Progetto Unità di Strada per
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Progetto Unità di Strada per
SCHEDA DI PROGETTO DI INTERVENTO 1.1 Informazioni generali Titolo Progetto: “…alla salute!” Progetto Unità di Strada per la Prevenzione di Comportamenti di Abuso di Alcool e Nuove Droghe nella Popolazione Giovanile Obiettivo di Settore: AREA DIPENDENZE - Sviluppare e qualificare gli interventi di prevenzione primaria 1.2 Soggetto pubblico titolare Comune di Livorno 1.2b Soggetto gestore Ausl 6 Livorno – Ser.T. 1.3 Soggetto Attuatore Centro Italiano di Solidarietà (Ceis) – Livorno – ONLUS Sede legale: Via Chiesa di Salviano, 10 57100 Livorno Tel 0586/851272 Fax 0586/862955 Sede operativa: via Mastacchi, 93/A Tel. 0586/426878 Fax 0586/411904 Mail: [email protected] Associazione P24 – Lila – Livorno Via delle Travi, 20 – 57100 Livorno Tel e Fax 0586/211924 Mail: [email protected] 1.4 Responsabile del Progetto Responsabile del progetto per la P24 – LILA Livorno: Luca Barsotti Responsabile del progetto per il Ceis solidarietà: Nicola Falleni 1.5 Spesa totale prevista VOCE DI COSTO IMPORTO Personale Educatori………………………………………………………………………………………… Costo Unit. 15 Q.ta 1152 Operatore di rete/Coordinatore………………………………………………………………………………… Costo Unit. 20 Q.ta 360 Amministrazione …..………………………………………………………………………………… 17280 7200 2000 Totale Macrovoce 26480 Allestimento Unità di Strada Spese mezzo di trasporto (Bollo, Assicurazione)……………………………………………. 500 Manutenzione mezzo di trasporto……………………………………………………………… 500 Stampa di materiale divulgativo e promozionale di prevenzione………………………………………… 1000 Manutenzione annuale strumento………………………………………………………………. 110 Spese carburante………………………………………………………………………………. 810 Ricambio Boccagli Usa e Getta Etilometro 1500 Materiale di Consumo 1000 Pubblicazione dati di ricerca 1600 Beni di consumo (bevande non alcoliche, schede di rilevazione dati, etc.)………………………………………………. 1000 Totale macrovoce IMPORTO TOTALE 8020 34500 1.5b Finanziamento totale concesso € 34.500,00 1.6 Eventuale compartecipazione finanziaria di soggetti privati Cofinanziamento da parte dell’ente gestore: Il cofinanziamento avviene tramite: - fornitura del mezzo di trasporto (Camper - Unità di strada) in possesso di uno dei due soggetti attuatori - fornitura di una unità etilometro 1.7 Localizzazione dell’Intervento Un fenomeno in evoluzione. L’esperienza condotta dall’Unità di Strada sul territorio livornese nei due anni di lavoro ha evidenziato l’evoluzione del fenomeno del consumo di alcool e nuove droghe nel contesto locale. L’andamento del fenomeno relativamente agli aspetti di calo dell’età di esordio dei consumi e incremento delle situazioni di policonsumo ha registrato negli ultimi mesi un ulteriore sviluppo. Sempre più frequente in strada è l’osservazione di situazioni di consumo da parte di adolescenti con età progressivamente più basse e di situazioni in cui l’assunzione di sostanze comporta il policonsumo. In risposta a questa tendenza occorre individuare nuove strategie progettuali di intervento capaci di rispondere ai seguenti bisogni emergenti: - sviluppo ulteriore del policonsumo (mix di sostanze sia legali, che illegali) - situazioni di consumo intensivo all’interno di contesti di divertimento e aggregazione notturna - incremento di episodi di aggressività nei contesti di aggregazione notturna e nello specifico nei ritrovi giovanili informali (piazze e strade, esterni al circuito dei locali privati) Nello specifico dai dati di monitoraggio emerge una diffusione massiccia del consumo delle sostanze psicoattive (legali e non), collegate ad una cultura dello “sballo”. Il lavoro di strada ha messo in luce come se da un lato l’uso di sostanze sia un fenomeno socialmente accettato e largamente diffuso tra le fasce giovani e giovanissime della popolazione livornese, dall’altro esiste una buona – e per certi aspetti inaspettata – sensibilità verso stili di vita più sicuri. Nelle attività realizzate fino ad ora si è verificato come fenomeno classico, il “passaggio di mano” delle chiavi di macchina da parte dei frequentatori del camper, alla ricerca della persona in grado di guidare, così come alto è stato l’interesse verso le informazioni sulle sostanze, sugli effetti di queste sull’organismo e su tutto ciò che è percepito come rischio. La percezione è quella che se da un lato queste fasce ricercano attivamente “sensazioni forti” al limite e spesso oltre il legale, legate anche a comportamenti rischiosi, dall’altro la promozione di messaggi specifici di riduzione del danno trova un terreno fertile e apre un dialogo e un confronto tra utenti e operatori, che spesso approda ad una maggior consapevolezza dei rischi cui va incontro l’utente. Riteniamo pertanto fondamentale il potenziamento delle azioni di prevenzione, anche in risposta ad un bisogno di presenza fisica, ma anche di informazioni e confronto esplicitamente richiesto tanto dai ragazzi che popolano il mondo della notte, quanto dai gestori dei locali e dalle forze dell’ordine. La poli-assunzione. L’alcool, dunque, sta assumendo sempre più un ruolo di sostanza trasversale rispetto ad altri comportamenti di abuso o di comportamenti a rischio, grazie soprattutto alla propria versatilità d’uso e alla caratteristica culturale che ha in sé, rispetto alle droghe, neutra o addirittura positiva. La prevenzione nei luoghi di aggregazione notturna, ma non solo Data l’importanza che sembrano assumere i luoghi del divertimento per la vita dei giovani, è importante riuscire a costruire degli interventi di prevenzione in questi ambienti, tenendo presente che proprio qui si consumano spesso sostanze psicoattive, in particolare l’alcol il cui utilizzo è trasversale a tutte le diverse tipologie di locali, concerti e feste. In queste occasioni, inoltre, è possibile raggiungere delle persone, ad esempio i giovani lavoratori, a cui difficilmente si arriva in altre situazioni, come ad esempio con gli interventi di prevenzione nelle scuole. L’esperienza di questi anni ha inoltre suggerito l’opportunità di collegare gli interventi erogati dalle associazioni titolari del progetto in contesti di aggregazione differenziati, ma percorsi dalla medesima utenza. Zone di Intervento: Comune di Livorno Comune di Collesalvetti 1.8 Obiettivi del Progetto In continuità con le precedenti esperienze di prevenzione in strada riguardo all’uso di sostanze, si intende orientare il sistema di azioni, previsto nell’ambito dell’Unità di Strada, verso alcune direttrici fondamentali di intervento: - Indagine sui comportamenti e mappatura del fenomeno sul territorio. La ricerca sul campo è stata potenziata mediante lo sviluppo di un questionario notevolmente approfondito, elaborato in collaborazione con Leopoldo Grosso del Gruppo Abele - Informazione ed azioni di prevenzione, come nucleo centrale dell’intervento Allestimento di spazi Chill-out finalizzati ad offrire un contesto di decompressione nelle situazioni di policonsumo e di consumo intensivo. Intervento diurno finalizzato a creare un aggancio con le figure di riferimento all’interno dei contesti informali di aggregazione giovanile. Collegamento delle azioni dell’UDS con altri progetti in fase di attuazione e destinati al medesimo target di riferimento, quali i percorsi di prevenzione nelle scuole (Liberamente2, interventi di educazione alla salute) oppure i laboratori extra-scolastici di prevenzione Divulgazione e restituzione dei dati raccolti sia verso il contesto istituzionale, che verso la popolazione. Obiettivi specifici delle azioni di prevenzione svolte sull’Uds. - Le caratteristiche dei luoghi di divertimento consentono di porsi alcuni obiettivi di intervento: incrementare la consapevolezza sui rischi a breve termine nel consumo di alcol e nella poliassunzione di sostanze, - Incrementare il livello di informazione circa gli effetti a lungo periodo dell’abuso di alcool, sull’organismo - dissuadere dalla guida in stato di ebbrezza - promuovere comportamenti sociali per una guida sicura - promuovere stili di vita più corretti. 1.9 Risultati attesi (qualitativi e quantitativi) Le aspettative in merito all’intervento progettato vengono a suddividersi nelle quattro macro-aree di intervento: 1. Indagine. Prosecuzione del lavoro di indagine sul territorio, andando ad individuare le zone nevralgiche, le caratteristiche dei locali maggiormente coinvolti in comportamenti di uso ed abuso, le caratteristiche della popolazione che frequenta tali contesti. Una mappatura quindi definita secondo criteri geografici e demografici, della realtà locale rispetto al fenomeno specifico. Una mappatura definita a partire dai risultati delle indagini effettuate e dalla restituzione dei dati provenienti dalle schede di rilevazione dei dati. 2. Prevenzione. Incremento del livello di consapevolezza circa l’uso e l’abuso di sostanze alcoliche, mediante l’uso dell’etilometro in ambito preventivo, attività di ascolto e counseling, distribuzione di materiale informativo. Realizzare spazi di decompressione (chill out room) all'interno dei contesti di aggregazione e divertimento notturno Realizzare interventi di aggancio e di educativa di strada in ambito diurno nei contesti di aggregazione informali (prevalentemente piazza Attias, piazza Magenta e sale giochi piazza Cavour). Individuazione di figure leader all'interno dei contesti di educazione per sviluppare percorsi educativi nell'ottica peer to peer 3. Connessioni progettuali con altri interventi. Sviluppare sinergie e collegamenti con i progetti gestiti dalle associazioni Ceis-Comunità e P24-Lilalivorno, in materia di prevenzione di comportamenti a rischio e promozione della salute rivolti al medesimo target di popolazione. In particolare saranno create connessioni tra gli interventi nelle scuole, i laboratori extrascolastici di prevenzione e le attività dell'unità di strada. Tali connessioni consentiranno ad esempio, di orientare i ragazzi agganciati mediante gli interventi educativi di strada pomeridiani verso le occasioni di aggregazione extrascolastica, oppure di sviluppare all'interno dei laboratori di prevenzione, materiali informativi da utilizzare all'interno delle attività serali del camper, creando momenti di scambio sia relazionale tra i ragazzi partecipanti ai progetti, sia di materiali tra le azioni dei progetti stessi. 4. Divulgazione. Svolgere azioni di informazione sul territorio in merito alle realtà legate all’uso ed abuso di sostanze alcoliche nella popolazione giovanile. In particolare sarà organizzato nel mese di aprile un seminario di disseminazione dei risultati della ricerca condotta sul campo e di riflessione sull'evoluzione dei fenomeni di consumo giovanile di sostanze legali e non. Il seminario avrà l'obiettivo di coinvolgere il tessuto sociale livornese, le scuole e le istituzioni, stimolando un confronto in vista delle possibili strategie ulteriori di intervento. 1.10 Principali attività previste Attività in contesto diurno L'intervento nei contesti di aggregazione diurna prevederà una presenza settimanale nei contesti di aggregazione, mediamente l'impegno previsto sarà di 2h a settimana. Le fasi operative prevederanno una prima azione di osservazione dei contesti di aggregazione e di mappatura a partire da alcuni “agganci” già in essere che coinvolgono figure leader di riferimento nei contesti stessi. La fase di osservazione servirà come fase prodromica alle successive azioni di orientamento verso le opportunità aggregative extrascolastiche e laboratoriali previste all'interno di progetti di promozione della salute e di prevenzione in essere nelle associazioni Ceis-Comunità e P24-Lilalivorno. Mappatura del territorio, e rapporto con i locali (pub, discopub, etc…) Nell'ottica di intervento inteso come ricerca-azione, ottica che ha guidato con successo le azioni operative del progetto in questi anni, proseguirà l'attività di raccolta informazioni sulla popolazione target nei contesti di riferimento e di sviluppo di eventuali collaborazioni e azioni condivise con i locali. Come nelle passate edizioni, la mappatura del territorio accompagnerà l’intero corso del progetto, come azione di rilevazione statistica dell’evoluzione del fenomeno sul territorio. La postazione Diventa necessario individuare uno spazio nel quale sia possibile sviluppare un contatto tra l'operatore ed i giovani “livornesi”, senza doversi limitare alla distribuzione di materiali informativi. La sistemazione di un camper attrezzato permette di costituire uno spazio definito e riconoscibile. Questo allontanamento dall’area di divertimento non è solo fisico, ma diventa anche la costruzione di una parentesi nello svago, un momento in cui rilassarsi e poter confrontarsi con gli operatori, acquisire informazioni nuove o discutere i propri comportamenti. Allestimento zona Chill-out La zona Chill-out sarà realizzata mediante l'allestimento di un contesto di decompressione collocato in una posizione decentrata del locale, rispetto alla collocazione della console e delle aree caratterizzate da musica ad alto volume. La rilevazione e la diffusione dei dati Il progetto prevede l'utilizzo di una scheda di rilevazione dati particolareggiata da compilare da parte degli operatori, di un questionario approfondito sviluppato in collaborazione con il Gruppo Abele di Torino e la realizzazione di un prodotto finale che raccolga tutte le rilevazioni alcolemiche e le interviste dei giovani che affluiranno al camper. Lettura e trattamento dei dati Il materiale proveniente dalle interviste verrà integrato con le rilevazioni dei dati operati all’interno dell’unità di strada, e presentato nel report finale del progetto. Collegamento con altri interventi progettuali Le azioni di collegamento saranno sviluppate mediante circolarità di utenza e di materiali prodotti tra i progetti. 1.11 Contenuti tecnici (metodologia adottata, strumenti di lavoro, ecc…) La costruzione di una relazione tra i giovani e gli operatori del progetto diventa quindi la principale strategia di intervento, permettendo agli operatori di decodificare i deficit informativi, di stabilire lo stadio motivazionale in rapporto con le sostanze (Di Clemente 1994), le abitudini, le credenze, le norme di comportamento del gruppo di appartenenza e quindi di intervenire per modificare questi elementi. Le tecniche di intervento relazionale Il contesto in cui si sviluppa questo intervento rende la costruzione di questa relazione complessa, richiedendo un setting molto flessibile: può essere difficile contattare le persone, si possono verificare incontri limitati ad un sola uscita, colloqui che si aprono e si chiudono in pochi minuti, distacchi dal dialogo con l'operatore e successive riprese di contatto, interruzioni o sovrapposizioni da parte di altre persone, ecc. I contatti possono realizzarsi non solo con singole persone, ma anche con coppie o piccoli gruppi di amici, che insieme si avvicinano alla postazione e dialogano con gli operatori. Bisogna quindi tenere in considerazione la possibilità di costruire sia relazioni individuali che di gruppo. L’aggancio è l’azione per entrare in contatto con i giovani. La presenza di operatori in un’area di divertimento suscita inevitabilmente, oltre ad una curiosità iniziale che facilita l’avvicinamento, una sensazione di intrusione e di diffidenza (ad esempio sul possibile rapporto con le forze dell’ordine e il controllo dell’abuso di sostanze). Per superare questi problemi è necessario premettere all’intervento vero e proprio una fase “neutrale”, in cui si utilizzano una serie di strumenti e di strategie per creare una situazione attrattiva, con distribuzione di materiale, di bibite e snacks, videobox, ecc. La relazione occasionale è quel contatto che va oltre la trasmissione di informazione mirate, permettendo di focalizzarsi su credenze, opinioni e comportamenti relativi alle sostanze psicoattive. Tanto maggiore si rivela il tempo a disposizione e/o la disponibilità di chi si ferma sul camper, tanto più è possibile conoscere le convinzioni, gli atteggiamenti e le valutazioni che queste persone hanno delle sostanze alteranti. Tutto ciò è occasione per offrire loro degli stimoli per ristrutturare le rappresentazioni delle sostanze e del consumo. La relazione consolidata può essere realizzata mediante la presenza degli operatori per più serate nello stesso locale o nella stessa zona, permettendo quindi una ripresa del dialogo con quelle persone che lo frequentano abitualmente. Il consolidamento della relazione crea inoltre le condizioni per affrontare un colloquio centrato maggiormente sul proprio rapporto con le sostanze, nel quale l’operatore può svolgere azioni di counselling. L’etilometro: uno strumento di prevenzione La prova con l’etilometro è stata usata, sinora, soprattutto con funzioni di controllo e repressione della guida in stato di ebbrezza. Questo stesso strumento può essere efficacemente utilizzato anche negli interventi di prevenzione nei luoghi del divertimento e a tale scopo il nostro gruppo di lavoro ha elaborato delle indicazioni tecniche operative. L’etilometro può svolgere in queste situazioni diverse funzioni contemporaneamente: 1. Strumento di approccio e relazione 2. Strumento per informare e discutere sull’alcol 3. Strumento per acquisire maggior consapevolezza sulle proprie reazioni all’alcol 4. Strumento di dissuasione dalla guida in stato di ebbrezza 1.12 Durata complessiva dell’intervento e principali fasi di lavoro Fase TITOLO Tempi a g o 1 2 3 1.13 s e t o t t n o v d i c (mesi) g f e e n b m a r a p r ma giu lug g Coinvolgimento in rete dei gestori dei locali Mappatura delle zone di intervento 4 Effettuazione delle uscite dirette notturne & diurne Elaborazione dati 5 Diffusione del prodotto finale Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell’intervento Risorse professionali: Q.tà Tipologia Ente di appartenenza n. ore/sett 2 Operatori di strada LILA Livorno e Ceis Solidarietà 12 cad./sett 2 Operatore di rete/Cordinatore LILA Livorno e Ceis solidarietà 6 cad./sett 2 Amministrativi LILA Livorno e Ceis solidarietà 2 cad./sett L’operatore di rete svolgerà le seguenti funzioni: - coinvolgimento dei gestori dei locali da ballo e dei locali di ritrovo, un’azione che prevederà un forte investimento iniziale per divulgare il progetto e coinvolgere gli operatori del settore, e che proseguirà consentendo di mantenere un buon rapporto di collaborazione. - (In continuità con il progetto “Carta Giovane” ) implementazione e aggiornamento delle offerte della rete dei soggetti che partecipano al progetto, sia pubblici, che privati; gestione e aggiornamento del data-base degli utenti possessori della Carta; attività di informazione e promozione del servizio al fine di un sempre migliore suo utilizzo. 1.14 Tipologia di utenza per l’intervento e stima della dimensione (domanda prevista) 1° Livello – diretti Giovani frequentatori dei locali notturni del Comune di Livorno e Collesalvetti 2° Livello – indiretti 1. L’intera cittadinanza che potrà beneficiare degli effetti di un’attività di prevenzione diretta con i ragazzi che dovrebbero modificare il proprio livello di consumo problematico. 2. Gli operatori del settore che beneficeranno di una rilevazione dati aggiornata sul fenomeno uso - abuso - poliassunzione di sostanze alteranti, dati utili per poter riflettere sulle tipologie di interventi di prevenzione fin qui adottati e sulla loro reale ricaduta sul territorio. 1.15 Strumenti e Indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione. Indicatore Numero di rilevazioni effettuate nell’arco di una uscita Numero di test effettuati nell’arco di una uscita Numero di contatti ad uscita Numero di contatti nelle uscire diurne Realizzazione del progetto e divulgazione dei dati rilevati Indice 1. Indagine. Compilazione di almeno 5 schede di rilevazione dati individuali 2. Prevenzione. Rilevazione media di 10 misurazione per ogni uscita Almeno 20 contatti di media ad uscita Almeno 20 contatti inseriti in percorsi laboratoriali 3. Divulgazione. Stesura di un report cartaceo distribuito nelle sedi istituzionali; Divulgazione dati tramite sitoweb Strumento Scheda di rilevazione dati Test tramite etilometro di cui sarà dotata l’unità di strada Diario di bordo dell’unità di strada Diario delle attività Diario di bordo dell’unità di strada, riunioni di staff e schede di rilevazione dati