occasione mancata - cnt

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occasione mancata - cnt
IN
QUESTO
NUMERO
- DTT: LCN, nuovo schema numerazione è occasione mancata
- AGCOM: dividendo interno, approvate regole. Parola all’UE
- TV LOCALI: si allunga la lista dei caduti
- FREQUENZE: mini switch off in Sardegna, ecco i parametri
- CNU: media e minori, Governo spieghi il NO al Comitato
Settimanale di informazione sul settore
radiotelevisivo dell’Associazione
Coordinamento Nazionale Televisioni
Terzo Polo Digitale
Anno VI N. 47 dell’ 22/12/2012
- AGCOM: par condizio, approvato il regolamento
- TV Locali: piovono i primi spiccioli
- RADIO: ascolti, riparte Radio Monitor 2013
- AGCOM: approvazione linee guida servizio pubblico 2013/15
- News in Breve: matrimonio Sky-La7 ? – altre emittenti cadute
NUOVO SCHEMA NUMERAZIONE LCN
OCCASIONE MANCATA
Il CNT-TPD ribadisce a gran voce quanto ha esposto dettagliatamente il 5 dicembre
scorso durante l’audizione tenuta presso l’Agcom riguardo il nuovo schema di
provvedimento (delibera 422 Agcom) che disciplina le posizioni delle tv sul telecomando
(c.d. LCN). E inutile sottolineare la delicatezza e l’importanza del tema: l’adozione di
criteri semplici, razionali e, soprattutto, non discriminatori può infatti contribuire in maniera
decisiva a valorizzare le potenzialità del passaggio al digitale terrestre come strumento per incrementare realmente
concorrenza e pluralismo nel sistema radiotelevisivo; Se mai questa opportunità vi è stata, si può dire che l’adozione del
piano rappresenta l’ennesima occasione mancata: dapprima il legislatore, nel dettare i criteri cui l’Agcom è tenuta ad
attenersi nell’adozione del piano, e successivamente la stessa Agcom, nella redazione del piano, non solo hanno
rinunciato ad utilizzare la disciplina dell’LCN come strumento per incrementare la concorrenza ed il pluralismo nel settore
dei servizi audiovisivi, ma anzi, all’opposto, hanno costruito un sistema che si traduce in un evidente ulteriore rafforzamento
delle posizioni dominanti già esistenti nel sistema analogico. NON SI SPIEGHEREBBE, INFATTI, PERCHÉ:
1) Ai canali generalisti che trasmettono su tutto il territorio nazionale sono stati riconfermati i numeri da 1 a 9 con il
famoso “parcheggio” al n. 20 “per quelli che non trovano collocazione in tale sequenza”. Ancora una volta, è
evidente che una emittente venga discriminata non accludendola almeno al n. 10.
2) Le posizioni 8 e 9 restano ancora assegnate a MTV e Deejay storicamente tematiche perche musicali e non
generaliste.
3) Dell’indagine conoscitiva per l’attribuzione delle posizioni l’Agcom non intende comunicare agli operatori alcuna
specifica, dalle domande formulate nei questionari a tutti i criteri e procedure assunti per lo svolgimento
dell’indagine stessa, se non fornire il solo risultato finale. Nessuna trasparenza quindi, senza contare che l’indagine
dovrebbe puntare sulle abitudini precedenti all’era digitale poichè nel corso dei due anni di mercato televisivo
digitale terrestre, le stesse abitudini possono essere mutate a causa del piano di numerazione oggi annullato.
4) Le preferenze del pubblico, che vengono stavolta valutate in base ai dati di ascolto, cosi come stabilito per i canali
nazionali dall’Auditel, si basano sugli ultimi “cinque/tre anni” e non sul periodo puramente analogico.
5) per “copertura del segnale” si intende anche quella in digitale, pure con fornitura di terzi, non rispettando la
situazione esistente prima della vecchia delibera.
CRITERI INIQUI: TENTATIVO DI ELUDERE LE SENTENZE DEL CONSIGLIO DI STATO
L’unico motivo che induce a dare un perchè di tali suddetti criteri dettati dall’Agcom con la nuova delibera è quello
del tentativo molto pericoloso e maldestro di voler far entrare dalla finestra ciò che il Consiglio di Stato ha fatto
uscire dalla porta, eludendo gravemente i dettami dei supremi giudici amministrativi.
DANNI MATERIALI E DI IMMAGINE: Intanto le conseguenze degli effetti prodotti dal vecchio schema di numerazione
dei canali si fanno pesantemente sentire su quelle emittenti risultate discriminate, vale a dire le tv locali storicamente
leader in Auditel e le tv nazionali generaliste indipendenti. Effetti disastrosi in termini commerciali e di immagine che
hanno indotto molti editori ad avviare le procedure per la richiesta di risarcimento dei danni.
DIVIDENDO INTERNO: AGCOM APPROVA LE REGOLE
LA PAROLA PASSA ORA A BRUXELLES
L’Agcom, a seguito dell'esame degli esiti della consultazione pubblica conclusa lo scorso
17 dicembre, ha approvato all'unanimità lo schema di provvedimento concernente le regole
per l'assegnazione delle frequenze televisive del digitale terrestre (multiplex). L'impianto
del provvedimento rimane largamente invariato rispetto al testo posto a consultazione
pubblica e recepisce alcune modifiche emerse nell'ambito della consultazione stessa. Lo
schema di provvedimento, condizione per chiudere la procedura di infrazione avviata dalla
Commissione europea nei confronti dell'Italia, verrà ora trasmesso a Bruxelles per il
prescritto parere definitivo che l'Autorità confida possa arrivare in tempi brevi. Acquisito il parere l'Autorità inoltrerà il
provvedimento al MSE-Com cui la legge affida il compito di indire la gara prevista dalla legge 44/2012.
TV LOCALI: SI ALLUNGA LA LISTA DEI CADUTI
LOMBARDIA: TELEVALLASSINA CHIUDE
PERCHÉ ESCLUSA DALLE POSIZIONI UTILI
DELLA GRADUATORIA DEL MINISTERO
Il MSE-Com in data 14 dicembre ha inviato a Televallassina,
emittente storica delle provincie di Como e Lecco, la
comunicaizone di spegnimento degli impianti "per la non
classificazione utile ai fini dell'assegnazione di una frequenza
in tecnica digitale".
L'emittente diffondeva dalla sede di Asso, strada per Bellagio
3, unitamente agli altri canali Tvs Extra, Tvs Doc, Tvs Bahn,
Tvs Carton e Tvs Story. Televallassina nasce nel 1984 su
iniziativa di Maurizio Ghillioni, oggi affiancato dal figlio
Daniele. La tv conta 6 dipendenti e un segnale trasmesso in
150 comuni per una popolazione totale di 600 mila abitanti fra
Brianza e Lario. Nel palinsesto spiccava il tg di informazione locale in onda tutti i giorni della settimana. Ghillioni sulla
sua tv ha dichiarato: "È una scelta editoriale. Rinunciamo ad un po' di quattrini, ma offriamo trasmissioni che raccontano
la vita di un territorio casa per casa, paese per paese. Con la pubblicità che quest'anno è diminuita del 15%, con gli enti
locali che in nome della spending review non finanziano più nessun programma, con i 350 mila euro che abbiamo dovuto
investire per passare dall'analogico al digitale rottamando impianti e ripetitori, ci mancava solo il bando per le nuove
frequenze a mettere in pericolo la nostra sopravvivenza. Non è giusto sacrificare storia, qualità e tradizione in nome della
diffusione del segnale su più province, o regioni. E allora, non ci resta che incrociare le dita e sperare. Però siamo di
fronte a un criterio selvaggio, che ci impedisce di lavorare con serenità e di programmare il futuro per continuare a offrire
ai nostri telespettatori un palinsesto di prim'ordine. E' un altro colpo basso nel tentativo di farci chiudere. Questa nuova
gara per la riassegnazione delle frequenze è una vergogna. Perché premia i grandi e mira a distruggere i piccoli".
LAZIO: CHIUDE TELESTUDIO DI ROMA. NON SI È CLASSIFICATA UTILMENTE
AI FINI DELL'ASSEGNAZIONE DI FREQUENZA IN TECNICA DIGITALE
Telestudio di Roma di Marcello Tulli ha chiuso le trasmissioni per la mancata riassegnazione da parte del Ministero di
una frequenza per trasmettere. Il network provider, a cui facevano riferimento anche TS Live, Idea Tv, Globo Tv, Globo
Tv 2, Idea Cartoon, Idea Shopping, Idea Cinema, Radio Erre 2, trasmetteva anche in parte delle Marche, Abruzzo,
Umbria e Toscana. Alcuni dei suoi dipendenti erano già stati in precedenza licenziati dalla proprietà ed altri posti in
contratto provvisorio part-time.
CAMPANIA: TELEISCHIA SOSPENDE LE TRASMISSIONI
DIRETTORE BUONO: “GETTATI VIA 30 ANNI MA SARA' BATTAGLIA LEGALE”
Sospende le trasmissioni Teleischia, "vittima del bando per la riassegnazione delle frequenze resosi necessario per la
vendita alla telefonia della banda 800mhz dei canali tv". E' quanto fa sapere Enrico Buono, direttore dell'emittente
privata dell'isola di Ischia (Napoli), che, però, annuncia battaglia. 'Sono state salvate le reti nazionali mentre a pagare le
spese sulla propria pelle - dice ancora Buono - sono stati tanti editori di tv locali, i quali hanno dovuto affrontare il
passaggio al digitale terrestre che ha parcellizzato l'etere e il mercato, e costretto a investimenti - o meglio a spese
senza possibilità di rientro - importanti per l'adeguamento tecnologico. A questo, aggiunge Buono, va aggiunta "la crisi
devastante dell'ultimo anno, che ha colpito sopratutto i budget pubblicitari". "Ad un bando già redatto senza criterio afferma il direttore di Teleischia - ha fatto seguito una graduatoria che ha disatteso finanche il bando. Capitali sociali
non conteggiati, personale occupato non tenuto in conto, ma soprattutto una semplicistica classifica, frutto più di una
lotteria che di una graduatoria di merito che ha permesso a televisioni di essere promosse nonostante altre avessero
maggiori requisiti. Teleischia si trova fuori dalla graduatoria valida, e ben 21 tv con requisiti inferiori (come dall'elenco
del ministero) potranno continuare a trasmettere". "Nel cestino sono stati gettati oltre 30 anni di tv (dal '74 come Tv
Ischia e poi dall'84 come Teleischia), un buon livello occupazionale, e tantissimi sacrifici. Ma certamente non staremo
fermi ad accettare tale sentenza, la nostra battaglia è già cominciata", conclude Buono.
ABRUZZO: CRISI TV6, TUTTO IL PERSONALE IN CASSA INTEGRAZIONE
In cassa integrazione tutto il personale di Tv6 (TV6 Sport, TV6 Omair), emittente privata a diffusione regionale, che
trasmette da Silvi Marina dal 1990, dal 2011 di proprietà dal patron del Teramo calcio Luciano Campitelli e già in crisi
dal settembre scorso. La decisione - come spiega il management dell'emittente - è stata assunta allo scopo di "garantire
la certezza dello stipendio ai dipendenti, in un momento particolarmente difficile per l'economia e anche quindi per la
nostra televisione. Si tratta di una scelta motivata dall'esigenza di cercare soluzioni che possano garantire un futuro
lavorativo a tutto il personale. La tv non è in vendita, anzi si sta facendo di tutto per andare avanti e anche questa cassa
integrazione lo dimostra. Sarebbe stato più facile lasciar perdere e magari vendere o chiudere; noi invece vogliamo
andare avanti".
FREQUENZE: MINI SWITCH OFF IN SARDEGNA
In questa seconda metà del mese di dicembre coloro che abitano nella regione
Sardegna hanno subìto un mini ''switch-off''; molte delle frequenze in cui vengono
trasmessi i canali del digitale terrestre sono state modificate, oggi si completa il
passaggio. Questo processo, già in corso in altre regioni italiane ha una duplice ragione:
in primis la rottamazione delle frequenze della banda 800 Mhz (61-69 UHF) cedute alle
aziende telefoniche Wind, Telecom Italia e Vodafone (e destinate dal 2013 allo
sviluppo della tecnologia LTE) ma anche per consentire anche l'allineamento del piano
delle frequenze televisive sarde con quello del resto dell'Italia. Di seguito i cambiamenti
di frequenza per quanto riguarda i principali multiplex nazionali:
Mux TIMB2: passa sul 60 UHF (al posto dell'attuale TIMB4)
Mux TIMB3: passa sul 26 UHF (al posto dell'attuale TIMB2)
Mux TIMB4: presente sul 60 UHF sarà spento.
Mux MEDIASET 2: passa sul 46 UHF (al posto dell'attuale 32 UHF)
Mux MEDIASET 6: presente sul 46 UHF sarà spento
Mux RETEA1: passa sul 32 UHF (al posto dell'attuale 65 UHF)
Mux RETECAPRI passa sul 57 UHF (al posto dell'attuale 62 UHF)
Si suggerisce pertanto a tutti gli abitanti nelle zone interessati di reinstallare dopo tale data la lista canali del
proprio televisore/decoder in modo da ricevere i nuovi parametri di trasmissione dei canali.
MEDIA E MINORI: GOVERNO SPIEGHI
PERCHE’NON HA RICOSTITUITO IL COMITATO
Il Consiglio Nazionale degli Utenti - organismo istituito
dalla legge n. 249/97 presso l’Agcom - riunito sotto la
presidenza di Luca Borgomeo ha per l’ennesima volta
affrontato il problema della mancata ricostituzione del
Comitato Media e Minori (bloccato da oltre 1 anno). Il
CNU rileva con profonda preoccupazione che,
“nonostante gli appelli e le esplicite richieste, di associazioni di utenti, di telespettatori, di genitori, di persone con
disabilità, da parte del Ministero dello Sviluppo Economiconon solo non si è provveduto a ricostituire il Comitato, ma
non si è nemmeno ritenuto opportuno riscontrare le richieste e, soprattutto, spiegare il gravissimo ritardo”. Pertanto, il
CNU rileva che il governo ha l’obbligo – non la facoltà – di ricostituire il Comitato Media e Minori, che è uno dei pochi
strumenti di tutela dei minori nei confronti delle emittenti televisiveche spesso violano impunemente le norme
del Codice di autoregolamentazione TV e Minori, con programmi offensivi della dignità dei minori e negativi per la
loro formazione. Il Consiglio fa, quindi, appello al Governo, al Parlamento, alla Commissione Bicamerale per
l’Infanzia, al Garante per l’Infanzia perché, “ognuno nell’ambito delle proprie competenze, si adoperi per mettere
finalmente la parola fine a un comportamento dilatorio che danneggia notevolmente i minori”.
PAR CONDICIO CAMPAGNA ELETTORALE
APPROVATO IL REGOLAMENTO
In vista dell’imminente avvio delle consultazioni elettorali per il rinnovo della Camera
dei Deputati e del Senato della Repubblica, il Consiglio dell’Autorità per le
garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Angelo M. Cardani, ha approvato lo
schema di regolamento recante le disposizioni attuative della legge sulla par condicio da applicare nella prossima
campagna elettorale. Il testo del regolamento verrà trasmesso alla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e
la vigilanza dei servizi radiotelevisivi ai fini delle consultazioni previste dalla legge n. 28 del 2000 ed entrerà in vigore in
tempo utile per l’avvio della campagna elettorale che coincide con la data di convocazione dei comizi elettorali.
Nella fase attuale trova applicazione la delibera 22/06 la quale stabilisce tra l’altro che anche nel periodo pre-elettorale le
trasmissioni devono osservare i criteri di imparzialità, equità, completezza, correttezza, pluralità dei punti di vista ed
equilibrio delle presenze dei soggetti politici.
AGONIA TV LOCALI:
PIOVONO I PRIMI SPICCIOLI
Dopo una straziante e logorante attesa che, nel
frattempo, si è tradotta in un disastro di mercato con
decine di tv locali messe sul lastrico,la Ragioneria dello
Stato ha iniziato ad effettuare i primi pagamenti delle
misure di sostegno relative al secondo acconto dell'anno
2010 e, entro fine anno, anche il saldo relativo al 2011. A
breve dovrebbe essere pubblicato, con notevole ritardo
rispetto a quanto previsto dalla legge, anche il bando
relativo ai contributi del 2012. Nel frattempo il MSE-Com
ha avviato una procedura di consultazione pubblica sulla
bozza di decreto ministeriale sul “Nuovo regolamento
recante norme per la concessione dei benefici previsti
dall'art. 45, comma 3, della legge 23 dicembre 1998, n.
448, e successive modifiche e integrazioni” con l'obiettivo
di acquisire gli orientamenti, le osservazioni e i commenti
dei soggetti interessati in relazione all’approccio
metodologico in base al quale è stato modellato lo
schema di regolamento. Le osservazioni dovranno essere
inviate entro e non oltre il 15 gennaio 2013.
INDAGINI ASCOLTO RADIO:
RIPARTE RADIO MONITOR 2013
Si è conclusa - il 3 dicembre per le emittenti nazionali
e il 10 dicembre per quelle locali - la possibilità di
aderire alla ricerca annuale sull'audience radiofonica
condotta dalla società Gfk Eurisko per il 2013. Ora sia
aspetta che la società renda noti i dettagli riguardanti
le iscrizioni intervenute. Secondo i rumors, pare sia
stata raggiunta la medesima quantità di adesioni
ottenute per il 2012. Come già noto, l’indagine sarà
caratterizzata da due metodologie collegate: una
ricerca telefonica Cati fondata sull’analisi di 120.000
casi suddivisi in trimestri - considerando il “giorno
medio” delle radio sia nazionali che locali - e un ampio
Panel di 10.000 individui monitorati per 28 giorni,
dotati di meter e questionario elettronico in grado di
qualificare
gli
ascolti
(frequenze,
modalità,
piattaforme, ecc.) e gli ascoltatori (target).
ADERISCI ALLA
NOSTRA ASSOCIAZIONE
Questo momento delicato per le emittenti
locali e nazionali indipendenti vede il
CNT-TPD fortemente attivo sul campo
allo scopo di tutelarle. Gli editori che lo
volessero, possono aderire allo nostra
associazione collegandosi al sito:
www.coordinamentonazionaletelevisioni.it
dove poter scaricare il modulo di
adesione. Uniti si vince.
Secondo semestre del 2011
Switch Off in Liguria, Toscana, Umbria,
Marche.
Primo semestre del 2012
Switch Off in Puglia, Basilicata, Calabria,
Sicilia, Abruzzo e Molise.
IN BREVE LA7: BEN AMMAR NON COMPRA
“Abbiamo siglato un accordo con La7 per una finestra in
chiaro dei nostri prodotti”: lo ha annunciato Andrea Scrosati,
vicepresidente cinema e intrattenimento di Sky Italia. Un
primo passo verso una più stretta collaborazione tra la Tv
di Telecom Italia e quella di Rupert Murdoch? ".
L’annunciato accordo tra i due broadcaster potrebbe
preludere a una futura collaborazione anche per la
distribuzione di servizi video.
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale
n. 290 del 13/12/2012 la delibera
Agcom
n.
587/12/CONS
del
29/11/2012, recante “Approvazione
delle linee-guida sul contenuto degli
ulteriori obblighi del servizio pubblico
generale radiotelevisivo ai sensi
dell'articolo 45, comma 4, del testo
unico dei servizi di media audiovisivi
e
radiofonici.
(Triennio
20132015)”, che dovranno trovare giusto
riscontro
nel
nuovo
contratto
nazionale
di
servizio
tra
la
concessionaria del servizio pubblico
e lo Stato. L’Autorità elabora i nuovi
criteri partendo da un’indagine
conoscitiva, già indetta con delibera
n. 130/12/CONS, dai cui esiti emerge
“la necessità di un riposizionamento
del servizio pubblico radiotelevisivo
nella nuova era digitale”, che possa
far riconquistare alla RAI “un’identità
valoriale e culturale e restituire
qualità e dinamismo all’offerta
pubblica nelle sue varie articolazioni.
IN BREVE: R-TV LOCALI: ALTRI CADUTI
Il Gruppo radiotelevisivo E' Tv di Parma, che comprende Rete 7
di Bologna, Teletricolore di Reggio Emilia, Antenna 1 di
Modena, Radio Erre, Radio Modena e Radio Center Music ha
evitato il licenziamento dei dipendenti in esubero e scongiurato
il peggio e stipulato contratto di solidarietà.
Alle 10 del 19 dicembre, invece, è stata spenta anche
Telemonteneve, emittente di Livigno della Mottolino s.p.a (che
opera in impianti di risalita) fondata nel 1990 e ricevibile soltanto
nella città e a Bormio.
Comunicazione per i destinatari di “CNT Informa”: In base all’art. 13 del Decreto Legislativo N°196 del 2003, i vostri recapiti vengono utilizzati
esclusivamente ai fini di questo servizio di informazione e non sono, pertanto, comunicati e/o diffusi a terzi. Nel caso non desideriate ricevere più il “CNT
Informa”, ed essere cancellati dal suo elenco, inviate un fax al N. 0818370421 oppure una e-mail all’indirizzo [email protected]
Direttore: Costantino Federico
Reg.Tribunale di Napoli N. 4/07 del 17/01/2007
SEDE: Piazza Municipio, 80 - 80133 NAPOLI
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