Premio Moana Pozzi 2012

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Premio Moana Pozzi 2012
- Premio Moana Pozzi 2012, ottava edizione 15 settembre 2012
Motivazione del Premio
Miss Moana 2012 è Moana Conti per i seguenti motivi:
- perché, col nome d'arte che si è data, ha avuto il coraggio di accettare la nostra candidatura;
- perché ha coraggio da vendere e infatti è venuta a lavorare in Italia dove nessuno lo compra;
- perché è entrata in Italia dalla Slovenia, ovvero dalla nostra Porta dell'Est (perciò sotto i suoi piedi nudi abbiamo
scritto East Side Story);
- perché è entrata in Italia il 15 settembre 1995, un anno dopo la morte di Moana;
- perché, molte vicende e anni dopo, ha deciso di mettersi il nome d’arte “Moana Conti” e di portare questo nome
(come una croce) nello stesso ambiente dell’hard già attraversato da Moana Pozzi per puro spirito di contraddizione
(tanto ad essere straniera c’è abituata);
- perché ci ha raccontato tre sogni che ha fatto su Moana (veri o falsi, nessuna Miss precedente lo aveva mai fatto);
- perché quando è venuta a conoscerci, ha preso un simbolo del Partito dell’Amore e ha dato un bacio veloce al volto di
Moana;
- perché dopo le prove della cerimonia di consegna del premio ci ha scritto il seguente sms: Io di voi mi fido buona notte
e mille volte grazie ades poso anke morire felice (30/04/2012).
Mauro Biuzzi (presidente) e il Comitato Direttivo dell'Associazione Moana Pozzi
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Sineddoche del video
- titolo: Il sogno di Moana.
- regia: Mauro Biuzzi e Moana Conti.
- interpreti: Moana Conti, S. G.
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- motto: “Ho lottato, ho urlato alla vita, e oggi posso sorridere alla morte. Non mi inchinerò all’ultimo momento davanti
a un Crocifisso. Lo guarderò come un altro me stesso che è morto solo perché un giorno su questa terra nessuno possa
più mentire.”. Anna Magnani
- trama: il percorso rituale di tre sogni d’iniziazione al Divino non si può "narrare", ma studiare sì , come cercando tra le
tracce di una mappa psichica (nei tre storyboard semi-automatici qui sotto):
- set: qualsiasi cerimonia non è altro che il Teatro della Crudeltà nel quale si incontrano i vivi (Moana Conti), le
maschere (Miss Moana/S.G. e Marilyn Monroe) e i morti (Moana Pozzi e Norma Jeane) al fine di distinguere, in una
terapia collettiva, il bene dal male. Durante tale esorcismo si salva la Diva dall’ideologia schizofrenica dello Spettacolo,
che esige da Lei la scissione malefica che consente di dare in pasto agli Spettatori la sua Immagine e non il suo Corpo, e
che la incorona Regina dei Segaioli (secondo pseudo-scuole di cui la più nota è quella di K. S. Stanislavskij). Per fare un
esempio, oggi il male assoluto non alligna più nella pornostar intellettuale in tv ma in quella sua parte più de-cerebrale
che è la sexy_opinionista_scosciata_in_YouTube, nello stesso identico quadro del potere della Doxa, della miseria del
Desiderio e della frigidità del Personaggio monologante. Insomma, nel quadro forse compiuto dell'assoluta oscenità e
lontananza della Donna senza ombra, luna piena nella scenografia territoriale del Paradiso in Terra socialdemocratico.
Nessun senso di colpa, la Messa è Finita, la Casa è Chiusa, la cam è sempre aperta e la morte telelavora part-time, come
una badante rumena. Si mondializzano il nichilismo borghese e lo sterminio dell'Altro. In breve, si tratta del set
realizzato del Partito dell'Amore orwelliano (la casa-studio tv), mimato ed esorcizzato dall'altare cerimoniale domestico
nel quale si svolge la sacra rappresentazione del nostro Sogno di Moana. Surrealismo zero.
- regia: Mauro Biuzzi in questo video torna ad essere il medium della salvezza della Persona e della dignità del suo
linguaggio, e non il costruttore abusivo dell’Arco di Trionfo sotto cui far passare gli Imperatori-fantoccio del Regime del
Personaggio. Modello di regia, quest’ultimo, tipico di quella propaganda mediatica che costruisce inesorabilmente le
vecchie e le neo-vecchie Moane di tutto il mondo, con il "teoremino del bravo paparazzo del cazzo" secondo il quale la
bellezza femminile ha come unico parametro l’Utile che produce e mai il Bene che fa (utile misurato in Desiderio di
consumo, nuova frontiera della miseria della prostituzione femminile coloniale). Così la memoria storica diventa
mercatino del vintage senza frontiere. Piss Christ. Il nostro modello di regia, invece, si pone all'estremo centro tra
questo modello Imperiale e quello teo-talebano, entrambi in lotta speculare tra di loro e contro tutti. Perciò il nostro
modello di regia "mediterranea", socraticamente, si colloca nel "tu" dialogico e seduttivo tra Mauro Biuzzi e Moana
Conti (posso darti del tu?).
- chi ucciderà la musica: dopo “Fantasia”, tutto contro “Fantasia”. Tentativo di comporre un Requiem che fulmini al
primo ascolto i radical_grillini_de_ noantri_2.0, i quali dopo "ho fatto er critico del pornoDisney, so stato a sede pe'
tutta la vita e m’hanno pure pagato" diventano apologeti del “Meglio Beppe Grillo!“. Meglio di voi sicuro! E dopo i party
della dolce vita, vorrebbero pure i reparti della dolce morte. Ma se li mangiassero i nostri cani! Ormai l’unica musica che
cambia è quella delle quattro stagioni, ma solo per chi ha avuto l’umiltà di curare un orto, un giardino, fontane e ninfe
di bosco. E poi ringraziare e far festa con Miss Moana! Vox populi, vox Dei.
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