Come Abitare e Lavorare in Cina

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Come Abitare e Lavorare in Cina
 Come Abitare e
Lavorare in Cina
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2 Indice
1. La situazione lavorativa nella Cina moderna.
2. Le figure professionali più ricercate in Cina.
3. Cosa devo fare prima di partire per la Cina?
4. Visto di lavoro e i motivi per cui è obbligatorio.
5. Il costo della vita in Cina (e uno strumento per calcolarlo).
6. E’ necessario imparare il cinese e quanto tempo ci vuole?
7. Come affittare un appartamento in Cina.
8. Il sistema di trasporto in Cina.
9. Valuta, bancomat e banche in Cina.
10. Utilizzare internet e chiamare all’estero.
11. Vacanze in Cina.
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3 1. La situazione lavorativa nella Cina moderna
Aspettative e realtà
Da quando l’Europa è entrata in crisi e la Cina è diventata di moda i media hanno
riposto un bel po’ di aspettative sulla Terra di Mezzo. La realtà è che trovare lavoro
in Cina non è così facile come si dice. Diciamo che questo primo capitolo è il mio
modo per ridimensionare le aspettative. Giusto nel caso ce ne fosse bisogno.
A meno che tu non abbia un bel po’ di risparmi in banca, il mio consiglio è quello di
cercare un lavoro prima di arrivare in Cina. Non è detto che lo trovi (molti datori di
lavoro vorranno discutere con te prima di farti firmare un contratto) ma è
comunque una buona idea avere già qualche contatto o, meglio, qualche
appuntamento per un colloquio, prima di atterrare in Asia.
Se conosci qualcuno che abita in Cina vedi se è disposto ad aiutarti. Esempio: fai il
pizzaiolo e hai un amico che abita a Shanghai e conosce il padrone di un ristorante
italiano? Chiedigli se è possibile avere qualche informazione in più. Com’è il
mercato a Shanghai? Quanto pagano? Ha sentito in giro di un ristoratore che ha
bisogno di un pizzaiolo? Sarebbe disposto a parlargli di te?
Se invece fai parte di quella maggioranza di persone che non conosce nessuno
disposto ad aiutarle, il modo migliore per trovare lavoro è quello di sfruttare
internet al meglio. Ci sono una miriade di siti web dove trovare offerte di lavoro, dai
forum per espatriati come ​
The Beijinger​
o​
Smart Shanghai​
, sino a social network
come ​
LinkedIn​
o​
Couchsurfing​
, dove si trovano spesso offerte di impiego
(sopratutto per chi vuole insegnare).
Ti invito anche a provare il nostro​
motore di ricerca per trovare lavoro in Cina​
​
.
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4 Il selvaggio est
Anni fa era possibile atterrare in Cina e trovare un lavoro solo perché si era
stranieri. Parli inglese? Assunto come responsabile del servizio clienti in Europa e
Nord America. Hai la pelle bianca e gli occhi azzurri? Assunta: modella, ragazza
immagine o cubista. Non sai ballare? E che importa! Muovi il culo a ritmo di musica
che va bene così. E poi tutti a bere al M1NT.
Hai quarant’anni e i capelli brizzolati? Ottimo: socio fittizio della nostra società in
modo da impressionare politici e clienti (se anche gli stranieri investono nella
nostra società vuol dire che andiamo alla grande). Non devi neanche sapere
l’inglese. Ti basta presentarti alle cene di lavoro, sorridere e scolare il tuo bicchiere
di ​
baijiu​
ogni volta che un membro del partito propone un brindisi.
Hai venticinque anni e non sai fare una mazza? Siamo spiacenti ma sei troppo
giovane per interpretare la parte dell’investitore straniero. Però aspetta, ti
assumiamo part-time per partecipare a tutte le fiere di commercio in terra cinese.
Dovrai andare in giro a chiedere campioni ai nostri concorrenti in modo che
possiamo copiare i loro design perché in realtà non abbiamo alcuna creatività. No,
non preoccuparti, non si tratta di un furto. E poi anche loro hanno copiato i design
da dei campioni che hanno recuperato all’ultima fiera di Francoforte dove c’erano
un bel po’ di produttori italiani e francesi.
L’ultima proposta l’ho ricevuta anch’io: 70 Euro per spacciarmi per un importatore
di tessuti e recuperare una decina di campioni alla fiera di Shanghai. Ho rifiutato.
Quali sono le città cinesi che offrono più possibilità?
Se vuoi lavorare nel campo della finanza probabilmente Shanghai è la città che fa
per te mentre se intendi offrirti come intermediario commerciale o controllore
qualità allora ti consiglio di puntare sull’asse Guangzhou-Dongguan-Shenzhen, il
cuore dell’industria manifatturiera cinese, o sulla provincia dello Zhejiang se ti
interessa il tessile.
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5 In generale penso però che le città principali (Pechino, Shanghai, Shenzhen e
Guangzhou) siano anche quelle più sature, dove cioè risiede già una quantità
enorme di stranieri qualificati. Sono infatti in pochi ad accettare di abitare in città di
seconda fascia come Changsha, Kunming, Chengdu o Chongqing. Ma sono proprio
queste le città che rappresentano la nuova frontiera della Cina. Sto parlando di città
ancora in forte crescita, con una presenza irrisoria di stranieri e dove il governo di
Pechino sta concentrando i suoi sforzi per rilanciare l’economia.
Ecco, se la provincia non ti fa paura allora non scartare le città di seconda fascia.
Questo ragionamento vale, a maggior ragione, per chi sta pensando di dare vita a
un’impresa privata.
Concludendo
L’età dell’oro è finita (almeno nelle città costiere). Nonostante il processo di
cambiamento sia stato graduale mi piace comunque considerare le Olimpiadi di
Pechino del 2008 come il simbolo del tramonto del selvaggio est, lo spartiacque tra
le due facce della Cina post Mao Zedong. Non sto però affermando che la Cina non
presenti più possibilità di lavoro. Al contrario, la progressiva apertura dei mercati
sta permettendo l’arrivo di capitali e figure professionali che vent’anni fa erano del
tutto inutili in Cina.
Ma oggigiorno se vuoi lavorare nella Terra di Mezzo devi offrire un valore
intrinseco, che vada cioè al di là del tuo passaporto estero.
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6 2. Che tipo di lavoro posso trovare in Cina?
In questo capitolo illustrerò i mestieri che vanno per la maggiore in Cina.
Insegnare le lingue straniere
Si tratta probabilmente del mestiere più comune per il semplice fatto che, essendo
la domanda ancora superiore all’offerta, i cinesi si accontentano di insegnanti che
non abbiano nessuna qualifica a parte “parlare inglese” o “essere italiano
madrelingua.”
Partiamo dalla lingua di Dante. Anche se insegnare italiano è certamente possibile,
la domanda è limitata e nella maggior parte dei casi dovrai competere con italiani
che hanno una laurea in lingua o un certificato di insegnamento, parlano cinese e
hanno già diversi anni di esperienza alle spalle. Non sto dicendo che è impossibile
(a me avevano proposto un lavoro tramite conoscenze personali nonostante non
abbia nessuna esperienza come insegnante di lingue), però non contarci troppo.
E’ invece molto più facile, anche per noi italiani, insegnare l’inglese (francese e
spagnolo sono anch’esse due possibilità da non trascurare).
C’è da dire che, non essendo madrelingua inglese, le scuole migliori ti saranno
precluse (a meno che tu non abbia una laurea in letteratura a Oxford ma in quel
caso probabilmente non cercheresti lavoro come insegnante precario in una scuola
privata cinese). Questo significa che puoi dimenticarti di guadagnare i 14,000 yuan
(la valuta cinese) più benefit che riescono a spuntare gli americani o gli australiani
che possiedono un certificato TESOL o TEFL e due anni di esperienza.
Dovrai probabilmente accontentarti di 6-8,000 yuan al mese e accettare di lavorare
durante il weekend. Inoltre se non hai nessuna esperienza come insegnante ti sarà
molto difficile ottenere un visto di lavoro (l’unico che ti consente di lavorare
legalmente in Cina) nelle città più internazionali quali Shanghai, Pechino o
Shenzhen.
La buona notizia è che di solito non dovrai lavorare più di 20-25 ore a settimana
(quasi tutte concentrate durante il fine settimana).
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7 Nota che mentre scrivo 1 yuan vale 0.12 euro. Da adesso in poi quasi tutti i
miei esempi saranno in yuan.​
Qui trovi​
​
il tasso di cambio aggiornato in tempo
reale.
Se non voglio insegnare mi serve per forza una laurea per lavorare in Cina?
No, la laurea non è essenziale. A parte fare l’insegnante di lingue per una scuola
privata, ci sono tante altre posizioni per le quali, secondo la mia esperienza,
possedere un passaporto straniero offre ancora un vantaggio competitivo. Eccone
alcune: chef, DJ, fotografo, parrucchiere, direttore vendite (per imprese i cui clienti
sono in maggioranza stranieri, ad esempio un’agenzia di viaggi internazionale),
intermediario commerciale o addetto al controllo qualità (penso ad aziende come
Asian Inspection​
, che ha centinaia di controllori qualità in libro paga).
Nota che per alcune di queste posizioni, specialmente le ultime due, è necessaria la
conoscenza del cinese.
Inoltre, anche se nessuno dei lavori che ho elencato richiede una laurea, si tratta
pur sempre di mestieri specializzati. Preferisco essere onesto anziché alimentare
false speranze: se non possiedi nessuna specializzazione la Cina non è il posto per
te per il semplice fatto che ci sono troppi cinesi disposti a lavorare da McDonald per
300 euro al mese.
Se stai cercando un lavoro non specializzato ti consiglio l’Australia, ché pagano bene
e gli australiani non vogliono più fare i manovali. Inoltre se hai meno di trent’anni ti
danno un visto di lavoro di un anno sulla fiducia. In Cina? Scordatelo.
L’unica eccezione è forse rappresentata dalle aziende con base operativa in Cina –
ma con una clientela a maggioranza italiana – che hanno bisogno di qualcuno che si
occupi del servizio clienti in quanto, in questo caso specifico, parlare un buon
italiano potrebbe essere l’unica capacità richiesta e non penso ci siano molti
stranieri in grado di farlo.
Il caso più “famoso” – ma è un’eccezione – è sicuramente quello di un ragazzo
italiano che abitava a Pechino che, da un giorno all’altro, si è ritrovato ad essere
l’interprete ufficiale di Marcello Lippi (che allena la squadra di calcio del
Guangzhou).
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8 Ho una laurea!
Buon per te.
Da quello che ho notato ricercatori, professori, designer, avvocati, ingegneri e
manager non hanno troppi problemi a farsi assumere (relativamente ai “problemi”
che si hanno nel trovare un lavoro simile in Italia). In questo caso diventa anche più
facile trovare un lavoro senza dover sostenere un colloquio in terra cinese (io ad
esempio non ne ho avuto bisogno).
Si tratta di un particolare importante perché se un’azienda accetta di assumerti
quando sei ancora in Italia – e quindi di mandarti tutti i documenti necessari per
ottenere il visto di lavoro (tratterò i problemi legati al visto in un capitolo
successivo) – allora puoi richiedere il visto, trasferirti in Cina e iniziare a lavorare da
subito.
Se invece il colloquio è indispensabile l’unico visto che potrai ottenere inizialmente
sarà quello turistico, che però non ti permette di lavorare legalmente in Cina. Il
problema è che, anche se l’intervista ha esito positivo e vieni assunto, l’unico posto
dove puoi ottenere un visto di lavoro è l’Italia. Questo significa che, una volta
ottenuto il lavoro e i documenti necessari per richiedere il visto di lavoro, sarai
costretto ad attraversare di nuovo mezzo mondo, richiedere il visto a Roma o
Milano e, solo a questo punto, tornare in Cina per iniziare a lavorare.
Si tratta di una bella scocciatura ma nel 2013 i cinesi non hanno più bisogno di
“pregare” gli stranieri perché vengano a lavorare in oriente. Diciamo che sono
diventati più schizzinosi. Non è una critica. Per gli asiatici è anche più difficile
ottenere un permesso di lavoro in Italia, quindi personalmente non ci vedo nessun
problema. La Cina pre-olimpiadi rappresentava un’eccezione nel panorama
mondiale, non la regola.
Un’ultima osservazione. Su internet troverai vari resoconti di persone che hanno
ottenuto il visto di lavoro a Hong Kong. Si trattava di un fatto, seppur teoricamente
illegale, abbastanza comune in passato. La cosa è ancora possibile – so di un
ragazzo che c’è riuscito a luglio 2014, – ma tutt’altro che facile (e infatti conosco solo
un caso). Il ragazzo che ci è riuscito mi ha detto che il passaggio cruciale è quello di
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9 far specificare, nella lettera d’invito che dovrà rilasciare l’azienda che vuole
assumerti, – che dovrai ottenere il visto ad Hong Kong.
Ripeto: la norma è quella di rientrare in Italia ed ottenere il visto di lavoro in patria.
Se vuoi provare a farlo ad Hong Kong sappi che ci saranno molte possibilità che ti
rifiutino il visto.
Che vantaggi mi da la mia laurea in cinese?
Dipende! Cosa puoi offrire? Se “parlare cinese” è l’unica cosa che sai fare allora
dovrai parlarlo molto ma molto bene per lavorare come traduttore, interprete o
intermediario. Ma se hai studiato mandarino all’università di Tor Vergata e non hai
mai vissuto in Cina forse non sei pronto (questo lo puoi sapere solo tu).
Se ti trovassi in questa situazione il mio consiglio è quello di organizzarti per tempo,
trovarti una borsa di studio (ce ne sono tante, ad esempio l’Erasmus Mundus) e
arrivare in Cina come studente allo scopo di perfezionare il tuo cinese e costruirti
una rete di contatti che in seguito ti permetterà di trovare un lavoro più facilmente.
Cosa mi dici delle agenzie del lavoro?
L’idea per questa sezione me l’ha data un lettore che ha scritto chiedendomi se era
normale che un’agenzia richiedesse il suo passaporto per preparare i documenti
necessari per richiedere il visto (tra l’altro un visto turistico).
Devo dire che questa truffa non l’avevo ancora sentita. Perché truffa? Beh, per
richiedere i documenti necessari per un visto di lavoro non serve certo spedire il
passaporto in Cina. Tanto meno per un visto turistico per il quale è richiesto solo un
biglietto di aereo andata e ritorno e una prenotazione in hotel. Non so cosa volesse
fare l’agenzia con il passaporto del lettore. Magari il padrone dell’agenzia
commercia in documenti rubati o pensava di chiedere un riscatto al malcapitato.
Ma certamente non stava pensando a trovargli un lavoro.
Il problema è che, in molti casi, le “agenzie del lavoro” non sono altro che un sito
web di facciata creato al solo scopo di spillare quanti più soldi possibili agli stranieri
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10 che muoiono dalla voglia di trasferirsi in Cina e crederebbero a qualsiasi stronzata
pur di realizzare il proprio sogno.
Se proprio vuoi rivolgerti a un’agenzia per lo meno segui questi consigli:
● Se ti chiedono un contributo economico prima del colloquio si tratta
probabilmente di una truffa.
● Se ti propongono di lavorare con un visto turistico o business l’agenzia è
poco seria in quanto l’unico modo per lavorare legalmente in Cina è quello di
arrivarci con un visto di lavoro.
● Chiedi nome, cognome e indirizzo e-mail di qualcuno che ha trovato lavoro
tramite l’agenzia e contattalo per sapere come è andata. Assicurati che sia
davvero chi dice di essere e non un amico del padrone dell’agenzia. ● Contatta l’​
Ambasciata Italiana di Pechino​
, il​
Consolato Italiano di Shanghai​
​
o
l’​
ICE​
(Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle
imprese italiane) per sapere se l’agenzia in questione è già stata segnalata
per truffa.
● Richiedi all’agenzia il nome in cinese e il numero di licenza dell’impresa che
dovrebbe assumerti e scrivi all’ICE per verificare se tale impresa sia affidabile
e se abbia dato mandato all’agenzia per l’assunzione (non sono sicuro ma
penso che tale servizio sia a pagamento).
p.s. Se ti serve preparare un​
Curriculum Vitae​
​
o una​
Cover Letter​
​
e non sai
come fare, cliccando sui link in alto puoi accedere a due articoli sul tema
abbastanza completi.
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11 3. Cosa devo fare prima di partire per la Cina?
Supponiamo che sei riuscito ad ottenere qualche colloquio di lavoro in Cina, o
magari che ti hanno già assunto. Qual’è il prossimo passo? Questo capitolo è
dedicato a tutti i preparativi necessari prima di partire in Cina.
Assicurazione medica
La prima cosa da fare è quella di stipulare una buona assicurazione. Gli ospedali
cinesi sono completamente orientati al business e più cari di una gioielleria di Via
Monte Napoleone, sopratutto quelli internazionali dove medici e infermiere parlano
inglese. Se non hai assicurazione e ti ammali gravemente (o ti succede un’incidente)
sarai costretto a pagare migliaia di euro (o decine di migliaia se ti ricoverano per un
po’), tornare in Italia (sempre che ci riesca) o prepararti a morire. Il problema è che
se non paghi si rifiutano di curarti.
Ma, tralasciando i casi più gravi, anche una semplice lavanda gastrica verrà a
costarti 200-300 euro (o almeno questo è quello che ha pagato un mio amico in un
ospedale internazionale di Pechino). Se invece hai stipulato un’assicurazione
dovresti essere coperto.
Mi sto dilungando perché quando siamo all’interno dell’Unione Europea
l’assicurazione medica è qualcosa che diamo per scontato. Inoltre gli ospedali non
sono così cari. Ma al di fuori dell’Europa la situazione è ben diversa.
Alcuni datori di lavoro ti garantiranno un’assicurazione che copre le spese negli
ospedali internazionali. Altri invece ti proporranno un’assicurazione che copre le
spese solo in ospedali “locali” (dove nessuno parla inglese). Quando ho firmato il
mio primo contratto di lavoro mi proposero la seconda soluzione e così decisi di
ricorrere a un’assicurazione privata. Noi raccomandiamo World Nomads, che ha
recensioni molto positive ed è ti fa la polizza anche se non sei residente in Italia. Qui trovi la nostra guida alle assicurazioni sanitarie in Cina​
.
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12 Vaccini e medicine
Ti consiglio di fare – o rinnovare, nel caso sia necessario, – i ​
vaccini DPT (difterite –
pertosse – tetano), poliomielite, tifo, epatite A e B​
. Se hai bisogno di
informazioni più dettagliate le puoi trovare nella sezione Cina di​
Viaggiare Sicuri​
​
, il
portale curato dal Ministero degli Esteri Italiano.
In ogni caso dovresti contattare il tuo medico di famiglia, che conosce la tua “storia”
medica e può consigliarti in prima persona o, come è successo nel mio caso, darti il
numero di telefono della responsabile della ASL (che nel mio caso mi ha spiegato
quali vaccini avrei dovuto fare e mi ha fissato un appuntamento per la settimana
successiva).
Quando viaggio in Asia mi porto sempre un po’ di medicine. Le ragioni sono tre.
Prima di tutto, la comunicazione può essere difficile e quando ti viene un attacco di
dissenteria discutere in cinese con un farmacista non è il massimo. Considera poi
che buona parte delle medicine che trovi in Asia sono contraffatte (come i super
alcolici del resto). E riempirsi lo stomaco di un antibiotico contraffatto non è il
massimo, sopratutto quando hai bisogno di un antibiotico che funzioni.
Per finire, le medicine asiatiche sono state testate e ottimizzate per combattere
batteri e virus differenti da quelli che si trovano in Italia e non sono troppo adatte
agli italiani.
Nonostante tutto ho la fortuna di ammalarmi raramente e mi porto dall’Europa
solo lo stretto indispensabile: aspirina, antibiotici, anti-infiammatori e anti-diarrea.
Prenota il tuo volo
Non raccomando mai una compagnia aerea specifica perché il 90% delle persone è
interessata solo a trovare il volo più economico. E i prezzi variano a seconda della
stagione, della città da dove decolli e da quella dove intendi atterrare.
Ho quattro consigli da darti. Primo, evita Aeroflot (la compagnia russa) anche se è la
più economica.
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13 Secondo, controlla i voli su Pechino, Shanghai e Hong Kong perché i prezzi possono
variare di parecchio. Ad esempio nel 2011 avevo notato che i voli Shanghai-Milano e
Roma-Pechino erano sempre più economici dei voli Milano-Pechino e
Roma-Shanghai. La mia teoria è che sia “Milano” che “Shanghai” sono due città
votate al business e quindi la maggior parte degli uomini (o donne) di affari sceglie
questa tratta. Ciò permette di effettuare una migliore economia di scala e quindi
abbassare i prezzi. Ma non starei troppo a cercare una spiegazione logica perché ci
sono troppi fattori da tenere a mente. Non escludere nessuna opzione a priori e
sarai sicuro di scegliere il volo più economico.
Terzo, se hai già un datore di lavoro chiedigli di pagarti il biglietto aereo. Si tratta di
un bonus abbastanza comune.
Quarto, ​
clicca qui​
per leggere la nostra guida sui voli da e per la Cina.
Prenota un hotel per i primi giorni
Se il tuo datore di lavoro non può trovarti una sistemazione per i primi giorni
(spesso ne hanno la possibilità e lo fanno con piacere), allora prenota qualche notte
in hotel per avere il tempo di organizzarti e trovare un appartamento da affittare
(discuterò della situazione affitti in un capitolo successivo). Ho pubblicato un
articolo abbastanza completo sugli hotel e gli ostelli cinesi quindi se vuoi
approfondire il tema ti basta​
cliccare qui​
​
.
Rinnova il tuo passaporto
Se il tuo passaporto sta per scadere, diciamo entro due anni, rinnovalo prima
di partire. Anche se è possibile rinnovarlo in Cina, potresti andare incontro a
non pochi problemi.
Non ho mai rinnovato il mio passaporto in Cina quindi non ho informazioni di
prima mano sui consolati italiani, però di solito quando rinnovi il passaporto
all’estero gli impiegati sono molto più sospettosi. Diciamo che non si fidano che il
passaporto sia veramente il tuo ed è possibile che ti facciano problemi o richiedano
che qualcun altro testimoni a tuo favore.
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14 Inoltre il tuo visto e il tuo permesso di residenza sono stampati sul vecchio
passaporto. Quindi quando cambi il documento dovrai richiedere un nuovo
permesso di residenza. Non si tratta di un problema insormontabile ma perché
“sfidare” la burocrazia cinese quando puoi farne tranquillamente a meno?
Avvisa la tua banca
Assicurati che la tua banca sappia che ti stai trasferendo in Cina o potresti ritrovarti
con la carta di credito bloccata al primo prelievo. Si tratta di una situazione comune
perché se ti clonano la carta è la banca a rimetterci (tu sei assicurato) quindi al
primo movimento sospetto – ad esempio un prelievo in un bancomat che si trova
dall’altra parte del mondo – ti bloccano la carta.
Non aspettare per lo shopping
Se hai bisogno di un portatile o di uno smart phone nuovo compralo prima di
partire. In Cina non risparmierai una lira ma, in compenso, ti ritroverai con un
Windows di contrabbando o in cinese. Per quanto riguarda gli smart phone il
problema è che molte applicazioni occidentali sono bloccate sui telefoni cinesi. E’
possibile sbloccarli ma non vedo perché complicarsi la vita.
Se ti piace leggere portati un bel po’ di libri o comprati un Amazon Kindle perché in
Cina è estremamente difficile trovare libri in inglese (scordati di trovare libri in
italiano).
A parte questo non ti raccomando di portare niente di speciale. Se t’interessa
conoscere la lista completa delle cose che possiedo​
clicca qui​
​
.
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15 4. Visto di lavoro e i motivi per cui è obbligatorio.
In questo capitolo mi occuperò solo di visto di lavoro e permesso di residenza. Se ti
interessa un altro tipo di visto (turistico, business, eccetera)​
clicca qui​
​
. Se inoltre
vuoi conoscere i dettagli su come richiedere il visto ad Hong Kong​
clicca qui​
​
.
Posso lavorare con un visto business, studentesco o turistico?
Sì, però è illegale. Se ti scoprono rischi una multa da 5,000 a 20,000 yuan e da
cinque a quindici giorni di carcere. Dopo di ché verrai gentilmente invitato a uscire
dal paese o, a seconda delle condizioni, deportato (a tue spese). Se vieni deportato
ti sarà proibito rientrare in Cina per un periodo che può andare da uno a dieci anni.
Per lavorare legalmente in Cina devi entrare nel paese con un visto di lavoro
(anche chiamato visto Z) che deve essere obbligatoriamente tramutato in
permesso di residenza entro trenta giorni dall’ingresso in Cina.
Fanno eccezione i possessori di un visto studentesco a lungo termine (X1) che, a
seconda dei casi, possono lavorare part-time dopo aver ottenuto l’autorizzazione
della scuola e del ​
Public Security Bureau (PSB) Exit and Entry Administration office​
.
Alcuni datori di lavoro, sopratutto i proprietari delle scuole di lingue private ma non
solo, ti faranno pressione per convincerti a lavorare con un visto business o
turistico. Ti diranno che è legale e non ci sono rischi. Mentono. E tra l’altro anche
loro rischiano una multa di 10,000 yuan per ogni impiegato che hanno assunto in
maniera illegale.
Dietro questo tipo di comportamento vi sono diverse ragioni: innanzitutto la
procedura per ottenere tutti i documenti necessari per richiedere un visto di lavoro
è lunga e difficile. Molti datori di lavoro non saprebbero neanche da dove iniziare.
Inoltre se assumi qualcuno legalmente dovrai pagare le tasse sul salario,
l’assicurazione, eccetera.
Invece se assumi uno studente o una persona che è entrato in Cina con un visto
turistico puoi benissimo pagarlo in nero (magari in contanti e con soldi sporchi). Per
finire, alcuni datori di lavoro non possiedono la licenza per assumere uno straniero.
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16 Devi essere considerato un “foreign expert”
Esistono tante aziende pubbliche e private accreditate per assumere uno
straniero, e quindi richiedere i documenti necessari per farti ottenere un
visto di lavoro, a condizione che tu venga considerate un “foreign expert,”
ovvero un “esperto straniero.”
Chi può essere considerato un “foreign expert”? Semplicemente chiunque possieda
delle conoscenze e capacità specifiche ritenute essenziali per il paese, ad esempio
perché non vi sono abbastanza cinesi in grado di svolgere tali mansioni. L’esempio
più comune di “foreign expert” è quello dell’insegnante di lingue straniere.
Come vedi la definizione è alquanto generale e non vi sono regole precise per
definire se una tale persona possa essere considerata un “foreign expert” o meno.
In passato mi capitava spesso di pensare che la Cina fosse un paese con tante leggi
che non venivano però rispettate da nessuno. Ma la realtà è molto più complessa. Il
problema è che l’impressione che si ha della Cina dall’esterno è quella di un paese
omogeneo, dove tutti parlano la stessa lingua e osservano le stesse leggi. La verità
invece è che, sotto molti aspetti, la Cina va considerata alla stregua degli Stati Uniti
di America, ovvero uno stato federale composta da diverse province che
rispondono a un governo centrale ma che, allo stesso tempo, possiedono molta
libertà di azione.
Questo è il motivo principale per cui la maggioranza delle leggi cinesi, non solo
quelle relative ai visti, è vaga e aperta all’interpretazione. L’idea è che ogni governo
locale abbia l’autonomia per adattare le leggi nazionali alla propria realtà. Stiamo
pur sempre parlando di un paese esteso come l’Europa che possiede differenze
climatiche e diseguaglianze sociali anche maggiori di quelle che possiamo
riscontrare nel nostro continente.
Pensa ad esempio alle differenze che intercorrono tra una provincia sub-tropicale e
con un’economia prettamente rurale come lo Yunnan, una metropoli internazionale
dove è il settore dei servizi a farla da padrone come Shanghai e una provincia
costiera con un’economia basata sull’industria come lo Shandong. Non pensi anche
tu che abbiano bisogno di una legislazione differente?
Ma torniamo alla definizione di “foreign expert” per vedere un esempio di come la
legge possa essere interpretata in maniera differente a seconda dei casi. Se vuoi
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17 insegnare inglese a Shanghai e Pechino devi avere almeno due anni di esperienza
come insegnante di inglese per ottenere il certificato di “foreign expert” e quindi
poter richiedere un visto di lavoro. Se invece vuoi insegnare in una provincia rurale
(il Guangxi, ad esempio), un passaporto italiano è probabilmente abbastanza.
La ragione è che a Shanghai ci sono tantissimi stranieri qualificati per insegnare
inglese quindi non vi è motivo di accontentarsi di qualcuno che non ha nessuna
esperienza. Ma nelle provincie più occidentali sono più di manica larga perché gli
stranieri sono molti di meno. In ogni caso ti servirà almeno un diploma di scuola
superiore per ottenere il certificato.
Che documenti servono per ottenere un visto di lavoro?
Ricapitolando, se il tuo datore di lavoro è abilitato ad assumere stranieri e tu
hai le carte in regola per essere considerato un “foreign expert,” allora
l’impresa che intende assumerti potrà richiedere un permesso di lavoro (​
Work
Permit​
o​
Foreign Expert Certificate​
).
Oltre ai requisiti di base (un passaporto con almeno sei mesi di validità e due
pagine bianche, una foto recente da 48mmx33mm e il Modulo Richiesta Visto
debitamente compilato) occorre presentare il permesso di lavoro (​
Work Permit​
)
appena citato, una lettera d’invito (​
Invitation Letter of Duly Authorized Unit​
o
Confirmation Letter of Invitation​
) scritta dall’azienda che intende assumerti, il
Modulo Supplementare Richiesta Visto, il Record dell’esame fisico per straniero e la
fedina penale​
rilasciato dallo stato italiano (novità di luglio 2013 che, sembra, è
necessaria solo per lavorare in alcune province).
La legge cinese dice che puoi richiedere un visto di lavoro solo nel tuo paese (che,
se stai leggendo quest’articolo, probabilmente sarà l’Italia). Ma se cerchi un po’ su
internet scoprirai che molti sono riusciti ad ottenere il visto di lavoro anche ad Hong
Kong (a partire da luglio 2013 non so se sia ancora fattibile).​
Clicca qui​
​
per leggere
dove è possibile richiedere il visto in Italia.
Il visto di lavoro ti permette anche di portare in Cina moglie, marito e figli.
Basta fornire un certificato di matrimonio o, nel caso dei figli, un certificato di
nascita. Il visto di lavoro è valido solo per 30 giorni a partire dalla data in cui
entri in Cina. E’ quindi obbligatorio convertirlo in un ​
permesso di residenza
temporaneo​
.
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18 Come convertire un visto di lavoro in un Permesso di Residenza Temporaneo Per ottenere un permesso di residenza, che va comunque rinnovato ogni anno,
occorre fornire diversi documenti e un certificato di salute rilasciato dal ​
China
Entry-Exit Inspection and Quarantine Bureau​
. Sì, preparati a​
visitare un ospedale
​
cinese! Ecco la procedura completa per ottenere un permesso di residenza
temporaneo:
● Ottenere un visto di lavoro in Italia e arrivare in Cina.
● Presentarsi all’ufficio della polizia per registrarsi (il tuo datore di lavoro
dovrebbe aiutarti).
● Passare l’esame medico (ti faranno una lastra ai polmoni e un’esame del
sangue per accertare che non hai la tubercolosi, l’AIDS o qualche altra
malattia a trasmissione sessuale). E’ possibile che tu debba pagare gli esami
di tasca tua (500-800 yuan).
● Il tuo datore di lavoro deve quindi prenotarti per una “visita” all’Ufficio di
Sicurezza Pubblica (ovvero il ​
Public Security Bureau (PSB) Exit and Entry
Administration office​
), dove dovrai presentarti entro 30 giorni dal tuo
ingresso in Cina (o il tuo visto di lavoro diventa carta straccia). Ricordati di
portare con te il passaporto, due foto, il documento di registrazione che ti ha
rilasciato la polizia, i risultati degli esami medici, i tuoi documenti di
assunzione (che ti fornirà la tua azienda), e un po’ di contanti (io ho pagato
800 yuan l’ultima volta ma i prezzi variano a seconda delle provincie e di
come soffia il vento).
Se hai tutti i documenti in regola si tratta di una formalità e, entro quindici giorni
lavorativi, ti renderanno il passaporto con il permesso di residenza stampato su
una pagina. Esteticamente il permesso è molto simile a un visto, con la differenza
che ha un nome diverso e lo sfondo azzurro (anziché verde).
Ricorda che se entri in Cina con un visto di lavoro non puoi assolutamente
lasciare il paese prima di averlo convertito in un permesso di residenza. Se
lasci il paese, anche solo per un giorno, il visto scade. Su questo punto i cinesi
non fanno eccezioni.
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19 5. Il costo della vita in Cina (e uno strumento per calcolarlo)
Il costo della vita dipende dalla città in cui abiti (Pechino e Shanghai sono molto più
care delle città di seconda fascia quali Chengdu o Kunming, che a loro volta sono
molto più care delle città minori e della campagna) e dal tuo stile di vita (se ti piace
bere whisky e cola nei bar eleganti di Shanghai e comprare olio extra vergine di
oliva al City Shop spenderai molto di più dei frequentatori del Perry’s – un bar per
studenti in Huai Hai Road dove una bottiglia di birra Tsingdao ti costa 10 yuan – e di
chi mangia solo cibo cinese).
Aspettati di pagare almeno 2,000 yuan al mese per una stanza in un appartamento
condiviso a Pechino o Shanghai (a meno che tu non voglia abitare in profonda
periferia). Nelle altre città gli affitti sono più economici ma dipende dai casi. Dovrai
anche pagare l’elettricità, l’acqua, il gas e internet. Secondo la mia esperienza
personale non dovresti spendere più di 450 yuan al mese (200 yuan per l’elettricità,
60 yuan per l’acqua, 50 yuan per il gas e 120 yuan per internet). Le spese si
riferiscono all’intero appartamento quindi se abiti con altri dovrai pagarne solo una
parte.
Ti servirà un cellulare. Io non ho mai speso più di 100 yuan al mese (considerando
anche internet) ma dipende dall’uso che ne dai. Tratterò compagnie di
telecomunicazioni e prezzi in un capitolo successivo.
Un pasto può costarti anche solo 10 yuan per un piatto da dodici ​
jiaozi​
(ravioli) o di
lamian​
(tagliatelle). Se però vuoi mangiare carne e pesce regolarmente e
frequentare ristoranti eleganti i prezzi salgono in fretta. Dipende dalla tua dieta. Io
di solito cucino e mangio quasi solo carne, uova e verdure. Inoltre compro gli
yogurt (7 yuan ciascuno, gli unici senza zucchero che ho trovato) per colazione.
Diciamo che spendo 70 yuan al giorno (o 2,100 yuan al mese) per mangiare senza
considerare eventuali uscite in ristoranti più cari quali un italiano o un giapponese.
La metropolitana e gli autobus urbani sono ancora economici, diciamo 5 yuan al
giorno (o 150 yuan al mese). I taxi stanno diventando cari, sopratutto a Shanghai e
Pechino.
Riassumiamo: Affitto (2,000-2,500 yuan) + bollette di casa (150 yuan) + bolletta del
telefono (100 yuan, con internet) + cibo (2,100, per una dieta di alta qualità, 1,100
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20 per una dieta che include molto riso, pasta e patate) + trasporti (150 yuan) =
3,500-5,000 yuan al mese.
Diciamo quindi che il punto di partenza è rappresentato da 3,500 yuan al mese
anche a Pechino o Shanghai. Chiaramente dovrai aggiungere le spese per
l’intrattenimento (viaggi, cene fuori, alcolici, sigarette, fai un po’ te), vestiti,
assicurazione sanitaria, visti, voli internazionali e spese impreviste.
Tieni presente che in Cina è molto comune percepire diversi benefit oltre al salario.
Si può andare da 5 Kg di riso per il Festival di Primavera sino al rimborso totale
delle spese di affitto, trasporto all’interno del paese (anche i taxi), assicurazione
sanitaria, visto e un volo internazionale all’anno.
Ti consiglio inoltre di dare un’occhiata al​
Cost of Living Index​
​
, che ti permette
di comparare il costo della vita di due città qualsiasi.
Se ad esempio ti trovi a Milano e vuoi andare a vivere a Shanghai potresti
comparare i prezzi delle due città e farti così un’idea abbastanza precisa di quanto
spenderai in Cina. Per la cronaca, Milano sembra essere il 20% più cara di Shanghai.
Il particolare più interessate del sito è che i dati sui costi di affitti, bollette, eccetera
sono inseriti dagli utenti quindi la base di dati utilizzata per comparare il costo della
vita in due città dovrebbe essere abbastanza precisa.
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21 6. E’ necessario imparare il cinese e quanto tempo ci vuole?
Mi servirà parlare il cinese?
Dipende dal tuo lavoro. Se lavori per una multinazionale è probabile che la maggior
parte della comunicazione si svolgerà in inglese. Se invece insegni matematica a
studenti del primo anno di università sarai costretto a parlare in cinese visto che, in
generale, nessuno dei tuoi studenti capirà l’inglese. In ogni caso se è richiesto il
cinese lo scoprirai senz’altro prima di essere assunto.
Per quanto riguarda la vita di tutti giorni, a mio parere parlare cinese è un optional:
non è essenziale però può migliorare, e di tanto, la tua qualità della vita. Ad
esempio, ti guadagnerai il rispetto dei cinesi e non sarai costretto a chiedere aiuto a
qualcuno ogni volta che hai bisogno di andare dal medico, spedire una lettera o
tagliarti i capelli.
Dipende da te. Da quello che ho notato chi vive a Shanghai, Pechino o Shenzhen
tende ad arrangiarsi con l’inglese visto che stiamo parlando di città con comunità di
espatriati enormi, motivo per cui anche molti cinesi parlano inglese. Chi invece
abita a Kunming o Lanzhou tende a imparare il cinese molto più velocemente
perché è l’unica maniera per avere una vita normale.
Quanto ci vuole per imparare il cinese?
Conosco ragazzi che hanno imparato a parlare cinese in maniera più che
accettabile in meno di un anno. Non si trattava né di studenti a tempo pieno né di
geni. E spesso non avevano neanche tanta esperienza con altre lingue straniere.
Avevano però diversi punti in comune: abitavano in un vicinato dove non c’erano
troppi stranieri, lavoravano e andavano in giro quasi solo con cinesi, e studiavano
mandarino nel loro tempo libero. Imparare la lingua è possibile: non sto dicendo
che sia una passeggiata, ma alla fine tutte le lingue rappresentano solo uno
strumento di comunicazione e, come tali, hanno una loro ed possibile impararle
anche da grandi.
Quello che penso è che chi è abbastanza motivato (ad esempio perché il destino
della propria impresa commerciale dipende dalla loro capacità di esprimersi in
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22 cinese) imparerà molto più in fretta di persone come me, che non hanno cioè
nessun bisogno di imparare il cinese e la cui unica motivazione è quella di saper
parlare la lingua locale e discutere del tempo con i contadini che ti vendono la
verdura in fondo alla strada.
Come imparare il cinese?
In questa guida non discuterò di tattiche o strategie per imparare il cinese perché
mi sembra fuori tema e, inoltre, abbiamo già pubblicato vari articoli abbastanza
esaustivi sul tema. Se sei nuovo qui sul sito ti invito ad iniziare da qui: ●
●
●
●
●
Imparare il cinese: La via dell’indolenza
Imparare il cinese online: 34 risorse che dovresti conoscere Corsi di cinese: una recensione delle risorse più vendute
Impara il cinese online con professori cinesi
Skritter: Come imparare a scrivere i caratteri cinesi www.saporedicina.com
23 7. Come affittare un appartamento in Cina
Abbiamo già pubblicato due guide più che complete su come trovare casa a
Shanghai​
e​
Pechino​
​
.
Se pensi di andare a vivere in una di queste due città clicca su uno dei due link in
alto visto che ci troverai informazioni più specifiche. In questo capitolo voglio invece
offrirti una visione d’insieme sul mercato immobiliare cinese.
Prima di tutto chiedi al tuo datore di lavoro se può trovarti un appartamento a un
prezzo di favore (quando lavoravo in università il mio laboratorio mi pagava metà
affitto, ma è anche possibile ottenere un rimborso completo). Se però il tuo datore
di lavoro non è disposto ad aiutarti ti restano due opzioni: cercare su internet
orivolgerti a un’agenzia.
Cercare un appartamento su internet
Se sei appena atterrato in Cina e non conosci nessuno il modo più veloce per
trovare un appartamento è quello di consultare i siti web in lingua inglese. A
Shanghai consiglio​
Smart Shanghai​
​
,​
Craigs List​
​
,​
City Weekend​
​
e​
Inter Shanghai​
​
.A
Pechino invece raccomando le sezioni immobiliari di​
City Weekend​
​
,​
The Beijinger​
​
e
eChinacities​
.
Per quanto riguarda le altre città né io né Sborto abbiamo esperienza diretta ma
pensiamo comunque di ampliare questa sezione inserendo almeno un sito web per
città. Se abiti in un’altra città cinese e vuoi aiutarci ti basta inserire il link del sito
web nei commenti in basso e provvederò ad aggiornare la guida quanto prima.
per il momento ti invito andare su Google e cercare “apartments in Guangzhou” o
parole chiavi simili, se ad esempio cerchi casa a Guangzhou.
I pro di internet sono che non dovrai preoccuparti di trovare un’agenzia e che avrai
a che fare con un padrone di casa (o agente) che parla un inglese quantomeno
decente (visto che ha inserito l’annuncio su un sito in inglese).
Inoltre se hai un budget limitato (meno di 3,000 yuan al mese) ma allo stesso
tempo vuoi abitare in centro, affittare una stanza in un appartamento condiviso
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24 diventa la tua unica opzione. In questo caso, siccome sono molto poche le agenzie
che affittano “stanze” (di solito preferiscono affittare l’intero appartamento),
internet è la soluzione migliore.
I contro sono che gli appartamenti che trovi su tali siti web di solito sono più cari (se
ci pensi è logico perché i padroni sanno che si stanno rivolgendo a un pubblico di
stranieri, spesso appena sbarcati in Cina e senza nessuna conoscenza del cinese) e
vanno via molto velocemente.
Sopratutto quando si tratta di stanze in appartamenti condivisi, o visiti e blocchi la
stanza entro 24 ore da quando viene pubblicato l’annuncio o stai pur certo che la
stanza se la prenderà qualcun altro.
Se però parli mandarino o hai un amico cinese che è disposto ad aiutarti, puoi
provare a cercare in un sito web in cinese. Che io sappia i più utilizzati sono i
seguenti:​
Sou Fun​
​
,​
Bai Xing​
​
e​
Hao Zu​
​
(che dovrebbero andare bene per qualsiasi
città).
Anche nei siti in cinese le stanze e appartamenti migliori vengono affittati
velocemente. Però avrai molta più scelta e, sopratutto, i prezzi saranno più
abbordabili.
Un altra strategia per trovare una stanza in un appartamento condiviso
Su Couchsurfing vi sono vari gruppi dedicati a Shanghai che sono abbastanza attivi
(nelle altre città non ho controllato ma vale sempre la pena tentare). Potresti
iscriverti, controllare se qualcuno sta cercando una stanza e proporgli di cercare
casa assieme.
O, se al momento nessuno sembra interessato, potresti prendere l’iniziativa e
postare un messaggio del tipo: “​
Hey, I’m looking for a roommate, is anybody
interested?​
” (Sto cercando un coinquilino, c’è qualcuno interessato?).
Perché? Il motivo è che, se vi coalizzate, potete affittare un intero appartamento e
dividere le spese.
Questa strategia comporta tre vantaggi:
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25 ● Avrai molta più scelta perché grazie alle tante speculazioni immobiliari le città
cinesi pullulano di appartamenti vuoti (mentre è molto più raro trovare una
stanza vuota in un appartamento già occupato).
● Potrai utilizzare un’agenzia (normalmente trattano solo appartamenti e non
singole stanze) in modo da non limitare la tua scelta a quello che trovi su
internet.
● Risparmierai perché le stanze singole risultano più care di quelle che puoi
trovare affittando l’intero appartamento e dividendo le spese con i tuoi nuovi
coinquilini.
Questo è il modo in cui ho trovato la mia stanza a Shanghai. Dopo due settimane di
chiamate e e-mail a persone che proponevano stanze in affitto (ma che quando
chiamavo erano già irrimediabilmente occupate), mi sono “associato” a due ragazzi
conosciuti su Couchsurfing.
Ci siamo rivolti a un’agenzia di Jing An chiedendo un appartamento con tre stanze
da letto e un affitto non superiore ai 7,000 yuan (per l’intero appartamento). Due
giorni dopo abbiamo trovato casa.
Cercare un appartamento tramite un’agenzia
A parte Shanghai, dove molti agenti immobiliari parlano inglese, nel resto della Cina
di solito parlano solo cinese. Quindi se vuoi rivolgerti a un’agenzia e non parli cinese
il mio consiglio è quello di portarti dietro un amico che possa aiutarti.
Per trovare l’agenzia la cosa migliore da fare è quella di scegliere la zona dove vuoi
andare ad abitare (Jing An a Shanghai, ad esempio) ed esplorare le strade sino a
che non trovi l’insegna di un’agenzia. Ce ne sono una marea – sopratutto in centro –
quindi non dovresti metterci troppo tempo a trovarne una.
A questo punto devi solo chiedere un appartamento che faccia al caso tuo (ricordati
di specificare l’affitto massimo che sei disposto a pagare).
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26 L’agente probabilmente inizierà mostrandoti un appartamento fuori budget. Il
motivo è che lavora su commissione, quindi se riesce a convincerti ad affittare un
appartamento più caro lui ci guadagna. Non perdere la calma. Ricorda che sei in
Cina.
Specifica all’agente, in maniera educata ma inflessibile, che non sei disposto ad
affittare nessun appartamento che abbia un affitto superiore al tuo budget. Sii
comunque realistico: trovare una stanza decente e nel centro di Shanghai per
meno di 2,000 yuan al mese è impossibile.
Non dimenticarti di contrattare sul prezzo. Si tratta di una pratica universalmente
accettata e di solito otterrai uno sconto (tra l’uno e il dieci per cento).
Un’altra tattica spesso utilizzata dagli agenti è quella di iniziare facendoti vedere
appartamenti che si trovano in uno stato disastroso. Sanno bene che non sarai
disposto ad affittare niente del genere. Stanno solo cercando di distorcere la realtà
e spaventarti di modo ché, dopo aver visitato tutta una serie di appartamenti
orrendi, sarai ben contento di affittarne uno che sia anche solo accettabile.
Non cascarci. Se un agente ti fa vedere un appartamento fatiscente, digli che stai
cercando qualcosa di meglio. Se insiste con questa tattica, cercati un agente più
serio. In qualsiasi città cinese vi sono centinaia di agenzie immobiliari, molte delle
quali oneste. Che senso ha affidarsi a qualcuno che sta palesemente tentando di
imbrogliarti?
Quali spese dovrai pagare e quando (affitto, cauzione, commissione
dell’agenzia, elettricità, eccetera)
A Shanghai l’affitto si paga ogni mese o, al massimo, ogni due mesi. A Pechino
invece è possibile che ti chiedano di pagare ogni tre o sei mesi. Nelle altre città
dipende. Personalmente non accetterei mai di pagare più di tre mesi in anticipo.
Inoltre dovrai pagare una cauzione. Tanti padroni di casa ti chiederanno due o tre
mesi d’affitto come cauzione. La verità è che la maggior parte si accontenta di un
solo mese d’affitto come cauzione. Quindi personalmente ti consiglio di evitare di
pagare di più (ricordati che recuperare la cauzione non è sempre facile).
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27 Quando trovi un appartamento che ti piace devi bloccarlo. Questo significa che devi
anticipare una somma “simbolica” al padrone di casa. Si tratta di un’usanza tutta
cinese. Il nostro padrone di casa ci ha chiesto 2,000 yuan (paghiamo 7,000 yuan al
mese di affitto per l’intero appartamento) ma alla fine gliene abbiamo dato solo 900
e ci siamo fatti rilasciare una ricevuta.
Il giorno dopo siamo tornati con calma e, dopo aver controllato che funzionasse
tutto (aria condizionata, frigo, acqua calda, eccetera), abbiamo firmato il contratto e
pagato due mesi di affitto più un mese di cauzione (tutto in contanti).
Abbiamo anche pagato una commissione all’agente (corrispondente al 35% di un
mese di affitto). Se il tuo agente ti chiede più del 35% fagli notare che a Shanghai
tutti chiedono quella cifra (a Pechino il 100%, ovvero l’equivalente di un mese
d’affitto). In effetti sarebbe meglio se ti preoccupassi di conoscere l’ammontare
della commissione prima di iniziare a visitare gli appartamenti.
DI solito sei tu che devi pagare le bollette dell’elettricità, dell’acqua, del gas e
internet. La somma totale dovrebbe essere sotto i 450 yuan al mese quindi se
dividete le spese in tre si tratta di circa 150 yuan al mese.
Se abiti in un grosso palazzo di solito bisogna pagare anche le spese di
manutenzione (che possono variare ma raramente vanno oltre i 100-200 yuan al
mese). Il nostro padrone di casa si è offerto di pagare questa spesa. Al solito, c’è
sempre spazio per un po’ di contrattazione.
Perché è necessario avere un contratto regolare
Ci sono due ragioni principali.
Prima di tutto, appena arrivato in Cina devi andare alla stazione della polizia e
registrare il tuo indirizzo. Si tratta di un’altra delle strane leggi in vigore nella Terra
di Mezzo.
Se sei un turista o uno studente che vive in un dormitorio non c’è problema perché
l’albergatore o il gestore del dormitorio si preoccuperanno di registrare il tuo
indirizzo presso la stazione della polizia.
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28 Se invece hai intenzione di affittare un appartamento devi occuparti della cosa in
prima persona. Ci vogliono solo cinque minuti e non devi assolutamente parlare in
cinese. Basta presentarsi all’ufficio con la copia originale del contratto di affitto e il
tuo passaporto (devi anche portare una copia del contratto, della prima pagina del
passaporto e delle pagine del passaporto che contengono il visto d’ingresso e il
permesso di residenza).
In passato la polizia chiudeva un occhio. A partire dal 2013 però sembra che la
procedura di registrazione sia diventata obbligatoria (lo so che sembra strano ma, a
livello pratico, in Cina le leggi si dividono in leggi facoltative e leggi da rispettare
assolutamente).
Quindi, al giorno d’oggi, se non registri subito il tuo indirizzo la polizia provvederà a
chiamare il numero di telefono che hai fornito alla dogana il giorno che sei arrivato
in Cina. Se non rispondi procederanno a cercarti per mare e per terra.
Ripeto, si tratta di una formalità burocratica atta a controllare cosa fanno e dove
sono gli stranieri. Però è necessario presentare un regolare contratto d’affitto.
Ricordati inoltre di chiedere al tuo agente o al tuo padrone di casa l’indirizzo della
stazione di polizia dove devi recarti perché ogni zona della città fa capo a un ufficio
differente e ti puoi registrare solo lì.
La seconda ragione per cui hai bisogno di un contratto d’affitto è che non puoi
fidarti della parola del padrone di casa. Come ti comporteresti, ad esempio, se
dopo tre mesi lui decidesse di aumentarti l’affitto (abitudine abbastanza comune a
queste longitudini)?
Se sei in possesso di un contratto regolare puoi semplicemente minacciarlo di
andare a fare una visita alla polizia. Ma se non hai un contratto tecnicamente non
hai nessun diritto di vivere lì.
Inoltre come pensi di recuperare la tua cauzione? ​
Verba volant, scripta manent​
.
Non sei nel tuo paese, quindi comportati di conseguenza.
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29 Cosa dovrebbe esserci scritto sul tuo contratto?
● Innanzitutto non firmare nessun contratto in cinese se non capisci cosa c’è
scritto. A Shanghai spesso il contratto è in inglese. Nelle altre città
preoccupati di portarti qualcuno che possa tradurtelo (sempre che tu non
parli cinese ma sono ben pochi gli occidentali in grado di capire un
contratto).
● Il nome del padrone di casa dovrebbe essere scritto sul contratto. Ti consiglio
di chiedere di vedere la sua carta di identità (e anche di chiederne una
fotocopia).
● Il tuo nome e numero di passaporto dovrebbe essere presenti nel contratto.
● L’indirizzo dell’appartamento dovrebbe essere specificato sul contratto (e
ovviamente corrispondere a quello dell’appartamento che stai affittando).
● Il costo dell’affitto, il deposito e lo scheduling dei pagamenti (ogni mese, ogni
due mesi, eccetera) doverebbe anch’esso essere sul contratto.
● La durata del contratto dovrebbe essere specificata. Come per tanti altri
dettagli, anche sulla durata è possibile mercanteggiare a seconda delle tue
esigenze.
● Il contratto dovrebbe specificare che il padrone di casa dovrebbe occuparsi
di far riparare eventuali malfunzionamenti (ad esempio un frigo o una
lavatrice rotta).
● Il contratto dovrebbe garantire che, nel caso il padrone di casa voglia farti
sloggiare, debba pagare una penale corrispondente ad almeno un mese di
affitto.
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30 Le fregature più comuni a cui si può andare incontro
● Leggi il contratto e controlla che tutti gli elementi della lista che hai appena
letto siano menzionati. Se non è messo nero su bianco, allora non esiste.
Ricordati che non hai nessun maniera, a parte il contratto, di costringere il
padrone di casa a rispettare la sua parola.
● Chiedi una ricevuta per qualsiasi pagamento. Lo so che sembra ovvio, ma
tanta gente si dimentica questo particolare.
● Non accettare di pagare più di un mese d’affitto come deposito perché sa
tanto di fregatura.
● Se non utilizzi un’agenzia, evita di firmare un contratto con un padrone di
casa che non abita nel tuo stesso appartamento o palazzo. Ed evita gli
intermediari. Il problema è che per un intermediario è facile sparire con i tuoi
soldi. Non sto parlando solo di intermediari cinesi.
● Alla fine del 2011​
Ryan Fedoruk​
​
, un canadese che aveva sub-affittato trenta
appartamenti ad ottanta ragazzi, decise di scappare con il bottino (300,000
yuan). Non l’hanno ancora trovato.
● Quindi o decidi di affidarti a un’agenzia (e verifichi che tale agenzia abbia un
ufficio nella città in cui sai cercando casa) o devi poterti fidare del padrone di
casa (perché abita vicino a te). Se vuoi essere proprio sicuro puoi chiedere al
padrone di casa di visionare l’atto di proprietà (房产证, sembra un
passaporto, solo un po’ più grande).
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31 8. Il sistema di trasporto in Cina
Viaggiare in Cina è abbastanza facile, anche se non parli cinese. Il motivo è che negli
ultimi vent’anni il governo ha investito una quantità enorme di risorse nello
sviluppo delle infrastrutture. Il risultato è che, al giorno d’oggi, qualsiasi città o
attrazione turistica cinese possiede il suo aeroporto e/o stazione dei treni. Inoltre il
sistema metropolitano delle città cinesi è tra i più avanzati del mondo. Ma vediamo
i dettagli!
Viaggiare in aereo
La Cina è un paese enorme. Quindi l’aereo è spesso l’unica opzione (a meno di voler
passare 15-20 ore in treno). L’eccezione è rappresentata dal nuovo treno ad altra
velocità sulla linea Pechino-Shanghai che ti permette di percorrere la distanza tra le
due metropoli in cinque ore (in aereo ce ne vogliono due).
Per quanto riguarda i voli internazionali non consigliamo alcuna compagnia
specifica.
Per quanto riguarda i voli interni, il mercato è completamente dominato da
compagnie locali quali Air China, China Eastern, China Southern, Shanghai Airlines,
Shenzhen Airlines, solo per citare le più importanti. Il modo più veloce per trovare il
volo più adatto a te (in termini di spesa e orari) è quello di utilizzare un motore di
ricerca cinese quale Ctrip o Qunar perché di solito offrono prezzi migliori dei motori
di ricerca internazionali come Go Volo o Vayama.
Mentre Ctrip ha un sito web anche in lingua inglese e accetta carte di credito
occidentali (VISA, MasterCard, eccetera), il sito di Qunar è solo in cinese e inoltre
accetta solo carte di credito o bancomat cinesi (circuito Union Pay, ad esempio).
Discuterò di banche e carte di credito in un capitolo successivo. Per adesso ti basti
sapere che se abiti Cina finirai per aprire quasi sicuramente un conto in banca
locale e possedere un bancomat Union Pay.
Nota che Spring Airlines, la compagnia cinese a basso costo, non appare tra i
risultati di Ctrip (il mio sospetto è che non abbiano trovato l’accordo sulle
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32 commissioni di vendita). Quindi prima di acquistare un volo su Ctrip ti consiglio di
consultare anche il sito di Spring Airlines.
Tieni però presente che Spring Airlines è un po’ come Ryanair, ovvero il servizio non
è il massimo, dovrai pagare anche per avere un bicchier d’acqua e lo spazio per le
gambe è ridotto al minimo in modo da far stare quanti più sedili possibili sull’aereo.
Un ultimo consiglio. Anche se la maggior parte degli aeroporti cinesi è ben
organizzata, ci sono sempre troppi voli in arrivo e in partenza. Questo significa che,
in generale, di mattina i voli sono in orario mentre a iniziare dalle tre del
pomeriggio cominciano ad accumulare ritardo. Di notte è sempre un disastro
perché la maggior parte dei voli è in ritardo a causa del traffico in pista. Scegli
l’orario del volo in maniera saggia!
Viaggiare in treno
I treni cinesi sono puliti, economici e sempre in orario. Inoltre la rete ferroviaria
copre praticamente tutto il paese e i treni ad alta velocità sono sempre più comuni.
C’è solo un problema. Essendo così convenienti sono anche il mezzo di trasporto
preferito dai cinesi, e stiamo parlando di un miliardo e mezzo di persone. Quindi
alle volte risulta difficile trovare un biglietto, sopratutto durante le vacanze più
importanti – il festival di Primavera (a cavallo tra gennaio e febbraio) e la Giornata
Nazionale (la prima settimana di ottobre) – quando tutti i migranti cinesi lasciano le
metropoli per tornare nella loro terra natale e i benestanti approfittano per fare un
po’ di turismo (più a ottobre che a gennaio).
Ad esempio, se intendi viaggiare il primo ottobre allora il mio consiglio è quello di
acquistare il biglietto verso l’11-13 settembre. Prima non sarebbe possibile mentre,
se aspettassi ancora, rischieresti di non trovare più alcun biglietto disponibile (mi è
successo svariate volte).
Mentre se abiti in Cina acquistare il biglietto in anticipo non comporta particolari
problemi, se invece ti stai recando in Cina come turista o per un viaggio d’affari,
allora acquistare un biglietto 20 giorni prima potrebbe non esserti possibile in
quanto, semplicemente, non ti troveresti ancora in Cina! In questo caso l’unico
modo per non rischiare di restare senza biglietto è quello di rivolgerti a un’agenzia
(continua a leggere per conoscere i dettagli).
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33 Per acquistare un biglietto di treno in Cina hai tre possibilità: puoi farlo online, in
stazione o in una delle tante biglietterie sparse per la città. Esistono centinaia di siti
web dove poter acquistare i tuoi biglietti di treno. Ecco i migliori:
Il sito ufficiale delle ferrovie cinesi
Acquistare i tuoi biglietti sul​
sito ufficiale delle ferrovie cinesi​
​
è l’unico modo per
acquistare i biglietti online senza dover pagare una commissione aggiuntiva. Gli
svantaggi sono che il sito è solo in cinese e, inoltre, potrai acquistare i biglietti solo
se abiti già in Cina in quanto avrai bisogno di un bancomat o di una carta di credito
appartenente a un circuito cinese (Union Pay ad esempio; VISA e MasterCard invece
non sono ammesse) e un numero di telefono cinese. Nota anche che potrai
acquistare i tuoi biglietti solo a partire da 20 giorni prima della partenza e che il sito
funziona in maniera abbastanza discontinua.
Scegliendo questa opzione devi ritirare il tuo biglietto in stazione. Nota che, dopo le
ultime al regolamento, dovrai inserire il tuo nome esattamente come appare nel
tuo passaporto (ovvero senza spazi o altri simboli) e potrai inserire un massimo di
venti lettere. Se il tuo nome possiede più di venti lettere rischierai seriamente di
non poter ritirare il biglietto (in quanto potrebbe essere interpretato come un
errore di spelling), quindi in questo caso ti sconsiglio di acquistare i biglietti sul sito
ufficiale delle ferrovie.
Riassumendo, quest’opzione è praticabile solo a chi abita in Cina, possiede un
bancomat o una carta di credito cinese e, inoltre, capisce il mandarino.
China Highlighs
Utilizzare​
ChinaHighlights.com​
​
è senz’altro il modo più semplice per acquistare i
tuoi biglietti online. Innanzitutto il sito è in inglese e potrai pagare sia con carta di
credito – circuito VISA o MasterCard – che con Paypal. Inoltre avrai la possibilità di
prenotare il tuo biglietto in qualsiasi momento (non avrai cioè bisogno di aspettare
che manchino 20 giorni alla partenza). Volendo, utilizzando il form seguente
potresti prenotare il tuo biglietto oggi stesso utilizzando il form qui a destra.
www.saporedicina.com
34 Ecco come funziona: tu paghi il costo del biglietto più una commissione che oscilla
dai 5 ai 15 Dollari Americani (ovvero da 3.5 a 11 Euro circa, più costa il biglietto più
la commissione sarà elevata, per un massimo di 15 Dollari) e l’agenzia si occupa di
acquistare il biglietto in tua vece e di spedirtelo in hotel (o a casa, se abiti in Cina).
Volendo, puoi anche decidere di ritirare i biglietti direttamente in stazione.
Personalmente si tratta di un distinguo importante in quanto, quando viaggio,
preferisco avere una certa flessibilità e, magari,​
scegliere l’hotel solo all’ultimo
​
istante​
. Il fatto di poter ritirare i biglietti direttamente in stazione è quindi un grosso
vantaggio in quanto non dovrò preoccuparmi di coordinare la consegna dei biglietti
con l’agenzia.
Per riassumere, quest’opzione è indicata a tutti i turisti che intendono viaggiare in
alta stagione o che, comunque, vogliono avere la sicurezza di trovare un biglietto di
treno (sulle tratte lunghe si rischia di non trovare biglietto anche in bassa stagione).
Consiglio​
ChinaHighlights.com​
​
anche a chi abita in Cina ma non vuole – o non può
– recarsi in stazione e, inoltre, non parla mandarino o non possiede un bancomat o
una carta di credito cinese.
Acquistare i biglietti in stazione
Se intendi acquistare i biglietti in stazioni preparati a fare la fila: non è raro dover
aspettare anche 45 minuti o più per poter acquistare un biglietto, sopratutto nelle
stazioni principali. Se invece ti trovi in un villaggio dovresti sbrigartela abbastanza
velocemente.
L’unico caso in cui ti consiglio di acquistare i biglietti in stazione è quando devi
prendere un treno a breve distanza che prevede diverse corse giornaliere; ad
esempio il Pechino-Tianjin – c’è un treno ogni venti minuti – o lo
Shanghai-Hangzhou – c’è un treno ogni mezz’ora. In questo caso puoi arrivare in
stazione, acquistare il biglietto e partire con il primo treno disponibile. Considera
comunque che anche in questo caso di solito dovrai aspettare almeno una ventina
di minuti.
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35 Acquistare i biglietti in biglietteria
La buona notizia è che non sei obbligato ad arrivare sino in stazione. Puoi comprare
il biglietto in una delle decine (centinaia?) di biglietterie presenti nelle città più
grandi. Anche se l’impiegato non parla inglese – capita solo in alcune biglietterie, –
puoi farti capire scrivendo su un foglio il nome della città dove vuoi andare e l’ora
approssimativa in cui vuoi partire. Normalmente ti lasciano guardare lo schermo
del terminale e puoi indicare il treno che preferisci.
Ricorda però che, con il nuovo regolamento, gli stranieri possono ritirare i biglietti
acquistati online solo in stazione.
Che classe scegliere per i treni a lunga percorrenza
Soprattutto per i viaggi più lunghi, è importante conoscere le differenze tra le varie
classi in modo da non dover poi pentirsi. Dalla più economica alla più cara, puoi
scegliere tra:
● Sedile rigido​
(硬座, yìng​
zuò): Più è lungo il tuo viaggio, più dovrai correre
veloce per cercare di aggiudicarti un posto a sedere appena apre il ​
check in​
.
In ogni caso, ci riuscirai raramente e dovrai spesso passare il tuo viaggio sul
corridoio, tentando di dormire tra i contadini che fumano e sputano
dappertutto, studenti che giocano a carte e bambini che piangano e ti
guardano come se fossi appena sbarcato da Plutone. Il momento peggiore
coincide con il passaggio della ragazza che vende cibo, bevande, riviste o
qualsiasi altra cosa le passi per la testa: devi svegliarti, alzarti e lasciarla
passare mentre tenta di triturarti le tibie sotto il suo carrellino. Anche
quando riesci a sederti, di solito perdi il posto appena ti alzi per andare in
bagno.
● Sedile morbido​
(软座, ruǎn​
zuò): Questa volta hai il posto numerato, ma
preparati comunque a nuotare tra la gente ogni volta che vai in bagno visto
che i corridoi saranno intasati da chi un posto non ce l’ha.
● Brandina rigida​
(硬卧, yìng​
wò): Devi dividere la cabina con altre cinque
persone, hai diritto a un letto tutto tuo e i bagni sono abbastanza puliti visto
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36 che in ogni carrozza ci sono “solo” centoventi persone. Secondo me questi
sono i biglietti con il miglior rapporto qualità/prezzo.
● Brandina morbida​
(软卧, ruǎn​
wò): Devi dividere la cabina con altre tre
persone, il letto è più soffice e spazioso che nel caso della “brandina rigida.” Il
problema è che i biglietti sono molto più cari.
Per darti una idea, se oggi comprassi un biglietto Shanghai-Guilin (1600 km in circa
20 ore) i prezzi sarebbero i seguenti: 192 RMB (circa 25 euro) per un sedile rigido,
351 RMB per una brandina rigida e 537 RMB per una brandina morbida.
Viaggiare con gli autobus a lunga percorrenza
A volte gli autobus a lunga percorrenza (spesso notturni) sono l’opzione migliore (o
l’unica disponibile).
Se hai intenzione di viaggiare in una regione remota – ad esempio i Monti Altai in
nord Xinjiang, il Lago Lugu in nord Yunnan, Xishuangbanna in sud Yunnan o quasi
tutte le sezioni della muraglia cinese – l’autobus è l’unica opzione. Ti basta recarti in
stazione e comprare un biglietto (di solito è possibile farlo anche con qualche
giorno di anticipo). Ricorda di portarti dietro il passaporto perché potrebbe servirti.
Come abbiamo appena discusso, anche se la città dove intendi recarti possiede una
stazione ferroviaria questo non significa che troverai un biglietto di treno,
specialmente durante le vacanze. Inoltre, in alcune situazioni l’autobus è addirittura
più veloce del treno. Ecco un esempio: se atterri all’aeroporto di Pudong (Shanghai)
e la tua destinazione finale è Hangzhou (una città a duecento chilometri di distanza
da Shanghai), hai due opzioni: primo, prendere l’autobus che parte dall’aeroporto di
Pudong e ti lascia direttamente al centro di Hangzhou (ci mette tre ore). Secondo,
prendere la linea due della metro da Pudong sino alla stazione dei treni di
Hongqiao (che si trovo all’estremo opposto di Shanghai) e poi un treno veloce sino
ad Hangzhou. In questo caso ci vorranno circa cinque ore, ammesso e non
concesso che tu riesca a trovare posto sul primo treno in partenza.
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37 La metropolitana in Cina
Tutte le principali città cinesi possiedono un sistema metropolitano moderno (la
rete metropolitana di Shanghai è la più estesa del pianeta). Inoltre i biglietti sono
abbastanza economici, a partire da 2-3 yuan. Il più caro che mi è capitato è stato a
Shenzhen (dall’aeroporto al confine con Hong Kong), che costa 9 yuan. Considera
però che si tratta di circa due ore di corsa. Per tragitti più brevi il prezzo è di 3 yuan
anche a Shenzhen.
In generale la metro resta in servizio dalle 5-6 del mattino sino alle 11-12 di notte. Ti
consiglio comunque di consultare gli orari (gli trovi tutti su Wikipedia). Ecco le
mappe della metro di​
Shanghai​
​
e​
Pechino​
​
.
Taxi in Cina
I taxi cinesi sono economici, sicuri, e si trovano praticamente ovunque. L’unico
problema è che nessun tassista conosce una parola di inglese. Scriviti sempre
l’indirizzo della tua destinazione in caratteri cinesi e mostralo all’autista.
Un’altra maniera per essere sicuri di arrivare a destinazione è quella di segnarti il
numero di telefono del posto dove vuoi andare (un hotel o un ristorante, ad
esempio). Appena sali sul taxi chiama il numero e passa il telefono al tassista. Lui
capirà le tue intenzioni e chi risponderà all’altro capo della linea gli spiegherà come
arrivare sul posto. Questa tattica è particolarmente utile a Pechino, una città
talmente grande che si perdono anche i tassisti.
Non accettare, per nessun motivo, di salire su una macchina che non abbia le
insegne del taxi e il tassametro. Si tratta di un “black cab,” ovvero un taxi abusivo, e
finirai per perdere un sacco di tempo e pagare una quantità ridicola di yuan.
La maggior parte dei tassisti cinesi è onesta: faranno sempre partire il tassametro
(non come a Bangkok, dove ogni volta è una guerra psicologica tra te e il tassista) e
ti porteranno a destinazione seguendo la via più corta possibile. E’ però possibile,
sopratutto in aeroporto o nei pressi delle zone turistiche, imbattersi in tassisti
tutt’altro che onesti.
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38 Ecco alcune delle storie che mi è capitato di sentire:
● Tassisti che scappano con le valigie che hai lasciato nel bagagliaio appena
scendi dal taxi. Ecco perché non pago mai prima di aver scaricato i bagagli.
● Tassisti che tentano di cambiare la banconota da 100 yuan con cui stai
pagando con una banconota falsa per poi protestare e farsi dare un’altra
banconota.
● Tassisti che scelgono un itinerario più lungo del necessario.
Una maniera efficace per prevenire le frodi perpetuate dai tassisti è quella di
mostrarli di non essere un turista. Questo scopo si può raggiungere con due
semplici parole al momento in cui si sale sul taxi. Basta infatti salutare il tassista
con:
“​
Nihao shifu, wo qu XXX​
” (significa “Ciao tassista, vado a XXX”) per poi indicare
l’incrocio in cui si intende essere portati (i tassisti cinesi preferiscono gli incroci
perché non conoscono i numeri civici) o mostrargli un foglio con su scritto
l’indirizzo.
Lo so che sembra un po’ semplicistico. La realtà è che questa tattica funziona
perché buona parte degli stranieri che vivono in Cina, sopratutto a Pechino e
Shanghai, non parlano cinese e non conoscono la parola “shifu,” che letteralmente
significa “maestro” ma nel cinese di tutti i giorni rappresenta una maniera educata
per rivolgersi ad autisti ed altri lavoratori.
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39 9. Valuta, bancomat e banche in Cina.
La valuta cinese
Anche se la valuta cinese si chiama ​
Renminbi​
(RMB, letteralmente “la moneta del
popolo”) non sentirai mai nessuno dire: “Costa 100 RMB.”
L’unità monetaria del RMB è infatti lo ​
yuan​
(元), suddiviso in ​
jiao​
(0.1 yuan) e ​
fen
(0.01 yuan). In situazioni informali i cinesi tendono però a utilizzare il termine ​
kuai
(块) anziché “yuan,” che letteralmente significa “pezzo.”
Mentre scrivo questa guida 10 yuan valgono 1.2 euro. Per conoscere il tasso di
cambio tra yuan e euro in tempo reale puoi utilizzare un​
convertitore di valuta
​
Per quanto riguarda i tagli, troverai monete da 0.1, 0.5 e 1 yuan e banconote da 0.1,
0.5, 1, 5, 10, 20 , 50 e 100 yuan. Questo significa che la banconota che vale di più ha
un valore corrispondente a 12 euro. I cinesi adorano pagare ed essere pagati in
contanti, quindi è abbastanza comune ritrovarsi con cento o più banconote (ad
esempio al momento di pagare l’affitto per diversi mesi).
Bancomat in Cina
I bancomat si trovano ovunque e non mi è mai successo che mi rifiutassero una
carta di credito (come succede invece in Thailandia o Vietnam). Se intendi prelevare
con una carta di credito “occidentale” (circuito VISA o MasterCard, ad esempio)
assicurati che sullo sportello sia presente il simbolo del circuito che intendi
utilizzare. Se invece stai utilizzando un circuito cinese (Union Pay, ad esempio) va
bene qualsiasi bancomat.
Consiglio comunque di utilizzare un bancomat appartenente a una filiale delle
banche più importanti (Bank of China, China Construction Bank, Industrial and
Commercial Bank of China o Agricultural Bank of China).
Ricordati sempre, appena inserisci la tua carta in uno sportello bancomat, di
cliccare su “English” o ti ritroverai con le istruzioni in cinese.
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40 Nei centri commerciali, nei supermercati e nei locali più eleganti accettano
pagamenti con la carta di credito. Invece nei locali più “modesti” di solito si può
pagare solo in contanti.
Aprire un conto in banca in Cina
Se lavori per un’impresa cinese e vieni pagato in RMB avrai bisogno di un conto in
banca locale. Aprire un conto in banca in Cina non è un problema. Devi solo
presentarti in banca con il tuo passaporto. Ti costerà meno di 100 yuan e otterrai
anche un bancomat circuito Union Pay per ritirare i soldi in qualunque sportello
bancomat (il circuito Union Pay funziona molto bene in tutta l’Asia).
Alle volte il tuo datore di lavoro preferirà aprire un conto in banca a tuo nome (a me
è successo) perché preferisce versarti lo stipendio in una determinata banca e
filiale. Prima di aprire il conto assicurati quindi che non l’abbia già fatto lui o ti
ritroverai con due conti bancari, di cui uno inutile (quello che hai aperto tu).
Se ritiri i soldi da uno sportello appartenente a una filiale della tua banca che si
trova nella provincia dove hai aperto il conto non dovrai pagare nessuna
commissione. Se invece ritiri dallo sportello di un’altra banca o al di fuori della tua
provincia pagherai una commissione dell’1%.
Questo è il motivo per cui conviene aprire il conto con la Bank of China o la
Industrial and Commercial Bank of China: si tratta delle banche che hanno più
sportelli.
Il bancomat che riceverai può essere utilizzato anche per pagare direttamente (al
supermercato ad esempio). Per pagare dovrai digitare la password a sei cifre che
sceglierai al momento dell’apertura del conto.
Acquistare su internet invece è più complicato. Dovrai infatti installare un software
in cinese (che puoi scaricare gratuitamente dal sito web della tua banca), inserire la
chiavetta USB che ti avranno consegnato al momento di aprire il conto sul tuo pc e
fare il login utilizzando Windows Explorer (per qualche oscuro motivo su Firefox e
Chrome non è possibile). Dovrai quindi effettuare il login utilizzando la password
che avrai scelto al momento dell’apertura del conto (è diversa da quella del
bancomat, nel mio caso la password per l’internet banking aveva otto cifre).
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41 A questo punto se tutto va secondo i piani potrai effettuare un acquisto ma,
almeno nel mio caso, tutta questa trafila funzionava al massimo una volta su tre
quindi dopo qualche mese ho rinunciato ad acquistare su internet utilizzando il mio
bancomat Union Pay.
Se proprio ti serve (magari perché non possiedi una carta di credito italiana) allora
puoi tentare di ottenere una carta di credito cinese. Non si tratta però di
un’impresa facile, è un po’ come con i visti. Le regole sono confuse e l’ottenimento
della carta sembra dipendere dal tuo lavoro, dalla tua banca, dalla città dove abiti e
dall’umore dell’impiegato bancario al momento della richiesta.
Un altro caso abbastanza comune riguarda chi lavora per una società straniera o è
arrivato in Cina con una borsa di studio europea. In questo caso sarai
probabilmente pagato in euro (o dollari) su un conto in banca estero. Dovrai quindi
scegliere se utilizzare la tua carta di credito per ritirare i soldi in un bancomat
cinese (tieni presente che di solito dovrai pagare una commissione che si aggira sul
4%) o aprire un conto in banca in Cina ed effettuare un trasferimento bancario dalla
tua banca estera a quella cinese ogni due o tre mesi. In questo caso si paga una
spesa fissa di 25-30 euro (transfer internazionale) e, a volte, una commissione di
circa l’1%.
Se pensi di restare in Cina sei mesi o più ti consiglio la seconda opzione visto che,
alla lunga, risparmierai. Stai però attento a non trasferire sul conto bancario cinese
più soldi del dovuto. Se infatti trasferire soldi in Cina è abbastanza semplice, farli
uscire è un’impresa quasi impossibile visto che la moneta locale è regolata.
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42 10. Utilizzare internet e chiamare all’estero
Alcuni fatti su internet in Cina: ● Molti siti web come Facebok o Youtube sono bloccati in Cina. Il problema non
è affatto insormontabile, ti basta seguire passo per passo le istruzioni di
quest’articolo:​
VPN in Cina: Come utilizzare Facebook o Youtube oltre la
​
grande muraglia​
.
● Internet è estremamente lento: A causa del filtro utilizzato per bloccare
alcuni siti, tutti i siti web stranieri sono soggetti a un ritardo di connessione.
Se invece navighi su siti web cinesi la connessione è veloce come in Italia.
● Internet è relativamente caro: Anche se in generale il costo della vita in Cina è
minore al costo della vita in Italia, per quanto riguarda internet i prezzi sono
molto simili: da 120 a 200 yuan al mese a seconda della velocità della
connessione e della compagnia di telecomunicazioni che utilizzi.
● La maggior parte delle reti pubbliche non è sicura: Connettersi a una rete
pubblica è il modo più facile per beccarsi un virus. Tieni sempre aggiornato il
tuo antivirus se intendi connetterti a una rete pubblica.
Internet providers (o “fornitori di servizi internet”)
Anche se in Cina esistono diversi​
fornitori di servizi internet​
​
, la realtà è che le tre
compagnie principali, China Unicom, China Telecom e China Mobile (tutte di
proprietà statale), operano in un regime di quasi monopolio. Mentre China Unicom
è più diffusa nelle provincie del nord, al centro sud è China Telecom a farla da
padrone. China Mobile si trova quasi esclusivamente nelle grandi città.
Ricevo spesso domande del tipo:
“Cosa mi dici della altre compagnie? Ho sentito dire che ce n’è una che si chiama
Dragon Net o qualcosa di simile che offre prezzi niente male.”
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43 Il mio consiglio è quello di evitare le compagnie minori perché saranno anche più
economiche, ma di solito internet non funziona affatto. Si appoggiano alla rete di
telecomunicazioni statale e, per motivi che ignoro, i filtri agiscono in maniera
ancora più pesante. Forse la spiegazione è che i pacchetti dati di tali compagnie
sono considerati a bassa priorità.
L’unica eccezione è rappresentata da 歌华 (GeHua, anche conosciuta come FlyTV),
che offre la connessione più veloce della Cina. Ma al momento funziona solo a
Pechino.
Come installare una connessione internet nel tuo appartamento
Ti basta recarti all’ufficio più vicino della compagnia che hai scelto (China Unicom ad
esempio) con il tuo passaporto e i soldi (internet si paga in anticipo).
L’abbonamento più economico costa 120 yuan al mese ma dipende dalla velocità,
dalla compagnia e da quanti mesi decidi di pagare in anticipo. China Mobile di solito
è la più economica (se consideriamo connessioni che garantiscono la stessa velocità
di trasferimento dati, 2 Mb ad esempio). Ecco alcuni esempi di connessioni che
abbiamo testato personalmente a Pechino (China Unicom e GeHua) e Shanghai
(China Mobile):
China Mobile 10 Mb per sei mesi: 1200 yuan;
China Unicom 2 Mb per sei mesi: 850 yuan;
China Unicom 2 Mb per un anno: 1700 yuan;
GeHua 4 Mb per un anno: 1200 yuan.
Nota che la velocità di trasferimento dei dati è puramente indicativa: in Cina è
impossibile ottenere una connessione che viaggi realmente a 10 Mb; aspettati 1.5
Mb al massimo. Quello che posso dirti è che se acquisti la connessione da “10 Mb”
sarà sicuramente più veloce di quella da “2 Mb.”
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44 Internet sul tuo cellulare
Se la connessione fissa è paragonabile a una tartaruga, allora il 3G e il 4G sono più
lente di una tartaruga zoppa e artritica. Se utilizzi il tuo cellulare solo per
applicazioni quali WhatsApp o Skype (ricorda che potrai utilizzare Facebook, Twitter
e Youtube solo se​
possiedi una VPN​
​
) allora qualsiasi tipo di abbonamento sarà
sufficiente.
Se invece vuoi leggere i quotidiani online o hai bisogno di essere continuamente
connesso per lavoro ti raccomando China Unicom visto che quasi tutte le persone
con cui ho parlato sono del parere che sia la più veloce e affidabile, per quanto
riguarda i cellulari.
Ricordati inoltre di attivare un piano dati. Navigare su internet da un cellulare senza
aver attivato un abbonamento è carissimo (10 yuan/MB su China Mobile, ad
esempio). Nota che è possibile attivare un piano dati anche con una semplice carta
SIM prepagata (a patto che sia stata acquistata da un rivenditore ufficiale della
compagnia e registrata a tuo nome e non acquistata in maniera anonima in
un’edicola).
Gli abbonamenti (o piani dati) funzionano nello stesso modo indipendentemente
dalla compagnia: si paga ogni mese e il prezzo cambia a seconda del numero di MB
che acquisti. Ad esempio con China Telecom il pacchetto da 300 MB al mese costa
50 yuan. Attento perché se utilizzi più MB di quelli consentiti i soldi ti verranno
scalati dal tuo credito (ai prezzi assurdi di cui ho parlato nel paragrafo precedente).
Per attivare un piano dati puoi recarti in uno degli uffici della compagnia telefonica
che stai utilizzando o farlo direttamente online (ad esempio chiamando il 10086 con
China Mobile, rispondono anche inglese).
Comunicare in Cina: QQ e Wechat
A parte i metodi più classici (chiamate e SMS) ci sono altri due modi principali per
comunicare in Cina (entrambi gratuiti a patto di avere una connessione internet): il
buon vecchio QQ e WeChat (che è più recente ma oramai sembra andare per la
maggiore).
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45 QQ
QQ è il clone cinese della vecchia chat MSN. Offre anche video chiamate (un po’
come Skype). La differenza è che in Cina QQ funziona meglio di Skype. Se invece
vuoi chiamare al di fuori della Cina QQ non fa per te, meglio Skype (di cui parliamo
più avanti).
WeChat (o Weixin, in Cinese)
WeChat​
è la risposta cinese a WhatsApp. Ultimamente si sta espandendo anche al
di fuori della Cina; forse perché funziona meglio di WhatsApp e Line (un altra
applicazione simile che va per la maggiore in Thailandia, Giappone e Taiwan).
Inoltre, a differenza di WhatsApp, WeChat è ancora gratuito.
Anche se con WeChat non puoi chiamare, puoi utilizzarlo per chattare o lasciare un
messaggio vocale. Per i messaggi vocali ti basta andare sul profilo della persona
con cui vuoi comunicare, cliccare sul pulsante del messaggio vocale e parlare sul
microfono del tuo cellulare. Il tuo contatto riceverà subito il messaggio e potrà
risponderti in tempo reale. Chiaramente non si tratta di un’opzione adatta a una
conversazione lunga e articolata, però va benissimo per darsi un appuntamento
senza dover scrivere un messaggio.
Un’altra funzione interessate, almeno per chi abita in Cina, è quella del “Look
Around” (guardati intorno). Se la attivi tutte le persone che si trovano nel raggio di
un chilometro e hanno anch’esse la funzione attivata vedranno il tuo profilo (e tu
vedrai il loro).
Puoi anche filtrare i profili a seconda del genere sessuale: se ti interessano solo le
ragazze puoi comunicare a WeChat di farti vedere solo profili di ragazze e rendere
visibile il tuo profilo solo a queste ultime.
Il punto è che puoi iniziare a chattare con perfetti sconosciuti che si trovano vicino a
te (ad esempio nel tuo palazzo o nel bar dove stai bevendo una birra con i tuoi
amici). Si tratta di una vera e propria rivoluzione rispetto alle vecchie chat dove
magari ti mettevi a parlare con una ragazza che si trovava a 100 chilometri da casa
tua.
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46 E i cinesi, estremamente timidi, hanno iniziato ad utilizzare la funzione “Look
Around” in massa per trovare un partner. Tutto ciò si ripercuote anche su di te,
indipendentemente dal fatto che tu utilizzi la funzione o meno.
Come? Supponiamo che sei in un bar e ti metti a parlare con una ragazza (parlare
faccia a faccia, non su WeChat). Ci sono buone possibilità che lei, sino a un
momento prima, stesse chattando con un aitante giovane che si trova nello stesso
locale. A questo punto lui si sentirà in diritto di venire al tavolo per “proteggerla” dal
diavolo bianco.
Chiamare all’estero dalla Cina
Chiamare qualcuno che si trova all’estero dalla Cina risulta essere estremamente
difficile o costoso.
Skype
Skype è il modo più comune per effettuare e ricevere chiamate dalla China. Il
vantaggio principale è che è gratuito se chiami a un altro account Skype. Se però di
trovi in Cina presenta tre problemi:
● Avrai bisogno di una connessione internet decente: come abbiamo già
discusso in Cina non si tratta di un problema triviale. E senza una
connessione stabile e abbastanza veloce fare una chiamata (o ancor peggio
una video chiamata) risulta impossibile.
● Chiamare da Skype a un telefono fisso o a un cellulare è relativamente
costoso. Anche se il prezzo è inferiore a quello che potresti spendere
chiamando direttamente dal tuo cellulare, stiamo comunque parlando di
prezzi superiori a quelli che ti può offrire un servizio come MessageNet.
Inoltre spesso vi è un ritardo nella ricezione dei pacchetti dati e non si riesce
a capire cosa sta dicendo il nostro interlocutore.
● Attento alla versione cinese di Skype: Se scarichi Skype dalla Cina senza
utilizzare una VPN sarai re-direzionato automaticamente al sito di TOM,
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47 ovvero la versione cinese di Skype. Si mormora que tale versione non sia
troppo sicura nel senso che il governo ha il potere di​
intercettare le chiamate​
​
.
Numeri virtuali
Utilizzare un​
numero virtuale​
​
è probabilmente l’opzione migliore per ricevere
chiamate dall’estero alla Cina. Supponiamo che la tua famiglia o i tuoi clienti si
trovino in Italia. Potrai quindi acquistare un numero virtuale italiano in modo che
chi ti chiama dall’Italia paghi la stessa cifra che spenderebbe se chiamasse a un
numero fisso di Roma o Milano.
La chiamata verrà re-direzionata verso il tuo numero di cellulare cinese e potrai
rispondere anche se non sei connesso a internet. Si trattà di un servizio
estremamente utile sopratutto per chi gestisce un business internazionale e, ad
esempio, ha bisogno di un numero dove essere contattato dai propri clienti (Skype
non è troppo professionale e inoltre dovrai essere connesso a internet per
rispondere).
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48 11. Vacanze in Cina
Ecco la lista delle vacanze cinesi:
● Capodanno (元旦): 3 giorni (1-3 Gennaio);
● Capodanno Cinese o Festival di Primavera (春节): 7 giorni (30 Gennaio – 5
Febbraio nel 2014, primo giorno del primo mese lunare);
● Festival di Qingming (清明节): 3 giorni (4-6 Aprile nel 2014, quinto termine
solare);
● Festa dei Lavoratori (劳动节): 3 giorni (1-3 Maggio nel 2014);
● Festival del Battello del Dragone (端午节): 3 giorni (31 Maggio – 2 Giugno nel
2014, quinto giorno del quinto mese lunare);
● Festival di Mezzo Autunno (中秋节): 3 giorni (6-8 Settembre nel 2014,
quindicesimo giorno dell’ottavo mese lunare);
● Giornata Nazionale (国庆节): 7 giorni (1-7 Ottobre).
In Cina la maggior parte delle vacanze cinesi sono basate sul​
calendario lunare
​
cinese​
, quindi le date cambiano di anno in anno (un po’ come Pasqua per i paesi
cristiani).
Nota che le vacanze di tre gironi non sono da considerarsi come vere e proprie ferie
perché dovrai lavorare durante il fine settimana successivo per recuperare i giorni
di vacanza.
Per Natale non è prevista nessuna vacanza quindi, se lavori per un’impresa cinese,
dimenticati di tornare in Italia a fine dicembre. Io di solito tornavo per il Capodanno
Cinese, quando puoi “negoziare” sino a due settimane di ferie.
Chiaramente vi sono lavori per i quali avrai più vacanze. Se ad esempio insegni
lingue avrai lo stesso numero di giorni di vacanze degli studenti visto che è inutile
farti lavorare se non c’è nessuno a cui insegnare. Occhio però perché in molte
scuole private le vacanze non sono pagate.
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49 Un ultimo appunto. Se lavori per un’impresa straniera a seconda dei casi è possibile
negoziare dei termini più flessibili (ad esempio avere le vacanze per Natale).
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50 Conclusione
Speriamo che la guida ti sia sta utile. Se hai un dubbio o una domanda ti invitiamo a
lasciare un commento su uno dei tanti articoli pubblicati su​
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​
.
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