la quantità delle
biciclette e ciclisti che circolano in
Olanda, soprattutto ad Amsterdam, un
fatto senz’altro di carattere culturale lontano da quello che possiamo vedere nelle
nostre grandi città. Il secondo è l’incontro (casuale) in Olanda con la guida
locale, il cui nonno era originario del
vicino comune di Fanna.
l’organizzazione della Lucciolata della Via di Natale alla fine
di ottobre.
Una piccola rappresentanza di donatori ha anche partecipato
alla sfilata di chiusura del 49° Congresso Nazionale FIDAS
a Feltre domenica 2 maggio, un’opportunità per incontrare
donatori provenienti da tutta Italia che condividono l’impegno verso il prossimo.
Con la speranza che sempre più giovani si avvicinino al dono,
si ringraziano coloro che in questi anni, con un nobile gesto,
hanno contribuito a raggiungere traguardi importanti.
A FANNA L’ANNUALE
ASSEMBLEA PROVINCIALE
In questa occasione, rinnovato il Consiglio Direttivo provinciale
Il 29 maggio 2010 la nostra Sezione ha ospitato l’annuale
Assemblea dei Presidenti delle sezioni AFDS della provincia
di Pordenone, che ha visto la partecipazione della quasi totalità dei delegati.
Ai lavori sono intervenuti anche il Sindaco di Fanna Demis
Bottecchia e il Presidente della Provincia Ciriani, che hanno
portato il saluto delle rispettive amministrazioni.
Oltre ai consueti resoconti sulle attività associative, si sono
svolte anche le elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale per il quadriennio 2010/2014.
Il Consiglio Direttivo della Sezione di Fanna ringrazia gli
organi provinciali per aver scelto la nostra comunità per questo evento.
Fanna: cena sociale.
il dono / settembre 2010
31
CRONACHE SEZIONALI
NAVE
UNA SEZIONE
IN OTTIMA SALUTE
Ricordate le tante iniziative svolte durante
tutto il 2009
“Mi sento gioioso e con piacere porgo
a tutti gli amici donatori e alle sezioni
presenti il mio saluto e quello del direttivo dell’Afds di Nave”. Queste sono le
parole con le quali domenica 14 marzo
il Presidente della sezione di Nave di
Fontanafredda, Renzo Dotta, ha accolto
le tante persone che hanno partecipato
all’annuale giornata del dono. La manifestazione è iniziata con la celebrazione
della Santa Messa officiata da don Adel
Nasr, durante la quale è stato ricordato
il parroco di Nave, don Valter Costantin,
scomparso pochi giorni prima della festa.
Il Presidente, nella sua relazione, ha
ripercorso un anno di attività del sodalizio: dodici nuovi iscritti, l’aumento delle
donazioni rispetto ai dodici mesi precedenti, le manifestazioni organizzate
VAJONT
LUTTO
NELLA SEZIONE
Autorità, donatori e labari sezionali al termine della Santa Messa, davanti alla chiesa di
Nave.
in collaborazione con altre associazioni
(la gita a San Marino, la Lucciolata, la
partecipazione con tanto di gazebo alla
sagra paesana). Prima della premiazione
dei donatori benemeriti sono intervenuti,
per portare i loro saluti, il rappresentante dell’Afds provinciale il Vice Presidente Ivo Baita e il sindaco di Fonta-
nafredda Giovanni Baviera, che è stato
personalmente ringraziato da Dotta per
la concessione da parte dell’Amministrazione Comunale dei locali della nuova
sede. Presente alla giornata anche il
Presidente Onorario della sezione Luigi
Casagrande.
Sabato 23 gennaio 2010 è venuto a
mancare improvvisamente ONELIO MAZZUCCO, 65 anni, donatore della sezione
di Vajont, di cui è stato più volte consigliere.
Alla famiglia Mazzucco e alla sezione
di Vajont le nostre più sentite condoglianze.
AVIANO
A CASTELLO D’AVIANO LA
GIORNATA DEL DONATORE
Tanti donatori, premiati e simpatizzanti
all’annuale giornata del dono di domenica
25 aprile
La giornata è iniziata con il raduno
dei donatori, delle autorità e dei rappresentanti delle varie sezioni all’interno
dell’Hotel Villa Policreti. Il gruppo folkloristico “F.Angelica - Danzerini di Aviano”
ha allietato la mattinata con i balli che
ricordano le nostre tradizioni e le nostre
radici; alle ore 10.30 il corteo ha percorso la via principale del paese per raggiungere le vecchie mura cinquecentesche ed entrare nella chiesa parrocchiale di S. Maria, dove si è svolta la
Santa Messa, cantata dalla corale “La
Betulla”.
32 settembre 2010 / il dono
Autorità, donatori e labari sezionali davanti alla chiesa parrocchiale di S. Maria.
CRONACHE SEZIONALI
Al termine della cerimonia sono intervenute le autorità presenti per illustrare
l’attività dell’associazione: a partire dal
presidente Mauro Strasorier che ha
riportato i dati riguardanti la sezione
di Aviano.
«Con un aumento del 7,3%, le donazioni dello scorso anno sono salite a 588,
suddivise in 429 di sangue intero, 91 di
plasma e 68 plasmapiastrine; - ha spiegato Strasorier - 412 le donazioni fatte
dagli uomini e 176 quelle delle donne.
30 sono i nuovi donatori che si sono
iscritti nel 2009 e già 15 quelli che
hanno firmato l’iscrizione nei primi tre
mesi del 2010. Tutti giovani. L’incremento di donazioni raggiunto ha riguardato praticamente le sole donazioni di
sangue intero: risultato delle numerose
chiamate (quasi 90), che la sezione ha
effettuato nel periodo giugno-settembre
per soddisfare le continue esigenze del
dipartimento trasfusionale pordenonese.
Nono sono mancate però le difficoltà,
non tanto nelle chiamate in se stesse,
quanto nel programmare con il donatore il prelievo entro 3 giorni; cosa non
facile considerando gli impegni lavorativi di ogni persona contattata.
Prosegue inoltre, da diversi anni, l’attività di propaganda nelle nostre scuole
elementari con la presenza dell’auto-
emoteca regionale per la raccolta del
plasma; immancabile inoltre la partecipazione alla Festa delle associazioni
e del volontariato del 23 maggio alla
zona sportiva Visinai. Permettetemi di
ricordare però – ha concluso il presidente - che la giornata di oggi è l’unico
momento pubblico e di partecipazione
di tutti quanti i donatori di sangue, che
ringraziamo consegnando loro diploma
e vari distintivi con l’unico scopo di sensibilizzare tutti quelli che ancora non lo
sono. Concludo ringraziando tutti i donatori che, oltre a donare con puntualità e
costanza, sono riusciti a trasmettere alle
nuove generazioni gli autentici valori di
solidarietà umana».
Successivamente è intervenuto il Dott.
Moreno Mazzucato, direttore dell’Unità
di Raccolta delle Cellule Emopoietiche
del C.R.O. di Aviano, ricordando il difficile avvio, nel 1991, del centro trasfusionale che allora contava pochissimi
donatori e molti ammalati da curare;
Mazzucato ha per questo voluto complimentarsi per l’operato dei donatori
avianesi, che in quegli anni sono stati
di fondamentale importanza per l’avvio
del centro.
Ha proseguito poi, portando il saluto
della sede provinciale, il vicepresidente
Ivo Baita che ha voluto fare un plauso
all’attività della sezione ricordando che
nel 2009, rispetto la media provinciale,
essa ha incrementato notevolmente le
donazioni.
A chiudere gli interventi il sindaco Stefano Del Cont Bernard che ha ricordato
come la nostra associazione sia portatrice di solidarietà e in modo diverso
dalla altre: si tratta infatti di solidarietà in forma anonima; non si conoscono benefattore e beneficiario, non si
misura l’entità della donazione.
La giornata si è conclusa con la premiazione dei donatori benemeriti: in 45
erano presenti a ritirare i diplomi.
Immancabili poi i ringraziamenti al
parroco Don Lorenzo Barro, a tutte le
sezioni dell’Afds, alle Associazioni di
Cordignano e Fidas Treviso, alla sezione
Avis di Fontanafredda, alla sez. Aido
di Aviano, alle altre associazioni locali
come la Corale la Betulla, la Brentella,
il gruppo Alpini sez. di Aviano, la Pro
Loco, la Croce Rossa di Aviano e i Danzerini di Aviano, all’Amministrazione
comunale.
Ultimo ma non ultimo il ringraziamento
al consiglio direttivo della sezione, sempre attivo, e al gruppo di donatori e amici
di Marsure che ha preparato il pranzo
conclusivo nella sala della Madonna del
Monte.
I donatori della Sezione AFDS di Aviano in gita.
il dono / settembre 2010
33
CRONACHE SEZIONALI
SPILIMBERGO
POSITIVO IL BILANCIO PER
LA SEZIONE COMUNALE
AFDS, DONAZIONI IN
CRESCITA NEL 2009
La sezione dei donatori di sangue di
Spilimbergo, aderente all’Afds, una delle
prime e più fiorenti della provincia, si è
riunita recentemente in una sala dell’edificio ex SAUB di Spilimbergo per l’assemblea annuale. A presiedere la riunione è stato chiamato il donatore Fabio
Martina, assistito dal segretario della
sezione Gianni Colomberotto. Dopo i
preliminari di rito, il presidente della
sezione Sergio Bisaro ha svolto la relazione morale ed organizzativa riferita
al 2009, con dati che hanno segnato
un ulteriore passo avanti del benemerito sodalizio.
Gli 868 soci iscritti (di cui attualmente
460 donatori attivi), si sono sottoposti,
lo scorso anno, a 653 donazioni di sangue, di cui 171 col metodo in “aferesi”
per la produzione di emoderivati, contro
i 641 dell’anno precedente. Ha sottolineato, inoltre, con soddisfazione l’affluire di altri 48 giovani, che si sono iscritti
nel 2009 e che fanno ben sperare per
la continuità del sodalizio.
Il Presidente dell’assemblea Martina, il presidente della Sezione Bisaro, il vice
presidente Tonus, il segretario Colomberotto, il consigliere provinciale Carminati.
zazione sociale. Oltre agli impegni istituzionali, si sono tenute numerose riunioni
organizzative per programmare i prelievi
e collaborato ai vari “progetti” elaborati
dalla sede provinciale dell’associazione,
la sezione ha presenziato con una delegazione nelle varie manifestazioni promosse dalle consorelle sezioni Afds in
provincia e al Congresso Afds svoltosi
in Val Tramontina dove 44 nostri donatori hanno ricevuto benemerenze di vario
livello per meriti donazionali, di cui tre
distintivi d’oro per 50 donazioni: Enzo
De Stefano, Giuseppe Giacomello e Sergio Rui. Tutto ciò ha richiesto, ovviamente, una gran mole di lavoro, a con-
Parte dei partecipanti all’assemblea.
Il presidente Bisaro ha poi accennato
alle numerose iniziative di propaganda,
allestito uno stand di informazione e
sensibilizzazione durante la manifestazione “Sportincittà”; si è poi organizzato una “Giornata del Donatore” pubblica arricchita dall’inaugurazione di una
“stele” in mosaico, collocata nel parco
cittadino di Villa Businello, da noi realizzata, dedicata ai donatori di sangue e
inneggiante al “dono” quale opera promozionale di grnde visibilità e sensibiliz34 settembre 2010 / il dono
ferma del grande spirito di dedizione e
sacrificio dei donatori, dei componenti
la Giunta, del segretario Colomberotto e
del direttivo per la gestione e animazione
del sodalizio. I risultati sono lusinghieri
e i dati eloquenti, anche nel 2009, la
sezione si è classificata al primo posto
per attività donazionale, tra le sezioni
Afds della provincia.
Avviandosi alla conclusione Bisaro ha
rivolto un ringraziamento ai collaboratori, ai sostenitori e in modo particolare
a tutti i donatori, sottolineando i valori e
i principi che, in ogni caso, devono guidare il nostro operato: “massima solidarietà con chi ha bisogno, completa dedizione al compito educativo e promozionale che ci siamo assunti e grande senso
di responsabilità nell’espletamento dei
nostri compiti con tenacia e perseveranza”.
Il segretario Colomberotto dopo aver
illustrato e commentato la situazione
finanziaria del sodalizio specie riferita
al grande impegno economico sostenuto per la realizzazione della “stele”,
ha informato i partecipanti all’assemblea che il prossimo anno scadranno le
cariche sociali e tutti ci dobbiamo impegnare ad allargare il numero dei volontari occupati nelle attività associative,
formando e coinvolgendo forze nuove,
possibilmente giovani, in grado di assumersi più ampi impegni e di garantire un
futuro alla sezione. Ha poi riferito che
la prossima “Giornata del Donatore” si
terrà nella frazione di Vacile il prossimo
10 ottobre.
L’assemblea annuale era cominciata
con un momento di raccoglimento in
ricordo dei donatori e sostenitori scomparsi.
Gianni Colomberotto
Segretario
CRONACA
Due giovani Donatori da Lestans
a Santiago de Compostela
Un mese in cammino…
Camminare, camminare e ancora camminare. Non
è un motto, è semplicemente quello che ti aspetta
per un mese di fila. Zaino in spalla, centellinando
quanto metterci dentro, sveglia presto, quando il
sole comincia appena a fare capolino dietro le montagne o le colline o ai campi di frumento, dipende
da dove ti trovi.
Ogni mattina la sfera dorata diventa una compagna
fedele, dapprima per il desiderio che giunga presto
ad illuminare la strada che ti sta davanti, più tardi,
invece, speri che la sua discesa acceleri repentinamente, perché la senti verticale sopra la tua testa:
è allora che il caldo comincia ad attanagliare tutto
il tuo corpo.
Ma tu continui a camminare, non pensandoci, rinfrescandoti ad ogni fontana che trovi lungo la via,
godendo con tutti i sensi dei paesaggi che ti circondano, fatti di montagne piene di felci, di fiori dai
colori sgargianti, di verdi vallate sterminate, di paesi
antichissimi sorti proprio lungo la via, di mucche
ancora libere al pascolo, di cieli azzurri senza l’ombra di una nuvola, di centinaia di persone che stanno
vedendo e vivendo le tue stesse sensazioni.
E se poi hai la fortuna di arrivare nelle feste cittadine in onore di San Firmino, puoi imbatterti in
spartane corride organizzate in un’arena provvisoria creata nel centro del paese, con giovani vestiti
di bianco e rosso che tentano di infilare anelli nelle
corna degli animali che, a loro volta, cercano di restituire il favore provando invece a piantarle al primo
malcapitato colto in un momento di distrazione.
Puoi camminare lungo le mesetas, attraversando
sterminati campi di frumento che, guardando verso
l’orizzonte, sembrano essere l’unico anello di con- Stefano e Alberto davanti alla Cattedrale di Santiago.
tatto tra la terra e il cielo, oppure lasciarti avvolgere
da foreste la cui immensità e silenzio ti fanno capire quanto misterioso possa essere il creato che ci circonda e in cui
gli alberi, se potessero parlare, racconterebbero un’infinità di storie fatte di persone, di emozioni, di fatiche ma anche
di soddisfazioni.
Puoi ammirare immense cattedrali sorte in quelle che una volta erano le capitali della regione in cui si trovavano,
costruite in centinaia di anni e sintesi di stili e architetture che passano dal gotico al barocco, movimenti diversi e lontani ma che facevano e fanno ancora sognare e soprattutto vibrare le corde del gusto per la bellezza.
Puoi arrivare nel punto più alto di tutto il percorso e trovare una croce di ferro che si staglia verso l’infinità del cielo,
con tutt’attorno centinaia di sassi portati nei secoli da tutte le persone che sono passate di lì. Puoi camminare lungo
una via ed accorgerti che al tuo fianco, lungo una rete lunga chilometri, sono intrecciate croci fatte con rami, pezzi di
carta, paglia.
Un sasso o una croce, un ricordo o una preghiera.
Fino a giungere nello spazio antistante la cattedrale di Santiago de Compostela, simbolo e meta di tutto il viaggio: è
lì che è stata trovata la tomba dell’Apostolo Giacomo.
Protagonisti di questa impegnativa avventura, due giovani donatori di Lestans, Silveri Stefano e Romanzin Alberto.
Armati di fede e buona volontà. Partiti da Saint Jean Pied de Port per Santiago de Compostela, il 26 luglio rapportando vesciche ai piedi e per Silveri pure una tendinite. Dormendo e mangiando dove capitava camminando per 800
km per complessivi 30 giorni. Raggiungendo il 25 agosto l’agognata meta!
il dono / settembre 2010
35
Ciclo della vita
A causa di un disguido non è stato possibile pubblicare queste fotografie che dovevano corredare l’interessante articolo dal titolo: Ciclo della vita apparso sul precedente numero del “Dono” n. 13/14, a firma di Adriana Cesselli.
Riteniamo pertanto di dover pubblicare queste belle fotografie d’epoca, scusandoci con la brava articolista per la
precedente omissione.
La Redazione
Fine anni ’50: i fratelli Baruzzo hanno ricevuto il regalo per la
cresima (proprietà privata).
Famiglie numerose: tanti bambini. 1ª Comunione 1919 a Taiedo
(proprietà privata).
1933 famiglia Gri di Casamatta (foto proprietà privata).
Bambini e animali. Nessuna allergia (foto proprietà privata).
Anni 30. Il corteo del matrimonio va verso la chiesa (coll.
privata).
Giochi semplici,
economici ma creativi.