Pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 53 del
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53 Anno XLIV – N. 332 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Fabrizio De Vecchi – Redazione: tel. 02/6765 int. 4041 – 5748; e-mail: [email protected] Serie Avvisi e Concorsi - Mercoledì 31 dicembre 2014 REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE SOMMARIO A) STATUTI Parco regionale della Valle del Lambro - Triuggio (MB) Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale n. X/2658 del 14 dicembre 2011 e modificato con d.g.r. n. X/2791 del 5 dicembre 2014 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 Consorzio Agridifesa Lombardia - Milano Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale n. X/2774 del 5 dicembre 2014. . . . . . . . . . . . . 14 Azienda di Servizi alla Persona «ASP Basso Lodigiano» - Codogno (LO) Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale n. X/2940 del 19 dicembre 2014. . . . . . . . . .. . . 18 Società Cooperativa Agricola COOP.DI. Italia - Sondrio Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale n. X/2945 del 19 dicembre 2014. . . . . . . . . .. . . 21 Comune di Porto Mantovano (MN) Statuto approvato con deliberazione di c.c. n. 3 del 6 marzo 1992, modificato con deliberazioni di c.c. n. 79 del 8 luglio 1994, n. 117 del 9 dicembre 1999, n. 127 del 5 dicembre 2003, n. 70 del 27 novembre 2014 . . . . . . . . . . . 37 Unione dei Comuni Lombarda della Valletta - Rovagnate (LC) Statuto modificato con deliberazione dell’Assemblea dell’Unione n. 39 del 15 dicembre 2014. . . . . . . . . . . . 49 Comunicato regionale 19 dicembre 2014 - n. 154 Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema informativo - Contratto relativo alla ripetizione del servizio di assistenza tecnica e supporto per le attività di competenza dell’autorità di Audit di cui all’art. 62 del Reg. CE 1083/2006 per i programmi operativi competitività regionale e occupazione parte FESR e parte FSE 2007/2013 cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera 2007/2013 - Avviso relativo agli appalti aggiudicati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57 Comunicato regionale 19 dicembre 2014 - n. 155 Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema informativo - Contratto di appalto per la fornitura di un notiziario dedicato alla Regione Lombardia con notizie focus ed aggiornamenti sulle attività del Presidente e della Giunta regionale e di un notiziario sportivo - Avviso relativo agli appalti aggiudicati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58 Comunicato regionale 19 dicembre 2014 - n. 156 Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema informativo - Contratto relativo alla ripetizione del servizio di assistenza tecnica di supporto alla programmazione comunitaria dell’autorità di gestione del POR Lombardia ob.2 FSE 2007/2013 - Avviso relativo agli appalti aggiudicatI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . 59 Comunicato regionale 19 dicembre 2014 - n. 157 Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema informativo - GECA 6/2014 - Codice CIG 5597369704 - Avviso di aggiudicazione di appalto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 Comunicato regionale 19 dicembre 2014 - n. 158 Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema informativo - GECA 3/2014 - CIG 561770332B - Avviso di aggiudicazione di appalto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 Comune di Calolziocorte (LC) Estratto del bando di indizione di istruttoria pubblica, finalizzata all’individuazione di soggetti del terzo settore disponibili alla coprogettazione di interventi innovativi e sperimentali per la gestione del centro diurno disabili (CIG 6062356E6B) . . . . . . 61 Comune di Magenta (MI) Procedura aperta realizzazione di una palestra comunale nel plesso scolastico E. De Amicis. . . . . 61 B) GARE Amministrazione regionale . . . . . . . Comune di Vimodrone (MI) Esito affidamento gestione del centro di aggregazione giovanile - Avviso relativo agli appalti aggiudicati . . . . . . . . 61 Comune di Visano (BS) Avviso di vendita immobiliare. . . . .. . . 62 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . –2– Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano Servizio di recupero dei fanghi biologici prodotti dai depuratori acque reflue di Milano Nosedo e Milano San Rocco (CIG Lotto 1 5915368C16 – CIG Lotto 2 59157539CD – CIG Lotto 3 5915766489 - CUP J46G14000450005) - Comunicazione appalto aggiudicato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62 Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano Servizio di revisione motori elettrici e fornitura di nuovi motori completi di gruppi di spinta delle Centrali A.P. dell’acquedotto della città di Milano (CIG 5865621F8F - CUP J46J14000220005) - Comunicazione appalto aggiudicato . . . . . . . . . 62 Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano Servizi di pulizia e spurgo con smaltimento e conferimento a idonea discarica dei materiali presenti negli alvei dei corsi d’acqua esistenti nel territorio del Comune di Milano, anno 2014 (CIG 5716904A6A - CUP B43J13000840004) - Comunicazione appalto aggiudicato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62 Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano Realizzazione delle opere di adeguamento delle cabine elettriche alla regola tecnica di connessione (RCT) e rifasamento degli impianti elettrici a servizio dell’acquedotto della città di Milano (CUP J41E14000180005 - CIG 5904609D7A) - Comunicazione appalto aggiudicato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62 Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano Servizio di rimozione dei sedimenti dell’impianto di decantazione e grigliatura delle acque del torrente Seveso - Anno 2014 (CIG 5863499870 - CUP B43J13000830004). Comunicazione appalto aggiudicato . . . . . . . . . . . . . . . 63 Decreto dirigente unità organizzativa 16 dicembre 2014 - n. 12212 Direzione centrale Programmazione integrata e finanza - Aggiornamento dell’elenco degli idonei alla nomina a componenti del Collegio dei revisori dei conti della Regione e autorizzazione a procedere alla fase di estrazione a sorte del nominativo a seguito delle dimissioni di uno dei componenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64 Decreto dirigente unità organizzativa 23 dicembre 2014 - n. 12635 Direzione generale Commercio, turismo e terziario - Nomina cinque esperti esterni a Regione Lombardia nell’Osservatorio del Commercio - Esito della procedura selettiva di cui all’avviso d.d.u.o. 4 dicembre 2014, n. 11722 . . . . . . . . . . 66 Comune di Erba (CO) Bando per l’assegnazione di n. 2 licenze per l’esercizio del servizio taxi. . . . . 67 Comune di Limbiate (MB) Avviso di mobilità volontaria fra pubbliche amministrazioni per la copertura di un posto di funzionario di polizia locale - comandante - categoria D - p.e. accesso D3 - con titolarità di posizione organizzativa. . . . . . . . . . . .. . . 67 Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - Vimercate (MB) Sorteggio di componenti in seno a commissione esaminatrice di concorso pubblico per n. 1 posto di dirigente medico nella disciplina di medicina e chirurgia d’accettazione e urgenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68 Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - Vimercate (MB) Bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di n. 1 posto di collaboratore tecnico professionale - ingegnere gestionale - categoria D per la s.c. controllo di gestione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69 Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - Vimercate (MB) Bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di n. 1 posto di dirigente medico nella disciplina di anestesia e rianimazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72 Azienda ospedaliera Ospedale Luigi Sacco - Milano Avviso pubblico per il conferimento dell’incarico quinquennale di direzione di struttura complessa per un posto di dirigente medico direttore della u.o.c. urologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74 Azienda ospedaliera Ospedale San Paolo - Milano Concorso pubblico, per titoli ed esami, per n. 1 posto di dirigente biologo da assegnare alla s.s.d. di ostetricia e ginecologia - procreazione medicalmente assistita. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80 Azienda ospedaliera Ospedale San Paolo - Milano Sorteggio dei componenti della commissione esaminatrice del concorso pubblico per dirigente medico u.o. medicina del lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81 Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna «Bruno Ubertini» - Brescia Avviso di concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di n. 1 posto a tempo indeterminato - tempo pieno - di assistente tecnico addetto ai servizi di laboratorio categoria C da assegnare alla sede di Brescia interamente riservato alle categorie protette di cui all’art. 1 della legge n. 68/99 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . 82 Commissione provinciale espropri di Milano Provvedimento n. 24/2014 del 2 dicembre 2014. Determinazione indennità di asservimento - Lavori di costruzione nuova linea Metropolitana M5 da Garibaldi a Monza Bettola - Tratta Garibaldi Bignami. . . . . . . . . . . . . . . 85 Commissione provinciale espropri di Milano Provvedimento n. 25/2014 del 2 dicembre 2014. Determinazione indennità di esproprio. Lavori di costruzione nuova linea Metropolitana di Milano M5 da Garibaldi a Monza Bettola - Tratta Garibaldi San Siro. . . . . . . . . . . . . . 85 C) CONCORSI Amministrazione regionale . . . . . . . . . . . . . D) ESPROPRI Commissioni provinciali espropri Bollettino Ufficiale –3– Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Province Provincia di Brescia Decreto n. 108 di esproprio e di occupazione temporanea di aree. Snam Rete Gas s.p.a. - Costruzione metanodotto «Ampliamento impianto di Azzano Mella». . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86 Provincia di Brescia Decreto n. 02/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. VII «Bagnolo Mella-Seniga». Realizzazione di pista ciclabile dal bivio per Seniga/Alfianello al limite del centro abitato di Pralboino. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . 87 Provincia di Brescia Decreto n. 03/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. 11 «Orzinuovi - Borgo San Giacomo - Confine Mantovano». Costruzione variante nord dell’abitato di Gottolengo. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88 Provincia di Brescia Decreto n. 04/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. BS ex S.S. 11 «Padana Superiore». Riqualificazione e costruzione della terza corsia della Tangenziale Sud di Brescia. I lotto. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88 Provincia di Brescia Decreto n. 05/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. ex S.S. 572 «Desenzano-Salò»/S.P. V «Cunettone-Tormini». Messa in sicurezza e razionalizzazione dei flussi di traffico transitanti. Intervento G: rotatoria all’intersezione tra la S.S. 45 bis e la S.P. IV in località Tormini in comune di Roè Volciano. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90 Provincia di Brescia Decreto n. 06/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. BS ex S.S. 11 «Padana Superiore». Riorganizzazione a circolazione rotatoria intersezione con la via C. Marx in comune di Sirmione. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91 Provincia di Brescia Decreto n. 07/14/ESPR del 28 novembre 2014. Realizzazione variante alla S.S. 45 bis in corrispondenza degli abitati di Pontevico (BS) e Robecco d’Oglio (CR). 2° stralcio: nuova rotatoria sulla S.P. 64. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92 Provincia di Brescia Decreto n. 08/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. ex S.S. 235 «Orceana». Realizzazione I lotto variante: circonvallazione all’abitato di Orzivecchi. I stralcio. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93 Provincia di Brescia Decreto n. 09/14/ESPR del 28 novembre 2014. Realizzazione dell’itinerario ciclopedonale Lonato del Garda - Castiglione delle Stiviere nell’ambito del progetto «Il Garda Bresciano; uno sguardo dalle mura antiche alle oasi naturali»; programma operativo regionale FESR 2007-2013. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94 Provincia di Milano Decreto n. 12628 del 15 dicembre 2014 - Lavori di completamento del v.le delle Industrie di Monza dalla S.P. n. 2 «MonzaTrezzo» alla S.P. n. 45 «Villasanta-Vimercate» - Svincolo indennità depositata. . . . . . . . . . . . . . . . . 95 Provincia di Milano Decreto r.g. 12683/2014 - Lavori di completamento della variante di Morimondo - frazione Caselle - lungo la strada provinciale n. 183 «Abbiategrasso - Ozzero - Gudo Visconti». Reintegro nel possesso ai signori Cornaggia - Marelli del mappale censito al fg. 2, n. 363, in comune di Morimondo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97 . . 99 Consorzio Parco del Lura - Cadorago (CO) Procedura accelerata. Ordine di pagamento, a seguito di condivisione, dell’indennità di espropriazione (art. 26 d.p.r. 27/2001). Lavori di riqualificazione e riconnessione fluviale del torrente Lura con creazione di un sistema verde multifunzionale tra i comuni di Saronno, Caronno Pertusella, Lainate. Ordine di pagamento, a seguito di condivisione della indennità determinata ai sensi e per gli effetti del d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modificazioni ed integrazioni. Eventuale opposizione di terzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101 Consorzio Parco del Lura - Cadorago (CO) Procedura accelerata. Ordine di pagamento, a seguito di condivisione, dell’indennità di espropriazione (art. 26 d.p.r. 27/2001). Realizzazione di opere per la riduzione del rischio idraulico, la laminazione controllata delle piene e la riqualificazione ambientale del torrente Lura nei comuni di Bregnano e Lomazzo. Ordine di pagamento, a seguito di condivisione della indennità determinata ai sensi e per gli effetti del d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modificazioni ed integrazioni. Eventuale opposizione di terzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102 Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con Decreto Interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione n. 367 del 17 dicembre 2014 (Art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 – A9 del Collegamento Autostradale Dalmine – Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del Comune di Limido Comasco – Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 10, 31, 37, 40, 47, 52; 6; 5 . . . . . . . . 103 Comuni Comune di Vedano Olona (VA) Decreto di esproprio per opere di pubblica utilità n. 2/2014 dell’11 dicembre 2014. Espropriazione per pubblica utilità degli immobili necessari alla realizzazione della rotatoria tra via Marconi e via Adua (S.P. 65) . . . . . . . . . . . Altri –4– Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con Decreto Interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione decreto n. 368 del 17 dicembre 2014 (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 – A9 del Collegamento Autostradale Dalmine – Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del Comune di Turate – Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 3, 4, 24, 34, 108; 162 . . . . . . . . . . . 107 Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con Decreto Interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione n. 412 del 17 dicembre 2014. (Art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 – A9 del Collegamento Autostradale Dalmine – Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del Comune di Mozzate – Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 29-30; 105-115; 112-113-134; 107; 52, 95 . . . . . . 110 Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 413 del 17 dicembre 2014. Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Como - Immobili siti nel territorio del comune di Villa Guardia - Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 11, 17, 28, 36. Ditte dell’Opera Connessa TRCO03 N.P. 82, 94; 4, 14, 45-98 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112 Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 415 del 17 dicembre 2014. Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Como - Immobili siti nel territorio del comune di Grandate - Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 31; 1, 56, 73-79-80, 81-129, 102, 111, 141, 155PE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 116 Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 491 del 17 dicembre 2014. Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Como - Immobili siti nel territorio del comune di Luisago - Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 9, 17-29. . . . . . . . . . . . 119 Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 492 del 17 dicembre 2014. Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Como - Immobili siti nel territorio del comune di Como - Provincia di Como. Ditta dell’Asse Principale N.P. 10 . . . . . . . . . . . . . 121 Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Ordinanza di deposito n. 509 del 17 dicembre 2014 (art. 20, comma 14; artt. 21, 26, 27 del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP F11B06000270007. Realizzazione della Tratta B1 - Asse Principale - Comune di Lomazzo - N.P. 96. Ditta: Turano Sergio Angelo nato il 10 febbraio 1967 a Acri (CS) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123 Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Ordinanza di pagamento diretto o deposito n. 516 del 17 dicembre 2014 (art. 26 del d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Giaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Varese - Asse Principale - Comune di Lozza - N.P. 55-57-58-110. Ditta: Grisù s.r.l. con sede in Lozza C.F. 01899970121 - prop. 1/1. . . 123 . 125 E) VARIE Amministrazione regionale Comunicato regionale 18 dicembre 2014 - n. 152 Direzione generale Infrastrutture e mobilità - EXPO 2015 opere essenziali 7a 7b 7c (collegamento Molino Dorino - A8) indizione della conferenza di servizi ai sensi della l.r. 4 maggio 2001 n. 9, dell’art. 1 bis, comma 2 della l.r. 25 novembre 2008 n. 30, della legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i. e della l.r. 1 febbraio 2012 n. 1 per l’approvazione dell’«Allungamento delle corsie di connessione con autostrada A8 e relativa messa in sicurezza del tronco di scambio» . . . . . . . . . . . Bollettino Ufficiale –5– Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Comunicato regionale 18 dicembre 2014 - n. 153 Presidenza - Sede Territoriale di Bergamo - Istanza di concessione di derivazione d’acqua ad uso potabile dalla sorgente Nossana nel territorio dei comuni di Premolo (BG) e Parre (BG), presentata in data 5 giugno 2000 per un massimo di 10 moduli (1000 l/s). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 126 Provincia di Bergamo Settore Tutela risorse naturali – Servizio Risorse idriche – Domanda di variante sostanziale della concessione della società Autogrill s.p.a. di derivare acque sotterranee mediante la riclassificazione da uso industriale ad uso scambio termico da n. 1 pozzo in comune di Osio Sopra (BG) e l’aumento di portata.. . . . . . . . . . . . . . . . .. . 127 Provincia di Bergamo Settore Tutela risorse naturali – Servizio Risorse idriche – Domanda di concessione in sanatoria della società Radici Pietro Industries & B7rands s.p.a. per la derivazione di acque sotterranee per uso industriale ed antincendio da n. 2 sorgenti denominate Reggiolino 1 e 2 in comune di Cazzano Sant’Andrea (BG) . . . . . . . . . . . . . . . .. . 127 Provincia di Bergamo Settore Tutela risorse naturali – Servizio Risorse idriche - Domanda di concessione alla derivazione di acque ad uso zootecnico, potabile ed igienico – Società agricola S. Alessandro di Maffeis Giampaolo & C. s.s. . . . . . . . . . . . . 127 Comune di Bergamo Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante al piano di governo del territorio (PGT) finalizzata alla ridefinizione delle previsioni urbanistiche relative all’ambito di trasformazione «AT_A/E/S37 – Flypark». . . . . . . 127 Comune di Bergamo Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante al piano di governo del territorio (PGT) relativa all’approvazione del piano attuativo «AT14 - via Briantea». . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127 Comune di Berzo San Fermo (BG) Avviso di deposito. Adozione variante n. 2 al piano di governo del territorio (PGT) . . . . 127 . . 128 Comune di Costa Volpino (BG) Decreto prot. n. 19008 del 18 dicembre 2014. Sdemanializzazione tratto di strada comunale “Ex via Piccina” e approvazione permuta aree via Brine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128 Comune di Curno (BG) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante correzione materiale del piano di governo del territorio (PGT) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . 128 Comune di Osio Sotto (BG) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la rettifica al piano di governo del territorio (PGT). . . . . 128 Comune di Villongo (BG) Avviso di deposito delibera di adozione delle varianti al piano delle regole e al piano dei servizi . . . . . . . . . . 129 Comune di Zanica (BG) Avviso di approvazione rettifica atti costituenti il piano di governo del territorio (PGT). Provincia di Bergamo Comune di Carona (BG) Avviso deposito atti adozione piano zonizzazione acustica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129 Comune di Zanica (BG) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti variante al piano di governo del territorio (PGT) . . . . . 129 Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante tre pozzi ubicati nel comune di Brescia (BS) assentita al Comune di Brescia ad uso innaffiamento aree verdi – pozzo Poggio dei Mandorli fg. 189 map. 12 – pozzo Giardini Buffalora fg. 270 map. 61 – pozzo Campo Rugby fg. 236 map. 617 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . 130 Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Pontoglio (BS) assentita all’azienda agricola Ranghetti Marco ad uso irriguo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130 Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Pontevico (BS) assentita alla Fondazione Giroldi Forcella – Ugoni Onlus ad uso innaffiamento aree verdi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130 Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Brescia (BS) assentita al Comune di Brescia ad uso innaffiamento aree verdi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130 Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Provaglio d’Iseo (BS) assentita alla ditta Florovivaistica Franciacorta di Brianza Roberto ad uso irriguo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130 Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Pontevico (BS) assentita alla Fondazione Giroldi Forcella – Ugoni Onlus ad uso innaffiamento aree verdi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131 Provincia di Brescia –6– Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Brescia (BS) assentita al Comune di Brescia ad uso innaffiamento aree verdi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131 Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Mairano (BS) assentita alla Minerva società agricola di Battagliola Giuseppe & C. s.s. ad uso irriguo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131 Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante tre pozzi ubicati nel comune di Manerbio (BS) assentita alla A2A Ciclo Idrico s.p.a. ad uso potabile. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131 Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Ghedi (BS) assentita all’azienda agricola Bellini Luigi ad uso zootecnico, potabile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . 132 Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante sei pozzi ubicati nel comune di Brescia (BS) assentita al Comune di Brescia ad uso innaffiamento aree verdi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132 Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Bagnolo Mella (BS) assentita all’azienda agricola Baronchelli Andrea ad uso irriguo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132 Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante quattro pozzi ubicati nel comune di Brescia (BS) assentita al Comune di Brescia ad uso innaffiamento aree verdi – pozzo Farfengo fg. 60 map. 230 – pozzo Cavallerizza fg. 223 map. 7 – pozzo Mascheda fg .195 map. 283 – pozzo Campo Menta fg. 28 map. 23 . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133 Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Capriano del Colle (BS) assentita al Comune di Capriano del Colle ad uso potabile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133 Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Rudiano (BS) assentita al Comune di Rudiano ad uso scambio termico in impianti a pompa di calore. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133 Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel Comune di Dello (BS) assentita al Comune di Dello ad uso potabile ed igienico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133 Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Montirone (BS) assentita all’Amministrazione Giudiziaria Aziende Suardi s.s. ad uso irriguo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133 Comune di Cologne (BS) Avvio procedimento per la redazione e l’approvazione della variante al piano del governo del territorio (PGT) e verifica ambientale strategica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134 Comune di Corte Franca (BS) Avviso adozione del piano di zonizzazione acustica del Comune di Corte Franca in adeguamento al piano di governo del territorio vigente (PGT) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134 Comune di Ghedi (BS) Avviso di deposito del piano di rischio aeroportuale (PRA) dell’aeroporto di Montichiari . . . . 134 Comune di Rezzato (BS) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il regolamento locale di igiene . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134 Comune di Toscolano Maderno (BS) Approvazione definitiva piano di recupero per ristrutturazione e traslazione volumetrica con variazione di sagoma edificio esistente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134 Comune di Villanuova sul Clisi (BS) Avviso contestuale di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la seconda variante al piano di governo del territorio (PGT) e degli atti di correzione al PGT ai sensi dell’art. 13 comma 11 e 14 bis della l.r. 12/2005 . . . . . . . . 134 .. . 136 Provincia di Cremona Avviso di esclusione dalla procedura di VIA relativa al progetto di un impianto di gestione rifiuti non pericolosi in regime ordinario già autorizzato in regime semplificato, in comune Grumello Cremonese ed uniti località Vezzolino, azienda Micheli Ottorino & c. s.n.c. (VER49-CR) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137 Provincia di Como Comune di Carbonate (CO) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il piano del governo del territorio (PGT) . . . . . Provincia di Cremona Bollettino Ufficiale –7– Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Provincia di Cremona Settore Agricoltura e ambiente - Rilascio di concessione di derivazione d’acqua pubblica sotterranea da pozzo ad uso igienico e irrigazioni aree verdi alla società agricola Talamazza s.s. in comune di Annicco – R.r. n. 2/06. . . . . . . . 137 . 138 .. . 139 Comune di Castel d’Ario (MN) Avviso di pubblicazione e deposito adozione piano di classificazione acustica comunale di Castel d’Ario ai sensi della l.r. n. 13 del 10 agosto 2001. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139 Comune di Ponti sul Mincio (MN) Pubblicazione delle mappe di vincolo art. 707 comma 1 del Codice della navigazione aerea - Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139 Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 2 pozzi ad uso pompe di calore siti in comune di Cusago presentata da Pisati Federico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140 Provincia di Milano Settore Parco Agricolo Sud Milano e parchi metropolitani – Avviso di assunzione della d.g.p. n. 337/2014 . .. . 140 Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad uso sito/i in comune di Melegnano presentata da coop. soc. Eureka s.r.l. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140 Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Istanza di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad uso scambio termico in impianti a pompe di calore, innaffiamento aree verdi o aree sportive sito/i in comune di Cusago, presentata da azienda agricola Gianluca Roberti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140 Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 0 ad uso sito/i in comune di Pioltello presentata da GIS Milano SSD s.r.l.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140 Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo ad uso innaffiamento aree verdi sito in comune di Pozzuolo Martesana rilasciata al Comune Pozzuolo Martesana ex Cap Holding s.p.a. . . . . . 140 Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad uso pompe di calore con contestuale autorizzazione alla resa in falda a mezzo di n. 1 pozzo di resa, siti nel comune di Tribiano presentata da Comune di Tribiano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140 Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 0 ad uso sito/i in comune di Sedriano presentata da High Quality House . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140 Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Istanza di variazione concessione sostanziale a mezzo di n. 2 pozzi di presa ad uso pompa di calore, antincendio sito/i in comune di Zibido San Giacomo, presentata da Meadwestvaco Calmar s.r.l. . . . 141 Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive – Rilascio di concessione per piccola derivazione di acque sotterranee alla società Deoris s.r.l., ad uso pompe di calore nel comune di Milano, in Via De Cristoforis n. 7. . . . . . . . . . . . . 141 Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad uso innaffiamento area verde sito/i in comune di Milano presentata da Euromilano s.p.a. ex Cascina Merlata . . . . . . .. . 141 Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 0 ad uso sito/i in comune di Albairate presentata da Immobiliare Primac s.r.l.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141 Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 0 ad uso sito/i in comune di Milano presentata da Fratelli Prada s.r.l.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141 Comune di Baranzate (MI) Avviso di adozione e deposito del piano particolareggiato AT2 via Merano in variante (n. 4) al piano di governo del territorio (PGT) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141 Comune di Mediglia (MI) Avviso di deposito relativo all’adozione del nuovo piano di governo del territorio (PGT) ed atti integrativi. . . . . . . . 142 Comune di Pregnana Milanese (MI) Variante parziale al piano di governo del territorio (PGT) – Zona via Castellazzo – Cascina Orombella. . 142 Provincia di Lecco Provincia di Lecco Settore Ambiente ed ecologia - Ufficio Acque e derivazioni - Idroelettrica Giuseppe Angeli s.r.l. - Variante non sostanziale rispetto alla concessione di derivazione ad uso idroelettrico dal torrente Varrone in comune di Dervio (LC) - Avviso ai sensi del r.r. n. 2 del 24 marzo 2006 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Provincia di Mantova Provincia di Mantova Esito verifica di assoggettabilità a VIA - Ditta G.L.M. s.r.l.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . Provincia di Milano . . . . . . . . . .. –8– Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Provincia di Monza e della Brianza Comune di Besana in Brianza (MB) Deposito e pubblicazione deliberazione di Consiglio comunale n. 74 del 17 dicembre 2014 inerente le osservazioni e controdeduzioni alla variante al piano delle regole del PGT – Azienda agricola Mapj di Alagia Filippina Cascina Selva. . . . . 144 Comune di Caponago (MB) Avviso pubblico di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la zonizzazione acustica ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 della l.r. 10 agosto 2001 n. 13 e s.m.i. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 144 Comune di Limbiate (MB) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il piano del governo del territorio (PGT) . .. . 144 Provincia di Pavia Divisione Agro-ambientale - Domanda di concessione per derivazione irrigua dal fiume Olona Meridionale e dal colatore Roggione nei comuni di Lardirago e Bornasco. Azienda agricola Rovati Luigi & co. . . . . . . . . . . . . . 145 Provincia di Pavia Divisione Agro-ambientale - Domanda di rinnovo alla concessione di derivazione d’acqua da due pozzi per uso irriguo, igienico sanitario, innaffiamento orti e giardini e abbeveraggio bestiame in comune di Casei Gerola. Azienda agricola Bagnolino. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145 Provincia di Pavia Divisione Agro-ambientale - Domanda di concessione di derivazione d’acqua da un pozzo per uso innaffiamento aree verdi, igienico, preparazione miscele agro farmaci, lavaggi mezzi ed attrezzature agricole e antincendio. Società agricola semplice Castello del Poggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145 Provincia di Pavia Divisione Agro-ambientale - Settore Tutela ambientale - U.o. Rifiuti - Ditta De.A. s.r.l. con sede legale e operativa in via Tiziano Vecellio n. 271 – Mortara (PV). Decreto di verifica di assoggettabilità alla VIA, ai sensi dell’art. 20 del d.lgs. 152/2006 e s.m.i., per la realizzazione di varianti sostanziali presso un centro di raccolta e trattamento di carcasse di veicoli a motore, rimorchi e simili nonchè impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi (R13, R4). . . . . . . . . . 145 Comune di Bressana Bottarone (PV) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la rettifica al piano di governo del territorio (PGT). . . . . 145 Comune di Mortara (PV) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante n. 2 al piano di governo del territorio (PGT) . . . 145 Comune di Santa Maria Della Versa (PV) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la rettifica al piano delle regole del vigente piano di governo del territorio (PGT). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146 Comune di Vigevano (PV) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante parziale al piano di governo del territorio (PGT) vigente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146 . 147 . 148 . . . . Provincia di Pavia Provincia di Sondrio Comune di Delebio (SO) Avviso di adozione, deposito e pubblicazione degli atti costituenti il piano di governo del territorio (PGT). Aggiornamento piano di classificazione acustica del territorio comunale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Provincia di Varese Comune di Cuveglio (VA) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante al piano di governo del territorio (PGT) . . .. Bollettino Ufficiale –9– Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 A) STATUTI Parco regionale della Valle del Lambro - Triuggio (MB) Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale n. X/2658 del 14 dicembre 2011 e modificato con d.g.r. n. X/2791 del 5 dicembre 2014 TITOLO I GENERALITA’ Art. 1 Trasformazione del Consorzio di Gestione in ente di diritto pubblico Il Consorzio Parco Valle del Lambro, istituito con legge regionale 16 settembre 1983, n. 82, ampliato con legge regionale 19 gennaio 1996, n. 1, è trasformato in Ente di diritto pubblico ai sensi e per gli effetti della l.r. 4 agosto 2011, n. 12 . L’Ente di diritto pubblico per la gestione del Parco Regionale della Valle del Lambro, nel prosieguo del presente statuto individuato come Ente Parco, è composto dalle Province di Como, di Lecco e Monza e Brianza e dai Comuni di Alserio, Albavilla, Albiate, Anzano del Parco, Arcore, Arosio, Besana B.za, Biassono, Bosisio Parini, Briosco, Carate B.za, Casatenovo, Cassago Brianza, Cesana B.za, Correzzana, Costa Masnaga, Eupilio, Erba, Giussano, Inverigo, Lambrugo, Lesmo, Lurago d’Erba, Macherio, Merone, Monguzzo, Monza, Nibionno, Pusiano, Rogeno, Sovico, Triuggio, Vedano al Lambro, Veduggio, Verano B.za, Villasanta. Lo Statuto dell’Ente Parco si ispira ai principi di efficienza, partecipazione e trasparenza enunciati sia dalla legislazione nazionale che regionale. Art. 2 Territorio Il Parco Regionale della Valle del Lambro è costituito dal territorio dei Comuni di cui all’art. 1, compreso nell’area perimetrata e vincolata a parco dal piano territoriale di coordinamento. Art. 3 Finalità e funzioni L’Ente Parco ha lo scopo di progettare, realizzare e gestire il Parco della Valle del Lambro, individuato e classificato dalla l.r. 8 novembre 1996, n. 32, come parco fluviale e di cintura metropolitana. In particolare l’Ente Parco: a) elabora ed adotta la proposta di piano territoriale di coordinamento del parco; b) esprime parere agli Organi della Regione e degli enti locali su provvedimenti che riguardino il territorio del parco, nei casi previsti dalla legge, ovvero a loro richiesta; c) promuove l’acquisizione, anche mediante espropriazione per pubblica utilità, delle aree individuate nel piano territoriale come necessarie al conseguimento delle finalità del parco; d) propone alla Regione gli interventi finanziari occorrenti; e) promuove lo studio e la conoscenza dell’ambiente e indica gli interventi per la sua migliore tutela; f) attua gli interventi previsti nei piani; g) provvede alla gestione del parco, alla manutenzione ed all’esercizio, sia in via diretta che in via indiretta, delle aree del parco; h) esercita la vigilanza nei modi previsti dalle vigenti leggi nazionali e regionali; i) può attivare, nel rigoroso rispetto delle finalità e funzioni sopra elencate, iniziative di tipo economico, compatibili con le finalità del Parco, anche con l’obiettivo di assicurarsi quote di autofinanziamento; l) esercita ogni altra funzione prevista dalla legge; m) partecipa a Società per Azioni. Art. 4 Sede L’Ente Parco ha sede legale nel Comune di Triuggio (MB). Con provvedimento del Consiglio di Gestione si possono costituire sedi e uffici decentrati. Art. 5 Durata La durata dell’Ente Parco è stabilita fino al 20 febbraio 2038, anno in cui verrà a scadenza l’originaria durata di 40 anni prevista per il Consorzio a decorrere dal 20 febbraio 1998, data di approvazione dello Statuto Consortile da parte della Regione Lombardia. Il termine potrà essere prorogato alla sua scadenza, sempreché permanga in vigore la legge istitutiva. Art. 6 Adesione e recesso L’adesione e il recesso di nuovi Enti sono disciplinati dalla Legge Regionale. Le eventuali nuove adesioni devono comunque essere previamente deliberate dalla Comunità del Parco, e dai Consigli Provinciali e Comunali degli Enti che compongono l’Ente Parco, anche ai fini della rideterminazione delle quote di partecipazione stabilite dall’articolo 7. Art. 7 Quote di partecipazione Le Province ed i Comuni che compongono l’Ente Parco partecipano alle spese di gestione ed assumono decisioni in seno alla Comunità del Parco sulla base delle quote obbligatorie di partecipazione così come determinate nel presente statuto. Le quote obbligatorie di partecipazione sono così determinate: a) Per le Provincie 300/1000 così suddivisi: −− 50/1000 Provincia di Como; −− 25/1000 Provincia di Lecco; −− 225/1000 Provincia di Monza e Brianza; b) Per i Comuni 700/1000 da suddividersi per 200/1000 in rapporto alla popolazione residente di ciascuno all’ultimo censimento e per 500/1000 in rapporto alla superficie del proprio territorio inserito nel perimetro del Parco. La quota millesimale arrotondata assegnata nel rispetto dei suddetti criteri per ciascun Comune è la seguente: −− Comune di Albavilla 10 −− Comune di Albiate 7 −− Comune di Alserio 6 −− Comune di Anzano del Parco 12 −− Comune di Arcore 21 −− Comune di Arosio 4 −− Comune di Besana B.za 49 −− Comune di Biassono 15 −− Comune di Bosisio Parini 16 −− Comune di Briosco 37 −− Comune di Carate B.za 32 −− Comune di Casatenovo 12 −− Comune di Cassago Brianza 7 −− Comune di Cesana B.za 3 −− Comune di Correzzana 4 −− Comune di Costa Masnaga 22 −− Comune di Erba 33 −− Comune di Eupilio 15 −− Comune di Giussano 25 −− Comune di Inverigo 38 −− Comune di Lambrugo 13 −− Comune di Lesmo 13 −− Comune di Lurago d’Erba 14 −− Comune di Macherio 7 −− Comune di Merone 20 −− Comune di Monguzzo 26 −− Comune di Monza 108 −− Comune di Nibionno 9 −− Comune di Pusiano 10 −− Comune di Rogeno 20 −− Comune di Sovico 6 −− Comune di Triuggio 51 – 10 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 −− Comune di Vedano al Lambro 6 −− Comune di Veduggio 12 −− Comune di Verano B.za 7 −− Comune di Villasanta 10 TITOLO II ORGANI Art. 8 Organi Sono Organi dell’Ente Parco: •La Comunità del Parco, nel prosieguo del presente statuto individuata come Comunità; •Il Consiglio di Gestione, nel prosieguo del presente statuto individuato come Consiglio; •il Presidente; •Il Revisore dei conti. Art. 9 Comunità del Parco 1. La Comunità è composta da un rappresentante per ciascuno degli Enti territorialmente interessati, nonché di quelli volontariamente aderenti, nella persona del Sindaco o del Presidente degli enti stessi, o loro delegato, purché Consigliere o Assessore. 2. I componenti della Comunità esprimono un voto rapportato alla propria quota obbligatoria di partecipazione, che per i Comuni è proporzionata alla estensione del territorio incluso nel Parco e alla contribuzione fissa, mentre per gli altri Enti è commisurata alla sola contribuzione fissa. 3. Partecipano ai lavori della Comunità, con diritto di parola, un rappresentante delle Associazioni Ambientaliste, un rappresentante delle Associazioni Agricole o Produttive, un rappresentante delle Associazioni Venatorie e Piscatorie, un rappresentante delle Associazioni di Promozione del Territorio e un rappresentante dei Fornitori di Servizi Turistici presenti all’interno del Parco. A tal fine il Parco provvederà, con apposito regolamento, ad istituire un Albo delle associazioni più significative del territorio che abbiano sede nei Comuni del Parco, all’interno del quale verranno individuati i rappresentanti che parteciperanno alla Comunità del Parco. Sono componenti di diritto, con voto consultivo, i Presidenti dell’ALSI – Alto Lambro Servizi Idrici s.p.a., di Monza e dell’ ASIL – Azienda Servizi Integrati Lambro s.p.a., di Merone, ai sensi dell’art. 3 della legge regionale 82 del 16 settembre 1983. Art. 10 – Convocazione della Comunità del parco Le convocazioni della Comunità avvengono, nelle forme di legge, almeno cinque giorni prima dell’adunanza, con lettera raccomandata recante l’ordine del giorno, il luogo, la data e l’ora della riunione, da recapitare alla sede legale degli Enti che compongono l’Ente Parco. Nei casi d’urgenza, la Comunità può essere convocata ventiquattr’ore prima dell’adunanza mediante posta elettronica certificata, telegramma, telefax, fonogramma, recante in sintesi gli argomenti da trattare. la Comunità si raduna ordinariamente due volte l’anno. Può essere convocata in via straordinaria per determinazione del Presidente, o su richiesta scritta motivata di rappresentanti di Enti che siano detentori di almeno il 20% delle quote di partecipazione dell’Ente Parco. Almeno ventiquattr’ore prima della riunione, gli atti relativi agli argomenti posti all’ordine del giorno sono depositati nella Segreteria dell’Ente Parco a disposizione dei componenti della Comunità. Il Regolamento disciplina in dettaglio convocazione, adunanze e deliberazioni. Art. 11 Adunanze e deliberazioni della Comunità del parco La Comunità è validamente costituita, in prima convocazione, con la presenza della maggioranza assoluta delle quote di partecipazione e, in seconda convocazione, con la presenza di 1/3 delle quote di partecipazione. Le adunanze della Comunità sono verbalizzate dal Direttore. Art. 12 Attribuzioni e competenze della Comunità del parco La Comunità è l’organo di indirizzo e controllo politico amministrativo dell’attività dell’Ente Parco. Ad essa compete il potere deliberativo sui seguenti atti fondamentali: a) l’elezione, con separata votazione, del Presidente del Parco e del Consiglio di Gestione; b) la revoca del Presidente e dei componenti il Consiglio di Gestione; c) l’elezione del Revisore dei Conti; d) l’approvazione del bilancio di previsione e del rendiconto di gestione; e) le acquisizioni e le alienazioni relative al patrimonio immobiliare dell’Ente; f) l’adozione delle modifiche allo statuto; g) l’adozione degli strumenti di pianificazione territoriale e le relative varianti; h) la proposta alla Giunta regionale di istituzione del parco naturale; i) la proposta alla Giunta regionale di modifica dei confini del parco; l) l’approvazione dei piani di gestione dei siti di Rete Natura 2000; m) l’espressione del parere obbligatorio, preliminare all’approvazione dei regolamenti dell’Ente; n) l’espressione del parere obbligatorio, preliminare alla determinazione della dotazione organica dell’Ente; o) l’espressione del parere obbligatorio, preliminare all’approvazione del Regolamento di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi. Le deliberazioni di cui alle lettere a, b, d, f, g, devono essere assunte con la maggioranza assoluta delle quote di partecipazione e degli Enti che compongono l’Ente Parco. Ai membri della Comunità del Parco spetta esclusivamente il rimborso spese per la partecipazione alle sedute della stessa. Art. 13 Consiglio di Gestione: composizione, elezione e durata Il Consiglio di Gestione è nominato dalla Comunità nella prima adunanza ovvero entro sessanta giorni dalla sua cessazione per qualsiasi causa. La Comunità del Parco, nella elezione del Consiglio, deve tenere conto delle pari opportunità, in conformità alla normativa vigente. Il Consiglio di Gestione è composto dal Presidente e da quattro membri, eletti dalla Comunità del Parco, uno dei quali eletto su designazione della Giunta Regionale, tra amministratori esperti o personalità di rilievo del territorio degli enti locali interessati dal Parco. La nomina del Presidente e degli altri componenti del Consiglio avviene a scrutinio palese su lista presentata con documento sottoscritto da almeno il 40% degli Enti rappresentanti le tre Provincie per un minimo del 40% di quote di partecipazione. L’elezione è validamente effettuata solo se sono rispettate le clausole dei precedenti commi. Per i membri del Consiglio si applicano le cause di incompatibilità e ineleggibilità, nonché la normativa dei permessi e delle aspettative per l’esercizio della carica, di cui al Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e successive modifiche e integrazioni. Non possono essere eletti componenti del Consiglio i membri della Comunità. I componenti del Consiglio durano in carica cinque anni. Qualora per qualsiasi causa venga a mancare uno dei componenti del Consiglio la Comunità provvede alla sostituzione nella sua prima successiva seduta. Il subentrante rimane in carica fino alla scadenza del mandato del Consigliere sostituito. Al Presidente e ai membri del Consiglio spetta un’indennità di carica, determinata dal Consiglio medesimo, entro i limiti massimi stabiliti con Deliberazione della Giunta Regionale. Art. 14 Adunanze e deliberazioni del Consiglio di Gestione Il Consiglio è convocato e presieduto dal Presidente o, in sua assenza, da chi ne fa le veci, e si raduna di norma nella sede dell’Ente Parco. Bollettino Ufficiale – 11 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Può essere convocato su richiesta scritta e motivata di 1/3 dei suoi membri. Per la validità delle sedute del Consiglio è necessaria la presenza della maggioranza degli amministratori in carica. Il regolamento disciplina in dettaglio convocazione, adunanze e deliberazioni. Il Revisore esercita le funzioni previste dalla legge e dal regolamento di contabilità. Art. 15 Attribuzioni e competenze del Consiglio di Gestione Il Consiglio compie tutti gli atti di gestione per il conseguimento dei fini statutari dell’Ente che non siano riservati alla Comunità, al Presidente, al Direttore ed ai dirigenti o funzionari. Compete al Consiglio, in particolare: a) l’approvazione dei regolamenti dell’ente; b) la determinazione della dotazione organica dell’ente; c) l’approvazione del regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi; d) l’approvazione dei piani attuativi, dei progetti e delle convenzioni; e) l’assunzione degli impegni di spesa pluriennali. Nell’esercizio delle sue funzioni, il Revisore può accedere agli atti ed ai documenti connessi alla sfera delle sue competenze e consultare il Direttore e i Funzionari, nonché i rappresentanti dei Comuni e delle Province e presentare relazioni e documenti agli Organi dell’Ente Parco. Art. 16 Attribuzioni del Presidente Il Presidente è eletto dalla Comunità al di fuori della stessa fra i residenti nel territorio dei Comuni che compongono l’Ente Parco. Deve avere i requisiti di eleggibilità a Consigliere Comunale, nonché adeguata competenza tecnico amministrativa. In particolare competono al Presidente le seguenti attribuzioni: a)Rappresenta legalmente l’Ente Parco; b)Convoca, stabilisce l’ordine del giorno, presiede e dirige i lavori della Comunità; c)Convoca, stabilisce l’ordine del giorno, presiede e dirige i lavori del Consiglio; d)vigila sull’esecuzione delle deliberazioni della Comunità e del Consiglio; e) conferisce, sentito il Consiglio, l’incarico al Direttore; f) conferisce, sentito il Consiglio, gli incarichi di Responsabile delle Aree in posizione organizzativa ai funzionari dell’Ente; g)conferisce, sentito il Consiglio, gli incarichi di Responsabile di Servizio ai funzionari dell’Ente; h)cura insieme al Direttore le relazioni esterne e controlla la trasparenza e correttezza dell’azione amministrativa. i) promuove le azioni possessorie, i provvedimenti conservativi ed in genere tutti i ricorsi e le azioni aventi carattere d’urgenza, sottoponendo i provvedimenti al Consiglio per la ratifica; l) firma la corrispondenza avocata alla sua competenza; m)provvede alla consultazione degli Enti che compongono l’Ente Parco e delle formazioni sociali; n)esercita quelle altre funzioni che gli siano conferite dai regolamenti e da deliberazioni della Comunità o del Consiglio che non siano di competenza di altri Organi dell’Ente Parco. Il Presidente nomina tra i componenti del Consiglio il Vice Presidente. Il Presidente dura in carica cinque anni. Art. 17 Cessazione e decadenza dei Consiglieri Il Presidente ed i Consiglieri cessano per dimissioni volontarie, morte, revoca o decadenza per sopravvenuta causa di ineleggibilità o incompatibilità. Il Presidente, il Vice Presidente ed i Consiglieri possono essere singolarmente o insieme revocati dalla Comunità con deliberazione motivata assunta a maggioranza assoluta di voti, su proposta di almeno 2/3 delle quote di partecipazione. La deliberazione di revoca dell’intero Consiglio è inefficace se nella stessa seduta non venga eletto il nuovo Consiglio. Art. 18 Revisore dei Conti Il controllo sulla gestione economico-finanziaria dell’Ente Parco è esercitato dal Revisore dei Conti nominato dalla Comunità. Il Revisore dura in carica cinque anni decorrenti dalla deliberazione di nomina, non è revocabile, salvo inadempienza ed è rieleggibile per una sola volta. Al fine di garantire la posizione di imparzialità e indipendenza del Revisore, la sua attività è disciplinata esclusivamente dalla legge e da apposito regolamento. Il Revisore può assistere alle sedute della Comunità e del Consiglio. Al Revisore spetta un’indennità di funzione, determinata dal Consiglio, entro i limiti massimi stabiliti con Deliberazione della Giunta Regionale. TITOLO III ORGANI AUSILIARI Art. 19 Commissioni consultive Per lo studio di determinate materie e di iniziative afferenti le attività d’istituto dell’Ente Parco, la Comunità ed il Consiglio possono costituire Commissioni consultive inserendovi, se opportuno, anche esperti esterni. Nei provvedimenti di nomina sono specificati gli obiettivi delle Commissioni e le condizioni regolanti la loro opera. Art. 20 Comitato tecnico-scientifico Il Comitato Tecnico Scientifico può essere istituito dal Consiglio nel numero massimo di cinque componenti nominati dalla Comunità. La deliberazione della Comunità determina la durata in carica del Comitato tecnico-scientifico, che non può essere superiore ad un triennio. TITOLO IV ORGANIZZAZIONE Art. 21 Dotazione organica La dotazione organica dell’Ente Parco è determinata dal Consiglio, su parere obbligatorio e preliminare della Comunità. La dotazione organica, nel rispetto della normativa vigente, è sottoposta a periodiche verifiche ed aggiornamenti, commisurati al bilancio dell’Ente ed agli obiettivi di sviluppo e di investimento. La dotazione organica, articolata per uffici e servizi, viene annualmente riportata nell’apposita tabella numerica allegata al Bilancio di Previsione. Art. 22 Organizzazione degli uffici e dei servizi L’organizzazione del lavoro, nonché le funzioni – attribuzioni del personale dell’Ente Parco sono disciplinate dal Regolamento di Organizzazione degli uffici e dei Servizi. Il Presidente conferisce, sentito il Consiglio, gli incarichi di Responsabile di Servizio ai funzionari dell’Ente. Il Presidente in relazione a particolari esigenze può, altresì, conferire, sentito il Consiglio, incarichi di Responsabile delle Aree in posizione organizzativa ai funzionari dell’Ente mediante forme contrattuali a termine previste dalla normativa vigente. Art. 23 Il Direttore Il Direttore dell’Ente Parco è nominato dal Presidente, sentito il Consiglio. Il Direttore deve essere scelto tra gli iscritti nell’elenco dei Direttori di Parco istituito dalla Giunta Regionale. L’incarico di Direttore è conferito con contratto di diritto privato, che ne stabilisce anche la durata, compresa fra tre e cinque anni; l’incarico è rinnovabile. – 12 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 In ogni caso, il direttore resta in carica fino al conferimento dell’incarico al nuovo Direttore. Il contratto stabilisce inoltre il trattamento economico, nonché i casi di risoluzione anticipata del rapporto. Quando l’incarico di Direttore è conferito a dirigenti già dipendenti dell’Ente, la sottoscrizione del contratto a tempo determinato comporta la novazione del rapporto di lavoro in atto. Alla cessazione del contratto a tempo determinato, salvo che quest’ultima sia dovuta a giusta causa di licenziamento, il dipendente è riassunto automaticamente nella posizione giuridica in godimento prima della sottoscrizione del contratto a termine con conservazione dell’anzianità complessivamente maturata ai fini del trattamento giuridico, economico, di quiescenza e di previdenza. In particolare competono al Direttore le seguenti attribuzioni: a) dirige il parco; b) rilascia le autorizzazioni, i pareri e i nulla osta di competenza dell’ente; c) assiste ai lavori della comunità e del consiglio in qualità di segretario; d) comunica alla Giunta regionale ogni variazione intervenuta nell’assetto degli organi di gestione del Parco e trasmette la documentazione relativa agli obblighi informativi per l’attività di monitoraggio, come definita dalla Giunta Regionale. In caso di assenza o impedimento temporaneo del Direttore / Segretario, le relative funzioni sono conferite con provvedimento del Presidente a funzionari con incarichi di Responsabile in Area Posizione Organizzativa. Art. 24 Il Segretario Le funzioni di Segretario sono svolte dal Direttore. In tale veste, il Direttore provvede ai compiti ed alle incombenze allo stesso attribuite dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti. In particolare: a)partecipa alle riunioni della Comunità e del Consiglio e ne redige e sottoscrive i verbali; b)cura l’istruttoria delle proposte di deliberazione ed attende ad ogni altra incombenza necessaria al funzionamento degli organi collegiali; c) roga i contratti dell’Ente Parco e ne cura il repertorio; d)cura la conservazione e la raccolta degli atti dell’Ente e delle deliberazioni. TITOLO V FINANZA E CONTABILITA’ Art. 25 Mezzi finanziari ed equilibrio della gestione L’Ente Parco provvede al conseguimento degli scopi statutari con i seguenti mezzi: •quote di partecipazione degli Enti che compongono l’Ente Parco; •proventi derivanti dagli atti di concessione e dalla gestione di eventuali servizi; •conferimenti ordinari e straordinari disposti dallo Stato, dalla Regione, dall’Unione Europea e da altri Enti. Fermo restando l’obbligo degli Enti che compongono l’Ente Parco di partecipare alle spese generali, la gestione degli altri servizi deve assicurare l’integrale copertura di tutti i restanti costi, compresi gli oneri di ammortamento e gli interessi passivi, così da garantire al bilancio il pareggio economico e finanziario. Art. 26 Riparto delle spese Gli Enti che compongono l’Ente Parco partecipano all’attività economica con le quote determinate in base all’ art. 7, al netto dei contributi regionali. Le spese di carattere generale sono annualmente ripartite tra i gli Enti che compongono l’Ente Parco in sede di approvazione del bilancio di previsione. Gli Enti che compongono l’Ente Parco provvedono a stanziare nei propri bilanci, nel quadro dei propri impegni programmati- ci, i fondi necessari per il finanziamento dei contributi a proprio carico. I contributi degli Enti che compongono l’Ente Parco possono essere versati in due rate annuali con scadenza rispettivamente 31 marzo e il 30 settembre, oppure in un unica soluzione successiva all’approvazione delle quote di riparto da parte della Comunità del Parco. Art. 27 Servizi di cassa e tesoreria L’Ente Parco ha un proprio tesoriere. Il servizio di cassa e tesoreria è espletato da Istituto di credito individuato secondo le procedure previste dalla normativa. TITOLO VI TRASPARENZA - ACCESSO – PARTECIPAZIONE Art. 28 Trasparenza L’Ente Parco uniforma la propria attività al principio della trasparenza ed a tal fine, fatte salve le specifiche riserve stabilite dalla legge, tutti i procedimenti e gli atti dell’ente sono pubblici ed estensibili ai cittadini, per garantire l’imparzialità della gestione. L’Ente Parco favorisce la più ampia diffusione delle notizie sulla propria attività. Art. 29 Albo delle pubblicazioni Gli atti degli Organi dell’ente per i quali la legge, lo statuto o altre norme, prevedano la pubblicazione, vengono pubblicati con l’affissione in apposito spazio destinato all’Albo, nella sede dell’Ente Parco e sull’albo pretorio on line, pubblicato sul sito internet dell’Ente. I regolamenti devono comunque essere sottoposti a forme di pubblicità che ne consentano l’effettiva conoscibilità. Essi devono essere accessibili a chiunque intenda consultarli. Art. 30 Accesso I titolari di interessi pubblici e privati possono accedere alle informazioni e ai dati in possesso dell’Ente, secondo le norme di legge e del presente statuto e del relativo regolamento. Il regolamento stabilisce le modalità di informazione e di accesso dei cittadini interessati agli atti dell’Ente Parco e di intervento nei procedimenti amministrativi posti in essere dall’Ente. Il regolamento individua il funzionario responsabile, disciplina tutte le modalità dell’intervento, fissa i termini di tempo entro i quali i soggetti interessati possono formulare le proprie osservazioni e l’Amministrazione deve pronunciarsi, nonché il soggetto competente ad emettere il provvedimento finale. Art. 31 Partecipazione L’Ente Parco cura ogni possibile forma di partecipazione e, in particolare: •assicura che ai reclami dei cittadini sia data tempestiva risposta scritta; •promuove e, se richiesto, partecipa ad assemblee o incontri indetti da associazioni o da gruppi; •cura i rapporti con le istituzioni scolastiche, di ogni ordine e grado, mediante incontri, visite guidate, concorsi di idee e predisposizione di sussidi didattici; •predispone pubblicazioni divulgative per illustrare ai cittadini i dati essenziali dell’Ente Parco e della sua attività; Allo scopo di valorizzare in modo completo l’apporto che le organizzazioni e le libere forme associative possono dare all’attività istituzionale dell’Ente Parco, il Presidente ed il Consiglio, possono convocare riunioni dei rappresentanti delle Amministrazioni pubbliche, e delle associazioni culturali, naturalistiche, ricreative e piscatorie aventi sede ed operanti da almeno un anno nell’ambito del territorio del Parco, nonché di rappresentanze economiche e sindacali. Altre forme di partecipazione possono essere realizzate dal Consiglio in presenza di contingenze di carattere particolare o di interesse strettamente locale. Bollettino Ufficiale – 13 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 TITOLO VII DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI Art. 32 Disposizioni transitorie 1. Il Direttore del Consorzio resta in carica sino alla nomina del Direttore dell’Ente Parco nei modi e nelle forme previste dalla l.r. n. 12/2011. Art. 33 Disposizione finale Dal giorno successivo alla pubblicazione dello Statuto adeguato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, l’Ente di diritto pubblico per la gestione del Parco Regionale Valle del Lambro, subentra nella titolarità di tutti i rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo al preesistente Consorzio per la gestione del Parco della Valle del Lambro. – 14 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Consorzio Agridifesa Lombardia - Milano Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale n. X/2774 del 5 dicembre 2014 TITOLO I COSTITUZIONE - SEDE - DURATA - SCOPI Art. 1 E’ costituita una Associazione di Imprenditori Agricoli con la denominazione di «CONSORZIO AGRIDIFESA LOMBARDIA» con sede in Milano Viale Isonzo n. 27. Art. 2 La durata dell’associazione è fissata fino al 31 dicembre 2050 e può essere prorogata una o più volte con deliberazione dell’assemblea. Art. 3 L’associazione, senza fini di lucro, ha per scopo di effettuare l’assistenza tecnica organizzativa dei propri associati intesa a promuovere il miglioramento e la difesa anche economica delle loro produzioni. Tale assistenza si può estrinsecare attraverso: a) la costituzione di un ufficio tecnico; b) la tenuta di corsi professionali; c) lo studio di nuove varietà nel campo della viticoltura, frutticoltura, orticoltura e di ogni altra coltura; d) la sorveglianza dei vivai; e) l’agrometeorologia e la difesa attiva, ancorché a carattere sperimentale, delle produzioni agricole degli associati; f) la difesa passiva delle produzioni degli associati contro le avversità atmosferiche, le fitopatie e le epizoozie ed ogni altra malattia del bestiame nonché per la copertura dei costi di rimozione, distruzione e smaltimento dei capi morti e tutte le altre patologie animali che possono colpire gli allevamenti, i danni arrecati dalla selvaggina e dalla fauna selvatica o domestica inselvatichita alle produzioni agricole e alle opere approntate sui terreni coltivati, da attuarsi mediante iniziative mutualistiche e/o con ricorso alla stipulazione di contratti di assicurazione nelle forme regolamentate dalle Leggi vigenti in materia; g) le iniziative di promozione per la commercializzazione delle produzioni agricole degli associati; h) il ricorso, nell’interesse degli associati, a tutte le provvidenze legislative comunali, provinciali, regionali, statali e comunitarie; i) azioni di tutela da attuarsi mediante iniziative mutualistiche e/o con ricorso alla stipulazione di contratti di assicurazione nelle forme regolamentate dalle leggi vigenti in materia, contro le avversità atmosferiche che colpiscono le strutture aziendali poste in campo (serre, tunnel, impianti di climatizzazione ed irrigazione, reti di protezione, ecc.) finalizzate al miglioramento delle produzioni degli associati; j) l’organizzazione e lo studio di programmi di assistenza per la raccolta e lo smaltimento degli imballi e dei rifiuti derivati da ogni attività agricola; k) l’istituzioni di fondi rischi di mutualità e solidarietà nonché la partecipazione ad iniziative mutualistiche anche di tipo associativo per lo sviluppo di forme di difesa; l) l’elaborazione di studi e progetti tesi all’innovazione, alla sperimentazione e alla diffusione delle migliori pratiche nel campo del risparmio energetico, delle fonti rinnovabili e del miglioramento dell’impatto ambientale derivante dalle produzioni energetiche; m) l’esecuzione di ogni altra attività atta a promuovere il progresso dell’azienda agricola associata. L’associazione persegue le finalità sopra riportate sul territorio della Regione Lombardia. I servizi di assistenza, in presenza di specifici ordinamenti comunitari e/o nazionali, possono essere estesi anche ai non associati. Art. 4 L’associazione può partecipare a società ed Enti le cui finalità possano concorrere, direttamente o strumentalmente, al raggiungimento dei fini sociali. Essa può inoltre compiere, a con- dizione che tali attività non assumano carattere prevalente, le operazioni mobiliari e immobiliari e tutte le attività di qualsiasi altro tipo e/o specie utili al perseguimento dei propri scopi istituzionali e del proprio scopo. Ha, altresì, la facoltà di fondersi con analoghi Organismi aventi le stesse finalità. TITOLO II ASSOCIATI Art. 5 Il numero degli associati è illimitato. Hanno diritto all’ammissione tutti gli imprenditori agricoli della zona, aventi i requisiti prescritti, con esclusione di coloro che facciano parte di organismi similari, salvo il diritto di opzione. Possono, altresì, essere associati, Enti, Società, Cooperative, Associazioni, Consorzi, interessati alla tutela, al miglioramento ed allo sviluppo delle produzioni agricole e/o allevamenti. Art. 6 L’aspirante associato deve presentare domanda al Consiglio di Amministrazione, compilando e sottoscrivendo l’apposito modulo di cui al Regolamento dell’associazione stessa. Con la domanda, l’aspirante deve dichiarare di assumere i seguenti obblighi: 1) impegno al versamento della quota di ammissione determinata dall’Assemblea con un minimo di euro 6 (sei); 2) impegno al versamento dei contributi associativi e/o mutualistici nella misura deliberata dall’Assemblea; 3) impegno ad osservare le norme del presente Statuto e del Regolamento di cui all’art. 12; 4) autorizzare l’associazione, nei casi di insolvenza nel pagamento dei contributi dovuti al consorzio stesso, a richiedere alla Società assicuratrice il deposito presso il Tesoriere dell’Ente, con pieno effetto liberatorio, l’importo dell’indennizzo dovuto fino alla concorrenza del credito dell’associazione nei confronti dell’associato. Il Consiglio di Amministrazione ha facoltà di chiedere all’aspirante associato ulteriori informazioni e l’esibizione dei documenti comprovanti la legittimità della domanda ed il possesso dei titoli e dei requisiti dichiarati. L’associato è obbligato a comunicare all’associazione entro il 28 febbraio di ogni anno le variazioni dei dati anagrafici indicati nella domanda di ammissione. Art. 7 Sulle domande di ammissione decide il Consiglio di Amministrazione. Avverso il provvedimento di reiezione della domanda è dato ricorso in prima istanza al Collegio dei Probiviri nel termine perentorio di trenta giorni dalla comunicazione. La decisione di accoglimento del ricorso ha la stessa efficacia del provvedimento di ammissione deliberato dal Consiglio di Amministrazione. Art. 8 Il nuovo associato è tenuto a versare l’importo della quota di ammissione, nella misura determinata dall’assemblea entro un mese dalla comunicazione del provvedimento di ammissione o dalla decisione del Collegio dei Probiviri. Nel caso di inosservanza, il provvedimento o la decisione di ammissione si intendono annullati ad ogni effetto. Le somme versate a titolo di quota di ammissione non sono ripetibili e restituibili. Art. 9 Nel caso di morte di un associato il rapporto associativo può continuare con gli eredi, a condizione che questi siano in possesso dei requisiti per l’ammissione e presentino la relativa domanda corredata dalla documentazione prevista dal precedente art. 6, escluso il punto 1, entro centoventi giorni dall’apertura della successione tramite un loro rappresentante. Gli eredi sono comunque tenuti in solido al pagamento di tutte le somme dovute all’associazione dal loro dante causa. Art. 10 Oltre che nei casi previsti dalla legge, si perde la qualifica di associato: Bollettino Ufficiale – 15 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 a) per recesso. La relativa domanda è presentata per iscritto al Consiglio di amministrazione. Il recesso ha effetto immediato, fermo restando il rispetto degli obblighi assunti e non assolti alla cessazione del rapporto. Il Consiglio di amministrazione può, entro il termine perentorio di 40 giorni, non accogliere la domanda di recesso con motivazione scritta. L’interessato, fermo restando quanto previsto dall’art. 24 C.C., può ricorrere contro questa decisione al Collegio dei Probiviri; b) per decadenza a causa della perdita dei requisiti prescritti per l’ammissione o per non aver partecipato per almeno due anni consecutivi alle iniziative, anche di difesa attiva o passiva, realizzate dall’associazione. L’associato è obbligato a comunicare subito per iscritto la perdita dei requisiti e documentarla in modo appropriato al fine di far risultare la causa che ha effetto immediato. In entrambe le ipotesi resta fermo il rispetto degli obblighi assunti e non assolti alla cessazione del rapporto; c) per morte. In questo caso il rapporto associativo può continuare ai sensi del precedente art. 9; d) per scioglimento, in caso di Enti e società, che va comunicato all’associazione entro trenta giorni, fermo restando il rispetto degli obblighi assunti e non assolti alla cessazione del rapporto. Art. 11 L’associato perde la qualifica per esclusione nel caso in cui: a) non sia più in grado di concorrere al raggiungimento degli scopi dell’Ente; b) con l’inosservanza degli obblighi assunti o con la propria condotta, rechi danno morale o materiale all’associazione; c) per quattro esercizi consecutivi non abbia provveduto al pagamento dei contributi associativi; d) in caso di inosservanza delle disposizioni del presente Statuto o delle deliberazioni degli organi dell’associazione o in conseguenza di atti o fatti in contrasto con gli interessi dell’associazione. L’esclusione è deliberata ed il recesso è accertato dal Consiglio di amministrazione e comunicata per iscritto all’interessato. Contro la deliberazione del Consiglio di Amministrazione, fermo restando quanto previsto dall’art. 24 C.C., può essere proposto ricorso al Collegio dei Probiviri. L’accoglimento riammissione. del ricorso comporta il diritto alla TITOLO III REGOLAMENTO Art. 12 Il regolamento interno, da approvarsi dall’Assemblea a norma dell’art. 20, stabilirà le norme per l’esplicazione dell’attività dell’associazione nonché le modalità di votazione delle assemblee e potrà, altresì, determinare le penalità in caso di inadempienza da parte degli associati. TITOLO IV PATRIMONIO SOCIALE - BILANCIO Il patrimonio è costituito: Art. 13 −− dal fondo di dotazione iniziale di Euro 52.000,00 (cinquantaduemila virgola zero zero); −− dalle quote di ammissione degli associati; −− da beni mobili ed immobili; −− dai valori per acquisti, lasciti o donazioni che per qualsiasi altro titolo spettino o vengano in possesso dell’associazione; −− dalle riserve. Le entrate sono costituite: −− dai contributi associativi annuali; −− da eventuali contributi straordinari da destinare al funzionamento dell’associazione; −− da eventuali contributi per il funzionamento e le necessità dell’associazione erogati da enti pubblici o privati; −− dai contributi versati dagli associati per la difesa attiva e passiva o per iniziative mutualistiche; −− dai contributi degli associati per la costituzione di un fondo o per la partecipazione ad altre iniziative mutualistiche; −− da eventuali altre entrate. Art. 14 L’esercizio sociale va dal 1° Gennaio al 31 Dicembre di ogni anno. Alla fine di ciascun esercizio, il Consiglio di Amministrazione provvede alla compilazione del bilancio consuntivo da sottoporre all’Assemblea entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale o entro sei mesi quando particolari esigenze lo richiedono. L’associazione per le finalità previste dal «Fondo di Solidarietà Nazionale» ha l’obbligo di tenere una contabilità separata dei contributi associativi e pubblici attinenti le attività di difesa passiva delle produzioni e per le iniziative mutualistiche con l’accensione di un apposito conto corrente sul quale gestire le entrate e le spese della contabilità separata. Provvede pure alla compilazione di una relazione illustrante l’attività svolta durante l’esercizio, con particolare riguardo all’aspetto tecnico. Art. 15 Gli avanzi netti di gestione non sono ripartibili fra gli associati, ma destinati ad incrementare il Fondo di Riserva. Il Consiglio di Amministrazione ne potrà destinare una parte ad iniziative di carattere mutualistico, al miglioramento alle strutture tecniche dell’associazione o comunque per il perseguimento degli scopi istituzionali. TITOLO V ORGANI SOCIALI Art. 16 Sono organi dell’associazione: a) L’Assemblea degli associati (generale o parziale); b) Il Consiglio di Amministrazione; c) Il Presidente; d) Il Collegio Sindacale; e) Il Collegio dei Probiviri. Art. 17 L’Assemblea generale è costituita dagli associati o dagli associati delegati nominati in sede di assemblee parziali se indette, per gruppi di Comuni di appartenenza, qualora le stesse si rendano obbligatorie per Legge. In tale ultimo caso ogni delegato deve intervenire personalmente all’assemblea. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione convoca l’Assemblea generale facendola precedere dalla convocazione delle assemblee parziali degli associati, le quali eleggono i delegati che parteciperanno all’assemblea generale. Le Assemblee parziali ai sensi delle Leggi vigenti sono disciplinate dal Regolamento interno di cui all’art. 12 del presente Statuto. Compito esclusivo delle Assemblee parziali è la elezione degli associati delegati che dovranno partecipare personalmente all’Assemblea generale. La convocazione dell’Assemblea generale può aver luogo non prima di sette giorni dalla data di svolgimento dell’ultima Assemblea parziale. Art. 18 L’Assemblea, sia parziale che generale ordinaria o straordinaria, è convocata dal Presidente del Consiglio di Amministrazione o da chi ne esercita le funzioni dopo specifica delibera assunta dal Consiglio di Amministrazione, mediante avviso da affiggere nei locali dell’associazione e da comunicarsi a ciascun associato almeno otto giorni prima dell’adunanza con mezzi idonei atti ad attestarne l’avvenuta ricezione, nonché eventualmente da pubblicarsi sui quotidiani locali e sui giornali di categoria. L’avviso deve indicare la sede di convocazione, gli argomenti da trattare e la data della eventuale seconda convocazione. – 16 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Art. 19 L’assemblea generale deve essere convocata ogni anno entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale o entro sei mesi quando particolari esigenze lo richiedano e quante altre volte il Consiglio di Amministrazione lo ritenga necessario o ne sia fatta motivata richiesta da almeno un decimo degli associati. caso di impedimento di quest’ultimo partecipano con un Rappresentante munito di delega dell’Organo competente. Un associato non può, in Assemblea, rappresentare per delega più di altri due associati oltre alle ragioni proprie. La delega deve risultare da un atto scritto, anche in calce all’avviso per l’Assemblea e deve essere rimessa al Presidente prima della riunione od all’inizio di essa. E’ di competenza dell’assemblea generale ordinaria: a) Approvare il bilancio consuntivo redatto secondo le disposizioni delle normative vigenti che sarà posto a disposizione degli associati soci almeno sette giorni prima della convocazione delle Assemblee parziali presso la sede dell’Associazione. Laddove non siano previste le assemblee parziali, il bilancio sarà posto a disposizione degli associati almeno quindici giorni prima della data di convocazione della Assemblea Generale. b) Nominare i membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale, determinando gli emolumenti, nominare i membri del Collegio dei Probiviri nonché nominare il Presidente del Collegio Sindacale salvo casi diversi previsti dalla legge; c) Determinare la quota di ammissione per i nuovi associati la quota del contributo associativo annuale a carico degli associati non assicurati, le quote dei contributi associativi annui per la copertura degli oneri di funzionamento e per la copertura degli oneri connessi alle forme di difesa passiva e attiva prescelte; d) Determinare in merito ai programmi di assistenza tecnicoproduttiva ed organizzativa rientranti tra quelli contemplati nell’art. 3; e) Deliberare la istituzione di fondi mutualistici, adottando il relativo regolamento di attuazione o deliberare di partecipare a iniziative mutualistiche di tipo associativo e può delegare il Consiglio di Amministrazione su questi argomenti conferendogli pieni poteri; f) Approvare il Regolamento di cui all’art. 12; nonché quelli relativi alle iniziative mutualistiche. E’ di competenza dell’Assemblea generale straordinaria: 1) Deliberare le modificazioni dello Statuto sociale; 2) Deliberare lo scioglimento dell’associazione e la devoluzione dei beni patrimoniali; 3) Nominare i liquidatori secondo le disposizioni attuative dell’art. 11 del Codice Civile. Art. 20 Le Assemblee parziali sono valide in prima convocazione quando sia presente o rappresentata la maggioranza assoluta degli associati; in seconda convocazione, che potrà avvenire anche nello stesso giorno, ad un’ora di distanza dalla prima convocazione, qualunque sia il numero degli associati presenti o rappresentati. Le deliberazioni sono validamente adottate con voto favorevole della maggioranza degli associati presenti o rappresentati. Le stesse maggioranze sono richieste anche per la costituzione dell’assemblea generale ordinaria e straordinaria. Le deliberazioni dell’Assemblea generale sono validamente adottate con il voto favorevole della maggioranza degli associati o delegati presenti aventi diritto al voto. In caso di parità iniziale di voto si procederà a successive votazioni. Nelle assemblee generali straordinarie che devono deliberare sulle modifiche statutarie, sul cambiamento dell’oggetto sociale, sulla trasformazione dell’Associazione, il trasferimento di esso o sullo scioglimento dell’associazione, è richiesto il voto favorevole di almeno tre quarti degli associati o delegati aventi diritto al voto. Per le deliberazioni riguardanti le modifiche statutarie in adeguamento a normativa di Legge, l’Assemblea Straordinaria delibera con le maggioranze previste dallo Statuto per le Assemblee Ordinarie. Art. 21 Alle Assemblee parziali partecipano gli associati, che risultino iscritti nel libro Soci da almeno tre mesi e risultino in regola con il pagamento delle quote e dei contributi. Ogni associato ha diritto ad un solo voto. Le persone giuridiche, gli Enti, le Società, le Associazioni, i Consorzi partecipano alle Assemblee in persona del loro Legale rappresentante e in Art. 22 Le Assemblee, sia ordinarie che straordinarie, sono presiedute dal Presidente del Consiglio di Amministrazione ed, in caso di sua assenza o impedimento, dal Vice - Presidente. In mancanza dei due, saranno presiedute da uno degli associati designato dall’assemblea. Le deliberazioni dell’assemblea ordinaria devono risultare da verbale sottoscritto dal Presidente e dal Segretario (che può anche essere non associato). Quelle dell’assemblea straordinaria devono risultare da verbale redatto da Notaio. Art. 23 Le deliberazioni dell’Assemblea sono vincolanti per tutti gli associati, anche non presenti o dissenzienti. Art. 24 Il Consiglio di Amministrazione è composto da 9 (nove) a 15 (quindici) membri nominati dall’Assemblea e dei quali almeno i 2/3 devono essere scelti fra i soci. Qualora l’elezione del Consiglio di Amministrazione avvenga sulla base di liste presentate dai soci, i seggi del Consiglio di Amministrazione sono attribuiti, nella misura di due terzi, alla lista che ha riportato il maggior numero di voti, il restante terzo sarà attribuito alla lista o suddividendo in proporzione i seggi, alle due liste che seguono nell’ordine dei voti riportati. Fra i candidati della stessa lista saranno nominati quelli che avranno riportato un maggior numero di voti preferenziali, senza preferenza in ordine della lista. Gli amministratori durano in carica quattro anni e sono rieleggibili; il presidente non può essere eletto per più di due mandati consecutivi. Se, nel corso dell’esercizio, vengono a mancare uno o più consiglieri, si applicano le norme dell’art. 2386 del C.C. ove è previsto che gli Amministratori che restano in carica provvedono a sostituirli con deliberazione approvata dal Collegio Sindacale, purché la maggioranza sia sempre costituita da Amministratori nominati dall’Assemblea. Gli Amministratori così nominati, restano in carica sino alla prossima Assemblea. Qualora l’elezione del Consiglio di Amministrazione sia avvenuta sulla base di liste presentate, subentrano i primi degli esclusi della lista di appartenenza, che restano in carica fino allo scadere del Consiglio di Amministrazione in carica. In caso di vacanza di posti nel Consiglio di Amministrazione per cessazione della carica di uno o più membri eletti dall’Assemblea, il Consiglio provvederà alla sostituzione, con il primo dei non eletti della lista di appartenenza del consigliere vacante, fino ad esaurimento della lista stessa. In sua mancanza può essere cooptato qualsiasi associato. I membri cooptati restano in carica fino alla prima assemblea successiva alla cooptazione. In detta ipotesi, nella prima riunione che ha luogo dopo l’Assemblea che lo ha eletto, il Consiglio di Amministrazione elegge il Presidente ed il Vice-Presidente. Sono assolutamente incompatibili con l’esercizio delle funzioni di membro del Consiglio di amministrazione, del Collegio sindacale e del Collegio dei Probiviri coloro che direttamente, o per interposta persona, svolgono attività di agente, subagente o broker nel settore assicurativo o il cui coniuge, convivente, parenti entro il secondo grado, svolgano le medesime attività. Art. 25 Il Consiglio di Amministrazione è convocato dal Presidente ogni qual volta lo reputi utile o necessario o quando ne sia fatta domanda da almeno 1/3 dei consiglieri o dal Collegio Sindacale. La convocazione è fatta con mezzi idonei ad attestarne l’avvenuta ricezione da parte dei destinatari, preferibilmente mediante posta elettronica certificata fatta pervenire almeno un giorno prima della riunione. Bollettino Ufficiale – 17 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Le adunanze sono valide quando intervenga la maggioranza dei membri in carica. Le deliberazioni sono prese a maggioranza semplice dei voti dei consiglieri presenti. dono quali arbitri amichevoli compositori con dispensa da ogni formalità e la loro decisione è inappellabile. Nelle votazioni palesi, in caso di parità, prevale il voto del Presidente; in quelle segrete, la parità comporta la reiezione della proposta. TITOLO VI RISCOSSIONE DEI TRIBUTI CONSORTILI Il consigliere che, senza giustificato motivo, è assente per più di 3 (tre) sedute consecutive decade dal mandato. La decadenza è comunicata dal Presidente a mezzo lettera raccomandata. Art. 26 Il Consiglio di Amministrazione è investito della gestione dell’associazione e potrà, quindi, compiere tutti gli atti ed operazioni ordinarie e straordinarie di amministrazione che comunque rientrino negli scopi associativi, fatta eccezione soltanto per quelli che per disposizione di legge e dell’atto costitutivo siano riservati all’Assemblea. Il Consiglio di Amministrazione può conferire eventuali deleghe di funzioni sia al Presidente, sia ai singoli Componenti il Consiglio stesso, nei limiti individuati con propria deliberazione assunta e depositata nelle forme di Legge Art. 27 Il Presidente del Consiglio di amministrazione ha la rappresentanza legale dell’associazione e la firma sociale. Egli ha facoltà di transigere e di conciliare, di rilasciare quietanza liberatoria e di provvedere a quanto altro occorre per la esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione. Spetta al Presidente di promuovere le azioni davanti alla Autorità Giudiziaria od Amministrativa di qualsiasi ordine e grado e di nominare procuratori alle liti. Nel caso di assenza o di impedimento, il Presidente è sostituito dal Vice-Presidente od, in mancanza, da altro consigliere delegato dal Presidente. Art. 28 Il Collegio Sindacale si compone complessivamente di tre membri effettivi di cui un rappresentante del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ed un rappresentante della Regione dove ha sede l’Ente e di due supplenti scelti tra gli iscritti negli appositi Albi Professionali. L’assemblea può deliberare l’ampliamento del collegio sindacale fino ad un massimo di 5 (cinque) membri effettivi, qualora ciò si renda necessario in applicazione di norme che prevedano la presenza di membri di diritto. L’assemblea nomina i membri eletti. Nei casi in cui i membri di diritto non siano stati tempestivamente nominati dagli Organi Competenti per le riunioni per l’approvazione del bilancio e per le revisioni trimestrali, il Collegio Sindacale può funzionare anche in mancanza dei membri di diritto. L’assemblea nomina il Presidente del Collegio Sindacale salvo casi diversi previsti per legge. I sindaci durano in carica tre anni e sono rieleggibili. L’emolumento dei Sindaci viene fissato dall’assemblea prima della loro nomina. Art. 29 Il Collegio Sindacale, vigila sull’osservanza della Legge, dello Statuto, dei provvedimenti emessi dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e dalla Regione Lombardia, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dall’associazione e sul suo corretto funzionamento. Il Collegio Sindacale esercita, inoltre, il controllo contabile. Art. 30 Il Collegio dei Probiviri è costituito da tre persone elette dall’assemblea al di fuori degli iscritti all’associazione. I Probiviri durano in carica quattro anni e sono rieleggibili. Art. 31 Tutte le controversie che potessero insorgere fra gli iscritti oppure tra un iscritto e l’associazione in dipendenza dell’esecuzione od interpretazione dello Statuto, delle deliberazioni dell’assemblea e del Consiglio di Amministrazione, escluse quelle che per Legge non possono formare oggetto di compromesso, saranno deferite al giudizio del Collegio dei Probiviri, i quali deci- Art. 32 La riscossione delle quote e dei contributi consortili può essere effettuata anche mediante ruolo in base alle vigenti disposizioni in materia di esazione dei contributi non erariali. TITOLO VII DISPOSIZIONI FINALI Art. 33 Per tutto quanto non disciplinato dal presente statuto e dal regolamento, valgono le norme del codice civile e le altre disposizioni di legge vigenti in materia di persone giuridiche di diritto privato. – 18 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Azienda di Servizi alla Persona «ASP Basso Lodigiano» Codogno (LO) Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale n. X/2940 del 19 dicembre 2014 Bollettino Ufficiale Bollettino Ufficiale – 19 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 – 20 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Bollettino Ufficiale Bollettino Ufficiale – 21 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Società Cooperativa Agricola COOP.DI. Italia - Sondrio Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale n. X/2945 del 19 dicembre 2014 TITOLO I COSTITUZIONE SEDE - DURATA - SCOPI Art. 1 Costituzione – denominazione - sede E’ costituita con sede in Sondrio tra cooperative agricole e produttori titolari di aziende agricole residenti in tutte le Regioni Italiane, una società cooperativa agricola per azioni a mutualità prevalente, denominata «Società Cooperativa Agricola COOP. DI. ITALIA» in breve denominata «COOP.DI. ITALIA». E’ facoltà della cooperativa istituire e sopprimere sedi operative e/o secondarie e/o locali. Art. 2 Durata La durata di COOP.DI. ITALIA è fissata fino al 31 dicembre 2050 e può essere prorogata una o più volte dall’Assemblea straordinaria dei soci, salvo il diritto di recesso per i soci dissenzienti, nei modi legge Art. 3 Scopo mutualistico COOP.DI. ITALIA, operando secondo i principi della mutualità e senza fini di lucro, si propone di contribuire al miglioramento delle condizioni economiche, professionali e culturali dei propri soci. Tale attività si esplica ai sensi della legge 31 gennaio 1992 n. 59 e successive modificazioni ed integrazioni e ai sensi degli articoli 2511 e seguenti del Codice Civile. COOP.DI. ITALIA, si riconosce come parte del movimento cooperativo e opera attivamente per definirne gli orientamenti, etici, sociali, economici, finanziari, strategici, e organizzativi. Il conseguimento degli scopi, si esplicano partendo dal concetto del «buon padre di famiglia» e dal «buon senso» correlandola ai principi della solidarietà, della sussidiarietà e trasparenza nel rispetto della Legge. Art. 4 Oggetto sociale La COOP.DI. ITALIA per il conseguimento dello scopo sociale, potrà compiere tutti gli atti e concludere tutte le operazioni contrattuali di natura immobiliare, mobiliare, industriale e finanziaria necessarie od utili alla realizzazione degli scopi sociali e o comunque direttamente o indirettamente attinenti ai medesimi nonché tra l’altro e solo per indicazione esemplificativa e non limitativa potrà intraprendere le seguenti attività di: a)Assistenza tecnica, organizzativa e commerciale dei propri soci, intesa a favorire la produzione e il miglioramento delle produzioni agricole e zootecniche, la riduzione dei costi diretti e indiretti, la difesa passiva e attiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture, il tutto al fine di tutelare e migliorare il reddito, il capitale mobiliare e immobiliare ed umano degli associati; b)Difesa passiva e attiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture, è attuata nei termini di cui alla Legge 102/2004 e Legge 82/2008 e s.m.i., a tutela: −− delle produzioni agricole e zootecniche contro le avversità atmosferiche, le fitopatie e le epizoozie ed ogni altra malattia del bestiame; −− dei redditi dei soci; −− della copertura dei costi: di rimozione, distruzione e smaltimento dei capi morti; −− di tutte le patologie animali che possono colpire gli allevamenti; −− dei danni arrecati dalla selvaggina e dalla fauna selvatica o domestica inselvatichita alle produzioni agricole, zootecniche ed alle opere approntate sui terreni coltivati; −− dei danni arrecati dalle avversità naturali e atmosferiche alle strutture aziendali poste in campo (serre, tunnels, impianti di irrigazione, ecc),. −− Le modalità adottate per raggiungere gli obiettivi di tale attività, possono contemplare iniziative mutualistiche e/o assicurative nelle forme regolamentate dalle Leggi vigenti in materia. −− L’attività di gestione del rischio di cui al Reg. UE n. 1305/2013 del 17 dicembre 2013 e Reg. UE 702/2014 della Commissione e s.m.i., sono trattate con le stesse regole e modalità dell’attività di difesa di cui al D.Lgs. 102/2004 e s.m.i.. c)Raccolta, movimentazione, trasporto, lavorazione, trasformazione e la commercializzazione, anche al minuto, delle produzioni agricole e zootecniche realizzate dai propri soci; d)Acquisto, rappresentanza commerciale e la vendita dei mezzi tecnici necessari per la realizzazione delle produzioni agricole e zootecniche dei soci; e)Conduzione diretta di terreni agricoli, al fine di produrre prodotti agricoli, anche mediante la bonifica, dei terreni di proprietà dei soci ed eventualmente anche di terzi; f) Promozione, pubblicizzazione, valorizzazione e difesa della produzione ed il commercio dei prodotti dei propri soci; g)Reperimento nell’interesse dei soci, delle provvidenze legislative regionali, statali e comunitarie; h)Stimolare la creazione e il consolidamento di legami fiduciari e di capitale sociale tra i soci; i) Promuovere, sviluppare e gestire iniziative mutualistiche per le attività comuni e o collaterali. Art. 5 Attività Ai fini del raggiungimento dell’oggetto sociale la cooperativa potrà inoltre: a)stipulare contratti con società di assicurazione, nelle forme regolamentate dalle vigenti Leggi in materia, a fronte del rischio di perdite economiche per gli associati causate da: −− avversità atmosferiche, da epizoozie o fitopatie, da infestazioni parassitarie; −− emergenza ambientale del raccolto, degli animali e delle piante; −− danni arrecati dalla selvaggina e dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e alle opere approntate sui terreni coltivati ed alle strutture aziendali poste in campo; −− crisi di mercato ed ogni eventuale evento assicurabile; b)attuare mediante iniziative mutualistiche, nelle forme regolamentate dalle vigenti Leggi in materia, la tutela dei Soci; anche mediante l’istituzione di fondi di mutualità e solidarietà, nonché partecipazione ad iniziative mutualistiche, anche di tipo associativo; c)gestire fondi di mutualizzazione, nelle forme regolamentate dalle vigenti Leggi in materia, che consentano, agli imprenditori agricoli associati ai consorziati, di assicurarsi e di beneficiare di pagamenti compensativi in caso di perdite economiche causate da avversità atmosferiche o dall’insorgenza di focolai di epizoozie o fitopatie o da infestazioni parassitarie o dal verificarsi di un’emergenza ambientale o a seguito di un drastico calo del reddito. Tra questi, è possibile la gestione dei fondi di mutualizzazione per la stabilizzazione del reddito, consistente nel versamento di contributi finanziari, per il pagamento di compensazioni finanziarie agli agricoltori a seguito di un drastico calo di reddito; d)collaborare con gli organi Comunitari, Statali, Regionali, e Locali per l’applicazione delle disposizioni legislative e regolamentari; e)partecipare a Società ed Enti le cui finalità possono concorrere direttamente o strumentalmente al raggiungi mento dei fini sociali; f) istruire, aggiornare ed addestrare i soci, il personale dipendente ed eventualmente terzi che operino nei settori agricolo alimentare e silvo-pastorale al fine di elevarne la cultura e la professionalità; g)gestire per conto dei propri soci il servizio di elaborazione dati relativo alla loro attività; h)rappresentare i soci, per le attività delegate o gestite, verso gli organismi finanziari quali banche, società finanziarie, società di factoring e di leasing verso le istituzioni locali, regionali, nazionali e internazionali, in particolare con il Mi- – 22 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 nistero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ed Enti collegati e con gli organi della Unione europea; i) accrescere la produttività e l’immagine sociale ed incrementare l’attività dei soci attraverso iniziative di promozione, di studio, di ricerche di mercato, di informazione ed attraverso ogni altro mezzo idoneo a far conoscere ai potenziali soci e clienti i beni ed i servizi che gli stessi sono in grado di assicurare; j) istituire servizi comuni di assistenza tecnica, amministrativa, di marketing da mettere a disposizione dei soci, anche per il controllo delle gestioni, di elaborazione dei dati, di valutazione e di comparazione dei risultati conseguiti da ogni singolo socio; k) elaborare, per conto dei soci ed in stretta collaborazione con gli stessi, progetti, preventivi, programmi di sviluppo e di investimento afferenti qualsivoglia attività legata al campo assicurativo di difesa attiva e passiva, ad effettuare studi, progetti di fattibilità, ricerche e di consulenza di programmazione, organizzazione, direzione e marketing, ad elaborare programmi di studio, di ricerca, di sperimentazione e di aggiornamento delle tecniche di gestione di servizi con la predisposizione di strumenti per il controllo qualitativo e per la valutazione dell’efficacia dei servizi gestiti utilizzando criteri di garanzia, di affidabilità e di ottimizzazione nel rapporto costi benefici delle risorse umane e materiali impegnate nella gestione dei servizi; l) contribuire nel modo più efficace alla conduzione sia tecnica che economica delle attività delle imprese dei soci, nel rispetto dell’autonomia delle singole imprese, per la partecipazione a gare, a trattative, ad aste, a licitazioni pubbliche e private e per l’eventuale definizione delle offerte e ad organizzare la partecipazione, nel caso in cui si renda opportuno e necessario il concorso integrato di più soci alle singole gare per l’acquisizione di beni e/o servizi previsti dagli statuti dei soci; m)favorire l’accesso al credito bancario, all’ottenimento di mutui e di finanziamenti di vario genere da parte dei soci, mediante la stipula di apposite convenzioni con gli istituti di credito, società finanziarie e con altri enti provinciali, regionali, nazionali e comunitari che operano nel settore creditizio; n) curare, per conto dei soci le pratiche necessarie per richiedere ed utilizzare le provvidenze agevolate disposte dalla U.E., dallo Stato, dalla Regione e da Enti locali, oltre ai finanziamenti ed ai contributi agevolati disposti da Ministeri, da altri Organismi pubblici, statali, parastatali o da privati; o) favorire lo sviluppo e la produttività sociale dell’attività lavorativa dei soci, anche acquisendone e commercializzandone i prodotti ed i servizi ed offrendo a terzi, ivi compresi enti pubblici e privati direttamente o tramite la partecipazione a gare d’appalto, licitazioni, ecc. prodotti e servizi; p)promuovere e gestire attività di formazione e di riqualificazione rivolta ai soci, realizzate con risorse proprie, della Regione, dei Fondi Comunitari o di terzi, volte a stimolare e ad accrescere le specifiche competenze e le professionalità degli stessi, a promuovere forme di integrazione tra i soci per la selezione del personale, per le prestazioni integrate dei servizi alla utenza, per il recupero di risorse umane, economiche, tecnologiche e finanziarie, al fine di ottimizzare la gestione delle imprese dei soci, ad adottare marchi ed iniziative comuni, ad approntare cataloghi, opuscoli ed ogni altro mezzo promozionale ritenuto idoneo a sensibilizzare e ad informare sui servizi e sulle attività dei soci, a promuovere incontri con Compagnie Assicuratrici, Committenti, Enti, Strutture Tecniche, Professionisti, Amministratori e Rappresentanze di categoria interessati alle attività dei soci per definire norme comuni di fornitura e di gestione dei servizi e/o per la risoluzione di problemi comuni, a predisporre adeguati strumenti innovativi di valutazione e di analisi dell’attività delle imprese dei soci quali, ad esempio, il bilancio sociale dell’impresa ed i contenuti delle convenzioni tra i soci, i Consorzi cui gli stessi aderiscono e gli Enti Pubblici, a coordinare, nel rispetto delle singole autonomie, l’attività delle imprese dei soci, riducendo diseconomie, contrasti, sprechi di risorse umane e materiali, a studiare, progettare e realizzare sistemi informativi aziendali e ad introdurre nelle organizzazioni delle imprese dei soci, tecniche e strumenti idonei nella gestione interna e nell’organizzazione del lavoro nei servizi; q)promuovere e favorire attraverso adeguati interventi il sorgere di nuove iniziative di cooperazione; r) assegnare a terzi l’esecuzione di quelle attività che i Soci o COOP.DI. ITALIA non sono in grado di svolgere, previa stipulazione di opportuni contratti o convenzioni, anche con finalità promozionali tese a favorire l’adesione a COOP.DI. ITALIA di altre cooperative e loro consorzi in possesso dei prescritti requisiti; s)predisporre marchi e denominazioni specifiche con cui contraddistinguere i propri servizi e/o prodotti; sotto l’osservanza delle nome in materia, tali marchi e denominazioni possono essere concesse in utilizzo, anche dietro corrispettivo, a terzi, preferibilmente cooperative od a consorzi tra cooperative aventi attività affini, che dovranno impegnarsi al rispetto degli specifici obblighi previsti da apposito regolamento predisposto dall’organo amministrativo; t) assumere interessenze e partecipazioni, nelle forme consentite dalla legge, in altre imprese, sotto qualsiasi forma costituite, Consorzi ed Associazioni, che svolgono attività analoghe o comunque accessorie all’attività sociale, allo scopo di realizzare l’oggetto principale nonché allo scopo di stabile investimento e non di collocamento sul mercato; u)promuovere e partecipare ad enti ed organismi anche consortili finalizzati a sviluppare e ad agevolare gli approvvigionamenti di beni e di servizi a favore dei propri aderenti; potrà inoltre aderire a consorzi fidi al fine di ottenere, per il loro tramite, agevolazioni e facilitazioni nell’accesso al credito bancario per sopperire alle esigenze finanziarie, prestando all’uopo le necessarie garanzie e fidejussioni; v) costituire fondi per lo sviluppo tecnologico o per la ristrutturazione o il potenziamento aziendale, ai sensi della legge 59/92 ed eventuali norme modificative ed integrative; z) costituire una sezione di risparmio, disciplinata da un apposito regolamento approvato dall’ Assemblea, per la raccolta di fondi fra i propri soci destinati al perseguimento degli obiettivi sociali; aa)emettere strumenti finanziari, secondo le modalità e nei limiti previsti dalla vigente normativa; bb) ricevere prestiti dai soci finalizzati esclusivamente al conseguimento dell’oggetto sociale, stabilendone la disciplina con apposito regolamento approvato con decisione dei soci, il tutto sotto l’osservanza della normativa tempo per tempo vigente in materia con espressa esclusione di qualsiasi operazione inerente la raccolta del risparmio tra il pubblico, della sollecitazione del pubblico risparmio ai sensi dell’Art. 18 della legge n. 216/74 e successive modificazioni, delle attività di cui alla legge n. 1/91 e n. 197/91 e successive modificazioni, e di ogni altra operazione comunque vietata dalle vigenti e future disposizioni di Legge. Sono comunque escluse dall’oggetto sociale le attività riservate agli intermediari finanziari di cui all’Art. 106 del D.Lgs. 1 settembre 1993 n. 385, quelle riservate alle società di intermediazione mobiliare di cui al D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 e quelle di mediazione di cui la legge 3 febbraio 1989 n. 39, le attività professionali protette di cui alla legge 23 novembre 1939 n. 1815 e loro modifiche, integrazioni e sostituzioni e comunque tutte le attività che per legge sono riservate a soggetti muniti di particolari requisiti non posseduti dalla Società; cc)aderire a Gruppi Cooperativi Paritetici ai sensi dell’art. 2545 septies del Codice civile; dd)richiedere le autorizzazioni necessarie ed avvalersi di tutte le provvidenze ed agevolazioni di legge previste per la cooperazione in generale e o per gli specifici settori di attività nei quali opera; ee)partecipare a Società od Enti le cui finalità possano concorrere, direttamente o strumentalmente, al raggiungimento dei propri fini; ff) fondersi con analoghe cooperative aventi le stesse finalità; gg)costituire società ed organismi vari, assumere partecipazioni, realizzare accordi di collaborazione e interscambi tecnici, produttivi e finanziari (comunque non nei confronti del pubblico), commerciali e di servizi con altri soggetti allo scopo di assicurare il migliore svolgimento e sviluppo della propria attività; hh)svolgere qualunque altra attività connessa ed affine agli scopi sopraelencati, nonché compiere tutti gli atti e concludere tutte le operazioni contrattuali di natura immobiliare, mobiliare e industriale; ii) prestare avalli, fideiussioni ed ogni altra garanzia, anche reale e per debiti di terzi nell’interesse della società e può assumere, sia direttamente sia indirettamente e sempre Bollettino Ufficiale – 23 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 in via non prevalente, interessenze e partecipazioni in altre società od imprese aventi oggetto analogo od affine o connesso al proprio; jj) avvalersi di tutte le provvidenze ed agevolazioni della legge; kk)Coordinamento delle attività svolte dai Soci, nel rispetto delle autonomie dei singoli, fornendo tutta l’assistenza necessaria per assicurare i migliori risultati economici delle loro imprese; ll) Stimolare la collaborazione fra i Soci; mm)Stimolare la ricerca e la promozione di innovazione imprenditoriale e organizzativa; nn)Organizzare ed integrare le risorse umane, economiche, i processi di qualità e di know - how dei Soci per meglio rispondere ai bisogni dei territori e agli interessi della collettività; Le attività di cui sopra, in presenza di specifici ordinamenti comunitari e/o nazionali e/o regionali, possono essere estesi, nel limiti di legge, anche ai non soci nell’ambito del territorio comunitario. Il tutto nel rispetto delle vigenti disposizioni legislative. TITOLO II ADESIONI-REQUISITI-DIRITTI E DOVERI DEI SOCI Art. 6 Soci cooperatori Possono essere soci cooperatori tutti coloro che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e che abbiano i requisiti soggettivi per partecipare alla attività della impresa per il conseguimento degli scopi sociali. Possono essere ammessi a soci: a)i produttori agricoli singoli, e associati, i proprietari, gli affittuari, gli enfiteuti e gli usufruttuari produttori agricoli, i coltivatori diretti, i mezzadri, i coloni e i compartecipanti e comunque tutti coloro che sono interessati alla tutela, al miglioramento ed allo sviluppo delle produzioni agricole derivanti da coltivazione o allevamento che siano soggette a danni da calamità naturali; b)le persone giuridiche come enti, associazioni, cooperative, consorzi, le cooperative a conduzione associata, anche privi di personalità giuridica, le quali esercitino attività nell’ambito dell’agricoltura, della zootecnia, della forestazione e della filiera agro-alimentare, o accessorie, così come definito dall’art, 2135 del C.C. ovvero abbiano interessi sociali, culturali o scientifici in tale ambito; c)elementi tecnici e amministrativi e in grado di concorrere, a vario titolo, al raggiungimento degli scopi sociali nel numero strettamente necessario al buon funzionamento della cooperativa o in ragione dell’interesse al loro inserimento nell’impresa. A tal fine possono essere ammessi a soci anche persone giuridiche purché funzionali al raggiungimento degli scopi sociali nel numero strettamente necessario al buon funzionamento. Per divenire socio cooperatore, l’aspirante socio deve transitare dal ruolo di socio in prova di cui all’Art. 9 dello Statuto. Il numero dei soci cooperatori è illimitato ma non può comunque essere inferiore al minimo stabilito dalla legge. Nella costituzione e nell’esecuzione dei rapporti mutualistici la cooperativa rispetterà il principio di parità di trattamento tra i soci cooperatori. Oltre ai soci cooperatori i soci possono essere suddivisi nelle seguenti categorie: −− soci sovventori (articolo 7); −− soci sottoscrittori di azioni di partecipazione (articolo 8); −− soci in prova (articolo 9); Appositi Regolamenti d’attuazione dovranno regolamentare la vita sociale ed economica delle diverse categorie di soci. Art. 7 Soci sovventori I soci sovventori sono coloro i quali, ai sensi della legge 31-011992 n. 59 ed eventuali norme modificative ed integrative, partecipano a programmi di sviluppo tecnologico, ristrutturazione e potenziamento aziendale. Per i soci sovventori spetta a COOP.DI. ITALIA determinare il periodo minimo necessario per il completamento dei progetti di sviluppo, prima del quale non è consentito il recesso. Tale limitazione deve essere espressamente accettata e sottoscritta. La qualifica di socio cooperatore è incompatibile con la qualifica di socio sovventore. La responsabilità di ciascun socio sovventore per le obbligazioni sociali, in qualsiasi caso, è limitata all’ammontare delle azioni sottoscritte, che non possono essere superiori a Euro 100.000,00 (centomila virgola zero zero). I voti attribuiti ai Soci sovventori non possono superare il terzo dei voti spettanti a tutti i soci. Art. 8 Soci di partecipazione Possono essere ammessi a soci i sottoscrittori dì azioni di partecipazione COOP.DI. ITALIA secondo le modalità e condizioni e con le limitazioni previste dalla legge e dal presente statuto. Art. 9 Soci in prova La Cooperativa istituisce una categoria speciale di soci, denominati soci in prova, ai sensi dell’art 2527, comma 3 del codice civile, i cui diritti ed obblighi sono disciplinati dal presente articolo. I soci in prova sono gli aspiranti soci cooperatori di cui all’Art. 6 che al fine della loro formazione ovvero dell’inserimento nell’impresa, nell’arco di tempo definito da un ciclo produttivo, acquisiscono le informazioni necessarie per poter esprimersi coscientemente nell’ambito dell’attività della COOP.DI. ITALIA. I soci in prova non possono superare un terzo del numero totale dei soci cooperatori. La durata dell’appartenenza del socio in prova a tale categoria speciale, viene fissata dalla Assemblea dei soci cooperatori entro i termini di legge mediante apposito regolamento ed è distinto per tipologia di attività produttiva e relativo ciclo. La durata dell’appartenenza del socio in prova, per le attività di difesa passiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture coincide con la campagna assicurativa dell’anno, che in ogni caso termina il 31 dicembre dell’anno. Il socio in prova ha diritto di voto solo nelle decisioni relative all’approvazione del bilancio e non può rappresentare altri soci. I voti espressi dai soci in prova non possono in ogni caso superare un decimo dei voti spettanti ai soci che partecipano alla relativa decisione. I soci in prova non possono essere eletti nell’Organo amministrativo della Cooperativa e non godono dei diritti di cui agli Art. 2422, 2545 bis e 2476, comma 2, del codice civile. Il socio in prova deve rispettare in ogni caso gli obblighi di cui all’Art. 10. Qualora il socio appartenente alla categoria speciale dei soci in prova, intenda essere ammesso a godere dei diritti che spettano ai soci cooperatori, il suo passaggio al termine del periodo di formazione e inserimento, è automatico trascorsi sessanta giorni senza che il Consiglio di Amministrazione non deliberi diversamente. Il Consiglio di Amministrazione, entro sessanta giorni dalla scadenza del termine di formazione e inserimento, deve verificare la sussistenza della condizione di compiuto inserimento nell’impresa del socio in prova; qualora non ravvisi il compimento di tale percorso, delibera, nei termini previsti dal Regolamento, in merito alla sua eventuale sospensione e o esclusione. In caso di sospensione il socio appartenente alla categoria speciale dei soci in prova, deve ripetere il percorso di formazione e l’inserimento, in questo caso il Regolamento può prevedere delega al Consiglio di Amministrazione per la prescrizione di condizioni integrative personali alle norme ordinarie. In caso di esclusione, il socio in prova non ha diritto alla restituzione del capitale sociale sottoscritto (valore dell’azione) che è destinata al fondo di riserva. L’effetto della esclusione in ogni caso coincide con la chiusura dell’esercizio di formazione e inserimento. Il socio in prova escluso dal Consiglio di Amministrazione, non è liberato dai debiti contratti da COOP.DI. ITALIA anteriormente – 24 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 alla data della esclusione per suo conto; in ogni caso con la dichiarazione di esclusione, il socio in prova deve estinguere immediatamente tutte le obbligazioni in essere e non ancora estinte. Art. 10 Domanda di ammissione Coloro che intendono diventare soci devono presentare domanda al Consiglio di Amministrazione il quale delibererà in merito ai sensi dell’art. 2528 Codice Civile. La domanda di ammissione alla COOP.DI. ITALIA deve essere sottoscritta dal titolare della attività o dal rappresentante legale nel caso trattasi di persona giuridica. La domanda della persona fisica deve specificare: a)Dati relativi a cognome e nome, luogo e data di nascita, domicilio del richiedente codice fiscale e/a partita IVA e la categoria del produttori agricoli a cui il richiedente stesso appartiene; b)La località di ubicazione delle produzioni del richiedente ed in particolare i dati relativi alle produzioni oggetto della difesa, con l’indicazione, se di specie erbacea, della estensione, se di specie arborea, della estensione e del numero delle piante coltivate; c) I dati relativi alla consistenza dell’allevamento; d)L’indicazione del quantitativo del prodotto o dei prodotti oggetto della difesa mediamente ottenibili; e)La dichiarazione espressa di accettazione del presente statuto unitamente all’impegno ad osservare le norme dei Regolamenti; f) L’impegno di adempiere agli obblighi di cui all’articolo 13 ed in particolare di versare il capitale sociale sottoscritto, determinato annualmente dall’ Assemblea dei soci in misura comunque non inferiore a euro 25,00 (venticinque virgola zero). La domanda se presentata da persona giuridica deve contenere: a)Ragione sociale, partita IVA e sede della persona giuridica rappresentata, unitamente a copia dello statuto ed estratto autentico delle delibere di adesione a COOP.DI. ITALIA, adottate dai rispettivi organi sociali competenti per statuto integrati da cognome e nome, luogo e data di nascita, domicilio e codice fiscale del legale rappresentante; b)La località di ubicazione delle produzioni del richiedente ed in particolare i dati relativi alle produzioni oggetto della difesa, con l’indicazione, se di specie erbacea, della estensione, se di specie arborea, della estensione e del numero delle piante coltivate; c) I dati relativi alla consistenza dell’allevamento; d)L’indicazione del quantitativo del prodotto o dei prodotti oggetto della difesa mediamente ottenibili; e)La dichiarazione espressa di accettazione del presente statuto unitamente all’impegno ad osservare le norme dei Regolamenti; f) L’impegno di adempiere agli obblighi di cui all’articolo 13 ed in particolare di versare il capitale sociale sottoscritto, determinato annualmente dall’ Assemblea dei soci in misura comunque non inferiore a euro 25,00 (venticinque virgola zero). Il socio sovventore dovrà altresì indicare il periodo minimo di permanenza nella cooperativa prima del quale non è ammesso il recesso. Art. 11 Persone fisiche e giuridiche non ammesse Non possono in ogni caso essere soci le persone fisiche e giuridiche: a)Interdette; b)Inabilitate; c) Fallite non riabilitate; d)Che abbiano interessi contrastanti, a qualsiasi titolo, con COOP.DI. ITALIA; e)Che, pur rispondendo ai requisiti di cui all’art. 6, svolgono attività di impresa in concorrenza con quella della COOP. DI. ITALIA; f) Facciano già parte di altri organismi similari che svolgono attività di difesa passiva e attiva di cui al D,Lgs. 102/2004 e D,Lgs. 88/2006 e s.m.i., salvo il diritto d’opzione. Art. 12 Accoglimento domanda Sull’accoglimento della domanda di ammissione a socio decide il Consiglio di Amministrazione entro quindici giorni. L’accoglimento della domanda di ammissione da parte del Consiglio di Amministrazione, per il socio che svolge attività di difesa attiva e passiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture, nei termini del D. Lgs. 102/2004 e s.m.i., è stabilita in quindici giorni dalla chiusura della campagna assicurativa dell’anno. Il rifiuto all’ammissione quale socio, dovrà essere motivato e comunicato entro sessanta giorni all’interessato, il quale entro sessanta giorni potrà ricorrere all’Assemblea. In mancanza della comunicazione di cui sopra, la domanda di ammissione si intende accolta ed il Consiglio di Amministrazione è tenuto ad iscrivere il richiedente nel registro dei Soci il giorno successivo alla scadenza del termine di cui sopra e ad inviare la relativa comunicazione al nuovo socio. Le domande di ammissione debbono essere annotate in apposito registro con l’indicazione della data di accoglimento da parte del Consiglio di Amministrazione. Ciascun socio può esaminare e consultare il Libro Soci. Art. 13 Obblighi dei Soci I soci sono obbligati a: a)Versare il capitale sociale corrispondente al valore correlato al numero delle azioni sottoscritte; b)Versare la quota di funzionamento annuale, stabilita annualmente dal Consiglio di Amministrazione; c) Versare un contributo annuo in rapporto al servizio ricevuto da COOP.DI. ITALIA nella misura che il Consiglio d’Amministrazione stabilirà di anno in anno, tenuto conto delle previsioni sulle spese di esercizio dell’attività specifica; d)Svolgere attività di difesa attiva e o passiva di cui D. Lgs. 102/2004 e s.m.i., fatte salve le peculiarità del singolo associato in termini di figura professionale; e)Attenersi in materia di difesa delle produzioni di cui D. Lgs. 102/2004 e s.m.i., a tutte le norme e le prescrizioni deliberate dal Consiglio di Amministrazione, nonché a prestarsi a facilitare ed a favorire gli interventi della COOP.DI. ITALIA nelle rispettive aziende per l’attuazione di quelle forme di difesa che necessariamente li richiedono; f) Osservare lo Statuto, i Regolamenti e le delibere legalmente prese dall’Assemblea dei Soci, dal Consiglio di Amministrazione e dagli organi competenti di COOP.DI. ITALIA; g)Consentire i controlli e le ispezioni che saranno disposti da parte del Consiglio di Amministrazione al fine di accertare l’adempimento delle obbligazioni assunte; h)Contribuire al perseguimento degli scopi sociali partecipando effettivamente all’attività sociale nelle forme e nei modi stabiliti dallo Statuto e dai Regolamenti. E’ facoltà degli organi esecutivi della COOP.DI. ITALIA disporre tutti i controlli necessari al fine della verifica del rispetto degli obblighi assunti dai soci. Art. 14 Perdita del titolo di Socio La qualità di socio si perde per: a)Morte; b)Recesso; c)Esclusione; d)Decadenza. La persona fisica e giuridica che perde a qualsiasi titolo la qualità di socio: −− ha l’obbligo della contribuzione per l’esercizio in corso; −− non è liberato dai debiti contratti da COOP.DI. ITALIA anteriormente alla perdita della qualità di socio, se non con apposita delibera del Consiglio di Amministrazione; Bollettino Ufficiale – 25 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 −− deve provvedere tempestivamente all’estinzione di tutte le obbligazioni in essere e non ancora estinte. Il socio che cessa di far parte di COOP.DI. ITALIA, a causa del recesso, decadenza, esclusione o della cessione dell’azione, risponde verso COOP.DI. ITALIA nei termini dell’Art. 2536 C.C. La liquidazione della partecipazione in tutti i casi previsti dal presente articolo è regolata dall’art. 2535 e 2514 del C.C. Art. 15 Morte del Socio In caso di morte di un socio, il rapporto associativo può continuare con tutti o parte degli eredi del defunto, ove questi lo richiedano espressamente, sempre che gli stessi siano in possesso dei requisiti per l’ammissione a socio e non sussista una giusta causa per la loro non ammissione. Gli eredi di un socio devono designare, entro sei mesi dalla morte del loro dante causa, uno di loro che subentri nella qualifica di socio e succeda nella posizione sociale con i relativi diritti ed obblighi individuali ai sensi dei precedenti articoli. Se entro il termine suddetto non è stato designato alcuno a subentrare nella posizione del socio defunto, gli eredi, hanno diritto al rimborso delle azioni del loro dante causa, sulla base del bilancio di esercizio nel quale il rapporto sociale si scioglie limitatamente al socio, in misura però mai superiore al valore nominale delle azioni detenute e previa formale richiesta da inoltrarsi al Consiglio di Amministrazione, entro il termine di mesi sei dalla chiusura dell’esercizio. Qualora gli eredi non chiedano il rimborso delle azioni versate dal defunto nell’ulteriore termine di mesi sei, decadono da ogni diritto sulle azioni stesse che saranno devolute al fondo di riserva legale. L’erede designato deve presentare in ogni caso nuova domanda di ammissione con subentro e diventa però socio soltanto se il Consiglio di Amministrazione avrà accolta la designazione. In caso di trasferimento dell’azienda si applica l’articolo 2610 C.C. Art. 16 Recesso del Socio Oltre che nei casi previsti dall’articolo 2532 C.C. e salvo quanto stabilito dallo statuto per il socio sovventore, il recesso è consentito al socio che: a)abbia perduto i requisiti per l’ammissione; b)non si trovi più nelle condizioni di partecipare al raggiungimento degli scopi sociali; c) per un anno non ha usufruito dei servizi della Cooperativa mediante lo scambio di beni o servizi. In caso di recesso il socio deve darne comunicazione formale con le modalità che ne garantisca l’avvenuto ricevimento (PEC, R.R.R. etc.) spedita almeno tre mesi prima della chiusura dell’esercizio sociale, contenente le motivazioni del recesso. Gli amministratori devono esaminarla entro sessanta giorni dalla ricezione. Se non sussistono i presupposti del recesso, gli amministratori devono darne immediata comunicazione al socio, che entro sessanta giorni dal ricevimento della comunicazione, può proporre opposizione innanzi il Tribunale. La dichiarazione di recesso, ha effetto con la chiusura dell’esercizio dell’anno in corso se comunicata tre mesi prima della chiusura e, in caso contrario, con la fine dell’esercizio dell’anno successivo. Il socio receduto non è liberato dai debiti contratti da COOP. DI. ITALIA anteriormente alla data del recesso se non con apposita delibera del Consiglio di Amministrazione. L’accettazione del recesso da parte del Consiglio di Amministrazione comporta l’estinzione immediata di tutte le obbligazioni in essere e non ancora estinte, nonché della rifusione dei danni eventualmente causati alla cooperativa. Art. 17 Recesso del Socio per attività di difesa passiva Oltre che nei casi previsti dall’articolo 16 il socio che svolge attività di difesa passiva, può recedere qualora eserciti il diritto d’opzione, di cui all’Art. 12 comma 3 lettera a) D. Lgs. 102/2004 e s.m.i., a favore di altri organi similari. In questo caso il recesso ha effetto sempre immediato. Il socio receduto non è liberato dai debiti contratti da COOP. DI. ITALIA anteriormente alla data del recesso se non con apposita delibera del Consiglio di Amministrazione. L’accettazione del recesso da parte del Consiglio di Amministrazione comporta l’estinzione immediata di tutte le obbligazioni in essere e non ancora estinte, nonché della rifusione dei danni eventualmente causati alla cooperativa. Art. 18 Decadenza del Socio La decadenza è lo stato di un socio che non abbia partecipato attraverso lo scambio di beni e la prestazione di servizi, all’attività di COOP.DI. ITALIA, per un periodo correlato alla tipologia di attività svolta, solitamente negli ultimi due esercizi. Nel caso in cui lo scambio di beni e prestazioni di servizi tra il socio e COOP.DI. ITALIA è l’attività di difesa passiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture, di cui al D. Lgs. 102/2004 e s.m.i., il periodo di inattività che genera la decadenza è pari a un esercizio. Il Consiglio di Amministrazione nel momento in cui rileva lo stato di decadenza è tenuto a comunicarlo al socio con le modalità che ne garantisca l’avvenuto ricevimento (PEC, R.R.R. etc.). Il socio ha 30 (trenta) giorni per giustificare la propria situazione innanzi al Consiglio di Amministrazione che trascorso tale periodo, delibera in merito: −− sospensione dallo stato di decadenza per un ulteriore periodo; −− dichiarazione di formale decadenza. La deliberazione di formale decadenza da parte del Consiglio di Amministrazione deve essere immediatamente comunicata al socio con le modalità che ne garantiscano l’avvenuto ricevimento (PEC, R.R.R. etc.). Il socio può nel termine di sessanta giorni dal ricevimento della comunicazione proporre opposizione al Tribunale. Al socio dichiarato decaduto, deriva l’obbligo della estinzione immediata di tutte le obbligazioni in essere e non ancora estinte nonché della rifusione dei danni eventualmente causati alla cooperativa. Art. 19 Esclusione del Socio Oltre che nei casi previsti dall’art. 2533 del Codice Civile può con deliberazione del Consiglio di Amministrazione, essere escluso il socio che: a)non è più in grado di concorrere al raggiungimento delle finalità della COOP.DI ITALIA e non abbia chiesto di recedere dalla stessa; b)dopo essere stato messo in mora con l’invito a provvedere al versamento dei contributi associativi entro venti giorni dal ricevimento di detta comunicazione e non provveda tempestivamente ai versamenti richiesti; c) che non osserva le disposizioni statutarie e le deliberazioni dell’Assemblea e del Consiglio di Amministrazione legalmente prese o che abbia violato o comunque non abbia osservato le norme del presente Statuto, dei relativi regolamenti, o quanto previsto e/o disposto da deliberazioni legalmente assunte dagli organi della COOP.DI. ITALIA; d)senza giustificato motivo non adempie puntualmente agli obblighi assunti a qualunque titolo verso COOP.DI. ITALIA o si renda moroso nel pagamento delle azioni o fatture; in questi casi al socio moroso deve essere inviata comunicazione formale con le modalità che ne garantiscano l’avvenuto ricevimento (PEC, R.R.R. etc.) a mettersi in regola con i pagamenti. L’esclusione del socio, può aver luogo soltanto trascorsi novanta giorni dal detto invito e sempreché il socio si mantenga inadempiente; e)in qualunque modo danneggi o tenti di danneggiare la COOP.DI. ITALIA; f) senza preventiva autorizzazione del Consiglio di Amministrazione prenda parte in imprese che abbiano interessi contrastanti con quelli della COOP.DI. ITALIA; – 26 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 g)al termine del periodo di formazione ovvero dell’inserimento nell’impresa, nell’arco di tempo definito da un ciclo produttivo, non acquisisca le informazioni necessarie per poter esprimersi coscientemente nell’ambito dell’attività della COOP.DI. ITALIA. La dichiarazione di esclusione ha effetto con la chiusura dell’esercizio dell’anno in corso salvo che nel caso del socio in prova di cui all’Art. 9 che ne definisce la decorrenza. La comunicazione della esclusione deve essere inviata all’interessato da parte del Consiglio di Amministrazione, con comunicazione formale con le modalità che ne garantiscano l’avvenuto ricevimento (PEC, R.R.R. etc.) entro trenta giorni dal giorno in cui detta decisione è stata presa. Il socio può entro i trenta giorni successivi al ricevimento della comunicazione di cui sopra, esporre le proprie ragioni al Consiglio di Amministrazione per iscritto. Il Consiglio di Amministrazione, valutate le giustificazioni fornite dall’inadempiente, delibera definitivamente entro i trenta giorni successivi; la deliberazione deve essere immediatamente inviata al socio escluso, con comunicazione formale con le modalità che ne garantiscano l’avvenuto ricevimento (PEC, R.R.R. etc.). Il socio può, nel termine di sessanta giorni dal ricevimento della comunicazione, proporre opposizione al Tribunale. Al socio dichiarato escluso, deriva l’obbligo della estinzione immediata di tutte le obbligazioni in essere e non ancora estinte nonché della rifusione dei danni eventualmente causati alla cooperativa. Art. 20 Diritto di accesso ai libri sociali I soci cooperatori, ai sensi dell’art. 2545 bis del C.C., quando almeno un decimo del numero complessivo di essi lo richiedano, hanno diritto di esaminare attraverso un rappresentante, eventualmente assistito da un professionista di sua fiducia, il libro delle adunanze e delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo se attivo. Art. 21 Responsabilità dei Soci Per le obbligazioni sociali risponde soltanto COOP.DI. ITALIA con il suo patrimonio e, conseguentemente, i soci nel limite delle azioni sottoscritte. Qualora COOP.DI. ITALIA assuma obbligazioni verso terzi nell’interesse di taluno dei soci, questi sono tenuti a prestare idonee garanzie del loro adempimento, nelle forme e con le modalità stabilite dal Consiglio di Amministrazione. Art. 22 Sanzioni dei Soci Nei confronti dei soci che non provvedano a sanare le loro esposizioni debitorie verso il COOP.DI. ITALIA a qualunque titolo maturate, o che si siano resi inadempienti nella osservanza degli obblighi sociali, con infrazioni che non comportino l’adozione del provvedimento di esclusione, il Consiglio di Amministrazione può adottare sanzioni, consistenti nel pagamento di una somma determinata, nella temporanea sospensione dei servizi, o di altri diritti sociali, con le modalità previste nel regolamento interno. Nessun provvedimento può essere adottato prima che l’interessato sia stato invitato, per iscritto, a regolarizzare la propria posizione o a far pervenire chiarimenti o giustificazioni, entro il termine di 15 giorni dalla ricevuta comunicazione. Tutte le deliberazioni di cui sopra devono essere comunicate agli interessati, a mezzo di lettera raccomandata o fax o posta elettronica o altro mezzo idoneo a garantire la prova dell’avvenuto ricevimento, entro quindici giorni dalla loro assunzione. Art. 23 Rimborso delle azioni I soci receduti, decaduti od esclusi, hanno esclusivamente il diritto al rimborso delle azioni interamente liberate, eventualmente aumentate per rivalutazione o ristorno o ridotte in proporzione alle perdite imputabili al capitale. Le modalità del rimborso delle azioni ha luogo sulla base del bilancio dell’esercizio nel quale lo scioglimento del rapporto so- ciale, limitatamente al socio, diventa operativo e, comunque, in misura mai superiore all’importo effettivamente versato e rivalutato come previsto dall’articolo 2535 C.C. La liquidazione comprende anche il rimborso del sovrapprezzo, ove versato, qualora sussista nel patrimonio della società e non sia stato destinato ad aumento gratuito del capitale ai sensi dell’Art. 2545 quinquies comma 3, Codice Civile. Il pagamento salvo il diritto di compensazione spettante a COOP.DI. ITALIA fino alla concorrenza di ogni proprio eventuale credito liquido, è effettuato entro 180 (centoottanta) giorni dall’approvazione del bilancio stesso. Art. 24 Termini di decadenza, limitazioni al rimborso, responsabilità dei soci cessati COOP.DI. ITALIA, non è tenuto al rimborso delle quote in favore dei soci receduti od esclusi, ove questo non sia stato richiesto entro cinque anni dalla data di approvazione del bilancio dell’esercizio nel quale lo scioglimento del rapporto sociale è divenuto operativo. Il valore delle quote per le quali non sarà richiesto il rimborso nel termine suddetto sarà devoluto con deliberazione dell’Organo Amministrativo alla riserva legale. COOP.DI. ITALIA, può compensare il debito derivante dal rimborso delle quote, del sovrapprezzo, o dal pagamento della prestazione mutualistica e dal rimborso dei prestiti, con il credito derivante da penali, ove previste da apposito regolamento, da risarcimento danni e da prestazioni mutualistiche fornite, anche fuori dai limiti di cui all’Art. 1243 Codice Civile. I soci esclusi per i motivi indicati nell’articolo 19 dovranno provvedere al risarcimento dei danni ed al pagamento dell’eventuale penale, ove determinata nel regolamento. COOP.DI. ITALIA al socio che cessa, può chiedere il pagamento dei conferimenti non versati, per un anno dal giorno in cui il recesso o la esclusione hanno avuto effetto. Se entro un anno dallo scioglimento del rapporto associativo si manifesta l’insolvenza verso COOP.DI. ITALIA, il socio uscente è obbligato verso questa nei limiti di quanto ricevuto. TITOLO III REGOLAMENTO Art. 25 Principi generali I rapporti tra COOP.DI. ITALIA e i soci sono disciplinati da regolamenti proposti dal Consiglio di Amministrazione e deliberati dall’Assemblea Ordinaria dei Soci. La vita sociale ed economica dei soci sovventori, soci sottoscrittori di azione di partecipazione e soci in prova così come le modalità per il rinnovo delle cariche sociali è definita da appositi regolamenti proposti dal Consiglio di Amministrazione e deliberati dall’Assemblea Ordinaria dei Soci. I regolamenti tecnici, quale quello per le attività di difesa passiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture e per le diverse attività di servizio, su delega preventiva della Assemblea dei Soci, sono deliberati dal Consiglio di Amministrazione e ratificati dalla Assemblea Ordinaria dei soci. I regolamenti inerenti le opportune misure sanzionatorie conseguenti a irregolarità e inadempienze da parte dei soci debbono essere stabilite con apposito regolamento approvato dal Consiglio di Amministrazione e ratificato dalla Assemblea Ordinaria dei soci. Apposito regolamento determinerà le modalità e le forme di emissione ed assegnazione delle azioni nominative dei soci sovventori e delle azioni di partecipazione COOP.DI. ITALIA. Le modalità di convocazione e di svolgimento dell’assemblea speciale degli azionisti di partecipazione saranno oggetto di uno specifico regolamento. Art. 26 Regolamenti Per meglio disciplinare il funzionamento interno, il Consiglio di Amministrazione propone e l’Assemblea delibera, con le maggioranze previste per le Assemblee ordinarie e nei termini dell’Articolo precedente, l’adozione di regolamenti interni per disciplinare: Bollettino Ufficiale – 27 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 a)Le modalità di nomina del Consiglio di Amministrazione con particolare riguardo: − alla determinazione del numero degli amministratori; − alle modalità di presentazione delle liste; − alle caratteristiche degli amministratori; − alle modalità di attribuzione dei seggi. L’adozione o le modifiche al Regolamento interno delle modalità di nomina del Consiglio di Amministrazione, non può essere deliberato in occasione della Assemblea del rinnovo cariche sociali; b)I rapporti tra COOP.DI. ITALIA ed i soci cooperatori, determinando criteri e regole inerenti lo svolgimento dell’attività mutualistica; c) I rapporti tra COOP.DI. ITALIA e i soci in prova di cui all’Art. 9, determinandone: − la durata del periodo di inserimento del socio cooperatore in prova; −i criteri e le modalità attraverso i quali si articolano le fasi di inserimento nell’assetto del Consorzio; − la quota che il socio cooperatore in prova deve sottoscrivere al momento dell’ammissione come stabilita dal regolamento; d)I rapporti tra COOP.DI. ITALIA e i soci per le attività di gestione del rischio di cui al REG. UE N. 1305/2013 del 17 dicembre 2013; e) I rapporti tra COOP.DI. ITALIA e i soci per le attività di difesa passiva e attiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture di cui al D.Lgs. 102/2004 e s.m.i.; f) Emissione di titoli di debito, determinando: − i compiti che vengono attribuiti all’organo amministrativo ai fini del collocamento dei titoli; − l’importo complessivo dell’emissione, il numero dei titoli emessi ed il relativo valore nominale unitario; − le modalità di circolazione; − i criteri di determinazione del rendimento e le modalità di corresponsione degli interessi; − il termine di scadenza e le modalità di rimborso; g)Le modalità e le forme di partecipazione dei soci cooperatori alle attività gestite da COOP.DI. ITALIA; h) Le modalità di ripartizione dei ristorni ai soci cooperatori; i) I rapporti con i soggetti esterni coinvolti per le attività gestite da COOP.DI. ITALIA, istituendo apposite commissioni tecniche consultive nelle quali siano presenti i rappresentanti dei soggetti economici coinvolti. I rappresentanti di tali commissioni sono nominati dal Consiglio di Amministrazione e, a invito, possono partecipare alle riunioni del Consiglio senza diritto di voto; j) Le misure sanzionatorie derivanti da irregolarità e inadempienze da parte dei soci, che saranno esaminate dal Consiglio di Amministrazione, il quale, se del caso, delibererà di applicare in relazione alla gravità della irregolarità e inadempienza, le opportune sanzioni stabilite con apposito regolamento. TITOLO IV STRUMENTI FINANZIARI PARTECIPATIVI E NON PARTECIPATIVI Art. 27 Emissione di strumenti finanziari Ferme restando le disposizioni di cui al Titolo II e l’art. 42 del presente statuto che non si applicano ai soci non cooperatori, la Cooperativa può emettere strumenti finanziari partecipativi e non partecipativi secondo le regole fissate dal presente capo, da offrire in sottoscrizione ai soci o a terzi. L’emissione degli strumenti finanziari partecipativi è deliberata dall’Assemblea Straordinaria dei soci, con la quale vengono stabiliti l’importo complessivo dell’emissione, le eventuali modalità di esercizio del diritto di opzione dei soci sulle azioni emesse, il prezzo di emissione, il termine minimo di durata del conferimento e la misura dei diritti patrimoniali o anche amministrativi ad essi attribuiti. L’Assemblea Straordinaria, in ossequio a quanto disposto dall’articolo 2526 C.C., con modifica dell’atto costitutivo, può emettere altri strumenti finanziari partecipativi, disciplinando la misura dei diritti patrimoniali e di amministrazione ad essi attribuiti. L’emissione degli strumenti finanziari non partecipativi è approvata dall’Assemblea ordinaria che ne stabilisce l’importo e le caratteristiche. Art. 28 Conferimento e apporto e imputazione degli strumenti finanziari I conferimenti dei possessori di strumenti finanziari partecipativi possono avere ad oggetto denaro, beni in natura o crediti e sono rappresentati da azioni nominative trasferibili del valore di euro 25,00 (euro venticinque) ciascuna. Tali conferimenti confluiscono in una specifica sezione del capitale sociale della Cooperativa e attribuiscono la qualifica di socio finanziatore. Gli apporti dei possessori di strumenti finanziari non partecipativi possono avere ad oggetto denaro, beni in natura, crediti, prestazioni d’opera o servizi e confluiscono fra i debiti della cooperativa. Art. 29 Diritti amministrativi e patrimoniali Ai possessori di strumenti finanziari a cui spetta il diritto di voto è attribuito un numero di voti proporzionale al numero delle azioni sottoscritte, secondo criteri fissati dall’Assemblea Straordinaria nella delibera di emissione. Gli strumenti finanziari non partecipativi possono essere forniti, secondo criteri fissati dall’Assemblea ordinaria, di diritti patrimoniali ed amministrativi, con la sola esclusione del diritto di voto nell’Assemblea generale. In ogni caso, i possessori degli strumenti finanziari forniti di diritto di voto, unitamente ai soci sovventori, non possono possedere, complessivamente, più del 10% (dieci per cento) delle quote sociali con diritto di voto e non possono esprimere più di 1/10 (un decimo) dei voti spettanti all’insieme dei soci presenti o rappresentati in ciascuna Assemblea Generale. Qualora per qualunque motivo si superi tale limite, l’incidenza del voto sarà ridotta in capo al singolo possessore di strumenti finanziari ed in capo al singolo socio sovventore, applicando un coefficiente correttivo determinato dal rapporto tra il numero massimo dei voti ad essi attribuibili per legge ed il numero di voti da essi portato. Gli strumenti finanziari sono remunerati nella misura stabilita dalla deliberazione dell’Assemblea in sede di emissione dei titoli, fermi tuttavia restando i vincoli previsti dall’articolo 2514 C.C., vale a dire il divieto di remunerare gli strumenti finanziari offerti in sottoscrizione ai soci cooperatori in misura superiore a 2 (due) punti rispetto al limite massimo previsto per i dividendi. Le azioni dei possessori di strumenti finanziari partecipativi sono privilegiate nella ripartizione degli utili e all’atto dello scioglimento della cooperativa hanno diritto di prelazione nel rimborso del capitale per l’intero valore nominale, cosi come previsto dai successivi articoli 39 e 70. La riduzione del capitale sociale in conseguenza di perdite non comporta riduzione del valore nominale degli strumenti finanziari partecipativi, se non per la parte della perdita che eccede il valore nominale complessivo di tutte le altre azioni. Ai possessori di strumenti finanziari partecipativi spetta la designazione e nomina di un Amministratore, fermi restando i vincoli dell’articolo 2542 C.C., e di un sindaco effettivo. I soci non cooperatori non possono partecipare al voto per le decisioni relative al fondo di esercizio e non devono svolgere attività concorrenziali con quelle di COOP.DI. ITALIA. Art. 30 Trasferibilità dei titoli Salvo che sia diversamente disposto dall’Assemblea Straordinaria in sede di emissione dei titoli, le azioni dei possessori di strumenti finanziari partecipativi possono essere trasferite esclusivamente previo gradimento del Consiglio di Amministrazione. Il socio che intende trasferire le azioni deve comunicare al Consiglio di Amministrazione il proposto acquirente e gli Amministratori devono pronunciarsi entro 60 (sessanta) giorni dal ricevimento della comunicazione. – 28 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 In caso di mancato gradimento del soggetto acquirente indicato dal socio che intende trasferire i titoli, gli Amministratori provvederanno ad indicarne altro gradito e, in mancanza, il socio potrà vendere a chiunque. Art. 31 Recesso dei possessori di strumenti finanziari partecipativi Oltre che nei casi previsti dall’articolo 2437 C.C., ai possessori di strumenti finanziari partecipativi, emessi dall’assemblea straordinaria, spetta il diritto di recesso nei termini stabiliti in sede di emissione. Il recesso dei possessori di strumenti finanziari partecipativi dovrà essere esercitato tramite l’invio di comunicazione formale con le modalità che ne garantiscano l’avvenuto ricevimento (PEC, R.R.R. etc.) nei trenta giorni successivi dalla data di approvazione del bilancio di esercizio. In tutti i casi in cui è ammesso il recesso, il rimborso delle azioni dovrà avvenire per un importo pari al loro valore nominale, se corrisposto ad un socio cooperatore titolare degli strumenti finanziari stessi, mentre potrà avvenire per un importo pari al loro valore nominale, maggiorato della quota parte delle riserve divisibili nella misura stabilita dalla deliberazione dell’Assemblea Straordinaria in sede di emissione dei titoli, se corrisposto ad un socio non cooperatore titolare degli strumenti finanziari. La liquidazione del corrispettivo del recesso dovrà essere effettuata entro il termine di 180 giorni dalla data di ricevimento della richiesta di esercizio di recesso ed è in ogni caso effettuata in via privilegiata rispetto al conguaglio spettante ai soci in aggiunta al prezzo interprofessionale sulla base delle risultanze del bilancio. L’anzidetto conguaglio non potrà mai essere liquidato se non è stato effettuato l’esatto e puntuale pagamento dell’intero corrispettivo del recesso ai possessori di strumenti finanziari partecipativi. Art. 32 Conferimento e azioni dei soci sovventori I conferimenti dei soci sovventori possono avere ad oggetto denaro, beni in natura o crediti, e sono rappresentati da azioni nominative trasferibili del valore di euro 50,00 (cinquanta virgola zero zero). La società ha la facoltà di non emettere i titoli ai sensi dell’articolo 2346 del codice civile. Art. 33 Alienazione delle azioni dei soci sovventori Salvo che sia diversamente disposto dall’Assemblea ordinaria in occasione della emissione dei titoli, le azioni dei sovventori possono essere sottoscritte e trasferite esclusivamente previo gradimento del Consiglio di Amministrazione. In caso di mancato gradimento del soggetto acquirente indicato dal socio che intende trasferire i titoli, gli Amministratori provvederanno ad indicarne altro gradito e, in mancanza, il socio potrà vendere a chiunque. Il socio che intenda trasferire le azioni deve comunicare al Consiglio di Amministrazione il proposto acquirente e gli Amministratori devono pronunciarsi entro 60 (sessanta) giorni dal ricevimento della comunicazione. Art. 34 Deliberazione di emissione ai soci sovventori L’emissione delle azioni destinate ai soci sovventori deve essere disciplinata con deliberazione dell’Assemblea ordinaria, con la quale devono essere stabiliti: a)l’importo complessivo dell’emissione; b) l’eventuale esclusione o limitazione, motivata dal Consiglio di Amministrazione, del diritto di opzione dei soci cooperatori sulle azioni emesse; c) il termine minimo di durata del conferimento; d) i diritti patrimoniali di partecipazione agli utili e gli eventuali privilegi attribuiti alle azioni, fermo restando che il tasso di remunerazione non può essere maggiorato in misura superiore a 2 (due) punti rispetto al dividendo previsto per i soci cooperatori; e) i diritti patrimoniali in caso di recesso. A tutti i detentori delle azioni di sovvenzione, ivi compresi i destinatari delle azioni che siano anche soci cooperatori, spettano da 1 (uno) a 5 (cinque) voti, in relazione all’ammontare dei conferimenti, secondo i criteri seguenti: −− 1 (uno) voto per conferimento di capitale fino ad euro 100.000,00 (centomila virgola zero zero); −− 2 (due) voti per conferimento oltre euro 100.000,00 (centomila virgola zero zero); −− 3 (tre) voti per conferimento oltre euro 200.000,00 (duecentomila virgola zero zero); −− 4 (quattro) voti per conferimento oltre euro 300.000,00 (trecentomila virgola zero zero); −− 5 (cinque) voti per conferimento oltre euro 500.000,00 (cinquecentomila virgola zero zero). I soci sovventori, unitamente ai possessori degli strumenti finanziari forniti di diritto di voto non possono esprimere complessivamente più di 1/10 (un decimo) dei voti spettanti all’insieme dei soci presenti o rappresentati in ciascuna assemblea generale. Qualora, per qualunque motivo, si superi tali limite, i voti dei soci sovventori verranno computati applicando un coefficiente correttivo determinato dal rapporto tra il numero massimo dei voti ad essi attribuibili per legge ed il numero di voti da essi portati. Fatta salva l’eventuale attribuzione di privilegi patrimoniali ai sensi della precedente lettera d), qualora si debba procedere alla riduzione del capitale sociale a fronte di perdite, queste ultime graveranno anche sul fondo costituito mediante i conferimenti dei sovventori, in proporzione al rapporto tra questo ed il capitale conferito dai soci ordinari. La deliberazione dell’Assemblea stabilisce altresì i compiti che vengono attribuiti al Consiglio di Amministrazione ai fini dell’emissione dei titoli. Art. 35 Recesso dei soci sovventori Oltre che nei casi previsti dall’articolo 2437 del codice civile, ai soci sovventori il diritto di recesso spetta qualora sia decorso il termine minimo di durata del conferimento stabilito dall’Assemblea in sede di emissione delle azioni a norma del precedente articolo. Ai soci sovventori non si applicano le disposizioni concernenti i requisiti di ammissione e le cause di incompatibilità previste per i soci cooperatori. Art. 36 Azioni di partecipazione cooperativa Con deliberazione dell’Assemblea, la Cooperativa può adottare procedure di programmazione pluriennale finalizzate allo sviluppo e all’ammodernamento aziendale, secondo quanto stabilito dall’articolo 5 della legge 59/92. In tal caso la Cooperativa può emettere azioni di partecipazione cooperativa, anche al portatore se interamente liberate, prive del diritto di voto e privilegiate nella ripartizione degli utili. Le azioni di partecipazione cooperativa possono essere emesse per un ammontare non superiore al valore contabile delle riserve indivisibili o del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio certificato e depositato presso il Ministero delle Attività Produttive. Il valore di ciascuna azione è di euro 500,00 (cinquecento virgola zero zero). Le azioni di partecipazione cooperativa devono essere offerte, in misura non inferiore alla metà, ai soci e ai lavoratori dipendenti della Cooperativa. All’atto dello scioglimento della Società, le azioni di partecipazione cooperativa hanno diritto di prelazione nel rimborso del capitale sulle altre azioni, per l’intero valore nominale. La riduzione del capitale sociale in conseguenza di perdite non comporta riduzione del valore nominale delle azioni di partecipazione cooperativa, se non per la parte della perdita che eccede il valore nominale complessivo delle altre azioni. L’Assemblea, in sede di delibera di emissione delle azioni di partecipazione cooperativa, determina: a)l’importo complessivo dell’emissione, nel rispetto dei limiti sopra indicati; Bollettino Ufficiale – 29 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 b)la durata delle azioni, in relazione ai programmi pluriennali approvati dall’Assemblea; c) i criteri ulteriori per l’offerta in opzione delle azioni di partecipazione cooperativa, nonché per il collocamento delle azioni eventualmente rimaste inoptate. Ai possessori delle azioni di partecipazione cooperativa spetta una remunerazione massima maggiorata di 2 (due) punti rispetto a quella dei soci cooperatori. I possessori di azioni di partecipazione cooperativa sono obbligati: a)al versamento degli importi sottoscritti, secondo le modalità e nei termini previsti in sede di emissione; b)all’osservanza dello statuto e degli altri atti interni, limitatamente alle disposizioni ad essi applicabili. Art. 37 Assemblea speciale possessori azioni di partecipazione L’Assemblea speciale dei possessori di azioni di partecipazione cooperativa, per la quale valgono, in quanto compatibili, le norme fissate per le Assemblee dei soci dalla legge e dal presente statuto, viene convocata dal Consiglio di Amministrazione della Cooperativa o dal rappresentante comune, quando lo ritengano necessario o quando ne sia fatta richiesta da almeno 1/3 (un terzo) dei possessori dei titoli. Le deliberazioni saranno prese attribuendo a ciascun possessore un voto per ogni azione posseduta. L’Assemblea delibera sulle materie ad essa attribuite dalla legge. Il rappresentante comune può esaminare i libri sociali e chiederne estratti, può assistere alle Assemblee dei soci, con facoltà di impugnarne le deliberazioni; provvede all’esecuzione delle deliberazioni dell’Assemblea speciale e tutela gli interessi dei possessori di azioni di partecipazione cooperativa nei confronti della Società. Art. 38 Recesso dei detentori di azioni di partecipazione Ai detentori di azioni di partecipazione cooperativa il diritto di recesso spetta qualora sia decorso il termine minimo di durata delle azioni stabilito dall’Assemblea in sede di emissione delle azioni medesime. TITOLO V PATRIMONIO SOCIALE E BILANCIO Art. 39 Elementi costitutivi Il Patrimonio Sociale è costituito: a)dal capitale sociale, che è variabile ed è formato da: 1) un numero illimitato di azioni del valore nominale non inferiore a Euro 25,00 (venticinque virgola zero) ciascuna possedute dai soci cooperatori; 2) dai conferimenti effettuati dai soci sovventori, confluenti nel Fondo per lo sviluppo tecnologico, per la ristrutturazione o per il potenziamento aziendale, ex articolo 4 legge 59/92, costituito dalle azioni nominative trasferibili dei soci sovventori, del valore nominale non inferiore a Euro 500,00 (cinquecento virgola zero) ciascuna, detenute dai soci sovventori; 3) dai conferimenti rappresentati dalle azioni di partecipazione cooperativa; 4) dai conferimenti effettuati dai possessori di strumenti finanziari; b)dal fondo di riserva legale, che è costituito dalla quota dei residui attivi del bilancio annuale e dalle azioni non rimborsate ai sensi dello statuto; c) da eventuali riserve straordinarie; d)da ogni altro fondo o accantonamento costituito a copertura di particolari rischi o oneri futuri o investimenti; e)da qualunque liberalità che pervenisse alla COOP.DI. ITALIA per essere impiegata al fine del raggiungimento degli scopi sociali.; f) dalle altre riserve in ogni modo costituite. Tutte le riserve, i fondi ed il patrimonio sono indivisibili, per tale motivo non possono essere distribuite tra i soci durante la vita sociale, né all’atto dello scioglimento della COOP.DI. ITALIA. Ai sensi dell’art. 2346 c.c. la società ha facoltà di non emettere i certificati azionari. Ai sensi dell’art. 2518 c.c. per le obbligazioni sociali risponde esclusivamente la società con il suo patrimonio. Le azioni sociali non possono essere sottoposte a pegno o vincolo e non possono essere cedute, sia a terzi che ad altri soci, senza apposita autorizzazione del Consiglio di Amministrazione. Il socio che intende trasferire le proprie azioni deve darne comunicazione agli amministratori con comunicazione formale con le modalità che ne garantiscano l’avvenuto ricevimento (PEC, R.R.R. etc.). Il provvedimento che concede o nega l’autorizzazione deve essere comunicato al socio entro 60 (sessanta) giorni dal ricevimento della richiesta. Decorso tale termine, il socio è libero di trasferire la propria partecipazione e la società deve iscrivere nel libro dei soci l’acquirente che abbia i requisiti previsti per divenire socio. Il provvedimento che nega al socio l’autorizzazione deve essere motivato. Contro il diniego il socio entro 60 (sessanta) giorni dal ricevimento della comunicazione può proporre opposizione al Tribunale. Art. 40 Elementi aggiuntivi connessi alla attività di difesa Il Patrimonio Sociale di cui all’articolo 39, in caso di svolgimento dell’attività di difesa passiva di cui al D. Lgs. 102/2004 e s.m.i. è integrato da: a)dal Fondo di Riserva patrimoniale per la difesa passiva avente consistenza minima di Euro 52.000,00 (cinquantaduemila virgola zero zero) e comunque secondo legge; b) da ogni altro fondo o accantonamento costituito per le attività di gestione del rischio di cui al REG. UE n. 1305/2013 del 17 dicembre 2013 e attività di difesa passiva e attiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture di cui al D.Lgs. 102/2004 e s.m.i. a copertura di particolari rischi o oneri futuri o investimenti connessi alla attività di difesa passiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture. Art. 41 Entrate Le entrate della COOP.DI. ITALIA sono costituite: a)dai contributi che i soci versano a COOP.DI. ITALIA; b)dai contributi dello Stato secondo quanto previsto dalle norme regolanti il Fondo di Solidarietà Nazionale; c)dai contributi della Comunità Europea, delle Regioni, Province e o Enti locali; d)dalle rendite patrimoniali; e) dagli eventuali contributi di enti pubblici e privati, nazionali; f) da eventuali altre sopravvenienze. Art. 42 Vincoli sulle azioni e loro alienazione Le azioni dei soci cooperatori sono nominative. Le azioni dei soci sovventori sono nominative e liberamente trasferibili, fatto salva la clausola di gradimento da parte del Consiglio di Amministrazione per il trasferimento delle stesse. Le azioni di partecipazione sono al portatore a condizione che siano interamente liberate per ciascuna emissione. Il pagamento delle azioni dei soci cooperatori, delle azioni nominative sottoscritte dai soci sovventori e le azioni di partecipazione, di norma, dovranno essere versate all’atto della sottoscrizione e o comunque immediatamente dopo la comunicazione di accettazione a socio da parte del Consiglio di Amministrazione; Nel caso in cui la sottoscrizione della azione sia correlata alla attività di difesa passiva e attiva, il pagamento può avvenire contestualmente all’atto della riscossione, da parte di COOP. – 30 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 DI. ITALIA, dei premi assicurativi e oneri correlati o al versamento della quota contributiva nel caso di difesa attiva. Il Consiglio di Amministrazione con la propria deliberazione, potrà stabilire, anche a fronte di specifiche esigenze, termini diversi, che non potranno comunque andare oltre i termini concessi per i soci cooperatori: in caso di mancato pagamento si applicherà l’Art. 2531 Codice Civile. Per tutta la durata della COOP.DI. ITALIA, i soci non possono chiedere la divisione del patrimonio ed i creditori particolari dei soci non possono far valere i loro diritti sul patrimonio medesimo. Le azioni detenute da ciascun socio non possono essere superiori ai limiti di legge. Il socio che intende trasferire, anche in parte, le proprie azioni deve darne comunicazione agli Amministratori con lettera raccomandata, fornendo, con riferimento all’acquirente, le indicazioni previste nel precedente articolo 10, controfirmate per conferma ed accettazione dal possibile acquirente e salva la sua responsabilità patrimoniale per eventuali dichiarazioni mendaci. Il provvedimento che concede o nega l’autorizzazione deve essere comunicato al socio entro 60 (sessanta) giorni dal ricevimento delle richiesta. Decorso tale termine, il socio è libero di trasferire la propria partecipazione e la Società deve iscrivere nel libro dei soci l’acquirente che abbia i requisiti previsti per divenire socio. Il provvedimento che nega al socio l’autorizzazione deve essere motivato. Contro il diniego il socio entro 60 (sessanta) giorni dal ricevimento della comunicazione può proporre opposizione al Collegio Arbitrale. Gli amministratori sono autorizzati, nei limiti consentiti dalla legge, ad acquistare o rimborsare le azioni della COOP.DI. ITALIA nei limiti previsti dall’art. 2529 Codice Civile. Gli Amministratori possono acquistare o rimborsare le azioni della società, purché sussistano le condizioni previste dal secondo comma dell’articolo 2545 quinquies e l’acquisto od il rimborso sia fatto nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio regolarmente approvato e comunque nel rispetto delle disposizioni previste per le cooperative a mutualità prevalente. Art. 43 Esercizio sociale L’esercizio sociale va dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno. Alla fine di ogni esercizio sociale il Consiglio di Amministrazione provvede alla redazione del bilancio, ai sensi dell’art. 2423 e seguenti del codice civile e lo presenta all’Assemblea dei soci per l’approvazione, entro i termini di legge. Dovrà altresì provvedere, nell’ambito della relazione al bilancio, a specificare i criteri seguiti nel conseguimento degli scopi statutari in conformità con il carattere cooperativo della società. Qualora le risultanze dell’attività mutualistica lo consentano, la decisione dei soci che approva il bilancio può su proposta degli Amministratori destinare a favore dei Soci cooperatori trattamenti economici ulteriori a titolo di ristorno, nel rispetto e nei limiti delle vigenti leggi in materia, mediante una o più delle seguenti forme: a)erogazione diretta; b) aumento gratuito del numero delle azioni detenute da ciascun socio; c) emissione di strumenti finanziari. La ripartizione del ristorno ai singoli soci dovrà in ogni caso essere effettuata in proporzione alla qualità e quantità degli scambi mutualistici intercorsi con la Cooperativa e ciascun socio. L’assemblea che approva il bilancio delibera sulla destinazione degli utili netti annuali destinandoli: a)a riserva legale indivisibile nella misura non inferiore al 30% (trenta per cento); b)una quota obbligatoria, nella misura prevista dalla legge, ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione ai sensi degli articoli 8 e 11, commi 4 e 9 della Legge 31 gennaio 1992 n. 59; c) ad eventuale rivalutazione del capitale sociale nei limiti ed alle condizioni previste dall’articolo 7 della legge 31 gennaio 1992 n. 59; d)alla distribuzione ai soci di un dividendo calcolato in misura percentuale tale da non superare, in ogni caso, il limite massimo previsto dalla legge per il rispetto, ai fini fiscali, dei requisiti mutualistici; e)alla distribuzione ai soci sovventori di un dividendo pari a quello distribuito ai soci cooperatori aumentato percentualmente fino ad un massimo di due punti, sempre nel rispetto dell’art. 2514 del Codice Civile. Ai soci sovventori verrà comunque distribuito un dividendo nel rispetto dell’art. 2514 C. C.; f) alla distribuzione agli azionisti di partecipazione di un dividendo pari a quello distribuito ai soci cooperatori, aumentato percentualmente di due punti, sempre nel rispetto dell’art. 2514 del Codice Civile; g)se residua, una ulteriore ed eventuale quota degli utili può essere destinata alle altre riserve facoltative ed indivisibili eventualmente istituite. La quota di utili che non è destinata ai sensi delle lettere a) e b) e che non distribuita ai soci, o destinata ad altre riserve indivisibili, deve essere destinata a fini mutualistici ai sensi dell’art. 2545 quater del Codice Civile. L’assemblea può anche deliberare, fatto salvo quanto indicato alle lettere b), e) ed f), che la totalità degli utili venga destinata alla riserva legale che è da considerare indivisibile ai sensi dell’art. 2545 quater C.C.. TITOLO VI GESTIONE E CONTABILITA’ ATTIVITA’ DI DIFESA Art. 44 Gestione e contabilità separata La COOP.DI. ITALIA ha obbligo di tenere una contabilizzazione separata dei contributi associativi e pubblici, attinenti le attività di difesa attiva e passiva delle produzioni di cui al D.Lgs. 102/2004 e s.m.i., per le iniziative mutualistiche e quelle di attività connesse alla gestione del rischio di cui al Reg. UE n. 1305/2013 del 17 dicembre 2013 e s.m.i.. Art. 45 Dotazione finanziaria La dotazione finanziaria, attinente l’attività di difesa passiva e attiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture di cui al D. Lgs. 102/2004 e s.m.i. e le attività mutualistiche, deve formare oggetto di gestione separata sia per la competenza sia per la gestione e residui di ciascun esercizio finanziario. I terzi non possono far valere alcun diritto sulla dotazione finanziaria dell’attività di difesa passiva e attiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture di cui al D. Lgs. 102/2004 e s.m.i. per le obbligazioni assunte dalla società nell’esercizio di tale attività. Gli utili derivanti dall’attività di difesa, ferme restando le destinazioni obbligatorie per legge, dovranno essere accantonati in un’apposita riserva indivisibile specificatamente istituita e denominata. Art. 46 Entrate L’attività di difesa passiva e attiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture di cui D.Lgs. 102/2004 e s.m.i., ed i relativi fondi di esercizio sono alimentati annualmente: a)dal premio assicurativo e relativi oneri connessi dovuti dal Socio con la sottoscrizione dei certificati assicurativi; b)dal concorso dell’Unione Europea e dallo Stato, se previsto dalle leggi in vigore; c)dal contributo eventualmente concesso dalle Regioni, Province, Comunità Montane e Comuni competenti per territorio; d)da eventuali contributi di altri Enti e privati. I contributi di cui al precedente punto b) devono essere destinati a riduzione dei contributi gravanti sui soci. I contributi di cui al punto c) devono essere destinati a riduzione dei contributi gravanti sui soci residenti nella Regione, Provincia, Comunità Montana e Comune che concede il contributo stesso. Bollettino Ufficiale – 31 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Analogamente, le entrate di cui sopra per l’attività di gestione del rischio di cui al REG. UE n. 1305/2013 del 17 dicembre 2013 e s.m.i., seguono lo stesso percorso delle attività di difesa passiva e attiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture di cui d.lgs. 102/2004 e s.m.i.. TITOLO VII ORGANI SOCIALI Art. 47 Organi Sono Organi di COOP.DI. ITALIA: a)L’Assemblea dei soci; b)Il Consiglio di Amministrazione; c) Il Presidente; d)La Direzione; e) Il Collegio dei sindaci. ASSEMBLEA DEI SOCI Art. 48 Costituzione Assemblea – diritto di voto L’assemblea è costituita dai soci che risultino iscritti nell’apposito registro da almeno novanta giorni in regola con il pagamento delle azioni sottoscritte. Ogni socio ha diritto ad un voto, qualunque sia: l’entità della sua produzione e/o l’ammontare dei contributi versati, l’importo delle azioni nominative possedute. Hanno diritto al voto nelle assemblee i soci cooperatori e sovventori che risultino iscritti nel libro soci. I voti dei soci sovventori non possono superare un terzo dei voti spettanti a tutti soci. A ciascuno dei soci cooperatori persona giuridica spetta un voto. Le votazioni normalmente sì fanno per alzata di mano, salvo diversa deliberazione dell’Assemblea stessa. Le elezioni delle cariche sociali saranno fatte a maggioranza relativa, ma potranno avvenire anche per acclamazione. Un socio può rappresentare al massimo un altro socio. Si applica l’art. 2372 C.C.. Per i soci sovventori si applica il precedente articolo 27, secondo comma; il socio sovventore può farsi rappresentare da altro socio sovventore; ciascun socio sovventore non può disporre di più di 1 (una) delega, in nessun caso i soci sovventori possono prendere parte alle votazioni in merito a decisioni relative al fondo di esercizio. La rappresentanza socio, persona giuridica, a discrezione di questa, spetta al legale rappresentante dell’ente stesso e/o a persone espressamente designate dall’ente medesimo. I soci che, per qualsiasi motivo, non possono intervenire personalmente all’Assemblea, hanno la facoltà di farsi rappresentare mediante delega scritta, soltanto da un altro socio avente diritto al voto, appartenente alla medesima categoria di socio cooperatore o sovventore e che non sia Amministratore, dipendente o Sindaco come disposto nell’articolo 2372 del Codice Civile. Il socio imprenditore individuale può farsi rappresentare nell’Assemblea anche dal coniuge, dai parenti entro il terzo grado o dagli affini entro il secondo che collaborano all’impresa, mediante delega che in ogni caso non può essere rilasciata con il nome del rappresentante in bianco. Art. 49 Azionisti di partecipazione Gli azionisti di partecipazione non hanno diritto di voto, ma il rappresentante comune ha diritto di presenziare all’assemblea e di opporsi alle deliberazioni che ledono i diritti collettivi degli azionisti di partecipazione. L’Assemblea speciale degli azionisti di partecipazione, segue la normativa di cui all’art. 6 della legge 31 gennaio 1992 n. 59. Le modalità di convocazione e di svolgimento dell’assemblea speciale degli azionisti di partecipazione saranno oggetto di uno specifico regolamento. Art. 50 Assemblea – tipologie L’Assemblea delibera in sede ordinaria e straordinaria. L’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria è valida in prima convocazione quando sia presente o rappresentata la maggioranza assoluta dei voti ed in seconda convocazione, qualunque sia il numero dei Soci presenti o rappresentati, salvo che la legge richieda maggioranze diverse. Le deliberazioni sono validamente adottate a maggioranza dei voti espressi dai Soci presenti o rappresentati. Nel caso di deliberazione della trasformazione di COOP.DI. ITALIA, i dissenzienti hanno diritto di recedere da COOP.DI. ITALIA stessa. L’Assemblea si riunisce almeno una volta all’anno entro i termini di legge e comunque ogni qualvolta il Consiglio di Amministrazione lo ritenga necessario o ne sia fatta specifica richiesta da almeno un quinto dei soci. In questo caso l’Assemblea deve essere convocata entro 30 giorni dalla richiesta. L’avviso deve indicare gli argomenti da trattare e la data della eventuale seconda convocazione, che non può aver luogo nello stesso giorno stabilito per la prima. In mancanza della formalità suddetta, l’Assemblea è formalmente costituita quando siano presenti o rappresentati tutti i Soci aventi diritto di voto, e siano presenti tutti gli Amministratori ed i Sindaci effettivi. Art. 51 Competenza Assemblea Ordinaria Sono di competenza dell’Assemblea Ordinaria dei Soci cooperatori, oltre a quanto previsto dalla legge: a)determinare il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione; b)eleggere il Presidente del Consiglio di Amministrazione; c) revocare il Presidente del Consiglio di Amministrazione, nel qual caso sono indette nuove elezioni per il rinnovo del Presidente; d)eleggere i membri del Consiglio di Amministrazione e determinare gli emolumenti per l’attività collegiale se non previsto da specifico regolamento; e)nominare il Collegio Sindacale ed eleggere il Presidente dello stesso e, ove richiesto, del soggetto deputato al controllo contabile, stabilendone gli eventuali emolumenti se non previsto da apposito regolamento; f) deliberare sul bilancio d’esercizio e la relativa relazione dell’attività svolta, predisponendo una contabilizzazione separata dei contributi, associativi e pubblici, relativi alla difesa attiva e passiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture e alle iniziative mutualistiche; g)deliberare sui regolamenti interni di cui agli articoli 25 e 26 e le eventuali modifiche; h)deliberare sui programmi di attività predisposti dal Consiglio di amministrazione della COOP.DI. ITALIA; i) deliberare su tutti gli altri oggetti pertinenti alla amministrazione ed alla attività generale riservati alla sua competenza dalla Legge e dallo Statuto o sottoposti al suo esame dal Consiglio di Amministrazione; j) delibera sulla emissione delle azioni destinate ai soci sovventori stabilendone gli importi ed i caratteri di cui al precedente articolo 34; k) delibera sulla emissione delle azioni di partecipazione cooperativa nonché sull’emissione di strumenti finanziari non partecipativi; l) approva, previo parere dell’Assemblea speciale dei possessori di azioni di partecipazione cooperativa, lo stato di attuazione dei programmi pluriennali in relazione ai quali sono state emesse le azioni medesime; Le deliberazioni dell’Assemblea ordinaria devono risultare da verbale sottoscritto dal Presidente e da un Segretario nominato tra i soci. Le deliberazioni dell’Assemblea sono vincolanti per tutti i Soci, anche se assenti o dissenzienti. Il socio che ritenesse le delibere assembleari lesive dei propri interessi può chiedere il recesso. – 32 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 L’Assemblea Ordinaria deve essere convocata almeno una volta ogni anno, entro centoventi giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale o, quando particolari esigenze lo richiedano, entro centottanta giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale, e quante altre volte il Consiglio di Amministrazione lo ritenga necessario o ne sia fatta motivata richiesta scritta dal Collegio dei Sindaci, o da almeno il 20% dei soci. Art. 52 Competenza Assemblea Straordinaria L’assemblea, a norma di legge, è considerata straordinaria quando si riunisce per deliberare sulle modificazioni dello statuto e sugli altri argomenti previsti dall’ art. 2365 codice civile. Il verbale di riunione dell’Assemblea in sede straordinaria deve essere redatto dal Notaio. L’assemblea straordinaria delibera quindi su: a)le modificazioni dello Statuto Sociale; b)lo scioglimento della COOP.DI. ITALIA; c) la nomina dei liquidatori stabilendone i poteri. Quando si tratta di deliberare il cambiamento dell’oggetto sociale, la trasformazione o lo scioglimento della società, l’Assemblea Straordinaria per essere valida deve essere costituita tanto in prima quanto in seconda convocazione, almeno da un terzo dei soci cooperatori e sovventori e le relative deliberazioni devono essere prese da tanti soci cooperatori e sovventori che rappresentino la maggioranza dei voti attribuiti a tutti i soci cooperatori e sovventori nel rispetto di quanto previsto dall’art. 2526 C.C.. I soci sovventori possono esprimere fino ad un terzo dei voti spettanti ai soci presenti in proprio o per delega. Il quorum costitutivo delle assemblee straordinarie aventi a oggetto materie riguardanti i diritti dei portatori degli strumenti finanziari partecipativi e gli aumenti gratuiti a favore dei soci non si raggiunge se non è presente almeno la maggioranza del capitale dei portatori degli strumenti finanziari partecipativi sia in prima che in seconda convocazione. Ai sensi dell’art. 2365, secondo comma codice civile il Consiglio di Amministrazione è facoltizzato ad adeguare lo Statuto alla normativa di Legge. Art. 53 Convocazione Assemblea L’assemblea é convocata dal Presidente, a seguito di delibera del Consiglio di amministrazione, nella sede della COOP.DI. ITALIA o altrove, purché nell’ambito territoriale in cui si svolgono le attività di COOP.DI. ITALIA. La convocazione della assemblea deve effettuarsi mediante comunicato ai soci, almeno 15 giorni prima della assemblea, mediante affissione presso la sede legale e pubblicazione della convocazione su un quotidiano a tiratura nazionale e o alternativamente invio della convocazione ai soci con modalità che ne garantiscano l’avvenuto ricevimento (PEC, R.R.R. etc.). La convocazione deve contenere: a)l’indicazione specifica delle materie e degli argomenti posti all’ordine del giorno nonché l’indicazione del luogo (città, via, numero civico) dell’adunanza; b)il giorno e l’ora della prima e della eventuale seconda convocazione. Il Consiglio di amministrazione ha facoltà comunque di adottare, in aggiunta a quella di cui sopra ogni altra forma di pubblicità idonea a rendere edotti i soci, della convocazione dell’Assemblea. Art. 54 Presidenza della Assemblea L’Assemblea è presieduta dal Presidente della COOP.DI. ITALIA o, in caso di sua assenza, dal Vice Presidente e in assenza anche di questi, da chi verrà a ciò designato dalla stessa Assemblea, con il voto della maggioranza dei presenti. Il Presidente dell’Assemblea é assistito da un segretario nonché, in occasione delle elezioni delle cariche, da un collegio di scrutatori costituito da un membro per ogni lista presentata, designato all’atto della presentazione della lista. In caso di Assemblea straordinaria, il relativo verbale verrà redatto da un Notaio che fungerà da segretario. I verbali della Assemblea devono essere sottoscritti dal Presidente dell’Assemblea, dal segretario e se nominati dagli scrutatori. L’assemblea delibera di volta in volta le forme di votazione da adottare per ciascuna deliberazione. Per la nomina del Consiglio di amministrazione, qualora siano state presentate più liste, il voto è segreto e lo spoglio dei voti avverrà con le modalità di cui al presente Statuto e o del Regolamento. Art. 55 Assemblee parziali – nomina dei delegati L’Assemblea generale deve essere costituita dai soci delegati nominati in sede di Assemblee parziali qualora le stesse si rendano obbligatorie per legge. L’area omogenea per lo svolgimento delle assemblee parziali è la regione di appartenenza. Ciascuna assemblea parziale elegge un delegato, ogni 20 soci o frazioni di soci superiori a 10 presenti alla assemblea stessa. Il delegato nominato dalla assemblea parziale, ha la rappresentanza numerica dei soci presenti alla assemblea parziale che lo ha eletto. Compito esclusivo delle Assemblee parziali è la elezione dei soci delegati che dovranno partecipare all’assemblea generale. Le Assemblee parziali devono essere convocate con il medesimo avviso e con le medesime modalità dell’Assemblea generale. La convocazione dell’Assemblea generale può aver luogo non prima di otto giorni dalla data di svolgimento dell’ultima Assemblea parziale. L’avviso di convocazione delle assemblee parziali dovrà indicare: a)la località e il locale di adunanza di ciascuna assemblea separata e dell’assemblea generale dei delegati; b)i giorni e le ore fissati rispettivamente per la prima e la seconda convocazione di ciascuna assemblea separata e della assemblea generale dei delegati; c)l’ordine del giorno che dovrà essere lo stesso dell’assemblea generale dei delegati con l’aggiunta delle elezioni dei rispettivi delegati. L’avviso deve essere spedito nei modi e nei termini stabiliti per le assemblee generali, ma il termine deve essere rapportato al giorno di prima convocazione della prima assemblea parziale. L’avviso dovrà altresì essere affisso nella sede della COOP.DI. ITALIA. Ciascuna assemblea parziale è costituita dai soli soci, intervenuti di persona o per delega, residenti nell’ambito territoriale indicato nell’avviso di convocazione. Ciascuna assemblea parziale è presieduta dal Presidente di COOPDI. ITALIA o dal Vice Presidente, oppure da altro amministratore appositamente delegato dal Consiglio di Amministrazione per ciascuna Assemblea. Per la designazione del Segretario o degli scrutatori, per l’esercizio del diritto di voto per la rappresentanza dei soci, per la validità di costituzione delle assemblee e delle relative delibere, per la forma di votazione delle stesse, si applica apposito regolamento. I delegati eletti dalle assemblee parziali debbono partecipare personalmente alle assemblee generali dei delegati e non possono farsi rappresentare. L’assemblea generale dei delegati sia in sede ordinaria che in sede straordinaria è validamente costituita, in prima convocazione, con la presenza della maggioranza dei delegati eletti dalle assemblee separate. Le deliberazioni sono adottate con il voto favorevole della maggioranza dei delegati intervenuti. In seconda convocazione, sia per l’assemblea in sede ordinaria che per quella in sede straordinaria, l’Assemblea generale dei delegati delibera a maggioranza qualunque sia il numero dei delegati intervenuti e il numero dei soci da essi complessivamente rappresentati. Il verbale dell’Assemblea generale dei delegati è redatto e sottoscritto nei modi delle assemblee generali. Bollettino Ufficiale – 33 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Art. 56 Consiglio di Amministrazione Il numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione è determinato dal numero delle Regioni e o Provincie Autonome in cui vi sono soci assicurati alla chiusura dell’esercizio recente ed approssimato al numero intero più vicino e divisibile per il numero tre, con un minimo di 9 e massimo di 21. Il riparto del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione deve rispettare le seguenti condizioni: a) Hanno diritto di rappresentanza di un Consigliere, le regioni in cui al 31 dicembre 2012, risultavano associate a COOP. DI. ITALIA c.c.a. s.c.c. persone giuridiche (COOP.DI. PIEMONTE, COOP.DI. SICÜRASS (Lombardia), COOP.DI. VENETO, COOP.DI. EMILIA ROMAGNA, AGRIDIFESA MARCHE, COOP.DI. LAZIO). Hanno diritto di rappresentanza di un Consigliere, le persone giuridiche che al 31 dicembre 2012 risultavano associate a COOP.DI. ITALIA c.c.a. s.c.c. (UNAVINI e COOP.DI. MERCATI) fatto salvo recessi unilaterali; b)Ogni Regione e o Provincia Autonoma, non rappresentata territorialmente nel punto a) ha diritto ad avere un Consigliere di Amministrazione se il suo numero di soci assicurati supera la media nazionale, alla chiusura dell’esercizio recente; c)Tutte le Regioni i cui i soci assicurati non raggiungono la media nazionale, cedono obbligatoriamente la rappresentanza numerica a Regione Lombardia. La presentazione delle candidature deve essere per liste collegate al Presidente o candidato Presidente. Gli aspiranti Consiglieri di Amministrazione di prima nomina devono essere soci cooperatori in regola da almeno un biennio. L’attribuzione dei seggi nel Consiglio di Amministrazione è effettuata nella misura di due terzi a favore della lista o delle liste collegate al Presidente, mentre il restante terzo è attribuito alla lista o, suddividendo in proporzione ai seggi, alle due liste che seguono nell’ordine dei voti riportati, il tutto approssimato al numero intero più vicino. Fra i candidati della stessa lista sono nominati alla carica di Consigliere coloro che hanno riportato il numero maggiore di voti preferenziali. Gli Amministratori durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili. Il rinnovo del Consiglio di Amministrazione deve tassativamente avvenire per un terzo per ogni anno. Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei voti dei Consiglieri presenti; normalmente avvengono per alzata di mano; in caso di parità, prevale il voto del Presidente. Le modalità di rinnovo la tempistica e tutti i risvolti operativi sono demandati ad apposito regolamento, deliberato dalla Assemblea dei soci che dovrà prevedere una norma transitoria per la messa in funzione del nuovo sistema. Art. 57 Sostituzione Consiglieri di Amministrazione Gli amministratori che venissero a mancare per morte, dimissioni o perdita della qualità di socio, saranno sostituiti dai candidati non eletti nella stessa lista nell’ordine di cui sopra o in via alternativa si applica l’art. 2386 del C.C. Gli amministratori così nominati durano in carica sino alla naturale scadenza del Consiglio. Se viene meno la maggioranza degli Amministratori, nominati dall’Assemblea, quelli rimasti in carica devono convocare l’Assemblea perché provveda alla sostituzione dei mancanti. In caso di mancanza sopravvenuta di tutti gli Amministratori, l’Assemblea deve essere convocata d’urgenza dal Collegio Sindacale, se nominato, il quale può compiere nel frattempo gli atti di ordinaria amministrazione. In caso di mancanza del Collegio Sindacale, il Consiglio di Amministrazione è tenuto a convocare l’Assemblea e rimane in carica fino alla sua sostituzione. Art. 58 Nomina Vice Presidente – Comitato Esecutivo Il Consiglio di Amministrazione nella sua prima seduta, prende atto della nomina del Presidente ed elegge nel suo seno il e o i Vice Presidenti della COOP.DI. ITALIA che durano in carica per tutta la durata in carica del Consiglio di amministrazione stesso. Il Consiglio di Amministrazione, qualora il numero dei consiglieri sia superiore a nove, deve nominare nel suo seno, fissandone le attribuzioni, un Comitato Esecutivo, che sarà composto dal Presidente che ne assume la presidenza, nonché da altri quattro membri del consiglio di amministrazione. Art. 59 Compensi e rimborsi I compensi ed i rimborsi ai componenti il Consiglio di Amministrazione sono determinati da apposito regolamento, come previsto agli articoli 25 e 26. I consiglieri hanno diritto, se il bilancio lo consente, a: a)Un compenso per le attività collegiali; b)Un rimborso delle spese documentate, sostenute in relazione al loro incarico ed ai servizi eventuali prestati; c)Una indennità di fine rapporto da costituirsi tramite periodici accantonamenti o tramite sistemi assicurativi o previdenziali, previa disponibilità economica e finanziaria, da determinarsi con delibera della Assemblea dei Soci. Art. 60 Competenze Ii consiglio di amministrazione è investito di tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, esclusi quelli che per legge o per statuto sono di competenza dell’assemblea dei soci, ed in particolare: a)redigere il bilancio di esercizio, da presentare per l’approvazione all’Assemblea; b)impartire le direttiva su atti a contratti inerenti all’attività; c) deliberare sulla ammissione, recesso, decadenza ad esclusione dei Soci nei termini di legge; d)deliberare riguardo l’importo la quota di funzionamento annuale; e)deliberare i contributi annui che dovranno essere versati dai soci ed il corrispettivo del servizio, fissandone modalità e tempi per la riscossione; f) nominare, eventualmente amministratori delegati o un comitato esecutivo, stabilendone il numero dei componenti e i relativi poteri; g)deliberare l’eventuale adesione ad enti o associazioni di secondo grado che perseguono gli stessi scopi statutari; h) determinare i compensi del Presidente e consiglieri investiti di particolari cariche o deleghe alla COOP.DI. ITALIA sentito il parere del Collegio Sindacale; i) ratificare le decisioni adottate dal Presidente del Consiglio di Amministrazione e dal Comitato esecutivo, in caso di deleghe specifiche; j) proporre all’Assemblea i compensi per il Collegio dei Sindaci e del soggetto deputato al controllo contabile; k) intrattenere rapporti mutualistici con i soci; l) delibera sulle scelte delle forme di difesa attiva e passiva e degli eventuali impianti di protezione delle produzioni pregiata e sulle scelte degli strumenti di attuazione degli stessi; m)deliberare sulla convocazione della assemblee; n)attua le deliberazioni dell’assemblea nei termini e con le modalità in esse indicate; o) dispone e delibera per il regolare funzionamento dei servizi e assume e licenzia il personale indispensabile, determinandone la retribuzione; p)predispone il rendiconto e i bilanci preventivi; q)determinare le quote per la copertura tariffaria connesse alle forme di difesa prescelte, le quote associative annue per la copertura degli oneri di funzionamento e la partecipazione da determinarsi annualmente a rimborso delle spese anticipate per eventuali iniziative di difesa attiva, nonché le quote associative d’ingresso ‘una tantum» per i nuovi soci. Art. 61 Convocazione Il Consiglio di Amministrazione è convocato dal suo Presidente mediante lettera, ai Consiglieri e ai Sindaci, con modalità che ne garantiscano l’avvenuto ricevimento (PEC, R.R.R. mail, sms, etc.), da spedirsi non meno di sette giorni prima della adunanza, ogni qual volta lo ritenga necessario. – 34 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 E’ nei compiti del Presidente convocare il Consiglio di Amministrazione, fissare l’ordine del giorno, coordinare i lavori e provvedere affinché i consiglieri siano informati sulle materie iscritte all’ordine del giorno. L’avviso deve contenere l’indicazione specifica di tutte le materie da trattare. In caso di urgenza la convocazione può essere effettuata con le stesse modalità almeno 24 ore prima dell’adunanza. Il Consiglio di Amministrazione è convocato dal Presidente e o dal Vice Presidente in caso di assenza o impedimento del Presidente, quando ne sia fatta richiesta da almeno un terzo dei suoi componenti e o dai Sindaci, tutte le volte che vi siano materie da trattare. Il Consiglio di amministrazione delibera validamente a maggioranza assoluta dei suoi componenti. Non è ammesso il voto per delega. Le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione devono farsi a scrutinio segreto quando si tratta di nomine alle cariche sociali e non vi sia unanimità per altre forme. Nelle votazioni palesi in caso di parità prevale il voto del Presidente, in quelle segrete la parità comporta la reiezione della proposta. Il consigliere che senza giustificato motivo manca a più di tre sedute consecutive è considerato dimissionario. Le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione devono essere verbalizzate da un segretario le cui funzioni possono essere assolte su deliberazione del Consiglio di Amministrazione anche da persona estranea al Consiglio stesso. PRESIDENTE Art. 62 Presidente - Candidature - Rappresentanza legale I candidati a Presidente del Consiglio di Amministrazione devono essere soci cooperatori e/o legali rappresentanti di soci cooperatori e devono essere proposti dalle singole liste o unitamente dalle liste che concorrono al riparto dei seggi nel Consiglio di Amministrazione. I candidati a Presidente così come i Consiglieri di Amministrazione che intendono candidarsi o assumono ruoli direttivi quali Vice Presidente e Componenti il Comitato Esecutivo, se nominato, debbono aver ricoperto la carica di Consigliere di Amministrazione per almeno un triennio. Il Presidente dura in carica per tre esercizi ed è rieleggibile ed ha la rappresentanza legale e la firma sociale. Il Presidente, sorveglia e regola tutti i servizi e uffici ed è il capo del personale; a lui spettano fra l’altro le seguenti funzioni: a)compiere tutti gli atti di ordinaria amministrazione che rientrino nell’oggetto sociale, fatta eccezione per quelli che per legge e/o per statuto spettano all’Assemblea o al Consiglio di Amministrazione; b)curare l’esecuzione delle deliberazioni Assembleari e del Consiglio di Amministrazione; c)stipulare atti e contratti inerenti all’attività sociale in conformità alle decisioni e alle direttive impartite dagli organi competenti. Il Presidente della COOP.DI. ITALIA ha la rappresentanza e la firma della COOP.DI. ITALIA di fronte ai terzi ed in giudizio ed ha il potere di transigere, conciliare e riscuotere, rilasciandone relativa liberatoria e di provvedere a quanto altro occorre per la esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione. Il Presidente ha facoltà di nominare avvocati e procuratori nelle liti attive e passive davanti a qualsiasi giurisdizione e in qualsiasi grado. In caso di assenza o di impedimento del Presidente le sue funzioni e i suoi poteri sono attribuiti a un Vice Presidente, previa delibera dal Consiglio di amministrazione della COOP.DI. ITALIA. DIREZIONE Art. 63 Direzione Il Consiglio di Amministrazione può nominare un Direttore Generale e uno o più direttori tecnici o amministrativi, scelti anche tra persone estranee al consorzio, cui affidare l’esecuzione di de- libere degli organi sociali o la direzione tecnica e/o amministrativa del Consorzio stesso, determinandone compiti e retribuzioni. Il Consiglio di Amministrazione può inoltre conferire al Direttore Generale Procure Speciali per il compimento di determinati atti. COLLEGIO SINDACALE Art. 64 Collegio Sindacale Il Collegio Sindacale è composto da: – tre a cinque membri effettivi; – due membri supplenti. I componenti il Collegio Sindacale devono essere iscritti in albi professionali individuati con decreto del Ministero della Giustizia. Il Presidente del Collegio Sindacale è nominato dall’Assemblea. I componenti del Collegio Sindacale decadono d’ufficio nei termini dell’Art. 2399 del codice civile. I sindaci durano in carica per tre esercizi e scadono alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica e sono rieleggibili; durata e cessazione devono rispettare l’Art. 2400 del codice civile. La sostituzione di un sindaco deve essere effettuata nei termini dell’Art. 2401 del Codice Civile. Il Collegio Sindacale, esercita anche la revisione legale dei conti ed è quindi integralmente composto da revisori legali iscritti nell’apposito Registro. Il Collegio Sindacale, deve riunirsi almeno ogni 90 (novanta) giorni e deve vigilare sull’osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo concreto funzionamento, così come previsto dall’Art. 2403 - 2404 - del Codice Civile. La retribuzione annuale deve essere determinata dall’Assemblea all’atto della nomina per l’intero periodo di durata del loro ufficio, come previsto dall’Art. 2402 del Codice Civile, mediante apposito regolamento. Art. 65 Integrazione per attività di difesa passiva In caso di svolgimento di attività di difesa attiva e passiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture nei termini del: −− D. Lgs. 102/2004 art. 12 comma 3 lettera b) e successive modificazioni e integrazioni; −− DM 102.649 del 30 agosto 2004 e successive modificazioni e integrazioni; nel Collegio Sindacale degli enti costituiti per la copertura dei rischi agricoli ai sensi dell’art. 11, comma 1, del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102 e secondo le modalità previste dai successivi commi del medesimo articolo, i due membri effettivi sono un rappresentante del Ministero delle politiche agricole e forestali e un rappresentante della Regione dove ha sede l’Ente, se nominati. Il Collegio Sindacale, oltre ai doveri propri previsti dall’art. 2403 del Codice Civile, deve provvedere alla verifica, anche a campione, delle polizze agevolate e vigilare sulle iniziative mutualistiche, ai fini dell’ammissibilità a contributo delle relative spese, nei termini stabiliti dal decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102 e dai provvedimenti attuativi emessi dal Ministero delle politiche agricole e forestali. TITOLO VIII CLAUSOLA ARBITRALE Art. 66 Clausola Arbitrale Qualsiasi controversia dovesse insorgere tra i soci ovvero tra i soci e la società che abbia ad oggetto diritti disponibili relativi al rapporto sociale e mutualistico, ad eccezione di quelle nelle quali la legge prevede l’intervento obbligatorio del Pubblico Ministero, qualora non risolta per via conciliatoria, dovrà essere risolta mediante arbitrato secondo le disposizioni di cui al D. Lgs. Bollettino Ufficiale – 35 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 17 gennaio 2003, n. 5 e s.m.i., nominati con le modalità di seguito riportate, salvo che non sia previsto l’intervento obbligatorio del Pubblico Ministero: a)tutte le controversie insorgenti tra soci o tra soci e Società che abbiano ad oggetto diritti disponibili, anche quando sia oggetto di controversia la qualità di socio; b)le controversie relative alla validità delle deliberazioni Assembleari; c)le controversie da Amministratori, Liquidatori o Sindaci, o nei loro confronti. Sono soggette alla disciplina dell’arbitrato, qualora non risulti risolta per via conciliatoria, anche le controversie promosse da amministratori, liquidatori e sindaci ovvero quelle promosse nei loro confronti, che abbiano ad oggetto diritti disponibili relativi al rapporto sociale. La clausola arbitrale di cui al comma precedente è estesa a tutte le categorie di soci anche non cooperatori ad eccezione dei soci titolari strumenti finanziari partecipativi. La nomina degli arbitri è determinata normalmente dal Regolamento della Camera Arbitrale della Camera di Commercio dove ha sede legale COOP.DI. ITALIA. Il Consiglio Arbitrale nomina tutti i componenti del Tribunale Arbitrale, designando un arbitro unico qualora lo ritenga opportuno e la clausola non richieda la designazione di un collegio. L’arbitrato sarà rituale e il Tribunale Arbitrale deciderà secondo Regolamento e o diritto. In ogni caso, è fatta salva l’applicazione delle norme inderogabili applicabili al procedimento arbitrale. In ogni caso, è attuato il principio del contraddittorio e della parità di trattamento delle parti. Fuori dai casi in cui non integri di per sé una causa di esclusione, la mancata esecuzione della decisione definitiva della controversia deferita agli Arbitri, è valutata quale causa di esclusione del socio, quando incida sull’osservanza dei suoi obblighi nei confronti della Società o quando lasci presumere il venir meno della sua leale collaborazione all’attività sociale. TITOLO IX RISCOSSIONE DEI CONTRIBUTI PER ATTIVITA’ DI DIFESA Art. 67 Modalità riscossione contributi da soci Il servizio di riscossione dei contributi ed oneri connessi, per l’attività di difesa passiva e attiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture di cui al D.Lgs. 102/2004 e s.m.i., e l’attività di gestione del rischio di cui al REG. UE n. 1305/2013 del 17 dicembre 2013 e s.m.i. può essere eseguito: −− se a termini di Legge, mediante ruolo, in base alle norme vigenti in materia di esazione di tributi non erariali; −− potrà altresì essere eseguita direttamente da COOP.DI. ITALIA o mediante affidamento di un servizio di riscossione ad una Società, Ente o Istituto di Credito designato dal Consiglio di Amministrazione. TITOLO X REQUISITI MUTUALISTICI DISPOSIZIONI GENERALI E FINALI Art. 68 Requisiti Mutualistici - Mutualità I requisiti mutualistici di cui all’art, 26 D.Lgs. C.P.S. 1577/47, sono irrevocabili e la loro osservanza è di fatto realizzata nell’attività della COOP.DI. ITALIA. La COOP.DI. ITALIA, nell’esercizio delle sue attività si richiama in ogni caso alle norme generali che disciplinano le società cooperative riconosciute che operano con spirito mutualistico e senza scopo di lucro. Per quanto non previsto dal presente statuto, valgono le vigenti norme di legge sulle società cooperative a mutualità prevalente. Art. 69 Riparti – remunerazioni – distribuzioni riserve Relativamente al rapporto mutualistico consistente nella fornitura ai soci di beni e servizi, si può configurare il ristorno. In tale caso il Consiglio di Amministrazione che redige il progetto di bilancio di esercizio, può appostare somme al conto economico a titolo di ristorno, qualora lo consentano le risultanze dell’attività mutualistica. L’Assemblea, in sede di approvazione del bilancio, delibera sulla destinazione del ristorno che potrà essere attribuito mediante una o più delle seguenti forme: a)erogazione diretta; b)aumento del numero delle azioni detenute da ciascun socio; c) emissione di obbligazioni; d)emissione di strumenti finanziari ivi comprese le azioni di sovvenzione e di partecipazione cooperativa. La ripartizione del ristorno ai singoli soci, solo nel caso dell’attività di fornitura ai soci di beni e servizi, dovrà essere effettuata considerando la quantità degli scambi mutualistici intercorrenti fra la cooperativa ed il socio stesso secondo quanto previsto in apposito regolamento. A termine dell’articolo 2514 del C.C., vigono i seguenti divieti ed obblighi: a)Divieto di distribuire i dividendi in misura superiore all’interesse massimo dei buoni postali fruttiferi, aumentato di due punti e mezzo rispetto al capitale effettivamente versato; b)Divieto di remunerare gli strumenti finanziari offerti in sottoscrizione ai soci cooperatori in misura superiore a due punti rispetto al limite massimo previsto per i dividendi; c) Divieto di distribuire le riserve fra i soci cooperatori; d)Obbligo di devoluzione, in caso di scioglimento della società, dell’intero patrimonio sociale, dedotto soltanto il capitale sociale e i dividendi eventualmente maturati, ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione. L’introduzione e la soppressione delle clausole di cui al comma precedente con le maggioranze previste per l’Assemblea straordinaria. Art. 70 Scioglimento - Riduzione del capitale sociale - Liquidazione del patrimonio In caso di scioglimento di COOP.DI. ITALIA l’Assemblea nominerà uno o più liquidatori preferibilmente tra i soci, stabilendo i poteri. All’atto dello scioglimento di COOP.DI. ITALIA le azioni dei soci sovventori hanno diritto di prelazione nel rimborso del capitale per l’intero valore nominale. In caso di scioglimento della Società, l’intero patrimonio sociale risultante dalla liquidazione sarà devoluto nel seguente ordine: a)a rimborso del capitale sociale dei possessori di strumenti finanziari partecipativi per l’intero valore nominale oltre la remunerazione maturata come previsto in sede di emissione; b)a rimborso del capitale sociale detenuto dai possessori di azioni di partecipazione cooperativa per l’intero valore nominale eventualmente rivalutato; c)a rimborso del capitale sociale effettivamente versato dai soci ed eventualmente rivalutato nei limiti ed alle condizioni previste dall’articolo 7 della legge 31 gennaio 1992 n. 59; d) al Fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo della cooperazione, di cui all’articolo 11 della legge 31 gennaio 1992, n. 59. La riduzione del capitale sociale in conseguenza di perdite non comporta riduzione del valore nominale delle azioni dai soci sovventori, se non per la parte della perdita che eccede il valore nominale complessivo delle altre azioni. Art. 71 Cessazione attività di difesa Nel caso in cui COOP. DI. ITALIA cessi di esercitare le attività di: −− difesa passiva e attiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture di cui al D.Lgs. 102/2004 e s.m.i.; −− gestione del rischio di cui al REG. UE n. 1305/2013 del 17 dicembre 2013 e s.m.i.; – 36 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 le disponibilità residue saranno ripartite, dopo detrazione del passivo fra i soggetti che hanno contribuito a costituirla in proporzione ai rispettivi apporti. Art. 72 Rinvio a norme società per azioni Per quanto non previsto dal titolo VI del Codice Civile contenente la «disciplina delle società cooperative», a norma dell’art. 2519 sì applicano, in quanto compatibili, le norme delle società per azioni. TITOLO XI NORME TRANSITORIE Art. 73 Conversione delle quote in azioni Le quote in essere al 03 dicembre 2014 vengono trasformate in tante azioni del valore nominale di € 25,00 (euro venticinque/00) quanto è il valore corrispondente di capitale delle quote. Art. 74 Recesso dei soci I soci che intendono recedere, a seguito della adozione del nuovo statuto, lo possono fare dopo l’approvazione del bilancio consuntivo al 31 dicembre 2014 con assunzione di responsabilità di cui al sostituito statuto. Art. 75 Rinnovo cariche sociali L’attuale Consiglio di Amministrazione rimane in carica nella forma e consistenza esistente al 3 dicembre 2014 fino a scadenza del mandato. L’adeguamento al nuovo statuto dovrà essere avviato in occasione della Assemblea dei soci di bilancio relativo all’esercizio dell’anno 2014, al fine di completare la transizione entro il 2016. Bollettino Ufficiale Bollettino Ufficiale – 37 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Comune di Porto Mantovano (MN) Statuto approvato con deliberazione di c.c. n. 3 del 6 marzo 1992, modificato con deliberazioni di c.c. n. 79 del 8 luglio 1994, n. 117 del 9 dicembre 1999, n. 127 del 5 dicembre 2003, n. 70 del 27 novembre 2014 SOMMARIO TITOLO I AUTONOMIA E FINALITA’ DEL COMUNE Art. 1 Principi fondamentali Art. 2 Finalità Art. 3 Programmazione e forme di cooperazione Art. 4 Territorio e sede comunale Art. 5 Albo Pretorio Art. 6 Stemma e gonfalone TITOLO II ORDINAMENTO ISTITUZIONALE Capo I Il consiglio comunale Art. 7 Il Consigliere Comunale Art. 8 Doveri del Consigliere Art. 9 Poteri del Consigliere Art. 10 Prerogative delle minoranze Art. 11 Consigliere Anziano Art. 12 Gruppi consiliari Art. 13 Il Consiglio Comunale. Poteri Art. 14 Prima seduta del Consiglio Art. 15 Linee Programmatiche Convocazione del Consiglio Comunale e ordine Art. 16 del giorno Art. 17 Numero legale per la validità delle sedute Art. 18 Numero legale per la validità delle deliberazioni Art. 19 Delle deliberazioni Art. 20 Pubblicità delle sedute Art. 21 Presidenza delle sedute consiliari Art. 22 Commissioni Consiliari Art. 23 Commissioni Speciali Art. 24 Regolamento del Consiglio Art. 25 Nomine Capo II La giunta comunale. Elezione – durata in carica - revoca Art. 26 Composizione della Giunta Art. 27 Revoca degli Assessori Art. 28 Dimissioni, decadenza Art. 29 Mozione di sfiducia Art. 30 Competenze generali della Giunta Art. 31 Organizzazione della Giunta Art. 32 Adunanze e deliberazioni Capo III Il sindaco Art. 33 Il Sindaco Art. 34 Competenze Art. 35 Deleghe ed incarichi Art. 36 Cessazione dalla carica Art. 37 Vice Sindaco Capo IV Norme comuni Art. 38 Divieto generale di incarichi Art. 38 bis Pubblicità delle spese elettorali TITOLO III ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI Art. 39 L’ordinamento degli uffici e dei servizi Art. 40 Il Vice Segretario Art. 41 Incarichi ed indirizzi di gestione attribuzioni Art. 42 Segretario Comunale Art. 43 Abrogato Art. 44 Abrogato TITOLO IV SERVIZI Art. 45 Art. 46 Art. 47 Art. 48 Art. 49 Art. 50 Art. 51 Art. 52 Art. 53 Art. 54 Forme di gestione Gestione in economia Azienda speciale Istituzione Il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Il Direttore Nomina Società costituite o partecipate dal Comune Gestione associata dei servizi e delle funzioni TITOLO V ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE FORME ASSOCIATIVE, FORME COLLABORATIVE Art. 55 Principio di cooperazione Art. 56 Convenzione Art. 57 Consorzi Art. 58 Accordi di programma TITOLO VI ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE Capo I Partecipazione popolare Art. 59 Partecipazione popolare Art. 60 Azione popolare Art. 61 Abrogato Art. 62 Consultazioni Art. 63 Petizioni Art.63 bis Consulte Art. 64 Proposte Art. 65 Procedure per l’approvazione della proposta Art. 66 Referendum. Materie escluse. Aspetti finanziari. Art. 67 Comitato promotore. Decisioni di ammissibilità. Art. 68 Periodi di svolgimento dei referendum. Art. 69 Validità dei referendum. Capo II Il diritto di accesso e di informazione del cittadino. La partecipazione al procedimento Art. 70 Partecipazione Art. 71 Interventi nel procedimento amministrativo Art. 72 Diritto di accesso Diritto di accesso agli atti amministrativi, alle strutArt. 73 ture ed ai servizi TITOLO VII L’ORDINAMENTO ECONOMICO FINANZIARIO Art. 74 Principi e criteri Approvazione del bilancio finanziario triennale e Art. 75 del rendiconto dell’esercizio finanziario precedente Art. 76 Demanio e patrimonio Art. 77 Revisori del conto Controllo di regolarità contabile – controllo di geArt. 78 stione Controllo strategico e controllo sulle società parteArt. 79 cipate Art. 80 Regolamenti Art. 81 Procedimento di formazione dei regolamenti TITOLO IX DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE Art. 82 Entrata in vigore dello Statuto Art. 83 Revisione dello Statuto Art. 84 Adozione e revisione dei regolamenti. ———-——— – 38 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 TITOLO I AUTONOMIA E FINALITA’ DEL COMUNE Art. 1 Principi fondamentali 1. Il Comune di Porto Mantovano è l’ente espressione della comunità locale dotato di autonomia costituzionalmente garantita. 2. Il Comune ha autonomia normativa, organizzativa ed amministrativa, nonché autonomia impositiva e finanziaria nell’ambito del proprio Statuto, dei regolamenti e delle leggi di coordinamento della finanza pubblica. 3. Il Comune si avvale della sua autonomia, nel rispetto della Costituzione e dei principi generali dell’ordinamento, per lo svolgimento della propria attività e il perseguimento dei suoi fini istituzionali. 4. Il Comune esercita funzioni proprie e funzioni attribuite o delegate dallo Stato e dalla Regione, secondo il principio della sussidiarietà. Art. 2 Finalità 1. Il Comune esercita tutte le funzioni e i compiti necessari alla cura degli interessi ed alla promozione dello sviluppo della comunità comunale, non attribuiti espressamente per legge allo Stato, alla Regione ed alla Provincia. Il Comune promuove lo sviluppo ed il progresso civile, culturale, economico e sociale della comunità di Porto Mantovano ispirando la propria attività ai valori ed ai principi della Costituzione repubblicana e ai valori della Pace. 2. Il Comune assicura la partecipazione dei cittadini singoli ed associati, alle scelte ed alle attività della comunità. A tal fine, persegue la collaborazione e la cooperazione con i cittadini, nonché, nelle materie di loro interesse, con le forze sociali, economiche, sindacali e culturali, riconosce, anche promuovendone la costituzione e le attività, le associazioni ed organizzazioni culturali, assistenziali, ecologiche, ricreative e sportive; promuove la formazione di idonee strutture, servizi ed impianti e ne assicura l’accesso e la fruizione alle organizzazioni ed associazioni. 3. Il Comune ispira la propria attività ai seguenti obiettivi fra loro coordinati: a) superamento degli squilibri economici e sociali esistenti nel proprio territorio; b) promozione associazionismo dell’iniziativa economica pubblica e privata, anche mediante forme di associazione e di cooperazione che perseguono obiettivi di carattere mutualistico e sociale in armonia con gli obiettivi enunciati nei seguenti punti c) e d); c) tutela, sviluppo e recupero dell’ambiente e delle risorse ambientali, in particolare mediante la lotta alle cause di deterioramento e di inquinamento del suolo, del sottosuolo, dell’acqua, dell’aria, nonché alle cause di inquinamento acustico; d) tutela e recupero del patrimonio storico, artistico, archeologico, archivistico, culturale e delle tradizioni popolari , tutela delle diversità etniche, linguistiche, culturali, religiose, politiche e sessuali, in particolare attraverso la promozione dei valori e della cultura del rispetto. e) favorire la fruizione da parte della comunità delle risorse ambientali e del patrimonio storico, artistico, archeologico, librario e archivistico, al fine di sviluppare una migliore qualità della vita; f) collaborazione per la realizzazione di un sistema globale ed integrato di sicurezza sociale e di tutela della salute e della persona con particolare riguardo alle libere attività di volontariato a favore degli anziani, degli ammalati, dei diversamente abili e dei minori e alla valorizzazione della famiglia; g) favore e promozione per le libere attività sportive e ricreative; h) studiare e promuovere interventi rivolti ai bambini in età prescolare e scolare, attraverso attività culturali e ludiche, in ambienti e spazi idonei; i) il Comune promuove le Pari Opportunità e la parità numerica tra uomini e donne nella composizione della Giunta, degli organi collegiali eletti dal Consiglio o nominati dal Sindaco, degli organi collegiali di enti, aziende ed istituzioni dipendenti dal Comune o nei quali lo stesso abbia il controllo o partecipazione e garantire, comunque, che la presenza di ciascun sesso rispetti quanto previsto dalla legge; l) riconosce nella pace un diritto fondamentale delle persone e dei popoli. A questo fine, favorisce l’affermarsi di una cultura di pace e di rispetto dei diritti umani. Art. 3 Programmazione e forme di cooperazione 1. Il Comune realizza le proprie finalità adottando il metodo e gli strumenti della programmazione e della partecipazione. 2. Il Comune concorre alla determinazione degli obiettivi contenuti nei programmi dello Stato, della Regione Lombardia e della Provincia di appartenenza. Attua il principio di sussidiarietà promuovendo l’esercizio delle proprie funzioni anche attraverso le attività che possono essere adeguatamente svolte dall’autonoma iniziativa dei cittadini e avvalendosi dell’apporto delle formazioni sociali, economiche, sindacali e culturali operanti nel suo territorio. 3. I rapporti con gli altri Comuni, con la Provincia e la Regione sono informati ai principi di cooperazione, complementarietà e sussidiarietà tra le diverse sfere di autonomia. Art. 4 Territorio e sede comunale 1. Il Comune di Porto Mantovano è costituito dal capoluogo. S. Antonio e dalle seguenti borgate e frazioni storicamente riconosciute dalla comunità: Bancole, Soave, Montata Carra, Spinosa. 2. Il territorio del Comune di estende per kmq 37,44 confinante con i comuni di Roverbella, Marmirolo, S. Giorgio, Mantova, Rodigo, Goito, Curtatone. 3. Il palazzo civico è ubicato nel capoluogo. 4. Le adunanze del Consiglio Comunale si svolgono presso la sala civica di Piazza della Pace, Bancole. In casi particolari, il Consiglio può riunirsi anche in luoghi diversi dalla propria sede abituale. 5. All’interno del territorio comunale non è consentito, per quanto attiene alle attribuzioni del Comune in materia, l’insediamento di centrali nucleari né lo stazionamento o il transito di ordigni bellici nucleari e scorie radioattive. Art. 5 Albo Pretorio 1. La pubblicazione degli atti e degli avvisi previsti dalla Legge, dallo Statuto e dai Regolamenti avviene all’Albo on-line come previsto dalla normativa vigente. 2. La pubblicazione deve garantire l’accessibilità, l’integralità e la facilità di lettura. 3. Il Segretario cura l’affissione degli atti di cui al primo comma, avvalendosi di un Messo Comunale e, su attestazione di questo, ne certifica l’avvenuta pubblicazione. Art. 6 Stemma e gonfalone 1. Il Comune negli atti e nel sigillo si identifica con il nome di «Comune di Porto Mantovano» e con lo stemma concesso con decreto del Capo del Governo in data 2 giugno 1934. 2. Nelle cerimonie e nelle altre pubbliche ricorrenze, accompagnato dal Sindaco o da un suo delegato, si può esibire il gonfalone comunale nella foggia autorizzata con decreto reale in data 22 febbraio 1940. 3. L’uso e la riproduzione di tali simboli per fini non istituzionali sono vietati. TITOLO II ORDINAMENTO ISTITUZIONALE Capo I Il consiglio comunale Art. 7 Il consigliere comunale 1. Ciascun Consigliere Comunale rappresenta l’intero Comune, senza vincolo di mandato. Bollettino Ufficiale – 39 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 2. L’entità ed i tipi di indennità spettanti a ciascun Consigliere, a seconda delle proprie funzioni ed attività, sono stabiliti dalla Legge. Art. 8 Doveri del consigliere 1. I consiglieri Comunali hanno il dovere di intervenire alle sedute del Consiglio Comunale. 2. Oltre che nei casi previsti dalla legge, i Consiglieri decadono dalla carica per la mancata partecipazione senza giustificato motivo a tre sedute consecutive del Consiglio. 3. La decadenza è pronunciata dal Consiglio negli stessi termini e modalità previsti dalla legge per la dichiarazione di incompatibilità. 4. Ciascun Consigliere è tenuto ad eleggere un domicilio nel territorio comunale presso il quale saranno recapitati gli avvisi di convocazione del Consiglio e ogni altra comunicazione ufficiale; è tenuto inoltre a dotarsi di indirizzo di posta elettronica certificata, per le medesime finalità. Art. 9 Poteri del consigliere 1. Il Consigliere esercita il diritto d’iniziativa deliberativa per tutti gli atti di competenza del Consiglio Comunale e può formulare interrogazioni, interpellanze e mozioni. 2. Ha diritto di ottenere dagli uffici del Comune e delle Aziende ed Enti da esso dipendenti tutte le notizie ed informazioni utili all’espletamento del mandato. 3. Le forme ed i modi per l’esercizio di tali diritti sono disciplinate dal regolamento. 4. E’ tenuto al segreto d’ufficio nei casi specificatamente determinati dalla Legge. 5. Per il computo dei quorum previsti dal D.Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000 e dal presente Statuto, si fa riferimento, ove non diversamente previsto, al numero dei Consiglieri assegnati al Comune, senza computare il Sindaco. Art. 10 Prerogative delle minoranze 1. Le norme del regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale devono consentire ai Consiglieri appartenenti ai gruppi delle minoranze consiliari l’effettivo esercizio dei poteri di controllo ai sensi dell’art. 44 del d.lgs. n. 267 del 18 agosto 2000. 2. Ai gruppi delle minoranze consiliari spetta la designazione dei presidenti delle commissioni consiliari, aventi funzione di controllo e di garanzia, ove costituite. Art. 11 Consigliere anziano 1. E’ Consigliere anziano colui che nella elezione ha ottenuto la maggior cifra individuale, con esclusione del Sindaco e dei candidati alla carica di Sindaco proclamati Consiglieri. A parità di voti è considerato tale il più anziano per età. Art. 12 Gruppi consiliari 1. I Consiglieri si riuniscono in gruppi, anche misti, formati da almeno tre componenti, ed eleggono il loro capigruppo entro 30 giorni dalla proclamazione degli eletti. 2. Nelle more della designazione i capigruppo sono individuati nel Consigliere che abbia il maggior numero dei voti nella lista di appartenenza. 3. Ciascun gruppo può anche essere formato da uno o due Consiglieri se unici eletti in lista che ha partecipato alla consultazione elettorale. 4. La conferenza dei capigruppo consiliari ha la funzione di collegamento, informazione e consultazione con gruppi ed è convocata e presieduta dal Presidente del Consiglio Comunale. 5. Abrogato Art. 13 Il Consiglio comunale. Poteri 1. Il Consiglio Comunale è composto dal Sindaco e dal numero di Consiglieri previsto per legge ed è presieduto dal Presidente eletto tra i Consiglieri nella prima seduta del Consiglio. 2. Il Consiglio Comunale esplica la propria attività attraverso atti di indirizzo, atti fondamentali e atti di controllo. 3. Il Consiglio esprime l’indirizzo politico-amministrativo in atti, risoluzioni e ordini del giorno, contenenti obiettivi, principi e criteri informatori delle attività dell’Ente. 4. Ove agli atti di cui al precedente comma il Consiglio attribuisca valore di direttiva, l’attività degli organi dell’Ente dovrà uniformarsi ai contenuti degli atti stessi. 5. Indirizza altresì l’attività dell’Ente con l’adozione di atti amministrativi fondamentali di carattere normativo, programmatorio, organizzativo, negoziale e gestionale. Gli atti fondamentali contengono la individuazione degli obiettivi e delle finalità da raggiungere, le risorse e gli strumenti dell’azione, le prescrizioni da osservare, individuando gli elementi la cui variazione richieda un ulteriore intervento del Consiglio. 6. Per l’esercizio delle funzioni di controllo dell’attività dell’Ente il regolamento disciplina le modalità di esame e controllo dei consuntivi, delle relazioni della Giunta e dei Revisori, dei rendiconti previsti in atti fondamentali, le interrogazioni e le interpellanze, le mozioni e le indagini conoscitive che prevedono altresì l’audizione della Giunta o di suoi membri o del Sindaco e, previa intesa con quest’ultimo, del Segretario e dei Funzionari responsabili dei servizi. Con apposita deliberazione il Consiglio può procedere ad inchieste nominando apposita Commissione. Art. 14 Prima seduta del consiglio 1. La prima seduta del Consiglio Comunale dopo le elezioni é convocata entro il termine di dieci giorni dalla proclamazione degli eletti e deve tenersi entro dieci giorni dalla convocazione. 2. E’ convocata e presieduta dal Consigliere anziano e, prima di deliberare su qualsiasi altro oggetto, il Consiglio procede alla convalida dei Consiglieri eletti e del Sindaco. La seduta prosegue con il giuramento del Sindaco, con la comunicazione da parte del Sindaco della composizione della Giunta, con l’elezione del Presidente del Consiglio e del Vice Presidente e infine con la trattazione degli eventuali altri argomenti iscritti all’ordine del giorno. Art. 15 Linee programmatiche 1. Il Sindaco definisce, con la collaborazione degli Assessori, le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato e le presenta – sentita la Giunta – al Consiglio Comunale per l’approvazione entro sessanta giorni dall’insediamento dello stesso. 2. Il Consiglio concorre alla definizione delle linee programmatiche mediante un preventivo esame delle proposte illustrate dal Sindaco o dagli Assessori e la formulazione d’indicazioni, emendamenti, integrazioni e direttive utili alla stesura del documento definitivo da sottoporre all’ approvazione del Consiglio. 3. La medesima procedura è osservata nel corso del mandato amministrativo, ove si renda necessario aggiornare in maniera sostanziale l’azione di governo inizialmente definita ed approvata. 4. Il documento contenente le linee programmatiche dell’azione amministrativa e gli adeguamenti successivi sono messi a disposizione dei Consiglieri almeno 10 giorni prima della data fissata per la trattazione in Consiglio Comunale e sono approvati a maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati 5. Il documento così approvato costituisce il principale atto di indirizzo dell’attività amministrativa e riferimento per l’esercizio della funzione del controllo politico – amministrativo del Consiglio. 6. In occasione dell’annuale ricognizione dello stato di attuazione dei programmi, l’azione di governo della giunta ed il programma amministrativo possono essere sottoposti a verifica consiliare, nelle forme previste dal regolamento sul funzionamento del Consiglio, ove lo richieda almeno la metà dei Consiglieri assegnati. Art. 16 Convocazione del consiglio comunale e ordine del giorno 1. L’avviso di convocazione, con allegato l’ordine del giorno, deve essere pubblicato all’albo pretorio e notificato ai Consiglieri nei termini stabiliti dal Regolamento. 2. Nei casi d’urgenza e per gli oggetti da trattarsi in aggiunta ad altri già iscritti all’ordine del giorno tale termine potrà – 40 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 essere ridotto a non meno di 24 ore prima dell’ora fissata per l’adunanza. 3. Abrogato 4. L’avviso scritto può prevedere anche una seconda convocazione, da tenersi almeno un’ora dopo la prima. 5. L’ordine del giorno delle sedute del Consiglio Comunale è stabilito dal Presidente del Consiglio Comunale, sentito il Sindaco, sulla base delle proposte avanzate dalla Giunta Comunale. 6. I documenti relativi a ciascuna proposta inserita nell’ordine del giorno devono essere messi a disposizione degli Assessori e dei Consiglieri Comunali con i tempi e le modalità definite dal regolamento. 7. Abrogato Art. 17 Numero legale per la validità delle sedute 1. Il Consiglio Comunale si riunisce validamente con la presenza della metà dei Consiglieri assegnati, salvo che sia richiesta una maggioranza speciale. 2. Nella seduta di seconda convocazione è sufficiente, per la validità dell’adunanza, l’intervento di almeno 1/3 arrotondato per eccesso dei Consiglieri assegnati. 3. Il Consiglio non può deliberare, in seduta di seconda convocazione, su proposte non comprese nell’ordine del giorno della seduta di prima convocazione, ove non ne sia stato dato avviso nei modi e nei termini stabiliti dall’articolo precedente e non intervenga alla seduta la metà dei Consiglieri assegnati. 4. Non concorrono a determinare la validità dell’adunanza; a) il Sindaco se è tenuto ad astenersi obbligatoriamente o se esce dalla sala prima della votazione; b) i Consiglieri se sono tenuti ad astenersi obbligatoriamente o se escono dalla sala prima della votazione. Art. 18 Numero legale per la validità delle deliberazioni 1. Nessuna deliberazione è valida se non ottiene la maggioranza assoluta dei votanti, fatti salvi i casi in cui sia richiesta una maggioranza qualificata. 2. Si computano per determinare la maggioranza dei votanti le schede bianche e quelle nulle. Non si computano: a) il Sindaco che non partecipa alla votazione o che esce dalla sala prima della votazione; b) i Consiglieri che non partecipano alla votazione o che escono dalla sala prima della votazione; 3. Nei casi d’urgenza le deliberazioni possono essere dichiarate immediatamente eseguibili con il voto espresso dalla maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati. 4. Le deliberazioni per le quali sono richieste maggioranze qualificate sono espressamente previste dalla Legge o dallo Statuto o dal Regolamento. 5. Per gli atti di nomina è sufficiente, salvo diverse disposizioni di Legge, di Statuto o di Regolamento, la maggioranza semplice e risulterà eletto chi avrà riportato il maggior numero di voti. Quando è prevista la nomina di uno o più rappresentanti delle minoranze risulterà eletto il membro da queste designate indipendentemente dal numero di voti conseguiti. Art. 19 Delle deliberazioni 1. Le votazioni hanno luogo con voto palese. 2. Il Consiglio vota a scrutinio segreto soltanto per le delibere che comportano un apprezzamento discrezionale sulle persone. 3. Le deliberazioni del Consiglio sono sottoscritte dal Presidente e dal Segretario Comunale. Nelle operazioni di verbalizzazione il Segretario Comunale può essere coadiuvato da un dipendente da lui incaricato. 4. Ogni Consigliere ha diritto che nel verbale si faccia constare del suo voto e dei motivi del medesimo. Art. 20 Pubblicità delle sedute 1. Le sedute del Consiglio sono pubbliche. 2. Il regolamento stabilisce i casi in cui il Consiglio si riunisce in seduta segreta. 3. Il Consiglio deve porre in essere tutte le attività necessarie per l’effettivo diritto all’informazione della comunità. Art. 21 Presidenza delle sedute consiliari 1. Chi presiede l’adunanza del Consiglio è investito di potere discrezionale per mantenere l’ordine, l’osservanza delle leggi e dei regolamenti e la regolarità delle discussioni e deliberazioni. 2. Ha facoltà di sospendere e di sciogliere l’adunanza. 3. Può, nelle sedute pubbliche, dopo aver dato gli opportuni avvertimenti, ordinare che venga espulso chiunque sia causa di disordine. 4. Nel caso di assenza del Presidente e del Vice-Presidente presiede il Consigliere Anziano. Art. 22 Commissioni consiliari 1. Sono istituite, in seno al Consiglio Comunale le commissioni permanenti con funzioni referenti, consultive e redigenti, secondo le previsioni del regolamento; possono essere altresì istituite commissioni temporanee o speciali. 2. I componenti le commissioni sono designati da gruppi in modo da assicurare comunque la rappresentanza di ciascun gruppo. 3. Il regolamento ne disciplina il numero, la composizione, nel rispetto del criterio proporzionale, il funzionamento e le attribuzioni. 4. Nei casi contemplati nel regolamento le commissioni di cui ai precedenti commi possono effettuare indagini con scopi conoscitivi al fine di acquisire informazioni, dati e documentazione utile all’attività consiliare avvalendosi anche di audizioni di soggetti pubblici e privati. Art. 23 Commissioni speciali 1. Commissioni Speciali possono essere costituite, su proposta di almeno un terzo dei Consiglieri assegnati e con deliberazione adottata dalla maggioranza dei Consiglieri assegnati, per svolgere inchieste sull’attività amministrativa del Comune. 2. La deliberazione di cui al comma precedente stabilisce la composizione della Commissione, i poteri di cui è munita, gli strumenti per operare ed il termine per la conclusione dei lavori. Art. 24 Regolamento del Consiglio 1. Il Consiglio Comunale è dotato di autonomia funzionale ed organizzativa. 2. Il Consiglio disciplina con proprio regolamento, da approvare a maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati, lo svolgimento dei propri lavori e di quelli delle commissioni permanenti, straordinarie, temporanee e speciali. La stessa maggioranza è richiesta per le modificazioni del regolamento. 3. Il regolamento disciplina altresì l’esercizio delle potestà e delle funzioni dei Consiglieri, uniformandosi ai principi statutari e perseguendo l’obiettivo dell’efficienza decisionale. 4. Il regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e delle commissioni consiliari prevede in particolare: a) i termini e le modalità di convocazione del Consiglio, della consultazione degli atti e delle proposte di deliberazione da parte dei Consiglieri; b) le modalità di svolgimento della discussione e della votazione; c) la formazione dei gruppi consiliari e l’istituzione della conferenza dei capigruppo con funzioni consultive, non vincolanti, di coordinamento dei lavori del Consiglio; d) le modalità per la richieste del controllo di legittimità sulle deliberazioni del Consiglio e della Giunta; Bollettino Ufficiale – 41 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 e) le materie che possono essere trattate nelle sedute di seconda convocazione, se non con l’intervento di almeno la metà dei Consiglieri assegnati; f) le modalità di esercizio della funzione di indirizzo e controllo politico – amministrativo, nonché il funzionamento delle commissioni consiliari. Art. 25 Nomine 1. Il Consiglio Comunale formula gli indirizzi generali in materia di nomine e le designazioni dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni, in tempo utile perché il Sindaco possa effettuare le nomine e designazioni di sua competenza nei termini di legge; detti indirizzi sono validi limitatamente all’arco temporale del mandato amministrativo dell’organo consiliare. 2. Le nomine e designazioni espressamente riservate al Consiglio dalla legge devono avvenire sulla base dell’esame del curriculum di ciascun candidato, da presentarsi almeno cinque giorni prima della seduta consiliare avente all’ordine del giorno l’effettuazione delle nomine; 3. I Consiglieri cessati dalla carica per effetto del rinnovo o dello scioglimento del Consiglio continuano ad esercitare gli incarichi esterni, nei limiti temporali delle norme sul rinnovo degli organismi amministrativi. 4. Per gli effetti di cui all’art. 67 del T.U. n. 267/2000 è facoltà dei competenti organi comunali designare il Sindaco e gli Assessori Comunali quali amministratori di enti, aziende o società a partecipazione comunale o comunque sottoposte a vigilanza e a contribuzione del Comune. Capo II La giunta comunale elezione - durata in carica - revoca Art. 26 Composizione della Giunta 1. La Giunta è composta dal Sindaco e da non più di n. 5 Assessori fra cui il Vice Sindaco, nominati dal Sindaco che ne dà comunicazione al Consiglio nella prima seduta successiva alle elezioni. 2. Il numero degli Assessori è determinato con provvedimento del Sindaco. 3. Gli Assessori partecipano ai lavori del Consiglio e delle commissioni consiliari senza diritto al voto e senza concorrere a determinare il numero legale per la validità delle riunioni. Hanno diritto di accedere alle informazioni necessarie all’espletamento del mandato, di relazionare al Consiglio e partecipare alla discussione. Gli Assessori non possono presentare interrogazioni, interpellanze e mozioni. Sono peraltro sempre tenuti a partecipare per rispondere alle medesime sulle materie ad essi delegate. 4. Non possono far parte contemporaneamente della Giunta Comunale ascendenti e discendenti, fratelli, coniugi, affini di primo grado, adottandi ed adottati, né parenti ed affini fino al terzo grado del Sindaco. 5. La Giunta all’atto dell’insediamento esamina le condizioni di eleggibilità e compatibilità dei propri componenti Art. 27 Revoca degli Assessori 1. L’atto con cui il Sindaco revoca uno o più Assessori deve essere sinteticamente motivato solo con riferimento al rapporto fiduciario. 2. Tale atto è comunicato al Consiglio nella prima seduta successiva unitamente al/ai nominativo/i del/i nuovo/i Assessore/i. Art. 28 Dimissioni, decadenza 1. Le dimissioni dalla carica di Assessore sono presentate per iscritto al protocollo del Comune ed hanno efficacia dalla data di presentazione. 2. La decadenza dalla carica di Assessore avviene a seguito dell’accertamento del venir meno dei requisiti di cui all’art. 26. La decadenza è pronunciata dal Sindaco. 3. Le dimissioni o la dichiarazione di decadenza sono comunicate dal Sindaco al Consiglio nella prima seduta successiva unitamente al nominativo del nuovo Assessore. 4. Abrogato 5. Abrogato Art. 29 Mozione di sfiducia 1. Il voto contrario del Consiglio Comunale ad una proposta del Sindaco o della Giunta non ne comporta le dimissioni. 2. Il Sindaco e la Giunta cessano dalla carica in caso di approvazione di una nozione di sfiducia votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio. 3. La mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei Consiglieri assegnati al Comune. 4. La mozione di sfiducia è depositata presso l’Ufficio del Segretario Comunale e deve essere messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta dalla sua presentazione. 5. Se la mozione viene approvata dal Consiglio Comunale, si procede allo scioglimento del Consiglio e alla nomina di un commissario ai sensi di legge. Art. 30 Competenze generali della Giunta 1. La Giunta è l’organo di collaborazione del Sindaco nell’Amministrazione del Comune. 2. Adotta gli atti amministrativi privi di contenuto gestionale che non rientrino nelle competenze del Consiglio e che la legge e lo Statuto non attribuiscano al Sindaco, al Segretario o ai dirigenti. 3. Svolge attività di proposta e di impulso nei confronti del Consiglio Comunale. 4. Ispira la sua azione ai principi dell’efficienza e della trasparenza, ed opera attraverso deliberazioni collegiali. 5. Riferisce annualmente al Consiglio sulla sua attività. Art. 31 Organizzazione della Giunta 1. L’attività della Giunta è collegiale, ferme restando le attribuzioni dei singoli Assessori. 2. Gli Assessori collaborano con il Sindaco che ne coordina l’attività. 3. Il Sindaco dirige e coordina i lavori della Giunta, assicura l’unità di indirizzo politico degli Assessori e la collegiale responsabilità delle decisioni. Art. 32 Adunanze e deliberazioni 1. La Giunta Comunale è convocata e presieduta dal Sindaco, che stabilisce l’ordine del giorno delle riunioni, anche tenuto conto degli argomenti proposti dai singoli Assessori. 2. La Giunta delibera con l’intervento di almeno la metà dei membri in carica, computando a tale fine anche il Sindaco e a maggioranza assoluta dei voti. 3. Nelle votazioni palesi in caso di parità prevale il voto del Sindaco o di chi presiede l’adunanza. 4. Alle proprie sedute la Giunta può richiedere la partecipazione senza diritto al voto dei revisori dei conti. 5. Le sedute della Giunta non sono pubbliche, salvo diversa decisione della Giunta stessa. 6. Le deliberazioni dichiarate immediatamente eseguibili sono adottate con il voto espresso dalla maggioranza degli Assessori presenti. 7. Le deliberazioni della Giunta sono sottoscritte dal Sindaco e dal Segretario Comunale. Capo III Il sindaco Art. 33 Il sindaco 1. Il Sindaco è a capo dell’Amministrazione Comunale, eletto democraticamente dai cittadini a suffragio universale e diretto. 2. Il Sindaco rappresenta il Comune ed è responsabile dell’amministrazione dell’Ente. – 42 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 3. Sovrintende alle attività dell’Ente, provvede a dare impulso all’attività degli altri organi comunali e ne coordina l’attività. 4. Il Sindaco dirige i lavori della Giunta Comunale ed assicura la rispondenza dell’attività degli organi del Comune agli atti generali e di indirizzo approvati dal Consiglio. 5. Il Sindaco assume le funzioni di Ufficiale di governo nei casi previsti dalla legge ed esercita le funzioni delegategli dalla Regione, secondo le modalità previste dalle leggi e dello Statuto. 6. Per l’esercizio di tali funzioni il Sindaco si avvale degli uffici comunali. 7. Prima di assumere le funzioni, il Sindaco presta giuramento innanzi al Consiglio Comunale pronunciando la seguente formula: «Giuro di osservare lealmente la Costituzione». 8. Distintivo del Sindaco è la fascia tricolore con gli stemmi della Repubblica e del Comune. Art. 34 Competenze 1. Il Sindaco convoca e presiede la Giunta Comunale e ne fissa l’ordine del giorno secondo le modalità previste dal regolamento. 2. Sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici ed all’esecuzione degli atti di tutti gli organi comunali. 3. Il Sindaco coordina ed organizza, nell’ambito della disciplina regionale e sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio Comunale, gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, d’intesa con i responsabili delle amministrazioni interessate, gli orari di apertura al pubblico degli uffici operanti nel territorio, al fine di armonizzare l’esplicazione dei servizi alle esigenze degli utenti. 4. Il Sindaco può modificare gli orari degli esercizi commerciali dei pubblici esercizi e dei servizi pubblichi, nonché, d’intesa con i responsabili territorialmente competenti delle amministrazioni pubbliche interessate, gli orari di apertura al pubblico degli uffici localizzati nel territorio in casi di emergenza connessi con il traffico e/o con l’inquinamento atmosferico o acustico, ovvero quando a causa di circostanze straordinarie si verifichino particolari necessità dell’utenza. 5. Il Sindaco provvede alla designazione, alla nomina ed all’eventuale revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende, società ed istituzioni entro i termini di scadenza del precedente incarico, ovvero entro gli eventuali termini diversi previsti da disposizioni normative. 6. Il Sindaco nomina il Segretario Comunale e conferisce gli incarichi dirigenziali e di responsabilità di uffici e servizi, nonché quelli di collaborazione esterna di alta specializzazione, secondo le modalità previste dalla legge e dal regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi. 7. Il Sindaco indice i referendum comunali. 8. Gli atti del Sindaco non diversamente denominati dalla legge o dalla Statuto assumono il nome di decreti. 9. Il Sindaco promuove, conclude e sottoscrive gli accordi di programma. 10. Ove non sia diversamente stabilito da norme regolamentari, il Sindaco ha la rappresentanza del Comune nei giudizi di qualunque natura e decide con proprio atto la costituzione in giudizio dell’Ente e la proposizione delle liti. 11. Il Sindaco informa la popolazione sulle situazioni di pericolo o comunque connesse con esigenze di protezione civile avvalendosi di mezzi tecnici previsti nei piani e programmi di protezione civile e comunque con ogni altro mezzo disponibile. 12. Esercita tutte le altre funzioni attribuitegli dalla legge, dallo Statuto, dai regolamenti e sovrintende all’espletamento delle funzioni statali, regionali e provinciali attribuite o delegate al Comune. Art. 35 Deleghe ed incarichi 1. Il Sindaco ha facoltà di assegnare ai singoli Assessori l’esercizio delle proprie attribuzioni. 2. Le funzioni di Ufficiale di Governo possono costituire oggetto di delega nei modi e nei termini previsti dalla legge, fatta eccezione per i provvedimenti contingibili ed urgenti, che restano di esclusiva competenza del Sindaco o di chi legalmente lo sostituisce. 3. Il Sindaco non può delegare la propria competenza generale di capo e responsabile dell’amministrazione o ricomprendere nella delega tutte le proprie funzioni e competenze. 4. La delega può essere permanente o temporanea, generale in ordine a determinate materie o speciale per il compimento di singoli atti o procedimenti. 5. L’atto di delega – in forma scritta – indica l’oggetto, la materia, gli eventuali limiti in cui opera il trasferimento della competenza e deve contenere gli indirizzi generali in base ai quali deve essere esercitata. 6. La potestà del delegato concorre con quella del Sindaco e non la sostituisce ed il Sindaco – anche dopo aver rilasciato delega – può continuare ad esercitare le proprie funzioni e competenze senza alcuna limitazione. 7. La delega può essere revocata dal Sindaco in qualunque momento senza alcuna specifica motivazione, essendo concessa con atto meramente discrezionale nell’interesse dell’Amministrazione. 8. Il Sindaco può attribuire ad Assessori e Consiglieri incarico di svolgere attività di istruzione e studio di determinati problemi e progetti o di curare determinate questioni nell’interesse dell’Amministrazione. Art. 36 Cessazione dalla carica 1. L’impedimento permanente, la rimozione, la decadenza o il decesso del Sindaco danno luogo alla decadenza della Giunta ed allo scioglimento del Consiglio Comunale. 2. Il Consiglio e la Giunta restano temporaneamente in carico fino a nuove elezioni. 3. Nei casi previsti dal primo comma le funzioni del Sindaco sono assunte dal Vice Sindaco. 4. Le dimissioni del Sindaco sono presentate per iscritto al Consiglio che deve essere riunito entro il decimo giorno feriale successivo alla data di ricevimento al protocollo del Comune. 5. Una volta decorso il termine di venti giorni dalla data della seduta del Consiglio Comunale in cui ha avuto luogo la presentazione senza che le dimissioni siano state ritirate, le stesse divengono efficaci ed irrevocabili e danno luogo all’immediata cessazione dalla carica del Sindaco, alla decadenza della Giunta ed allo scioglimento del Consiglio Comunale. 6. Di tale evenienza il Segretario Comunale dà immediata comunicazione al Prefetto, affinché questi possa adottare tempestivamente i conseguenti provvedimenti per lo scioglimento del Consiglio e la nomina del commissario. 7. Lo scioglimento del Consiglio Comunale determina in ogni caso la decadenza di Sindaco e Giunta. Art. 37 Vice sindaco 1. Il Sindaco, all’atto della nomina della Giunta, designa fra gli Assessori il Vice Sindaco, che lo sostituirà in caso di assenza o impedimento temporaneo, con funzioni di sostituto, nei casi previsti dalla legge. 2. In mancanza del Vice Sindaco o in caso di sua assenza, spetta surrogare il Sindaco assente o impedito all’Assessore più anziano di età. 3. Abrogato Capo IV Norme comuni Art. 38 Divieto generale di incarichi 1. Al Sindaco, al Vice Sindaco, agli Assessori ed ai Consiglieri Comunali è fatto divieto di effettuare a favore dell’Ente donazioni in denaro, beni mobili o immobili o altre utilità per tutto il periodo di espletamento del mandato. 2. I componenti della Giunta aventi competenza in materia di urbanistica, edilizia e lavori pubblici devono astenersi dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nell’ambito del territorio comunale. 3. Tutti gli amministratori hanno altresì l’obbligo di astenersi da prendere parte alla discussione e alla votazione di deliberazioni Bollettino Ufficiale – 43 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 riguardanti interessi propri e di loro parenti o affini fino al quarto grado. 4. Il medesimo obbligo di astensione sussiste inoltre nei confronti del Segretario Comunale e dei responsabili degli uffici e dei servizi in relazione ai pareri da esprimere sugli atti deliberativi ed agli atti di gestione di propria competenza. 5. Il Segretario Comunale non partecipa alle seduta quando si trova in stato di incompatibilità: in tal caso è sostituito in via temporanea dal componente del Consiglio o della Giunta nominato dal presidente, di norma il più giovane di età. in assenza di professionalità adeguate all’interno dell’Ente, con le modalità e nei limiti previsti dalla legge e dal regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi. Art. 38 bis Pubblicità delle spese elettorali 1. Ciascun candidato alla carica di Sindaco e di Consigliere Comunale e ciascuna lista partecipante alle elezioni devono presentare al Segretario Comunale, al momento del deposito della candidatura e delle liste, una dichiarazione sulla spesa che si prevede di sostenere per la campagna elettorale, indicando anche le relative fonti di finanziamento. 2. Tali documenti sono resi pubblici mediante affissione all’Albo Pretorio del Comune per tutta la durata della campagna elettorale. 3. Entro venti giorni dalla data di proclamazione degli eletti, il Sindaco, i candidati Sindaci nominati Consiglieri, i Consiglieri Comunali e i rappresentanti delle liste presentano il rendiconto delle spese, raggruppate per categoria. 4. I rendiconti sono pubblicati all’Albo Pretorio per la durata di trenta giorni consecutivi e restano depositati in Comune per la consultazione anche successivamente alla scadenza del periodo di pubblicazione. Chiunque ha la possibilità di richiederne copia. 1. Il Comune ha un Segretario Comunale con compiti di collaborazione, consulenza e assistenza nei confronti degli organi dell’ente e dell’intero apparato burocratico in ordine alla conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo Statuto ed ai regolamenti. 3. Gli incarichi di direzione degli uffici e dei servizi hanno durata temporanea e non possono superare quelle del mandato elettorale del Sindaco che li ha conferiti e possono essere anticipatamente revocati. Art. 42 Segretario comunale 2. Il Segretario partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del Consiglio e della Giunta e provvede alla stesura dei relativi verbali. Le modalità per l’esercizio di tali attribuzioni sono definite nei regolamenti di funzionamento degli organi. 3. Il Segretario Comunale sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei responsabili degli uffici e dei servizi e ne coordina l’attività, secondo le direttive impartite dal Sindaco. 4. Oltre alle funzioni espressamente previste dalla legge e dallo Statuto, possono essere assegnati al Segretario, con regolamento o provvedimento del Sindaco, compiti specifici o attribuzioni anche a carattere gestionale, ove ciò si renda utile in relazione alle esigenze organizzative dell’ente ed agli obiettivi programmatici dell’amministrazione. 5. Abrogato 6. Abrogato TITOLO III ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI Art. 39 L’ordinamento degli uffici e dei servizi 1. L’organizzazione degli uffici e dei servizi, la dotazione organica, le procedure di assunzione del personale, le modalità concorsuali ed i requisiti di accesso all’impiego sono disciplinati in uno o più regolamenti, in conformità alle disposizioni di legge, dello Statuto e nel rispetto delle norme dei contratti collettivi nazionali di lavoro per il personale degli Enti locali. 2. I regolamenti di cui al precedente comma, sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, sono adottati dalla Giunta Comunale, sulla scorta dei principi e dei criteri direttivi approvati dal Consiglio Comunale. 3. Sono esclusi dalla competenza normativa della Giunta gli istituti espressamente riservati per legge al Consiglio o alla contrattazione collettiva nazionale e decentrata. 4. L’azione dell’Ente è improntata a criteri di flessibilità e autonomia organizzativa. Per conseguire obiettivi di miglioramento dell’efficienza ed economicità delle gestione, il Comune potrà avvalersi per l’esercizio di proprie attività di enti strumentali, pubblici o privati, dallo stesso costituiti, partecipati o promossi. Art 40 Il vice segretario 1. Il Segretario Comunale è coadiuvato nell’esercizio delle sue funzioni dal Vicesegretario. In caso di vacanza, impedimento o assenza le funzioni del Segretario vengono svolte in forma vicaria dal Vicesegretario. 2. Il funzionario incaricato delle funzioni di Vicesegretario deve essere in possesso del titolo di studio prescritto per l’accesso alla carriera di Segretario. 3. Il vice-segretario è nominato dal Sindaco. Art. 41 Incarichi e indirizzi di gestione attribuzioni. 1. Il Sindaco definisce e attribuisce ai funzionari di adeguata qualifica e di congrua capacità gli incarichi di direzione degli uffici e dei servizi. 2. La direzione degli uffici e dei servizi può essere altresì attribuita al Segretario Comunale e a Dirigenti e Funzionari esterni, Art. 43 Abrogato Art. 44 Abrogato TITOLO IV SERVIZI Art. 45 Forma di gestione 1. L’attività diretta a conseguire, nell’interesse della comunità, obiettivi e scopi di rilevanza sociale, promozione dello sviluppo economico e civile, compresa la produzione di beni viene svolta attraverso servizi pubblici che possono essere istituiti e gestiti anche con diritto di privativa del Comune, ai sensi di Legge. 2. La scelta della forma di gestione per ciascun servizio deve essere effettuata previa valutazione comparativa tra le diverse forme di gestione previste dalla Legge e dal presente Statuto. 3. Nell’organizzazione dei servizi devono essere comunque assicurate idonee forme di informazione, partecipazione e tutela degli utenti. Art. 46 Gestione in economia 1. L’organizzazione e l’esercizio di servizi in economia sono, di norma, disciplinati da appositi Regolamenti. Art. 47 Azienda speciale 1. Il Consiglio Comunale, nel rispetto delle norme legislative e statutarie, delibera gli atti costitutivi di Aziende Speciali per la gestione dei servizi produttivi e di sviluppo economico, e socio -culturali. 2. L’ordinamento ed il funzionamento delle Aziende Speciali sono disciplinate dall’apposito Statuto e da propri regolamenti interni, approvati, questi ultimi dal Consiglio di Amministrazione delle Aziende. 3. Abrogato – 44 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 4. Il Presidente e i Membri del Consiglio di Amministrazione, cessano dalla carica sulla base di una mozione approvata e maggioranza assoluta del Consiglio Comunale. Art. 48 Istituzione 1. Il Consiglio Comunale per l’esercizio di servizi sociali, che necessitano di particolare autonomia gestionale, costituisce istituzioni mediante apposito atto contenente il relativo Regolamento di disciplina dell’organizzazione e dell’attività dell’istituzione e previa redazione di apposito piano tecnico-finanziario dal quale risultino: i costi dei servizi, le forme di finanziamento e le dotazioni di beni immobili e mobili, compresi i fondi liquidi. 2. Il Regolamento di cui al precedente comma determina, altresì, la dotazione organica di personale e l’assetto organizzativo dell’istituzione, le modalità di esercizio dell’autonomia gestionale, l’ordinamento finanziario e contabile, le forme di vigilanza e di verifica dei risultati gestionali. 3. Gli indirizzi da osservare sono approvati dal Consiglio Comunale al momento della costituzione ed aggiornati in sede di esame del bilancio preventivo e del rendiconto consuntivo dell’istituzione. 4. Gli organi dell’istituzione sono il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Direttore. Art. 49 Il Consiglio di amministrazione 1. Il Consiglio di Amministrazione ed il Presidente dell’istituzione o dell’Azienda Speciale sono nominati dal Sindaco, anche in rappresentanza dei soggetti interessati, tra coloro che abbiano i requisiti per l’elezione a Consigliere Comunale e comprovate esperienze di Amministrazione. 2. Il Regolamento disciplina il numero, gli eventuali ulteriori requisiti richiesti ai componenti, la durata in carica, la posizione giuridica e lo status dei componenti il Consiglio di Amministrazione, nonchè le modalità di funzionamento dell’Organo. 3. Il Consiglio provvede all’adozione di tutti gli atti di gestione a carattere generale previsti dal Regolamento. Art. 50 Il presidente 1. Il Presidente rappresenta e presiede il Consiglio di Amministrazione, vigila sull’esecuzione degli atti del Consiglio ed adotta in caso di necessità ed urgenza, provvedimenti di sua competenza da sottoporre a ratifica nella prima seduta del Consiglio di Amministrazione. Art. 51 Il direttore 1. Il Direttore dell’istituzione o dell’Azienda Speciale è nominato dalla Giunta Comunale con le modalità previste dal Regolamento. 2. Dirige tutta l’attività, è il responsabile del personale, garantisce la funzionalità dei servizi, adotta i provvedimenti necessari ad assicurare l’attuazione degli indirizzi e delle decisioni degli Organi della istituzione o dell’Azienda speciale. Art. 52 Nomina 1. Gli Amministratori delle Aziende e delle istituzioni sono nominati dal Sindaco, nei termini di Legge, sulla base di un documento, corredato dai curriculum dei candidati, che indica obiettivi da raggiungere e il conseguente programma. Art. 53 Società costituite o partecipate dal Comune 1. I servizi possono essere erogati attraverso società costituite o partecipate, anche in forma minoritaria, dal Comune. L’affidamento dei servizi, nel rispetto delle procedure previste dalla legge, avrà luogo sulla base di apposito contratto di servizio. Art. 54 Gestione associata dei servizi e delle funzioni 1. Il Comune sviluppa rapporti con gli altri Comuni e la Provincia per promuovere e ricercare le forme associative più appropriate tra quelle previste dalla Legge in relazione alle attività, ai servizi, alle funzioni da svolgere ed agli obiettivi da raggiungere. TITOLO V ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE E FORME ASSOCIATIVE FORME COLLABORATIVE Art. 55 Principio di Cooperazione 1. Il Comune promuove e favorisce forme di collaborazione con gli altri Enti pubblici territoriali e si organizza avvalendosi degli istituti previsti dalla Legge attraverso accordi ed intese di cooperazione. Art. 56 Convenzione 1. Il Comune promuove la collaborazione, il coordinamento e l’esercizio associato di funzioni, anche individuando nuove attività di comune interesse, ovvero l’esecuzione e la gestione di opere pubbliche, la realizzazione di iniziative e programmi speciali ed altri servizi, privilegiando la stipulazione di apposite convenzioni con altri Enti Locali. 2. Possono essere gestite in forma associata anche funzioni amministrative, attraverso la costituzione di uffici comuni che si avvalgono di norma di personale distaccato ed operano in luogo e per conto degli enti aderenti. 3. Il Comune può altresì delegare ad enti sovraccomunali o a Comuni contermini l’esercizio di funzioni ed a sua volta riceverne da questi; i rapporti tra gli enti, le modalità di organizzazione dei servizi ed i criteri di ripartizione degli oneri economici saranno regolati da apposita convenzione. 4. Apposite convenzioni potranno essere stipulate tra gli enti locali soci di società a prevalente capitale pubblico locale per la gestione coordinata di servizi pubblici a mezzo della società partecipata, nel rispetto dei limiti e delle procedure previste dalla legge. Art. 57 Consorzi 1. Il Consiglio Comunale, in coerenza ai principi statutari, promuove la costituzione del consorzio tra enti per realizzare e gestire servizi rilevanti sotto il profilo economico o imprenditoriale, ovvero per economia di scala qualora non sia conveniente l’istituzione di azienda speciale e non sia opportuno avvalersi delle forme organizzative per i servizi stessi, previsto negli articoli precedenti. 2. La convenzione deve prevedere l’obbligo di pubblicazione degli atti fondamentali del consorzio negli Albi Pretori degli Enti contraenti. 3. Il Consiglio Comunale, unitamente alla convenzione, approva lo Statuto del Consorzio che deve disciplinare l’ordinamento organizzativo e funzionale del nuovo Ente secondo le norme previste per le aziende speciali dei Comuni, in quanto compatibili. 4. Il consorzio assume carattere polifunzionale quando si intende gestire, da parte dei medesimi Enti Locali, una pluralità di servizi attraverso il modulo consortile. Art. 58 Accordi di programma 1. Il Comune per la realizzazione di opere, interventi o programmi, che necessitano dell’attivazione di un procedimento complesso per il coordinamento e l’integrazione dell’attività di più soggetti interessati, promuove e conclude accordi di programma. 2. L’accordo, oltre alle finalità perseguite, deve prevedere le forme per l’attivazione dell’eventuale arbitrato e degli interventi surrogatori ed, in particolare: a) determinare i tempi e le modalità delle attività preordinate e necessarie alla realizzazione dell’accordo; b) individuare attraverso strumenti appropriati, quali il piano finanziario, i costi, le fonti di finanziamento e le relative regolazioni dei rapporti fra Enti coinvolti; Bollettino Ufficiale – 45 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 c) assicurare il coordinamento di ogni altro connesso adempimento. 3. Il Sindaco definisce e stipula l’accordo, con l’osservanza delle altre formalità previste dalla Legge e nel rispetto delle funzioni attribuite con lo Statuto. TITOLO VI ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE Capo I Partecipazione popolare Art. 59 Partecipazione popolare 1. Il Comune garantisce e promuove la partecipazione popolare all’attività dell’Ente, al fine di assicurarne il buon andamento, l’imparzialità e la trasparenza. 2. Il Comune riconosce, favorisce e valorizza le libere forme associative e le organizzazioni di volontariato, incentivandone l’accesso alle strutture ed ai servizi dell’Ente. 3. A tal fine il Comune: −− favorisce i programmi e le attività delle associazioni aventi finalità riconosciute di interesse dell’intera comunità, attraverso l’erogazione di contributi, secondo le norme del relativo regolamento, l’assunzione di iniziative comuni e coordinate ed altre forme di incentivazioni; −− può affidare alle associazioni o a comitati appositamente costituiti l’organizzazione e lo svolgimento di attività promozionali, ricreative, socio-assistenziali e in generale attività di interesse pubblico da gestire in forma sussidiaria o integrata rispetto all’Ente; −− coinvolge le associazioni di volontariato nella gestione dei servizi e nella attuazione di iniziative sociali e culturali. Art. 60 Azione popolare 1. L’azione popolare conferisce a ciascun elettore il potere di far valere le azioni ed i ricorsi che spettano al Comune. Art. 61 Abrogato Art. 62 Consultazioni 1. Il Comune, nel procedimento relativo all’adozione di atti che interessano specifiche categorie di cittadini o aventi carattere generale, può procedere alla consultazione delle categorie interessate. 2. Il comma 1 non si applica nell’adozione delle tariffe, di atti relativi a tributi e di altri atti per i quali la Legge o lo Statuto prevedono apposite forme di consultazione. 3. La consultazione è obbligatoria in occasione del piano urbanistico generale, dei piani commerciali, dei piani urbani del traffico e in tutti gli ulteriori casi previsti dalla normativa vigente. 4. Il Regolamento stabilisce le modalità e i termini della consultazione, nonchè i soggetti con i quali essa è obbligatoria. Art. 63 Petizioni 1. Tutti i cittadini possono rivolgersi, in forma collettiva, agli Organi dell’Amministrazione per sollecitarne l’intervento su questioni di interesse generale o per esporre comuni necessità. 2. Il Regolamento sulla partecipazione determina le procedure per la presentazione delle petizioni, i tempi, le forme di pubblicità e l’assegnazione all’Organo competente, il quale procede nell’esame e predispone le modalità di intervento del Comune sulla questione sollevata o dispone l’archiviazione qualora non ritenga di aderire all’indicazione contenuta nella petizione. 3. In quest’ultimo caso, l’atto conclusivo dell’esame da parte dell’Organo competente dovrà essere motivato e, qualora ciò sia stato espressamente richiesto dai proponenti, ovvero la petizione non sia rivolta direttamente al Consiglio, comunicato al Consiglio Comunale. 4. La petizione è esaminata dall’Organo competente entro 90 giorni dalla presentazione. 5. Se il termine previsto al comma quarto non è rispettato, ciascun Consigliere può sollevare la questione in Consiglio, chiedendo ragione al Sindaco del ritardo o provocando una discussione sul contenuto della petizione. 6. La procedura si chiude in ogni caso con un atto espresso, in cui è garantita al soggetto proponente la comunicazione. Art. 63 bis Consulte 1. Sono istituite nel Comune le consulte di partecipazione e di rappresentanza delle realtà associative presenti sul territorio comunale nei diversi settori ad esempio economico-produttivo, volontariato, sportivo, ricreativo. 2. Le consulte di partecipazione costituiscono il referente diretto per l’Amministrazione Comunale per proposte, pareri, segnalazioni, consigli. 3. Possono inoltre rappresentare utili strumenti di controllo sull’efficacia e l’efficienza dei servizi comunali o comunque di tutti i servizi cui direttamente o indirettamente il Comune partecipi nella loro erogazione. 4. Le consulte di partecipazione sono composte da rappresentanti delle Associazioni operanti nel settore cui fa riferimento la consulta ed è presieduta dal Sindaco o suo delegato. 5. L’apposito regolamento disciplina la composizione e le modalità di elezione delle consulte, nonchè quelle relative al loro funzionamento. Art. 64 Proposte 1. L’iniziativa popolare per la formazione di Regolamenti comunali o di provvedimenti Amministrativi di carattere generale si esercita mediante presentazione al Consiglio Comunale di proposte redatte, rispettivamente, in articoli o in uno schema di deliberazione. 2. La proposta deve essere sottoscritta da almeno il 5% degli aventi diritto al voto. 3. L’iniziativa di cui al primo comma si esercita altresì mediante la presentazione di proposte da parte di 1/3 degli aventi diritto al voto dei centri abitati di S. Antonio, Bancole, Soave, Montata Carra. 4. Abrogato 5. Sono escluse dal diritto di proposta le seguenti materie: a) revisione dello Statuto; b) tributi, tariffe e bilancio; c) espropriazione per pubblica utilità; d) designazioni e nomine; e) problemi organizzativi del personale. 6. Il Regolamento della partecipazione disciplina le modalità per la raccolta e l’autenticazione delle firme dei sottoscrittori. 7. Il Comune, nei modi stabiliti dal Regolamento, agevola le procedure e fornisce gli strumenti per l’esercizio del diritto di iniziativa. Art. 65 Procedura per l’approvazione della proposta 1 L’Organo competente, al quale il progetto di iniziativa popolare viene assegnato, decide sulla ricevibilità ed ammissibilità formale delle proposte nel termine di 90 giorni. 2. Abrogato Art. 66 Referendum - Materie escluse - Aspetti finanziari 1. Sono ammessi i referendum consultivo, abrogativo e propositivo su questioni di esclusiva competenza locale qualora ne faccia richiesta almeno il dieci per cento dei cittadini aventi diritto al voto. 2. E’ altresì indetto referendum consultivo su iniziativa del Consiglio Comunale con provvedimento adottato a maggioranza assoluta dei membri assegnati. 3. Non possono formare oggetto di referendum le seguenti materie nonché le ulteriori materie disciplinate dal regolamento: a) tributi locali e tariffe; b) assunzione di mutui ed emissioni di prestiti; – 46 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 c) materie amministrative vincolate da leggi statali o regionali; d) materie comunque riguardanti persone quali elezioni, nomine, designazioni, revoche, scadenze; e) materie riguardanti il Segretario Comunale, il personale dipendente dal Comune oppure dalle istituzioni o dalle aziende speciali comunali; f) funzionamento del Consiglio Comunale; g) limitazione dei diritti delle minoranze etniche, religiose e dell’handicap; h) bilanci preventivi e conti consuntivi del Comune; i) piano urbanistico generale comunale e relativi piani esecutivi; l) materie che siano già state oggetto di consultazione referendaria dopo le ultime elezioni comunali. Con riferimento alla lettera i) è ammesso il solo referendum consultivo preventivo per le grandi opere pubbliche e per i quesiti riferiti alla destinazione di grandi aree. Art. 67 Comitato promotore - Decisione di ammissibilità 1. Un comitato di promotori composto da almeno n. 10 cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune presenta al Sindaco la proposta di referendum. 2. Il Regolamento stabilisce le modalità e i termini delle consultazioni. 3. Abrogato 4. Il comitato promotore conserva poteri di verifica sulle procedure di svolgimento del referendum fino alla proclamazione dei risultati. 5. Nel caso in cui l’Amministrazione Comunale svolga, autonomamente o a seguito di accordi con il comitato promotore, con esplicito atto la proposta referendaria, il referendum non ha luogo. Art. 68 Periodi di svolgimento dei referendum 1. Abrogato 2. Abrogato 3. Abrogato 4. Il referendum non può aver luogo in coincidenza con altre operazioni di voto. 5. Il referendum non può aver luogo nell’anno in cui sono previste le elezioni comunali. Art. 69 Validità di referendum 1. Il referendum è valido secondo il raggiungimento dei quorum fissati da apposito regolamento. 2. Il quesito referendario si intende accolto qualora abbia conseguito la maggioranza dei voti espressi ed il Consiglio Comunale, entro 10 giorni dovrà deliberare nel merito. Capo II Il diritto di accesso e di informazione del cittadino. la partecipazione al procedimento Art. 70 Partecipazione 1. Gli atti amministrativi del Comune sono pubblici. 2. Il Regolamento stabilisce le forme di pubblicità, che oltre alla pubblicazione all’Albo Pretorio e alla notificazione ai diretti interessati, rendono effettiva la conoscenza degli atti e dei provvedimenti comunali a tutti i cittadini. 3. L’attività amministrativa del Comune persegue i fini determinati dalla Legge e dallo Statuto ed è retta da criteri di economicità, efficacia imparzialità, pubblicità e trasparenza. Art. 71 Interventi nel procedimento amministrativo 1. I cittadini ed i soggetti portatori di interessi, coinvolti in un procedimento amministrativo, hanno facoltà di intervenirvi, tran- ne che per i casi espressamente esclusi dalla Legge e dai Regolamenti comunali. 2. La rappresentanza degli interessi da tutelare può avvenire ad opera sia dei soggetti singoli che di soggetti rappresentativi di interessi collettivi. 3. Il responsabile del procedimento, contestualmente all’inizio dello stesso, ha l’obbligo di informare gli interessati mediante comunicazione personale contenente le indicazioni previste per Legge. 4. Il Regolamento stabilisce i dipendenti responsabili dei relativi procedimenti, ovvero i meccanismi di individuazione del responsabile del procedimento. 5. Qualora sussistano particolari esigenze di celerità o di numero dei destinatari o la indeterminatezza degli stessi lo renda particolarmente gravosa, è consentito prescindere dalla comunicazione, provvedendo a mezzo di pubblicazione all’Albo Pretorio o altri mezzi, garantendo, comunque, idonee forme di pubblicizzazione ed informazione. 6. Gli interessati hanno diritto di prendere visione degli atti del procedimento e di presentare memorie e documenti, che l’Amministrazione ha l’obbligo di esaminare, qualora siano pertinenti all’oggetto del procedimento. 7. Il mancato o parziale accoglimento delle richieste e delle sollecitazioni pervenute deve essere adeguatamente motivato nella premessa dell’atto e può essere preceduto da contradditorio orale. 8. Abrogato 9. L’Amministrazione procedente potrà concludere accordi con i soggetti intervenuti per determinare il contenuto discrezionale del provvedimento. Art. 72 Diritto di accesso 1. Chiunque ha diritto di accedere direttamente e immediatamente, senza autenticazione ed identificazione, al sito istituzionale web del Comune, ove sono pubblicati i documenti, le informazioni e i dati concernenti l’organizzazione e l’attività dell’Ente, la cui pubblicazione è obbligatoria ai sensi della normativa vigente. 2. Chiunque ha il diritto di richiedere i dati indicati al comma 1 del presente articolo nei casi in cui sia stata omessa la loro pubblicazione. 3. La richiesta non deve essere motivata, è gratuita e va presentata al Responsabile della Trasparenza, che si pronuncia sulla stessa nei termini e con le modalità previsti dalla normativa vigente. Art. 73 Diritto di accesso agli atti amministrativi, alle strutture ed ai servizi 1. Il diritto di accesso agli atti amministrativi è assicurato, con le modalità stabilite dal Regolamento, in generale a tutti i cittadini, singoli od associati ed in particolare a chiunque vi abbia interesse, per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti. 2. Il diritto di accesso è escluso per i documenti previsti dal Regolamento da adottarsi nei termini e con le modalità della legge 7 agosto 1990, n. 241. Può essere temporaneamente escluso e differito per effetto di una motivata dichiarazione che ne vieta l’esibizione, secondo quanto previsto dal Regolamento, quando la loro diffusione possa pregiudicare il diritto alla riservatezza delle persone, dei gruppi e delle imprese. 3. Il diritto di accesso si esercita mediante richiesta motivata di esame e di estrazione di copia degli atti e documenti amministrativi effettuata nelle forme previste dal Regolamento. L’esame dei documenti è gratuito. 4. Il diritto di rilascio di copia di atti amministrativi è subordinato al rimborso del solo costo di riproduzione. 5. Al fine di rendere effettiva la partecipazione dei cittadini, degli Enti, delle Organizzazioni di volontariato e delle Associazioni è assicurato l’accesso all’attività dell’Amministrazione, alle strutture ed ai servizi comunali con le modalità stabilite dal Regolamento. Il rifiuto, il differimento e la limitazione dell’accesso sono consentiti solo nei casi previsti dal Regolamento od in vigenza del divieto temporaneo di cui al 2° comma. Trascorso inutilmente il termine previsto dalle legge, la richiesta si intende rifiutata. 6. Abrogato Bollettino Ufficiale – 47 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 TITOLO VII L’ORDINAMENTO ECONOMICO FINANZIARIO Art. 74 Principi e criteri 1. Il bilancio di previsione finanziario triennale, il rendiconto dell’esercizio finanziario precedente e gli altri documenti contabili devono favorire una lettura per missioni e programmi affinchè siano consentiti, oltre al controllo finanziario e contabile, anche quello sulla gestione e quello relativo all’efficacia dell’azione del Comune. 2. L’attività di revisione potrà comportare proposte al Consiglio Comunale in materia di gestione economico-finanziaria dell’Ente. E’ facoltà del Consiglio richiedere al Collegio dei Revisori specifici pareri e proposte in ordine agli aspetti finanziari ed economici della gestione e di singoli atti fondamentali, con particolare riguardo all’organizzazione e alla gestione dei servizi. 3. Le norme regolamentari disciplinano gli aspetti organizzativi e funzionali dell’Ufficio dei Revisori dei Conti e ne specificano le attribuzioni di controllo, di impulso, di proposta e di garanzia, con l’osservanza della Legge. Art. 75 Approvazione del bilancio finanziario triennale e del rendiconto dell’esercizio finanziario precedente 1. Il Consiglio approva il bilancio di previsione finanziario triennale e il rendiconto dell’esercizio finanziario precedente come previsto dalle leggi in materia. 2. Nelle adunanze di seconda convocazione il bilancio di previsione e il rendiconto possono essere posti in votazione soltanto se sia presente, al momento della stessa, almeno la metà dei Consiglieri assegnati. Art. 76 Demanio e patrimonio 1. Il Comune ha un proprio demanio e patrimonio in conformità delle Leggi. 2. Di tutti i beni comunali sono redatti dettagliati inventari, secondo le norme stabilite dal Regolamento di contabilità. 3. I beni patrimoniali del Comune possono essere dati in locazione e non possono essere concessi in comodato ad uso gratuito se non per giustificati motivi di interesse sociale. 4. I beni demaniali possono essere concessi in uso dietro il pagamento di canoni. 5. Abrogato 6. L’alienazione dei beni immobili avviene, di regola, mediante asta pubblica. Quella relativa ai beni mobili con le modalità previste dal Regolamento. Art. 77 Revisori del conto 1. I Revisori del Conto, oltre a possedere i requisiti prescritti dalle norme sull’ordinamento delle autonomie locali, devono possedere quelli di eleggibilità fissati dalla Legge per l’elezione a Consigliere Comunale e non ricadere nei casi di incompatibilità previsti dalla stessa. 2. Non possono essere eletti alla carica di revisore e, se eletti, decadono dall’ufficio coloro che si trovano nelle condizioni previste dall’art. 2382 C.C. e dall’ art. 236 del d.lgs. n. 267/2000, nonchè i parenti e gli affini, entro il IV grado, dei Consiglieri Comunali. 3. La cancellazione e la sospensione dal ruolo dei Revisori Ufficiali dei Conti o degli Albi Professionali è causa di decadenza dall’ufficio di Revisore dei Conti. 4. Abrogato 5. Nell’esercizio delle sue funzioni, con modalità e limiti definiti nel Regolamento, il Revisore avrà diritto di accesso agli atti e documenti connessi alla sfera delle sue competenze. Art. 78 Controllo di regolarità contabile – controllo di gestione 1. Il controllo di regolarità contabile e il controllo di gestione vengono disciplinati dal Regolamento comunale di Contabilità e dal Regolamento comunale sui Controlli Interni ai sensi dell’art. 147 e 147 bis del Tuel di cui al d.lgs. 267/2000. 2. Abrogato Art. 79 Controllo strategico e controllo sulle società partecipate 1. Il controllo strategico viene disciplinato dal Regolamento comunale sui Controlli interni ai sensi dell’art. 147-ter del Tuel di cui al d.lgs. 267/2000. 2. Il Controllo sulle società partecipate viene disciplinato dal Regolamento comunale sui Controlli Interni ai sensi dell’art. 147 quater del Tuel di cui al d.lgs. 267/2000. TITOLO VIII L’ATTIVITA’ NORMATIVA Art. 80 Regolamenti 1. Il Comune ha potestà regolamentare nelle materie e funzioni proprie; può inoltre disciplinare con regolamento l’esercizio delle funzioni delegate, nel rispetto delle leggi di delega. 2. Il Comune esercita la potestà regolamentare nell’ambito dei principi fissati dalla legge e nel rispetto delle norme statutarie. I Regolamenti comunali incontrano i seguenti limiti: a) la loro efficacia è limitata all’ambito comunale; b) non possono contenere norme a carattere particolare; c) non possono avere efficacia retroattiva, salvi i casi di deroga espressa, motivata da esigenze di pubblico interesse; d) non possono essere abrogati che da Regolamenti posteriori, per dichiarazione espressa dal Consiglio Comunale o per incompatibilità tra le nuove disposizioni e le precedenti o perché il nuovo Regolamento regola l’intera materia già disciplinata dal Regolamento anteriore. Art. 81 Procedimento di formazione dei regolamenti 1. L’iniziativa per l’adozione dei Regolamenti spetta a ciascun Consigliere Comunale, alla Giunta Municipale ed ai cittadini, ai sensi dell’art. 64 del presente Statuto. 2. Abrogato 3. I regolamenti soggetti ad approvazione del Consiglio Comunale entrano in vigore, se non diversamente previsto dalla legge, al compimento di un periodo di deposito presso la segreteria comunale della durata di giorni dieci, da effettuare dopo l’esecutività della relativa delibera di adozione. Del deposito è data comunicazione ai cittadini mediante contestuale affissione all’albo pretorio 4. Il Consiglio può disporre con votazione a maggioranza assoluta dei componenti che il regolamento entri in vigore, se non diversamente previsto dalla legge, il giorno successivo all’intervenuta esecutività della deliberazione di approvazione. 5. I regolamenti sono portati a conoscenza della popolazione attraverso idonei mezzi di informazione che ne mettano in evidenza i contenuti e gli aspetti significativi. TITOLO IX DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI Art. 82 Entrata in vigore dello Statuto 1. Il presente Statuto, dopo l’entrata in vigore, è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione ed è affisso all’Albo Pretorio del Comune per trenta giorni consecutivi. 2. Il Sindaco invia lo Statuto, munito delle certificazioni di esecutività e di pubblicazione, al Ministero dell’Interno, perché venga inserito nella raccolta ufficiale degli Statuti. 3. Il presente Statuto entra in vigore decorsi trenta giorni dalla sua affissione all’albo pretorio successiva all’esecutività della relativa deliberazione. 4. Il Segretario Comunale, con dichiarazione apposta in calce allo Statuto, ne attesta l’entrata in vigore. 5. Lo Statuto è a disposizione dei cittadini per la consultazione presso la sede comunale. Il Consiglio Comunale promuove le iniziative più idonee per assicurare la conoscenza dello Statuto da parte dei cittadini. – 48 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Art. 83 Revisione dello Statuto 1. Le modificazioni e l’abrogazione dello Statuto sono deliberate dal Consiglio Comunale con la procedura stabilita dall’art. 6, comma 4 del d.lgs. n. 267/2000. 2. Le proposte di cui al precedente comma, almeno 8 giorni prima dell’adunanza del Consiglio Comunale, sono inviate in copia ai Consiglieri Comunali e depositate presso la segreteria comunale, dandone avviso mediante affissione all’Albo Pretorio. 3. La proposta di deliberazione di abrogazione totale dello Statuto deve essere presentata al Consiglio Comunale congiuntamente a quella di deliberazione del nuovo Statuto. 4. L’adozione delle due deliberazioni di cui al precedente comma è contestuale: l’abrogazione totale dello Statuto assume efficacia con l’approvazione del nuovo testo dello stesso. 5. Nessuna deliberazione di revisione od abrogazione dello Statuto può essere adottata se non siano trascorsi almeno tre mesi dall’entrata in vigore dello Statuto o dell’ultima modifica. 6. La proposta di revisione od abrogazione respinta dal Consiglio Comunale non può essere rinnovata fintanto che dura in carica il Consiglio che l’ha respinta. Art. 84 Adozione e revisione dei regolamenti 1. Entro un anno dall’entrata in vigore dello Statuto, fatte salve diverse scadenze stabilite dalla Legge, dovrà procedersi all’adeguamento dei vigenti Regolamenti Comunali alle disposizioni statutarie nonchè all’adozione dei Regolamenti previsti dallo Statuto. 2. Sino all’effettuazione di tali adempimenti resteranno in vigore le norme adottate dal Comune secondo la precedente legislazione che risultino compatibili con la Legge e lo Statuto. Bollettino Ufficiale Bollettino Ufficiale – 49 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Unione dei Comuni Lombarda della Valletta - Rovagnate (LC) Statuto modificato con deliberazione dell’Assemblea dell’Unione n. 39 del 15 dicembre 2014 INDICE TITOLO I ELEMENTI COSTITUTIVI Art. 1 Principi fondamentali Art. 2 Finalità e funzioni Art. 3 Sede e stemma dell’Unione Art. 4 Durata e scioglimento dell’Unione Art. 5 Recesso TITOLO II ORDINAMENTO STRUTTURALE Art. 6 Organi dell’Unione Art. 7 L’Assemblea Art. 8 Competenze dell’Assemblea Art. 9 Convocazione dell’Assemblea Art. 10 Validità delle sedute e delle deliberazioni dell’Assemblea Art. 11 Funzionamento dell’Assemblea Art. 12 Richiesta di convocazione Art. 13 Iniziativa per gli atti e le deliberazioni di competenza dell’Assemblea Art. 14 Decadenza e sostituzione dei membri dell’Assemblea Art. 15 Composizione e competenza della Giunta Art. 16 Funzionamento della Giunta Art. 17 Presidente e Giunta dell’Unione Art. 18 Competenze del Presidente Art. 19 Decadenza e revoca del Presidente e della Giunta Art. 20 Incompatibilità per i componenti degli organi dell’Unione Art. 21 Divieto di incarichi e consulenze Art. 22 Permessi Art. 23 Regolamenti Art. 24 Controllo sugli atti dell’Unione TITOLO III PARTECIPAZIONE Art. 25 Criteri generali Art. 26 Consultazioni Art. 27 Istanze, osservazioni, proposte Art. 28 Referendum consultivo TITOLO IV UFFICI E PERSONALE Art. 29 Organizzazione degli uffici e del personale Art. 30 Personale dell’Unione Art. 31 Stato giuridico e trattamento economico del personale TITOLO V ORDINAMENTO FINANZIARIO Art. 32 Ordinamento Art. 33 Risorse finanziarie Art. 34 Rapporti finanziari con i Comuni costituenti l’Unione Art. 35 Attività finanziaria Art. 36 Bilancio Art. 37 Rendiconto Art. 38 Controllo interno Art. 39 Revisione economico-finanziaria Art. 40 Controllo di gestione Art. 41 Tesoreria Art. 42 Economato TITOLO VI DISPOSIZIONI FINALI Art. 43 Segretario dell’Unione Art. 44 Entrate in vigore TITOLO I ELEMENTI COSTITUTIVI Art. 1 Principi fondamentali 1. Il presente statuto disciplina, ai sensi di legge e dell’atto costitutivo, l’organizzazione ed il funzionamento dell’Unione dei Comuni Lombarda della Valletta tra i Comuni di Rovagnate, Perego e Santa Maria Hoè (Provincia di Lecco), per brevità di seguito definita «Unione», costituita ai sensi dell’art. 32 d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e ss.mm.ii e dell’art. 18 della Legge Regionale n. 19 del 27 giugno 2008.2. Il presente statuto è approvato, unitamente allo schema dell’atto costitutivo dell’Unione, dai Consigli dei Comuni costituenti, con le maggioranze richieste dalla normativa vigente in materia di modifiche statutarie dei Comuni. 3. La modifica del presente statuto è di competenza dell’Assemblea dell’Unione: le modifiche sono approvate con la stessa procedura prevista per gli statuti comunali di cui all’art. 6, comma 4 del d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e ss.mm.ii. 4. L’Unione è costituita dall’insieme dei territori dei Comuni di Rovagnate, Perego e Santa Maria Hoè ricadenti nel medesimo distretto socio sanitario. 5. L’Unione ha autonomia finanziaria e la esercita nel rispetto della normativa vigente. 6. Possono aderire all’Unione altri Comuni i quali accettino integralmente le disposizioni contenute nel presente statuto e che trasferiscano le medesime funzioni ed i medesimi servizi già esercitati. L’adesione deve essere in ogni caso deliberata entro il 30 giugno e produrrà effetto a partire dal primo gennaio dell’esercizio finanziario successivo. 7. Le norme dello statuto sono configurate in modo da potersi applicare all’Unione eventualmente estesa ad altri Comuni oltre a quelli che la costituiscono inizialmente. 8. Nel caso di costituzione di un nuovo Comune per fusione ai sensi dell’art. 15 del d.lgs 18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i. che interessi uno o più Comuni associati nell’Unione, il Comune di nuova istituzione subentra nella rappresentanza politica/amministrativa negli organi dell’Unione, nella titolarità delle posizioni e dei rapporti giuridici ed economici, attivi e passivi, che attengono al territorio e alle popolazioni dei Comuni originari. Art. 2 Finalità e funzioni 1. L’Unione, allo scopo di migliorare la qualità dei servizi erogati e di ottimizzare le risorse economico-finanziarie, umane e strumentali, esercita in forma unificata per i Comuni associati o per alcuni di essi, tutte le funzioni e tutti i servizi comunali che la legge non riservi espressamente ai singoli Comuni. In particolare, a titolo indicativo e non esaustivo, sono affidabili all’Unione le seguenti funzioni e servizi: a)Sistemi informativi b)Ufficio tecnico c) Gestione economico finanziaria d)Gestione tributi e) Urbanistica e gestione del territorio f) Organizzazione e personale g)Polizia locale h) Assistenza e servizi alla persona i) Anagrafe, stato civile, elettorale j) Difensore civico k) Servizi cimiteriali l) Assistenza scolastica m)Biblioteche n)Musei o) Impianti ed iniziative sportive p)Servizi e manifestazioni turistiche q)Viabilità r) Protezione civile – 50 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 s) Parchi e servizi per la tutela ambientale t) Asili nido, servizi per l’infanzia e per i minori u) Illuminazione pubblica v) URP e comunicazione w)Demanio e patrimonio x)SUAP y) Servizi scolastici e istruzione. 2. L’Unione persegue la collaborazione e la cooperazione con tutti i soggetti pubblici e privati e promuove la partecipazione dei cittadini, delle forze sociali, economiche e sindacali alla Amministrazione. 3. L’Unione concorre alla determinazione degli obiettivi contenuti nei programmi e nei piani dello Stato, della Regione e della Provincia, avvalendosi dell’apporto delle formazioni sociali, economiche, sindacali e culturali operanti nel suo territorio. 4. I rapporti con i Comuni limitrofi, la provincia e la regione sono uniformati ai principi di cooperazione, complementarità e sussidiarietà tra le diverse sfere di competenza. Art. 3 Sede e stemma dell’Unione 1. L’Unione ha sede nel Comune di Rovagnate, presso la sede municipale. 2. Presso la sede dell’Unione si svolgono di norma le adunanze degli organi collegiali; il Presidente può disporre la riunione degli organi in luoghi diversi dalla sede dell’Unione. 3. Lo stemma dell’Unione è così descritto: un cerchio nero con sfondo bianco che racchiude gli stemmi dei comuni associati con la scritta «Unione dei Comuni Lombarda della Valletta» nel semicerchio superiore. Gli stemmi dei Comuni associati sono disposti, all’interno del cerchio nero, da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso. Con propria deliberazione e sulla base dei criteri di cui al presente comma, l’Assemblea approva e modifica lo stemma dell’Unione. Art. 4 Durata e scioglimento dell’Unione 1. La durata dell’Unione, comunque non inferiore a dieci anni, è a tempo indeterminato. 2. Lo scioglimento dell’Unione è deliberato da ciascun Consiglio comunale dei Comuni componenti con le modalità e le maggioranze previste dalla legge per le modifiche statutarie. Solo in presenza della volontà espressa da almeno la metà del numero dei Comuni aderenti lo scioglimento diviene operativo. In caso diverso la posizione dei Comuni che non intendono proseguire nell’Unione diventa quella del recesso unilaterale. Lo scioglimento deve essere in ogni caso deliberato entro il 30 giugno e produrrà effetto a partire dal primo gennaio dell’esercizio finanziario successivo. 3. L’Assemblea dell’Unione, preso atto dello scioglimento della stessa, come deliberato dai consigli comunali, provvede a nominare, con deliberazione assembleare presa a maggioranza assoluta dei membri assegnati, il nominativo del Commissario Liquidatore. 4. Al termine dell’attività dell’Unione, l’incaricato della liquidazione trasmette alle giunte dei Comuni componenti la deliberazione di riparto delle attività e delle passività dell’Unione tra i Comuni stessi; le giunte comunali provvedono ad approvare la citata deliberazione, iscrivendo le spese e le entrate spettanti nei relativi capitoli di bilancio, in base alla normativa vigente. 5. In caso di scioglimento, il personale dipendente in capo all’Unione transita nelle strutture burocratico – amministrative comunali secondo le modalità indicate al successivo articolo 30, commi 5 e 6. 6. Le controversie eventualmente insorte a causa del presente articolo saranno decise da una commissione composta dai Sindaci dei Comuni interessati e da un esperto di diritto amministrativo nominato dal Tribunale di Lecco. Art. 5 Recesso 1. Ogni Comune ha facoltà di recedere dall’Unione, secondo le procedure richieste per le modifiche statutarie, solo dopo che siano trascorsi dieci anni dall’avvenuta costituzione. Il recesso deve essere in ogni caso deliberato entro il 30 giugno e produrrà effetto a partire dal primo gennaio dell’esercizio finanziario successivo. 2. Il recesso, di cui all’ art. 18, c. 4, della l.r. n. 19/2008, esercitato prima del termine di dieci anni produrrà effetti sanzionatori nei confronti del Comune che se ne sia avvalso. La sanzione, di natura pecuniaria, è stabilita in una quota pari al 50% (cinquanta per cento) dell’importo complessivo dei contributi statali e regionali annui, risultanti dall’ultimo rendiconto approvato. 3. Il recesso non deve recare nocumento all’Unione: a tal fine gli oneri pluriennali in corso sia per la parte corrente sia per la parte in conto capitale continuano ad essere sostenuti con la partecipazione del comune recedente fino all’estinzione degli stessi. 4. In caso di recesso, parte del personale dipendente in capo all’Unione transita nella struttura burocratico – amministrativa del Comune recedente secondo le modalità indicate al successivo articolo 30, comma 4. TITOLO II ORDINAMENTO STRUTTURALE Art. 6 Organi dell’Unione 1. Sono organi dell’Unione: a) l’Assemblea; b) la Giunta; c) il Presidente. 2. Il Presidente, i membri della Giunta ed i membri dell’Assemblea esercitano gratuitamente le loro funzioni: agli stessi non spettano indennità, gettoni di presenza e rimborso spese. Art. 7 L’Assemblea 1. L’Assemblea dell’Unione è espressione dei Comuni partecipanti all’Unione e, pertanto, ne è l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo. 2. L’Assemblea è composta dal Presidente dell’Unione, che la presiede, e da un numero di membri pari al numero dei consiglieri assegnati ad un Comune di pari dimensione demografica. La popolazione dell’Unione è determinata dalla somma aritmetica delle popolazioni residenti in ciascun Comune associato al 31 dicembre dell’anno precedente a quello del rinnovo integrale dell’Assemblea medesima. Il Sindaco di ciascun Comune aderente è membro di diritto dell’Assemblea. Ad ogni Comune associato è attribuito, compreso il Sindaco, un numero di seggi assembleari direttamente proporzionale alla propria popolazione residente al 31 dicembre dell’anno precedente a quello del rinnovo integrale dell’Assemblea. La ripartizione numerica dei seggi, comprensivo di quello del Presidente, tra i Comuni associati è effettuato dal competente ufficio dell’Unione secondo il metodo matematico D’Hondt. In qualsiasi caso, in Assemblea deve essere garantita la rappresentanza di ogni Comune associato nonché la rappresentanza delle minoranze nel limite di un quarto, approssimato per difetto, del numero di seggi attribuiti a ciascun Comune e comunque nel numero minimo di un seggio. 3. La diversa e numericamente superiore composizione dell’Assemblea non comporta oneri aggiuntivi a termini dell’art. 18, comma 6 della l.r. 19/2008. 4. L’Assemblea viene rinnovata nella sua interezza a seguito dell’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale in uno dei Comuni associati. L’elezione dei membri dell’Assemblea deve essere effettuata da ogni Consiglio comunale entro quarantacinque giorni dalla data di insediamento del o dei Consigli comunali rinnovati. 5. I rappresentanti dei Comuni restano in carica sino all’elezione dei successori da parte dei rispettivi consigli. 6. In caso di decadenza o cessazione per qualsiasi causa di un componente dell’Assemblea, il Consiglio comunale interessato provvede alla relativa sostituzione nella prima seduta utile successiva alla comunicazione della vacanza. Bollettino Ufficiale – 51 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Art. 8 Competenze dell’Assemblea 1. L’Assemblea, nel rispetto delle norme del presente Statuto, delle deliberazioni comunali e della Convenzione tra l’Unione ed i Comuni associati che regolano il conferimento delle funzioni e dei servizi comunali all’Unione, è competente per l’adozione e per l’approvazione dei seguenti atti fondamentali: a)l’elezione del Presidente e della Giunta; b)la modifica dello Statuto dell’Unione con le modalità previste dalla legge; c) i regolamenti; d)gli statuti delle aziende speciali e delle istituzioni; e)i programmi, le relazioni previsionali e programmatiche, i piani finanziari, i bilanci e le relative variazioni, i conti consuntivi, i pareri da rendere nelle dette materie; f) le convenzioni con la Provincia, con Comuni non facenti parte dell’Unione, la costituzione e la modificazione di altre forme associative; g)la costituzione di istituzioni e di aziende speciali, la concessione di pubblici servizi, la partecipazione dell’Unione a società di capitale, l’affidamento di attività e servizi mediante convenzione; h) l’istituzione, nell’ambito delle facoltà concesse dalla legge, di tariffe per la fruizione dei servizi; i) la contrazione dei mutui non previsti in atti fondamentali dell’Assemblea dell’Unione e l’emissione dei prestiti obbligazionari; j) le spese che impegnino i bilanci per gli esercizi successivi, escluse quelle relative alle locazioni di immobili ed alla somministrazione e fornitura di beni e servizi a carattere continuativo; k) la determinazione di eventuali contributi annui che i Comuni componenti devono corrispondere all’Unione; l) gli acquisti e le alienazioni immobiliari, le relative permute, gli appalti e le concessioni che non siano espressamente previsti in atti fondamentali dell’Assemblea che ne costituiscano mera esecuzione e che, comunque, non rientrino nell’ordinaria amministrazione di funzioni e servizi di competenza della Giunta, del Segretario o di altri funzionari; m)gli atti di pianificazione e programmazione urbanistica in conformità alla vigente normativa statale e regionale, ed i pareri da rendere in materia; n) l’approvazione e la modifica dello stemma dell’Unione. 2. Le deliberazioni in ordine agli argomenti di cui al presente articolo non possono essere adottate in via d’urgenza dagli altri organi dell’Unione. Le deliberazioni attinenti alle variazioni di bilancio in via d’urgenza, possono essere assunte dalla Giunta dell’Unione e devono essere opportunamente motivate e sottoposte a ratifica dell’Assemblea nella sua prima seduta, a pena di decadenza e, comunque, entro 60 giorni ovvero entro il 31 dicembre dell’anno in corso se a tale data non sia scaduto il predetto termine. 3. L’Assemblea promuove altresì il coordinamento delle decisioni dei singoli Comuni nelle residue materie di loro competenza; a tal fine ciascuno dei Comuni associati può sottoporre all’Assemblea gli schemi di deliberazione da adottare. Art. 9 Convocazione dell’Assemblea 1. L’Assemblea è convocata: a) su iniziativa del Presidente; b) su richiesta scritta di almeno un terzo dei membri, escludendo dal computo il Presidente; c) su richiesta della Giunta. 2. La convocazione dell’Assemblea avviene mediante avviso scritto del Presidente, contenente l’ordine del giorno della seduta; nell’avviso devono essere indicate anche il luogo, il giorno e l’ora della riunione. 3. Per le sedute ordinarie, l’avviso deve essere consegnato a ciascun membro almeno cinque giorni prima della data di convocazione; per le sedute straordinarie, l’avviso deve essere consegnato a ciascun membro almeno tre giorni prima della data di convocazione. Con separato regolamento per il funzionamento dell’Assemblea saranno normati i termini per il deposito degli atti. 4. Nei casi d’urgenza, è sufficiente che l’avviso, con il relativo elenco degli argomenti da trattare, sia consegnato 24 ore prima della data della convocazione; in tali casi, qualora la maggioranza dei membri presenti lo richieda, ogni deliberazione può essere differita al giorno seguente. 5. La consegna dell’avviso deve essere certificata mediante, per esempio, uno dei seguenti metodi: posta elettronica certificata, ricevuta fax, ricevuta di lettera raccomandata, dichiarazione del dipendente che svolge funzioni di messo notificatore. Con apposito regolamento, l’Assemblea normerà nel dettaglio le modalità di consegna dell’avviso. 6. L’elenco degli oggetti da trattare è pubblicato nel sito web istituzionale accessibile al pubblico dell’Unione entro gli stessi termini di cui ai precedenti commi 3 e 4. Art. 10 Validità delle sedute e delle deliberazioni dell’Assemblea 1. L’Assemblea non può deliberare su alcuno degli argomenti iscritti all’ordine del giorno se, alla seduta di prima convocazione, non interviene almeno la metà dei membri assegnati. Alla seduta di seconda convocazione, che dovrà tenersi almeno un’ora dopo quella andata deserta, le deliberazioni sono valide, purché intervengano almeno un terzo dei membri assegnati. Le deliberazioni sono validamente assunte ove ottengano la maggioranza dei voti validi, escludendo dal computo le astensioni e, nelle votazioni a scrutinio segreto, le schede bianche e nulle. Nel computo del numero dei componenti dell’Assemblea necessari per la validità delle sedute non si considera il Presidente. Le deliberazioni per le quali sono richieste maggioranze qualificate sono espressamente previste dalla Legge o dallo Statuto e dai regolamenti. 2. E’ seduta di seconda convocazione quella che segue ad una precedente, che non ha potuto avere luogo per mancanza del numero legale, ovvero che, dichiarata regolarmente aperta, non ha potuto proseguire per essere venuto a mancare il numero legale, ma non quella che segue ad una seduta regolare di prima convocazione, che sia stata aggiornata ad altra data. Nelle sedute di seconda convocazione è sufficiente la presenza di almeno un terzo dei componenti il consesso. L’avviso per la seduta di seconda convocazione, quando la data non risulti indicata in quello per la prima, deve essere recapitato ai membri dell’Assemblea nei termini e nei modi di cui al precedente art. 9. Gli aggiornamenti delle sedute sono disposti, su proposta del Presidente, dall’Assemblea. Di essi è dato formale avviso ai soli membri assenti, nei termini e modi di cui al precedente art. 9. Art. 11 Funzionamento dell’Assemblea 1. L’Assemblea è presieduta dal Presidente dell’Unione o, in sua assenza, dal Vicepresidente o, in caso di assenza anche di quest’ultimo, dal membro più anziano di età. 2. A seguito di rinnovo integrale, la prima seduta dell’Assemblea viene convocata e presieduta dal membro più anziano per età, entro dieci giorni dalla data di ricevimento di tutte le nomine dei componenti, effettuate a norma del precedente articolo 7. Le sedute dell’Assemblea sono pubbliche; non sono ammesse sedute segrete, salvo in caso di disposizioni di legge che prescrivano diversamente in relazione a particolari materie. 3. Le votazioni avvengono, di norma, per alzata di mano, salvo quanto diversamente previsto dalla normativa vigente. Le sole deliberazioni concernenti persone vengono adottate a scrutinio segreto. 4. Eventuali argomenti non iscritti all’ordine del giorno non possono essere discussi nella stessa seduta, né possono essere sottoposti a votazione le deliberazioni concernenti detti argomenti. 5. L’Assemblea si riunisce in seduta ordinaria due volte l’anno, per l’approvazione del bilancio di previsione e per l’approvazione del conto consuntivo. 6. I membri dell’Assemblea sono tenuti ad astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti un interesse proprio, di parenti o affini entro il quarto grado; di detta astensione è dato atto nel verbale della seduta. – 52 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 7. In caso di incompatibilità del Presidente e del Vicepresidente presiede la seduta il membro più anziano di età. 8. L’Assemblea può deliberare l’istituzione di commissioni, secondo norme contenute in apposito regolamento. Art. 12 Richiesta di convocazione 1. La richiesta di convocazione dell’Assemblea deve essere rivolta al Presidente e deve contenere l’elenco degli argomenti da trattare. 2. Il Presidente è tenuto a convocare l’Assemblea dell’Unione entro venti giorni dalla presentazione della richiesta, con le modalità previste dai precedenti articoli 8 e 9. Art. 13 Iniziativa per gli atti e le deliberazioni di competenza dell’Assemblea 1. Il potere di iniziativa per gli atti e le deliberazioni di competenza dell’Assemblea spetta al Presidente, alla Giunta ed a ciascun membro dell’Assemblea stessa. Art. 14 Decadenza e sostituzione dei membri dell’Assemblea 1. I membri dell’Assemblea decadono dalle loro funzioni con le dimissioni e con il cessare, per qualsiasi motivo, dalla carica di Sindaco e Consigliere comunale o dal mandato loro conferito dal Consiglio del Comune di appartenenza, con la perdita dei requisiti di eleggibilità alla carica di Consigliere comunale ovvero per l’insorgere di cause di incompatibilità e di inconferibilità. 2. Sono altresì dichiarati decaduti i membri dell’Assemblea che non intervengano a tre sedute consecutive senza giustificato motivo. 3. Le modalità per la contestazione delle relative condizioni e la procedura da seguire per dichiarare la decadenza sono disciplinate dal d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i. 4. La decadenza di cui al precedente comma è promossa d’ufficio od anche su istanza di un elettore dei Comuni facenti parte dell’Unione. E’ pronunciata dall’Assemblea almeno dieci giorni dopo l’avvenuta notificazione della relativa proposta. Entro la data in cui è fissata la decisione sulla decadenza e nel corso della relativa seduta dell’Assemblea il membro interessato può presentare e far valere le eventuali giustificazioni. 5. Sull’istanza e sulle eventuali giustificazioni si pronuncia l’Assemblea in seduta pubblica e con voto palese. La proposta è approvata quando riporta il voto della maggioranza assoluta dei membri assegnati. 6. A cura del Presidente la dichiarazione di decadenza viene comunicata al Comune che ha deliberato la nomina affinché il rispettivo Consiglio provveda alla sostituzione nella prima seduta utile. 7. In caso di commissariamento degli organi di un Comune associato, i membri dell’Assemblea in rappresentanza dell’ente commissariato decadono dalla carica dalla data del decreto di commissariamento dell’Ente medesimo. Il Commissario assume, in seno all’Assemblea, la completa rappresentanza politico/amministrativa dell’Ente commissariato: è membro dell’Assemblea e gli sono assegnati un numero di voti assembleari pari al numero dei voti in Assemblea attribuiti al Comune commissariato al momento del commissariamento e, qualora sia rivestita dal Sindaco e dagli Assessori del Comune commissariato la carica di Presidente, di Vice Presidente o di Assessore dell’Unione, il Commissario ricopre anche tali cariche e funzioni. Art. 15 Composizione e competenza della Giunta 1. La Giunta dell’Unione è composta dal Presidente dell’Unione, che la presiede, e da un numero massimo di Assessori, di cui uno con funzione di Vice Presidente, pari a quello massimo previsto dalla legge per un Comune di pari dimensione demografica dell’Unione. La popolazione dell’Unione è determinata dalla somma aritmetica delle popolazioni residenti in ciascun Comune associato al 31 dicembre dell’anno precedente a quello dell’ultimo rinnovo integrale dell’Assemblea dell’Unione. 2. La Giunta collabora con il Presidente nel governo dell’Unione ed opera attraverso deliberazioni collegiali. 3. La Giunta compie atti di amministrazione che non siano riservati dalla legge o dallo statuto all’Assemblea e che non rientrino nelle competenze, previste dalla legge o dallo statuto, del Presidente, del Segretario o dei funzionari. 4. La Giunta svolge inoltre attività propositiva e d’impulso nei confronti dell’Assemblea. 5. La diversa e numericamente superiore composizione della Giunta non comporta oneri aggiuntivi a termini dell’art. 18, comma 7 della l.r. 19/2008. 6. E’ di competenza della Giunta l’adozione dei regolamenti sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, nel rispetto dei criteri generali stabiliti dall’Assemblea. Art. 16 Funzionamento della Giunta 1. La Giunta è presieduta dal Presidente o, in sua assenza, dal Vicepresidente. 2. La Giunta si riunisce su convocazione del Presidente, ogniqualvolta si renda necessario ovvero quando il Presidente lo ritenga opportuno. 3. Le deliberazioni sono assunte a maggioranza dei votanti. 4. Le sedute della Giunta non sono pubbliche. Art. 17 Presidente e Giunta 1. Il Presidente dell’Unione viene eletto dall’Assemblea tra i Sindaci dei Comuni partecipanti all’Unione. Gli Assessori, di cui uno con funzione di Vice Presidente, vengono eletti dall’Assemblea e sono scelti tra i Sindaci e gli Assessori dei Comuni partecipanti all’Unione. 2. L’elezione del Presidente, del Vice Presidente e degli Assessori avviene con tre separate votazioni, a scrutinio segreto e con voto limitato ad una sola preferenza tra l’elettorato passivo di cui al precedente comma 1. Le candidature alle cariche di Presidente, Vice Presidente ed Assessore possono essere presentate dai membri dell’Assemblea fino al momento dell’indizione della corrispondente votazione. Qualora nelle votazioni si verifichi una parità di voti tra i candidati, si darà corso ad ulteriori votazioni in successive e distinte sedute e risulterà eletto il candidato che otterrà il maggior numero di voti. 3. Le successive e distinte sedute di cui al comma 2 dovranno tenersi a distanza di almeno dieci giorni dalla precedente. 4. Non possono far parte della Giunta il coniuge, gli ascendenti, i discendenti, i parenti ed affini sino al terzo grado del Presidente. 5. Qualora dopo due votazioni, oltre la prima, non risulti eletto il Presidente e/o la Giunta dell’Unione, l’Assemblea si ritiene sciolta. Pertanto, ciascun Comune provvede a nominare i propri rappresentanti entro il termine di cui all’art. 7, calcolato a partire dalla data dell’ultima seduta della disciolta Assemblea dell’Unione. Art. 18 Competenze del Presidente 1. Il Presidente rappresenta l’Unione, convoca e presiede l’Assemblea e la Giunta, sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici, nonché all’esecuzione degli atti. 2. Il Presidente ha competenza e poteri di indirizzo e vigilanza sull’attività degli Assessori e delle strutture gestionali esecutive; impartisce direttive al Segretario dell’Unione in ordine agli indirizzi funzionali e di vigilanza sull’intera gestione amministrativa di tutti gli uffici ed i servizi. 3. Il Presidente è competente, nell’ambito della disciplina regionale e limitatamente ai servizi di competenza dell’Unione, a coordinare gli orari di servizio e di apertura al pubblico degli uffici dell’Unione con le esigenze complessive e generali degli utenti. 4. Il Presidente promuove, assume iniziative ed approva con atto formale gli accordi di programma con tutti i soggetti previsti dalla normativa vigente. Bollettino Ufficiale – 53 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 5. Il Presidente, con proprio decreto, può concedere delega agli Assessori per la trattazione di determinate materie; la delega è riferita esclusivamente ai compiti di indirizzo, controllo e sovrintendenza. 6. Il Presidente, con proprio decreto, può attribuire ad Assessori e membri dell’Assemblea l’incarico di svolgere attività di istruzione e studio di determinati problemi e progetti o di curare determinate questioni nell’interesse dell’Unione. Tali incarichi non costituiscono delega di competenze e non abilitano allo svolgimento di un procedimento amministrativo che si concluda con un atto amministrativo ad efficacia esterna. Art. 19 Decadenza e revoca del Presidente e della Giunta 1. Le dimissioni del Presidente ovvero le dimissioni presentate contemporaneamente dalla maggioranza degli Assessori comportano la decadenza dell’intera Giunta e del Presidente. 2. Il Presidente e la Giunta cessano dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia, approvata dalla maggioranza assoluta dei membri dell’Assemblea assegnati, che si esprimono per appello nominale. 3. La mozione deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei membri dell’Assemblea assegnati, senza computare fra questi il Presidente, e può essere proposta solo nei confronti dell’intera Giunta; deve contenere inoltre il nominativo del nuovo candidato Presidente e dei nuovi Assessori proposti. L’elezione del Presidente e della Giunta avvengono con le modalità di cui al precedente art. 17. 4. La mozione è messa in discussione non prima di cinque giorni e non oltre trenta giorni dalla data della sua presentazione. 5. L’Assemblea può disporre la revoca della nomina di un assessore e la relativa sostituzione senza che ciò comporti la decadenza dell’intera Giunta. 6. La Giunta dell’Unione viene rinnovata ogni qualvolta si proceda al rinnovo dell’Assemblea. 7. Salvo i casi di cui ai precedenti commi 1 e 2, il Presidente e gli Assessori restano in carica per il periodo corrispondente alla durata del mandato di Sindaco e della nomina ad Assessore comunale; il Presidente e gli Assessori, anche se decaduti, continuano ad esercitare la carica per l’espletamento dell’ordinaria amministrazione sino alla elezione del nuovo Presidente o del nuovo Assessore. Art. 20 Incompatibilità per i componenti degli organi dell’Unione 1. Nei casi in cui si verifichino cause di incompatibilità previste dalla normativa vigente con la carica di componente di uno degli organi dell’Unione, si applicano le disposizioni contenute nel decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 e successive variazioni. 2. In mancanza di opzioni da parte dell’interessato l’Assemblea dichiara la decadenza dalla carica ricoperta nell’ambito dell’Unione. Art. 21 Divieto di incarichi e consulenze 1. Al Presidente, agli Assessori ed ai membri dell’Assemblea dell’Unione è vietato ricoprire incarichi ed assumere consulenze presso enti ed istituti dipendenti o comunque sottoposti al controllo ed alla vigilanza dell’Unione. Art. 22 Permessi 1. Al Presidente, agli Assessori ed ai membri dell’Assemblea per quanto attiene i permessi spettanti si applicano le disposizioni di cui al d.lgs. 267/2000 e s.m.i. Art. 23 Regolamenti 1. L’Unione disciplina la propria organizzazione ed attività mediante appositi regolamenti, approvati a maggioranza semplice dell’Assemblea. 2. L’Assemblea delibera i regolamenti previsti dalle leggi e quelli necessari per l’esercizio delle funzioni. 3. Nella redazione dei regolamenti l’Unione persegue il principio della massima uniformità delle norme con quelle contenute nei corrispondenti regolamenti comunali. 4. I regolamenti, ad intervenuta esecutività della deliberazione di approvazione, sono ripubblicati, ai soli fini conoscitivi, nel sito web istituzionale dell’Unione per quindici giorni. Art. 24 Controllo sugli atti dell’Unione 1. Gli atti dell’Unione sono soggetti a controllo secondo la normativa vigente per i Comuni e province. TITOLO III PARTECIPAZIONE Art. 25 Criteri generali 1. L’Unione adotta la partecipazione come metodo essenziale per il raggiungimento dei propri scopi. 2. A tal fine può promuovere, secondo le forme previste dal presente statuto, la collaborazione dei cittadini in sede di predisposizione dei propri atti decisionali e di formazione dei propri piani ed attua iniziative volte ad illustrare alla popolazione il contenuto e le motivazioni delle proprie scelte, garantendo la pubblicità degli atti. 3. L’Unione promuove e valorizza le libere associazioni senza finalità di lucro operanti sul territorio, aventi finalità sociali nel campo dei servizi alla persona, nonché per la valorizzazione e la tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale locale, favorendo la partecipazione delle stesse alla vita pubblica locale. 4. Sono garantite forme dirette e semplificate di tutela degli interessi dei cittadini, che favoriscano il loro intervento nella formazione degli atti dell’Unione. Art. 26 Consultazioni 1. Qualora l’Unione intenda adottare atti di particolare rilevanza sociale, di pianificazione del territorio o comunque di grande interesse pubblico locale, può provvedere all’indizione di pubbliche assemblee, allo scopo di illustrare e discutere gli atti stessi e di raccogliere le proposte della popolazione in materia, delle quali, verificata la loro conformità alla normativa comunitaria, statale e regionale vigente ed ai criteri di buona amministrazione, si dovrà tenere conto in sede deliberante. 2. Gli organi dell’Unione possono, qualora lo ritengano opportuno, promuovere il confronto e consultare, anche singolarmente, i Comuni componenti, l’Amministrazione provinciale, Enti, Organizzazioni sindacali e di categoria, altre associazioni, esperti. 3. I Comuni sono invitati a partecipare alla fase di elaborazione degli indirizzi dell’Unione, segnatamente nella predisposizione di piani e di programmi. 4. Gli Enti e le organizzazioni di cui al comma 2 possono chiedere che i loro rappresentanti siano uditi dagli stessi organi dell’Unione. Art. 27 Istanze, osservazioni, proposte 1. I cittadini, gli organi dei Comuni componenti l’Unione e della Provincia, le associazioni, le organizzazioni sindacali e di categoria possono presentare all’Unione istanze, osservazioni e proposte scritte, su questioni di interesse collettivo e su progetti di deliberazione dell’Unione stessa. 2. Le istanze, le osservazioni e le proposte devono essere inoltrate all’organo competente, che deve pronunciarsi in merito entro il termine di sessanta giorni. 3. I presentatori delle istanze, delle osservazioni e delle proposte, o un loro rappresentante esplicitamente delegato per iscritto, possono essere sentiti dall’organo dell’Unione, che è tenuto ad esprimersi. Art. 28 Referendum consultivo 1. Al fine di conoscere l’opinione della cittadinanza su argomenti che ricadano sotto la potestà decisionale dell’Unione e – 54 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 che siano di particolare rilevanza, è consentito indire referendum consultivi. 2. E’ consentito indire referendum abrogativi per deliberare l’abrogazione totale o parziale di norme regolamentari emanate dall’Unione o per revocare atti amministrativi a contenuto generale. 3. Il referendum è indetto su richiesta: a)dell’Assemblea dell’Unione, approvata a maggioranza assoluta dei componenti assegnati; b) di un numero di cittadini dei Comuni associati pari almeno al 20 per cento degli aventi diritto al voto ai sensi del successivo punto 5, calcolati al 31 dicembre dell’anno precedente. 4. Non possono essere sottoposti a referendum: a)questioni inerenti imposte, tasse e tariffe; b)qualunque atto dovuto dall’Amministrazione in forza di disposizioni vigenti emanate da altri Enti; c)questioni inerenti il personale dipendente; d)i diritti di minoranze etniche, religiose o diritti della persona costituzionalmente garantiti; e)questioni inerenti ad elezioni, nomine, designazioni, revoche e decadenze; f) bilancio preventivo e consuntivo; g)piani urbanistici e Statuto. 5. Tutte le modalità attinenti allo svolgimento dei referendum saranno contenute in apposito regolamento approvato a maggioranza assoluta dall’Assemblea. TITOLO IV UFFICI E PERSONALE Art. 29 Organizzazione degli uffici e del personale 1. L’Unione può disporre di uffici propri od avvalersi di quelli dei Comuni partecipanti. 2. L’Unione disciplina con appositi atti deliberativi: a)la dotazione organica del personale, qualora ritenga di dotarsi di personale proprio; b) l’organizzazione degli uffici e dei servizi. 3. Il regolamento definisce in particolare criteri idonei a disciplinare le modalità di esercizio delle funzioni affidate ai dipendenti che, restando alle dipendenze dei Comuni, prestano servizio totale o parziale per l’Unione, nonché delle attività degli uffici e servizi di ciascun comune, o loro mezzi, di cui l’Unione si avvale a fini propri. 4. I criteri ai quali deve ispirarsi la logica organizzativa sono l’autonomia operativa, la funzionalità, l’economicità di gestione, secondo i principi della professionalità e della responsabilità. 5. Per una moderna e funzionale organizzazione, l’Amministrazione adotta le metodologie e le tecnologie più idonee a rendere efficiente ed efficace l’azione amministrativa, assicurando il monitoraggio permanente dell’attività amministrativa e dei servizi ai cittadini; in particolare, sono adottati metodi e tecnologie per il controllo di gestione, la contabilità analitica e l’automazione negli uffici e nei servizi. 6. Il personale dell’Unione è organizzato in base ai principi di partecipazione, responsabilità, valorizzazione dell’apporto individuale, qualificazione professionale, mobilità, professionalità. 7. L’Unione promuove la partecipazione dei dipendenti alla definizione dei metodi di lavoro, alle modalità di esercizio delle competenze assegnate, alla verifica della rispondenza degli obiettivi. Art. 30 Personale dell’Unione 1. L’Unione può assumere personale proprio, previa definizione della dotazione organica, e può anche avvalersi dell’opera, totale o parziale, del personale dipendente dei Comuni che ne fanno parte. 2. L’esercizio in forma associata delle funzioni e dei servizi comunali conferiti all’Unione comporta l’unificazione, compatibilmente con le esigenze dei singoli Comuni, delle strutture burocratico – amministrative. 3. Entro il 31 dicembre 2016, l’Unione si dota del Piano di attribuzione ai Comuni associati del personale dipendente proprio finalizzato alla sua riassegnazione, parziale o totale, ai Comuni associati nei casi previsti ai successivi commi 4 e 5. In seguito alla sua approvazione, in fase di stesura del bilancio di previsione e/o contestualmente alle procedure di assunzione di nuovo personale, l’Unione procede all’aggiornamento e/o alla modifica del Piano di cui al presente comma. 4. Nel caso di recesso unilaterale da parte di un Comune associato, parte del personale dipendente dell’Unione transita nei ruoli organici del Comune recedente secondo le previsioni del Piano di attribuzione ai Comuni associati del personale dipendente proprio di cui al precedente comma 3. 5. Nel caso di scioglimento dell’Unione non conseguente alla fusione di tutti i Comuni associati, la totalità del personale dipendente dell’Unione transita nei ruoli organici dei Comuni associati secondo le previsioni del Piano di attribuzione ai Comuni associati del personale dipendente proprio di cui al precedente comma 3. 6. Qualora si addivenga alla costituzione di un nuovo Comune per fusione di tutti i Comuni associati, il personale dei singoli Comuni ed il personale dell’Unione confluisce stabilmente nella dotazione organica del nuovo Comune risultante dalla fusione stessa. Art. 31 Stato giuridico e trattamento economico del personale 1. Al personale dell’Unione si applica la normativa vigente per il personale degli Enti locali. 2. L’Unione informa i rappresentanti dei lavoratori democraticamente individuati circa gli atti ed i provvedimenti che riguardano il personale, l’organizzazione del lavoro ed il funzionamento degli uffici, rimanendo esclusa ogni forma di ingerenza su scelte di merito che esulano dai campi della contrattazione decentrata. TITOLO V ORDINAMENTO FINANZIARIO Art. 32 Ordinamento 1. La disciplina dell’ordinamento finanziario è riservata alla legge. 2. L’Unione, nell’ambito della finanza pubblica, è titolare di autonomia finanziaria, fondata su risorse proprie e derivate. 3. L’Unione è titolare di potestà impositiva in materia di tariffe e contributi in relazione ai servizi dalla stessa gestiti, come disposto dall’art. 32 comma 7 del D.Lgs. 267/2000 e s.m.i. e dall’art. 18 comma 14 della l.r. 19/2008. Art. 33 Risorse finanziarie 1. La finanza dell’Unione è costituita da: a) trasferimenti operati dai Comuni componenti; b) contributi erogati dallo Stato; c) contributi erogati dalla Regione; d) contributi erogati dall’Amministrazione provinciale; e) diritti, tariffe e contributi per servizi gestiti direttamente dall’Unione; f) introiti derivanti da tasse, tariffe e contributi relativi ai servizi affidati per i quali la legge attribuisce la relativa potestà (soggettività attiva); g) risorse per investimenti; h) altre entrate; i) contributi erogati dall’Unione Europea ed altri organismi. Art. 34 Rapporti finanziari con i Comuni costituenti l’Unione 1. Nei limiti delle deleghe conferite dai Comuni, l’Unione introita tasse, tariffe e contributi relativi ai servizi affidati per i quali la legge attribuisce la relativa potestà (soggettività attiva). 2. Le spese annuali di gestione corrente dell’Unione, non coperte da entrate proprie sono ripartite (nel bilancio di previsio- Bollettino Ufficiale – 55 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 ne) o ripianate (nel rendiconto di gestione) dai Comuni associati in base al criterio stabilito negli atti di delega delle funzioni dei Comuni costituenti. Art. 35 Attività finanziaria 1. L’Unione si dota di un regolamento di contabilità ai sensi dell’art. 152 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i. e dal decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e s.m.i. 2. Nel regolamento di contabilità si applicano i principi contabili stabiliti dalla legge e le modalità organizzative corrispondenti alle caratteristiche dell’Unione, ferme restando le disposizioni volte ad assicurare l’unitarietà e l’uniformità del sistema finanziario e contabile. Art. 36 Bilancio 1. L’Unione delibera annualmente il bilancio di previsione finanziario riferito ad almeno un triennio, comprendente le previsioni di competenza e di cassa del primo esercizio del periodo considerato e le previsioni di competenza degli esercizi successivi, osservando i principi contabili generali e applicati allegati al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modificazioni. 2. L’unità temporale della gestione è l’anno finanziario, che inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre dello stesso anno; dopo tale termine non possono più effettuarsi accertamenti di entrate e impegni di spesa in conto dell’esercizio scaduto. 3. Al bilancio di previsione sono allegati i documenti previsti dall’articolo 11, comma 3, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n.118, e successive modificazioni, e i documenti previsti dall’articolo 172 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i. Art. 37 Rendiconto 1. I risultati della gestione finanziaria, economico e patrimoniale sono dimostrati nel rendiconto comprendente il conto del bilancio, il conto economico e lo stato patrimoniale. 2. Il rendiconto è deliberato dall’Assemblea dell’Unione con il voto favorevole della maggioranza dei votanti, entro il termine fissato dalla legge. 3. Al rendiconto è allegata una relazione della Giunta sulla gestione che esprime le valutazioni di efficacia dell’azione condotta sulla base dei risultati conseguiti, e gli altri documenti previsti dall’articolo 11, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e s.m.i. Art. 38 Controllo interno 1. E’ facoltà dell’Assemblea richiedere agli organi ed agli uffici competenti specifici pareri e proposte in ordine agli aspetti finanziari ed economici della gestione e dei singoli atti fondamentali, con particolare riguardo all’organizzazione ed alla gestione dei servizi. 2. Su ogni proposta di deliberazione deve essere richiesto al responsabile del servizio competente il parere di regolarità tecnica attestante la regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa, e al responsabile del servizio finanziario il parere di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria. Il tutto come previsto dall’art. 147 bis TUEL e dal Regolamento sui controlli interni. 3. Gli impegni di spesa non possono essere assunti senza l’attestazione della relativa copertura finanziaria, rilasciata dal responsabile del servizio finanziario; in mancanza di detta attestazione, l’atto è nullo di diritto, come previsto dall’art. 183, comma 7, del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i. Art. 39 Revisione economico-finanziaria 1. L’Assemblea dell’Unione affida la revisione economicofinanziaria ad un revisore del conto nominato attraverso il sistema dell’estrazione previsto dalla legge (articolo 16 comma 25 decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 coordinato con la legge di conversione 14 settembre 2011 n. 148). 2. Le norme regolamentari disciplinano gli aspetti organizzativi e funzionali dell’ufficio del revisore del conto e ne specificano le attribuzioni di controllo, impulso proposta e garanzia, con osservanza della legge, dei principi civilistici e concernenti il controllo delle società per azioni e del presente statuto. 3. Il revisore del conto deve essere in possesso dei requisiti prescritti dalle norme sull’ordinamento delle autonomie locali, di quelli di eleggibilità per l’elezione a consigliere comunale e non deve ricadere nei casi di incompatibilità previsti dall’art. 2399, comma 1, del codice civile, dell’art. 236 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i. e, in generale, dalla normativa vigente. 4. Il regolamento di contabilità può prevedere ulteriori cause di incompatibilità al fine di garantire la posizione di imparzialità ed indipendenza del revisore; lo stesso regolamento disciplina le modalità di revoca e decadenza, applicando, in quanto compatibili, le norme del codice civile relative ai sindaci delle società per azioni. 5. Il revisore dura in carica tre anni, non può essere revocato se non per inadempimento dei doveri connessi alla carica e può essere riconfermato. Può essere revocato per inadempienza ovvero allorché ricorrano gravi motivi che influiscano negativamente sull’espletamento del suo mandato ed in ogni caso allorquando ometta di presentare nei termini previsti dal regolamento di contabilità la relazione sul rendiconto. 6. Le funzioni del revisore sono quelle disciplinate dalle legge e dal regolamento di contabilità dell’Unione; in particolare il revisore esercita la vigilanza sulla regolarità contabile e finanziaria della gestione dell’ente, attesta la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione redigendo apposita relazione, collabora con l’Assemblea dell’Unione nella sua funzione di controllo e di indirizzo, procede alle verifiche di cassa con scadenza trimestrale. 7. Nella relazione di cui al precedente comma, possono essere espressi rilievi e proposte tendenti a conseguire migliore efficacia ed economicità della gestione. 8. Il revisore risponde della verità delle proprie attestazioni ed adempie ai propri doveri con la diligenza del mandatario e, qualora riscontri gravi irregolarità nella gestione, ne riferisce immediatamente l’Assemblea dell’Unione. 9. Il regolamento di contabilità individua forme e procedure per un corretto ed equilibrato raccordo operativo-funzionale tra la sfera d’attività del revisore e quella dell’Assemblea dell’Unione. 10. Nell’esercizio delle sue funzioni, con modalità e limiti definiti nel regolamento di contabilità, il revisore ha diritto di accesso agli atti ed ai documenti connessi alla sfera delle sue competenze. 11. L’Assemblea dell’Unione, contestualmente alla nomina, fissa il compenso spettante al revisore, entro i limiti massimi stabiliti dalla legge. Art. 40 Controllo di gestione 1. L’Unione applica il controllo di gestione, secondo le modalità previste dalla vigenti disposizioni di legge e dal regolamento di contabilità e s.m.i. 2. A tal fine l’Unione utilizza strumenti e procedure idonee a garantire il controllo dell’equilibrio economico della gestione e di principali processi di erogazione dei servizi, al fine di attuare un continuo riscontro tra obiettivi e risultati, anche in termini economici, della programmazione e della gestione. Art. 41 Tesoreria 1. L’Unione è dotata di un servizio di tesoreria che comprende: a)la riscossione di tutte le entrate di pertinenza dell’Unione, versate dai debitori in base ad ordini di incasso e dal concessionario del servizio di riscossione dei tributi; b)il pagamento delle spese ordinate mediante mandati di pagamento, nei limiti degli stanziamenti di bilancio e dei fondi di cassa disponibili; c)il pagamento, anche in mancanza dei relativi mandati, delle rate di ammortamento dei mutui e dei contributi previdenziali. – 56 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 2. I rapporti dell’Unione con il tesoriere sono disciplinati dalla legge, dal regolamento di contabilità, nonché da apposita convenzione. 3. L’affidamento del servizio di Tesoreria avviene secondo le disposizioni vigenti in materia e s.m.i. Art. 42 Economato 1. Il regolamento di contabilità prevede l’istituzione del servizio di economato, cui viene preposto un responsabile, per la gestione di cassa delle spese d’ufficio di non rilevante ammontare, come previsto dall’art. 153, comma 7, del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i. TITOLO VI DISPOSIZIONI FINALI Art. 43 Segretario dell’Unione 1. Il Presidente nomina Segretario dell’Unione uno dei segretari dei Comuni associati. 2. L’incarico di Segretario dell’Unione è svolto gratuitamente senza alcuna possibilità di erogazione di ulteriori indennità, emolumenti o rimborsi rispetto all’incarico di Segretario comunale. 3. Al Segretario dell’Unione si applicano le disposizioni dell’articolo 8 della legge 23 marzo 1981, n. 93, e successive modificazioni. Art. 44 Entrata in vigore 1. Lo statuto è pubblicato nel bollettino ufficiale della Regione Lombardia (BURL), nel sito web istituzionale accessibile al pubblico dell’Unione, per trenta giorni consecutivi, ed inviato al Ministero dell’Interno per essere inserito nella raccolta ufficiale degli statuti. 2. Lo statuto entra in vigore decorsi trenta giorni dalla sua pubblicazione all’albo pretorio dell’Ente, fatto salvo quanto previsto dall’Art. 7 - L’Assemblea, i cui contenuti entrano in vigore dalla prima tornata elettorale amministrativa utile. Bollettino Ufficiale Bollettino Ufficiale – 57 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 B) GARE Amministrazione regionale Comunicato regionale 19 dicembre 2014 - n. 154 Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema informativo - Contratto relativo alla ripetizione del servizio di assistenza tecnica e supporto per le attività di competenza dell’autorità di Audit di cui all’art. 62 del Reg. CE 1083/2006 per i programmi operativi competitività regionale e occupazione parte FESR e parte FSE 2007/2013 cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera 2007/2013 - Avviso relativo agli appalti aggiudicati SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto Giunta Regionale della Lombardia Indirizzo postale Piazza Città di Lombardia, 1 Città: Milano Codice postale: 20124 Paese: Italia Punti di contatto: Telefono: +39 02-6765-5088 All’attenzione di: Rosetta Calabria - Posta elettronica: – acquisti-pec.regione.lombardia.it - Fax: +39 02-6765-4424 Indirizzo Internet Amministrazione aggiudicatrice (URL)[email protected] http://www.regione. lombardia.it Profilo di committente (URL): http://www.regione. lombardia.it – I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice e principali settori di attività: Autorità regionale o locale Servizi generali delle amministrazioni pubbliche SEZIONE II: OGGETTO DELL’APPALTO II.1) Descrizione II.1.1) Ripetizione del contratto d’appalto relativo al servizio di assistenza tecnica e supporto per le attività di competenza dell’Autorità di Audit di cui all’art. 62 del Reg. CE 1083/2006 per i programmi operativi competitività regionale e occupazione parte FESR e parte FSE 2007/2013 – Cooperazione Transfrontaliera Italia-Svizzera 2007/2013 II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione, luogo di consegna o di prestazione dei servizi: - Categoria di servizi: n. 11- Italia - Lombardia II.1.4) Breve descrizione dell’appalto o degli acquisti come punto II.1.1) II.1.5) CPV Oggetto principale: 98300000-6 II.2) VALORE FINALE TOTALE DEGLI APPALTI: Euro 317.000,00 IVA esclusa SEZIONE IV: PROCEDURA IV.1.1) Tipo di procedura: Negoziata senza indizione di gara IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: prezzo più basso IV.2.2) Ricorso ad un’asta elettronica: NO IV.3) INFORMAZIONI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO IV.3.1) Numero di riferimento attribuito al dossier dell’amministrazione aggiudicatrice: Geca 10/2014 IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto NO SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO Ripetizione del contratto d’appalto relativo al servizio di assistenza tecnica e supporto per le attività di competenza dell’Autorità di Audit di cui all’art. 62 del Reg. CE 1083/2006 per i programmi operativi competitività regionale e occupazione parte FESR e parte FSE 2007/2013 – Cooperazione Transfrontaliera Italia-Svizzera 2007/2013 V.1) Data di aggiudicazione: 7 novembre 2014 V.2) Numero di offerte ricevute: 1 V.3) Nome e indirizzo dell’operatore economico aggiudicatario società Deloitte & Touche s.p.a. – Via Tortona, 25 – 20144 Milano – Italia V.4) Informazioni sul valore dell’appalto Valore totale stimato dell’appalto Valore 317.500,00 Moneta EURO - IVA esclusa Valore finale totale dell’appalto Valore Moneta EURO 317.000,00 IVA esclusa V.5) E’ possibile che il contratto venga subappaltato: no SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI VI.1) Appalto connesso ad un progetto e/o programma finanziato dai fondi comunitari: si - programmi operativi competitività regionale e occupazione parte FESR e parte FSE 2007/2013 VI.2) Informazioni complementari: codice CIG: 5847298EF1 – CUP: E41E14000130006 VI.3) PROCEDURE DI RICORSO VI.3.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso Denominazione ufficiale T.A.R. Lombardia Indirizzo postale Via Corridoni, 39 – 20122 – Milano – Italia - Fax 02-76053248 VI.3.2) Presentazione di ricorso. Informazioni precise sui termini di presentazione di ricorso: 30 giorni al TAR Lombardia VI.4) DATA DI SPEDIZIONE DEL PRESENTE AVVISO: 28 novembre 2014 Avviso Relativo agli appalti aggiudicati Giustificazione della procedura negoziata senza previa indizione di gara Il motivo della scelta della procedura negoziata senza pubblicazione di un bando di gara deve essere conforme alle disposizioni in materia di cui alla direttiva 2004/18/CE. f) nuovi lavori /servizi precedenti, ordinati conformemente alle rigorose condizioni fissate dalla direttiva Il dirigente della struttura centrale gestione acquisti Emilia Angela Benfante – 58 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Comunicato regionale 19 dicembre 2014 - n. 155 Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema informativo - Contratto di appalto per la fornitura di un notiziario dedicato alla Regione Lombardia con notizie focus ed aggiornamenti sulle attività del Presidente e della Giunta regionale e di un notiziario sportivo - Avviso relativo agli appalti aggiudicati SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto Giunta Regionale Della Lombardia Indirizzo postale Piazza Città di Lombardia, 1 Città: Milano Codice postale: 20124 Paese: Italia Punti di contatto: Telefono: +39 02-6765-5088 All’attenzione di: Rosetta Calabria - posta elettronica: [email protected] – acquistipec.regione.lombardia.it - Fax: +39 02-6765-4424 Indirizzo Internet Amministrazione aggiudicatrice (URL)-contratti@regione. lombardia.it http://www.regione.lombardia.it Profilo di committente (URL): http://www.regione.lombardia.it – I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice e principali settori di attività: Autorità regionale o locale Servizi generali delle amministrazioni pubbliche SEZIONE II: OGGETTO DELL’APPALTO II.1) Descrizione II.1.1 Contratto di appalto per la fornitura di un notiziario dedicato alla Regione Lombardia con notizie focus ed aggiornamenti sulle attività del Presidente e della Giunta Regionale della Lombardia e di un notiziario sportivo II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione, luogo di consegna o di prestazione dei servizi: - Categoria di servizi: n . 20- Italia - Lombardia II.1.4) Breve descrizione dell’appalto o degli acquisti come punto II.1.1) II.1.5) CPV Oggetto principale: 92400000-5 II.2) VALORE FINALE TOTALE DEGLI APPALTI: Euro 200.000,00 IVA esclusa SEZIONE IV: PROCEDURA IV.1.1) Tipo di procedura: Negoziata senza indizione di gara IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: prezzo più basso IV.2.2) Ricorso ad un’asta elettronica: NO IV.3) INFORMAZIONI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO IV.3.1) Numero di riferimento attribuito al dossier dell’amministrazione aggiudicatrice: Geca 1/2014 IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto NO SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO Contratto d’appalto per la fornitura di un notiziario dedicato alla Regione Lombardia con notizie, focus ed aggiornamenti sulle attività del Presidente e della Giunta Regionale della Lombardia e di un notiziario nazionale sportivo V.1) Data di aggiudicazione: 3 aprile 2014 V.2) Numero di offerte ricevute: 1 V.3) Nome e indirizzo dell’operatore economico aggiudicatario: Agenzia di Stampa Italpress – Via Dante, 69 – 90141 Palermo V.4) Informazioni sul valore dell’appalto Valore totale stimato dell’appalto Valore 200.000,00 Moneta EURO - IVA esclusa Valore finale totale dell’appalto Valore Moneta EURO 200.000,00 IVA esclusa V.5) E’ possibile che il contratto venga subappaltato: NO. SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI VI.1) Appalto connesso ad un progetto e/o programma finanziato dai fondi comunitari: NO VI.2) Informazioni complementari: codice CIG: 5540924322 VI.3) PROCEDURE DI RICORSO VI.3.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso Denominazione ufficiale T.A.R. Lombardia Indirizzo postale Via Corridoni, 39 – 20122 – Milano – Italia - Fax 02-76053248 VI.3.2) Presentazione di ricorso. Informazioni precise sui termini di presentazione di ricorso: 30 giorni al TAR Lombardia VI.4) DATA DI SPEDIZIONE DEL PRESENTE AVVISO: 21 novembre 2014 Avviso Relativo agli appalti aggiudicati Giustificazione della procedura negoziata senza previa indizione di gara Il motivo della scelta della procedura negoziata senza pubblicazione di un bando di gara deve essere conforme alle disposizioni in materia di cui alla direttiva 2004/18/CE. f) nuovi lavori /servizi precedenti, ordinati conformemente alle rigorose condizioni fissate dalla direttiva Il dirigente della struttura gestione acquisti Emilia Angela Benfante Bollettino Ufficiale – 59 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Comunicato regionale 19 dicembre 2014 - n. 156 Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema informativo - Contratto relativo alla ripetizione del servizio di assistenza tecnica di supporto alla programmazione comunitaria dell’autorità di gestione del POR Lombardia ob.2 FSE 2007/2013 - Avviso relativo agli appalti aggiudicatI SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto Giunta Regionale della Lombardia Indirizzo postale Piazza Città di Lombardia, 1 Città: Milano Codice postale: 20124 Paese: Italia Punti di contatto: Telefono: +39 02-6765-5088 All’attenzione di: Rosetta Calabria - Posta elettronica: –acquisti-pec.regione.lombardia.it - Fax: +39 02-6765-4424 Indirizzo Internet Amministrazione aggiudicatrice (URL) - [email protected] http://www.regione. lombardia.it Profilo di committente (URL): http://www.regione. lombardia.it – I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice e principali settori di attività: Autorità regionale o locale Servizi generali delle amministrazioni pubbliche SEZIONE II: OGGETTO DELL’APPALTO II.1) Descrizione II.1.1) Ripetizione del contratto di appalto relativo a «servizio di assistenza tecnica di supporto alla programmazione comunitaria dell’Autorità di Gestione del POR Lombardia OB. 2 FSE 2007/2013» II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione, luogo di consegna o di prestazione dei servizi: - Categoria di servizi: n . 27- Italia - Lombardia II.1.4) Breve descrizione dell’appalto o degli acquisti come punto II.1.1) II.1.5) CPV Oggetto principale: 72200000-7 II.2) VALORE FINALE TOTALE DEGLI APPALTI: Euro 700.000,00 IVA esclusa SEZIONE IV: PROCEDURA IV.1.1) Tipo di procedura: Negoziata senza indizione di gara IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: prezzo più basso IV.2.2) Ricorso ad un’asta elettronica: NO IV.3) INFORMAZIONI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO IV.3.1) Numero di riferimento attribuito al dossier dell’amministrazione aggiudicatrice: Geca 5/2014 IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto NO SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO Ripetizione del contratto di appalto relativo a «servizio di assistenza tecnica di supporto alla programmazione comunitaria dell’Autorità di Gestione del POR Lombardia OB.2 FSE 2007/2013» V.1) Data di aggiudicazione: 23 ottobre 2014 V.2) Numero di offerte ricevute: 1 V.3) Nome e indirizzo dell’operatore economico aggiudicatario RTI Ernst & Young Financial Business Advisors s.p.a. di Milano Via Fernanda Wittgens, 6 e Dispositivi Tecniche Metodologie s.r.l. di Torino Via Urbano Rattazzi, 11 V.4) Informazioni sul valore dell’appalto Valore totale stimato dell’appalto Valore 700.000,00 Moneta EURO - IVA esclusa Valore finale totale dell’appalto Valore Moneta EURO 695.000,00 IVA esclusa V.5) E’ possibile che il contratto venga subappaltato: no SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI VI.1) Appalto connesso ad un progetto e/o programma finanziato dai fondi comunitari: SI : Programma Operativo Regionale della Lombardia OB. 2 - FSE 2007-2013. VI.2) Informazioni complementari: codice CIG: 5514586C51 VI.3) PROCEDURE DI RICORSO VI.3.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso Denominazione ufficiale T.A.R. Lombardia Indirizzo postale Via Corridoni, 39 – 20122 – Milano – Italia - Fax 02-76053248 VI.3.2) Presentazione di ricorso. Informazioni precise sui termini di presentazione di ricorso: 30 giorni al TAR Lombardia VI.4) DATA DI SPEDIZIONE DEL PRESENTE AVVISO: 28 novembre 2014 Avviso Relativo agli appalti aggiudicati Giustificazione della procedura negoziata senza previa indizione di gara Il motivo della scelta della procedura negoziata senza pubblicazione di un bando di gara deve essere conforme alle disposizioni in materia di cui alla direttiva 2004/18/CE. f) nuovi lavori /servizi precedenti, ordinati conformemente alle rigorose condizioni fissate dalla direttiva Il dirigente della struttura centrale gestione acquisti Emilia Angela Benfante – 60 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Comunicato regionale 19 dicembre 2014 - n. 157 Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema informativo - GECA 6/2014 - Codice CIG 5597369704 - Avviso di aggiudicazione di appalto Comunicato regionale 19 dicembre 2014 - n. 158 Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema informativo - GECA 3/2014 - CIG 561770332B - Avviso di aggiudicazione di appalto II.1) Denominazione indirizzi e contatti : Giunta regionale della Lombardia - P.zza Città di Lombardia, 1 - 20124 Milano – Italia –Tel: +39 02.6765.2874, fax +39 02.6765.4424; www.regione. lombardia.it Punti di contatto: La procedura si svolgerà tramite piattaforma di intermediazione telematica di Regione Lombardia denominata SinTel, accessibile all’indirizzo www.arca. regione.lombardia.it - piattaforma SinTel «Comunicazioni della procedura». I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice: Autorità regionale. I.3) Principali settori di attività: Servizi generali delle amministrazioni pubbliche. II.1.1) Denominazione conferita all’appalto dall’amministrazione aggiudicatrice: Procedura aperta per l’appalto servizio di «Lombardia digital archives» - digitalizzazione e creazione di servizi per la gestione e l’accessibilita’ di contenuti digitali multimediali. II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione, luogo di consegna o di prestazione dei servizi: Servizi Cat. 27 II.1.5) CPV (vocabolario comune per gli appalti). Vocabolario principale: 73210000. II.2.1) Valore finale totale degli appalti 641.965,62 (IVA inclusa) IV.1.1) Tipo di procedura: Aperta IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto: Bando di gara numero avviso nella GUUE: 2014/S 062-105494 del 28 marzo 2014 V.1) Data della decisione di aggiudicazione dell’appalto: 30 ottobre 2014 V.3) Nome e recapito dell’operatore economico in favore del quale è stata adottata la decisione di aggiudicazione dell’appalto: Denominazione ufficiale: Opendoc s.r.l. Indirizzo postale: Viale San Gimignano n. 6 Città: Milano, Codice postale: 20146 Paese: Italia (IT) Il dirigente struttura centrale gestione acquisti Emilia Benfante I.1) Denominazione indirizzi e contatti : Giunta regionale della Lombardia - P.zza Città di Lombardia, 1 - 20124 Milano – Italia –Tel: +39 02.6765.2874, fax +39 02.6765.4424; www.regione. lombardia.it Punti di contatto: La procedura si svolgerà tramite piattaforma di intermediazione telematica di Regione Lombardia denominata SinTel, accessibile all’indirizzo www.arca. regione.lombardia.it - piattaforma SinTel «Comunicazioni della procedura». I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice: Autorità regionale. I.3) Principali settori di attività: Servizi generali delle amministrazioni pubbliche. II.1.1) Denominazione conferita all’appalto dall’amministrazione aggiudicatrice: Procedura aperta per l’appalto dei servizi a supporto del processo di semplificazione dei processi a favore dei beneficiari delle politiche regionali e qualificazione dei soggetti accreditati - POR OB.2FSE 2007/2013. II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione, luogo di consegna o di prestazione dei servizi: Servizi Cat. 24 II.1.5) CPV (vocabolario comune per gli appalti). Vocabolario principale: 80530000. II.2.1) Valore finale totale degli appalti 835.395,00 (IVA inclusa) IV.1.1) Tipo di procedura: Aperta IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto: Bando di gara numero avviso nella GUUE: 2014/S 041-068304 del 27 febbreio 2014 V.1) Data della decisione di aggiudicazione dell’appalto: 21 ottobre 2014 V.3) Nome e recapito dell’operatore economico in favore del quale è stata adottata la decisione di aggiudicazione dell’appalto: Denominazione ufficiale: Gruppo Clas s.p.a. Indirizzo postale: Via Serviliano Lattuada n. 20 Città: Milano, Codice postale:20135 Paese: Italia (IT) Il dirigente struttura centrale gestione acquisti Emilia Benfante Bollettino Ufficiale – 61 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Comune di Calolziocorte (LC) Estratto del bando di indizione di istruttoria pubblica, finalizzata all’individuazione di soggetti del terzo settore disponibili alla coprogettazione di interventi innovativi e sperimentali per la gestione del centro diurno disabili (CIG 6062356E6B) IL COMUNE DI CALOLZIOCORTE nell’ambito delle funzioni in materia di politiche sociali attribuitegli dall’art. 6 della legge 328/2000 e dall’art. 13 della legge regionale della Lombardia n. 3 del 12 marzo 2008. INDICE UN’ISTRUTTORIA PUBBLICA rivolta ai soggetti del terzo settore che esprimano disponibilità a collaborare per la gestione in convenzione di: – CDD - Centro diurno disabili Per la co-progettazione del presente bando, si prevede un budget complessivo presunto, di €. 484.000,00 comprensivo di IVA. La durata della convenzione avrà decorrenza 1°marzo 2015 e scadenza 31 agosto 2016 e potrà essere rinnovata per 12 mesi. ART. 1 - MODALITÀ DI SVILUPPO DELL’ISTRUTTORIA PUBBLICA La procedura si svolgerà in tre fasi distinte : a)selezione del soggetto o dei soggetti con cui sviluppare le attività di coprogettazione; b) coprogettazione tra i responsabili tecnici del/dei soggetto/i selezionato/i e i responsabili comunali. c) stipula di una convenzione tra il Comune di Calolziocorte e il/i soggetto/i selezionato/i. La fase a) della procedura si concluderà entro il 6 febbraio 2015 La fase b) della procedura sarà avviata successivamente alla conclusione della fase a) e si concluderà entro il mese di febbraio 2015. La fase c) della procedura avverrà entro il 28 febbraio 2015. Il/i soggetto/i gestore/i attiverà/attiveranno i servizi e gli interventi a far data dal 1° marzo 2015. ART. 2 – MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE-OFFERTE Per partecipare alla presente gara i soggetti interessati dovranno far pervenire la propria offerta in plichi idoneamente sigillati e controfirmati sui lembi di chiusura all’ufficio protocollo generale del comune di Calolziocorte – Piazza Vittorio Veneto, 13 – 23901 Calolziocorte, a mano o a mezzo del servizio postale o di agenzia di recapito autorizzata, entro le ore 12.30 del giorno 30 gennaio 2015.Il plico dovrà contenere: −− Busta n. 1 - Documentazione per l’ammissione all’istruttoria pubblica −− Busta n. 2 - Proposta progettuale Comune di Magenta (MI) Procedura aperta realizzazione di una palestra comunale nel plesso scolastico E. De Amicis Denominazione e indirizzo ufficiale dell’Amministrazione aggiudicatrice: Comune di Magenta, piazza Formenti 3, 20013 Magenta. 2. Luogo di esecuzione: via Papa G. Paolo II, Magenta. 3. Oggetto dell’appalto: realizzazione palestra comunale. Importo complessivo: € 1.272.000,00 esclusa IVA– CIG. 6026683025 – CUP J69B12000090004. 4. Termine per la presentazione delle offerte: 24 febbraio 2015 ore 17:00 5. Indirizzo al quale le offerte devono pervenire: La Stazione Appaltante utilizza il Sistema di intermediazione telematica di Regione Lombardia «Sintel», www.arca.regione.lombardia.it. Lingua: italiano. 7. Indirizzo presso il quale è possibile ottenere la documentazione di gara: scaricabili dal sito internet www.comune.magenta.mi.it , bandi e gare e area bandi piattaforma SINTEL. 8. Procedura di gara: procedura aperta, con il criterio del prezzo più basso, a corpo ai sensi del d.lgs. n. 163/06 9. Requisiti di partecipazione: specificati nei documenti di gara. 10. Finanziamento. Mezzi propri 11. Cauzioni e polizze: cauzioni e polizze richieste sono specificate nei documenti di gara. 12. Soggetti ammessi alla gara: tutti i soggetti specificati nei documenti di gara. 13. Termine di validità dell’offerta: 180 giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle offerte. 14. Soggetti ammessi all’apertura delle offerte: legali rappresentanti delle imprese interessate o persone munite di specifica delega. 15. Altre informazioni: modalità e condizioni di partecipazione e di svolgimento della gara cono contenute nel disciplinare di gara. Il R.U.P.: arch. Paolo Ripamonti. 16. Procedure di ricorso. ai sensi art. 241 d.lgs. 163/06 le controversie sono deferite all’Autorità giudiziaria del Foro di Milano. Il dirigente Danila Scaramuzzino Comune di Vimodrone (MI) Esito affidamento gestione del centro di aggregazione giovanile - Avviso relativo agli appalti aggiudicati SEZIONE I : AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE I.1) Denominazione, Indirizzi e punti di contatto Comune di Vimodrone Via C. Battisti, 56 20090 Vimodrone −− Busta n. 3 – Offerta economica tel. 02/250771 fax 02/2500316 Indirizzo Internet: www.comune. vimodrone.milano.it Serivizio : contratti e affari legali ART. 3 – VALUTAZIONE DELLE OFFERTE Le offerte verranno valutate avendo a disposizione 100 punti da attribuire con i criteri seguenti. Affidabilità (max punti 60),Offerta economica (max punti 40) ART. 4 - PROCEDURA DI SELEZIONE DEI CONCORRENTI 1. I lavori della Commissione: −−in seduta pubblica: il giorno 2 febbraio 2015 alle ore 15.00 presso la saletta commissioni del Municipio di Calolziocorte (1 Lotto) apertura delle tre buste. −−in seduta riservata: valutazione degli elementi contenuti nelle Buste n. 2 e n. 3 e successivamente, in seduta pubblica, individuazione del/i soggetto/i per lo svolgimento della coprogettazione. Il bando integrale, con la documentazione ad esso allegata, sarà pubblicato sul sito web del comune di Calolziocorte (www. comune.calolziocorte.it) e sull’albo comunale per almeno trenta giorni consecutivi. I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice: Ente locale SEZIONE II: OGGETTO DELL’APPALTO II.1.1) Denominazione conferita all’appalto dall’amministrazione aggiudicatrice: affidamento servizio di gestione del centro di aggregazione giovanile ; II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione Vimodrone II.1.3) L’avviso riguarda (se del caso): _____________________________________________________________ II.1.4) Breve descrizione dell’appalto L’oggetto dell’appalto riguarda l’affidamento servizio di gestione del centro di aggregazione giovanile II.1.5) CPV ( Vocabolario comune per gli appalti ):85312100-0 II.1.6) L’appalto rientra nel campo di applicazione dell’accordo sugli appalti pubblici (AAP): SI Referenti dott.ssa Elisabetta Gandolfi n. 0341/639.205 SEZIONE IV : PROCEDURE Dott.ssa Carboni Cristina n. 0341/639.213 e-mail IV.1) Tipo di procedura : Aperta sotto soglia comunitaria [email protected] IV.2.2) Ricorso ad un’asta elettronica : NO [email protected] SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO Elisabetta Gandolfi V.1) Data di aggiudicazione: 23 ottobre 2014 V.3) Nome e indirizzo dell’operatore economico aggiudicatario – 62 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Ragione Sociale: Consorzio cooperative Viale Marotta sociali EX.it 18/20 Milano Codice postale 20134 Paese : Italia V.4) Informazione sul valore dell’appalto Valore contratto: euro 153.610,22 oltre IVA V.5) E’ possibile che il contratto venga subappaltato : si SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI VI.1) Appalto connesso ad un progetto e/o programma finanziato dai fondi comunitari : NO VI.2) Data di spedizione del presente avviso: 16 dicembre 2014 VI.3) Pubblicazioni precedenti : VI.4) Procedure di ricorso VI.3.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso: Denominazione ufficiale: Tar Regione Lombardia Indirizzo: Città : Milano Codice postale Paese VI.3.2) Presentazione di ricorso: 30 giorni Il responsabile del procedimento Roberto Panigatti Comune di Visano (BS) Avviso di vendita immobiliare Si rende noto che il giorno 26 febbraio 2015 con inizio alle ore 14.00 presso il municipio si procederà ad asta pubblica per l’alienazione di immobili di proprietà comunale in Visano (lotto edificabile Via S. Rocco). Scadenza presentazione offerte 25 febbraio 2015 ore 12.00. Il bando integrale è disponibile su www.comune.visano.bs.it – Info 030.9958812. Il sindaco Francesco Piacentini Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano Servizio di recupero dei fanghi biologici prodotti dai depuratori acque reflue di Milano Nosedo e Milano San Rocco (CIG Lotto 1 5915368C16 – CIG Lotto 2 59157539CD – CIG Lotto 3 5915766489 - CUP J46G14000450005) Comunicazione appalto aggiudicato CONCORRENTI: LOTTI 1 E 2: 1) COST. ATI CRE/GADFER/MASSARI 2) COST. ATI EVERGREEN ITALIA/MIURA/ECO-TRASS/GUALDI ALESSIO 3) COST. ATI/A2A AMBIENTE/RE SERGIO AUTOTRASPORTI 4) COST. ATI ALAN/DUECO CONCORRENTI LOTTO 3: −− Nessun Concorrente. Aggiudicatario per i lotti 1 e 2: COST. ATI CRE/GADFER/MASSARI – Piazza Oberdan 3 – 20129 Milano. Importo stimato del servizio: Lotto 1: € 1.461.500,00 + IVA + € 1.200,00 + IVA per oneri sicurezza. Lotto 2: € 562.800,00 + IVA + € 1.200,00 + IVA per oneri sicurezza. Durata per entrambi i Lotti: 365 giorni naturali consecutivi dalla data di avvio dell’esecuzione. Direttore dell’Esecuzione: ing. A. Aliscioni. Metodo di aggiudicazione: prezzo più basso. Milano, 18 dicembre 2014 Il direttore generale Stefano Cetti Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano Servizio di revisione motori elettrici e fornitura di nuovi motori completi di gruppi di spinta delle Centrali A.P. dell’acquedotto della città di Milano (CIG 5865621F8F - CUP J46J14000220005) - Comunicazione appalto aggiudicato Concorrenti: 1) BOLOGNA E PONZANELLI 2) ELETTROTECNICA LG. Aggiudicatario: BOLOGNA & PONZANELLI s.n.c. – Via Pecorina 55 – 19038 Sarzana (SP). Importo compl. stimato: € 230.359,32 + IVA + imp. oneri sicurezza: € 35,00 + IVA. Durata: 1095 giorni n.c.. Direttore dell’Esecuzione: t. i. A. Fantuzzi. Metodo di aggiudicazione: massimo ribasso. Milano, 18 dicembre 2014 Il direttore generale Stefano Cetti Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano Servizi di pulizia e spurgo con smaltimento e conferimento a idonea discarica dei materiali presenti negli alvei dei corsi d’acqua esistenti nel territorio del Comune di Milano, anno 2014 (CIG 5716904A6A - CUP B43J13000840004) Comunicazione appalto aggiudicato Concorrenti: 1) ECOL SERVICE 2) STUCCHI SERVIZI ECOLOGICI 3) COST. ATI F.LLI ZAPPETTINI/COLOMBO SPURGHI 4) RRS 5) COST. ATI FRANCHINI/MPM AMBIENTE 6) ECOLOGICA PIEMONTESE 7) SPURGO SERVICE 8) SANGALLI GIANCARLO. Aggiudicatario: ECOL SERVICE s.r.l. - Via P. Togliatti 8 - 20094 Corsico (MI). Importo compl. stimato del servizio: € 224.109,64 + IVA + € 3.513,70 + IVA per oneri sicurezza. Durata: dalla data del verbale di consegna al 31 dicembre 2014. Direttore dell’Esecuzione: ing. G. Pizzolato. Metodo di aggiudicazione: prezzo più basso mediante offerta a prezzi unitari. Milano, 18 dicembre 2014 Il direttore generale Stefano Cetti Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano Realizzazione delle opere di adeguamento delle cabine elettriche alla regola tecnica di connessione (RCT) e rifasamento degli impianti elettrici a servizio dell’acquedotto della città di Milano (CUP J41E14000180005 - CIG 5904609D7A) - Comunicazione appalto aggiudicato Concorrenti: 1. SIPIE 2. S.I.E.I. 3. GEI PROJECT 4. COVECO 5. SAMPAOLESI TULLIO 6. S.I.T. 7. GFF IMPIANTI 8.COLI IMPIANTI 9.CESIT 10.EUROELLE IMPIANTI 11.A&G IMPIANTI 12.DEMA 13.AETISOL 14.SABINO DICATALDO 15.SECURIA 16.COLMAN LUCA 17.RICORDA 18.SERIM IMPIANTI 19.NUOVA CCS 20.CEIT IMPIANTI 21.T.C. 22.COSTIGLIOLA ANTONIO 23.FM IMPIANTI 24.GIARDINA 25.QUINTINO COSTR. 26.ELETTROCIMAR 27.STACCHIO IMPIANTI 28.MARIANI 29.POLIMPIANTI 30.DESARIO 31.IGET IMPIANTI 32.B.M.R. 33.CONS. ST. PEDRON 34.MIDA IMPIANTI 35.ELETTRICA LB 36.ELETTRA IMPIANTI 37.SCARAFONI GROUP 38.ENERGY PRODUCTS 39.M.I.T. 40.PPG DOMOGEST 41.DIESSE ELECTRA 42.PLAN TRONIC 43.SIMET 44.STUDIO OIKOS 45.CEITECNO 46.SANGREGORIO 47.SCOTTO E FRATINI 48.SITE 49.CIET IMPIANTI 50.COST ATI SOCEB/GMC COSTRUZIONI ELETTRICHE 51.LIVIO IMPIANTI 52.GIOVE IMPIANTI 53.SAMET 54.CIEL 55.ASCANI IMPIANTI E COSTRUZIONI 56.S.G.E. 57.SIMEC SISTEMI 58.COST. ATI LIANZA/COSTRUZ. GENERALI 59.LU.MAR. IMPIANTI 60.GRIME 61.OMNIA SERVITIA 62.MARCHETTI & C. 63.DGL TECNOIMPIANTI 64.CREA.MI 65.C.I.D.E.E. ELETTRA 66.COST. ATI BETASINT/ALBIERO 67.I.M.E.T. 68.ELETTRICISTI SAN GIUSEPPE 69.BELLI 70.ELETTRICA SYSTEM 71.C.R. COSTRUZIONI 72.C.R. IMPIANTI 73.C.I.EL (CA) 74.BRONDOLO 75.BOLOGNA & PONZANELLI 76.AMBRO ELETTRICA 77.R.D.F. 78.SIFEL 79.RENDO IMPIANTI 80.TERMOIDRAULICA SBRISSA 81.I.E.C. 82.GE.S.IN. 83.M.G.M. 84.CHIAVAZZA 85.PM IMPIANTI ELETTRICI 86.CED IMPIANTI 87.SIEME 88.CONS. ST. SARF 89.COST. ATI ELITALIA IMPIANTI/SIGE 90.COST. ATI PIERRE/ COTTINI GIORDANO & FIGLI/EFI 91.ODDINO IMPIANTI 92.ROSSI ELETTROSERVIZI 93.AZZINNARI E INTRIERI 94.ELTECH 95.IMI IMPIAN- Bollettino Ufficiale – 63 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 TISTICA MERIDIONALE ITALIANA 96.SOLETO 97. IME DI ERCOLI L. 98.SINECTRA 99.DI SILVESTRO 100.SCUOTTO IMPIANTI ELETTRICI E TECNOLOGICI 101.PROCOGEN 102.SCHNEIDER ELECTRIC 103. PERSICO ENGINEERING 104.C.P. 105.GLOBAL ENERGY 106.MB 107.EUROELETTRA 108.CRESSONI ELETTRIFICAZIONI 109.MISA 110. BETTATI ENGINEERING 111.DE.PA IMPIANTI 112.FIEL 113.MELEGARI E MAROCCHI 114.DAVANI GIUSEPPE & C. 115.S.I.E.G. 116.S.T.M. IMPIANTI ELETTRICI DI TONIATO M. 117.TECNOELETTRICA 118.S.F.E. ELETTROIMPIANTI 119.GEI 120.EUROIMPIANTI ELECTRONIC 121.CIE 122.ELETTROIMPIANTI ITALIA 123.DE.FI 124.ENERGY SYSTEM 125. TECNOCOSTRUZIONI. Concorrenti non ammessi: 1. Soglia di anomalia: 30,142%. Offerte anomale automaticamente escluse: 28. Aggiudicatario: SIPIE DI GHINELLI U. s.a.s. - Via G. Di Vittorio 307/14 - 20099 Sesto San Giovanni (MI). Imp. forfettario: € 723.447,19 + IVA. Imp. oneri sicurezza: € 13.316,52 + IVA. Durata: 243 giorni n.c.. Direttore Lavori: p. i. L. Consiglieri. Metodo di aggiudicazione: massimo ribasso. Milano, 18 dicembre 2014 Il direttore generale Stefano Cetti Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano Servizio di rimozione dei sedimenti dell’impianto di decantazione e grigliatura delle acque del torrente Seveso - Anno 2014 (CIG 5863499870 - CUP B43J13000830004). Comunicazione appalto aggiudicato Concorrenti: 1. DAF COSTRUZIONI STRADALI 2. F.LLI ZAPPETTINI 3. COST. ATI SPURGO SERVICE/IMPRESA DE MITRI 4. ECOL SERVICE 5. GEO RISORSE. Aggiudicatario: DAF COSTRUZIONI STRADALI s.r.l. - Via Pantano 2 – 20122 Milano. Importo compl. stimato del servizio: € 145.138,33 + IVA + € 2.338,00 + IVA per oneri sicurezza. Durata: 90 giorni naturali consecutivi dalla data di avvio dell’esecuzione. Direttore dell’Esecuzione: ing. G. Pizzolato. Metodo di aggiudicazione: massimo ribasso su prezzi unitari. Milano, 18 dicembre 2014 Il direttore generale Stefano Cetti – 64 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 C) CONCORSI Amministrazione regionale D.d.u.o. 16 dicembre 2014 - n. 12212 Direzione centrale Programmazione integrata e finanza - Aggiornamento dell’elenco degli idonei alla nomina a componenti del Collegio dei revisori dei conti della Regione e autorizzazione a procedere alla fase di estrazione a sorte del nominativo a seguito delle dimissioni di uno dei componenti IL DIRETTORE CENTRALE VICARIO DELLA U.O. PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E FINANZA Premesso che: 1) in data 2 aprile 2014, il Segretario Generale della Presidenza, dott. Andrea Gibelli, alla presenza della Commissione per la formazione dell’elenco degli idonei alla nomina a componenti del Collegio dei revisori dei conti della Regione composta da Carrara Antonino - Dirigente di Struttura: «Supporto al Comitato per la trasparenza degli appalti e sulla sicurezza dei cantiere» – DC Legale, Legislativo, Istituzionale e Controlli-, Giaretta Manuela - Direttore di Funzione Specialistica: «Programmazione e gestione finanziaria» - DC Programmazione Integrata e Finanza-, Pierro Giancarlo - Dirigente di Struttura: «Segreteria della Giunta e Elettorale» - DC Legale, Legislativo, Istituzionale e Controlli, procedeva all’estrazione a sorte di tre nominativi dall’elenco degli idonei a revisori dei conti; 2) che nell’elenco degli idonei alla nomina a componenti del Collegio dei revisori dei conti della Regione Lombardia per il triennio 2013-2015, pubblicato sul BURL –Serie Avvisi e Concorsi – Mercoledì 22 gennaio 2014 composto da n. 50 nominativi veniva inserito con riserva il Sig. Massimo Moscatelli a seguito dell’accoglimento da parte del TAR Milano (N. 00458/2014 REG:PROV:CAU) dell’istanza cautelare da lui presentata avverso la sua esclusione da tale elenco, pervenendo così il numero complessivo dei nominativi per l’estrazione pari a 51; 3) a seguito delle operazioni di estrazione, i signori estratti sono risultati essere i seguenti: −− Babbi Massimo, nato il 23 ottobre 1963, −− Fazzi Luciano, nato il 4 luglio 1967; −− Tomasini Luca Luigi, nato il 12 agosto 1972; Richiamata la deliberazione consiliare n. X/383 del 27 maggio 2014 - atti: 5152 con la quale, ai sensi dell’articolo 2 della Legge Regionale 17 dicembre 2012, n. 18 (Legge finanziaria 2013) di istituzione presso la Regione Lombardia del Collegio dei revisori dei conti in attuazione dell’art. 14, comma 1, lett. e) del d.l. 138/2011, convertito dalla l. 148/2011, il Consiglio regionale ha provveduto a nominare quali componenti del Collegio dei revisori dei conti della Regione Lombardia, per il triennio 20142016, i signori: −− Babbi Massimo, nato il 23 ottobre 1963, con le funzioni di presidente; −− Fazzi Luciano, nato il 4 luglio 1967; −− Tomasini Luca Luigi, nato il 12 agosto 1972; nonché a stabilire gli importi annuali spettanti ai componenti del Collegio dei revisori dei conti, determinati sulla base della normativa statale di riferimento; Preso atto della sentenza del TAR Milano n. 2545/2014 REG. PROV. COLL. - n. 484/2014 REG. RIC. dell’8 ottobre 2014, depositata il 24 ottobre 2014, con la quale viene accolto il ricorso da parte del Sig. Moscatelli Massimo; Preso atto altresì delle dimissioni dall’incarico di Revisore dei Conti della Regione Lombardia presentate dal dott. Tomasini Luca Luigi con messaggio di posta certificata del 3 novembre 2014, prot. n. A1.2014.0093225 del 4 novembre 2014; Ritenuto, in base a quanto sopra rilevato, di dover procedere all’aggiornamento dell’elenco degli idonei alla nomina a componenti del collegio dei revisori dei conti della Regione Lombardia per il triennio 2013-2015, già pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 4 di mercoledì 22 gennaio 2014 – Serie Avvisi e Concorsi, con l’inserimento del sig. Moscatelli Massimo e con la cancellazione del sig. Tomasini Luca Luigi; Dato atto che il Regolamento di attuazione dell’art. 2, comma 5, della legge regionale 17 dicembre 2012, n. 18 (Legge finanziaria 2013): «Istituzione del Collegio dei revisori dei conti, approvato con la d.g.r. 7 giugno 2013 n. X/222 dispone che: •l’estrazione a sorte dei nominativi dall’elenco degli idonei avviene da parte del segretario generale della presidenza e alla presenza della Commissione; •dell’esito del procedimento di estrazione viene redatto apposito verbale a cura della Commissione e data comunicazione ai soggetti estratti. Vista la l.r. n. 20/2008 «Testo unico delle Leggi regionali in materia di Organizzazione e Personale» nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura; DECRETA 1. di prendere atto delle dimissioni alla carica di revisore dei conti del sig. Tomasini Luca Luigi; 2. di dare esecuzione alla sentenza del TAR Milano di accoglimento del ricorso da parte del sig. Moscatelli Massimo; 3. di approvare l’elenco aggiornato degli idonei alla nomina a componenti del Collegio dei revisori dei conti della Regione con l’inserimento del sig. Moscatelli Massimo e la cancellazione del sig. Tomasini Luca Luigi, parte integrante del presente atto; 4. di pubblicare sul BURL e sul sito istituzionale di Regione Lombardia il presente atto ed il relativo elenco aggiornato degli idonei alla nomina a componenti del Collegio dei revisori dei conti della Regione; 5. di procedere all’estrazione a sorte dall’elenco aggiornato degli idonei del nominativo per la carica di revisore per il periodo che va dalla data della nuova nomina alla data di scadenza del Collegio dei revisori attualmente in carica. Il direttore centrale vicario programmazione integrata e finanza Manuela Giaretta ——— • ——— ALLEGATO N. 1 ELENCO DEGLI IDONEI ALLA NOMINA A COMPONENTI DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI DELLA REGIONE LOMBARDIA PER IL TRIENNIO 2013-2015 1) Abbo Domenico 2) Aldovisi Stefano 3) Babbi Massimo già nominato ed attualmente in carica 4) Barbaresi Serenella 5) Barindelli Giovanna 6) Bellini Lucini Fabrizio 7) Bellini Monica 8) Berselli Mauro 9) Bizzarri Antonio 10) Bolognini Luigina 11) Borella Giampaolo 12) Carreri Paola 13) Cazzaniga Sergio 14) Danovi Alessandro 15) D’Aries Ciro 16) Facoetti Carlo 17) Facoetti Enrico 18) Fazzi Luciano .già nominato ed attualmente in carica 19) Fogliata Carlo 20) Galante Eleonora 21) Galimberti Luigi 22) Garramone Roberto 23) Ghizzi Massimiliano 24) Isola Carmela 25) Leone Michelina 26) Maffei Giuseppe 27) Magoni Anna 28) Mainetti Giussi 29) Mancini Fioravante 30) Margariti Monica 31) Martina Raniero 32) Michelone Fabio Bollettino Ufficiale – 65 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 33) Moscatelli Massimo 34) Nestore Giuseppe Marco 35) Paglia Maria 36) Pelucchi Angelo 37) Piccarreta Saverio 38) Pietra Camillo 39) Pollini Ernesto 40) Quadrini Luciano 41) Romeo Vincenzo 42) Sacchi Marco 43) Sala Giorgio 44) Sallorenzo Virgilio 45) Sandroni Stefano 46) Severini Enrico 47) Slavich Giancarlo Alfredo 48) Soranzo Gianni 49) Vaschetti Fiorella 50) Vecchi Giampiera. – 66 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 D.d.u.o. 23 dicembre 2014 - n. 12635 Direzione generale Commercio, turismo e terziario - Nomina cinque esperti esterni a Regione Lombardia nell’Osservatorio del Commercio - Esito della procedura selettiva di cui all’avviso d.d.u.o. 4 dicembre 2014, n. 11722 IL DIRIGENTE DELLA U.O. COMMERCIO, RETI DISTRIBUTIVE E TUTELA DEI CONSUMATORI Visto d.lgs. 31 marzo 1998 n. 114 «Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell’art. 4 comma 4 della Legge 18 marzo 1997 n. 59» e in particolare l’art. 6, comma 1, lett. g) in base al quale le Regioni assicurano, avvalendosi dei Comuni e delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, un sistema coordinato di monitoraggio riferito all’entità ed all’efficienza della rete distributiva nonchè dell’intera filiera produttiva, comprensiva delle fasi di produzione, trasformazione, commercializzazione e distribuzione di beni e servizi; Vista la l.r. 2 febbraio 2010 n. 6 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere» e s.m.i. e in particolare l’art. 9 sull’Osservatorio del Commercio»; Richiamati: −− la d.g.r. 22 marzo 2002 n. 8511 «Costituzione e organizzazione dell’Osservatorio Regionale del Commercio» che ha costituito l’Osservatorio del Commercio in attuazione dell’art. 7 della l.r. 23 luglio 1999 n. 14; −− la d.g.r. 4 ottobre 2013 n. 750 «Modifiche alle d.g.r. 22 marzo 2002 n. 8511, 30 settembre 2005 n. 729 e 29 dicembre 2010 n. 1185 concernenti la costituzione dell’Osservatorio del commercio. Integrazione di cinque esperti» che ha integrato tra i componenti dell’Osservatorio fino a cinque esperti nelle materie di interesse dell’Osservatorio, selezionati secondo apposito avviso pubblico, supportando a livello tecnico e informativo la Conferenza dei Rappresentanti; −− il d.d.u.o. del 4 dicembre 2014, n. 11722 con cui è stato approvato l’Avviso pubblico per la selezione di cinque esperti a titolo gratuito di supporto ai componenti la Conferenza dei Rappresentati dell’Osservatorio Regionale del Commercio per l’anno 2015, ai sensi della d.g.r. X/750, pubblicato sul BURL n. 50 del 10 dicembre 2014; Dato atto che nel richiamato d.d.u.o. del 4 dicembre 2014, n. 11722 è stabilito che: −− la gestione della procedura di Avviso è di competenza del Dirigente competente per materia della DG Commercio, turismo e terziario; −− con successivi provvedimenti del Dirigente competente per materia della dg commercio, turismo e terziario si provvederà alla costituzione della commissione giudicatrice per la selezione dei candidati e alla nomina dei cinque esperti, in esito alla selezione pubblica, secondo le modalità stabilite nell’Avviso; −− i posti eventualmente non coperti per rinuncia, non adeguatezza dei profili professionali o altra motivazione saranno banditi con successivo Avviso da adottare con decreto del Dirigente competente per materia della DG Commercio, turismo e terziario; −− i cinque esperti che integreranno la Conferenza dei rappresentanti dell’Osservatorio Regionale del Commercio presteranno la propria opera senza alcun onere economico per il bilancio regionale; Vista la d.g.r. del 2 luglio 2012 n. 3661 che, all’allegato C, ha approvato la disciplina del conferimento degli incarichi di collaborazione professionale della Giunta regionale di cui all’art. 7, comma 6, del d.lgs. 165/2001; Visto il d.d.u.o. del 18 dicembre 2014, n. 12393 con cui si è proceduto alla nomina della Commissione giudicatrice per la selezione dei candidati di detto Avviso pubblico; Dato atto che entro il termine del 22 dicembre 2014, fissato dall’Avviso di selezione di cui al d.d.u.o. del 4 dicembre 2014, n. 11722, sono pervenute n. 6 candidature; Rilevato che i profili di interesse di cui al punto 1) dell’Avviso afferiscono alle seguenti aree tematiche: •programmazione commerciale e autorizzazioni di medie e grandi strutture di vendita; •legislazione commerciale; •commercio e trasformazioni urbane; •pianificazione territoriale e urbanistica; •marketing territoriale, incoming e attrattività dei consumi. Considerato che la Commissione Giudicatrice sulla base delle candidature pervenute ha ritenuto di non selezionare le candidature per le seguenti aree tematiche: •Legislazione commerciale; •marketing territoriale, incoming e attrattività dei consumi. Dato atto che la Commissione giudicatrice in data 23 dicembre 2014, come da verbale agli atti, ha rassegnato l’esito dei lavori, selezionando con procedura comparativa delle esperienze e dei requisiti professionali i tre candidati per le seguenti aree tematiche: •Mario Caldarini (programmazione commerciale e autorizzazioni di medie e grandi strutture di vendita); •Renato Cattaneo (commercio e trasformazioni urbane); •Luca Tamini (pianificazione territoriale e urbanistica). Ritenuto, quindi, di dover approvare la graduatoria finale delle candidature idonee così come riportata nel verbale della Commissione giudicatrice; Dato atto che per l’adozione del presente provvedimento sono stati rispettati i termini procedimentali stabiliti dall’Avviso; Richiamati i provvedimenti organizzativi della X legislatura ed in particolare: −− la deliberazione della Giunta regionale n. X/87 del 29 aprile 2013 avente ad oggetto «II Provvedimento Organizzativo 2013» che, nell’allegato A, definisce gli assetti organizzativi della Giunta regionale, gli incarichi dirigenziali e le connesse graduazioni; −− il decreto del Segretario generale n. 7110 del 25 Luglio 2013 recante «Individuazione delle Strutture organizzative e delle relative competenze ed aree di attività delle Direzioni Generali della Giunta regionale – X Legislatura», con particolare riferimento alle competenze della Unità Organizzativa Commercio, reti distributive e tutela dei consumatori; DECRETA 1. Di approvare la graduatoria finale delle candidature idonee così come riportata nel verbale della Commissione giudicatrice. 2. Di selezionare, in esito ai lavori della Commissione giudicatrice, i seguenti tre esperti che integreranno la Conferenza dei Rappresentati dell’Osservatorio Regionale del Commercio: •Mario Caldarini; •Renato Cattaneo; •Luca Tamini. 3. Di comunicare l’esito della selezione agli esperti selezionali mediante comunicazione elettronica. 4. Di pubblicare il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito internet: www.commercio.regione. lombardia.it. Il dirigente della u.o. commercio, reti distributive e tutela dei consumatori Paolo Mora Bollettino Ufficiale – 67 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Comune di Erba (CO) Bando per l’assegnazione di n. 2 licenze per l’esercizio del servizio taxi SI RENDE NOTO che con determinazione dirigenziale n. 330 del 15 dicembre 2014 è stato approvato il bando per l’assegnazione di n. 2 licenze per l’esercizio del servizio di TAXI con autovettura La domanda di partecipazione, unitamente alla documentazione richiesta, deve pervenire all’Ufficio Protocollo Generale del Comune di Erba P.zza Prepositurale 1 (orari di apertura al pubblico: da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e il lunedì e giovedì anche dalle ore 16.00 alle ore 19.00) esclusivamente mediante consegna a mano, raccomandata postale con avviso di ricevimento o agenzia di recapito autorizzata entro e non oltre le ore 13.00 di venerdì 30 gennaio 2015. I requisiti di ammissione, le modalità di espletamento della selezione e lo schema di domanda sono disponibili presso l’Ufficio Commercio e Polizia Amministrativa del Comune di Erba e sul sito istituzionale all’indirizzo: www.comune.erba.co.it . Per eventuali informazioni gli interessati possono contattare l’Ufficio Commercio del Comune di Erba nei seguenti orari di apertura al pubblico (orari di apertura al pubblico: da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e il lunedì e giovedì anche dalle ore 16.00 alle ore 19.00), tel. 031/615111 e-mail: riccardo. [email protected]. Il dirigente dell’area servizi al cittadino Daniele Fabbrocino Comune di Limbiate (MB) Avviso di mobilità volontaria fra pubbliche amministrazioni per la copertura di un posto di funzionario di polizia locale comandante - categoria D - p.e. accesso D3 - con titolarità di posizione organizzativa SI RENDE NOTO CHE è indetta procedura di mobilità volontaria fra amministrazioni pubbliche per la copertura di: •«UN POSTO DI FUNZIONARIO DI POLIZIA LOCALE – COMANDANTE- CATEGORIA D- POSIZIONE DI PRIMO ACCESSO D3CON TITOLARITA’ DI INCARICO DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA» mediante passaggio diretto di dipendenti in servizio a tempo indeterminato presso pubbliche amministrazioni del comparto Regioni e autonomie locali aventi una popolazione superiore ai 15.000 abitanti, o altro comparto pubblico di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 165/2001 che sia soggetto a vincoli assunzionali. TITOLO DI STUDIO RICHIESTO: diploma di laurea specialistica (LS) o magistrale (LM) – nuovo ordinamento universitario (5 anni) – oppure diploma di laurea (DL) – vecchio ordinamento in giurisprudenza o equipollente; Sul sito internet: www.comune.limbiate.mb.it in «evidenza» e «concorsi» sono reperibili copia integrale dell’avviso unitamente al fac-simile della domanda di partecipazione e del curriculum formativo professionale in formato europeo 2013. Dell’ammissione, ammissione con riserva o esclusione dei candidati verrà data comunicazione nei modi e nei tempi previsti dal bando di selezione. Termini di presentazione delle domande: 12 dicembre 2014 12 gennaio 2015 ore 12,45. Per chiarimenti ed informazioni rivolgersi all’Ufficio Gestione del Personale: tel. 02/99097218-243-314-206. Il responsabile servizi finanziari, personale ICT Roberta Ronchetti – 68 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - Vimercate (MB) Sorteggio di componenti in seno a commissione esaminatrice di concorso pubblico per n. 1 posto di dirigente medico nella disciplina di medicina e chirurgia d’accettazione e urgenza Ai sensi dell’art. 6 - comma 3) del d.p.r. n. 483 del 10 dicembre 1997, si rende noto che il sorteggio per l’estrazione dei componenti in seno alla commissione esaminatrice del concorso pubblico per •n. 1 posto di Dirigente Medico nella disciplina di Medicina e chirurgia d’accettazione e urgenza avrà luogo il giorno 3 febbraio 2015 con inizio alle ore 14,30 presso la sede della S.C. Risorse Umane - Settore Concorsi di Via Mazzini n. 1 - Desio (presso Ospedale) dell’Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate (MB). In caso di indisponibilità dei nominativi sorteggiati, la procedura di sorteggio verrà ripetuta con cadenza quindicinale in maniera automatica e senza necessità di ulteriore pubblicità. Il direttore generale Pietro Caltagirone Bollettino Ufficiale Bollettino Ufficiale – 69 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - Vimercate (MB) Bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di n. 1 posto di collaboratore tecnico professionale - ingegnere gestionale - categoria D per la s.c. controllo di gestione In esecuzione della deliberazione n. 973 del 15 dicembre 2014 è indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di •n. 1 posto di Collaboratore Tecnico Professionale - Ingegnere Gestionale - categoria D - per la S.C. Controllo di Gestione. Questa Azienda invita gli aspiranti in possesso dei requisiti previsti dal d.p.r. n. 220 del 27 marzo 2001 a far pervenire domanda di partecipazione, redatta in carta semplice e corredata dei documenti prescritti, all’Ufficio Protocollo aziendale entro e non oltre il termine perentorio delle ore 12.00 del 30° giorno successivo alla data di pubblicazione dell’estratto del bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Per le domande inoltrate a mezzo del servizio postale la data di spedizione è comprovata dal timbro a data dell’Ufficio Postale accettante. Le domande di partecipazione dovranno essere indirizzate al Direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - presso Ufficio Protocollo - Via Santi Cosma e Damiano, 10 20871 Vimercate (P.O. di Vimercate) - evidenziando sulla busta, in caso di spedizione, la dicitura «Domanda concorso pubblico». La consegna delle domande dovrà avvenire presso il suddetto Ufficio Protocollo nei seguenti orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 14,00 (il giorno di scadenza fino alle ore 12.00). In caso di invio tramite posta elettronica, la domanda dovrà essere trasmessa in un unico file in formato PDF al seguente indirizzo: [email protected]. Sono considerati privi di efficacia i documenti spediti oltre i termini di presentazione prescritti dal presente bando. Nella domanda dovranno essere indicati: a)la data, il luogo di nascita, il codice fiscale e la residenza; b)la cittadinanza posseduta; c)il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ove richiesto, ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime; d)le eventuali condanne penali riportate; e) i titoli di studio posseduti; f) la posizione nei riguardi degli obblighi militari; g)i servizi prestati come impiegati presso pubbliche amministrazioni e le eventuali cause di cessazione di precedenti rapporti di pubblico impiego; h)i titoli che danno diritto ad usufruire di riserve, precedenze o preferenze. I candidati riconosciuti disabili devono specificare nella domanda di ammissione, qualora lo ritengano indispensabile, l’ausilio eventualmente necessario per l’espletamento delle prove in relazione al proprio handicap, nonché la necessità di tempi aggiuntivi. Nella domanda di ammissione al concorso l’aspirante deve indicare il domicilio presso il quale deve, ad ogni effetto, essergli fatta ogni necessaria comunicazione. I candidati hanno l’obbligo di comunicare gli eventuali cambiamenti di indirizzo all’Azienda, la quale non assume alcuna responsabilità nel caso di loro irreperibilità presso l’indirizzo comunicato. Con la partecipazione al concorso è implicita da parte dei candidati l’accettazione senza riserve delle condizioni del presente bando e di tutte le disposizioni che disciplinano e disciplineranno lo stato giuridico ed economico dei dipendenti dell’Azienda ospedaliera. Ai sensi dell’art. 2 del d.p.r. n. 220 del 27 marzo 2001 possono partecipare al concorso coloro che possiedono i seguenti requisiti generali: a)cittadinanza italiana, salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti, o cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione Europea; b) titolo di studio previsto per l’accesso al profilo professionale messo a concorso; c) iscrizione all’albo professionale, ove richiesto, per l’esercizio professionale. L’iscrizione al corrispondente albo di uno dei Paesi dell’Unione Europea, ove prevista, consente la partecipazione ai concorsi, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’albo in Italia prima dell’assunzione in servizio. Non possono accedere agli impieghi coloro che siano stati esclusi dall’elettorato attivo e coloro che siano stati destituiti o dispensati dall’impiego presso pubbliche amministrazioni ovvero licenziati a decorrere dalla data di entrata in vigore del primo contratto collettivo. Si avverte che il requisito specifico di ammissione al concorso è il seguente: •laurea (triennale) in Ingegneria gestionale o laurea specialistica o laurea magistrale o laurea vecchio ordinamento in Ingegneria gestionale I requisiti di ammissione dovranno essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito nel presente bando per la presentazione delle domande di ammissione. Alla domanda devono essere allegati: •autocertificazione resa ai sensi del d.p.r. n. 445 del 28 dicembre 2000, attestante il possesso del titolo di studio richiesto per l’ammissione al concorso; •certificazioni e dichiarazioni rese ai sensi degli artt. 46 e 47 del d.p.r. n. 445/00 relative ai titoli che il concorrente ritenga opportuno presentare agli effetti della valutazione di merito e della formulazione della graduatoria; •dichiarazione di conformità all’originale di eventuali fotocopie allegate alla domanda; •eventuali pubblicazioni edite a stampa; •i titoli che conferiscono diritti ad usufruire di riserve, precedenze o preferenze nella graduatoria; •curriculum formativo e professionale, datato e firmato, (che non ha valore di autocertificazione delle dichiarazioni in esso contenute relativamente ai titoli di carriera, accademici e di studio); •ricevuta comprovante l’avvenuto versamento di € 7,00 non rimborsabili da effettuarsi a mezzo di c/c postale n. 41562208 intestato a Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - via Santi Cosma e Damiano, 10 - 20871 Vimercate - indicando come causale «Contributo spese partecipazione concorso pubblico»; •fotocopia di valido documento di riconoscimento in corso di validità in caso di trasmissione della domanda di partecipazione tramite Ufficio Postale o tramite Posta Elettronica. Alla domanda dovrà altresì essere unito, in carta semplice, elenco dei documenti e titoli presentati. Si rammentano pure, in quanto applicabili, le disposizioni contenute nel citato d.p.r. n. 445 del 28 dicembre 2000 in materia di documentazione amministrativa. In particolare si rammenta che la sottoscrizione della domanda e delle dichiarazioni temporaneamente sostitutive consentite dalla suddetta normativa non sono soggette ad autenticazione. Ai sensi dell’art. 40 - c. 01 - del d.p.r. n. 445/00, così come modificato dall’art. 15 della legge n. 183/11, i certificati rilasciati dalla Pubblica Amministrazione e gli atti di notorietà sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni di cui agli articoli 46 e 47 del d.p.r. n. 445/00. Non si terrà conto dei titoli che non siano chiaramente identificabili. Non verranno prese in considerazione dichiarazioni sostitutive redatte senza precisa indicazione di oggetto, tempi e luoghi relativi ai fatti, stati e qualità interessati. In particolare le dichiarazioni relative alla frequenza di corsi vari devono indicare con precisione il numero di giornate e, ove possibile, di ore, di effettiva presenza agli stessi e non solo il periodo di generica durata del corso. Per la valutazione dei titoli, delle pubblicazioni, dei titoli scientifici e del curriculum formativo e professionale si applicano i criteri previsti dall’art. 11 del d.p.r. n. 220/01. L’Azienda procederà, per come previsto dall’art. 35 del d.lgs. n. 165 del 30 marzo 2001, nonché dall’art. 3, comma 4, del d.p.r. n. 220 del 27 marzo 2001, ad effettuare una preselezione tra i candidati ammissibili al concorso. Il calendario della prova preselettiva sarà reso noto ai candidati mediante apposito avviso pubblicato almeno 15 giorni prima dell’espletamento della prova stessa sul sito internet aziendale www.aodesiovimercate.it. La prova preselettiva verterà su argomenti attinenti il profilo professionale messo a concorso in relazione alla S.C. di assegnazione. Per superare la preselezione ed essere ammessi alle prove d’esame, i candidati dovranno raggiungere un punteggio minimo corrispondente a 21/30. Il punteggio conseguito nella prova preselettiva non concorre alla formazione del voto finale di merito. L’elenco dei candidati che avranno superato la prova preselettiva, e quindi ammessi alle successive prove concorsuali, sarà reso noto mediante pubblicazione sul sito internet – 70 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 aziendale. L’assenza del candidato alla prova preselettiva, qualunque ne sia la causa, comporterà l’esclusione dello stesso dal concorso. La data e la sede in cui si svolgeranno le prove d’esame saranno notificate ai candidati mediante avviso pubblicato sul sito internet aziendale www.aodesiovimercate.it - Amministrazione trasparente - sezione bandi di concorso - almeno 15 giorni prima dell’inizio delle prove scritta e pratica ed almeno 20 giorni prima della prova orale. I concorrenti dovranno presentarsi agli esami muniti di valido documento di riconoscimento. I candidati che non si presenteranno a sostenere le prove nel giorno, nell’ora e nella sede stabiliti, saranno considerati rinunciatari al concorso, qualunque sia la causa dell’assenza, anche se non dipendente dalla volontà dei singoli candidati. Ai sensi dell’art. 8 del d.p.r. n. 220/01 i punteggi per i titoli e le prove d’esame sono complessivamente 100 così suddivisi: 30 punti per i titoli 70 punti per le prove d’esame I punti per le prove d’esame sono così ripartiti: 30 punti per la prova scritta 20 punti per la prova pratica 20 punti per la prova orale I punti per la valutazione dei titoli sono ripartiti fra le seguenti categorie alle quali è attribuito un punteggio massimo come sottospecificato: titoli di carriera punti 10 titoli accademici e di studio punti 2 pubblicazioni e titoli scientifici punti 3 curriculum formativo e professionale punti 15 L’ammissione alla prova pratica è subordinata al superamento della prova scritta e l’ammissione alla prova orale è subordinata al superamento della prova pratica. Il superamento della prova scritta è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza espressa in termini numerici di almeno 21/30. Il superamento della prova pratica e della prova orale è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza espressa in termini numerici di almeno 14/20. Le prove d’esame sono le seguenti: PROVA SCRITTA: tema o soluzione di quesiti a risposta sintetica relativi ai seguenti argomenti: •analisi dei costi, pianificazione e controllo economico e analisi degli investimenti; •analisi, progettazione e manutenzione dei sistemi organizzativi e informativi a supporto dei processi gestionali aziendali; •automazione industriale e tecnologie di produzione di prodotti e servizi: PROVA PRATICA: esecuzione di tecniche specifiche relative al profilo professionale messo a concorso; PROVA ORALE: oltre alle materie attinenti al profilo professionale messo a concorso, la prova orale comprenderà la verifica della conoscenza almeno a livello iniziale di una lingua straniera scelta tra le seguenti: inglese - francese. Per i cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea è altresì prevista la conoscenza della lingua italiana. I concorrenti dovranno presentarsi agli esami muniti di valido documento di riconoscimento. I candidati che non si presenteranno a sostenere le prove nel giorno, nell’ora e nella sede stabiliti, saranno considerati rinunciatari al concorso, qualunque sia la causa dell’assenza, anche se non dipendente dalla volontà dei singoli candidati. La graduatoria di merito sarà approvata con provvedimento del Direttore generale. I concorrenti vincitori e comunque coloro che saranno chiamati in servizio a qualsiasi titolo sono tenuti, a pena di decadenza dall’assunzione stessa, a presentare entro trenta giorni dal ricevimento della notifica, idonea documentazione ovvero dichiarazione sostitutiva di certificazioni attestante i seguenti stati, qualità personali e fatti: a)luogo e data di nascita; b)residenza; c) stato di famiglia; d)cittadinanza posseduta; e) di non aver riportato condanne penali e di non essere destinatario di provvedimenti che riguardino l’applicazione di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale ai sensi della vigente normativa; f) possesso dei requisiti specifici di ammissione al concorso. L’accertamento dell’idoneità fisica incondizionata alla mansione - con l’osservanza delle norme in tema di categorie protette - sarà effettuato, ai sensi di quanto previsto dalla normativa vigente, a cura dell’Azienda prima dell’immissione in servizio. In conformità a quanto previsto dall’art. 7 - punto 1) - del d.lgs. n. 165/2001 l’Amministrazione garantisce parità e pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro. L’Azienda si riserva la facoltà, per motivate ragioni e nel pubblico interesse, di rettificare, prorogare, sospendere o revocare, anche parzialmente, il presente bando in qualsiasi momento senza che per i concorrenti insorga alcuna pretesa o diritto. Per quanto non previsto dal presente bando di concorso si rimanda alla normativa vigente in materia anche per quanto concerne le riserve dei posti per i disabili (legge n. 68/99). Ai sensi dell’art. 1014, commi 3 e 4, e dell’art. 678, comma 9, del d.lgs. 15 marzo 2010 n. 66, essendosi determinato un cumulo di frazioni di riserva pari/superiore all’unità, il posto a concorso è riservato prioritariamente a volontario delle Forze Armate congedato senza demerito. Nel caso non vi sia candidato idoneo appartenente ad anzidetto profilo professionale, il posto sarà assegnato ad altro candidato utilmente collocato in graduatoria. Si precisa che ai sensi di quanto previsto dal d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 i dati personali forniti dai candidati nella domanda di partecipazione al concorso saranno trattati per le finalità di gestione della procedura e per quelle connesse all’eventuale procedimento di assunzione, nonché per gli eventuali successivi utilizzi della graduatoria da parte di questa o altre Aziende. La presentazione della domanda di partecipazione implica l’autorizzazione del candidato alla comunicazione a soggetti terzi dei suddetti dati personali ai fini di consentire l’espletamento delle procedure di cui sopra. Per qualsiasi informazione rivolgersi all’Ufficio Concorsi della Sede di Desio - Via Mazzini, 1 - (tel. 0362385367-8). Il direttore generale Pietro Caltagirone ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 71 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 FAC SIMILE DI DOMANDA DA REDIGERSI IN CARTA SEMPLICE: Al DIRETTORE GENERALE dell’Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate Ufficio Protocollo - Via Santi Cosma e Damiano n. 10 20871 VIMERCATE. Il sottoscritto __________________________________ nato a _________________ il _______, codice fiscale ______________________ e residente in ___________________________________ Via ____________________________________________________________________________ CHIEDE di essere ammesso a partecipare al pubblico concorso per titoli ed esami pera n. 1 posto di COLLAB. TECNICO PROFESS. – INGEGNERE GESTIONALE – categoria D - indetto con deliberazione N.__ del _____. Dichiara sotto la propria responsabilità, anche ai fini di quanto previsto dal D.Lgs. n.445/00: 1) di essere nato a ______________________________________ il _________ , di essere residente a________________________ in via _______________________________________________; 2) di essere in possesso della cittadinanza ______________________________________________; 3) di essere iscritto nelle liste elettorali del Comune di ______________________ 4) di non aver riportato condanne penali; ovvero: di aver riportato le seguenti condanne penali ____________________ ; 5) di essere in possesso del titolo di studio di __________________________ conseguito il_______ presso la seguente scuola:________________________________________________________; 6) di non avere prestato servizio presso Pubbliche Amministrazioni, ovvero di aver prestato servizio alle dipendenze di Pubbliche Amministrazioni come segue: dal __________ al ______________ in qualità di ___________________________ presso ______________________________ e che la risoluzione dei precedenti rapporti è stata determinata dalle seguenti cause _______________; 7) di non essere stato destituito, dispensato o licenziato dall’impiego presso pubbliche amministrazioni; 8) di aver preso visione del relativo bando di concorso e di sottostate a tutte le condizioni in esso stabilite ed alle norme tutte di legge e dei regolamenti interni ed eventuali successive modifiche degli stessi; 9) __________________________________________________________________ (in caso di persona disabile indicare la necessità di un ausilio necessario per l’espletamento delle prove in relazione al proprio handicap, nonché la necessità di tempi aggiuntivi); 10) ___________________________________________________ (altre eventuali dichiarazioni) Chiede inoltre che ogni comunicazione relativa al presente concorso gli venga fatta al seguente indirizzo:_______________________________________ Telefono ________________________ e-mail ________________________ Data _____________ FIRMA ___________________________________ ——— • ——— DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE e/o ATTO DI NOTORIETA’ per stati, qualità personali e fatti (Ai sensi dell’art.46 e 47 - D.P.R n. 445 del 28.12.2000 – Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) Il Sottoscritto ___________________________________Nato a ___________________________________ il _______________, Residente in ___________________________________________________________ Via ______________________________________________________________________________ consapevole che chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso nei casi previsti dal citato testo unico è punito dai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia (art. 76 D.P.R. n 445 del 28.12.2000) DICHIARA luogo e data____________________________ firma del dichiarante __________________________________ – 72 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - Vimercate (MB) Bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di n. 1 posto di dirigente medico nella disciplina di anestesia e rianimazione In esecuzione della deliberazione n. 985 del 15 dicembre 2014 è indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di: •n. 1 posto di Dirigente Medico nella disciplina di Anestesia e Rianimazione. Questa Azienda invita gli aspiranti in possesso dei requisiti previsti dal d.p.r. n. 483 del 10 dicembre 1997 a far pervenire domanda di partecipazione, redatta in carta semplice e corredata dei documenti prescritti, all’Ufficio Protocollo aziendale entro e non oltre il termine perentorio delle ore 12.00 del 30° giorno successivo alla data di pubblicazione dell’estratto del bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Per le domande inoltrate a mezzo servizio postale la data di spedizione è comprovata dal timbro a data dell’Ufficio Postale accettante. Le domande di partecipazione dovranno essere indirizzate al Direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - Ufficio Protocollo - Via Santi Cosma e Damiano, 10 - 20871 Vimercate (P.O. di Vimercate) - evidenziando sulla busta la dicitura «Domanda concorso pubblico». La consegna delle domande potrà avvenire presso il suddetto Ufficio Protocollo nei seguenti orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 14,00 (il giorno di scadenza fino alle ore 12.00). In caso di invio tramite posta elettronica, la domanda dovrà essere trasmessa in un unico file in formato PDF al seguente indirizzo: [email protected]. Sono considerati privi di efficacia i documenti spediti oltre i termini di presentazione prescritti dal presente bando. Nella domanda dovranno essere indicati: a)la data, il luogo di nascita, la residenza e il codice fiscale; b)la cittadinanza posseduta; c)il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ove richiesto, ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime; d)le eventuali condanne penali riportate; e) i titoli di studio posseduti; f) la posizione nei riguardi degli obblighi militari; g)i servizi prestati come impiegati presso pubbliche amministrazioni e le eventuali cause di cessazione di precedenti rapporti di pubblico impiego. Nella domanda di ammissione al concorso l’aspirante deve indicare il domicilio presso il quale deve, ad ogni effetto, essergli fatta ogni necessaria comunicazione. I candidati hanno l’obbligo di comunicare gli eventuali cambiamenti di indirizzo all’Azienda, la quale non assume alcuna responsabilità nel caso di loro irreperibilità presso l’indirizzo comunicato. Con la partecipazione al concorso è implicita da parte dei candidati l’accettazione senza riserve delle condizioni del presente bando e di tutte le disposizioni che disciplinano e disciplineranno lo stato giuridico ed economico dei dipendenti dell’Azienda ospedaliera. Si avverte che i requisiti specifici di ammissione al concorso, per come disposto dall’art. 24 del d.p.r. 10 dicembre 1997 n. 483 e dal d. lgs. 28 luglio 2000 n. 254, sono: a)laurea in medicina e chirurgia; b)specializzazione nella disciplina oggetto del concorso o in disciplina affine; c) iscrizione all’albo dell’Ordine dei Medici (l’autocertificazione deve essere in data non anteriore a sei mesi rispetto a quella di scadenza del concorso); Ai sensi dell’art. 56 del d.p.r. n. 483/97 il personale del ruolo sanitario in servizio di ruolo alla data di entrata in vigore di detto d.p.r. è esentato dal requisito della specializzazione nella disciplina relativa al posto di ruolo già ricoperto alla predetta data per la partecipazione ai concorsi presso le ASL e le Aziende ospedaliere diverse da quella di appartenenza. I requisiti di ammissione dovranno essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito nel presente bando per la presentazione delle domande di ammissione. Alla domanda deve essere allegata la sottoindicata documentazione, descritta in un elenco in triplice copia e in carta semplice: a)autocertificazione, resa ai sensi del d.p.r. n. 445 del 28 dicembre 2000, attestante: il possesso del diploma di laurea richiesto dal presente bando di concorso; il possesso del diploma di specializzazione nella disciplina per la quale è indetto il concorso pubblico o in disciplina affine, ovvero il possesso dei requisiti previsti dall’art. 56 del d.p.r. n. 483/97; l’iscrizione all’albo dell’Ordine dei Medici; b)certificazioni e dichiarazioni rese ai sensi degli artt. 46 e 47 del d.p.r. n. 445/00 relative ai titoli che il concorrente ritenga opportuno presentare agli effetti della valutazione di merito e della formulazione della graduatoria; c) eventuali pubblicazioni edite a stampa; d)curriculum formativo e professionale, datato e firmato, (che non ha valore di autocertificazione delle dichiarazioni in esso contenute relativamente ai titoli di carriera, accademici e di studio); e)ricevuta comprovante l’avvenuto versamento di € 10,00 non rimborsabili da effettuarsi a mezzo di c/c postale n. 41562208 intestato a Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - via Santi Cosma e Damiano, 10 - 20871 Vimercate - indicando come causale «Contributo spese partecipazione concorso pubblico»; f) fotocopia di valido documento di riconoscimento nel caso di spedizione della domanda tramite ufficio postale o tramite Posta Elettronica. Si rammentano pure, in quanto applicabili, le disposizioni contenute nel citato d.p.r. n. 445 del 28 dicembre 2000 in materia di documentazione amministrativa. In particolare si rammenta che la sottoscrizione della domanda e delle dichiarazioni temporaneamente sostitutive consentite dalla suddetta normativa non sono soggette ad autenticazione. Ai sensi dell’art. 40 - c. 01 - del d.p.r. n. 445/00, così come modificato dall’art. 15 della legge n. 183/11, i certificati rilasciati dalla Pubblica Amministrazione e gli atti di notorietà sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni di cui agli articoli 46 e 47 del d.p.r. n. 445/00. Non si terrà conto dei titoli che non siano chiaramente identificabili. Non verranno prese in considerazione dichiarazioni sostitutive redatte senza precisa indicazione di oggetto, tempi e luoghi relativi ai fatti, stati e qualità interessati. In particolare le dichiarazioni relative alla frequenza di corsi vari devono indicare con precisione il numero di giornate e, ove possibile, di ore di effettiva presenza agli stessi e non solo il periodo di generica durata del corso. Per la valutazione dei titoli, delle pubblicazioni, dei titoli scientifici e del curriculum formativo e professionale si applicano i criteri previsti dal combinato disposto di cui agli artt. 8 e 27 e dall’art. 11 del d.p.r. n. 483/97. Le prove d’esame sono quelle previste dall’art. 26 del d.p.r. n. 483/97. La data e la sede in cui si svolgeranno le prove d’esame saranno notificate ai candidati mediante avviso pubblicato sul sito internet aziendale www.aodesiovimercate.it - Amministrazione trasparente - sezione bandi di concorso - almeno 15 giorni prima dell’inizio delle prove scritta e pratica ed almeno 20 giorni prima della prova orale. Il superamento di ciascuna delle previste prove scritte e pratiche è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza espressa in termini numerici di almeno 21/30. Il superamento della prova orale è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza, espressa in termini numerici, di almeno 14/20. I concorrenti dovranno presentarsi agli esami muniti di idoneo documento di riconoscimento. I candidati che non si presenteranno a sostenere le prove nel giorno, nell’ora e nella sede stabiliti, saranno considerati rinunciatari al concorso, qualunque sia la causa dell’assenza, anche se non dipendente dalla volontà dei singoli candidati. La graduatoria di merito, unitamente a quella dei vincitori del concorso, sarà approvata con provvedimento del Direttore generale. I concorrenti vincitori e comunque coloro che saranno chiamati in servizio a qualsiasi titolo sono tenuti, a pena di decadenza dall’assunzione stessa, a presentare entro trenta giorni dal ricevimento della notifica, dichiarazione sostitutiva di certificazioni attestante i seguenti stati, qualità personali e fatti: a)luogo e data di nascita; Bollettino Ufficiale – 73 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 b)residenza; c) stato di famiglia; d)cittadinanza; e) di non aver riportato condanne penali e di non essere destinatario di provvedimenti che riguardino l’applicazione di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale ai sensi della vigente normativa; f) possesso dei requisiti specifici di ammissione al concorso; g)iscrizione all’albo professionale. L’accertamento dell’idoneità fisica incondizionata alla mansione sarà effettuato, ai sensi di quanto previsto dalla normativa vigente, a cura dell’Azienda, prima dell’immissione in servizio. Al personale Dirigente assunto in esito alla suddetta procedura concorsuale verrà corrisposto il trattamento economico previsto dall’art. 33 del CCNL dell’area medica stipulato in data 3 novembre 2005 e successive integrazioni, e da successive disposizioni per gli incarichi professionali (Posiz. Funz. Aziendale D). In conformità a quanto previsto dall’art. 7 - punto 1) - del d.lgs. n. 165/2001 l’Amministrazione garantisce parità e pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro. L’Azienda si riserva la facoltà, per motivate ragioni e nel pubblico interesse, di rettificare, prorogare, sospendere o revocare, anche parzialmente, il presente bando in qualsiasi momento senza che per i concorrenti insorga alcuna pretesa o diritto. Per quanto non previsto dal presente bando di concorso si rimanda alla normativa vigente in materia. Si precisa che ai sensi di quanto previsto dal d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 i dati personali forniti dai candidati nella domanda di partecipazione al concorso saranno trattati per le finalità di gestione della procedura e per quelle connesse all’eventuale procedimento di assunzione, nonché per gli eventuali successivi utilizzi della graduatoria, da essa originata, da parte di questa o altre Aziende. La presentazione della domanda di partecipazione implica l’autorizzazione del candidato alla comunicazione a soggetti terzi dei suddetti dati personali, ai fini di consentire l’espletamento delle procedure di cui sopra. Per qualsiasi informazione rivolgersi all’Ufficio Concorsi della Sede di Desio - Via Mazzini, 1 - (tel. 0362385367-366). Il direttore generale Pietro Caltagirone FAC SIMILE DI DOMANDA DA REDIGERSI IN CARTA SEMPLICE. Al DIRETTORE GENERALE dell’Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate – Ufficio Protocollo Via Santi Cosma e Damiano, 10 20871 VIMERCATE Il sottoscritto._________________ nato a __________ il _______ e residente in _________________ Via ________________ CHIEDE di essere ammesso a partecipare al pubblico concorso per titoli ed esami a n. 1 posto di Dirigente Medico nella disciplina di Anestesia e rianimazione indetto con deliberazione n.___ del _______. Dichiara sotto la propria responsabilità, anche ai fini di quanto previsto dal D.P.R. n.445/00: 1) di essere nato a ___________ il _________ codice fiscale ______________, di essere residente a _____________ in via ______________; 2) di essere in possesso della cittadinanza ____________; 3) di essere iscritto nelle liste elettorali del Comune di _______________; 4) di non aver riportato condanne penali; ovvero: di avere riportato le seguenti condanne penali ________; 5) di essere in possesso della laurea in medicina e chirurgia conseguita il ______ presso l’Università __________ di _______________; 6) di avere conseguito l’abilitazione all'esercizio della professione di Medico Chirurgo in data _______ presso l’Università di _____________; 7) di avere conseguito la specializzazione in __________________ in data________ presso l’Università __________ di __________ il cui corso di studi ha avuto una durata di anni______ 8) di essere iscritto all'Ordine dei medici della provincia di _____________; 9) di avere la seguente posizione nei riguardi degli obblighi militari __________; 10) di non avere prestato servizio alle dipendenze di Pubbliche Amministrazioni, ovvero: di aver prestato servizio alle dipendenze di Pubbliche Amministrazioni come segue: dal _______ al ______ in qualità di ____________ presso _____________ e che la risoluzione dei precedenti rapporti è stata determinata dalle seguenti cause ______________; 11) di non essere stato dispensato dall’impiego presso una pubblica amministrazione per aver conseguito l’impiego stesso mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile; 12) di aver preso visione del relativo bando di concorso pubblico e di sottostare a tutte le condizioni in esso stabilite ed alle norme tutte di legge e dei regolamenti interni ed eventuali successive modifiche degli stessi; 13) ______________________ (altre eventuali dichiarazioni). Chiede inoltre che ogni comunicazione relativa al presente concorso gli venga fatta al seguente indirizzo:_______________________________________ Data _______________ FIRMA ______________________________ ——— • ——— ——— • ——— DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE e/o ATTO DI NOTORIETA’ per stati, qualità personali e fatti (Ai sensi dell’art.46 e 47 - D.P.R n. 445 del 28.12.2000 – Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) Il Sottoscritto ___________________________________Nato a ___________________________________ il _______________, Residente in ___________________________________________ Via _____________________________________________________________ consapevole che chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso nei casi previsti dal citato testo unico è punito dai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia (art. 76 D.P.R. n 445 del 28.12.2000) DICHIARA luogo e data____________________________ firma del dichiarante __________________________________ – 74 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Azienda ospedaliera Ospedale Luigi Sacco - Milano Avviso pubblico per il conferimento dell’incarico quinquennale di direzione di struttura complessa per un posto di dirigente medico direttore della u.o.c. urologia E’ indetto avviso pubblico per il conferimento dell’incarico quinquennale di direzione di struttura complessa: •Dirigente Medico Direttore della U.O.C. Urologia Il presente bando è pubblicato integralmente sul BURL e sul sito aziendale www.hsacco.it e per estratto sulla G.U. La procedura è espletata ai sensi dell’art. 15 d.lgs. n. 502/1992 (e s.m.i.) come modificato dall’art. 4 del d.l. n. 158/2012, convertito in l. n. 189/2012. 1. DESCRIZIONE DEL FABBISOGNO a)sotto il profilo oggettivo, declinato sulla base del governo clinico e delle caratteristiche organizzative e tecnico-scientifiche; b) sotto il profilo soggettivo, declinato sulla base delle competenze professionali e manageriali, delle conoscenze scientifiche e delle attitudini ritenute necessarie per assolvere in modo idoneo alle relative funzioni. La definizione del profilo professionale che caratterizza la struttura, sotto il profilo oggettivo e soggettivo è allegato quale parte integrante e sostanziale al presente bando, pubblicato sul sito internet aziendale www.hsacco.it. 2. INDIVIDUAZIONE DELLA DISCIPLINA RELATIVA ALL’INCARICO DA CONFERIRE Ruolo: Sanitario Profilo professionale: Dirigente Medico Area: Chirurgica e delle Specialità Chirurgiche Disciplina: Urologia 3. REQUISITI DI AMMISSIONE GENERALI a1) cittadinanza italiana o di uno dei paesi dell’Unione europea, fatte salve le equiparazioni stabilite dall’art. 38 del d.lgs. 165/01 e s.m.i.; a2) godimento dei diritti civili e politici; a3) non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione. SPECIFICI b1) diploma di laurea in Medicina e Chirurgia e abilitazione all’esercizio della professione; b2) iscrizione all’Ordine dei Medici di uno dei Paesi dell’Unione Europea, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’albo in Italia prima dell’assunzione in servizio; b3) anzianità di servizio di sette anni, di cui cinque nella disciplina di Urologia o disciplina equipollente, e specializzazione nella stessa disciplina o in una disciplina equipollente ovvero anzianità di servizio di dieci anni nella disciplina. L’anzianità di servizio utile per l’accesso deve essere maturata secondo le disposizioni contenute nell’art. 10 del d.p.r. n. 484/97. Le tabelle delle discipline e delle specializzazioni equipollenti sono contenute nel d.m. Sanità del 30 gennaio 1998 e successive modificazioni ed integrazioni; b4) attestato di formazione manageriale Tutti i requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del bando, salvo quanto previsto all’art. 11 del presente bando. 4. AMBITI DI VALUTAZIONE SULLE SEGUENTI AREE La Commissione effettua la valutazione tramite l’analisi comparativa dei curricula, dei titoli professionali posseduti, avuto anche riguardo alle necessarie competenze organizzative e gestionali, dei volumi dell’attività svolta, dell’aderenza al profilo ricercato e degli esiti di un colloquio. In esito al processo di valutazione ad ogni candidato è attribuito un punteggio. La Commissione dispone di complessivi 100 punti articolati nelle seguenti macroaree: A)curriculum: punteggio max 40 punti B) colloquio: punteggio max 60 punti Con riferimento al colloquio, perché il candidato venga dichiarato idoneo è necessario il conseguimento della soglia minima di 40/60 punti. La valutazione del curriculum professionale concerne le attività professionali, di studio, direzionali-organizzative, ed è orientata alla verifica dell’aderenza al fabbisogno/profilo professionale di cui all’art. 1 del presente bando. I 40 punti per il curriculum sono attribuiti come segue: a)fino ad un massimo di punti 10 con riferimento a: • servizio prestato nel profilo di Dirigente Medico alle dipendenze, o con rapporto di lavoro assimilato, delle strutture di cui agli artt. 11, 12 e 13 d.p.r. n. 484/97 e art. 15-undecies d.lgs. n. 502/92 e s.m.i., tenuto conto in particolare di: −− incarico dirigenziale del candidato nelle strutture, le sue competenze ed eventuali specifici ambiti di autonomia professionale con funzioni di direzione; −− tipologia delle istituzioni in cui sono allocate le strutture presso le quali il candidato ha svolto la sua attività e alla tipologia delle prestazioni erogate dalle strutture medesime; b)fino ad un massimo di punti 23 con riferimento a: • tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni effettuate dal candidato durante il servizio dell’ultimo decennio; c) fino ad un massimo di punti 7 con riferimento a: • altre specializzazioni, lauree, master universitari, corsi di perfezionamento; • soggiorni di studio o di addestramento professionale per attività attinenti alla disciplina in rilevanti strutture italiane o estere; • attività didattica presso corsi di studio per il conseguimento di lauree o di specializzazioni della Dirigenza Medica o Sanitaria nonché delle professioni sanitarie; • partecipazione a corsi, congressi, convegni e seminari, anche effettuati all’estero; • produzione scientifica pertinente alla disciplina, pubblicata su riviste italiane o straniere, caratterizzate da criteri di filtro nell’accettazione dei lavori, nonché il suo impatto sulla comunità scientifica. 5. FORMA E CONTENUTI DEL CURRICULUM PROFESSIONALE Il curriculum formativo e professionale, redatto su carta semplice, datato e firmato dal candidato dovrà contenere tutti i requisiti di ammissione e gli elementi che lo stesso ritiene opportuno presentare agli effetti della valutazione. Il curriculum dovrà essere redatto esclusivamente secondo il fac-simile allegato. 6. MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA SELEZIONE E DI CONFERIMENTO DELL’INCARICO I candidati in possesso dei requisiti saranno avvisati del luogo e della data di effettuazione del colloquio con lettera raccomandata con avviso di ricevimento ovvero mediante telegramma, con un preavviso di almeno 20 giorni. Al colloquio i candidati dovranno presentarsi muniti di documento di identità valido a norma di legge. I candidati che non si presenteranno a sostenere il colloquio nel giorno, nell’ora e nella sede stabiliti, saranno dichiarati rinunciatari all’Avviso, qualunque sia la causa dell’assenza anche se non dipendente dalla volontà dei singoli concorrenti. La Commissione di valutazione è nominata dal Direttore generale, con provvedimento che sarà pubblicato sul sito istituzionale. Alla Commissione di valutazione, all’atto del suo insediamento, è trasmesso formalmente il profilo professionale ricercato, così come declinato all’art. 1. La Commissione valuta i contenuti dei curricula secondo i criteri e le scale di misurazione di cui all’art. 4 del presente bando nonché gli esiti del colloquio. Il colloquio è diretto alla valutazione delle capacità professionali del candidato nella specifica disciplina con riferimento anche alle esperienze professionali documentate, nonché all’accertamento delle capacità gestionali, organizzative e manageriali di direzione del medesimo con riferimento all’incarico da svolgere. La valutazione del curriculum è effettuata dalla Commissione e resa nota ai candidati prima dell’effettuazione del colloquio. A seguito del processo di valutazione è attribuito un punteggio ad ogni candidato. Delle operazioni di valutazione di tutti i candidati, la Commissione redige apposito verbale che, completate le operazioni, Bollettino Ufficiale – 75 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 sarà formalmente trasmesso dal funzionario amministrativo con funzioni di segretario, con la relazione sintetica, al Direttore generale, unitamente all’elenco della terna dei candidati idonei formata sulla base dei migliori punteggi attribuiti. Il Direttore generale individua il candidato da nominare nell’ambito della terna presentata dalla commissione, salvo l’obbligo di una motivazione analitica nel caso in cui la scelta non ricada sul candidato con miglior punteggio. Prima della nomina, saranno pubblicati sul sito dell’azienda il profilo professionale del dirigente da incaricare, i curricula dei candidati presentatisi al colloquio e la relazione della commissione. Saranno pubblicate altresì le motivazioni del direttore generale, nell’ipotesi di scelta non basata sul miglior punteggio. 7. MODALITÀ DI CONSEGNA DELLE DOMANDE La domanda, indirizzata al Direttore generale e redatta in carta semplice, può essere: −− presentata direttamente all’Ufficio Protocollo dell’Azienda ospedaliera «Luigi Sacco», Via G. B. Grassi n. 74 - 20157 Milano nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 16.00. −− spedita a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno al predetto indirizzo −− inviata da una casella di posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo di posta elettronica istituzionale: [email protected] La validità della trasmissione e ricezione del messaggio di posta elettronica certificata è attestata, rispettivamente, dalla ricevuta di accettazione e dalla ricevuta di avvenuta consegna. Le istanze e le dichiarazioni inviate per via telematica sono valide se effettuate secondo quanto previsto dall’art. 65 d.lgs. 82/2005 (Codice dell’Amministrazione digitale). L’Azienda non si assume la responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendente da inesatta indicazione del recapito da parte dei candidati oppure per la mancata o tardiva comunicazione del cambiamento dell’indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a terzi, a caso fortuito ovvero a forza maggiore. Non sarà ritenuta ammissibile la domanda inviata da casella di posta elettronica semplice/ordinaria, anche se indirizzata alla PEC del Protocollo aziendale. Per l’ammissione all’avviso, gli aspiranti, sotto la propria responsabilità, devono indicare nella domanda compilata secondo lo schema allegato al presente bando: 1) cognome e nome; 2) data e luogo di nascita e la residenza; 3) possesso della cittadinanza italiana, salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti o della cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione Europea; 4) comune di iscrizione nelle liste elettorali ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime; 5) eventuali condanne penali riportate ed i procedimenti penali/sanzioni disciplinari in corso o l’assenza di condanne e procedimenti penali in corso. 6) mancanza di dispensa o licenziamento dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione per aver conseguito l’impiego stesso mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile; 7)possesso dei requisiti specifici (Laurea in Medicina e Chirurgia ed abilitazione all’esercizio della professione; iscrizione all’Ordine dei Medici; specializzazione; anzianità di servizio; attestato di formazione manageriale) 8)il domicilio ed il numero di telefono presso il quale dovrà essere trasmessa, ad ogni effetto, qualunque comunicazione al candidato. In mancanza di tale indicazione vale la residenza di cui al punto 2). Le eventuali variazioni di indirizzo devono essere notificate a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, in caso contrario l’Amministrazione è sollevata da qualsiasi responsabilità se il destinatario è irreperibile presso l’indirizzo comunicato. La domanda deve essere sottoscritta dal diretto interessato e deve contenere in modo esplicito tutte le dichiarazioni di cui sopra. L’omissione di una sola di esse, se non sanabile, determina l’invalidità della domanda stessa con l’esclusione dell’aspirante dall’avviso. Unitamente alla domanda il candidato deve allegare il curriculum di cui all’art. 5 del presente bando, le certificazioni dei titoli richiesti per l’ammissione e di quelli che ritiene opportuno presentare agli effetti della valutazione del curriculum, nonché fotocopia della carta d’identità. In caso di accertamento di dichiarazioni non veritiere, la rettifica non è consentita e il provvedimento favorevole non potrà essere emesso. I moduli utili per l’autocertificazione o per la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà sono scaricabili dal sito web dell’azienda www.hsacco.it. Le eventuali pubblicazioni, delle quali deve essere allegato specifico elenco, dovranno essere edite a stampa. Non sono ammessi lavori manoscritti, dattiloscritti ed in bozza di stampa. Devono essere prodotte in originale o in copia legale o autenticata ai sensi di legge: I. la tipologia delle istituzioni in cui sono allocate le strutture presso le quali il candidato ha svolto la sua attività ed alla tipologia delle prestazioni erogate dalle strutture medesime; II. Ila tipologia quali-quantitativa delle prestazioni effettuate dal candidato, nel decennio precedente alla data di pubblicazione del presente avviso e certificate dal Direttore Sanitario dell’Azienda Sanitaria di appartenenza; III. le pubblicazioni scientifiche e le certificazioni relative all’attività di aggiornamento Non è ammessa la produzione di titoli e documenti dopo il termine fissato per la presentazione delle domande. Dovrà essere allegata la ricevuta che attesti l’avvenuto pagamento della tassa per la partecipazione all’avviso, fissata in € 15,00 da effettuarsi tramite: •versamento c.c. postale n. 39468202 - Ospedale L. Sacco - Via G. B. Grassi, 74 - 20157 Milano indicando nella causale «tassa ammissione avviso ...»; •direttamente presso la Banca Carige Italia s.p.a. Ag. 6 Milano - sportello interno all’Ospedale; •bonifico - codice IBAN IT92B0343101606000000256190 indicando nella causale «tassa ammissione avviso ...». 8. SCADENZA DEI TERMINI PER LA CONSEGNA DELLE DOMANDE Le domande di ammissione all’avviso dovranno pervenire, a pena di esclusione, all’Ufficio Protocollo entro e non oltre il giorno ________________, 30° giorno successivo a quello della data di pubblicazione dell’estratto sulla Gazzetta Ufficiale. La data di arrivo delle domande è stabilita dal timbro a calendario apposta dall’Ufficio protocollo sulle domande stesse. Per le domande inoltrate a mezzo raccomandata a.r. fa fede il timbro postale di partenza purché compreso nei termini di scadenza del bando. 9. DATA DI EFFETTUAZIONE DELLE OPERAZIONI DI SORTEGGIO PREORDINATE ALLA COSTITUZIONE DELLA COMMISSIONE DI VALUTAZIONE La Commissione di Valutazione è composta da tre Direttori di struttura complessa nella medesima disciplina dell’incarico da conferire e dal Direttore Sanitario aziendale. I tre Direttori SC sono individuati tramite sorteggio da un elenco nazionale nominativo costituito dall’insieme degli elenchi regionali dei Direttori di Struttura Complessa appartenenti ai ruoli regionali del SSN. Nelle more della predisposizione dell’elenco unico nazionale, la Regione Lombardia ha autorizzato le Aziende sanitarie ad avvalersi di elenchi provvisori di propria realizzazione, suddivisi per discipline, ricavati dall’accorpamento degli elenchi nominativi della Regione Lombardia con gli elenchi disponibili delle altre Regioni. Per ogni componente titolare è sorteggiato un componente supplente. Almeno un componente della Commissione di valutazione (e il relativo supplente) deve provenire da Regione diversa dalla Lombardia. All’atto dell’accettazione della nomina, ciascuno dei componenti dovrà dichiarare di non trovarsi nelle condizioni di incompatibilità previste dalla normativa vigente. Le operazioni di sorteggio avranno luogo il 15° giorno successivo la data di scadenza del presente bando con inizio alle ore 11.00 presso il Pad. 8 stanza 10 - U.O.C. Organizzazione e Risorse Umane del Presidio Ospedaliero L. Sacco - Via G. B. Grassi, 74 - Milano. Qualora detto giorno sia festivo, il termine è prorogato al primo giorno successivo non festivo. – 76 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 In caso di indisponibilità di Commissari sorteggiati, la procedura di sorteggio verrà ripetuta ogni lunedì successivo con le stesse modalità sopra indicate e con pubblicizzazione sul sito aziendale alla sezione concorsi. 10. TERMINE MASSIMO DI CONCLUSIONE DELLA PROCEDURA SELETTIVA La procedura si concluderà con atto formale del Direttore generale entro sei mesi dalla data di scadenza del termine per la presentazione delle domande. 11. ATTESTATO DI FORMAZIONE MANAGERIALE AI SENSI DI QUANTO PREVISTO DAL COMMA 8 DELL’ART. 15 DEL D.LGS. 502/1992 L’attestato di formazione manageriale deve essere conseguito dal dirigente cui sarà conferita la direzione di struttura complessa entro un anno dall’inizio dell’incarico; il mancato superamento del primo corso utile determina la decadenza dall’incarico stesso. 12. STIPULA DEL CONTRATTO L’incarico di Direzione di struttura complessa ha durata quinquennale - o termine più breve per limiti di età stabiliti dall’ordinamento. Lo stesso potrà cessare prima dell’ordinaria scadenza qualora dovessero sopravvenire nel corso di vigenza ragioni organizzative e/o disposizione normative, legislative o regolamentari che comportino modifiche radicali dell’assetto istituzionale aziendale e, in particolare alla permanenza della struttura complessa oggetto dell’incarico. Il trattamento economico è quello previsto dal CCNL Area Dirigenza Medica del Servizio Sanitario Nazionale vigente all’atto dell’attribuzione dell’incarico medesimo. Il candidato al quale verrà conferito l’incarico dovrà far pervenire, secondo quanto prescritto dall’art. 14 del CCNL Area Dirigenza Medica 5 dicembre 1996, entro il termine indicato nella comunicazione, a pena di decadenza, la documentazione necessaria e la dichiarazione di insussistenza di situazioni di inconferibilità e incompatibilità. Prima dell’immissione in servizio sarà accertata l’idoneità alla mansione specifica da parte del Medico Competente aziendale. L’Azienda ospedaliera, verificata la sussistenza dei requisiti, procede alla stipula del contratto. L’incarico è incompatibile con ogni altro rapporto di lavoro, dipendente o in convenzione, con altre strutture pubbliche o private. Decade dall’impiego chi lo abbia conseguito mediante presentazione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile. E’ prevista la conferma dell’incarico di Direttore di struttura complessa, dopo un periodo di prova di sei mesi decorrenti dalla data della nomina. Tale periodo di prova è prorogabile di altri sei mesi. 13. DISPOSIZIONI FINALI Con la partecipazione all’avviso, il candidato accetta senza riserve le condizioni del presente bando e tutte le disposizioni che disciplinano e disciplineranno lo stato giuridico ed economico dei dipendenti delle Aziende Sanitarie. L’Azienda si riserva di prorogare, sospendere o revocare il presente Avviso, nonché di riaprire i termini di scadenza qualora ne rilevasse la necessità o l’opportunità per ragioni di pubblico interesse o per disposizioni di legge. Ai sensi dell’art. 13, comma 1, del d.lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 (codice in materia di protezione dati personali), i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti presso l’U.O.C. ORU dell’Azienda ospedaliera «Ospedale Luigi Sacco» di Milano - e trattati per le finalità di gestione del bando di concorso e del rapporto di lavoro instaurato. Il conferimento di tali dati è obbligatorio ai fini della valutazione dei requisiti di partecipazione, pena l’esclusione dal concorso. Le medesime informazioni potranno essere comunicate unicamente alle amministrazioni pubbliche interessate alla posizione giuridico-economica del candidato risultato vincitore. L’interessato gode dei diritti di cui all’art. 7 della citata legge, tra i quali il diritto di accesso ai dati che lo riguardano, il diritto di rettificare, completare o cancellare i dati erronei, incompleti o raccolti in termini non conformi alla legge, nonché il diritto di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi. La documentazione allegata alla domanda di partecipazione alla procedura potrà essere ritirata personalmente o da un incaricato munito di delega, previo riconoscimento tramite documento valido di identità personale, solo dopo 120 giorni dall’avvenuto conferimento dell’incarico da parte del Direttore generale. La restituzione dei documenti potrà avvenire anche prima della scadenza del suddetto termine per il candidato non presentatosi al colloquio o per chi, prima del colloquio, dichiari espressamente di rinunciare alla partecipazione. Per quanto non previsto nel presente bando, si fa riferimento alle seguenti norme: a)art. 15 decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 (e s.m.i.) come modificato dall’art. 4 del d.l. n. 158/2012, convertito in l. n. 189/2012; b)d.p.r. 10 dicembre 1997, n. 484, limitatamente a •art. 4 «Discipline»; •art. 5 «Requisiti», ad eccezione del comma 3; •art. 10 «Anzianità di servizio»; •art. 11 «Servizi prestati presso enti o strutture pubbliche»; sanitarie •art. 12 «Servizi prestati presso istituti o enti con ordinamenti particolari»; •art. 13 «Servizio prestato all’estero»; •art. 15 « Disposizioni finali e transitorie», ad eccezione dei commi 4 e 5. c)Decreti ministeriali di classificazione delle discipline equipollenti ed affini. d)Linee guida Conferenza Regioni del 13 marzo 2013. e)Linee d’indirizzo Giunta regionale Lombardia d.g.r. X/553 del 2 agosto 2013. Per eventuali chiarimenti gli interessati potranno rivolgersi all’Ufficio Concorsi - U.O.C. ORU - tutti i giorni feriali, escluso il sabato, dalle ore 09.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 15.30. Tel. 02/39042358 - 02/39042620 - 02/39042603. Milano, 31 dicembre 2014 Il direttore u.o.c. ORU Silvana De Zan ——— • ——— AVVISO PUBBLICO PER IL CONFERIMENTO DELL’INCARICO QUINQUENNALE DI DIREZIONE DI STRUTTURA COMPLESSA - DIRIGENTE MEDICO DIRETTORE DELLA UOC UROLOGIA - DESCRIZIONE DEL FABBISOGNO. PROFILO OGGETTIVO UROLOGIA La UOC Urologia, nel POA 2012/2014, afferisce al Dipartimento Area Chirurgica insieme a: −− UOC Chirurgia Generale I −− UOC Chirurgia Generale II −− UOC Gastroenterologia −− UOC Oculistica −− UOC Odontoiatria −− UOC Oncologia −− UOC Otorinolaringoiatria −− S.S. Dip. Cure Palliative e Hospice Oncologico −− S.S. Dip. Endoscopia Digestiva −− S.S. Dip. Malattie Infiammatorie Croniche dell’intestino (MICI) −− S.S. Dip. Senologica Chirurgica Ha sede al secondo piano del padiglione 51 in stretta vicinanza sia del Pronto Soccorso sia del Blocco Operatorio, con i quali esistono percorsi di collegamento. Alla UOC sono assegnati n. 9 dirigenti medici di Urologia Dispone di 16 posti letto accreditati. Gli interventi chirurgici si svolgono nelle sale del blocco operatorio del Pad. 51. Anno 2013 n. 1090 interventi/anno Anno 2014 n. 1020 interventi/gen-nov Il numero degli interventi comprende elezione, urgenze e solventi/libera professione Bollettino Ufficiale – 77 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Anno 2013 Anno 2014 (fino ad ottobre) Degenze 870 730 Day Hospital 131 104 12.011 11.292 Attività ambulatoriale Il budget economico medio annuale è di circa: Ricavi € 2.698.067 Costi diretti (escluso personale): € 70.389 Fac-simile domanda di ammissione Al Direttore Generale A.O. “Ospedale L. Sacco" Via G.B. Grassi, 74 20157 - Milano Il sottoscritto______________________________________________________________________ (nome e cognome) nato a ______________________________________________________ il ___________________ residente in_______________________________ via_______________________________ n.____ (luogo e provincia) PROFILO SOGGETTIVO E’ richiesta un’esperienza gestionale specifica (con responsabilità sui risultati) in un ambito di dimensioni almeno analoghe a quelle dell’Ospedale Sacco sia per quantità che per qualità degli interventi prestati (variabilità); Lunga esperienza e capacità professionale nella disciplina sia in campo clinico che chirurgico Rilevanza della casistica operatoria con particolare attenzione nel settore oncologico e video laparoscopico Esperienza nel promuovere ed attuare procedure e tecniche innovative Competenza nella formazione dei professionisti afferenti alla propria U.O.C. e dimostrata propensione alla produzione scientifica; Capacità progettuale nelle attività di budget e nell’impostazione di azioni sinergiche con gli altri direttori di Struttura Complessa all’interno del dipartimento di afferenza e degli altri dipartimenti. ——— • ——— Cap________Telefono__________________Cellulare_______________e-mail_________________ CHIEDE di essere ammesso all’avviso pubblico per l’attribuzione dell’ incarico quinquennale di direzione . Struttura Complessa UOC UROLOGIA indetto con delib. n. 716 del 12.12.2014. Il sottoscritto, sotto la propria responsabilità DICHIARA di essere in possesso dei requisiti generali richiesti dal bando: cittadinanza italiana ovvero _______________________________________________________ iscritto nelle liste elettorali del Comune di _____________________________________________ di non avere riportato condanne penali e di non avere conoscenza di procedimenti penali pendenti a proprio carico; di non essere stato destituito o dispensato dall’impiego, ovvero licenziato presso pubbliche amministrazioni. di essere in possesso dei seguenti requisiti specifici di ammissione: laurea in medicina e chirurgia conseguita in data _________________________ presso_________________________________________ e abilitazione alla professione medico chirurgica conseguita in data ______________ presso _________________________________ iscrizione all’albo dell’ordine dei Medici della Provincia di ______________________ al n. ______ diploma di specializzazione in ____________________________________________ conseguito il __________________ presso l’Università degli Studi di _______________________________ _______________________ durata legale del corso anni_______________________________ anzianità di servizio di anni ______ maturata nella disciplina di __________________________ attestato di formazione manageriale conseguito il ______ presso __________________________ ovvero di riservarsi di conseguire l'attestato di formazione manageriale entro un anno dall'inizio dell'incarico qualora conferito di prestare attualmente servizio con rapporto di lavoro subordinato presso la seguente Pubblica Amministrazione: Azienda/Ente _____________________________________________________________________ nel profilo di ___________________________ disciplina di ________________________________ a tempo indeterminato determinato con rapporto di lavoro a tempo pieno. che l'indirizzo al quale deve essergli fatta ogni necessaria comunicazione relativa alla presente procedura è il seguente: Via_________________________________________________n.__________________________ Comune ___________________________________________________ CAP ________________ PEC ___________________________________________________________________________ ATTESTA di aver preso visione del profilo professionale che caratterizza la struttura complessa in argomento, allegato e pubblicato sul sito www.hsacco.it alla pagina Concorsi; di essere consapevole dell'obbligo, in caso variazione di indirizzo, di comunicazione all'Azienda, la quale non si assume responsabilità alcuna in caso di irreperibilità presso il recapito comunicato; di essere consapevole che prima della nomina del candidato prescelto, i curricula inviati dai concorrenti presentatisi al colloquio verranno pubblicati sul sito internet aziendale; di acconsentire, ai sensi del D.Lgs. n.196/2003, al trattamento ed alla comunicazione dei dati personali, per le finalità e nei limiti di cui al bando e subordinatamente al puntuale rispetto della vigente normativa; Dichiara altresì di aver versato la tassa di partecipazione di Euro 15,00 mediante: bollettino postale bonifico o versamento bancario di cui allega ricevuta. Il/la sottoscritto/a, ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 445 del 28/12/2000, consapevole della responsabilità penale cui può andare incontro in caso di falsità in atti e dichiarazioni mendaci dichiara (ai sensi artt. 19 e 47 d.p.r. 28 dicembre 2000, n. 445) che tutte le fotocopie dei titoli allegati sono conformi all’originale; che quanto dichiarato nell’allegato curriculum formativo e professionale corrisponde al vero. data______________ ___________________________________ firma N.B. - Ai sensi dell’art. 38, D.P.R. 445 del 28/12/2000, la dichiarazione se non sottoscritta dall’interessato in presenza del funzionario dell’Area reclutamento risorsa umana deve essere inviata o consegnata unitamente alla fotocopia integrale, non autenticata, di un documento di identità del dichiarante. ——— • ——— – 78 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Fac-simile curriculum AL DIRETTORE GENERALE A.O. “Ospedale L. Sacco" Via G. B. Grassi, 74 20157 Milano Il/la cognome nom sottoscritt e o/a DA PRODURRE IN ORIGINALE O IN COPIA LEGALE O AUTENTICATA AI SENSI DI LEGGE: Tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni effettuate dal candidato nell'ultimo decennio, (certificate dal Direttore Sanitario dell'Azienda/Ente/Istituzione di appartenenza) ............................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................. ........................................................................................................................................................... (duplicare il riquadro ad ogni variazione) nato il a prov. sotto la propria responsabilità, in sostituzione di atto notorio ai sensi dell’art. 47 del DPR n.445/2000, consapevole delle sanzioni penali richiamate dall’art.76 nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi: CODICE FISCALE: DICHIARA sotto la propria responsabilità, ai sensi dell’art. 46 del DPR n.445/2000, consapevole delle sanzioni penali richiamate dall’art.76 nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, e che l’A.O. "Ospedale L. Sacco" può acquisire direttamente gli atti comprovanti: di essere in possesso della Laurea in …………………………………………………………………… conseguita in data…………………………………………………………… presso l’Università degli Studi di ….………………………………………………………..…………… Solo se titolo conseguito in stato diverso dall’Italia di avere prestato attività di specialista ambulatoriale ex ACN ............................................................. nella branca di ……………………………………………………............................................................ dal ……………………………………. al ……………………………….(indicare giorno/mese/anno) con impegno settimanale pari a ore …………………………………... dal ……………………………………. al ………………………………. con impegno settimanale pari a ore …………………………………... dal ……………………………………. al ……………………………… presso (Azienda Sanitaria, Ente, Struttura privata, ecc.) ……………………………………………………………………............................................................. di ……………………………………………………….. – via ………………………………………….. n. (duplicare il riquadro ad ogni variazione) Riconoscimento a cura del …………………………………………………..in data ………………… di essere abilitato all'esercizio della professione di medico chirurgo conseguita in data ……... presso ……………………………………………………………………………………………………… di essere iscritto all’albo dell’ordine dei medici della Provincia di………………………. …….………. dal………………………………………………………………n° di iscrizione……………….......……..... di essere in possesso del seguente diploma di specializzazione: DA PRODURRE IN ORIGINALE O IN COPIA LEGALE O AUTENTICATA AI SENSI DI LEGGE: Tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni effettuate dal candidato nell'ultimo decennio, (certificate dal Direttore Sanitario dell'Azienda/Ente/Istituzione di appartenenza) .......................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................... Denominazione: …………………………. ……………….……………………………………….……….. conseguito in data……………………….presso l’Università di………………………........…………... ai sensi del DLgs 257/1991 DLgs 368/1999 durata anni …..........……… Solo se titolo conseguito in stato diverso dall’Italia Riconoscimento a cura del……….…………………..in data …………………………………………… DICHIARA sotto la propria responsabilità, ai sensi dell’art. 46 del DPR n.445/2000, consapevole delle sanzioni penali richiamate dall’art.76 nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi: sotto la propria responsabilità, in sostituzione di atto notorio ai sensi dell’art. 47 del DPR n.445/2000, consapevole delle sanzioni penali richiamate dall’art.76 nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi: di avere prestato servizio con rapporto di dipendenza, in qualità di: profilo professionale …………………………………………… disciplina …………………………….. dal ……………….......…… al ………….......…………. con rapporto determinato a tempo pieno indeterminato con impegno ridotto, ore ……. settimanali di aver frequentato i seguenti corsi di formazione manageriale dal ……………...al …………………………………………………………………………… presso………………………………………………………………………………………….. contenuti del corso…………………………………………………………..……………… dal ……………...al …………………………………………………… presso………………………………………………………………………………………….. contenuti del corso………………………………………………………….……………… Altre Specializzazioni, Laurea, Master e Corsi di perfezionamento: dal …………………… al ……………………. dal …………………… al ……………………. Laurea in …………………………………………...............conseguita in data ………………….. presso l’Università degli Studi di ……........................................................……………………………………… con interruzione dal servizio (ad es. per aspettative, congedi senza assegni): dal ……………………..al ……………………….(indicare giorno/mese/anno) Specializzazione in ………………………………… .........conseguita in data ….………………… presso l’Università degli Studi di ………………………………………………………….………………………….. motivo interruzione o causa risoluzione rapporto ……………………………………………………… Master in ……………………………………………….........conseguito in data ……………………. presso …………….……………….....................................................………………………………...................... Incarico dirigenziale e relative competenze con indicazione di eventuali specifici ambiti di autonomia professionale con funzione di direzione (ad es. incarico di alta professionalità, di direzione di struttura semplice, di struttura complessa) tipologia di incarico……………..……………………………………………………………….…………. dal ……………................al ………………… presso UOC………………………………………………………………………..…………….………..,… descrizione attività svolta………………………………………………………….………………….……. ……………………………………………………………………………………..…………………….…… …………………………………………………………………………………..….………………………… presso (Azienda Sanitaria, Ente, Struttura privata, ecc.) ………………………….......................... di ……………………………………………………….. – via ……………………………………….. n. (duplicare il riquadro ad ogni variazione) DA PRODURRE IN ORIGINALE O IN COPIA LEGALE O AUTENTICATA AI SENSI DI LEGGE Tipologia della Azienda/Ente in cui è stata svolta la predetta attività (dichiarazione rilasciata dalla Direzione Sanitaria della Struttura) …………………………………………………………………………………………………………………… Tipologia delle prestazioni erogate dall'Azienda/Ente medesima (dichiarazione rilasciata dalla Direzione Sanitaria della Struttura) Corso di perfezionamento in ……………………..………….conseguito in data ………………….. presso ………………………………………………………..…………………………………………………………… Soggiorni di studio/addestramento (soggiorni di studio o di addestramento professionale per attività attinenti alla disciplina in rilevanti strutture italiane o estere, di durata non inferiore a mesi tre, con esclusione dei tirocini obbligatori) presso …………………………………………………………………………………………………………. di …………………………………(prov. …) – via …………………………………………………………. , n. …. dal ……………………………. al ………………………………………. (indicare giorno/mese/anno) con impegno settimanale pari a ore ………………… dal ……………………………. al ………………………………………. (indicare giorno/mese/anno) con impegno settimanale pari a ore ………………… (duplicare il riquadro ad ogni variazione) Bollettino Ufficiale – 79 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 di aver svolto attività didattica (attività presso corsi di studio per il conseguimento di lauree o di specializzazioni dei profili medici o della dirigenza sanitaria nonché delle professioni sanitarie ovvero presso scuole per la formazione di personale sanitario – esclusa l’attività di relatore/docente in corsi di aggiornamento professionale, convegni, congressi) presso………………………………………………………………………………………… nell’ambito del Corso di ……………………………………………………………………. insegnamento ………………………………………………………a.a. …………………. ore docenza …………………………………………………(specificare se complessive o settimanali) (duplicare il riquadro ad ogni variazione) Ai fini della valutazione del curriculum, elenca di seguito le attività di aggiornamento e scientifiche: Partecipazione quale uditore a corsi, convegni, congressi, seminari anche effettuati all’estero, (le attestazioni devono essere allegate in originale o in copia conforme) ENTE ORGANIZZATORE TITOLO DEL CORSO PERIODO giorno/mese/anno dal/al LUOGO DI SVOLGIMENTO ECM (aumentare le righe se insufficienti) Partecipazione in qualità di relatore ai seguenti corsi, convegni, congressi anche effettuati all’estero (le attestazioni devono essere allegate in originale o in copia conforme) ENTE ORGANIZZATORE TITOLO DEL CORSO PERIODO giorno/mese/anno dal/al LUOGO DI SVOLGIMENTO ECM (aumentare le righe se insufficienti) Autore dei seguenti lavori scientifici – riferiti all’ultimo decennio – editi a stampa (indicare: titolo lavoro, rivista/pubblicazione, anno pubblicazione) allegati in originale o in copia conforme 1 …………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. 2 …………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. 3 ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. (aumentare le righe se insufficienti) Collaborazione alla redazione dei seguenti lavori – editi a stampa (indicare: titolo lavoro, pubblicazione, anno pubblicazione) 1 ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. 2 ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. 3 ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. (aumentare le righe se insufficienti) Altre attività ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. (aumentare le righe se insufficienti) Dichiara, infine, di essere informato/a, secondo quanto previsto dal D.Lgs. n.196/2003, che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa e allega copia di documento di identità (carta d’identità o passaporto) in corso di validità. Dichiara inoltre di essere informato che il presente curriculum sarà pubblicato sul sito Internet Aziendale. Lì ____________ _____________________________ firma – 80 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Azienda ospedaliera Ospedale San Paolo - Milano Concorso pubblico, per titoli ed esami, per n. 1 posto di dirigente biologo da assegnare alla s.s.d. di ostetricia e ginecologia - procreazione medicalmente assistita Questa Azienda in esecuzione della deliberazione n. 765 del 7 novembre 2014 indice concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura del posto sopra citato. La domanda di ammissione al concorso redatta su carta semplice, intestata all’Azienda «Ospedale San Paolo» di Milano, dovrà pervenire entro le ore 12,00 del 30° giorno dalla data, non inclusa, di pubblicazione dell’estratto del presente bando sulla Gazzetta Ufficiale. Nel caso in cui la scadenza di tale concorso cada in giorno festivo la stessa verrà posticipata alle ore 12,00 del primo giorno feriale successivo. E’ possibile inviare la domanda di partecipazione anche tramite posta certificata al seguente indirizzo: [email protected]. Per le domande inoltrate a mezzo del servizio postale, la data di spedizione è comprovata dal timbro a data dell’ufficio postale accettante. L’Azienda declina ogni responsabilità per eventuali smarrimenti della domanda. I requisiti specifici di ammissione sono: •laurea in scienze biologiche; •specializzazione in biochimica clinica (certificato con indicazione: anni di corso ed eventuale conseguimento a’ sensi d.l. 257/91); ovvero: −− alla specializzazione nella disciplina è equivalente la specializzazione in una delle discipline riconosciute equipollenti ai sensi del d.m. 30 gennaio 1998; −− a norma di quanto disposto dal d.l. 254/2000 i candidati possono accedere al presente concorso anche con una specializzazione in disciplina affine −− il personale del ruolo sanitario in servizio di ruolo alla data di entrata in vigore del d.p.r. 483 del 10 dicembre 1997 è esentato dal requisito della specializzazione nella disciplina relativa al posto di ruolo già ricoperto alla predetta data per la partecipazione ai concorsi presso le USL e le Aziende ospedaliere diversa da quella di appartenenza •abilitazione all’esercizio della professione medico-chirurgica •iscrizione all’albo dell’Ordine dei Medici attestata da certificazione in data non anteriore a sei mesi rispetto alla data di scadenza del bando; Sarà oggetto di valutazione: −− aver maturato un’esperienza lavorativa presso un laboratorio di PMA −− essere in possesso di una esauriente documentazione che testimoni competenze di coordinamento e autonomia gestionale nei confronti di tutte le procedure afferenti all’attività di Procreazione medicalmente assistita (PMa) di II e III livello, con particolare riguardo al trattamento ed alla selezione degli spermatozoi nei fattori maschili gravi Sulla domanda di partecipazione dovrà essere indicato: •la data e il luogo di nascita e residenza; •il possesso della cittadinanza italiana; ovvero: cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione Europea ovvero: cittadinanza equiparata ai sensi della vigente normativa •il comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i motivi della non iscrizione o cancellazione dalle medesime; •le eventuali condanne penali riportate; •i titoli di studio posseduti; •la posizione nei riguardi degli obblighi di leva; •i servizi prestati presso pubbliche amministrazioni e le eventuali cause di risoluzione di precedenti rapporti di pubblico impiego; Nella domanda si dovrà indicare il domicilio presso il quale deve, ad ogni effetto, essere fatta ogni necessaria comunicazione. I candidati hanno l’obbligo di comunicare gli eventuali cambiamenti di indirizzo all’Azienda, la quale non assume alcuna responsabilità nel caso di loro irreperibilità presso l’indirizzo comunicato. La domanda di partecipazione dovrà essere firmata in calce, pena l’esclusione dal suddetto concorso. L’Azienda non assume altresì alcuna responsabilità nel caso di dispersione di comunicazioni dipendenti da inesatta indicazione del recapito o da mancata oppure tardiva comunicazione del cambiamento di indirizzo nella domanda, né per eventuali disguidi postali o telegrafici. I concorrenti devono allegare alla domanda di partecipazione al concorso, tutte le certificazioni relative ai titoli che ritengono opportuno presentare agli effetti della valutazione di merito ivi compreso un curriculum formativo e professionale redatto in carta libera, datato e firmato. Le attività professionali ed i corsi di studio indicati nel curriculum, saranno presi in esame solo se formalmente documentati. Nelle certificazioni relative ai servizi deve essere attestato se ricorrano o meno le condizioni di cui all’ultimo comma dell’art. 46 del d.p.r. n. 761/1979, in presenza delle quali il punteggio di anzianità deve essere ridotto. In caso positivo, l’attestazione deve precisare la misura della riduzione del punteggio. Le pubblicazioni devono essere edite a stampa. Alla domanda deve essere unito, in triplice copia e in carta semplice, un elenco dei documenti e dei titoli presentati. Non e’ ammesso il riferimento a documentazione presentata ad altro concorso o avviso bandito da questa Azienda. Tutti i requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del bando. I documenti ed i titoli devono essere allegati in unico esemplare. Si applicano le disposizioni di cui agli artt. 46 e 47 del d.p.r. 445 del 28 dicembre 2000 relative alle autocertificazioni. Alla domanda deve essere altresì allegata copia della ricevuta di pagamento della tassa concorsuale, bonifico di Euro 20,66 da versare c/o Banca Popolare Commercio e industria - MilanoMeda - Minisportello di Milano - Ospedale San Paolo - cod. IBAN IT88N0504801657000000000003. Per quanto attiene l’ammissione al concorso ed alle prove d’esame, si applicano le norme di cui al d.p.r. n. 483 del 10 dicembre 1997. Le prove d’esame, a’ sensi dell’art. 42 del d.p.r. n. 483 del 10 dicembre 1997 saranno le seguenti: •a) PROVA SCRITTA: −− svolgimento di un tema su argomenti inerenti alla disciplina a concorso e impostazione di un piano di lavoro o soluzione di una serie di quesiti a risposta sintetica inerenti alla disciplina stessa. •b) PROVA PRATICA: esecuzione di misure strumentali o di prove di laboratorio o soluzione di un test su tecniche e manualità peculiari della disciplina messa a concorso con relazione scritta sul procedimento seguito; •c) PROVA ORALE: sulle materie inerenti alla disciplina a concorso nonché sui compiti connessi alla funzione da conferire. Ai concorrenti verrà comunicata tempestivamente la data degli esami. Prima di sostenere le prove i candidati dovranno esibire un valido documento di riconoscimento. La mancata presentazione agli esami, nei giorni ed ore stabiliti, qualunque sia la causa, equivarrà a rinuncia al concorso. Per la valutazione dei titoli, le modalità di espletamento e di valutazione ed il punteggio delle prove d’esame si richiamano gli artt. 20, 21, 22, 23 e 43 del d.p.r. 483 del 10 dicembre 1997. La Commissione Esaminatrice sarà nominata a’ sensi dell’art. 25 del d.p.r. 483/97. L’assunzione del vincitore avverrà attraverso la stipula del contratto individuale di lavoro secondo quanto disposto dal CCNL vigente per l’area della dirigente medica e veterinaria. Il vincitore dovrà presentare, entro 15 gg. a pena di decadenza i documenti corrispondenti alle dichiarazioni contenute nella domanda di partecipazione al concorso. Scaduto inutilmente il termine assegnato per la presentazione della documentazione, l’Azienda ospedaliera, comunica di non dar luogo alla stipulazione del contratto. L’effettiva assunzione del vincitore del concorso di cui al presente bando è subordinata in ogni caso all’assenza di vincoli legislativi in materia di assunzioni all’atto della approvazione della graduatoria ed alla concessione, ove resa necessaria dalla normativa vigente, delle opportune autorizzazioni all’assunzione da parte degli Organi Competenti. L’Azienda accerta idoneità fisica all’impiego dei vincitori per mezzo di sanitari di sua fiducia, nel caso di rifiuto a sottoporsi a tale visita i vincitori saranno considerati rinunciatari, senza necessità da parte dell’Azienda di alcuna diffida o altra formalità. Bollettino Ufficiale – 81 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 L’Azienda garantisce parità e pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro così come disposto dal 1^ comma dell’art. 7 del d.lgs. n. 29/1993. Per ciò che concerne il periodo di prova si richiamano le disposizioni di cui al citato CCNL. Il trattamento giuridico ed economico sono regolati ai sensi dei CCNL vigente per l’area della dirigenza medica e veterinaria nonché dal CCIA vigente. L’Amministrazione si riserva la facoltà di prorogare, sospendere, revocare in tutto o in parte il presente bando di concorso a suo insindacabile giudizio, senza obbligo di comunicarne i motivi. Per eventuali ed ulteriori informazioni gli interessati potranno rivolgersi all’U.O. Amministrazione Risorse Umane di questa Azienda - via A. Di Rudinì, 8 20142 Milano - Tel. 0281844532 - Tel. 0281844423. Il direttore generale Enzo Brusini Il direttore amministrativo Sergio Tadiello Azienda ospedaliera Ospedale San Paolo - Milano Sorteggio dei componenti della commissione esaminatrice del concorso pubblico per dirigente medico u.o. medicina del lavoro Si rende noto che in data 28 gennaio 2015 alle h. 10.00 presso l’U.O. Amm.ne Risorse umane dell’Azienda ospedaliera Ospedale San Paolo - Milano - Via A. Di Rudinì 8 - si procederà al sorteggio dei componenti della Commissione Esaminatrice del seguente concorso pubblico: •n. 1 posto di dirigente medico per l’U.O. di Medicina del lavoro Il direttore amministrativo Sergio Tadiello Il direttore generale Enzo Brusini – 82 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna «Bruno Ubertini» - Brescia Avviso di concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di n. 1 posto a tempo indeterminato - tempo pieno di assistente tecnico addetto ai servizi di laboratorio categoria C da assegnare alla sede di Brescia interamente riservato alle categorie protette di cui all’art. 1 della legge n. 68/99 IL DIRIGENTE RESPONSABILE DELL’UNITÀ OPERATIVA GESTIONE DEL PERSONALE in esecuzione della propria determinazione dirigenziale n. 416 in data 16 dicembre 2014 ed in conformità alle vigenti disposizioni di legge e regolamentari RENDE NOTO che è indetto un concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di •n. 1 posto a tempo indeterminato - tempo pieno - di assistente tecnico addetto ai servizi di laboratorio - Cat. C - da assegnare alla sede di Brescia interamente riservato alle categorie protette di cui all’art. 1 della legge n. 68/99. In applicazione del d.lgs. 215/2001, art. 18 commi 6 e 7, con il presente concorso si determina una frazione di riserva per i volontari delle Forze Armate che si sommerà con altre frazioni già verificatesi o che si verificheranno nei prossimi provvedimenti di assunzione. I titoli che danno luogo a preferenza a parità di punteggio, i termini e le modalità della loro presentazione, sono indicati dall’art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 487 del 9 maggio 1994 e successive modificazioni e integrazioni. In assenza di titoli di preferenza, si applica, a parità di punteggio, quanto previsto dalla legge 16 giugno 1998 n. 191. GRADUATORIA La graduatoria, formulata dalla Commissione Esaminatrice, verrà approvata con determinazione del Dirigente Responsabile dell’Unità Operativa Gestione del Personale, previo riconoscimento della sua regolarità e sarà immediatamente efficace. La graduatoria verrà altresì pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna ed avrà la validità prevista dalla normativa vigente. La stessa potrà essere utilizzata per ottemperare alle scoperture che dovessero verificarsi rispetto alla quota d’obbligo prevista dalla legge presso la sede di Brescia o le strutture periferiche dell’Istituto (Lombardia ed Emilia Romagna). REQUISITI GENERALI Ai sensi dell’art. 2 del d.p.r. 27 marzo 2001 n. 220 possono partecipare al concorso coloro che possiedono i seguenti requisiti: A)a1. cittadinanza italiana, salvo le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti. Sono equiparati ai cittadini italiani i cittadini della Repubblica di San Marino e della Città del Vaticano; oppure a2. cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione Europea; oppure a3. familiari di cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea, non aventi la cittadinanza di uno Stato membro dell’Unione Europea, che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente (articolo 38, comma 1 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dall’articolo 7, comma 1, della legge 6 agosto 2013, n. 97); oppure a4.cittadini di Paesi terzi all’Unione Europea che siano titolari del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo (articolo 38, comma 3-bis del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dall’articolo 7, comma 1, della legge 6 agosto 2013, n. 97); oppure a5.cittadini di Paesi terzi all’Unione Europea che siano titolari dello status di «rifugiato» o di «protezione sussidiaria» (articolo 25 del d.lgs. 19 novembre 2007, n. 251, come modificato dall’articolo 7, comma 2, della legge 6 agosto 2013, n. 97, e articolo 38, comma 3-bis del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dall’articolo 7, comma 1, della legge 6 agosto 2013, n. 97). Sono considerati familiari, secondo la Direttiva Comunitaria n. 2004/28/CE, il coniuge del migrante, i discen- denti diretti di età inferiore a 21 anni a carico e quelli del coniuge, gli ascendenti diretti a carico e quelli del coniuge. Per i candidati non in possesso della cittadinanza italiana, la Commissione Esaminatrice accerterà l’adeguata conoscenza della lingua italiana, come prescritto dal d.p.c.m. 7 febbraio 1994, n. 174 «Regolamento recante norme sull’accesso dei cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche». b)idoneità fisica all’impiego. Non possono accedere agli impieghi coloro che siano esclusi dall’elettorato attivo e siano stati destituiti o dispensati dall’impiego presso pubbliche amministrazioni ovvero licenziati a decorrere dalla data di entrata in vigore del primo contratto collettivo. REQUISITI SPECIFICI DI AMMISSIONE: a)Ai sensi dell’art. 35 - comma 1 - del d.p.r. 27 marzo 2001 n. 220 ed in applicazione del 2° punto del dispositivo della deliberazione del Direttore generale n. 513 del 3 novembre 2004, possono partecipare al concorso coloro che possiedono i seguenti titoli di studio: −− diploma di maturità tecnica di: −− Perito Chimico; −− Perito Industriale specializzazione tecnologie alimentari; −− Perito Agrario; −− diploma di maturità professionale di: −− Agrotecnico; −− Tecnico di laboratorio chimico-biologico o chimico-microbiologico; −− Tecnico delle industrie e della produzione alimentare; −− Tecnico delle industrie chimiche; −− diploma di maturità scientifica ad indirizzo biochimico o biologico; B) appartenenza alla categoria dei disabili di cui all’art. 1 della legge n. 68/99 con uno dei seguenti gradi di invalidità: −− almeno 46% per gli invalidi civili; −− almeno 34% per gli invalidi del lavoro; −− Cat. Da 1 a 8 per gli invalidi di servizio; C) 1) Per coloro che sono inoccupati, disoccupati o sospendono/conservano lo stato di disoccupazione: essere iscritti nelle liste di cui all’art. 8 della legge n. 68/99 della Provincia di appartenenza; 2) Per coloro che sono occupati: essere in possesso della documentazione necessaria per l’iscrizione agli elenchi di cui all’art. 8 della legge n. 68/99 e della relazione conclusiva ai sensi del d.p.c.m. 13 gennaio 2000. I requisiti generali e specifici sopraindicati devono essere posseduti dai candidati alla data di scadenza del termine stabilito per la presentazione delle domande. TRATTAMENTO ECONOMICO Il trattamento economico verrà corrisposto nel rispetto delle norme contrattuali vigenti ed emanande del personale appartenente al Comparto Sanità. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE E DICHIARAZIONI DI RITO Coloro che intendono partecipare al concorso devono far pervenire domanda di ammissione redatta in carta semplice e diretta al Direttore generale dell’Istituto al seguente indirizzo: Brescia, Via A. Bianchi, 9 mediante: −− consegna a mano all’Ufficio Protocollo generale presso la sede di Brescia, o alle postazioni decentrate presso le sezioni. Si precisa che l’orario di apertura dell’Ufficio Protocollo generale (presso la sede di Brescia o presso le postazioni decentrate delle sezioni) è il seguente: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 15.30; −− spedizione a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento. In tal caso fa fede il timbro a data apposto dall’ufficio postale accettante. Si considerano comunque pervenute fuori tempo utile, qualunque ne sia la causa, le domande presentate all’ufficio postale accettante in tempo utile e recapitate all’Istituto oltre i 15 giorni dal termine Bollettino Ufficiale – 83 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 di scadenza del bando. L’Amministrazione declina ogni responsabilità per eventuali smarrimenti e ritardi nella consegna della domanda anche quando la stessa risulti spedita prima della scadenza dei termini. −− Presentazione direttamente all’U.O. Gestione del Personale - via Bianchi 9 - Brescia - dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 15.30; −− Invio, ai sensi dell’art. 65 del Codice dell’Amministrazione Digitale e del d.p.c.m. 6 maggio 2009, della domanda e dei relativi allegati, tramite l’utilizzo di una propria casella di posta elettronica certificata (PEC o CEC-PAC) in cui le credenziali di accesso sono state rilasciate previa identificazione del titolare, esclusivamente all’indirizzo e-mail [email protected]. La domanda e la documentazione allegata devono essere inviate con una sola ed unica trasmissione. A tal fine sono consentite le seguenti modalità di predisposizione dei file, contenenti tutta la documentazione che sarebbe stata oggetto dell’invio cartaceo: 1)file sottoscritti con firma digitale valida e rilasciata da un certificatore accreditato (formato pdfp7m); 2) file in formato pdf ottenuto dalla scansione dei documenti sottoscritti con firma autografa del candidato, comprensivo della scansione di un documento d’identità valido. L’invio tramite PEC o CEC-PAC, come sopra descritti, sostituisce a tutti gli effetti l’invio cartaceo tradizionale ed equivale automaticamente ad elezione di domicilio informatico per eventuali future comunicazioni da parte dell’Istituto nei confronti del candidato, valido ad ogni effetto giuridico ai fini del rapporto. Si precisa che nel caso in cui il candidato decida di presentare la domanda tramite PEC o CEC-PAC il termine ultimo di invio resta comunque fissato nel giorno di scadenza del bando. Le sopradescritte modalità di trasmissione telematica della domanda e della documentazione allegata, per il candidato che intende avvalersene, si intendono tassative. La domanda e i documenti richiesti dovranno pervenire a pena di esclusione dal concorso, entro il 30° giorno successivo a quello della data di pubblicazione dell’estratto del bando di concorso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Qualora detto giorno sia festivo, il termine è prorogato al 1° giorno successivo non festivo. La domanda dovrà portare la precisa indicazione del concorso al quale l’aspirante intende partecipare. Il recapito della domanda rimane ad esclusivo rischio del mittente, ove la stessa, per qualsiasi motivo, non dovesse giungere a destinazione in tempo utile. Nella domanda i candidati dovranno dichiarare sotto la loro responsabilità, consapevoli delle conseguenze civili e penali in caso di dichiarazioni mendaci, in base a quanto stabilito dagli artt. 75 e 76 del d.p.r. 445/2000, quanto segue: a)la data e il luogo di nascita e residenza; b)il possesso: −− della cittadinanza italiana, salvo le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti. Sono equiparati ai cittadini italiani i cittadini della Repubblica di San Marino e della Città del Vaticano; oppure −− della cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione Europea; oppure −− dello status di familiari di cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea, non aventi la cittadinanza di uno Stato membro dell’Unione Europea, che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente (articolo 38, comma 1 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dall’articolo 7, comma 1, della legge 6 agosto 2013, n. 97); oppure −− della cittadinanza di Paesi terzi all’Unione Europea con titolarità del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo (articolo 38, comma 3-bis del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dall’articolo 7, comma 1, della legge 6 agosto 2013, n. 97); oppure −− della cittadinanza di Paesi terzi all’Unione Europea con titolarità dello status di «rifugiato» o di «protezione sussi- diaria» (articolo 25 del d.lgs. 19 novembre 2007, n. 251, come modificato dall’articolo 7, comma 2, della legge 6 agosto 2013, n. 97, e articolo 38, comma 3-bis del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dall’articolo 7, comma 1, della legge 6 agosto 2013, n. 97); c)il Comune d’iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime (per i cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea sarà valida la dichiarazione della situazione corrispondente all’ordinamento dello Stato di appartenenza); d)di non aver riportato condanne penali e di non avere procedimenti penali pendenti ovvero di aver riportato condanne penali e/o di avere procedimenti penali pendenti (specificare quali); e) la posizione nei riguardi degli obblighi militari; f) gli eventuali servizi prestati presso Pubbliche Amministrazioni e le eventuali cause di risoluzione di precedenti rapporti di pubblico impiego; g)di non essere stato dispensato dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione per aver conseguito lo stesso tramite la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile; h) di possedere l’idoneità fisica all’impiego in relazione al posto a concorso; i)di essere in possesso del titolo di studio richiesto per l’ammissione; j)che le eventuali fotocopie allegate sono conformi all’originale; k) di autorizzare l’Istituto al trattamento dei propri dati personali, ai sensi del d.lgs. n. 196/2003, per fini inerenti all’espletamento della procedura concorsuale; l) il domicilio eletto per le comunicazioni relative al concorso, con l’indicazione del numero di avviamento postale ed il recapito telefonico; m)Eventuale dichiarazione, ai sensi della legge n. 413/1993, attestante la propria obiezione di coscienza ad ogni atto connesso con la sperimentazione animale. Nella domanda gli aspiranti, cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea, dovranno dichiarare sotto la loro responsabilità, di possedere, ai fini dell’accesso ai posti della Pubblica Amministrazione, i seguenti requisiti: a)di godere dei diritti civili e politici anche negli Stati di appartenenza e provenienza; b)di essere in possesso, fatta eccezione della titolarità della cittadinanza italiana, di tutti i requisiti previsti per i cittadini della Repubblica; c) di avere adeguata conoscenza della lingua italiana. I beneficiari della legge 5 febbraio 1992 n. 104 devono specificare nella domanda di ammissione, qualora lo ritengano indispensabile, gli ausili eventualmente necessari per sostenere le prove previste, in relazione al proprio handicap, nonché l’eventuale necessità di tempi aggiuntivi. La mancata sottoscrizione costituisce motivo di esclusione dal concorso. Dovranno essere rese note, con lettera raccomandata in carta semplice richiamando la domanda di ammissione al concorso, le variazioni del domicilio che si verificassero fino all’esaurimento del concorso. L’Amministrazione non assume responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendenti da inesatte indicazioni del recapito da parte del concorrente oppure di mancata o tardiva comunicazione del cambiamento di indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o di forza maggiore. In ottemperanza al d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 «Codice in materia di protezione dei dati personali» ed alla normativa in materia di sicurezza dei dati, i dati personali saranno trattati unicamente per le finalità imposte dalla legge. DOCUMENTI RICHIESTI PER LA PARTECIPAZIONE AL CONCORSO Agli effetti della valutazione di ammissibilità e della valutazione di merito il candidato dovrà allegare alla domanda un curriculum vitae datato e firmato redatto nelle forme dell’autocertificazione. Nell’ambito del suddetto curriculum l’aspirante dovrà dettagliare le esperienze formative e professionali che ritiene utile segnalare in quanto attinenti al posto a selezione. – 84 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 In ogni caso, la dichiarazione resa dal candidato - in quanto sostitutiva a tutti gli effetti della relativa certificazione - deve contenere tutti gli elementi necessari alla valutazione del titolo o dell’esperienza che il candidato intende segnalare; l’omissione anche di un solo elemento comporta la non valutazione del titolo dichiarato. Le pubblicazioni potranno essere presentate in fotocopia semplice autenticate dal candidato mediante dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà attestante che le copie dei lavori specificamente elencati sono conformi agli originali. I candidati sono invitati ad utilizzare la modulistica pubblicata sul sito internet dell’Istituto nella sezione «Modulistica on-line». Si fa presente che ai sensi degli articoli 40 e seguenti del d.p.r. 445/2000, così come integrati dall’articolo 15 della l. 183/2011, NON POSSONO ESSERE ACCETTATI CERTIFICATI rilasciati da Pubbliche Amministrazioni o da Gestori di Pubblici Servizi. Nella dichiarazione relativa ai servizi deve essere attestato se ricorrano le condizioni di cui all’ultimo comma dell’art. 46 del d.p.r. 20 dicembre 1979 n. 761 in presenza delle quali il punteggio di anzianità deve essere ridotto. In caso positivo, nell’attestazione deve essere precisata la misura della riduzione di punteggio. Relativamente ai servizi si sottolinea quanto segue: •il servizio militare deve essere certificato mediante la presentazione del foglio matricolare o autocertificato ai sensi dell’art. 46 del d.p.r. 445/2000; al fine di consentire una corretta valutazione dovranno essere indicati a) l’esatto periodo di svolgimento, b) la qualifica rivestita, c) la struttura presso la quale è stato prestato; Sono inoltre invitati a presentare: 1) tutti i titoli, documenti e pubblicazioni che nel proprio interesse riterranno opportuno presentare agli effetti della valutazione di merito; 2) un elenco in carta semplice dei documenti presentati. La documentazione presentata in lingua straniera deve essere corredata da certificato, in originale o fotocopia autenticata, con le modalità previste dalla legge, riportante la traduzione in lingua italiana. Non è consentita la produzione di nuovi documenti posteriormente alla data di scadenza del presente bando. L’esclusione dal concorso per difetto dei requisiti prescritti è disposta con motivata determinazione dirigenziale. ASSUNZIONE IN SERVIZIO I concorrenti chiamati dovranno assumere servizio alla data riportata nel contratto individuale di lavoro previsto dal CCNL. Decade dall’impiego chi abbia presentato documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile. La stessa sanzione è applicata in caso di dichiarazioni false. Agli effetti economici l’assunzione decorre dalla data di effettivo inizio. COMMISSIONE ESAMINATRICE Ai sensi delle vigenti norme di legge, spetta ad un’apposita Commissione Esaminatrice, nominata dal Direttore generale dell’Ente, formare la graduatoria di merito dei candidati giudicati idonei in base ai titoli presentati e alle risultanze degli esami ai quali gli stessi saranno sottoposti. MATERIE E PROVE D’ESAME Gli esami consistono in una PROVA SCRITTA, una PROVA PRATICA e una PROVA ORALE, vertenti sui seguenti argomenti: −− Conoscenza di base delle principali metodiche applicabili all’analisi degli alimenti e della sanità animale con particolare riferimento alle prove sierologiche, microbiologiche, chimiche e di biologia molecolare; −− Conoscenza di base dell’utilizzo di strumenti informatici; −− Organizzazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna sia dal punto di vista strutturale che funzionale e competenza degli Istituti Zooprofilattici Nazionali; −− Norme sulla prevenzione e protezione e sicurezza, buone prassi di laboratorio; −− Legislazione sanitaria con particolare riferimento alla legislazione degli Istituti Zooprofilattici; Nel corso della prova orale la Commissione Esaminatrice procederà alla verifica della conoscenza di elementi di informatica e della conoscenza della lingua inglese. CRITERI PER TITOLI ED ESAMI I punteggi per i titoli e le prove d’esame sono complessivamente 100, così ripartiti: a)30 punti per i titoli; b)70 punti per le prove d’esame. I punti per le prove d’esame sono così ripartiti: a)30 punti per la prova scritta; b)20 punti per la prova pratica; c) 20 punti per la prova orale. I punti per la valutazione dei titoli sono così ripartiti fra le seguenti categorie: a)titoli di carriera: fino ad un massimo di punti 15; b) titoli accademici e di studio: fino ad un massimo di punti 4; c)pubblicazioni e titoli scientifici: fino ad un massimo di punti 3; d)curriculum formativo e professionale: fino ad un massimo di punti 8. VALUTAZIONE DELLE PROVE D’ESAME Il superamento della prova scritta è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza espressa in termini numerici di almeno 21/30. Il superamento della prova pratica e della prova orale è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza espressa in termini numerici di almeno 14/20. L’ammissione alla prova pratica è subordinata al superamento della prova scritta e l’ammissione alla prova orale è subordinata al superamento della prova pratica. E’ escluso dalla graduatoria il candidato che non abbia conseguito in ciascuna delle prove di esame la prevista valutazione di sufficienza. DIARIO DELLE PROVE Il diario delle prove verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica - 4° Serie Speciale Concorsi ed esami - non meno di quindici giorni prima dell’inizio delle prove medesime, ovvero in caso di numero esiguo di candidati, verrà comunicato agli stessi con raccomandata con avviso di ricevimento. Il diario delle prove verrà comunque pubblicato almeno 20 giorni prima della prova scritta sul sito istituzionale dell’Ente. La mancata presenza del candidato ad una sola delle prove d’esame, rende inefficace la partecipazione al concorso. Per sostenere le prove d’esame i candidati devono presentarsi muniti di un documento di identità personale (carta d’identità, passaporto, patente automobilistica, ecc.). E’ tassativamente vietato utilizzare nei locali della prova d’esame telefonini cellulari o altri strumenti tecnici che consentono di comunicare con l’esterno. All’inizio delle prove, la Commissione Esaminatrice provvederà al ritiro degli strumenti stessi. Le disposizioni di cui alla legge n. 125 del 10 aprile 1991 sono parte integrante del presente bando, in quanto sono garantite le pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro così come previsto dall’art. 57 del d.lgs. 165/2001. La prove del concorso non possono aver luogo nei giorni festivi, né nei giorni di festività religiose ebraiche o valdesi. Per quanto non espressamente previsto nel presente bando, si intendono qui richiamate le norme di legge vigenti in materia. L’Amministrazione si riserva la facoltà di modificare, prorogare, sospendere o revocare tutto o in parte il presente avviso, dandone comunicazione agli interessati. Per informazioni o chiarimenti gli interessati possono rivolgersi all’Unità Operativa «Gestione del Personale» dell’Istituto in Brescia, via A. Bianchi n. 9 (telefono: 030/2290568 - 030/2290346) dalle ore 10,00 alle ore 12,30 di ogni giorno feriale, escluso sabato. N.B. = Si precisa che le dichiarazioni contenute nella domanda di partecipazione al concorso costituiscono dichiarazioni sostitutive di certificazione e di dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà ai sensi del d.p.r. 28 dicembre 2000 n. 445. Si informa che in ottemperanza a quanto stabilito dagli artt. 71 e seguenti del d.p.r. 28 dicembre 2000 n. 445, l’Amministrazione è tenuta a procedere ad idonei controlli sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive. Brescia, 16 dicembre 2014 Il dirigente responsabile u.o. gestione del personale Marina Moreni Bollettino Ufficiale – 85 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 D) ESPROPRI Commissioni provinciali espropri Commissione provinciale espropri di Milano Provvedimento n. 24/2014 del 2 dicembre 2014. Determinazione indennità di asservimento - Lavori di costruzione nuova linea Metropolitana M5 da Garibaldi a Monza Bettola - Tratta Garibaldi Bignami Oggetto: Determinazione indennità di asservimento. Opera: Lavori di costruzione Nuova Linea Metropolitana di Milano M5 da Garibaldi a Monza Bettola – tratta Garibaldi Bignami Ente richiedente: Metro 5 s.p.a. SINTESI PROVVEDIMENTO: La Commissione regolarmente costituita, −− presieduta dal Presidente delegato, dott. Ing. Ettore Guglielmino, −− Visto il d.p.r. 327/01, ha determinato, all’unanimità, le seguenti indennità, come risultanti dalla decisione della Commissione di cui al verbale 7/2014: Immobili in Comune di Milano Ditta CONDOMINIO DI VIA LANCIANO – BRACCIANO C.F. 95539400150 CONDOMINIO DI VIA FRANCESCO VIGANO’ N. 6-8 C.F. 97376620155 Fg Mapp Superficie in asservimento (mq) Valore di mercato del terreno (Euro/mq) Indennità totale (Euro) 226 474 57 105,00 5.985,00 266 163 178 105,00 18.690,00 Il presidente delegato Ettore Guglielmino La segretaria Francesca Bonacina Commissione provinciale espropri di Milano Provvedimento n. 25/2014 del 2 dicembre 2014. Determinazione indennità di esproprio. Lavori di costruzione nuova linea Metropolitana di Milano M5 da Garibaldi a Monza Bettola - Tratta Garibaldi San Siro Oggetto: Determinazione indennità di esproprio. Opera: Lavori di costruzione Nuova Linea Metropolitana di Milano M5 da Garibaldi a Monza Bettola – tratta Garibaldi San Siro. Ente richiedente: Metro 5 Lilla SINTESI PROVVEDIMENTO: La Commissione regolarmente costituita, −− presieduta dal Presidente delegato, dott. Ing. Ettore Guglielmino, −− Visto il d.p.r. 327/01, ha determinato, all’unanimità, le seguenti indennità, come risultanti dalla decisione della Commissione di cui al verbale 7/2014: Immobili in Comune di Milano Ditta Catastale s.p.a. IPER MONTEBELLO C.F. 03585750155 L’indennità per le aree in occupazione anticipata va calcolata dal soggetto beneficiario dell’esproprio in ragione di 1/12 per ogni anno sulla base del valore di mercato dell’area e, per ogni mese o frazione di mese, 1/12 di quella annua e dovrà essere computata in base all’effettiva durata dell’occupazione stessa Fg Mapp Superficie in esproprio (mq) Valore di mercato del terreno (Euro/mq) Indennità totale (Euro) 257 205 ex 202 38 400,00 15.200,00 Il presidente delegato Ettore Guglielmino La segretaria Francesca Bonacina – 86 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Province Provincia di Brescia Decreto n. 108 di esproprio e di occupazione temporanea di aree. Snam Rete Gas s.p.a. - Costruzione metanodotto «Ampliamento impianto di Azzano Mella» IL DIRIGENTE DEL SETTORE GRANDI INFRASTRUTTURE Vista la legge regionale 5 gennaio 2000 n. 1 e la deliberazione della Giunta regionale della Lombardia n. VII/5760 in data 27 luglio 2001 di definizione di modalità di passaggio dei trasferimenti e delle deleghe in materia di espropriazione per pubblica utilità e di occupazione temporanea a partire dal 1 ottobre 2001. Preso atto che con deliberazione G.P. n. 244 RV del 2 luglio 2002 è stato modificato il quadro organizzativo dell’Ente ed in particolare è stata trasferita la materia degli espropri presso l’Area Tecnica Settore Servizi Tecnici Amministrativi Generali. Richiamate l’istanza in data 23 ottobre 2013 e, a seguito del frazionamento delle aree in data 13 novembre 2014 prot. n. 2014/290700, l’istanza pervenuta in data 18 novembre 2014 pec. n. 2014/00141897, con la quale la società Snam Rete Gas s.p.a., con sede legale in San Donato Milanese (MI) - Piazza Santa Barbara, 7 ha chiesto l’emissione del decreto di esproprio e di occupazione temporanea di aree necessarie per la realizzazione dei lavori in oggetto. Si precisa che l’occupazione temporanea, necessaria per l’esecuzione dei lavori, è prevista per anni due (2 ). Richiamato il provvedimento n. 4181 del 16 settembre 2013 del Dirigente del Settore Grandi Infrastrutture. Ricordato che il progetto è stato predisposto nel rispetto del d.m. 24 novembre 1984 e che i criteri adottati nella progettazione sono quelli di minor pregiudizio possibile alle proprietà private, compatibilmente con le esigenze di sicurezza e stabilità dell’opera medesima. Considerato che è indispensabile per la realizzazione dell’impianto di metanodotto avere la disponibilità dei fondi di proprietà privata al fine di occuparli per un periodo di 24 mesi necessari per l’ esecuzione dei lavori. – non si ritiene possibile applicare l’iter previsto dall’art. 20 del d.p.r 8 giugno 2001 n. 327, a causa dell’urgenza come meglio sopra descritta per la realizzazione delle opere. Dato atto che: −− ai sensi dell’art. 22 del d.p.r. 327/2001, qualora l’avvio dei lavori rivesta carattere di urgenza tali da non consentire l’applicazione dell’art. 20, il decreto definitivo di esprorio può essere emanato ed eseguito sulla base della determinazione dell’indennità di esproprio, senza particolari indagini o formalità. −− ai sensi dell’art. 52-sexies del d.p.r. 327/2001 il decreto definitivo di esproprio dispone l’occupazione temporanea delle aree necessarie alla realizzazione delle opere e indica l’ammontare delle relative indennità. Riconosciuta la regolarità della procedura instaurata; Richiamati: −− il decreto 17 aprile 2008 del Ministero dello Sviluppo Economico; −− il d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 e s.m.i., come modificato dal d.lgs. 27 dicembre 2004 n. 330 −− la legge regionale 12 dicembre 2003 n. 26; −− la legge regionale n. 3 del 4 marzo 2009; DECRETA Art. 1 - E’ disposto a favore della società Snam Rete Gas s.p.a., con sede in San Donato Milanese (MI), l’esproprio del mappale n. 399 (ex 386/a) del foglio 9 di mq 4200 del Comune di Azzano Mella (BS). Totale indennità offerta a corpo euro 54600,00 (euro cinquataquattromilaseicento/00). La parte oggetto di esproprio è colorata in colore rosso, nell’allegata planimetria alla sc. 1:2000 del foglio 9 del Comune di Azzano Mella (BS), facente parte integrante del presente provvedimento(omissis). L’esproprio è necessario per la costruzione di un manufatto accessorio fuori terra. Art. 2 - E’ disposta e si autorizza a favore della società Snam Rete Gas s.p.a. l’occupazione temporanea per due (2) anni di parte del mappale n. 400 (ex 386 /b) del foglio 9 di mq 5571 del Comune di Azzano Mella (BS). Totale indennità offerta euro 5460.00 (euro cinquemilaquattrocentosessanta/00). La parte oggetto di occupazione temporanea è colorata in colore verde, nell’allegata planimetria alla sc. 1:2000 del foglio 9 del Comune di Azzano Mella (BS), facente parte integrante del presente provvedimeno (omissis). L’occupazione temporanea è necessaria per l’esecuzione dei lavori. Art. 3 - All’atto dell’effettiva occupazione degli immobili, i tecnici incaricati provvederanno a redigere il verbale di immissione in possesso; lo stato di consistenza del bene può essere compilato anche successivamente alla redazione del verbale di immissione in possesso, senza ritardo e prima che sia mutato lo stato dei luoghi. Lo stato di consistenza e il verbale di immissione dovranno essere redatti in contraddittorio con il proprietario o, in caso di assenza o di rifiuto, con la presenza di almeno due testimoni che non siano dipendenti del beneficiario dell’espropriazione. Possono partecipare alle operazioni i titolari di diritti reali o personali sul bene. Art. 4 - L’avviso di convocazione per la redazione dello stato di consistenza e presa di possesso, contenente l’indicazione del luogo, del giorno e dell’ora, dovrà essere notificato dalla società Snam Rete Gas s.p.a. almeno 7 giorni prima al proprietario del fondo e potrà avvenire contestualmente alla notifica del presente decreto. Art. 5 - L’indennità per l’occupazione delle aree, come meglio quantificata nell’allegata tabella, è stata determinata ai sensi dell’art. 52 octies del d.p.r. 327/2001. In caso di mancato accordo, su istanza di chi vi abbia interesse, l’indennità viene definita dalla Commissione Provinciale Espropri. Art. 6 - L’indennità definitiva è stabilita come da tabella allegata (omissis) Ai sensi delle vigenti norme, sono inoltre suscettibili d’indennizzo i fabbricati, i manufatti, le opere di urbanizzazione e le essenze arboree di pregio insistenti sui fondi espropriati, rimossi per l’esecuzione delle opere e non ripristinati al termine degli stessi. Detti elementi, da rilevarsi in sede di esecuzione dell’ occupazione, verranno liquidati, ai sensi degli art. 32-38 del d.p.r. 327/2001, in base al loro valore venale, tenuto conto dello stato di manutenzione in cui si trovano. Art. 7 - Il proprietario espropriando, entro trenta giorni dalla presa di possesso, deve comunicare alla Snam Rete Gas s.p.a, e per conoscenza all’autorità espropriante, ovvero alla Provincia di Brescia - Settore Grandi Infrastrutture - P.za T. Brusato n. 20 - 25121 Brescia, (tel. 030/3749861 - mail: [email protected]) . se intende accettare l’indennità con l’avvertenza che, in caso di silenzio, la stessa si intende rifiutata. La dichiarazione di accettazione è irrevocabile. Art. 8 - Nel caso il proprietario non condivida la valutazione del presente decreto, può, entro 30 giorni dalla presa di possesso, presentare osservazioni scritte e depositare documenti o - nei modi e nei tempi previsti dall’art. 21 d.p.r. 327/2001 - designare un tecnico di propria fiducia affinchè - unitamente a un tecnico nominato dalla Provincia di Brescia e un terzo indicato dal Presidente del Tribunale Civile - definisca l’indennità definitiva di esproprio . Bollettino Ufficiale – 87 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Nel caso il proprietario non intenda avvalersi di un tecnico di sua fiducia, l’autorità espropriante chiederà la determinazione dell’indennità alla Commissione Provinciale Espropri. Art. 9 - Il presente decreto dovrà essere notificato ai proprietari nelle forme degli atti processuali civili, con un avviso contenente l’indicazione del luogo, dell’ora in cui è prevista l’esecuzione del decreto di asservimento, almeno sette giorni prima di essa. Tale esecuzione ha luogo con l’immissione nel possesso e con la redazione del verbale di stato di consistenza dei beni, prima che sia mutato lo stato dei luoghi. Il presente decreto sarà, a cura e spese del beneficiario, registrato e trascritto senza indugio presso i competenti Uffici. Art. 10 - Il presente decreto sarà inviato dal Settore Grandi Infrastrutture della Provincia di Brescia all’Ufficio del Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia per la pubblicazione a titolo gratuito. Art. 11 - Avverso il presente decreto può essere opposto ricorso al competente Tribunale Amministrativo Regionale entro il termine di 60 (sessanta) giorni dalla notifica dello stesso, o mediante ricorso straordinario al Presidente della Repubblica nel termine di 120 (centoventi) giorni. Il dirigente del settore grandi infrastrutture Carlo Faccin Provincia di Brescia Decreto n. 02/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. VII «Bagnolo Mella-Seniga». Realizzazione di pista ciclabile dal bivio per Seniga/ Alfianello al limite del centro abitato di Pralboino. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati IL DIRIGENTE Premesso che, essendo la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza del progetto di cui si tratta, intervenuta con deliberazione della Giunta provinciale n. 538 del 25 novembre 2002, è da applicarsi al procedimento de quo la normativa precedente all’entrata in vigore del T.U. sulle espropriazioni. Visto l’art. 57 del d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 («Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità») e successive modifiche ed integrazioni, entrato in vigore il 30 giugno 2003, il quale prevede che le disposizioni in esso contenute non si applicano ai progetti per i quali, alla data di entrata in vigore dello stesso decreto, sia intervenuta la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza; che, in tale caso, continuano ad applicarsi le normative vigenti a tale data. Richiamati: •il decreto n. 34/03/ESPR del 18 agosto 2003, in esecuzione del quale in data 24 settembre 2003, previa compilazione del relativo verbale di stato di consistenza, la Provincia di Brescia è stata immessa nel possesso degli immobili necessari alla realizzazione dei lavori in oggetto; •il decreto n. 35/03/ESPR del 18 agosto 2003 di determinazione dell’indennità provvisoria di espropriazione. Accertato che la ditta proprietaria ARCARI GIANFRANCO - ARCARI MICHELA ha sottoscritto l’accordo di cessione volontaria delle aree. Dato atto che, con frazionamenti tipo n. 83751/05 del 10 marzo 2005 e n. 83729/05 del 5 aprile 2005, sono state determinate le superfici effettive necessarie per la realizzazione dei lavori in oggetto ed attribuiti i nuovi numeri catastali identificativi dei mappali risultanti dai medesimi frazionamenti. Accertato che il pagamento dell’indennità spettante alla ditta sopracitata è stato disposto con determinazione dirigenziale n. 3862 del 12 novembre 2003. Visto il d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 («Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità») e successive modifiche e integrazioni. Vista la l.r. 4 marzo 2009 n. 3 («Norme regionali in materia di espropriazioni per pubblica utilità»). DECRETA Art. 1 - Sono definitivamente espropriati a favore della Provincia di Brescia gli immobili, siti in Comune di Pralboino, necessari sulla S.P. VII «Bagnolo Mella-Seniga» per la realizzazione di pista ciclabile dal bivio per Seniga/Alfianello al limite del centro abitato di Pralboino, come identificati di seguito. Identificazione catastale COMUNE CENSUARIO DI PRALBOINO Ditta proprietaria U.N. 1 OMISSIS Fg. 3 Mappale 601 (ex 125) Qualità sem.irr. Superficie (ha) 00.02.30 Superficie di esproprio (m2) 230 Indennità pagata (€) € 1.022,51 SPESE PER LA REGISTRAZIONE E TRASCRIZIONE DEGLI IMMOBILI *Imposta ** Imposte di Registro Ipotecaria e (9% Indennità Catastale Imposta minima di € 1.000,00) (€) € 92,03 (€ 50,00+ € 50,00xU.N.) (€) € 100,00 TOTALE € 1.022,51 € 1.000,00 € 100,00 * Imposta di Registro, **Imposta Ipotecaria ed Imposta Catastale, calcolate in applicazione del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 ed alla Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014. Art. 2 - Il presente decreto, a cura e spese dell’ente espropriante suddetto, sarà registrato nonché trascritto, in termini d’urgenza, presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Art. 3 - Dalla data di esecutività del presente decreto e dalla trascrizione dello stesso, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati possono essere fatti valere esclusivamente sull’indennità. Art. 4 - Contro il presente provvedimento può essere presentato ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data della sua piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla stessa data. Il dirigente Carlo Faccin – 88 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Provincia di Brescia Decreto n. 03/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. 11 «Orzinuovi - Borgo San Giacomo - Confine Mantovano». Costruzione variante nord dell’abitato di Gottolengo. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati IL DIRIGENTE Premesso che, essendo la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza del progetto di cui si tratta, intervenuta con deliberazione della Giunta provinciale n. 258 del 27 giugno 2003, è da applicarsi al procedimento de quo la normativa precedente all’entrata in vigore del T.U. sulle espropriazioni. Visto l’art. 57 del d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 («Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità») e successive modifiche ed integrazioni, entrato in vigore il 30 giugno 2003, il quale prevede che le disposizioni in esso contenute non si applicano ai progetti per i quali, alla data di entrata in vigore dello stesso decreto, sia intervenuta la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza; che, in tale caso, continuano ad applicarsi le normative vigenti a tale data. Richiamati: •il decreto n. 02/04/ESPR del 12 gennaio 2004, in esecuzione del quale in data 27 febbraio 2004, previa compilazione del relativo verbale di stato di consistenza, la Provincia di Brescia è stata immessa nel possesso degli immobili necessari alla realizzazione dei lavori in oggetto; •il decreto n. 03/04/ESPR del 12 gennaio 2004 di determinazione dell’indennità provvisoria di espropriazione. Accertato che la ditta proprietaria BONI ALBERTO - BONI DANIELA - BONI LAURA - BONI SILVIA ha sottoscritto gli accordi di cessione volontaria delle aree protocollo 0014877/04-0014879/04 del 2 febbraio 2004 e 0019929/04-0019923/04 del 9 febbraio 2004. Dato atto che, con frazionamenti tipo n. 166148/06-166227/06-166237/06-166264/06 del 15 giugno 2006, sono state determinate le superfici effettive necessarie per la realizzazione dei lavori in oggetto ed attribuiti i nuovi numeri catastali identificativi dei mappali risultanti dai medesimi frazionamenti. Accertato che l’indennità spettante alla ditta sopracitata è stata liquidata con determinazione dirigenziale n. 2945 del 10 ottobre 2007, come da mandati n. 13251 del 29 ottobre 2007 e n. 13293 del 30 ottobre 2007. Visto il d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 («Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità») e successive modifiche e integrazioni. Vista la l.r. 4 marzo 2009 n. 3 («Norme regionali in materia di espropriazioni per pubblica utilità»). DECRETA Art. 1 - Sono definitivamente espropriati a favore della Provincia di Brescia gli immobili, siti in Comune di Gottolengo, necessari sulla S.P. 11 «Orzinuovi - Borgo San Giacomo - Confine Mantovano» per la costruzione variante nord dell’abitato di Gottolengo, come identificati di seguito. Identificazione catastale COMUNE CENSUARIO DI GOTTOLENGO Ditta proprietaria U.N. 1 OMISSIS Fg. Mappale Qualità 12 292 (ex 264) sem. irr 12 293 (ex 264) sem. irr TOTALE SPESE PER LA REGISTRAZIONE E TRASCRIZIONE DEGLI IMMOBILI Superficie (ha) Superficie di esproprio (m2) Indennità pagata (€) 00.09.50 00.17.50 950 1.750 *Imposta di Registro (9% Indennità Imposta minima di € 1.000,00) (€) ** Imposte Ipotecaria e Catastale (€ 50,00+ € 50,00xU.N.) (€) € 15.066,00 € 1.355,94 € 100,00 € 15.066,00 € 1.355,94 € 100,00 * Imposta di Registro, **Imposta Ipotecaria ed Imposta Catastale, calcolate in applicazione del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 ed alla Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014. Art. 2 - Il presente decreto, a cura e spese dell’ente espropriante suddetto, sarà registrato nonché trascritto, in termini d’urgenza, presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Art. 3 - Dalla data di esecutività del presente decreto e dalla trascrizione dello stesso, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati possono essere fatti valere esclusivamente sull’indennità. Art. 4 - Contro il presente provvedimento può essere presentato ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data della sua piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla stessa data. Il dirigente Carlo Faccin Provincia di Brescia Decreto n. 04/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. BS ex S.S. 11 «Padana Superiore». Riqualificazione e costruzione della terza corsia della Tangenziale Sud di Brescia. I lotto. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati IL DIRIGENTE Premesso che, con determinazione dirigenziale n. 4828 del 30 dicembre 2003, veniva preso atto dell’approvazione del progetto definitivo dei lavori in oggetto avvenuta in sede di conferenza dei Servizi riunitasi il 19 dicembre 2003 e che, ai sensi del primo comma lettera b) dell’art. 12 del d.p.r. 327/01 s.m.i., l’approvazione del progetto equivale a dichiarazione di pubblica utilità dei suddetti lavori. Bollettino Ufficiale – 89 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Richiamati i decreti n. 01/04/ESPR - 08/04/ESPR - 09/04/ESPR - 10/04/ESPR del 10 marzo 2004 e n. 10/06/ESPR - 11/06/ESPR del 23 febbraio 2006 di occupazione anticipata preordinata all’espropriazione e indicazione della misura dell’indennità a titolo provvisorio, in esecuzione dei quali in data 25 marzo 2004 - 29 marzo 2004 - 30 marzo 2004 - 31 marzo 2004 e 30 marzo 2006 - 21 aprile 2006, previa compilazione del relativo verbale di stato di consistenza, la Provincia di Brescia è stata immessa nel possesso degli immobili necessari alla realizzazione dei lavori in oggetto indicati. Accertato che le ditte proprietarie hanno sottoscritto i rispettivi accordi di cessione volontaria delle aree interessate dai sopracitati lavori. Dato atto che, con frazionamenti tipo n. 53720/10-53777/10 del 18 febbraio 2010, n. 444636/09 del 12 aprile 2010, n. 128464/10 del 6 maggio 2010, n. 233461/10 del 21 luglio 2010, n. 155212/10-263576/10 del 26 agosto 2010, n. 293148.1/14 del 14 novembre 2014, sono state determinate le superfici effettive necessarie per la realizzazione dei lavori in oggetto ed attribuiti i nuovi numeri catastali identificativi dei mappali risultanti dai medesimi frazionamenti. Accertato che il pagamento dell’acconto delle indennità spettanti alle ditte proprietarie è stato disposto con determinazioni dirigenziali n. 132 del 27 gennaio 2006, n. 2552 del 20 settembre 2006, n. 1677 del 8 giugno 2007, n. 3013 del 16 ottobre 2007, n. 543 del 11 marzo 2008, come da mandati n. 1560 del 16 febbraio 2006, n. 12115-12116 del 11 ottobre 2006, n. 8013 del 16 luglio 2007, n. 13872 del 14 novembre 2007, n. 4906 del 10 aprile 2008 e che è attualmente in corso l’iter di pagamento del saldo delle indennità alle medesime ditte. Visto il d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 («Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità») e successive modifiche e integrazioni. Vista la l.r. 4 marzo 2009 n. 3 («Norme regionali in materia di espropriazioni per pubblica utilità»). DECRETA Art. 1 - Sono definitivamente espropriati a favore della Provincia di Brescia gli immobili, siti in comune di Brescia, necessari sulla S.P. BS ex S.S. 11 «Padana Superiore» per la riqualificazione e costruzione della terza corsia della Tangenziale Sud di Brescia, I lotto, come identificati nell’allegato elenco. Identificazione catastale COMUNE CENSUARIO DI BRESCIA U.N. Ditta proprietaria Fg. Mappale 1 OMISSIS 161 395 (ex 248) 2 OMISSIS 161 393 (ex 284) 199 525 (ex 478) 527 (ex 489) 531 (ex 487) 533 (ex 483) 564 (ex 495) 565 (ex 495) 566 (ex 539) 567 (ex 539) 568 (ex 538) 569 (ex 538) 570 (ex 536) 571 (ex 536) 574 (ex 532) 575 (ex 532) 576 (ex 530) 577 (ex 530) 580 (ex 526) 581 (ex 526) 582 (ex 524) 583 (ex 524) 3 OMISSIS Qualità f.u. d’acc. NCT area urb. prato rel.acq. es. rel.acq. es. sem.irr. arb. sem.irr. sem.irr. sem.irr. sem.irr. sem.irr. sem.irr. sem.irr. arb. sem.irr. arb. sem.irr. arb. sem.irr. arb. rel.acq. es. rel.acq. es. rel.acq. es. rel.acq. es. prato prato SuperfiSuperficie cie di (ha) esproprio (m2) Indennità pagata (€) SPESE PER LA REGISTRAZIONE E TRASCRIZIONE DEGLI IMMOBILI *Imposta ** Imposte di Registro Ipotecaria e (9% Indennità Catastale Imposta minima di € 1.000,00) (€) (€ 50,00+ € 50,00xU.N.) (€) 00.06.00 600 € 24.000,00 € 2.160,00 € 100,00 00.07.80 780 € 31.200,00 € 2.808,00 € 100,00 00.00.75 00.00.15 00.00.15 00.01.50 00.00.45 00.00.35 00.05.45 00.00.50 00.00.40 00.00.55 00.02.65 00.01.25 00.03.35 00.00.30 00.00.35 00.00.05 00.00.35 00.00.03 00.01.20 00.00.15 75 15 15 150 45 35 545 50 40 55 265 125 335 30 35 5 35 3 120 15 € 29.895,00 € 2.690,55 € 100,00 – 90 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Identificazione catastale COMUNE CENSUARIO DI BRESCIA OMISSIS 204 204 204 204 204 204 204 204 231 231 231 154 167 182 183 189 (ex 178) 196 (ex 1) 197 198 429 (ex 281) 430 (ex 281) 477 (ex 312) 5 OMISSIS 233 233 233 233 233 233 233 234 406 (ex 144) 410 (ex 50) 416 (ex 51) 418 (ex 151) 419 (ex 151) 427 (ex 53) 431 (ex 187) 299 (ex 203) 6 OMISSIS 234 234 297 (ex 184) 298 (ex 184) 4 vigneto rel.strad. sem.irr. sem.irr. sem.irr. nct a. urb sem.irr. sem.irr. rel.strad. rel.strad. b. ceduo orto irr. sem.irr. inc. prod. sem.irr. sem.irr. prato irr. prato irr. sem.irr. sem.irr. sem.irr. 00.00.20 00.02.15 00.00.02 00.00.18 00.16.55 00.10.75 00.00.75 00.00.45 00.00.90 00.00.65 00.02.25 20 215 2 18 1.655 1.075 75 45 90 65 225 € 45.305,00 € 4.077,45 € 100,00 00.05.50 00.04.25 00.00.10 00.00.20 00.00.05 00.07.25 00.14.90 00.18.65 550 425 10 20 5 725 1.490 1.865 € 33.848,50 € 3.046,37 € 100,00 00.05.50 00.15.50 550 1.550 € 30.240,00 € 2.721,60 € 100,00 € 194.488,50 € 17.503,97 € 600,00 TOTALE * Imposta di Registro, **Imposta Ipotecaria ed Imposta Catastale, calcolate in applicazione del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 ed alla Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014. Art. 2 - Il presente decreto, a cura e spese dell’ente espropriante suddetto, sarà registrato nonchè trascritto, in termini d’urgenza, presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Art. 3 - Dalla data di esecutività del presente decreto e dalla trascrizione dello stesso, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati possono essere fatti valere esclusivamente sull’indennità. Art. 4 - Contro il presente provvedimento può essere presentato ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data della sua piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla stessa data. Il dirigente Carlo Faccin Provincia di Brescia Decreto n. 05/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. ex S.S. 572 «Desenzano-Salò»/S.P. V «Cunettone-Tormini». Messa in sicurezza e razionalizzazione dei flussi di traffico transitanti. Intervento G: rotatoria all’intersezione tra la S.S. 45 bis e la S.P. IV in località Tormini in comune di Roè Volciano. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati IL DIRIGENTE Premesso che, essendo la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza del progetto di cui si tratta, intervenuta con deliberazione della Giunta provinciale n. 254 del 27 giugno 2003, è da applicarsi al procedimento de quo la normativa precedente all’entrata in vigore del T.U. sulle espropriazioni. Visto l’art. 57 del d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 («Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità») e successive modifiche ed integrazioni, entrato in vigore il 30 giugno 2003, il quale prevede che le disposizioni in esso contenute non si applicano ai progetti per i quali, alla data di entrata in vigore dello stesso decreto, sia intervenuta la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza; che, in tale caso, continuano ad applicarsi le normative vigenti a tale data. Richiamati: •il decreto n. 94/03/ESPR del 15 ottobre 2003, in esecuzione del quale in data 19 novembre 2003, previa compilazione del relativo verbale di stato di consistenza, la Provincia di Brescia è stata immessa nel possesso degli immobili di proprietà delle ditte interessate dai lavori in oggetto, tra le quali la ditta OLIFER s.r.l. ora OLIVATT s.r.l.; •il decreto n. 95/03/ESPR del 15 ottobre 2003 di determinazione dell’indennità provvisoria di espropriazione. Accertato che: •la ditta proprietaria OLIVATT s.r.l. non ha fornito alcuna comunicazione in merito all’accettazione dell’indennità provvisoria di espropriazione, come determinata nel sopracitato decreto n. 95/03/ESPR del 15 ottobre 2003; •con provvedimento n. 63/04 del 21 settembre 2004 la Commissione Provinciale Espropri ha determinato l’indennità definitiva di espropriazione e di occupazione di competenza della ditta OLIVATT s.r.l.; •con ordinanza n. 05/06/ESPR del 8 giugno 2006 è stata depositata c/o la Ragioneria Territoriale dello Stato - sezione di Brescia l’indennità definitiva di competenza della suddetta ditta OLIVATT s.r.l. Dato atto che, con frazionamenti tipo n. 212553/08 del 20 maggio 2008, sono state determinate le superfici effettive necessarie per la realizzazione dei lavori in oggetto ed attribuiti i nuovi numeri catastali identificativi dei mappali risultanti dai medesimi frazionamenti. Visto il d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 «Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità» e successive modifiche e integrazioni. Bollettino Ufficiale – 91 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Vista la l.r. 4 marzo 2009 n. 3 «Norme regionali in materia di espropriazioni per pubblica utilità». DECRETA Art. 1 - Sono definitivamente espropriati a favore della Provincia di Brescia gli immobili, siti in Comune di Roè Volciano, necessari sulla S.P. ex S.S. 572 «Desenzano-Salò» / S.P. V «Cunettone-Tormini» per la messa in sicurezza e razionalizzazione dei flussi di traffico transitanti; intervento G: rotatoria all’intersezione tra la S.S. 45 bis e la S.P. IV in località Tormini, come identificati di seguito. Identificazione catastale COMUNE CENSUARIO DI ROE’ VOLCIANO U.N. 1 Ditta proprietaria OMISSIS Fg. 6 6 Mappale 5362 (ex 4268) 5364 (ex 4269) Qualità Inc. prod. Inc. prod. Superficie (ha) Superficie di esproprio (m2) 00.01.01 00.00.18 TOTALE 101 18 Indennità pagata (€) SPESE PER LA REGISTRAZIONE E TRASCRIZIONE DEGLI IMMOBILI *Imposta di Registro ** Imposte (9% IndenIpotecaria e nità Catastale Imposta minima di € 1.000,00) (€) € 22,61 (€ 50,00+ € 50,00xU.N.) (€) € 2,03 € 100,00 € 22,61 € 1.000,00 € 100,00 * Imposta di Registro, **Imposta Ipotecaria ed Imposta Catastale, calcolate in applicazione del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 ed alla Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014. Art. 2 - Il presente decreto, a cura e spese dell’ente espropriante suddetto, sarà registrato nonché trascritto, in termini d’urgenza, presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Art. 3 - Dalla data di esecutività del presente decreto e dalla trascrizione dello stesso, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati possono essere fatti valere esclusivamente sull’indennità. Art. 4 - Contro il presente provvedimento può essere presentato ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data della sua piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla stessa data. Il dirigente Carlo Faccin Provincia di Brescia Decreto n. 06/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. BS ex S.S. 11 «Padana Superiore». Riorganizzazione a circolazione rotatoria intersezione con la via C. Marx in comune di Sirmione. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati IL DIRIGENTE Premesso che, con deliberazione della Giunta provinciale n. 276 del 28 giugno 2005, è stato approvato il progetto definitivo dell’opera di cui all’oggetto e che, ai sensi dell’art. 12 del d.p.r. 327/2001 s.m.i., tale approvazione equivale a dichiarazione di pubblica utilità. Richiamato il decreto n. 20/06/ESPR del 31 agosto 2006 di occupazione anticipata preordinata all’espropriazione e indicazione della misura dell’indennità a titolo provvisorio, in esecuzione del quale in data 27 settembre 2006, previa compilazione del relativo verbale di stato di consistenza, la Provincia di Brescia è stata immessa nel possesso degli immobili necessari alla realizzazione dei lavori in oggetto indicati. Dato atto che, con frazionamenti tipo n. 327982/08 del 13 agosto 2008, sono state determinate le superfici effettive necessarie per la realizzazione dei lavori in oggetto ed attribuiti i nuovi numeri catastali identificativi dei mappali risultanti dai medesimi frazionamenti. Accertato che la ditta proprietaria REAL LAB S.R.L. ha sottoscritto l’accordo protocollo 0079984/14 del 25 giugno 2014 di cessione volontaria delle aree interessate dai sopracitati lavori. Accertato che il pagamento dell’indennità spettante alla ditta sopracitata è stato disposto con determinazione dirigenziale n. 826 del 11 luglio 2014, come da mandati n. 7750-7751-7752 del 2 ottobre 2014. Visto il d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 «Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità» e successive modifiche e integrazioni. Vista la l.r. 4 marzo 2009 n. 3 «Norme regionali in materia di espropriazioni per pubblica utilità». DECRETA Art. 1 - Sono definitivamente espropriati a favore della Provincia di Brescia gli immobili, siti in comune di Sirmione, necessari sulla S.P. BS ex S.S. 11 «Padana Superiore» per la riorganizzazione a circolazione rotatoria intersezione con la via C. Marx, come identificati di seguito. – 92 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Identificazione catastale COMUNE CENSUARIO DI SIRMIONE Ditta proprietaria U.N. Mappale 11 494 11 820 (ex 789) OMISSIS 1 Fg. Qualità sem.irr. sem.irr. Superficie (ha) 00.00.70 00.08.31 Superficie di esproprio (m2) Indennità pagata (€) 70 831 € 50.005,50 TOTALE SPESE PER LA REGISTRAZIONE E TRASCRIZIONE DEGLI IMMOBILI *Imposta di Registro ** Imposte (9% IndenIpotecaria e nità Catastale Imposta minima di € 1.000,00) (€) (€ 50,00+ € 50,00xU.N.) (€) € 4.500,50 € 100,00 € 50.005,50 € 4.500,50 € 100,00 * Imposta di Registro, **Imposta Ipotecaria ed Imposta Catastale, calcolate in applicazione del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 ed alla Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014. Art. 2 - Il presente decreto, a cura e spese dell’ente espropriante suddetto, sarà registrato nonché trascritto, in termini d’urgenza, presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Art. 3 - Dalla data di esecutività del presente decreto e dalla trascrizione dello stesso, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati possono essere fatti valere esclusivamente sull’indennità. Art. 4 - Contro il presente provvedimento può essere presentato ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data della sua piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla stessa data. Il dirigente Carlo Faccin Provincia di Brescia Decreto n. 07/14/ESPR del 28 novembre 2014. Realizzazione variante alla S.S. 45 bis in corrispondenza degli abitati di Pontevico (BS) e Robecco d’Oglio (CR). 2° stralcio: nuova rotatoria sulla S.P. 64. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati IL DIRIGENTE Premesso che, con decreto prot. n. 3821/U del 3 luglio 2006 del Ministero delle Infrastrutture (Dipartimento per il Coordinamento dello Sviluppo del Territorio, il Personale ed i Servizi Generali - Direzione Generale per le politiche di sviluppo del territorio - Div. II), è stata autorizzata la realizzazione del progetto definitivo/esecutivo dei lavori in oggetto. Vista la determinazione dirigenziale n. 2283 del 25 agosto 2006 del Dirigente del Settore Servizi Tecnici Amministrativi Generali di presa d’atto del sopracitato decreto prot. n. 3821/U del 3 luglio 2006 del Ministero delle Infrastrutture, anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilità dell’opera. Richiamato il decreto n. 23/06/ESPR del 3 ottobre 2006 di occupazione anticipata preordinata all’espropriazione e indicazione della misura dell’indennità a titolo provvisorio, in esecuzione dei quali in data 31 ottobre 2006, previa compilazione del relativo verbale di stato di consistenza, la Provincia di Brescia è stata immessa nel possesso degli immobili. Accertato che: •le ditte proprietarie hanno sottoscritto i rispettivi accordi di cessione volontaria delle aree interessate dai sopracitati lavori; •è stato pagato l’acconto 80% dell’indennità di espropriazione alle ditte dichiaratesi proprietarie, con determinazione dirigenziale n. 1209 del 9 maggio 2007, come da mandato n. 4875 del 16 maggio 2007; •è in corso il procedimento relativo ai pagamenti/rimborsi delle indennità di espropriazione dovute a saldo. Dato atto che, con frazionamenti tipo n. 10292/14 del 20 gennaio 2014 e n. 224282/14 del 16 settembre 2014, sono state determinate le superfici effettive necessarie per la realizzazione dei lavori in oggetto ed attribuiti i nuovi numeri catastali identificativi dei mappali risultanti dai medesimi frazionamenti. Visto il d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 («Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità») e successive modifiche e integrazioni. Vista la l.r. 4 marzo 2009 n. 3 («Norme regionali in materia di espropriazioni per pubblica utilità»). DECRETA Art. 1 - Sono definitivamente espropriati a favore della Provincia di Brescia gli immobili, siti in comune di Pontevico, necessari per la realizzazione variante alla S.S. 45 bis in corrispondenza degli abitati di Pontevico (BS) e Robecco d’Oglio (CR), 2° stralcio: nuova rotatoria sulla S.P. 64, come identificati nell’allegato elenco. Identificazione catastale COMUNE CENSUARIO DI PONTEVICO U.N. Ditta proprietaria Fg. Mappale Qualità Superficie (ha) Superficie di esproprio (m2) Indennità pagata (€) SPESE PER LA REGISTRAZIONE E TRASCRIZIONE DEGLI IMMOBILI *Imposta ** Imposte di Registro Ipotecaria e (9% Indennità Catastale Imposta minima di € 1.000,00) (€) (€ 50,00+ € 50,00xU.N.) (€) Bollettino Ufficiale – 93 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 1049 (ex 164) 1051 (ex 332) 1072 (ex 164) 1074 (ex 332) 1094 (ex 333) 1054 (ex 910) 1055 (ex 910) 1060 (ex 912) 1077 (ex 137) 1078 (ex 137) 1080 (ex 138) 1081 (ex 138) 1083 (ex 155) 1084 (ex 155) 1087 (ex 157) 1088 (ex 157) 1090 (ex 158) 1092 (ex 159) 1 OMISSIS 23 23 23 23 23 2 OMISSIS 23 23 23 3 OMISSIS 23 23 23 23 4 OMISSIS 23 23 5 OMISSIS 23 23 6 OMISSIS 23 23 sem.irr. 00.06.00 sem.irr. 00.05.00 600 500 € 11.000,00 € 990,00 € 100,00 7 OMISSIS 23 1097 (ex 907) sem.irr. 00.05.50 550 € 7.342,50 € 660,83 € 100,00 8 OMISSIS 23 3.300 € 22.344,50 € 2.011,01 € 100,00 € 170.418,45 € 15.337,66 € 800,00 160 sem.irr. sem.irr. sem.irr. sem.irr. sem.irr. 00.02.15 00.05.60 00.05.25 00.01.10 00.03.10 215 560 525 110 310 € 11.472,40 € 1.032,52 € 100,00 sem.irr. 00.37.55 sem.irr. 00.07.65 sem.irr. 00.06.20 3.755 765 620 € 34.283,80 € 3.085,54 € 100,00 sem.irr. sem.irr. sem.irr. sem.irr. 00.06.15 00.00.95 00.01.25 00.10.20 615 95 125 1.020 € 24.764,25 € 2.228,78 € 100,00 sem.irr. 00.19.80 sem.irr. 00.03.90 1.980 390 € 23.700,00 € 2.133,00 € 100,00 sem.irr. 00.08.00 sem.irr. 00.18.60 800 1.860 € 35.511,00 € 3.195,99 € 100,00 NCT area 00.33.00 urbana TOTALE * Imposta di Registro, **Imposta Ipotecaria ed Imposta Catastale, calcolate in applicazione del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 ed alla Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014. Art. 2 - Il presente decreto, a cura e spese dell’ente espropriante suddetto, sarà registrato nonché trascritto, in termini d’urgenza, presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Art. 3 - Dalla data di esecutività del presente decreto e dalla trascrizione dello stesso, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati possono essere fatti valere esclusivamente sull’indennità. Art. 4 - Contro il presente provvedimento può essere presentato ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data della sua piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla stessa data. Il dirigente Carlo Faccin Provincia di Brescia Decreto n. 08/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. ex S.S. 235 «Orceana». Realizzazione I lotto variante: circonvallazione all’abitato di Orzivecchi. I stralcio. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati IL DIRIGENTE Premesso che, con deliberazione della Giunta provinciale n. 432 del 9 settembre 2008, è stato approvato il progetto definitivo dell’opera di cui all’oggetto e che, ai sensi dell’art. 12 del d.p.r. 327/2001 s.m.i., tale approvazione equivale a dichiarazione di pubblica utilità. Dato atto che, con frazionamenti tipo n. 37340/12 del 14 febbraio 2012, sono state determinate le superfici effettive necessarie per la realizzazione dei lavori in oggetto ed attribuiti i nuovi numeri catastali identificativi dei mappali risultanti dai medesimi frazionamenti. Accertato che: •le ditte proprietarie BUFFOLI GOTTARDO GIOVANNI - BUFFOLI LUCIA e VITARI CELESTE hanno sottoscritto gli accordi di cessione volontaria delle aree rispettivamente protocollo 0043359/13 e 0043352/13 del 10 aprile 2013; •il pagamento dell’indennità spettante alle medesime ditte è stato disposto con determinazione dirigenziale n. 228 del 17 marzo 2014, come da mandati n. 1812-1813 del 20 marzo 2014. Visto il d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 «Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità» e successive modifiche e integrazioni. – 94 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Vista la l.r. 4 marzo 2009 n. 3 «Norme regionali in materia di espropriazioni per pubblica utilità». DECRETA Art. 1 - Sono definitivamente espropriati a favore della Provincia di Brescia gli immobili, siti in Comune di Orzivecchi, necessari sulla S.P. ex S.S. 235 «Orceana» per la realizzazione I lotto variante: circonvallazione all’abitato di Orzivecchi, I stralcio, come identificati di seguito. Identificazione catastale COMUNE CENSUARIO DI ORZIVECCHI SPESE PER LA REGISTRAZIONE E TRASCRIZIONE DEGLI IMMOBILI Ditta proprietaria U.N. Fg. Mappale Qualità Superficie (ha) Superficie di esproprio (m2) Indennità pagata (€) *Imposta di Registro (9% Indennità Imposta minima di € 1.000,00) (€) ** Imposte Ipotecaria e Catastale (€ 50,00+€ 50,00xU.N.) (€) 1 OMISSIS 5 718 (ex 618) sem. irr 00.03.00 300 € 5.400,00 € 486,00 € 100,00 2 OMISSIS 5 5 5 709 (ex 61) 710 (ex 65) 711 (ex 100) ente urb. ente urb. ente urb. 00.02.06 00.00.56 00.01.08 206 56 108 € 6.660,00 € 599,40 € 100,00 € 12.060,00 € 1.085,40 € 200,00 TOTALE * Imposta di Registro, **Imposta Ipotecaria ed Imposta Catastale, calcolate in applicazione del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 ed alla Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014. Art. 2 - Il presente decreto, a cura e spese dell’ente espropriante suddetto, sarà registrato nonché trascritto, in termini d’urgenza, presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Art. 3 - Dalla data di esecutività del presente decreto e dalla trascrizione dello stesso, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati possono essere fatti valere esclusivamente sull’indennità. Art. 4 - Contro il presente provvedimento può essere presentato ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data della sua piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla stessa data. Il dirigente Carlo Faccin Provincia di Brescia Decreto n. 09/14/ESPR del 28 novembre 2014. Realizzazione dell’itinerario ciclopedonale Lonato del Garda - Castiglione delle Stiviere nell’ambito del progetto «Il Garda Bresciano; uno sguardo dalle mura antiche alle oasi naturali»; programma operativo regionale FESR 2007-2013. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati IL DIRIGENTE Premesso che, con determinazione dirigenziale n. 1246 del 26 maggio 2009, è stato approvato il progetto definitivo dell’opera di cui all’oggetto e che, ai sensi dell’art. 12 del d.p.r. 327/2001 s.m.i., tale approvazione equivale a dichiarazione di pubblica utilità. Accertato che la ditta proprietaria BELOTTI LOREDANA - ZENI GUIDO - ZENI SILVIA ha sottoscritto l’accordo di cessione volontaria delle aree protocollo 0106408/10 del 22 settembre 2010. Dato atto che, con frazionamenti tipo n. 147450/14 del 10 luglio 2014, sono state determinate le superfici effettive necessarie per la realizzazione dei lavori in oggetto ed attribuiti i nuovi numeri catastali identificativi dei mappali risultanti dai medesimi frazionamenti. Considerato che l’indennità spettante alla ditta sopracitata è stata liquidata con determinazione dirigenziale n. 930 del 27 agosto 2014, come da mandati n. 7330-7331 del 17 settembre 2014. Visto il d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 «Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità» e successive modifiche e integrazioni. Vista la l.r. 4 marzo 2009 n. 3 «Norme regionali in materia di espropriazioni per pubblica utilità». DECRETA Art. 1 - Sono definitivamente espropriati a favore della Provincia di Brescia gli immobili, siti in comune di Lonato, necessari per la realizzazione dell’itinerario ciclopedonale Lonato del Garda - Castiglione delle Stiviere nell’ambito del progetto «Il Garda Bresciano; uno sguardo dalle mura antiche alle oasi naturali»; programma operativo regionale FESR 2007-2013, come identificati di seguito. Identificazione catastale COMUNE CENSUARIO DI LONATO Ditta proprietaria U.N. 1 OMISSIS TOTALE Fg. 18 18 18 18 18 Mappale 411 (ex 102) 412 (ex 102) 413 (ex 103) 873 (ex 102) 875 (ex 103) Qualità semin. semin. b.ceduo semin. b.ceduo Superficie Superficie di (ha) esproprio (m2) 00.01.27 00.00.08 00.00.74 00.01.08 00.00.37 127 8 74 108 37 Indennità pagata (€) SPESE PER LA REGISTRAZIONE E TRASCRIZIONE DEGLI IMMOBILI *Imposta ** Imposte di Registro Ipotecaria e (9% Indennità Catastale Imposta minima di € 1.000,00) (€) (€ 50,00+ € 50,00xU.N.) (€) € 6.372,00 € 573,48 € 100,00 € 6.372,00 € 1.000,00 € 100,00 Bollettino Ufficiale – 95 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 * Imposta di Registro, **Imposta Ipotecaria ed Imposta Catastale, calcolate in applicazione del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 ed alla Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014. Art. 2 - Il presente decreto, a cura e spese dell’ente espropriante suddetto, sarà registrato nonché trascritto, in termini d’urgenza, presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Art. 3 - Dalla data di esecutività del presente decreto e dalla trascrizione dello stesso, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati possono essere fatti valere esclusivamente sull’indennità. Art. 4 - Contro il presente provvedimento può essere presentato ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data della sua piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla stessa data. Il dirigente Carlo Faccin Provincia di Milano Decreto n. 12628 del 15 dicembre 2014 - Lavori di completamento del v.le delle Industrie di Monza dalla S.P. n. 2 «Monza-Trezzo» alla S.P. n. 45 «Villasanta-Vimercate» - Svincolo indennità depositata IL DIRETTORE DEL SETTORE SVILUPPO INFRASTRUTTURE METROTRANVIARIE ED ESPROPRI Premesso che con decreto presidenziale n. 2048 progressivo in data 29 settembre 97, esecutivo, è stata indicata la misura dell’indennità d’esproprio da corrispondere a titolo provvisorio agli aventi diritto per i lavori di completamento del V.le delle Industrie di Monza dalla S.P. n. 2 «Monza-Trezzo» alla S.P. n. 45 «Villasanta-Vimercate»; Rilevato che in tale decreto veniva quantificata in complessive L. 323.578.400 (€ 167.114,30) di spettanza degli intestatari sigg. Cambiaghi Aldo, Cambiaghi Augusto, Cambiaghi Giovanna, Cambiaghi Maria, Lazzari Maria, Cambiaghi Daniela proprietari dei mappali 257 - 297 - 292 - 95 - 294 del fg. 16 in Comune di Villasanta in caso di mancato accordo per la cessione bonaria delle aree; Visto il provvedimento n. 2431 del 19 marzo 99 con cui il Presidente della Provincia ha ordinato il deposito di L. 470.443.400 (€ 242.963,74) complessive quale indennità provvisoria d’esproprio presso la Cassa DD. PP. a nome delle ditte non concordatarie (tra cui i sigg. Cambiaghi Aldo, Cambiaghi Augusto, Cambiaghi Giovanna, Cambiaghi Maria, Lazzari Maria, Cambiaghi Daniela sopracitati) che, pur avendo accettato l’indennità provvisoria di esproprio non avevano potuto perfezionare il relativo atto di cessione bonaria per la sussistenza di un’ipoteca sugli immobili in oggetto); Vista la quietanza n. 616 del 26 maggio 99 rilasciata dalla Tesoreria Provinciale dello Stato - Sezione di Milano - Servizio della Cassa DD.PP. (ora Ministero dell’Economia e delle Finanze - Ragioneria Territoriale dello Stato di Milano), comprovante l’avvenuto deposito della indennità provvisoria complessiva di L. 470.443.400 (pari ad € 242.963,74) di cui L. 323.578.400 (pari ad € 167.114,30) di spettanza dei sigg. Cambiaghi Aldo, Cambiaghi Augusto, Cambiaghi Giovanna, Cambiaghi Maria, Lazzari Maria, Cambiaghi Daniela); Preso atto che è stato emesso il decreto di espropriazione del Presidente della Provincia n. 2515 in data 23 settembre 1999 e che la Commissione Provinciale Espropri di Milano con provvedimento n. 622 del 10 aprile 2000 ha quantificato l’indennità definitiva di esproprio per i sopracitati immobili; Accertato che detto provvedimento è stato impugnato dai sigg. Cambiaghi Aldo, Cambiaghi Augusto, Cambiaghi Giovanna, Cambiaghi Maria, Lazzari Maria, Cambiaghi Daniela nelle opportune sedi giurisdizionali e che, nelle more del procedimento in corso, i sigg.. Cambiaghi Aldo, Cambiaghi Augusto, Tremolada Luigi, Tremolada Giordano, Tremolada Silvano (quali aventi causa da Cambiaghi Giovanna nel frattempo deceduta), Cambiaghi Maria, Lazzari Maria, Cambiaghi Daniela si sono dichiarati disponibili ad accettare in via transattiva la somma di € 120.142,81 rinunciando ad ogni contenzioso in merito, nonché a qualsivoglia ulteriore pretesa economica e/o risarcitoria; Richiamata la deliberazione della Giunta provinciale di Milano n. 284/2014 del 9 ottobre 2014 con cui è stata accettata la proposta di transazione come sopra citata; Dato atto che in data 11 dicembre 2014 è stato sottoscritto l’atto di transazione di cui trattasi; Ritenuto pertanto di procedere allo svincolo della somma di € 120.142,81 a favore dei proprietari Cambiaghi Aldo, Cambiaghi Augusto, Tremolada Luigi, Tremolada Giordano, Tremolada Silvano (quali aventi causa da Cambiaghi Giovanna nel frattempo deceduta), Cambiaghi Maria, Lazzari Maria, Cambiaghi Daniela; Vista la delega all’incasso a favore del signor Tremolada Luigi, sottoscritta dai signori Giordano Tremolada e Silvano Tremolada; Preso atto che sulle stesse somme non va operata la ritenuta di cui all’art. 11 della legge 30 dicembre 1991 n. 413 in quanto le aree non ricadono in zone definite A, B, C, D, dallo strumento urbanistico comunale; Atteso che, in base al combinato disposto dell’art. 12 - 4° comma - della legge 22 ottobre 1971 n. 865 e dell’art. 50 - 3° comma della legge regionale 12 settembre 1983 n. 70, la Cassa Depositi e Prestiti è tenuta ad erogare le somme ricevute in deposito a titolo di indennità di espropriazione in base al solo nulla osta del Direttore del competente Settore provinciale; Preso atto che ai sensi dell’art. 4 della legge 7 agosto 1990 n. 241 per quanto di competenza dell’Ufficio espropri della Provincia di Milano, il responsabile del procedimento è il Dott. Ing. Ettore Guglielmino (Direttore del Settore Sviluppo Infrastrutture Metrotranviarie ed Espropri). Accertato che l’istruttoria relativa al presente atto è stata compiuta: −− per la parte amministrativa dalla Responsabile del Servizio Amministrativo Espropri e Metrotranvie, −− per la parte tecnica dal Responsabile del Servizio Tecnico Espropri; Richiamata la legge 190/2012 «Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione» e dato atto che sono stati assolti i relativi adempimenti, così come recepiti nel Piano anticorruzione e trasparenza della Provincia di Milano; Richiamata inoltre la delibera della Giunta provinciale R.G. 272/2014 del 30 settembre 2014 concernente l’approvazione del Piano delle Performance/PEG 2014; Richiamato altresì l’art. 107 del d.lgs. n. 267/2000 del 18 agosto 2000 «Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali»; Visti gli art. 57 e 59 del vigente Statuto della Provincia di Milano in materia di «Posizioni Dirigenziali» e «Responsabilità dei Dirigenti»; Richiamati gli artt. 32 - 33 del regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi della Provincia di Milano; Visto il comma 5 dell’art. 11 del regolamento sul sistema dei controlli interni della Provincia di Milano; DECRETA il Ministero dell’Economia e delle Finanze - Ragioneria Territoriale dello Stato di Milano è autorizzato a svincolare la somma di Euro 120.142,81 e gli interessi maturati depositati a titolo di indennità provvisoria di esproprio per i lavori di completamento del V.le delle Industrie di Monza dalla S.P. n. 2 « Monza-Trezzo» alla S.P. n. 45 «Villasanta-Vimercate» a favore di: – 96 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 •CAMBIAGHI ALDO nato Villasanta (MB) il 25 aprile 1941 - residente a 20852 Villasanta (MB) - Via C. Balbo 3 C.F. CMBMRA33A68M017A Quota di 1/5 di € 120.142,81 pari ad € 24.028,56 BCC Lesmo - Filiale di Villasanta - Cod. IBAN IT 42 O 08619 34050 000000085257 •CAMBIAGHI AUGUSTO nato a Villasanta (MB) il 5 febbraio 1948 - residente a 20856 Correzzana (MB) - Viale Kennedy 2/D C.F. CMBGST48B05M017L Quota di 1/5 di € 120.142,81 pari ad € 24.028,56 Banca Popolare di Sondrio - Filiale di Villasanta - Cod. IBAN IT 06 K 05696 34050 000006059X42 •TREMOLADA LUIGI (q.a.c. da Cambiaghi Giovanna) nato ad Arcore (MB) il 25 novembre 1936 - residente a 20862 Arcore (MB) Via Carso n. 55 C.F. TRMLGU36S25A376I Quota di 1/15 di € 120.142,81 pari ad € 8.009,52 •TREMOLADA GIORDANO (q.a.c. da Cambiaghi Giovanna) nato a Monza (MB) il 21 luglio 1966 - residente a 20862 Arcore (MB) - Via Carso n. 55 C.F. TRMGDN66L21F704D Quota di 1/15 di € 120.142,81 pari ad € 8.009,52 •TREMOLADA SILVANO (q.a.c. da Cambiaghi Giovanna) nato a Vimercate (MB) il 19 dicembre 1971 - residente a 20881 Bernareggio (MB) - Via San Giacomo n. 20 C.F. TRMSVN71T10M052L Quota di 1/15 di € 120.142,81 pari ad € 8.009,52 delega all’incasso della somma di € complessivi 24.028,56 in data ….. a favore del signor Tremolada Luigi sottoscritta dai signori Giordano Tremolada e Silvano Tremolada Banco Posta - Cod. IBAN IT 23 0076 0101 6000 0101 7884 154 •CAMBIAGHI MARIA nata Villasanta (MB) il 28 gennaio 1933 - residente a 20852 Villasanta (MB) - Via L. Settembrini n. 9 C.F. CMBMRA33A68M017A Quota di 1/5 di € 120.142,81 pari ad € 24.028,56 BCC Lesmo - Filiale di Villasanta - Cod. IBAN IT 42 O 08619 34050 000000085257 •LAZZARI MARIA nata a Valbrembo (BG) il 17 dicembre 1942 - residente in 20900 Monza (MB) - via Valsugana n. 34 C.F. LZZMRA42T57L545E quota del 6,68% di € 120.142,81 pari ad € 8.025,54 •CAMBIAGHI DANIELA nata a Monza (MB) il 20 ottobre 1977 - residente a 22070 Bregnano (CO) - via Pioda n. 3 C.F. CMBDNL77R60F704R quota del 4,44 % di € 120.142,81 pari ad € 5.334,34 •CAMBIAGHI GIANCARLO nato a Monza (MB) il 24 giugno 1965 - residente a residente a 20852 Villasanta (MB) - via L. da Vinci n. 26 C.F. CMBGCR65H24F704U quota del 4,44 % di € 120.142,81 pari ad € 5.334,34 •CAMBIAGHI ELISABETTA nata a Monza (MB) il 13 gennaio 1972 - residente a 20900 Monza (MB) - via Bertacchi n. 4 C.F. CMBLBT72A53F704G quota del 4,44 % di € 120.142,81 pari ad € 5.334,34 Intesa Sanpaolo s.p.a. - Filiale 03969 - Monza-Cavallotti - IT 98 X 03069 20409 1 0000 0014 341 Sulle stesse somme non va operata la ritenuta di cui all’art. 11 della legge 30 dicembre 1991 n. 413 in quanto le aree non ricadono in zone definite A, B, C, D, dallo strumento urbanistico comunale. Il presente decreto verrà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il presente provvedimento, esente da bollo ai sensi dell’art. 22 tabella all. B al d.p.r. 26 ottobre 72 n. 642, è inviato al Responsabile del Servizio Archivio e Protocollo per la pubblicazione all’Albo Pretorio on line nei termini di legge. Della compiuta pubblicazione all’Albo Pretorio ai fini dell’esecutività del presente atto, verrà compilata specifica attestazione a cura del Responsabile, che sarà allegata in forma digitale al documento di cui costituirà parte integrante. Si attesta l’osservanza dei doveri di astensione in conformità a quanto previsto dagli artt. 5 e 6 del Codice di comportamento della Provincia di Milano. Si dà atto che risulta rispettato il termine di conclusione del procedimento, in relazione a quanto previsto dall’articolo 2 della l. 241/90, testo vigente, nonché dall’art. 14 del regolamento sui procedimenti amministrativi e sul diritto di accesso ai documenti amministrativi e dall’allegata tabella «A». Si dà atto che costituisce condizione legale di efficacia del presente provvedimento la pubblicazione delle informazioni di cui all’art. 23 del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33. Si dà atto che il presente procedimento, con riferimento all’Area Pianificazione Territoriale Generale, delle reti infrastrutturali e servizi di trasporto pubblico - Settore sviluppo infrastrutture metrotranviarie ed espropri, non è classificato a rischio dall’art. 5 del PTPC. Contro il presente provvedimento è possibile presentare ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. 104/2010, ricorso giurisdizionale al TAR e, in alternativa, ai sensi degli artt. 8 e seg. del d.p.r. 1199/71, ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente entro 60 gg. e 120 gg. dalla notifica del medesimo. Il direttore del settore sviluppo infrastrutture metrotranviarie ed espropri Ettore Guglielmino Bollettino Ufficiale – 97 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Provincia di Milano Decreto r.g. 12683/2014 - Lavori di completamento della variante di Morimondo - frazione Caselle - lungo la strada provinciale n. 183 «Abbiategrasso - Ozzero - Gudo Visconti». Reintegro nel possesso ai signori Cornaggia - Marelli del mappale censito al fg. 2, n. 363, in comune di Morimondo Richiamate le deliberazioni del Consiglio provinciale n. 8895/3660/90 in data 2 febbraio 1993 e 22 novembre 1994 con le quali è stato approvato il progetto definitivo per i lavori di completamento della variante di Morimondo - fraz. Caselle - lungo la strada provinciale n. 183 «Abbiategrasso - Ozzero - Gudo Visconti»; Accertato che da accordi intrapresi tra la Provincia di Milano e il Comune di Morimondo (come da documentazione agli atti dell’ufficio), quest’ultimo si era impegnato all’acquisizione delle aree necessarie all’esecuzione dell’opera, per poi cederne la proprietà alla Provincia di Milano; Atteso che, una volta realizzata l’opera, il cui fine era la deviazione del traffico verso la parte esterna dell’abitato al fine di garantirne una maggior sicurezza, nel 1994 si pervenne ad un ulteriore rettifica del tracciato da parte della Provincia di Milano nell’ambito del progetto di allargamento della S.P. 183; Rilevato che, conseguentemente al punto che precede, con deliberazione del Consiglio provinciale n. 25312/1668/95 in data 23 aprile 1996 sono stati approvati i seguenti punti: 1. approvazione dell’Atto di Cessione Volontaria degli immobili cadenti in procedura di esproprio relativamente alla rettifica del tracciato come da punto che precede, concordato con la Ditta Cornaggia Anna Maria - Marelli Gateano; 2. sdemanializzazione a seguito di cessata destinazione ad uso pubblico del tratto di vecchia sede abbandonata (successivamente declassato da strada provinciale a strada comunale di nome S. Carlo - prosieguo via Lattuada), censita al fg. 2 - mappali 193 e 195 in Comune di Morimondo; 3. autorizzazione, subordinatamente alla sdemanializzazione di cui sopra, della cessione in parziale permuta ai sigg.ri Cornaggia Marelli di una porzione di mq. 2.100 circa del vecchio sedime stradale identificato nelle particelle di cui al punto che precede; 4. riconoscimento di un’area da indennizzarsi a favore dei sigg.ri Cornaggia Anna Maria - Marelli Gateano pari a mq 500, identificata come da documentazione agli atti dell’Ufficio, derivante dalla differenza tra l’area complessivamente oggetto di esproprio (mq 2.600) e la superficie in restituzione agli stessi come da punto che precede (mq 2.100); Accertato che il mappale 193 in data 5 aprile 1996 è stato frazionato nelle particelle 315 e 316 e che quest’ultima in data 16 settembre 2003 è stato frazionato nelle particelle 363 e 364; Visto l’atto notarile n. rep. 40403/7633 in data 12 ottobre 1999 con cui la Provincia di Milano ha formalizzato la permuta per i mappali 195 e 315 a favore di Cornaggia Anna Maria e Marelli Gaetano; Atteso che il Comune di Morimondo con deliberazione c.c. n. 8 del 5 marzo 2001 ha deliberato di formalizzare la cessione alla Provincia di Milano dei mappali interessati dal primo progetto e precisamente n. 195 e 315 di cui successivamente ne è stato perfezionato il passaggio a favore della Provincia di Milano giusto atto di compravendita in data 25 febbraio 2002; Vista la deliberazione del Comune di Morimondo c.c. n. 14 in data 28 giugno 2005 con cui è stata deliberata la cessione a titolo di donazione alla Provincia di Milano delle particelle censite al catasto quali fg. 2, mapp. 363, 364, 196 e 198, di cui le ultime tre facenti parte del primo progetto e rientranti anche nel secondo; Considerato che con l’atto compravendita in data 25 febbraio 2002 non si era tenuto conto di formalizzare il passaggio di proprietà per le restanti parti occorrenti al progetto definitivo di rettifica, passaggio avvenuto successivamente con decreto di espropriazione R.G. 23153/2008 in data 15 dicembre 2008 con cui la Provincia di Milano ha acquisito la proprietà per i mappali di cui al fg. 2, nn. 363, 364, 196 e 198; Atteso che, relativamente alla porzione di strada non più utile alla realizzazione dell’opera e richiesta in restituzione dalla proprietà originaria Cornaggia Anna Maria - Marelli Gaetano, è rimasto escluso il mappale 363 in quanto originatosi successivamente all’atto di permuta in data 12 ottobre 1999 di cui sopra; Ritenuto quindi necessario dar seguito a quanto stabilito con deliberazione del Consiglio provinciale n. 25312/1668/95 in data 23 aprile 1996 completando il trasferimento di tali aree di cessata destinazione ad uso pubblico a favore dei richiedenti sigg.ri Cornaggia Anna Maria - Marelli Gaetano, identificate nel restante mappale 363 - fg. 2, in Comune di Morimondo; Richiamata la delibera della Giunta provinciale R.G. 272/2014 (atti prov.li 195256/5.4/2014/2) del 30 settembre 2014 concernente l’approvazione del Piano delle Performance/PEG 2014 con particolare riferimento all’obiettivo di performance n. 13854; Preso atto che ai sensi dell’art. 4 della legge 7 agosto 1990 n. 241 per quanto di competenza dell’Ufficio espropri della Provincia di Milano, il responsabile del procedimento è il dott. ing. Ettore Guglielmino (Direttore del Settore Sviluppo Infrastrutture Metrotranviarie ed Espropri). Accertato che l’istruttoria relativa al presente atto è stata compiuta: −− per la parte amministrativa dal responsabile del Servizio Amministrativo Espropri e Metrotranvie −− per la parte tecnica dal responsabile del Servizio Tecnico Espropri; Richiamata la legge 190/2012 «Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione» e dato atto che sono stati assolti i relativi adempimenti, così come recepiti nel Piano anticorruzione e trasparenza della Provincia di Milano; Richiamato altresì l’art. 107 del d.lgs. n. 267/2000 del 18 agosto 2000 «Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali»; Visti gli art. 57 e 59 del vigente Statuto della Provincia di Milano in materia di «Posizioni Dirigenziali» e «Responsabilità dei Dirigenti»; Richiamati gli artt. 32 - 33 del regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi della Provincia di Milano; Visto il comma 5 dell’art. 11 del regolamento sul sistema dei controlli interni della Provincia di Milano; DECRETA Art. 1 - Di reintegrare nella proprietà originaria il mappale censito in Comune di Morimondo al foglio 2 - particella 363, effettuandone voltura a favore di: •CORNAGGIA ANNA MARIA, nata a Vermezzo il 28 dicembre 1934 - C.F. CRNNMR34T68L768L •MARELLI GAETANO, nato a Rosate il 30 dicembre 1926 - C.F. MRLGTN 26T30H560Y Art. 2 - Il presente decreto, esente da bollo ai sensi dell’art. 22 Tabella all. B al d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, verrà registrato, notificato alle proprietà nelle forme previste per la notificazione degli atti processuali civili e dovrà essere trascritto presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari a cura dell’Ente espropriante, il quale dovrà altresì provvedere alla presentazione della domanda di voltura catastale. Il presente provvedimento è inviato al Responsabile del Servizio Archivio e Protocollo per la pubblicazione all’Albo Pretorio on line nei termini di legge. Della compiuta pubblicazione all’Albo Pretorio ai fini dell’esecutività del presente atto, verrà compilata specifica attestazione a cura del Responsabile, che sarà allegata in forma digitale al documento di cui costituirà parte integrante. – 98 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Si attesta l’osservanza dei doveri di astensione in conformità a quanto previsto dagli artt. 5 e 6 del Codice di comportamento della Provincia di Milano. Si dà atto che risulta rispettato il termine di conclusione del procedimento, in relazione a quanto previsto dall’articolo 2 della l. 241/90, testo vigente, nonché dall’art. 14 del regolamento sui procedimenti amministrativi e sul diritto di accesso ai documenti amministrativi e dall’allegata tabella «A». Si da atto che costituisce condizione legale di efficacia del presente provvedimento la pubblicazione delle informazioni di cui all’art. 23 del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33. Si dà atto che il presente procedimento, con riferimento all’Area Pianificazione Territoriale Generale, delle reti infrastrutturali e servizi di trasporto pubblico - Settore sviluppo infrastrutture metro tranviarie ed espropri, non è classificato a rischio dall’art. 5 del PTPC. Contro il presente provvedimento è possibile presentare ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. 104/2010, ricorso giurisdizionale al TAR e, in alternativa, ai sensi degli artt. 8 e seg. del d.p.r. 1199/71, ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente entro 60 gg. e 120 gg. dalla notifica del medesimo. Il direttore del settore sviluppo infrastrutture metrotranviarie ed espropri Ettore Guglielmino Bollettino Ufficiale – 99 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Comuni Comune di Vedano Olona (VA) Decreto di esproprio per opere di pubblica utilità n. 2/2014 dell’11 dicembre 2014. Espropriazione per pubblica utilità degli immobili necessari alla realizzazione della rotatoria tra via Marconi e via Adua (S.P. 65) IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO TECNICO Visto l’art. 107 del d.lgs. n. 267/2000 e successive modificazioni ed integrazioni; Richiamata la legge n. 241/1990 e successive modificazioni ed integrazioni; Richiamato il d.p.r. n. 327/2001 e successive modificazioni ed integrazioni; Vista la legge regionale n. 3 del 4 marzo 2009; Visto il decreto sindacale n. 18 del 10 dicembre 2014 avente ad oggetto: «Conferma Funzioni Dirigenziali di cui all’art. 109, comma 2 del d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 - Area Tecnica» Preso atto che con deliberazione della Giunta comunale n. 101 del 6 ottobre 2012 è stata approvata «l’Intesa programmatica per la realizzazione di interventi finalizzati al miglioramento della sicurezza stradale» tra la Provincia di Varese e il Comune di Vedano Olona sottoscritta in data 26 ottobre 2012; Considerato che con deliberazione della Giunta prov.le P.V. n. 547 del 20 novembre 2012 è stato approvato il progetto definitivo «Interventi per la sicurezza stradale in comune di Vedano Olona»; Richiamata la deliberazione della Giunta comunale n. 122 del 21 dicembre 2012 ad oggetto: «Progetto di realizzazione interventi per la sicurezza stradale in comune di Vedano Olona - Dichiarazione di pubblica utilità» con la quale si è dato avvio alla procedura espropriativa e, ai sensi degli artt. 16 e 17 del d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 e dell’art. 9 della l.r. n. 3/2009, l’approvazione del sopracitato progetto è stata dichiarata di pubblica utilità; Visto il tipo frazionamento rilasciato dall’Agenzia del Territorio di Varese in data 10 dicembre 2013 - protocollo n. 2013/VA0204460 e le denunce di variazione al Catasto Fabbricati in data 9 aprile 2014 protocollo n. VA0044830 e n. VA0044835; Considerato che sono stati predisposti gli elaborati tecnici per l’esatta identificazione delle aree soggette ad esproprio; Verificato che il progetto in oggetto prevedeva l’occupazione permanente di porzioni di terreni nel comune di Vedano Olona; Visto che, oltre ad altri soggetti interessati: In data 22 gennaio 2013, con il Sig. FAVA PILADE in qualità di socio amministratore della ditta FAPI s.n.c., proprietaria dei terreni identificati al foglio n. 9 - mappali n. 8918 - 8920 del Catasto Terreni del Comune di Vedano Olona; •In data 14 marzo 2013, con le sigg.re Carnevali Anna Wanda, Carnevali Maria Rosa e Carnevali Vincenza, proprietarie del terreno identificato al foglio n. 9 - mappale n. 8916 del Catasto Terreni del Comune di Vedano Olona; •In data 1 luglio 2013, con la sig.ra Bombelli Maria Cristina, proprietaria dei terreni identificati al foglio n. 9 - mapp. 8921 - 8923 - 8925 del Catasto Terreni del Comune di Vedano Olona; •In data 6 giugno 2013, con la Parrocchia di Vedano Olona, proprietaria dei terreni identificati al foglio n. 9 - mapp. 8907 - 8910 del Catasto Terreni del Comune di Vedano Olona; è stato sottoscritto verbale di accordo per l’acquisizione dei mappali sopraindicati; Verificato che ciò consente l’immissione nel possesso prima dell’emissione del decreto di espropriazione comportando, in tal modo, al disponibilità delle aree indicate nel piano particellare in capo al Comune di Vedano Olona; Verificato il PGT del Comune di Vedano Olona in cui si evidenzia che i terreni interessati dai lavori per le Ditte sopracitate ricadono in zona destinata alla viabilità; Richiamata la deliberazione della Giunta comunale n. 74 del 2 settembre 2013 ad oggetto: «Approvazione accordi bonari inerenti l’acquisizione e l’occupazione temporanea d’uso pubblico per la realizzazione della rotatoria tra Via Marconi e Via Adua - SP 65», con cui si approvava la liquidazione dell’indennità espropriativa dovuta ai soggetti interessati; Richiamate le determinazioni dirigenziali n. 175 del 23 dicembre 2013 e n. 168 del 4 dicembre 2014 ad oggetto: «Liquidazione indennità di esproprio e di occupazione aree interventi per la sicurezza stradale in comune di Vedano Olona»; Visti i mandati di pagamento n. 3104 del 23 dicembre 2013 e n. 2929 del 11 dicembre 2014, debitamente quietanzati, con cui si è provveduto alla liquidazione in € 13.667,20.= quale indennità dovuta ai soggetti aventi diritto; Visto che l’importo complessivo versato per le sottoindicate proprietà interessate ammonta a € 13.667,20= così distinto: •sigg.re CARNEVALI ANNA WANDA, CARNEVALI MARIA ROSA e CARNEVALI VINCENZA: € 365,70=; •sig.ra BOMBELLI MARIA CRISTINA: € 1.801,50=; •Ditta FAPI S.N.C.: € 0,00; •Ditta PARROCCHIA DI VEDANO OLONA: € 11.500,00= DECRETA Art. 1 - Sono definitivamente espropriati a favore del Comune di Vedano Olona gli immobili occorrenti per i lavori di realizzazione della rotatoria tra Via Marconi e Via Adua (S.P. 65) ed identificati come di seguito: N. 1 DITTA CARNEVALI ANNA WANDA nata a Vedano Olona il 12 ottobre 1955 C.F.: CRNNWN55R52L703F Proprietà per 1/3 CARNEVALI MARIA ROSA nata a Vedano Olona il 12 ottobre 1955 C.F.: CRNMRS55R52L703V Proprietà per 1/3 CARNEVALI VINCENZA nata a Vedano Olona il 14 luglio 1954 C.F.: CRNVCN54L54L703V Proprietà per 1/3 CATASTO TERRENI DEL COMUNE DI VEDANO OLONA DATI CATASTALI FG. MAPPALE MQ. COERENZE DA NORD IN SENSO ORARIO 9 8916 Ente urbano identificato al N.C.E.U. fg. 6 mapp. 8916 area urbana di mq 50 50 foglio 6, mappale 2949, mappale 8918 , strada comunale – 100 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 N. 2 3 4 DITTA BOMBELLI MARIA CRISTINA nata a Varese il 30 giugno 1955 C.F.: BMBMRC55H70L682Y Proprietà per 1/1 BOMBELLI MARIA CRISTINA nata a Varese il 30 giugno 1955 C.F.: BMBMRC55H70L682Y Proprietà per 1/1 DITTA FAPI snc. di Fava Pilade & C. sede a Vedano Olona P.IVA: 00233700129 Proprietà per 1/1 DITTA PARROCCHIA DI VEDANO OLONA sede a Vedano Olona P.IVA: 80015100128 Proprietà per 1/1 CATASTO TERRENI DEL COMUNE DI VEDANO OLONA DATI CATASTALI FG. MAPPALE MQ. COERENZE DA NORD IN SENSO ORARIO 8921 Ente urbano identificato al foglio 6, strada comunale, mappale 8923, mappale 50 N.C.E.U. fg. 6 1483 mapp. 8921 area 9 urbana di mq 50 9 foglio 6, mappale 8921, strada comunale, mappale 8923 10 8925, mappale 8922 8925 5 foglio 6, mappale 8923, strada comunale, mappale 3448, mappale 8924 8918 120 foglio 6, mappale 8920,strada comunale, mapp. 8916, mappale 8917 8920 10 foglio 6, mappale 8819, strada comunale, mappale 8918, mappale 8919 8907 400 foglio 6, mappale 5577, mappale 8910, mappale 8908, mappale 8906, mappale 8909, strada comunale 8910 585 foglio 6, mappale 5577, mappale 8911, mappale 8912, mappale 8907. 9 9 Art. 2 - Il presente decreto non è sottoposto alla condizione sospensiva dell’esecuzione mediante l’immissione in possesso con la redazione, anche non contestuale, del verbale di consistenza in quanto il Comune di Vedano Olona è già in possesso delle aree a seguito di autorizzazione in fase di accettazione dell’indennità. Art. 3 - Il presente decreto, a cura e spese del Comune di Vedano Olona sarà notificato ai relativi proprietari nonché registrato, trascritto e volturato presso le competenti Agenzie delle Entrate. Lo stesso decreto verrà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. L’ opposizione di terzo è proponibile entro i 30 giorni successivi alla pubblicazione dell’estratto. Art. 4 - Dalla data di trascrizione del presente decreto, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati possono essere fatti valere esclusivamente sull’indennità. Art. 5 - Contro il presente provvedimento è possibile ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia entro il termine di 60 giorni, decorrenti dalla data di notifica del presente provvedimento. In alternativa al ricorso giurisdizionale, è possibile presentare ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro il termine di 120 giorni decorrenti dalla data di notifica richiamata. Il responsabile del servizio tecnico Daniele Aldegheri Bollettino Ufficiale – 101 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Altri Consorzio Parco del Lura - Cadorago (CO) Procedura accelerata. Ordine di pagamento, a seguito di condivisione, dell’indennità di espropriazione (art. 26 d.p.r. 27/2001). Lavori di riqualificazione e riconnessione fluviale del torrente Lura con creazione di un sistema verde multifunzionale tra i comuni di Saronno, Caronno Pertusella, Lainate. Ordine di pagamento, a seguito di condivisione della indennità determinata ai sensi e per gli effetti del d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modificazioni ed integrazioni. Eventuale opposizione di terzi IL DIRIGENTE DELL’UFFICIO PER LE ESPROPRIAZIONI Premesso: −− con delibera del CDA del Consorzio n. 35 del 28 luglio 2014 è stato approvato il progetto definitivo dell’opera in oggetto con efficacia di dichiarazione di pubblica utilità; −− è stata inviata la comunicazione - ai sensi dell’art. 17 comma 2 d.p.r. 327/2001 di avvenuta efficacia della dichiarazione di pubblica utilità; Dato atto −− che si è provveduto a concordare l’indennità di espropriazione da corrispondere ai proprietari dei beni immobili occorrenti alla esecuzione del progetto in oggetto, ai sensi dell’art. 45 del d.p.r. n. 327 del 8 giugno 2001 e successive modificazioni ed integrazioni; Atteso che in tutte le comunicazioni di cessioni volontaria i rispettivi proprietari garantiscono l’esclusiva proprietà dei beni oggetto di espropriazione, liberi da debiti, pesi, liti in corso, oneri, ipoteche, privilegi anche fiscali, diritti di prelazione a favore di terzi e trascrizioni pregiudizievoli per cui viene prestata la più ampia garanzia da evizioni e da molestie nel possesso alla parte acquirente, dichiarando altresì di ritenere il beneficiario dell’esproprio e l’Autorità Espropriante estraneo a qualsiasi rapporto intercorrente tra i cedenti ed eventuali terze persone, qualsiasi esse possano essere ed indenne da qualsiasi pretesa dei terzi stessi, assumendosi ogni responsabilità in ordine ad eventuali diritti reali di terzi, qualunque essi siano; Viste le comunicazioni allegate alle dichiarazioni di cessione volontaria con le quali i rispettivi proprietari hanno indicato le modalità di estinzione dei mandati di pagamento delle indennità accettate; Visti: −− la legge della Regione Lombardia n. 3/2009; −− il d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 (Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali); −− il d.lgs. 30 marzo 2001 n. 165 (Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni Pubbliche); −− il d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 (Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità) così come modificato dal d.lgs. 27 dicembre 2002 n. 302; DETERMINA 1. di ordinare, ai sensi dell’art. 26 d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 (T.U.) e successive modificazioni ed integrazioni il pagamento. delle indennità di espropriazione sottoindicate, determinata in via di urgenza ai sensi del d.p.r. 327/2001 a seguito della condivisione della stessa da parte delle ditte espropriate: Ditta INDIRIZZO C.F. / P. IVA Comune Foglio Particella Sup. da espropriare indennità unitaria mq Indennità Quota SILCA SPA Saronno Via Varese, 2/a 00214710121 Saronno 21 328 796 4 € 3.184,00 1/1 BRENNO MARIANGELA Via Roma 104, Saronno (VA) BRNMNG34E42A096Z Saronno 21 80 400 4 1066 8/12 NESPOLI GIORGIO Via Parini 20 Saronno VA NSPGRG60C27I441R Saronno 21 80 400 4 € 133,33 1/12 NESPOLI FELICE Via Roma 104, Saronno (VA) NSPFLC64P27I441K Saronno 21 80 400 4 € 133,33 1/12 NESPOLI LUISELLA Via Curiel 14 Saronno VA NSPLLL57M44I441J Saronno 21 80 400 4 € 133,33 1/12 NESPOLI LAURA Via Avogrado 2 Saronno VA NSPLRA58P53I441N Saronno 21 80 400 4 € 133,33 1/12 BRENNO MARIANGELA Via Roma 104, Saronno (VA) BRNMNG34E42A096Z Saronno 21 81 270 4 € 720,00 8/12 NESPOLI GIORGIO Via Parini 20 Saronno VA NSPGRG60C27I441R Saronno 21 81 270 4 € 90,00 1/12 NESPOLI FELICE Via Roma 104, Saronno (VA) NSPFLC64P27I441K Saronno 21 81 270 4 € 90,00 1/12 NESPOLI LUISELLA Via Curiel 14 Saronno VA NSPLLL57M44I441J Saronno 21 81 270 4 € 90,00 1/12 NESPOLI LAURA Via Avogrado 2 Saronno VA NSPLRA58P53I441N Saronno 21 81 270 4 € 90,00 1/12 BRENNO MARIANGELA Via Roma 104, Saronno (VA) BRNMNG34E42A096Z Saronno 21 82 120 4 € 320,00 8/12 NESPOLI GIORGIO Via Parini 20 Saronno VA NSPGRG60C27I441R Saronno 21 82 120 4 € 40,00 1/12 NESPOLI FELICE Via Roma 104, Saronno (VA) NSPFLC64P27I441K Saronno 21 82 120 4 € 40,00 1/12 NESPOLI LUISELLA Via Curiel 14 Saronno VA NSPLLL57M44I441J Saronno 21 82 120 4 € 40,00 1/12 NESPOLI LAURA Via Avogrado 2 Saronno VA NSPLRA58P53I441N Saronno 21 82 120 4 € 40,00 1/12 BRENNO MARIANGELA Via Roma 104, Saronno (VA) BRNMNG34E42A096Z Saronno 21 83 150 4 € 400,00 8/12 NESPOLI GIORGIO Via Parini 20 Saronno VA NSPGRG60C27I441R Saronno 21 83 150 4 € 50,00 1/12 NESPOLI FELICE Via Roma 104, Saronno (VA) NSPFLC64P27I441K Saronno 21 83 150 4 € 50,00 1/12 – 102 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Ditta INDIRIZZO C.F. / P. IVA Comune Foglio Particella Sup. da espropriare indennità unitaria mq Indennità Quota NESPOLI LUISELLA Via Curiel 14 Saronno VA NSPLLL57M44I441J Saronno 21 83 150 4 € 50,00 1/12 NESPOLI LAURA Via Avogrado 2 Saronno VA NSPLRA58P53I441N Saronno 21 83 150 4 € 50,00 1/12 2. di provvedere alla pubblicazione per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il presente provvedimento diverrà esecutivo nel termine di trenta giorni dal compimento delle predette formalità se non è proposta dai terzi la opposizione per l’ammontare della indennità, a norma dell’art. 26.8 T.U. 3. di eseguire, ai sensi dell’art. 26.1 T.U. il pagamento della indennità come sopra quantificata, ad avvenuta esecutività del presente provvedimento Il responsabile dell’ufficio per le espropriazioni Francesco Occhiuto Consorzio Parco del Lura - Cadorago (CO) Procedura accelerata. Ordine di pagamento, a seguito di condivisione, dell’indennità di espropriazione (art. 26 d.p.r. 27/2001). Realizzazione di opere per la riduzione del rischio idraulico, la laminazione controllata delle piene e la riqualificazione ambientale del torrente Lura nei comuni di Bregnano e Lomazzo. Ordine di pagamento, a seguito di condivisione della indennità determinata ai sensi e per gli effetti del d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modificazioni ed integrazioni. Eventuale opposizione di terzi IL DIRIGENTE DELL’UFFICIO PER LE ESPROPRIAZIONI Premesso: −− con delibera del CDA del Consorzio n. 36 del 28 luglio 2014 è stato approvato il progetto definitivo dell’opera in oggetto con efficacia di dichiarazione di pubblica utilità; −− è stata inviata la comunicazione - ai sensi dell’art. 17 comma 2 d.p.r. 327/2001 di avvenuta efficacia della dichiarazione di pubblica utilità; Dato atto −− che si è provveduto a concordare l’indennità di espropriazione da corrispondere ai proprietari dei beni immobili occorrenti alla esecuzione del progetto in oggetto, ai sensi dell’art. 45 del d.p.r. n. 327 del 8 giugno 2001 e successive modificazioni ed integrazioni; Atteso che in tutte le comunicazioni di cessioni volontaria i rispettivi proprietari garantiscono l’esclusiva proprietà dei beni oggetto di espropriazione, liberi da debiti, pesi, liti in corso, oneri, ipoteche, privilegi anche fiscali, diritti di prelazione a favore di terzi e trascrizioni pregiudizievoli per cui viene prestata la più ampia garanzia da evizioni e da molestie nel possesso alla parte acquirente, dichiarando altresì di ritenere il beneficiario dell’esproprio e l’Autorità Espropriante estraneo a qualsiasi rapporto intercorrente tra i cedenti ed eventuali terze persone, qualsiasi esse possano essere ed indenne da qualsiasi pretesa dei terzi stessi, assumendosi ogni responsabilità in ordine ad eventuali diritti reali di terzi, qualunque essi siano; Viste le comunicazioni allegate alle dichiarazioni di cessione volontaria con le quali i rispettivi proprietari hanno indicato le modalità di estinzione dei mandati di pagamento delle indennità accettate; Visti: −− la legge della regione lombardia n. 3/2009; −− il d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 (Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali); −− il d.lgs. 30 marzo 2001 n. 165 (Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni Pubbliche); −− il d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 (Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità) così come modificato dal d.lgs. 27 dicembre 2002 n. 302; DETERMINA 1. di ordinare, ai sensi dell’art. 26 d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 (T.U.) e successive modificazioni ed integrazioni il pagamento. delle indennità di espropriazione sottoindicate, determinata in via di urgenza ai sensi del d.p.r. 327/2001 a seguito della condivisione della stessa da parte delle ditte espropriate: Ditta Residenza Codice Fiscale Comune Foglio Particella Superficie esproprio Indennità unitaria €/mq Indennità totale Quota CANONICO LORENO MAZZINI 3 22074 LOMAZZO (CO) CNNLRN60L22I441N Lomazzo 1 201 2280 € 10,00 € 22.800,00 1/1 CANONICO LORENO MAZZINI 3 22074 LOMAZZO (CO) CNNLRN60L22I441N Lomazzo 1 2544 1280 € 3,00 € 13.600,00 1/1 CANONICO LORENO MAZZINI 3 22074 LOMAZZO (CO) CNNLRN60L22I441N Lomazzo 1 2545 100 € 3,00 € 2.070,00 1/1 VERGA DANIELA VIA SAN VITO 00004 25019 - SIRMIONE (BS) VRGDNL56R57F205S Lomazzo 1 1728 2740 € 10,00 € 6.850,00 1/4 VERGA MADDALENA VIA DANTE ALIGHIERI 17 22070 - LURAGO MARINONE (CO) VRGMDL54T56F205Q Lomazzo 1 1728 2740 € 10,00 € 6.850,00 1/4 VERGA PAOLA VIA DEI ROSPIGLIOSI 6 20151 - MILANO (MI) VRGPLA64E60F205P Lomazzo 1 1728 2740 € 10,00 € 6.850,00 1/4 VERGA SIMONA PIAZZETTA VINCENZO GIOBERTI 8 21047 SARONNO (VA) VRGSMN59P64F205Y Lomazzo 1 1728 2740 € 10,00 € 6.850,00 1/4 VERGA DANIELA VIA SAN VITO 00004 25019 - SIRMIONE (BS) VRGDNL56R57F205S Lomazzo 1 3284 1900 € 10,00 € 4.750,00 1/4 VERGA MADDALENA VIA DANTE ALIGHIERI 17 22070 - LURAGO MARINONE (CO) VRGMDL54T56F205Q Lomazzo 1 3284 1900 € 10,00 € 4.750,00 1/4 Bollettino Ufficiale – 103 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Ditta Residenza Codice Fiscale Comune Foglio Particella Superficie esproprio Indennità unitaria €/mq Indennità totale Quota VERGA PAOLA VIA DEI ROSPIGLIOSI 6 20151 - MILANO (MI) VRGPLA64E60F205P Lomazzo 1 3284 1900 € 10,00 € 4.750,00 1/4 VERGA SIMONA PIAZZETTA VINCENZO GIOBERTI 8 21047 SARONNO (VA) VRGSMN59P64F205Y Lomazzo 1 3284 1900 € 10,00 € 4.750,00 1/4 RAMPOLDI FRANCESCA Via Carcano 1122074 LOMAZZO (CO) RMPFNC33A66E659X Lomazzo 1 2993 1400 € 10,00 € 14.000,00 1/1 RAMPOLDI FRANCESCA VIA LOMBARDIA 13 22074 - LOMAZZO (CO) RMPFNC22A62E659K Lomazzo 1 2265 420 € 3,00 € 1.260,00 1/1 ISTITUTO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO DELLA DIOCESI DI COMO TOIA FELICE VIA GIOVIO 34 22100 95060990132 - COMO (CO) Lomazzo 1 424 1730 € 10,00 € 17.300,00 1/1 ISTITUTO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO DELLA DIOCESI DI COMO TOIA FELICE VIA GIOVIO 34 22100 95060990132 - COMO (CO) Lomazzo 9 422 320 € 3,00 € 960,00 1/1 ISTITUTO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO DELLA DIOCESI DI COMO TOIA FELICE VIA GIOVIO 34 22100 95060990132 - COMO (CO) Lomazzo 1 478 11570 € 10,00 € 115.700,00 1/1 ISTITUTO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO DELLA DIOCESI DI COMO TOIA FELICE VIA GIOVIO 34 22100 95060990132 - COMO (CO) Lomazzo 1 472 2740 € 10,00 € 27.400,00 1/1 GUARNERIO ANNA VIA RISORGIMENTO GRNNNA68C42B639G 4 - 22070 BREGNANO Lomazzo 1 2727 2000 € 10,00 € 6.666,66 1/3 GUARNERIO LUIGI VIA ARCHIMEDE 4 22074 LOMAZZO GRNLGU66C18C933V Lomazzo 1 2727 2000 € 10,00 € 6.666,66 1/3 GUARNERIO ELISA VIA NEGRI 5 - 22074 LOMAZZO GRNLSE71A45B639Z Lomazzo 1 2727 2000 € 10,00 € 6.666,66 1/3 RIVOLTA MASSIMO VIAL TRENTO 33 22074 LOMAZZO RVLNRC27S21E659X Lomazzo 1 442 1420 € 3,00 € 4.260,00 4/36 Omodei Mauro VIA MILANO 82 22070 - BREGNANO (CO) MDOMRA71T11C933O Lomazzo 1 430 1900 € 3,00 € 5.700,00 1/1 Omodei Mauro VIA MILANO 82 22070 - BREGNANO (CO) MDOMRA71T11C933O Lomazzo 1 446 3560 € 10,00 € 35.600,00 1/1 BORTOLINI ROBERTA VIA MONTE CERVINO BRTRRT52D64B639W 15 - 22074 LOMAZZO Lomazzo 1 447 2660 € 10,00 € 6.650,00 1/4 RIVOLTA ELENA VIA DON GUANELLA 1 22072 - CERMENATE (CO) RVLLNE47A49B134T Lomazzo 1 447 2660 € 10,00 € 6.650,00 1/4 LEGGIERO DAVIDE VIA MONTE CERVINO RVLLNE47A49B134T 16 - 22074 LOMAZZO Lomazzo 1 447 2660 € 10,00 € 6.650,00 1/4 LEGGIERO MICHELE VIA GADAMES 52 20151 - MILANO (MI) Lomazzo 1 447 2660 € 10,00 € 6.650,00 1/4 VOLONTERIO BRUNA VIA R RAMPOLDI 32 22070 - BREGNANO (CO) 1 454 900 € 8,44 € 7.600,00 1/1 RVLLGU47A49B134E VLNBRN43D41B134V 2. di provvedere alla pubblicazione per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il presente provvedimento diverrà esecutivo nel termine di trenta giorni dal compimento delle predette formalità se non è proposta dai terzi la opposizione per l’ammontare della indennità, a norma dell’art. 26.8 T.U. 3. di eseguire, ai sensi dell’art. 26.1 T.U. il pagamento della indennità come sopra quantificata, ad avvenuta esecutività del presente provvedimento. Il responsabile dell’ufficio per le espropriazioni Francesco Occhiuto Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con Decreto Interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione n. 367 del 17 dicembre 2014 (Art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 – A9 del Collegamento Autostradale Dalmine – Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del Comune di Limido Comasco – Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 10, 31, 37, 40, 47, 52; 6; 5 LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO (MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE, COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE Vista la Delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002 e dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento Autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere ad esso connesse; – 104 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione del predetto Collegamento Autostradale; Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha affidato a Pedelombarda s.c.p.a., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «… le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 – A9 del collegamento autostradale Dalmine – Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»; Vista la Delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 – Supplemento ordinario n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento Autostradale; Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. ha delegato alla Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. – ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale autorità espropriante; Vista la procura a rogito del notaio dott. Angelo Busani di Milano, Rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda S.c.p.A. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali; Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto di esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che dichiara la pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’Art. 166, comma 4 bis, del d.lgs. 163/2006; Visti i Decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco, oggetto del presente Decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione; Dato atto che Pedelombarda S.c.p.A., in esecuzione dei predetti Decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei Decreti motivati; Viste le successive note con le quali la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., sulla scorta delle informazioni acquisite dai verbali dello stato di consistenza, ha rideterminato in via provvisoria, le indennità di espropriazione da offrire alle Ditte Proprietarie; Dato atto che le Ditte Proprietarie indicate nell’allegato Elenco hanno sottoscritto i Verbali di Accordi in forza dei quali le stesse hanno accettato le indennità di espropriazione relative agli immobili di cui all’allegato Elenco; Viste le Ordinanze, emesse ai sensi del comma 1-bis, art. 26 d.p.r. 327/2001 e s.mm. e i., con le quali Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha ordinato il pagamento diretto delle predette indennità e i cui estremi di pubblicazione sono di seguito riportati: Elenco Ditte Numero Piano N. Ordinanza Data Emissione 10, 31, 37, 40, 47, 52 301 10 febbraio 2014 6 350 24 marzo 2014 5 430 10 luglio 2014 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie Avvisi e Concorsi n. 10 5 marzo 2014 n. 14 2 aprile 2014 n. 31 30 luglio 2014 Data Esecutività 5 aprile 2014 2 maggio 2014 30 agosto 2014 Dato atto che Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., ha eseguito il pagamento dell’indennità di espropriazione in favore delle Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco e che queste ultime hanno incassato l’indennità accettata; Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni; DECRETA ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) – cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Limido Comasco e indicati nell’allegato Elenco. L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata. Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici del presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634, considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su ciascuna base imponibile la relativa aliquota. Si richiede inoltre l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo ai principi enunciati e alle istruzioni fornite con la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014 - punto 7.1.1. Applicazione dell’imposta minima in caso di atti plurimi. DISPONE Il presente Decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda S.c.p.A.. Il presente Decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia a cura della Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda S.c.p.A., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta, i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione. Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente T.A.R. entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine. Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. Il direttore tecnico operativo Enrico Arini ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 105 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 TRATTA A – ASSE PRINCIPALE PAGANI Domenico Carlo nato a Saronno (VA) il 11 dicembre 1966 codice fiscale PGNDNC66T11I441H prop. 1/3 INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 INDENNITA’ SOPRASSUOLO INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA TOTALE INDENNITA’ TITOLO € 287,63 € 1.784,48 75 AUTOSTRADA TOTALE INDENNITA’ 532 € 7.622,80 € 1.467,07 € 4.031,68 € 26.951,15 TOTALE INDENNITA’ MITIGAZIONE INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA 45 € 13.829,60 INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA 4591 INDENNITA’ SOPRASSUOLO AUTOSTRADA INDENNITA’ SOPRASSUOLO 965 INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 4625 INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 TITOLO MAPPALE ORIGINARIO MITIGAZIONE 4592 € 0,00 INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA 906 € 0,00 INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA 37 215 519 PAGANI Angela nata a Limido Comasco (CO) il 19 marzo 1929 codice fiscale PGNNGL29C59E593Q prop. 1/3; 3 4624 TITOLO DITTA PROPRIETARIA € 1.496,85 AUTOSTRADA 125 MQ 906 MAPPALE ORIGINARIO FOGLIO PAGANI Emanuele nato a Tradate (VA) il 10 giugno 1982 codice fiscale: PGNMNL82H10L319W prop. 1/1 PAGANI Carlo Andrea nato a Saronno (VA) il 28 marzo 1968 codice fiscale PGNCLN68C28I441O prop. 1/3; MITIGAZIONE 4589 FOGLIO N.P. 31 N.P. N.O. N.O. 2 45 1579 Comasco (CO) il 09 dicembre 1927 codice fiscale: PGNLND27T49E593R prop. 2/3 DITTA PROPRIETARIA MQ MAPPALE ORIGINARIO FOGLIO 906 4588 MQ PAGANI Iolanda nata a Limido MAPPALE FRAZIONATO PAGANI Giuseppina nata a Limido Comasco (CO) il 02 maggio 1920 codice fiscale: PGNGPP20E42E593F prop. 1/3; MAPPALE FRAZIONATO 10 DITTA PROPRIETARIA MAPPALE FRAZIONATO 1 N.P. N.O. ELENCO DITTE - COMUNE DI LIMIDO COMASCO € 1.056,60 € 0,00 € 0,00 € 228,93 € 1.285,53 – 106 – Bollettino Ufficiale INDENNITA’ SOPRASSUOLO INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA TOTALE INDENNITA’ € 3.522,00 € 0,00 € 0,00 € 609,01 € 4.131,01 INDENNITA’ SOPRASSUOLO INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA TOTALE INDENNITA’ STRADA INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 TITOLO 320 INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 MQ 4544 INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA MAPPALE FRAZIONATO 868 PAGANI Maurizio Luigi nato a Limido Comasco (CO) il 18 dicembre 1961 codice fiscale PGNMZL61T18E593C prop. 1/6; INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA MAPPALE ORIGINARIO FOGLIO DITTA PROPRIETARIA N.P. N.O. Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 € 617,50 € 0,00 € 28,25 € 475,00 € 1.120,75 PAGANI Rosaria nata a Limido Comasco (CO) il 18 dicembre 1961 codice fiscale PGNRSR61T58E593G prop. 1/6 4 40 PAGANI Monica Onesta nata a Tradate (VA) il 13 ottobre 1967 codice fiscale 906 PGNMCN67R53L319L prop. 1/6; PAGANI Daniela nata a Tradate (VA) il 23 settembre 1969 codice fiscale PGNDNL69P63L319N prop. 1/6; 871 871 80 AUTOSTRADA AUTOSTRADA 1175 4514 495 AUTOSTRADA 502 4516 250 AUTOSTRADA 368 4656 2085 AUTOSTRADA € 0,00 € 660,53 TOTALE INDENNITA’ INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA INDENNITA’ SOPRASSUOLO € 0,00 € 4.003,58 TOTALE INDENNITA’ 325 € 3.343,05 INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA 4645 TITOLO MITIGAZIONE INDENNITA’ SOPRASSUOLO MQ 20 MQ 4644 INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 AUTOSTRADA INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 15 INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA 4669 INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA TITOLO STRADA MAPPALE FRAZIONATO 7 PAGANI Albino nato a Limido Comasco (CO) il 16 maggio 1930 codice fiscale PGNLBN30E16E593O prop. 1/1 50 TITOLO FOGLIO DITTA PROPRIETARIA 412 4668 MAPPALE ORIGINARIO PAGANI Carmen nata a Limi- 907 do Comasco (CO) il 14 maggio 1938 codice fiscale PGNCMN38E54E593D prop. 1/1 FOGLIO 52 N.P. 6 MQ DITTA PROPRIETARIA MAPPALE FRAZIONATO 248 MAPPALE FRAZIONATO MAPPALE ORIGINARIO 907 MAPPALE ORIGINARIO FOGLIO 47 PAGANI Carlo nato a Gerenzano (VA) il 23 settembre 1942 codice fiscale PGNCRL42P23D981B prop. 1/1 N.P. DITTA PROPRIETARIA N.O. 5 N.P. N.O. MAZZA Maria nata a Uboldo (VA) il 05 settembre 1934 codice fiscale MZZMRA34P45L480Q prop. 2/6 € 24.835,65 € 0,00 € 0,00 € 8.136,13 € 32.971,78 906 907 Bollettino Ufficiale – 107 – SAIBENE Luigi nato a Limido Comasco (CO) il 18 maggio 1945 codice fiscale SBNLGU45E18E593Z 110 MITIGAZIONE 4622 930 AUTOSTRADA 4618 30 MITIGAZIONE 4619 1150 AUTOSTRADA TOTALE INDENNITA’ 4621 INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA RELIQUATO INDENNITA’ SOPRASSUOLO 140 INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 906 4620 INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA SAIBENE Angelo nato a Limido Comasco (CO) il 25 luglio 1946 codice fiscale SBNNGL46L25E593J prop. 39/100; TITOLO 6 MQ 8 1378 MAPPALE FRAZIONATO SAIBENE Giuseppe nato a Limido Comasco (CO) il 18 marzo 1949 codice fiscale SBNGPP49C18E593D prop. 22/100; MAPPALE ORIGINALE DITTA PROPRIETARIA FG. N.P. N.O. Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 €. 22.868,40 € 0,00 € 0,00 € 3.709,55 € 26.577,95 1630 prop. 39/100 Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con Decreto Interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione decreto n. 368 del 17 dicembre 2014 (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 – A9 del Collegamento Autostradale Dalmine – Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del Comune di Turate – Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 3, 4, 24, 34, 108; 162 LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO (MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE, COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE Vista la Delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 D.Lgs. 190/2002 e dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento Autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere ad esso connesse; Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione del predetto Collegamento Autostradale; Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha affidato a Pedelombarda S.c.p.A., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «… le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 – A9 del collegamento autostradale Dalmine – Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»; Vista la Delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 – Supplemento ordinario n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento Autostradale; Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. ha delegato alla Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. – ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale autorità espropriante; Vista la procura a rogito del notaio dott. Angelo Busani di Milano, Rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda S.c.p.A. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali; Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto di esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che dichiara la pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’Art. 166, comma 4 bis, del d.lgs. 163/2006; Visti i Decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco, oggetto del presente Decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione; Dato atto che Pedelombarda S.c.p.A., in esecuzione dei predetti Decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei Decreti motivati; Viste le successive note con le quali la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., sulla scorta delle informazioni acquisite dai verbali dello stato di consistenza, ha rideterminato in via provvisoria, le indennità di espropriazione da offrire alle Ditte Proprietarie; Dato atto che le Ditte Proprietarie indicate nell’allegato Elenco hanno sottoscritto i Verbali di Accordi in forza dei quali le stesse hanno accettato le indennità di espropriazione relative agli immobili di cui all’allegato Elenco; Viste le Ordinanze, emesse ai sensi del comma 1-bis, art. 26 d.p.r. 327/2001 e s.mm. e i., con le quali Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha ordinato il pagamento diretto delle predette indennità e i cui estremi di pubblicazione sono di seguito riportati: – 108 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Elenco Ditte Numero Piano N. Ordinanza Data Emissione 3, 4, 24, 34, 108 303 10 febbraio 2014 162 442 25 luglio 2014 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie Avvisi e Concorsi n. 9 26 febbraio 2014 n. 33 13 agosto 2014 Data Esecutività 26 marzo 2014 13 settembre 2014 Dato atto che Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., ha eseguito il pagamento dell’indennità di espropriazione in favore delle Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco e che queste ultime hanno incassato l’indennità accettata; Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni; DECRETA ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) – cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Turate e indicati nell’allegato Elenco. L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata. Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici del presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634, considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su ciascuna base imponibile la relativa aliquota. Si richiede inoltre l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo ai principi enunciati e alle istruzioni fornite con la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014 - punto 7.1.1. Applicazione dell’imposta minima in caso di atti plurimi. DISPONE Il presente Decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda S.c.p.A.. Il presente Decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia a cura della Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda S.c.p.A., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta, i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione. Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente T.A.R. entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine. Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. Il direttore tecnico operativo Enrico Arini ——— • ——— 903 11089 ex 354 11530 600 AUTOSTRADA 11531 160 AUTOSTRADA INDENNITA’ SOPRASSUOLO E DANNI TOTALE INDENNITA’ € 117.733,68 TOTALE INDENNITA’ 4 CARIONI MARIA BAMBINA nata a Turate (CO) il 22 settembre 1946 codice fiscale CRNMBM46P62L470T prop. 1/1 € 849,15 INDENNITA’ SOPRASSUOLO E DANNI DITTA PROPRIETARIA INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA MITIGAZIONE € 17.124,53 INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA 230 INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 11534 € 34.722,50 INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA € 65.037,50 INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA TITOLO AUTOSTRADA TITOLO MQ 5.145 MQ MAPPALE FRAZIONATO 11533 MAPPALE FRAZIONATO MAPPALE ORIGINALE FOGLIO 3144 MAPPALE ORIGINALE 2 UBOLDI PIETRO nato a Limido 902 Comasco (CO) il 12 maggio 1934 codice fiscale BLDPTR34E12E593T prop. 1/1 FOGLIO N.P. 3 DITTA PROPRIETARIA N.P. 1 N.O. N.O. TRATTA A – ASSE PRINCIPALE ELENCO DITTE - COMUNE DI TURATE (CO) € 9.120,00 € 0,00 € 2.538,00 € 307,20 € 11.965,20 Bollettino Ufficiale – 109 – TOTALE INDENNITA’ MITIGAZIONE 11579 10 AUTOSTRADA 7245 € 0,00 € 1.145,25 € 101,80 € 5.747,05 TOTALE INDENNITA’ 140 TOTALE INDENNITA’ INDENNITA’ SOPRASSUOLO E DANNI 11578 € 4.500,00 INDENNITA’ SOPRASSUOLO E DANNI AUTOSTRADA INDENNITA’ SOPRASSUOLO E DANNI INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA 20 INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA 11576 6292 INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 MITIGAZIONE INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 902 480 INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA 902 11575 INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA € 5.798,25 INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA TITOLO € 0,00 TITOLO MQ € 1.388,25 MQ MAPPALE FRAZIONATO € 0,00 MAPPALE FRAZIONATO MAPPALE ORIGINALE € 4.410,00 MAPPALE ORIGINALE AUTOSTRADA TITOLO 108 SIMONINI AUGUSTA nata a Turate (CO) il 30 aprile 1938 codice fiscale SMNGST38D70L470J prop. 1/1 (*) 490 MQ 5 DITTA PROPRIETARIA 11573 MAPPALE FRAZIONATO N.O. 4 241 MAPPALE ORIGINALE 34 ATZARA LUISELLA nata a TRADATE (VA) il 23 marzo 1967 codice fiscale TZRLLL67C63L319X Proprieta’ 1/2; ATZARA SAMUELE nato a BUSTO ARSIZIO (VA) il 18 novembre 1975 codice fiscale TZRSML75S18B300B Proprieta’ 1/2 FOGLIO DITTA PROPRIETARIA 902 FOGLIO 24 N.P. 3 FOGLIO GUZZETTI ADELE nata a Turate (CO) il 22 giugno 1954 codice fiscale GZZDLA54H62L470N prop. 1/2 GUZZETTI ADELE nata a Turate (CO) il 22 giugno 1954 codice fiscale GZZDLA54H62L470N nuda prop. 1/2; GUZZETTI ALESSANDRO nato a Turate (CO) il 27/09/129 codice fiscale GZZLSN29P27L470H usuf. 1/2 N.P. N.P. DITTA PROPRIETARIA N.O. N.O. Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 € 1.350,00 € 0,00 € 348,75 € 23,25 € 1.722,00 DITTA PROPRIETARIA FOGLIO MAPPALE ORIGINALE MAPPALE FRAZIONATO MQ TITOLO INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA INDENNITA’ SOPRASSUOLO E DANNI TOTALE INDENNITA’ 6 N.P. N.O. (*) intestazione risultante dall’atto di divisione in autentica notaio Attilio Schiavetti di Como rep. n 49194/racc. n. 8543 registrato a Como il 26 maggio 1992 n. 781 serie 2V - 71/m 162 ALFIERI BRUNO nato a Turate (CO) il 04 giugno 1950 codice fiscale LFRBRN50H04L470C Nuda Proprieta’ 1/1 MOROSI SEVERINA nata a Turate (CO) il 13 maggio 1935 codice fiscale MRSSRN35E53L470R Usufrutto 1/1 (*) 902 11131 già 3474 11526 130 AUTOSTRADA € 1.560,00 € 0,00 € 498,33 € 0,00 € 2.058,33 (*) intestazione risultante dalla denunzia di successione presentata all’Ufficio del Registro di Como il 12 marzo 2001 n. 398 Vol. 2001. - Successione di Alfieri Antonio Giulio nato a Turate il 03 gennaio 1925 - C.F. LFRNNG25A03L470Y – 110 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con Decreto Interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione n. 412 del 17 dicembre 2014. (Art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 – A9 del Collegamento Autostradale Dalmine – Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del Comune di Mozzate – Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 29-30; 105-115; 112-113-134; 107; 52, 95 LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO (MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE, COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE Vista la Delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002 e dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento Autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere ad esso connesse; Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione del predetto Collegamento Autostradale; Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha affidato a Pedelombarda S.c.p.A., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «… le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 – A9 del collegamento autostradale Dalmine – Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»; Vista la Delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 – Supplemento ordinario n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento Autostradale; Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. ha delegato alla Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. – ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale autorità espropriante; Vista la procura a rogito del notaio dott. Angelo Busani di Milano, Rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda S.c.p.A. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali; Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto di esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che dichiara la pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’Art. 166, comma 4 bis, del d.lgs. 163/2006; Visti i Decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco, oggetto del presente Decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione; Dato atto che Pedelombarda S.c.p.A., in esecuzione dei predetti Decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei Decreti motivati; Viste le successive note con le quali la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., sulla scorta delle informazioni acquisite dai verbali dello stato di consistenza, ha rideterminato in via provvisoria, le indennità di espropriazione da offrire alle Ditte Proprietarie; Dato atto che le Ditte Proprietarie indicate nell’allegato Elenco hanno sottoscritto i Verbali di Accordi in forza dei quali le stesse hanno accettato le indennità di espropriazione relative agli immobili di cui all’allegato Elenco; Viste le Ordinanze, emesse ai sensi del comma 1-bis, art. 26 d.p.r. 327/2001 e s.mm. e i., con le quali Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha ordinato il pagamento diretto delle predette indennità e i cui estremi di pubblicazione sono di seguito riportati: Elenco Ditte Numero N. Ordinanza Piano Data Emissione Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie Avvisi e Concorsi Data Esecutività 29-30 274 17 dicembre 2013 n. 1 2 gennaio 2014 2 febbraio 2014 105-115; 112-113-134 314 24 febbraio 2014 n. 11 12 marzo 2014 12 aprile 2014 107 401 26 giugno 2014 n. 29 16 luglio 2014 16 agosto 2014 52, 95 431 10 luglio 2014 n. 31 30 luglio 2014 30 agosto 2014 Dato atto che Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., ha eseguito il pagamento dell’indennità di espropriazione in favore delle Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco e che queste ultime hanno incassato l’indennità accettata; Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni; DECRETA ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) – cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Mozzate e indicati nell’allegato Elenco. L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata. Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici del presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634, considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su cia- Bollettino Ufficiale – 111 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 scuna base imponibile la relativa aliquota. Si richiede inoltre l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo ai principi enunciati e alle istruzioni fornite con la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014 - punto 7.1.1. Applicazione dell’imposta minima in caso di atti plurimi. DISPONE Il presente Decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda S.c.p.A.. Il presente Decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia a cura della Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda S.c.p.A., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta, i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione. Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente T.A.R. entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine. Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. Il direttore tecnico operativo Enrico Arini ——— • ——— INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA INDENNITA’ SOPRASSUOLO E DANNI TOTALE INDENNITA’ TITOLO INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA MQ € 7.055,10 € 0,00 € 1.175,85 € 1.497,60 € 9.728,55 7787 535 AUTOSTRADA 7783 2.315 AUTOSTRADA 1518 7785 840 AUTOSTRADA 5727 7789 1.495 AUTOSTRADA TOTALE INDENNITA’ 760 1279 INDENNITA’ SOPRASSUOLO E DANNI AUTOSTRADA INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA 220 INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 913 5576 INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA zo 1954 codice fiscale PGNMRA54C14E593K prop. 1/1 AUTOSTRADA TITOLO FG N.O. N.P. 105115 2.010 MQ 5576 PAGANI MARIO nato a Limido Comasco (CO) il 14 mar2 7977 914 FERRARIO ONORINA nata a MOZZATE (CO) il 08 febbraio 1930 codice fiscale FRRNRN30B48F788V Proprieta’ 3/6 DITTA PROPRIETARIA MITIGAZIONE MAPPALE FRAZIONATO MILANI GIAN VITO nato a MOZZATE (CO) il 27 novembre 1956 codice fiscale MLNGVT56S27F788B Proprieta’ 1/6 ; 110 MAPPALE ORIGINARIO 2930 7976 5575 MILANI ANGELA nata il 26 febbraio 1951 codice fiscale MLNNGL51B66I620T Proprieta’ 1/6 ; 1 MAPPALE FRAZIONATO MILANI CELESTINA nata a MOZZATE (CO) il 18 giugno 1954 codice fiscale MLNCST54H58F788H Proprieta’ 1/6; MAPPALE ORIGINARIO DITTA PROPRIETARIA FG N.P. N.O. TRATTA A – ASSE PRINCIPALE ELENCO DITTE - COMUNE DI MOZZATE (CO) € 68.442,00 € 35.258,00 € 18.790,20 € 15.464,10 € 137.954,30 – 112 – Bollettino Ufficiale MITIGAZIONE 7770 450 AUTOSTRADA TOTALE INDENNITA’ 75 INDENNITA’ SOPRASSUOLO E DANNI 7769 INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA TITOLO AUTOSTRADA INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 MQ 260 INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA MAPPALE FRAZIONATO MAPPALE ORIGINARIO € 14.850,00 € 0,00 € 5.229,00 € 34.701,76 € 54.780,76 INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA INDENNITA’ SOPRASSUOLO E DANNI TOTALE INDENNITA’ TITOLO INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA MQ MAPPALE ORIGINARIO MAPPALE FRAZIONATO € 0,00 € 1.949,40 € 0,00 € 9.747,00 TOTALE INDENNITA’ AUTOSTRADA € 3.360,00 € 0,00 € 1.073,33 € 864,00 € 5.297,33 917 2793 7854 35 RELIQUATO 7855 130 MITIGAZIONE 7856 660 AUTOSTRADA 7857 905 MITIGAZIONE TOTALE INDENNITA’ INDENNITA’ SOPRASSUOLO E DANNI 480 INDENNITA’ SOPRASSUOLO E DANNI INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA 8008 INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 1107 INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 915 TITOLO INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA AUTOSTRADA TITOLO 620 € 7.797,60 MQ 95 GIROLA ALBINO nato a Cislago (VA) il 16 settembre 1939 codice fiscale GRLLBN39P16C732S prop.1/1 7775 MQ. DITTA PROPRIETARIA 7340 MAPPALE FRAZIONATO GHIRIMOLDI SILVIO nato a CISLAGO (VA) il 05 aprile 1952 codice fiscale GHRSLV52D05C732F prop. 1/2 MITIGAZIONE MAPPALE FRAZIONATO GHIRIMOLDI LUIGIA nata a CISLAGO (VA) il 13 febbraio 1944 codice fiscale GHRLGU44B53C732Y prop. 1/2; 102 MAPPALE ORIGINARIO DITTA PROPRIETARIA 913 7774 MAPPALE ORIGINARIO N.P. 107 PROTTI Pierpaolo nato a Milano il 15 settembre 1954 codice fiscale PRTPPL54P15F205Q prop. 1/2; GIANNINO FILIPPINI nato a Turate (CO) il 29 marzo 1947 codice fiscale FLPGNN47C29L470I prop. 1/2 FG FG N.P. 7772 INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA 6 MITIGAZIONE 6452 ex 1852 DITTA PROPRIETARIA 52 40 FG N.O. 5 7771 6450 ex 2983 FG N.O. 4 CERIANI ANGELO FRANCESCO nato a Seprio (CO) il 20 agosto 1937 codice fiscale CRNNLF37M20I620V 112prop. 1/2; 113913 VILLA GIUSEPPINA nata a Sa134 ronno (VA) il 30 ottobre 1937 codice fiscale VLLGPP37R70I441W prop. 1/2 N.P. N.O. 3 DITTA PROPRIETARIA N.P. N.O. Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 € 18.165,00 € 0,00 € 5.685,31 € 0,00 € 23.850,31 Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 413 del 17 dicembre 2014. Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Como - Immobili siti nel territorio del comune di Villa Guardia - Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 11, 17, 28, 36. Ditte dell’Opera Connessa TRCO03 N.P. 82, 94; 4, 14, 45-98 LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO (MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE, COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE Bollettino Ufficiale – 113 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Vista la Delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002 e dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento Autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere ad esso connesse; Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione del predetto Collegamento Autostradale; Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha affidato a Pedelombarda S.c.p.A., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «… le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 – A9 del collegamento autostradale Dalmine – Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»; Vista la Delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 – Supplemento ordinario n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento Autostradale; Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. ha delegato alla Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. – ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale autorità espropriante; Vista la procura a rogito del notaio dott. Angelo Busani di Milano, Rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda S.c.p.A. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali; Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto di esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che dichiara la pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’Art. 166, comma 4 bis, del d.lgs. 163/2006; Visti i Decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco, oggetto del presente Decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione; Dato atto che Pedelombarda S.c.p.A., in esecuzione dei predetti Decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei Decreti motivati; Viste le successive note con le quali la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., sulla scorta delle informazioni acquisite dai verbali dello stato di consistenza, ha rideterminato in via provvisoria, le indennità di espropriazione da offrire alle Ditte Proprietarie; Dato atto che le Ditte Proprietarie indicate nell’allegato Elenco hanno sottoscritto i Verbali di Accordi in forza dei quali le stesse hanno accettato le indennità di espropriazione relative agli immobili di cui all’allegato Elenco; Viste le Ordinanze, emesse ai sensi del comma 1-bis, art. 26 d.p.r. 327/2001 e s.mm. e i., con le quali Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha ordinato il pagamento diretto delle predette indennità e i cui estremi di pubblicazione sono di seguito riportati: Elenco Ditte Numero Piano N. Ordinanza Data Emissione Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie Avvisi e Concorsi Data Esecutività 11 AP - 82 OC03, 17, 28, 36 AP - 94 OC03 440 22 luglio 2014 n. 31 30 luglio 2014 30 agosto 2014 4, 14, 45-98 444 30 luglio 2014 n. 33 13 agosto 2014 13 settembre 2014 Dato atto che Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., ha eseguito il pagamento dell’indennità di espropriazione in favore delle Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco e che queste ultime hanno incassato l’indennità accettata; Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni; DECRETA ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) – cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Villa Guardia e indicati nell’allegato Elenco. L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata. Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici del presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634, considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su ciascuna base imponibile la relativa aliquota. Si richiede inoltre l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo ai principi enunciati e alle istruzioni fornite con la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014 - punto 7.1.1. Applicazione dell’imposta minima in caso di atti plurimi. DISPONE Il presente Decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda S.c.p.A.. Il presente Decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia a cura della Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda S.c.p.A., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta, i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione. Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente TAR entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine. Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. Il direttore tecnico operativo Enrico Arini ——— • ——— – 114 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 TOTALE INDENNITA’ € 3.175,00 € 43.811,84 € 59.686,84 912 MACCIO 6290 1.102 AUTOSTRADA 3813 6291 18 RELIQUATO TOTALE INDENNITA’ TOTALE INDENNITA’ INDENNITA’ SOPRASSUOLO E DANNI € 0,00 INDENNITA’ SOPRASSUOLO E DANNI € 12.700,00 INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA AUTOSTRADA INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 1.270 TITOLO 1651 MQ 1651 MAPPALE FRAZIONATO INDENNITA’ SOPRASSUOLO E DANNI INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA € 39.822,17 INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 € 505,50 INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA AUTOSTRADA € 5.616,67 INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA TITOLO 2.910 € 0,00 TITOLO MQ 3451 € 33.700,00 MQ MAPPALE FRAZIONATO MAPPALE ORIGINARIO AUTOSTRADA MAPPALE FRAZIONATO SEZIONE 230 MAPPALE ORIGINARIO FOGLIO 3450 INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA 3 MITIGAZIONE MACCIO MAPPALE ORIGINARIO 28 AP PERRI MARIA nata a Serrastretta (CZ) il 03 dicembre 1939 codice fiscale PRRMRA39T43I655A Prop. 6/9; VIOLETTI PERRI CLARA nata a Serrastretta (CZ) il 13 settembre 1960 codice fiscale VLTCLR60P53I655Z Prop. 1/9; VIOLETTI PERRI GIOVANNA nata a Serrastretta (CZ) il 17 agosto 1958 codice fiscale VLTGNN58M57I655U Prop. 1/9; VIOLETTI PERRI PAOLA nata a Como (CO) il 06 novembre 1973 codice fiscale VLTPLA73546C933I Prop. 1/9 230 SEZIONE DITTA PROPRIETARIA 1428 3449 912 SEZIONE 17 AP FOGLIO 2 BOSCARELLO FRANCESCO nato a Caltagirone (CT) il 25 ottobre 1954 codice fiscale BSCFNC54R25B428R prop. 1/4; BOSCARELLO GIACOMO nato a Siracusa (SR) il 23 settembre 1948 codice fiscale BSCGCM48P23I754K prop. 2/4; VIGNOLA ANNA nata a Potenza (PZ) il 07 febbraio 1958 codice fiscale VGNNNA58B47G942R prop. 1/4 N.P. DITTA PROPRIETARIA 906 CIVELLO FOGLIO N.P. 11 AP 82 OC 03 GERNA BRUNO nato a Villa Guardia (CO) il 04 maggio 1947 codice fiscale GRNBRN47E04L956E Prop. 1/1 N.O. N.O. 1 DITTA PROPRIETARIA N.P. N.O. TANGENZIALE DI COMO ASSE PRINCIPALE - OPERA CONNESSA 03 ELENCO DITTE - COMUNE DI VILLA GUARDIA (CO) € 16.800,00 € 0,00 € 4.200,00 € 30.932,78 € 51.932,78 Bollettino Ufficiale – 115 – il 14 maggio 1953 c.f.: NSPNGL53E14E063D Proprietà 1/3 TOTALE INDENNITA’ 330 RELIQUATO € 5.040,00 € 0,00 € 331,50 € 364,00 € 5.735,50 3550 70 RELIQUATO 3551 2.560 AUTOSTRADA 3552 570 MITIGAZIONE 3553 440 RELIQUATO 3545 3.910 AUTOSTRADA 3546 1.840 RELIQUATO 3547 40 MITIGAZIONE TOTALE INDENNITA’ AUTOSTRADA INDENNITA’ SOPRASSUOLO E DANNI MAPPALE ORIGINARIO 230 TOTALE INDENNITA’ 3614 € 82.201,17 INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA 357 € 3.389,59 INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 CIVELLO TOTALE INDENNITA’ INDENNITA’ SOPRASSUOLO E DANNI AUTOSTRADA € 8.900,58 INDENNITA’ SOPRASSUOLO E DANNI 20 INDENNITA’ SOPRASSUOLO E DANNI INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA RELIQUATO 3584 € 0,00 INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA MITIGAZIONE 940 INDENNITA’ OCCUPAZIONE D’URGENZA INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 480 3583 INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 3582 € 69.911,00 INDENNITA’ AGGIUNTIVA ART. 40 C. 4 MQ AUTOSTRADA MAPPALE ORIGINARIO AUTOSTRADA 2.790 SEZIONE 1.250 FOGLIO 204 3581 TITOLO 204 INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA MITIGAZIONE 904 SEZIONE INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA TITOLO RELIQUATO 160 TITOLO 420 3580 INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA MQ 3579 INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE AREA AGRICOLA NESPOLI GIUSEPPE nato Carugo Arosio (CO) il 29 novembre 1948 c.f.: NSPGPP48S29B851M Proprietà 1/3; NESPOLI LUCIANO nato a Arosio (CO) il 10 giugno 1950 c.f.: NSPLCN50H10A430L Proprietà 1/3; NESPOLI ANGELO nato Giussano (MI) MAPPALE FRAZIONATO RELIQUATO AUTOSTRADA 3615 FOGLIO N.P. 45-98 OC03 DITTA PROPRIETARIA € 57.123,65 10 TITOLO 7 14 OC03 N.P. N.O. N.O. 6 BANCORA GIORGIO nato a Villa Guardia (CO) il 21 novembre 1938 codice fiscale BNCGRG38S21L956P Proprietà 1/1 € 3.586,32 1.040 350 DITTA PROPRIETARIA MITIGAZIONE € 9.217,33 3578 BRTLGU60A17C933O Proprietà 1/1 10 € 0,00 MQ CIVELLO 6142 € 44.320,00 1455 1487 904 AUTOSTRADA MQ c.f.: 320 MAPPALE FRAZIONATO il 17 gennaio 1960 6141 MAPPALE FRAZIONATO 4 OC03 AUTOSTRADA 1455 nato a COMO (CO) 5 5.210 MAPPALE FRAZIONATO SEZIONE MAPPALE ORIGINARIO FOGLIO BERTOLI LUIGI 808 6140 MAPPALE ORIGINARIO DITTA PROPRIETARIA 912 MACCIO SEZIONE STRADA MARIA ENRICA nata a Como (CO) il 03 maggio 1943 codice fiscale STRMNR43E43C933X Prop. 1/1 FOGLIO N.P. 4 36 AP 94 OC03 N.P. DITTA PROPRIETARIA N.O. N.O. Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 € 113.160,00 € 0,00 € 2.329,60 € 13.004,00 € 128.493,60 273 905 CIVELLO 1738 – 116 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 415 del 17 dicembre 2014. Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Como - Immobili siti nel territorio del comune di Grandate - Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 31; 1, 56, 73-79-80, 81-129, 102, 111, 141, 155PE LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO (MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE, COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE Vista la delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002 e dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere ad esso connesse; Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione del predetto Collegamento autostradale; Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha affidato a Pedelombarda s.c.p.a., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «… le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 - A9 del Collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»; Vista la delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 - Supplemento Ordinario n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento autostradale; Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. ha delegato alla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale autorità espropriante; Vista la procura a rogito del notaio Dott. Angelo Busani di Milano, rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda s.c.p.a. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali; Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto di esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che dichiara la pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’art. 166, comma 4 bis, del d.lgs. 163/2006; Visti i decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco, oggetto del presente decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione; Dato atto che Pedelombarda s.c.p.a., in esecuzione dei predetti decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei decreti motivati; Viste le successive note con le quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., sulla scorta delle informazioni acquisite dai verbali dello stato di consistenza, ha rideterminato in via provvisoria, le indennità di espropriazione da offrire alle Ditte Proprietarie; Dato atto che le Ditte Proprietarie indicate nell’allegato Elenco hanno sottoscritto i Verbali di Accordi in forza dei quali le stesse hanno accettato le indennità di espropriazione relative agli immobili di cui all’allegato Elenco; Viste le ordinanze, emesse ai sensi del comma 1-bis, art. 26 d.p.r. 327/2001 e s.mm. e i., con le quali Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha ordinato il pagamento diretto delle predette indennità e i cui estremi di pubblicazione sono di seguito riportati: Elenco Ditte Numero Piano N. Ordinanza Data Emissione Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Avvisi e Concorsi Data Esecutività 31 400 26 giugno 2014 n. 29 16 luglio 2014 16 agosto 2014 4 agosto 2014 n. 36 3 settembre 2014 3 ottobre 2014 1, 56, 73-79-80, 81-129, 102, 111, 141, 155PE 450 Dato atto che Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., ha eseguito il pagamento dell’indennità di espropriazione in favore delle Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco e che queste ultime hanno incassato l’indennità accettata; Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni; DECRETA ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) - cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Grandate e indicati nell’allegato Elenco. L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata. Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici del presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634, considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su ciascuna base imponibile la relativa aliquota. Si richiede inoltre l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo ai principi enunciati e alle istruzioni fornite con la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014 - punto 7.1.1. Applicazione dell’imposta minima in caso di atti plurimi. DISPONE Il presente decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda s.c.p.a.. Il presente decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia a cura della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda Bollettino Ufficiale – 117 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 s.c.p.a., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta, i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione. Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente TAR entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine. Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. Il direttore tecnico operativo Enrico Arini ——— • ——— TOTALE INDENNITÀ € 7.431,67 1220 1.480 AUTOSTRADA € 13.320,00 € 0,00 € 3.330,00 € 16.650,00 257 904 3125 1.260 MITIGAZIONE 3752 390 AUTOSTRADA 3753 90 MITIGAZIONE 3754 40 MITIGAZIONE 3755 340 AUTOSTRADA 3756 1.360 MITIGAZIONE 3757 360 AUTOSTRADA 3758 1.410 AUTOSTRADA TITOLO 3751 TOTALE INDENNITÀ 1220 INDENNITÀ OCCUPAZIONE D’URGENZA 906 INDENNITÀ MANUFATTI DANNI SOPRASSUOLO TOTALE INDENNITÀ INDENNITÀ OCCUPAZIONE D’URGENZA € 1.061,67 INDENNITÀ OCCUPAZIONE D’URGENZA INDENNITÀ MANUFATTI DANNI SOPRASSUOLO € 0,00 INDENNITÀ MANUFATTI DANNI SOPRASSUOLO INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE TITOLO € 6.370,00 INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE MQ AUTOSTRADA TITOLO MAPPALE FRAZIONATO 5 MQ MAPPALE ORIGINARIO 3131 INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE SPOLAOR NATALIA nato a Conselve (PD) il 13 dicembre 1947 c.f.: SPLNTL47T53C964T prop. 1/2 3131 MQ PINI MARTINO nato a Grosio (SO) il 22 febbraio 1942 c.f.: PNIMTN42B22E200Y prop. 1/2; AUTOSTRADA MAPPALE FRAZIONATO 56 DITTA PROPRIETARIA 60 MAPPALE ORIGINARIO N.P. 3 BESIO ELISABETTA nata a Grandate (CO) il 15 luglio 1944 c.f.: BSELBT44L55E139Q prop. 1/2 3146 MAPPALE FRAZIONATO FOGLIO 1 BESIO ANNA MARIA nata a Grandate (CO) il 9 luglio 1946 c.f.: BSENMR46L49E139R prop. 1/2; FOGLIO 2 DITTA PROPRIETARIA 3146 MAPPALE ORIGINARIO 904 FOGLIO N.P. 31 PINI FRANCO nato a Grandate (CO) il 30 giugno 1950 c.f.: PNIFNC50H30E139U Prop. 1/1 N.O. N.O. 1 DITTA PROPRIETARIA N.P. N.O. TANGENZIALE DI COMO - ASSE PRINCIPALE ELENCO DITTE COMUNE DI GRANDATE € 57.750,00 € 27.943,20 € 14.437,50 € 100.130,70 – 118 – Bollettino Ufficiale 360 AUTOSTRADA 73-79-80 904 3305 3741 90 AUTOSTRADA 3742 1.140 AUTOSTRADA 3743 5 MITIGAZIONE 3122 50 AUTOSTRADA 3796 190 MITIGAZIONE 6 102 BESIO ITALO nato a Rebbio (CO) il 2 febbraio 1936 c.f.: BSETLI36B02H208D prop. 1/4; BESIO LUIGI nato a Grandate (CO) il 14 giugno 1944 c.f.: BSELGU44H14E139L prop. 1/4 1217 TITOLO MITIGAZIONE 279 RELIQUATO 3745 260 MITIGAZIONE 3746 325 AUTOSTRADA 3747 310 MITIGAZIONE 3748 250 AUTOSTRADA 3749 1.100 AUTOSTRADA TITOLO BESIO ENIO nato a Grandate (CO) il 27 dicembre 1939 c.f.: BSENEI39T27E139E prop. 1/4; 450 3304 MQ BESIO AUGUSTO nato a Grandate (CO) il 24 dicembre 1934 c.f.: BSEGST34T24E139Y prop. 1/4; MQ 3306 MAPPALE ORIGINARIO DITTA PROPRIETARIA 904 FOGLIO 81129 N.P. N.O. 5 PINI MARIA GRAZIA nata a Grandate (CO) il 5 marzo 1954 c.f.: PNIMGR54C45E139Q prop. 1/1 3744 MAPPALE FRAZIONATO 3304 MAPPALE FRAZIONATO MAPPALE ORIGINARIO DITTA PROPRIETARIA FOGLIO N.P. N.O. 3122 3884 3.580 AUTOSTRADA 3885 430 AUTOSTRADA 907 1222 3886 400 RELIQUATO 1222 210 AUTOSTRADA TOTALE INDENNITÀ 3740 € 170.980,00 € 27.000,00 € 36.745,00 € 234.725,00 TOTALE INDENNITÀ 4 PINI PIETRO nato a Grandate (CO) il 12 luglio 1949 c.f.: PNIPTR49L12E139H prop. 1/1 € 145.825,00 € 26.850,25 € 27.616,25 € 200.291,50 TOTALE INDENNITÀ MITIGAZIONE INDENNITÀ OCCUPAZIONE D’URGENZA 330 INDENNITÀ OCCUPAZIONE D’URGENZA 3739 INDENNITÀ OCCUPAZIONE D’URGENZA RELIQUATO INDENNITÀ MANUFATTI DANNI SOPRASSUOLO 185 INDENNITÀ MANUFATTI DANNI SOPRASSUOLO 3303 INDENNITÀ MANUFATTI DANNI SOPRASSUOLO AUTOSTRADA INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE TITOLO 540 INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE MQ 3738 3303 INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE MAPPALE FRAZIONATO MAPPALE ORIGINARIO DITTA PROPRIETARIA FOGLIO N.P. N.O. Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 € 55.440,00 € 693,00 € 11.199,00 € 67.332,00 Bollettino Ufficiale – 119 – INDENNITÀ OCCUPAZIONE D’URGENZA TOTALE INDENNITÀ TITOLO INDENNITÀ MANUFATTI DANNI SOPRASSUOLO MQ € 1.000,00 € 4.750,00 € 24.750,00 AUTOSTRADA 3844 130 AUTOSTRADA TOTALE INDENNITÀ 3.400 € 73.600,00 € 92.736,00 € 18.400,00 € 184.736,00 TOTALE INDENNITÀ 3899 INDENNITÀ OCCUPAZIONE D’URGENZA AUTOSTRADA INDENNITÀ OCCUPAZIONE D’URGENZA 110 INDENNITÀ MANUFATTI DANNI SOPRASSUOLO 3898 INDENNITÀ MANUFATTI DANNI SOPRASSUOLO MITIGAZIONE INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE 170 INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE TITOLO 3897 TITOLO 1278 € 19.000,00 AUTOSTRADA MQ 904 680 INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE MAPPALE FRAZIONATO MAPPALE ORIGINARIO FOGLIO 3894 MQ DITTA PROPRIETARIA 544 MAPPALE FRAZIONATO CLERICI MARIA nata a Rebbio (CO) il 30 luglio 1935 c.f.: CLRMRA35T47H208S Prop. 1/2 AUTOSTRADA MAPPALE FRAZIONATO CAPETTI MARIO nato a Grandate (CO) il 18 maggio 1928 c.f.: CPTMRA28E18E139U Prop. 1/2; 1.320 MAPPALE ORIGINARIO 141 DITTA PROPRIETARIA 907 3893 MAPPALE ORIGINARIO MAURI MARZIA nata a Como (CO) il 17 marzo 1957 c.f.: MRAMRZ57C57C933F prop. 1/2 FOGLIO N.P. 111 FOGLIO N.O. 8 MAURI MARIA nata a Como (CO) il 11 febbraio 1954 c.f.: MRAMRA54B51C933H prop. 1/2; N.P. N.O. 7 DITTA PROPRIETARIA N.P. N.O. Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 € 14.700,00 € 0,00 € 735,00 € 15.435,00 PINI FRANCO nato a Grandate (CO) il 30 giugno 1950 c.f.: PNIFNC50H30E139U prop. 3/15; PINI INES nata a Grosio il 13 maggio 1945 c.f.: PNINSI45E53E200J prop. 3/15; 9 155 PE PINI LIVIA nata a Grandate il 14 febbraio 1959 c.f.: PNILVI59B54E139Y prop. 3/15; PINI MARIA nata a Grosio l’1 ottobre 1937 c.f.: PNIMRA37R41E200N prop. 3/15; 904 3134 3845 20 RELIQUATO PINI ORSOLA nata a Grosio il 22 dicembre 1939 c.f.: PNIRSL39T62E200W prop. 3/15 Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 491 del 17 dicembre 2014. Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Como - Immobili siti nel territorio del comune di Luisago - Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 9, 17-29 LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO (MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE, COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE – 120 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Vista la delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002 e dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere ad esso connesse; VIsta la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione del predetto Collegamento autostradale; Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha affidato a Pedelombarda s.c.p.a., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «… le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 - A9 del Collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»; Vista la delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 - Supplemento Ordinario n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento autostradale; Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. ha delegato alla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale autorità espropriante; Vista la procura a rogito del notaio dott. Angelo Busani di Milano, rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda s.c.p.a. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali; Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto di esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che dichiara la pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’art. 166, comma 4 bis, del d.lgs. 163/2006; Visti i decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco, oggetto del presente decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione; Dato atto che Pedelombarda s.c.p.a., in esecuzione dei predetti decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei decreti motivati; VIste le successive note con le quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., sulla scorta delle informazioni acquisite dai verbali dello stato di consistenza, ha rideterminato in via provvisoria, le indennità di espropriazione da offrire alle Ditte Proprietarie; Dato atto che le Ditte Proprietarie indicate nell’allegato Elenco hanno sottoscritto i Verbali di Accordi in forza dei quali le stesse hanno accettato le indennità di espropriazione relative agli immobili di cui all’allegato Elenco; Vista l’ordinanza n. 449 emessa in data 4 agosto 2014 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie Avvisi e Concorsi n. 36 del 3 settembre 2014, divenuta esecutiva in data 3 ottobre 2014, con la quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha ordinato il pagamento diretto delle predette indennità; Dato atto che Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., ha eseguito il pagamento dell’indennità di espropriazione in favore delle Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco e che queste ultime hanno incassato l’indennità accettata; Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni; DECRETA ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) - cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Luisago e indicati nell’allegato Elenco. L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata. Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici del presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634, considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su ciascuna base imponibile la relativa aliquota. Si richiede inoltre l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo ai principi enunciati e alle istruzioni fornite con la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014 - punto 7.1.1. Applicazione dell’imposta minima in caso di atti plurimi. DISPONE Il presente decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda s.c.p.a.. Il presente decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia a cura della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda s.c.p.a., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta, i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione. Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente TAR entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine. Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. Il direttore tecnico operativo Enrico Arini ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 121 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE INDENNITÀ MANUFATTI DANNI SOPRASSUOLO INDENNITÀ OCCUPAZIONE D’URGENZA TOTALE INDENNITÀ TITOLO € 10.080,00 € 0,00 € 1.806,75 € 11.886,75 2886 150 AUTOSTRADA 2887 400 RELIQUATO 2777 230 AUTOSTRADA 2776 140 MITIGAZIONE 2775 180 RELIQUATO 2782 790 AUTOSTRADA 2781 250 AUTOSTRADA 2780 140 MITIGAZIONE 2779 320 RELIQUATO 903 1652 TOTALE INDENNITÀ AUTOSTRADA INDENNITÀ OCCUPAZIONE D’URGENZA 1.000 INDENNITÀ MANUFATTI DANNI SOPRASSUOLO 2778 INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE CONSORZIO COMENSE INERTI S.P.A. con sede in Como (CO) c.f.: 01340890134 prop. 1/1 RELIQUATO TITOLO FOGLIO N.O. N.P. 17-29 420 1903 1167 2 2885 903 PIETROBON MARIAGRAZIA nata a Cermenate (CO) il 31 ottobre 1959 c.f.: PTRMGR59R71C516M prop. 1/6 DITTA PROPRIETARIA AUTOSTRADA MQ NEGRETTI PEVERELLI SERENA nata a Como (CO) il 3 maggio 1987 c.f.: NGRSRN87E43C933W prop. 1/6; 150 MAPPALE FRAZIONATO 9 2884 1901 MAPPALE ORIGINARIO 1 NEGRETTI MARIA nata a Luisago (CO) il 30 luglio 1952 c.f.: NGRMRA52L70E735O prop. 3/6; MQ NEGRETTI CAMILLA nata a Como (CO) il 19 gennaio 2000 c.f.: NGRCLL00A59C933I prop. 1/6; MAPPALE FRAZIONATO MAPPALE ORIGINARIO DITTA PROPRIETARIA FOGLIO N.P. N.O. TANGENZIALE DI COMO - ASSE PRINCIPALE ELENCO DITTE COMUNE DI LUISAGO € 30.500,00 € 0,00 € 3.602,50 € 34.102,50 Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 492 del 17 dicembre 2014. Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Como - Immobili siti nel territorio del comune di Como - Provincia di Como. Ditta dell’Asse Principale N.P. 10 LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO (MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE, COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE Vista la delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002 e dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere ad esso connesse; Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione del predetto Collegamento autostradale; Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha affidato a Pedelombarda s.c.p.a., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «… le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 - A9 del Collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»; – 122 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Vista la delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 - Supplemento Ordinario n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento autostradale; Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. ha delegato alla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale autorità espropriante; Vista la procura a rogito del notaio dott. Angelo Busani di Milano, rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda s.c.p.a. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali; Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto di esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che dichiara la pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’art. 166, comma 4 bis, del d.lgs. 163/2006; Visti i decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco, oggetto del presente decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione; Dato atto che Pedelombarda s.c.p.a., in esecuzione dei predetti decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei decreti motivati; Viste le successive note con le quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., sulla scorta delle informazioni acquisite dai verbali dello stato di consistenza, ha rideterminato in via provvisoria, le indennità di espropriazione da offrire alle Ditte Proprietarie; Dato atto che le Ditte Proprietarie indicate nell’allegato Elenco hanno sottoscritto i Verbali di Accordi in forza dei quali le stesse hanno accettato le indennità di espropriazione relative agli immobili di cui all’allegato Elenco; Vista l’ordinanza n. 448 emessa in data 31 luglio 2014 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie Avvisi e Concorsi n. 33 del 13 agosto 2014, divenuta esecutiva in data 13 settembre 2014, con la quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha ordinato il pagamento diretto delle predette indennità; Dato atto che Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., ha eseguito il pagamento dell’indennità di espropriazione in favore delle Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco e che queste ultime hanno incassato l’indennità accettata; Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni; DECRETA ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) - cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Como sez. Albate e indicati nell’allegato Elenco. L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata. Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici del presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634, considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su ciascuna base imponibile la relativa aliquota. DISPONE Il presente decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda s.c.p.a.. Il presente decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia a cura della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda s.c.p.a., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta, i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione. Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente TAR entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine. Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. Il direttore tecnico operativo Enrico Arini ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 123 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 MAPPALE ORIGINARIO MAPPALE FRAZIONATO MQ TITOLO INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE INDENNITÀ MANUFATTI DANNI SOPRASSUOLO INDENNITÀ OCCUPAZIONE D’URGENZA TOTALE INDENNITÀ DITTA PROPRIETARIA SEZIONE FOGLIO N.P. N.O. TANGENZIALE DI COMO - ASSE PRINCIPALE ELENCO DITTE COMUNE DI COMO - SEZ. ALBATE sez. Albate 407 2266 2266 1.100 AUTOSTRADA € 8.800,00 € 704,00 € 2.200,00 € 11.704,00 CAPPELLETTI CARLO CLAUDIO nato a Capiago Intimiano (CO) il 28 aprile 1944 c.f.: CPPCLC44D28B653W Prop. 71/2000; 1 10 CAPPELLETTI PAOLO nato a Capiago Intimiano (CO) il 9 maggio 1948 c.f.: CPPPLA48E09B653N Prop. 71/2000; MALINVERNO ANNA nata a Albate (CO) l’1 agosto 1932 c.f.: MLNNNA32M41A142S Prop. 1572/2000; MALINVERNO ROSA nata a Albate (CO) il 26 maggio 1953 c.f.: MLNRSO23E66A142J Prop. 286/2000 Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Ordinanza di deposito n. 509 del 17 dicembre 2014 (art. 20, comma 14; artt. 21, 26, 27 del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP F11B06000270007.Realizzazione della Tratta B1 - Asse Principale - Comune di Lomazzo - N.P. 96. Ditta: Turano Sergio Angelo nato il 10 febbraio 1967 a Acri (CS) La società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., con sede legale in Assago (MI) via del Bosco Rinnovato 4/A, C.F. 08558150150, Concessionaria delle attività di progettazione, costruzione e gestione del Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere connesse, … OMISSIS Visto l’art. 20 comma 14, e gli artt. 21, 26 e 27 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni; ORDINA il deposito, presso il Ministero dell’Economia e della Finanze, Ragioneria Territoriale dello Stato di Como, dell’indennità definitiva di € 13.448,00= (Euro tredicimilaquattrocentoquarantotto/00) somma dei seguenti importi [€ 11.200,00 + € 736,00 + (€ 504,00 x 3 anni)] a favore della ditta TURANO SERGIO ANGELO nato il 10 febbraio 1967 a Acri (CS) codice fiscale TRNSGN67B10A053E residente a Rovello Porro in via Dante 87, per l’espropriazione degli immobili così censiti in catasto nel Comune di Lomazzo (CO): Foglio 1, mappale 6284, di cui è prevista l’espropriazione, sulla base della relazione dei tecnici, di mq 270. DISPONE che agli eventuali terzi titolari di diritti sia data comunicazione del presente provvedimento e che un estratto venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Decorsi 30 giorni dal compimento delle predette formalità, senza che siano prodotte opposizioni da terzi, la presente ordinanza diventerà esecutiva. Assago, 17 dicembre 2014 Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. Il direttore tecnico operativo Enrico Arini Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Ordinanza di pagamento diretto o deposito n. 516 del 17 dicembre 2014 (art. 26 del d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Giaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Varese - Asse Principale - Comune di Lozza - N.P. 55-57-58-110. Ditta: Grisù s.r.l. con sede in Lozza C.F. 01899970121 - prop. 1/1 La società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., con sede legale in Assago (MI) via del Bosco Rinnovato 4/A, C.F. 08558150150, Concessionaria delle attività di progettazione, costruzione e gestione del Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere connesse,… – 124 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 OMISSIS Visti l’art. 20, comma 8, e l’art. 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni ORDINA il pagamento diretto della somma di € 658.140,42, (euro seicentocinquattottomilacentoquaranta/42) oppure, nel caso in cui la ditta proprietaria non depositi entro il 31 gennaio 2015 la documentazione che attesti la piena e libera proprietà del bene da cui risulti che non vi sono trascrizioni o iscrizioni di diritti o di azioni di terzi, ovvero la documentazione trasmessa osti al pagamento diretto, il deposito della medesima somma presso la Cassa Depositi e Prestiti (ora Servizio Gestione depositi del Ministero dell’Economia e della Finanze) quale importo da corrispondere a titolo di indennità di espropriazione, asservimento, occupazione d’urgenza e occupazione temporanea rideterminata e accettata in favore della GRISÙ S.R.L. con sede in Lozza (VA) C.F. 01899970121 per i seguenti immobili: C.T. Comune di Lozza - Fg. 9, mappali 2165, 2168, 240, 613, 614, 273, 237, 2266, 2270, 2272, 276, 2263, 2265 DISPONE che agli eventuali terzi titolari di diritti sia data comunicazione del presente provvedimento e che un estratto venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Decorsi 30 giorni da tale formalità, senza che siano prodotte opposizioni da terzi, la presente ordinanza diventerà esecutiva. Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. Il direttore tecnico operativo Enrico Arini Bollettino Ufficiale – 125 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 E) VARIE Amministrazione regionale Comunicato regionale 18 dicembre 2014 - n. 152 Direzione generale Infrastrutture e mobilità - EXPO 2015 opere essenziali 7a 7b 7c (collegamento Molino Dorino - A8) indizione della conferenza di servizi ai sensi della l.r. 4 maggio 2001 n. 9, dell’art. 1 bis, comma 2 della l.r. 25 novembre 2008 n. 30, della legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i. e della l.r. 1 febbraio 2012 n. 1 per l’approvazione dell’«Allungamento delle corsie di connessione con autostrada A8 e relativa messa in sicurezza del tronco di scambio» Premesso che −− a Regione Lombardia, con delibera di Giunta IX/3470 del 16 maggio 2012, ha approvato il progetto definitivo «Expo 2015 - Opere essenziali 7a, 7b, 7c (collegamento Molino Dorino - A8)» di cui all’allegato 1 del d.p.c.m. 6 maggio 2013; −− tra i pareri formalmente depositati in sede di Conferenza di Servizi e allegati al verbale di seduta conclusiva, quello pervenuto da Autostrade per l’Italia s.p.a. ha segnalato la necessità di allungare le corsie di immissione e diversione sulla Autostrada A8 rispetto a quanto originariamente previsto nel progetto definitivo; −− Infrastrutture Lombarde s.p.a. (che riveste la funzione di stazione appaltante ed esegue tutte le attività di supporto connesse alla realizzazione delle opere in parola) ha pertanto incaricato l’Appaltatore di redigere il Progetto Definitivo dell’»allungamento delle corsie di connessione con l’autostrada A8 e relativa messa in sicurezza del tronco di scambio»; −− successivamente, Infrastrutture Lombarde s.p.a. ha trasmesso detto progetto a Regione Lombardia con nota del 10 dicembre 2014, prot. n. EXPO-V-101214-00001; −− l’allungamento delle corsie di immissione e diversione sulla Autostrada A8 costituisce la parte terminale dell’infrastruttura stradale approvata con d.g.r. IX/3470 del 16 maggio 2012 ed è localizzata sul tracciato autostradale della A8 «dei Laghi» nella tratta compresa tra l’interconnessione di Milano Fiorenza e lo svincolo di Fiera Milano; −− il progetto dell’»Allungamento delle corsie di connessione con l’autostrada A8 e relativa messa in sicurezza del tronco di scambio» interessa i territori comunali di Milano e Baranzate; −− la Regione Lombardia ha indetto, ai sensi e per gli effetti della legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i., della legge regionale 4 maggio 2001 n. 9 e s.m.i. e dell’art. 1 bis, comma 2, della legge regionale 25 novembre 2008 n. 30, della legge regionale 1 febbraio 2012 n. 1, la conferenza di servizi per la valutazione e l’approvazione del progetto dell’»allungamento delle corsie di connessione con l’autostrada a8 e relativa messa in sicurezza del tronco di scambio» la cui determinazione conclusiva determina la variazione degli strumenti urbanistici, l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera; −− la prima seduta di Conferenza è convocata per il 27 gennaio 2015 e i lavori, come stabilito dall’art. 14 ter comma 3 della legge 241/90, devono comunque concludersi entro i successivi 90 giorni; SI RENDE NOTO CHE i soggetti interessati, ai sensi della Legge n. 241/90, potranno prendere visione degli elaborati progettuali tecnici e descrittivi depositati presso gli uffici di Infrastrutture Lombarde s.p.a. in via Pola 12/14 a Milano previo appuntamento allo 02-671567237, o via mail all’indirizzo [email protected]. Eventuali osservazioni scritte dovranno pervenire alla Segreteria della Conferenza di Servizi costituita presso Infrastrutture Lombarde s.p.a., via Pola 12/14 a Milano, fax 02-671567228, entro 20 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso sul BURL. Il Responsabile del procedimento di Conferenza dei Servizi ai sensi della legge 241/90 è l’ing. Aldo Colombo, Dirigente dell’Unità Organizzativa Infrastrutture Viarie e aeroportuali della Regione Lombardia. Il presente avviso si conforma ai principi e disposti di cui alla Legge n. 241/90 e alla legge regionale n. 1/12 in tema di avvio del procedimento e relativa partecipazione degli interessati. Il responsabile del procedimento di conferenza di servizi Aldo Colombo – 126 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Comunicato regionale 18 dicembre 2014 - n. 153 Presidenza - Sede Territoriale di Bergamo - Istanza di concessione di derivazione d’acqua ad uso potabile dalla sorgente Nossana nel territorio dei comuni di Premolo (BG) e Parre (BG), presentata in data 5 giugno 2000 per un massimo di 10 moduli (1000 l/s) AVVISO La società B.A.S. – Bergamo Ambiente e Servizi s.p.a. (ora Uniacque s.p.a. - P.I. 03299640163 - sede legale in Bergamo, via Novelli 11), nella persona del suo Legale Rappresentante ha chiesto, con domanda datata 5 giugno 2000, la concessione a derivare acque sotterranee estratte dalla sorgente Nossana nei comuni di Parre e Premolo (BG), in misura di 10 moduli massimi (1000 l/s) per approvvigionamento idrico ad uso potabile. Considerata la precedente istanza datata 25 marzo 1991, avente come richiesta la concessione a prelevare 8 moduli massimi (800 l/s) dalla medesima sorgente, il cui avviso è stato pubblicato sul F.A.L. della Provincia di Bergamo n. 21 del 20 maggio 1992 e sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 123 del 27 maggio 1992, le eventuali domande concorrenti potranno essere presentate alla Regione Lombardia - Sede Territoriale di Bergamo, in riferimento al solo prelievo aggiuntivo di moduli 2, entro il termine di 30 giorni dalla data di pubblicazione sul BURL del presente avviso. Copia del presente avviso sarà trasmesso ai comuni interessati dalle opere di derivazione affinché gli stessi provvedano all’affissione all’albo pretorio entro 15 giorni dalla data di pubblicazione sul BURL. Chiunque abbia interesse può visionare le domande e la documentazione tecnica allegata nei trenta giorni successivi alla scadenza della pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia presso la Regione Lombardia - Sede Territoriale di Bergamo, previo appuntamento telefonico: entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso sul BURL chiunque può presentare alla Regione Lombardia - Sede di Bergamo memorie scritte contenenti osservazioni od opposizioni alle domande. Cod.pratica: 30/BG. Bergamo, 18 dicembre 2014 Il dirigente della sede territoriale Claudio Merati Bollettino Ufficiale Bollettino Ufficiale – 127 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Provincia di Bergamo Provincia di Bergamo Settore Tutela risorse naturali – Servizio Risorse idriche – Domanda di variante sostanziale della concessione della società Autogrill s.p.a. di derivare acque sotterranee mediante la riclassificazione da uso industriale ad uso scambio termico da n. 1 pozzo in comune di Osio Sopra (BG) e l’aumento di portata. Il dirigente del Servizio Risorse idriche della Provincia di Bergamo, ufficio istruttore e competente per il rilascio del provvedimento conclusivo di variante della concessione, rende noto che il sig. Scotti Giovanni Paolo, in qualità di legale rappresentante della Società Autogrill s.p.a., ha presentato una domanda, protocollata agli atti provinciali al n. 86746 il 7 settembre 2006, intesa ad ottenere la variazione sostanziale della concessione rilasciata con Decreto n. 2186 del 20 febbraio 2002 della Regione Lombardia per l’utilizzo di n. 1 pozzo ubicato in comune di Osio Sopra (BG) sul mappale n. 4458, foglio n. 9, di proprietà della Società stessa, con la riclassificazione da uso industriale ad uso scambio termico e aumento della portata media da 5 l/s a 10 l/s e massima a 19,1 l/s. Eventuali domande di derivazioni tecnicamente incompatibili con la presente potranno essere presentate entro il termine perentorio di 30 gg dalla data della pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Entro 30 giorni successivi al sopracitato termine chiunque abbia interesse può visionare, presso gli uffici del Servizio Risorse idriche della Provincia di Bergamo, la domanda in istruttoria e la documentazione tecnica allegata e presentare memorie scritte contenenti osservazioni od opposizioni. Bergamo, 15 dicembre 2014 Il dirigente del servizio Eugenio Ferraris Provincia di Bergamo Settore Tutela risorse naturali – Servizio Risorse idriche – Domanda di concessione in sanatoria della società Radici Pietro Industries & Brands s.p.a. per la derivazione di acque sotterranee per uso industriale ed antincendio da n. 2 sorgenti denominate Reggiolino 1 e 2 in comune di Cazzano Sant’Andrea (BG) Il dirigente del Servizio Risorse idriche della Provincia di Bergamo, ufficio istruttore e competente per il rilascio del provvedimento conclusivo di concessione, rende noto che intende procedere alla regolarizzazione delle utenze di cui all’Allegato A del decreto n. 17497 del 25 settembre 2002 della Regione Lombardia – D.G. Risorse idriche e servizi di pubblica utilità, per le quali era stata rilasciata un’autorizzazione provvisoria alla derivazione in pendenza del relativo provvedimento di concessione o rinnovo in sanatoria. In particolare è stato riaperto il procedimento istruttorio in capo alla società Radici Pietro Industries & Brands s.p.a. per il rilascio della concessione definitiva per la derivazione ad uso industriale ed antincendio di una portata media complessiva di 1,8 l/s e massima di 3 l/s di acque sotterranee da n. 2 sorgenti denominate «Reggiolino 1 e 2» ubicate sui mappali n. 252-337, foglio n. 3, del Comune di Cazzano Sant’Andrea (BG). Entro 30 giorni dalla data della pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia chiunque abbia interesse può visionare, presso gli uffici del Servizio Risorse Idriche della Provincia di Bergamo o presso il Comune di Cazzano Sant’Andrea, la domanda in istruttoria e la documentazione tecnica allegata e presentare memorie scritte contenenti osservazioni od opposizioni. Bergamo, 17 dicembre 2014 Il dirigente del servizio Eugenio Ferraris Provincia di Bergamo Settore Tutela risorse naturali – Servizio Risorse idriche Domanda di concessione alla derivazione di acque ad uso zootecnico, potabile ed igienico – Società agricola S. Alessandro di Maffeis Giampaolo & C. s.s. Il dirigente del Servizio Risorse idriche della Provincia di Bergamo, ufficio istruttore e competente per il rilascio del provvedimento conclusivo di concessione, rende noto che il sig. Maffeis Giuseppe, legale rappresentante della Società Agricola S. Alessandro di Maffeis Giampaolo & C. s.s., con sede in comune di Seriate (BG), Via San Martino n. 14, ha presentato una domanda, protocollata agli atti provinciali al n. 326 in data 2 genna- io 2014 e integrata con verbale di visita locale istruttoria del 23 giugno 2014 prot. prov. n. 55146, intesa ad ottenere l’autorizzazione all’utilizzo di n. 1 pozzo, ubicato in comune di Treviglio (BG), sul mappale di proprietà n. 14170 (ex mappale n. 1265). Il pozzo ha profondità di – 50 m dal p.c. e verrà utilizzato per uso zootecnico con portata media di 0,13 l/s, massima di 2 l/s (annua 4000 mc), e per uso potabile ed igienico con portata media di 0,01 l/s (annua di 300 mc). Eventuali domande di derivazioni tecnicamente incompatibili con la presente potranno essere presentate entro il termine perentorio di 30 gg dalla data della pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Entro 30 giorni successivi dalla scadenza del sopracitato termine chiunque abbia interesse può visionare, presso gli uffici del Servizio Utilizzo delle acque della Provincia di Bergamo o presso il Comune di Treviglio (BG) la domanda in istruttoria e la documentazione tecnica allegata e presentare memorie scritte contenenti osservazioni od opposizioni. Bergamo, 4 dicembre 2014 Il dirigente del servizio Eugenio Ferraris Comune di Bergamo Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante al piano di governo del territorio (PGT) finalizzata alla ridefinizione delle previsioni urbanistiche relative all’ambito di trasformazione «AT_A/E/S37 – Flypark» Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni SI AVVISA CHE: −− con d.c.c. n.138-14 reg c.c./0075-14 prop. del. in data 13 ottobre 2014, è stata definitivamente approvata la Variante al piano di governo del territorio finalizzata alla ridefinizione delle previsioni urbanistiche relative all’ambito di trasformazione «At_a/e/s37 – Flypark»; −− gli atti costituenti la variante al PGT sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse; −− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge, delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale. Bergamo, 31 dicembre 2014 Il dirigente Dario Tadè Comune di Bergamo Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante al piano di governo del territorio (PGT) relativa all’approvazione del piano attuativo «AT14 - via Briantea» Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005 e successive modificazioni ed integrazioni, SI AVVISA CHE: −− con delibera del Consiglio comunale n. 145 Reg.CC/76 prop. del. in data 20 ottobre 2014 è stato definitivamente approvato il piano attuativo «AT14 - via Briantea», comportante variante al piano dei servizi del PGT vigente; −− gli atti costituenti la variante al PGT sono depositati presso la Segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse; −− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge, delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale. Bergamo, 31 dicembre 2014 Il dirigente Dario Tadè Comune di Berzo San Fermo (BG) Avviso di deposito. Adozione variante n. 2 al piano di governo del territorio (PGT) IL SINDACO Vista la deliberazione del Consiglio comunale n. 34 in data 10 novembre 2014, con la quale è stata adottata la varian- – 128 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 te n 1 al Piano di Governo del Territorio, ai sensi della l.r. n. 12 dell’11 marzo 2005; RENDE NOTO che presso la Segreteria comunale, negli orari d’ufficio è depositata, per trenta giorni a decorrere dal 31 dicembre 2014 e fino al 30 gennaio 2015, la deliberazione di adozione della variante n. 2 al piano di governo del territorio, inserita nel registro delle deliberazioni del Consiglio comunale n. 34 in data 10 novembre 2014, immediatamente eseguibile, unitamente agli elaborati. Nei trenta giorni successivi, e quindi sino al 1 marzo 2015, ai sensi dell’articolo 13 della legge regionale n. 12/2005, chiunque ne abbia interesse può presentare le proprie osservazioni. Le stesse dovranno essere inoltrate all’ufficio protocollo in triplice copia; anche gli eventuali elaborati grafici allegati dovranno essere presentati in triplice copia. Berzo San Fermo, 31 dicembre 2014 Il sindaco Trapletti Luciano Comune di Carona (BG) Avviso deposito atti adozione piano zonizzazione acustica IL SEGRETARIO COMUNALE Ai sensi e per gli effetti della l.r. 12/2005 e della l.r. 13/2001, rende noto che, con delibera di Consiglio comunale n. 45 del 29 nov. 2014, il Comune di Carona ha adottato il piano di zonizzazione acustica del territorio comunale. Gli elaborati tecnici e la deliberazione sono depositati, in libera visione al pubblico, per 30 giorni consecutivi dal 15 dicembre 2014 al 13 gennaio 2015 compreso, presso l’Ufficio Tecnico previo appuntamento. Durante i 30 giorni successivi al deposito ossia non oltre le ore 12.00 del 12 febbraio 2015, chiunque abbia interesse può presentare le proprie osservazioni al protocollo comunale. Il segretario comunale Salvatore Alletto Comune di Costa Volpino (BG) Decreto prot. n. 19008 del 18 dicembre 2014. Sdemanializzazione tratto di strada comunale “Ex via Piccina” e approvazione permuta aree via Brine IL RESPONSABILE DELL’AREA DEL GOVERNO DEL TERRITORIO Visto: −− l’art. 2 del Nuovo Codice della strada, approvato con d.lgs. n. 285/1992, così come modificato dall’art. 1 del d.lgs. 10 settembre 1993 in merito alla disciplina per la classificazione e declassificazione delle strade; −− gli art. 3 e 4 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada approvato con d.p.r. n. 495/1992, come modificati dal d.p..r. n. 610/1996, in merito alle procedure da adottare per la classificazione e declassificazione delle strade. −− la l.r. 5 gennaio 2000 n. 1 e la deliberazione della Giunta regionale n. 7853 del 25 gennaio 2002, con la quale le funzioni e i compiti relativi alla classificazione e declassificazione amministrativa delle strade comunali e vicinali sono state trasferite ai Comuni a partire dal 1° marzo 2002; −− la deliberazione di Consiglio Comunale n. 63 del 27 novembre 2014 esecutiva, con la quale è stato deciso di declassificare e dismettere dal demanio comunale il sedime di “Strada ex Via Piccina” nel tratto identificato dalla particella catastale n. 11971, indicata con il colore nero nella planimetria di cui all’Allegato B della precitata deliberazione, per una superficie di circa mq. 50. Preso atto che il predetto sedime stradale, come indicato nella citata deliberazione, per la maggior parte del suo tracciato non è più rilevabile nello stato dei luoghi, non assolve ad alcuna funzione di uso pubblico e che da immemore cessazione di ogni attività svolta a conservarne l’uso a viabilità deve desumersi l’univoca e concludente volontà dell’ Amministrazione Comunale di Costa Volpino di aver definitivamente rinunziato ad ogni eventuale ripristino della pubblica funzione di tale bene. Ritenuto pertanto secondo quanto previsto dall’art. 2 del Nuovo Codice della Strada di assumere formale provvedimento di declassificazione e sdemanializzazione. Visto il d.lgs 18.08.200, n. 267. Visto il decreto sindacale n. 45 del 13 gennaio 2014 di attribuzione incarico di aree delle posizioni organizzative. DECRETA 1. di declassificare ad area non più soggetta a pubblico transito, dal sedime di “ex Via Piccina” il tratto di strada demaniale indicata con il colore nero nell’allegata planimetria per una superficie di circa mq. 50, meglio identificata nell’allegato B alla deliberazione di Consiglio comunale n. 63 del 27 novembre 2014, esecutiva. 2. di precisare che, ai sensi dell’art. 3 comma sei, del d.p.r. n. 495/1992, i provvedimenti di declassificazione hanno effetto dall’inizio del secondo mese successivo a quello nel quale essi sono pubblicati nel Bollettino regionale. 3. di trasmettere, ai sensi dell’art. 3 comma quinto, del D.P.R. n. 495/1992, il presente decreto all’ Ispettorato Generale per la Circolazione e la Sicurezza Stradale di Roma per la registrazione all’Archivio nazionale delle Strade di cui all’art. 226 del Nuovo Codice della Strada. 4. di dare atto che, in attuazione a quanto disposto dalla deliberazione di Consiglio comunale n. 63 del 27 novembre 2014, esecutiva, l’area di cui al precedente punto 1) è stata sdemanializzata e conseguentemente trasferita al patrimonio disponibile del Comune di Costa Volpino. Costa Volpino, 18 dicembre 2014 Il responsabile dell’area governo del territorio Francesca Pertesana Comune di Curno (BG) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante correzione materiale del piano di governo del territorio (PGT) Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni SI AVVISA CHE: −− con d.c.c. n. 74 del 5 novembre 2014 è stato definitivamente approvato la variante correzione errore materiale del PGT ai sensi dell’art. 13 comma 14 bis della l.r. 12/05. −− gli atti costituenti la variante correzione errore materiale del PGT ai sensi dell’art. 13 comma 14 bis della l.r. 12/05 sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse; −− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge, delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale. Curno, 31 dicembre 2014 Mascia Vavassori Comune di Osio Sotto (BG) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la rettifica al piano di governo del territorio (PGT) Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni SI AVVISA CHE: −− con d.c.c. n. 43 del 27 novembre 2014 è stata approvata «Rettifica di errori grafici agli elaborati del PGT ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 comma 14 bis della legge regionale 11 marzo 2005, n. 12»; −− gli atti costituenti la variante al PGT sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse; −− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge, delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale. Osio Sotto, 31 dicembre 2014 Il responsabile dell’area III - IV Alberto Nicolò Bollettino Ufficiale – 129 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Comune di Villongo (BG) Avviso di deposito delibera di adozione delle varianti al piano delle regole e al piano dei servizi IL RESPONSABILE DELL’AREA TECNICA Ai sensi dell’art. 9 della legge 17 agosto 1942 n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni, nonché dell’art. 13 IV° comma della legge regionale 11 marzo 2005 n. 12 e successive modifiche ed integrazioni Premesso che il Consiglio comunale con proprio atto nr. 25 del 21 ottobre 2014 ha adottato le varianti al piano delle regole e al piano dei servizi RENDE NOTO che la predetta deliberazione, con tutti gli allegati è depositata presso l’Ufficio di segreteria comunale, in libera visione al pubblico per 30 giorni consecutivi e continuativi dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Durante il periodo di deposito e nei 30 giorni successivi, le associazioni sindacali, gli enti pubblici ed istituzioni interessate, i privati cittadini, nonché chiunque abbia interesse, anche per la tutela di interessi diffusi potranno presentare le proprie osservazioni. Villongo, 31 dicembre 2014 Il responsabile dell’area tecnica Diego Facchinetti Comune di Zanica (BG) Avviso di approvazione rettifica atti costituenti il piano di governo del territorio (PGT) Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 – comma 14 bis- della l.r. n. 12/05 e successive modificazioni ed integrazioni SI AVVISA CHE: −− con delibera di Consiglio comunale n. 14 del 8 aprile 2014 è stata approvata la correzione al tracciato della fascia di rispetto ferrotranvia (TEB) – Tavola A9-TER del Documento di Piano del P.G.T.; −− gli atti costituenti la rettifica sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse; −− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione sul BURL, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge, delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale. Zanica, 31 dicembre 2014 Il responsabile del servizio Marcellino Arnoldi Comune di Zanica (BG) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti variante al piano di governo del territorio (PGT) Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 – comma 11 - della l.r. n. 12/05 e successive modificazioni ed integrazioni SI AVVISA CHE: −− con delibera di Consiglio comunale n. 3 del 18 febbraio 2014 è stata definitivamente approvata la Variante al Piano di Governo del Territorio; −− gli atti costituenti la Variante sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse; −− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione sul BURL, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge, delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale. Zanica, 31 dicembre 2014 Il responsabile del servizio Marcellino Arnoldi – 130 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Provincia di Brescia Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante tre pozzi ubicati nel comune di Brescia (BS) assentita al Comune di Brescia ad uso innaffiamento aree verdi – pozzo Poggio dei Mandorli fg. 189 map. 12 – pozzo Giardini Buffalora fg. 270 map. 61 – pozzo Campo Rugby fg. 236 map. 617 foglio mapp profondità - m diametro perforazione mm diametro tubazione mm volume annuo m3 Pozzo denominazione IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE Visti: −− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; −− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26; −− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775; −− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2; AVVISA che al Comune di Brescia, con sede in Brescia (BS), via Marconi n. 12, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 7270 del 28 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea per tre pozzi ubicati nel comune di Brescia (BS), ad uso innaffiamento aree verdi; POGGIO DEI MANDORLI 189 12 65 0,20 3,00 45 60 311 180 6307,2 GIARDINI DI BUFFALORA 270 61 60 0,40 3,00 42 60 311 180 12614,4 CAMPO RUGBY 236 617 57 0,60 3,00 30 54 311 180 18921,6 portata mediamax l/s filtri da –m a -m Brescia, 16 dicembre 2014 Il direttore del settore ambiente – protezione civile Giovanmaria Tognazzi Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Pontoglio (BS) assentita all’azienda agricola Ranghetti Marco ad uso irriguo IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE Visti: −− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; −− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26; −− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775; −− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2; AVVISA che all’Azienda Agricola Ranghetti Marco, con sede in Pontoglio (BS), via Monte Adamello n. 29, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 7219 del 27 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di Pontoglio (BS), fg. n. 11 mapp. n. 127 ad uso irriguo; •portata media derivata 0,22 l/s e massima di 6,7 l/s; •volume annuo acqua derivato 7.000 m3; •profondità del pozzo 70 m; •diametro perforazione 300 mm; •diametro colonna definitiva 100 mm; •filtri da -55 m a -70 m; Brescia, 17 dicembre 2014 Il direttore del settore ambiente – protezione civile Giovanmaria Tognazzi Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Pontevico (BS) assentita alla Fondazione Giroldi Forcella – Ugoni Onlus ad uso innaffiamento aree verdi IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE Visti: −− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; −− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26; −− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775; −− il regolamento Regionale del 24 marzo 2006, n. 2; AVVISA che alla Fondazione Giroldi Forcella – Ugoni Onlus, con sede in Pontevico (BS), via Cavalieri di Vittorio Veneto n. 9/A, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 7145 del 26 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel Comune di Pontevico (BS), fg. n. 20 mapp. n. 4 ad uso innaffiamento aree verdi; •portata media derivata 0,9 l/s e massima di 5,0 l/s; •volume annuo acqua derivato 13.500 m3; •profondità del pozzo 28 m; •diametro perforazione 180 mm; •diametro colonna definitiva 100 mm; •filtri da -18 m a -23 m; Brescia, 15 dicembre 2014 Il direttore del settore ambiente – protezione civile Giovanmaria Tognazzi Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Brescia (BS) assentita al Comune di Brescia ad uso innaffiamento aree verdi IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE Visti: −− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; −− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26; −− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775; −− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2; AVVISA che al Comune di Brescia, con sede in Brescia (BS), via Marconi n. 12, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 7263 del 28 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di Brescia (BS), fg. n. 176 mapp. n. 174 ad uso innaffiamento aree verdi; •portata media derivata 1,00 l/s e massima di 6,00 l/s; •profondità del pozzo 40 m; •diametro perforazione 250 mm; •diametro colonna definitiva 180 mm; •filtri da -20 m a -40 m; Brescia, 16 dicembre 2014 Il direttore del settore ambiente – protezione civile Giovanmaria Tognazzi Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Provaglio d’Iseo (BS) assentita alla ditta Florovivaistica Franciacorta di Brianza Roberto ad uso irriguo IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE Visti: −− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; −− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26; −− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775; Bollettino Ufficiale – 131 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 −− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2; AVVISA che alla ditta Florovivaistica Franciacorta di Brianza Roberto, con sede in Provaglio d’Iseo (BS), via Brescia n. 44, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 6819 del 11 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di Provaglio d’Iseo (BS), fg. n. 24 mapp. n. 171 ad uso irriguo; •portata media derivata 0,1 l/s e massima di 4,0 l/s; •volume annuo acqua derivato 3.500 m3; •profondità del pozzo 110 m; •diametro perforazione 250 mm; •diametro colonna definitiva 125 mm; •filtri da -100 m a -110m; Brescia, 15 dicembre 2014 Il direttore del settore ambiente – protezione civile Giovanmaria Tognazzi Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Pontevico (BS) assentita alla Fondazione Giroldi Forcella – Ugoni Onlus ad uso innaffiamento aree verdi IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE Visti: −− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; −− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26; −− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775; −− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2; AVVISA che alla Fondazione Giroldi Forcella – Ugoni Onlus, con sede in Pontevico (BS), via Cavalieri di Vittorio Veneto n. 9/A , ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 6752 del 7 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel Comune di Pontevico (BS), fg. n. 20 mapp. n. 4 ad uso innaffiamento aree verdi; •portata media derivata 0,3 l/s e massima di 3,0 l/s; •volume annuo acqua derivato 4.300 m3; •profondità del pozzo 45 m; •diametro perforazione 250 mm; •diametro colonna definitiva 160 mm; •filtri da -38 m a -44 m; Brescia, 15 dicembre 2014 Il direttore del settore ambiente – protezione civile Giovanmaria Tognazzi Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Brescia (BS) assentita al Comune di Brescia ad uso innaffiamento aree verdi IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE Visti: −− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; −− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26; −− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775; −− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2; AVVISA che al Comune di Brescia, con sede in Brescia (BS), via Marconi n. 12, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 7262 del 28 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di Brescia (BS), fg. n. 77 mapp. n. 288 ad uso innaffiamento aree verdi; •portata media derivata 0,50 l/s e massima di 3,00 l/s; •volume annuo acqua derivato 15.768 m3; •profondità del pozzo 90 m; •diametro perforazione 311 mm; •diametro colonna definitiva 180 mm; •filtri da -31 m a -48 m; da -78 mm a -84 mm Brescia, 16 dicembre 2014 Il direttore del settore ambiente – protezione civile Giovanmaria Tognazzi Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente,protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Mairano (BS) assentita alla Minerva società agricola di Battagliola Giuseppe & C. s.s. ad uso irriguo IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE Visti: −− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; −− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26; −− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775; −− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2; AVVISA che alla Minerva Società Agricola di Battagliola Giuseppe & C. S.S. , con sede in Mairano (BS), Cascina Andrea,Strada Provinciale n. 34, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 7147 del 26 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di Mairano (BS), fg. n. 13 mapp. n. 1 ad uso irriguo; •portata media derivata 1,13 l/s e massima di 30 l/s; •volume annuo acqua derivato 18.000 m3; •profondità del pozzo 22 m; •diametro perforazione 350 mm; •diametro colonna definitiva 273 mm; •filtri da -12 m a -22 m; Brescia, 17 dicembre 2014 Il direttore del settore ambiente – protezione civile Giovanmaria Tognazzi Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante tre pozzi ubicati nel comune di Manerbio (BS) assentita alla A2A Ciclo Idrico s.p.a. ad uso potabile IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE Visti: −− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; −− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26; −− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775; −− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2; AVVISA che alla A2A Ciclo Idrico s.p.a., con sede in Brescia (BS), via Lamarmora n. 230, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 7213 del 27 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea per tre pozzi ubicati nel comune di Manerbio (BS), pozzo «pilota multicolonna» fg. n. 1, map. n. 60 per una portata media di 20 l/s, massima di 30 l/s ; POZZO 1) fg. n. 1, map. n. 9 per una portata media di 20 l/s, massima di 30 l/s ; POZZO 2) fg. n 1 map. n. 55 per una portata media di 20 l/s, massima di 30 l/s . POZZO «PILOTA MULTICOLONNA» profondità di perforazione 250 m da p.c. – COLONNA A •diametro colonna 273 mm •portata media 0,0 l/s •quota filtri da – 109,8 m a –111,8 m – COLONNA B •diametro colonna 323 mm – 132 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Ghedi (BS) assentita all’azienda agricola Bellini Luigi ad uso zootecnico, potabile IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE Visti: −− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; −− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26; −− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775; −− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2; AVVISA che all’Azienda agricola Bellini Luigi, con sede in Ghedi (BS), Strada Salissa – Cascina Bettona, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 7220 del 27 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di Ghedi (BS), fg. n. 34 mapp. n. 290 ad uso zootecnico,potabile •portata media derivata 0,43 l/s e massima di 3,0 l/s; •volume annuo acqua derivato 13.223 m3; •profondità del pozzo 40 m; •diametro colonna definitiva 120 mm; •filtri da -37 m a -40 m; Brescia, 17 dicembre 2014 Il direttore del settore ambiente – protezione civile Giovanmaria Tognazzi Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante sei pozzi ubicati nel comune di Brescia (BS) assentita al Comune di Brescia ad uso innaffiamento aree verdi IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE diametro perforazione mm diametro tubazione mm 206 29 89 0,50 3,00 41 71 83 57 77 89 311 180 Museo delle Scienze 91 56 70 0,50 3,00 30 67 42 70 311 180 Parco Zarz 69 6 75 0,50 3,00 51 69 311 180 Parco Torri Gemelle filtri da – m a - m mapp profondità -m Parco della Ziziola portata media-max l/s foglio – COLONNA C (TELESCOPICA) •diametro 323 mm da 0 m a -66 m •diametro 273 mm da -66 m a -200 m •portata media 10,0 l/s •portata max 15,0 l/s •quota filtri da -180,0 m a – 186,0 m e da -193,0 m a -195,0 •fondello da -195 m a 201 m POZZO 1) •profondità di perforazione 220,00 m da p.c. •diametro perforazione 1.000 mm •diametro tubazione 508 mm - 323 mm •portata media 20,00 l/s •portata max 30,00 l/s •quota filtri da -102 m a -107,5 m, da -153 m a – 157 m, da -158 m a -163 m •fondello da -163 m a –175 m POZZO 2) •profondità di perforazione 216,70 m da p.c. •diametro perforazione 1.000 mm •diametro tubazione 508 mm - 323 mm •portata media 20,00 l/s •portata max 30,00 l/s •quota filtri da -155,20 m a -160,20 m, da -162 m a –164 m, da -187,50 m a -189,50 m •e da -194,50 m a – 200 m •fondello da -200 m a -210 m Brescia, 15 dicembre 2014 Il direttore del settore ambiente – protezione civile Giovanmaria Tognazzi Visti −− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; −− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26; −− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775; −− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2; AVVISA che al Comune di Brescia, con sede in Brescia (BS), via Marconi n. 12, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 7266 del 28 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea per sei pozzi ubicati nel comune di Brescia (BS); −− pozzo Parco della Ziziola fg. 206 map. 29 −− pozzo Museo delle Scienze fg. 91 map. 56 −− pozzo Parco Zarz fg. 69 map. 6 −− pozzo Parco Torri Gemelle fg. 138 map. 390 −− pozzo Parco Bel Vedere fg. 5 map. 23 −− pozzo Parco Collebeato fg. 28 map. 9 Pozzo Denominazione •portata media 10,0 l/s •portata max 15,0 l/s •quota filtri da -115,0 m a -159,5 m e da – 165,5 m a -170,0 m 138 390 67 0,50 3,00 49 67 311 180 Parco Belvedere 5 23 94 0,50 3,00 76 94 311 180 Parco Collebeato 28 9 90 0,50 3,00 50 80 311 180 Brescia, 15 dicembre 2014 Il direttore del settore ambiente – protezione civile Giovanmaria Tognazzi Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Bagnolo Mella (BS) assentita all’azienda agricola Baronchelli Andrea ad uso irriguo IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE Visti: −− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; −− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26; −− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775; −− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2; AVVISA che all’Azienda Agricola Baronchelli Andrea, con sede in Bagnolo Mella (BS), cascina Belvedere,via Ghedi n. 55, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 7221 del 27 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di Bagnolo Mella (BS), fg. n. 16 mapp. n. 144 ad uso irriguo; •portata media derivata 3,44 l/s e massima di 29,00 l/s; •volume annuo acqua derivato 54.648 m3; •profondità del pozzo 30 m; •diametro perforazione 300 mm; •diametro colonna definitiva 200 mm; •filtri da -19,00 m a 23,00 m; Brescia, 17 dicembre 2014 Il direttore del settore ambiente – protezione civile Giovanmaria Tognazzi Bollettino Ufficiale – 133 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante quattro pozzi ubicati nel comune di Brescia (BS) assentita al Comune di Brescia ad uso innaffiamento aree verdi – pozzo Farfengo fg. 60 map. 230 – pozzo Cavallerizza fg. 223 map. 7 – pozzo Mascheda fg .195 map. 283 – pozzo Campo Menta fg. 28 map. 23 FARFENGO E: 1592830 N: 5045166 60 0,15 3,00 filtri da –m a -m 46,65 49,65 52,65 62,65 67,65 72,65 78,65 83,65 55 80 20 25 30 35 40 50 30 40 volume annuo m3 91,60 l/s diametro tubazione mm profondità - m 230 portata media-max diametro perforazione mm map fg. Pozzo denominazione coordinate Gauss - Boaga IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE Visti: −− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; −− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26; −− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775; −− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2; AVVISA che al Comune di Brescia, con sede in Brescia (BS), via Marconi n. 12, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 7269 del 28 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea per quattro pozzi ubicati nel comune di Brescia (BS), ad uso innaffiamento aree verdi; 250 180 4730,4 250 180 8199,36 CAMPO MENTA E: 1594121 28 23 90,00 0,26 3,00 N: 50461263 CAVALLERIZZA E: 1600028 223 7 65,00 1,20 6,00 N: 5041052 250 180 37843,2 250 180 5361,12 MASCHEDA E: 1600644 195 283 60,00 0,17 3,00 N: 5041900 Brescia, 16 dicembre 2014 Il direttore del settore ambiente – protezione civile Giovanmaria Tognazzi Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Capriano del Colle (BS) assentita al Comune di Capriano del Colle ad uso potabile IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE - PROTEZIONE CIVILE Visti: −− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; −− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26; −− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775; −− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2; AVVISA che al Comune di Capriano del Colle, con sede in Capriano del Colle (BS), via Giuseppe Mazzini n. 8, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 7256 del 28 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di Capriano del Colle (BS), fg. n. 1 mapp. n. 178 ad uso potabile; •portata media derivata 9,00 l/s e massima di 20,00 l/s; •profondità del pozzo 49,00 m; •diametro perforazione 1000 mm; •diametro colonna definitiva 457 mm; •filtri da -9,00 m a -18,00 m, e da -40,50 m a -44,50 m ; Brescia, 17 dicembre 2014 Il direttore del settore ambiente - protezione civile Giovanmaria Tognazzi Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente,protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Rudiano (BS) assentita al Comune di Rudiano ad uso scambio termico in impianti a pompa di calore IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE Visti: −− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; −− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26; −− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775; −− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2; AVVISA che al Comune di Rudiano, con sede in Rudiano (BS), Piazza Martiri della Libertà n. 21, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 7218 del 27 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di Rudiano (BS), fg. n. 6 mapp. n. 242 ad uso scambio termico in impianti a pompa di calore; •portata media derivata 5 l/s e massima di 10 l/s; •volume annuo acqua derivato 50.000 m3; •profondità del pozzo 30 m; •diametro perforazione 300 mm; •diametro colonna definitiva 200 mm; •filtri da -20 m a -30 m; Brescia, 17 dicembre 2014 Il direttore del settore ambiente – protezione civile Giovanmaria Tognazzi Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel Comune di Dello (BS) assentita al Comune di Dello ad uso potabile ed igienico IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE - PROTEZIONE CIVILE Visti: −− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; −− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26; −− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775; −− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2; AVVISA che al Comune di Dello, con sede in Dello (BS), via Roma n. 65, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 7216 del 27 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di Dello (BS), fg. n. 3 mapp. n. 32 ad uso potabile ed igienico; •portata media derivata 1,00 l/s e massima di 5,00 l/s; •profondità del pozzo 79 m; •diametro perforazione 300 mm; •diametro colonna definitiva 170 mm; •filtri da -71,00 m a -79,00 m; Brescia, 17 dicembre 2014 Il direttore del settore ambiente - protezione civile Giovanmaria Tognazzi Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente,protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Montirone (BS) assentita all’Amministrazione Giudiziaria Aziende Suardi s.s. ad uso irriguo IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE Visti: – 134 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 −− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; −− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26; −− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775; −− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2; AVVISA che all’Amministrazione Giudiziaria Aziende Suardi S.S.,con sede in Paterno Franciacorta (BS), vicolo San Martino n. 26, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 7146 del 26 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di Montirone (BS), fg. n. 9 mapp. n. 62 ad uso irriguo; •portata media derivata 7,20 l/s e massima di 100 l/s; •volume annuo acqua derivato 114,500 m3; •profondità del pozzo 55 m; •diametro colonna definitiva 560 mm; •filtri da -14 m a -28 m, da -42 m a -53 m; Brescia, 17 dicembre 2014 Il direttore del settore ambiente – protezione civile Giovanmaria Tognazzi Comune di Cologne (BS) Avvio procedimento per la redazione e l’approvazione della variante al piano del governo del territorio (PGT) e verifica ambientale strategica IL RESPONSABILE DELL’AREA TECNICA Viste le deliberazioni di Giunta comunale n. 177 e 178 del 16 dicembre 2014; Vista la legge regionale 11 marzo 2005 n. 12 e s.m.i. per il Governo del Territorio ed i relativi criteri attuativi; Visti gli Indirizzi generali per la valutazione ambientale (VAS) approvati con d.c.r. 13 marzo 2007, n. VIII/351 e gli ulteriori adempimenti di disciplina approvati dalla Giunta regionale con deliberazione n. VIII/6420 del 27 dicembre 2007 e successive modifiche e integrazioni; Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 «Norme in materia ambientale» e s.m.i. RENDE NOTO che il Comune di Cologne intende avviare il procedimento di redazione della variante al piano del governo del territorio. La variante al piano del governo del territorio è soggetta al procedimento di valutazione ambientale – VAS, come previsto al punto 4.5 degli indirizzi generali per la valutazione ambientale VAS Entro venerdì 27 febbraio 2015 chiunque abbia interesse, anche per la tutela degli interessi diffusi, può presentare all’Amministrazione comunale suggerimenti e proposte ai fini della determinazione delle scelte edilizie-urbanistiche. Le varie istanze dovranno essere redatte in duplice copia in carta semplice e depositate presso l’ufficio protocollo. Cologne, 16 dicembre 2014 Il responsabile dell’area tecnica Raineri Monica Comune di Corte Franca (BS) Avviso adozione del piano di zonizzazione acustica del Comune di Corte Franca in adeguamento al piano di governo del territorio vigente (PGT) Ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 della l.r. 10 agosto 2001 n. 13, e successive modificazioni ed integrazioni SI AVVISA CHE: che con deliberazione del Consiglio comunale n. 36 del 28 novembre 2014, dichiarata immediatamente eseguibile, è stato adottato il piano di zonizzazione acustica del Comune di Corte Franca in adeguamento al piano di governo del territorio vigente. La succitata deliberazione con i relativi allegati è depositata nella Segreteria Comunale per trenta giorni consecutivi per consentire a chiunque ne abbia interesse di prenderne visione e presentare osservazioni entro i 30 giorni successivi. Corte Franca, 31 dicembre 2014 Il responsabile dell’area tecnica Davide Guaini Comune di Ghedi (BS) Avviso di deposito del piano di rischio aeroportuale (PRA) dell’aeroporto di Montichiari Il responsabile dell’area tecnica edilizia privata ed urbanistica rende noto, ai sensi articoli 707-708 del Codice della navigazione, che il P.R.A. (piano di rischio aeroportuale) dell’ aeroporto Gabriele d’Annunzio di Montichiari, approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 41 del 30 Settembre 2014, ed integrato con deliberazione del Consiglio comunale n. 45 del 09 Dicembre 2014, è depositato presso l’ufficio urbanistica. Nel termine di 60 giorni dal presente avviso, chiunque vi abbia interesse può, con atto notificato all’ENAC, proporre opposizione avverso la determinazione della zona soggetta a limitazioni. Ghedi, 31 dicembre 2014 Il responsabile del servizio urbanistica ed edilizia privata Pierangelo Benedetti Comune di Rezzato (BS) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il regolamento locale di igiene IL RESPONSABILE DEL SETTORE URBANISTICA - ECOLOGIA SPORTELLO UNICO Ai sensi e per gli effetti degli artt. 28 e 29 della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni, RENDE NOTO −− che con deliberazione del Consiglio comunale n. 63 del 12 novembre 2014 è stato definitivamente approvato il regolamento locale d’Igiene del Comune di Rezzato. −− che gli atti costituenti il regolamento locale d’igiene- sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse; −− che assumono efficacia dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia del presente avviso. Rezzato, 16 dicembre 2014 Il responsabile del settore urbanistica ecologia-sportello unico Bruna Morari Comune di Toscolano Maderno (BS) Approvazione definitiva piano di recupero per ristrutturazione e traslazione volumetrica con variazione di sagoma edificio esistente IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO COMUNICA che ai sensi dell’art. 16 lettera C1 comma 6 punto «b» del piano delle regole del vigente strumento urbanistico: −− il Consiglio comunale ha approvato definitivamente i seguenti provvedimenti: −− delibera n. 54 del 28 novembre 2014 - Approvazione definitiva piano di recupero per ristrutturazione e traslazione volumetrica con variazione di sagoma edificio esistente. Toscolano Maderno, 16 dicembre 2014 Il responsabile del servizio Nicola Zanini Comune di Villanuova sul Clisi (BS) Avviso contestuale di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la seconda variante al piano di governo del territorio (PGT) e degli atti di correzione al PGT ai sensi dell’art. 13 comma 11 e 14 bis della l.r. 12/2005 Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 comma 11 e 14-bis della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni SI AVVISA CHE: −− con deliberazione di Consiglio comunale n. 23 del 25 settembre 2014 è stato definitivamente approvata la 2° variante al Piano di Governo del Territorio e che gli atti costituenti detta variante sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse; −− con deliberazione di Consiglio comunale n. 24 del 25 settembre 2014 sono state approvate rettifiche e correzioni al vigente Piano di Governo del Territorio e che gli atti di correzione e rettifica sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse; Bollettino Ufficiale – 135 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 −− tutti gli atti di cui sopra assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge, delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale. Villanuova sul Clisi, 31 dicembre 2014 Il responsabile area tecnica Fontana Donato – 136 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Provincia di Como Comune di Carbonate (CO) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il piano del governo del territorio (PGT) Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni SI AVVISA CHE: −− con d.c.c. n. 13 del 30 giugno 2014 è stato definitivamente approvato il Piano del Governo del Territorio (PGT); −− gli atti costituenti il Piano di Governo del Territorio (PGT) sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse; −− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge, delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale. Carbonate, 31 dicembre 2014 Il responsabile del servizio tecnico Fulvia Marconato Bollettino Ufficiale Bollettino Ufficiale – 137 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Provincia di Cremona Provincia di Cremona Avviso di esclusione dalla procedura di VIA relativa al progetto di un impianto di gestione rifiuti non pericolosi in regime ordinario già autorizzato in regime semplificato, in comune Grumello Cremonese ed uniti località Vezzolino, azienda Micheli Ottorino & c. s.n.c. (VER49-CR) IL DIRIGENTE DEL SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E TRASPORTI Ai sensi dell’art. 20 del d.lgs. 152/2006 «Norme in materia ambientale» RENDE NOTO −− che con atto dirigenziale n. 287 del 12 dicembre 2014, (prot. n. 140326 del 15 dicembre 2014), è stato decretato di escludere dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale l’impianto di recupero rifiuti, presentato dall’Azienda Micheli Ottorino & C. s.n.c. con sede legale Via Cremona, 59 – 26026 Pizzighettone; −− che la realizzazione del progetto è subordinata a prescrizioni; −− che gli atti costituenti la richiesta di verifica di assoggettabilità alla procedura di VIA sono depositati presso il Settore Pianificazione territoriale e trasporti - Servizio Pianificazione e programmazione territoriale della Provincia di Cremona per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse; −− che l’atto assume efficacia dalla data della presente pubblicazione sul BURL Il testo integrale del decreto sarà consultabile sul web all’indirizzo www.silvia.regione.lombardia.it Cremona, 31 dicembre 2014 Il dirigente Maurizio Rossi Provincia di Cremona Settore Agricoltura e ambiente - Rilascio di concessione di derivazione d’acqua pubblica sotterranea da pozzo ad uso igienico e irrigazioni aree verdi alla società agricola Talamazza s.s. in comune di Annicco – R.r. n. 2/06 La Società Agricola Talamazza s.s. al prot. 87229 del 24 luglio e successive integrazioni ha presentato una domanda intesa ad ottenere la concessione di derivare acqua pubblica sotterranea mediante la terebrazione di un pozzo in Comune di Annicco posto sul fg. 22 mapp. 44 nella misura di medi mod. 0,0001 e massimi mod. 0.01 con un volume complessivo di 365 m3 per uso igienico e nella misura di medi mod. 0,00005 e massimi mod. 0.01 con un volume complessivo di 180 m3 per uso irrigazioni aree verdi. Ufficio competente per il provvedimento finale: Provincia di Cremona - Settore Agricoltura e ambiente – Servizio Miglioramenti fondiari, acque e calamità. Si avvisa che le domande relative a derivazioni tecnicamente incompatibili con le sopraccitate richieste di concessione, dovranno essere presentate entro il termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso, le stesse verranno considerate concorrenti rispetto alle sopraccitate derivazioni. Chiunque abbia interesse può visionare le domande in istruttoria e la documentazione tecnica, entro 60 giorni dalla pubblicazione del presente avviso e può presentare all’ufficio istruttore memorie scritte contenenti osservazioni od opposizioni alla domanda. La documentazione è a disposizione presso la Provincia di Cremona – Settore Agricoltura e ambiente – Servizio Miglioramenti fondiari, acque e calamità, o presso il Comune di Annicco 15 giorni dopo la presente pubblicazione. Cremona, 31 dicembre 2014 Il responsabile del servizio miglioramenti fondiari acque e calamità Barbara Rancati – 138 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Provincia di Lecco Provincia di Lecco Settore Ambiente ed ecologia - Ufficio Acque e derivazioni Idroelettrica Giuseppe Angeli s.r.l. - Variante non sostanziale rispetto alla concessione di derivazione ad uso idroelettrico dal torrente Varrone in comune di Dervio (LC) - Avviso ai sensi del r.r. n. 2 del 24 marzo 2006 La Società Idroelettrica Giuseppe Angeli s.r.l., avente sede legale in via Toscanini n. 20, Calolziocorte, C.F. n. 03472520133, con nota del 2 dicembre 2014 prot. prov. 00060478, nell’ambito della procedura di Autorizzazione Unica (ai sensi dell’art. 12 del d.lgs. 387/2003) dell’impianto idroelettrico oggetto della concessione di derivazione assentita con Provvedimento n. 361, rilasciato in data 7 agosto 2013 alla sig.ra Rondalli Loretta Maria e successivamente volturato alla società Idroelettrica Giuseppe Angeli S.r.l. con provvedimento n. 12 del 16 gennaio 2014, ha presentato una variazione progettuale consistente nello spostamento del canale di scarico della centrale idroelettrica, secondo quanto rappresentato negli elaborati depositati presso l’ufficio Istruttore, senza variazione della quota di scarico. La modifica progettuale viene inquadrata come variante non sostanziale, ai sensi dell’art. 25 del r.r. 02/2006. L’istruttoria della domanda è condotta dall’Ufficio Acque del Settore Ambiente ed Ecologia della Provincia di Lecco, competente anche per il rilascio del provvedimento finale. Della domanda e della relativa documentazione tecnica può essere presa visione presso l’Ufficio Istruttore. Secondo quanto previsto dall’art. 26 del regolamento regionale 02/2006, eventuali memorie scritte contenenti osservazioni o opposizioni, dovranno essere presentate al medesimo Ufficio entro 30 (trenta) giorni a partire dalla data di pubblicazione sul BURL del presente avviso. Il presente avviso verrà pubblicato anche sul seguente sito: http://www.provincia.lecco.it/Aggiornamento/acque/. Lecco, 6 dicembre 2014 Il dirigente del settore ambiente ed ecologia Luciano Tovazzi Bollettino Ufficiale Bollettino Ufficiale – 139 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Provincia di Mantova Provincia di Mantova Esito verifica di assoggettabilità a VIA - Ditta G.L.M. s.r.l. Con atto dirigenziale del Settore Ambiente e pianificazione territoriale, autorità portuale della Provincia di Mantova n. PD/2039 del 18 dicembre 2014 ai sensi dell’art. 20 del d.lgs. 152/06 e s.m.i. e dell’art. 6, l.r. 2 febbraio 2010, n. 5 e s.m.i. il Dirigente del Settore Ambiente e Pianificazione Territoriale, Autorità Portuale arch. Giancarlo Leoni ha disposto che il progetto di «Modifica sostanziale dell’autorizzazione e/o dell’impianto per attività di recupero e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi (R3 - R12 - R13 - D15) ed attività di recupero di rifiuti speciali pericolosi (R13)» da realizzarsi presso l’insediamento esistente in Comune di Asola (MN) - Via San Silvestro Mantovano n. 3 - presentato dalla ditta GLM s.r.l., non deve essere assoggettato alla procedura di VIA Il testo integrale del provvedimento è consultabile sul web all’indirizzo www.provincia.mantova.it e www.silvia.regione.lombardia.it Il dirigente del settore ambiente, pianificazione territoriale, autorità portuale Giancarlo Leoni Comune di Castel d’Ario (MN) Avviso di pubblicazione e deposito adozione piano di classificazione acustica comunale di Castel d’Ario ai sensi della l.r. n. 13 del 10 agosto 2001 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO TECNICO Visto il comma 1 dell’art. 3 della legge regionale 13/2001 e successive modificazioni, AVVISA −− che con delibera di Consiglio comunale n. 33 del 10 dicembre 2014 è stato adottato il Piano di Classificazione Acustica Comunale di Castel d’Ario ai sensi della l.r. 13/2001; −− che con deliberazione consiliare e gli atti tecnici inerenti il piano di classificazione acustica in oggetto, sono depositati per trenta giorni consecutivi nella segreteria comunale dal 24 dicembre 2014 al 22 gennaio 2015; −− che nel successivo termine di trenta giorni e cioè sino al 21 febbraio 2015 possono essere presentate osservazioni scritte da parte di enti e privati in competente bollo (oltre a due copie in bianco). Castel d’Ario, 17 dicembre 2014 Il responsabile del servizio tecnico Marzio Furini Comune di Ponti sul Mincio (MN) Pubblicazione delle mappe di vincolo art. 707 comma 1 del Codice della navigazione aerea - Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Visto −− l’art. 707 del R.D. 30 marzo 1942 n. 327 - «Codice della Navigazione»; Premesso che −− l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), con nota n. 0125669 del 27 novembre 2014, pervenuta in data 6 dicembre 2014, giusto prot. n. 5046, ha trasmesso le mappe di vincolo aeronautico inerenti all’Aeroporto «Valerio Catullo» di Verona — Villafranca, i cui elaborati progettuali sono stati predisposti, su incarico di ENAC, a cura della Società di gestione dell’Aeroporto medesimo; −− ai sensi dell’art. 707 del Codice della Navigazione sono stati trasmessi i seguenti elaborati tecnici: −− Tav. PC-001 Ottobre 2014: −− Tav. PC-001A −− Tav. PC-001B −− Tav. PC-001C −− Relazione tecnica; −− modulo di notifica di opposizione ad ENAC; −− tali elaborati debbono essere depositati nell’ufficio del Comune interessato, dell’avvenuto deposito deve esserne data notizia e pubblicità mediante avviso sul Bollettino Ufficia- le della Regione Lombardia e ai singoli soggetti interessati nei modi ritenuti idonei; −− ai fini dell’adempimento di quanto sopra, con il presente avviso si dà atto del deposito della suddetta documentazione agli atti dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Ponti sul Mincio, mentre ai fini della pubblicizzazione ai soggetti interessati si provvederà alla pubblicazione dell’avvisostesso sul sito internet del Comune; −− la documentazione sarà pertanto consultabile con le seguenti modalità: −− Il CD è visionabile presso l’Ufficio Tecnico del Comune, nei seguenti orari di apertura al pubblico: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9.00 -12,30 e mercoledì pom. 15,00-18,00; −− in forma digitale sul sito internet: http://www.comune. pontisulmincio.mn.it; −− l’Amministrazione Comunale adeguerà i propri strumenti urbanistici e di pianificazione del territorio alle previsioni delle sopra citate mappe di vincolo, una volta conclusa la procedura di pubblicazione e successivamente alle conseguenti determinazioni di ENAC; AVVISA che tutti gli elaborati tecnici relativi alle sopraindicate mappe di vincolo sono depositati in libera visione presso l’Ufficio Urbanistica del Comune di Ponti sul Mincio e nel sito internet del Comune dal 16 dicembre 2014 al 14 febbraio 2015 (60 gg.) compresi. Piazza Parolini n. 32 -Telefono 0376.88121 -Fax 0376.88296 - Sito Internet: www.pontisulmincio.eu -e-mail: [email protected] Entro 60 giorni, dal presente avviso di deposito, chiunque abbia interesse può notificare ad ENAC, ai sensi dell’art. 708 del Codice della Navigazione, le eventuali opposizioni ai contenuti degli elaborati sopra indicati, inviandole al seguente indirizzo: −− ENAC -Direzione Operatività -Viale del Castro Pretorio 118 00185 Roma Posta certificata: protocolloapec.enac.qov.it Le opposizioni dovranno essere predisposte in forma scritta utilizzando eventualmente la modulistica messa a disposizione da ENAC, come sopra indicato. Il presente avviso sarà pubblicato, ai sensi delle predette disposizioni, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia il 31 dicembre 2014. Si informa che ENAC deciderà sulle opposizioni pervenute entro 60 gg. dalla loro notifica; decorso vanamente il suddetto termine, l’opposizione s’intende respinta. Ponti sul Mincio, 16 dicembre 2014 Il responsabile del servizio Mozzarelli Matteo – 140 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Provincia di Milano Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 2 pozzi ad uso pompe di calore siti in comune di Cusago presentata da Pisati Federico Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 43 del regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r. n. 6/47582 del 29 dicembre 1999 la Provincia di Milano - Settore Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche - Corso di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano ha rilasciato il seguente decreto di concessione R.G. n. 12793 del 18 dicembre 2014 al richiedente Pisati Federico, con sede in comune di Milano, Via Fratelli Zoia n. 49, per uso pompe di calore, mediante n. 1 pozzo di presa e n. 1 pozzo di resa, con portata media complessiva di 1 l/s e portata massima complessiva di 1 l/s, siti nel comune di Cusago. Il direttore del settore risorse idriche e attività estrattive Maria Cristina Pinoschi Provincia di Milano Settore Parco Agricolo Sud Milano e parchi metropolitani – Avviso di assunzione della d.g.p. n. 337/2014 Si avvisa che è stata assunta la seguente deliberazione di Giunta provinciale n. 337/2014 del 25 novembre 2014: Ampliamento del Parco Locale di Interesse Sovracomunale Est delle Cave nel territorio del Comune di Cernusco sul Naviglio ai sensi dell’art. 10 «Modifiche al perimetro successive al riconoscimento» dell’Allegato 1 della d.g.r. del 12 dicembre 2007, n. 8/6148. Copia della suddetta deliberazione è disponibile presso la Provincia di Milano, Settore Parco Agricolo Sud Milano e Parchi Metropolitani, Ufficio Pianificazione e Gestione PLIS, Viale Piceno n. 60, Milano, tel. 02/77403353. Il direttore del settore Parco Agricolo Sud Milano e parchi metropolitani Emilio De Vita Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad uso sito/i in comune di Melegnano presentata da coop. soc. Eureka s.r.l. Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 43 del regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r. n. 6/47582 del 29 dicembre 1999 la Provincia di Milano - Settore Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche - Corso di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano ha rilasciato il seguente decreto di concessione R.G. n. 12688 del 16 dicembre 2014 al richiedente Coop. Soc. Eureka s.r.l., con sede in comune di 20097 San Donato Milanese, Via Di Vittorio n. 113, per uso , mediante n. 1 pozzo di presa , con portata media complessiva di 0.3 l/s e portata massima complessiva di 1.5 l/s, accatastato/i come nel comune di Melegnano. Il direttore del settore risorse idriche e attività estrattive Maria Cristina Pinoschi Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Istanza di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad uso scambio termico in impianti a pompe di calore, innaffiamento aree verdi o aree sportive sito/i in comune di Cusago, presentata da azienda agricola Gianluca Roberti Il richiedente Azienda Agricola Gianluca Roberti, con sede in comune di 20122 Milano MI, Viale Regina Margherita, 30 ha presentato istanza Prot. Prov. di Milano n. 217340 del 21 ottobre 2014 intesa ad ottenere la concessione di piccola derivazione di acque pubbliche per derivare una portata media complessiva di 0.9 l/s ad uso Scambio termico in impianti a pompe di calore,Innaffiamento aree verdi o aree sportive mediante n. 1 pozzo di presa accatastato/i come fg. 3 part. 45 nel comune di Cusago. L’ufficio istruttore e competente per il provvedimento finale è la Provincia di Milano - Settore Risorse idriche e attività estrattive Servizio Risorse idriche - Corso di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano. Eventuali domande concorrenti o incompatibili con la sopraccitata richiesta potranno essere presentate all’ufficio istrut- tore, entro il termine perentorio di trenta giorni dalla presente pubblicazione. Chiunque abbia interesse può visionare la domanda e la documentazione tecnica e può presentare memorie scritte contenenti osservazioni od opposizioni alla domanda entro ulteriori 30 giorni dal termine sopraindicato. Il direttore del settore risorse idriche e attività estrattive Maria Cristina Pinoschi Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 0 ad uso sito/i in comune di Pioltello presentata da GIS Milano SSD s.r.l. Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 43 del regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r. n. 6/47582 del 29 dicembre 1999 la Provincia di Milano - Settore Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche - Corso di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano ha rilasciato il seguente decreto di concessione R.G. n. 12806 del 18 dicembre 2014 al richiedente GIS Milano SSD s.r.l. , con sede in comune di 20090 Segrate MI, Via Modigliani n. 30, per uso , mediante n. 0, con portata media complessiva di l/s e portata massima complessiva di l/s, accatastato/i come nel comune di Pioltello. Il direttore del settore risorse idriche e attività estrattive Maria Cristina Pinoschi Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo ad uso innaffiamento aree verdi sito in comune di Pozzuolo Martesana rilasciata al Comune Pozzuolo Martesana ex Cap Holding s.p.a. Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 43 del regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r. n. 6/47582 del 29 dicembre 1999 la Provincia di Milano - Settore Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche - Corso di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano ha rilasciato il seguente decreto di concessione R.G. n. 12805 del 18 dicembre 2014 al richiedente Comune Pozzuolo Martesana ex Cap Holding s.p.a., per uso innaffiamento aree verdi, mediante un pozzo di presa, con portata media complessiva di 10/s e portata massima complessiva di 15/s, ubicato nel Centro Sportivo Sandro Pertini nel comune di Pozzuolo Martesana Il direttore del settore risorse idriche e attività estrattive Maria Cristina Pinoschi Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad uso pompe di calore con contestuale autorizzazione alla resa in falda a mezzo di n. 1 pozzo di resa, siti nel comune di Tribiano presentata da Comune di Tribiano Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 43 del regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r. n. 6/47582 del 29 dicembre 1999 la Provincia di Milano - Settore Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche - Corso di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano ha rilasciato il seguente decreto di concessione R.G. n. 12812 del 18 dicembre 2014 al richiedente comune di Tribiano, per uso pompe di calore, mediante n. 1 pozzo di presa e n. 1 pozzo di resa, con portata media complessiva di 1,1 l/s e portata massima complessiva di 5 l/s, ubicati nel comune di Tribiano. Il direttore del settore risorse idriche e attività estrattive Maria Cristina Pinoschi Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 0 ad uso sito/i in comune di Sedriano presentata da High Quality House Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 43 del regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r. n. 6/47582 del 29 dicembre 1999 la Provincia di Milano - Settore Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche Corso di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano ha rilasciato il seguente Bollettino Ufficiale – 141 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 decreto di concessione R.G. n. 12811 del 18 dicembre 2014 al richiedente High Quality House , con sede in comune di 20010 Pogliano Milanese MI, Via G. Garibaldi n. 54, per uso, mediante n. 0, con portata media complessiva di l/s e portata massima complessiva di l/s, accatastato/i come nel comune di Sedriano. Il direttore del settore risorse idriche e attività estrattive Maria Cristina Pinoschi Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Istanza di variazione concessione sostanziale a mezzo di n. 2 pozzi di presa ad uso pompa di calore, antincendio sito/i in comune di Zibido San Giacomo, presentata da Meadwestvaco Calmar s.r.l. Il richiedente Meadwestvaco Calmar s.r.l., con sede in comune di 20090 Pieve Emanuele MI, Via Giuseppe di Vittorio, 29 ha presentato istanza Prot. Prov. di Milano n. 159346 del 22 luglio 2014 intesa ad ottenere la concessione di piccola derivazione di acque pubbliche per derivare una portata media complessiva di 34 l/s ad uso pompa di calore, antincendio mediante n. 2 pozzi di presa accatastato/i come fg: 20 part: 114 nel Comune di Zibido San Giacomo. L’ufficio istruttore e competente per il provvedimento finale è la Provincia di Milano - Settore Risorse idriche e attività estrattive Servizio Risorse idriche - Corso di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano. Eventuali domande concorrenti o incompatibili con la sopraccitata richiesta potranno essere presentate all’ufficio istruttore, entro il termine perentorio di trenta giorni dalla presente pubblicazione. Chiunque abbia interesse può visionare la domanda e la documentazione tecnica e può presentare memorie scritte contenenti osservazioni od opposizioni alla domanda entro ulteriori 30 giorni dal termine sopraindicato. Il direttore del settore risorse idriche e attività estrattive Maria Cristina Pinoschi Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive – Rilascio di concessione per piccola derivazione di acque sotterranee alla società Deoris s.r.l., ad uso pompe di calore nel comune di Milano, in Via De Cristoforis n. 7 Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’ art. 43 del regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r. n. 6/47582 del 29 dicembre 1999 la Provincia di Milano - Settore Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche - Corso di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano, ha rilasciato il seguente decreto di concessione n. R.G. 12648/14 del 15 dicembre 2014 alla Società Deoris s.r.l., con sede legale in Via Antonio Stoppani n. 15 – 00197 Roma, per derivare una portata massima di 20 l/s di acqua pubblica sotterranea per uso pompe di calore mediante n. 1 pozzo di presa e n. 1 pozzo di resa, siti nel foglio 266, mappale 165 in comune di Milano. Il presente avviso verrà pubblicato anche nel sito della Provincia di Milano. Il direttore del settore risorse idriche e attività estrattive Maria Cristina Pinoschi Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad uso innaffiamento area verde sito/i in comune di Milano presentata da Euromilano s.p.a. ex Cascina Merlata Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 43 del regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r. n. 6/47582 del 29 dicembre 1999 la Provincia di Milano - Settore Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche Corso di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano ha rilasciato il seguente decreto di concessione R.G. n. 12705 del 16 dicembre 2014 al richiedente Euromilano s.p.a. ex Cascina Merlata, con sede in comune di 20157 MILANO, Via Eritrea n. 48/8, per uso innaffiamento area verde, mediante n. 1 pozzo di presa, con portata media complessiva di l/s e portata massima complessiva di l/s, accatastato come nel comune di Milano. Il direttore del settore risorse idriche e attività estrattive Maria Cristina Pinoschi Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 0 ad uso sito/i in comune di Albairate presentata da Immobiliare Primac s.r.l. Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 43 del Regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r. n. 6/47582 del 29 dicembre 1999 la Provincia di Milano - Settore Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche - Corso di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano ha rilasciato il seguente decreto di concessione R.G. n. 12639 del 15 dicembre 2014 al richiedente Immobiliare Primac s.r.l. , con sede in comune di 20123 Milano, Via Sebeto n. 4, per uso , mediante n. 0, con portata media complessiva di l/s e portata massima complessiva di l/s, accatastato/i come nel comune di Albairate. Il direttore del settore risorse idriche e attività estrattive Maria Cristina Pinoschi Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 0 ad uso sito/i in comune di Milano presentata da Fratelli Prada s.r.l. Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 43 del regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r. n. 6/47582 del 29 dicembre 1999 la Provincia di Milano - Settore Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche - Corso di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano ha rilasciato il seguente decreto di concessione R.G. n. 12643 del 15 dicembre 2014 al richiedente Fratelli Prada s.r.l., con sede in comune di 20121 Milano, Galleria Vittorio Emanuele II, per uso , mediante n. 0, con portata media complessiva di 9 l/s e portata massima complessiva di 4 l/s, accatastato/i come nel comune di Milano. Il direttore del settore risorse idriche e attività estrattive Maria Cristina Pinoschi Comune di Baranzate (MI) Avviso di adozione e deposito del piano particolareggiato AT2 via Merano in variante (n. 4) al piano di governo del territorio (PGT) SI RENDE NOTO ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 e 14 della l.r. n. 12 del 2005 e ss.mm., dell’art. 15 e seguenti della l. n. 1150 del 1942 e ss.mm. e dell’art. 10 e seguenti del d.p.r. n. 327 del 2001 e ss.mm., che: – con deliberazione n. 48 del 2 dicembre 2014 del Consiglio comunale è stato adottato il «Piano particolareggiato AT2 Via Merano in variante (n. 4) al piano di governo del territorio» (in seguito «P.P. AT2»); – la suddetta deliberazione, esecutiva nelle forme di legge e comprensiva degli allegati, sarà depositata presso la Sede Municipale di via Conciliazione 19 – Segreteria Area Gestione del Territorio (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00) e sul sito internet www.comune.baranzate.mi.it , per TRENTA giorni consecutivi decorrenti dalla pubblicazione (il giorno 31 dicembre 2014) del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia affinché chiunque possa prenderne liberamente visione; – chiunque può presentare osservazioni agli atti depositati, entro il termine perentorio (ore 12:00 del giorno 2 marzo 2015) di TRENTA giorni consecutivi successivi dalla scadenza del periodo di deposito, le osservazioni che pervenissero successivamente non saranno considerate. Le osservazioni devono essere presentate alla Sede Municipale di via Conciliazione 19 – Ufficio Protocollo (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00), in duplice copia nei formati A4 e/o A3 compresi gli allegati, ovvero con posta elettronica certificata all’indirizzo [email protected] , indicando nell’oggetto «osservazioni aL P.P. AT2 in variante n. 4 AL PGT» ; – gli atti adottati sono informatizzati per cui non saranno fornite copie cartacee. E’ possibile ottenere copia degli atti depositati direttamente dal sito internet sopraindicato a titolo gratuito o presso la Segreteria Area Gestione del Territorio (su memoria USB dell’utente o su CD) previo pagamento di costi e diritti; – il presente avviso costituisce comunicazione di avvio del procedimento di dichiarazione di pubblica utilità delle opere previste del P.P. AT2 che avverrà con l’approvazione e comporterà apposizione del vincolo preordinato all’esproprio degli immobili interessati, i cui identificativi catastali, ed i relativi intestatari secondo i registri catastali, sono i seguenti: – 142 – Bollettino Ufficiale Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 •in comune di Baranzate, nel foglio catastale n. 65: AMBRO- SONE ANGELO n. 07 maggio 1945 MONTESARCHIO, mapp. 369, 404 sub. 701; BARBERA PAOLO n. 20 gennaio 1940 ROCCALUMERA, mapp. 368; BAROLLO ANTONIA n. 13 giugno 1945 MONTAGNANA, mapp. 366; BENVENUTI GIOVANNA n. 24 giugno 1961 MILANO, mapp. 440 sub. 1-2; BERNARDIS LINA LILIANA n. 18 settembre 1950 MILANO, mapp. 296; BERNARDIS SANTINA GIUSEPPINA n. 03 maggio 1958 BOLLATE, mapp. 296; BOCCARDI ANTONIA n. 21 maggio 1953 BOVINO, mapp. 556 parte sub. 702-703-704; BOCCARDI MARIA n. 23 luglio 1957 FOGGIA, mapp. 556 parte sub. 702703-704; BOCCARDI MICHELE n. 06 febbraio 1930 BOVINO, mapp. 555; BOCCARDI MICHELINA n. 27 ottobre 1959 BOVINO, mapp. 556 parte sub. 702-703-704; BOCCARDI RITA n. 21 maggio 1955 FOGGIA, mapp. 556 parte sub. 702-703704; BOCCARDI VALVERDE CELESTE n. 09 ottobre 1950 BOVINO, mapp. 556 parte sub. 702-703-704; BRIGUGLIO ANTONINO n. 13 agosto 1941 ROCCALUMERA, mapp. 368; CECERE LUIGI n. 08 novembre 1949 MONTESARCHIO, mapp. 372; CERRI LUCIANA n. 05 gennaio 1930 MILANO, mapp. 218, 402, 403; CIMMARUSTI CATERINA n. 05 maggio 1946 CERIGNOLA, mapp. 329 sub. 2-3-703; CLEMENTE ANTONIO n. 26 marzo 1933 ALTAMURA, mapp. 214 sub. 501-502; COLONNETTA VITTORIO n. 31 agosto 1950 TERMOLI, mapp. 124; CORTESE MAURO n. 10 novembre 1947 MILANO, mapp. 444, 439 parte sub 1-2-3-4-5; COSTA ANGELO n. 06 gennaio 1940 REGALBUTO, mapp. 371; CRIVELLI LUIGIA n. 26 novembre 1920 TRENNO, mapp. 262, 263, 264, 265; DE POLI ANNETTA n. 11 marzo 1932 COMEZZANO-CIZZAGO, mapp. 126, 127, 247, 445, 566; DIGAUDIO VINCENZA n. 02 aprile 1950 REGALBUTO, mapp. 199; GALATI MARIA n. 12 ottobre 1933 PALERMO, mapp. 556 parte sub. 702-703-704; GARAGUSO ANTONIO n. 03 settembre 1960 SALANDRA, mapp. 363; GARAGUSO FELICIA ANTONIA n. 06 luglio 1955 SALANDRA, mapp. 363; GARAGUSO ROCCO n. 06 maggio 1951 SALANDRA, mapp. 363; GARAGUSO ROSINA n. 01 aprile 1949 SALANDRA, mapp. 363; GHIELMI GIOVANNI n. 01 agosto 1937 MILANO, mapp. 218, 402, 403; GRANDI ANGELA n. 11 gennaio 1924 TRENNO, mapp. 212, 215, 216 sub. 2-701, 241, 247, 445; INGRASSIA SEBASTIANO n. 22 gennaio 1935 REGALBUTO, mapp. 199; IPPOLITO COSIMO n. 18 settembre 1948 CERIGNOLA, mapp. 329 sub. 2-3-703; LA BAIA DEGLI ANGELI IMMOBILIARE SRL c.f. 10405940155 MILANO, mapp. 552 parte sub. 701-702; LATTUADA ALESSANDRO n. 09 giugno 1958 BOLLATE, mapp. 126, 127, 247, 445, 566, 440 sub. 1-2; LATTUADA ENRICA n. 23 gennaio 1948 BOLLATE, mapp. 212, 215, 216 sub. 2-701, 241, 247, 445; LATTUADA IDA n. 29 aprile 1910 BOLLATE, mapp. 247, 445; LATTUADA ILVIO n. 04 gennaio 1966 BOLLATE, mapp. 126, 127, 247, 445, 566; LATTUADA MARIA n. 14 agosto 1913 MILANO, mapp. 247, 445; LATTUADA NORMA n. 27 marzo 1957 BOLLATE, mapp. 247, 445, 568; LATTUADA PAOLINA n. 10 agosto 1909 MILANO, mapp. 247, 445; LATTUADA PIERINA n. 26 maggio 1922 MILANO, mapp. 247, 445; LATTUADA ROSANNA n. 16 agosto 1952 BOLLATE, mapp. 247, 568; LUZZINI CHIARA n. CATANIA, mapp. 124; MANCUSO PASQUALE n. 09 novembre 1936 FILOGASO, mapp. 365; MANDELLI CLAUDIO n. 12 agosto 1946 MILANO, mapp. 262, 263, 264, 265; MANDELLI GIORGIO n. 23 maggio 1951 MILANO, mapp. 262, 263, 264, 265; MANDELLI GIOVANNI n. 23 marzo 1956 MILANO, mapp. 262, 263, 264, 265; MANDELLI SILVANA n. 13 giugno 1948 MILANO, mapp. 262, 263, 264, 265; MARCHI DANIELA n. 16 agosto 1945 MILANO, mapp. 569; MARCHINI ANGELO n. 21 dicembre 1950 CORTEOLONA, mapp. 390 parte sub. 701-702; MORANTE LUISA n. 04 ottobre 1947 BENEVENTO, mapp. 368; MOSSINA CARMELINA ALODIA n. 19 giugno 1943 NOVATE M.SE, mapp. 439 parte sub. 1-2-3-4-5; MUSCIA VINCENZO n. 29 novembre 1946 NISCEMI, mapp. 283, 400, 401; NEGRETTI CESARE n. 15 marzo 1944 VARESE, mapp. 569; NUNZOLESE CESAREA n. 16 giugno 1935 ALTAMURA, mapp. 214 sub. 501-502; PAGANI LUIGIA n. 28 settembre 1989 MILANO, mapp. 213 sub. 501; PEZZALI IMMOBILIARE SRL c.f. 06827430965 MILANO, mapp. 129, 130, 246; PIROLA ALDA n. 21 luglio 1926 BOLLATE, mapp. 247, 445; PLUMARI AGATA n. 19 dicembre 1953 CATANIA, mapp. 124; PLUMARI ANNA MARIA n. 09 gennaio 1958 BOLLATE, mapp. 124; PLUMARI ELISABETTA n. 05 gennaio 1980 MILANO, mapp. 364; PLUMARI FEDERICA n. 26 maggio 1987 MILANO, mapp. 364; PLUMARI VINCENZA n. 10 gennaio 1951 REGALBUTO, mapp. 364; PLUMARI VITA n. 17 luglio 1951 CATANIA, mapp. 124; PROVINCIA DI MILANO, mapp. 302, 304, 305, 307, 308; RUGGERI LETTERIA n. 31 marzo 1940 PAGLIARA, mapp. 368; RUSSO GAETANO n. 24 ottobre 1952 ADRANO, mapp. 124; RUSSO VINCENZO n. 22 marzo 1950 ADRANO, mapp. 124; SAITA MARIASTELLA n. 21 febbraio 1942 MILANO, mapp. 200, 295; SAITA PIERMARIO n. 18 luglio 1938 NOVATE M.SE, mapp. 200, 295; SALGAROLLO GIULIANA n. 07 giugno 1943 SAREGO, mapp. 316; SARDO GIOVANNA n. 11 febbraio 1952 POZZUOLI, mapp. 372; SCILLETTA CARMELA n. 23 febbraio 1949 REGALBUTO, mapp. 369, 404 sub. 701; SCILLETTA ROSARIA n. 10 settembre 1946 REGALBUTO, mapp. 371; SELVAGGIO LUCREZIA n. 26 luglio 1943 FILOGASO, mapp. 365; SILVA GIOVANNI n. 20 dicembre 1956 MILANO, mapp. 128, 131; SILVA LUIGI n. 04 luglio 1915 MILANO, mapp. 128, 131; SPEZZI VITTORIO n. 01 aprile 1952 REGALBUTO, mapp. 373; TOMASI GIUSEPPE n. 13 marzo 1945 NICOSIA, mapp. 364; UBOLDI SANTINO n. 21 novembre 1938 SEPRIO CARBONATE, mapp. 316; VERNA CARMELO n. 15 luglio 1944 REGALBUTO, mapp. 217; VITALE GIUSEPPINA n. 18 marzo 1960 CATANZARO, mapp. 373; ZINGHINI’ DOMENICO n. 07 gennaio 1959 CARERI, mapp. 367, 370; •in Comune di Baranzate, nel foglio catastale n. 70: ANDREOLETTI LEONIA n. 14 maggio 1933 MILANO, mapp. 299 parte; ANDREOLETTI LEONIA n. 14 maggio 1933 MILANO, mapp. 300; BOSISIO BENEDETTA n. 02 dicembre 1968 MILANO, mapp. 299 parte, 300; BOSISIO CHIARA n. 15 marzo 1971 MILANO, mapp. 299 parte, 300; BOSISIO GIOVANNI n. 01 gennaio 1931 MILANO, mapp. 299 parte, 300; CHIESA PARROCCHIALE DEI SS GERVASIO E PROTASIO DI NOVATE MILANESE c.f. / NOVATE M.SE, mapp. 250, 306; CLEMENTE ANTONIO n. 23 marzo 1933 ALTAMURA, mapp. 5 parte; COMUNE DI BARANZATE c.f. 00801220153 BARANZATE, mapp. 7 parte, 287 parte; COMUNE DI BOLLATE c.f. 00801220153 BOLLATE, mapp. 304, 316 parte, 318; FIORINA SRL c.f. 01266030152 MILANO, mapp. 319; GRANDI ANGELA n. 11 gennaio 1924 TRENNO, mapp. 4 parte; LATTUADA ENRICA n. 23 gennaio 1948 BOLLATE, mapp. 4 parte; NUNZOLESE CESAREA n. 16 giugno 1935 ALTAMURA, mapp. 5 parte; PASQUALINI ALESSANDRO n. 19 gennaio 1952 BOLLATE, mapp. 6 parte; PASQUALINI SILVANA n. 05 aprile 1948 BOLLATE, mapp. 6 parte; PATRONI MARIA n. 30 luglio 1974 MILANO, mapp. 299 parte, 300; PATRONI VALERIA n. 30 luglio 1974 MILANO, mapp. 299 parte, 300; – qualora per le frazioni residue dei beni interessati parzialmente risultino condizioni disagevoli, ovvero siano necessari considerevoli lavori per un’agevole fruizione degli stessi, è facoltà dei proprietari di tali beni chiedere l’inserimento anche per le predette frazioni residue; – coloro che risultino proprietari secondo i registri catastali, ove non siano più proprietari, sono tenuti, ai sensi dell’art. 3 del d.p.r. n. 327 del 2001 e ss.mm., a darne comunicazione a questo Ente entro TRENTA giorni dalla pubblicazione del presente avviso, indicando altresì, ove ne siano a conoscenza, il nuovo proprietario, o comunque fornendo copia degli atti in loro possesso utili a ricostruire le vicende dell’immobile; – successivamente all’approvazione del P.P. AT2 l’attuazione avverrà ai sensi dell’art. 23 della L. n. 1150 del 1942 e ss.mm. ed il Comune di Baranzate potrà delegare l’esercizio delle funzioni di autorità espropriante a soggetto terzo ai sensi dell’art. 27, comma 5, della L. n. 166 del 2002 e ss.mm. e dell’art. 6 del d.p.r. n. 327 del 2001 e ss.mm. . Baranzate, 18 dicembre 2014 Il responsabile dell’area gestione del territorio e del procedimento Sonia Pagnacco Comune di Mediglia (MI) Avviso di deposito relativo all’adozione del nuovo piano di governo del territorio (PGT) ed atti integrativi Si avvisa che con deliberazione di Consiglio comunale n. 74 del 12 dicembre 2014 è stato adottato, ai sensi della l.r. 12/2005, il nuovo Piano di Governo del Territorio. Gli atti sono depositati presso la Segreteria Generale del Comune da lunedì 22 dicembre 2014 a martedì 20 gennaio 2015. Le osservazioni possono essere presentate entro giovedì 19 febbraio 2015. Il responsabile del settore gestione del territorio Veronica Marziali Comune di Pregnana Milanese (MI) Variante parziale al piano di governo del territorio (PGT) – Zona via Castellazzo – Cascina Orombella Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni Bollettino Ufficiale – 143 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 SI AVVISA CHE: −− con d.c.c. n. 44 del 28 ottobre 2014 è stato definitivamente approvata La Variante parziale al Piano di Governo del Territorio (PGT) – zona Via Castellazzo – Cascina Orombella; −− gli atti costituenti la variante parziale al PGT sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse; −− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge, delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale. Pregnana Milanese, 31 dicembre 2014 Il responsabile del settore assetto ed uso del territorio Elisabetta Amariti – 144 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Provincia di Monza e della Brianza Comune di Besana in Brianza (MB) Deposito e pubblicazione deliberazione di Consiglio comunale n. 74 del 17 dicembre 2014 inerente le osservazioni e controdeduzioni alla variante al piano delle regole del PGT – Azienda agricola Mapj di Alagia Filippina Cascina Selva IL VICE RESPONSABILE DELL’AREA TECNICA Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 della l.r. 11 marzo 2005 n. 12 e s.m.i. RENDE NOTO CHE con deliberazione del Consiglio comunale n. 74 del 17 dicembre 2014, ai sensi dell’art. 13 l.r. n. 12/2005 s.m.i., sono state esaminate e controdedotte le osservazioni alla variante al Piano delle Regole del vigente Piano di Governo del Territorio – Azienda Agricola Mapj di Alagia Filippina Cascina Selva; Detta deliberazione, completa di tutti gli allegati, è depositata presso la Segreteria Comunale, in libera visione al pubblico, negli orari d’apertura al pubblico per trenta giorni consecutivi decorrenti dalla data del 30 dicembre 2014 fino a tutto il 29 gennaio 2015 compreso, affinché nei trenta giorni successivi ovvero fino al 28 febbraio 2015 compreso chiunque possa presentare eventuali osservazioni. Le osservazioni stesse, dovranno essere redatte in duplice copia, in carta libera, ed essere consegnate esclusivamente all’ufficio Protocollo negli orari di apertura al pubblico. Il vice responsabile dell’area tecnica Dario Maino Comune di Caponago (MB) Avviso pubblico di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la zonizzazione acustica ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 della l.r. 10 agosto 2001 n. 13 e s.m.i. SI AVVISA CHE −− con deliberazione di Consiglio comunale n. 36 del 27 novembre 2014 è stato approvato lo Studio della zonizzazione acustica ai sensi della l.r. n. 13/2001; −− gli atti dello studio della zonizzazione acustica sono depositati presso la Sede comunale – Ufficio Tecnico - via Voltolina n. 16, al fine di consentirne la libera visione a chiunque ne abbia interesse; −− gli atti assumono efficacia dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il responsabile del settore tecnico Daniela Benvenuti Comune di Limbiate (MB) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il piano del governo del territorio (PGT) Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni SI AVVISA CHE: −− con d.c.c. n. 62 del 10 ottobre 2014 è stato definitivamente approvato il Piano del Governo del Territorio (PGT); −− gli atti costituenti il Piano di Governo del Territorio sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse; −− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge, delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale. Limbiate, 31 dicembre 2014 Il dirigente settore territorio Paola Taglietti Bollettino Ufficiale Bollettino Ufficiale – 145 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Provincia di Pavia Provincia di Pavia Divisione Agro-ambientale - Domanda di concessione per derivazione irrigua dal fiume Olona Meridionale e dal colatore Roggione nei comuni di Lardirago e Bornasco. Azienda agricola Rovati Luigi & co Nell’ambito del riordino di tutte le pratiche di derivazione dalle acque dal fiume Olona Meridionale, la Provincia di Pavia sta procedendo alla ripubblicazione delle istanze pervenute. L’Azienda Agricola Rovati Luigi & co (P.IVA 00263260184) ha presentato in data 27 dicembre 1996 domanda di concessione per una derivazione dal fiume Olona Meridionale e una derivazione dal Colatore Roggione. I dati principali della derivazione sono: •Due punti di presa: punto di presa dal fiume Olona Meridionale ubicato in comune di Lardirago sul foglio 5 mappale 17 e, punto di presa dal colatore Roggione ubicato in comune di Bornasco sul foglio 3 mappale 11 •portata richiesta: 60 l/s (portata media/massima) complessiva per i due punti di presa •uso irriguo per terreni ubicati nei Comuni di Bornasco con superficie totale di 42.3904 ha L’Ufficio competente al rilascio del provvedimento è la Divisione Agro-ambientale della Provincia di Pavia e l’Ufficio istruttore è la U.o. Risorse idriche. Chiunque abbia interesse può visionare la documentazione tecnica e può presentare all’Ufficio istruttore osservazioni e/o opposizioni, entro trenta giorni decorrenti dal termine di cui sopra. Il direttore della divisione Carlo Sacchi Provincia di Pavia Divisione Agro-ambientale - Domanda di rinnovo alla concessione di derivazione d’acqua da due pozzi per uso irriguo, igienico sanitario, innaffiamento orti e giardini e abbeveraggio bestiame in comune di Casei Gerola. Azienda agricola Bagnolino Il sig. Franco Barbieri legale rappresentante della Azienda Agricola Bagnolino (P.IVA 01535850182) ha presentato in data 13 novembre 2014, domanda di rinnovo alla concessione di derivazione d’acqua da due pozzi per uso irriguo, igienico sanitario, innaffiamento orti e giardini e abbeveraggio bestiame. I pozzi sono ubicati in comune di Casei Gerola. Il pozzo n. 1 ad uso irriguo si trova sul foglio 26 mapp. 211 ed ha una portata media di 20 l/s e massima di 36,7 l/s per un volume annuo di 26.000 mc. Il pozzo n. 2 ad uso igienico sanitario, innaffiamento di orti e giardini e abbeveraggio bestiamo è situato sul Fg. 26 mappale 461 ed ha una portata media di 0,2 l/s e massima di 0,3 l/s per un volume annuo di 1000 mc. L’Ufficio competente al rilascio del provvedimento è la Divisione Agro-ambientale della Provincia di Pavia e l’Ufficio istruttore è la U.O. Risorse idriche. Chiunque abbia interesse può visionare la documentazione tecnica e può presentare all’Ufficio istruttore osservazioni e/o opposizioni, entro trenta giorni decorrenti dal termine di cui sopra. Il direttore della divisione Carlo Sacchi Provincia di Pavia Divisione Agro-ambientale - Domanda di concessione di derivazione d’acqua da un pozzo per uso innaffiamento aree verdi, igienico, preparazione miscele agro farmaci, lavaggi mezzi ed attrezzature agricole e antincendio. Società agricola semplice Castello del Poggio Il sig. Silvano Zonin legale rappresentante del Castello del Poggio Società Agricola Semplice (P.IVA 2360740241) ha presentato in data 13 ottobre 2014, domanda di concessione di derivazione d’acqua da un pozzo per uso innaffiamento aree verdi, igienico, preparazione miscele agro farmaci, lavaggio mezzi ed attrezzature agricole e antincendio. Il pozzo è ubicato in comune di Zenevredo sul foglio 1 mapp. 180. I dati principali della derivazione sono i seguenti: portata media annuale 0,09 l/s; portata massima 3 l/s e un volume annuo pari a 2700 mc. L’Ufficio competente al rilascio del provvedimento è la Divisione Agro-ambientale della Provincia di Pavia e l’Ufficio istruttore è la U.o. Risorse idriche. Chiunque abbia interesse può visionare la documentazione tecnica e può presentare all’Ufficio istruttore osservazioni e/o opposizioni, entro trenta giorni decorrenti dal termine di cui sopra. Il direttore della divisione Carlo Sacchi Provincia di Pavia Divisione Agro-ambientale - Settore Tutela ambientale - U.o. Rifiuti - Ditta De.A. s.r.l. con sede legale e operativa in via Tiziano Vecellio n. 271 – Mortara (PV). Decreto di verifica di assoggettabilità alla VIA,ai sensi dell’art. 20 del d.lgs. 152/2006 e s.m.i., per la realizzazione di varianti sostanziali presso un centro di raccolta e trattamento di carcasse di veicoli a motore, rimorchi e simili nonchè impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi (R13, R4) Con decreto del dirigente del Settore Tutela Ambientale della Provincia di Pavia n. 11/2014 – R del 17 dicembre 2014 prot. 84752 ai sensi dell’art. 20 del d.lgs. 4/2008, il progetto presentato dalla ditta De.A. s.r.l. con sede legale e operativa in via Tiziano Vecellio n. 271 – Mortara (PV) Codice fiscale e partita IVA 0145770185, relativo alla realizzazione di una variante sostanziale presso un centro di raccolta e trattamento di carcasse di veicoli a motore, rimorchi e simili nonchè impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi (R13, R4), è stato escluso dalla procedura di VIA con prescrizioni. Il testo integrale del Decreto sarà consultabile sul Web all’indirizzo www.provincia.pv.it e www.silvia.regione.lombardia.it La responsabile u.o. rifiuti Ilaria Vecchio Comune di Bressana Bottarone (PV) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la rettifica al piano di governo del territorio (PGT) Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni SI AVVISA CHE: −− con d.c.c. n. 46 del 4 novembre 2014 è stata definitivamente approvata la rettifica degli atti del Piano di Governo del Territorio (PGT); −− gli atti costituenti la rettifica del Piano di Governo del Territorio sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse; −− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione. Bressana Bottarone, 31 dicembre 2014 Luigi Bonfoco Comune di Mortara (PV) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante n. 2 al piano di governo del territorio (PGT) Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni SI AVVISA CHE: −− con d.c.c. n. 53 del 27 novembre 2014 è stata definitivamente approvata la variante n. 2 al piano di governo del territorio; −− gli atti costituenti la variante n. 2 al PGT sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse; −− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge, delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale. Mortara, 31 dicembre 2014 Il capo area tecnica Fabiano Conti – 146 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Comune di Santa Maria Della Versa (PV) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la rettifica al piano delle regole del vigente piano di governo del territorio (PGT) Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 14-bis, della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni, SI AVVISA CHE: −− con deliberazione di Consiglio comunale n. 70 del 29 novembre 2014 è stata definitivamente approvata la Rettifica al Piano delle Regole del vigente PGT a correzione di un errore materiale presente in un elaborato cartografico; −− gli atti costituenti la Rettifica sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse e possono essere consultati anche sul sito web del Comune di Santa Maria della Versa (PV): www.comune. santa-maria-della-versa.pv.it; −− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge, delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale. Santa Maria Della Versa, 31 dicembre 2014 Il responsabile del servizio tecnico Roberta Moroni Comune di Vigevano (PV) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante parziale al piano di governo del territorio (PGT) vigente Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005 n. 12 e successive modificazioni e integrazioni SI AVVISA CHE −− con deliberazione del Consiglio comunale n. 57 del 10 novembre 2014 è stata definitivamente approvata la Variante Parziale al PGT vigente; −− gli atti costituenti la variante parziale al PGT Vigente, sono depositati presso la Segreteria Comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse; −− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge, delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale. Vigevano, 31 dicembre 2014 Il dirigente del settore territorio Mariadelaide Delfino Bollettino Ufficiale Bollettino Ufficiale – 147 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Provincia di Sondrio Comune di Delebio (SO) Avviso di adozione, deposito e pubblicazione degli atti costituenti il piano di governo del territorio (PGT). Aggiornamento piano di classificazione acustica del territorio comunale IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO TECNICO In forza del decreto sindacale n. 3/2014 emanato in data 16 giugno 2014 ai sensi dell’art. 109 comma II del decreto legislativo n. 267/2000; Premesso con deliberazioni n. 7 del 28 giugno 2012 e n. 30 del 15 dicembre 2012, il Consiglio comunale ha rispettivamente adottato ed approvato il Piano di Governo del Territorio (poi divenuto efficace con la pubblicazione sul BURL in data 12 giugno 2013) così come articolato ai sensi della l.r. 12/2005 nei diversi atti che lo costituiscono; Ricordato in particolare che con i medesimi succitati atti consiliari, è stato fra l’altro riadottato e riapprovato il piano di classificazione acustica del territorio comunale – «Piano di zonizzazione acustica» ai sensi della Legge Quadro n. 447/95 e s.m.i. nonché della l.r. 13/01 e s.m.i., così come precedentemente reso dal dott. Pellegrino dell’ARPA di Sondrio ed approvato in via definitiva con delibera del c.c. n. 59 del 27 novembre 2002 Che con deliberazione del Consiglio comunale n. 37 del 28 novembre 2014, è stata adottato l’aggiornamento a detto Piano di Classificazione Acustica del Territorio Comunale così come reso dal dott. Carlo Pellegrino della già citata ARPA di Sondrio in data 29 agosto 2014 e pervenuto al prot. n. 5414.VI.9 del 8 ottobre 2014; Vista la legge regionale 11 marzo 2005 n. 12 e s.m. e i., in particolare l’articolo 13, comma 4, relativo alla procedura amministrativa vigente di adozione ed approvazione del suddetto Piano; AVVISA che gli atti costituenti l’aggiornamento del Piano di Classificazione Acustica del Territorio Comunale del Comune di Delebio, così come specificatamente elencati nella deliberazione del Consiglio Comunale n. 37 del 28 novembre 2014, con la quale tali atti sono stati adottati ai sensi dell’art. 13, della l.r. 11 marzo 2005 n. 12 e s.m.i., sono depositati, congiuntamente alla delibera consiliare sopraccitata, in libera visione (nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 11,00 alle ore 12,00) presso la Segreteria del Comune di Delebio, P.zza Santa Domenica, 3, per 30 giorni consecutivi dalla data di pubblicazione del presente avviso, ovvero dal 31 dicembre 2014 al 30 gennaio 2015, nonché pubblicati sul sito internet del Comune di Delebio www.comune. delebio.so.it affinché chiunque ne abbia interesse possa prenderne visione, Nei 30 giorni successivi la scadenza del periodo di deposito (e comunque entro lunedì 02 marzo 2015 alle ore 12,00) chiunque potrà far pervenire osservazioni, da presentare in duplice copia in carta libera con gli eventuali allegati del caso, all’Ufficio Protocollo dello stesso Comune di Delebio – Tel. 0342/684551. Il presente avviso viene pubblicato il 31 dicembre 2014 all’Albo pretorio on line del Comune di Delebio, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, sul quotidiano «Il Giorno» e sul sito internet www.comune.delebio.so.it Delebio, 16 dicembre 2014 Il responsabile del servizio tecnico Luciano Rech – 148 – Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014 Provincia di Varese Comune di Cuveglio (VA) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante al piano di governo del territorio (PGT) Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni SI AVVISA CHE: −− con d.c.c. n. n. 3 del 19 marzo 2014 sono stati definitivamente approvati la Variante al piano dei servizi, rettifiche al documento di piano e piano delle regole; −− gli atti costituenti la variante al PGT sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse; −− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge, delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale. Cuveglio, 31 dicembre 2014 Il sindaco Giorgio Piccolo Bollettino Ufficiale