Il Consiglio non è

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Il Consiglio non è
Rassegna stampa Circolo PD
L’Unione Sarda 25 luglio
Quartu Sant’Elena
Consiglio
Pd: «Aula bloccata»
«Il Consiglio non è stato convocato per mancanza di argomenti». Il Pd accusa la maggioranza di
immobilismo per la mancata convocazione del Consiglio comunale. «A tre settimane dall'ennesimo
rimpasto in giunta, il centrodestra guidato da Contini lascia paralizzato il Consiglio per altre tre settimane»,
commentano in una nota il capogruppo Stefano Secci e il segretario cittadino Stefano Piras.
All'ordine del giorno era una discussione sulle povertà estreme richiesta dal Pd, ma la seduta non è stata
convocata. Secci e Piras sono preoccupati «per una città che ormai continua a rimanere in mano
all'indifferenza del centrodestra». (m. z.)
Abusi al Sax beach: sigilli a una parte della struttura
Poetto, operazione della Guardia costiera. Il gestore: diamo fastidio
Il sequestro è scattato di primo mattino. I militari della Guardia costiera sono piombati ieri all'improvviso
allo stabilimento Sax beach, nel lungomare Poetto, e hanno recintato una parte della struttura con nastro
bianco e rosso. Dai controlli è stata rilevata l'occupazione abusiva di circa cinquecento metri quadri di
spiaggia , prontamente messi sotto sequestro. Stessa sorte è toccata a varie attrezzature per la ristorazione
e agli arredi: cento tavoli, quattrocento sedie, venti divani, vari gazebi e letti col baldacchino. Sigilli anche
ad alcune pedane in legno, consolle, fioriere, lampade e frigobar coi quali, si legge nel comunicato stampa
della guardia costiera, «il gestore organizzava le iniziative serali».
Nel corso del blitz una persona è stata segnalata all'autorità giudiziaria. La Guardia costiera proseguirà le
indagini per verificare il rispetto delle norme vigenti dell'intero locale. Il titolare del Sax beach, Mohamed
Serour, precisa che «il sequestro ha riguardato soltanto alcune parti del chiosco che quindi resta aperto
tutti i giorni per accogliere i clienti. Per quanto riguarda gli abusi valuteremo nelle sedi opportune. Mi lascia
perplesso che le verifiche abbiano riguardato soltanto il mio locale: forse diamo fastidio a qualcuno».
Il controllo rientra nell'operazione Mare sicuro della Guardia costiera. Scopo del progetto è incrementare la
sicurezza delle spiagge e la fruibilità. Non è la prima volta che i chioschi del Poetto finiscono sotto la lente di
ingrandimento di vigili e guardia costiera. I sigilli erano arrivati anche l'estate scorsa per alcune attività del
litorale: nell'ambito di un'attività di controllo coordinata dalla Questura, era stato messo sotto sequestro
amministrativo un locale e le attrezzature, per la mancanza di autorizzazioni per la somministrazione di cibi
e bevande. Altre ordinanze avevano riguardato lo stop alla musica e alla ristorazione in altri tre chioschi. Lo
scorso anno in occasione di controlli notturni, gli agenti della Polizia municipale avevano passato al setaccio
quasi tutti i locali del Poetto e della costa anche a seguito delle segnalazioni dei residenti a causa della
musica ad alto volume fino all'alba. Le lamentele si susseguono anche in questa stagione sempre per la
musica ad alto volume “sparata” da una discoteca sulla costa.
Giorgia Daga
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L’Unione Sarda 25 luglio
Da Abbanoa una proroga alle coop
Da otto anni non pagano le bollette
È scongiurato, almeno per ora, un nuovo “slaccio” dell'acqua nella lottizzazione di Sant'Anastasia, a ridosso
di via Fiume. Abbanoa, che la settimana scorsa aveva concesso una settimana di tempo ai soci delle
cooperative per estinguere il debito di oltre novecentomila euro per pagamenti arretrati dal 2006, ha
concesso un'ulteriore proroga.
La decisione è stata presa ieri mattina in Prefettura, durante un incontro con le coop. «Considerate le
criticità sella rete interna», spiegano da Abbanoa, «alle cooperative sono stati dati ulteriori trenta giorni di
tempo per mettere a norma gli impianti e rendere possibile la consegna ad Abbanoa». Per quanto riguarda
il debito pregresso, «le coop si sono presentate alla riunione senza un accordo sulla ripartizione delle
rispettive quote d'insoluto. Se questa situazione dovesse protrarsi, Abbanoa interverrà giudizialmente per il
recupero del credito. È stato dato mandato ai legali di eseguire un accertamento patrimoniale su Area
Urbana, titolare dell'unica utenza ora presente, a garanzia dell'insoluto e dei costi sostenuti».
La settimana scorsa Abbanoa aveva slacciato l'acqua a 250 famiglie. «Il piano di zona di Sant'Anastasia»,
prosegue la società, «è l'esempio emblematico del far west degli allacci alla rete idrica che Abbanoa ha
ereditato a Quartu». (g. da.)
Lingua sarda
Quattrocento utenti allo Sportello
Circa quattrocento utenti si sono rivolti allo sportello della Lingua sarda del Comune. Il servizio è cominciato
ad aprile dell'anno scorso ed è rimasto attivo fino a dicembre, per poi riprendere nello scorso mese di
aprile.
«Sono due gli operatori che si sono cimentati, tra l'altro, nella traduzione delle oltre novanta composizioni
poetiche presentate nell'ambito del premio letterario Su Mutetu, nell'adattamento in sardo di testi,
documenti e materiali pubblicitari legati alle tradizioni locali», spiega Guido Sarritzu, assessore alla Cultura.
La Provincia è l'ente capofila del progetto finanziato dallo Stato e dalla Regione, con i Comuni di Quartu e
Maracalagonis come enti associati. L'ufficio è aperto nel Palazzo comunale in via Eligio Porcu il lunedi, il
martedì e il giovedì dalle 10 alle 13.
«L'attività di valorizzazione della lingua e della cultura sarda rientrano tra gli obiettivi prefissati nell'ambito
del progetto di istituzione dello sportello, che sta dando buoni risultati, e l'auspicio è di proseguirne
l'attività anche in futuro», conclude l'assessore. (m. z.)
Rifiuti selvaggi, blitz in centro e lungo la costa
Maleducati, tolleranza zero
Blitz dei vigili contro sacchetto selvaggio. L'assessore ai Servizi tecnologici Luisella Sarritzu l'aveva
annunciato giorni fa: tolleranza zero contro i maleducati. Mercoledì e ieri mattina, gli agenti del Nucleo di
vigilanza ambientale e gli operatori della De Vizia hanno setacciato il territorio a caccia di sacchi di
indifferenziato abbandonati per strada, in centro e nelle lottizzazioni nel litorale. Controllata anche la
regolarità della differenziata nei negozi.
La De Vizia aveva rilevato, tra l'altro, il mancato rispetto delle regole da parte di chioschi e stabilimenti nel
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lungomare Poetto: «L'errato smistamento sta mettendo a rischio i buoni risultati raggiunti con la
differenziata».
Vigilanza ambientale e De Vizia, negli ultimi due giorni, hanno setacciato le zone di Santu Lianu, via
Marcolino, piazza IV Novembre, Pitz'e Serra, via Biora e via San Francesco. «Sono stati trovati sacchetti
abbandonati e persino eternit», rivela l'assessore Luisella Sarritzu, «in alcuni casi abbiamo identificato i
responsabili, che riceveranno la multa a casa. Per altri, saranno di aiuto le telecamere già presenti e quelle
che installeremo».
Le verifiche hanno portato anche a una comunicazione di reato, per un'intera discarica abusiva. «C'erano
sacchetti anche ai piedi dei contenitori per la raccolta degli oli esausti», racconta il responsabile della De
Vizia, Paolo Cossu, «oltre che il mancato smaltimento degli oli da parte delle utenze commerciali, che
possono richiedere i contenitori da sessanta litri per la raccolta al nostro contact center a Sa
Serrixedda». (g. da.)
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Teulada
«C'è un poligono da bonificare»
Vertice in Procura sulla penisola interdetta
Mentre la Difesa punta a costruire con una mega colata di cemento due villaggi per simulare teatri di guerra
e dar vita a Teulada a esercitazioni militari sempre più sofisticate, la Procura indaga sui presunti disastri
ambientali causati da 60 anni di guerre simulate.
Ieri vertice al Palazzo di Giustizia di Cagliari tra Comando militare della Sardegna, Ispra (l'istituto superiore
per la protezione e la ricerca ambientale), Arpas (l'agenzia regionale per la protezione all'ambiente) e i
carabinieri del Noe.
Davanti al magistrato inquirente, il pm Emanuele Secci, si è parlato di un piano per la bonifica e il recupero
della cosiddetta “penisola interdetta”, un lembo di terra del poligono di Capo Teulada, inaccessibile a causa
della massiccia presenza di munizioni e ordigni sparati negli anni contro la costa e mai recuperati.
Negli anni scorsi una nave del Cern di Ancona aveva perlustrato i mari attorno a Capo Teulada e verificato le
condizioni dei fondali. Il rapporto, secretato, è stato consegnato alla Marina militare. La bonifica sarebbe
costosissima. A sollecitare l'intervento ambientale era stata anche l'ultima commissione parlamentare
d'inchiesta sull'uranio impoverito: «È inammissibile - aveva detto Gian Piero Scanu (Pd) - che una parte
della Sardegna sia dichiarata off limits per tutti perché non è mai stata bonificata».
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Ussana
«Siamo contrari all'impianto di Serraidulas»
Già due anni fa il consiglio comunale di Ussana aveva votato, a maggioranza, un ordine del giorno che
chiudeva sostanzialmente la porta in faccia all'impianto a biomassa che dovrebbe sorgere nella zona di
Serraidulas, a un tiro di schioppo da Donori. «La centrale potrebbe anche lavorare rifiuti, con tutto quello
che ne consegue», è rimasta la convinzione del sindaco Paolo Loddo che deve, ora, rispondere alle accuse
della minoranza (e del capo gruppo Giorgio Asuni in particolare) per avere disertato il consiglio comunale
convocato lunedì per valutare il progetto da 300 Kwe presentato dalla ditta Agrigamin.
«Su un tema cosi urgente e strategico per la green economy, la mancata partecipazione della maggioranza
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ha causato il rinvio del Consiglio per mancanza del numero legale», accusa Asuni.
Replica Paolo Loddo: «Due consiglieri di maggioranza erano fuori Sardegna e per questo non abbiamo
partecipato». Il Consiglio è stato riconvocato per martedì prossimo». Loddo respinge l'accusa di Giorgio
Asuni: «Ci sono gli estremi per il conflitto d'interessi perché da parte del Cda dell'Agrigamin». (i.pil.)
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Monserrato
Via Porto Botte, un rondò per salvare il commercio
L'ipotesi all'esame di Comune e Municipalità di Pirri
Il cordolo che impedisce la svolta diretta da via Italia (Pirri) in via Porto Botte non va giù ai commercianti di
Monserrato: «Affari ridotti del 30 per cento, siamo alla fame e costretti a licenziare personale». La
petizione con 400 firme, presentata dai residenti della zona al sindaco Gianni Argiolas e al presidente del
Consiglio Franca Cicotto, è stata discussa ieri insieme ai rappresentanti della Municipalità di Pirri e
all'assessore alla Viabilità di Cagliari Mauro Coni.
IL RONDÒ Al di là dell'ampia disponibilità al dialogo tra le istituzioni confinanti, è emersa la possibilità di
una soluzione: «Valuteremo l'ipotesi di realizzare una rotatoria tra Pirri e Monserrato», ha dichiarato
l'assessore Coni. Il sindaco di Monserrato ha ringraziato precisando: «Visto che l'opera riguarda Cagliari ma
anche la nostra città, aspettiamo il progetto nei nostri uffici per poi valutarlo dal punto di vista tecnico».
Un fatto è certo: le nuove limitazioni stanno mettendo in ginocchio il commercio nella zona.
LA PROTESTA Tabaccherie, supermarket, rosticcerie ma anche farmacia e saloni di parrucchiera guidano la
rivolta: «Abbiamo avuto un calo del fatturato pari al 30 per cento, molti hanno dovuto tagliare le ore di
lavoro ai dipendenti e altri meditano persino la chiusura».
Uno scenario drammatico come conferma anche Anna Maria Gallus, parrucchiera: «La chiusura del tratto di
strada che consentiva la svolta in via Porto Botte, obbliga a un giro più complicato e diversi clienti faticano a
trovarci. Sono stata costretta a licenziare la mia dipendente dopo 20 anni di collaborazione», conclude la
parrucchiera. Trema anche Giuseppe Sanna proprietario di una rosticceria: «Via Porto Botte non è più una
strada di passaggio. È un duro colpo che rende difficile mantenere i dipendenti e tirare avanti».
LA RIUNIONE Franca Cicotto, presidente del Consiglio comunale monserratino, auspica «una collaborazione
tra le autorità competenti, Cagliari e la circoscrizione di Pirri. Lo scopo è quello di trovare soluzioni che
possano andar bene sia per la sicurezza della viabilità sia per il commercio, fattore trainante della nostra
comunità. Il problema è molto sentito dall'amministrazione», chiude Franca Cicotto, «metteremo le basi
per una collaborazione con tutte le autorità e aspettiamo sviluppi».
Federico Zucca
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Assemini
Niente fondi: Is Pariglias trasloca a Decimomannu
Vibrante polemica tra gli organizzatori e la giunta grillina
Is Pariglias, il festival folcloristico più antico dell'Isola, abbandona Assemini. «Non è stato possibile
realizzare la 38esima edizione del festival internazionale per la mancata collaborazione da parte del
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Comune, che evidentemente non vuole puntare sulla tradizione». Luigi Scalas, presidente dell'associazione
culturale “Città di Assemini” attacca l'amministrazione grillina per non aver garantito il sostegno economico
ricevuto in passato.
L'ATTACCO «Prima lo stanziamento veniva inserito nel bilancio preventivo, così noi avevamo la possibilità di
programmare l'evento per tempo - attacca Scalas - per l'edizione dell'anno scorso la nostra proposta è stata
messa a bando con altre e il mese scorso ci hanno comunicato che per cinquemila euro richiesti non veniva
erogato il finanziamento a causa di presunti errori nelle pezze giustificative». A quel punto la decisione di
tenere in vita il festival («molto più antico del quartese Sciampitta») con un trasloco versoDecimonannu :
domenica la festa del folklore sarà in piazza Santa Greca.
LA DIFESA «Il Comune di Decimomannu ha garantito i costi per la Siae e per il noleggio delle sedie, a queste
condizioni avremmo potuto tranquillamente dare la nostra collaborazione», replica l'assessore alla Cultura
Jessica Mostallino. Il vice sindaco spiega perché per il 2013 non è stato concesso il finanziamento agli
organizzatori dei festival Is Pariglias e Ethnodanza in tour: «Prima li abbiamo avvisati che non avremmo
potuto erogare contributi fino all'approvazione del bilancio. Poi abbiamo deciso di mettere a bando la
concessione dei contributi, ventimila euro in tutto, destinati alle associazioni culturali che li richiedono per
organizzare eventi. Abbiamo concesso duemila euro per Ethnos 2013 mentre non sono state ammesse ai
contributi, dopo un'apposita istruttoria degli uffici, le altre due richieste». In un caso le pezze giustificative
non sono state considerate valide mentre per Is Pariglias non sono state giudicate «ammissibili».
IL TRASLOCO La divergenza di interessi tra gli organizzatori e l'amministrazione comunale di Assemini è
evidente, così sarà Decimomannu a ospitare domenica sera i gruppi folk sardi, cileni, senegalesi, slovacchi e
guatemaltechi. Nella città della ceramica sono previsti solo alcuni eventi collaterali (mostre e laboratori
nello spazio Tenda in località Sa Serra) della rassegna Ethnodanza in tour che da giovedì
interesserà Carloforte , Pula , Villa Sant'Antonio e Loceri .
Marcello Zasso
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Villasor
Il Fai al castello
Quale rinascita per Villasor? Se ne parlerà lunedì in una conferenza nel castello Siviller dalle 17 organizzata
dal Fondo Ambiente Italia. Interverranno, tra gli altri, il sindaco Walter Marongiu e la presidente sarda del
Fai Maria Antonietta Mongiu.
Il castello Siviller è l'emblema non solo della storia agricola del Campidano ma anche del degrado dei
monumenti italiani: è parzialmente chiuso perché le termiti hanno intaccato le parti in legno. A battersi per
il suo recupero in primis lo scultore Gigi Porceddu. Il Fai ha tra le sue missioni la diffusione della cultura del
paesaggio, della tradizione manufatturiera, dell'agrogastronomia e dell'accoglienza. (i. pil.)