Fenomeno Street - PortoFluviale 71

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Fenomeno Street - PortoFluviale 71
Fenomeno street art, da
Ostiense al Quadraro anche
Roma è un po' underground
Il confronto con le capitali europee ancora non regge. Ma anche la città
eterna, dalle archeologie industriali di Ostiense al museo a cielo aperto del
Quadraro, si apre all'arte urbana, sinonimo di riqualificazione della
periferia a costo zero
Ginevra Nozzoli22 Maggio 2014
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Chi l'ha detto che Roma è "solo" antico impero. Basta spostarsi un pò dal centro storico, per
scoprire una vocazione underground insospettata. Certo farsi spazio nella città di Bernini e
Caravaggio non è banale. E il paragone con le metropoli europee forse è ancora un po' infelice.
Difficile a volte per una città in lotta perenne contro i "graffitari" distinguere tra le firme a
bomboletta che sfregiano i bus e il murales con tutti i crismi dell'opera d'arte.
Ma il fenomeno street art prende campo, il pubblico non lo disdegna, fa tendenza ed è
sinonimo di riqualificazione a costo zero. A Roma canalizza l'attenzione sulle periferie, con edifici
anonimi che diventano capolavori di fama internazionale, progetti discussi con i cittadini, opere
che colorano territori degradati, che attirano turisti seppur di nicchia e che, incredibile a dirsi,
cominciano a piacere anche ai romani.
"MEGLIO DI UN MURO GRIGIO" - "Il mio preferito è quello di Iacurci, il nuotatore sul muro della
pescheria ostiense". Dario, 32 anni, abitante della zona del Porto Fluviale, non fa testo. E'
appassionato di street art e le opere che circondano casa sua le ama un po' tutte. Ma anche chi fa
fatica a concepire l'idea di un museo all'aria aperta, apprezza l'impatto estetico e visivo dei
murales, che spesso piacciono "perché sono colorati".
"Ogni volta che cammino in zona e vedo questi disegni mi rallegro, sono forti, trasmettono
qualcosa, sono molto meglio di un muro grigio" racconta Angelo, 67 anni, osservando i volti dipinti
da Blu, sul Fronte del Porto. Anche lui è residente lì dove l'arte di strada ha ormai un sapore
familiare: Ostiense, il distretto pioniere della street art romana.
IL DISTRETTO DELLA STREET ART - Dal gazometro ai mercati generali l'archeologia industriale
del quartiere accoglie una galleria a cielo aperto con almeno quindici murales, ancora lontana
dall'East Side Gallery berlinese, la più lunga del mondo, ma che già le strizza l'occhio.
OSTIENSE - Dove la street art è di casa | Sten&Lex a Garbatella grazie al crowdfunding |
Riqualificazione del sottopasso | Il mondo è sempre più Blu | La scommessa di Ostiense fa breccia
oltreoceano | PORTA METRONIA - "Vecchio a chi?", Lucamaleonte firma il murale del Capitano |
Dalle figure in bianco e nero del brasiliano Herbert Baglione, alla collettiva nel sottopasso
Ostiense, passando per il volto gigante del capitano della Roma firmato dall'artista romano
Lucamaleonte, primo murales del ciclo Mitologia Moderna, tutte le opere sono realizzate senza
oneri per l'amministrazione. Spesso finanziate da gallerie e associazioni culturali, o con forme di
finanziamento partecipato, vedi crowdfounding.
Sempre sul territorio dell'VIII Municipio abbiamo la prima opera di street art partecipata in
Italia, grazie alla raccolta on line di 10mila euro per sostenere gli artisti. Il risultato è un mega
stencil di 27 metri, firmato Sten&Lex, sulla facciata di via Caffaro, nel cuore della Garbatella.
Insomma, Roma sud può vantare una certa notorietà nel campo, ma la concorrenza già si fa
sentire.
OSTIENSE: ALTRE DUE OPERE DI STREET ART
DA OSTIENSE AL QUADRARO - Ci spostiamo nel quadrante est, al Quadraro, e al suo M.U.Ro,
progetto work in progress nato nel 2010, primo vero museo di arte urbana. Anche qui le firme
sono celebri e la storia si intreccia col contemporaneo. L'esposizione dà voce per lo più alle
giornate del rallestramento, racconta il 17 aprile 1944 e l'accanita resistenza del quartiere ai
nazifascisti.
Ma a pochi metri da Il Nido di Vespe di Lucamaleonte, in via Monte del Grano, che richiama il
nome affibbiato dai tedeschi al quartiere, fortezza rossa tra le più dure da espugnare, troviamo un
piccolo ma incredibile Hulck, di un verde accecante, che occupa il muro di via dei Pisoni, con firma
di fama mondiale: Ron English. E sempre in via dei Pisoni, sulla parete esterna del locale Grandma,
si staglia la figura femminile di Jim Avignon, un evidente tributo a Modigliani e alle tecniche
cubiste.
QUADRARO - Marino in tour tra i murales di street art | La pop art di Ron English | TORPIGNATTARA
- I volti del cinema per rilanciare l'Impero | Jef Aèrosol in via Serbelloni SAN BASILIO - Arte urbana
sulle case Ater | METRO SPAGNA - Murales d'Oltralpe colorano la stazione | PITTORI ANONIMI DEL
TRULLO
Un mix di stili e temi proposto e discusso con i comitati di quartieri e con gli stessi cittadini,
tramite incontri pubblici o virtuali sui social network. Un progetto "community specific", lo
definiscono i curatori sul Manifesto, che coinvolge il territorio e si plasma su di esso. DAI
PALAZZI ALLA METRO - Ma non c'è solo la periferia, di qualche settimana fa
le nuovissime installazioni nella stazione della metro Spagna. Da un'idea di Atac, la seconda dopo
l'opera sulla sede di Garbatella, e con la collaborazione dell'associazione 999Contemporary, sei
artisti francesi in poche notti hanno riportato la street art nel suo luogo natìo, la
metropolitana. Così sulle pareti della stazione, dall'ingresso in Vicolo del Bottino, dove un
papa Francesco col pollice in su accoglie i turisti che si fermano ammirati quasi fosse vero, ai
corridoi inferiori, dove troviamo il gattone bianco su sfondo rosso immagine pubblicitaria
dell'evento, la fermata delle metropolitana ha un volto tutto nuovo, coloratissimo, divertente,
esclusivo. Noti in tutto il mondo con il loro tag: C215, Alexone, Espilonpoint, Popay, Seth, Philippe
Baudelocque, gli artisti hanno dipinto a titolo gratuito. I PITTORI ANONIMI DEL TRULLO - C'è poi
chi si ispira ai grandi nomi, e usa il colore per ravvivare il grigio dei palazzi. Pittori notturni, artisti
invisibili, che di notte, e di tasca propria, dipingono il quartiere. Un tripudio di colori su muri,
parapetti, scalinate, giardini. Non soggetti specifici quelli disegnati, non volti, non creature della
fantasia, ma semplici strisce di colore astratte.
Sono i Pittori Anonimi del Trullo e stanno trasformando il territorio in una cittadina che sembra
quasi irlandese, e che piace ai residenti: "Abbelliscono il quartiere. Lo rendono allegro, vivo,
interessante. La gente sorride nel vedere questa novità. E non mi sembra poco. Bravi, bella idea".
L'EVENTO - E per chi, oltre a sorridere, si è proprio appassionato, da giugno ad agosto il Macro
Future di Testaccio ospita una grande mostra di street art, totalmente gratuita. L'evento finale
dell'Avanguardie Urbane Festival, il festival di street art voluto da 999Contemporary, e curato da
Stefano Antonelli, che porterà a Roma da marzo a luglio oltre trenta tra i migliori street artist
internazionali e italiani.
STREET ART A SAN BASILIO
STREET ART NELLA STAZIONE DELLA METRO SPAGNA
STREET ART A ROMA: LE OPERE DI 999CONTEMPORARY
STREET ART AL QUADRARO - FOTO A. PICCIRILLI
GARBATELLA: STREET ART E CENTRO DIREZIONALE ATAC
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Vic
Veramente bella questa street art ... Speriamo che invada anche il
quadrante nord ovest della città dove al massimo troviamo scritte contro marino l'altro ieri, 08:24
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