in CAMMiNO… - Comunità Pastorale Spirito Santo
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Comunità Albiate COMUNITÀ PASTORALE CAMMiNO… in CAMMiNO … foglio di informazione settimanale Parrocchia San Giovanni Evangelista Parrocchia Santi Ambrogio e Simpliciano Parrocchia Santi Pietro e Paolo Parrocchia San Martino CARATE B.ZA - ALBIATE (MB) - Diocesi MILANO http://www.comunitaspiritosanto.it DOMENICA 14 GIUGNO 2015 Agliate Spirito Santo Carate B Costa L III Domenica dopo Pentecoste 2,18-25; Sal 8; Ef 5,21-33; Mc 10,1-12 PRETI NOVELLI 2015 TUTTO POSSIAMO SPERARE DALLA TUA MISERICORDIA «Tutto possiamo sperare dalla tua misericordia». È questa q la frase che hanno scelto come motto i preti che sono stati ordinati dal cardinale Angelo Scola sabato 13 giugno, alle 9, in Duomo. Sono 16 questa volta, e hanno storie diverse: chi è entrato in Seminario dopo le superiori, chi dopo l’Università, chi dopo un percorso di lavoro. Tra loro DON MARCO, nativo di Verano Brianza e DON GREGORIO, che ha svolto da seminarista il suo servizio pastorale negli Oratori della nostra Comunità pastorale. Ci uniamo nella preghiera alla loro gioia e alla gioia delle loro lo comunità dove oggi celebrano la Prima S. Messa. «La vocazione di questi giovani racconta come si sentono raggiunti dal Signore - spiega il rettore del Seminario diocesano di Venegono Inferiore, don Michele Di Tolve -. Per loro essere amati dal Signore è avere sperimentato questo amore e dire come l’hanno vissuto. Per questa strada sono arrivati a diventare tutti preti. L’immagine scelta nel poster è dell’artista Sieger Koder e raffigura la mano tesa di Gesù verso Pietro, che l’afferra per essere risollevato risollevato dopo la tempesta: «Il significato che i futuri sacerdoti hanno dato a questa immagine sta nel desiderio di raggiungere i fratelli e le sorelle, coloro che non conoscono Gesù». Lunedì 15 alle ore 21.00 nella chiesa parrocchiale di Verano B. solenne concelebrazione conc dei sacerdoti nativi e di tutto il Decanato. AGLIATE – FESTA PATRONALE DELLA BASILICA Domenica 14 ore 21.00 CONCERTO per TROMBA e ORGANO Nell'ambito dei festeggiamenti dei santi patroni Pietro e Paolo di Agliate, la Comunità Pastorale organizza un concerto per organo e tromba a scopo benefico (per il rifacimento del tetto della basilica).. Solisti: Irene de Ruvo all'organo, Sergio Casesi alla tromba. SABATO 27 ore 21.00 CONCERTO del CORPO MUSICALE SS. AMBROGIO e SIMPLICIANO DOMENICA 28 - ore 11.00 S. MESSA SOLENNE - Nel pomeriggio CONCLUSIONE DEL PALIO. Scarp de Tenis : Oggi in distribuzione di ad Albiate LA COMUNIONE SULLA MANO Il cammino processionale termina davanti al sacerdote, o a un altro ministro (il diacono, l’accolito o il ministro straordinario), il quale dispensa, nel nome del Signore e per mandato della Chiesa, il pane eucaristico. Giunto davanti al ministro, chi si accosta all’Eucaristia non “afferra” da sé il pane consacrato, ma lo riceve dal ministro stesso, perché nel gesto si colga con più immediatezza la dimensione della grazia elargita. Il fedele alla comunione non compie gesti specifici, come la genuflessione o il segno di croce, ma, stando in piedi, si dispone a ricevere il pane eucaristico, segnalando con la sua gestualità in qual modo egli intenda comunicarsi: se ricevendo la particola sulla mano o direttamente sulla lingua. Come scrivono i Vescovi italiani nell’apposita Istruzione: «Accanto all’uso della comunione sulla lingua, la Chiesa permette di dare l’eucaristia deponendola sulle mani dei fedeli... I fedeli sono liberi di scegliere tra i due modi ammessi ». Oggi parliamo della comunione sulla mano; domenica prossima sarà la volta della comunione sulla lingua. La comunione sulla mano, attestata fin dai primi secoli della Chiesa, mette maggiormente in rilievo la responsabilità personale del fedele che si accosta alla comunione e si svolge nel modo seguente: il fedele protende verso il ministro entrambe le mani a palme aperte, una sull’altra (la sinistra sopra la destra). Il ministro presenta la particola consacrata dicendo «Il corpo di Cristo» e subito la depone sulla mano (sinistra). Il fedele, facendo un gesto di riverenza (un leggero inchino) verso il pane eucaristico che gli viene posto sulla mano (sinistra), risponde «Amen». Quindi, rimanendo davanti al ministro o spostandosi un poco di lato per consentire al fedele che segue di avanzare, con la mano destra prende la particola consacrata, la porta alla bocca e se ne ciba. Ritorna poi al proprio posto, conservando un clima di raccoglimento interiore. È da evidenziare, anzitutto, il gesto del protendere le mani a palme aperte, gesto che dice apertura senza resistenze, disponibilità ad accogliere, recettività umile e fiduciosa: «Apre le mani colui che si appresta a ricevere un dono, e questo gesto rivela il suo atteggiamento interiore... Aprire le mani è il gesto umano più alto per dire la disponibilità ad accogliere un dono. La postura di colui che sta in piedi, con le braccia tese e le mani aperte non è solo quella di chi è disposto a ricevere, ma anche quella di chi è totalmente indifeso e incapace di nuocere. Le mani aperte sono mani fiduciose... chi vuole impossessarsi non apre le mani, ma afferra per stringere» (Boselli). Queste mani, che risulteranno anche esteriormente ben lavate, sono come un trono regale, dal quale Cristo esercita la sua signoria, e come uno scrigno prezioso, che raccoglie e custodisce il Corpo del Signore, avendo cura che nulla vada perduto cadendo per terra. Va poi sottolineato il gesto di riverenza (un leggero inchino) verso il pane eucaristico, accompagnato dall’Amen, detto in modo chiaro e intellegibile. Nella loro massima semplicità, gesto e parola aprono alla contemplazione del mistero santo dell’Eucaristia e danno corpo a un intenso, seppur breve atto di adorazione, nel quale si esprime simultaneamente la fede nella presenza sacramentale di Cristo e il riconoscimento del fine ecclesiale della comunione, che è l’edificazione della Chiesa, corpo di Cristo: «Se voi siete il corpo e le membra di Cristo, sulla mensa del Signore è posto il vostro mistero. A ciò che siete voi rispondete Amen» (Sant’Agostino). Non va infine trascurato il gesto di portare alla bocca il pane eucaristico per farne il proprio alimento spirituale. Questo gesto, nella sua dinamica attiva, accentua l’idea di un’assunzione volontaria e responsabile, con la matura consapevolezza del profondo cambiamento di vita che esso induce ad attuare (la conformazione a Cristo; il vincolo di unità nella santa Chiesa, ecc...). Se ogni comunione sacramentale conclude a un mangiare per essere trasformati, la comunione sulla mano richiama in modo più immediato all’esigenza di un’adesione convinta e personale. DARE UNA MANO COLORA LA VITA - SAN VINCENZO CARATE BRIANZA LA STORIA Nel 1883 il beato Federico Ozanam fondava a Parigi la prima conferenza di carità insieme ad un gruppo di studenti universitari che scelsero come protettore San Vincenzo de paoli e la visita a domicilio dei poveri come attività fondamentale.Questa iniziativa divenne in seguito la società di San Vincenzo de paoli.Nel mondo la San Vincenzo é presente in circa 150 paesi ed in italia sono attive 1700 conferenze con circa18.000 soci che distribuiscono aiuti economici,alimentari e vestiario. I gruppi operativi sul territorio sono denominati CONFERENZE che hanno come caratteristiche fondamentali la laicità, l'elevazione spirituale, la santificazione dei suoi membri e dei poveri assistiti, la semplicità amicizia e la fraternità . CONSIGLIO CENTRALE A Monza opera il consiglio centrale che raggruppa 13 conferenze in città e la10 in BRIANZA. Il consiglio promuove la partecipazione alla vita della chiesa locale, la collaborazione con istituzioni pubbliche e private, cura la formazione dei vincenziani, gestisce inoltre servizi ed opere specifiche. CONFERENZA DI CARATE BRIANZA La conferenza che opera a Carate da diversi anni é composta da 7 soci ed l'assistente spirituale nella figura di Don Sandro Bianchi, collaborano un gruppo di simpatizzanti che si attivano a dare una mano nelle varie iniziative. Da sei mesi è tata eletta nuova presidente la signora Rita Lacanale. Il gruppo lavora autonomamente nella massima democrazia e trasparenza. Nel 2014 le famiglie assistite sono state 23 con un totale di 77 persone. La conferenza secondo il mandato vincenziano si dedica all' aiuto morale al sostegno concreto alle famiglie in difficoltà creando con loro rapporti continuativi improntati alla fiducia reciproca.Obiettivo ultimo e quello di costruire con le famiglie progetto per accompagnarle verso un contesto vita più dignitoso e possibilmente autosufficiente. Riusciamo a garantire il sostegno alle famiglie grazie al contributo generoso della nostra comunità che è sempre stata sensibile a questi gravi problemi sociali.Durante l'anno raccogliamo fondi attraverso la giornata del PANTRANVAI, e I MERCATINI presso la SORGENTE. Continua la collaborazione con il comune, la parrocchia e il centro di ascolto questa rete ci permette di essere sempre aggiornati circa le iniziative di sostegno e contributi stanziati. Abbiamo bisogno di altre persone volontarie per darci una mano visto la continua richiesta di intervento . Puoi contattarci al seguente indirizzo [email protected] o al numero 3772849201. La reliquia di don Gnocchi a Montesiro Nella località dove il Beato visse per molto tempo con la madre, sarà accolta e ospitata perennemente nella chiesa dove, esattamente novant’anni fa, celebrò la prima messa. La maschera mortuaria, invece, sarà collocata nel cimitero Novant’anni fa, il 7 giugno 1925, il prete novello don Carlo Gnocchi (1902-1956) celebrava la sua prima Santa Messa a Montesiro di Besana in Brianza (Mb), il paese brianzolo che per molti anni lo accolse con la madre Clementina Pasta. Nel ricordo di questo anniversario, la Comunità pastorale Santa Caterina di Besana, ha accolto la reliquia del beato don Carlo Gnocchi, che sarà stata collocata perennemente nella locale chiesa di San Siro. In concomitanza con questo evento la maschera mortuaria di don Carlo sarà collocata nella cappella Pilotti-Gnocchi del cimitero. In tal modo il Beato si vedrà idealmente riunito ai familiari qui tumulati: la mamma Clementina, il papà Enrico e i fratelli Mario e Andrea. A oltre cinque anni dalla indimenticabile cerimonia di beatificazione del sacerdote ambrosiano in piazza Duomo a Milano, rimangono sempre vive nella comunità di Besana in Brianza, le virtù di questa straordinaria figura di uomo e sacerdote esemplare «nel servizio educativo e pastorale, nella dedizione al “dolore innocente” degli orfani, dei mutilatini, dei vulnerati nel corpo e nello spirito». UFFICIO PER L'ACCOGLIENZA DEI FEDELI SEPARATI Un Ufficio diocesano per l’accoglienza delle persone il cui matrimonio è andato in crisi. Un servizio pastorale per coloro che vivono l’esperienza della separazione coniugale o sono giunti alla scelta di separarsi. Mercoledì 6 maggio, l’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, ha firmato il decreto con il quale istituisce il nuovo organismo di Curia denominato "Ufficio diocesano per l’accoglienza dei fedeli separati" Scrive il cardinale Scola nel Decreto che istituisce l’Ufficio: «La presenza di molti fedeli che vivono l’esperienza della separazione coniugale e lo specifico dovere del Vescovo di provvedere adeguatamente all’accompagnamento di queste situazioni, suggeriscono la costituzione di una nuova e specifica articolazione organizzativa della Curia arcivescovile che offra la sua competenza ai fedeli che vivono la prova della separazione, valorizzando al meglio le numerose risorse già operanti nel territorio diocesano in questo ambito (in primo luogo i Consultori familiari cattolici, i patroni stabili e il Tribunale ecclesiastico)». Un Ufficio che – aggiunge il Cardinale nella lettera ai fedeli che accompagna il Decreto – nasce dal desiderio della Chiesa ambrosiana di «approfondire il significato e le conseguenze pratiche dell’affermazione centrale della Relatio Synodi circa la famiglia come soggetto di evangelizzazione. Il Santo Padre, nell’intervento finale della III Assemblea Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, ha rivolto a tutti i fedeli questa raccomandazione: “Ora abbiamo ancora un anno per maturare, con vero discernimento spirituale, le idee proposte e trovare soluzioni concrete a tante difficoltà e innumerevoli sfide che le famiglie devono affrontare; a dare risposte ai tanti scoraggiamenti che circondano e soffocano le famiglie”». Cosa farà concretamente il nuovo Ufficio? È lo stesso cardinale Scola a spiegarlo nella lettera ai fedeli: «L’Ufficio è pensato come un servizio pastorale per i fedeli che vivono l’esperienza della separazione coniugale agevolando, laddove se ne diano le condizioni, l’accesso ai percorsi canonici per lo scioglimento del matrimonio o per la dichiarazione di nullità. Caratteristiche peculiari di tale ufficio sono le seguenti: essere espressione diretta della cura del Vescovo verso i fedeli; favorire l’accelerazione dei tempi per un eventuale avvio del processo di verifica di nullità; collaborare con l’opera dei consultori familiari, le cui competenze restano immutate, e con i patroni stabili del Tribunale ecclesiastico. L’Ufficio svolgerà le sue funzioni in modo gratuito». Il nuovo servizio sarà operativo dall’8 settembre 2015, festa di Santa Maria Nascente. La sede principale sarà a Milano in Arcivescovado e - novità per un ufficio di Curia - avrà due sedi periferiche a Lecco e a Varese per avvicinarsi sempre più ai bisogni di tutti. «L’Ufficio ha una spiccata sensibilità pastorale e pertanto l’ascolto dei fedeli separati comprende anche l’aiuto ai fedeli per una rilettura della loro situazione alla luce dell’insegnamento cristiano. In questo senso, quando ne ricorrono le condizioni, può invitare la coppia a prendere atto della sua condizione di separazione, esortandola a viverla in modo conforme all’insegnamento della Chiesa, secondo lo stile di misericordia e reciproco perdono richiesto dalla legge evangelica. In quest’ultimo caso l’Ufficio può anche promuovere la formalizzazione della separazione in presenza di vincolo, con decreto canonico dell’Ordinario», spiega il Cancelliere arcivescovile, monsignor Marino Mosconi. Il nuovo Ufficio dipenderà direttamente dall’Arcivescovo, sarà posto sotto la responsabilità del vicario episcopale per la Cultura, la Carità e la Missione, monsignor Luca Bressan e sarà condotto da un responsabile, nominato per l’occasione, don Diego Pirovano, affiancato da consulenti che a loro volta potranno avvalersi di esperti esterni scelti tra i collaboratori dei Consultori familiari e del Tribunale ecclesiastico regionale. U.N.I.T.A.L.S.I. : MARTEDI’ 16 GIUGNO ORE 20,30 assemblea soci unitalsi presso La Sorgente. (o.d.g.: meditazione, programma vacanza estate e iniziative) SPORT IN ORATORIO ALBIATE – ORATORIO PAOLO VI - DOMENICA 14 GIUGNO 2015 PROGRAMMA ORE 11,00 S. MESSA IN CHIESA PARROCCHIALE ORE 12,30 PRANZO COMUNITARIO IN ORATORIO ORE 15.00 POMERIGGIO SPORTIVO ORE 19,00 CENIAMO INSIEME E FINALI TORNEI CALCIO per informazioni rivolgersi in Oratorio o sul sito www.azzurraalbiate.net CARATE B. – ORATORIO L'AGORA' - DOMENICA 21 GIUGNO 2015 Asdo – l’Agorà Pomeriggio – sera Torneo di Mini Calcio