Zebra V2 - U-He

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Zebra V2 - U-He
Zebra V2
- Guida all'uso -
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Zebra V2 - Guida all'uso
Indice dei contenuti
1. Introduzione...............................................................................................2
1.1. Installazione & aggiornamenti.....................................................................4
1.2. Gestione dei preset.................................................................................5
1.3. Interfaccia utente...................................................................................7
2. Moduli Audio..............................................................................................10
2.1. Comb.................................................................................................11
2.2. Filtri..................................................................................................13
2.3. Oscillatori FM (FMO)...............................................................................17
2.4. Rumore..............................................................................................18
2.5. Oscillatori...........................................................................................19
2.6. Altro..................................................................................................26
2.7. Shaper...............................................................................................27
2.8. XMF - Filtri a Modulazione Incrociata...........................................................28
3. Sorgenti di modulazione................................................................................29
3.1. Inviluppi.............................................................................................29
3.2. LFO...................................................................................................32
3.3. ModMatrix...........................................................................................34
3.4. ModMixer............................................................................................35
3.5. Inviluppi multistadio (MSEG).....................................................................36
4. Effetti.....................................................................................................40
4.1. Compressori.........................................................................................41
4.2. Delay.................................................................................................42
4.3. Equalizzatore.......................................................................................43
4.4. ModFX................................................................................................44
4.5. Riverbero............................................................................................45
5. Controlli XY...............................................................................................46
6. Voci........................................................................................................49
6.1. Arpeggiatore........................................................................................50
6.2. Global/FX...........................................................................................52
7. Informazioni..............................................................................................53
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Zebra V2 - Guida all'uso
1. Introduzione
1. Introduzione
Benvenuto nel mondo di Zebra 2.0!
Cos'è Zebra?
In breve, è un plugin di sintetizzatore virtuale. Tra le migliaia di plugin di questo tipo
disponibili oggi, Zebra si distingue per numerose ragioni. Non è un comune sintetizzatore
virtuale.
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Zebra V2 - Guida all'uso
1. Introduzione
Filosofia
Zebra è concepito per essere il sintetizzatore più flessibile e immediato cui si possa pensare.
L'idea alla base è di offire un vasto insieme di opzioni e possibilità, nascondendone però la
complessità. Zebra espone solo la complessità strettamente necessaria per un certo suono, e
non di più. La sua struttura è pensata in modo tale da non presentare funzioni che non sono
esplicitamente richieste.
Zebra è un sintetizzatore modulare senza cavi. Si può scegliere tra molti tipi differenti di
sintesi e manipolazione del suono, ed è possibile combinare questi elementi in maniera mai
vista prima. Per esempio, si possono unire facilmente sintesi additiva, distorsione di fase e
modulazione di frequenza. Oppure, si può ricreare la struttura del proprio sintetizzatore
analogico preferito. Tutto questo si effettua in maniera intuitiva mediante il drag and drop,
senza affollare l'interfaccia utente con cavi e quant'altro. Al contrario, Zebra si presenta
semplice, pulito, e accessibile.
In termini di suono e qualità, Zebra difficilmente ricorre a compromessi. Tutti gli algoritmi
digitali sono ottimizzati sia per velocità sia per qualità del suono, ma nei casi in cui è stato
necessario scegliere si è sempre privilegiata la qualità del suono. Ciò nonostante, per ogni
funzione avida di risorse di CPU c'è sempre un'alternativa più leggera.
Di fatto, se si ha già esperienza coi sintetizzatori ci sarà poco bisogno di consultare questo
manuale. La maggioranza delle cose è auto esplicativa, anche se qua e là potreste trovare in
questa guida qualche informazione preziosa.
Buon divertimento!
Urs Heckmann
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Zebra V2 - Guida all'uso
1. Introduzione
1.1. Installazione & aggiornamenti
L'installazione è semplice. Scaricate l'ultima versione dal server:
www.zebrasynth.com/index.php?item=downloads
contenente il programma di installazione. Fate doppio click su quest'ultimo e seguite le
istruzioni. Si raccomanda di leggere il file README per informazioni aggiuntive specifiche per
la versione più aggiornata.
Aggiornamenti
Gli aggiornamenti sono semplici come la prima installazione: scaricate l'ultima versione e
installatela sovrascrivendo quella attuale.
Disinstallazione
Il software u-he non effettua scritture sul registro di Windows, non crea cartelle nascoste e
non modifica nulla nel sistema.
Per disinstallare è sufficiente eliminare i file del plugin e quelli della sua configurazione
(patch, impostazioni, ecc.)
File Associati
In Windows, i file relativi a Zebra2 utilizzano questi percorsi:
Preset: C:\Program Files\u-he\Presets\Zebra2\
Impostazioni etc.: C:\Program Files\u-he\Support\com.u-he.Zebra2.*.txt
In MacOS X, i file relativi a Zebra2 utilizzano questi percorsi:
Preset: ~/Library/Audio/Presets/u-he/Zebra2/
Impostazioni etc.: ~/Library/Application Support/u-he/com.u-he.Zebra2.*.*
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Zebra V2 - Guida all'uso
1. Introduzione
1.2. Gestione dei preset
La sezione dei preset si accede facendo click sul pulsante preset nell'angolo in alto a sinistra.
Cartelle dei preset Mac
Ci sono due diverse posizioni per i preset:
Globale
MacintoshHD/Library/Audio/Presets/u-he/Zebra2/
Specifico per utente
~user/Library/Audio/Presets/u-he/Zebra2/
Cartelle dei preset PC
C:\program files\u-he\Presets\Zebra2\
La sezione dei preset è organizzata su due colonne. Quella di sinistra mostra la struttura delle
cartelle, quella di destra mostra i preset presenti nella cartella selezionata.
Le cartelle che raggruppano i preset vanno create manualmente usando Finder (Mac) o
Explorer (Windows) nei percorsi sopra menzionati. Non è possibile creare direttamente
cartelle all'interno di Zebra2!
Caricamento dei Preset
Caricamento diretto di un preset:
fate click su un elemento della lista dei preset per caricarlo.
In alternativa si può fare click sul visore in cima per ottenere un pop up con la lista dei preset
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Zebra V2 - Guida all'uso
1. Introduzione
della cartella corrente. In questo modo è possibile caricare preset velocemente senza usare la
sezione dei preset.
Scansione sequenziale:
Si possono usare le frecce ai lati del visore per passare al preset successivo/precedente della
cartella selezionata. Una volta raggiunto l'ultimo preset di una cartella Zebra2 carica
automaticamente il primo della cartella successiva. In questo modo diventa semplice scorrere
velocemente tutti i preset disponibili.
Salvataggio dei preset
I preset vengono salvati nella cartella selezionata. Facendo click su Save viene aperta una
finestra che richiede il nome da dare al preset corrente. Se esiste già un preset con lo stesso
nome nella cartella selezionata viene data la possibilità di
•
Archiviare il preset preesistente e salvare quello nuovo
•
Non salvare il preset, così da poter tornare alla sezione dei preset e portarsi in una
cartella differente
•
Sovrascrivere il preset pre-esistente
Tipi di preset
Come impostazione predefinita i preset vengono memorizzati nel formato nativo del tipo di
plugin. Ciò significa che la versione VST usa il formato .fxp mentre l'Audio Unit usa il
formato .aupreset.
Esiste anche un formato proprietario supportato da tutti i plugin u-he recenti: .h2p - è
possibile attivare l'utilizzo di questo formato sotto la griglia della pagina dei preset.
I preset memorizzati usando il formato .h2p sono di testo editabile. Ciò significa che è
possibile caricarli in un editor di testo e vedere le impostazioni come in un file di
configurazione. Scegliendo l'opzione ".h2p extended" si ottengono molte informazioni
aggiuntive nel testo che illustrano chiaramente il significato delle varie righe del file.
Perchè utilizzare un formato differente? - Semplice: in primo luogo, le patch diventano
intercambiabili tra VST su Window e Audio Units. Inoltre, tutti i plugin u-he recenti
contengono una virtual machine che permette lo scripting all'interno dei preset. Ciò non è
direttamente visibile, ma le possibilità sono moltissime! - Si rimanda a quando la
documentazione e gli esempi relativi saranno resi disponibili, in un momento che si spera non
troppo lontano nel futuro.
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Zebra V2 - Guida all'uso
1. Introduzione
1.3. Interfaccia utente
L'interfaccia utente di Zebra è divisa in tre sezioni.
La sezione superiore governa l'accesso ai pannelli principali di controllo. C'è anche un
pulsante save che memorizza le impostazioni attuali nella cartella di preset correntemente
selezionata (si rimanda al capitolo dedicato ai preset). Questa sezione contiene anche un
visore che mostra il nome del preset attualmente caricato o il nome del parametro che si sta
modificando. Le due frecce ai lati del visore permettono di caricare velocemente il preset
successivo/precedente.
La sezione centrale mostra il pannello di controllo selezionato.
Il pannello XY. In quest'area si può modulare velocemente un suono trascinando una delle
manopole dei quattro pad di modulazione. Facendo click sull'area sotto ogni pad XY si attiva
un'area per l'inserimento di testo. Si può quindi inserire una descrizione dei parametri
modulati dall'asse X e Y del pad. Premendo il tasto “Esc” si esce dall'area del testo
descrittivo. Si rimanda al capitolo 5 “Controlli XY” per dettagli sull'uso dei pad.
Il pannello synthesis contiene il rack di generazione del suono, l'area modulare detta "griglia"
e il rack contenente le modulazioni fondamentali come gli inviluppi ADSR e gli LFO. Per una
descrizione dettagliata della griglia, dei suoi moduli e del loro uso si rimanda al capitolo
successivo 2 - "Moduli Audio".
Voice mix
Queste sezioni controllano volume e distribuzione stereo dei singoli canali, nonchè
modulazioni per queste caratteristiche. Si rimanda al capitolo 6 - “Voci” per una descrizione
dettagliata di questi elementi.
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Zebra V2 - Guida all'uso
1. Introduzione
ModMatrix
In fondo alla sezione Voice mix si può selezionare il pulsante ModMatrix. Per una trattazione
approfondita di tale argomento si veda il capitolo 3 - "Sorgenti di modulazione”.
Il pannello preset viene usato per caricare i preset e spostarsi fra le cartelle contenenti i
preset di Zebra.
Rack di generazione del suono
Questo rack mostra i controlli di ogni modulo. Per una descrizione più completa si veda il
capitolo 2 - “Moduli Audio”.
I moduli possono essere spostati nel rack facendo click sull'estremità superiore per muoverli
verso l'alto o su quella inferiore per muoverli in basso.
Facendo click con il tasto destro si ottiene un menu che presenta la possibilità di evidenziare
un modulo attivo nella griglia o far si che il modulo selezionato sia sempre in cima al rack.
Il rack per inviluppi e LFO
Questo rack mostra i controlli per gli invilupppi ADSR e gli LFO. Per una spiegazione completa
di questi elementi si rimanda al capitolo 3 "Sorgenti di modulazione”.
Come nel rack di generazione del suono, è possibile spostare i moduli facendo click
sull'estremità superiore per spostarli verso l'alto o su quella inferiore per spostarli in basso.
Facendo click con il tasto destro si ottiene un menu che presenta la possibilità di evidenziare
un modulo attivo nella griglia o far si che il modulo selezionato sia sempre in cima al rack.
ModMatrix
La sezione ModMatrix è sotto la griglia. Fare click su ModMatrix per visualizzarne i controlli.
Per una spiegazione completa di questi elementi si rimanda al capitolo 3 - "Sorgenti di
modulazione”.
In questo pannello non sono presenti controlli o opzioni speciali.
La parte inferiore dell'interfaccia ospita i seguenti pannelli:
Effects
Il pannello effects contiene sia controlli globali che relativi agli effetti. I controlli per la
polifonia, il pitch bend e il portamento sono collocati a sinistra, al centro c'è il mixer globale
e a destra si trovano i controlli per gli effetti.
Si rimanda alla sezione 4 - “Effetti” per una descrizione più dettagliata degli effetti.
Il mixer globale comprende un'altra griglia da cui abilitare o disabilitare molti moduli.
Facendo click su un modulo, alla sua destra compaiono i suoi controlli.
Facendo click su una posizione vuota si aggiunge un nuovo modulo.
Facendo doppio click o command-click (Mac) / Ctrl-click (PC) si accende o spegne un modulo.
Facendo click con il tasto destro si possono modificare gli input dei moduli o rimuoverli dalla
griglia.
Zebra2 ha un canale master e due canali aux (bus). Usando i controlli di send si può impostare
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Zebra V2 - Guida all'uso
1. Introduzione
la mandata ai canali aux. Tale mandata può essere modulata agendo sulla manopola
adiacente ad essa. Il controllo di return imposta il livello di ritorno del canale aux.
Output controlla il volume generale di Zebra.
da more OSC 1 a more OSC 4
Mediante queste sezioni si impostano le forme d'onda degli oscillatori. Per una descrizione
dettagliata si veda il capitolo 2 - "Moduli Audio”
MultiStage EG
Questo pannello viene usato per impostare i generatori di inviluppo multistadio di Zebra. Si
veda il paragrafo “MSEG” del capitolo 3 - "Sorgenti di modulazione” per dettagli su come
usare i generatori.
XY assign
Questo pannello va usato per impostare le destinazioni di modulazione e i relativi parametri
dei pad XY di modulazione. Si rimanda al capitolo 5 - “Controlli XY” per dettagli su come
usarli.
Manopole
In Zebra2 ci sono due tipi di manopole:
•
Manopole con valori positivi e negativi, riconoscibili dalla linea a ore 12.
•
Manopole con valori solo positivi, riconoscibili dalla linea a ore 7.30.
Trascinando su o giù il valore di una manopola, essa modifica il proprio valore. Per
aggiustamenti più precisi tenere premuto shift prima di cominciare l'operazione di
trascinamento.
Se una manopola ha tre puntini sotto di sè, significa che ad essa non le è stato ancora
assegnato un parametro. La prima volta che si fa click su una manopola non assegnata,
compare un menu pop up che permette di selezionare un parametro da assegnarle. Facendo
click destro su una manopola già assegnata ad un parametro, è possibile modificarne
l'associazione.
Il visore di stato mostra il valore dell'ultima manopola modificata. Questo visore
generalmente mostra valori in relazione alla destinazione di modulazione, quindi se questa è
costituita dalle forme d'onda i valori vanno da 1 a 16, mentre per l'intonazione si va da -48 a
48 ecc.
Menu popup
Generalmente facendo click con il tasto destro viene mostrato un menu con funzioni avanzate
per i moduli, per i punti nelle forme d'onda e per le manopole dei parametri. Questi verranno
descritti in dettaglio nelle sezioni corrispondenti. In questo manuale quest'azione verrà d'ora
in poi denominata “click destro” .
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Zebra V2 - Guida all'uso
2. Moduli Audio
2. Moduli Audio
Zebra2 comprende una vasta gamma di moduli audio che coprono uno spettro incredibilmente
ampio di suoni. In questo capitolo si illustreranno i moduli ed il loro modo di impiego. Molti
concetti non sono mai stati realizzati prima in un sintetizzatore perciò può essere necessario
del tempo per fare pratica con essi.
La griglia
La griglia viene usata per accendere o spegnere i moduli utilizzati per la sintesi sonora. Le
caratteristiche dei vari moduli vengono illustrate in dettaglio nel seguito di questo capitolo.
La griglia contiene quattro canali. La normale catena di elaborazione del segnale va dall'alto
verso il basso. Questo comportamento può essere modificato scegliendo input differenti per
un modulo. Si può facilmente identificare il flusso del segnale seguendo la sottile linea
bianca.
Per aggiungere un modulo basta fare click su un elemento vuoto della griglia.
Facendo doppio click su un modulo lo si commuta da attivo a non attivo e viceversa.
Mediante il click destro su un modulo di può scegliere l'input del modulo dal menu di contesto
che viene mostrato. Ciò permette di cambiare il flusso del segnale. Scegliendo “input 1″ per
un modulo che è attivo sul canale 2 il suono che era precedentemente generato dal canale 2
non è più udibile. Si veda il preset “Signal flow ex 1″.
E' possibile spostare i moduli trascinandoli. Se si trascina un modulo su un elemento vuoto,
esso viene spostato nella nuova posizione. Se il trascinamento termina su un elemento che
contiene già un modulo, i due moduli vengono scambiati di posizione.
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Zebra V2 - Guida all'uso
2. Moduli Audio
2.1. Comb
I filtri comb sono fondamentalmente delay molto brevi che operano a livello di campioni, per
esempio un paio di campioni o millisecondi. Se si alimenta un delay di questo tipo con un
rumore/impulso breve e si aggiunge del feedback si ottiene un segnale molto simile a un
oscillatore.
I filtri comb di Zebra offrono molte possibilità. Possono essere impiegati insieme fino a 4
delay, in varie configurazioni di circuito e sempre stereo. Si possono costruire flanger gestiti
da inviluppo, corde pizzicate, flauti, percussioni, archi, suoni metallici, suoni bizzarri, timbri
strani e un insieme completo di suoni non possibili in un sintetizzatore ordinario.
Intonazione
I parametri nella prima riga sono bene o male quelli che si trovano solitamente negli
oscillatori. L'intonazione (tune) può variare da -48 a +48 semitoni ed è modulabile attraverso
la manopola che si trova immediatamente accanto. Detune modifica l'intonazione fine del
segnale stereo. Vibrato utilizza LFO1 per modulare la tonalità in un intervallo di +/- 1
semitoni. Keyscale determina la reazione dei filtri rispetto all'altezza della nota suonata.
Quando si trova a 100 si ha un semitono per nota.
Suono
Feedback controlla il feedback del delay. Un filtro comb è un delay, quindi in pratica la
manopola controlla l'entità dell'azione del filtro.
Il parametro damp è un filtro passabasso di 6 db/ottava innestato sul percorso del feedback.
I parametri di tono sono diversi a seconda della modalità del filtro, i dettagli sono discussi in
seguito. Normalmente essi determinano il rapporto tra più delay in cascata.
Distortion aggiunge armoniche al feedback. Usatelo con discrezione.
Materiale
PreFill aggiunge rumore bianco in ingresso. Questo parametro è utile per simulare corde
pizzicate.
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Zebra V2 - Guida all'uso
2. Moduli Audio
Input controlla la quantità di segnale del canale (rumore ecc.) che viene inserita nel comb.
Il parametro flavour, analogamente ai parametri di tono, dipende dalla modalità, per i
dettagli vedere nel seguito. Tipicamente il parametro controlla l'inserimento del segnale del
canale in un punto fra molti stadi comb/delay in cascata.
Mix
La manopola dry imposta il livello del segnale non effettato.
Volume controlla il livello di output dei comb, non influenzando il segnale dry. Il controllo Pan
gestisce la distribuzione stereo del segnale. In modalità dual split, la manopola width sposta i
due segnali verso le estremità sinistra e destra dell'immagine stereo.
Modalità
•
Comb
Un semplice delay stereo, intonato rispetto alla nota suonata. I parametri tone e
flavour non hanno effetto in questa modalità.
•
Split Comb
In questa modalità 2 delay si alimentano a vicenda. I segnali in input vengono sommati.
Il parametro tone governa il rapporto tra le lunghezze dei delay. Il parametro flavour
inserisce il segnale in ingresso direttamente nel secondo delay. Gli output di ciascun
delay sono sia a sinistra che a destra.
•
Split Dual
In questa modalità 2 delay stereo si alimentano a vicenda come in Split Comb. La
differenza è che in questo caso il segnale è completamente stereo.
•
Diff Comb
Agisce come Split Dual ma in questo caso il secondo delay è un filtro di tipo allpass. Ciò
produce suoni strani e dissonanti. Il parametro flavour controlla il feedback del filtro
allpass. Le frequenze dissonanti possono prevalere sulla frequenza fondamentale,
quindi potrebbe essere necessario intonare correttamente quest'ultima.
•
Dissonant
Questa modalità crea un reticolo di 4 x 4 Delay con Feedback. Produce sempre suono
metallico e dissonante. Tone e flavour determinano i rapporti fra le varie linee di delay.
E' impossibile creare suoni “normali” in questa configurazione.
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Zebra V2 - Guida all'uso
2. Moduli Audio
2.2. Filtri
I filtri di Zebra si comportano direttamente come filtri analogici, basati su parametri di
frequenza di taglio (Cutoff), Risonanza e OverDrive. Tuttavia, alcuni di essi sono speciali.
Sono disponibili 4 filtri per ogni voce, impostabili nella griglia.
Cutoff
Il parametro Cutoff determina la frequenza limite a cui opera il filtro. Come tutti i parametri
di frequenza in Zebra, esso è espresso in Semitoni, che in ambito musicale corrisponde ai
numeri delle note Midi (in realtà un'ottava sotto). - Quindi, se Cutoff viene impostato a 81.00,
la frequenza di Cutoff è quella di un La centrale, ovvero 440Hz. - In tal modo è possibile
utilizzare grandezze musicali invece di altre più legate al contesto scientifico o fisico.
Risonanza
La risonanza indica il punto di feedback del filtro, che è l'enfasi aggiunta dal filtro alla sua
frequenza di taglio. Nella maggior parte dei casi (a seconda del tipo di filtro), la risonanza
può essere impostata a valori che causano l'auto oscillazione del filtro.
Essa è usata come fattore q per alcuni tipi di filtro (ad esempio il peaking) per selezionare
l'intervallo di frequenze centrato intorno alla frequenza di taglio.
Drive (non per tutti i tipi di filtro)
Solitamente il parametro drive di un filtro aggiunge sporcatura e distorsione al suono,
generalmente rendendolo più "grosso". I filtri di Zebra utilizzano overdrive in modo più
particolare, che privilegia l'aspetto musicale rispetto a quello di puro inspessimento. La
funzione effettiva viene illustrata più avanti, nei dettagli dei tipi di filtro.
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Zebra V2 - Guida all'uso
2. Moduli Audio
Modulazioni
Possono essere usate direttamente nel filtro fino a due sorgenti di modulazione. In tipi di
filtro come “LP Formant”, la seconda sorgente di modulazione gestisce uno degli altri
parametri.
KeyFollow
Questo parametro aggiunge la nota suonata alla frequenza di taglio, più alta è la nota, più
alta la frequenza di taglio. - Se key follow vale to 100%, cutoff 12 e la risonanza è impostata
in modo da generare auto oscillazione, è possibile suonare il filtro con la tastiera, in perfetta
accordatura!
Gain (non per tutti i tipi di filtro)
Il parametro gain in vcf3 and vcf4 viene usato da alcuni tipi di filtro (per esempio shelving,
peaking) per indicare l'entità dell'aumento o della diminuzione dell'intervallo di frequenze
individuato da CutOff e Res.
Tipi di filtro:
•
LP eXiter
E' un filtro passabasso 24dB con uno stadio di saturazione che opera effettivamente
come exciter dipendente dalla frequenza. Per alti valori di drive, lo stadio di
saturazione aggiunge al segnale molte armoniche pari e dispari, che producono un
aumento delle alte frequenze e un suono molto ricco.
•
LP allround
E' un filtro passabasso 24 dB, molto simile a quelli di altri sintetizzatori virtuali. Il
parametro drive ha in questo caso un impatto molto leggero, ma che è utile per
aggiungere colorazione al suono.
•
LP midDrive
La variante midDrive principalmente enfatizza con il parametro drive le frequenze
medie, in modo particolarmente utile per lead potenti che necessitano di emergere dal
mix.
•
LP oldDrive
Il filtro oldDrive è un passabasso che aggiunge essenzialmente armoniche pari allo
spettro, producendo un suono di tipo vintage, che spesso può essere scadente, come
vecchie registrazioni su nastro.
•
LP formants
Questo è un filtro molto speciale. Esso unisce un filtro non risonante 12 dB con uno
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Zebra V2 - Guida all'uso
2. Moduli Audio
stadio formante risonante in stile vocoder. In questo caso, il parametro di risonanza
controlla la profondità dello stadio formante, mentre il parametro Drive permette il
morphing di cinque formanti di vocali: A-E-I-O-U - Questo filtro è indicato per suoni di
lead che "cantano" e pad di tipo vintage vocoder.
•
Lowpass 12dB
E' una versione risonante 12 dB di quello Lowpass Allround, ma senza la sezione interna
di overdrive.
•
Lowpass 6dB
E' un filtro passabasso molto semplice con una curva molto piatta. Non è risontante,
quindi la manopola della risonanza non mostra valori.
•
BP rezBand
FIltro passabanda risonante 12dB.
•
Bandpass Q
Filtro passabanda risonante con un suono lievemente diverso rispetto al precedente.
•
HP highpass
Filtro passaalto risonante 24dB..
•
Highpass 12dB
Versione di passaalto a 12bB.
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Zebra V2 - Guida all'uso
•
2. Moduli Audio
BR Notch
Filtro 24dB a eliminazione di banda.
•
Peaking
Il filtro peaking utilizza il parametro Res / q per individuare la ripidità del picco di
frequenza situato in corrispondenza del Cutoff. Il picco può variare da molto stretto (q
= 0.00) fino a un intervallo di 4 ottave (q = 100.00). Il parametro gain può variare da
-20dB (gain = 0.00) a +24dB (gain = 100.00). Se gain vale 00, il filtro ha un effetto
praticamente nullo.
•
Phaser4 / Phaser8
I 2 filtri phasing utilizzano rispettivamente 4 o 8 stadi di filtri allpass per ricreare la
tipica impronta sonora degli effetti di phasing. Cutoff e risonanza sono usati per
indicare la frequenza di centro e l'intensità dell'effetto.
In Phaser8, il parametro gain viene usato per sfasare le frequenze degli 8 stadi,
permettendo di ottenere particolari sfumature di phasing.
•
LoShelf / HiShelf
I filtri di tipo shelving sono usati per enfatizzare o smorzare parti dello spettro, in
modo molto simile agli equalizzatori.
Come nei filtri peaking, il parametro gain viene usato per aumentare o attenuare le
frequenze basse / alte, mentre la risonanza viene usata per influenzare la pendenza o
ripidità dell'attenuazione di frequenze.
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Zebra V2 - Guida all'uso
2. Moduli Audio
2.3. Oscillatori FM (FMO)
Zebra2 include 4 oscillatori a modulazione di frequenza (FMO). Gli FMO sono oscillatori molto
semplici che generano onde sinusoidali. A differenza di oscillatori complessi, questi possono
essere modulati a livello di audio in differenti maniere (si veda "Modi" nel seguito). Gli FMO
possono operare in mono o stereo, ma non quad - Per scegliere basta agire sul pulsante mono
a sinistra della manopola tune.
Intonazione
Usate la manopola tune per regolare la tonalità fondamentale degli FMO. L'intervallo è da -48
a +48 semitoni. Usate la modulazione per modificare la fondamentale. Vibrato utilizza LFO1
per modulare l'intonazione di +/- 1 semitoni. Keyscale indica come l'oscillatore reagisce
rispetto all'altezza della nota suonata. Ad un valore di 100 corrisponde lo standard di un
semitono per nota.
Alcune modalità FMO sostituiscono il segnale del loro canale, proprio come i filtri. Altri
aggiungono suoni al canale, come gli oscillatori.
Modalità
•
FM by Input
Prende il segnale in ingresso per modulare in frequenza (FM) la sua sinusoide. Molto
simile a un carrier nella sintesi FM; ma in questo caso il segnale modulante può essere
qualsiasi cosa, a seconda della configurazione della struttura modulare della griglia.
•
FM by self (+)
Usa il suo stesso output per modulare la sua sinusoide. E' molto simile a un feedback
FM. A profondità di modulazione > 50% viene generato molto aliasing fino a produrre
solo rumore bianco. A causa del fatto che questa modalità è in qualche modo "entro
contenuta", questa modalità aggiunge al canale invece di sostituirlo.
•
RM Input
Questa modalità effettua una modulazione ring tra la sinusoide prodotta dall'FMO e il
segnale originario del canale in cui si trova l'FMO stesso.
•
FM Filtered
Attenua il segnale di input con passabasso invece che per profondità. In questo caso la
manopola FM regola il cutoff di un filtro passabasso mentre la reale intensità FM è a
100%. Come risultato si ha una FM con suono più smorzato che si attenua
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Zebra V2 - Guida all'uso
2. Moduli Audio
automaticamente verso le frequenze alte, producendo meno artefatti come l'aliasing,
ma che può non essere brillante come la normale FM. E' più indicato per effetti leggeri.
•
FM self 2 (+)
Usa il suo stesso output squadrato per modulare in frequenza la sua sinusoide. Mentre il
feedback ordinario crea una forma d'onda di tipo dente di sega, questo crea un'onda
simile alla quadra.
2.4. Rumore
Ci sono 4 tipi diversi di rumore fra cui scegliere:
•
White Noise - Rumore Bianco
Segnale casuale con densità spettrale a potenza costante.
•
Pink Noise - Rumore Rosa
Rumore con volume delle alte frequenze progressivamente ridotto di 3db/ottava.
Sia nel rumore rosa che nel bianco, Zebra2 usa un filtro passabasso 6dB e uno passaalto
6dB allo scopo di regolare il suono del rumore.
•
Digital Noise
•
Crackles
I moduli di rumore possono essere usati sia in mono che in stereo. In modalità stereo il
parametro width controlla l'apertura dei due canali. Usate pan per impostare la posizione
stereo dell'output dei moduli e volume per aggiustarne il livello. Sia pan che volume possono
essere modulati direttamente dall'interno del modulo usando i consueti controlli e le
manopole/menu popup (si veda la sezione “Interfaccia utente”).
Il modulo del rumore ha due filtri integrati. Con il rumore bianco e il rumore rosa Filter1 è un
passabasso e Filter2 è un passaalto, nelle altre modalità Filter1 controlla l'intonazione e
Filter2 la quantità di rumore. Entrambi i filtri hanno dei modulatori diretti regolabili
mediante le solite manopole e o menu popup (si veda la sezione "Manopole" in "Interfaccia
utente").
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Zebra V2 - Guida all'uso
2. Moduli Audio
2.5. Oscillatori
Gli oscillatori di Zebra sono delle belve molto potenti. Siccome essi adottano delle nuove
forme di sintesi è consigliabile leggere questa sezione anche se si conoscono già le nozioni
riguardanti gli oscillatori convenzionali.
Modulo oscillatore
Il modulo oscillatore contiene controlli sull'intonazione, il mix, gli effetti e la fase
dell'oscillatore. Il modulo è richiudibile per risparmiare spazio nel rack. Quando esso è chiuso
i controlli di mix, effetti e fase non sono accessibili. Facendo click su un pulsante qualsiasi del
modulo, esso viene espanso per mostrarne i controlli.
Preset di oscillatore
In Zebra2, per accelerare il processo di creazione dei suoni, è possibile creare preset per gli
oscillatori. Fate click sul box “default” del modulo oscillatore per visualizzare un selettore di
file e scegliere il preset. Attualmente non sono presenti preset di oscillatore, ma essi
cominceranno ad apparire in aggiornamenti futuri e saranno anche resi disponibili nella
pagina di download di Zebra2.
Si tenga presente che se sono state impostate modulazioni (come WaveWarp modulato da un
LFO), la sorgente e la quantità di modulazione saranno memorizzate nel preset di oscillatore
ma le impostazioni della sorgente di modulazione non lo saranno. Per questo motivo un preset
ricaricato successivamente potrebbe non suonare al 100% uguale a come quando è stato
originariamente salvato.
Per salvare un preset di oscillatore Fate ctrl-click o click destro sul box "default" per
richiamare il selettore di file di Zebra2 per il salvataggio.
I preset di modulo sono situati in queste cartelle:
Mac:
Locale:
MacHD/Library/Application Supper/u-he/Zebra2/Modules/Oscillator/
Utente:
~/Library/Application Supper/u-he/Zebra2/Modules/Oscillator/
Windows:
C:\Program Files\u-he\Zebra2\Modules\Oscillator\
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Zebra V2 - Guida all'uso
2. Moduli Audio
Intonazione
Ogni oscillatore può essere intonato in un intervallo da -48 a +48 semitoni, in passi di 1 Cent.
Quindi, se il valore di intonazione mostrato è “7.24″, l'oscillatore è spostato di 7 semitoni in
alto, più 24 Cents. L'intonazione ha una sorgente di modulazione diretta. Senza bisogno di
ricorrere alla Modulation Matrix, si può impostare direttamente un modulatore. La
modulazione dell'intonazione controlla l'intonazione dell'oscillatore in un intervallo da -48 a
+48 semitoni. Vibrato utilizza LFO1 per modulare l'intonazione di +/- 1 semitono. Keyscale
determina come l'intonazione varia rispetto all'altezza della nota suonata. A un valore di 100
corrisponde lo standard di un semitono per nota.
Mix
Questa sezione controlla il volume del suono.
La manopola volume regola il volume di output dell'oscillatore.
In aggiunta al volume c'è un modulatore di volume pronto all'uso, è sufficiente selezionare la
sorgente di modulazione dal menu popup mod e l'intensità di modulazione con la manopola
mod.
Il menu popup permette anche la selezione del tipo di unison, tra single, dual e quad. La
manopola width influenza la distribuzione nel panorama stereo.
Impostate la distribuzione stereo con la manopola pan. Essa può anche essere modulata
scegliendo un modulatore dal menu popup e impostando la quantità di modulazione con la
manopola mod.
Waveform
L'editor di forma d'onda è il cuore della sintesi di Zebra2. In questa sezione è possibile
disegnare forme d'onda o forme di spettri additivi. Esistono 4 modalità differenti tra cui
scegliere mediante il parametro Waveform, a destra dell'area di disegno.
Un diagramma di keyscale permette di controllare le variazioni di volume lungo la tastiera.
Ciò è utile nel caso si sia costruito un suono che ha un forte picco in una zona particolare a
causa di un filtro risonante. Mediante il diagramma è possibile attenuare il volume nella zona
critica. Ovviamente ci sono altri utilizzi, come ad esempio suoni compositi dove i registri più
bassi sono usati per un suono di basso e quelli più alti per lead o pad.
Sotto l'area keyscale è situato un controllo velocity scale che si può usare per escludere o
scalare i valori di velocity. Per esempio se si vuole che un oscillatore suoni solo per dinamiche
di tocco delicato e un altro per dinamiche forti. Le linee e i punti rappresentano la velocity
più alta a cui l'oscillatore risponde. In altre parole è come un filtro sulla velocity: esclude
tutte le note che hanno velocity superiore alla soglia impostata.
•
GeoMorph:
Scegliete questa modalità per disegnare una forma d'onda avente fino a 32 punti. Il
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Zebra V2 - Guida all'uso
2. Moduli Audio
primo e l'ultimo punto sono identici per garantire l'assenza di discontinuità nel loop.
Opzioni di modifica:
Click: seleziona un punto (verde)
Shift + Click: aggiunge/toglie punti alla selezione
Drag: sposta liberamente i punti
Drag su più punti: selezione mediante rettangolo.
Alt o command (Mac), Ctrl o Alt (PC) + drag: cambia la pendenza rispettivamente verso
sinistra / destra)(rispettivamente)
Click destro su un punto selezionato: visualizza menu di contesto per rimuovere il
punto o modificarne la pendenza.
Click destro con più punti selezionati: visualizza menu di contesto per operare su punti
selezionati.
Click destro in area vuota: aggiunge punto o applica funzioni a intera forma d'onda.
Ctrl + command + click (Mac), alt + click destro (PC) in area vuota: aggiunge punto.
•
SpectroMorph:
Apparentemente è come GeoMorph ma in realtà è completamente diverso.
In questa modalità non viene visualizzata una forma d'onda bensì uno spettro additivo
composto da 1023 armoniche. Le armoniche sono distribuite logaritmicamente su 10
ottave. Il 10° visualizzato più a sinistra controlla la frequenza fondamentale, il
successivo 10° le prime due armoniche e così via fino ad avere 511 armoniche nel 10°
più a destra. Il punto più alto vale sempre zero.
Anche il volume è espresso logaritmicamente.
Una linea orizzontale dà luogo ad un dente di sega.
Le opzioni di modifica sono le stesse descritte in precedenza.
•
GeoBlend:
Permette di disegnare una forma d'onda usando 128 punti distribuiti uniformemente.
Option-drag (Mac), ctrl-drag (PC) disegna una linea.
Command-drag (Mac), alt-drag (PC) resetta il punto.
Click destro: visualizza un menu di contesto con funzioni per smussare, affilare o
massimizzare la forma d'onda.
•
SpectroBlend:
E' identico a SpectroMorph tranne per il fatto che lo spettro della forma d'onda è
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Zebra V2 - Guida all'uso
2. Moduli Audio
composto da 128 armoniche disposte linearmente sia in frequenza che in ampiezza. In
questa modalità si ha diretto controllo sulle armoniche anche se la modifica di
armoniche specifiche è più difficoltoso rispetto alle modalità Morph.
Il selettore di forma d'onda è situato sotto all'editor.
In esso si sceglie una delle 16 forme d'onda da modificare. La forma d'onda selezionata è
evidenziata con un colore diverso.
Option-drag (Mac), ctrl-drag (PC): si usa per ridisporre le forme d'onda.
Command-click (Mac), alt-click (PC) su una forma d'onda non selezionata produce una
trasformazione dalla forma d'onda selezionata a quella su cui si è effettuata l'azione. In
questo modo è possibile creare un insieme completo di forme d'onda da modificare
successivamente.
Option-command-click (Mac), ctrl-alt-click (PC) su una forma d'onda non selezionata copia la
forma d'onda selezionata in quella in cui si è effettuata l'azione.
Click destro visualizza un menu di contesto che permette di scambiare, copiare o trasformare
le forme d'onda. In pratica le stesse opzioni sopra illustrate.
Blend < -> Morph
La sintesi di Zebra2 consiste in due principi diversi di sintesi wavetable: GeoMorph e
GeoBlend. Geo è un'abbreviazione di geometria in riferimento alla visualizzazione della forma
d'onda. In aggiunta ci sono due tipi di sintesi additiva: SpectroMorph e SpectroBlend che
possono usati per creare una forma d'onda.
Sia GeoMorph che SpectroMorph generano il suono usando curve di Bezier, conosciute nella
grafica e nel software 3d. Se avete creato un insieme di forme d'onda (o avete caricato il
preset Doc waveform morph) e agite sul parametro wavewarp a sinistra, la visualizzazione
della forma d'onda viene divisa. Zebra2 effettua un'interpolazione graduale tra due forme
d'onda producendo morbide transizioni tra esse; da qui il termine “morph”.
Le modalità blend, d'altro canto, sono costruite a partire da punti fissi e le trasformazioni tra
le forme d'onda sono costruite a partire dai punti stessi, che rappresentano le forme d'onda
come nelle sintesi tradizionali wavetable o vettoriale.
WaveWarp e Resolution
Questo metodo di sintesi è molto dispendioso per la CPU, come potreste immaginare.
Dopotutto, le forme d'onda possono essere incrociate con continuità usando il parametro
wavewarp.
E' piuttosto sorprendente vedere che Zebra2 è comunque molto efficiente nel consumo di CPU
in confronto ad altri sintetizzatori che calcolano le forme d'onda in tempo reale. Ciò viene
ottenuto usando un semplice accorgimento: le forme d'onda non vengono calcolate di
continuo ma a certi intervalli. Quindi, di fatto Zebra2 è una sorta di sintetizzatore granulare i
cui elementi costitutivi sono ricavati dalla sintesi appena illustrata.
Il parametro resolution determina la lunghezza dell'intervallo tra due calcoli successivi. Una
risoluzione maggiore produce transizioni più precise (e veloci) da una forma d'onda all'altra.
L'intervallo per resolution va da 4 secondi a meno di un millisecondo. Impostazioni ai limiti
possono accrescere significativamente l'uso della CPU (a valori maggiori di 9) o introdurre
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Zebra V2 - Guida all'uso
2. Moduli Audio
artefatti come aliasing (a valori minori di 4) quando si usano modulazioni veloci
dell'intonazione.
In generale: per modulazioni veloci o cambiamenti più intensi nell'intonazione la risoluzione
deve essere impostata a valori elevati.
Fase
La sezione phase permette di sommare una versione invertita della forma d'onda al segnale.
La manopola phase determina la fase della versione invertita. Un segnale dente di sega
sommato con un dente di sega invertito produce un'onda a impulso.
Il pulsante Sync attiva la funzione di sincronizzazione forzata degli oscillatori. Gli oscillatori
possono essere stonati di un intervallo fino a 3 ottave rispetto alla frequenza base, mentre la
loro fase viene periodicamente reimpostata alla frequenza base. Questo effetto aggiunge
molte armoniche ed è molto efficace modulando lo spostamento della frequenza
sincronizzata (parametro Sync) - ricorda molto il tipico effetto di chitarra sintetizzata dei
sintetizzatori analogici. La differenza principale in questo caso è che mentre nei
sintetizzatori analogici sono necessari due oscillatori per ottenere il rislutato, a Zebra ne
basta uno solo.
Sezione FX
La sezione FX è un'altro punto di forza degli oscillatori di Zebra2!
E' possibile applicare alla forma d'onda generata 2 sezioni FX ciascuna dei quali offre 17
algoritmi. Ci sono molte possibilità che vanno dal grossolano al molto leggero in dipendenza
non solo dal tipo di effetto ma anche dalla forma d'onda.
Gli effetti sono calcolati direttamente nella forma d'onda. Per questo motivo il parametro
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Zebra V2 - Guida all'uso
2. Moduli Audio
resolution è vitale per la velocità e la precisione del calcolo. Valori più elevati permettono
effetti di modulazioni più rapide. Valori di 7-8 dovrebbero essere sufficienti per la maggior
parte delle situazioni.
In aggiunta, esiste anche un parametro normalize. Questo agisce da terzo effetto. Normalize
analizza il volume della forma d'onda generata (non il picco ma il valore RMS). Se è impostato
a 100% normalize genera un livello di 0 dB. Ciò è molto indicato per le patch che hanno molta
escursione di volume. Tuttavia può anche portare a volumi molto forti ad alte frequenze.
Fortunatamente l'effetto è regolabile.
•
Fundamental:
Regola l'onda sinusoidale della fondamentale della nota suonata. Spazia da -200%
(invertita) a +200% (accentuata)
•
Odd for Even:
Sposta il volume delle armoniche pari verso quelle dispari per valori positivi
producendo forme d'onda più simili a onde a impulso, in quanto queste
ultimecontengono solo armoniche dispari.
Per valori negativi le armoniche pari diventano prominenti producendo suoni più
attenuati e nasali.
•
Brilliance:
Accentua o attenua le armoniche più alte, producendo suoni più brillanti o cupi.
•
Filter:
SI comporta da filtro passa basso per valori negativi e passa alto per valori positivi.
Questo filtro agisce a livello di spettro ed ha una pendenza di più di 100 dB per ottava.
Non è disponibile un parametro di risonanza ma suona comunque molto effettato.
•
Bandworks:
E' un filtro passabanda per valori positivi e eliminazione di banda (notch) per valori
negativi.
•
Registerizer:
Accentua le armoniche che si trovano sulle ottave della fondamentale. Produce un
suono tipo organo.
•
Scrambler:
E' simile agli oscillatori automodulanti dei sintetizzatori FM: la fase della forma d'onda
è modulata da se stessa. Questo procedimento crea suoni con molte armoniche che
possono essere veramente graffianti. Per suoni più caldi si può usare senza
modulazione. Se amate i suoni sporchi, questo è l'effetto giusto.
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Zebra V2 - Guida all'uso
•
2. Moduli Audio
Turbulence:
Turbulence mischia le armoniche in modo casuale. Questo effetto è molto legato al
parametro resolution. Può suonare molto vivido ma anche molto tagliente.
•
Expander:
Espande o contrae lo spettro. Potrebbe suonare in modo simile a brilliance se le
armoniche sono ben distribuite.
•
Symmetrie:
Distorce la forma d'onda verso l'inizio o la fine. Ha sonorità simili alla Pulse Width
Modulation e con un'onda quadra è esattamente quella.
•
Phase Xfer, Phase Root und Trajector
In queste modalità la forma d'onda influenza una sinusoide.
Phase Xfer crea una sinusoide e aggiunge alla fase la forma d'onda modulata ad anello
da un'altra sinusoide.
Phase Root moltiplica la fase della sinusoide per la forma d'onda.
Trajector aggiunge la forma d'onda alla fase della sinusoide.
Questi effetti possono avere suonare in modo molto leggero o molto percettibile. A
causa della loro natura essi possono produrre i suoni tipici dei sintetizzatori a
distorsione di fase degli anni '80.
•
Ripples:
Moltiplica la forma d'onda con una sinusoide costituita da un numero variabile di
vibrazioni. Produce suoni di tipo risonante.
•
Formanzilla:
Moltiplica lo spettro della forma d'onda con una sinusoide costituita da un numero
variabile di vibrazioni. Produce suoni nasali.
•
Sync Mojo:
Simula hardsync nella forma d'onda contraendo l'asse del tempo e riscrivendo
ripetutamente la forma d'onda in memoria.
•
Fractalz:
Simile a Sync Mojo, contrae la forma d'onda e la ripete, tuttavia le ripetizioni sono
incluse nelle forme d'onda successive producendo una forma d'onda frattale che
contiene ancora più armoniche rispetto all'hardsync.
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Zebra V2 - Guida all'uso
2. Moduli Audio
2.6. Altro
Mixer di canale
Sono presenti 4 mixer di canale nella griglia di sintesi e 3 nella griglia degli effetti. La loro
funzione è praticamente la stessa.
Facendo click destro su un mixer di canale nella griglia si apre un menu che permette di
selezionare gli input. Come per tutti i moduli finora trattati, il mixer ha ingressi da 1 a 4, che
rappresentano i canali 1-4. In aggiunta sono disponibili degli ingressi di sidechain 1-4 che
analogamente rappresentano i canali. Una volta impostati input e sidechain ed è presente
segnale su questi, il mixer somma i segnali. Ciò viene evidenziato da due linee che vanno nel
mixer di canale invece della consueta linea unica.
I mixer di canale sono anche usati per regolare l'ampiezza stereo di un canale singolo:
impostateli su "pan mono" e mettete il sidechain sullo stesso canale dell'input. Ora il
parametro mix controlla il rapporto la porzione diretta (stereo) e trattata (mono) del suono.
Naturamente lo stesso si applica alla griglia degli effetti.
Per quanto riguarda i mixer di canale e la sezione mix sotto la griglia: se si può evitare di
usare un mixer di canale sfruttando il mixer principale usate quest'ultimo!
Ringmodulator
Facendo click destro su un ringmodulator nella griglia si apre un menu che permette di
impostare ingresso normale e di sidechain (vedi sopra). Invece di sommare questi due segnali
il ringmodulator li moltiplica, creando il consueto suono tipico della modulazione ring.
Il ringmodulator non ha interfaccia.
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2. Moduli Audio
2.7. Shaper
Gli shaper sono sostanzialmente unità di distorsione, ma naturalmente, come c'è da aspettarsi
dal software u-he, con qualche particolarità.
Gli shaper si trovano sia nella griglia di sintesi che in quella degli effetti.
Ci sono quattro tipi distinti di distorsione selezionabili dal menu popup di sinistra, dove
vedete la scritta Shape nell'immagine. Shaper1 è invece il nome del modulo.
Gli shaper hanno 5 controlli di cui due sono modulabili.
Il parametro depth controlla la quantità di distorsione. Esso può essere modulato
selezionando una sorgente di modulazione nel menu popup della manopola che si trova
accanto ad esso.
Edge gestisce il tipo di sovratoni creati, più alto è il suo valore e più forte suonano i
sovratoni.
Input e Output controllano la quantità del segnale in entrata nella distorsione e il volume del
segnale post distorsione.
HiOut è una funzione speciale non disponibile nelle normali unità di distorsione. Essa
amplifica il volume dei sovratoni producendo un suono molto ricco.
Descrizione delle varie modalità shape:
•
Shape
Questo tipo di distorsione aggiunge al segnale lievi sovratoni.
•
T-Drive
Questa modalità ha un'impronta più caratteristica. Naturamente si può regolare
alzando il valore della manopola HiOut
•
Crush
Crush agisce effettuando distorsione di tipo bit decimator.
•
Wedge
Wedge è la modalità che tra tutte accentua maggiormente le frequenze basse. Usatela
per ottenere un suono con più distorsione nei bassi.
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2. Moduli Audio
2.8. XMF - Filtri a Modulazione Incrociata
Le due unità XMF sono state introdotte in Zebra V2.1 - si tratta di moduli di filtro
estremamente potenti che lavorano in modo molto analogico, comprendendo distorsione
dipendente dall'input e modulazione FM. In più, sono auto oscillanti anche senza segnale di
ingresso!
L'utilizzo è molto diretto, avendo i tipici controlli di Cutoff e Resonance in abbinamento a 5
tipi di filtro: Passabanda e Passabasso 4 Poli, Passabanda 2 Poli, Passaalto e a eliminazione di
banda. (Altri verranno aggiunti in aggiornamenti successivi).
Essendo filtri stereo, essi fondamentalmente processano le due componenti
indipendentemente. Fortunatamente questi due filtri possono essere stonati fra loro senza
impattare ulteriormente sull'uso della CPU, grazie al controllo modulabile Offset che
allontana l'intonazione del canale destro e di quello sinistro in semitoni. Ciò consente di
ottenere interessanti effetti di panning.
FilterFM permette di modulare la frequenza di Cutoff mediante un segnale sidechain. Utilizza
anche qualsiasi segnale proveniente da qualsiasi modulo che lo precede nella griglia, ma l'uso
tipico prevede di dirigere un oscillatore nell'ingresso sidechain del modulo XMF.
Il parametro Click permette di inserire nel filtro un breve impulso ogni volta che viene
iniziata una nuova nota. Questo permette un attacco più brusco e una reazione più veloce
quando si usa l'auto oscillazione.
Un primo modo per controllare la quantità di distorsione è regolare il volume dell'audio che
passa per il filtro. Non temete di usare volumi degli oscillatori sotto il 10%. Si possono
ottenere suoni caldi e puliti. Se serve un po' di colorazione, agite sul parametro Bias che
controlla l'asimmetria della distorsione e aggiunge altre armoniche pari. Se è necessario un
intervento di irrobustimento più drastico del suono, usate semplicamente la manopola
Overload - prima però assicuratevi di abbassare il volume dei vostri altoparlanti!
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Zebra V2 - Guida all'uso
3. Sorgenti di modulazione
3. Sorgenti di modulazione
Zebra2 ha molte possibiltà di modulazione che aiutano a creare suoni dinamici, vibranti e
selvaggi.
Routing Diretto e Routing Libero
Routing Diretto significa che si può assegnare una sorgente di modulazione (mod source) ad
una manopola direttamente dal menu popup di ogni modulo. Le manopole di modulazione
sono generalmente più piccole di quelle dei normali parametri. Se non è stata assegnata
nessuna sorgente ad una manopola, sotto ad essa vengono visualizzati tre puntini, se invece è
già stato effettuato un assegnamento compare il nome abbreviato. Tutti i parametri che
tipicamente sono modulabili hanno una manopola di modulazione.
Per assegnare una sorgente differente rispetto a quella attuale, basta fare click destro (ctrlclick) sulla manopola di modulazione per mostrare un menu con tutte le sorgenti disponibili.
E' possibile anche combinare più sorgenti per una sola destinazione utilizzando i mixer di
modulazione che combinano fino a 3 modulatori e un valore costante.
Se una manopola non ha una manopola di modulazione accanto, probabilmente controlla un
parametro che di solito non è modulabile. Tuttavia, in questo caso entra in campo il Routing
Libero: praticamente ogni manopola può essere impostata come destinazione di una
modulazione dalla Modulation Matrix, persino le manopole della sezione effetti.
3.1. Inviluppi
Zebra2 offre 4 inviluppi ADSR molto evoluti.
Essi possono lavorare in molti modi diversi:
•
inviluppo ADSR normale
•
ADSR con parametri aggiuntivi di caduta o salita
•
inviluppo ciclico con sezione di ciclo assegnabile
L'inviluppo è sostanzialmente controllato da 4 parametri principali (attack, decay, sustain e
release), riconoscibili dalla maggiore dimensione delle manipole, e 4 parametri secondari.
Ci sono due opzioni che controllano il riferimento temporale degli inviluppi: due menu popup
permettono di scegliere il tempo base e la modalità fra “Quadric”, “Linear” o a curva
personalizzata (V-Slope).
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Zebra V2 - Guida all'uso
3. Sorgenti di modulazione
Quadric - pendenza esponenziale
Linear - la manopola regola la durata linearmente rispetto al tempo base
V-Slope - quando viene selezionata questa modalità, nel pannello dell'inviluppo
compare uno slider che permette di regolare la pendenza della curva tra ultraexponential (molto rapida!) a -100.00, lineare a ultra-logarithmic (molto lenta) a
+100.00. E' analogo alla curvatura lenta/veloce del MultiStage. Un valore di -50 è più o
meno equivalente alla modalità quadric mode, ovvero quanto ci si può aspettare da un
andamento esponenziale.
Il tempo base degli inviluppi può essere espresso in secondi o in relazione al tempo dell'host:
8sX - fino a 8 secondi, andamento esponenziale, la posizione centrale è di 1 secondo.
16sX - fino a 16 secondi, come sopra
10s - fino a 10 secondi, andamento lineare. Un valore di 20.00 equivale a 2 secondi
etc.
1/4 - a 100.00, lo stadio di inviluppo ha la lunghezza di una nota da un quarto. A 25.00
è solo un sedicesimo etc.
1/1 - note intere
4/1 - quattro misure
Inviluppo ADSR normale
Se nessuna delle opzioni descritte più sotto viene usata, l'inviluppo si comporta come un
normale ADSR.
Attack - tempo che occorre al volume per giungere al valore massimo.
Decay - tempo che occorre per raggiungere il livello di sustain.
Sustain - livello di sustain da usare quando si tiene premuta una nota.
Release - tempo che occorre per tornare a volume 0 dopo la fine di una nota.
Zebra2 offre ulteriori opzioni per controllare l'andamento degli inviluppi.
Pre attack
Selezionare un'opzione di pre attack dal menu di popup che appare facendo click destro sulla
manipola. Le opzioni disponibili sono:
None - l'inviluppo lavora come un normale ADSR.
Init - imposta il valore iniziale per l'inviluppo prima di entrare nella fase di attacco.
Permette al sustain di essere più basso dell'attacco.
Delay - imposta un ritardo generale per l'inviluppo. E' utile ad esempio per fare iniziare
in ritardo il suono.
MIDI learn - assegna il controller MIDI ricevuto alla manopola, Si veda MIDI learn.
Post sustain
Sono disponibili molte opzioni per controllare l'andamento dell'inviluppo una volta raggiunto il
volume di sustain.
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Zebra V2 - Guida all'uso
3. Sorgenti di modulazione
Le opzioni sono sostanzialmente gestite mediante due manopole.
Fall/Rise regola il tempo che occorre al livello di sustain per raggiungere il suo valore
massimo o minimo.
Facendo click destro sulla manopola accanto a Fall/Rise viene mostrato un menu popup con le
seguenti scelte:
Sust2 - livelli di fine dello stadio Fall/Rise
LoopA - tempo per tornare a livello zero prima di ricominciare da Attack
LoopD - tempo per sfumare a livello massimo prima di tornare a Decay
LoopS - tempo per tornare a livello di sustain, per poi tornare di nuovo a Fall/Rise
Rel25 - dopo che il tasto viene rilasciato, tempo per andare a 25% prima di passare a
Release
Rel50 to Rel100 - come sopra, ma usando 50% e 100% al posto di 25%.
Modulazione di inviluppo
Gli inviluppi possono variare in funzione sia della velocity sia dell'altezza di nota.
Esiste uno scaling globale rispetto alla velocity nel modulo generale dell'inviluppo.
Facendo click su “+” si espande il modulo dell'inviluppo per mostrare più opzioni per regolare
l'influenza di velocity e altezza della nota sull'andamento dell'inviluppo.
Velocity scale e key scale sono regolabili anche per i sette parametri dell'inviluppo per
permettere la creazione di suoni dinamici e vividi che reagiscono molto allo stile esecutivo.
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Zebra V2 - Guida all'uso
3. Sorgenti di modulazione
3.2. LFO
Zebra2 include 2 LFO globali e 4 LFO per voce. I moduli corrispondenti diventano disponibili
nel rack relativo man mano che vengono assegnati come sorgenti di modulazione.
Parametri comuni:
Tutti gli LFO hanno un menu popup per la scelta della forma d'onda. Queste le scelte possibili:
•
Sine - sinusoide
•
Triangle - triangolare
•
Saw up - dente di sega con inizio in basso
•
Saw down - dente di sega con inizio in alto
•
Square hi-lo - onda a impulso con inizio in alto
•
Square lo-hi - onda a impulso con inizio in basso
•
Random hold - valori casuali a gradino.
•
Random glide - valori casuali con passaggio graduale.
•
User - forma d'onda personalizzata
Scegliendo la forma d'onda personalizzata viene visualizzato un editor multistadio tipo
inviluppo.
In esso si possono creare le forme personalizzate per l'LFO.
Ogni punto rappresenta un passo. La velocità dell'LFO è determinata dal valore impostato nel
menu popup sync.
La forma d'onda personalizzata può essere eseguita come insieme di gradini discreti o linee
che uniscono i punti.
Si possono usare da 2 a 32 punti.
Tutti gli LFO sono sincronizzati con il tempo host. Il tempo di ogni LFO viene impostato in un
apposito menu popup. Gli intervalli possibili sono
•
valori di nota da 1/1 (note intere) a 1/64 (sessantaquattresimi)
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Zebra V2 - Guida all'uso
3. Sorgenti di modulazione
•
note puntate da 1/1 (note intere puntate) a 1/32 (trentaduesimi puntati)
•
triplette da 1/1 (triplette di note intere) a 1/32 (triplette di trentaduesimi)
•
da 2 a 8 misure intere. Siccome una misura è equivalente a una nota intera essa è
raggruppata assieme ai valori di nota.
All'interno dei suddetti valori è possibile regolare finemente la velocità dell'LFO usando il
parametro rate. A 100 (valore di centro predefinito) la velocità è quella prescelta, per valori
più alti la velocità cresce fino al 200 % (in cui una nota da 1/4 note diventa realmente di
1/8). Per valori inferiori, come 50%, la velocità è dimezzata. L'LFO si arresta quando rate è
impostato a 0%.
Tutti gli LFO hanno una manopola per impostarne l'ampiezza.
E' possibile variare la fase dell'LFO spostandone la forma d'onda di un ciclo.
LFO Globali
GLi LFO globali hanno l'opzione che ne permette la ripartenza ad ogni misura o suoi multipli
fino a 32 misure.
LFO per voce
Gli LFO per voce hanno molte opzioni in più.
Essi possono funzionare in modalità libera o gate. In modalità gate la forma d'onda ricomincia
ogni volta che una nota inizia. In modalità libera il valore dell'LFO è quello corrente della sua
forma d'onda.
Ampiezza e velocità degli LFO per voce possono essere modulati. Scegliete un modulatore dal
menu popup relativo e impostate il valore di modulazione.
Gli LFO per voce hanno anche un parametro di delay che permette la dissolvenza graduale in
entrata dell'ampiezza di intervento dell'LFO.
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3. Sorgenti di modulazione
3.3. ModMatrix
La sezione ModMatrix serve a impostare sorgenti e destinazioni di modulazione in aggiunta a
quelle che si possono stabilire direttamente nei vari moduli. Sono disponibili quattro
modulazioni separate. Inoltre ModMatrix offre un parametro “via” che permette di modulare
a sua volta l'intensità della modulazione. Questa è una funzione molto dinamica e potente.
Scegliete la destinazione di modulazione dal menu popup target. In questo menu compaiono
solo voci relative a moduli attualmente attivi nella griglia.
Scegliete il modulatore (ovvero la sorgente) facendo click destro nella manopola mod a fianco
della destinazione. Usate la manopola per impostare la quantità della modulazione.
Il parametro via è a disposizione per configurare un modulatore secondario che influenza
l'entità della modulazione principale.
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Zebra V2 - Guida all'uso
3. Sorgenti di modulazione
3.4. ModMixer
Mixer della Modulazione
Sono presenti 4 moduli di Mixer della Modulazione (MMix1 - MMix4). Come il loro nome fa
capire, essi permettono di unire più sorgenti di modulazione in modo più complesso. Ciò può
essere utile quando si vuole che una destinazione venga contemporaneamente gestita da
molteplici sorgenti.
Per usare un mixer di modulazione è necessario assegnarlo come sorgente di modulazione di
una manopola (ad esempio MMix1).
Ogni ModMixer contempla fino a 3 sorgenti di modulazione e un parametro costante. Questi
possono essere combinati in diverse modalità:
•
sum modulations
In questa modalità le tre sorgenti di modulazione e il valore costante vengono
semplicemente sommati in un unico segnale modulante.
•
scale sum by const
In questo caso le tre sorgenti di modulazione vengono sommate, mentre il valore
costante funge da fattore di scala per l'ampiezza complessiva del segnale di
modulazione risultante.
•
fade 1/2 by 3xC
Questa modalità è un po' complessa ma permette modulazioni molto interessanti: Nella
modulazione intervengono direttamente solo le sorgenti 1 e 2. Esse vengono unite
reciprocamente, e controlllate dalla sorgente 3 e dal valore costante.
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Zebra V2 - Guida all'uso
3. Sorgenti di modulazione
Come esempio di quest'ultima modalità, si può usare un LFO (sorgente 1) e un inviluppo
(sorgente 2) per controllare la frequenza di cutoff di un filtro (ad esempio MMix2 assegnato a
Filter1 Cutoff). Impostando ModWheel come sorgente 3, è possibile passare dall'inviluppo
all'LFO usando la modwheel. Ciò significa che quando la modwheel è nella posizione minima,
la frequenza di cutoff viene influenzata unicamente dall'LFO. Più si alza il valore di
modwheel, più l'azione dell'inviluppo diventa significativa- Alla posizione massima, la
frequenza di cutoff viene solo gestita dall'inviluppo e non dall'LFO! - Ovviamente è possibile
usare ogni modulatore in ogni posizione, ed è possibile modulare ogni destinazione!
3.5. Inviluppi multistadio (MSEG)
Zebra2 offre 4 generatori di inviluppo multistadio (MSEG). Per aprire il loro editor occorre
fare click in “MultiStage EG” nella sezione inferiore dell'interfaccia. Selezionando uno dei
quattro pulsanti nella parte inferiore dell'editor vengono visualizzati i parametri dell'inviluppo
corrispondente. Se viene assegnato più di un MSEG come sorgente di modulazione, l'editor
mostra l'inviluppo modificabile con una linea bianca e gli altri con linee rosse sbiadite, per
praticità di riconoscimento.
Preset di inviluppi multistadio
In Zebra2 è possibile creare preset degli inviluppi multistadio per velocizzare il procedimento
di creazione dei suoni. Cliccare l'area “default” nel modulo MSEG per visualizzare un selettore
del preset da caricare. Attualmente non sono inclusi preset, ma è previsto che essi vengano
aggiunti in aggiornamenti futuri, nonchè resi disponibili per lo scaricamento nella pagina di
download di Zebra2.
Per memorizzare come preset un inviluppo multistadio fate ctrl-click o click destro sull'area
"default" per visualizzare la finestra di salvataggio.
I preset sono situati in queste cartelle:
Mac:
Locale:
MacHD/Library/Application Supper/u-he/Zebra2/Modules/MSEG/
Utente:
~/Library/Application Supper/u-he/Zebra2/Modules/MSEG/
Un MSEG è fondamentalmente un inviluppo complesso comprendente fino a 32 segmenti.
Invece del normale comportamento di sustain è possibile ciclare più segmenti. Ogni segmento
ha una propria pendenza.
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Zebra V2 - Guida all'uso
3. Sorgenti di modulazione
I numeri in alto rappresentano le note da un quarto nell'applicazione host.
La caratteristica principale sono i punti che possono essere spostati sia nel tempo che nel
valore. Sono disponibili tre modalità di visualizzazione degli MSEG, per supportare la
creazione del suono desiderato.
•
Disegno indipendente:
Muove un singolo punto senza spostare quelli adiacenti. Naturalmente non è possibile
spostare un punto oltre quelli adiacenti.
•
Spostamento con tempo:
Questa modalità è la migliore per ottenere inviluppi regolari. Spostando un punto
vengono mossi anche tutti i successivi.
•
Spostamento a tempo costante:
Tutti i punti hanno la posizione orizzontale fissata. E' possibile spostare i punti
solamente in alto e in basso. Se si selezionano per trascinamento più punti, essi
vengono tutti portati al valore della posizione del mouse. Ciò è molto utile per creare
strutture ritmiche come in uno step sequencer.
Aggiunta/cancellazione di punti
Usate command-click (Mac), alt-click (PC) in uno spazio vuoto dell'editor MSEG per inserire un
nuovo punto dell'inviluppo. Facendo click su un punto esistente esso viene eliminato. Se si
tiene premuto il modificatore e si trascina su più punti, essi vengono tutti eliminati.
Disegno libero
Option-drag (Mac), ctrl-drag (PC) su un punto permette di disegnare liberamente l'inviluppo.
Menu di contesto su un punto
Facendo click destro su un punto viene visualizzato il menu di contesto che permette di
impostare il punto come inizio/fine di un ciclo o di eliminare il punto.
Menu di contesto nell'editor
Facendo click destro in una zona vuota dell'editor MSEG compare un menu di contesto con le
seguenti opzioni:
•
Half size
Dimezza la durata dell'inviluppo (ne raddoppia la velocità)
•
Double size
Raddoppia la durata dell'inviluppo (ne dimezza la velocità)
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Zebra V2 - Guida all'uso
•
3. Sorgenti di modulazione
Upside down
Inverte verticalmente l'ampiezza dell'inviluppo
•
Unit snap
Determina se i punti si allineano a una griglia di tempi e imposta la risoluzione della
griglia. I valori sono espressi in unità ritmiche: triplette, sedicesimi, triplette di
sedicesimi e trentaduesimi.
•
Value snap
Sono più modalità che controllano una griglia di valori dei punti. Per esempio se l'MSEG
modula l'intonazione di un oscillatore è possibile impostare la griglia a 24 valori per
creare arpeggi tonali usando l'MSEG.
•
Quantize to snap
Allinea tutti i punti al valore di unità/valore selezionato.
•
Unit spacing
Distribuisce tutti i punti verticalmente su note da un quarto.
•
Even spacing
Distribuisce tutti i punti uniformemente nel tempo lungo la durata totale dell'inviluppo.
•
Pointer off/coarse/fine
L'MSEG visualizza la posizione corrente con una linea verticale che si muove da sinistra
a destra per l'ultima nota suonata. A causa dei complessi calcoli delle curve coinvolti,
questa visualizzazione può essere disattivata o impostata a "coarse" per risparmiare
carico sul processore. Su computer veloci può anche essere lasciata impostata a "fine".
Pendenza
Se al posto di un punto si trascina una curva è possibile mutarne la pendenza. Un
trascinamento in senso verticale produce pendenze paraboliche. Il trascinamento orizzontale
invece produce curve a S.
Facendo click senza trascinamento il segmento diventa una linea retta.
Suggerimento: a volte i valori orizzontali e verticali possono interferire così da far passare
continuamente la curva tra parabolica e a S. Facendo click sul segmento esso ridiventa retto
ed è possibile tornare a lavorare facilmente sulla forma della curva.
Regione ciclica
I punti di inizio e fine del ciclo sono rossi per distinguerli da quelli regolari.
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Zebra V2 - Guida all'uso
3. Sorgenti di modulazione
L'inviluppo torna direttamente al punto di inizio del ciclo se una nota viene tenuta fino a
raggiungere il punto finale del ciclo.
Se i punti di inizio e fine coincidono, il valore unico viene mantenuto fino al rilascio della
nota.
Se dopo il punto di fine ciclo non ci sono più punti, il ciclo viene eseguito anche durante la
fase di release.
In cima all'editor MSEG potete vedere la regione del ciclo. Potete trascinare i punti di inizio e
fine del ciclo direttamente invece di impostarli dal menu di contesto (come descritto in
precedenza).
Zoom e navigazione
Trascinando in verticalmente una zona vuota dell''editor MSEG, ne viene cambiato il livello di
zoom, mentre un trascinamento orizzontale permette di scorrere l'inviluppo lungo l'asse del
tempo.
Facendo doppio click nell'editor, esso cambia il fattore di zoom in modo da visualizzare
l'intero inviluppo.
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Zebra V2 - Guida all'uso
4. Effetti
4. Effetti
I molti effetti in Zebra2 permettono di modificare il suono dopo che esso è stato generato
nella griglia di sintesi. Gli effetti sono posizionabili nell'apposita griglia.
Questi sono gli effetti disponibili:
•
2 ModFX, che possono essere chorus, flanger o phorus
•
2 Delay
•
1 Riverbero
•
2 Waveshaper
•
1 Ringmodulator
•
2 Compressori
•
2 equalizzatori parametrici a quattro bande
I moduli vengono illustrati nel dettaglio in questo capitolo. Waveshaper e ringmodulator sono
stati già descritti nel capitolo “Moduli audio”.
La griglia degli effetti
La griglia degli effetti funziona fondamentalmente come quella di sintesi:
Fate click su una casella vuota per aggiungere un modulo nuovo.
Doppio click abilita o disabilita un modulo.
Click destro permette di selezionare gli input o di rimuovere il modulo dalla griglia.
Il mixer degli effetti consiste in un canale stereo di master e in due bus stereo. La quantità di
segnale che entra nei bus viene controllata dalla manopola di send (mandata) mentre la
quantità del segnale effettato che entra nell'uscita complessiva viene dosata dalla manopola
return. Quest'approccio offre un paio di vantaggi:
•
E' possibile configurare un canale di effetti e dirigervi tutto il suono generato oppure...
•
...E' possibile impostare uno dei canali della griglia di sintesi per andare direttamente
a un bus e applicare gli effetti solo al canale specifico.
Naturalmente è possibile anche optare per soluzioni intermedie, mandando un canale
direttamente in un bus e mandare il master allo stesso bus.
Le mandate possono essere modulate, quindi è possibile modificare dinamicamente la
quantità di segnale effettato mentre il suono viene prodotto. Questo è indice di grande
flessibilità ed è una delle ragioni che rendono Zebra2 così potente e capace di produrre una
vasta gamma di sonorità.
Quando si usano gli effetti su un canale bus è consigliabile di posizionare la manopola mix
tutta verso "wet"- Ovviamente a vostra discrezione e gusto personale. Diversamente, il
segnale non effettato diventerà proporzionalmente più forte.
Modulazione di parametri FX
Zebra ha una caratteristica molto rara che permette di usare la modulation matrix per
comandare i parametri degli effetti, come la dimensione del riverbero o il feedback del delay,
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Zebra V2 - Guida all'uso
4. Effetti
da qualsiasi sorgente di modulazione. Ciò è abbastanza complicato in quanto esistono
modulatori per voce, come gli inviluppi, mentre gli effetti sono globali (non per voce). Quindi
ci possono essere conflitti quando vengono suonate molteplici voci simultaneamente. In tal
caso è sempre l'ultima voce (la più recente) a governare le modulazioni globali.
4.1. Compressori
Nella matrice di mix globale sono presenti due unità di compressione. Fate click su una
casella vuota della matrice e selezionate un modulo di compressore dal menu.
I controlli di input e output controllano il livello del segnale prima e dopo la compressione.
Il livello threshold seleziona la soglia al di sopra della quale ha luogo la compressione.
Compression imposta la quantità di compressione- Al posto del solito rapporto la
compressione è espressa in percentuale del livello del segnale. Quindi impostare il valore a
50% equivale ad un rapporto di 1 : mezzo infinito. :-)
La velocità del compressore è regolata dai parametri attack e release. Quando essi valgono
zero il tempo utilizzato è di un campione.
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Zebra V2 - Guida all'uso
4. Effetti
4.2. Delay
Le funzioni di delay contemplano 4 linee di delay che funzionano in modo differente a
seconda della modalità scelta.
I controlli
Il volume del delay viene impostato usando il parametro mix.
Feedback and X-back
Controllano rispettivamente il feedback normale e quello incrociato.
E' possibile filtrare il segnale che entra nel delay usando i filtri passabasso e passaalto.
Usate il menu popup sync per selezionare il valore di nota del delay. La manopola ratio
permette di scalare la durata con continuità da 0% a 200% del suo valore nominale.
Ad esempio:
Delay = 1/4
Ratio
Ratio
Ratio
Ratio
50 : 1/8
75 : 1/8 puntato
25 : 1/16
0 : minimo 4 campioni
La manopola Pan regola la distribuzione del segnale ritardato nel panorama stereo.
Le modalità
•
Stereo 2
Usa solo le linee di delay 1 + 2. E' un normale delay stereo.
•
Multitap 4
Consiste in 4 linee di delay. C'è un feedback incrociato 1->2, 2->3, 3->4, 4->1. E' una
specie di struttura circolare, utile per delay che si "muovono intorno"
•
Dubby 2+2
Il segnale prima entra nelle linee 1 & 2. Successivamente il segnale risultante entra
nelle linee 3 & 4. In questo modo è possibile costruire delay con una sorta di “pre
delay” più o meno lungo del segnale risultante.
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Zebra V2 - Guida all'uso
4. Effetti
4.3. Equalizzatore
E' possibile usare un equalizzatore parametrico a 4 bande nella matrice degli effetti.
Trascinate gli indicatori circolari di ogni banda dell'EQ per impostarne la frequenza e la
quantità di attenuazione/aumento.
Facendo click destro è possibile anche regolare l'ampiezza di ognuna delle bande. Sulle bande
agli estremi l'effetto del click destro è di commutare da filtri EQ shelving (predefinito) a
rispettivamente passaalto e passabasso.
Facendo click destro su una zona vuota dell'EQ viene mostrato un menu dal quale è possibile
compiere funzioni base di modifica come il copia/incolla delle impostazioni o il reset allo
stato iniziale (neutro).
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Zebra V2 - Guida all'uso
4. Effetti
4.4. ModFX
Questi sono gli effetti ModFX disponibili in Zebra2:
Chorus - un chorus/flanger
Phorus - un chorus/flanger costruito con delay di tipo allpass. Il feedback deve essere
attivato.
Phaser - un phaser
L'effetto si comporta come un chorus (25%) o a più alti valori come un flanger (75%) in
dipendenza dal valore di "center".
Speed controlla la velocità (da 0.001Hz a 1 Hz).
Depth controlla la modulazione del tempo di delay (modulazione di frequenza del filtro
phasing) attorno al valore center.
Stereo regola lo spostamento di fase della modulazione per i canali sinistro e destro.
Feedback commuta il chorus in un flanger.
Mix imposta la quantità di segnale effettato che viene combinato con quello non effettato.
La prossima sezione è quella che rende unici questi effetti.
Quattro parametri coinvolgono l'equalizzazione:
Low Cut Freq / Boost
Hi Cut Freq / Boost
Il segnale che passa nell'effetto viene limitato da HiCut e LowCuts. Ciò preserva l'immagine
stereo delle frequenze basse (LowCut) e rende il suono del chorus meno aspro e digitale
(HiCut). Ma si può anche sfruttare l'effetto per "quel particolare suono". L'attenuazione del
segnale è prefissata a -24 dB.
Allo scopo di manterenere lo spettro di frequenze alte e basse del segnale di ingresso, il
segnale non effettato viene automaticamente alzato in base alla posizione Mix per
compensare la perdita.
Considerato che il segnale non effettato è equalizzato, sono presenti due parametri di boost.
Questi possono addizionalmente equalizzare il segnale non effettato di +/- 12 dB.
Quad e QuadPhase.
Questo effetto ingrossa il suono rendendo più caldo il segnale. Quad controlla la profondità
dell'effetto, QuadPhase il tono.
In un certo qual modo, lo stadio Quad può essere considerato un chorus secondario.
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Zebra V2 - Guida all'uso
4. Effetti
4.5. Riverbero
Zebra2 include un effetto di riverbero per aprire ampi spazi alla vostra progettazione dei
suoni.
Il riverbero può funzionare in due modi differenti, Reverb e Metalverb. Mentre Reverb ha il
suono tipico di un riverbero digitale, Metalverb permette di ottenere suoni più artificiali e
spaziosi.
A differenza della maggior parte degli altri moduli il riverbero non ha un unico parametro mix
bensì due manopole indipendenti che governano separatamente il livello del suono non
effettato e di quello effettato.
Il riverbero di Zebra2 ha due elementi costitutivi: il riverberatore e il diffusore.
Riverberatore
Range e feedback controllano entrambi la dimensione dello spazio simulato. Damp è
sostanzialmente un filtro passabasso. Come in ogni riverbero cambiamenti nel comportamento
delle riflessioni rendono uno spazio più "reale". Usate la manopola modulation per aumentare
la quantità di modulazione del parametro range e la manopola speed per variare la velocità di
modulazione.
Diffusore
Il diffusore aggiunge altre riflessioni al suono. Usate i parametri D-Range e D-Feedback per
regolare le frequenze riflesse e il loro feedback. D-Mix controlla il livello del segnale del
diffusore. Anche il diffusore può modulare i suoi parametri, usate D-Speed per gestire la
velocità e D-Mod per l'entità della modulazione.
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Zebra V2 - Guida all'uso
5. Controlli XY
5. Controlli XY
I controlli XY sono uno strumento potentissimo per modificare i preset senza realmente
modificarne le impostazioni originali.
Si possono trasformare paesaggi e orizzonti sonori o creare suggestive modulazioni a partire
da un suono ordinario e statico. Una volta terminata la trasformazione, riportando
semplicemente il controllo XY nella sua posizione centrale si torna al suono originario.
I controlli XY offrono una grande flessibilità, ma essi devono essere configurati prima di
poterli usare. Non è certo la sezione più facile di Zebra, ma i benefici valgono bene lo sforzo.
Per ogni asse di un controllo XY si possono associare fino a 8 degli oltre 100 parametri XY-abili
in Zebra. Quindi, ogni XY controllo può trasformare fino a 16 parametri.
Inoltre, ogni asse è centrato nel punto mediano di un'area XY. Per ogni asse esistono perciò
due direzioni diverse, quella positiva e quella negativa (su e giù per l'asse Y, destra e sinistra
per l'asse X). L'entità di intervento è regolabile indipendentemente per ogni direzione.
Esaminate la figura che segue e caricate il preset “DM djm OBX Synth Modeler” dalla cartella
“Synth”.
Tutti e quattro i controlli (pad) XY risultano assegnati per modulare dei parametri.
Consideriamo pad 1 (in questo esempio impostato per modulare gli oscillatori), pad 2 (in
questo esempio configurato per controllare i filtri) and pad 3. In breve avrete compreso il
principio di funzionamento.
Ci sono 8 manopole a sinistra della parte inferiore dell'interfaccia. Esse rappresentano le
posizioni X e Y dei quattro controlli XY. Potete usare le manopole per modulare usando solo
una direzione o riportare alla posizione neutra una sola direzione facendo doppio click sulla
manopola corrispondente.
Sopra le manopole ci sono 4 pulsanti che comandano la visualizzazione degli assegnamenti
delle coppie XY dei vari controlli: da XY1 a XY4 indicano i quattro controlli XY.
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Zebra V2 - Guida all'uso
5. Controlli XY
Esaminiamo prima il pad 1.
L'asse X in questo caso modula il parametro WaveWarp (vedi "Oscillatori") sia di Oscillatore 1
sia di Oscillator 2.
Notate che i triangoli bianchi sopra e sotto l'intervallo del modulatore rappresentano i valori
massimi e minimi per ogni direzione. Il triangolo con la punta verso il basso corrisponde al
movimento verso destra (asse X) e alto (asse Y), mentre il triangolo con la punta verso l'alto
corrisponde al movimento verso sinistra (asse X) e basso (asse Y). L'insieme dei due determina
l'intervallo utile della modulazione. In questo modo ogni asse può modulare parametri
completamente scorrelati. Osservate nell'esempio come il movimento lungo l'asse Y verso
l'alto modula il parametro Detune mentre quello verso il basso influenza il tempo di decay di
ENV3 e l'intonazione di OSC2.
L'impostazione dell'asse Y di questo esempio è più interessante da studiare in quanto mostra
l'influenza dell'intervallo definito dai triangoli rispetto alla direzione e alla modulazione.
Esaminiamo il pad 2.
Si tratta di un esempio semplice the illustra molto chiaramente il concetto.
L'asse X controlla il cutoff del filtro 1 mentre l'asse Y ne controlla la risonanza.
Il valore originale di un parametro nel suo modulo, memorizzato col preset, si trova sempre al
centro, rappresentato da una linea bianca nella sezione di assegnamento dei modulatori.
La barra colorata mostra la massima escursione nella modulazione di un parametro. Se la
barra va solo verso destra, il parametro è già al suo valore minimo possibile. In questo modo è
possibile verificare immediatamente dopo la scelta dal box di selezione l'escursione possibile
della modulazione del parametro. Molto comodo.
Il valore attuale del parametro è sempre al centro del controllo XY!
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Zebra V2 - Guida all'uso
5. Controlli XY
Esaminiamo il pad 3.
L'asse X in questo caso comanda le fasi di attacco e rilascio di ENV1 e ENV2.
L'asse Y comanda il tempo di decay e il livello di sustain di ENV 1 e ENV 2.
Alcuni suggerimenti per la programmazione
•
Iniziate la costruzione impostando tutti i controlli XY nella posizione centrale
•
Assegnate i controlli XY separatamente. Posizionate tutto a zero, tranne l'asse su cui
state lavorando. Impostate l'asse al massimo valore negativo prima, modificate il
comportamento in negativo (maniglie inferiori), quindi al massimo positivo (alto o
destra) e tarate il comportamento in positivo.
•
Potete usare impostazioni differenti per entrambe le direzioni degli assi. Impostate il
limite inferiore a zero per alcun parametri (nessun effetto per movimento verso il
basso). Stessa cosa per la maniglia superiore, per gli altri parametri da controllare. In
questo modo è possibile ottenere effetti molto diversi per lo stesso controllo XY!
•
Evitate di influenzare lo stesso parametro in modi diversi. Naturalmente, potete avere
più XY che controllano il filtro. In questo modo però si creano scenari complessi di
influenze combinate. In alcune situazioni , si può arrivare a non sentire niente o avere
strani effetti collaterali che possono essere difficilmente identificati. Spesso, meno è
meglio e ciò vale in particolare per i controlli XY di Zebra. Assicuratevi che le vostre
impostazioni non siano troppo in conflitto, gli XY devono fungere da strumenti di
controllo del suono, non come modo per creare problemi casuali.
•
Date un nome ai controlli XY. Fate doppio click sul testo sopra e sotto i controlli XY per
aprire una finestra in cui inserire del testo descrittivo e dei nomi per la vistra
configurazione XY.
Una volta presa dimestichezza con i controlli XY, converrete che è molto facile usarli e
che sono uno strumento potentissimo per creare musica!
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Zebra V2 - Guida all'uso
6. Voci
6. Voci
Voice mix
La sezione voice mix si trova in prossimità del bordo inferiore della griglia. E' possibile
dirigere il segnale di ciascun canale o al canale master della sezione globale o a uno dei bus,
scegliendo dal menu popup che si trova sotto ad ogni canale. A fianco del popup di scelta è
presente un pulsante mute che permette di silenziare temporaneamente il suono prodotto dal
canale.
Sotto il popup di output è possibile regolare il panning dell'uscita del canale. La manopola può
fungere sia da controllo di pan che di balance, facendo click destro si commuta fra le due
modalità.
E' anche possibile impostare una modulazione per il pan selezionando una sorgente di
modulazione dal popup che si trova sotto alla manopola di pan e regolando l'entità di
modulazione mediante l'apposita manopola mod.
Il popup successivo permette di selezionare l'inviluppo di volume. E' possibile scegliere uno
degli inviluppi ADSR o impostare l'opzione di gate. Quest'ultima permette di produrre suono
solo quando c'è una nota MIDI attiva.
La manopola volume è utilizzata per controllare il volume del canale. In aggiunta alla
modulazione fornita dagli inviluppi è possibile aggiungere un'altra sorgente selezionandola
nell'apposito popup e impostando la quantità mediante la manopola mod.
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Zebra V2 - Guida all'uso
6. Voci
6.1. Arpeggiatore
L'arpeggiatore di Zebra2 è molto potente e si può pensare ad esso come a un piccolo step
sequencer.
L'arpeggiatore viene attivato selezionando la modalità arpeggiator nella sezione Global/FX.
A sinistra del pannello dell'arpeggiatore sono presenti i controlli globali.
Arp Sync controlla la velocità di base dell'arpeggiatore. Si noti che la nota da 16esimo del
parametro length (illustrato in seguito) corrisponde al valore di nota impostato in Arp Sync.
Il parametro Arp Order commuta tra due comportamenti diversi nella scelta delle note. Nella
modalità “note” viene prima suonata la nota di tonalità più bassa. Nella modalità “as played”
viene invece suonata per prima la nota suonata prima nel tempo.
Arp Loop determina la direzione del ciclo di arpeggio. E' possibile permutare le note nelle
seguenti direzioni (considerando l'esempio di un accordo di la minore, la-do-mi)
•
F –> dalla prima nota all'ultima in ordine (la-do-mi-la-do-mi…)
•
B –> inverte l'ordine, dall'ultima alla prima (mi-do-la-mi-do-la…)
•
FB < -> suona prima in ordine corretto poi inverte (la-do-mi-do-la-do-mi-do…)
•
BF >-< suona prima in ordine invertito poi in avanti (mi-do-la-do-mi-do-la...)
Nota: Il parametro Arp loop fa riferimento alla sequenza con cui le note vengono attivate, ad
esempio in un accordo. Non riguarda lo step sequencer che invece va sempre in avanti!
Il selettore Oct imposta l'intervallo di ottave coperto dall'arpeggio. Le opzioni sono
•
0 tutte le note vengono suonate alla loro altezza originale
•
1 altezza originale più un'ottava
•
2 altezza originale più due ottave
Il menu popup Steps seleziona il numero di note che vengono prodotte dall'arpeggio prima di
ricominciare la sequenza. I valori possibili sono tra 1 e 16.
Se il selettore Porta è attivato, il portamento avviene solo tra le note suonate in modo legato
(si veda il parametro gate più sotto). L'entità di portamento viene impostata nella sezione
Global/FX.
La riga di selezione Step mostra dei triangoli che somigliano a piccoli pulsanti di play. Ci sono
anche menu popup le cui opzioni possibili sono:
•
> o next –> suona la nota successiva tra quelle attive
- 50 -
Zebra V2 - Guida all'uso
6. Voci
•
“ o same –> suona la nota precedente
•
|< o first –> suona la prima nota secondo il criterio impostato in Arp Order
•
>| o last –> suona l'ultima nota secondo il criterio impostato in Arp Order
Length - questa riga contiene la durata delle note e permette di impostare la durata della
nota di ogni passo della sequenza. Il menu popup contiene numeri da 1 a 4 che corrispondono
ad altrettanti valori. La durata della nota è legata al valore del parametro Arp Sync come
segue:
•
1 - 16th –> valore di Arp Sync
•
2 - 8th –> valore di Arp Sync raddoppiato
•
3 - 8th con punto –> una volta e mezza il valore di Arp Sync
•
4 - quarter –> 4 volte il valore di Arp Sync
Impostando Arp Sync a note di 16esimi il parametro length rispecchia le durate reali delle
note. E' facile intuire anche il comportamento quando Arp Sync è impostato a valori diversi da
16esimo. Come spesso capita nella musica, è più molto difficile esprimere il concetto che non
utilizzarlo, specialmente dopo un po' di pratica.
La riga Gate controlla la lunghezza della nota. I valori vanno da 0 a 5, con 0 che significa
molto corta (ma comunque suonata) e 5 suonata in legato con la successiva. Nel legato gli
inviluppi non vengono fatti ripartire. Con una eccezione però: se un passo successivo suona
più voci (paragrafo successivo) gli inviluppi vengono fatti ripartire.
Voices imposta il numero di voci suonate per ogni passo. 1 suona solo la prima nota, 2 suona
la prima e la seconda e così via. In questo modo è possibile combinare e associare
nell'arpeggio note singole e accordi.
La riga Transp con le piccole immagini di tastiera determina la trasposizione di ogni passo in
relazione alla nota suonata. Per nota suonata in questo caso si intende quella che sarebbe
prodotta dall'arpeggiatore a un determinato passo e quindi interconnessa con le impostazioni
del parametro Step. Anche in questo caso, la cosa migliore è senza dubbio sperimentare con
configurazioni semplici e provare a suonare un intervallo.
L'arpeggiatore offre anche due modulatori che possono anch'essi considerati sequenze e che
possono modulare ogni cosa che può essere modulata. I modulatori seguono la velocità
impostata in Arp Sync ed è sufficiente trascinare ogni passo in su o in giù per creare
rispettivamente un valore di modulazione positivo o negativo.
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Zebra V2 - Guida all'uso
6. Voci
6.2. Global/FX
Come potete intuire, la sezione Global/FX permette di impostare parametri globali, ovvero
che influenzano l'intera patch.
Il menu popup Voices controlla il numero di voci utilizzato da Zebra2. Le opzioni sono few
(poche), medium (medio) and many (molte). A causa del sistema di allocazione intelligente
delle note di Zebra2 non avrebbe senso specificare direttamente un numero in quanto a volte
in una sezione che richiede 4 note può essere comodo avere una nota che persiste per un po'.
Con questo menu è comunque possibile controllare l'uso della CPU da parte di Zebra2.
Usate il menu popup mode per impostare la modalità polifonica di Zebra2.
•
Poly - Zebra2 suona accordi fino al raggiungimento del numero di voci indicate dal
parametro voices
•
Retrigger - fa ripartire gli inviluppi ad ogni nota
•
Legato - non fa ripartire gli inviluppi fino a quando le note sono suonate in legato
•
Arpeggiator - attiva l'arpeggiatore
I menu di popup sotto PitchBend determinano l'intervallo usato dal pitch bend. Questo può
essere differenziato tra movimento verso l'alto e il basso. Quindi è possibile avere un pitch
bend verso l'alto di 7 toni e verso il basso di 2.
E' possibile cambiare il comportamento in attacco tramite l'interruttore Attack Smoothing.
Quando questo è attivo alcuni suoni potrebbero non essere aggressivi quanto si vuole, nel qual
caso si può provare a spegnerlo.
Le impostazioni di portamento di Zebra2 sono distribuite su due parametri. Portamento
seleziona la lunghezza del portamento, range l'estensione.
Zebra2 è uno dei pochi sintetizzatori (se non l'unico al momento) che consente di scegliere
l'estensione del portamento. Ciò è molto utile per aggiungere piccoli scivolamenti che però
non coprono l'intera differenza tra le note di un intervallo suonato.
Usate il menu popup tune per impostare la tonalità e il registro base di Zebra2 e fine per
accordare finemente entro 50 cent verso l'alto o il basso.
Zebra2 permette di usare tabelle di intonazione. Per attivarne l'uso fate click sull'interruttore
on/off sopra Voice Tuning Table. Fate click nell'area “default scale” sopra voice tuning table
per aprire il navigatore e scegliere l'intonazione desiderata. Attualmente Zebra non include
file di intonazione, ma appena l'area utenti sarà pronta ci sarà anche una sezione per lo
scambio di tali file.
Il parametro Swing viene applicato a tutto ciò che si è collegato a un valore di nota.
Selezionate la lunghezza di nota desiderata dal menu popup e usate la manopola per
impostare la percentuale di swing. Il parametro influenza gli LFO, gli inviluppi multistadio
(MSEG) e la ritmica dell'arpeggiatore.
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Zebra V2 - Guida all'uso
7. Informazioni
7. Informazioni
Questo manuale è stato tradotto e impaginato da Mario Bianchi aka mabian, utilizzando
OpenOffice 2.3.1.
I contenuti sono tratti dalla versione inglese del manuale di Zebra 2.2, consultabile on line
all'indirizzo
http://www.u-he.com/zebra/manual/
e aggiornata al 19 febbraio 2008.
Per suggerimenti, segnalazioni o qualsiasi annotazione che può aiutare a migliorare il
manuale, in particolar modo per questa versione tradotta, potete scrivere all'indirizzo email
[email protected]
Nota: quest'indirizzo email non fornisce supporto tecnico e non viene garantita alcuna
risposta individuale.
L'indirizzo di riferimento per il supporto tecnico (tedesco e inglese) è:
[email protected]
Invitiamo anche ad utilizzare il forum degli utenti:
http://www.kvraudio.com/forum/viewforum.php?f=31
in cui potrete chiedere informazioni e discutere del vostro plugin preferito!
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