i miserabili - Scuola del Molinatto

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i miserabili - Scuola del Molinatto
Breve Riassunto
"I miserabili"
di Victor Hugo
Jean Valjean, un povero contadino, spinto dalla miseria ruba un pezzo di
pane. Viene arrestato e condannato a cinque anni di lavori forzati, che
salgono a diciannove per i continui tentativi di fuga. Quando torna libero
dopo aver conosciuto in carcere ogni sorta di abbrutimento, viene
emarginato da una società chiusa e ostile. Perseguitato dal perfido
poliziotto Javert, è aiutato dal gesto pietoso del vescovo Myriel, che lo
perdona di avergli rubato due candelabri e lo induce a cambiare vita. Si fa
chiamare signor Madeleine e diventa presto un ricco e stimato cittadino
di Montreuil-sur-Mer. Come sindaco della cittadina si adopera in favore
dei miserabili. Protegge da Javert Fantine, una ragazza abbandonata da
uno studente e costretta ai lavori più umilianti per nutrire la figlioletta
Cosette. Il suo intervento conferma Javert nel sospetto che Madeleine e
Valjean siano la stessa persona. Un giorno un pover'uomo di nome
Champmathieu è arrestato per furto e accusato di essere l'ex galeotto
Valjean. Al termine di una profonda crisi di coscienza, Valjean, incapace
di tollerare che un innocente rischi il carcere a vita, decide di
autodenunciarsi e viene arrestato. Riesce nuovamente a fuggire. Strappa
Cosette ai malvagi Thénardier, presso cui era a servizio e si reca a Parigi
con lei, che adotta come propria figlia. Prende il nome di Fauchelevent e
conosce Marius de Pontmercy, figlio di un generale dell'impero,
sostenitore della causa del popolo. Con lui e il monello Gavroche
partecipa ad una rivolta contro l’impero a parigi, nel 1832, durante la
quale ha l'occasione di salvare la vita all'inflessibile Javert e allo
stesso Marius. Il matrimonio tra Cosette e Marius e la serena morte di
Valjean concludono la vicenda.
Tratto da l'Enciclopedia della Letteratura, Istituto Geografico De Agostini