Ecco il libro bianco per la logistica Le aspettative Sicurezza per i
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Ecco il libro bianco per la logistica Le aspettative Sicurezza per i
A PAG. 20 VENETO. Acquisti di B&S affidati a un Centro unico regionale A PAG. 21 TOSCANA. Minore giacenze e risparmi con il magazzino centralizzato del farmaco A PAG. 22 MERCATI&NEWS. La Toscana apre un Ufficio brevetti per le scoperte d’Ateneo Dall’associazione di settore la proposta per una gestione informatizzata delle scorte in un “hub” Ecco il libro bianco per la logistica Le aspettative: sicurezza per i pazienti, economie di scala e riduzione degli sprechi U na scommessa, di quelle che si è sicuri di vincere. E il bello è che a guadagnarci sono in parecchi. A lanciarla è Assologistica, che scuote il mondo della Sanità con un progetto innovativo, illustrato a Verona in occasione della presentazione del “Libro bianco per la logistica della salute”. Il principio in realtà è semplice, perché mira a trasferire nella Sanità un modello di organizzazione che in altri settori funziona a meraviglia, con una promessa irresistibile: più sicurezza e meno sprechi. La scommessa si gioca, oltre che sui beni “economali”, essenzialmente sulla filiera del farmaco, perché è un segmento che si presenta caratterizzato da dispersione e frammentazione, che non permette efficienza e soprattutto non garantisce la sicurezza del paziente. Perché l’attuale organizzazione è espressa da una polverizzazione dei magazzini, diversificati per tipologia dei prodotti e destinazione degli utilizzatori finali; i limiti sono numerosi, dalla moltiplicazione delle quantità dei prodotti gestiti all’assenza di economie di scala nelle procedure di stoccaggio, alla duplicazione delle risorse impiegate nelle procedure di magazzino e di ordine dai fornitori. Assologistica prova a ribaltare questa geografia con un progetto di logistica ospedaliera avanzata che va esattamente nella direzione contraria, basato sulla concentrazione degli attuali magazzini in un unico hub, un centro servizi a livello di Area vasta ove concentrare tutte le attività oggi disperse sul territorio. Con vantaggi a cascata, tra cui la gestione unificata delle richieste di reparto, l’unificazione dei trasporti - che consente a parità di costi rifornimenti più frequenti - la riduzione delle scorte, l’introduzione della modalità “round trip” che associa alla consegna in un reparto il ritiro contestuale del materiale in uscita, come cartelle clini- L’approccio per l’innovazione della logistica del farmaco che, resi, scaduti destinati allo smaltimento. Insomma lo snodo fondamentale dell’intero progetto è trasferire nella Sanità esperienza e know-how della logistica pura, con pochi ma essenziali obiettivi: riduzione degli sprechi, economie di scala, sicurezza del paziente. «Sono diverse le criticità e i rischi presentati dal percorso che compie il farmaco negli ospedali spiega il vice presidente Giovanni Leonida -, a partire dalla gestione manuale di passaggi importanti come prescrizione, distribuzione e somministrazione, soggetti a possibilità di errore e non sempre sicuri sotto il profilo della corretta conservazione. Inoltre l’elevato numero dei magazzini è la prima causa di scorte eccessive, il cui controllo non è facilitato dalla filiera attuale, che non consente una gestione ottimale degli ordini e porta, da una parte, eccedenze e sprechi dovuti alla necessi- tà di buttare farmaci scaduti, e dall’altra costringe spesso a rifornimenti non programmati e costose gestioni extra sistema». A fronte di questo scenario, Assologistica mette sul piatto della Sanità una posta da 300 milioni. Questa, infatti, è la stima del risparmio annuo per il Ssn se si convertirà alla logistica farmaceutica, passando a una gestione centralizzata delle scorte e del controllo informatico dei flussi fisici, grazie all’uso di tecnologie come i dispositivi in radiofrequenza RFld, che permettono di identificare in modo automatico il paziente, il farmaco e l’operatore che lo prepara e lo somministra. Gli stessi sistemi di radiofrequenza permettono il controllo della disponibilità di farmaci in magazzino e in reparto; si controllano così anche la scadenza delle singole confezioni o i livelli di scorta. Ma i contenuti del Libro bianco non sono un ABRUZZO miraggio costruito ad arte per sollecitare la fantasia delle aziende sanitarie e soprattutto dei loro direttori, perché quanto rappresentato è già realtà in Veneto, dove la Asl 8 di Asolo in collaborazione con la Zanardo Srl ha realizzato un centro servizi di logistica, a Caerano (Tv), che serve 2 ospedali, 12 case di riposo e 5 distretti sanitari, per complessivi 2.000 posti letto, e ha portato in tre anni a un abbattimento sostanziale del valore dello stock di reparto: «Abbiamo chiamato il nostro progetto Log-Os, tanto per rimarcare di cosa si tratta puntualizza Damaso Zanardo, presidente della società e membro del Consiglio nazionale di Assologistica - e rappresenta il fiore all’occhiello dei know-how aziendali, perché fornisce un modello di gestione del farmaco e del parafarmaco orientato alla massima sicurezza del paziente, partendo dalla prescrizione medica on line integrata nel sistema delle cartelle cliniche informatizzate fino alla gestione delle scorte negli armadi di reparto, alimentate dal magazzino centrale unico». In sostanza a ogni nuovo paziente viene assegnato un braccialetto elettronico e un bar code inserito nel database ospedaliero che contemporaneamente apre una cartella clinica; successivamente le prescrizioni del medico sono inserite in un palmare che associa, attraverso il braccialetto, paziente e prescrizione. Tramite la tecnologia a radiofrequenza il palmare lancia l’ordine all’armadio di reparto e, se raggiunto il punto di riordino, emette anche l’ordine di rifornimento al magazzino centrale. Facilitato il lavoro dell’infermiere, che può prelevare e somministrare farmaci in tutta sicurezza consultando la cartella informatizzata, sempre tramite palmare. Un esempio di come si possa coniugare l’efficienza con la qualità e il risparmio. Licia Caprara L’ESPERIENZA SELEZIONATA DA “NON SOLO FANNULLONI” Nuova Giunta, Venturoni assessore La Asl di Ferrara convince Brunetta D H opo sei mesi esatti dal terremoto politico-giudiziario che si era abbattuto sulla Regione, l’Abruzzo è ripartito, tornando alla regolarità amministrativa con una Giunta legittimata dal voto popolare. Il neo-presidente, Gianni Chiodi (Pdl), commercialista 48enne, ha nominato gli assessori e assegnato le deleghe, tenendone molte per sé. La squadra è mediamente giovane, con alcu- ne new entry a sorpresa, come Federica Carpineta, imprenditrice turistica di Francavilla al Mare, che gestirà le risorse umane della Regione. La Sanità, anzi, le “Politiche per la salute” sono andate al medico teramano Lanfranco Venturoni (Pdl in quota Fi), già consigliere regionale e autore dieci anni fa di un libro giallo sui rapporti fra le Asl e le case di cura private abruzzesi. Numerosa la rappresentanza a contratto i costi di produzione e utilizzato in modo più efficiente le risorse senza ridurre la quantità complessiva di attività e servizi e senza incidere sulla qualità dell’assistenza offerta, riducendo a 3 milioni una perdita d’esercizio attestata nel 2006 a 51 milioni di euro. Per questo “Non solo fannulloni!”, lanciata dal ministro Brunetta ha valutato positivamente e L.C. pubblicato su Internet la presenta- teramana, composta anche da Paolo Gatti, Giandonato Morra e Mauro Di Dalmazio. Completano il quadro due esponenti della lista “Rialzati Abruzzo”, Carlo Masci e Angelo Di Paolo, con deleghe pesanti, compresi Bilancio e Lavori pubblici, Daniela Stati (Fi), Mauro Febbo e Alfredo Castiglione (entrambi espressione di An). zione dei risultati ottenuti dall’Ausl di Ferrara con una azione di risanamento che non ha comunque impedito, nel biennio 2007-2008, lo sviluppo di attività e servizi ritenuti inderogabili per evitare cadute di qualità dell’offerta. Tra le azioni di risparmio illustrate nel sito ministeriale spiccano la razionalizzazione delle linee organizzative e di governo del personali; il controllo sull’appropriatezza nell’uso dei farmaci; l’integrazione dei servizi della Asl e dell’Azienda OspedalieroUniversitaria; il piano poliennale di contenimento dei consumi e dei costi, assunto come prototipo dalla Regione Emilia Romagna; la gestione del rischio clinico orientata a ridurre premi e costi; la diminuzione del tasso di ospedalizzazione e il potenziamento con un incremento delle attività ambulatoriali, territoriali e di prevenzione. IN BREVE ▼ Abruzzo: Avezzano va sul web ▼ Sicilia: piano rientro “graziato” ▼ E.Romagna: cronici, Ecg a casa ▼ Marche: ecco il piano screening ▼ Campania: banca del cordone Rivoluzione digitale nei cinVia libera con riserva dei tecUn progetto di teleconsulto La Giunta ha approvato su proVia libera del Consiglio regioque ospedali dell’Asl Sulmonici ministeriali, dopo la vericardiologico per gli anziani posta dell’assessore, Almerino nale alla Pdl “Banca regionana-Avezzano. Grazie al web, fica trimestrale, al piano di cronici, che potranno sottoporle del sangue di cordone omMezzolani, le linee guida per i reparti potranno accedere al rientro dal deficit della Sicisi a Ecg a domicilio. Lo prevebelicale e relativo registro per lo screening del carcinoma del sistema della rete e acquisire lia. A riferirlo è stato lo stesde a Mirandola (Modena), il la sensibilizzazione alla donacollo dell’utero, della mammelesami e referti radiologici di so assessore alla Sanità, Masprotocollo operativo siglato zione”. L’obiettivo è promuola e del colon retto. Il programaltri reparti, anche di un altro simo Russo, che però sarebbe tra medici di famiglia, volontavere e incrementare la donama, denominato “Prevenire è presidio. In un secondo mostato sollecitato sull’approvari della Croce Blu e la Cardiozione del cordone ombelicale, volersi bene”, rientra nel Piano mento saranno in rete le sale zione della legge di riforma logia dell’ospedale. L’elettroricco di cellule staminali utili prevenzione ed è stato finanziaoperatorie e in una terza fase del sistema sanitario, considecardiografo è fornito dalla Casper la cura di pazienti con to con una spesa complessiva i medici di famiglia. rata «imprescindibile». sa di Risparmio di Mirandola. leucemie e linfomi. di 1,137 milioni.