interno - Donna Olimpia Frangipane

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ella tradizione cristiana il 19 marzo è il
giorno in cui si festeggia San Giuseppe, giornata consacrata all'ospitalità e all'amore familiare, infatti San
Giuseppe è il protettore dei più deboli,
dei poveri e degli emarginati e in virtù
della sua professione, anche dei falegnami.
ieri
Questa festa è caratterizzata da due
‘simboli’ tipici, che si
ritrovano un po' in
tutte le regioni d'Italia: i falò e le zeppole. Il significato
dei falò di San Giuseppe è da ricercare nei riti di purificazione agraria del passato pagano,
con il fuoco purificatore ci si liberava della stagione invernale inaugurando quella della fecondità e della fertilità. Poiché la celebrazione di
San Giuseppe coincide con la fine dell'inverno, le due feste, con i loro
simboli pagani e cristiani, si sono sovrapposte. Così in questa occasione, in molte località d’Italia, si preparano enormi cataste di legno, in
passato realizzate con i residui del raccolto dei campi, che vengono
bruciate ai margini delle piazze o in luoghi adibiti ad accoglierle.
Quando il fuoco sta per spegnersi, alcuni lo scavalcano con grandi salti,
mentre si intonano inni per San Giuseppe. Un importantissimo modo
di celebrare la festività di San Giuseppe, largamente diffuso nel meridione d’Italia, è quello di invitare ed offrire il pranzo, realizzato in onore
del Santo, ai poveri.
In molti Paesi di tradizione cattolica la festa del papà coincide con il
giorno di san Giuseppe, padre putativo di Gesù. La festa del papà, come
la intendiamo oggi, nasce nei primi decenni del 1900, complementare
alla festa della mamma, per festeggiare la paternità e i padri in generale. La festa del papà é una ricorrenza diffusa in tutto il mondo, ma si
svolge in date differenti a seconda del Paese.
Le origini di questa festa vengono dagli Stati Uniti. La celebrazione nacque a Washington, il 19 giugno 1910, quando la signora Sonora Smart
Dodd, decise di dedicare un festeggiamento al proprio padre, che compiva gli anni in quel giorno. A Castelbottaccio è da sempre consuetudine festeggiare San Giuseppe con la ‘mensa fraterna’, con la quale la
padrona di casa prepara e serve scalza le tredici pietanze del pranzo di
San Giuseppe. Figura centrale del pranzo di San Giuseppe è la ‘Sacra
Famiglia’: ‘lu viecch, la vecch e l’angelill’, che simbolicamente rappresentano San Giuseppe, la Madonna e il Bambino Gesù.
I
l folclore castelbottaccese della festa di San Giuseppe è stato caratterizzato, fino all’inizio degli anni novanta, dal gioco della ‘pall a
luong’. Questo è un gioco trasmesso dall’antichità, quando le strade erano sterrate e polverose. Da sempre il luogo destinato ad
ospitare la gara della ‘pall a luong’ è Via Roma, ‘via ‘rnnuvl’ o ‘abbid Lallpar’.
Nell’antichità la gara prendeva il via dalla cantina di Mac’rin (Via Roma n° 27), mentre il traguardo era ‘lu pntciell’ (il rigagnolo di acqua a 100-150
mt della masseria di Gizzi); in realtà, il più delle volte, ci si arrestava all’altezza della masseria di Z’Anna (bott e bott na mass’arì d Z’Anna). In occasione della festa di San Giuseppe, il tracciato più accreditato per la gara (che si svolgeva sempre di pomeriggio), si estendeva dal garage di Z’Uttat z’prejt fino alla mass’arì d’ Z’Anna. Le regole e il modo di giocare alla ‘pall a luong’, nel corso degli anni, sono rimasti sostanzialmente invariati.
Si gioca con una palla in ferro pieno, le cui dimensioni sono del tutto simili ad una boccia del gioco delle bocce. Vince chi, tiro dopo tiro, riesce a
tagliare per primo il traguardo. Poiché gioca con una sola boccia, dopo ogni tiro, il punto in cui la palla si arresta viene segnato, da una sorta di
arbitro, con delle pietre o con una punta di legno conficcata nel terreno (pzzuc). La ‘pall a luong’ non è un gioco individuale, ma è un gioco di squadra, solitamente due squadre composte da tre al massimo quattro giocatori.
Pur essendo un gioco semplice e poco ‘fisico’, non è richiesta alcuna preparazione atletica o requisito fisico, il gioco della ‘pall a luong’, ha da sempre ravvivato i pomeriggi delle giornate castelbottaccesi e nel recente passato anche quello di San Giuseppe, smuovendo tifoserie, giocatori ed
amanti di questo gioco.