Indicazioni per la celebrazione dei Matrimoni
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Indicazioni per la celebrazione dei Matrimoni
Parrocchie di Sant’Ambrogio Olona, San Giuseppe in Fogliaro, San Sebastiano in Bregazzana VARESE INDICAZIONI PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI IL MATRIMONIO “IN CHIESA” Il Matrimonio è un Sacramento: è un atto di Dio, è un segno efficace della sua Grazia in ordine alla vita coniugale degli sposi. Il Matrimonio, dunque, prima che “in Chiesa” si celebra davanti a DIO! Il Matrimonio poi non è un fatto privato: in quanto Sacramento e vocazione, è una ricchezza per tutta la Chiesa, riguarda la Chiesa, esige il coinvolgimento della Chiesa e ha rilievo pubblico. É importante, perciò, la presenza del Sacerdote accanto ai giovani che si preparano al Matrimonio. Non è la presenza del burocrate, ma è la presenza del padre e pastore che accompagna i giovani a scoprire, accogliere e scegliere il Matrimonio come risposta ad una vocazione, e li accompagna a conoscere e perfezionare il valore della preghiera coniugale e dei Sacramenti. L’istruttoria matrimoniale va vissuta non come un semplice adempimento formale, bensì come occasione di crescita nella fede. Dove si celebra il Matrimonio: il Matrimonio deve essere celebrato nella Parrocchia di residenza di uno degli sposi, oppure nella Parrocchia dove la nuova famiglia andrà ad inserirsi, oppure nella Parrocchia stabilmente frequentata dagli sposi prima e dopo il Matrimonio. Eventuali eccezioni motivate vanno concordate dai Parroci degli sposi con quello del luogo richiesto, che non deve accettare la celebrazione prima di aver verificato se ci sono motivazioni pastorali valide. La sacralità e il dovuto raccoglimento richiesti dalla Liturgia, insieme alla connaturale caratteristica ecclesiale delle nozze cristiane, determinano la proibizione di celebrare in cappelle o chiese private e, a maggior ragione, in spazi esterni o in giardini di ristoranti e ville del ricevimento. LA PREPARAZIONE AL MATRIMONIO L’itinerario di preparazione al Sacramento del Matrimonio deve iniziare di regola almeno un anno prima delle nozze; durante questo periodo si aiuteranno i futuri sposi a prendere coscienza della loro scelta di fede e della dimensione comunitaria e sociale del Matrimonio. LA SCELTA DELLA DATA E DELL’ORARIO DEL MATRIMONIO La data del Matrimonio deve essere concordata prima di tutto con il Sacerdote celebrante e la Parrocchia dove avrà luogo la celebrazione, e solo dopo con l’eventuale locale dove si svolgerà il ricevimento. È il giusto ordine delle cose e va rispettato. Se la Chiesa è libera, si può celebrare il Matrimonio in tutti i giorni feriali, al mattino o al pomeriggio. Nei pomeriggi del sabato e delle vigilie è possibile celebrare il Matrimonio solo alle ore 15.00 (non più tardi, a motivo delle S.Messe vigiliari parrocchiali). INDICAZIONI PER LA CELEBRAZIONE LITURGICA DEL MATRIMONIO La celebrazione del Matrimonio deve avere inizio puntualmente, all’orario concordato con il Parroco, e senza inutili ritardi. Letture: Le letture bibliche sono scelte dagli sposi con il Celebrante. È cura degli sposi scegliere due o anche tre lettori – non improvvisati e adeguatamente preparati – che leggano la Lettura, il Salmo, le Litanie dei Santi. I lettori devono presentarsi al Sacerdote un quarto d’ora prima dell’inizio della celebrazione per gli opportuni accordi. È bene inoltre che prendano visione del luogo della proclamazione delle letture e dei microfoni. Offertorio della S.Messa: Secondo le norme del Rito, all’Offertorio lo sposo e la sposa possono portare all’altare la pisside con le particole e l’ampolla del vino. 1 Non è permesso allestire processioni offertoriali “simboliche” (che sono contrarie alle norme liturgiche) portando all’altare la Bibbia oppure oggetti di ogni tipo – alcuni del tutto fuori luogo come quadri, chiavi, mattoni, pietre, colombe, palloncini, ecc… Abiti: Gli abiti, pur nel giusto clima di festa, siano sobri e adeguati al luogo sacro e alla celebrazione liturgica. Eventuali eccessi saranno richiamati alla dovuta misura. Musica: Deve trattarsi di Musica Sacra, appositamente composta per la liturgia. Nella scelta della musica si abbia molta cura nell’evitare che, sotto le apparenze della solennità, si introduca nelle celebrazioni alcunché di assolutamente profano o di sconveniente al culto divino. Neppure è opportuno che la scelta della musica sia data da motivazioni sentimentali o emozionali. È pertanto proibito eseguire in Chiesa brani musicali profani come ad esempio musiche di film, musica leggera o pop, oppure musica etnica, folk, new-age, ecc… L’esecuzione di musica e/o canti per la celebrazione del Matrimonio – non essendo la celebrazione luogo di esibizione o di concerto – deve favorire la partecipazione spirituale e deve essere affidata a persone che normalmente operano per la liturgia. Lo strumento sacro per la musica liturgica è l’organo. I musicisti/cantori devono essere opportunamente a conoscenza dello svolgimento della Sacra Liturgia cattolica, e garantire i canti rituali essenziali: 1. Canto all’ingresso 2. Alleluia prima del Vangelo (deve essere un Alleluia popolare: gregoriano, Lourdes) 3. Canto dopo il Vangelo (versetto breve da cantare dopo l’omelia, ad es: Beati quelli che ascoltano…) 4. Offertorio 5. Santo (deve essere un Santo popolare, ad esempio quelli di Bonfitto, Picchi, Scapin, Varnavà) 6. Canto allo spezzare del Pane (versetto da cantare alla frazione del Pane, ad es: Sei tu Signore il Pane…) 7. Canto alla Comunione 8. Eventuale canto alla Beata Vergine Maria al termine della celebrazione I musicisti potranno accedere alla Chiesa per eventuali prove un’ora e mezza prima della celebrazione. Offerta per la celebrazione: Il Sacramento del Matrimonio, come ogni altro Sacramento, non si “paga”. L’offerta che tradizionalmente viene data dagli sposi alla Parrocchia in occasione del Matrimonio è un contributo alla vita della comunità cristiana, al sostentamento dei Sacerdoti che la servono, e alle spese generali della Parrocchia. INDICAZIONI PER GLI ALLESTIMENTI ALL’INTERNO E ALL’ESTERNO DELLA CHIESA: Addobbi/fiori: Gli addobbi della Chiesa, compresi quelli floreali, siano improntati alla semplicità e al buon gusto. Non devono essere occasione di meraviglia, ma devono aiutare i partecipanti al Sacro Rito a concentrare la propria attenzione sul Sacramento che viene celebrato. In Avvento e in Quaresima però non si possono mettere fiori. Come previsto dalle norme liturgiche del Messale i fiori possono essere disposti attorno all’altare (non sopra la Mensa Eucaristica), vicino all’ambone, al Battistero. Il fiorista potrà accedere alla Chiesa un’ora e mezza prima dell’inizio della celebrazione. La Parrocchia, nell’allestire quanto di sua competenza (sedie e inginocchiatoi per gli sposi, sedie per i testimoni, tappeto, ecc…) assicura un trattamento uguale per tutti. Sul sagrato della Chiesa è fatto assoluto divieto di utilizzare coriandoli sparati con tubi ad aria compressa. L’uso di lanciare il riso agli sposi all’uscita dalla Chiesa è sconsigliato: non fa parte della tradizione cristiana, ed è invece un’usanza pagana che nulla ha a che vedere con la nostra celebrazione del Matrimonio. Ricordiamo anche il severo monito di Papa Francesco: «Il cibo che si butta via, è come se fosse rubato dalla mensa di chi è povero». È veramente lodevole l’iniziativa di quegli sposi che chiedono agli invitati di consegnare il riso alla mensa dei poveri, e che si ricordano di un atto di carità in occasione del Matrimonio. 2 Fotografie: Un momento bello e significativo merita di essere “fissato”: questo servizio va svolto con discrezione. É necessario perciò che i fotografi sappiano distinguere la Chiesa da ogni altro luogo profano e, prescindendo dalle loro convinzioni religiose, rispettino il senso e lo svolgimento della Liturgia cattolica. Il fotografo non deve fare fotografie durante le letture, l’omelia e la Preghiera Eucaristica; inoltre dentro la Chiesa il fotografo non deve assolutamente dare disposizioni agli sposi, né tantomeno invitarli ad atteggiamenti non convenienti alla sacralità del Rito e del luogo. Sono quindi ammesse riprese fotografiche fatte da una massimo di due persone nei seguenti momenti: all’accoglienza dei nubendi e durante la processione di ingresso durante il Rito del Matrimonio allo scambio del segno della pace alla Comunione degli sposi alla firma del registro al termine della celebrazione 3