Fondo Nazionale di Garanzia ex legge 662/96 Il Fondo Nazionale di

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Fondo Nazionale di Garanzia ex legge 662/96 Il Fondo Nazionale di
Fondo Nazionale di Garanzia ex legge 662/96
Il Fondo Nazionale di Garanzia, ex legge 662/96, è un fondo patrimoniale costituito dallo
Stato Italiano e gestito da MCC SPA (Medio Credito Centrale), ora facente capo al
gruppo Unicredit, che nel corso 2011 sarà ceduto a Poste Italiane S.P.A., che fornisce
garanzie di primo grado escutibili a prima richiesta per il sistema bancario al fine di
agevolare l’accesso al credito delle MICRO PICCOLE E MEDIE imprese sane.
Percentuale di copertura del fondo di garanzia nel centro nord Italia è il 60% (per le
imprese a conduzione e partecipazione prevalente femminile e per le imprese ubicate al
sud arriva all’80%) con un massimo di 1.500.000 euro: vale a dire che se un impresa
richiede un finanziamento di 300.000 euro, nel caso sia ammissibile ai benefici previsti
dalla legge 662/96, la banca potrà avere una fideiussione di 180.000 euro. Tale garanzia è
esplicita, incondizionata ed irrevocabile; è inoltre diretta, nel senso che si riferisce ad una
singola esposizione.
Le finalità a cui sono destinati i finanziamenti devono essere concordate con la Banca, e
possono essere diverse: investimenti, liquidità, scorte, ecc.
Lo Stato non entra del merito del tasso, che viene lasciato alla libera trattativa, ma fissa
un range minimo e massimo del piano di ammortamento: da 18 mesi a 10 anni, elevabile
a 15 anni per le operazioni immobiliari.
La garanzia concessa dallo Stato non è gratuita: il costo è estremamente conveniente e
varia a seconda della dimensione dell’impresa, micro, piccola e media e della sua
localizzazione e viene calcolato sul valore garantito Una Tantum. Nelle regioni in cui opera
la Banca il costo varia dallo 0,25% della micro impresa, allo 0,50% per la piccola, all’1% per
la media. Semplificando con un esempio il costo della garanzia per un finanziamento da
300.000 euro concesso ad una piccola impresa, avremo: 0,50% di 180.000 euro una sola
volta, quindi non per tutto il piano di ammortamento, vale a dire 900 euro. A questa
quota vanno aggiunte le classiche spese istruttorie dell’istituto di credito che si fa carico
della gestione integrale della domanda di accesso al fondo.
La garanzia può essere richiesta solo dai soggetti finanziatori: Banche, Sfis (società
finanziarie per l’innovazione e lo sviluppo), Confidi (consorzi di garanzia collettiva).
L’impresa non può presentare domanda autonomamente quindi, ma solo attraverso uno
di questi soggetti. E’ però beneficiaria della copertura
I reali benefici per l’impresa possono intuirsi in modo semplice ed immediato: maggiore
facilità di accesso al credito, diminuzione delle garanzie richieste a fronte di finanziamenti
a medio lungo termine, preservazione del proprio patrimonio, riequilibrio finanziario.
La garanzia viene erogata sulla base degli indici di rating degli ultimi 2 bilanci approvati o
degli ultimi 2 modelli unici; si tratta quindi di un sistema automatico di valutazione basato
su dati oggettivi. Va detto che la garanzia è accessoria per tutti gli istituti di credito:
questo significa che, indipendentemente dalla qualità e quantità delle garanzie, la
banca deve valutare, come di consueto, la possibilità di rientro dei capitali, basandosi,
oltre che su dati oggettivi, bilanci e centrale rischi, anche sulle finalità del finanziamento,
sulle capacità dell’imprenditore e sul mercato in cui opera.
N.B.: Questa breve presentazione può non essere completa di tutte le informazioni. Nel
sito dell’ente gestore MCC SPA (www.mcc.it)
La banca non è obbligata in alcun modo a concedere un finanziamento anche in presenza della
garanzia di Stato.