il sole 24 ore 24.08.2012 pag.37
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Il Sole 24 Ore Venerdì 24 Agosto 2012 - N. 233 Lavoro IN LOMBARDIA La cassa sale del 6% nei primi sette mesi Ulteriore crescita della cassa integrazione e dei licenziamenti in Lombardia a luglio. È quanto annuncia la Cgil lombarda, che indica un incremento del 6% rispetto ai primi 7 mesi del 2011, con un aumento del 22% della cassa in deroga (22%) e del 56% di quella ordinaria, mentre si è ridotta del 32% la cassa straordinaria. Quanto ai licenziamenti, sono arrivati a quota 37.305 (+25%) con un tasso di disoccupazione salito al 7%. Secondo Giacinto Botti, membro della segreteria regionale, i dati «segnalano la profondità della crisi e la sua trasformazione, e confermano i limiti di struttura del sistema economico regionale». PESCA Protocollo sicurezza per 140 pmi di Mazara È stato siglato ieri fra i sindacati Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila Pesca-Uil ed il distretto produttivo della Pesca di Mazara del Vallo un protocollo d’intesa che prevede sinergie operative fra le 140 imprese aderenti al distretto, enti pubblici e privati ed associazioni di categoria, nei campi della sicurezza del lavoro, sicurezza alimentare, innovazione e formazione. L’intesa mira a valorizzare l’attività di innovazione e ricerca nel campo dell’internazionalizzazione; Flai-Cgil, Fai-Cisl ed Uila Pesca-Uil hanno fornito il loro supporto professionale nell’ambito della cooperazione avviata dal Distretto della Pesca con il nuovo Governo Libico. Turismo Impresa & territori 37 I dati Unioncamere. Nel terzo trimestre 2012 sono 22mila le posizioni non occupate Non si trovano candidati per un posto su sette Mancano tecnici, ingegneri e periti Sistema formativo sotto accusa Claudio Tucci ROMA Scarsa preparazione dei candidati. Ma anche, e il dato è in aumento da diverso tempo, una carenza numerica di profili professionali richiesti dalle aziende. Soprattutto, tecnici. E così si scopre che nel terzo trimestre 2012 sono circa 22mila, 22.210 per la precisione, le assunzioni considerate di "difficile reperimento". Vale a dire posti di lavoro che, nonostante la crisi, le aziende intendono comunque offrire, e che invece rimangono "vuoti" perchè non si riesce a selezionare il candidato giusto. Rispettoalle158.840assunzioni previste nel periodo di riferimento (e cioè luglio-settembre 2012), ha evidenziato Unioncamere, le assunzioni di difficile reperimento rappresentano il 14%, e cioè: una su sette. Un trendcheormai durada anni,lamentato più volte da Confindustria,ericordato,neigiorniscorsi,dal palcodiRimini,dallostesso premier, Mario Monti, che ha evidenziato come questo divario tra la domanda elevata di alcune professionalità e l’offerta scarsa o inesistente sia dovuto anche «all’insuccesso della formazione tecnica». Di qui l’impegno del Governo a promuovere, già con le prossime misure in agenda per l’autunno, «una migliore formazione tecnico-professionale», che viene considerata dal presidente del Consiglio, «il perno su cui insistere per Quattrocento gallerie d’arte, 180 musei, 150 teatri: a Berlino la cultura ha tutti i numeri per lasciare stupire il turista. Dalle provocatorie installazioni della Biennale alle opere di Warhol e Duchamp a quelle di Basquiat. Berlino punta a diventare la nuova capitale dell’arte europea, dopo essere rimasta congelata quarant’anni, cristallizzata dalla geopolitica. E ora ogni cosa cambia di mese in mese. I palazzoni anni 70 di Wedding diventano distretto d’arte; la Berlino vintage delle minuscole vetrine del Mauerpark, la Berlino di fiume, tra battelli e beach bar. Una full immersion metropolitana tutta da vivere, accessibile ed economica, è quella che viene raccontata da «I viaggi del Sole» da oggi in edicola. Il mensile del Sole 24 Ore dedicato ai viaggi consiglia anche dove dormire a Berlino, piantando magari le tende in città, nel senso letterale del termine. Il mensile del Sole che trasforma ogni viaggio in un’esperienza unica è disponibile anche su iPad. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA IN CONTROTENDENZA La cultura non va in crisi e crea lavoro In tempo di crisi, la cultura paga. Le imprese impegnate sul fronte della cultura, quest’anno, ha rilevato una indagine Excelsior, di Unioncamere e ministero del Lavoro presentataieriaRimini,prevedonodiassumere32.250addetti. Negli anni "neri" tali aziende hanno mostrato tenuta occupazionale, visto che tra il 2007 e il 2011 hanno creato 55mila posti di lavoro (crescita media annua +0,8%), a fronte di una flessione media dello 0,4% dell’intera economia nazionale nello stesso periodo. Di questi 32.250 nuovi posti 22.880 sono non stagionali e 9.370 stagionali, pari al 5,6% del totale delle assunzioni che verranno realizzate dalle impresedi industria e servizi.Un dato di controtendenza che si manifesta anche quest’anno: pur arretrando sotto i colpi dellacongiuntura(-0,7%ilsaldo occupazionale, pari a -4.900 dipendenti rispetto al 2011), le imprese della cultura evidenziano una maggiore resistenza rispetto al complesso dellealtreimprese,lacuioccupazione è prevista in diminuzione dell’1,2% corrispondente a un saldo di 125.600 dipendenti in meno rispetto al 2011. Dietro l’innalzamento del fabbisogno occupazionale risiede, soprattutto, un’elevata attenzioneneiconfrontideltitolo di studio, che si traduce in un’ampia richiesta di laureati. Assunzioni previste x % di difficile reperimento Lombardia Trentino Alto Adige 22.850 16,3 Valle d’Aosta 1.010 7.380 7,8 Friuli Venezia Giulia 21,7 3.640 35,7 Veneto 14,9 14.670 Piemonte 19,2 10.290 Emilia Romagna 12,7 17.110 Marche Liguria 4.280 12,5 3.930 11,8 Toscana Puglia 8.950 14,2 10,9 11.490 Umbria 1.660 14,1 Lazio 11.750 14,3 Abruzzo 4.170 17,4 Molise 580 15,8 Campania 12.590 11,7 Sardegna Calabria 6.860 12,2 16,8 5.090 Sicilia 9.120 Basilicata 9,8 1.430 9,0 NORD OVEST NORD EST CENTRO SUD E ISOLE TOTALE ITALIA 38.430 42.810 26.280 51.330 158.840 17,1 13,4 13,9 12,2 14,0 Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2012 Estate amara Trend positivo Ferragosto ok Viaggi organizzati in frenata per il boom del fai-da-te Il traghetto più caro scoraggia gli arrivi Il Salento recupera e in agosto fa sold out In Laguna arrivano brasiliani e russi Caterina Ruggi d’Aragona Berlino è pronta a stupire i turisti Cl. T. za scuola-lavoro, la diffusione di tirocini e stage per formare risorse più rapidamente impiegabili lì dove servono: nei settori e nei distretti più dinamici, legati alle tante filiere del made in Italy, alla cultura e alla qualità. E va sostenuta concretamente la riforma dell’apprendistato in chiave europea, realizzando un sistema stabile di certificazionedelle competenzeche, come in Germania – è questa la proposta che abbiamo avanzatoal Governo – faccia pernosulle camere di commercio, in modo da garantire un migliore raccordo tra esigenze delle imprese e competenze di chi è in cerca di un lavoro». L’Italia infatti può contare su un piccolo patrimonio di imprese competitive che va tutelato e promosso, ha aggiunto Dardanello. «E poi ha unimmenso patrimonio di vitalità imprenditoriale che è necessario valorizzare». Quellocheleimpresenonriescono a trovare sono soprattuttospecialistiinscienzematematiche, fisiche e naturali (sono di difficile reperimento il 46,3% delle 990 assunzioni previste nel terzo trimestre 2012). Ma anche dirigenti, tecnici in campo informatico, operai specializzatinelleindustrietessili(abbigliamentoecalzature)enelleattività metalmeccaniche ed elettromeccaniche. Ma ci sono anche ingegneri, architetti, operatori della cura estetica, insegnanti e altri tecnici dei servizi alle persone. E fa riflettere come in quest’ultimo caso la difficoltà di trovare il candidato giusto sia legata nel 40% dei casi a una preparazione inadeguata della risorsa selezionata, a ulteriore conferma come sia fondamentale che scuola e mondo del lavoro ritrovino, e in fretta, quel "link" che in alcuni settori manca ormai da troppo tempo. Le assunzioni previste nel complesso. Valori assoluti e percentuale Vacanze. La consuetudine a scegliere da soli attraverso internet spiazza i tour operator L’Astoi rileva una flessione generalizzata del 15 per cento I VIAGGI DEL SOLE colmare questo gap». Scorrendo i dati Unioncamere (gli ultimi disponibili) si scopre che nell’industria i posti di lavoro che si fa fatica a coprire sono 6.940, di cui 1.600 nel settore delle costruzioni (e appena 140 nelle cosiddette public utilities, energia, gas, acqua, ambiente). Nei servizi invece le assunzioni "considerate difficili" sono 15.270. Nelle aziende sotto i 50 dipendenti sono "introvabili" 13.630 profili, che scendono a 6.420 unità nelle aziende più grandi (con oltre 250 dipendenti), e a 2.160 nelle imprese da 50 a 249 addetti. In Piemonte su 10.290 assunzioniprevistetraluglioesettembre prossimo, il 19,2% è "di difficile reperimento", in Lombardia su 22.850, il 16,3%, nel Lazio, su 11.750, il 14,3%, in Campania, su 12.590, l’11,7% sono posti che probabilmente non verranno mai ricoperti. In Friuli Venezia Giulia si sale al 21,7% (su 3.640 assunzioniprevistenelterzotrimestre2012), inToscanasiscende al 14,2% (su 8.950 nuovi posti offerti).InSiciliasiviaggiaintorno al 10% (9,8% per la precisione), mentre in Calabria si arriva al 16,8% (praticamente una su sei, se si considerano che sono previste5.090assunzioninelperiodo di riferimento). Si tratta di un spreco di risorse (umane) incredibile, frutto anche di uno scarso connubio tra formazione e mondo della scuola. «La trappola in cui molti giovani cadono, il più delle volte, si apre subito dopola conclusione del ciclo scolastico – ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello –, quando ci si accorge che la preparazione ricevuta non coincide con le attese delle imprese». E per rimediare a questa situazione, ha aggiunto Dardanello, «è indispensabile favorire i percorsi di alternan- La mappa dei lavori «difficili» Un’estate decisamente all’ultimo minuto. E in sordina. La consuetudine al fai-da-te, veicolato da internet, parallelamente alla contrazione dei consumi, ha messo in crisi i viaggi organizzati. Vince il Mediterraneo, con il giusto compromesso qualità-prezzo. Resiste l’extra-lusso, ma per una clientela più esigente, alla ricerca di mete esotiche, per una vacanza "completa" (mare, cultura, tradizioni locali), anche se più breve. «La durata media - sottolinea il Coo di Kuoni Italia Stefano Cerrato - si è ridotta da tre a due settimane». Nardo Fillippetti, presidente dell’associazione di categoria Astoi e di Eden Viaggi, rileva un calo generalizzato del 15% per il mercato dei tour operator. «La tendenza dell’estate conferma leprevisioni:una granderichiesta di prenotazioni all’ultimo minuto, per tutti i segmenti di viaggio, e una spesa media inferiore del 10-15% sul lungo raggio,edel30%sulcorto»,aggiungeildirettoregeneralediHotelplan Italia Marco Cisini. «La complessità di quest’estate, all’insegna del climadisfiduciaeincertezzagenerato dalla crisi economica, del last minute e dello spostamento di partedelle prenotazioni su settembre, non consente ancoraditracciareunbilanciodefinitivo. Recenti indagini parlano dialmeno 6 italiani su 10 rimasti in Italia ma ciò, complice la crisi, non ha certamente portato un incremento del turismo domestico». Tutt’altro. La più sofferente è la Sardegna. E in tutta la penisola i bilanci degli operatori turistici sono in rosso, con qualche eccezione in Puglia, Campania, riviera romagnola. «Il prossimo rischio è un buco significativo in Sicilia - dice il presidente di Federviaggio LucaPatanè-comeimpattonegativo della crisi di Windjet, a cui gli operatori avevano affidato unabuonaquotadiprogrammazione. Anche grazie ai voli low cost di Windjet, infatti, la Sicilia ha avuto negli ultimi anni appeal crescente per i turisti stranieri. È quindi urgente sistemare il trasporto aereo». Mete preferite dagli italiani, per l’estate 2012, la Spagna (Maiorca, Minorca, Ibiza, Formentera), la Grecia (Corfù, Creta, Rodi, Kos, Mykonos), la Croazia,l’Egitto(MarRosso)e laTunisia.«Meno costosee piùfacilmente raggiungibili - commentaFilippetti-, sonocaratterizzatedasempredaunbuonrapporto qualità-prezzo, e sono state probabilmente più attente a mettere in campo tempestivamentestrategie utiliatamponare il più che previsto calo dei flussi turistici, facilitando il lavoro degli operatori». Patanè di Federviaggio, sottolinea la crescita di Egitto (+30%) e Tunisia (+70%), «che hanno beneficiatodiunamaggiorestabilitàpolitica, rispetto all’anno scorso, e di prezzi piuttosto bassi: da 500 a800euroapersonaperunasettimanadi vacanza»,dice.Increscita di circa il 10% Tanzania, Kenya e Zanzibar, mentre le Maldive calano del 20% circa. «Ha decisamente deluso anche la Turchia - aggiunge Cisini di Hotelplan - non tanto per i viaggi itineranti, quanto per le location balneari. Sempre trainanti per il mercato dei viaggi organizzati sono invece Stati Uniti,CaraibiePolinesiaperfettamenteinlineaconleaspettative. Interessante, poi, l’ottimismo per l’estremo Oriente». «Nel contesto di una flessione delle vacanze organizzate che potrà anche superare il 20% - sottolinea il Coo di Kuoni Italia Stefano Cerrato - resiste meglio il lungo raggio (-10%)». Che, però, ha richiesto maggiori sforzi agli operatori. «Si è evidenziata l’importanza di essere Le modalità L’organizzazione della vacanza. In % 2002 2012 Organizzo tutto da solo 64,3 71,1 Mi informo/prenoto sui siti internet 6,7 21,4 Mi affido all'agenzia viaggi 21,5 4,7 In agenzia, ma acquisto solo il viaggio 5,1 1,6 In agenzia acquisto solo il soggiorno 2,1 0,4 Altro 0,3 0,8 Fonte: Trademark versatili a una domanda sottodata», dice Cisini. «Abbiamo messo in campo il migliore rapporto qualità-prezzo, riducendo l’offerta di voli charter», aggiunge Cerrato. Cresce a doppia cifra il segmento premium, che per Kuoni Italia corrisponde alla collezione "Emozioni". La novità?«Una richiesta diffusa di mete insolite e di nicchia, come l’Oman, piuttosto che Dubai o Adu Dhabi (in generale, gli Emirati Arabi registrano per Kuoni una crescita del 15%), ma anche Israele, Iran, Giordania (oltre +20%), Mongolia, Uzbekistan (+20%), Indocina (+30%), Indonesia (+40%), dove convivono aspetti naturali, archeologici, culturali e etnici», dice Cerrato. «Una clientela sempre più sofisticata - spiega - non si accontenta del solo mare, ma chiede una vacanza itinerante che permetta, anche grazie agli ottimi collegamenti aerei che abbattono i tempi morti e la necessità di stop-over, di vedere posti diversi tra loro (ad esempio Nord America e Polinesia, Oceano Indiano e Emirati Arabi, Peru e Isola di Pasqua, o Sud America),nel rispetto della giusta stagionalità. Una tendenza che trova riscontro anche nelle preferenze di alloggio: non un lusso ostentato, ma soluzioni cherispecchino le tradizioni locali. D’altronde, il valore aggiunto dei tour operator è proprio la capacità di assecondare tutti questi desideri». Il turista medio che sceglie il viaggioorganizzatoha35-50anni,profilo professionale medioalto, è in coppia, talvolta con un bambino. «Quest’estate ha speso da 4.500 a 6mila euro a coppia, eccetto le più costose Australia e Polinesia, da 7mila a 9mila euro», rileva Cerrato di Kuoni Italia. © RIPRODUZIONE RISERVATA PUGLIA SARDEGNA InSardegna estate amara per tutti. «Il caro traghetti ha comportato una riduzione di passeggeri tra il 15 e il 30 per cento – dice il presidente Astoi Nardo Filippetti –. E nonèstatol’unicofattorescatenante della crisi di una meta che, per definizione, non è mai stata low cost». Forte calo anche sulle spiagge (-30%) enelladiportistica, dove hanno agito almeno tre fattori: le tasse sul lusso, i controlli della finanza e il limite di mille euro sulle spese in contanti. Questa la scritta sul porto di Bonifacio: "Merci, italiens". «Il grosso recupero non c’è stato neanche a ferragosto – aggiunge il presidente degli albergatori aderenti a Confindustria Giorgio Macciocu – e ovunque l’occupazione alberghiera si è fermata al 70-80%». Non manca l’autocritica. «Stanno lavorando meglio le strutture nuove, o rinnovate, con ottimi servizi e uno zoccolo duro di clientela. Purtroppo, la burocrazia e le tasse hanno ostacolato la ristrutturazione e il potenziamento – ad esempio la creazione di beauty farm – di strutture di 40-50 anni fa. Non chiediamo nuovi alberghi, ma alberghi nuovi», dice Macciocu. Le speranze ora sono sugli stranieri, statunitensi, russi e scandinavi in particolare. «Aspettiamo flussi sempre più significativi, grazie ai collegamentiaereilowcost–sottolinea Macciocu – che consentono di spendere un terzo della navigazione dall’Italia con un’ora di volo». VENETO In grande ripresa la Puglia. «In attesa del consuntivo, registriamo l’ottima performance del Salento e di tutta la regione – dice il presidente di Federviaggio Luca Patanè –, con una buona crescita nei villaggi oltre che nelle masserie». «Aferragostosiamoriusciti a ottenere il recupero che tutti aspettavamo – riferisce il presidente di Federalberghi Lecce Raffaele De Santis –confermando,quasi,inumeri dell’anno scorso». In Puglia l’estate si era aperta con una flessione del 15% di presenze nel balneare, e del 10% in città d’arte come Lecce. Dopo la prima settimana di agosto ancora in difficoltà, ferragosto ha portato, "quasi", al sold-out. In Salento tira un vento favorevole. «Nella settimana centrale di agosto abbiamo avuto il pienone dappertutto: nelle masserie del Fasano, a Gallipoli, a Ostuni, a Otranto, aSantaMariadiLeuca.Maancheper le ultimedue settimanedelmeseeperlaprimametà di settembre la tendenza sembra positiva». In forte ascesa i campeggi, i villaggi, gli agriturismi, le seconde case e le case vacanza. «Ovunque,sonopienele areeattrezzate per i camper – commenta De Santis – ma anche, ad esempio, i resort di mille posti come il nostro. Dopo il caosdiferragosto,finoafinesettembre si potrà godere di vacanze meravigliose a metà prezzo,rispettoallaspesamedia di 80 euro per la mezza pensione a ferragosto». Ferragosto a Venezia: c’è il pienone, ma i conti non tornano. I turisti sono riusciti a non rinunciare al lusso di festeggiare l’estate nella perla della laguna, ottenendo prezzi vantaggiosi. Gli albergatori, infatti, per captare prenotazioni hanno rivisto i listini. «A metà di un’estate sostanzialmente alla pari con l’anno scorso – dice il presidente degli albergatori Marco Michielli – a ferragosto Venezia ha segnato una lieve flessione. Il dato allarmante, però, è che sono state vendute a 130/140 euro le camere che fino a un anno fa costavano 250 euro». Persino la Serenissima fa i conti con la crisi, e ha fatto fatica anche a ferragosto. «In termini di flussi – commenta Michielli – è tra le città d’arte con la migliore tenuta. Ma il fatturato sarà ben più magro del passato». A salvare Venezia sono gli stranieri. «La sua clientela è la piùuniversalechecisia.Ferragosto 2012 sarà ricordato per i sudamericani, brasiliani in particolare, – sottolinea – che, sebbene per numeri ancora piccoli, hanno mostrato una crescita significativa, così come i russi. Si è poi confermata la forte presenza di tedeschi, e nordeuropeiingenerale,mentre gli statunitensi sono stati penalizzati dal dollaro. Però Venezia è solo una tappa del gran tour. Gli stranieri si sono fermatiper2-3notti».Ferragosto durapoco. Per fortuna,per i sudamericani è ancora il momento ideale per visitare l’Italia.Tra poco,poi, occhi puntati alla Mostra del Cinema. C. R. d’A. C.R.d’A. C. R. d’A. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA