Numero 26 Rivista MME insieme
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Numero 26 Rivista MME insieme
notizie MME n.26 2015 INSIEME Notiziario di Cometa A.S.M.M.E. via Monte Sabotino, 12/A - Ponte San Nicolò (PD) - Tel. 049 8962825 - Fax 049 6888108 - [email protected] - www.cometaasmme.org in questo numero: EDITORIALE - LA RICERCA - MALATTIE RARE - SOLIDARIETÀ - TESTIMONIANZE n. 26 editoriale LE MALATTIE METABOLICHE EREDITARIE E COMETA A.S.M.M.E. Negli ultimi due anni, abbiamo registrato a livello nazionale un sempre maggiore interesse nei confronti delle Malattie Metaboliche Ereditarie sia da parte delle Istituzioni Politiche (STATO-REGIONI) sia da parte delle Istituzione Sanitarie. In Veneto poi questa attenzione è stata davvero importante e questo lo si deve sicuramente anche all’attività incessante durata 7 anni svolta dalla nostra associazione in sede regione ed Azienda Ospedaliera di Padova per avviare lo Screening Neonatale Metabolico Allargato finalmente attivo dal 1° gennaio 2014. Su quest’ultima questione dobbiamo però ricordare quanto il dr. Burlina, Direttore dell’Unità Operativa Complessa per le MME e del laboratorio MME in Azienda Ospedaliera di Padova va ostinatamente affermando da sempre e cioè che l’adozione dello Screening Neonatale Metabolico Allargato deve essere accompagnata da adeguate politiche organizzative unite ad investimenti in termini di risorse umane e tecnologiche: - laboratori attrezzati per lo Screening e controlli di follow-up dei pazienti diagnosticati; - test di conferma diagnostica (enzimatici e molecolari) per evitare falsi positivi; - medici specializzati e aggiornati su queste malattie; - personale sufficiente a garantire una presenza costante; - finanziamento di farmaci e prodotti dietetici specifici; - ed infine, non ultima, la ricerca unica via per dare una speranza di cura a quei malati per i quali ancora non esiste una terapia. Queste raccomandazioni, che hanno il valore di passaggi obbligatori sono state fatte proprie da Cometa A.s.m.m.e. e conseguentemente tutte le nostre azioni, anche economiche, sono andate in questa direzione. Sul versante dello Screening, ancorchè prima dell’emanazione legislativa regionale che ne stabiliva l’attuazione, la nostra associazione aveva già acquistato la strumentazione TANDEM MASS SPETTROMETRIA necessaria per questa nuova metodica di analisi ed ancora acquistato tutti gli arredi tecnici necessari per il nuovo laboratorio MME presso il Campus Biomedico Pietro D’Abano. Successivamente per dare immediato avvio allo Screening Cometa A.s.m.m.e. ha finanziato una borsa di studio annuale per l’attività di segreteria e borse di studio per 18 mesi a favore di tre tecnici di laboratorio. Sul fronte della Presidente Anna Maria Marzenta cell. 335 8040220 Via Monte Sabotino, 12/A - 35020 Ponte San Nicolò (PD) Tel. 049 8962825 - Fax 049 6888108 [email protected] - www.cometaasmme.org 2 cura numerosi sono stati in questi anni i nostri interventi volti ad implementare la presenza di personale medico, diversamente non garantito, per potenziare l’attività di follow-ap in hospital-day e dei ricoveri programmati in reparto. Per quanto riguarda poi la Ricerca basti solo ricordare gli ultimi due acquisti a favore del laboratorio: un secondo Spettrometro per la ricerca sulla malattia di Neamann-Pick ed altre patologie neuro-degenerative e da ultimo un terzo Spettromettro di Massa per il monitoraggio delle malattie lisosomiali. QUESTA È STATA AD OGGI COMETA A.S.M.M.E.!! Molti nostri associati ci rimproverano di non aver fatta un adeguata pubblicità (magari attraverso un qualche spot televisivo con testimonial famosi) e di non aver dato la visibilità che meritava a quanto l’associazione ha realizzato in questi anni. Questo è sicuramente vero ma fa capo ad una scelta precisa derivata dalla nostra forte convinzione che sia più utile destinare tutte le risorse disponibili sul versante della ricerca e della cura delle MME per assicurare ai nostri pazienti una qualità di vita la migliore possibile. Il Direttivo di Cometa A.s.m.m.e. Onlus Vice presidente Graziano Bacco cell. 335 7268097 Segretaria Elisabetta Mazzari cell. 335 7268022 Il Presidente e il Vice Presidente sono a disposizione degli associati ai numeri telefonici indicati, il martedì e il giovedì dalle 18,30 alle 20,30. REFERENTI DELL’ASSOCIAZIONE SUDDIVISI PER PROVINCIA E REGIONE PADOVA Fabiola Zandonà tel. 049 9001577 VICENZA Katia Beggiato tel. 0444 532170 ROVIGO Sandro Sinigaglia tel. 0425 601219 Come sostenere la ricerca n. 26 COMETA A.S.M.M.E. E LA RICERCA Da anni la nostra Associazione supporta la ricerca presso l’Unità Operativa Complessa Malattie Metaboliche Ereditarie dell’Azienda Ospedaliera di Padova sia con l’acquisto di strumentazioni sia con borse di studio rivolte al personale medico, di laboratorio, psicologhe e dietiste. LO SCREENING NEONATALE ALLARGATO PER LE MALATTIE METABOLICHE EREDITARIE Intervista con il Dr. Alberto Burlina, Direttore del Centro Regionale Screening Neonatale Allargato L’obiettivo dello screening neonatale è l’identificazione precoce dei bambini con un alto rischio per disturbi che possono non essere clinicamente evidenti alla nascita, ma avere gravi conseguenze se non trattati. Le conoscenze acquisite sulle malattie metaboliche ereditarie e la possibilità di verificare numerosi disturbi utilizzando nuove tecniche come la spettrometria di massa tandem hanno reso possibile espandere notevolmente il numero di condizioni testate. Lo screening neonatale esteso è ora disponibile e relativamente semplice, ma rappresenta solo una parte del quadro complessivo. I risultati positivi richiedono conferma nel follow-up, e la maggior parte dei disturbi sottoposti a screening necessitano, per conferma, di test biochimici o genetici e visite specialistiche: è quindi necessario un sistema efficiente per gestire la cura dei neonati affetti. Lo screening neonatale esteso non è ancora disponibile in tutte le regioni d’Italia, ma la discussione volta a organizzare l’accesso universale è in corso. Se questa avrà successo, il ruolo del pediatra come contatto principale con i genitori è destinato a diventare ancora più importante. Due clinici italiani - Alberto Burlina, direttore della Struttura Complessa di Malattie metaboliche ereditarie, centro di Riferimento Regionale per lo Screening Neonatale Allargato dell’AOU di Padova, e Giovanni Corsello, direttore dell’Unità di Terapia Intensiva Pediatrica e Neonatale dell’Università di Palermo e presidente della Società Italiana di Pediatria - hanno voluto valutare la familiarità e i pareri dei pediatri sullo screening neonatale in generale e sullo screening neonatale esteso in particolare. Il metodo usato è stato un sondaggio, condotto fra tutti i membri dell’Associazione dei Pediatri Italiani (9.000 soci), invitati a compilare un questionario online di dieci domande: i risultati sono stati pubblicati sull’Italian Journal of Pediatrics. Il tasso di risposta è stato del 10%, corrispondente a 605 dei 6.000 membri attivi. Gli intervistati provenivano da tutte le regioni d’Italia, con il più alto numero di risposte pervenute dalla Il Dr. Burlina e la sua equipe 3 n. 26 la ricerca Lombardia (138, il 22,8%), dalla Campania e dalla Puglia (61, il 10,1%). È interessante notare che lo screening neonatale esteso non era disponibile in alcuna di queste regioni al momento dell’indagine. Per quanto riguarda la loro comprensione dello screening neonatale in generale, la maggior parte degli intervistati (552, il 91,1%), ha ritenuto di avere un livello di conoscenza almeno sufficiente; il 59,6% di loro, invece, pensava di avere una conoscenza sufficiente anche sullo screening neonatale esteso. Il successo di un programma di screening neonatale esteso per le malattie metaboliche ereditarie richiederà procedure efficaci per il follow-up, la diagnosi e il trattamento, per prevenire la morbilità e la mortalità dei neonati e per ridurre il periodo di incertezza per le famiglie dei non affetti. I pediatri avranno bisogno di una formazione continua, che consenta loro di assolvere ai loro compiti di coordinamento di questo processo, mantenendo le famiglie informate e rassicurate. Lo screening neonatale esteso per le malattie metaboliche ereditarie non rappresenta solo la possibilità di individuare molte più patologie rispetto al passato: per il Dr. Alberto Burlina, direttore della Struttura Complessa di Malattie metaboliche ereditarie, centro di riferimento regionale per lo screening neonatale esteso dell’AOU di Padova, è una vera e propria rivoluzione. “Perché con lo screening esteso nasce l’idea di un programma di screening, che guarda al futuro e nella quale la valutazione diagnostica deve essere accompagnata dalla presa in carico dei pazienti”. Attualmente, in Italia, è obbligatorio lo screening per la fenilchetonuria, per l’ipotiroidismo congenito e per la fibrosi cistica. Oltre a ciò, ogni Regione può autonomamente offrire la possibilità di effettuare lo screening esteso, che può individuare da 20 fino a 50 altre patologie, fra cui la galattosemia, la sindrome surreno genitale, la biotinidasi e il deficit di G6PD (favismo). Lo screening esteso risente dunque di una forte regionalizzazione con una copertura di circa un terzo dei neonati nel nostro territorio. “Ci dovrebbe essere un livello nazionale uniforme, ma purtroppo lo screening neonatale esteso non è considerato un LEA” e pertanto l’attivazione deve essere a carico delle regioni, spiega Burlina. “Una importante discriminante, oltre alla frequenza e alla possibilità di identificarla rapidamente in una goccia di sangue, per l’inclusione di una patologia fra quelle che è possibile identificare con lo screening esteso è la presenza o meno di una terapia sicura e funzionale. Un esempio sono le malattie da accumulo lisosomiale: negli ultimi anni la conoscenza di queste patologie è migliorata e gli scenari riguardo alle terapie cambiano rapidamente”. Il Dr. Burlina e il Prof. Giovanni Corsello, hanno recentemente pubblicato i risultati di un sondaggio condotto sui pediatri italiani, secondo cui il 59,6% di loro pensa di avere una conoscenza almeno sufficiente sullo screening neonatale esteso. Un risultato certamente migliorabile ma soddisfacente, per il Dr. Burlina, considerato che in molte Regioni questo servizio non è ancora disponibile. “Il problema delle malattie metaboliche ereditarie è molto sentito dai pediatri: i stima che un neonato ogni 4-5.000 nati sia affetto da queste patologie, e ciò giustifica e avvalora l’idea di eseguire lo screening neonatale esteso. Inoltre, lo screening è un utile strumento di prevenzione per le malattie metaboliche ereditarie, patologie la cui identificazione è complessa ma per le quali terapie sempre più promettenti sono alle porte”. L’IMPORTANZA DELLA QUALITÀ DI VITa NEI PAZIENTI CON FENILCHETONURIA Pubblichiamo un riassunto di un lavoro recentemente pubblicato in una importante rivista inglese riguardante la qualità di vita nei pazienti con fenilchetonuria La fenilchetonuria è causata da un errore congenito nel metabolismo della fenilalanina. Chi è malato necessita per tutta la vita di controlli periodici e interventi, con possibili conseguenze sulla qualità della vita. In questo studio sono stati coinvolti 22 pazienti con fenilchetonuria moderata che rispondo al trattamento con tretraidrobiopterina (BH4) 21 pazienti 4 con fenilchetonuria classica trattati con dieta. Gli adulti hanno compilato il questionario World Health Organization Quality of Life – 100 e i bambini il Pediatric QoL inventory. Sono stati valutati anche disturbi psichiatrici e dell’umore. I punteggi globali di qualità della vita sono risultati nella norma in tutti i pazienti. Confrontando i due gruppi, la qualità della vita è risultata migliore nei pazienti con fenilchetonuria moderata. I pazienti trattati nel lungo periodo, sia con BH4 sia con dieta, avevano una qualità della vita migliore. È risultata peggiore negli adulti maschi, con livello educativo in- feriore, con occupazione o disoccupati, confrontati con studenti adulti. Secondo gli autori, la dieta rimane il trattamento principale per i pazienti con malattia classica, mentre chi è affetto da fenilchetonuria moderata con difficoltà a seguire lo stretto regime dietetico può ricorrere al trattamento con BH4, raggiungere una tolleranza maggiore alla fenilalanina e seguire così un regime dietetico meno stringente. Cazzorla C. Cegolon L, Burlina AP, Celato A, Massa P, Giordano L, Polo G, Daniele A, Salvatore F, Burlina AB. Quality of Life (QoL) assessment in a color of patients with phenylketonuria. BMC Public Health 2014; 14: 1243. la ricerca n. 26 Nuovi markers biochimici per il monitoraggio delle malattie lisosomiali Questo progetto è dedicato alla messa a punto di un nuovo metodo per il dosaggio di lisosfingolipidi per i pazienti affetti da malattie lisososmiali quali la malattia di Fabry e la malattia di Gaucher. Al momento vengono seguiti presso il nostro Centro circa 20 pazienti affetti da tali patologie sia di età adulta che pediatrica. Recentemente nel campo terapeutico si stanno introducendo nuove terapie sempre più efficaci per la cura di queste patologie. Da qui l’importanza di cercare nuovi marker biochimici che permettono di somministrare i farmaci nel dosaggio più appropriato alla patologia del paziente al fine di massimizzare benefici e ridurre costi. Introduzione al progetto Le malattie da accumulo lisosomiale (LSD) sono un gruppo di circa 40 malattie genetiche rare con una patogenesi comune: un difetto genetico in un enzima lisosomiale che causa un deficit nell’attività enzimatica, con il progressivo accumulo di substrati macromolecolari all’interno della cellula e l’attivazione di processi che portano a morte cellulare. La risultante risposta antinfiammatoria a livello extracellulare può provocare danni ai tessuti e disfunzioni d’organo attraverso processi per la maggior parte sconosciuti. Sebbene ciascuna di queste patologie, considerata singolarmente, sia rara nella popolazione umana, l’incidenza globale è di circa 1:5000 nati rappresentando così una importante parte delle patologie metaboliche. L’esordio è prevalentemente in età infantile, sono però spesso diagnosticate in età adulta per il lento e progressivo danno a differenti tessuti e organi che risulta però evidente solo dopo anni. Per la malattia di Fabry e la malattia di Gaucher, due patologie da accumulo lisosomiale del gruppo delle sfingolipidosi, esistono specifiche terapie enzimatiche sostitutive che permettono di migliorare la qualità della vita del paziente, di limitare il deterioramento degli organi colpiti dalla malattia e di attenuare il dolore. È importante per queste patologie disporre di biomarker che permettano il monitoraggio della terapia. È stato riscontrato nel plasma dei pazienti affetti un aumento della concentrazione di specifici lisosfingolipidi, composti derivati dagli sfigolipidi caratterizzati da un elevato potere tossico sulla cellula, in particolare il LysoGB3 per il Fabry e la Glucosilsfingosina per i Gaucher. La riduzione dei livelli di questi metaboliti è stata evidenziata durante la terapia e gli ultimi studi li candidano come un potente parametro per il monitoraggio della progressione della patologia e per impostare una giusta terapia. Obiettivi Lo scopo del progetto è dunque di sviluppare e validare un metodo analitico in HPLC-MS/MS che permetta il dosaggio del Lyso-Gb3 sia su plasma che su urine da applicare nel monitoraggio terapeutico dei pazienti affetti da malattia di Fabry. Riferimenti Aerts JM, Groener JE, Kuiper S, Donker-Koopman WE, Strijland A, Ottenhoff R, van Roomen C, Mirzaian M, Wijburg FA, Linthorst GE, Vedder AC, Rombach SM, Cox-Brinkman J, Somerharju P, Boot RG, Hollak CE, Brady RO, Poorthuis BJ. - Elevated globotriaosylsphingosine is a hallmark of Fabry disease. Proc Natl Acad Sci U S A. 2008 Feb 26;105(8):2812-7. Materiali e metodi Per lo sviluppo del metodo sarà necessario l’acquisto del seguente materiale: - Standard Lyso Gb3 (ditta Matreya) - Standard Glucosilsfingosina (ditta Matreya) - Internal Standard (ditta Matreya) - Colonna cromatografica Acquity BEH C18 1.7µm, 2.1 mm x 50mm con precolonna per la separazione cromatografica (Waters) - Colonne per SPE Oasis MCX (Waters) Strumentazione necessaria: spettrometro di massa a triplo quadrupolo XEVO TQS micro (Waters) accoppiato a una pompa H-UPLC binaria non in dotazione al laboratorio malattie metaboliche. Sviluppo del progetto e tempistiche La prima fase della durata di 2 mesi prevede: -Messa a punto del metodo in MS/MS per la molecola Lyso-Gb3 e Glucosilsfingosina. Una volta determinate le condizioni ottimali di sensibilità verranno studiati i pattern di frammentazione delle molecole e scelte le transizioni ottimali per impostare il metodo MRM (Multiple Reaction Monitoring). - Messa a punto di un metodo di separazione delle molecole mediante HPLC valutando diversi tipo di colonne cromatografiche (colonne C8 o C18) e diverse fasi mobili al fine di ottimizzare il segnale in MS/MS. - Costruzione di una curva di calibrazione valutando l’utilizzo di diverse matrici: acquosa, in aggiunta a un pool di plasma o di plasmi commerciali. - Messa a punto di un metodo di estrazione delle molecole dalla matrice plasmatica ed eventuale utilizzo di SPE per la purificazione del campione. - Selezione dello standard interno in base al confronto con i segnale e i tempi di ritenzione in colonna degli lisosfingolipidi. La seconda fase della durata di circa 4 mesi prevede: - Validazione del metodo secondo le linee guida riportate in letteratura. Questa fase comprenderà: a. Studio della linearità delle curva di calibrazione in fase acquosa e in matrice plasmatica, verrà inoltre valutata la possibilità di utilizzare una matrice plasmatica commerciale purificata (stripped plasma charcol) b. la precisione inter e intra assay c. la specificità e la sensibilità (LOD, LLQC e LQC) d. stabilità degli analiti nel campione di sangue (dal prelievo alla centrifugazione), nel plasma (diverse temperature di conservazione: room temperature, +4°C, -20°C) - Determinazione dei valori di riferimento in una popolazione (n=100) di pazienti non affetti maschi e femmine attingendo a campioni anonimi raccolti presso il servizio di medicina di laboratorio dell’ospedale di Padova. Rolfs A, Fazekas F, Grittner U, Dichgans M, Martus P, Holzhausen M, Böttcher T, Heuschmann PU, Tatlisumak T, Tanislav C, Jungehulsing GJ, Giese AK, Putaala J, Huber R, Bodechtel U, Lichy C, Enzinger C, Schmidt R, Hennerici MG, Kaps M, Kessler C, Lackner K, Paschke E, Meyer W, Mascher H, Riess O, Kolodny E, Norrving B - Acute cerebrovascular disease in the young: the stroke in young fabry patients study. Stroke. 2013 Feb;44(2):340-9. Boutin M, Gagnon R, Lavoie P, Auray-Blais C. LC-MS/MS analysis of plasma lyso-Gb3 in Fabry disease. Clin Chim Acta. 2012 Dec 24;414:273-80. Krüger R, Tholey A, Jakoby T, Vogelsberger R, Mönnikes R, Rossmann H, Beck M, Lackner KJ. Quantification of the Fabry marker lysoGb3 in human plasma by tandem mass spectrometry. J Chromatogr B Analyt Technol Biomed Life Sci. 2012 Feb 1;883-884:128-35. 5 n. 26 Malattie Rare Screening neonatale allargato Proposta di un modello operativo nazionale per ridurre le disuguaglianze di accesso ai servizi sanitari nelle diverse regioni - Roma, 28 maggio 2015 a do, ppe Bernar rea Vittozzi chiari nti nale, ati nella lge ai vegno si rivo a salute ozione dell essionisti e coloro ari, e a tutti e ondaria dell e di e in general so la evento attraver a domand rizione. La la pagina web e dev NMNTX8M, web, alla e inviata via 5. 6 maggio 201 ecipanti o di 200 part un sarà rilasciato iesta. ne farà rich Un convegno molto interesCONVEGNO sante che ha radunato nell’Aula DI UN PROPOSTA NAZIONALE DI OPERATIVO MODELLO LE DISUGUAGLIANZE Pocchiari dell’ISS RE I PER RIDUR AI SERVIZI SANITAR NI ACCESSO ERSE REGIO NELLE DIV una nutrita presenza di operatori nel settore dello screening neonatale con lo scopo di fare il punto della situazione in relazione ai nuovi scenari connessi alla prossima emanazione del Decreto sullo screening neonatale esteso del Ministero della Salute. Nelle varie relazioni sono emersi aspetti di riflessione che danno l’idea di un cantiere molto complesso che ha bisogno di molta attenzione e lavoro per non disper- - 5 28 MAGGIO 201 RE DI SANITÀ RIO ISTITUTO SUPE RI AULA POCCHIA ROMA - - - - dere i rassicuranti risultati finora raggiunti: - Lo screening neonatale esteso (SNE) è una proposta di salute; - 12 regioni che finora attuano lo SNE a copertura del 30% del territorio nazionale; 3 regioni su 10 attuano lo SNE fino a 40 malattie. In Italia ci sono 500.000 nati ogni anno; - L’esigenza di inserire lo SNE nei LEA per obbligare tutte le Regioni ad attuarlo; - L’insufficenza dei finanziamenti statali 6 inseriti nelle finanziarie (10 milioni annui oltre ai 5 milioni stanziati nel 2014) che consentiranno azioni sperimentali di SNE con poca speranza di futuro se non saranno assicurate risorse continuative. Le Regioni che hanno problemi di bilancio e devono sottostare a piani di rientro difficilmente investiranno nello SNE se non obbligate. È stato paventato il rischio che la corsa ai finanziamenti comporti acquistare macchinari e istituire laboratori che si “riempiranno di polvere”; L’invito a razionalizzare la dislocazione territoriale di centri per lo screening (1 ogni 50-60.000 nati) favorendo aggregazioni interregionali; la proposta che lo SNE sia attuato in una struttura con un centro in cui sia presente il laboratorio di analisi, si attui la diagnosi e ci sia la presa in carico del paziente. Tale centro deve fungere da riferimento per tutto l’arco della vita di un paziente; L’istituzione del “Case Manager” individuabile nei responsabili dei centri per lo screening quale punto di riferimento per pediatri di famiglia, altre specialità mediche chiamate ad intervenire soprattutto nell’età adulta, medici di base; Una rete efficiente che assicuri qualità del servizio deve contare su un centro di riferimento(1° livello), su centri ospedalieri specializzati (2° livello), sulla disponibilità dei pediatri e dei medici di base (3° livello); La facoltà di eseguire alcuni test non obbligatori prevista nel decreto ministeriale comporta ottenere il consenso dei genitori. Questo può causare un maggior rischio per i neonati ai quali la diagnosi precoce di una malattia può essere vitale; - L’importanza del funzionamento ed aggiornamento del registri regionali e nazionale per le malattie rare che funge da strumento di monitoraggio, sorveglianza e programmazione. Attualmente sono censiti 260.000 casi di patologie rare; - L’esigenza di favorire l’informazione alle partorienti in merito alla necessità di attuare lo SNE, ai pazienti e loro famiglie, ai pediatri ed ai medici di base per la cura delle malattie metaboliche ereditarie. Il Dr A. Burlina, intervenuto al convegno, oltre ad esporre l’operatività dell’UOC dallo stesso diretta, ha fatto notare la necessità di affinare le metodologie di screening e di indagine per meglio identificare le patologie considerando che le più diffuse sono legate ai difetti di betaossidazione ed alle lisosomiali. Il V. Presidente G. Bacco, intervendo nel dibattito, ha evidenziato l’importanza del supporto morale e finanziario delle Associazioni dei pazienti per stimolare la politica e la sanità pubblica ad investire sugli SNE, sulla ricerca, sulla formazione dei medici. È stato fatto notare ai presenti che Cometa Asmme, grazie alla raccolta fondi che la vede protagonista da 23 anni nel territorio del Triveneto, ha donato all’Azienda di Padova 3 tandem massa per favorire l’avvio dell’operatività del centro per lo SNE presso l’UOC MME, oltre a attrezzature di laboratorio, arredi, borse di studio per medici, tecnici di laboratorio, etc. per un valore complessivo di 2 milioni di € ca. Graziano Bacco Malattie Rare n. 26 STATO DELL’ASSISTENZA ALLE PERSONE CON MALATTIE RARE IN ITALIA !!# " %! %% # #$! + + "#% ! $% %! !% ! !!# %! %% " $" #+ #(! "" ! ! & # !""#! &% "#!#( " # ! ! ! #!! #%%!# $ %#+ $%# " !!" ! #(! #& &% # !" !" ' "#' (! + """ "" "$! !!# ( & $%#! ! "#"" # , $ %!%% '# $ %/ " # #+ "-!" ! * # $%#! %% #'(! ! #& 478 ! !!# ! # % ! $& ( 4223 " !( %! !"" ! $ "&%%! %% # ! !!!"% % -- - !$ #! ! ! "" - $$! # # " " ! !"" #(! ! " !, "#"" .!$% # %! ! & # " % !$! % "" " $!+ ! ! $ &% ""& $! 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La complessità della materia è stata ancora una volta evidenziata dai vari relatori, in particolare: - la difficoltà di armonizzare gli interventi di sanità pubblica in tema di malattie rare nelle varie regioni per le diverse scelte di politica sanitaria da parte di queste, soprattutto tra quelle virtuose e quelle obbligate al rientro dall’eccesso di spesa sanitaria; - La difficoltà di aggiornare l’elenco dei LEA per aspetti di bilancio statale. L’elenco ufficiale è ancora fermo ai dati del 2001. Per contro ci sono regioni che erogano prestazioni per patologie extralea ed altre impossibilitate a farlo in quanto obbligate a ridurre la spesa sanitaria; - La prevista riduzione della spesa sanitaria (10 miliardi di euro nei prossimi tre anni) non aiuta a sperare in decisi miglioramenti della cura e assistenza delle malattie rare soprattutto quelle che richiedono farmaci costosi. Questo sta penalizzando l’aggiornamento dell’elenco delle malattie rare inserite nei LEA (un centinaio di nuove patologie da aggiungere a quelle inserite nel 2001 con l’entrata in vigore del DM 279; - Attualmente la spesa sanitaria ammonta tra il 6,5 ed il 6,8 del PIL contro l’11% ca di paesi quali Francia, Germania, Svizzera e Paesi Bassi. Un dato preoccupante se messo in relazione al fatto che la crisi economica di questi ultimi anni ha costretto molte famiglie a rinunciare a curarsi adeguatamente; - La necessità della presa in carico del cittadino affetto da malattia rara nella sua complessità coinvolgendo una pluralità di competenze sanitarie. È indispensabile individuare un nuovo equilibrio tra etica, necessità sociali e sostenibilità economica; - La disparità di funzionamento dei registri regionali delle malattie rare (oltre 240.000 i casi annotati) che rende difficoltoso il coordinamen to e la razionalizzazione della rete nazionale dei centri di riferimento individuati o da individuare. Una conseguenza di questa situazione è la carenza di collegamenti tra presidi sanitari specializzati e rete medica locale che obbliga i pazienti ad un estenuante, costoso e pericoloso, per l’evolversi della patologia, “turismo sanitario”; - il Tavolo Interregionale, dal 2002 anno del suo insediamento, si è occupato dell’individuazione di una rete di presidi accreditati e della predisposizione dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) per superare il modello della sola ‘prestazione’; - La Prof.ssa Facchin ha sottolineato l’importanza di continuare il lavoro fin qui svolto tenendo sempre più in debita considerazione la qualità della vita dei pazienti; - È stata ribadita l’importanza del ruolo delle Associazioni dei pazienti nei tavoli tecnici e politici deputati a decidere in materia di malattie rare. Il messaggio emerso dalla serie di interventi è che nella tematica delle malattie rare si impegnano in molti: Enti, politici, associazioni, medici, ricercatori, industrie farmaceutiche che si occupano di farmaci orfani, ecc. Purtroppo manca un filo conduttore che riesca a coordinare e razionalizzare l’offerta sanitaria dei centri specializzati e della rete medica locale. Per contro, la domanda di servizi, cure e qualità di vita da parte dei pazienti richiede risposte non più prorogabili. E su questo Il Ministero della Salute è chiamato in causa per fare la sua parte. Graziano Bacco #'&"!$ % #' &"!$ % ! 7 n. 26 Malattie Rare Corso di formazione sul campo “Progetto Osservatorio delle Malattie Rare” Promosso dalla Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie - Roma, 3 giugno 2015 Il corso, primo di quattro che coinvolgeranno tutto il territorio nazionale, ha lo scopo di mappare il panorama legislativo e le diverse modalità di erogazione di assistenza delle malattie rare al fine di individuare le principali criticità, soluzioni comuni condivise e promuovere un benchmark. Le relazioni sono state curate da dirigenti e funzionari dell’Istituto Superiore della Sanità, delle regioni del centro Italia, di Cittadinanza attiva, da un medico di medicina generale e, per le associazioni di pazienti, da G. Bacco in rappresentanza della Consulta Nazionale per le Malattie rare. Mentre l’ISS e le regioni hanno aggiornato i presenti sullo stato dell’applicazione della legislazione sulle malattie rare soprattutto a livello delle singole regioni intervenute, i farmacisti, destinatari del corso, hanno fatto notare di essere in qualche modo coinvolti nel mondo delle malattie rare in quanto direttamente preposti a reperire i farmaci sul mercato nazionale ed estero per conto degli ospedali e delle aziende sanitarie. Un’attività di cui si occupano e che è molto sottovalutata, riguarda la preparazione di prodotti galenici, molti dei quali sono utilizzati e utilizzabili per la cura delle malattie rare. Questi prodotti (400 ca.) e la metodologia di preparazione sono reperibili in rete nell’Area scientifica del sito SIFO e sono a disposizione di farmacie interessate a produrne per esigenze locali. 8 I partecipanti hanno condiviso le preoccupazioni espresse dalla Consulta Nazionale delle malattie rare e da Cittadinanza Attiva: - un federalismo della sanità regionale che non garantisce equità di diagnosi e cura, anzi costringe molti pazienti ad un “turismo sanitario” faticante e costoso; - il mancato aggiornamento dell’elenco delle malattie rare inserite nei LEA. Ce ne sono 103 in attesa di inserimento, ormai da anni e le regioni costrette a piani di rientro non assicurano il sostegno del costo; - la rinuncia di molti pazienti adulti a curarsi adeguatamente per la mancanza di una rete di coordinamento tra centri specializzati e discipline mediche che devono intervenire su patologie che colpiscono pazienti con malattia rara; - la difficoltà a reperire farmaci orfani; - l’impellenza di avviare l’operatività del piano nazionale delle malattie rare. Si è colta, infine, la disponibilità della SIFO ad essere maggiormente coinvolta nelle tematiche delle malattie rare in quanto sono in grado di dare molte risposte nello sviluppo e preparazione dei prodotti galenici utili per queste patologie, oltre alla loro attività istituzionale di reperire farmaci. Un’altra goccia che alimenta la speranza. Graziano Bacco solidarietà n. 26 UNA LEZIONE DI VITA I ragazzi della 1a A liceo scientifico E. Torricelli - Maniago II giorno 10 dicembre 2014, presso il Liceo Scientifico “E. Torricelli” di Maniago, la nostra classe ha preso parte ad un incontro con l’“Associazione Cometa A.S.M.M.E.” voluto dagli insegnanti e dal Dirigente per discutere delle malattie metaboliche: cosa sono e quali conseguenze e problematiche comportano. L’argomento scelto riguarda molto da vicino la nostra classe poiché il nostro compagno Matteo è affetto da una patologia metabolica. L’Associazione Cometa è nata nel 1992 e si occupa della ricerca relativa alle malattie metaboliche ereditarie, ha il compito di fare da tramite, attraverso raccolte fondi per finanziare la ricerca, tra le famiglie delle persone affette da malattie metaboliche e il Dott. Alberto Burlina dell’Ospedale di Padova. Le malattie metaboliche sono causate dalla carenza o dalla totale assenza di uno degli enzimi intracellulari deputati alla produzione di energia nell’organismo, possono essere di vario tipo ed è necessario che siano individuate il prima possibile. Una volta individuata la malattia le persone che ne sono affette devono eseguire con la periodicità necessaria un prelievo del sangue da inviare all’Ospedale di Padova per poter monitorare l’andamento delle cure (in tal senso il Veneto effettua un numero di test di gran lunga superiori (24) per l’individuazione delle malattie rispetto alle altre regioni). All’incontro hanno preso parte anche il nostro compagno Matteo e Arianna, una ragazza affetta da fenilchetonuria, una malattia che non le permette di assumere una grande quantità di proteine e pertanto deve seguire una dieta precisa. Arianna convive ormai da tempo con la sua malattia e ha detto che non è la sola della famiglia ad esserne affetta, anche due delle sue sorelle presentano la stessa patologia ma in forma più lieve. E intervenuta, poi, la madre di Matteo che ha raccontato la storia del figlio: alla nascita gli è stata diagnosticata una malattia metabolica e sono state praticate le cure del caso, ma all’età di quattro anni Matteo è stato colpito da un ictus ed è rimasto in coma per due mesi. Al suo risveglio Matteo è rimasto disabile. Ovviamente la vita della famiglia è cambiata notevolmente e per far fronte alle esigenze del figlio lo Stato dà un contributo economico per comprare medicine e il cibo “speciale” di Matteo. Sentire la storia di questo nostro compagno ci ha aiutato a capirlo e comprenderlo di più. Alla fine dell’incontro abbiamo festeggiato tutti insieme l’arrivo imminente del Natale; per noi ragazzi della IA è stata una giornata diversa, speciale: certo non abbiamo fatto “lezione” nel senso tradizionale del termine, ma ciò che abbiamo appreso vale molto di più. I ragazzi della IA “E. Torricelli”, Maniago 9 n. 26 solidarietà UNA MAMMA RACCONTA A scuola di Matteo - 10 dicembre 2014 Mi chiamo Ilenia e sono la mamma di Matteo. Matteo è un ragazzo affetto da malattia metabolica denominata iperfenilalaninemia da deficit da didrodipteridina reduttasi (dhpr). Dal 2002 Matteo, a causa di un ictus e lo scompenso della sua malattia, ha perso l’uso della parola ed ora anche l’uso delle gambe e quindi sta su una sedia a rotelle. Matteo comunica con gli altri tramite gesti, con gli occhi e con il suo dolce sorriso. Dal mese di settembre frequenta la classe prima della scuola superiore liceo “evangelista torricelli” di maniago. Una scuola tanto cercata e voluta per far stare Matteo assieme agli altri e quindi interagire ma soprattutto farsi conoscere quale ragazzo che è e cioè un ragazzo che comprende ciò che gli altri dicono, sempre contento di stare in mezzo a persone che gli vogliono bene ed anche essere partecipe in attività che svolge in base alle proprie possibilità. Questa scuola risponde a tutte queste necessità. Matteo è sempre contento di andare a scuola dove trova i suoi compagni di classe che sono molto attenti alle sue esigenze, stanno sempre in sua compagnia e lo rendono partecipe a quasi tutto ciò che fanno. Chiaramente certe cose non le può fare a causa della sua disabilità. Sta imparando ad usare il computer per comunicare ed i suoi compagni si prestano ad aiutarlo a preparare tutti i suoi programmi. Non ho mai nascosto a nessuno la malattia ed i problemi di Matteo perché ho sempre pensato che se la gente sapeva della sue problematiche avrebbe capito come in realtà è Matteo. Ho organizzato assieme alle sue insegnanti di sostegno, alle sue educatrici ed al preside una giornata dedicata esclusivamente alle malattie metaboliche, per spiegare loro che tipo di malattia avesse Matteo in modo che anche i suoi compagni potessero rapportarsi con lui in modo corretto e che conoscessero le sue problematiche anche nell’ambito dell’alimentazione. Il 10 dicembre assieme a Lorenzo e Betty dell’associazione Cometa a.s.m.m.e. abbiamo illustrato ai compagni di Matteo e ai professori presenti cosa fossero in realtà le malattie metaboliche. Con Lorenzo e Betty è venuta anche una ragazza di nome Arianna che ha spiegato la sua malattia (fenilchetonuria). I compagni di Matteo sono stati molto interessati e facevano domande sull’argomento. 10 Finalmente anche Matteo ha avuto “la sua giornata”!!! Ringrazio molto il preside che ha permesso tutto questo e ringrazio le insegnanti e le educatrici che mi hanno aiutato in questa bella avventura. Ilenia Fabbro solidarietà n. 26 I BAMBINI PER I BAMBINI Scuola primaria “Don Mario Viale” di Prova - San Bonifacio (VR) Cari volontari dell’associazione COMETA A.S.M.M.E, grazie per essere venuti nella nostra scuola per spiegarci che cosa fate per i bambini colpiti da una malattia metabolica. Quando dalla vostra spiegazione abbiamo sentito che questi bambini malati non possono mangiare quello che vogliono come noi, ci siamo resi conto che hanno una vita quotidiana molto difficile rispetto alla nostra e che noi siamo molto fortunati. Per questo motivo ci sentiamo in dovere di sostenere un’associazione come la vostra che siamo orgogliosi di aver contributo ad aiutare, attraverso i nostri lavoretti di Natale Cari volontari dell’associazione COMETA A.S.M.M.E, Vi ringraziamo per essere venuti nella nostra scuola per parlare delle malattie metaboliche che possono colpire i bambini. Con il vostro intervento abbiamo imparato tante cose sul funzionamento del corpo umano e sull’esistenza di malattie rare che non conoscevamo. Abbiamo capito che Voi svolgete un ruolo importante per curare i bambini colpiti dalle malattie metaboliche, per sostenere le loro famiglie e per contribuire alla ricerca. Ascoltandovi ci siamo sentiti dei bambini fortunati perché non abbiamo nessuna di queste malattie e possiamo mangiare tutto acquistati dai nostri genitori. D’ora in avanti ci impegneremo a far conoscere ai nostri amici e conoscenti l’operato di COMETA A.S.M.M.E. Vi ringraziamo perché con il vostro intervento ci avete insegnato molte cose sul funzionamento del corpo umano e ci avete fatto capire quanto importante sia il fatto che esista un’associazione come COMETA A.S.M.M.E. che dà aiuto sia ai bambini colpiti da una malattia metabolica che alle loro famiglie e alla ricerca. Vi auguriamo un buon lavoro. Con affetto, la classe quinta A quello che ci piace. Per questo dobbiamo aiutare, con il nostro impegno, associazioni come la vostra. Siamo fieri di aver fatto dei lavoretti, che i nostri genitori hanno comprato e di aver donato i soldi ricavati alla vostra associazione. Vi auguriamo buon lavoro. Vi avremo sempre nei nostri cuori. Con affetto la classe quinta B della scuola primaria “Don Mario Viale”. la classe quinta B Scuola primaria “Don Mario Viale” di Prova Istituto Comprensivo 2 di San Bonifacio 11 n. 26 solidarietà Charitas in Letizia Una serata in compagnia del Club Ignoranti di Padova Nella splendida cornice dell’Hotel La Bulesca di Rubano, siamo stati ospiti del Club Ignoranti di Padova per una raccolta fondi a favore della nostra Associazione, sabato 16 maggio 2015. Il Club è stato fondato nel 1889 a Padova, è iscritto al n. 4 del Registro delle Associazioni Comunali e conta circa 200 soci. Le cronache del tempo narrano che un gruppo di buontemponi, di ogni ceto sociale, si incontravano periodicamente presso il Ristorante-Trattoria “Monte Vecchi” ubicato in Strà Maggiore, oggi Via Dante, per conversare allegramente e giocare a carte... “forse, un pendant, una valvola di sfogo, alla routine quotidiana e a situazioni spesso drammatiche, ma sapevano cogliere l’aspetto buono di ogni cosa, e sapevano guardare oltre alla triste realtà del momento”. Frutto di queste serate era la destinazione a scopi benefici delle somme processione di S. Antonio 13 giugno 2015 Tra le centomila persone che accompagnavano la processione di S. Antonio, c’era anche la nostra Associazione In fila tra le decine di associazioni presenti abbiamo sfilato per le vie cittadine. Un impegno che onoriamo da molti anni con spirito di fede e devozione verso un Santo tanto amato e implorato. È un momento particolare che suscita emozioni e riflessioni. Invitiamo sin da ora le famiglie di Cometa ASMME a presenziare numerose nei prossimi anni in quanto è anche questo un modo per farci conoscere e per sensibilizzare. Graziano Bacco 12 vinte al gioco delle carte. Uno spirito tramandato di anno in anno e che si ritrova fortemente radicato, dopo 126 anni, nei soci attuali. Il motto “Charitas in Letizia” ha lo scopo di raccogliere fondi nel corso dei loro incontri periodici (serate di gala) da destinare ad associazioni onlus impegnate nel volontariato. Nel corso della serata il V. Presidente Graziano Bacco ha illustrato ai presenti la realtà delle MME, l’importanza dello screening neonatale allargato, la cura e l’assistenza delle patologie, l’importanza della ricerca, gli scopi e gli obiettivi dell’Associazione. Siamo profondamente grati al Presidente Lucio Terrin ed ai suoi associati, presenti alla serata di gala, per il generoso contributo elargito alla nostra Associazione. Graziano Bacco solidarietà n. 26 ANNA 13 n. 26 solidarietà UNA STELLA BLUROSA Padova, Prato della Valle - Pink Run È da un po’ di tempo che pensavo di partecipare a una delle nostre maratone della solidarietà per Cometa A.s.m.m.e. da quando abbiamo iniziato con gli amici di Venezia Triathlon... anche se la Venice Marathon per me era troppo... avrei potuto cimentarmi con i 12 km da San Giuliano ma era importante per me essere anche presente in bancarella e allora a malincuore ho rinunciato... e poi sarei stata all’altezza della situazione? Mi ero ripromessa allora di esserci con la Maratona di Padova a cui quest’anno purtroppo non abbiamo poi potuto partecipare. Qualche mese fa è arrivata l’occasione con la Pink Run una corsa non competitiva dedicata alle donne anche questa all’insegna della solidarietà... Dall’organizzazione infatti ci è stata offerta l’opportunità di partecipare con una bancarella insieme alle altre associazioni due di queste ogni anno vengono prescelte dagli organizzatori per destinare loro il ricavato dell’intera manifestazione. Non sarebbe stata una giornata facile, bancarella e corsa, avrei avuto le energie per affrontare con “dignità sportiva” questa mia prima maratona ufficiale? Non volevo sfigurare per poter portare alto il nome di Cometa A.s.m.m.e... E così è cominciata la giornata, si parte... fin dalle prime ore del mattino... con il nostro furgone... pieno di tutto quello che poteva servirci e che volevamo proporre...arriviamo in Prato... poi le dimenticanze... fortuna che siamo a Padova e fortuna che Lorenzo mi ha seguito in moto... ritiro con orgoglio la mia maglietta rosa... anche se la mia idea per noi di Cometa è diversa... verso metà mattinata arrivano Carlo e Gabriella ad aiutarci e a darci il cambio per qualche ore di pausa anche se per me è difficile riuscire a rilassarmi... ritorniamo in Prato della Valle che si riempie sempre di più di gente, famiglie con i loro bimbi, ragazzi, anziani, turisti della domenica che riempiono le varie bancarelle e gli Stand... ma soprattutto si affolla di mamme, figlie, bimbe, nonne, zie, amiche che formano con le loro maglie 14 tutte insieme una nuvola rosa, e poi non mancano gli accessori, parrucche, ali, bracciali, cappellini sempre tutto rigorosamente in rosa... la piazza per un giorno ha cambiato colore. Nel frattempo arrivano anche le mamme e le amiche di Cometa A.s.m.m.e. per formare il nostro gruppo, tutte come me, cariche di entusiasmo e di voglia di partecipare. E finalmente arriva il momento della partenza... noi per essere “diverse” per farci notare indossiamo la nostra maglietta ufficile ”RUNFORCOMETA” siamo di colore blu, una chiazza di colore diverso per far vedere che COMETA C’È... iniziamo con due giri del Prato e poi si corre per le vie del centro... non sempre siamo tutte unite perchè è difficile mantenere per tutte la stessa velocità... corriamo in mezzo alla gente, alle bancarelle e sotto un sole cocente... molta gente ci incita, ci applaude, ci sorride... e questo fa un piacere enorme, ci da forza, ci da la carica... dentro di me sono soddisfatta, vedo che continuo ad andare con un bel ritmo, ho Morena e Monica che mi chiamano continuamente all’appello “Betta ci sei”... chiedo spesso quanta strada abbiamo percorso per vedere quanto manca all’arrivo... è bello vedere i bersaglieri che spianano la strada, che bloccano le auto per farci passare... continuo... la stanchezza comincia a invadermi ma non voglio mollare, arriviamo in via Roma, manca poco ormai, sono davvero stanca ma penso alla “mia associazione” penso che non voglio mollare... voglio resistere per Cometa A.s.m.m.e. e poi finalmente sfociamo nella piazza più grande d’Europa... l’arrivo è vicino facciamo anche uno sprint finale i ragazzi dello staff ci accolgono con una coroncina di fiori... che felice che sono, che soddisfazione!! Non è molto, lo so rispetto ai veri maratoneti ma l’obbiettivo è stato raggiunto, amore, colore sorrisi calore, tutti insieme per far brillare la nostra stella. Elisabetta solidarietà n. 26 Una serata con A.S.D. Legnago Basket per raccolta fondi a favore di Cometa A.S.M.M.E. Legnago, 12 giugno 2015 L’Associazione Sportiva Dilettantistica Legnago Basket è stata fondata nel 1989 da un gruppo di appassionati usciti dalla Polisportiva Salus Legnago. Attualmente aggrega oltre 150 tra bambini e ragazzi suddivisi in varie squadre: cuccioli, scoiattoli, aquilotti, esordienti maschi, esordienti femmine, ragazzi CSI, under 13 e under 17. Nella squadra degli aquilotti milita Matteo, figlio di Barbara e Stefano, una famiglia nostra associata. L. A.S.D. è una bella realtà sportiva di Legnago nella quale i ragazzi organizzati e coordinati da una nutrita schiera di volontari (dirigenti e genitori), svolgono uno sport salutare ed educativo e i genitori socializzano, dando vita ad una grande famiglia che promuove nel corso dell’anno diverse iniziative aggregative. In occasione della fine dei vari campionati, l’Associazione organizza una serata di gala con lo scopo di raccogliere fondi. Da alcuni anni questi vengono devoluti a favore di Cometa ASMME. Nella serata di quest’anno siamo stati loro ospiti. Nel ringraziarli sentitamente per la solidarietà espressaci, abbiamo illustrato le attività di Cometa ASMME e come vengono investiti i soldi raccolti dalle donazioni: progetti di ricerca, borse di studio per medici e tecnici di laboratorio, attività di informazione e sensibilizzazione, al fine di sostenere la sanità pubblica (l’UOC per le MME presso l’Azienda Ospedaliera di Padova) per garantire cura e assistenza ai pazienti affetti da MME. Un grazie particolare a Matteo, Barbara e Stefano per la preziosa collaborazione assicurata per la riuscita della festa. Graziano Bacco 15 n. 26 solidarietà 20^ gara di pesca LAGHETTO PARTIDOR S. Leonardo Valcellina, 21 giugno 2015 Anche quest’anno si è rinnovato il rituale appuntamento con la 20^ gara di pesca per raccolta fondi. Il laghetto, incastonato nella Valcellina, ha ospitato circa 200 persone tra pescatori in gara e famiglie che hanno colto l’occasione per condividere una giornata di svago e di aria buona in un ambiente da cartolina. Ospiti d’onore erano le tre Associazioni Onlus (AISM, ASLA e Cometa A.S.M.M.E.) alle quali saranno ripartiti i fondi raccolti grazie anche ad una ricca lotteria organizzata per l’evento. Nel ringraziare gli organizzatori ed i partecipanti per 16 la sensibilità e attenzione con le quali presenziano, ormai da diversi anni, a questi eventi a favore del mondo del volontariato, ho esposto come la nostra Asociazione utilizza i fondi donati a sostegno della sanità pubblica per attrezzature di laboratorio, ricerca, borse di studio ecc. Un grazie particolare ed un saluto a Matteo, alla mamma Ilenia ed al papà Federico per l’impegno profuso insieme agli organizzatori per la buona riuscita della manifestazione. Graziano Bacco testimonianze n. 26 UNA STORIA SPECIALE DI UN’AMICIZIA ETERNA Emmy Yurany 17 n. 26 testimonianze NICOLA, CHI LA DURA... LA VINCE! La storia di Nicola Mi chiamo Nicola Redigolo e vorrei raccontare in poche righe la mia storia perché ultimamente ho fatto una grande conquista e per dire a chi legge di non mollare mai... Sono nato il 14 ottobre 1991 a Motta di Livenza in provincia di Treviso. Dopo pochi mesi, visto che non mi muovevo, mi scoprirono una malattia metabolica rara: DEFICIT AI NEUROTRASMETTITORI. Entrai in ospedale a Padova il 1 aprile 1992. Così iniziò la mia vita tra ospedale, tentativi di cura, medicine, visite. Però io non vivevo male l’ospedale. Se per curare la mia malattia avevo il dr. Alberto Burlina a darmi sicurezza, ci furono altre sofferenze che incontrai durante questi anni (come succede a tanti ragazzi) ma per me era tutto più difficile anche se c’erano i miei genitori che mi incoraggiavano sempre. Andai all’asilo, non ero un bambino tranquillo, mi ricordo che sono stato anche in castigo un po’ di volte. Alle elementari mi sono trovato bene anche se avevo un bambino che mi prendeva in giro, che poi alle medie ho picchiato perché non ne potevo più. È proprio in quegli anni che la scuola per me è diventata un inferno perché sembrava che nessuno mi capisse. Mi ricordo anche un problema di cuore, una ragazzina che mi piaceva ma che si burlò di me.. ci rimasi così male che me lo ricordo ancora. Però avevo una grande passione: la musica che mi faceva stare bene, suonavo il pianoforte. Alle superiori feci fatica ad integrarmi con i miei compagni. A questo proposito, vorrei dire a tutti i ragazzi che, se vedono un compagno in difficoltà, di aiutarlo e di non lasciarlo solo in un angolo... credetemi farete felici una persona... a volte fanno più male i comportamenti delle persone che la malattia stessa. Trovai delle brave professoresse di sostegno, tranne una, con la quale non mi trovavo proprio e quindi feci molto fatica e gli ultimi tre anni di scuola sono stati una odissea. Però sono sempre andato avanti, spronato anche dai miei genitori, anche per loro non deve essere stato facile, anzi li ringrazio perché mi hanno fatto provare tante cose, sport ed altro che andassero nel tentativo di aiutarmi a stare bene insieme agli altri o più semplicemente a farmi divertire... e più importante mi hanno insegnato a non sentirmi diverso dagli 18 altri, anche se per tanti “sei diverso”. Ma veniamo alla mia conquista, per me grande! Per altri cosa normale! Tre anni fa iniziai a fare le carte per la patente di guida, ma siccome prendo tanti farmaci dovetti fare dei test. Dopo varie prove e delusioni li passai. Potei iniziare così la teoria facendo un po’ fatica a capire le regole di strade, carreggiate, corsie, incroci, motore ecc. ma alla fine bello pronto andai all’esame: PROMOSSO... ero alle stelle, ma quella felicità durò un giorno solo, perché proprio mentre stavo offrendo da bere ai colleghi, mi telefonarono per dirmi che si erano sbagliati e che ero stato BOCCIATO. Mi sentii male, pensando che le cose più strane capitassero tutte a me! Ma, dopo qualche mese ritornai a fare l’esame e questa volta non è uno sbaglio: sono davvero PROMOSSO. Cominciai con le guide e il 12 febbraio 2015 ho superato anche l’esame di guida. Il 30 aprile con grande orgoglio ho acquistato l’auto, una FORD FIESTA, vecchiotta ma bella, SONO AUTOMUNITO... SCUSATEMI, MA LO DEVO SCRIVERE... SONO UN GRANDE!!!!! Ora sto bene, moralmente intendo, perché la mia malattia c’è sempre ma io non la sto vivendo male, sono sereno, ho un lavoro, degli amici, amo sempre la musica, ascolto le parole delle canzoni e le faccio mie, ascolto Nek, 883, Ligabue, Samuele Bersani, Cremonini,Masini. Mi piace il cinema, adoro Al Pacino, Di Caprio, De Niro, sto bene con la mia famiglia. Mi piace il mare della Puglia dove vado tutti gli anni, le città come Roma, Milano e la bellissima Londra dove sono stato con Betty e Lorenzo: MITICI! Ringrazierò sempre il dr. Alberto Burlina PERCHÉ MI HA SALVATO LA VITA E DICO ANCHE A LUI DI NON MOLLARE MAI! Vorrei con questa mia storia di ragazzo con una malattia non facile, dire di non abbandonarsi mai ai giudizi negativi e di affrontare i problemi a testa alta perché tutto si può fare... o quasi. Se aiutati poi possiamo dare molto perché abbiamo un cuore grande!!! Grazie, ciao a tutti, Nicola Redigolo testimonianze n. 26 Un incontro speciale... L’altro giorno Asja con mamma Miria e nonno Romeo sono venuti a Padova per un controllo periodico e ho pensato che sarebbe stato bello se la piccola avesse potuto rivedere la sua/nostra amica Veronica che in questi giorni è ad Abano con mamma e papà per un ciclo di fisioterapia in acqua termale. Fin dal primo istante in cui ho proposto questo, Asja non stava nella pelle e continuava a dire a sua madre e a suo nonno di chiamare il dottore per chiedere di firmare il permesso per poter uscire e poter andare a trovare la sua amica Veronica. È stato davvero emozionante vedere le due ragazzine incontrarsi, toccarsi, baciarsi... Difficile trattenere le lacrime... lacrime di rabbia per tutto quello che queste creature hanno dovuto subire, alla loro grande sofferenza fisica e psicologica, a tutto quello che hanno pati- to, ancora, ancora e poi ancora... quelle piccole donne che ho visto crescere tra le mura della pediatria di Padova ora adolescenti, consapevoli di quello che stanno vivendo e di conseguenza ancora più sofferenti... quei grandi silenzi, quei pianti improvvisi... Penso ai loro genitori alla forza ma soprattutto al loro dolore che devono tenere chiuso dentro di se per non farlo trasparire alle loro figlie... Continuo a guardarle... Asja come sempre coccolona che tocca la sua amica per sentirla vicina, le tiene la mano, che le fa domande e se Veronica non le risponde continua ancora imperterrita. Asja che vuole portare a casa con se Veronica... Solo loro due possono capirsi fino in fondo... Si salutano con la promessa che quest’estate andremo al mare tutti insieme. Grazie piccole amiche per tutto quello che in questi anni mi avete insegnato, se il mio cuore riesce ad amare di più io lo devo a voi! Elisabetta 19 In occasione di matrimoni, battesimi, comunioni, lauree e ogni altra ricorrenza festeggia con le BOMBONIERE SOLIDALI di Cometa A.S.M.M.E. Fiori realizzati con la carta crespa, di tutti i tipi e del colore che si desidera, cuoricini di gesso profumati e tanto altro ancora o, più semplicemente, la pergamena (di varie misure) con una frase scelta da Voi o tra quelle proposte da noi. Contattateci al n. della segreteria 049 8962825 oppure 335 7268022 o al nostro indirizzo di posta elettronica: [email protected] Una scelta che rende più speciale giorno importante con un grande messaggio di solidarietà e altruismo. Presidente Anna Maria Marzenta cell. 335 8040220 Via Monte Sabotino, 12/A - 35020 Ponte San Nicolò (PD) Tel. 049 8962825 - Fax 049 6888108 [email protected] - www.cometaasmme.org Vice presidente Graziano Bacco cell. 335 7268097 Segretaria Elisabetta Mazzari cell. 335 7268022 Il Presidente e il Vice Presidente sono a disposizione degli associati ai numeri telefonici indicati, il martedì e il giovedì dalle 18,30 alle 20,30. REFERENTI DELL’ASSOCIAZIONE SUDDIVISI PER PROVINCIA E REGIONE PADOVA Fabiola Zandonà tel. 049 9001577 VICENZA Katia Beggiato tel. 0444 532170 ROVIGO Sandro Sinigaglia tel. 0425 601219 VERONA Fausto De Guidi tel. 045 7364034 Susan Mutter tel. 045 8841002 TREVISO Sandra Redigolo tel. 0422 853570 Vito Marinello tel. 0421 560809 VENEZIA Giuliana Raineri tel. 041 992328 BELLUNO Nives Guida Carlesso tel. 0437 578943 Claudia Meneghel tel. 0437 930376 FRIULI Ilenia Rossi tel. 0427 799481 Andrea Urbani tel. 0431 91392 TRENTINO Giuseppe Clauser tel. 0465 702093 Roberto Girardi tel. 0464 552678 EMILIA ROMAGNA Rosanna Strozzi tel. 0522 887361 CENTRO-SUD Erminio Fortuna tel. 0734 840700 Come sostenere COMETA A.S.M.M.E. Per sostenere i progetti dell’associazione puoi versare il tuo contributo: • con bonifico bancario Cassa di Risparmio del Veneto IBAN IT78 D062 2562 6000 7400 2909 16K • Versamento c/c postale n° 15114358 REFERENTI PER PATOLOGIE pku, iperfenilalaninemie acid. organiche, leucinosi, iperammoniemie amminoacidopatie, omocistinuria glicogenosi, fruttosemia, galattosemia acidosi lattiche, beta ossidazione degli acidi grassi Salvino Padoan Erminio Fortuna Manuela Carlin Patrizia Ronzani Giuliana Raineri Giuseppe Clauser Graziano Bacco Gianni Menarbin tel. 347 4661940 tel. 0734 840700 tel. 041 414086 tel. 049 632850 tel. 041 992328 tel. 0465 702093 tel. 049 5817330 tel. 049 9704148 • donando il tuo 5x1000 a COMETA A.S.M.M.E. cod. fisc. 92065090281 www.cometaasmme.org Periodico di Cometa A.S.M.M.E. - Associazione Studio Malattie Metaboliche Ereditarie ONLUS Associazione di volontariato senza fini di lucro - Reg. Vol V Vol.. Regione Vene V Veneto to PD 222 - C.F. - P. P IVA V R T ib Padova P d d l 4/10/2000 92065090281 - Sede legale: Via Monte Sabotino, 12/A - 35020 Ponte San Nicolò (Padova) Italy - Tel. 049 8962825 - E-mail: [email protected] - Reg. Trib. n. 1713 del Redazione: Via Monte Sabotino, 12/A - 35020 Ponte San Nicolò (Padova) Italy. Direttore responsabile: Morena Trolese - Comitato di redazione: Anna Maria Marzenta, Graziano Bacco, Salvino Padoan, Gianni Menarbin, Elisabetta Mazzari. Foto tratte da archivio storico di Cometa A.S.M.M.E. - Stampa: Tipografia Daniele - Legnaro (PD) - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 N. 46) art. 1, comma 2, DCB Padova. Il presente numero è stato chiuso in redazione luglio 2015. Questa rivista viene inviata a tutti i soci e sostenitori di Cometa A.S.M.M.E. e ai malati metabolici. La rivista viene anche spedita ai ricercatori, medici di base, medici ospedalieri e personale infermieristico, alle Ulss, ospedali, strutture sanitarie pubbliche e private impegnate sulle tematiche legate alle malattie metaboliche ereditarie. “MME INSIEME” viene recapitata inoltre alle associazioni di volontariato impegnate sul tema delle malattie rare, agli uffici comunali, provinciali, regionali e statali che operano in tale settore e a quanti ne facciano richiesta. Ai sensi dell’art. 13, legge 675/96, è possibile in qualsiasi momento e gratuitamente consultare, modificare e cancellare i dati o semplicemente opporsi al loro utilizzo scrivendo a: Redazione “MME INSIEME” Via Monte Sabotino, 12/A 35020 Ponte San Nicolò (Padova).