FIDELBO. - Live Sicilia

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FIDELBO. - Live Sicilia
Giuseppe Castiglione
Attualità Il caso
“Adesso parlo io”
Quell’appalto a Giarre
secondo Melchiorre Fidelbo
di Alfio Sciacca
“I
o non sono solo il marito
di… Sono un professionista
con oltre 30 anni di esperienza. Anzi, lo sa cosa le
dico? Essere il marito di Anna mi ha
solo portato danni”. Anna è il presidente dei senatori del Partito Democratico Finocchiaro, lui è il marito
Melchiorre Fidelbo. Da settimane fa
avanti e indietro da casa allo studio
dei suoi legali. “Ma non perché abbia
qualcosa da temere, io sono con la
coscienza a posto – tiene subito a precisare – piuttosto per difendermi da
tutte le calunnie nei miei confronti.
Ho già pronta una raffica di richieste
di risarcimento danni”.
Melchiorre Fideldo sembra una pentola a pressione pronta ad esplodere.
Tutto per quella foto scovata dal free
press “Sud” e che continua a fare il
giro del web con corredo di commenti
irriverenti su presunti “affari di famiglia”. Sono cominciate da lì quelle che
il capogruppo all’Ars del Pd Antonello Cracolici ha definito “manganellate
mediatiche per farci pagare il sostegno al governo Lombardo”. Ma comunque la si pensi quella foto esiste e
qualcosa racconta. Si tratta dell’inaugurazione del Pta (presidio territoriale di assistenza) di Giarre. Mostra
l’assessore alla sanità Massimo Russo
mentre taglia il nastro assieme all’ex
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s - il magazine che guarda dentro la cronaca
L’imprenditore marito
di Anna Finocchiaro
è finito nella bufera
per un finanziamento
da 350 mila euro
senza appalto pubblico.
Ma lui si difende: “L’idea è mia,
non ci doveva essere gara”
L’inaugurazione del Pta di Giarre. Melchiorre Fidelbo è all’estrema sinistra – courtesy Sud Press
ministro della salute Livia Turco, al
sindaco di Giarre in quota Mpa Teresa
Sodano, al direttore generale dell’Asp
3 di Catania Giuseppe Calaciura, sempre in quota Mpa. E poi la stessa Anna
Finocchiaro, e un po’ defilato proprio
Fidelbo. Qui nella veste di socio ed
amministratore della Solsamb srl che
gestirà l’informatizzazione del Pta di
Giarre.
Questa la pietra dello scandalo che
sta creando imbarazzi nel Pd siciliano già profondamente lacerato dal
sostegno al governo Lombardo. Senza alcuna gara pubblica alla società
di Fidelbo è stato infatti erogato un
finanziamento di 350 mila euro sulla
base di una convenzione firmata con
l’Asp 3, l’azienda sanitaria di Catania di cui è direttore appunto Calaciura che è anche l’ex coordinatore
dell’Mpa a Biancavilla. Quanto basta
per far parlare di “sanità bipartisan”.
“Sommessamente mi chiedo cosa sarebbe successo se fosse capitato con
una giunta di centrodestra – ha commentato il coordinatore del Pdl Sicilia
Giuseppe Castiglione – fatta salva la
buona fede della Finocchiaro il problema è la trasparenza di procedure e
appalti nella sanità”.
Nel mirino del Pdl c’è dunque l’assessore Russo che da parte sua si è
subito chiamato fuori. Alle prime indiscrezioni ha subito inviato gli ispettori al Pta di Giarre anche se era tra
i presenti all’inaugurazione (“Ma io
non posso sapere in che modo si è
concretizzato il rapporto con l’Asp –
ha spiegato – ho mandato gli ispettori proprio per capire”). In ogni caso
ha tenuto a ribadire che “nella sanità
l’affidamento di un servizio ad un privato deve avvenire con procedure di
evidenza pubblica”.
Se la Finocchiaro non ha mai voluto
replicare ad accuse ed insinuazioni e
ha annunciato solo querele, il marito
parla anche per lei. Melchiorre Fidelbo è certissimo che quella in atto sia
una sorta di congiura mediatica strettamente collegata alle vicende politi-
Il coordinatore del Pdl
Giuseppe Castiglione
all’attacco: “Cosa
sarebbe successo
se fosse capitato con una
giunta di centrodestra?
Il problema è la
trasparenza di procedure
e appalti nella sanità”
che regionali. “È chiaro – spiega – che
a mia moglie stanno facendo pagare
l’appoggio alla giunta Lombardo”.
Le tappe di questa vicenda sono ormai note. Il progetto di quella che in
origine doveva essere la “Casa della
salute” di Giarre viene presentato nel
2007 da un consorzio di cui fa parte
la Solsamb Srl. Della società, oltre a
Fidelbo, sono soci anche il professore
Salvatore Sciacca, ex assessore della
giunta Bianco, e Salvatore Sciacchitano. Approvato dall’Asp di Catania nel
il magazine che guarda dentro la cronaca - s
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Attualità Il caso
Della “Solsamb” non fa parte
solo Fidelbo: nel capitale
sociale una partecipazione
anche Salvatore Sciacca,
ex assessore comunale nella
giunta guidata da Enzo Bianco
giro di pochi giorni, il progetto per la
casa della salute viene spedito all’assessorato regionale, retto all’epoca da
Roberto Lagalla in una giunta presieduta da Totò Cuffaro, ed altrettanto
rapidamente girato al ministero della
salute.
Col cambio di governatore e la riforma
sanitaria varata da Lombardo le case
della salute diventano Pta e il consorzio di Fidelbo rimodula il progetto. E
sulla base del nuovo progetto nel set-
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s - il magazine che guarda dentro la cronaca
tembre scorso firma la convenzione
con l’Asp ottenendo i primi 175 mila
euro. “Mi chiedo cosa ci sia di anomalo in tutta questa vicenda – attacca
Fidelbo – noi offriremo un servizio di
altissimo livello per il quale abbiamo
delle competenze forse uniche in Sicilia e dunque mi aspetterei solo di
essere ringraziato”.
C’è di anomalo che un appalto del
genere è stato assegnato senza una
procedura di evidenza pubblica. Naturale chiedere a Fidelbo se gli sembri normale: “Ma non esiste. Parlare
di una gara è assurdo e se l’avessero
fatta sarei stato io a rivolgermi alla
magistratura per tutelarmi”. Perché,
spiega l’imprenditore, “io ho presentato un progetto per fondi nazionali
vincolati che altrimenti sarebbero
andati perduti. Nessuno poteva otte-
nere quell’incarico sulla base di un
mio progetto, quindi di una mia idea
e del mio lavoro. Se qualcuno voleva
concorrere semmai avrebbe dovuto
presentare un altro progetto. Che io
sappia a nessuno è stato impedito di
farlo. Ma sarebbe stato impensabile
bandire una gara pubblica sul mio
progetto”.
Resta da capire se altri soggetti, qualificati come Fidelbo e la sua società,
a suo tempo furono messi nelle condizioni di poter presentare progetti alternativi per fornire lo stesso servizio.
Insomma ci furono procedure di evidenza pubblica per quei fondi vincolati e finalizzati alle case della salute?
Ma questo più che a Fidelbo andrebbe
chiesto all’allora ministro della salute.
Che però, fino ad oggi, ha preferito
tacere. 
Anna Finocchiaro