Ecco il libro bianco per la logistica Le aspettative Sicurezza per i

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Ecco il libro bianco per la logistica Le aspettative Sicurezza per i
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VENETO. Acquisti di B&S affidati
a un Centro unico regionale
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TOSCANA. Minore giacenze e risparmi
con il magazzino centralizzato del farmaco
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MERCATI&NEWS. La Toscana apre un
Ufficio brevetti per le scoperte d’Ateneo
Dall’associazione di settore la proposta per una gestione informatizzata delle scorte in un “hub”
Ecco il libro bianco per la logistica
Le aspettative: sicurezza per i pazienti, economie di scala e riduzione degli sprechi
U
na scommessa, di quelle che si è sicuri
di vincere. E il bello è che a guadagnarci
sono in parecchi. A lanciarla è Assologistica, che scuote il mondo della Sanità con un
progetto innovativo, illustrato a Verona in occasione della presentazione del “Libro bianco per la
logistica della salute”.
Il principio in realtà è semplice, perché mira a
trasferire nella Sanità un modello di organizzazione che in altri settori funziona a meraviglia, con
una promessa irresistibile: più sicurezza e meno
sprechi. La scommessa si gioca, oltre che sui beni
“economali”, essenzialmente sulla filiera del farmaco, perché è un segmento che si presenta caratterizzato da dispersione e frammentazione, che
non permette efficienza e soprattutto non garantisce la sicurezza del paziente. Perché l’attuale organizzazione è espressa da una polverizzazione dei
magazzini, diversificati per tipologia dei prodotti e
destinazione degli utilizzatori finali; i limiti sono
numerosi, dalla moltiplicazione delle quantità dei
prodotti gestiti all’assenza di economie di scala
nelle procedure di stoccaggio, alla duplicazione
delle risorse impiegate nelle procedure di magazzino e di ordine dai fornitori.
Assologistica prova a ribaltare questa geografia
con un progetto di logistica ospedaliera avanzata
che va esattamente nella direzione contraria, basato sulla concentrazione degli attuali magazzini in
un unico hub, un centro servizi a livello di Area
vasta ove concentrare tutte le attività oggi disperse
sul territorio. Con vantaggi a cascata, tra cui la
gestione unificata delle richieste di reparto, l’unificazione dei trasporti - che consente a parità di costi
rifornimenti più frequenti - la riduzione delle scorte, l’introduzione della modalità “round trip” che
associa alla consegna in un reparto il ritiro contestuale del materiale in uscita, come cartelle clini-
L’approccio per l’innovazione della logistica del farmaco
che, resi, scaduti destinati allo smaltimento. Insomma lo snodo fondamentale dell’intero progetto è
trasferire nella Sanità esperienza e know-how della logistica pura, con pochi ma essenziali obiettivi:
riduzione degli sprechi, economie di scala, sicurezza del paziente.
«Sono diverse le criticità e i rischi presentati dal
percorso che compie il farmaco negli ospedali spiega il vice presidente Giovanni Leonida -, a
partire dalla gestione manuale di passaggi importanti come prescrizione, distribuzione e somministrazione, soggetti a possibilità di errore e non
sempre sicuri sotto il profilo della corretta conservazione. Inoltre l’elevato numero dei magazzini è
la prima causa di scorte eccessive, il cui controllo
non è facilitato dalla filiera attuale, che non consente una gestione ottimale degli ordini e porta, da
una parte, eccedenze e sprechi dovuti alla necessi-
tà di buttare farmaci scaduti, e dall’altra costringe
spesso a rifornimenti non programmati e costose
gestioni extra sistema».
A fronte di questo scenario, Assologistica mette sul piatto della Sanità una posta da 300 milioni.
Questa, infatti, è la stima del risparmio annuo per
il Ssn se si convertirà alla logistica farmaceutica,
passando a una gestione centralizzata delle scorte
e del controllo informatico dei flussi fisici, grazie
all’uso di tecnologie come i dispositivi in radiofrequenza RFld, che permettono di identificare in
modo automatico il paziente, il farmaco e l’operatore che lo prepara e lo somministra. Gli stessi
sistemi di radiofrequenza permettono il controllo
della disponibilità di farmaci in magazzino e in
reparto; si controllano così anche la scadenza delle
singole confezioni o i livelli di scorta.
Ma i contenuti del Libro bianco non sono un
ABRUZZO
miraggio costruito ad arte per sollecitare la fantasia
delle aziende sanitarie e soprattutto dei loro direttori, perché quanto rappresentato è già realtà in
Veneto, dove la Asl 8 di Asolo in collaborazione
con la Zanardo Srl ha realizzato un centro servizi
di logistica, a Caerano (Tv), che serve 2 ospedali,
12 case di riposo e 5 distretti sanitari, per complessivi 2.000 posti letto, e ha portato in tre anni a un
abbattimento sostanziale del valore dello stock di
reparto: «Abbiamo chiamato il nostro progetto
Log-Os, tanto per rimarcare di cosa si tratta puntualizza Damaso Zanardo, presidente della
società e membro del Consiglio nazionale di Assologistica - e rappresenta il fiore all’occhiello dei
know-how aziendali, perché fornisce un modello
di gestione del farmaco e del parafarmaco orientato alla massima sicurezza del paziente, partendo
dalla prescrizione medica on line integrata nel
sistema delle cartelle cliniche informatizzate fino
alla gestione delle scorte negli armadi di reparto,
alimentate dal magazzino centrale unico». In sostanza a ogni nuovo paziente viene assegnato un
braccialetto elettronico e un bar code inserito nel
database ospedaliero che contemporaneamente
apre una cartella clinica; successivamente le prescrizioni del medico sono inserite in un palmare
che associa, attraverso il braccialetto, paziente e
prescrizione. Tramite la tecnologia a radiofrequenza il palmare lancia l’ordine all’armadio di reparto
e, se raggiunto il punto di riordino, emette anche
l’ordine di rifornimento al magazzino centrale.
Facilitato il lavoro dell’infermiere, che può prelevare e somministrare farmaci in tutta sicurezza consultando la cartella informatizzata, sempre tramite
palmare. Un esempio di come si possa coniugare
l’efficienza con la qualità e il risparmio.
Licia Caprara
L’ESPERIENZA SELEZIONATA DA “NON SOLO FANNULLONI”
Nuova Giunta, Venturoni assessore La Asl di Ferrara convince Brunetta
D
H
opo sei mesi esatti dal terremoto politico-giudiziario che si era abbattuto sulla Regione, l’Abruzzo è ripartito, tornando alla regolarità amministrativa con una Giunta legittimata dal voto popolare.
Il neo-presidente, Gianni
Chiodi (Pdl), commercialista
48enne, ha nominato gli assessori e assegnato le deleghe, tenendone molte per sé. La squadra è
mediamente giovane, con alcu-
ne new entry a sorpresa, come
Federica Carpineta, imprenditrice turistica di Francavilla al Mare, che gestirà le risorse umane
della Regione. La Sanità, anzi,
le “Politiche per la salute” sono
andate al medico teramano Lanfranco Venturoni (Pdl in quota
Fi), già consigliere regionale e
autore dieci anni fa di un libro
giallo sui rapporti fra le Asl e le
case di cura private abruzzesi.
Numerosa la rappresentanza
a contratto i costi di produzione e utilizzato in modo
più efficiente le risorse senza ridurre la quantità complessiva di
attività e servizi e senza incidere
sulla qualità dell’assistenza offerta, riducendo a 3 milioni una perdita d’esercizio attestata nel 2006
a 51 milioni di euro.
Per questo “Non solo fannulloni!”, lanciata dal ministro Brunetta ha valutato positivamente e
L.C. pubblicato su Internet la presenta-
teramana, composta anche da
Paolo Gatti, Giandonato Morra
e Mauro Di Dalmazio. Completano il quadro due esponenti della lista “Rialzati Abruzzo”, Carlo Masci e Angelo Di Paolo,
con deleghe pesanti, compresi
Bilancio e Lavori pubblici, Daniela Stati (Fi), Mauro Febbo e
Alfredo Castiglione (entrambi
espressione di An).
zione dei risultati ottenuti dall’Ausl di Ferrara con una azione di
risanamento che non ha comunque impedito, nel biennio
2007-2008, lo sviluppo di attività
e servizi ritenuti inderogabili per
evitare cadute di qualità dell’offerta. Tra le azioni di risparmio illustrate nel sito ministeriale spiccano la razionalizzazione delle linee
organizzative e di governo del
personali; il controllo sull’appropriatezza nell’uso dei farmaci;
l’integrazione dei servizi della
Asl e dell’Azienda OspedalieroUniversitaria; il piano poliennale
di contenimento dei consumi e
dei costi, assunto come prototipo
dalla Regione Emilia Romagna;
la gestione del rischio clinico
orientata a ridurre premi e costi;
la diminuzione del tasso di ospedalizzazione e il potenziamento
con un incremento delle attività
ambulatoriali, territoriali e di prevenzione.
IN BREVE
▼ Abruzzo: Avezzano va sul web ▼ Sicilia: piano rientro “graziato” ▼ E.Romagna: cronici, Ecg a casa ▼ Marche: ecco il piano screening ▼ Campania: banca del cordone
Rivoluzione digitale nei cinVia libera con riserva dei tecUn progetto di teleconsulto
La Giunta ha approvato su proVia libera del Consiglio regioque ospedali dell’Asl Sulmonici ministeriali, dopo la vericardiologico per gli anziani
posta dell’assessore, Almerino
nale alla Pdl “Banca regionana-Avezzano. Grazie al web,
fica trimestrale, al piano di
cronici, che potranno sottoporle del sangue di cordone omMezzolani, le linee guida per
i reparti potranno accedere al
rientro dal deficit della Sicisi a Ecg a domicilio. Lo prevebelicale e relativo registro per
lo screening del carcinoma del
sistema della rete e acquisire
lia. A riferirlo è stato lo stesde a Mirandola (Modena), il
la sensibilizzazione alla donacollo dell’utero, della mammelesami e referti radiologici di
so assessore alla Sanità, Masprotocollo operativo siglato
zione”. L’obiettivo è promuola e del colon retto. Il programaltri reparti, anche di un altro
simo Russo, che però sarebbe
tra medici di famiglia, volontavere e incrementare la donama, denominato “Prevenire è
presidio. In un secondo mostato sollecitato sull’approvari della Croce Blu e la Cardiozione del cordone ombelicale,
volersi bene”, rientra nel Piano
mento saranno in rete le sale
zione della legge di riforma
logia dell’ospedale. L’elettroricco di cellule staminali utili
prevenzione ed è stato finanziaoperatorie e in una terza fase
del sistema sanitario, considecardiografo è fornito dalla Casper la cura di pazienti con
to con una spesa complessiva
i medici di famiglia.
rata «imprescindibile».
sa di Risparmio di Mirandola.
leucemie e linfomi.
di 1,137 milioni.