Giornalino 1 numero

Transcript

Giornalino 1 numero
THE DARK SIDE
OF PIERALLI
SUPER INTERVISTA AL PRESIDE!!!
Tutto quello che
c’è da sapere sul
nuovo preside del
Pieralli.
Dalla sua adole-
“Ragazzi, studiate,
perché studiare è bello…” AH! AH! AH!
VOTA IL PERSONAGGIO DEL 2007
BENIGNI
MUSICA
GRILLO
CINEMA
MONTEZEMOLO
MODA
A voi la scelta
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
BENE E
BENVENUTI
AL PIERALLI : I TERMOSIFONI CHE NON FUNZIONANO
ESCLUSIVO: LE OPINIONI DEL PROF FRULLANI!!!
THE DARK SIDE OF PIERALLI...IL
GIORNALE CHE NON PIACE
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Ragazzi e ragazze!!!
Un saluto speciale da parte di tutta la redazione e visto che questo è il
primo numero ci dilungheremo un po’ con l’editoriale (non pensiate che
gli argomenti da trattare siano pochi!)
Questo è “The dark side of Pieralli” il nuovo giornalino d’istituto che
“rinasce” dalle sfortunate ceneri de “l’urlo” che nel 2005 ha debuttato
risquotendo inizialmente un buon successo, ma che per un motivo o per
l’altro è stato debuttato nel vero senso della parola…lo hanno proprio
debuttato via nel cassonetto dei rifiuti.
Tuttavia, rileggendo più e più volte quell’unica copia rimasta superstite
dal trattamento che rivolge la Gesenu alla mondezza indifferenziata, ci
siamo accorti che, in sostanza, le idee erano buone e che sia stato un
vero e proprio peccato non coltivare la passione per il giornalismo fino
in fondo.
Messi da parte i malinconici sguardi al passato e asciugate le interminabili lacrime che ci hanno fatto rovinare una tastiera per computer nuova
dal valore di 36 euro, abbiamo deciso di rinnovare radicalmente il modo
di fare informazione. Per questo se andrete avanti nella lettura avrete
l’opportunità di accorgervi che non tutti gli articoli presentano la classica impostazione giornalistica o quel distacco nello stile che in una scuola non c’entra niente. L’oggettività dei punti di vista viaggia parallela alla soggettività degli stili personali.
Non si deve pensare che abbiamo fatto di un giornale scolastico la valvola di sfogo dei nostri sentimenti, il fatto è che ci siamo appassionati
ed innamorati di ogni singolo articolo che abbiamo scritto. In altre parole si potrebbe dire che ci abbiamo messo il cuore, ci siamo “svenati”
per elaborare il meglio (se controllate con attenzione riuscite a scorgere
le gocce del nostro sangue).
Dobbiamo ammettere che ancora non siamo arrivati al traguardo finale,
quello di avere un giornale che esce con regolarità tutti i mesi, anche se
ci stiamo provando e magari, con un po’ di fortuna, ci si può anche riuscire.
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La cosa più importante è che da questi fogli di carta emergano i punti di
vista degli studenti e che se ci dovessero essere dei problemi relativi alla
scuola (ma anche riguardo l’attualità) saremo felici di farci portavoce degli eventuali disagi. Per esempio, in questo numero abbiamo un articolo
esclusivo sui termosifoni che non funzionano come si deve. Nel mese di
dicembre ci è capitato di “bubbolare” e di battere i denti dal freddo tanto
che alcuni degli studenti, come regalo da Babbo Natale hanno chiesto una protesi dentaria (una dentiera) nuova di zecca, simile a quella che si
è comprata ultimamente mia nonna spendendo quasi 2mila euro. A differenza, siamo pronti a scommettere che nel mese di aprile, complice
l’innalzamento delle temperature, si dovrà viaggiare lungo alcuni corridoi
in bikini (…) per colpa dei termosifoni che spareranno a mille. Vi devo informare che un’equipe di scienziati americani provenienti dal centro di
ricerca fisio-biologica di Boston verrà contattata qual’ora tale problema
non dovesse essere risolto per condurre nuovi esperimenti sul rapporto
di corrispondenza che c’è tra le diversità del clima ed i provvedimenti
che il cervello umano è in grado di prendere senza subire lesioni di alcun
tipo.
Ovviamente questa è una cavolata ma è servita per farvi comprendere il
modo con il quale intendiamo agire: usare correttamente la lingua italiana e trasformare la solita informazione pallosa monotona e vomitevole
in un modo di commentare le cose in chiave ironica, comica e demenziale…senza far però disinformazione…quella la fanno i telegiornali, sono dei
maestri in questo campo.
Nel ribadire il fatto che tutti noi siamo importanti in quanto siamo unici,
inimitabili ed irripetibili nel nostro genere, nessuno escluso, vi segnaliamo per questo mese una rubrica speciale.
Stiamo parlando di Bene e benvenuti, che se non dovesse essere censurata…(chi se ne frega…al diavolo le censure…) rappresenterebbe il cuore
del giornalino e del modo che vorremmo usare per raccontarvi la realtà.
Purtroppo la vita è breve e densa di brutti avvenimenti. Alcune volte
consideriamo ogni piccolo pretesto quello “giusto” per fare una guerra,
per prendere delle arrabbiature o per star male e non pensiamo al fatto
che se si partisse la mattina da casa con il sorriso in bocca pensando positivo si riuscirebbero ad oltrepassare in modo migliore tutti gli ostacoli
della giornata, senza rientrare alla sera nelle nostre case distrutti ed infelici.
Bene e benvenuti rappresenta una benevola presa in giro che dovrebbe
essere accettata da tutti, anche perché raramente vengono fatti nomi…
quindi: non toglieteci Bene e benvenuti.
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Ah! Mi stavo scordando di dirvi che l’autore o gli autori sono anonimi anche se ci consideriamo un po’ tutti gli artefici di tale porcheria e che lo
spunto è stato preso da una famosa trasmissione radiofonica…non posso
fare pubblicità ma chi la ascolta mi avrà capito. Non vi preoccupate, non
è un plagio…abbiamo cambiato i contenuti.
Nella speranza che siate ancora svegli alzatevi in piedi, andate davanti al
primo specchio che trovate (anche se siete in un luogo pubblico), fate un
bell’urlo e…cominciate a leggere “The dark side of Pieralli”!!!
Avvertenze e controindicazioni:
questo prodotto si sfoglia con le mani senza strapparne i contenuti, va
letto da sinistra verso destra, dall’alto verso il basso, con un briciolo di
fantasia. Non bruciare o disperdere nell’ambiente.
…BUONA LETTURA…
…uh! Che editoriale!
Giovanni: -Dai, Tiziano, andamose a fa un caffè che so’ stanco!Tiziano: –Va bene! Però pago io!Giovanni: –No, dai! Non ti devi disturbare! Mmmm…è che ho dimenticato
i soldi a casa…grazie, paga tu!Tiziano: –E ti pareva!!!-
Giovanni Marcucci
Tiziano Scricciolo
Giovanni: -Oh! Però non è giusto! il computer il cognome “Scricciolo” lo riconosce mentre il mio cognome no, sono uno sfigato!!!-
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THE DARK SIDE OF PIERALLI
GLI SCEM(P)I
D’ITALIA
GIOVANNI MARCUCCI 4L
Forse non tutti si
ricorderanno, ma
qualche mese fa un
brutto episodio di
cronaca nera si presenta nelle pagine
dei nostri quotidiani nazionali.
con gli amici, la rileggi, ma dopo una
settimana non se la
ricorda più nessuno.
Ebbene, è proprio
quello che è successo a questa brutta
vicenda. Ma ad un
tratto, in un giorno
Il rumeno Marco
acquoso di novemAhmetovic, nella
bre, gli italiani hannotte fra il 22 ed il
23 aprile scorso, in- no dovuto ascoltare
su tutti i telegiornaveste ed uccide
quattro giovani do- li una clamorosa
po essersi messo al- riapertura del caso.
Marco Ahmetovic,
la guida in stato di
agli arresti domiciebbrezza. La notizia rimane salda per liari in una lussuoalcuni giorni, ripor- sissima villa sul
tando alla luce temi lungomare, viene
contattato da un
di discriminazione
razziale da una par- certo Alessio Sunte, e problemi di in- das, un sedicente
manager, che sostietegrazione
ne di essere in condall’altra, dividentatto con il rumeno
do a tratti
l’opinione pubblica. e di aver deciso di
Ma si sa, la cronaca pubblicare una linenera è così. Arriva, a di abbigliamento
e di gadget firmata
la leggi, la discuti
Marco Ahmetovic!!!
Sembra che sia arrivato nelle loro mani
un cachet di circa
350.000 € per realizzare e sponsorizzare
tali articoli che saranno disponibili
via internet a partire dal 2008. A questo scandalo si aggiunge l’interesse di
innumerevoli discoteche italiane vogliose di ospitare il
duo SundasAhmetovic e non si
sa ancora per quale
fine. Alessio Sundas
è stato contatto telefonicamente dalla
trasmissione radiofonica “Lo zoo di
105” in onda su
Radio 105. I conducenti del programma hanno tentato
di avere chiarimenti
riguardo la notizia,
ricevendo in risposta da Sundas solamente un sacco di
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scuse inutili e incerti tentativi di falso
perbenismo. Marco
Mazzoli, conduttore
principale del programma, dopo appena 7 minuti di
chiamata, si è rifiutato di portare avanti tale conversazione, insultando
pesantemente Sundas e riattaccando
prepotentemente il
telefono, dicendo:
“Ospitare o dare peso alle sue pazzie in
una qualsiasi trasmissione è allucinante. Noi di Radio
105 non intendiamo
fare pubblicità occulta, oh, è per questo che sbatto il telefono in faccia dicendo che persone
come lei distruggono il nostro bel paese. Sei una merda…
vaffanculo!!!!” Il
trattamento rivolto
da Mazzoli è sicuramente pesante e discutibile, ma non si
riesce ad ottenere
qualcosa senza
sbattere i pugni sul
tavolo. Quello che è
veramente scanda-
loso è che nessun
politico o personaggio autorevole si sia
interrelato
all’accaduto, lasciando mano libera
a Sundas. E se i genitori delle vittime
dovessero vedere
per strada gente che
indossa jeans sponsorizzati Ahmetovic?? È proprio vero che casi come
questo non ci fanno
fare belle figure nei
confronti degli altri
paesi e, cosa ancora
più grave, riaccendono vecchi focolai
razzisti, dei quali
l’Italia non ha proprio bisogno. Si dice
spesso che nella nostra bella penisola
se non ci “scappa il
morto“ non vengono presi provvedimenti. Non è vero!!!
Qui ci sono
“scappati” 4 morti
e le cose sono peggiorate!!! A voi le
conclusioni.
Firma anche tu la
petizione per fermare Sundas!
http://www.petition
online.com/0710197
7/petition.html,
puoi accedere dal
sito
www.marcomazzol
i.it
Giovanni Marcucci
(4L)
LO SAPEVATE CHE…
NEL DESERTO DEL SAHARA NON
CICI SONO
NE’ CABINE
NE’ OMBRELLONI
PERCHE E’
SPIAGGIA LIBERA...
7
Frat elli e sorelle!!!
Sono t orniat o… i l vost ro dj guru di t endenza è qui…
DJ PI NO MASTER FLASH
Siam o pront i? Andiam o…
SE ANCHE TU… usi l ’aereo del president e delle
Repubblic a per andare a Monza a vedere il Gran
Prem io di Form ula 1 c on t uo f iglio e c on am ic i… spendi
50m ila euro dei c ont ribuent i… m a dopo lo sc andalo su
t ut t i i giornali c om e al solit o la not izia f i nisc e nel
dim ent ic at oio e nessuno fa m ai nient e per c am biare le
c ose… BRIAVI ! Com pl im ent i! Fac c iam oc i ric onosc ere
davant i a t ut t o il m ondo!
MINISTRO!!! Tu non sei dei nost ri !
SE ANCHE TU… Pensi c he Mart in Lut ero, Mart in Lut her
K ing e il m art inpesc at ore siano la st essa persona… e
solo all’ora di filosof ia c om prendi la dif f erenza f ra i t re
personaggi…
BRI AVO! BENVEGNUTO!
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SE ANCHE TU... sei l’autore di “Bene e Benvenuti” del giornalino, ma non hai il coraggio di scrivere il tuo nome…
BRIAVO!!!!! BENVEGNUTO!!! SEI DEI NOSTRI!!!
ANZI… SONO IO!!!!!!
SE ANCHE TU… chatti tutta la notte con una bella topa, le
dici frasi sdolcinate,che sei ricco e che tua nonna ha 2 milioni di euro in banca, ma quando vi andate ad incontrare ti
trovi davanti tuo nonno che è entrato in una gay-chat!!
BRIAVO!!!! CHE FIGURA DI FANGO!!! BENVEGNUTO!!! SEI
DEI NOSTRI!!!
SE ANCHE TU… fai l’assemblea d’istituto e… NO! NO!
SCRICCIOLO!!! NON MI PIACCHIARE!!! NON MI PICCHIUARE!! AHIA!! NO! NOOOO!!!! TIZIANO!! NON MI UCCIDERE AAAAAAAHHHH!! BANG! BANG!!
SE ANCHE TU… sei un docente di scuola superiore… becchi ogni mese un buono stipendio… a scuola ci vieni un
giorno sì e tre no… vuoi il giorno libero di giovedì perché
tutti gli altri prof hanno il giorno libero di giovedì...
causi un grosso ritardo per gli orari definitivi ed un esaurimento nervoso al preside che tutti i giorni è incavolato nero… e per colpa tua!! BRIAVO!! BENVEGNUTO!!! TU NON
SARAI MAI DEI NOSTRI!!!
SE ANCHE TU… appena prenderai fra le mani questo
giornalino ti metterai a correggere tutti gli errori…
BRIAVO!! SIGNOR ULTRA-SUPER-MEGA POTENTE-SUA
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SCORSIPA BENVEGNUTO!!!
LEI è DEI NOSTRI!!!
SE ANCHE TU… entri in classe ad insegnare la tua materia… ma
non riesci ad esprimerti al meglio perché il libro fa schifo e non lo
fai utilizzare… BRIAVO!!! BENVEGNUTO!! La domanda è una sola
caro prof… se il libro non piace nemmeno a te… ma che AUZ ce lo
avete fatto comprare a fare???
SE ANCHE TU… entri in classe predicando il benedetto “Treccani”
di italiano, sai a memoria tutte le pagine del dizionario ma poi dici
che l’America è stata scoperta nel 1494, stesso anno della nascita
di Ariosto, quando invece Ariosto è nato nel 1506 e l’America è stata scoperta nel 1492… la domanda è... MA CHE CA**O è SUCCESSO NEL 1494??
BRIAVO!!! NON MI FAR DIRE CHI SEI!!! BENVENGUTO!! TU NON SEI
DEI NOSTRI!!!
Lo sapevate che l’ape Maya era Azteca?
Lo sapeavate che i buoni del tesoro si sono screditati in discreti
del tesoro?
Lo sapevate che i professori che “si dimenticano” di firmare il registro sono in realtà latitanti?
Lo sapevate che questo giornale fa schifo?
Lo sapevate che il nostro Preside ha 15 anni?
Lo sapevate che gli italiani votano il politico che odiano di meno?
Lo sapevate che nella cantina di mio nonno c’è Bin Laden?
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PIERALLI: SCUOLA O RISERVA NATURALE PER
PINGUINI?
Innanzitutto credo
sia necessario compiere un’analisi del
termine “calorifero”:
esso proviene dal latino e, come si può
notare, al sostantivo
“calorem” segue il
verbo “fero”, che significa “portare”;
pertanto, “portare
calore” (porgo le mie
scuse ai docenti di
latino se la traduzione non risultasse del
tutto corretta).
Il CALORIFERO,
volgarmente detto
“termosifone”, ha
infatti il preciso scopo di RISCALDARE
l’ambiente nel periodo invernale. Recentemente, invece,
all’Istituto Pieralli
gli studenti hanno
trovato un nuovo
modo di utilizzare il
termosifone, adibito
ora a mensola per
sciarpe e astucci, non
potendone chiaramente usufruire per
il suo scopo originario.
E chi ringraziare, se re con guanti, giacnon il buon cuore
che, cappelli, sciarpe
della Provincia?
e COPERTE DI PILE portate da casa.
A quanto pare la
suddetta ha deciso
di concedere
l’utilizzo della nostra scuola come riserva naturale per
la conservazione
della fauna polare.
Inoltre questo clima
variabile suscita il
disappunto degli
stessi professori, i
quali, tra una lezione e l’altra, a causa
dell’escursione termica che c’è tra le
Il Preside ha apprezzato il gesto al- classi più numerose,
truistico, tuttavia le classi più spopolaha ritenuto oppor- te e il corridoio (a
tuno far presente il volte più caldo delle
penoso sacrificio a classi stesse), rischiacui sono sottoposti no di contrarre raffreddori e influenze.
tutti gli studenti.
Aggirandosi per la La tremenda verità è
scuola, soprattutto che la maggior parte
per il corridoio
delle classi di questo
dell’ultimo piano, è istituto è costretta a
possibile assistere a fare lezione crepanscenette dei seguen- do letteralmente di
ti tipi: ragazzi bar- freddo, e il bello è
dati con pesanti
che, nonostante le
piumini stile omino lamentele e
della Michelin, con- l’evidente disagio, i
certi di denti battu- responsabili non si
ti per il freddo, e,
sforzano per miglionel caso del IV L,
rare la situazione. O,
alunni che in classe se lo fanno, i risultasono costretti a sta-
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punto, sembra che l’unica soluzione sia raddoppiare, se non triplicare, le lamentele
e i richiami.
Venire a scuola già di per sé non è gradevole, una delle poche consolazioni era che
almeno si stava al caldo, ma adesso ci hanno tolto pure quella!
I termosifoni CI SONO, ma sono pressoché inutili, quindi da dopo la ricreazione in
poi ci dobbiamo tenere i pinguini ballerini di Mary Poppins nelle classi che fanno il
tip-tap.
Se dalle dieci in poi i CALORIFERI si cominciano gradualmente a raffreddare, noi
come ci dovremmo riscaldare? Con le coccole?!
La Provincia deve aver frainteso, evidentemente non ci siamo spiegati. Poiché non
abbiamo carenze affettive, se il messaggio non è chiaro vediamo di chiarirlo: quello
di cui abbiamo bisogno non è calore UMANO, ma CALORE. Punto.
ROSA DE PIETRO 4L
THE DARK SIDE OF PIERALLI…
IL GIORNALE CHE NON PIACE!!!
LO SAPEVATE CHE…
CON LA NUOVA RIFORMA DELLA SCUOLA, LO
PIU’ DIFFUSO SARA’ IL PUGILATO???
SPORT
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ALLA RICERCA DI EMO:
EMO MUSICA E MODA O MODO DI ESSERE
Frangia messa a lato, lunga fino
a coprire un occhio, pantaloni
neri, per alcuni anche piercing,
predominio dell’abbinamento
dei colori bianco-nero, rossonero, viola-nero, blu-nero, motivi a scacchi o a quadretti, trucco
rosso-nero per i maschi e blunero per le femmine: ecco lo stile
emo.
Ma questo stile, si ferma veramente solo a un modo superficiale di vestirsi e truccarsi o è
qualcosa di più?
Per rispondere a questa e ad
altre domande, abbiamo intervistato un campione di dieci Emo
della zona di Perugia, in una
fascia di età compresa tra i 15 e i
17 anni.
Innanzi tutto, Emo è
l’abbreviazione di Emotional
(“emotivo”, “emozionale”). Nasce all’inizio degli anni ’90 come
genere musicale, ma verso la
fine del decennio “sparisce” per
poi riapparire negli anni successivi non solo come genere musicale, ma anche come modo di
essere, collegato anche a un abbigliamento particolare, perché
è proprio attraverso quello che
indossano che gli Emo vogliono
esprimere quello che hanno dentro.
secondo il quale tutti gli
Emo si tagliano le vene o
comunque cercano di procurarsi sofferenza fisica e, nel
peggiore dei casi, mirano al
suicidio. E’ vero, esistono
Emo del genere, ma rappresentano solo una minoranza
di loro e prendono il nome di
Poser. In più c’è da chiedersi: quante persone non-Emo
arrivano a compiere questi
gesti estremi soprattutto al
giorno d’oggi?
Noi abbiamo chiesto loro
quali sono le reazioni agli
insulti e ai pregiudizi che
sono costretti a subire ogni
giorno: ci hanno risposto
che non danno troppo peso
a queste persone che li insultano, perché è solo segno di
ignoranza e di superficialità.
Abbiamo anche provato a
intervistare un non-Emo
che esce quasi sempre con
un gruppo di ragazzi Emo:
ci ha detto che esce con loro
perché li ammira come persone, considerandoli coraggiosi perché capaci di andare contro i giudizi (e i pregiudizi) della stragrande
maggioranza delle persone e
di quella dei genitori, che
Per questi ragazzi infatti essere
non sempre approvano queEmo significa assumere uno stile
sta scelta di vita.
di vita diverso da tutti gli altri,
secondo il quale tutte le emozio- Gli abbiamo anche chiesto
ni (e non solo la tristezza, come se diventerebbe mai Emo, e
la maggior parte delle persone
ci ha risposto che per ora
erroneamente pensa) vengono
rimane nel suo stile ma, se
prese in considerazione in un
un giorno dovesse scegliere
modo più profondo, per viverle di cambiare stile di vita,
quindi in una maniera più inten- indubbiamente sceglierebbe
sa, andando contro ad ogni for- di essere un Emo.
ma di superficialità.
Ognuno ha il suo stile e ad
Purtroppo però, a causa
ognuno di noi piace essere
dell’ignoranza sul vero significa- come si sente: perché gli
to di questo stile, moltissime
Emo non possono esprimere
persone giudicano male i ragazzi ciò che hanno dentro senza
che hanno questo modo di esse- essere subito giudicati e inre, per non parlare del “mito”
sultati?Perchè portiamo
rispetto alla maggior parte delle
persone ma non a loro?
Con questo concludiamo. Speriamo che riusciate a vedere
questi ragazzi come li abbiamo
visti noi: uguali agli altri.
Curiosità e Osservazioni:
Alcuni dei gruppi più ascoltati sono:
From autumn to ashes
With the broken wings
Jimmy eat world
Alexis on fire
Bullet for my Valentine
My Chemical Romance
Silverstane
From first to last
La maggior parte di loro è
cristiana/cattolica o atea.
Se dovessero cambiare qualcosa di questa società, eliminerebbero la superficialità e il fanatismo.
Alcune persone sembrano
Emo per il modo di vestire, ma
in realtà imitano solo lo stile
senza capirne il significato.
La frangia serve ad alcuni per
coprire il viso per l’insicurezza e
per nascondere le loro paure, in
quanto gli occhi vengono considerati lo specchio dell’anima.
All’apparenza sembrano tutti
uguali ma in realtà hanno personalità e ideali diversi fra di
loro.
I primi contatti con questo
stile di vita Emo lo hanno avuto prevalentemente tramite
amici.
Non escono solo tra di loro
ma si inseriscono bene anche in
altri gruppi non Emo.
Lucilla “Lizzy” Peroni e Lidia
Martinelli feat. Sara Marzaban,
Kledita Ademi & Raffaele Rotili “Raffo”
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A DICEMBRE SENZA ORARIO DEFINITIVO:
COM’ E’ POSSIBILE???
Le vacanze di Natale sono passate, ma fino a un mese fa c’era ancora qualcuno che si preoccupava
dell’orario della scuola. Esiste una commissione formata da alcuni nostri professori, tra cui il vicepreside Ratini e le professoresse Pagana, Migliorati e Ricci, volta a revisionare l’orario provvisorio progettato dal computer. Quest’ anno l’orario è cambiato almeno cinque o sei volte, sia per motivi organizzativi
e didattici che per esigenze di alcuni professori.
La nostra scuola ha una struttura complessa e questo comporta la difficoltà di organizzare un orario
che rispetti le esigenze di tutti; ne elenchiamo alcune:
diverse compresenze, di cui alcune variabili durante l’anno;
un orario flessibile per alcune classi (le Scienze Sociali con le opzioni sulla terza lingua, sull’ora in
più di inglese nel corso A e sulle classi quarte per l’eliminazione del corso C);
una ventina di insegnanti con due o più scuole;
palestre esterne (che costringono ad orari ben definiti);
più supplenti su un’unica cattedra ……….
Bisogna sapere che la sede di Elce non ha palestre e gli alunni si devono spostare a orari precisi con dei
pullman forniti dalla Provincia.
Un altro problema sono i numerosi iscritti di quest’anno (siamo 884), risolvibilissimo, sostiene il dirigente scolastico, spostando l’intero triennio di Scienze della Formazione al Vittorio Emanuele, che è
fornito di aule attrezzate e palestre, anziché assegnando ai secondi la sede di Elce, fatto che comporta
che alcuni professori facciano avanti e indietro da una sede all’altra.
Neanche il computer era riuscito a trovare una soluzione accettabile.
Questa situazione implica che tutti facciano dei sacrifici, ma ci sono alcuni professori che si lamentano
delle troppe ore o del mancato rispetto della didattica (per esempio, del fatto che non si riesce a fare un
compito in due ore da 50’), o che vogliono quel particolare giorno della settimana libero.
Questi, e quelli elencati, sono i motivi per cui alcune classi hanno solo da un mese o poco più un orario
definitivo, e per cui esso è arrivato così tardi per tutti.
Il preside si è alquanto innervosito per le lamentele dei professori, ed è convinto che non si poteva trovare soluzione migliore in questo frangente.
Per il momento un orario accettabile è stato assegnato a tutte le classi, ma girano voci che alcuni professori continueranno a “combattere” per i loro diritti negati… o altrimenti detti, le loro necessità personali.
Ci si augura che rivedano le loro posizioni per la salvaguardia della pace di tutti!
Lo sapevate che…
Il mago Forrest è il fratello di
Forrest Gump???
AMATRA FERRERO
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INTERVISTA PRESIDE
:) :) :) :) :)
1) Dopo le scuole medie che istituto o liceo ha frequentato?
Ho frequentato il Liceo Scientifico “Galeazzo Alessi” di Perugia.
All’epoca, il Liceo si trovava in via della Viola e c’erano appena le tre sezioni A, B e C: la
prima di Tedesco, la seconda di Inglese e la terza di Francese. Alle medie, io avevo iniziato lo studio della lingua francese, così mi sono ritrovato nella sezione C. A dire il vero,
all’inizio mi avevano iscritto in B, poi però in C perché feci presente la mia esperienza di
lingua straniera.
2) E poi è andato all’università. Quale facoltà?
Dopo il Liceo, mi iscrissi alla facoltà di Matematica a Perugia. La scelta fu il risultato
di un mio convincimento: diventare un insegnante capace di far capire la matematica.
L’Università di Perugia aveva inaugurato la
facoltà di Matematica soltanto l’anno prima, nel 1965 (mi pare), eppure proprio in
quegli anni erano arrivati valenti professori
da Roma e da Firenze. In modo particolare,
di uno conservo tuttora un vivo ricordo.
Quel professore davanti ad una platea di
quasi trecento alunni si fermava e chiedeva
se avevamo capito. A volte la risposta era
no, ma lui dopo una battuta era in grado di
cambiare completamente strategia fino a
che tutti arrivavano alla meta. Sì, questo è il motivo che mi ha spinto verso lo studio della matematica e ancora oggi non sono pentito di averlo fatto.
3) Lei, da giovane, che tipo di studente era?
Sono stato uno studente timido e sensibile. Alcune discipline mi piacevano particolarmente, quelle dove si deve argomentare o congetturare: la filosofia, la matematica. In una parola l’arte della deduzione mi ha sempre affascinato.
4) È mai stato dal preside?
Sì, una volta fui invitato dal preside perché sua moglie, mia insegnante d’Italiano, voleva che lui mi conoscesse. Frequentavo la seconda classe… il preside fu gentile… Avevo
fatto un componimento in cui descrivevo le mie sensazioni sulla neve, l’incanto per gli
occhi stupiti di un bambino che osserva dalla finestra la trasformazione del paesaggio
che s’imbianca nel silenzioso vorticare dei fiocchi. Bah! Forse sono sempre stato
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paesaggio che s’imbianca nel silenzioso vorticare dei fiocchi. Bah! Forse sono sempre
stato un po’ poeta e creativo.
5) Ha mai lanciato un banco dalla finestra?
La violenza non mi appartiene, soprattutto se immotivata e gratuita, e ho sempre avuto un moto di sdegno per chi non rispetta le cose, le piante, gli animali e le persone.
6) La maggior parte degli studenti non conosce il processo attraverso il quale viene scelto un
preside, ce lo può illustrare brevemente?
In breve non è facile. In Italia tutto è molto complicato. Un corso-concorso che è durato due anni… la parte più bella è stato il corso. Fra le altre cose, una parte era on line.
Mi sono sentito uno scolaretto e mi sono appassionato a certe tecniche di apprendimento.
7) È il primo ruolo da dirigente scolastico che ricopre?
Sì.
8) Perché è stato scelto come preside del Pieralli?
In una graduatoria ho avuto modo di scegliere questa scuola. All’inizio che la scuola
fosse a Perugia è stato il motivo principale, e poi perché molti amici e insegnanti me ne
avevano parlato bene…
9) Ci sono state numerose voci sulle sue critiche al modo di truccarsi, ai piercing e
all’abbigliamento di studenti e studentesse. Quale pensa sia il modo consono di presentarsi
a scuola?
Sono una persona che dice quello che pensa, anche se in un modo tollerante. In merito
forse ho una visione antiquata e non mi sono fatto capire in quelle occasioni in cui mi
sono espresso. Per me il modo di vestirsi di alcuni studenti è un po’ un’esibizione e
qualche volta anche di gusto discutibile. Infondo però vestirsi ed esibirsi in un certo
modo è una forma di comunicazione. Soprattutto fra i giovani, serve a rafforzare la vostra identità nel gruppo dei pari. È un modo rassicurante per riconoscersi. Forse sarebbe opportuno far riflettere sul valore comunicativo e socializzante del vestire, e magari
si potrebbe studiare qualcosa in questo senso con il gruppo degli studenti rappresentanti d’istituto! Come vedete, tutto può diventare materia di studio! L’appartenenza ad
una comunità, come la scuola del Pieralli, dovrebbe però saldarsi intorno a certi valori
che oggi si dicono condivisi. In una parola, si dovrebbe capire da sé ciò che conviene in
un ambiente come la scuola, ma per fortuna certe osservazioni possono essere rivolte
solo verso una minoranza di studenti.
10) Cosa pensa di voler e poter fare per migliorare la nostra scuola?
È una domanda da un milione di euro! Non posso però esimermi dall’esprimere qualche
idea in proposito, anche se per me questo è un anno di osservazione, anzi è l’anno di
prova perché sono un preside “novello”.
Nell’ultimo quinquennio il Pieralli è cresciuto in numero di studenti e ha occupato un
16
posto di rilievo fra le istituzioni scolastiche della città. Dopo molte esperienze importanti
e arricchenti, è maturato fra i docenti il desiderio di ripensare l’offerta formativa, di modulare un potenziamento culturale, di investire ancora di più nei processi di apprendimento-insegnamento e di sostenere il protagonismo di voi ragazzi. C’è bisogno dell’aiuto
di voi ragazzi. Con voi si può inaugurare una stagione nella quale è possibile verificare e
valutare le azioni impostate, perché la nostra scuola è ricca di esperienze importanti quali stage, alternanza scuola-lavoro, scambi… È un patrimonio sulluale
quale dobbiamo fare leva per riscoprire il gusto di fare cultura, che è poi garantire a voi
giovani gli strumenti forti per affrontare il futuro. Non posso nascondere che ho un sogno particolare: fare in modo che gli studenti del Pieralli riscoprano l’importanza di
studiare matematica.
Si possono trovare nuove strategie per imparare a raccontare una bella storia comune?
Io spero proprio di sì attraverso l’edizione del giornale del Pieralli.
11) Vuole fare un augurio o vuole dare dei consigli agli studenti?
Mi riallaccio alla domanda di prima. Dovete imparare a essere più esigenti e coerenti,
perché si vince così l’idea superficiale dell’usa e getta. Dovete essere curiosi e capaci di
approfondire, di fare domande e di tentare risposte, perché è così che riuscirete ad interpretare il mondo. Dovete imparare quanto è importante lo studio e l’applicazione.
Pensate che fra i significati più belli di studio c’è passione. Vi vorrei studenti che con
“studiata” esperienza cominciano a frugare il mondo, la vita, …
Io credo a queste cose e sono convinto che molti di voi la pensano già così!
12) Visto che questa è la domanda numero 16…come si dice 16 in Inglese?
Sixteen.
13) Riuscirebbe a proseguire?
Seventeen, eigthteen, nineteen,… ora basta io ho studiato francese!!!
14) Per concludere in bellezza…ci dica una parolaccia☺
Vi sembra il caso? E poi esistono parolacce? Le parole più scabrose hanno un’origine
etimologica innocente, per esempio imbecille. Dal diminutivo di baculum, bacillum
(bastoncino), baccillum e bacchillum derivano bacillo e baccello. Le voci latine imbecillem
e il suo derivato imbecillitatem deriverebbero da sine baculo, cioè senza bastone, debole e
poi debole di mente.
Lo sapevate che…
Nel deserto del Sahara è tutto
spiaggia libera???
Maya Petricciuolo (3G)
neja Trivero (1G)
Anja-
17
THE DARK SIDE OF PIERALLI
STORIA DEL ROCK
EDOARDO GENZOLINI
ELISA BUGIANTELLA
ANDREA VENTURI
giovani iniziava ad avere
una posizione predominante nella società, quan“HOW DOES IT
do il Rock and Roll cominFEEL? TO BE ON
ciò a fungere da
YOUR OWN, WITH
“portavoce” per una geneNO DIRECTION
razione scontenta e ribelHOME, A COMPLETE UNKNOWN… le.
LIKE A ROLLING
Siamo partiti dalle origini
STONE”
per delineare e mettere in
Bob Dylan
luce gli aspetti, gli stili e i
costumi che in seguito
sarebbero andati a formaA cura di: Edoardo Genzo- re il mondo odierno.
lini (III N), Elisa Bugiantella
(V N) e Andrea Venturi (III Mettendo in moto una lunga “operazione nostalgia”,
N)
che parte da Elvis e Buddy
Holly e arriva al grunge
In occasione dell’uscita
dei Nirvana e alla musica
del primo numero del
elettronica Radiohead;
giornalino scolastico, ab- passando dai Beatles agli
biamo deciso di curare il
Who, dalla Jimi Hendrix
settore musicale non solo Experience a Janis Joplin,
dal punto di vista della
ma anche per i Pink Floyd
musica in sé e dei suoi
e Bob Dylan.
pionieri, ma dando anche Ci è sembrato lecito partiuno sguardo alla situazio- re dai primi anni ’50, ricone sociale, politica e stori- minciando da zero.
ca che percorreva quegli
anni, quando il mondo dei
Dal 1950 agli anni ‘90
CONTINUA DI LA’
Lo sapevate che…
Il Pieralli è un istituto
di istruzione superiore???
Lo sapevate che…
Variando l’ordine degli addendi il risultato
non cambia???
Lo sapevate che…
Questo giornalino è
pieno di errori???
Lo sapevate che…
Le placche in gola
spariscono facendo
gargarismi con la Coca-Cola???
Lo sapevate che…
Non so più cosa scrivere…
18
Gli anni ’50
(Bluegrass,
Jazz, Be-Bop,
Country’n’Western, Blues)
e dalle tradizioni popolari
Gli anni ’50 sono per gli
“Wasp” (bianche) ameriUSA un periodo di trasfor- cane, si sintetizza un nuomazioni e, insieme, di pro- vo approccio, sia ritmico
fonde contraddizioni: dal
che melodico, alla musica.
punto di vista internazioI primi esponenti di questo
nale sono gli anni della
guerra fredda e dell’aspro genere sono Buddy Holly.
Chuck Berry, Little Richconflitto ideologico con
l’URSS, ma anche gli anni ard ed Elvis Presley.
in cui la mentalità ameri- Questi sviluppano un nuovo linguaggio musicale
cana si diffonde in tutto
fatto di ritmi sincopati,
l’occidente; dal punto di
vista della politica interna, riffs melodici capaci di
sono gli anni del Maccarti- dare voce a un nascente
disagio generazionale.
smo e, contemporaneamente, gli anni in cui coTali personaggi vengono
minciano le battaglie per i circondati da una sorta di
diritti civili delle minoran- aura di “maledettismo”:
ze.
Elvis allude esplicitamenDI Edoardo Genzolini
Buddy Holly prima di un concerto. Fu uno
dei primi ad imbracciare la
Fender Stratocaster.
Chuck Berry e il suo noto
“passo d’anatra”.
Elvis, il rocker più provocante dei
Fifties
Dal punto di vista culturale, è il periodo della
“caccia alle streghe”, nonché quello in cui si sviluppano la cosiddetta “Beat
Generation” e la cultura
ad essa legata.
te, con i suoi movimenti, a
pratiche sessuali, tanto da
essere soprannominato
“The Pelvis”; Little Richard
è un omosessuale dichiarato; Buddy Holly viene
accusato di aver sedotto
una ragazza minorenne.
avvertire i movimenti profondi di una generazione
che da “muta” stava progressivamente conquistando il diritto di esprimersi con un linguaggio
ben preciso, che prima
non aveva mai raggiunto
tali livelli di espansione:
Questo linguaggio era
chiamato Rock’n’Roll.
Buddy Holly di
Andrea Venturi
Il primo bluesman bianco.
Charles Harding Holly fu
uno dei più influenti musicisti degli anni ’50 e uno
dei precursori del Rock
and Roll e del blues.
Con lo pseudonimo di
Buddy Holly, in breve tempo riuscì a cambiare insieme ad Elvis, le sorti
della musica.
Con il suo sound fresco e
semplice, con il suo complesso che fondeva il folk
Da tutto ciò si può capire
come i Fifties siano pieni Per i benpensanti ameri- messicano, il blues del
di fermenti, di spunti inno- cani, come si può capire, Delta, il gospel e il rockac’è di che storcere la boc- billy, conquistò rapidavativi, di semi di novità.
mente gli States e il Regno
ca.
In questo senso, uno dei
Unito.
Eppure questi nuovi idoli
momenti cruciali è
giovanili non sono i cattivi Con il suo più celebre
senz’altro la nascita del
cosiddetto Rock and Roll. modelli di una generazione gruppo, i Crickets, registrò i successi “That’ll be
corrotta, ma i
Dalle esperienze filtrate
the day” e “Peggy Sue”.
da svariati generi musicali “sismografi” capaci di
19
La sua popolarità, accresciuta
dall’abilità di comporre testi pieni di
sentimenti ed emozioni, dall’aver
reso originale e vitale il Rock and
Roll, così come la sua immagine da
liceale occhialuto e sorridente,
l’esatto opposto dell’immagine ribelle dei primi rokers, fu mitizzata e
resa immortale anche per
l’appartenenza alla cospicua e celeberrima fascia degli artisti maledetti………..(Lubbock, Texas 7 settembre 1936-Clear Lake, Iowa 5
febbraio 1959)
birsi come cantante nei concerti locali, mentre il suo primo successo risale
al 1943, quando partecipò a uno dei
suoi primi concorsi, che ebbe luogo in
Alabama, cantando “Old shep”.
e proprio personaggio originale, grazie
ai suoi movimenti allusivi e provocanti,
tanto che venne soprannominato “The
Pelvis”.
Per via del suo talento venne ingaggiato da più produttori discografici,
tra cui Sam Philips, il quale inserirà
nella band di Elvis anche i musicisti
Scotty Moore e Bill Black.
Dopo il ritorno in patria, incomincia
per Elvis una perdita di originalità e di
stile: egli si dedicò sempre meno a
incidere dischi e preferì interpretare
film di pessimo gusto.
Agli inizi dei Sixties cominciò a lavoraIl suo stile innovativo lo portò inevita- re per il cinema in film musicali come
bilmente ad un progressivo successo “Jailhouse Rock” e “Loving you”, e
e, per l’occasione, i genitori gli regala- venne chiamato a svolgere il servizio
rono la sua prima chitarra nel 1946. militare a Friburgo, in Germania.
In quanto allo stile, Elvis venne influenzato inizialmente dalla musica
Country and Western di Nashville ma,
LA PRIMA VERA ROCK STAR
come riferirà in un’intervista negli
Di Edoardo Genzolini e di Elisa Bu- anni ’70, questo genere non rispecchiava del tutto la sua personalità né
giantella
tantomeno le sue ambizioni musicali.
Firmò in seguito un contratto con la
Elvis “The Pelvis” Presley è
Sun Records, casa che produceva
senz’altro il primo musicista ameri- successi blues, e quando uscì il suo
cano a rivoluzionare il Rhythm &
secondo singolo, “That’s alright, maBlues dei tardi ’40, riprendendo e
ma”, riscosse un notevole successo,
modificando ciò che era stato spe- essendo anche trasmesso dalla radio
rimentato fino ad allora dai suoi
locale ogni sera.
predecessori, quali Robert Johnson
Nel 1955, dopo essere passato dal
e Muddy Waters, aggiungendo un
po’ più di brio e di energia ai testi e Country al Rhythm’n’Blues, Elvis cominciò a lavorare al nuovo genere con
alla melodia dei suoi brani.
Tom Parker, il quale lo raccomandò
Il numero dei dischi da lui venduto alla MCA Records, che pagò circa quanon è calcolabile: si dice che in ter- rantamila dollari, comprando dalla
mini commerciali sia secondo solo Sun tutto il materiale, conosciuto e
ai Beatles e a Bing Crosby.
non, registrato dalla rock star.
Elvis nacque l’8 gennaio 1935 a East Nel 1956 pubblicò i suoi primi sei alTutelo, nel Mississippi. La sua forbum, che divennero tutti dischi d’oro,
mazione musicale inizia all’età di
un record per l’epoca, e durante i
sette anni, quando cominciò ad esi- concerti cominciò a costruirsi un vero
Elvis Presley
Nel 1968 partecipò, per volere di Tom
Parker, ad uno sfarzoso special televisivo che gli procurò un notevole successo, soprattutto presso il pubblico
adulto e non più quello adolescenziale.
Nel 1973, con il divorzio dalla moglie
Priscilla, Elvis cominciò ad avere problemi di peso e di salute, continuando
però ad esibirsi a Las Vegas tre mesi
all’anno e a registrare regolarmente
LP (per chi non conoscesse questo
termine, per LP si intende Long Playing, oppure vinile per il giradischi),
riscuotendo un consenso maggiore
rispetto alla fine dei ’60.
Il suo ultimo successo risale al 1975,
una raccolta intitolata “The Elvis Presley Sun Collection”, una sorta di greatest hits che conteneva tutti i suoi
classici degli anni ’50, il suo periodo
d’oro.
Elvis morì improvvisamente il 16 agosto 1977 a quarantadue anni per problemi di peso, da solo, nella sua villa.
20
CINEMA… COME TU MI VUOI
fisica, le serate e il
divertimento.
Giada, per far sì che
lui si innamori di lei,
farà di tutto per diventare come lui la
vuole. Avvenuto il
cambiamento, tra di
loro, soprattutto da
parte di lui, le cose
cambiano. Riccardo
avverte un serio interesse per Giada e le
si avvicina maggiormente.
La trama del film
sarebbe dovuta essere diversa. Riccardo avrebbe dovuto
I personaggi princi-
trattoria e dà delle
pali di questo film
ripetizioni ai colleghi
sono Giada (Cristina
meno brillanti; Ric-
Capotondi) e Riccar-
cardo sperpera i sol-
do (Nicolas Vapori-
di di papà, il quale è
dis).
deluso dalle sue bu-
Giada è una studentessa universitaria
intelligente e compassata, Riccardo è
uno studente svogliato e sfacciato. Lei
Lo sapevate che…
Il Pieralli è un istituto con impostazione da Liceo???
gie e dai suoi fallimenti scolastici, e
per garantirsi la vacanza a Ibiza risponde all’ annuncio di
Giada.
accettare Giada
com’è realmente, e
non come la società
di oggi le chiede di
apparire. Alla fine,
invece, la bellezza
vince su tutto, ma
non dovrebbe essere
così, perché ci sono
tanti altri pregi che
rendono belle le persone, anche se esse
non rispecchiano i
lavora per mante-
Da subito, da parte
nersi gli studi, lui è
di lei, c’è un avvici-
mantenuto dai suoi.
namento in campo
Lei ha un curriculum
amoroso, alla fine lui
da lode, lui raggiun-
si rivela il solito fi-
ge il “venti” a stento.
ghetto a cui interes-
Giada lavora in una
sa solo la bellezza
canoni di bellezza
esteriore che tutti
seguono.
Certamente questo
film tratta un argomento che fa parte
21
THE DARK SIDE OF PIERALLI
THE BEST OF 2007
Ehi! Lettore! Questo è il tuo momento…
Il 2007 è da poco passato
ma ancora è vivo, ed alcuni
dei personaggi che si sono
contraddistinti nel corso
degli ultimi dodici mesi sono tuttora presenti infra le
nostre giornate ed i nostri
pensieri (Eh!).
È arrivato il momento di
eleggere il personaggio
dell’anno 2007, ed il terzetto a vostra disposizione
scalpita di nomi
d’eccellenza.
Abbiamo deciso di non includere fra i tre candidati
alcun personaggio politico,
visto che per quanto riguarda tale materia c’è ben poco
da celebrare. C’è da dire che
in alcuni sondaggi on-line il
leader di Forza Italia, Silvio
Berlusconi, è citato al terzo
posto, ma credo che questa
sua piazza d’onore sia figlia
delle giustissime contestazioni all’ex governo Prodi e
non sia una questione di
meriti speciali.
Lo sapevate che…
I prezzi di gas e
benzina in Italia
sono i più cari del
mondo per prevenire suicidi ed omicidi???
Siamo arrivati alla conclusione che la retta via da
seguire sarebbe stata quella
di proporre i seguenti tre
nomi… sturatevi bene le
orecchie.
ROBERTO BENIGNI, BEPPE GRILLO e LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO.
Sì… avete ragione voi…
tutti e tre parlano o hanno
a che fare, anche se indirettamente, con la politica
italiana; in ogni modo esaminiamoli.
ROBERTO BENIGNI: attore e comico toscano, famoso
in tutto il mondo per il
premio Oscar per il film “La
vita è bella”, ha portato in
molti teatri italiani il suo
spettacolo “Tutto Dante”,
incantando milioni di telespettatori (è stato trasmesso di recente su Rai 1) e
riscuotendo un successo
senza eguali fra le platee ed
i loggioni.
BEPPE GRILLO: comico
satirico genovese, nel 2007
ha deciso di puntare i piedi
e sbattere i pugni sul tavolo
(speriamo che non si rompa). La sua discussa uscita è
stata quella di mandare
letteralmente affanculo
tutti i politici del nostro
Parlamento, senza distinzione fra destra e sinistra.
Grazie al V-Day dell’8 settembre 2007 (l’ultimo weekend delle vacanze d’estate)
ha raccolto più di 600 mila
firme nel tentativo di mandare a casa questa politica
marcia e piena d’ingiustizie
e favoritismi. Nel mese di
dicembre 2007 è stato ascoltato in senato (vuoto per
l’occasione), dove si è fatto
portavoce del malumore del
popolo italiano e dove ha
presentato il suo “tridente
di proposte di legge”:
1. Proibire il terzo mandato
alla presidenza del consiglio
dei ministri dopo due legislazioni.
2. Elezione del Presidente
delle Repubblica a suffragio
diretto.
3. Vietare la partecipazione
alle attività politiche alle
persone indagate o condannate anche solo in primo
grado (facendo i nomi di
D’Alema, Mastella, Prodi,
Berlusconi… e forse di tante altre centinaia di persone).
LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO: presidente
della Scuderia Ferrari di
Formula 1, presidente della
Confindustria ed alto dirigente Fiat. Sul suo conto
confluiscono diversi apprezzamenti politici bipartisan,
una buona ascesa del titolo
in borsa “Fiat” e Kimi
Raikkonen campione del
mondo di Formula 1 Piloti
e Costruttori.
Quindi…VOTA!
VO-
TA! VOTA!
Esprimi il tuo giudizio sulla
“Pieralli Inside Line” (lo
scatolone presente agli ingressi principali dei due
istituti) scrivendo: 1 per
BENIGNI, 2 per GRILLO,
3 per MONTEZEMOLO.
È anche possibile scrivere,
insieme alla preferenza, un
commento (anonimo o firmato), che potrai leggere
nei prossimi numeri di “The
dark side of Pieralli”.
Giovanni Marcucci (4L)
22
FILM… GHOTIKA
La dottoressa Miranda Grey (Halle Berry), brillante psicologa criminale e moglie del direttore del reparto dove lavora, una sera, tornando a casa, ha un’allucinazione: vede una ragazza ferma in mezzo alla
strada. Per evitarla, sbanda, va a sbattere, perde i sensi. Quando si
risveglierà, si accorgerà di essere diventata paziente del carcere femminile in cui lavora, accusata, per altro, di aver ucciso il marito, il cui
corpo è stato ritrovato nella loro villa dopo essere stato fatto a pezzi a
colpi di accetta. Cosa è successo? Con l’aiuto del collega Pete Graham
(Robert Downey Junior) e la paziente Chloe (la quale, nel frattempo,
afferma di essere stata violentata più volte all’interno della propria
cella), cercherà di scoprirlo.
Nonostante ci sia la straordinaria partecipazione di Penelope Cruz,
Halle Berry monopolizza quasi tutta l’attenzione, e potrebbe quasi
sembrare che i personaggi attorno a lei siano tutti una sorta di comparse, ma in effetti il suo ruolo di dottoressa disperata, frustrata, e
all’apparenza con problemi mentali, ha la capacità di renderci abbastanza partecipi di questa storia, ansiosa e con ritmi serrati.
La colonna sonora è piuttosto varia, ma dei titoli di coda si occupano i
Limp Bizkit , con una cover della canzone “Behind Blue Eyes” degli
Who.
Mathieu Kassovitz (tra l’altro anche il regista de “I fiumi di porpora”)
dirige questo ottimo film, un thriller psicologico, intrigante e del tutto
imprevedibile, ricco di suspense e caratterizzato da alcuni tipici elementi horror, che ha il potere di far rimanere con il fiato sospeso fino
all’ultimo minuto.
Non provate ad immaginare il finale, perché non ci riuscireste.
Alessandra Cipiciani
23
INVETTIVA NUMERO UNO
Dalla mattinata di mercoledì 16
gennaio, poco dopo l’arresto della
moglie di Mastella
(ministro della
giustizia)… che
giustizia!!! Eh!!
Una nuova Ansa
affiora fra i numerosi siti dei nostri
giornali italiani;
una lista di 24 nomi tra deputati e
senatori (i nostri
cari politici) risulta essere stata condannata in grado
definitivo per vari
reati.
facciamo la figura
dei truffatori, mafiosi, menefreghisti,
loschi e imbroglioni
davanti a tutto il
resto del mondo,
per colpa di persone che non meritano la nostra fiducia.
su tutti i giornali perché è andato
a sciare senza cadere e rompersi una
gamba, Berlusconi
ha fatto un nuovo
intervento di rinfolGiorno dopo giorno timento ai capelli,
Bossi continua ad
aumentano tasse,
prezzi del carburan- infangare il tricolore italiano, e c’è
te, prezzi degli aliMastella che si dimenti, prezzi dei
trasporti pubblici; il mette a causa della
costo della vita au- situazione penale
menta, ma la quali- più che vergognosa.
Cari politici… per
tà no.
E mentre noi conti- quanto disgraziati,
nuiamo ad ammaz- noi italiani ci merizare il nostro vicino tiamo qualcosa di
più.
di casa, incendiare
Tra essi spiccano
cognomi illustri di
destra e di sinistra. boschi, derubare
Certo, questo non vecchiette per strada e stuprare donne
scandalizza più
nessuno, perché le indifese nei metrò, a
truffe delle perso- Montecitorio si fene che noi votiamo steggia e si brinda
e che ci dovrebbe- con calici di Champagne e bignè ripiero rappresentare
sono all’ ordine del ni alla crema.
giorno: è da tanto Perché il governo,
tempo che questo insieme all’ opposiaccade e gli innuzione, ha deciso di
merevoli imbrogli aumentare di 200
non fanno più
euro al mese gli stiscalpore.
pendi di tutti i parlamentari, Prodi è
È che noi italiani
Sappiamo che questa invettiva potrebbe costare la
sospensione temporanea o definitiva di
“The dark side of
Pieralli” e per questo ci è sembrato
doveroso trattare l’
argomento pur riconoscendo la nostra
momentanea insignificanza.
SI STANNO RIVOLTANDO ANCHE LE TOMBE!!!
24
PROF FRULLANI SPACE
UNA SCUOLA
Saluto
con simpatia
i
ragazzi che hanno
voluto far rinascere il giornalino della scuola. Hanno
capito che con le loro idee,
proposte e passioni, possono rendere il Pieralli più
vicino, vivo e, perché no,
attraente.
È vero, ognuno vorrebbe
tirar fuori dal libro dei
sogni una “scuola su misura”, riprendendo il titolo di
una nota raccolta di saggi
di E. Claparède. Peccato
che la realtà non si lasci
facilmente racchiudere
dalle morbide ed evanescenti linee di un’idea.
Queste brevi annotazioni,
con un po’ di provocazione
lo ammetto, vorrebbero
invece invitare a guardare
l’intricatissimo rapporto
scuola-vita da un’altra
prospettiva, non certo inedita, anzi, vecchia quanto
l’istituzione in cui lavoro,
caduta però per alcuni
decenni in oblio ma ora
tornata prepotentemente
d’attualità. Eccola: la
scuola dovrebbe essere
nuovamente investita, da
parte degli utenti, dalle
famiglie e dal tessuto sociale in senso ampio, da un
atteggiamento positivo e
costruttivo, valorizzata
come momento centrale
dell’esperienza culturale e
umana dei ragazzi. Ciò
nella convinzione che, se
cambia la percezione socia-
le, anche queste quattro
mura appariranno diverse.
Da un’altra angolazione,
occorre che anche il lavoro
dei docenti recuperi da necessaria rispettabilità e considerazione, e noi insegnanti
dobbiamo crederci per primi. Mi rendo conto, ragazzi,
di affermare cose decisamente impopolari, ma se
vogliamo una scuola di qualità, essa dovrà configurarsi
come più difficile, impegnativa, esigente di quanto non
sia oggi. Una scuola
“facile”, diciamolo con franchezza, non serve a nessuno
e lo strappo che si è creato
t r a
c o n t e n u t i
d’insegnamento (una parte
almeno di essi) e la vita concreta, lavorativa, sociale e
culturale tout court, deve
essere rimarginato. È quanto stiamo già tentando e
cercheremo di fare, con un
raccordo sempre più stretto
fra i docenti di ogni consiglio di classe, i quali con più
energia rispetto al passato
(con lo strumento appunto
del documento di classe), controllano la rispondenza dei
loro programmi con “la fisionomia” di ogni gruppo di
ragazzi. Anche sulla questione antipatica ma purtroppo pressante dei debiti
formativi, tornata alla ribalta a seguito delle nuove normative ministeriali, il Dirigente Scolastico ha ritenuto
opportuno studiare delle
modalità d’intervento che
sappiano coniugare la priorità di un serio recupero con
le vostre imprescindibili esigenze
di studio e formazione. A questo
proposito è stato istituito un apposito gruppo di studio di docenti.
Siamo solo agli inizi, ma
l’impostazione è già delineata. Il
vostro Istituto, lo ricordiamo con
una punta di orgoglio, si è sempre distinto in Perugia per una
particolare propensione alla sperimentazione e innovazione didattica, accreditandolo nel tempo come prototipo di scuolalaboratorio. Occorre quindi partire da questa solida risorsa per
costruire, con il vostro contributo, una scuola dell’incontro, incontro tra esperienze generazionali inevitabilmente diverse ma
ricche di suggerimenti; incontro
fra appartenenze differenti, che
sollecitano tuttavia una conoscenza autentica degli altri e di
noi stessi; incontro fra posizioni e
ruoli necessariamente gerarchici,
ma aperti al confronto, al rispetto e, soprattutto, all’ascolto. Come vedete c’è un invito e ci sono
tutte le condizioni per una sfida:
con i vostri articoli, le vostre critiche e proposte concrete, ci incammineremo verso una scuola
possibile.
A - Lo sapevate che…
Se su Google cercate
“Pieralli” scompare
l’icona “Mi sento fortunato”???
25
THE DARK SIDE OF PIERALLI
PROF SPERANZA BEST OF…
PROF SPERANZA...SPERIAMO
LA SPERANZA E’ L’ULTIMA A MORIRE
IL VAMPIRO È TRA NOI
Il vampiro è davvero un
“non morto”, ossia una
figura che si pone oltre il
tempo e l’effimero tepore
del sangue. Egli ha
l’abitudine di insidiare i
giovani (d’accordo, sarebbe più corretto dire le giovani), e costoro si lasciano
sedurre dal suo fascino
contraddittorio, dovunque, oggi come ieri, da
quando, a metà Settecento, la sua figura spettrale è
emersa dalle foschie
dell’Europa Orientale attraverso le curiose pagine
di un sacerdote francese,
Agostino Calmet, autore
delle Dissertazioni sopra le
apparizioni de’ spiriti e
sopra i vampiri o i redivivi
d’Ungheria, di Moravia ec.
Redivivi, appunto. Redivivi in letteratura, dal
romanzo capolavoro di
Bram Stoker, Dracula
(1897), testo paradigmatico che trasfigura un personaggio storico (Vlad III re
di Valacchia, 1431-1476) e
alcune situazioni già proposte da Goethe, Polidori
e le Fanu, fino al grande
revival dei nostri ultimi
trent’anni, inaugurato nel
1976 da Intervista col vampiro, il primo episodio delle Cronache di vampiri di
Anne Rice, le quali contengono almeno due opere
di alto livello, Blood and
gold e Marius. Proprio lo
sguardo che la Rice getta
sui vampiri, mostrati in
chiaroscuro come eroi romantico-decadenti spesso
al di là del bene e del male,
ispira uno dei fenomeni
letterari dei nostri giorni, i
romanzi dai titoli soffusi
(come Twilight, New moon,
ecc.) di Stephenie Meyers,
la quale si rivolge espressamente agli adolescenti,
orchestrando la tormentata vicenda di una loro coetanea e di un bellissimo
vampiro, che ha perso i
suoi tratti malvagi ed ha
acquisito, invece, quelli del
cavaliere disposto ad affrontare qualsiasi rischio
per amore, pur conducendo
la vita di un collegiale americano. Ma i vampiri
sono redivivi anche al cinema: si lasciano plasmare
dalle correnti artistiche
n o v e c e n t e s c h e
(l’espressionismo dei due
capolavori degli anni Venti
e Trenta, Nosferatu di Murnau e Vampyr di Dreyer),
creano attori-icona come
Bela Lugosi e Christopher
Lee, disposti a identificarsi
a lungo con il loro malefico
alter ego (anche nella vita
reale: Lugosi si è fatto seppellire con i vestiti di scena, d’altra parte era ungherese!), ispirano grandi
autori come Herzog e Coppola, fanno proliferare cicli
più o meno bizzarri (Blade,
Underworld, gli imminenti
film tratti dalla Meyers).
Per non parlare della musica e delle culture che, intorno ad essa, si generano.
Molti gruppi metal hanno
celebrato il mito del vampirismo (basti pensare a
quanti omaggi sono stati
tributati alla “contessa sanguinaria” Bathory), arrivando ad esaltare i suoi
tratti sanguinari e diabolici
in modi persino diseducativi
e pericolosi, ma che fanno
presa soprattutto perché
percepiti come trasgressivi.
I movimenti dark e emo,
invece, ostentano orgogliosamente il nero dei vestiti e
il pallore dei visi, e riconoscono tra i loro capostipiti i
Bauhaus, gruppo inglese
che nel 1979 ha raggiunto la
fama grazie ad un brano
tenebroso e ossessivo dal
titolo, guarda caso, Bela
Lugosi’s dead. Ebbene, riflettiamo sulle lyrics di
quest’ultimo: “White on
white translucent black
capes / ... / Red velvet lines
the black box / ... / The virginal brides file past his
tomb / Strewn with time's
dead flowers / Bereft in
deathly bloom / Alone in a
darkened room”; e sui versi
che la voce allegorica degli
Autumn Tears, una significativa band gotica dei nos-
26
sospiri in Carfax abbey: “Is
it simply a kiss of carnal
dreams? / ... / my centuries
laden with dead emotion /
timeless anguish beckons
me / into my sleep, the torments of dreamless kin /
give onto me a time for redemption”. La figura del
vampiro ha subito una traslazione semantica. Essa
ormai, nell’immaginario
giovanile, non incarna più
quella perversa antitesi di
Dio e del Bene che ha costituito la sua identità nelle
leggende ungheresi, nel romanzo di Stoker e in film
quali Le amanti di Dracula
(1968, anche questa data
non è casuale...), ma è l’ombra di una sensibilità alternativa. I miei studenti definiscono Edward Cullen, il
coprotagonista di Twilight,
“affascinante”,
“intrigante”, “misterioso”,
“surreale”, “controverso”,
“seducente”,
“stupefacente” (e “alle ragazze piacciono i ragazzi
così”, afferma Antonella
Arenoso); egli, “passionale e
tenebroso, ma anche dolce”
(Angelica Anastasi), “nei
suoi occhi ha un’espressività sconvolgente”.
“Edward è fantastico, indescrivibile (...), un mix di
particolari che lo rende totalmente irresistibile”
(Amaia Pelucca); “finge di
vivere nella realtà, ma vive
nel suo mondo quasi perfetto” (Giorgia Bertinelli);
“è il tipo che ogni ragazza
vorrebbe incontrare”, infatti “rappresenta l’ideale
di ragazzo che, per amore,
cambia” (Michela Adiuto).
La sensibilità estetica e
spirituale evocata dal vampiro, contrappone ai colori
troppo saturi e superficiali
delle odierne relazioni
umane, un confronto con il
proprio io che passa attraverso la penombra, l’indefinito e il mistero, e sogna
la fuoriuscita dalla materia
e dal tempo, alla ricerca di
una materia e di un tempo
diversi, infiniti. Questi ultimi hanno radici ancestrali
ed eterne, come il sangue
succhiato dai vampiri, che
fa rabbrividire perché è il
segno delle forti passioni ed
emozioni. E “forti”, in
questo caso, non significa
estreme o distruttive, ma
vissute intensamente. E’ il
modo in cui oggi le passioni
e le emozioni, normalmente,
non si vivono. Sorge in me, a
questo punto, l’esigenza di
rivolgere un piccolo invito
agli autori e ai lettori di
“The dark side of Pieralli”
(a proposito, come nasce
questo titolo così... vampiresco?) , che vuole suonare anche come un buon
augurio. Se è vero che il
vampiro, oggi, è fonte di
fascino poiché è colui che va
alla ricerca del mistero e
della bellezza al di là delle
apparenze stereotipate, non
limitiamoci a leggere libri, a
vedere film o ad ascoltare
musica sui vampiri, ma
cerchiamo noi stessi quel
mistero e quella bellezza di
cui sentiamo la mancanza,
proprio nei luoghi in cui
essi, originariamente, abitano, ma nei quali non sempre siamo in grado di riconoscerli: la letteratura, la
filosofia, le arti, le scienze,
la cultura. In queste discipline, ciò che è più denso e
specifico nasconde un’essenza bella e misteriosa.
D’altra parte, per merito di
Francis Ford Coppola,
Dracula è tornato in grazia
di Dio, mentre Anne Rice
sta scrivendo un ciclo di
romanzi su Gesù...
di Leonardo Speranza
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SI
RINGRAZIA:
- CHI AVRA’ IL CORAGGIO DI STAMPARE QUESTO GIORNALE E LA
PROVINCIA CHE CI HA DATO I SOLDI...
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I PROF (IN PARTICOLARE PROF FRULLANI, SPERANZA E SECCHI)
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