Dalla fattoria alla forchetta, tutto nel tag

Transcript

Dalla fattoria alla forchetta, tutto nel tag
100
metri è il raggio in cui le etichette
intelligenti in tecnologia Rfid possono
trasmettere le informazioni ai sistemi
di lettura palmari o fissi, nei depositi
magazzini e nei supermercati
600
milioni di dollari il valore stimato
dell’industria del divertimento
elettronico nel mondo. Ogni anno
centinaia di nuove piccole società si
occupano di videogiochi per cellulare
200
milioni sono le persone
che nel mondo utilizzano il telefono
cellulare per giocare (mobil game):
si calcola che entro il 2007
diventeranno circa un miliardo
LA SPESA CHE VERRÀ LA RIVOLUZIONE DELL’ETICHETTA RFID: ECCO LE TAPPE DI UN ALIMENTO DIFFUSO
Dalla fattoria alla forchetta, tutto nel tag
Chiara Sottocorona
osa metto in tavola oggi?» Susy, trentenne
inglese, è a corto di
idee. Decide di consultare il suo frigo, un modello Samsung di ultima generazione. Sul monitor Lcd c’è un avviso: le sottilette
scadono oggi, il prosciutto cotto scade domani. «Perfetto, mi faccio un
bel toast, così uso entrambi e non
butto nulla». Il segreto del buon consiglio arrivato dal frigorifero è nel
tablet incorporato alla porta, munito
anche di lettore wireless di etichette
in radio-frequenza. Quando Susy, tre
giorni prima, aveva messo la spesa
al fresco, il lettore aveva registrato i
dati dalle confezioni delle sottilette
Kraft e del prosciutto della George
Adams Pork. Le informazioni sulla
produzione e la scadenza, incorporate nei tag Rfid (l’etichetta intelligente che ha sostituito il codice a barre)
sono passate così da quei prodotti al
piccolo monitor consultato da Susy.
Fortunatamente la ragazza ha l’abitudine di rifornirsi da Wal-Mart, il
primo supermercato che ha cominciato a richiedere ai suoi fornitori di
inviare prodotti con etichette Rfid e
quest’anno già 100 marche hanno
risposto.
«C
Tra le più tempestive proprio la Geor-
ge Adams Pork Ltd, il famoso produttore di salsicce, prosciutti e delle
«pork pie» tanto amate dagli inglesi,
che nella sua fabbrica di Ruskington
Il nuovo microchip registra tutta la vita del maialino. Poi al supermercato
sostituisce il codice a barre e annulla la fila alle casse. Nel frigo di casa segnala
quando sta per scadere il prodotto. Un sistema già attivo negli Usa e in Germania
ha introdotto il primo network RF (in
radiofrequenza) completo dell’industria alimentare inglese. Ogni parte
dei suini macellati è sempre etichettata e riconosciuta grazie ai tag digitali
che trasmettono le informazioni senza
fili. Adams ha seguito l’esempio di
produttori americani e canadesi dell’industria delle carni che hanno introdotto il concetto: «From the farm to
the fork», dalla fattoria alla forchetta.
Agli animali viene impiantato nell’orecchio un sensore dotato di tag
Rfid, che contiene il microchip per la
registrazione dei dati e la micro-antenna per la trasmissione via onde
radio, in un raggio di cento metri, a
un lettore mobile o fisso. Questo sistema permette di tracciare la storia di
ogni maialino, dalla nascita alla crescita: tutti i suoi dati, dalle vaccina-
zioni fatte all’alimentazione ricevuta,
vengono memorizzati nel database
centrale.
Una volta che l’animale è stato macellato, le differenti parti vengono «ritargate» con altri minuscoli tag Rfid
applicati sulle confezioni e gli imballaggi: questo permette di seguirne
anche il trasporto e l’arrivo nelle diverse destinazioni. Quando si tratta
di cibi deperibili, come le carni, le
etichette Rfid contengono non solo i
dati della provenienza, ma anche le
indicazioni d’uso: temperatura alla
quale va conservato, scadenza di consumo, prezzo d’acquisto. Sono informazioni che vengono acquisite dagli
stessi scaffali dei nuovi supermercati
Wal-Mart, dotati di lettori di etichette in radio-frequenza, proprio come il
frigo di Susy. Questo permette la rota-
zione delle scorte: appena esaurite le
buste di prosciutto, è lo scaffale stesso ad avvisare il computer del supermercato.
In Germania è invece il gruppo Metro il primo ad avere adottato i sistemi wireless e le etichette Rfid, con
grande successo. Dall’aprile dello
scorso anno è partita l’iniziativa «Future Store», con un primo supermercato connesso in wi-fi a Rheinberg,
vicino a Düsseldorf. È un concentrato di nuove tecnologie: chioschi informativi, bilance intelligenti, scaffali
dotati di lettori Rfid. Per fare la spesa i consumatori possono usare il Psa
o «Personal Shopping Assistant» fornito dalla Wincor Nixdorf (che lo
introdurrà anche in Italia e lo presenterà in Smau): un tablet pc da incorporare al carrello o da tenere in ma-
Ogni giorno online il diario dello Smau con le schede dei prodotti
no speciale online sul sito
del Corriere della Sera
U
segue da oggi lo Smau per
presentare i temi del salone.
In particolare, ogni giorno
viene proposto un diario della
rassegna milanese, con le
curiosità principali e le
immagini delle novità nel
campo della tecnologia. Inoltre
le schede dei prodotti più
interessanti, dai pc all’home
theatre, dai lettori Mp3 ai
videogame, cui è dedicata una
sezione speciale.
no, con schermo «touch-screen» per
selezionare i prodotti. Quando si compie una selezione sul monitor appaiono anche le promozioni del giorno. E
al momento di pagare non occorre
più fare le file alle casse, nè dover
mettere i prodotti scelti sul nastro,
perché il Psa tiene il conto delle
selezioni fatte e trasmette il totale
alla cassa automatica, dove si può
pagare con carta di credito.
Per estendere l’iniziativa a tutta l’Europa, il Gruppo Metro ha aperto insieme a Ibm (il partner tecnologico) il
nuovo Rfid Innovation Centre a
Neuss, in Germania, e ha ottenuto
l’accordo di 80 fornitori che entro il
prossimo anno invieranno prodotti dotati di tag Rfid. Per il gennaio 2006
la previsione è di convertire alle etichette wireless oltre 300 fornitori di
merci. E in Italia? La sicurezza degli
alimenti che arrivano sulle tavole è
una delle maggiori preoccupazioni:
per questo la «tracciabilità» del percorso delle carni, che siano bovine,
equine, ovine o suine, è l’oggetto di
una ricerca e sperimentazione chiamata «Ogni animale racconta se stesso: sistema di controllo a distanza».
È promossa dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale insieme alle regioni
Lazio e Toscana e finanziata dal Ministero della Salute: un primo passo
per l’introduzione dei tag Rfid nella
catena di produzione alimentare, dagli allevamenti alla grande distribuzione.
TENDENZE IN TRENO, IN UFFICIO, A SCUOLA, IL TELEFONINO DIVENTA UNA CONSOLE. TRA I 200 MILIONI DI APPASSIONATI, IL 40% SONO ADULTI
Tra Snake e giochi di ruolo, il videogame viaggia sul cellulare
Massimo Triulzi
ambiano i telefonini e con loro si
trasformano le abitudini quotidiane.
Piccoli prodigi come gli schermi a
colori di dimensioni più generose, i suoni
stereofonici e il perfezionamento della tecnologia Java unita a un’interfaccia sempre
più intuitiva, hanno pian piano trasformato
i telefoni cellulari in
primitive console di
Facili da produrre
videogiochi.
e poco costosi da
Secondo una recente
scaricare. Ma in Italia ricerca condotta da
il mercato è in ritardo Nokia, che con l’ormai celebre serpentone «Snake» fu la prima ad intuire le potenzialità di un videogioco nascosto nelle memorie di un telefono portatile, il cellulare è
diventato una sorta di compagno, un feticcio transizionale per grandi, da estrarre dal
taschino senza dover necessariamente comunicare con qualcuno: si gioca mentre si
C
aspetta, seduti in treno, in ufficio o sui
banchi di scuola. E chi si abbandona a
questo passatempo elettronico, contrariamente alle previsioni, non è sempre un
bambino ma, nel 40 per cento dei casi, un
adulto, uomo o donna che sia.
In Italia, secondo Andrea Cordara, responsabile del marketing e della comunicazione
di GameLoft Italia, azienda leader del settore, permane qualche ostacolo alla diffusione del fenomeno: «Sebbene qui da noi la
diffusione di telefoni cellulari sia la più
alta d’Europa, il nostro mercato di "mobile
game" è in leggero ritardo rispetto agli altri
Paesi. Il motivo? Gli utenti riscontrano ancora troppe difficoltà nell’attivare i giochi
sul proprio telefonino».
Nel mondo, coloro che utilizzano il telefono
cellulare per giocare sono già più di duecento milioni di persone, con una crescita sti-
041020DC005NACB
mata attorno al miliardo entro il 2007. Numeri di tutto rispetto che hanno consentito
al «videogioco telefonico» di diventare a
tutti gli effetti un segmento importante dell’industria del divertimento elettronico, per
un valore stimato intorno ai 600 milioni di
dollari.
Un mercato in rapida ascesa, che porta ogni
anno all’apertura di centinaia di nuove piccole società che si occupano dello sviluppo
di videogiochi su piattaforme di telefonia
mobile. Fenomeno possibile perché, rispetto ai consueti videogiochi da salotto, la cui
realizzazione richiede ormai l’impegno di
centinaia di persone per un tempo variabile
da uno a tre anni, i giochi per i telefonini
possono essere creati in poche settimane di
lavoro anche da un singolo programmatore.
Il segreto di un tale successo? Molto del
fascino di questi nuovi videogiochi tascabi-
CORRIERE
TECNOLOGIE
5
NUOVE FRONTIERE
3
sono le parti di cui si compone
un’etichetta Rfid: il microchip,
l’antenna che trasmette in radiofrequenza
e il «packaging» per applicare
l’etichetta ai prodotti
li viene da lontano: caratterizzati da una
veste grafica primitiva e da una semplicità
d’uso tipica degli albori del divertimento
elettronico, rappresentano un tuffo nel passato, quando il divertimento era necessariamente prioritario rispetto alla spettacolarità, un po’ soffocata dalle limitazioni tecnologiche.
Così, per una cifra variabile tra i 2 e i 5
euro, a seconda del fornitore di servizi telefonici, è possibile scaricare in pochi minuti
sul proprio terminale uno tra le centinaia di
giochi proposti dal mercato. L’offerta, disponibile per quasi tutti i modelli di cellulari
in circolazione, copre tutte le classiche tipologie di gioco elettronico: dalla perfetta conversione dei vecchi arcade degli anni ’80
sino ai più moderni giochi di ruolo, passando per le immancabili simulazioni sportive
o automobilistiche.
041020DC005NACB
INTERFACCIA STORY
Il primo mouse
un pezzo di legno
1963 Nasce il primo
mouse della storia (nella foto). Sembra una
semplice tavoletta di
legno, ma ha le rotelline e basta muoverla su
una superficie con la
mano per vederla «dialogare» con il computer. Una rivoluzione. Il
padre di questa inven-
zione è Douglas Engelbart, classe 1926, elettrotecnico. Cinque anni più tardi l’americano dà una dimostrazione pubblica dei miracoli che può compiere
quel «pezzo di legno»
in un «ipertesto».
1983 È il momento di
Lisa. Il computer della
Apple segna il passaggio dall’era del Dos,
fatto di soli caratteri, a
quella della grafica.
Compaiono le icone,
sul video non è più necessario digitare i comandi, è sufficiente
cliccare su un oggetto
per interagire con il
computer direttamente
sullo schermo.
Nell’era delle icone
nasce Windows
1985 S’inaugura l’era
di Windows. Microsoft
sviluppa Windows 1.0
introducendo elementi
tipici del Macintosh
nei computer Dos compatibili. Sempre nel
1985 viene preparato
«PageMaker», il primo
programma editoriale
per pc desktop.
Cinque anni più tardi
è la volta di Windows
3.0 e bisognerà aspettare ancora un lustro per
vedere Windows 95.
Il nuovo sistema operativo risolve alcuni grossi bug (mancanze del
sistema) e contiene driver importanti: è lo
stesso Bill Gates a presentarlo a Cernobbio.
La novità riscuote un
successo senza precedenti: in 4 giorni ne
vengono vendute più
di un milione di copie.
L’Xp intuitivo
e la svolta vocale
2001 Ecco Xp, sistema
operativo che rivoluziona i concetti espressi
fino a questo momento
da Windows e si basa
sulla tecnologia di Windows 2000. Il nuovo
jolly della Microsoft
colpisce tutti per la
sua semplicità, per la
facilità con cui si riesce a interagire con il
computer.
Le icone sono intuitive, disposte in modo
da favorire una comprensione migliore e
più istintiva dei vari
programmi. Elevate le
caratteristiche di stabilità e sicurezza del nuovo sistema.
2003 Si chiamano «Dragon» e «ViaVoice» gli
ultimi miracoli dal
mondo dell’informatica: sono le interfacce
vocali, quelle che permettono di comunicare
con il computer attraverso la voce. Il primo
è della Scansoft. L’altro è un prodotto Ibm.