Gatheka Nr.3 “The Path of Initiation (1)” by Hazrat Inayat Khan

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Gatheka Nr.3 “The Path of Initiation (1)” by Hazrat Inayat Khan
Gatheka Nr.3
“The Path of Initiation (1)” by Hazrat Inayat Khan
Gatheka Nr.3
“Il Sentiero dell’Iniziazione (1)” di Hazrat Inayat Khan
Il vero senso della parola “iniziazione” è nel significato stesso di questa parola. Iniziazione significa
“prendere un’iniziativa” in una direzione che in genere non è compresa dagli altri. Quindi, l’iniziazione
ha bisogno di coraggio e di una tendenza a progredire spiritualmente, anche se non sembra essere la via di
tutti nella vita.
Quindi il primo dovere di un mureed è di non lasciarsi scuotere nella fede da un’influenza opposta o da
qualcosa che venga detto contro il cammino che si è intrapreso. Non si deve permettere a nessuno di
scoraggiarci. Il mureed deve essere così saldo nel suo cammino che se il mondo intero dicesse: “ E’ una
via sbagliata”, il mureed risponderebbe: “ E’ la via giusta”. E se qualcuno dicesse che ci vorranno mille
anni o forse più, il mureed deve essere in grado di dire: “ Se ci vorranno mille anni, avrò la pazienza di
portare a termine il percorso”. Quindi, come si dice nella lingua Persiana: “ E’ il compito del Baz, il
viandante dei cieli”.
In questo sentiero il coraggio, fermezza e pazienza sono le cose più necessarie, ma oltre a queste, la
fiducia nel maestro dalle cui mani è stata ricevuta l’iniziazione e la comprensione del concetto di
disciplina. In oriente dove da migliaia di anni il sentiero della disciplina è stato compreso, queste cose
sono considerate le più importanti e ben accette dalle mani del maestro; a tal punto comprendono la
disciplina e la fiducia nel maestro. Come sono poche le persone nel mondo che conoscono la fiducia!
Quel che è necessario non è fidarsi di un altro, neanche del maestro, ma di se stessi. Chi non ha
sperimentato nella sua vita come aver fiducia nell’altro non è in grado di avere pienamente fiducia di se
stesso. Si pone una domanda: “ Se abbiamo avuto fiducia e la nostra fiducia è stata vana, non dovremmo
essere delusi?”. La risposta è: “ Dobbiamo aver fiducia per amore della fiducia e non per una ricompensa
e per vedere che frutto da”.
Il potere più grande al mondo è la massima fiducia. La mancanza di fiducia è debolezza. Anche se avete
perso dando fiducia, il vostro potere è più grande di quanto non sarebbe se aveste forse vinto senza
sviluppare fiducia.
Poi sul sentiero è necessaria anche la pazienza. Forse vi sorprenderà se dico che dopo la mia iniziazione
nell’Ordine Sufi, dopo essermi recato per sei mesi ininterrottamente alla presenza del mio Murshid, una
sola volta dopo sei mesi disse una parola sul tema del Sufismo. E vi divertirà ancor più sapere che non
appena io estrassi il mio quaderno per gli appunti, passò ad un altro argomento; era tutto finito. Una frase
dopo sei mesi. Qualcuno potrebbe pensare che stare seduto sei mesi davanti al proprio maestro senza
nessun insegnamento è un lungo periodo di tempo. Ma, amici, non si tratta di parole, è qualcos’altro. Se le
parole bastassero, ci sono librerie piene di testi sull’occultismo e il misticismo. E’ la vita stessa; è il
vivere. Chi vive la vita dell’iniziazione vive, e rende vivi gli altri che vengono in contatto con lui.
Ricordate quindi che nell’Ordine Sufi siete iniziati non appositamente per studiare, ma per comprendere e
fare quello che il vero discepolato intende.
Translations by Amina Fumagalli, [email protected]
International Sufi Movement-USA-Midwest Region http://www.sufimovement.us/ and http://www.sufimovement.it/
International Sufi Movement-USA-Midwest Region Translation Team http://www.sufimovement.us/workers.htm
Quanto al tema disciplina, chiunque sia privo del senso di disciplina è privo del potere dell’autodisciplina. E’ il soldato che può diventare un buon capitano. Nei tempi antichi, i re avevano l’usanza di
far fare il soldato ai principi perché imparassero cosa significa disciplina. Il sentiero dell’iniziazione è
l’addestramento dell’ego, e nel cammino del discepolato si impara l’auto-disciplina.
Ora sorge un'altra domanda: “ Cosa si può pensare del sentiero dell’iniziazione? Quale dev’essere la
nostra meta, cosa dobbiamo aspettarci? Dobbiamo aspettarci di essere buoni, sani, magnetici, potenti, di
sviluppare poteri psichici o chiaroveggenti? Non è necessario che siate nulla di tutto ciò, tuttavia
coltiverete tutte queste cose naturalmente, ma non vi sforzerete di ottenerle.
Supponete che sviluppiate potere, e non sappiate come usarlo, il risultato sarà disastroso.
Supponete di sviluppare magnetismo e che con questo potere di attirare tutti, buoni e cattivi; allora sarà
difficile sbarazzarvi di quello che avete attirato con il vostro potere. O che siete molto buoni, così buoni
che chiunque per voi è cattivo, troppo buoni per vivere nel mondo, diventerete un peso per voi stessi.
Queste cose non devono essere cercate con l’iniziazione. Lo scopo è trovare Dio dentro voi stessi,
immergervi in profondità dentro voi stessi, così che possiate essere in grado di raggiungere l’unità
dell’Intero Essere. E’ per questo fine che lavorate con il potere dell’iniziazione e affinché dall’interno
possiate ottenere tutta l’ispirazione e le benedizioni nella vostra vita.
A questo scopo due cose sono necessarie: una cosa è fare gli esercizi che vi vengono assegnati
regolarmente, col cuore e coll’anima. La seconda è che gli studi che vi vengono dati non dovrebbero
essere considerati soltanto una semplice lettura, ma dovreste ponderare ogni parola. Più vi rifletterete, più
avrà l’effetto di aprirvi il cuore. Leggere è una cosa, contemplare un’altra. Sulle Gatha si deve meditare.
Non considerare semplice neppure la parola o la frase più semplice. Pensate agli Indù, ai Cinesi, ai Parsi
che per migliaia di anni, per generazioni hanno riflettuto su letture che loro consideravano sacre, senza
stancarsi mai.
Translations by Amina Fumagalli, [email protected]
International Sufi Movement-USA-Midwest Region http://www.sufimovement.us/ and http://www.sufimovement.it/
International Sufi Movement-USA-Midwest Region Translation Team http://www.sufimovement.us/workers.htm