La protesta non va in vacanza

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La protesta non va in vacanza
Gilda degli insegnanti
SCUOLA
Firenze Firenze Firenze Firenze
Al Prefetto di
Firenze
Oggetto: formazione classi a.s. 2009/2010.
L’art. 64.4 della L. 133/08 prevede che “per l'attuazione del piano di cui al comma 3, con uno o più regolamenti da adottare entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto […] si provvede ad una revisione dell'attuale assetto ordinamentale, organizzativo e didattico del sistema scolastico, attenendosi ai seguenti criteri:
a) [….];
c) revisione dei criteri vigenti in materia di formazione delle classi.
[…..]
Il nuovo regolamento in tema di formazione classi prevede:
Scuola
Numero minimo
Numero massimo
a. s. 08/09
a. s. 09/10
a.s. 08/09
a. s. 09/10
Infanzia
15
18
28
29
Primaria
10
15
25
27
Sec. I gr.
15
18
29
30
Sec. II gr.
20
27
29
30
Il numero minimo e massimo può essere derogato in misura non superiore al 10%.
Le pluriclassi saranno costituite da non meno di 8 e non più di 18 alunni.
Nella secondaria di secondo grado è previsto l’accorpamento delle classi intermedie quando la media scende sotto 22 alunni.
Per il solo a.s. 2009­2010 restano confermati i limiti massimi previsti dal D.M. 331/1998 e successive modificazioni e integrazioni (cioè i massimi dello scorso anno).
La C.M. n. 38 del 02/04/2009, nel precisare che i criteri e i parametri per la formazione delle classi sono definiti dal nuovo regolamento (che ha sostituito integralmente sia il D.M. 331/98 sia il D.M. 141/99) testualmente recita: “Continuano ad applicarsi le disposizioni relative alle limitate dimensioni delle aule.”
Il D.M. 18 dicembre 1975 “norme tecniche relative all’edilizia scolastica, ivi compresi gli indici di funzionalità urbanistica, da osservarsi nell’esecuzione di opere di edilizia scolastica” prevede i seguenti standard minimi di superficie netta:
•
scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado mq/alunno 1,80
•
scuola secondaria di secondo grado mq/alunno 1,96.
Il D.M. 26 agosto 1992 “norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica” stabilisce che : •
“il massimo affollamento ipotizzabile è fissato, per le aule, in 26 persone/aula (numero comprensivo di alunni e docenti ). Qualora le persone effettivamente presenti siano numericamente diverse dal valore desunto dal calcolo effettuato sulla base della densità di affollamento, l’indicazione del numero di persone deve risultare da apposita dichiarazione rilasciata sotto la responsabilità del titolare dell’attività (art. 5.0 ) [….]”
•
“[…] le porte devono avere larghezza almeno 1,20 metri ed aprirsi in senso dell’esodo quando il numero massimo di persone sia superiore a 25 “(art. 5.6);[…]
•
“Nei casi in cui per particolari motivi tecnici o speciali esigenze funzionali, non fosse possibile attuare qualcuna delle prescrizioni contenute nella presente normativa, il titolare della gestione della scuola può avanzare motivata richiesta di deroga” (art.14) […] Dalle prime operazioni fatte sulla determinazione degli organici per il 2009/10 (scuola primaria) e da alcune proiezioni basate sull’organico complessivo della regione Toscana, crediamo che si possa affermare che avremo, nella Provincia di Firenze, gran parte delle
classi con un numero di alunni superiore a 26.
Vogliamo inoltre segnalare che per mancanza di risorse finanziarie, di personale a disposizione e/o di difficoltà a provvedere alla sostituzione del personale assente, ormai è generalizzata la prassi di “smembrare” le classi, che oltre a ledere il diritto allo studio, sia degli alunni “distribuiti” sia di quelli che li “accolgono”, crea situazioni di affollamento sicuramente pericolose. Gli studenti sono soggetti a cui deve essere primariamente garantita sicurezza e protezione dai rischi. Mossi da questa preoccupazione, abbiamo richiesto, coinvolgendo le RSU e i TAS, che fosse affisso, sulle porte, il numero massimo di alunni che ogni aula scolastica o laboratorio può contenere nel rispetto della normativa vigente.
Solo un limitato numero di Dirigenti scolastici ha provveduto a far affiggere sulla porta il numero massimo di alunni, oltre ad attivare l’obbligo di cui all’art. 18.3 del D.L.vo 81/2009 in tema di messa a norma degli edifici.
Non sappiamo invece se e quanti D. S. abbiano chiesto la deroga alle prescrizioni di cui al già citato art. 14 del D.M. 26 agosto 1992 e quali misure alternative abbiano proposto “al fine di garantire un grado di sicurezza equivalente a quello previsto dalle norme a cui si intende derogare”. Per rappresentare le nostre preoccupazioni e per impedire il verificarsi di situazioni di estremo pericolo per l’incolumità di studenti e personale della scuola, Le chiediamo un incontro urgente.
Sicuri della Sua sensibilità su temi così delicati, e in attesa di riscontro, porgiamo distinti saluti.
Firenze 20 maggio 2009.
FLC CGIL CISL SCUOLA UIL scuola GILDA Insegnanti (Alessandro Rapezzi) (Antonella Velani) (Nicola Tufaro) (Valerio Cai)